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dal campanile di Azzano Decimo Bollettino Parrocchiale di Azzano Decimo (PN) Italia Maggio 2006
STIAMO BENE CON PIETRO Ritorna la festa del Patrono. Avendo deciso: "Vado a pescare", ci piace vedere Pietro sulla barca. È con un gruppo di amici. Anche noi scegliamo di stare con lui. Gesù lo aveva già designato come pietra fondamentale della sua Chiesa. Stare con Pietro e con i suoi successori. .. Ora Benedetto XVI , papa mite e forte: non può tradire la sua missione e misconoscere i valori evangelici. "Prendi il largo". La barca è spesso agitata dalle onde e dai venti contrari. Quanti pregiudizi, critiche, interventi duri perché il papa parla di matrimonio, di famiglia, di vita in conformità alla tradizione cattolica. "Vi farò pescatori di uomini". Ogni professione richiede impegno, costanza, aggiornamento ... Il rischio di agire come se tutto dipendesse dalle nostre capacità, può portarci a delusioni: "Abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla". Ma arriva dal Risorto quell'invito: "Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non potevano più tirarla su per la grande quantità di pesci. Soprattutto per quanto riguarda l'attività pastorale e la nostra crescita spirituale, è indispensabile la grazia divina: "Senza di me non potete far nulla". Il Risorto è con noi e noi, come Pietro, siamo a riconoscerlo: ''Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente". Nonostante tante debolezze e infedeltà, ognuno di noi trova il coraggio per rispodergli, come il Patrono: "Signore, tu sai tutto, tu sai che io ti voglio bene". Proprio questa fede siamo pronti a rinnovare ogni domenica, comunitariamente, e a cercare nel Pane eucaristico la forza e la costanza di dimostrargli il nostro amore nell'essere suoi discepoli. I Parroci
MESSA DI PRIMA COMUNIONE Ecco i 69 nuovi invitati alla mensa del Signore, domenica 23 aprile, ottava di Pasqua, preparati con amore dalle catechiste Nadia Doimo, Gianna Vignandel , Lisa Santarossa, Federica Dorigo, Manuela Pavan, Loretta Facca e Chiara Stefani. Con l'augurio di essere fedeli all'appuntamento domenicale e così coltivare l'amicizia con Gesù.
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Amato Martina; Anastasia Enrico; Andreatta Lorenzo; Bacchelli Matteo; Battistella Mara; Bovio Alessia; Filpi Jhasmine; Luvisotto Andrea ; Magarotto Giulia ; Mattiuz Anna; Mercuri Leonardo; Missana Alexis ; Moretto Giulia ; Orofino Cristi an; Orofino Giovanna; Pedot Matteo; Piccin Martina; Pretto Massimiliano; Salvador Luca; Sagat Marco; Viero Matteo; Andrioli Claudia; Azzano Daniele; Boccalon Marco; Bortoletto Valeria; Cappelletto Alessia; Cella Ilaria; Chiarot Sofia; Cortese Roberto; Gardonio Stefania; Gasparini Elisa; Goz Nicolas; Innocente Federico; Loisotto Giorgia; Lovisutto Alberto; Palleva Anna; Prosdocimo Ambra; Rota Evelin ; Torresan Alessandro; Zambon Alberto; Ballardin Giorgia; Bidinot Davide; Furlanis Giorgia; Giudice Edoardo; Lovisa Martina; Lupi Angela; Manias Tommaso; Marcon Luca; Montinaro Simone; Moschetta Davide; Panontin Alessandra; Ragogna Francesca; Roman Vanessa; Tellan Giulia; Toffoli Riccardo; Zuccon Oleksandro; Bianchet Emanuele; Bortolato Francesca; Corazza Federica; Lucaj Daniel; Manzatto Federico; Perosa Samantha; Peruch Nicole; Puiatti Marco; Schihab Samira; Toscano Antonio ; Turchetto Marina; Turchetto Martina Jasmine; Zoccolan Luca.
