Aprile 2013

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Edizione aprile di mdarteRivista 2013

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ANNO VI

Apri leApr i le

20132013

L’ESTATEL’ESTATE s t a a r r i v a n d o

CULTURA SOSTENIBILE E HAPPY CREACULTURA SOSTENIBILE E HAPPY CREA I N S I E M E per un razionale svi luppo sostenibi le

A r t e d e l r i c i c l oA r t e d e l r i c i c l o

H o b b y c r e a t i v o H o b b y c r e a t i v o

R i u s o c o n a r t eR i u s o c o n a r t e

R i u t i l i z z o a r t i s t i c oR i u t i l i z z o a r t i s t i c o

Att iv i tà vol te a l la va lor izzaz ione d i At t iv i tà vol te a l la va lor izzaz ione d i

in iz iat ive per ev i tare g l i sprechi ein iz iat ive per ev i tare g l i sprechi e

innescare meccanismi v i r tuosi innescare meccanismi v i r tuosi

negl i s t i l i d i v i ta , per la cresci tanegl i s t i l i d i v i ta , per la cresci ta

di cul tura sostenibi le .d i cul tura sostenibi le .

L’artista Maria Adelaide Scavino ha partecipato con l'opera in acrilico su

cuoio dal titolo " LE SCARPE DELLA SPOSA" alla rassegna

"Madamina ...il Catalogo e' questo".

Rassegna di femminilita' e seduzione in una collettiva con opere di pittu-

ra, grafica, scultura ecc .

Per celebrare la FESTA DELLA DONNA l'otto Marzo con inaugurazione

venerdi 8/3/2013 alle ore 18 presso SPAZIO ARTE CASTELLO 9 ( quasi

angolo via Po) TORINO, la Dott.ssa MARIA LUISA ALBERICO art-director

ed il Prof.Critico ENZO PAPA presenteranno le opere dei 39 artisti parte-

cipanti, in una vernice di festa, con la divina musica di Mozart, brindisi

con l 'eccellente "Marzemino".

Sull'onda musicale del D. Giovanni di Mozart, recentemente rappresenta-

to al Teatro REGIO di Torino e il CATALOGO che Leporello illustra a Don-

na Elvira diventa il "CATALOGO" che SPAZIO ARTE CASTELLO dedica

agli artisti.

La mostra sara' aperta tutti i giorni dalle 15,30 alle 19 esclusi i festivi.

Tel. 011 5785220 oppure 328 126929

Presso SPAZIO ARTE in piazza CASTELLO 9 TORINO : realta' culturale

fondata nel 2001 da Maria Luisa ALBERICO che, con Associazione Don-

na Sommelier Europa, organizza nel periodo espositivo iniziative culturali

ed enogastronomiche anche in orari preserali e serali.

Informazioni: info@donnasommelier.it

L'artista partecipa con l'opera 'Le scarpe della sposa' alla rassegna per la celebrazione della festa della festa della donna ' Madamina ...il Catalogo e' questo' .

MARIA ADELAIDE SCAVINOMARIA ADELAIDE SCAVINO

L’artista Maria Adelaide Scavino ha partecipato con l'opera in acrilico su

cuoio dal titolo " LE SCARPE DELLA SPOSA" alla rassegna

"Madamina ...il Catalogo e' questo".

Rassegna di femminilita' e seduzione in una collettiva con opere di pittu-

ra, grafica, scultura ecc .

Per celebrare la FESTA DELLA DONNA l'otto Marzo con inaugurazione

venerdi 8/3/2013 alle ore 18 presso SPAZIO ARTE CASTELLO 9 ( quasi

angolo via Po) TORINO, la Dott.ssa MARIA LUISA ALBERICO art-director

ed il Prof.Critico ENZO PAPA presenteranno le opere dei 39 artisti parte-

cipanti, in una vernice di festa, con la divina musica di Mozart, brindisi

con l 'eccellente "Marzemino".

Sull'onda musicale del D. Giovanni di Mozart, recentemente rappresenta-

to al Teatro REGIO di Torino e il CATALOGO che Leporello illustra a Don-

na Elvira diventa il "CATALOGO" che SPAZIO ARTE CASTELLO dedica

agli artisti.

La mostra sara' aperta tutti i giorni dalle 15,30 alle 19 esclusi i festivi.

Tel. 011 5785220 oppure 328 126929

Presso SPAZIO ARTE in piazza CASTELLO 9 TORINO : realta' culturale

fondata nel 2001 da Maria Luisa ALBERICO che, con Associazione Don-

na Sommelier Europa, organizza nel periodo espositivo iniziative culturali

ed enogastronomiche anche in orari preserali e serali.

