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All’interno il calendario del 2016 - pianetaazzurro.it · La spensieratezza e l’attenzione nei...

Date post: 15-Feb-2019
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Periodico di approfondimento sportivo regionale COPIA OMAGGIO - Anno XIII n° 6 - Venerdì 11 dicembre 2015 All’interno il calendario del 2016 Paura di volare
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Periodico di approfondimento sportivo regionale

COPIA OMAGGIO - Anno XIII n° 6 - Venerdì 11 dicembre 2015

All’interno

il calendario

del 2016

Paura di volare

OBIETTIVO NAPOLI2

di Eduardo Letizia

La vetta non fa bene agli azzurri,in difficoltà nel finale control’Inter e ko a BolognaQuando ti ritrovi lassù, tutto solo, e non ci sei abitua-to, un po’ di vertigine rischia di venirti. Perdi i puntidi riferimento, gli appoggi, e tutto dipende solo da te.Ecco che allora può subentrare la paura, paura divolare, di spiccare il volo sopra tutti gli altri, lascian-doli alle spalle mentre insegui il tuo sogno. Al Napoliè successo un po’ questo. Si è ritrovato da solo intesta alla classifica, cosa che non gli succedeva dadecenni, e si è fatto prendere da una sorta di panico.La spensieratezza e l’attenzione nei vari aspetti dellepartite, sempre massimale nel suo gioco, è improvvi-samente venuta meno, lasciando spazio spazio a spet-tri delle scorse stagioni, che da alcuni mesi a questaparte parevano flebili ricordi, di un passato ormailontano che non sarebbe più tornato.Dopo il gol del 2-0 contro l’Inter, gli azzurri sonopiombati in una spirale di incertezza totale e la suc-cessiva sconfitta contro il Bologna ha confermato ledifficoltà di una squadra apparsa nervosa e poco soli-da, eccessivamente vincolata ai capricci della DeaBendata. Contro i nerazzurri la fortuna aveva strizza-to l’occhio ai partenopei, con i due pali nel finale chehanno permesso all’undici di Sarri di conservare il 2-1 di vantaggio. A Bologna, invece, la buona sorte haarriso agli emiliani, con le tante occasioni sprecatedagli azzurri nel corso del match, tra pali, errori dimisura e prodezze di Mirante, ormai, insieme aDestro, affezionato membro del club “giocatori cheresuscitano solo contro il Napoli”.Se nel secondo tempo contro l’Inter il calo dei parte-nopei era stato dettato quasi esclusivamente da timo-ri di natura psicologica, contro il Bologna gli erroridegli azzurri sono stati evidenti in tutte le fasi digioco e zone del campo. Difensivamente la squadraha concesso troppo a Destro, unica punta dei rosso-blù, che facilmente trovava lo spazio ed il tempo perinserirsi alle spalle di Albiol e Koulibaly. Questi ulti-mi si sono dimostrati troppo disattenti nelle chiusureed insieme a Reina hanno contribuito a determinareun clima di complessiva fragilità dalle parti dellaretroguardia. A rafforzare i problemi difensivi hannocontribuito anche gli errori dei terzini e la provanegativa di Jorginho, la prima della stagione, inimbarazzo al cospetto dell’ardore di Diawara, che neha impedito una ragionata gestione del pallone.In zona offensiva, poi, Sarri sta patendo una limitatapossibilità di ricorrere a cambi che possano dare unascossa alla gara. Hamsik, unico centrocampistaoffensivo in rosa, non ha alcun ricambio naturale, edè costretto a giocarle tutte con prevedibili conseguen-ze sulla sua lucidità. Con Gabbiadini out per infortu-

nio, manca un’alternativa in attacco, che possaaffiancare Higuaìn in gare come quelle di Bolognanelle quali, nei minuti finali, serve anche buttarequalche pallone in area e sperare. Con i problemi fisi-ci patiti da Mertens, inoltre, a Sarri è mancata nelleultime giornate una vera alternativa sulle due fasce,soprattutto a destra, dove un vero sostituto diCallejòn non è proprio presente nella rosa a suadisposizione.I tifosi azzurri possono comunque trovare una, sep-pur magra, consolazione nei due gol realizzati daHiguaìn nel finale della partita contro il Bologna.Seppur inutili ai fini della classifica finale, essi hannorappresentato una scossa in una gara in cui il Napolisembrava essersi arreso troppo facilmente, vittima diun calo atletico e psicologico che sarebbe stato moltopreoccupante senza la reazione finale. Le due reti delPipita consegnano alle cronache un Napoli comun-que vivo che, pur nella peggior gara della sua stagio-ne, ha rischiato di portare a casa un punto che allafine sarebbe stato pure meritato, nonostante i tantierrori, l’approccio sbagliato e la grande prestazionedegli avversari. Questo potrebbe consentire a Sarri eai suoi giocatori di passare oltre a questa debacle conpiù facilità. Una grande squadra è quella che riesce atrarre insegnamenti dalle sconfitte, studiandoneattentamente tutti gli aspetti, archiviandole e ripar-tendo con una ritrovata consapevolezza dei propripunti di forza e degli aspetti da migliorare. D’altraparte non può essere una sola sconfitta a ridimensio-nare 105 giorni di imbattibilità ed una stagione, fino-ra, comunque esaltante. La partita contro la Romasarà l’occasione perfetta per rilanciare le ambizionidegli azzurri, che in ogni caso dovranno sempre tene-re i piedi ben piantati sul terreno, senza farsi vincere,nuovamente, dalla paura di volare.

