laVocegiugno 2013annoVII numero 4
distribuzione gratuita
organo della lista civica “la Voce nuova”
N U O V A
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LA LA LEGGELEGGEDEL PIÙ DEL PIÙ FORTEFORTE
A Palazzo Savelli sta andando in scena il solito spettacolino che caratterizzale amministrazioni comunali da decenni: quando ci sono in gioco gli appalti
quelli che si sentono esclusi minacciano di far saltare il tavolo politico
HOT LINEHOT LINEINTERCETTAZIONI FALSE CHE SEMBRANO VERE
Stamatina so passatu allaDuganella. E che ce si itu a fa?So itu a famme m’pò deramoracce. Oggi me lemagnio colle petate. E non si vistu quello che stàa succede? Eh..so vistu che stau amassacrà puru la Duga-nella mea...Aho! Niciunu t’è l’occhi. Tepare possibile?A mi no. Alle falde deMonte Fiore hau fattuquillu capannò che è pro-priu na bruttura e po nonse potea fà.E non si vistu quill’atru cheha missu quelle baracche
pe venne li panini...bellenon sò.Ma cadunu li avrà dati lipermessi....Permessi o no. Se quissuè lo sviluppu, sò meio leramoracce co li lu-pani...Almeno te limagni... e non te rovi-nanu Rocca Priura.E meno male che a RoccaPriura tenemo “na fami-glia” de ambientalisti... Eh..Vorria capì comm’è checollu Principe de Frascati haufattu de tuttu e de più e pelu capannò de Montefiore epe quill’altru obbrobbrio ni-ciunu ha vistu niente.Alla faccia della coerenza.
È questo il primo sondaggio che ab-biamo pubblicato sul nostro sito (la-vocenuova.net), dopo aver dedicatoall’argomento la copertina del nu-mero di aprile. La risposta ce l’aspet-tavamo, ma si è trattato di un vero eproprio plebiscito.
Oltre il 90%, infatti, di quelli chehanno risposto al sondaggio hannocertificato il degrado di Rocca Priora. Vogliamo ringraziare anche i tantiutenti che hanno visitato il sito e lanostra pagina Facebook, cliccando sul“mi piace”. Continuate così.
Il sondaggio de lavocenuova.netPensi che Rocca Priora sia degradata
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2 giugno 2013laVocedi Rocca PrioraN U O V A
La legge dell’uomo del monteDopo due mesi dal bando di gara sui rifiuti Giuseppe De Righi si accorge che non è stato discusso
in Consiglio comunale, arma alcuni “suoi” consiglieri e minaccia la tenuta della maggioranza.Poi viene eletto presidente del Consiglio comunale e, come per incanto, tutto ritorna a posto
Abbiamo scoperto che le provo-
cazioni non sono gradite al plu-
ripresidente De Righi. Ma noi,
ben sapendo di non fare cosa gradita a lui e
ai suoi fedelissimi, continuiamo a farlo,
com’è nel nostro stile nel tentativo di pro-
vocare qualche reazione, qualche sussulto
di orgoglio in una classe dirigente che am-
ministra il nostro Comune con una suffi-
cienza e una presunzione scandalosa. Il
mese di maggio è stato molto significativo
per comprendere e illustrare ai nostri lettori
le dinamiche che sottendono il composito
gruppo di maggioranza. Infatti allo scadere
del mandato della Osl (Organismo straordi-
nario di liquidazione) si sono risvegliati, no-
nostante una primavera inesistente, interessi
e voglia di fare. Ecco servito l’appalto set-
tennale per i rifiuti (ben 13 milioni di euro)
e quello per il “polo natatorio” (oltre due mi-
lioni di euro). Nello scorso numero ave-
vamo messo in risalto le criticità
dell’appalto dei rifiuti che ha già avuto due
rinvii, ma la maggioranza sembrava solida
nelle sue scelte.
Invece il colpo di scena. Il 14 maggio quattro
componenti della maggioranza (il capo-
gruppo in Consiglio comunale Giuseppe De
Righi, le presidenti di Commissione Luciana
Fedeli e Federica Lavalle e l’assessore Da-
niele Pacini) dichiarano alla stampa di aver
rimesso al Sindaco le cariche amministrative
ricoperte. La loro scelta sarebbe stata deter-
minata dalla necessità di “attuare un pro-
fondo rinnovamento di metodi e di politi-
che”. In particolare, gli stessi hanno richia-
mato l’attenzione su tre temi in particolare:
1. L’appalto dei rifiuti avviato senza una
previa discussione in Consiglio comunale;
2. La debolezza operativa della Giunta;
3. I lavori del centro natatorio.
Argomenti seri che avrebbero, perlomeno,
dovuto essere affrontati in seno alla mag-
gioranza e magari illustrati pubblicamente
al Consiglio comunale e all’opinione pub-
blica, dal momento che si era scelto di dare
pubblicità alla posizione. Ma i sistemi di
fare politica a Rocca Priora sono altri. Si
strilla, ci si agita e poi, come se nulla fosse
successo, tutto torna come prima.
