VERSO UNA SCUOLA AMICA
DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE
DELLA SCUOLA PRIMARIA
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I bambini sono dotati di straordinarie potenzialità di apprendimento per cui noi
docenti del II Istituto Comprensivo di San Vito dei Normanni abbiamo ritenuto
opportuno che non fosse prematuro parlare di diritti e doveri già dai primi anni della a
scuola Primaria. Le motivazioni che ci hanno spinto ad aderire al progetto “NOI E
GLI ALTRI” dell’Unicef ed ad intraprendere, quindi, un percorso sui “Diritti dei
bambini”, sono nate dal fatto che ogni bambino è soggetto di diritti e prioritariamente
porta in sè quello di essere rispettato e valorizzato nella propria identità, unicità e
differenza e nei propri tempi di crescita e sviluppo.
Il percorso formativo realizzato ha voluto promuovere la “cittadinanza attiva”,
attraverso esperienze significative che hanno consentito ai bambini di apprendere in
concreto cosa significhi cooperazione e solidarietà. Gli ideali di pace, dignità,libertà e
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uguaglianza sono stati posti come orizzonti entro cui sviluppare la progettualità
esistenziale di ogni bambino a partire dalla classe prima e fino alla quinta.
Si tratta di valori che, nel loro essere universali, presuppongono la formazione di un
cittadino che sia “cittadino del mondo”,in un contesto globale che integra le
istituzioni formative a tutte le strutture sociali. Sono stati condivisi obiettivi di
carattere cognitivo, sociale e comportamentale tenendo conto di tre passaggi
fondamentali:
- INFORMAZIONE/CONOSCENZA;
- INTERIORIZZAZIONE;
- ORIENTAMENTO E PARTECIPAZIONE.
Il progetto Unicef è stato realizzato nel corso dell’intero anno scolastico nelle varie
classi con modalità e tempi diversi che saranno in seguito riportati, con le varie
esperienze che gli alunni delle varie classi hanno sperimentato.
CLASSI PRIME
Le docenti delle classi I A e I B del plesso “Madre Teresa di Calcutta”, in occasione
del 20 novembre, Giornata Internazionale dei diritti dell’ Infanzia, hanno proposto
agli alunni delle attività che, partendo dall’esperienza diretta, li ha fatti riflettere su
cosa siano i diritti, sulla differenza tra diritti e capricci e sui diritti fondamentali che
devono essere garantiti a tutti.
Il percorso si è concluso con la realizzazione di un cartellone in entrambe le classi e
con la considerazione che per vivere in un mondo DIRITTO è necessario garantire i
diritti di tutti i bambini del mondo.
Alleghiamo foto del lavoro svolto…..
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CLASSI SECONDE
Per promuovere la legalità, l’educazione alla cittadinanza e al rispetto delle regole
occorre agire favorendo già tra i bambini della scuola primaria l’adozione di
comportamenti ispirati ai principi di legalità, convivenza civile, rispetto di doveri e
diritti.
Questo percorso è stato diretto ai bambini della scuola primaria, per promuovere,
dunque, tra i più piccoli i valori della solidarietà, del coraggio e dell’interazione,
come antidoto al pregiudizio, all’ingiustizia, all’illegalità.
Il laboratorio didattico proposto ha visto impegnati tutti gli alunni delle classi
seconde del plesso Don Milani ed ha preso avvio dal progetto Unicef “Noi e gli
altri”, con l’obiettivo di:
1. Stimolare una metodologia riflessiva sul senso delle norme, nella consapevolezza
del proprio ruolo, per far acquisire comportamenti pro-sociali e competenze
relazionali funzionali all’esercizio della cittadinanza attiva;
2. Sviluppare la capacità di lavorare in gruppo, riconoscendo la cooperazione e la
solidarietà come strategie fondamentali per migliorare le relazioni interpersonali e
sociali, al fine di favorire il radicamento della cultura della convivenza, far crescere
un senso di appartenenza alla comunità, sviluppare una coscienza civica legata al
senso di appartenenza e partecipazione alla vita della collettività;
3. Favorire la presa di coscienza della necessità di stabilire delle regole a tutela delle
differenze, dei diritti fondamentali e della legalità;
4. Contribuire alla conoscenza di importanti strumenti in difesa dei diritti e della
convivenza civile, quali la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Infanzia;
5. Promuovere azioni di responsabilità, insegnando a manifestare il proprio punto
divista e le esigenze personali in forme argomentate, ad affrontare le situazioni
conflittuali attraverso metodi democratici, rispetto delle esigenze altrui e delle regole
della convivenza civile.