di Tilde Schiavone

IL PERSONAGGIO 3

Higuain, Docet etImpera. Per il pipitaparlano i numeriIl Napoli da capolista soffre di vertigini! Non è abituatoa reggere la pressione e la gara di Bologna lo ha sottoli-neato. Gli azzurri perdono dopo svariate partite la loroimbattibilità contro una squadra che lotta per non andarein B. Amiamo pensare che sia stato un incidente di per-corso, ne possono capitare, e preferiamo partire dalla garacon l’Inter, quella che per una settimana ha proiettato ilNapoli in testa alla classifica dando illusioni un po’ fretto-lose. Il Campionato resta appassionante, anzi, unCampionato così bello e avvincente l’ Italia non lo ricor-dava da anni, e un Napoli così,che riesce brillantemente aconiugare l’ estetica alla solidità non lo si ammirava datempo immemorabile!La squadra del Maestro Sarri stalasciando a bocca aperta tutti coloro che a inizio stagioneavevano storto il naso e abbozzato un ironico sorrisodinanzi a quel Napoli costruito, a loro dire, come unaprovinciale e affidato a un “sempliciotto” tosco napoleta-no che di grandi piazze e grandi squadre non ne capiva untubo e che, seguendo la scia del suo predecessore cosaavrebbe potuto fare se non condurre la sua nave, piena digente demotivata e disinteressata, verso l’ ennesima deri-va! “Povero Sarri”, affermavano costoro“Come farà afarsi ascoltare, per non dire rispettare da quei top playerscoi mal di pancia che non volevano altro che lasciare ilNapoli e il Vesuvio al termine della scorsa stagione!?”Beh il tecnico naif con la tuta di tutto questo scetticismointorno alla sua professionalità e alla sua figura se ne èfregato altamente ed andando avanti per la sua strada èriuscito a modellare un team compatto ed affidabile cherispecchia il suo carattere e rispetta la sua persona, instau-rando con i suoi ragazzi un rapporto di stima reciproca edi fiducia e riuscendo, non utilizzando pozioni magichema semplicemente l’ intelletto e la sensibilità, oltre ovvia-mente alla sua competenza, a trarre da essi il meglio eanche di più! Un nome su tutti? Gonzalo Higuain! Ilpipita non è nemmeno un parente lontano dell’ atleta irri-tabile e inquieto di qualche mese fa.Intendiamoci, le suequalità nessuno le ha mai messe in discussione, le dotitecniche dell’argentino sono mirabili ma nell’ impalpabi-le Napoli beniteziano in cui quasi nulla funzionava adovere il suo talento si perdeva nei meandri dell’ irrazio-nalità del tecnico spagnolo. L’incontro con Sarri è statoper lui una benedizione e dall’ inizio di questo nuovo per-corso le sue prestazioni sono state un crescendo di prodi-gi che oltre ad essere tradotte in numeri resterannoimpressi indelebilmente nella memoria.Partita dopo par-tita il mostruoso Higuain è andato imponendosi semprecon più determinazione incidendo positivamente in ognigara, ed evolvendosi di prestazione in prestazione fino aconsacrarsi come fuoriclasse assoluto, come leader siatecnico che di cuore nella complicata gara interna contro

l’ Inter in cui caricandosi sulle spalle la squadra è riusci-to, come il più abile dei condottieri, a guidare il Napoliverso un’ importante vittoria che lo ha momentaneamen-te proiettato in una posizione di classifica in cui comin-ciava a diventare un po’ scomodo, ed è intervenuto condue sue perle nella gara del Dall’Ara, dalla quale, lo ricor-diamo, il Napoli esce sconfitto, permettendo agli azzurridi uscirne non eccessivamente ridimensionati visto chefino all’ 88’ il match era fermo sul risultato di 3-0 per gliemiliani. Il Napoli può riprendersi, d’altra parte ha ungioco brillante e corale, diverte e si diverte riuscendo atenere alta la concentrazione, è prolifico in attacco e gene-ralmente solido in difesa e poi ha qualcosa che gli altrinon hanno: il pipita Higuain che con i suoi numeri strabi-lianti, la tecnica, l’altruismo, lo spirito di sacrificio che loporta a mettersi a servizio della squadra e ad improvvisar-si anche difensore e mediano, va consacrandosi matchdopo match, come uno degli attaccanti più forti e comple-ti, non in Italia ma al mondo. Napoli è serena perché sifida della sua squadra e dei suoi campioni e percepiscel’attaccamento ai colori… il San Paolo è tornato a vestir-si a festa e cantare di gioia! Al termine di Napoli – Interla gente non voleva saperne di andare via ed è rimasta nelTempio a godersi ogni attimo di quell’ atmosfera gaia efestosa…Higuain, il fuoriclasse, era lì, sotto la curva acantare anche lui con la gente…Tante volte lo scorsoanno è stato definito mercenario, oggi Gonzalo è uno dinoi, è un atleta che oltre a compiere egregiamente il suodovere ci mette il cuore e questo ce lo fa amare ancora dipiù. Ripartiamo da qui, dalla gara contro i nerazzurri…IlCampionato è ancora lungo e gennaio è vicino, le possi-bilità di rinforzare la rosa e di dar credito a un progetto cisono, tutto passa ora nelle mani di una Società che nonpuò a questo punto tirarsi indietro! Ora c’è la difficile garacon la Roma, il Napoli tornerà a brillare, speriamo…disicuro la stella Higuain sarà lì a scintillare.

