Credevo fosse digitale invece era collaborazione: digital and sharing economy

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Presentazione con numeri esempi e considerazioni sull'uso del digitale per avviare, consolidare e far cresce pratiche collaborative

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Credevo fosse il digitale invece era collaborazione

Michele d'Alena@micheledalenaMicheledalena.it10 dicembre 2013 Roma

sharing is caring!

Dall’open government al software opensource,

l’apertura è diventata uno dei metri di giudizio più importanti per misurare l’innovazione

per open si intende l’insieme di pratiche che vanno dalla condivisione dei dati (in forma accessibile a

chiunque), e di spazi di lavoro (e non solo), alla rinuncia a forme di tutela che limitano la possibilità di riutilizzare le informazioni e le conoscenze, come il brevetto o il copyright, ma anche aprire processi di governance, di raccolta fondi, di cura dei beni comuni...

Un metodo nuovo, una grammatica capace di scardinare l' 'opacità dei processi, di mettere in condivisione di cose, risorse, ideemigliorando la vita di tutti

dall'hardware alla distribuzione, dal giornalismo al turismo, l' #open, impatta sulle società perché modifica relazioni e filiere

dagli spazi oper raccogliere fondi e trovare soluzioni.

Condividere è avere cura

dove c'era un controllo delle forme di produzione di informazioni stanno accadendo cambi radicali

dove c'era divisione e proprietà stanno arrivando nuovi modelli

dove c'era gerarchia,può essercicollaborazione

E' la rete di persone e di saperi: grazie a internet c'è nuovo paradigma capace di recuperare antichi schemi.

E il ruolo di quelli che prima ascoltavano, compravano, leggevano, assume nuove forme e sostanze.

Il cambio è radicale: culturalmente passiamo da una struttura gerarchica ad una liquida. Ad una mutazione strutturale corrisponde una mutazione culturale, economica e sociale

E voi dove siete?

l'81% della popolazione italiana tra gli 11 e i 74 anni accede al web mentre sotto i 44 anni arriviamo all’84.3%. Un italiano su due ha almeno un profilo sui social media.

oltre il 94% degli 11-34enni supera 90% per: laureati 98%diplomati 93% 97% degli imprenditori, liberi professionisti, impiegati e insegnanti.99,7% studenti universitari 97% studenti di scuole medie e superiori

#SWbologna

Nel 2014 facebook sarà la prima fonte d'informazione, superando per la prima volta i media classici mentre il 20% degli utenti Internet (44.6% tra gli under 30) ha smesso di leggere informazioni dalla carta stampata

Vincos.it

Tutto si muove

Digitale non è

virtuale

L'accedere alle informazioni diventa un gesto personale “all’interno dell’ampio e variegato sistema di strumenti mediatici disponibili per costruire i propri palinsesti personali e autogestiti, fatti su misura, rintracciando i contenuti di proprio interesse secondo i tempi e i modi a lui più consoni...

censis

-Il 48% durante l'acquisto cerca su web info da altri consumatori

- Cresce la percentuale (dal 35% nel 2010 al 41% nel 2011) di chi considera community, blog, forum più affidabili

- I siti istituzionali sono affidabili per il 30%

Ipr marketing

E tu sei produttore o consumatore?

Supermercati collaborativi, giardini condivisi, imprese cogestite con i dipendenti, oggetti di vicinato, scambi di denaro, autostop peertopeer, hackthon...esiste un nuovo mo(n)do con l'ICT strumento abilitante e con l'Open come metodo

slide Ivana Pais

Il 13% degli italiani

consuma in modo

collaborativo- 52% Usa

- 64% GB

- 50% Franciahttp://www.chefuturo.it/2013/11/un-italiano-su-10-e-passato-alla-sharing-economy-altri-due-lo-faranno-presto/

La disuccupazione

giovanile supera il 30%.

Nel mentre nascono

coworking

Gli indici di fiducia nelle organizzazioni politiche, è ai minimi storici: i delusi arrivano al 73,2% nel 2013 con una diminuzione del 35% dal 2004.

