restituzione grafica di un rilievo della sala del trono del palazzo di Assurbanipal a Nimrud (900 a.C., Londra, British Museum) con la rappresentazione dell’accampamento militare del re
la parola kmt, con la quale gli egiziani indicavano la loro terra, con il geroglifico determinativo di città niwt
particolare del manoscritto cinquecentesco della Bodleian Library di Oxford che rievoca la fondazione di Città del Messico
diagramma del templum secondo la Disciplina Etrusca, dal trattato di Marziano Capella
Segni di Città
Definire LA CITTA’ attraverso l’ARCHEOLOGIA
Perché gli archeologi
sono ben consapevoli che la città non è l’unico modo di organizzare un gruppo umano, esiste solo da 5000 anni
La città è una creazione storica particolare; non è sempre esistita, ma è cominciata a un certo momento dell’evoluzione sociale, e può finire, o essere radicalmente trasformata in un altro momento. Non esiste per necessità naturale, ma per una necessità storica, che ha un inizio e può avere un termine.Diventa dunque importante spiegare l’origine della città nel mondo antico, e anche – per quanto è possibile – il suo destino nel momento attuale. Per fare questo bisogna ripercorrerei grandi cambiamenti dell’organizzazione produttiva, che hanno trasformato la vita quotidiana degli uomini.
Leonardo Benevolo, Storia della città, 1975
e sono stati i primi, soprattutto quelli che si dedicavano allo studio della preistoria e della protostoria, a chiedersi cosa veramente fosse una città,cosa la distinguesse dagli insediamenti che la precedevano.
Vere Gordon Childe La rivoluzione urbana, 1950 dove rivoluzione indica un cambiamento progressivo delle strutture economiche e dell’organizzazione sociale delle comunità umane, non certo un cambiamento repentino e traumatico
Vere Gordon Childe La rivoluzione urbana, 1950
Individua due rivoluzioni urbane nella storia umana
la prima, che ha portato per la prima volta all’elaborazione della città e che avrebbe avuto luogo nella bassa Mesopotamia all’inizio del III millennio a.C.
la seconda, quella tecnologico-industriale che si sarebbe verificata in Europa tra 700 e 800 e che ha mutato profondamente gli assetti urbani tradizionali, generando la città moderna
la terza? gli attuali fondamenti dell’urbanistica, quelli della Charte d’Athènes del Congresso CIAM di Atene del 1933 curati da Le Corbusier non sono più adeguati all’attuale contesto telematico-informatico, è il momento della città posmoderna
Espone i criteri per distinguere un insediamento urbano rispetto agli insediamenti di villaggio che si erano sviluppati con la neotilizzazione, criteri che risentono del campo di indagine specifico di Gordon Childe, la protostoria del Vicino Oriente antico, e delle sue convinzioni marxiste.
criteri villaggio cittàcriteri economico-sociali: composizione della popolazione e funzioni e da essa svolte
DIFFERENZIAZIONE dei compiti a seconda del sesso e dell'età, ma ogni nucleo familiare svolge lo stesso tipo di lavoro
AUTOSUFFICIENZA ogni famiglia è autosufficiente e ogni villaggio è autosufficiente: la produttività è bassa e non ci sono eccedenze
EGUALITARISMO le decisioni comuni da prendere sono poche, il gruppo dirigente è ridotto, nella società prevalgono le divisioni verticali
STATICITA‘ ridotto aumento demografico, lento sviluppo delle tecniche , comunità chiusa in se stessa, che ha scarsi conflitti esterni
SPECIALIZZAZIONE del lavoro, attività di sussistenza, produzione e servizi affidati a persone e famiglie che si dedicano esclusivamente alla loro attività
INTERDIPENDENZA ogni categoria dipende dall'altra e la città dipende dai villaggi che controlla, e viceversa: la produttività aumenta, ma occorre organizzarsi e redistribuire le eccedenze
GERARCHIA le decisioni devono essere prese dagli specialisti, l’organizzazione si accentra, si costituiscono un ceto dirigente che gestisce le eccedenze e alle divisioni verticali si sovrappongono quelle orizzontali
DINAMISMO aumento rapido della popolazione, veloce sviluppo delle tecniche e loro perfezionamento, tendenza allo scambio esterno e allo scontro con altre comunità
criteri architettonico-urbanistici:forma e struttura dell’abitato
dimensioni piccole
struttura uniforme, con prevalenza delle abitazioni familiari sugli spazi comuni, edifici simili come dimensioni e funzioni e assenza di emergenze monumentali
struttura spontanea
dimensioni decisamente più grandi
struttura complessa e gerarchica, con parti residenziali ed edifici e costruzioni pubblici di grandi dimensioni per le funzioni connesse al potere, civili, militari e religiose
organizzazione dell'abitato, con obbiettivi di tipo sia pratico che simbolico
criteri di ordine culturale
rapporti e scambi si basano sulla tradizione e sui rapporti familiari e tribali: non necessitano di formalizzazione e di un sistema obbiettivo di riferimento
i sistemi religiosi sottolineano i cicli stagionali e rafforzano l’identità dei clan
per i rapporti sociali, la redistribuzione e gli scambi occorre un sistema organico e rigido di valori obbiettivi che porta alla creazione della moneta e all’elaborazione della scrittura
le classi dirigenti cittadine si appoggiano a una forte ideologia nella quale la componente religiosa è fondamentale per legittimare il potere
Anatolia meridionaleTurchia, presso Konya
esplorata da James Mellaart dal 1961 al 1965, scavi diretti da Jan Hodder dal 1993
insediamento protourbano neolitico, il più antico insediamento conosciuto di quella cultura che si svilupperà a Beycesultan, Alaja - y k e Kultepe, classificata Protohattiṻ ṻ
si sviluppa nell’ VIII millennio a.C., viene abitata per 850 anni, raggiunge la massima estensione tra VII e VI millennio
Catal - uyuk
Mesopotamia, riva destra dell’EufrateIraq sudorientale, tell di Muqayyar, presso Nasirya
esplorata dal 1919 al 1934 da sir Leonard Woolley
grande insediamento urbano riferibile alla cultura mesopotamica di Sumer
si sviluppa dalla metà del IV millennio a.C., tra 2900 e 2400 a.C. è sede di una potente città-stato (tombe reali
del 2500 - 2600) e dal 2100 al 2000 a.C. ha un nuovo momento di splendore
Ur
Catal - uyuk
10 ettari di estensione per 5000-7000 persone Ur
80 ettari di estensione per
30000-80000 abitanti
planimetria e ricostruzione tridimensionale
Catal - uyuk abitazioni
fondo della casa 77 area 4040
decorazioni murali con caccia al cervo e la cosiddetta mappa del villaggio
Catal - uyuk santuario
cappella dei tori, ricostruzioni grafica e tridimensionale al Museo Archeologico di Ankara
oggetti di culto del VI millennio a.C. ritrovati nei santuari comuni e conservati al Museo Archeologico di Ankara
Ur recinto sacro
particolare della stele di Ur-nammu conservata all’University of Pennsylvania Museum
la grande ziggurat del dio Nanna e un’iscrizione cuneiforme ritrovata presso l’E-dub-lal-mah con un frammento del codice di Ur-nammu (2095 -2097) conservato al British Museum di Londra
Ur tombe reali
pianta e particolari del corredo della sepoltura pg800 della nin Pu-Abi conservati al British Museum di Londra