Informazioni: info@donnasommelier.it

L'artista partecipa con l'opera 'Le scarpe della sposa' alla rassegna per la celebrazione della festa della festa della donna ' Madamina ...il Catalogo e' questo' .

MARIA ADELAIDE SCAVINOMARIA ADELAIDE SCAVINO

A ARTESTUDIOA ARTESTUDIO INVERNIZZIINVERNIZZI

Galleria: A arte Studio Invernizzi Via Domenico Scarlatti 12, Milano

orari: da lunedì a venerdì 10.00/13.00 - 15.00/19.00

sabato su appuntamento

Informazioni: tel. 02.29402855

info@aarteinvernizzi.it www.aarteinvernizzi.it

MIART 5 -7 apr i le 2013

Stand B 11

La galleria A arte Studio Invernizzi propone, in occasio-

ne di MiArt 2013, un percorso espositivo che metterà in

atto un intenso dialogo tra opere realizzate da artisti ita-

liani e internazionali appartenenti a diverse generazioni.

I neon di François Morellet, il monocromo Ohne Titel di

Günter Umberg e l’opera di grandi dimensioni 8 Hori-

zontal parts di Alan Charlton interagiranno con le cro-

mie accese delle tele di Carlo Ciussi e Nelio Sonego,

con opere in plexiglas di Francesco Candeloro e con le

progressive forature realizzate da Riccardo De Marchi

su lastre di acciaio inox specchiante.

Nello stand verranno inoltre esposti un lavoro degli anni

Sessanta di Rodolfo Aricò, al quale è stato dedicato un

approfondimento nella mostra Postwar.

Protagonisti italiani, ora in corso alla Peggy Guggen-

heim Collection di Venezia, e un’opera degli anni Cin-

quanta appartenente al ciclo dello “Spazio totale” di Ma-

rio Nigro, artista di cui si è recentemente conclusa una

mostra antologica presso la Kunstsammlungen Chem-

nitz in Germania.

Ci sono meno emozioni nei romanzi contemporanei che in quelli dell’inizio del secolo scorso: a

dirlo è Google, o meglio, una ricerca (qui potete consultarla) fatta da Alberto Acerbi, antropologo

italiano all’università di Bristol.

Acerbi ha lavorato sull’ormai enorme archivio di narrativa digitalizzata conservato da Google esa-

minando milioni di testi in lingua inglese pubblicati nel secolo scorso e cercando la frequenza di

gruppi di parole che rimandano a ciascuna emozione.

Lo strumento impiegato è Ngram Viewer.

Usarlo è semplicissimo e potete provarci anche voi.

A raccontare questa storia è Elena Dusi su Repubblica, in un articolo il cui titolo cerca, guarda un

po’, il colpo di teatro emozionale: Aiuto, i nostri romanzi hanno perso le emozioni.

In realtà non tutte le emozioni citate nei testi decrescono in uguale misura: se il disgusto continua

a calare, la felicità è ondivaga, e la paura risale a par-

tire dall’inizio degli anni Ottanta.

Tullio de Mauro commenta che, specie per quanto ri-

guarda l’italiano, la variazione linguistica può indicare

non tanto o non solo un cambiamento percettivo

(l’essere meno capaci di raccontare, e magari di pro-

vare, emozioni) quanto un cambiamento che riguarda

la scrittura delle emozioni, che sembra essersi radi-

calizzata o verso l’astrazione, o verso l’emotività

espressa in modo volgare.

Secondo me c’è un altro possibile motivo: oggi molta

narrativa ha una forte componente visiva, e forse, più

spesso di quanto non si pensi, più che nominare l’e-

mozione provata da un personaggio si tende a farlo

agire in modo da suggerire quell’emozione al lettore:

Tom prese tutti i vestiti di Jane dall’armadio e li fece a

brandelli descrive un comportamento rabbioso senza

usare nessuna parola che Google possa riconoscere

come direttamente riferibile a “rabbia”.

Di Ngram Viewer e altri software che analizzano la

scrittura NeU ha parlato qualche tempo fa: si tratta di

programmi che servono per trovare o confrontare pa-

role, per scovare frasi ricorrenti (ed eventuali plagi),

per analizzare il lessico o valutare la leggibilità.

Per ora, l’interpretazione dei dati, però, spetta ancora

agli esseri umani.

Di analfabetismo emotivo, invece, cioè dell’incapacità

di riconoscere, e quindi di nominare e distinguere, e

quindi, magari, di gestire le emozioni parlano molti ar-

ticoli in rete, lamentando che specie i giovani ne sia-

no affetti.

