Post on 17-Feb-2019
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!Conservatorio di Musica di Salerno
Ufficio Relazioni Internazionali in collaborazione con
Associazione Bottega San Lazzaro presenta
ERASMUS ON STAGE
V EDIZIONE
Chiesa di Sant’Apollonia via San Benedetto
Salerno
dal 27 settembre al 1 ottobre 2016
ore 20:00 ingresso l ibero
Cartoline dai nostri Erasmini…
"Oltre trenta concerti ed opere al mese, migliaia di artisti, conferenze e meeting in decine di teatri europei, sette lingue, amici in ogni angolo della terra, e una città che vive nel futuro. Ero partita per due mesi a Londra e non sono più tornata. E ho pure conosciuto Domingo!"
Ambra Sorrentino, Erasmus placement a Lipsia nel 2013, Erasmus traineeship nel 2014 a Londra, dove oggi vive e lavora come artist manager.
“Grazie ad Erasmus ho fatto un’esperienza di tirocinio post-diploma qualificante. Sono diventata più indipendente nello studio, scoprendo che posso migliorare contando sulle mie forze.” Orsola Leone, Erasmus traineeship nel 2016 a Cracovia.
“L'esperienza di studio all'estero mi ha aiutato a comprendere come non è il luogo fisico la vera meta, ma nuovi occhi per vedere le cose." Valeria Iacovino, Erasmus studio a Detmold nel 2016. E’ pronta a ripartire per Zurigo.
“Durante il mio percorso di studi intrapreso presso il Conservatorio di Salerno, ho avuto la possibilità di aderire al progetto Erasmus per ben 3 volte! La mia musica è il frutto personale di Esperienze, Espressioni, Emozioni che ho acquisito durante il tempo trascorso in mobilità.” Pasquale Mandia, Erasmus Placement a Lisbona nel 2013, Erasmus studio ad Aalborg nel 2015, Erasmus traineeship a Gent nel 2016.
27 SETTEMBRE 2016
“E come… Erasmus”
Pasquale Mandia Jazz Trio
Pasquale Mandia, batteria Francesco Russo, pianoforte
Giuseppe D’Alessio, contrabbasso
28 SETTEMBRE 2016
“Souvenirs d’Europa”
R. Schumann Romanze op. 94 (1810-1856) - Nicht schnell - Einfach, innig - Nicht schnell
Michele Adelizzi, clarinetto Azzurra Romano, pianoforte
W. A. Mozart Una donna a quindici anni (1756-1791) da Così fan tutte
Colette Manciero, soprano Azzurra Romano, pianoforte
G. Rossini Sventurata mi credea (1792-1868) da La Cenerentola
Orsola Leone, soprano Azzurra Romano, pianoforte
J. Massenet Va! Laisse couler mes larmes (1842-1912) da Werther
Luana Grieco, mezzosoprano Azzurra Romano, pianoforte
F. Schubert Auf dem Strom (1797-1828)
Colette Manciero, soprano Stefano Cardiello, corno
Azzurra Romano, pianoforte
________________________________________
E. Wolf-Ferrari Bondì, Venezia cara (1876-1948) da Il Campiello
Orsola Leone, soprano Azzurra Romano, pianoforte
V. Bellini Ah! Non credea mirarti… (1801-1835) Ah! Non giunge
da La Sonnambula
Colette Manciero, soprano Azzurra Romano, pianoforte
J. Offenbach Elle a fui, la tourterelle! (1819-1880) da Les Contes d’Hoffmann
Orsola Leone, soprano Azzurra Romano, pianoforte
G. Bizet Habanera (1838-1875) da Carmen
Luana Grieco, mezzosoprano Azzurra Romano, pianoforte
J. Offenbach Barcarolle (1819-1880) da Les Contes d’Hoffmann
Colette Manciero, soprano Luana Grieco, mezzosoprano Azzurra Romano, pianoforte
29 SETTEMBRE 2016
“Impressioni Romantiche”
F. Chopin Notturno op. 55 n. 1 (1810-1849) F. Chopin Fantasia in fa minore op. 49 (1810-1849) F. Liszt Grandes Études de Paganini n. 2 (1811-1886) Andantino Capriccioso ________________________________________ F. Schubert Sonata in la minore op. 143 D. 784 (1797-1828) - Allegro giusto
- Andante - Allegro vivace
M. Ravel Alborada del graçioso da “Miroirs” (1875-1937)
Valeria Iacovino, pianoforte
30 SETTEMBRE 2016
“Sax & Friends”
C. Lauba Adria (1952) per due sax contralti
Deborah Batà e Vincenzo Varriale, sax
F. Tanada Mysterious Morning III (1961) per sax soprano solo
Deborah Batà, sax
I. Nodaira Dashu no Sho (1953) per voce di mezzosoprano e sax contralto
Deborah Batà, sax Luana Grieco, mezzosoprano
G. Fitkin Gate (1963) per sax soprano e pianoforte
Deborah Batà, sax Enrico Vigorito, pianoforte
B. Cockroft Slap me (1972) per due sax contralti