L’ANNO CHE VERRÀ4

Direttore generaleVINCENZO LETIZIA

GraficaGIUSEPPE BIZZARRO

StampaGrafica Metelliana

Registrazione Trib. Napoli n. 47 del 07/05/2003

QuestQuesta rivista rivista è andata è andata a in stin stampampa il 7/12/2015a il 7/12/2015

LL’astrologo Riccardo Sorrentino:’astrologo Riccardo Sorrentino:nel 2016 le stelle sono con il Napoli...nel 2016 le stelle sono con il Napoli...

Il 2015 sta ormai per terminare e ci prepariamo ad accogliere il2016. I tifosi azzurri sperano che nel nuovo anno il Napoli regalitante soddisfazioni. La redazione di PianetAzzurro ha avuto il pia-cere di intervistare il famoso astrologo Riccardo Sorrentino, perscoprire cosa dicono le stelle sul Napoli nel 2016. Nel 2016 sarà scudetto per il Napoli?“E’tra le candidate, ma usare quel termine a inizio dicembre, conun mese di mercato di un intero gennaio 2016 che può ribaltaretante cose perché ci sono società come la Juve, per esempio, chevolendo, magari cedendo Pogba, può dare acquisti di super Topplayer mi sembra azzardato e prematuro. Se poi ci mettiamoanche la scaramanzia, e le mie esperienze del passato (davverorare quelle negative, ma mi pesa ancora molto quella prematura(che poi si rilevò errata con il 2° posto) con Mazzarri che avevatutto, anche le stelle da parte sua per vincere il terzo scudetto eche, invece buttò via perché gli venne l’ansia di prestazione e sene uscì con il famoso….anno sabatico) preferisco dire che…..perlo “SCULETTO 2016”,finalmente, abbiamo avuto anche noi quelpizzico di fortuna che serve per le grandi imprese”. Su quali segni deve puntare sul mercato il club azzurro?“Io, queste cose le ho scritte non solo su Facebook ma anche nellemie rubriche “gli astri del mercato” e poi “gli astri nel pallone”sul ROMA a giugno. Quando tutti volevano il gemelli Montella oil gemelli Klopp o il pesci Mihajlòvic, io suggerivo, senza rivali, ilcapricorno Sarri, perché oltre ad essere bravo, apparteneva aduno dei segni protetti da Giove in questo campionato. Abbiamovisto come è andata per i tre allenatori che erano sul podio delgusto della massa, e di come sta andando per il nostro Mister.Capricorno è anche Allan e credo confermi con la sua migliorestagione italiana, questa mia previsione legata ai biotrend astra-li. In quegli stessi articoli di gennaio sponsorizzavo il segno delloscorpione e credo che gli scorpioni Eder, Jovetic, Dybala e ancheil nostro Chiriches, stiano confermando questo trend. Giocatoridello scorpione e capricorno su tutti quindi, per il girone di ritor-no, ma non male nemmeno i giocatori del toro, della bilancia e delcancro. Da evitare invece quelli dei pesci e dei gemelli, ostacola-ti da Giove ( la fortuna), Saturno (gli ostacoli) e, per molti mesi,anche da Marte che per un atleta rappresenta la forma fisica.

Volendo quindi rifarsi ai nomi che maggiormente si stanno facen-do per gennaio, punterei sui capricorno Tonelli, Vrsaljko o Bartra,il cancerino Thomas Herteaux. Non male, ovviamente, anchel’acquario Soriano, il leone Rugani e nemmeno il sagittario cuspi-de capricorno Saponara. Da evitare invece, di investire, almenoper questa stagione, per i pesci Sala o il gemelli Mario Rui o gio-catori con i loro segni”.Quali sono i giocatori protetti dalle stelle e quali no dellarosa?“Come premessa è giusto considerare che un campione non pro-tetto darà probabilmente sempre più di una schiappa protettadagli astri. I giocatori più protetti nel girone di ritorno saranno,comunque, a parer mio, il capricorno Allan, i toro Mertens eValdifiori e lo scorpione Chiriches. Buono quello di tutti gli altri,a partire dai sagittario Higuain e Jorginho, dal leone Hamsik e ivergine Reina e Albiol. Unici giocatori che rischiano un calo oun infortunio, i gemelli Insigne e Koulibali”.Tra le rivali del Napoli per il titolo, chi ha l’allenatore menoprotetto fino a maggio?Come già anticipai a inizio campionato, il meno protetto è il pesciGarcia, in una Roma, poi zeppa di gemelli e pesci e cioè di gioca-tori sfigati quest’ anno (Iturbe, Gervinho, Salah, Manolas,Torosidis, Dzeko). Mi preoccupa il ritorno della Juve perché è unasocietà scorpione con un allenatore leone (Allegri) che può anco-ra vincere un titolo, mentre l’Inter pesci del sagittario Mancini,credo che calerà nel girone di ritorno. Vedo, infine, ancora benela Fiorentina, ma da terzo, quarto posto, del leone Paolo Sousa.Quali sono in generale i segni vincenti del 2016 e quali quellimeno favoriti?“Ribadisco quello che ho già segnalato prima e cioè, consiglio aDe Laurentis (gemelli di prima decade e quindi, avendo già paga-to i dazi astrali nel 2015, già libero dagli ostacoli e dispiaceri delsuo Saturno opposto e anche del peso del Giove ostile) di punta-re, per un eventuale rinforzamento della rosa, su giocatori delloscorpione e capricorno, oppure su quelli del toro, della bilancia edel cancro. Da evitare invece quelli dei pesci e dei gemelli”.