ECHI DEL CONVEGNO DIOCESANO Convegno diocesano di fine dicembre 2005: la novità di un evento di grande respiro che rappresenta una tappa di intenso significato nella storia della nostra comunità ecclesiale di Concordia Pordenone. E non soltanto per la sua straordinarietà, trattandosi di una convocazione talmente ampia e coinvolgente quale mai si era prima verificata nella chiesa locale. Ma particolarmente per il lungo cammino di preparazione che l'aveva preceduta nelle parrocchie e per le ripercussioni che essa continuerà a far emergere, in modo speciale negli indirizzi pastorali del Vescovo, mons. Ovidio Paletto, che impronteranno e daranno impulso alla vita cristiana delle nostre parrocchie nei prossimi anni. Il Piano pastorale che è scaturito in tanta parte dalle indicazioni della grande assemblea diocesana, presentato e offerto alle comunità parrocchiali sul finire del mese di giugno, rappresenta uno strumento di riflessione e di lavoro che si snoda sullo sfondo delle grandi linee del Vaticano secondo. A quarant'anni dalla sua conclusione, quell'avvenimento di portata universale costituisce ancora oggi, nella sua ricchezza sempre da scoprire, un inesauribile e sorprendente mistero di Grazia e di Rivelazione dello Spirito che continua a riproporre la sua novità e freschezza. Che possono ridare un volto sempre più giovane e amabile alla Sposa bella di Cristo, la sua Chiesa. Nella quale ciascuno di noi è chiamato a of-
frire il proprio contributo e la propria testimonianza. Non solo i convocati al grande Convegno diocesano; non solo i membri dei consigli pastorali che si stanno attualmente rinnovando, per una ripresa energica e rivitalizzante delle attività nel prossimo settembre; non soIa i catechisti e altri operatori della pastorale parrocchiale; non solo pochi e generosi volontari della Casa comune della Chiesa, ma tutti i battezzati, tutte le persone di buona volontà che accolgono l'invito di Cristo a seguirlo, come le pecore che riconoscono il Pastore dalla sua Voce che risuonerà fino alla fine dei tempi. Riprendendo il tema del Convegno, possiamo richiamarci alla recente pubblicazione dei relativi Atti: 230 pagine nelle quali si coglie in particolare la sintesi di tre giornate di intenso lavoro, corredata da dati numerici e dai risultati di una ricerca sull'esperienza religiosa nella diocesi di Concordia Pordenone condotta da uno specialista. Particolarmente significativo il resoconto dei lavori di gruppo, incentrati in cinque argomenti di fondo e articolati in sottotemi di peculiare specificità, per cui ogni ambito è stato affidato a tre o quattro commissioni di lavoro. Tutte le relazioni degli interventi evidenziano alcuni elementi di fondo: da quegli incontriconfronti sono emerse la vitalità della nostra Chiesa, una molteplicità consolante di carismi posti a servizio della comunità e tanta maturità e consape-
volezza nei laici che collaborano con i sacerdoti. Gli ambiti che hanno costituito il nucleo delle riflessioni di gruppo sono riconducibili ai grandi temi: quale esperienza di Dio?: le radici della Speranza; quale appartenenza alla comunità ecclesiale?: una Speranza condivisa; gli stili di vita: una Speranza che diventa storia; quale trasmissione della fede?: una Speranza da comunicare; cittadini e cristiani: una Speranza per i nostri paesi e le nostre comunità. Fra le indicazioni suggerite dagli interventi dei partecipanti, si evidenzia la necessità di porre al centro della vita cristiana la Parola e la liturgia che attua la forza salvifica offerta da Cristo con i sacramenti; l'esigenza