Deborah Batà e Vincenzo Varriale, sax
1 OTTOBRE 2016
“Augsburg und Salerno”
G. Pierné Pastorale Variée dans le style ancien op. 30 (1863-1937) per flauto, oboe, clarinetto, tromba, corno e 2 fagotti
- Andantino - Tema in canone - I Double - II Double - III Double - IV Double - V Double
J. Raff Sinfonietta op. 188 (1822-1882) per 2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 corni e 2 fagotti
- Allegro - Allegro molto - Larghetto - Vivace
________________________________________ A. Dvořák Serenata op. 44 (1841-1904) per 2 oboi, 2 clarinetti, 3 corni, 2 fagotti, violoncello e contrabbasso
- Moderato, quasi marcia - Minuetto - Andante con moto - Finale
Raffaele Palazzo e Chiara Palmieri, flauti
Heike Steinbrecher, Elisabeth Traunbauer e Caterina Avallone, oboi Harald Harrer, Elisabeth Seidl e Fabrizio Fornataro, clarinetti
Giorgio Cardiello, Giulio Castellano, Gianpaolo Del Grosso, Pietro Nastri, corni
Angelo Landi, tromba Karsten Nagel, Marco Scidà e Francesco Quarata, fagotti
Francesca Taviani, violoncello Marco Cuciniello, contrabbasso
Karsten Nagel e Antonio Fraioli, direttori
Contaminazioni positive in Erasmus on Stage di Olga Chieffi
Un viaggio verso un avvenire diverso, un viaggio che concede di perdersi, di voltare le spalle al passato e di abbandonare le proprie sicurezze. Il recinto che racchiude il képos, in cui si cresce, si allarga, si apre, per favorire l’evoluzione umana e professionale. Studenti di generazione, origine e formazione diverse, giovani in movimento, ragazzi che arrivano e che partono, questo è il progetto Erasmus e che, nell'intervallo da uno spostamento all'altro, ci lasciano un dono prezioso codificato in arte. La dimensione di questi ricordi è quella di raccontare la propria identità geografica attraverso le forme, le tecniche e i contenuti che caratterizzano la personale produzione musicale, il cui filo conduttore è il tentativo di connettere delle tecniche differenti per costruire linguaggi empatici, sperimentare nuovi orizzonti di cambiamento, di trasformarsi e trasformarci, attraverso atti creativi che presenteremo nelle cinque serate di questa V edizione di Erasmus on Stage. Il concerto inaugurale, il 27 settembre, saluterà il ritorno del batterista Pasquale Mandia, con il suo trio, per un nuovo approdo musicale in Santa Apollonia, con la sintesi delle sue tre diverse esperienze europee, tra le tradizioni portoghesi, danesi e belghe. Ancora una volta il jazz in apertura, che “E’ come…Erasmus”, poiché esso non è solo musica, ma è un insieme di concezioni, teorie, racconti, immagini che hanno contribuito a dare forma ad un immaginario bianco e “nero”, impastato della sua natura improvvisata, la quale dispone con tensione verso ciò che verrà, verso le sorprese che irromperanno e la suspense che si crea nello scoprire, di volta in volta, un ulteriore tentativo di invenzione e di “incontro”. Il 28 settembre i ragazzi offriranno al pubblico dei preziosi “Souvenirs d’Europa”, a cominciare dalle Romanze op.94 di Robert Schumann per clarinetto e pianoforte, del 1849, nate
per oboe, tre composizioni dal carattere delicato e quasi salottiero, che passano dalla malinconia della prima, alla serenità e all'incanto melodico della seconda, per arrivare al mistero, quasi magico, della terza. Tre splendide voci, intoneranno arie dei massimi compositori europei dal Mozart del “Così fan tutte” “Una donna a quindici anni”, con Despina portavoce della filosofia da bodoir di Don Alfonso, al Rossini de’ “La Cenerentola”, con l’aria del sorbetto affidata a Clorinda “Sventurata mi credea”, che di solito viene espunta, al Massenet del Werther con “Va! Lasse couler mes larmes”, la grande emozione di Charlotte, che si svela su di una sorta di anticlimax del sax alto, sino allo Schubert di Auf dem Storm, ove al soprano e al pianoforte si aggiungerà il suono evocativo del corno. Aria di raro ascolto è certamente “Bondì, Venezia Cara” da “Il Campiello”, testamento musicale di Wolf-Ferrari, mentre il bel canto italiano sarà omaggiato dal finale de “La Sonnambula” di Vincenzo Bellini con l’aria di Adina e la virtuosistica cabaletta “Ah! Non credea mirarti….”