di Mariano Potena

di Giuseppe Di Marzo

L’AVVERSARIO 5

Roma in crisi: dal ‘vinceremo lo scudetto’ ai problemi attuali d’identità«Abbiamo paura e non abbiamo un capo». A volte bastano leparole di una voce importante dello spogliatoio della Roma,prossimo avversario del Napoli al San Paolo, per inquadrareil problema, una delle tante spine di questa rosa, designata datutti come la prima favorita per lo Scudetto, che ha perso ilsuo profumo.Una crisi d’identità, non solo tecnica. Esibizioni ad intermit-tenza, vittorie esaltanti ma compulsive (Fiorentina e Lazio),svariate prestazioni sotto anestetico. La paura è tanta ed èfiglia delle indecorose imbarcate. Secondo i dirigenti ora icalciatori temerebbero la giocata: si lavano pilatescamentemani e piedi. Prima si aiutavano, ora preferiscono dire:«Sbrigatela tu». Il blocco mentale (collettivo) si aggiunge aduno scollamento dell’intesa di gruppo. Fino a prova contraria,in campo non c’è un leader in grado di trascinare la squadranei momenti di difficoltà: l’ultimo era stato Strootman, che dasolo nascondeva i limiti palesi della panchina nel conferirecarattere e struttura alla squadra in campo.Roma che ha sì il miglior attacco del campionato ma se sieccettuano le vittorie contro Frosinone Lazio, i giallorossihanno sempre subìto almeno un gol. Anche contro l’Atalantala linea della difesa giallorossa sembrava un elettrocardio-gramma. Di chi è la colpa? Dopo due anni e mezzo di gestio-ne Garcia, si fa fatica a parlare di singoli: molto è dell’allena-tore francese e dei suoi ‘tattici’, Bompard e Fichaux. A luglio la dirigenza ha scelto di continuare con Garcia, limi-tandosi a “commissariarlo” attraverso una struttura guidatadal neo preparatore Norman. E anche adesso, di fronte agliscricchiolii di una possibile, imminente frana, evitano il cam-bio, forse perché non c’è una vera alternativa.

Campagne acquisti mirate alle plusvalenze, giocatori acqui-stati che non piacciono all’allenatore, rosa ridotta all’osso,non si contano più di 16 effettivi “graditi” al tecnico, ormaicon la lingua di fuori, e minutaggi grotteschi garantiti a gio-vanissimi e malvisti. Fatali a metà stagione gli infortuni dagamba non più elastica o gli errori da stanchezza estrema(Digne con l’Atalanta). E Gervinho torna indispensabile (conlui 2,4 punti a partita, senza di lui 1 punto a partita). Nondovrebbe mai esserlo. Lui è un di più. Come Salah.La Roma ha smesso di credere in se stessa quando Garciaannunciò, alla fine dello scorso anno: «Vinceremo lo scudet-to». Avrebbero dovuto impedirglielo. Dopo Barcellona:«Prendere un gol o sei è uguale». Avrebbero dovuto impedir-glielo.

AMARCORD6

di Antonio Gagliardi

C’era una volta Napoli-Roma: ilderby del Centrosud, il derby delSole, il derby della pastasciutta...La vittoria per 2-0 dello scorso anno, 2 novembre 2014,è passata alla storia come la miglior partita del Napolidella stagione, una delle migliori in assoluto dell’interagestione di Rafa Benitez. Napoli già in vantaggio al 3°con Higuaìn che, con una sforbiciata, raccolse un crossdi Insigne per dare così il via ad un monologo azzurroche durò tutto il primo tempo. Insigne fece il diavolo aquattro, Callejòn colpì l’incrocio dei pali così comefece Hamsik su passaggio del Pipita. Visto il computodelle occasioni se il primo tempo si fosse chiuso sul 5-0non ci sarebbe stato nulla da eccepire. La Roma si videnella ripresa con due occasioni per Florenzi che primasbagliò un rigore in movimento su palla messa al centroda Pjanic e poi si vide respingere un diagonale daRafael sul primo palo. Degna di nota una progressionedi Koulibaly che si concluse con un cucchiaio diCallejòn salvato sulla linea da Nainggolan. Si arrivòcosì all’85° quando fu sufficiente il triangolo Inler-Higuaìn-Callejòn per mandare in gol lo spagnolo. C’era una volta Napoli-Roma indicato il derby delCentrosud, il derby del Sole, il derby della pastasciutta,per via dei rispettivi sponsor, Buitoni e Barilla. C’era una volta anche il gemellaggio tra le due tifoserie,ma un crescendo di incidenti come quelli costati al vitaa Ciro Esposito ne hanno fatto l’incontro più a rischiodel campionato italiano. Due stagioni fa la Roma giocò al San Paolo due volte inmeno di un mese; nel ritorno delle semifinali di CoppaItalia del 12 febbraio, e fu eliminata perdendo 3-0 (3-2all’andata), Callejòn, Higuaìn e Jorginho (conMaradona esultante in tribuna), ed il 9 marzo in cam-pionato quando un colpo di testa di Callejòn li piegòall’81°. Il 6 gennaio 2013 una Roma stanca, reduce da una tour-née negli Stati Uniti, fu travolta dal ciclone Cavani ed ilrisultato fu un impietoso 4-1: tripletta del Matador, goldella bandiera di Osvaldo, poker di Maggio al 90°. Questa larga vittoria vendicò l’inattesa sconfitta del 18dicembre 2011: Napoli-Roma 1-3. I capitolini guidatidall’incompreso Luis Enrique sfoderarono forse lamiglior prestazione stagionale e dopo tre minuti eranogià in vantaggio. Gol di Lamela con la complicità di DeSanctis e raddoppio di Osvaldo. Hamsik riaccese le spe-ranze azzurre prima del 3-1 di Simplicio con sfortunatadeviazione di Cannavaro. Mazzarri allargò le braccia come dire “Quando è desti-no che si deve perdere…” Procedendo a ritroso troviamo il 2-0 del Napoli del 3ottobre 2010 con due reti del neocapitano Hamsik ed il2-2 risalente al febbraio 2010 quando i partenopei sottodi due gol recuperarono grazie a Denis e Hamsik su

