Verso ilPianoParticolareggiato
ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI, FINANZE E URBANISTICADirezione generale della pianifi cazione urbanistica territoriale e della vigilanza
Coordinamento del gruppo di lavoro: Ing. Stefania Zedda
LAB.net+: Antenna di Lunamatrona
Arch. Santina Secchi - coordinamento tecnico-scientifi co delle attività
Arch. Gabriele Schirru - politiche urbane, gestione e valorizzazione dei centri storici
Dott. Giuseppe Scarpa - politiche agrarie e di valorizzazione del paesaggio rurale
Ing. Loredana Poddie - pianifi cazione territoriale e paesaggistico ambientale
Dott. ssa Paola Dore - valorizzazione e management del patrimonio culturale
Assessorato degli Enti Locali, Finanze e UrbanisticaDirezione generale della pianifi cazione urbanistica territoriale e della vigilanza edilizia: Direttore Generale Ing. Marco Melis
Programma cofinanziato con il Fondo Europeoper lo Sviluppo Regionale
marittimo - it fr - maritimetoscana . liguria . sardegna . corse
ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI, FINANZE E URBANISTICADirezione generale della pianifi cazione urbanistica territoriale e della vigilanza
LAB.net plusRete transfrontaliera per la valorizzazione
dei paesaggi e delle identità locali
Introduzione
01
Il processo di sviluppo del nostro territorio passa anche dalla valorizzazione dei centri di antica e prima
formazione, la parte più antica della struttura insediativa dei nostri centri urbani, la cui tutela è fonda-
mentale per il mantenimento dei valori e degli elementi identitari che devono essere preservati per le
generazioni future e la cui valorizzazione è necessaria per mantenere l’attrattività ed evitare lo spopola-
mento dei centri minori, limitando nel contempo il consumo delle risorse.
Gli obiettivi citati possono essere adeguatamente garantiti solo se si compie l’intero ciclo di pianifi cazione,
con il necessario coinvolgimento di tutti i livelli di governo del territorio.
Per poter realizzare interventi di riqualifi cazione e recupero dei tessuti edilizi ed urbani è necessario che
vengano elaborati Piani Particolareggiati coerenti con gli obiettivi del Piano Paesaggistico Regionale.
Al fi ne di supportare le amministrazioni locali, la Giunta regionale ha stanziato ingenti risorse economiche
destinate alla redazione degli strumenti attuativi di nuova generazione che utilizzino strumenti innovativi
di pianifi cazione paesaggistica ed urbanistica, e garantirà il supporto alle Amministrazioni nel percorso di
costruzione del piano e la messa a disposizione di strumenti e nuovi studi.
Grazie a un protocollo di intesa sottoscritto tra la Regione Sardegna, il Ministero per i Beni e le Attività
Culturali, le Federazioni regionali degli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti, è stata da tempo avviata
una profi cua collaborazione per la defi nizione di un percorso congiunto di gestione, valorizzazione e rivi-
talizzazione dei paesaggi dei nostri centri storici.
Questo documento rappresenta il primo passo di un processo aperto di collaborazione tra gli enti ed è fi na-
lizzato a supportare le Amministrazioni nelle scelte progettuali per la redazione del piano particolareggiato
per il centro di antica e prima formazione.
Nicolò Rassu
Istruzioni per l’uso
02
Questo documento è un primo quaderno di lavoro pensato per fornire alcuni suggerimenti alle Ammi-
nistrazioni che si accingono ad organizzare la struttura tecnica di progetto e defi nire la strategia che
presiederà la redazione del piano particolareggiato per il centro di antica e prima formazione.
La Guida è un primo strumento di supporto che viene messo a disposizione delle Amministrazioni e sarà
via via arricchito ed implementato con il contributo delle esperienze che verranno attivate nelle diverse
realtà locali della Sardegna.
Il piano particolareggiato
Il piano particolareggiato dovrebbe essere:
Economico•
Veloce da costruire, semplice e di immediata applicazione•
Un’occasione di crescita per tutti•
Senza intoppi nella sua fase di verifi ca da parte della Regione•
Condiviso con la popolazione•
Un’occasione di sviluppo e di rigenerazione urbana•
03
Usa tutti gli strumenti a disposizione
Gli strumenti
Gran parte delle risorse necessarie per la redazione del piano sono riservate alla fase di rilievo.