Nell’ultimo Consiglio comunale all’ordine
del giorno non c’era solo il consuntivo
2012, come unico punto all’ordine del
giorno come prevede il Tuel (Testo unico
degli enti locali), ma per la maggioranza era
più importante accontentare De Righi, eleg-
gendolo a presidente del Consiglio comu-
nale, discutere delle alienazioni, piuttosto
che del bilancio. E così è stato. Una panto-
mima con tanto di sospensione in apertura
di Consiglio e ben tre votazioni, visto che
per le prime due era necessario il quorum
qualificato. Tre votazioni al limite del sur-
reale con la provocatoria scelta della mino-
ranza di far confluire i voti su Eugenio
Emili, già dimessosi da assessore, in chiaro
dissenso con De Righi. Ebbene Emili ha
avuto non solo i voti dell’opposizione, ma
anche di qualcuno della maggioranza, a di-
mostrazione che il Pd da Montecitorio a
Rocca Priora ha gli stessi problemi. Il bello
è che De Righi e i suoi invece di preoccu-
parsi delle loro vicende interne, con un’am-
ministrazione che in quattro anni non ha
fatto quasi nulla, ha criticato la minoranza.
Della serie il bue chiama cornuto l’asino. A
margine va detto anche che tutti si sono con-
gratulati con De Righi dicendosi sicuri che
con lui i lavori del Consiglio saranno più re-
golari. Quindi il suo predecessore Alessan-
dro Pucci, al quale va la nostra solidarietà,
non era all’altezza? Noi lo abbiamo criticato
dal primo giorno, i colleghi della sua mag-
gioranza lo hanno scoperto oggi, o forse
glielo ha detto De Righi?
Così archiviato il dissenso interno, come
d’incanto, si sono dissolte le nubi, tutta la
gestione è diventata trasparente, è tutto ok
sia per l’appalto dei rifiuti sia per il “polo
natatorio”. Un consiglio: chiamatela piscina,
anche perché su un polo, quello scolastico,
la precedente amministrazione è andata a
casa e la zona, l’Arenatura, è la stessa.
L’unica differenza è che Damiano Pucci
all’epoca era vicesindaco, oggi è sindaco;
quando si dice la coerenza...
La protesta di De Righi e dei suoi ha portato
la presidenza del Consiglio comunale, ve-
dremo quali altri benefici avrà il suo gruppo.
Noi intanto, provocatoriamente, visto che fa
tutto lui, proponiamo di chiamare la pros-
sima lista Viva De Righi e il nostro paese
Rocca De Righi.
Senza indennità ovviamente...
Passi per Giuseppe De Righi da anni avvezzo a certi giochetti di bassa politica, passi perLuciana Fedeli spostata a seconda delle convenienze da assessore a presidente di com-missione dimissionario. Restiamo, invece, meravigliati da Daniele Pacini e Federica Lavalle.In teoria dovrebbero essere due giovani pronti a impegnarsi per il loro paese, in praticasi stanno dimostrando due pedine nelle mani di De Righi. Il giovane Pacini che nel 2009aveva raccolto parecchi consensi dei suoi coetanei lo avevamo già incontrato quasi allafine delle nostre battaglie sulla scuola, quando cercava goffamente di attribuirsi dei meritinon suoi. Poi ha dato il meglio di se con il farraginoso regolamento che ha sancito la di-visione dei centri anziani nel tentativo derighiano di controllarli. Tentativo fallito. Avevamoriposto, invece, delle speranze su Federica Lavalle, lei sì attiva al fianco del Comitato ge-nitori. Ufficiosamente muoveva qualche critica, ma da un po’ di tempo è allineata e co-perta e si spende per promozionare l’immagine logorata di De Righi. Speriamo di esseresmentiti e di assistere a un cambio di passo loro e degli altri giovani.
Quei giovani nati vecchi
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giugno 2013 3laVocedi Rocca PrioraN U O V A
COME PREVISTO LA GARA PRESENTAVA DEI PROBLEMI. LE DITTE HANNO RICHIESTO CHIARIMENTI E IL COMUNE È STATO COSTRETTO A RINVIARE PER BEN DUE VOLTE IL TERMINE DI PRESENTAZIONE. E QUESTO È SOLO L’INIZIO
Rifiuti, quell’appalto che non va giùT
anto per cambiare
quando è uscito il nu-
mero scorso del no-
stro giornale abbiamo
sollevato una questione gran-
dissima che qualcuno voleva far
passare sotto silenzio. Parliamo
dei rifiuti e dell’appalto per i
prossimi sette anni con un costo
di 13 milioni di euro. Il tutto
senza che la giunta Pucci sen-
tisse il bisogno di confrontarsi
in Consiglio comunale su una
delle voci più grandi per le
casse comunali e, soprattutto,
per le tasche dei cittadini.
Con la solita supponenza questi
signori, che per quattro anni non
hanno fatto nulla di quello che
avevano promesso ai loro elet-
tori sulla vicenda rifiuti, hanno
pensato di gestire l’appalto
senza pensare minimamente
che altri avrebbero potuto dare
un loro contributo. Una pro-
cedura che è stata criticata
aspramente anche da alcuni
esponenti della stessa maggio-
ranza, al punto che Giuseppe De
Righi, Daniele Pacini, Federica
Lavalle e Luciana Fedeli sono
arrivati a dimettersi dai loro in-
carichi. Hanno lanciato una pie-
tra nello stagno accodandosi alle
critiche che ave-
vamo già mosso
noi, ma si sono
poi ritirati in buon
ordine.