di una delicata cura della vita interiore che deve essere alimentata anche attraverso momenti di silenzio e di ascolto; l'attenzione alle famiglie e al mondo giovanile; la presenza attiva nella società civile per un contributo concreto di servizio; lo stile di accoglienza reciproca e verso l'esterno che deve caratterizzare la vita di ogni cristiano. Sono soltanto alcuni flash che configurano un'immagine molto riduttiva di quanto è avvenuto tra noi con la grazia del Convegno e di quanto si potrà fare nel futuro. Ma è soprattutto importante mettere in risalto l'azione dello Spirito che continua a guidare la sua Chiesa e che vive e opera in ciascuno di noi perché possiamo essere tralci che portano molto frutto. Flavia Sacilotto
IL CONSIGLIO CHIAMA SANTA CRESIMA È giunto il momento di rinnovare il Consiglio Pastorale perché ormai il suo mandato si è concluso. Il nuovo consiglio si riunirà a settembre e dovrà essere un consiglio "missionario", cioè più presente nelle varie attività e nei bisogni della parrocchia. Chi ha voglia di partecipare alle riunioni e di far parte di questo gruppo, è accolto a braccia aperte; poi invitiamo tutti i gruppi che operano in parrocchia a nominare un proprio rappresentante che possa venire nel consiglio perché è un suo diritto ma anche un dovere, per potersi confrontare su varie tematiche, per poter avere diversi punti di vista sui bisogni e sui problemi della nostra parrocchia e per informare gli altri sul programma del proprio gruppo. C'è tanto bisogno di avere giovani in consiglio, che hanno tanta voglia di fare, di lavorare per il nuovo oratorio, hanno idee interessanti e insieme a loro si possono realizzare diverse attività più coinvolgenti per i nostri parrocchiani. Il consiglio pastorale si riunisce una volta al mese, inizia a settembre per concludersi a giugno Il CONSIGLIO CI CHIAMA, ECCOMI!! È la risposta più bella e giusta che ognuno di noi dovrebbe dare, senza timori e senza ascoltare i pregiudizi altrui. Vi aspettiamo fiduciosi. /I "vecchio" Consiglio
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Il nostro Vescovo Mons. OVIDIO POlETTO sarà con noi il 28 ottobre 2006, alle ore 16, per conferire la Santa Cresima ai giovani che in settembre inizieranno la terza superiore.
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UN INVITO A PREGARE PER IL PAPA "Pregate perché sia un pastore umile e fermo". Con queste parole Benedetto XVI si è rivolto alla folla di fedeli e a ciascuno di noi mercoledì 19 aprile, durante l'udienza generale nella quale ha ricordato la sua elezione a pontefice della Chiesa, esattamente un anno fa. In quella memorabile giornata Lui stesso, non appena eletto, si era presentato come "un semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore" e si affidava alle nostre preghiere e all'aiuto celeste per intraprendere fiducioso la sua altissima missione spirituale. In questi giorni vari commentatori hanno evidenziato i tratti salienti della personalità del nostro Pontefice: il suo stile sobrio ed essenziale, il suo eloquio semplice ma profondo, il suo sguardo buono e rasserenante, la sua mitezza che, più di un dato caratteriale, appare come una precisa scelta di servizio a favore del prossimo. Sono questi gli elementi che forse colpiscono di più la nostra sensibilità e che alimentano il nostro affetto e il nostro amore per Lui , prima ancora di ogni considerazione sugli aspetti teologici ed ecclesiali della sua predicazione. Papa Ratzinger prima che all'intelletto parla al nostro cuore: "La vostra vicinanza mi conforta. Non mi fate mancare il dono della vostra indulgenza e del vostro amore. A ciascuno di voi chiedo di sostenermi pregando ... ". Ad un anno di pontificato, già così intenso e significativo, questo reiterato invito alla preghiera rimane l'insegnamento centrale per ciascuno di noi perché più immediato, più coinvolgente e più praticabile. Pregare per il papa come per qualsiasi altra persona significa