Sapevi che è possibile ottenere degli eccellenti risultati utilizzando strumenti come i software
open source e la macchina fotografi ca?
Sapevi inoltre che l’Amministrazione regionale ha messo gratuitamente a disposizione dei Comuni una
grande quantità di strumenti che possono ridurre notevolmente i costi e che ti possono facilmente suppor-
tare nella fase di analisi?
04
dati oggettivi
fonti intangibili
archivi
cartografi a storica
cartografi a igm (1:2000; 1:10.000)
ortofoto
manuali per il recupero dei centri storici
foto 45°
fotografi e
... ulteriori strumenti?
interviste
fonti /documenti
sapere locale/memoria
... ulteriori strumenti?
strumenti per la gestione database collegabile alla cartografi a
Le tecnologie moderne consentono di ridurre notevolmente i costi ed i tempi di costruzione e ge-
stione del processo di piano.
Accompagna il piano con documenti che consentano al cittadino di comprenderne i contenuti:
usa un linguaggio semplice e schematico, spiega gli obiettivi del piano, illustrane gli elaborati.
05
Sii curioso e capace di sperimentare
Non lasciarti condizionare da prassi consolidate e strade già percorse da altri.
Percorri la strada che più si adatta al tuo caso e usa tutti gli strumenti che meglio ti si addicono.
06
Coltiva i tuoi talenti
Pianifi care e gestire gli interventi nel nucleo storico richiede certamente elevate competenze urbani-
stiche e paesaggistiche.
Ma il piano particolareggiato diventerà lo strumento giusto per il centro di antica e prima formazione
del tuo paese solo se sarà capace di cogliere appieno l’identità dei luoghi ed arricchire il senso di appar-
tenenza della tua comunità.
Coltiva i tuoi talenti, coinvolgi i giovani professionisti nella costruzione del piano, investi su co-
loro che saranno i cittadini attivi ed i progettisti di domani.
?
Diventa protagonista
L’obiettivo dell’Amministrazione regionale è quello di consentire a tutti i Comuni di dotarsi di strumenti
attuativi di qualità per la tutela e valorizzazione dei centri di antica e prima formazione, coerenti con
le indicazioni del Piano Paesaggistico Regionale.
La Regione è a tua completa disposizione ed è pronta ad attivare le competenze che meglio rispondono
alle tue esigenze.
Richiedi il supporto e l’affi ancamento della Regione ogni volta che ne hai bisogno, confrontati con
chi sta percorrendo la tua stessa strada e partecipa attivamente ai seminari che verranno organiz-
zati per la condivisione delle esperienze e il rafforzamento delle competenze.
07
supporto
mail@
tavolidi lavoro
tecnici
telefono
seminari
Un piano attuativo è tanto più effi cace quanto più coloro che lo devono applicare ne colgono l’im-
postazione, il funzionamento, lo sentono proprio e ne condividono gli obiettivi e le regole.
Il piano è di tutti
Attiva un processo partecipativo con la tua comunità, coinvolgi i bambini e gli anziani e affronta con loro
i problemi più sentiti del vivere nel centro storico per trovare insieme le regole migliori per risolverli.
Aiutali a riscoprire l’identità dei luoghi, accresci l’affezione della comunità nei confronti della par-
te storica del paese, riporta la vita dove ora vi è abbandono e degrado.
08
coinvolgimento
ascolto
confronto
scelte
informazione
...
D’una città non godi le sette o le settantasette meraviglie,
ma la risposta che dà a una tua domanda.
Italo Calvino
Il processo di defi nizione del piano
Un buon progetto richiede necessariamente una buona analisi ma è anche vero che una buona
analisi non assicura un buon progetto. La corretta defi nizione di un piano particolareggiato
richiede un costante lavoro di verifi ca e di costruzione di relazioni tra la fase di conoscenza
e quella delle scelte di piano e tra gli elementi a diversa scala, secondo una “clessidra” oriz-
zontale che defi nisce la dinamica del processo.
conoscenza
rilievo
intervento
geografi a dei luoghi sistema urbano centromatrice
isolatostorico
unità
11
?
scelte di piano
inte
rpre
tazio
ne
intervento
unitàurbanistica
unità scenari ambiti di progetto idea portante
12
CL
a C
onosc
enza
cLa fase della conoscenza è condo! a a! raverso inter-
viste dire! e, studio della cartografi a storica e con il
concorso di tu! e quelle fon# documentali, tes# , im-
magini, fi lma# , u# li al riconoscimento della matrice
fonda# va, delle linee di sviluppo dell’insediamento
e delle dinamiche in corso che ne indeboliscono la
stru! ura, dei cambiamen# che hanno interessato la
comunità, le sue abitudini ed esigenze.
