COMPETENZE PER LO SVILUPPO, TECNOLOGIE PER LE COMPETENZE

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Una presentazione che mi è costata molta fatica ma che mi ha dato molta soddisfazione

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Tecnologie, metodologie ed

efficacia dell’apprendimento

Convegno TecnoforCOMPETENZE PER LO SVILUPPO,

TECNOLOGIE PER LE COMPETENZE Cagliari, 18 marzo 2005

Intervento di G.Marconatogianni_marconato@libero.it

Gli artefatti disponibili determinano sempre il modo di operare ed i suoi risultati

Una convinzione (quasi una tesi) Le tecnologie oggi disponibili ci

consentono di adottare un paradigma pedagogico e didattico di straordinaria efficacia sociale ed economica

FaD pre-tecnologicaprocesso di insegnamento e di

apprendimento riferito ad un paradigma pedagogico e

didattico che veniva reso operativo con gli strumenti allora disponibili per la “connessione” tra gli agenti del processo educativo

determinato da un set didattico limitato alle potenzialità di un testo scritto

Approccio con consistenti limiti per i fattori cruciali per l’apprendimento:

interazione comunicazione collaborazione esplorazione ricerca

OggiNuovi strumenti che ci consentono di: adottare un diverso paradigma

pedagogico e didattico (presente anche in epoca pre-tecnologica ma che con le tecnologie può esprime pienamente tutte le sue potenzialità)

ottenere risultati di apprendimento molto migliori

mie sub-tesi A)Il primo approccio all’integrazione delle

tecnologie nei processi di insegnamento e di apprendimento (e-learning) non ha prodotto significativi risultati e non ha dimostrato un significativo valore aggiunto in quanto rende operativo un modello formativo guidato dalla tecnologia

mie sub-tesi B)Con un approccio guidato

dall’apprendimento in cui le tecnologieA. sono “strumenti”B. sono usate solo quando migliorano

l’esperienza di apprendimento

le tecnologie possono offrire un consistente valore aggiunto nella costruzione di conoscenza e competenza a livello collettivo ed individuale.

Warning !!!! le tecnologie Sono la soluzione, ma dove è il

problema?Sono la risposta, ma quale è la

domanda?

Temi del mio intervento Cos’è la competenza Cosa intendiamo per conoscenza Cosa intendiamo per

“apprendimento” Quale è lo scopo della formazione L’uso didattico delle tecnologie

La competenza: cosa è saper agire in modo pertinente in un

contesto particolare, scegliendo e mobilitando un doppio equipaggiamento di risorse: risorse personali (conoscenze, saper fare, qualità, cultura, risorse emozionali …) e risorse di rete (banche dati, reti documentali, reti di esperti …).

La competenza: cosa vuol dire essere competenti agire con competenza significa saper

fronteggiare situazioni ordinarie e situazioni perturbate mobilizzando, in maniera pertinente, una grande quantità di risorse personali ed esterne.

La competenza: quali sono le caratteristiche Non si può essere competenti da soli: la

competenza ha una dimensione sociale e si estrinseca attraverso la cooperazione

La competenza è strettamente connessa ad una specifica situazione che può essere professionale e sociale

La competenza: quali sono le componenti Conoscenze generali (concetti, saperi disciplinari) Conoscenze specifiche all’ambiente professionale Conoscenze procedurali Saper fare operazionali Conoscenze ed i saper fare esperienziali Saper fare relazionale Saper fare cognitivi Attitudini e qualità Risorse psicologiche Risorse emozionali

La competenza: come si acquisisce Sviluppare competenza significa far

acquisire risorse, allenare a mobilizzarle, selezionarle e combinarle

Va tenuto presente che non si possono professionalizzare le persone:

soltanto le persone possono professionalizzarsi non ci si professionalizza soltanto partecipando

ad azioni di formazione, ma anche attraverso l’esperienza di situazioni professionali ed extra professionali

Cos’è la competenza: come si acquisisce la costruzione di competenza avviene

attraverso la navigazione professionale: si determina il bersaglio di professionalizzazione come punto di arrivo e si naviga attraverso opportunità di professionalizzazione diverse ed in cui ci possono, anche, essere passaggi obbligati (passare dai programmi alla cartografia)

Sono poco adeguati grandi piani formativi a percorsi individualizzati e flessibili fatti di differenti opportunità

Cosa intendiamo per conoscenza l’informazione non è conoscenza l’informazione è un “oggetto” neutro, privo

di significato, che si trasforma in “conoscenza” quanto il soggetto se ne appropria trasformandolo in uno “strumento”