Tornando all’ap-
palto dei rifiuti va
evidenziato che la
scadenza per la
p r e sen t az ione
delle offerte da
parte delle ditte
interessate è stato
spostato per ben
due volte (dal 7
maggio al 20
maggio su richiesta di alcuni
aziende che richiedevano chia-
rimenti). E al 4 giugno perché,
come si legge nella Determina
del 20 maggio numero 28, sono
stati necessari ulteriori 15 giorni
per la costituzione della com-
missione giudicatrice che dovrà
esaminare la documentazione
presentata da sette aziende. E
così un altro mese è passato e i
rifiuti continuano a essere gestiti
come prima, con una raccolta
differenzioata ferma al 3 per
cento. Una cifra che non va as-
solutamente addebitata ai citta-
dini, ma che ha altri responsabili
che abitano a Palazzo Savelli.
E mentre in giro si continua a
parlare di “Rifiuti zero” a Rocca
Priora l’unica cosa che sta a
zero è la capacità degli ammini-
stratori ad ascoltare i consigli e
le esigenze dei cittadini che
sono costretti a subire le loro
prepotenze.
C i sono le compostiere: avevano detto. La no-tizia che circolava da più di un anno si è dif-fusa: “saranno distribuite in occasione della Festa del Narciso”. Erano
una decina e alcune sono rimaste a piazzale Nassirya. Ai pochi coraggiosiche hanno sfidato il freddo l’assessore Carmen Zorani ha consegnato la com-postiera, chiarendo che non si può utilizzare fino a quando non saranno for-niti i filtri e non sarà stilato l’elenco dei possessori. Ma prima non bisognavadare pubblicità alla cosa permettendo a tutti i cittadini di iscriversi all’albodei compostatori, verificando i requisiti e rispettando la graduatoria?La Zorani ha aggiunto che ci saranno almento tre incontri con i cittadini“compostatori”. Quando? Durante la campagna elettorale magari?
«È il primo passo verso la raccolta differenziata», hadichiarato. Se questo è il primo passo, si può facil-
mete immaginare come saranno gli altri, mentre molti comuni procedonospeditamente e, oltre ai paesi a Nord di Roma che avevamo elencato nelloscorso numero, segnaliamo che anche la vicina Cave è ai primi posti in Pro-vincia. E Rocca Priora? Calmi è stato fatto il primo passo, sono state consegnateuna decina di compostiere senza filtro, poi bisognerà fare l’elenco dei com-postatori, fare le riunioni. E il compost? Non andate di fretta. Considerandoche occorrono circa otto mesi per produrlo ci troviamo in tempo per le am-ministrative del 2014.
Compostiere elettoralima senza compost
Mentre la giunta Pucci e la sua maggioranza litiga sui rifiuti il 31 luglio bisognerà pagarela prima delle tre rate (la seconda scadrà il 30 settembre e la terza il 31 ottobre) dellanuova Tares (Tassa Rifiuti e Servizi), introdotta dal Decreto Legge 6 dicembre 2011 n.206, il “salva Italia” e e convertita con Legge 22 dicembre 2011 n. 214. Il nuovo tributoconsiste in un'imposta basata sulla superficie dell'immobile di riferimento, che ha comeobiettivo la copertura economica per intero del servizio di raccolta e smaltimento rifiutie di altri servizi comunali (polizia locale, anagrafe, illuminazione pubblica, manutenzionedel verde e delle strade). La giunta comunale, con delibera numero 52 del 23 mag-gio2013, ha deciso di inviare ai contribuenti, per le prime due rate, modelli di pagamentocalcolati utilizzando le tariffe Tarsu in vigore per l’anno 2012, con successivo conguagliosull’ultima rata. Quindi per la rata di ottobre avremo delle brutte sorprese, perché se-condo le stime la spesa a carico delle famiglie subirà un aumento medio di oltre il 20%rispetto all'anno precedente. E i conti sono presto fatti.
Signori, c’è da pagare la Tares
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4 giugno 2013laVocedi Rocca PrioraN U O V A
Rischiano di rimanere
sommersi dai liquami.
Purtroppo la loro incapa-
cità crea danni notevoli alle casse
del comune e, quindi, i cittadini si
ritroveranno sul groppone altri de-
biti. Come si ricorderà, in seguito al
sequestro del depuratore della Bec-
caccia il Comune fu costretto a
spendere quasi un milione di euro
(899.767,80) per lo smaltimento
dei liquami. Oltre a quella cifra il
Comune ha dovuto spendere
186.897,08 per i lavori di adegua-
mento e riqualificazione dell’im-
pianto di depurazione degli scarichi
della Beccaccia (delibera n.78 del
30-6-2011). Tutte somme che,
stando alle dichiarazioni del sin-
daco Pucci, sarebbero dovute es-
sere a carico dell’Acea Ato2. Ma
chi le ha viste?
Come se tutto questo non bastasse
arrivano le condanne e le relative
spese legali a carico del Comune.
Dopo la condanna al pagamento di
5 mila euro (decreto penale di con-
danna, n°996/2011) oltre le spese
per lo scarico sul suolo della vasca
di decantazione comunale di Colle
di Fuori, eccone un’altra.