La C
on
osc
enza
Individuazione dei segni, dei processi/relazioni e delle trasformazioni avvenute e in atto di natura antro-
pica e naturale: rapporto con gli elementi naturali (orografi a, idrografi a, giaciture), elementi di riferimento
per la popolazione, funzioni e ruoli nelle reti territoriali.
Il r
ico
no
scim
en
to d
ei
seg
ni
semiologia naturale
fi umealtopiano lago collina ... altri segni
?
semiologia antropica
impronta urbana strade campi ... altri segni
?
sistema di relazioni culturali, funzionali e visuali
temporaleriferimentifunzionalepercezionesociale
Forma e genesi del territorio, espressione fi sica dei processi na-turali e di relazione, lettura selettiva delle forme più signifi cative quali morfologia, corpi idrici, vegetazione, etc.
Segni che derivano dall’attività dell’uomo quali: maglia agricola, vi-gneti, seminativi, siepi e fi lari (arbustivi ed arboree), centri matrice, infrastrutture etc.
L’individuazione del sistema di relazioni, dei processi e delle tra-sformazioni strutturali avvenute e in atto, di natura antropica e naturale, consente di defi nire le dinamiche di funzionamento del sistema e di individuare le tendenze di rischio da invertire.
fi ume
altopiano
lago
strade
impronta urbana
campi
riferimenti
funzionale
percezione
... altri riferimenti
indiv
iduazio
ne d
el
quadro
territoriale
Individuazione del quadro territoriale di riferimento e dei segni di naturali, antropici che ne rivelano le relazioni.
lett
ura
dei segni
natu
rali
lettura
dei segni
antr
opic
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ttura
delle
rela
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ni
contesto territoriale di riferimento
La geografi a dei luoghi
15
16
palude
centr
o a
bitatostrada dell’ossidianastra
da del grano
Giara di Gesturi
Giara di Siddi
Monte Arci
Lunamatrona
Villamar
Nurallao
Laconi
Schema di funzionamento del sistema territoriale
Elementi ambientali di riferimento e direttrici insediative
Unione delle carte De Candia Ricostruzione del quadro territoriale storico
1
3
3
31
1
2
3
3
3
41
1
alcuni schemi di analisi tratti dai casi studio
Individuazione dei segni che hanno determinato la forma urbana e delle dinamiche di funzionamento del
sistema di riferimento per il progetto: morfologia urbana, spazio pubblico o collettivo e spazio privato,
pieni e vuoti, struttura della popolazione insediata.
morfologia urbana
Insieme dei segni che determinano la forma dell’insediamento.
margineminore
margine infrastruttura infrastrutturaminore
... altri segni
?
dinamiche di funzionamento
puntodi riferimento
... altri segni
?
puntodi riferimento
minore
nodo nodominore
densità ... altri segni
?
struttura
rapporti interni all’abitato tra edifi cato, popolazione ed elementi strutturanti la forma urbana.
quadro
urb
ano d
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a
urb
ano
Individuazione delle dinamiche di funzionamento e di composi-zione del sistema urbano.
sistema urbano di riferimento
Il sistema urbano
Il r
ico
no
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en
to d
ei
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ni
17
via Tuveri piazza
Umberto I
piazza IV
Novembre
isolato
Funtanamanna
GORA SU CONTI
GORA SU CUNDUTTU
170 m.
s.l.m
160 m.
