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Da zero a CoRehabcome iniziare da un'idea e creare un prodotto realmente utile
David Tacconiwww.corehab.com
about.me/davidtacconiRovereto, 20 Marzo 2013
Chi sono...
nato a Firenze nel 1979
il calcio, la grande passione
chi sono
• calcio - infortuni
gli infortuni (tanti)
Ing. delle Telecomunicazioni, 1997 - 2003
Tesi di Laurea NJIT (USA): 2002 - 2003
il sogno post-laurea
quello che è successo
Telecom Italia S.p.a.: 2003-2004
Center for REsearch And Telecommunication
Experimentation for NETworked communities
Create-Net research center (con Ph.D): 2005-2008
Futur3 s.r.l.: WiFi e servizi dal 2007
Jobs & Wozniak - Apple founders
Parafrasando:• occorre avere una spinta ideale• non fermarsi alle difficoltà• seguire le proprie intuizioni e il
proprio cuoreE’ sempre possibile?• condizioni economiche personali• situazione economica globale• capacità personale• professionalità acquisita
estate 2011 - la crisi...
le reazioni indignate
la sfiducia verso tutti
o dare sempre la colpa agli altri...
Esiste un modo più vero di “reagire”?
la scoperta di Alemanno detto “l’oricellario” (XII secolo)
da una pianta con l’NH3 il colore “rosso fiorentino”
da un’osservazione attenta una grande scoperta...
Guardare a quello che c’è:• posto di lavoro• capacità e professionalità• idee
Da dove vengono le idee?• osservazione• attenzione• disponibilità
Cosa mi è successo? • da una “sfiga” la start-up...
2011: nasce CoRehab
“Ho un’idea...” Da dove si comincia?
1. capire se l’idea sta in piedi
2. business plan: prevedere come andrà sul mercato
3. trovare partner: qualcuno per “fare insieme”
4. cercare fondi e finanziatori
Come ci si sente a “provarci”?
personale di Villa Igea si è valutato che per una rieducazione del ginocchio in fase post-operatoria (ad
esempio interventi di ricostruzione del legamento crociato) degli spostamenti del centro di pressione, eseguiti
con le ginocchia flesse a vari gradi, rappresentano degli ottimi esercizi di rieducazione motoria e rinforzo
muscolare. Nella normalità, il paziente deve riuscire a controllare il peso del corpo sulla gamba operata, senza
superare delle soglie di peso imposte dal fisioterapista che vanno ad aumentare con il tempo trascorso
dall’intervento. Solitamente, il paziente viene fatto posizionare su una bilancia con l’arto operato, per fargli
prendere coscienza dell’entità del peso che carica effettivamente. Tenendo a mente un valore indicato dal
fisioterapista, il paziente viene poi invitato a svolgere degli esercizi di spostamento del peso con le ginocchia
debitamente flesse, in modo da rieducare un corretto carico del peso corporeo sulla gamba operata e al
tempo stesso rinforzare la muscolatura relativa al ginocchio.
Grazie al prototipo implementato in questo studio di fattibilità, il paziente è in grado di svolgere un esercizio
similare, divertendosi e avendo sempre sotto controllo il peso del corpo sulla gamba operata, come mostrato
nelle immagini di questa sezione, mentre al tempo stesso il fisioterapista ha la possibilità di utilizzare
l’applicativo web per impostare alcuni parametri e visualizzare i report. Il gioco richiede al paziente di
mantenere il proprio COP all’interno di un certo range deciso a monte dal fisioterapista e corrispondente allo
spostamento del carico da una parte all’altra. In particolare, è stato immaginato che il COP sia rappresentato
da una macchina, la cui velocità è regolata dalla centratura del COP all’interno di una base di appoggio, i cui
lati sono i parametri fissati dal fisioterapista (range del COP). La macchina corre su una strada divisa in cinque
corsie che corrispondono al movimento del COP sulla base di appoggio, a sua volta dipendente dal carico
dato sull’arto operato. La capacità del paziente di mantenere il carico voluto e indicato dal fisioterapista si
traduce in accelerazione della macchina. Qualora invece il COP cada al di fuori del range, il paziente viene
allertato da messaggi audio-visuali che lo invitano a correggere la posizione mentre la macchina
istantaneamente decelera. Al fine di evitare che lo spostamento del peso venga fatto in modo non corretto, si
provvederà a controllare che il tronco del paziente ricada all’interno di alcune soglie prefissate per quanto
riguarda spostamenti sul piano frontale e sagittale. Se i valori rilevati dal WiTilt cadono all’interno delle soglie
prefissate, il COP verrà valutato correttamente, altrimenti anche se il paziente rimane all’interno del range
prefissato questo non verrà preso in considerazione e viene dato al paziente un feedback in tal senso. Le
Il progetto di ricerca – legge provinciale 13 dicembre 1999, n. 6, articolo 5
Firma del legale rappresentante
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Fig. 7: Screenshot del gioco terapeutico: a. posizione corretta e avanzamento della macchina sulla corsia centrale; b. posizione corretta con COP al limite del range indicato sulla prima corsia di destra , alert in blu di
prossimo cambio di corsia e alert in rosso sulla posizione del busto
E’ importante sottolineare come il paziente sia controllato e aiutato nello svolgimento dei suoi movimenti
grazie all’inserimento della percentuale di peso caricabile sugli arti. Se il paziente risulta infatti infortunato
all’arto sinistro riuscendo a caricare non più del 30% del peso su di esso, non riuscirebbe a eseguire
correttamente l’esercizio comandando il gioco terapeutico. Grazie al settaggio del fisioterapista, uno
spostamento del 60% sulla gamba infortunata, corrisponde a uno del 100% su quella sana. Pertanto il
paziente riesce con le sue attuali capacità a comandare il gioco in modo efficace. Dall’altra parte, grazie a
questo controllo indiretto, il paziente sarà sempre tranquillo nello spostare il peso sull’arto infortunato, conscio
che i limiti inseriti sono dettati dal proprio fisioterapista e quindi opportunamente valutati.