rigore al 90°.Netta affermazione degli ospiti, invece, il 25 gennaio2009: gara già chiusa al 50° con la rete di Vucinic che siaggiunse a quelle di Mexes e Juan, Napoli-Roma 0-3.Particolarmente drammatico l’incontro del 10 giugno2001 finito 2-2. Queste le reti: primo tempo sull’1-1,Amoruso e Batistuta. Nella ripresa Totti e Pecchiaall’81°. Entrambe le squadre erano alla disperata ricercadella vittoria, il Napoli di Mondonico per non retroce-dere, la Roma di Capello per conquistare il titolo dicampione d’Italia. Alla fine andò bene solo ai gialloros-si.Col Napoli di Maradona, la Roma colse un successo il16 dicembre 1984, 2-1, vantaggio di Falcao, pari diBertoni, autogol di Marino e d un pari nel settembredel 1985, 1-1, Tovalieri e Maradona su rigore e 0-0 nelmarzo del 1987. Nel marzo 1988 ci fu quello sciaguratocapitombolo che cominciò a far scricchiolare la leaders-hip azzurra favorendo la rimonta, alla fine vittoriosa, delMilan: Napoli-Roma 1-2. Giallorossi sul 2-0, Gianninie Oddi, ma l’assalto finale dopo la rete di Carecaall’80° non diede i frutti sperati. Nel maggio’89 Voellervanificò il vantaggio di Careca, 1-1, mentre decisamen-te meglio andò nel febbraio del 1990 quando il Napolibatté la Roma 3-1. Ospiti in vantaggio con Nela, pari diMaradona su rigore e vantaggio di Careca con un tiro daposizione impossibile e terzo gol di Dieguito sempre surigore. L’ultimo derby del Centrosud che vide El Pibe incampo, ed il ritorno di Ottavio Bianchi al San Paolo, sigiocò il 13 gennaio 1991 e finì pari e patta: 1-1, Zola,Salsano. Merita citazione anche la vittoria su rimontaper 3-2 del 5 aprile 1992; Roma in vantaggio 2-0, auto-rete di Corradini, raddoppio di Giannini al 18°. Lariscossa del Napoli tutta nella ripresa: Silenzi, Careca eZola.

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PER DURARE FINO ALLA FINE, IN QUALIRUOLI DEVE RINFORZARSI LA SQUADRADI SARRI? SUGGERISCI DUE NOMI...RISPONDONO AL QUESITO TRA LE MIGLIORIFIRME DEL GIORNALISMO ITALIANOROBERTO BECCANTINI (LaStampa) - «Per me il Napoli non ha biso-gno di interventi a gennaio. La rosa, questarosa, basta e avanza. Ciò premesso, se pro-prio la società intendesse tornare sul mer-cato, suggerisco Daniele Rugani per ladifesa e Roberto Soriano per il centrocam-po. Rugani, ex Empoli, pallino di Sarri.Soriano, mezzala e/o trequartista di quanti-tà e qualità». RINO CESARANO (Corriere delloSport) - La durata non dipende solo dallaresa in campo della squadra anche da tantialtri fattori imprevedibili: squalifiche,infortuni, altri episodi negativi extra-campo. Più che di rafforzamento, parlereidi migliore assortimento della rosa.Indispensabile un altro centrocampista.Magari uno che non è stimato in altri club.Tipo Poli del Milan. Ma anche all’esteroesistono pedine che fanno al caso delNapoli. ROSARIO PASTORE (Gazzetta delloSport) - Il Napoli deve assolutamente raf-forzarsi, de Laurentiis non deve illudersiche questa squadra non subisca logoramen-ti da qui al prossimo maggio. Deve convo-care Sarri e chiedergli cosa, ragionevol-mente, possa servire al Napoli. Se vuoleSaponara o Vrsaljko ( i due nomi che sug-gerisco prima degli altri) o lo stessoSoriano, lo accontenti. Personalmente,penso che l’acquisto migliore del Napolipossa essere Zuniga ed ancora non mi con-vinco perché continui ad essere ignorato.ANTONIO GIORDANO (Corriere