180 m.
s.l.m
170 m.
s.l.m
177 m.
s.l.m
Fontane
18
Lettura dell’espansione dell’abitato in rapporto con il territorio coltivato
Schemi rappresentativi delledirettrici dello sviluppo urbano
alcuni schemi di analisi tratti dai casi studio
seminativi coltivazioniarboree
coltivazioniarboree
seminativi
fi ume
ferrovia
centro abitato
morfologia
LIM
ITI
DIR
ET
TR
ICI
Individuazione della trama viaria principale e secondaria e degli elementi di connessione che strutturano
la matrice insediativa storica: limite del centro di antica e prima formazione, individuazione e caratteriz-
zazione degli isolati e delle unità urbanistiche.
ma
tric
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itato
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dei segni
più
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atv
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ttura
delle
rela
zio
ni
matrice storica
limite edifi cato storico
margine trama viaria vuoti urbani strutturanti
punto di riferimento
tecniche edilizie
# pi edilizi caratteri costruttivi
... altri segni
?
insieme degli elementi che stanno a base dello sviluppo del centro abitato
individuazione e caratterizzazione degli isolati
individuazione e caratterizzazionedelle unità urbanistiche
trama viariatessuto edilizionuovo
tessuto edilizio
consolidato
riferimentistorici e culturali
... altri segni
?
porzione chiusadi edifi cato
elemento singolo e autono-mo, facente parte di un com-plesso, di un insieme, di una serie, che costituisce la cellu-la dell’edifi cato
tipologiaproprietà uso possibile ... altri segni
?1250
1251
1252
1253
1254
1255
1256
1257
1258
isolato di margine tra vecchia e nuova edifi cazione
isolato interno
isolatodi riferimento
isolato di margine
Il centro di antica e prima formazione
19
Il r
ico
no
scim
en
to d
ei
seg
ni
20
13
12
15a
15b
4
6
29
9 8
1110
7
14
31
30
32 16a
16b
17
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19a
19b
3
5
1
27
2625
2 21
22
24
23
28a
28b
20a
20b
R. ELENA
II
PIAZZA
V. EMANUELE II
VICO
TIPOLOGIA ISOLATOIsolato a forma di fuso costitu-ito da edifi ci con uno o due af-facci e ampi spazi liberi al suo interno.
PROCESSO FORMATIVOLa forma dell’isolato è rimasta invariata dal 1939.
iso
lato
1
TIPOLOGIA ISOLATOIsolato a forma ovaleggiante di grande superfi ce con la presen-za di diversi vicoli.
PROCESSO FORMATIVOLa forma dell’isolato è frutto del-la nuova conformazione della piazza.
iso
lato
8
TIPOLOGIA ISOLATOIsolato di medie dimensioni costituito da edifi ci prevalente-mente con un affaccio e ampi spazi liberi al suo interno.
PROCESSO FORMATIVORispetto al 1939, oggi l’isola-to è diviso in due dalla nuova strada.
iso
lato
...n
Perimetrazione degli isolati storici con la lettura e “sovrapposizione” della carta del De Candia e della carta storica del 1939
Dettaglio della carta del De Candia
2
3
4
1
5
6
alcuni schemi di analisi tratti dai casi studio
Rilievo delle singole unità urbanistiche e loro consistenza edilizia. Il riconoscimento avviene rispetto alla
valutazione dello stato di conservazione, del contesto e della capacità di concorrere alla realizzazione
delle prospettive individuate per il centro di antica e prima formazione.