. Dall’ Italia alla Francia con l’ Offenbach di Les Contes d’Hoffmann di “Elle a fui, la tourterelle!”, la prima aria di Antonia e la celeberrima “Barcarolle”, ove il soave e il patetico sono costantemente pedinati da ironia e senso del grottesco e la Habanera con cui si avanza algida e sensualissima, fiera e autodistruttiva, Carmen. La terza serata, il 29, sarà dedicata alle “Impressioni romantiche” che offre il pianoforte. Il Fryderyk Chopin del primo Notturno op.55, una vera e propria marcia funebre e della Fantasia in Fa minore op.49, un poema ove si alternano immagini epiche ad evocazioni di delicato lirismo, il Franz Liszt del secondo Grande Etude de Paganini, un funambolico capriccio, in confronto con la Sonata in La minore op.143 D.784 di Franz Schubert, un momento di ricerca drammaturgica, un cartone di studio per situazioni teatrali e il Ravel di Alborada del graçioso, la serenata di un
buffone, che fa il verso alla serenata spagnola, risoneranno sul palcoscenico di Santa Apollonia. Si va oltreoceano, con il sassofono contemporaneo Negli ultimi anni, il saxofono e in genere tutti gli strumenti a fiato, hanno ampliato le loro risorse musicali con l’utilizzo di molte tecniche che prima erano esclusivamente prerogativa del jazz e della musica contemporanea. Con l’incessante evoluzione delle forme di espressione musicale, queste tecniche sono state rivalutate e studiate sia per quanto riguarda l’aspetto compositivo, con tutto il bagaglio di una simbologia di scrittura, sia nella pratica dell’improvvisazione. “Sax & Friends”, il 30, con voce e pianoforte per autori quali Lauba, Tanada, Nodaira, Fitkin e Cockroft, in una full-immersion alla ricerca delle nuove strade del principe del Novecento. Gran finale il 1 ottobre, quando le nostre ance incontreranno i colleghi bavaresi nella serata “Augsburg und Salerno”, su pagine di Piernè, Raff e Dvoràk. Di Gabriel Piernè verrà eseguita la Pastorale Variée dans le Style ancien op.30, una trascrizione di un brano composto per pianoforte nel 1894, che riflette il fascino che il XVIII secolo ha esercitato per tutta la sua carriera su Piernè. Seguirà, l’opera 188 di Joachim Raff, composta a Wiesbaden nella primavera del 1873. Nel primo movimento, Raff impartisce una vera e propria lezione su come scrivere per strumenti a fiato, attraverso una infinita varietà di intrecci e dinamismi, per mezzo dei quali sembra giocare con i suoi due temi principali, il primo, malizioso e vivace, è quello dominante quasi sempre presente con il suo ritmo puntato, mentre il secondo è molto più raffinato, in modo da creare un raffinato contrasto. L’allegro molto è un breve movimento in 6/8 una danza in cui viene introdotta un’idea lirica intensa, che viene continuamente sviluppata attraverso combinazioni mutevoli, sino ad una stretta di chiara estrazione mendelsshoniana. Finale vivace con il movimento più breve del lavoro, costruito da due gruppi di temi – uno staccato spumeggiante e l’altro un po’ più lirico – sino a dissolversi in
un vorticoso, abbagliante finale, per questa magistrale “piccola sinfonia” di grande vitalità e brillantezza. Finale affidato all’Antonin Dvoràk della Serenata op.44, datata 1878 e speziata da suggestioni romantiche ed elegiache. La Serenata racchiude in sé molte delle caratteristiche compositive del musicista ceco. Apparentemente la Serenata obbedisce alla tradizionale suddivisione in quattro tempi. Ma il materiale usato è popolare. Già il primo movimento è una fantasiosa e libera marcia. Il secondo poi, dietro le due etichette di minuetto e trio, ospita due danze popolari cèche, una sousedka e un furiant (di quest'ultimo Dvorak farà grande e brillantissimo uso anche in altri lavori). Il tempo lento è costituito da un andante con moto che è un notturno, ma con una melodia semplice, di gusto cèco. Anche il finale consta di una danza popolare, una brillante polka che ospita, prima della ripresa, un richiamo alla marcia del primo movimento.