porsi nei suoi confronti in atteggiamento di accettazione, di accoglienza e di amore. Se il papa invita a pregare significa che nessuno di noi, da solo, ha risorse sufficienti per esprimere un'umanità compiuta e per renderci capaci di vero amore disinteressato. Pregare dunque per accogliere e diffondere l'amore di Dio perché, ammonisce il Cristo "se uno rimane unito a me e io a lui, egli produce molto frutto; senza di me non potete far nulla" (Giov. 15, 6-7) . La catechesi del papa, in questo primo anno di pontificato si è incentrata soprattutto sul commento di alcuni Salmi che sono, per eccellenza, le preghiere della Bibbia. Considerando anche i contenuti della sua enciclica "Dio è amore", appare evidente il
suo intendimento pastorale. "Abbiamo bisogno che il nostro cuore e il nostro intelletto vengano illuminati da Dio", ha più volte affermato Benedetto XVI. Si tratta di un preciso compito per tutti ed in particolare per i cristiani i quali nella preghiera possono trovare il cammino per andare verso Dio e per parlare con Lui. In una recente intervista, richiesto di definire la figura dell'attuale pontefice, il cardinale Ruini ha detto di considerarlo "un Papa proteso a rendere Dio credibile in questo mondo, e che per questo chiama la Chiesa a purificare se stessa, mettendo al centro Cristo, la preghiera, la liturgia e l'ascolto della Parola, molto più dei programmi e dell'organizzazione". C'è materia per riflettere non solo sui presupposti della nostra fede, ma anche sulla fondamentale dimensione della nostra appartenenza alla Chiesa. Salvino Lovisa
LA FAMIGLIA ESISTE ANCORA 7 Sempre più spesso si parla di "crisi della famiglia" per indicare quel fenomeno sociale che ha portato alla disgregazione dei nuclei familiari e alla relativa modificazione dei costumi di vita. Le statistiche dicono che in Italia un matrimonio su quattro termina con una separazione e che la maggior parte delle separazioni avvengono nel primo anno di matrimonio. Il Friuli, con la Valle d'Aosta, il Veneto, la Lombardia e l'Emilia Romagna, è fra le Regioni con il più alto tasso di separazioni, fenomeno in costante aumento dalla metà degli anni Ottanta. Questa situazione deriva da una serie di fattori che coinvolgono i valori e lo stile di vita dei singoli, della comunità e del territorio. Una delle ragioni, dal punto di vista storico-culturale, che appare determinante nella spiegazione di questo fenomeno, è il progressivo isolamento della famiglia e dei suoi componenti all'interno della comunità sociale. Sino a 40/50 anni fa le famiglie erano costituite da 20/30 persone. I coniugi, dopo il matrimonio, continuavano a vivere nella famiglia d'origine, con i genitori, con i fratelli e le loro famiglie. In un'economia povera e prevalentemente agricola il senso di solidarietà all'interno della famiglia era molto forte. In questo contesto le difficoltà della coppia, così come quelle del singolo, trovavano il sostegno dei componenti della famiglia. Non ci si separava immediatamente di fronte alle prime difficoltà; non ci si separava quando non vi era più comunione tra i coniugi ; non ci si separava neppure quando un coniuge emigrava senza più fare ritorno a casa.