indirizzo•
cartografi a•
foglio•
mappale•
LOCALIZZAZIONE SEZIONE CONSERVATIVA SEZIONE TECNICA
interventi subiti•
stato di conservazione fi sico•
rapporto di conservazione•
valenze culturali e paesaggistiche•
tipo edilizio di riferimento•
tipo di accesso al lotto•
tipo di recinzione•
destinazione d’uso degli spazi aperti•
note e criticità•
superfi cie lo! o•
superfi cie coperta•
superfi cie libera•
volume edifi cato•
altezza•
indice fondiario•
indice di fabbricazione•
larghezza fronte strada•
SEZIONE DESCRITTIVA UNITA’ EDILIZIE
destinazione d’uso livello di piano proprietà utilizzo epoca di impianto congruenza
residenziale•
artigianale•
... altro•
piano terra•
piano primo•
......•
privata•
pubblica•
.......•
abitato•
disabitato•
.....•
18..•
primi del ...•
nessuna alterazione•
alterazione visivo/ •
percettiva
alterazione rispetto •
all’uso/stato/ funzione
alterazione rispetto •
al tessuto storico
SEZIONE TECNICA UNITA’ EDILIZIE
muraturefondazioni solai/volte coperture paramenti intonaci infi ssi manto copertura
Unità urbanistica
Cara
tteri
sti
ch
e d
elle u
nit
à u
rban
isti
ch
e
21
alcuni schemi di analisi tratti dai casi studio
425
434
393
22
ISOLATO n°
Individuazionelotti/particelle
Alcune considerazioni- relazioni ambientali (soleggiamento)- orientamento (linea copertura)- relazioni spazio pubblico-privato corte (linee rosse)
corso d’acqua
corso d’acqua
Fotografi a a 45°
Analisi degli accessi e delle relazioni urbane
Studio del soleggiamento
Tutte le forme architettoniche (edifi ci e loggiati) si uniscono spontanea-mente in un completo sistema di delimitazione e chiusura dello spazio che ha generato la forma dell’isolato. Gli accessi, i loggiati e l’orientamento degli edifi ci hanno una forte relazione con il percorso solare
Riconoscimento- tipologia- materia- tecnologia
pLe scelte di piano hanno il compito di defi nire regole di
comportamento orientate rispe! o all’idea portante.
Questo signifi ca iden# fi care e perpetuare nella loro
auten# cità non soltanto i manufa$ , ma le relazioni
fi siche, perce$ ve e dimensionali tra le diverse com-
ponen# .
Le
scel
te d
i p
ain
o
Il piano ha l’obiettivo di riqualifi care e tutelare il patrimonio edilizio e l’identità dei luoghi, qualifi cando l’of-
ferta dell’abitato e promuovendo le economie locali. Sarà l’idea portante del progetto di valorizzazione,
codifi cata in funzione della vocazione del centro storico, che condizionerà le scelte di piano.
indiv
iduare
am
biti
indiv
iduzio
ne
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rim
enti
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ione inte
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Individuazione degli ambiti progettuali
Individuazione degli elementi di riferimento materiali e immateriali
defi nizione degli interventit8
t9
t7
t1
t5
t4
t3t2
t6
ambito con edifi ciincongrui
ambitovalenza storica
ambito margineedifi cato
ambito relazione con
nuovo edifi cato
... altri segni
?
punto diriferimento
minore
punto di riferimento
nodo nodo minore ... altri segni
?
spazi pubblicipatrimonioedilizio
infrastrutture valoriimmateriali
... altri segni
?
interventi privati
interventipubblici
relazioniconnessioni:
progetto
prioritàtempi
risorse
... altri segni
?$
t
Il r
ico
no
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en
to d
ei
seg
ni
L’idea portante
schemadell’idea portante
25
26
alcuni schemi di analisi tratti dai casi studio
Strutturazione della rete locale inserita nella più ampia rete territoriale
Individuazione della rete territoriale
ss 131
RTrete territoriale
RLrete locale
Lunamatrona
Pauli Arbarei
Tuili
Giara di Gesturi
Giara di Siddi
Gesturi
Barumini
Villamar
Sa Corona Arrubbia blocchiera
edifi cio 1
edifi cio 2
edifi cio 3 edifi cio 4
Funtana Manna
piazza
Lunamatrona
Villanovaforru
Villamar
Sanluri
Pauli Arbarei
asse ambientale archeologico
A
asse culturaleproduttivo
A
Funtana manna _CIVIS
(laboratori e attività produttive)
Museo del territorio
"Sa Corona Arrubia"
Parco dei monumenti megalitici
infrastruttura di collegamento
SP Lunamatrona-Collinas
Archeologia
N.ghe Pitzu Cummu
Riqualificazione piazza IV Novembre
attività: mercato
opportunità: sosta auto, punto accoglienza...
Area di proprietà Comunale
ex edificio adibito alla produzione di mattoni
Progetto di riqualificazione
Progetto di riqualificazione piazza
via Vittorio Emanuele II
opportunità: relazioni con la chiesa e con piazza Marconi
Progetto di riqualificazione piazza
particolare conformazione planimetrica
opportunità: sistema B
Piazza adiacente alla chiesa di San Sebastiano
opportunità: eventi letterari, musica sacra....