Si legge, infatti, nella delibera di
giunta, numero 15 del 05-02-2013,
in data 07.01.2013, che è pervenuto
atto di precetto unitamente al de-
creto penale di condanna, n°553/12
con il quale si ingiunge al sindaco
del comune di Rocca Priora, all’as-
sessore ai Lavori pubblici, all’as-
sessore all’Ambiente e al
responsabile settore manutenzioni,
ambiente, igiene e sanità da parte
del Tribunale ordinario di Velletri,
ufficio del Gip, di pagare entro i
dieci giorni successivi alla sca-
denza del termine per proporre op-
posizione al suddetto decreto
penale la somma complessiva di
53.000,00 euro, cadauno, oltre
spese, corrispondente alla pena pe-
cuniaria comminata. Si tratta del
procedimento penale n. 3031/10
R.G. , che li vede imputati del reato
di cui all’art. 110 cp e 137 del D.
Lgs n°152/2006, in quanto effettua-
vano scarichi del collettore della
rete fognaria, nonché scarico depu-
ratore comunale in abbandono
senza la prescritta autorizzazione,
nel territorio comunale, e precisa-
mente nei depuratori comunali in
località Colle di Fuori e Montagna
Spaccata.
Ovviamente i condannati propor-
ranno ricorso contro la sentenza e
la giunta comunale ha deliberato di
dare mandato ai difensori. Si tratta
dell’avvocati Antonella Fabi e del
professor Roberto Zanotti per il
Sindaco, Damiano Pucci, e per il
responsabile del settore manuten-
zioni, ambiente, igiene e sanità,
Francesco Fatelli. L’avvocato Ric-
cardo Biz, difenderà l’assessore
Carmina Zorani, mentre l’assessore
Giuseppe Giovannetti sarà assistito
dall’avvocato Antonio Andreuzzi.
Tutti avvocati che saranno pagati
dai cittadini di Rocca Priora.
Si sarebbe potuto evitare questo e
altro se gli amministratori fossero
stati un po’ più diligenti nel seguire
una strada tracciata da chi li aveva
preceduti: il commissario Riccardo
Lupo. Il dottor Lupo aveva indicato
come uscire indenni e senza spen-
dere milioni di euro per i depuratori
che, secondo le leggi in materia,
dovevano essere presi in carico dal-
l’Acea Ato2 quando ha acquisito le
fonti della Doganella. Come ab-
biamo già scritto all’epoca, ci fu
un’ostinata opposizione da parte
dell’allora assessore al Bilancio
Angelo Raponi, al punto da trasci-
nare il Comune in un contenzioso
davanti al Tar contro l’Acea Ato2
con una spesa legale che nel 2006
si aggirava intorno ai 50mila euro
(come si legge nella dichiarazionedel sindaco Adriano Coletta nelverbale del Consiglio comunale del7-4-2006 “Il Comune di RoccaPriora ha speso per oneri legaligià euro 30.000,00 e altri euro15.000,00 sono necessari per fareun ulteriore ricorso, senza sapercon quali risultati. Occorre valu-tare tutto al fine di sapere cosafare). Evidentemente le valutazioni
non furono corrette. Il Comune ha
continuato a “difendere” i depura-
tori e non li ha ceduti all’Acea
Ato2, che, conoscendone la preca-
rietà, si è guardata bene dal recla-
marli. E questi sono i risultati.
UNA PENA DI 53MILA EURO PER IL SINDACO DAMIANO PUCCI, GLI ASSESSORI GIUSEPPE GIOVANNETTI E CARMEN ZORANI
E IL RESPONSABILE DEL SETTORE AMBIENTE E MANUTENZIONE
Un’altra condannaper i depuratori
La soluzione l’aveva data il commissario Riccardo Lupo che con la delibera numero 23 dell’1-4-2009, avevamandato a un legale di intimare ad Acea Ato2 ad assumere la gestione dei depuratori comunali. Si legge nel-l’atto che: “Acea Ato 2, è tenuta per legge ad assumere interamente e con immediatezza l’espletamento delservizio, sia per quanto concerne l’idrico che per fognatura e depurazione. Considerato che attualmente, men-tre Acea Ato2 provvede agli incassi che derivano dall’esercizio di gestione, ad oggi è inadempiente agli obblighidi cura e manutenzione degli impianti così come a quelli di eventuale messa a norma ed in sicurezza. (...) conla conseguente assunzione degli oneri economici connessi alla gestione indebitamente sopportati dal Comunefino alla data odierna. Richiamata la comunicazione agli atti prot. 1824 del 27 febbraio 2009, trasmessa anchealla Procura della Repubblica di Velletri, alla Asl e all’ArpaLazio, con la quale questa Amministrazione ha invitatoAcea Ato2 ad assumere con effetto immediato, o al più tardi entro 20 giorni dal ricevimento della medesimacomunicazione, la gestione del servizio idrico integrato in tutti i suoi aspetti, con particolar riguardo ai richiamatiobblighi di cura e manutenzione degli impianti nonché della eventuale messa a norma ed in sicurezza, conl’avvertimento che in difetto di adempimento la stessa Amministrazione si sarebbe vista costretta a tutelarenelle sedi giudiziarie i propri interessi”.Ancora una volta il commissario Lupo dà una lezione di come normalmente si gestisce l’amministrazione nel-l’interesse dei cittadini. Infatti dopo quella messa in mora l’Acea Ato2 ha iniziato versare nelle casse comunalile somme che incassa per la depurazione. Ma continua a fare orecchie da mercante per gli impianti, visto chenessuno ha dato seguito all’azione del commissario, nonostante le nostre sollecitazioni alla giunta dal giornodel suo insediamento. Ed era il 2009.