In Fig. 10 sono mostrate alcune fasi dello studio di fattibilità condotto presso i locali di Villa Igea, supervisionati
da un fisioterapista e da un medico fisiatra oltre che dal personale tecnico di CoRehab. Il personale di Villa
Igea dedicato allo studio di fattibilità (dott. Adriana Grecchi e dott. Giuseppe Mariani) ha sottolineato la
positività di questo primo esperimento, che pur nella sua semplicità ha fatto intravedere le potenzialità di
Riabiligame per i pazienti ma anche per gli operatori stessi. I lavori stanno ancora proseguendo nell’ambito di
una collaborazione dovuta al reciproco interesse nel realizzare questo nuovo strumento di rieducazione e per
andare a meglio definire il futuro lavoro del progetto di ricerca. Al momento della presentazione del progetto si
sta conducendo una analisi su un campione statistico di circa 20 soggetti sani (età compresa tra 18 e 40 anni)
per individuare le performance raggiungibili senza patologie o problematiche di tipo ortopedico.
Successivamente, la sperimentazione coinvolgerà un analogo gruppo statistico di pazienti al fine di
confrontare i risultati raggiunti da questi pazienti con quelli raggiunti dai soggetti sani a parità di condizioni
(tempo di gioco, sessioni di gioco, parametri imposti dal fisioterapista). La sperimentazione viene condottoa
utilizzando anche strumenti per la comune ginnastica propriocettiva posizionati sopra la pedana di forza, quali
una palla svizzera di 65 cm di diametro e una bump disc di 55 cm di diametro, che introducono una certa
instabilità nel paziente nel controllo del centro di pressione.
Il progetto di ricerca – legge provinciale 13 dicembre 1999, n. 6, articolo 5
Firma del legale rappresentante
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Fig. 10: Fasi dello studio di fattibilità condotto presso gli ambulatori di Villa Igea (Tn): a) un paziente utilizza lo strumento sotto la supervisione di un medico e di un fisioterapista; b) il
fisioterapista analizza i report in un secondo momento
2011: il primo prototipo dal moon-light working
2012: un nuovo partner finanziario e un “vero” board
Andrea Cappelletti, Chairman, 48: business man, serial entrepreneur and seed investor
David Tacconi, CEO, 34: entrepreneur, IT researcher, software developer
Roberto Tomasi, CTO, 32: entrepreneur, software developer, linux geek
Vittorio Dusini, CFO, 47: business consultant, entrepreneur and seed investor
Giugno 2012: il finanziamento viene accettato
Estate 2012: la scelta del team
Roberto Tomasi, team coach, web
developer
David Tacconi, product owner
HW engineer Game developer 3D modelist and, game designer
Administration
Estate 2012: la scelta del team
Estate 2012: la scelta del team
David Tacconi, CEO and product owner
Flavio Calva, game developer
Valerio Terreri, game designer
Dario Murgia, HW engineer
Francesca Magagna, administration
Roberto Tomasi, CTO and web developer
Settembre 2012: banche (maledette) e fidejussione
1 ottobre 2012: si comincia!
CoRehab: l’ufficio
CoRehab: l’ufficio
CoRehab: l’ufficio
The Lean startup: un metodo per un prodotto che serva
The Lean startup: piccoli prodotti per grandi feedback
Minimum Viable Product (MVP): alcuni esempi
Minimum Viable Product (MVP): Twttr by Jack Dorsey
“I'm happy this idea has taken root; I hope it thrives.
Some things are worth the wait.” (J. Dorsey on Flickr)
Minimum Viable Product (MVP): before it was Twitter
Minimum Viable Product (MVP): before it was Twitter
Minimum Viable Product (MVP): Dropbox by Drew Houston
Minimum Viable Product: Virgin Airways by Richard Brenson
Agile methodologies: la nostra lavagna
Agile methodologies: le user stories
31 Ottobre 2012: kick-off e primo prototipo
Dicembre 2012: business week in Silicon Valley
Dicembre 2012: primo MVP a Villa Igea (Tn)
Gennaio 2013: primo MVP con soggetti sani
Gennaio 2013: primo MVP in un centro privato (Forlì)
Febbraio 2013: confronto sistema con Vicom (Bologna)
Febbraio 2013: secondo MVP e trial a Villa Igea (Tn)
Febbraio 2013: secondo MVP e trial a Villa Igea (Tn)
Febbraio 2013: secondo MVP e trial a Villa Igea (Tn)
Dipendente per oltre 8 anniStart-upper da quasi 1 annoAttualmente c’è:• prototipo • partner-soci • finanziatori
Da oggi• completare il prodotto• vendere il prodotto
Ci siamo quasi...
Da oggi fate il tifo per noi!!!
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