N.ghe Pitzu Cummu
ZONA DI INTERESSE
ARCHEOLOGICO
ZONA DI INTERESSE
PAESISTICO
A 1 A 2 A 3
B 1
B 2
B 3
B 4
B 6
B 7
B 8
Funtana manna _CIVIS
(laboratori e attività produttive antichi mestieri)
Progetto di riqualificazione piazza Marconi
A
B
A
Asse Ambientale
Archeologico
Paesaggio
Archeologia
Museo
Parco dei
monumenti
megalitici
Seggiovia
B Sistema Insediattivo
Centro Storico
percorso piazze e strade
- mercato
- eventi mensili
- spazi per l'artigianato
- mestieri.....
Sistema Enogastronomico
Sistema Produttivo locale
Asse Culturale
Progetto di riqualificazione piazza Umberto
particolare conformazione planimetrica
opportunità: sistema di relazione con l'edificio di pregio
Casa Setzu (attività espositive cortili)
RL
E1
E3
E2
E4
E5
E4
A partire della strategia che si intende attuare, il progetto di piano si articolerà in ambiti progettuali indivi-
duati in funzione dei valori, delle criticità, delle priorità e della domanda.
L’ambito, a sua volta, si articolerà in scenari progettuali che rappresentano la sintesi di ipotesi di conser-
vazione o trasformazione scaturiti dall’analisi delle relazioni.
La piazzaLo scenario si confi gura sul sistema piazza, strade di percorrenza e gli edifi ci prospicenti. Il riferimento princi-pale per le scelte progettuali sono gli edifi ci storici.
La stradaLo scenario progettuale si confi gura sulla strada di percorrenza sulla quale si affacciano gli edifi ci. Il riferi-mento principale per le scelte progettuali sono gli edifi ci storici.
Margini naturali e urbaniIndividuazione delle relazioni tra gli elementi naturali e il sistema urbano. Dall’analisi morfologica dei luoghi all’individuazione delle possibili relazioni con gli aggre-gati urbani, al fi ne di individuare le ottimali possibilità di dialogo.
Vuoti urbaniIdentifi cazione dei vuoti urbani quale parte integrante del sistema insediativo e paesaggistico di riferimento. Individuazione delle dinamiche di relazione per la pro-gettazione dello spazio.
Ind
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Ambiti progettuali
27
Scenari di progetto
Ab
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I V
UO
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la strada
sistemi di relazione sistemi di relazionele percorrenze
continuitàdiscontinuità
marg
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rale
il caso fi ume
rapport
i urb
ani
continuitàdiscontinuità
ambito in esame
riconfi gurazione vuoto urbano attraverso il rapporto con le volumetrie al contesto
riconfi gurazione vuoto urbano attraverso lerelazioni con il verde urbano
1 2
1
2
3
3 relazione con il sistema naturalistico e orti irrigui al contorno
la piazza
28
Indicazioni per le singole unità urbanistiche.
indirizzi per il progetto
tipoedilizio
scenario schema compositivo
indirizzi e vincoli puntuali
compatibilità destinazioned’uso
interventiammissibili
scenario
am
bito d
i pro
getto
unità
Unità urbanistica
29
riconoscimento dello scenario
riconoscimento della tipologia
analisi dello schemacompositivo
schema inquadramentourbano dell’unità
?
defi nire lacompatibilità
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defi nire gli interventi ammissibili
Ind
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per il
pro
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iduazi
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ento
per il pro
getto
30
ISOLATO n°
alcune considerazioni progettuali sugli indirizzi di progetto
continuita’ lungo il fronte strada
alternanza di colori selezionati a formare il “colore urbano”
allineamento rispetto ad elementi continui
Rappresentazione schematica delle relazioni che strutturano lo scenario di riferimento per il progetto
piazza
alcuni delle considerazioni derivanti dalla lettura dell’ambitoattraverso il riconoscimento delle relazioni
strada nodo
tipologie di riferimento
tipologia 1 tipologia 2 tipologia n°
alcuni schemi di analisi tratti dai casi studio
Viale Trieste 186 - 09123 Cagliari
tel. +39 070 606 4390 fax +39 070 606 4319
www.regione.sardegna.it
www.sardegnaterritorio.it
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marittimo - it fr - maritimetoscana . liguria . sardegna . corse
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LAB.net plusRete transfrontaliera per la valorizzazione
dei paesaggi e delle identità locali