Sconfitti dalla loro presunzione
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giugno 2013 5laVocedi Rocca PrioraN U O V A
RISPARMIATI QUASI LA METÀ DEI SOLDI DA PAGARE E RICEVUTI 400 MILA EURO ALL’ANNO DALLO STATO
Quel dissesto finora ci ha salvatoP
arliamo ancora di
conti e di dissesto. Evi-
dentemente non sono
bastate due sentenze, una del Tar
del Lazio e una del Consiglio di
Stato, che hanno sancito in ma-
niera inequivocabile che la di-
chiarazione di dissesto era un
atto dovuto e non opportuno,
come qualcuno continua ancora
a dire. Perché questi ex ammini-
stratori così convinti delle loro
ragioni non si sono rivolti anche
loro alla giustizia amministra-
tiva? Preferiscono cavalcare una
tigre da campagna elettorale,
confidando nella poca memoria
dei cittadini? Purtroppo per loro
noi siamo qui a ricordare e a
mettere in chiaro come stanno le
cose. Il comune di Rocca Priora
nel 2007 era fallito con quasi 7
milioni di debiti (1.433.620,42
per spese impegnate,
2.350.477,52 per debiti fuori bi-
lancio, 2.214.345,76 per le spese
di investimento senza copertura
e 591.152,09 di disavanzo nel
conto consuntivo 2007). Questi
sono i numeri il resto sono
chiacchere.
Come dicemmo già nel 2008 il
Comune dal dissesto avrebbe
avuto dei vantaggi. E, infatti, nel
consuntivo 2012 appena appro-
vato si ribadisce che il Comune
ha avuto 400.000,00 euro di
euro all’anno in più di trasferi-
menti da parte dello Stato per
l’adeguamento all’indice degli
abitanti, non ha avuto alcun ta-
glio da parte del Ministero a se-
guito della nuova normativa
(quantificabile in 250 mila euro
l’anno).
Sempre grazie al dissesto la Osl
ha potuto procedere nelle transa-
zioni, facendo ridurre la massa
passiva almeno del 50 per cento.
Esempi significativi sono il lodo
Italgas, che dei 700 mila euro ri-
chiesti ne sono stati pagati la
metà. Stessa cosa è successa
con l’Asp che vantava un cre-
dito consistente per il servizio
rifiuti e che ha transatto al 50%.
Senza dimenticare il vantaggio
che in questi anni la giunta
Pucci è stata praticamente in
amministrazione controllata.
Siamo sicuri che il dissesto sarà
uno dei temi della campagna
elettorale e noi chiariremo
ancora come stanno le cose.
Cifre alla mano.
Direttore responsabileMonica Marzano
EditoreAssociazione di promozione socialeLa Voce Nuova
RedazioneVia Antonio Stoppani, 1 00197 RomaTel. 06/80666596 fax 06/8078219
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laVoceN U O V A
Spett.le Redazione,sono Edmondo Litta, cittadino roccapriorese di Colle di Fuori, orgogliosamente di Colle di Fuori. Mi rivolgo a Voipoichè avete sempre dimostrato una grande attenzione alle tematiche della Frazione. Ve ne volevo sottoporreuna in particolare, alla quale ritengo vada data la dovuta rilevanza pubblica e che viene fuori dalla mia esperienzapersonale. Il 12 maggio scorso è venuto a mancare mio padre Umberto, noto a tutti come Baccone. Il giornosuccessivo ho richiesto al Comune di poter acquisire un loculo nel cimitero della frazione. Mi è stato rispostoche gli unici posti disponibili, ancora per poco, erano nel cimitero centrale di Rocca Priora. Anche quello delleFaeta, infatti, era esaurito. Tutto ciò mi sembra assurdo. Non riesco a credere che i cittadini, che pagano le tasse,non possano aver diritto a dare una degna sepoltura ai propri defunti nel luogo in cui questi hanno sempre vis-suto. Non ho "Santi in Paradiso" a cui rivolgermi e, per come sono fatto, neppure ho intenzione di cercarli. Ilmio vuole essere uno sfogo di un cittadino che pagando le tasse, vorrebbe il corrispettivo in servizi. Intanto, viinformo che la salma di mio padre è stata collocata presso il cimitero di San Cesareo, dove di loculi ce ne sonoin abbondanza e dove non occorre avere "santi in Paradiso". Edmondo Litta
Pubblichiamo la lettera di una ragazza di Rocca Priora
che vorrebbe divertirsi in paesecon i suoi coetanei
SERATINA?... MA DOVE?...... Ed è dopo una lunga, faticosae intensa settimana spesa tra la-voro, scuola e impegni d'altrogenere che arriva il famigeratoweekend...Ma che fare?Ma sì! Una bella seratina con gliamici è proprio quella che civuole... un locale per i giovani,un pub... peccato che è esatta-mente quello che manca nellanostra Rocca Priora!Ed ecco che così inizia il famoso"FUGGI FUGGI" verso mete piùcaotiche e vive, in cui poter starein compagnia divertendosi e la-sciando l'amata cittadina vuotae abbandonata!Mah! Che cosa dire insomma senon ATTREZZIAMOCI perchècome si dice sempre: I Giovani Sono il Futuro!