La conoscenza è uno strumento per risolvere problemi, ad ottenere risultati

Cosa intendiamo per “apprendimento” Il processo di trasformazione

dell’informazione in conoscenza L’apprendimento è il processo attraverso

cui si da senso personale agli eventi risolvendo la dissonanza tra ciò che già conosciamo e ciò, nelle nostre interazioni con la realtà, che ci risulta nuovo e diverso. La risoluzione di queste dissonanze richiede un insieme di attività mentali e materiali, di interazioni con persone ed artefatti

Cosa intendiamo per “apprendimento” l’apprendimento è un processo di entrata

in una comunità, un imparare ad usare gli strumenti come li usa un professionista: uno studente, come un apprendista, che si accinge a padroneggiare l’uso di uno strumento (anche concettuale), apprende (diventa esperto) entrando a pieno titolo nella comunità degli esperti condividendone le “pratiche” (gli strumenti, la cultura)

Quale è lo scopo della formazione fare in modo che le persone possano fare

un uso di quanto appreso a scuola nelle situazioni professionali e sociali in cui si troveranno ad agire in modo “competente”

favorire la costruzione di conoscenze (profonde) che possano essere utilizzate dalle persone come “strumenti per risolvere problemi”

Quale è lo scopo della formazione non è come favorire la memorizzazione o

la “conoscenza” a livello individuale, ma come accrescere l’abilità delle persone

di agire in un “sistema cognitivo” ampio di stabilire adeguate relazioni tra tutte le

componenti dell’ambiente che sono portatrici della conoscenza utile per una persona, la sua “comunità”

Se, si concorda che la competenza è:possedere, mobilitare ed

usare risorse in modo contestualizato la conoscenza è: uno strumento per

risolvere problemi l’apprendimento è:la trasformazione delle

informazioni in conoscenza lo scopo della formazione è: abilitare le

persone ad essere competenti ……

…le tecnologie vanno utilizzate per sostenere lo sviluppo di conoscenze profonde e non superficiali ed

inerti applicazione di conoscenze in specifici

contesti capacità metacognitive capacità di collaborazione e networking capacità di risolvere problemi capacità di ricercare ed usare risorse

L’uso didattico delle tecnologie

i limiti dell’ e-learningun approccio alternativo: il technology-enhanced learning

I limiti dell’e-learning: le evidenze Elevati tassi di non completamento: più del 50% Atteggiamenti negativi da parte di chi lo ha

adottato le imprese: non ottenuti i benefici sperati gli utenti finali: disagio con il modo di studiare

Mancato ritorno degli investimenti Pubblici Privati

Contrazione del mercato internazionale Chiusura di aziende Fusioni tra aziende Fallimenti

Perchè? Il pilastro dell’e-learning

AccessoAnytimeAnywhere

Una domanda (non provocatoria)

Credete veramente che le persone vogliano apprendere solo perchè i contenuti da studiare sono accessibili …..

AnytimeAnywhere?

La mia risposta

NO

Le persone (forse) voglio apprendere se Hanno una ragione per apprendere Ciò che stanno apprendendo ha una

rilevanza nella loro vita Possono usare le cose che stanno

apprendendo in situazioni di vita reale Sono consapevoli dei benefici che possono

ottenere a seguito della fatica dell’apprendimento

…quindi…

Dando accesso ai contenuti, le persone non apprendono, solo perchè i contenuti sono accessibili e disponibili, …. anytime and anywhere

Ulteriori “punti di forza”dell’e-learning efficienza nella gestione dei

contenuti, delle persone e delle comunicazioni

Risparmio nei costi Rendere i corsi e l’apprendimento

flessibili, personalizzabili, attrattivi e divertenti

Altre parole dell’e-learning Piattforma – LMS, CMS, Courseware Multimedialità VR, Realtà virtuale CMC, computer mediated communication Satellite Interoperabilità (standard) Learning (Digital) Object Mobile Learning ………..

Nulla ha a che fare con L’esperienza

dell’apprendimento L’utilità dell’apprendimentoIl miglioramento

dell’apprendimento

conclusione (?)

L’e-learning ha poco o nulla a che vedere con l’apprendimento (?)

