Post on 20-Feb-2019
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in termini di contenuto e di metodologia di calcolo
le configurazioni di costo si differenziano in funzione:
Analisi delle configurazioni dei costi
i costi riferiti ad un medesimo oggetto
possono assumere varie configurazioni a seconda del tipo di
attività e dei fattori produttivi che s’intende analizzare
dell’origine
dei costi del tempo in cui
sorgono i costi
degli obiettivi che
s’intende perseguire
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Costi speciali
diversi Materie dirette Lavoro diretto
Spese generali
industriali
Costo
industriale
Spese
amministrative
Spese generali
aziendali
Spese
commerciali
Costo
complessivo Costi
figurativi
Costo economico
tecnico
Margine di
utile
Prezzo
di vendita
Analisi delle configurazioni dei costi
Costo primo
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Elementi di costo non contabilizzati ma tenuti presenti nella
formazione dei prezzi di vendita o nei calcoli sulla convenienza o
meno di accettare ordini di produzione.
Sono considerati oneri figurativi:
i fitti figurativi, cioè i costi di affitto che l’impresa avrebbe
dovuto sostenere se non avesse avuto fabbricati e edifici
industriali di sua proprietà;
gli stipendi figurativi, ossia gli stipendi che dovrebbero essere
corrisposti per il lavoro del proprietario o dei suoi familiari
(ovviamente se non contabilizzati in quanto effettivamente
pagati), che si hanno in genere nelle aziende individuali o a
carattere familiare;
gli interessi di computo, dati dall’interesse sul capitale investito
nella produzione dal momento in cui si acquistano le materie
prime fino a quando si realizza il ricavo di vendita.
Costi figurativi
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contenuto che si vuole dare
al costo di prodotto
COSTI
PARZIALI
COSTI
PIENI
la configurazione prescelta
considera soltanto alcuni
elementi di costo
(es. costo variabile, costo
indiretto, ecc.)
si presuppone
una configurazione
di costo industriale
oppure
complessiva
Analisi delle configurazioni dei costi
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DIRECT
COSTING
FULL
COSTING
- imputa ai prodotti
i soli costi variabili
- considera i costi fissi
«costi di periodo»
- le rimanenze di magazzino
sono valutate a costi variabili
di ciascun prodotto
si determina
un risultato economico
noto come
utile lordo industriale
Analisi delle configurazioni dei costi
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DIRECT COSTING
il risultato economico di prodotto assume
la configurazione del
margine lordo di contribuzione
è il risultato economico con cui quel prodotto
contribuisce alla copertura dei costi fissi
e all’ottenimento del profitto aziendale
ricavi di vendita del prodotto xy
costi variabili del prodotto xy
margine lordo di contribuzione
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MARGINE SEMILORDO
DI CONTRIBUZIONE
il margine semilordo di contribuzione
segnala il reddito di specifica competenza di un prodotto
conseguito impiegando risorse finalizzate a quell’oggetto
senza considerare le risorse generiche o comuni
margine lordo di contribuzione prodotto
-
costi fissi diretti prodotto
DIRECT COSTING
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CONTO ECONOMICO DI ANALISI REDDITUALE
CON DIRECT COSTING A DUE LIVELLI
Ricavi vendite
-costi variabili del venduto
Margine lordo di contribuzione
- costi fissi diretti
Margine semi lordo di contribuzione
- costi fissi indiretti
Reddito netto
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FULL COSTING
presuppone una configurazione di costo industriale
piuttosto che di costo complessivo
il risultato economico di prodotto assume
la configurazione di
utile lordo industriale (gross margin)
ricavi di vendita prodotto
- costi industriali di prodotto
utile lordo industriale
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CONTO ECONOMICO DI ANALISI REDDITUALE CON FULL COSTING
«INDUSTRIALE»
Ricavi vendite
-costi industriali del venduto
Utile lordo industriale
- costi non industriali
Reddito netto
FULL COSTING
segnala il reddito
conseguito con
l’imputazione di tutte le
risorse impiegate per la
realizzazione specifica di
quell’oggetto
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Metodologie di imputazione dei costi indiretti ai prodotti
il totale dei costi indiretti
è ripartito in proporzione
ad una sola grandezza nota
(in genere le ore di
manodopera diretta)
il totale dei costi indiretti
è suddiviso
in classi omogenee
a ciascuna delle quali si
applica il criterio di
ripartizione più appropriato
A BASE UNICA A BASE MULTIPLA
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Criterio di ripartizione a base unica
Esempio
L’azienda Alfa produce tre tipologie di prodotto:
normale, lusso e extra-lusso.
I costi indiretti totali mensili da ripartire ammontano a euro 24.000.