Ambra Mochi
I morti e i “santi in Paradiso” Oh regà, a Rocca che famo?
6 giugno 2013
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In questi anni abbiamo segnalato
problemi, proposto soluzioni, otte-
nuto risultati anche a costo di rivol-
gerci alle istituzioni sovracomunali e alla
magistratura. Il tutto per il bene di Rocca
Priora. Quello dell’incrocio di via del-
l’Areanatura è diventato un simbolo della
nostra ostinazione a voler risolvere anche
le piccole cose, senza promettere, come
spesso capita in questo paese, cattedrali
nel deserto o sogni irrealizzabili. Lo
stiamo dicendo dal 2009 e lo abbiamo
scritto nel nostro programma elettorale:
realizziazione di rotonde negli incroci pe-
ricolosi. A partire da quello tra via del-
l’Arenatura e via Tuscolana.
Tanto per cominciare è uno degli ingressi
al paese, ma l’aiuola è un vero e proprio
monumento al degrado e fotografa l’inet-
titudine della giunta Pucci. Il semaforo,
poi, è una storia a parte. Ha funzionato per
qualche giorno, poi la sincronizzazione è
saltata e ci sono voluti una serie di inci-
denti anche gravi fino a quando i Vigili
del Fuoco hanno abbattuto una struttura
anche pericolosa per l’incolumità. Poi di
nuovo il nulla, fino a che il palo è stato so-
stituito con uno più basso. A quel punto
tutti hanno tirato un sospiro di sollievo,
ma la cosa è durata poco: dopo qualche
settimana si è spento di nuovo tutto. Poi
con l’arrivo della primavera l’aiuola in-
colta si è ricoperta di erbacce anche alte
che impedivano la visibilità a chi da via
dell’Arenatura si immetteva su via Tusco-
lana. Abbiamo segnalato la cosa sul no-
stro sito lavocenuova.net e, dobbiamo am-
mettere che nel giro di una giornata il pro-
blema è stato risolto. Addirittura dopo
qualche giorno è stato ripristinato il fun-
zionamento del semaforo. Sembrava cosa
fatta, ma anche questa volta è durato
poco: qualche vandalo ha pensato
bene di far saltare la cabina elet-
trica che gestisce il semaforo. Ora
è di nuovo spento e l’incrocio a ri-
schio. Quanto è costato tutto il la-
voro di manuntezione di
quell’incrocio in questi ultimi
mesi?
Sicuramente molto di più di una rotonda
come quella che, giusto per rendere l’idea,
abbiamo stilizzato nella foto accanto.
laVocedi Rocca PrioraN U O V A
Una rotonda per la vita e per la cassaGià nel 2009 proponemmo la soluzione per una serie di incroci pericolosi: su tutti quello di via dell’Arenatura
Il commercio è da sempre uno dei settori trai-nanti dell’economia di una paese. A RoccaPriora, purtroppo i commercianti non hanno da parte dell’ammini-
strazione comunale alcun sostegno per le loro attività. Questa situa-zione ha anche influito sullo spirito imprenditoriale dei commercianti diRocca Priora che si sono rassegnati a sopravvivere, rinunciando a farequalsiasi iniziativa a sostegno delle loro attività. Da qualche tempo,però, registriamo un’inversione di tendenza positiva. Alcuni commer-cianti, soprattutto quelli che hanno aperto da poco, si stanno segna-
lando per uno spiccato senso manageriale ehanno messo in campo delle politiche di marke-
ting efficaci e innovative. Un segnale positivo che potrebbe influenzaree contribuire a risvegliare la voglia di fare anche degli altri commercianti. Noi seguiremo con attenzione la cosa e saremo al fianco di quanti vor-ranno fattivamente contribuire a rilanciare il commercio in paese. A dif-ferenze dell’amministrazione comunale che ha speso somme ingenti ininiziative che non hanno portato alcun beneficio al commercio locale edelle quali vi daremo conto prossimamente.
Commercio, tra sprechie modelli virtuosi
giugno 2013 7
www.lavocenuova.net - [email protected]
laVocedi Rocca PrioraN U O V A
Lettori, indovinate chi l’ha detto?B
uonasera a tutti, tanti anni fa, non so quanti di voi sono stati a Maratea,
sono stato a Maratea che è un paese bellissimo, sostanzialmente è l’unico
sbocco della Basilicata sul Tirreno, perché altrimenti la Basilicata non
avrebbe confine con i mari, ho notato che a Maratea si chiamano tutti Biagina, c’era
questa discesa con la spiaggia di Fiumicello, io stavo in un posto bellissimo che si
chiama “il Pianta Maratea”(c’è un errore di trascrizione si tratta di Pianeta Marateandr.) è veramente un bel Comune, io stavo in albergo con una sciovia per andare al
mare, sono rimasto colpito da questo Comune, perché in realtà dopo un passo c’è
la Calabria ed è tutto un altro mondo, è un Comune bellissimo, un bel centro storico
tutto arroccato con una bella discesa, alla fine c’è il bar che si chiama Bar Dante,
noi andavamo la mattina a prendere i cornetti, mi devo complimentare con la Con-
ferenza di San Biagio, è veramente un Comune che mi piace, mi è piaciuto, ci sono
anche tornato, è veramente un bel Comune.