dello Sport) – Un difensore potrebbe tor-nare utile ed un centrocampista mi sembranecessario. I nomi sono difficili da suggeri-re, perché la filosofia è precisa ed è anchevincente: dunque, niente Marquinhos eParejo ma, se all’Inter ‘avanza’ Brozovicnon sarebbe poi male e per la difesa ti dicodomani....MARCO BELLINAZZO (Il Sole 24Ore) - Credo che fondamentalmente alNapoli servirebbero un centrocampista eun difensore. Sui nomi è complicato sbi-lanciarsi. Diciamo che servirebbe un cen-trocampista alla Baselli e un centrale gio-vane alla Rugani.MARIO SCONCERTI (Corriere dellaSera) - Il Napoli è la migliore del campio-nato a questo punto della strada è chiaro,ma la sua possibilità di migliorare sembraproporzionale a quella degli avversari. Habattuto Inter, Juve, Lazio, Milan,Fiorentina, ha un attaccante che ha 0.85 dimedia gol, più del miglior Van Basten.Nomi per integrare la rosa? Dico Pavolettivice Higuain e Vecino.DARIO SARNATARO (Radio Marte) -Il Napoli deve completare l’organico percullare ancora il sogno scudetto. Occorronoalmeno due rinforzi, un difensore e unamezz’ala. Cedendo De Guzman, Zuniga,Henrique, Rafael e Dezi ci sarebbe spazioe possibilità di non aumentare il monteingaggi acquistando due elementi e unterzo portiere meno costoso. Mi piacerebbeTonelli dell’Empoli o Nkolou del Marsigliaper la difesa, per il centrocampo a costi non

eccessivi Soriano sarebbe un ottimo acqui-sto, oppure un giovane come Benassi.ANTONELLO PERILLO (RAI) - Lasquadra va solo irrobustita nella rosa indifesa e a centrocampo. Prenderei in difesaTonelli e a centrocampo Badu.ANTONIO SASSO (Il Roma) - Puntereisu nomi di giocatori italiani. A centrocam-po quasi certamente ci sarà l’arrivo manca-to di questa estate: Soriano dellaSampdoria, che risolverà tutti i problemidel settore. Un difensore jolly potrebbeessere Rugani. Ma la Juve lo mollerà mai auna candidata allo scudetto?FABRIZIO CAPPELLA (RAI) - Al di làdei discorsi sugli equilibri di spogliatoio,credo che il Napoli abbia bisogno di un rin-forzo a centrocampo e uno in difesa. Per ilreparto arretrato punterei su Tonellidell’Empoli, per il centrocampo mi piace-rebbe Vecino ma sarà un obiettivo difficil-mente raggiungibile.UMBERTO CHIARIELLO (Canale21) – Servono la mezzala e il centraledifensivo. In difesa punterei su Rugani oTonelli in alternativa. Per il centrocampo,ta i tanti nomi i possibili o quasi che sifanno per il ricambio di Allan e Hamsik daprendere a gennaio (è davvero importanteche arrivi), tra cui Soriano, Vecino, Badu –che costano molto e sono anche, come nelcaso dell’ex empolese, quasi inaccessibili –io un nome di un giocatore che stimomolto, pronto all’uso, accessibilissimo aprezzi più che buoni, esperto di serie A, colvizietto del gol, ce l’ho: LUCA RIGONI

IL DOMANDONE

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del Palermo, in rotta con Zamparini. GIANLUCA MONTI (Gazzetta delloSport) - Credo servano pochi innesti e trecessioni. Occorre un rincalzo dietro ed unmediano di qualità: gente non troppo forteda fare ombra ai titolari, ma degni sostituti.Direi Mauri ed Ely del Milan, per fare duenomi giovani.CARLO CARIONE (RAI) - Il Napoliresterà fino alla fine in lotta per lo scudetto,in maniera ancora più autorevole se inter-verrà efficacemente nel mercato di gennaioper prendere un difensore centrale e uncentrocampista. I nomi? Rugani e Sorianoo, comunque, elementi di questo livello.ANGELO POMPAMEO (Julie Italia) -Gli azzurri possono restare nelle alte sferedella classifica fino al termine della stagio-ne, a patto che conservino lo stesso spiritocon il quale hanno affrontato l’ìnizio deltorneo, restando uniti e soprattutto facendosempre più gruppo. La crescita esponenzia-le della squadra, a mio avviso, passa ancheper questo. Agli azzurri non serve moltoper restare competitivi. Un sostituto diHiguain serve come il pane, e un centro-campista di livello capace di alternarsi adHallan. Poi nulla più. Proverei anche ilrecupero di Henrique, che non mi è appar-so scarsissimo. Per il resto il gruppo è edeve essere solo questo.MARCO LOBASSO (Leggo) - Se ilNapoli non dura quest’anno, quando potràmai durare? Le congiunture astrali ci sonotutte: serve in più solo la certezza che laJuve non ha la forza per centrare la rimon-

tona. A gennaio un centrocampista in più.Servirebbe il solito Soriano che non arrivamai, ma è difficile. E un vice Hjsay. A gen-naio, comprare per comprare non ha senso.C’è in palio il titolo, sarà il mercato d’in-verno più importante della storia delNapoli. Come quello ai tempi di Maradonache portò Ciccio Romano in azzurro primadello scudetto.ANTONELLO GALLO (Telecapri) -Sinceramente al momento non vedo grossanecessità di rinforzi quanto invece un’ade-guata gestione della rosa. Cedendo qualcheesubero, punterei su giovani promesse indifesa e centrocampo. Evito nomi, dato chele possibilità sono molteplici.ENNIO FO (Tele A) - Questo team a mioavviso, per durare sino alla fine DEVE col-mare TRE lacune: un degno viceHIGUAIN, il ricordarsi che JUVE,INTER, FIORENTINA e ROMA al ritor-no le ha tutte fuori casa e calmare la troppaeuforia dell’ambiente.TOMMASO D’ANGELO (Cronache diSalerno) - Sarri ha necessità di ampliare larosa dei difensori (Rugani) e un centrocam-pista (Mauri) dal Milan.LUCIO PENGUE (Radio Kiss KissNapoli) - Il Napoli non è una squadra chedeve rinforzarsi. Il metodo Sarri sta produ-cendo ottimi risultati anche se tente a schie-rare sempre lo stesso undici titolare. Questatattica molto produttiva però produceanche delle criticità. Che succederà in casodi raffreddore o squalifica? Per questo agennaio il Napoli deve solo puntellare e