Si decide di utilizzare le ore di manodopera diretta come base di
ripartizione. Le ore di manodopera diretta totali mensili ammontano a
6.000, così suddivise:
• normale: 2.000 ore
• lusso: 3.000 ore
• extra-lusso: 1.000 ore
Si deve determinare il coefficiente di riparto dei costi indiretti:
coeff. di riparto = costi indiretti = 24.000 = 4
tot. ore MOD 6.000
secondo questo procedimento
per ogni ora di manodopera diretta
il prodotto assorbe euro 4 di costi indiretti
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esempio (segue)
Costi indiretti totali mensili : 24.000 euro.
Ore di manodopera diretta totali mensili: 6.000 ore
• normale: 2.000 ore
• lusso: 3.000 ore
• extra-lusso: 1.000 ore
Coefficiente di riparto dei costi indiretti: 4 euro
Imputazione dei costi indiretti ai prodotti:
normale: 2.000 * 4 = 8.000 euro
lusso: 3.000 * 4 = 12.000 euro
extra-lusso: 1.000 * 4 = 4.000 euro
24.000 euro
Criterio di ripartizione a base unica
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Esempio
Ipotizziamo che sia possibile suddividere i costi indiretti totali mensili, che
ammontano a 24.000 euro, nelle seguenti classi omogenee:
Ammortamenti macchinari: 18.000 euro
Costi amministrativi e commerciali: 6.000 euro
Per ogni classe si sceglierà una base di ripartizione:
Ammortamenti macch.: ore macchina
Costi amm.vi e comm.li: ore MOD
Prodotto ore MOD ore macchina
normale 2.000 1.000
lusso 3.000 4.000
extra-lusso 1.000 5.000
Totale 6.000 10.000
Criterio di ripartizione a base multipla
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esempio (segue)
A questo punto si avranno due coefficienti di riparto (uno per ogni classe di
costi):
1.
Coeff. riparto ammortamento =
ammortamento = 18.000 = 1,8
tot. ore macchina 10.000
Imputazione dei costi indiretti di ammortamento ai prodotti:
ore macchina coeff. di riparto
normale: 1.000 * 1,8 = 1.800 euro
lusso: 4.000 * 1,8 = 7.200 euro
extra-lusso: 5.000 * 1,8 = 9.000 euro
18.000 euro
Criterio di ripartizione a base multipla
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esempio (segue)
Coeff. riparto costi amm.vi e comm.li =
costi amm.vi e comm.li = 6.000 = 1
tot. ore MOD 6.000
Imputazione dei costi indiretti amministrativi e commerciali ai prodotti:
ore MOD coeff. di riparto
normale: 2.000 * 1 = 2.000 euro
lusso: 3.000 * 1 = 3.000 euro
extra-lusso: 1.000 * 1 = 1.000 euro
6.000 euro
Costi indiretti totali ripartiti sui prodotti:
Prodotto ammortamenti costi amm.vi e comm.li TOT.
normale 1.800 2.000 3.800
lusso 7.200 3.000 10.200
extra-lusso 9.000 1.000 10.000
Criterio di ripartizione a base multipla
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ESERCITAZIONE BASE MULTIPLA
L’azienda Alfa produce e vende scacchiere in legno. Le tipologie di prodotto
sono due: normale e di lusso.
I dati in relazione alla produzione e alla vendita dei due prodotti sono i
seguenti:
Prodotto Normale Di lusso
Prezzo di vendita €140 €200
Consumo unitario mat. prima 2kg 3kg
Costo materia prima (al Kg) €9,00 €11,50
Ore MOD impiegate per unità 0,5 1
Costo orario MOD €12 €12
Ore macchina per unità 0,4 0,3
Metri cubi di spazio occupati in
magazzino per unità 0,5 0,5
Unità vendute 1.000 400
Unità prodotte 1.200 500
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ESERCITAZIONE BASE MULTIPLA
L’azienda sostiene inoltre i seguenti costi indiretti:
Macchinari €20.000
Attrezzature €5.000
Manutenzione €2.000
Stipendi personale tecnico (indiretto) €20.000
Stipendi personale commerciale €25.000
Affitto magazzino €6.000
Pubblicità €5.000
Energia elettrica €2.000
Stipendi personale amm.vo €2.500
Si riclassifichino in insiemi omogenei i costi indiretti, individuando
per ciascuno di essi un’adeguata base di riparto
Ripartizione su base
unica e multipla
La ripartizione dei costi indiretti: un esempio
Si consideri il caso dell’azienda Kappa Spa che produce
borse per signora.
Si producono tre tipologie di borse: A, B e C:
Prodotto Quantità Ore macchina
A 1.000 500
B 2.000 200
C 5.000 100
La quota annua di ammortamento dell’impianto è pari a
euro 200.000. Si proceda alla relativa imputazione.