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I coniugi o il coniuge continuavano a vivere in famiglia , dalIa quale comunque ricevevano un sostegno, anche economico. D'altra parte, la mancanza di autonomia economica dei coniugi non permetteva ai singoli di vivere fuori dal contesto familiare. Vivere fuori dalla famiglia avrebbe comportato comunque l'esclusione dalla comunità e dalla società stessa. La famiglia attuale, invece, è composta dai soli coniugi e da uno o due figli. È una famiglia che vive quasi sempre lontana dalle famiglie d'origine, spesso isolata da parenti e amici e difficilmente inserita nella comunità territoriale. Ci si ritrova in casa soltanto al termine della giornata lavorativa o nel fine settimana. Il nucleo familiare è isolato. Affronta le difficoltà quotidiane in solitudine. La coppia è sola e priva di riferimenti che la possano aiutare a superare i conflitti, soprattutto nei primi anni di matrimonio quando è naturalmente più difficile per i due coniugi trovare il giusto equilibrio. I coniugi vivono le loro prime crisi in solitudine, con dolore e disagio. In questa società individualistica, la famiglia va sostenuta sia nella gestione dei conflitti, per evitare la separazione, sia nel periodo immediatamente precedente e successivo alla separazione, per evitare che i conflitti si acuiscano ed esplodano. I conflitti di una coppia in crisi sono fonte di grave disagio per i coniugi, per i figli e per la società. La comunità non può continuare ad ignorare le difficoltà della famiglia in crisi e deve farsi carico di trovare gli strumenti e i luoghi più opportuni per aiutare le famiglie ed i singoli. Associazione Famiglia e Società
XXV DI SACERDOZIO DEL NOSTRO COMPAESANO DON FRANCO BIASUZZI
"Non voi avete scelto me, ... ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il nostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri." (Gv 15, 16-17) Sin da bambino ho sentito la chiamata di Gesù. Provavo un gran desiderio nel servire il Signore partecipando tutti i giorni alla S. Messa. Fatte le classi piccole bisognava continuare e dalla Parrocchia di Barbeano di Spilimbergo, nell'ottobre del 1963, entrai in V Elementare nel Seminario Vescovile di Pordenone. Poi ho frequentato le Medie, il Liceo classico, ho preso la maturità magistrale e ho proseguito con i cinque anni di Teologia. Nel sesto anno pastorale sono andato a far servizio nella parrocchia di S. Giorgio di Pordenone, dove sono diventato diacono e mi sono preparato all'ordinazione sacerdotale avvenuta il 13 giugno 1981 nella parrocchia di Azzano Decimo dove risiedeva la mia famiglia. La prima esperienza sacerdotale l'ho fatta a San Stino di Livenza come cappellano. Poi sono stato a Porcia nella parrocchia di S.
Giorgio. E da Porcia ho chiesto di avvicinarmi a casa. Nel 1988 il vescovo Abramo Freschi ha pensato ad una sistemazione diversa. Mi ha inviato a Claut con nomina di parroco di Erto e con l'inizio del nuovo anno pastorale anche di Cimolais. Le cose non sono andate così. Pertanto sono venuto via da Erto nell 'ottobre 1990. E con il mio "sì" sono venuto nelle parrocchie di Mussonsa di Morsano e Villanova del
dovuto affrontare difficoltà che hanno segnato la vita. Ha dato motivo di "Risurrezione" alla mia vita il Salmo 36: "Affida al Signore la tua vita ed Egli compirà la sua opera". Il 25 giugno di quest'anno celebrerò il 25 0 di sacerdozio. Una tappa importante per la mia vita. Ringrazio il Signore e la Madonna per questo traguardo e chiedo a tutti quelli che conosco la loro sincera preghiera. Don Franco Biasuzzi
la Cartera di San Michele al Tagliamento. A Mussons sono rimasto tre anni e mezzo e poi sono rimasto a Villanova fino ad oggi. Quest'anno con il primo di febbraio ho preso servizio come cappellano presso l'Ospedale di San Vito al Tagliamento tenendo anche la parrocchia di Villanova. Ora guardando alla mia esperienza sacerdotale posso dire che il Signore mi è stato sempre vicino, anche se ho A---:::'~-·'f!r~ -~:IIil'l1lml§iLfill'iì:·.ltIIIIJ!IiIIlIfmlE~~1I
CORSO PER FIDANZATI "CI PREPARIAMO AL MATRIMONIO"