Olga Chieffi Studio Apollonia
Conservatorio Martucci ed Erasmus+: la musica europea nel cuore di Salerno
Erasmus On Stage arriva quest’anno alla quinta edizione! Ogni anno si allunga l’elenco degli studenti del Conservatorio Martucci che partecipano al programma di mobilità internazionale Erasmus+ per trascorrere un anno di studio o di tirocinio all’estero. E ogni anno i nostri ragazzi, di ritorno dalla loro mobilità, riportano a casa suoni ed emozioni da tutta Europa. Sono i nostri “Erasmini”, ragazzi che portano Salerno nel cuore e l’Europa negli occhi.
La fitta rete di rapporti con le più prestigiose istituzioni musicali d’Europa costruita negli anni dall’Ufficio Relazioni Internazionali del Conservatorio conta ormai una settantina di partenariati europei. Tra questi segnaliamo quest’anno quello fecondissimo con l’Università di Augsburg, in Germania, con
la quale il Dipartimento di Musica d’Insieme della nostra istituzione ha realizzato una master-production, cioè una serie di lezioni congiunte e un concerto finale per insieme di fiati. L’iniziativa, coordinata dal M° Antonio Fraioli con la collaborazione dell’Ufficio Relazioni Internazionali, ha permesso a docenti e studenti del Conservatorio Martucci e
Erasmus'on'Stage:'le'edizioni'passate'
Il'M°'Fraioli'e'il'suo'ensemble'di'fiati'
dell’Università di Augsburg di lavorare fianco a fianco per la realizzazione del concerto finale di Erasmus On Stage 2016. Come ogni anno, il Martucci si prepara anche quest’anno ad accogliere gli studenti di tutta Europa che hanno scelto di venire a Salerno per arricchire la loro formazione musicale. Il nostro Conservatorio non vede di accogliere e coinvolgere nelle sue attività didattiche e concertistiche gli studenti in arrivo da Germania, Belgio, Slovacchia e Turchia che quest’anno saranno ospiti del Martucci. Per rendere davvero indimenticabile l’esperienza Erasmus dei nostri studenti in arrivo, il conservatorio si avvale
ormai da anni di un’alleanza formidabile con l’Erasmus Student Network ESN di Salerno. ESN è una rete di studenti volontari che aiuta gratuitamente i ragazzi in arrivo da tutta Europa a cercare casa, a sbrigare le pratiche di registrazione al Comune, a conoscere il territorio della città e dei
dintorni. Ma l’attività di ESN non si ferma qui: dal volontariato sociale alla formazione nelle scuole, dalle iniziative di integrazione linguistica alle visite guidate presso il patrimonio storico-artistico italiano, gli instancabili ragazzi di ESN rappresentano la colonna portante dell’integrazione e del dialogo interculturale a Salerno.
Margherita Coraggio Ufficio Relazioni Internazionali
Lo#staff#dell'Ufficio#Relazioni#Internazionali#
Welcome'Day'per'gli'studenti'Erasmus'organizzato'dal'Conservatorio'in'collaborazione'con'ESN'Salerno'
ErasminiREGNO UNITO Londra Ambra Sorrentino, arpa IRLANDA Dublino Davide Crescenzo, musicologia Enrico Maria Monaco, musicologia SVIZZERA Losanna Alessia Avagliano, violino Federico Fabbricatore, violino Zurigo Giorgio Cardiello, corno Gianpaolo Del Grosso, corno Valeria Iacovino, pianoforte AUSTRIA Eisenstadt Annalisa D’Agosto, canto Anna Sorrentino, flauto Gaetano Ferrara, flauto
Linz Alessandra Della Croce, canto Gianluca Sorrentino, pianoforte Vienna Angelo Villari, pianoforte Angelo Mazzitelli, basso tuba
BELGIO Gent Margherita Coraggio, pianoforte Marco Fazzari, batteria Emanuele Grieco, sassofono Maurizio D’Antonio, basso elettrico Pasquale Mandia, batteria jazz Rosario Avella, batteria jazz Federico Milone, sassofono Brussel Gianni Di Crescenzo, pianoforte jazz Emiliano Franco, batteria Angelo Gregorio, sassofono Gianluca Poto, tromba Lovanio Raffaele Mercadante, sassofono Luciano Napoli, basso elettrico Maurizio Pascale, pianoforte Carmela Petrone, pianoforte Giuseppe Talamo, trombone Ileana Mottola, canto jazz Alessandro Russo, sassofono Bonaventura Oliviero, flauto Carmela Persico, violino Michele Adelizzi, clarinetto Azzurra Romano, pianoforte Anversa Marco Fazzari, batteria Deborah Batà, sassofono Daniele Testa, fisarmonica