Metodologie e tecniche
Il percorso ha avuto la durata di quattro mesi con incontri settimanali di 3 ore,
secondo un modello di apprendimento laboratoriale che ha mirato a far riflettere per
responsabilizzare, favorire l’acquisizione di conoscenze attraverso il gioco, la
creatività e lavoro di gruppo.
Sviluppo del progetto
Il progetto è stato strutturato su cinque unità formative costruite per far prendere
consapevolezza della propria identità personale e sociale, avere coscienza del proprio
ruolo all’interno dei gruppi sociali di appartenenza (famiglia-scuola), cogliere il
significato di essere cittadini di una comunità in modo solidale.
La prima unità chiarisce chi si è e con quali soggetti si condividono le esperienze
sociali (la scuola ne è un esempio).
Nella seconda unità ci si avvicina al concetto di amicizia per comprendere che cosa
significhi vivere in gruppo.
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Nella terza unità si approfondiscono alcuni ruoli sociali ed il concetto di cittadino.
La solidarietà, tema fondamentale dell’educazione alla cittadinanza e quindi di questo
progetto, viene affrontata con la quarta unità.
Nella quinta unità si propongono attività centrate sull’identità nazionale, europea e
mondiale come primo avvio alla consapevolezza di sé in quanto cittadini del mondo.
Attività
Dopo un’introduzione sulle finalità e le modalità di svolgimento del percorso
didattico, si è passati ad una breve presentazione dei personaggi che dovevano essere
i nostri compagni di viaggio: tanti animali che l’ape Tea, protagonista del racconto,
incontra lungo il suo viaggio. In ogni incontro è stato letto e drammatizzato un
capitolo dell’avventura di Tea ed i bambini sono stati spronati a riflettere sui concetti
chiave del vivere comune nel rispetto reciproco (solidarietà, tolleranza, legalità, ecc.)
attraverso le varie avventure dei nostri compagni di viaggio: gli animali. Ogni volta,
ad ogni bambino, è stata consegnata una scheda, che doveva leggere, commentare e
completare. Per stimolare la discussione, è stato chiesto loro di fare degli esempi
relativi al concetto in questione,
raccontando un episodio vissuto personalmente, una storia vista in tv, al cinema, alla
a scuola, nel proprio quartiere, ecc.
Alla fine della storia, i bambini hanno capito che, cosi come nell’alveare , anche nella
vita degli uomini ci sono le regole per difendere i diritti e stabilire i doveri.
Ripartendo da quanto emerso durante i vari incontri sui temi della convivenza civile,
è stata stimolata una riflessione sul concetto di regola come strumento fondamentale
per garantire i diritti di tutti e proteggere i più deboli, e non come sterile imposizione.
A questo scopo è stata spiegata cosa è la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani,
quando e perché è stata scritta e l’importanza del 20 novembre. Per evitare di usare un
linguaggio troppo complesso per i bambini, sono stati utilizzati cartoni animati e
canzoncine sui diritti.
Da qui si è arrivati applicazione pratica delle regole, a partire dal gruppo-classe.
Ricollegandoci al lavoro svolto, si è riflettuto sull’importanza delle regole per vivere
insieme agli altri.
Sulla base anche di quanto emerso dai racconti delle esperienze personali, si è
proceduto a realizzare un cartellone con “ le regole della nostra classe”.
Dopo aver appeso i cartelloni alle pareti e aver raccolto le reazioni spontanee dei
bambini sulle questioni poste dagli articoli, si è richiamata l’attenzione del gruppo su
alcuni principi chiave:
- le regole sono necessarie per difendere i diritti, che non sono scontati e non sempre
rispettati;
- il riconoscimento dei diritti si accompagna all’accettazione dei doveri.
In seguito., si è passati all’analisi di alcuni diritti fondamentale dei bambini che sono
stati rappresentati dagli alunni in piccoli gruppi e, a fine percorso, con tutti i disegni
si è realizzato il “Calendario dei diritti” . Per Natale, invece, nell’atrio della scuola si
è realizzato “L’albero dei diritti” con appesi i disegni e le coccarde degli alunni e,
come azione di solidarietà, ogni classe ha adottato una pigotta.
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Alleghiamo foto….ed una copia del calendario realizzato.
