Comunicazione efficace

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Maristella CarnioCroce Rossa Italiana

Istruttrice MDPEDIstruttrice PBLSDIstruttrice PSTI

Comunicazione Efficace

Croce Rossa Italiana

Comitato Locale di Casatenovo

Obiettivi

Definire il concetto di comunicazione efficace

Illustrare la differenza tra verbale e non verbale

Comunicazione: definizione

Comunicare: dal latino: [communicare], mettere in comune, derivato di [commune], propriamente, che compie il suo dovere con gli altri, composto di [cum] insieme e [munis] ufficio, incarico, dovere, funzione.

La comunicazione

La comunicazione non è soltanto un processo di trasmissione di informazioni (secondo il modello di Shannon-Weaver) ma è un processo costituito da un soggetto che chiamiamo emittente che ha intenzione di far sì che un altro soggetto che chiamiamo ricevente pensi o faccia qualcosa. Nella comunicazione c'è sempre un altro soggetto.

La comunicazione efficace

Atto pragmatico

Comunicazione Comunicazione efficace

ConvincereEmozionareInsegnareSpingere a un’azione

Verbale VS Non verbale

“Non si può non comunicare” Paul Watzlawick

Comunicazione verbale

Comunicazione paraverbale

Comunicazione non verbale

Non verbale55%

Paraverbale38%

Verbale7%

Contatto visivo

Postura

Tono di voce

Volume

Variazioni e pause

Informazioni

La comunicazione è circolare

Il reale significato di ciò che avete comunicato (non di ciò che avete detto) è contenuto nella risposta che ottenete.

FEEDBACK

Domande?

3 componenti

1. Componente EMOTIVA/MOTIVAZIONALE (perché si sta comunicando);

2. Componente COGNITIVA (contenuto dei messaggi);

3. Componente COMPORTAMENTALE (verbale VS non verbale).

VERBALE

La comunicazione verbale

È costituita esclusivamente da informazioni.Di fatto è razionale e cosciente.

Ogni messaggio è composto da un “cosa” e da un “come”

Cosa dico,come lo dico:

Positivo VS Negativo

Ogni messaggio è composto da un “cosa” e da un “come”

“Le rubo solo un minuto”“Non ti annoierò”“Disturbo?”“Non preoccuparti”“C’è un problema”

“Sarò breve”“Ti stupirò”

“Posso?”“Stai tranquillo”

“Abbiamo una situazione da risolvere”

• Massima della quantità

• Massima della qualità

• Massima della relazione

• Massima del modo

Modello pragmatico – Grice, 1975

Non dare più informazioni di quanto richiesto.

Informazioni vere, originali, documentate.

Siate pertinenti, non divagate!

Chiari, sintetici, ordinati.

Domande?

NON VERBALE

La comunicazione non verbale

Costituita da atteggiamenti, è spesso inconscia ed è incontrollabile e determina molti aspetti della comunicazione.

La comunicazione non verbale

Avete poco tempo per dividere il mondo in due: chi sarà interessato al vostro messaggio e

vi presterà attenzione e chi no…

Il linguaggio non verbale

• Tono della voce• Mimica facciale• Gestualità• Abbigliamento• Sguardo• Prossemica• Postura

Tono della voce

Se iniziate a voce bassa, il volume tenderà a zero rapidamente. Nervosismo e ansia tendono a spegnere e a strozzare le voci troppo basse.

Parlate a voce un po’ più alta del normale: come se parlaste al fondo della platea.

Non parlate mentre state facendo altro (sistemare fogli, prese di corrente, eccetera).

Tono della voce

Le cose importanti devono “suonare” importanti (come quando sottolineate le parole in un libro).

Usate le pause in modo strategico, per incuriosire il pubblico, per dare enfasi al discorso e dare modo a tutti di assimilare.

SilenzioPausa

Mimica facciale

Usatela per dare connotazione emotiva al messaggio.

Gestualità

La gestualità è uno strumento in più per essere efficaci nel nostro discorso.

Ricordate che l’efficacia comunicativa passa per il corpo!

Un oratore “asettico” non risulta più scientifico, ma solo più disinteressato al pubblico e all’argomento. Noia!!!

Gestualità

Abbigliamento

L’abito fa il monaco!

Indossate SEMPRE la divisa con il vostro nome ben leggibile.

Sguardo

“Per farsi capire dalle persone, bisogna parlare prima di tutto ai loro occhi.”

Napoleone

Sguardo

Mentre parlate al pubblico cercate di guardarlo veramente,

Nel caso di un pubblico vasto trovate una serie di “zone” alle quali rivolgervi

Fissate la persona per almeno 2-3 secondi, poi scegliete un altro punto per altri 2-3 secondi, e così via (bisogna allenarsi un po’.

Vi state rivolgendo a persone con le quali siete realmente in contatto. Fate in modo che ad ogni contatto visivo possiate dire reciprocamente: “ci siamo visti!”

SguardoFissare ossessivamente una sola persona

per tutto il tempo.

Fare uno scanning a velocità supersonica di tutta la platea

Guardare nel vuoto e ogni tanto “tornare sulla terra”

Voltare le spalle al pubblico e/o guardare lo schermo

Attendo il tuo feedback

Il feedback arriva sempre

Restituisce lo sguardo

“lasciami entrare”

Un breve giro di danza

Ma senza esagerare

Ci separiamo delicatamente

gli occhi lasciano per ultimiCroce Rossa Italiana

Con il massimo rispetto

Prossemica

Individuate sempre lo spazio più adeguato per svolgere la lezione senza invadere lo spazio persona e sociale del vostro pubblico.

Prossemica

0 – 30 cm

45 cm – 1 m

2 – 4 m

Postura

La postura rappresenta il modo con cui usiamo il corpo per comunicare. Il 70% della comunicazione è corporea, che lo vogliamo o no!

Il corpo va quindi usato come canale di comunicazione.

È meglio stare in piedi e muoversi.

Postura

Muoversi sì, ma come?

State il più possibile al centro, in modo da guardare tutti.

Mettetevi in modo da potervi avvicinare alle persone.

Non mettete barriere tra voi e gli altri. Non nascondetevi dietro leggii o cattedre.

Usate tutto il corpo e non solo una mano

Scegliete un punto baricentro. Muovetevi, ma tornate poi sempre al punto focale, ovvero una posizione neutra.

Postura

PosturaIl rapporto con il pubblico si basa sul contatto visivo: cercate di non dare le spalle alla platea

Non impallate la proiezione con il corpo!

Evitate di girarvi e sbracciarvi toccando lo schermo. Citate il dato guardando la platea, dicendo, ad esempio: “la colonna verde evidenzia…”

Postura

Parlate vicino allo schermo, in modo da evitare la “schizofrenia” degli sguardi del pubblico.Anche se vi muovete, restate vicini allo schermo all’inizio, quando commentate le slide, e ogni volta che vi riferite ad esse.

Postura – errori comuni

Il camminatore

Adamitico

Mani in tasca

Arroccato

Caffettiera

Domande?

Grazie per l’attenzione,

Maristella CarnioCroce Rossa Italiana

comitato locale di CasatenovoIstruttrice MDPEDIstruttrice PBLSDIstruttrice PSTI

maristella.carnio@crilombardia.org

Comunicazione efficace

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