Deborah Batà, Anversa
Stefano Cardiello, Hannover
NORVEGIA Oslo Luigi Pisapia, canto
GERMANIA Hannover Stefano Cardiello, corno Weimar Matteo Coppola, tuba Thomas Brian Rizzo, violoncello Augsburg Nello De Vita, pianoforte Valentina Mastrangelo, canto Tommaso Mastrodomenico, contrabbasso Giuseppina Crescenzo, management Simone Mingo, flauto Alfonso Avitabile, viola Sara Rispoli, violino Angela Pace, canto Dresda Kristina Kulish, pianoforte Simone Mingo, flauto Sara Rispoli, violino BerlinoGiuseppe Bottiglieri, contrabbasso Margherita Coraggio, pianoforte Brema Mario Buoninfante, elettronica Lipsia Ambra Sorrentino, arpa
Mannheim Antonio Montuori, percussioni etniche Marco Castaldo, percussioni etniche
Friburgo Antonio D’Amato, composizione Daniele Testa, fisarmonica Detmold Angelo Funaro, basso tuba Valeria Iacovino, pianoforte Alessandro Pisapia, tromba
Düsseldorf Domenico Limardo, basso tuba Münster Gianpaolo Del Grosso, corno DANIMARCA Aalborg Pasquale Mandia, batteria Odense Giovanni Morisco, basso tuba ESTONIA Tartu Bernardino Caruso, batteria Tallin Lorenzo Campese, pianoforte jazz SPAGNA Granada Giuseppe Basile, trombone Veronica Palermo, canto Maria Pellegrino, canto Antonio Reda, trombone Alessandra Urso, canto Alfredo Sarno, percussioni Alicante Marco Criscuolo, pianoforte Alessandra Garibaldi, pianoforte Carolina Danise, pianoforte
Azzurra Romano, Lovanio
Daniele Testa, Anversa
Marco Stinga, management Gaetano Santucci, composizione Barcellona Kristina Kulish, pianoforte Antonio D’Amato, composizione La Coruña Antonio Castaldo, pianoforte Piergiorgio Del Duca, chitarra jazz Madrid Virginia Leone, chitarra Malaga Anna Sorrentino, flauto Valencia Filomena Cassino, management Maria Rosaria Palladino, canto Saragozza Angelo Mazzitelli, tuba Salamanca Domenico Limardo, tuba Isole Canarie Alberto Falcione, chitarra
POLONIA Cracovia Orsola Leone FRANCIA Lione Alessio Cosimato, batteria Parigi Gianfranco Ferrara, canto Raffaele Grimaldi, direzione di coro Poitiers Floriana Maria Knowles, violino
Besançon Pasquale Cardenia, pianoforte Enza D’Auria, pianoforte OLANDA Rotterdam Giuseppe Bottiglieri, contrabbasso jazz Cosimo Panico, trombone Marco Panico, tuba Marco Castaldo, percussioni etniche Groningen Lucio D’Amato, pianoforte jazz L’Aja Mario Buoninfante, elettronica Giannicola Margarucci, elettronica
PORTOGALLO Lisbona Pasquale Mandia, batteria SVEZIA Stoccolma Giannicola Margarucci, elettronica ROMANIA Bucarest Antonio Amato, violoncello TURCHIA Instanbul Alberto Paternuosto, chitarra
Gaetano Santucci, Alicante
Michele Adelizzi, Lovanio
un progetto del
Conservatorio di Musica “Giuseppe Martucci“ Ufficio Relazioni Internazionali
in collaborazione con
Associazione Bottega San Lazzaro
progettazione e organizzazione
Margherita Coraggio
hanno partecipato:
Michele Adelizzi Caterina Avallone
Deborah Batà Giorgio Cardiello Stefano Cardiello Giulio Castellano Marco Cuciniello
Giuseppe D'Alessio Gianpaolo Del Grosso
Fabrizio Fornataro Antonio Fraioli Luana Grieco Harald Harrer
Valeria Iacovino Angelo Landi Orsola Leone
Colette Manciero Pasquale Mandia
Karsten Nagel Pietro Nastri
Raffaele Palazzo Chiara Palmieri
Francesco Quarata Azzurra Romano Francesco Russo
Marco Scidà Elisabeth Seidl
Heike Steinbrecher Francesca Taviani
Elisabeth Traunbauer Vincenzo Varriale
Enrico Vigorito
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