Anche se qualcuno stenterà a crederci questa è la copia integrale dell’intervento
di un consigliere. Sfidiamo i nostri lettori a indovinare chi è questo personaggio.
Chi lo scopre ce lo faccia sapere tramite il nostro sito www.lavocenuova.net., la
nostra pagina Facebook (Associazione di promozione sociale La Voce nuova)
e Twitter (La Voce Nuova @Vocenuova). Buon divertimento.
Pubblichiamo il testo integrale di una dichiarazione fatta nel Consiglio comunale che ha sancito il gemellaggio con Maratea
Forse qualcuno ha pen-
sato che l’autore della
dichiarazione che ab-
biamo riportato in forma inte-
grale qui sopra sia uno dei
ragazzini di “Io speriamo che me
la cavo”, il libro del maestro na-
poletano Marcello D’Orta che ha
anche ispirato il film di Lina
Wertmuller con Paolo Villaggio.
Qualche altro avrà pensato a un
testo comico sulla falsariga della
famosa lettera in “Totò, Peppino
e la malafemmena”.
E invece no. Signori si tratta
della dichiarazione fatta da un
consigliere nel Consiglio comu-
nale del 6 maggio 2013, convo-
cato in seduta straordinaria, che
non ha offerto molti spunti. Al-
l’ordine del giorno c’era un solo
punto: il gemellaggio tra Rocca
Priora e Maratea. La giornata è
stata di un qualche interesse per i
presenti, ai quali non saranno
sfuggite alcune simpatiche ine-
sattezze riportate nell’intervento
del consigliere misterioso. Il no-
stro ha esordito così: “Buona-sera a tutti, tanti anni fa, non soquanti di voi sono stati a Mara-tea, sono stato a Maratea che èun paese bellissimo, sostanzial-mente è l’unico sbocco della Ba-silicata sul Tirreno, perchéaltrimenti la Basilicata nonavrebbe confine con i mari”. Confusi, siamo andati a verificare
l'affermazione su una cartina geo-
grafica, che abbiamo deciso
anche di pubblicare. Dunque, il
consigliere ci informa che Mara-
tea è l'unico sbocco della Basili-
cata sul Tirreno, e fin quì ci siamo.
Ma, poi aggiunge che la Basili-
cata, se non ci fosse Maratea, non
avrebbe altri confini con il mare.
Confessiamo di aver avuto qual-
che dubbio, subito fugato. La Ba-
silicata, oltre ad essere bagnata dal
Mar Tirreno, proprio a Maratea,
ha una costa che va da Metaponto
a Policoro sul Mar Ionio. Ci
siamo ricordati anche del film di
Rocco Papaleo “Basilicata Coast
to Coast”? Secondo Lei perchè
Papaleo parla di coast to coast?
L’altra clamorosa scoperta del
consigliere è che “a Maratea si
chiamano tutti Biagina”. Ma va?
Si dà il caso che San Biagio sia il
patrono, tant’è che la Confrater-
nita di Rocca Priora ha proposto,
giustamente, un gemellaggio.
Quindi perché stupirsi che molti
abitanti abbiano il nome del santo
patrono? La stessa cosa accade in
molti comuni del Sud: a Bari
molti si chiamano Nicola, a Pa-
lermo Rosalia e così via.
Ma la giornata gogliardica ha rag-
giunto vette altissime quando il
nostro ha testualmente dichiarato:
“io stavo in albergo con una scio-via per andare al mare”. Possi-
bile? Ci siamo domandati. Proprio
una sciovia... Ma siamo a Maratea
o a Cortina d'Ampezzo? Abbiamo
telefonato all’albergo “Pianeta
Maratea” chiedendo lumi sulla
sciovia citata, ma una gentile si-
gnorina, divertita, ci ha risposto
che non esiste alcuna sciovia per
andare al mare. Infatti sul sito del-
l'albergo (www.grandhotelmara-
tea.it) si può leggere: “Per
raggiungere la spiaggia, l’hotel
mette a disposizione moderni pul-
man con aria condizio- nata che in
sette minuti circa coprono il tra-
gitto su una strada privata”.
L’intervento si conclude in dol-
cezza informandoci che a Mara-
tea c’è: “un bel centro storicotutto arroccato con una bella di-scesa, alla fine c’è il bar che sichiama Bar Dante, noi andavamola mattina a prendere i cornetti”.Ed è quest'ultimo indizio che vi
diamo per farvi scoprire chi è il
Consigliere misterioso, che non
ce ne vorrà per l'articolo imperti-
nente con il quale abbiamo voluto
dare un senso ad un Consiglio co-
munale convocato, in via straor-
dinaria, per un solo punto
all’ordine del giorno.
ECCO ALCUNI INDIZI PER INDIVIDUARE IL CONSIGLIERE
Il mistero lo potretescoprire voi...
Il suo sito è sicuramente il
più cliccato di Rocca
Priora, ma lui lo conoscono
in pochi. Eppure Marco Di Lolli,
44 anni sposato con una figlia di
sette anni, programmatore e rea-
lizzatore di siti web, Rocca Priora
la ama davvero. Lo si capisce da
come ne parla e dalla passione e
dall’attenzione che mette nel cu-
rare il sito www.meteorocca-
priora.it.
Come nasce l’amore
tra Marco Di Lolli e
Rocca Priora?