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CLASSI TERZE
In occasione dell’anniversario della Convenzione Internazionale sui Diritti dei
Bambini (20 novembre - 20 le classi terze della scuola primaria di Madre
Teresa di Calcutta sono state coinvolte in attività, visione di filmati e proposte varie
per conoscere i diritti di ogni bambina e di ogni bambino sanciti dalla Convenzione
Onu.
Ogni classe, dopo un approfondimento con le insegnanti, ha realizzato come
momento di riflessione: disegni, testi, poesie, giochi.
La Dichiarazione dei Diritti dei bambini pu essere rappresentata da un albero: nelle
radici, che nutrono la pianta, troviamo i diritti alla sopravvivenza, cioè alla
soddisfazione dei bisogni fondamentali per vivere (cibo, salute, famiglia... olo
quando questi bisogni sono soddisfatti si pu salire lungo il fusto. Un bambino ha il
diritto ad esprimere la propria opinione, a giocare, a crescere nella giustizia, a
studiare, a essere informato, a esprimersi liberamente, a partecipare alla vita sociale, a
vivere in un ambiente sano.
Ecco alcune rielaborazioni dell’albero dei diritti Unicef.
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I bambini hanno rappresentato graficamente alcuni dei diritti che hanno ritenuto
essere più importanti attraverso la realizzazione di uno schema condiviso elaborato al
computer.
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I diritti sono tanti ma, non esistono solo dei diritti ma anche dei doveri. Infatti i
bambini, attraverso la lettura di alcuni testi e poesie hanno imparato che ad ogni
diritto pu corrispondere un dovere. Anche dopo queste riflessioni si sono realizzati
degli schemi che riassumessero le conversazioni svolte .
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CLASSI QUARTE
Nell’anno scolastico 20 /20 7, all’interno delle ore di laboratorio, gli alunni delle
classi quarte dei plessi “Don Milani” e “Madre Teresa di Calcutta” hanno affrontato il
tema sui Diritti dei bambini, aderendo al percorso NOI e gli altri promosso
dall’Unicef.
Sono stati coinvolti in attività, visione di filmati e proposte territoriali varie per
conoscere i diritti di ogni bambina e di ogni bambino sanciti dalla Convenzione Onu.
Le classi, al termine del percorso, hanno realizzato un momento di riflessione
comune presentando i vari lavori realizzati: disegni, testi, poesie, acrostici e giochi.
Alleghiamo materiale realizzato…
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CLASSI QUINTE
Il percorso dal titolo “ Non solo parole” è interamente dedicato alla solidarietà e ha
come protagonisti tutti gli alunni delle classi V del II Istituto Comprensivo ( VA e
VB del plesso Don L. Milani e VA del plesso Madre Teresa di Calcutta) che nel
corso dell’anno scolastico hanno affrontato e riflettuto su questa tematica, che come
scuola consideriamo valore fondamentale per la crescita umana e sociale del bambino
di oggi che sarà il cittadino del domani. Il progetto ha seguito le seguenti tappe.
Valenza educativa: comprendere l’importanza della solidarietà come stile di vita.
Finalità:
applicare la solidarietà nella vita quotidiana
collaborare per raggiungere uno scopo comune.
Obiettivi:
stimolare la socializzazione e la cooperazione tra alunni
sensibilizzare all’accoglienza dell’altro;
scoprire ciò che un atto solidale ci comunica emotivamente;
sviluppare spirito di iniziativa ed imprenditorialità per raccogliere fondi da
devolvere in beneficienza.
Attività:
ricerca di brani, poesie, canti inerenti la solidarietà;
Lettura e riflessione di biografie di personaggi che hanno testimoniato la
solidarietà.
Adesione alle iniziative UNICEF “ ADOTTA UNA PIGITTA” e l’acquisto dei
quaderni UNICEF.
Il percorso ha come finalità ultima la produzione di elaborati ( testi, poesie, acrostici )
per il concorso “A. Palma” dal titolo “La solidarietà ha un volto: il tuo”, giunto ormai
al quindicesimo anno, che si conclude con la premiazione di una borsa di studio, 1
per ogni classe quinta, voluto dalla sig. Filomena Scarafile in memoria del defunto
figlio Antonio.
Nei vari elaborati gli alunni hanno esplicitato il concetto di solidarietà, visto con gli
occhi dei bambini. A ciò si è giunto in seguito ad un lungo approfondimento della
tematica, soffermandoci soprattutto sulla conoscenza dell’operato di Don Lorenzo
Milani, Madre Teresa di Calcutta, e altri grandi personaggi che hanno testimoniato
la solidarietà .