Non esiste “apprendimento elettronico” come e-commerce e-government e-banking e-communication e- …………………

Esiste solo l’apprendimento, indipendentemente Dagli strumenti che si usano

Analogici Digitali

Dal luogo in cui avviene In presenza A distanza

“Tecnologie” e “distanza”

Non risolvono, ma …. Aumentano i problemi dell’apprendimento

Perchè usare le tecnologie? Collaborare Ricercare informazioni Analizzare, comaparare, diagnosticare Riflettere Rappresentare conoscenza Comunicare Risolvere problemi Vivere una esperienza di apprendimento in una

dimensione sociale, in una comunità Costruire artefatti Sviluppare competenze sociali e metacognitive Costruire significati

Come? Prime idee per un paradigma

Technology-enhanced Learning

Slogan….. Le tecnologie al servizio

dell’apprendimento Le tecnologie che migliorano

l’apprendimento Prima l’apprendimento e poi le tecnologie Prima l’apprendimento e poi

l’insegnamento

Una nuova “rivoluzione copernicana” L’apprendimento e la persona che

apprende al centro Mentre ruotano attorno

I sistemi educativi L’ insegnante Le tecnologie

Technology-enhanced Learning

Concetti guida Strumenti

Concetti guida

Apprendimento situato Comunità di pratica Conoscenza distribuita

Apprendimento situato la conoscenza esiste solo in relazione ad

un contesto di utilizzo “situato” non significa che qualcosa è

concreto e particolare o che non è generalizzabile ed immaginario. Implica che una determinata pratica sociale è interconnessa in molti modi con altri aspetti dei processi sociali in corso nei sistemi di attività a molti livelli e particolarità e generalità. J. Lave (1991)

Comunità di pratica l’apprendimento è visto come il processo

di entrata in una comunità, un imparare ad usare gli strumenti come li usa l’esperto fino a condividerne le “pratiche” (gli strumenti, la cultura) di quella comunità.

l’apprendimento non è l’acquisizione di una struttura cognitiva ma l’accresciuta padronanza delle regole di partecipazione alla prestazione esperta (Lave e Wenger)

Conoscenza distribuita La conoscenza umana e la sua

rappresentazione non è confinata (localizzata) nella mente di un individuo ma è presente (“distribuita”) nella mente di più persone, negli strumenti e negli artefatti presenti nell’ambiente (Salomon, 1993, Hutchins, 1995)

Lo scopo di un sistema educativo non è come favorire la memorizzazione o

la “conoscenza” a livello individuale, ma come accrescere l’abilità delle persone di

agire in un “sistema cognitivo” ampio e di stabilire adeguate relazioni tra tutte le componenti dell’ambiente che sono portatrici della conoscenza utile per fronteggiare una situazione

Strumenti di un sistema TeL Ambiente di apprendimento Strategie didattiche Attività di apprendimento Risorse per l’apprendimento

1) Ambiente di apprendimento

Progettare l’insegnamento significa creare le condizioni per poter fare esperienze di apprendimento.

non un “corso”, ma un insieme di risorse che supportano il compito di apprendimento, “…un luogo dove le persone possono lavorare assieme e supportarsi l’un l’altro mentre usano una varietà di strumenti e di risorse informative nel loro compito di conseguire gli obiettivi di apprendimento e di risolvere problemi” ( Wilson , 1996).

Un “ambiente di apprendimento” è un luogo dove viene data la possibilità agli allievi di

determinare i propri obiettivi di apprendimento,

di scegliere le attività da svolgere, viene dato accesso a risorse informative

ed a strumenti è possibile lavorare con supporto e guida

Chi apprende in un “ambiente d’apprendimento” autentico, si impegna in una molteplicità di attività differenti nel perseguimento di altrettanto molteplici obiettivi di apprendimento, con il formatore a svolgere il ruolo di allenatore (coach) e di facilitatore (Perkins,1991).

In questo contesto, l’apprendimento è sostenuto, ma non controllato e diretto; un “ambiente d’apprendimento” è, così, un luogo dove l’apprendimento è stimolato e supportato (Wilson, 1996).