non stravolgere. In rosa mancano una mez-zala capace di dare riposo ad Hamsik edAllan e manca l’alter ego di Koulibaly. Aquesto punto prenderei due giocatori pron-ti e capaci di accettare di buon grado lapanchina. Suggrrimenti? Anche se nondivrei farne dico: Poli e Tonelli.GIOVANNI SCOTTO (Il Roma) -Prenderei un difensore, un centrocampistae un esterno sinistrocome nomi Tonelli e soriano sarebbero rin-calzi perfetti.ROBERTO ESSE (Radio Club 91) - Maicome in questa stagione il Napoli sembraessere coperto in tutti i ruoli. Chiaro che sesi vuole arrivare fino alle fine un paio diritocchi non guasterebbero Gundogan eAdebayor. Speriamo bene.BRUNO GAIPA (Radio Punto Nuovo) -Per durare il deve acquistare, se non l’hagià acquistata, la continuità e la costanza direndimento che è quella che è mancato allasquadra negli ultimi anni, soprattutto aitempi di Mazzarri quando pure si respiravaun’aria di scudetto. Poi, per quanto riguar-da eventuali nomi di mercato non credoche in questo momento ci siano dei calcia-tori in grado di far fare la differenza allasquadra, anche perché Sarri è stato bravo arecuperare dei calciatori che non reputava-mo all’altezza, vedi Ghoulam e Jorginho sututti. Certo, se poi, ci si vuole premunireper eventuali infortuni, e grattiamoci, o ini-ziare a costruire il miglioramento per ilfuturo, allora si, che ben vengano i colpi digennaio.

di Vincenzo Letizia

Claudio Pellegrini: a Bologna soloun incidente di percorso, il Napolisi riscatterà contro la RomaPer farci raccontare la settimana che ci condurrà alla supersfida tra Napoli e Roma, PianetAzzurro ha intervistato inesclusiva una bandiera storica del Napoli. Stiamo parlandodi Claudio PELLEGRINI (16 febbraio 1955), romanoma per sua stessa ammissione “grande tifoso del Napoli”.Del resto come potrebbe essere altrimenti, visto che l’exattaccante conta ben 141 presenze e 33 gol in maglia azzur-ra distribuite fra gli anni 1978-1979 e 1980-1984, interval-late dal prestito all’Avellino (28 gettoni e 4 reti in Irpinia) acui vanno aggiunte le 8 marcature siglate in coppa Italia..LA CARRIERA - Nato a Roma nel popolare quartiere diPrimavalle il 16/02/1955 si forma nelle giovanili del Torinoda dove si sposta di pochi km per giocare prima nelle filedel Novara e poi in quelle dello Junior Casale.Successivamente attraversa tutta l’Italia per indossare lamaglia biancorossa del Barletta per poi risalire l’intera peni-sola approdando ad Udine in serie C. Qui finalmente gliviene data la possibilità di giocare da titolare e Claudio benripaga la fiducia accordatagli contribuendo fattivamente,con 18 gol, alla promozione in serie B della squadraFriulana.Il suo nome comincia a circolare con una certa frequenza fragli operatori di mercato e fra questi la spunta Giorgio Vitaliallora diggì del Napoli che l’acquista per la stagione 1978-’79.Viene schierato titolare da Gianni di Marzio e Pellegrinimostra subito di che pasta è fatto andando a segno 3 voltenel girone eliminatorio di coppa Italia e battezzando imme-diatamente con un gol il suo esordio in serie A:Napoli–Ascoli 2-1 del 01-10-1978.Nella sua prima stagione realizza 5 gol in 24 partite, ma ciònon basta a garantirgli la riconferma per il 1979-’80, quan-do venne ceduto in comproprietà all’Avellino delCommendatore Sibilia.Una stagione in chiaroscuro ed eccolo ancora con il nuovoNapoli di Antonio Iuliano del 1980-’81. Pellegrini diventauno dei grandi protagonisti di quella squadra che arrivò asfiorare lo scudetto nella disgraziata annata del terremoto.Saranno 11 alla fine le sue reti, bottino ripetuto anche nellastagione successiva, quando gli Azzurri si classificherannoquarti. In origine attaccante di fascia e poi centroavanti,dotato di grande velocità, era soprattutto un formidabilecontropiedista; il suo tallone d’Achille era però l’eccessivaprecipitazione sotto porta che gli faceva sbagliare gol chesembravano fatti. Dal 1982 al 1984 Claudio paga insiemea tutto il Napoli due annate negative che portano iPartenopei sull’orlo della retrocessione in serie B. Claudiorealizza complessivamente 6 gol, gli ultimi con la magliaAzzurra prima di trasferirsi a Firenze nel quadro dell’opera-zione che portò Daniel Bertoni in riva al Golfo.L’INTERVISTA - Claudio, come giudichi il calo della Roma? Eppure,come organico sembra la squadra favorita per il titolo...