Forse è vero, ma è altrettanto vero che le emozioni si riconoscono meglio dopo averle frequentate

per un’intera vita, e non per pochi anni.

L a s c r i t t u r a d e l l e e m o z i o n i e l ’a n a l f a b e t i s m o e m o t i v o

Ci sono meno emozioni nei romanzi contemporanei che in quelli dell’inizio del secolo scorso: a

dirlo è Google, o meglio, una ricerca (qui potete consultarla) fatta da Alberto Acerbi, antropologo

italiano all’università di Bristol.

Acerbi ha lavorato sull’ormai enorme archivio di narrativa digitalizzata conservato da Google esa-

minando milioni di testi in lingua inglese pubblicati nel secolo scorso e cercando la frequenza di

gruppi di parole che rimandano a ciascuna emozione.

Lo strumento impiegato è Ngram Viewer.

Usarlo è semplicissimo e potete provarci anche voi.

A raccontare questa storia è Elena Dusi su Repubblica, in un articolo il cui titolo cerca, guarda un

po’, il colpo di teatro emozionale: Aiuto, i nostri romanzi hanno perso le emozioni.

In realtà non tutte le emozioni citate nei testi decrescono in uguale misura: se il disgusto continua

a calare, la felicità è ondivaga, e la paura risale a par-

tire dall’inizio degli anni Ottanta.

Tullio de Mauro commenta che, specie per quanto ri-

guarda l’italiano, la variazione linguistica può indicare

non tanto o non solo un cambiamento percettivo

(l’essere meno capaci di raccontare, e magari di pro-

vare, emozioni) quanto un cambiamento che riguarda

la scrittura delle emozioni, che sembra essersi radi-

calizzata o verso l’astrazione, o verso l’emotività

espressa in modo volgare.

Secondo me c’è un altro possibile motivo: oggi molta

narrativa ha una forte componente visiva, e forse, più

spesso di quanto non si pensi, più che nominare l’e-

mozione provata da un personaggio si tende a farlo

agire in modo da suggerire quell’emozione al lettore:

Tom prese tutti i vestiti di Jane dall’armadio e li fece a

brandelli descrive un comportamento rabbioso senza

usare nessuna parola che Google possa riconoscere

come direttamente riferibile a “rabbia”.

Di Ngram Viewer e altri software che analizzano la

scrittura NeU ha parlato qualche tempo fa: si tratta di

programmi che servono per trovare o confrontare pa-

role, per scovare frasi ricorrenti (ed eventuali plagi),

per analizzare il lessico o valutare la leggibilità.

Per ora, l’interpretazione dei dati, però, spetta ancora

agli esseri umani.

Di analfabetismo emotivo, invece, cioè dell’incapacità

di riconoscere, e quindi di nominare e distinguere, e

quindi, magari, di gestire le emozioni parlano molti ar-

ticoli in rete, lamentando che specie i giovani ne sia-

no affetti.

Forse è vero, ma è altrettanto vero che le emozioni si riconoscono meglio dopo averle frequentate

per un’intera vita, e non per pochi anni.

L a s c r i t t u r a d e l l e e m o z i o n i e l ’a n a l f a b e t i s m o e m o t i v o

Test i e immagin i t ra t t i da ‘Nuovo e u t i le ’ Fonte: www.nuovoeut i le . i t Concess ione ‘Nuovo e Ut i le ’ - redaz ione@nuovoeut i le . i t .

QUANDO IL TURISMO E’ BIOLOGICO

Ponti sul Mincio

Gli edifici sono stati recentemente ristrutturati integralmente secondo i criteri dlla bioedilizia e del risparmio energetico utilizzando risorse rinnovabili. Questo intervento è stato

riconosciuto con il Premio Nazionale "Innovazione Amica dell'Ambiente 2006", patrocinato dalla Regione Lombardia e da Legambi ente e con Bandiera Verde Agricoltura 2007.

QUANDO IL TURISMO E’ BIOLOGICO

Ponti sul Mincio

Gli edifici sono stati recentemente ristrutturati integralmente secondo i criteri dlla bioedilizia e del risparmio energetico utilizzando risorse rinnovabili. Questo intervento è stato

riconosciuto con il Premio Nazionale "Innovazione Amica dell'Ambiente 2006", patrocinato dalla Regione Lombardia e da Legambi ente e con Bandiera Verde Agricoltura 2007.

17/18/19 magg

io 2

013

17/18/19 magg

io 2

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