2) Strategie didattiche La strategia didattica è un insieme di

attività finalizzata a facilitare il compito di apprendimento in un contesto di "costruzione guidata" di conoscenza (Goodyear, 2001) chi apprende svolge un ruolo attivo reale nel

proprio apprendimento importanza di un ruolo esterno di orientamento

e sostegno al lavoro di chi apprende

Esempi di strategie didattiche ambienti di apprendimento generativo flessibilità cognitiva istruzione ancorata apprendimento per progetti e problemi apprendimento riflessivo mappe concettuali apprendimento attraverso scoperta ed

interrogazione

Strategie costruttivisticherealizzano i principi che l’apprendimento:

è collegato all’esecuzione di attività e non è possibile con atteggiamenti passivi

è una attività non individuale ma collettiva si sviluppa attraverso “attività” reali che sono

mediate dalla comunicazione, dal dialogo, dalla negoziazione di significati, dalla riflessione

non è una semplice memorizzazione e ripetizione di contenuti

3) Attività di apprendimento Il principio cognitivo su cui si fondano è

che non si impara leggendo o ascoltando, ma pensando e facendo: l’apprendimento cosciente e l’attività sono interattive ed interdipendenti (non si può agire senza pensare o pensare senza agire) (Leontiev)

L’attività ed il pensiero cosciente sono i meccanismi centrali dell’apprendimento

Attività di apprendimento Le attività di apprendimento devono

essere autentiche: presentare molte delle richieste cognitive che

la situazione reale richiede lavorare su problemi da risolvere utilizzare il pensiero critico svolgere attività ancorate in usi reali

4) Risorse per l’apprendimento Attività Contenuti Tools tecnologici Faciliatori “Pari”

Contenuti In un “ambiente d’apprendimento” non

sono completamente definiti: chi apprende è la persona migliore a decidere cosa è significativo per lui stesso

sono “aperti” Non pre-strutturati o “impacchettati”, ma Aperti, da aggregare da parte dell’utilizzatore

Contenuti – knowledge base raccolta di documenti di diverso formato

digitale rappresentano articolati e differenziati

punti di vista sui temi rilevanti all’interno del dominio di conoscenza delle aree disciplinari coinvolte nel processo

documentazione di base o di riferimento che va utilizzata per svolgere le “attività” o per risolvere i “problemi” che strutturano il percorso formativo

Contenuti Apprendere con il supporto di una

“knowledge base”, consente approcci personali ai compiti d’apprendimento e stimola a costruire rappresentazioni della conoscenza altrettanto personali e, per questo, meglio integrata nella struttura cognitiva della persona

Tools tecnologici per il trattamento di informazioni (processing tools) la ricerca di informazioni (seeking tools) la raccolta di informazioni (collection tools) la rappresentazione di relazioni tra concetti,

fatti… (organisation tools) collegare vecchie e nuove conoscenze, per

costruire nuova conoscenza (integration tools) creare (generation tools) comunicare (communication tools)

Faciliatori dell’apprendimento L’insegnante

da “esperto della disciplina” a “esperto dell’apprendimento”

da organizzatore e trasmettitore di informazioni a facilitatore dell’apprendimento.

Faciliatori dell’apprendimento: competenze guida delle persone che apprendono

all’approccio alla conoscenza rilevante, orienta e sostiene l’esplorazione personale (è, quindi, un “esperto” della materia che non seleziona i segmenti rilevanti che gli allievi devono studiare ma che traccia possibili strade per esplorare i diversi domini di conoscenza);

sostegno negli approcci individuali all’appropriazione e costruzione della conoscenza ed allo studio indipendente (è, quindi, un esperto della dimensione individuale in cui avviene il processo d’apprendimento);

gestione della dimensione sociale e collaborativa in cui il significato viene costruito (è, anche, un esperto dei processi sociali attraverso i quali si ha la costruzione di significato)

selezione ed utilizzo dei supporti tecnologici che rendono possibile il perseguimento delle finalità sopra indicate (conosce la tecnologia per utilizzarla didatticamente).

“Pari”: partner per Collaborare Comunicare Costruire Riflettete Mettere in comune esperienza …………….

I tre pilastri del TeL

Le tecnologie come strumenti cognitivi

Engaged Learner Activity-based Learning

A) Tecnologie come nastri trasportatori Le tecnologie sono state usate come

“trasportatori” di conoscenza/informazioni un “esperto” della materia progetta e

sviluppa le sequenze d’istruzione e riversa il tutto su supporto digitale

chi insegnava all’allievo non è più l’insegnante biologico ma l’insegnante digitale: chi insegna è la tecnologia

si apprende dalla tecnologia

“No-significative Difference” La stragrande maggioranza delle ricerche

non pubblicate e la maggioranza di quelle pubblicate nel campo dell’utilizzo delle tecnologie come “nastri trasportatori” di conoscenza dimostrano (Russel, 1999) che il loro utilizzo non ha prodotto alcuna differenza significativa in termini di apprendimento