Nel mentre si parla di “civic tech”

Knight foundation

La fiducia è comunitaria non gerarchica. O è solo crisi?

Slide Ivana Pais

Mutualismorelazione fra oggetti, azioni o persone diverse, per trarne un beneficio reciproco

http://it.okfn.org/category/open-government/

Esiste un mondo nuovo

http://www.slideshare.net/crossmic/la-gestione-delle-informazioni-in-caso-di-emergenza

www.collaboriamo.org

www.collaboriamo.org

www.collaboriamo.org

Michele d’Alena

http://www.micheledalena.it

michele.dalena@gmail.com

@micheledAlena

Per trovare soluzioni scalabili ed efficienti dobbiamo mettere in discussione tutti i processi e l’organizzazione! Non si può partire dall’esistente in maniera acritica.

Serve un progetto di lungo periodo, una visione, una strategia di cambiamento e innovazione.#SWbologna

Esserci o starci?

Serve investire tempo e denaro per essere in molteplici punti di contatto

Efficienza e cura

Offrire un servizio costante e in tempi celeri.

Se curi il cliente/utente, lui se ne accorgerà

Ascolto e strategia

Per avere cura, serve ascoltare e monitorare.

E progettare

Intuitivi e facili

Secondo voi, come mai i maggiori social network sono così diffusi?

Realmente utile

Per avere senso, devi essere utile.

Devi risolvere i problemi!

Ripetitività e rassicurazione

Per essere credibile, devi presidiare i luoghi di incontro.

Devi essere presente per formare e creare condiviso

Unicità

Mettici la faccia, il tuo stile, i tuoi cromosomi.

Devi essere tu con il tuo mo(n)do

Reale

Il web serve per fare relazioni ma, come ben sai, non c'è nulla di meglio di un incontro

Massa credibile

Per innescare pratiche collaborative, serve arrivare a massa critica di persone realmente interessate per luogo, passione, genere, età, bisogno...

Veritiero

Non nascondere i problemi, prenditi tempo ma non nasconderti dietro ad un dito

Comunità

Parti da una comunità e crea un prototipo che funziona.

Quando il modello regge e segue tutti i consigli citati, allargati.

Possiamo avere la capacità di vedere e

misurare le esperienze, le

relazioni (tra consumatori e lavoratori, tra

soci, cittadini, filiere...)

per capire come e dove migliorare

Slide Alberto Cottica

Il 65% delle aziende ha migliorato la

propria produttività grazie all’uso della

rete.

L’incidenza delle vendite internazionali

è aumentata per il 14,7%

Poco controllo regole Igiene? Fisco? Condizioni di lavoro? Filiera?

Sicurezza?

Difesa del consumatore

Veridicità delle fonti

Foto da Slide di Marta Maineri

partire piano piano, ma mirando in alto: fai un prototipo ma progetta nel medio periodo

è impossibile essere esaustivi: solo con l’open innovation, solo chiedendo consigli, idee e proposte, si può gestire complessità

la gerarchia non corrisponde al grado di competenza

usare diversi strumenti permette a diversi stakeholder di partecipare

Le scadenze pubbliche aiutano a tenere fissi obiettivi e tempi

il percorso partecipato è occasione di sensibilizzazione pubblica

avere indicatori chiari aumenta l’efficacia del processo e responsabilizza attori

partire da ciò che esiste, collegarlo e raccontarlo

il digitale non si insegna, si usa

Una road map per avviare progetti

Punti debolezza

come insegnare che internet non è uguale a facebook?

poca fiducia nei servizi online

pochi nativi digitali

vertici non ICT friendly

mancano palestre

pochi driver istituzionali

necessari cambi organizzativi

costo cambiamento vs costo conservazione

Punti di forza

tradizione cooperativa

massa di persone pronte a collaborare

vantaggio dell'arretratezza

servizio e valori da raccontare

competenze diffuse

il futuro è questo

Grazie

Condividere è avere cura

@micheledalenamichele.dalena.itmichele.dalena@gmail.com