“Il rendimento delle squadre durante la stagione può subirealti e bassi, parlando di grandi compagini come la Roma fastrano certo questo calo e credo anche che sia la conse-guenza della sconfitta di Barcellona, poi certamente il det-taglio..l’ errore individuale e collettivo possono fare la dif-ferenza”.Che idea ti sei fatto del Napoli di Sarri? “Al di là della sconfitta di Bologna che giudico più un inci-dente di percorso, credo che gli azzurri abbiano tutte lacarte in regola per durare fino alla fine, una squadra conmolta qualità in tutti i sensi e oggi ha la consapevolezza diessere da scudetto, io se fossi in Sarri porrei attenzione allesostituzioni e avvicendamenti, in passato ricordo che pro-prio il Napoli perse delle opportunità di alta classificafacendo molto turnover..addirittura per 8/11. Ma giocaresempre con gli stessi pure è faticoso oggi per i calciatori”.Higuain in questo momento è tra i primi tre centravan-ti più forti al mondo? “Le prestazioni di Higuain sono cosi evidenti che non si puònon dargli questo riconoscimento, é tra i primi al mondo nelsuo ruolo”.Invece, come mai Dzeko sta un po’ deludendo? “Dzeko paga il rendimento della squadra e a lui sicuramen-te servirebbero più palloni giocabili, mi riferisco ai crossdalla linea di fondo.consideriamo le sue qualità da centra-vanti d’area di rigore, il suo colpo di testa é poco sfruttato”.Napoli-Roma più decisiva per gli azzurri o giallorossi? “A questo punto la Roma è a rischiare di più, il Napolirimarrebbe comunque nella zona scudetto”.I tuoi pronostici ovviamente su Napoli - Roma, Juventus- Fiorentina e Udinese - Inter. “Napoli -Roma 1, Juventus- Fiorentina 1, Udinese-Inter1X”.La tua favorita per lo scudetto? “Io dico ancora Napoli e Juventus”.Un tuo ricordo di una partita giocata con la Roma...“Stagione 80/81 Roma- Napoli all’Olimpico 1-1, lo spetta-colo fu anche sugli spalti..due tifoserie gemellate! Da brivi-di! Immagina la passione e l’amore di queste due tifoseriein un unico corpo..fu bello tutto quel giorno nonostante gio-cassimo entrambi per lo scudetto…”.

IL PRONOSTICO DI...14

Il sistema garantisce almeno una terzina vincente centrando il pronosti-co della partita base e almeno tre delle altre gare.

IILL SISTEMASISTEMA PERPER LELE SCOMMESSESCOMMESSE

La partita base 6 partite in 4 terzineChievoAtalanta U.2,5

Le altre partiteSassuoloTorino GOL

1

JuventusFiorentina 1EmpoliCarpi 1PalermoFrosinone

NapoliRoma GOL

NUM Con 10,00 euro 1 x 2 Quota5870 CHIEVO UNDER 2,5 1,605874 JUVENTUS 1 1,655871 EMPOLI 1 1,65

...vinci 43,55 euro

<NUM Con 10,00 euro 1 x 2 Quota5870 CHIEVO UNDER 2,5 1,605868 SASSUOLO GOL 1,755867 PALERMO 1 1,72

...vinci 48,15 euro

NUM Con 10,00 euro 1 x 2 Quota5870 CHIEVO UNDER 2,5 1,605867 PALERMO 1 1,725873 NAPOLI GOL 1,65

...vinci 45,40 euro

NUM Con 10,00 euro 1 x 2 Quota5870 CHIEVO UNDER 2,5 1,605868 SASSUOLO GOL 1,755873 NAPOLI GOL 1,65

...vinci 46,20 euro

18611-5870

18611-5868

18611-5874

18611-5871

18611-5867

18611-5873

di Vincenzo Letizia

LA SCOMMESSA 15

Occasione irripetibile perla Juventus. Napoli-Roma,sfida a suon di ‘Gol’La 16a giornata di serie A, in pratica quella che si gioche-rà nel prossimo fine settimana tra sabato, domenica e lune-dì, rischia di essere uno dei turni di campionato più impor-tanti dell’anno. Certamente sarà fondamentale per Roma,Napoli, Juventus e Fiorentina che si affronteranno tra loroe capiranno molto di più di quello che sarà il loro ruolo inquesto torneo. Passiamo ai pronostici... Napoli-Roma èsenz’altro il big-match, si affrontano due compagini chehanno affrontato una settimana non proprio entusiasmante.Quello che si può prevedere è che sarà una partita che i dueundici affronteranno a viso aperto e qualche ‘Gol’ potreb-be scapparci su entrambi i fronti...La Juventus intanto battendo la Fiorentina potrebbeincredibilmente in poco tempo riaprire il proprio campio-nato e rigiocarsi lo scudetto dopo una partenza da incubo.E l’eventualità non è mica da scartare...Il Palermo non può più fallire l’appuntamento con i trepunti, la situazione già sportivamente è ‘drammatica’. Peril Frosinone poche chances di far punti in terra sicula.Sassuolo-Torino tecnicamente rischia di essere una dellepartite più belle della giornata. Scommettiamo che sarà unasfida ricca di ‘Gol’ e spettacolo?Esattamente l’inverso potrebbe invece accadere alBentegodi: Chievo-Atalanta sono squadre solide che

badano più all’essenziale, puntiamo su una sfida chiusa.Ultimo evento scelto in lavagna è Empoli-Carpi con itoscani in un gran momento di forma che potrebbero edovrebbero far prevalere il fattore casalingo.Ricapitolando il tutto, puntando € 10,00 sulla sestina seccasi incasserebbero € 238,51.Per chi volesse divertirsi e provare a vincere, magari anchesbagliando una o due partite, invece, sotto proponiamocome al solito il nostro sistema a rotazione con capogioco.Buon divertimento con le scommesse di PianetAzzurro ericordate che il gioco è vietato ai minori e può causaredipendenza patologica.


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