Cost driver (teoria funzionale)
Costo
Oggetto A Oggetto B
Costo comune
Oggetto C
La ripartizione dei costi indiretti: un esempio
Come ripartire il costo della quota di ammortamento tra i
tre prodotti?
Tre possibili criteri (cost driver):
1) in base al numero di tipologie di prodotti;
2) in base al numero di unità di prodotti;
3) in base al numero delle ore macchina.
La ripartizione dei costi indiretti: : un esempio
1) Cost driver: numero di prodotti (tipologia)
(200.000 / 3) = 66.667
Coefficiente di
riparto =
200.000 = 25
1.000 + 2.000 + 5.000
La ripartizione dei costi indiretti: : un esempio
2) Cost driver: numero di unità di prodotti :
Prodotto Quantità Coefficiente rip. Costo comune
ripartito
A 1.000 25 25.000
B 2.000 25 50.000
C 5.000 25 125.000
Totale 200.000
La ripartizione dei costi indiretti: un esempio
Coefficiente di
riparto =
200.000 = 25
1.000 + 2.000 + 5.000
Successivamente, si moltiplica il coefficiente di riparto per le unità di ciascun prodotto:
2) Cost driver: numero di unità di prodotti :
3) Cost driver: il numero di ore macchina:
Coefficiente di
riparto =
200.000 = 250
500 + 200 + 100
Prodotto Ore/macchina Coefficiente rip. Costo comune
ripartito
A 500 250 125.000
B 200 250 50.000
C 100 250 25.000
Totale 200.000
La ripartizione dei costi indiretti: un esempio
Prodotto/Cost driver N° tipologia
di prodotti N° unità di prodotti Ore macchina
A 66.667 25.000 125.000
B 66.667 50.000 50.000
C 66.666 125.000 25.000
Totali 200.000 200.000 200.000
La ripartizione dei costi indiretti: un esempio
Il confronto:
L'azienda sanitaria ha un ambulatorio nel quale vengono effettuate
prestazioni del tipo A, B e C.
I costi comuni di tale ambulatorio, ammontanti a € 600, sono ripartiti in
proporzione al tempo (minuti) di utilizzo del personale sanitario per
ciascuna prestazione.
Si proceda all'imputazione di tali costi comuni alle 3 prestazioni.
Esempio di ripartizione su “base unica”
Il caso dell’Ambulatorio:
Prestazioni Personale sanitario (in minuti)
A 700
B 1.000
C 800
Totale 2.500
Quota di costi
comuni da imputare
alla prestazione A
700 = x = € 168 0,24
Quota di costi
comuni da imputare
alla prestazione C
800 = x = € 192 0,24
Quota di costi
comuni da imputare
alla prestazione B
1000 = x = € 240 0,24
Esempio di ripartizione su “base unica”:
Costi comuni
Minuti totali di impiego
personale sanitario
Coefficiente di imputazione = = 600
2.500
= 0,24
L'azienda sanitaria ha un ambulatorio nel quale vengono effettuate prestazioni del tipo A, B e C.
I costi comuni di tale ambulatorio ammontano a € 600 di cui € 200 per servizi amministrativi e € 400 per energia elettrica. Tali costi sono ripartiti rispettivamente in base al personale sanitario impiegato ed in base al tempo (minuti) di utilizzo del personale sanitario per ciascuna prestazione.
Si proceda all'imputazione di tali costi comuni alle 3 prestazioni.
Esempio di ripartizione su “base multipla”:
Il caso dell’Ambulatorio
Prestazione Personale sanitario (numero) Personale sanitario (minuti)
A 5 700
B 3 1.000
C 2 800
Totale 10 2.500
Quota di costi
servizi amministrativi da
imputare
alla prestazione A
5 = x = € 100 20
Quota di costi
servizi amministrativi da
imputare
alla prestazione C
2 = x = € 40 20
Quota di costi
servizi amministrativi da
imputare
alla prestazione B
3 = x = € 60 20
Ripartizione dei servizi
amministrativi Costi servizi amministrativi
Numero di personale
sanitario impiegato
Coefficiente di imputazione = = 200
10 = € 20
= Quota di costi
energia elettrica da
imputare
alla prestazione A
700 = x € 112 0,16
x = Quota di costi
energia elettrica da
imputare
alla prestazione C
800 = € 128 0,16
x = Quota di costi
energia elettrica da
imputare
alla prestazione B
1.000 = € 160 0,16
Ripartizione dei costi per energia
elettrica Costi energia elettrica
Minuti di personale
sanitario impiegato
Coefficiente di imputazione = = 400
2.500 = € 0,16
Costi
Servizi
amministrativi
Energia
elettrica
Base
multipla
Base
unica
A 100 112 212 168
B 60 160 220 240
C 40 128 168 192
Tot. 200 400 600 600
Confronto base unica e base
multipla