Sono di Roma, ma conosco bene
questo territorio. Ci venivo in bici
dal 2001. Poi nel 2008 ho deciso
di trasferirmi con la famiglia e di
realizzare uno dei mie sogni.
Quale?
Una stazione meteorologica. Da
quando avevo 10 anni ho comin-
ciato ad appassionarmi alle pre-
visioni, prima con i termometri
che piazzavo sul balcone di casa
mia e oggi con questa stazione.
Rocca Priora per un
metereologo è il posto
giusto?
Direi proprio di sì. Qui ogni sta-
gione ha un carattere ben preciso,
molto netto e, quindi, le diffe-
renze meteorologiche sono molto
evidenti, come dimostrano le sta-
tistiche degli ultimi anni, com-
preso questo maggio molto
particolare.
Oltre alla stazione
meteo è molto impor-
tante anche la webcam
che hai attivato.
Direi proprio di sì. Quando da ra-
gazzo andavo a Frascati mi pia-
ceva, come tutti, guardare il
panorama di Roma. Poi, arrivato
a Rocca Priora ho scoperto un
altro mondo: un panorama non
valorizzato che va dai monti Le-
pini al mare. La webcam registra
proprio questa veduta eccezio-
nale, oltre a consentire a chi si
collega di avere sotto controllo un
territorio meteorologicamente in-
teressantissimo.
Da chi viene usata la
cam?
Dai tanti visitatori del sito e in par-
ticolari periodi metereologici
viene mandata in diretta da Sky
meteo24, soprattutto dal mio
amico Luca Ciceroni, dal tg regio-
nale della Rai e dalla Epson
meteo. La webcam è risultata vin-
citrice negli Stati Uniti della “Ear-
thCamm’s Top 10 Cams” a
giugno del 2010. Quando c’è la
neve la webcam di Rocca Priora
è un punto di riferimento attirando
migliaia di visite giornaliere.
Così come il meteoroc-
capriora.it.
I dati direi che parlano chiaro.
Negli ultimi dodici mesi abbiamo
avuto 330.808 visitatori unici (il
numero di persone singole che
sono arrivate sul sito in un deter-
minato periodo ndr.), con una
media giornaliera di 906 visite.
Sono state, invece, 757.546 le pa-
gine viste, con una media giorna-
liera di 2.075 visite. Ovviamente
i periodi di maggiore traffico si
registrano tra gennaio e febbraio.
Un lavoro apprezzato
non solo dagli utenti.
Ho ricevuto dall’Associazione
Meteonetwork il riconoscimento
che attribuisce alla stazione di
Rocca Priora il massimo punteg-
gio nel Ranking della rete Meteo
Network per il 2012.
Da dove si collegano gli
utenti del sito?
Il 50 per cento dai comuni dei
Castelli, gli altri da Roma. Questi
ultimi soprattutto in prossimità
del weekend, sia per sapere che
tempo fa e poter organizzare la
gita fuori porta, sia per conoscere
le iniziative e gli appuntamenti
dei comuni castellani che pub-
blico regolarmente.
Il sito non dà soltanto le
previsioni meteo?
Soprattutto quelle, ma anche
eventi, sagre, feste e tutti gli ap-
puntamenti dei Castelli romani.
Una breve storia dei comuni e
tante gallery fotografiche soprat-
tutto naturalistiche sulla flora e la
fauna del territorio.
Il tuo è l’unico sito dei
Castelli romani?
C’è anche meteocastelli a Monte
Compatri, curato dall’amico Ro-
berto Esposti. E fino a poco
tempo fa era attiva l’Associa-
zione Bernacca al Vivaro, con la
quale ho iniziato, che aveva i dati
degli ultimi trenta anni della sto-
rica stazione dell’Aereonautica
Militare di Rocca di Papa. Perché
nella meteorologia le statistiche
sono fondamentali per rendersi
conto dei cambiamenti climatici
dei territori.
Come è messo il nostro
territorio?
A Rocca Priora andrebbe incen-
tivato il turismo perché ha le
principali risorse naturalistiche
dei Colli Albani, ma su questo è
carente. Un esempio su tutti: il
Parco Madonna della Neve.
Poco dopo la sua inaugurazione
sono andato per fare delle foto e
proporle nel sito come risorsa
per i romani che fuggono dalla
città. Non ho fatto in tempo, è
stato distrutto da vandali nostri
concittadini. Poteva essere come
il Parco dei Campi di Annibale
pieno di turisti nei weekend.
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laVocedi Rocca PrioraN U O V A
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L’uomo di meteoroccapriora.it
Abbiamo salutato l’arrivo deinuovi quattro vigili urbanicon soddisfazione. Finalmente si comincia a vedere
qualcuno che gira per il territorio, facendo rispettare il codicedella strada. Qualche roccapriorese ha già sentito tangibilmentela presenza dei vigili urbani che prima con cortesia, poi con fer-mezza fanno diligentemente il proprio lavoro.
Una delle prime multe l’ha beccata il ca-pogruppo della Voce nuova, Gianluca
Mastrella, che aveva posteggiato la sua macchina in divieto disosta. Un consigliere comunale dovrebbe dare l’esempio, macosì non è stato. Mastrella, comunque, ha recuperato subito pa-gando la multa senza esitazione, come dimostra il bollettino chepubblichiamo. Un esempio che speriamo sarà seguito da molti.
I nuovi vigili, le multe e la sosta di Mastrella
Marco Di Lolli