Gli elaborati saranno premiati durante la manifestazione finale di giugno che vedrà
esibirsi le classi 5^ in canti e piccole rappresentazioni teatrali.
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GIOCHIAMO CON LE EMOZIONI
L’aspetto emozionale della persona viene spesso messo in secondo piano dalle
istituzioni della società: i ragazzi rimangono così in uno stato di ignoranza emotiva in
quanto non vengono preparati alla comprensione dei propri sentimenti e delle
capacità di esplorarli ed esprimerli. Quando non si riescono ad esprimere, oppure non
si conoscono i propri sentimenti, a volte si preferisce reprimerli, assumendo un
atteggiamento dannoso dal punto di vista psicologico. Il prezzo di una vita
emozionale gestita male si riscontra quando i ragazzi comunicano il loro dolore, la
rabbia, la solitudine in modi spesso distruttivi per sé e per gli altri. Ad esempio con
comportamenti di tipo bullistico, con il ricorso e abuso di sostanze (alcool, droghe),
con comportamenti di autodistruzione, o con espressioni quotidiane deliberatamente
mirate a fare del male agli altri (tenere il broncio, disturbare a scuola, muovere
critiche e controversie nel gruppo di amici
A queste problematiche si aggiunge il fatto che riuscire a trovare un contatto con
i ragazzi oggi diventa sempre più difficile: la società del terzo millennio è talmente
accelerata che bastano cinque anni per trovarsi di fronte ad una mentalità e ad una
visione del mondo diverse. Inoltre si è sempre in lotta contro il tempo e non c’è più
spazio per ascoltare, per guardare, per stare insieme.
La presente proposta di lavoro intitolata “Giochiamo con le emozioni” ha visto
coinvolti gli alunni delle classi V del plesso Don Milani, un percorso già iniziato lo
scorso anno scolastico, in collaborazione con l’associazione tella Polare che si è
concluso quest’anno.
Il progetto ha voluto offrire agli alunni una opportunità di avvicinarsi, in modo
semplice spontaneo e giocoso, alla tematica delle emozioni. L’intenzione è stata
quella di affrontare aspetti introduttivi ad un percorso, via via più consapevole ed
approfondito, che intende sensibilizzare e far conoscere la necessità di apprendere,
per una crescita personale in autonomia e responsabilità verso se stesso e gli altri, a
prestare attenzione, accogliere, saper esprimere sentimenti emozioni e stati d’animo.
Nello specifico, il progetto “giochiamo con le emozioni” ha avuto come obiettivo
quello di presentare e dare un nome ad alcune emozioni, quali la felicità, l’allegria, la
gioia, la paura, il conflitto-scontro, la tenerezza, la cura per l’altro, per giungere alla
solidarietà.
Sono ora riportate le attività previste per ogni incontro con gli alunni.
- spiegazione del progetto e consegna materiale. Presentazione del quaderno delle
emozioni e inizio laboratorio . Il quaderno verrò lasciato ad ogni allievo che potrà
continuare la sua compilazione come compito per l’incontro successivo o per conto
proprio o con i propri compagni e insieme all’insegnante.
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- spiegazione emotiva delle emozioni: gioia, tristezza, delusione, rabbia, paura,
sorpresa, disgusto.
- composizione di un racconto, frutto di una condivisione del gruppo classe in merito
alle emozioni trattate.
Quaderno: è stato predisposto uno strumento per registrazione e per la
documentazione dell’esperienza . Ciascun alunno elaborerà, attraverso il
linguaggio testuale e grafico pittorico, pensieri relativi ai propri vissuti e alle
proprie esperienze circa sentimenti ed emozioni, quali la felicità, la gioia di un
incontro amichevole, la paura, il conflitto, la cura e la tenerezza per l’altro. Il materiale prodotto dagli alunni, metterà in luce caratteristiche personali,
sensibilità ed atteggiamenti diversi, offrendo, in tal modo, ulteriori elementi, agli
insegnanti, per una riflessione e una conoscenza dei bambini sotto il profilo
psicoaffettivo.
TECNICHE UTILIZZATE
- Gioco di gruppo
- Giochi interattivi
- Espressione corporea
- Disegno
- Telecamera
- Visione di film
- Questionari
Risorse umane:
Educatrice Palma Cosima;
Alleghiamo foto e un quaderno redatto da una alunna, a testimonianza del percorso
effettuato.
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