Perchè? non è possibile prevedere con accuratezza

il comportamento di un organismo complesso come è la mente di una persona

e’ necessario ripensare l’utilizzazione delle tecnologie come mediatrici dell’apprendimento

Le tecnologie come strumenti cognitivi

attrezzi cognitivi, strumenti che aiutano le persone a trascendere i limiti della propria mente come la memoria, il pensiero, la capacità di risolvere problemi, ad organizzare ed a rappresentare ciò che

sanno

e ad amplificare il modo di pensare

Le tecnologie come strumenti cognitivi

Quando si utilizzano le tecnologie come partner (apprendere con le tecnologie), si scaricano sul computer alcuni carichi cognitivi improduttivi correlati a compiti di memorizzazione, lasciando libera la persona che apprende di pensare in modo maggiormente produttivo

Le tecnologie come strumenti cognitivi Cognitve tools sono:

i database i fogli di calcolo i network semantici i sistemi esperti gli strumenti per lo sviluppo di applicazioni

multimediali i micromondi gli strumenti di visualizzazione i sistemi di comunicazione …………………………..

Le tecnologie come strumenti cognitivi L’esecuzione di attività, o “compiti

d’apprendimento” porta lo studente a sviluppare una comprensione profonda dell’oggetto dello studio e, nel contempo, favoriscono lo sviluppo di abilità di pensiero

Chi utilizza questi strumenti, pensa in modo più profondo ai contenuti che sta apprendendo e sviluppa una maggior comprensione, un apprendimento più stabile ed una maggior facilitazione del transfer in situazioni d’uso reale, (Jonassen 1998)

Le tecnologie come strumenti cognitivi Gli “strumenti cognitivi”

non hanno lo scopo di rendere più facile il compito di apprendimento, ma richiedono a chi apprende di pensare in modo più “duro” ai contenuti oggetto dello studio

sono strumenti di riflessione ed amplificazione cognitiva che aiutano lo studente a costruire la sua propria realtà

B) Engaged LearnerLa persona che apprende Svolge un ruolo di “governo” del proprio

apprendimento E’ impegnata mentalmente e fisicamente Svolge continue “attività di

apprendimento” Si impegna in attività individuali e

(soprattutto) collaborative Agisce in un ambiente (di apprendimento)

ricco di risorse

C) Activity-based Learning Il paradigma proposto è basato su “attività

di apprendimento e tutto ruota attorno Contenuti Strumenti Comportamento degli “allievi” Comportamento dei “docenti”

Per concludere

Le tecnologie……. Non vanno considerate come strumenti

per il trasferimento di informazioni ma come strumenti cognitivi

Non vanno usate solo per accedere informazioni ma per supportare e facilitare collaborazione e socializzazione

Devono impegnare la persona che apprende in attività cognitive e pratiche

Le tecnologie ……. Non devono guidare e dirigere chi

apprende ma sono strumenti con cui chi apprende può interagire e che gli richiedono partecipazione attiva

Non hanno valore solo perchè semplificano e rendono più efficienti le attività professionali, ma anche perchè sono strumenti che migliorano l’esperienza di apprendimento

Conclusione 2

Domande alla ricerca di risposte Come si apprende e come viene facilitato

e/o ostacolato il processo di apprendimento quando nell’ambiente di apprendimento si integrano anche le tecnologie?

Come cambiano il ruolo, le competenze ed il modo di lavorare del docente quando si utilizzano anche le tecnologie?

Come cambia il modo di lavorare/studiare di un allievo quando usa le tecnologie?

Domande alla ricerca di risposte Quali strategie didattiche specifiche si

possono attivare quando si usano le tecnologie?

Come si possono integrare didattica convenzionale e didattica supportata dalle tecnologie?

Per quali obiettivi di apprendimento specifici di un dominio di conoscenza si possono usare le tecnologie per migliorare l’apprendimento degli allievi?

Domande alla ricerca di risposte Come si possono migliorare le azioni

formative che già si realizzano con modalità convenzionali utilizzando esclusivamente o in parte le tecnologie?

Quali sono le risorse che sono necessarie per attivare un ambiente di apprendimento che utilizza anche le tecnologie?

Come si può sostenere il lavoro delle persone che apprendono quando usano le tecnologie?

Conclusione 2

Il “Phoenix-effect”

Figure 7. Typical diffusion pattern shown by many recent educational innovations (adapted from Tiffin, 1980).

Conclusione 3

Conclusione 3

Grazie

gianni_marconato@libero.it