Come ogni anno, nei mesi di gennaio e febbraio, nella nostra parrocchia si è tenuto il corso per fidanzati in preparazione al matrimonio. Il corso è stato frequentato con entusiasmo da una quarantina di coppie. Nei sette incontri, molto intensi sebbene limitati pochi, i relatori hanno affrontato con grande disponibilità temi fondamentali che vanno dalla nascita al consolidamento della coppia: il dono di sé, l'accoglienza dell 'altro, la comunicazione, il dialogo, il perdono, l'apertura alla vita. Il corso è stato un momento importante per tutti noi, per la riflessione individuale e di coppia: nella
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condivisione di questo percorso abbiamo potuto confermare il significato profondo della nostra scelta, il senso dello stare insieme per essere testimoni dell'Amore di Dio. Ci sono sembrati particolarmente significativi i temi della comunicazione e dell'ascolto, fondamentali per condividere pensieri e problemi, desideri e progetti, sentimenti e speranze. Sappiamo come si costruisce una casa di mattoni, ma è più difficile costruire la casa dello spirito di due persone che si sposano e si assumono la responsabilità nella reciprocità dell'amore consapevole e gratuito. La difficoltà nel donarsi
gratuitamente, nell'intraprendere una nuova vita insieme, nella volontà a non venir meno alla fedeltà, alla responsabilità del dono di una nuova vita, si possono superare con la convinzione che l'Amore è un
Q; dono misterioso concesso a tutti coloro che lo vogliono scoprire. Interessante è stato l'incontro con Don Chino Biscontin, il quale ha espresso l'importanza dell'attrazione, che va al di là del mero atto fisico, verso il desiderio di unione e di donazione profonda, della stima vicendevole, della capacità di intendersi, non solo a parole ma nei gesti, in modo da proiettare la nostra vita di coppia verso una dimensione più alta. Per noi che ci prepariamo al matrimonio cristiano, il fatto di sposarci in Chiesa non rappresenta una scelta "alla moda", ma ci impegna a presentare a Dio la persona che abbiamo scelto per condividere ogni giorno della nostra vita. Annalisa e Carlo
VITA PARROCCHIALE
ANNO CATECHISTICO 2005·2006 Il 31 maggio, con la chiusura del mese dedicato a Maria, si è concluso anche l'anno catechistico. Nonostante la sistemazione dei gruppi in diverse sedi a causa della temporanea inagibilità dell'oratorio, la frequenza da parte dei ragazzi è risultata molto buona, come pure la partecipazione alle varie celebrazioni eucaristiche. Anche quest'anno, attraverso varie immagini, abbiamo cercato di dare grande importanza alla preparazione dai tempi liturgici di Avvento e Quaresima. Durante le domeniche di Avvento sono state collocate in un cartellone blu scuro, posto al lato dell'altare, quattro stelle di un giallo intenso con-
tenenti gli "inviti" ad accendere dentro di noi sentimenti di amore e di bontà per ben prepararci alla grande festa del Natale. Lo slogan scritto in alto" ... E VENNE LA LUCE", faceva volgere gli occhi anche verso il centro del disegno dove una grande stella cometa conteneva l'immagine della Natività. Gesù avvolto nella luce ricordava anche a noi che siamo chiamati ad essere la luce del mondo. Utilizzando una semplice scheda i fanciulli sono stati invitati a seguire tale percorso con le loro catechiste. Per la Quaresima è stata scelta l'immagine di un paesaggio primaverile con varie strade che convergevano in un unico punto dal quale si vedeva sorgere un grande sole. Ogni domenica i ragazzi scoprivano l'indicazione riportata in uno dei sentieri e parte del messaggio scritto all'interno del sole. Alla messa delle ore 11 .00 durante l'omelia, il celebrante, con riferimento al Vangelo letto, spiegava la scelta del nome dato alla strada facendo comprendere come il cristiano, ascoltando e mettendo in pratica la parola di Dio, possa incamminarsi verso GESÙ SPERANZA DEL MONDO. Le cinque strade della Quaresima sono state le seguenti: DESERTO, LUCE, TEMPIO, SCELTA e GRANO; anche in questo periodo, ogni gruppo durante l'incontro settimanale aveva modo di riflettere sul tema proposto e di colorare il foglio con il disegno che riproduceva il paesaggio esposto in Chie-
NEO LAUREATI
sa. Il nostro cammino verso la Pasqua si è concluso con la Domenica delle Palme rappresentata da una strada rossa diversa dalle altre: la strada dell'AMORE. Anch'essa conduceva verso il sole nel quale in risalto c'era la Croce di Gesù circondata dalle impronte dei nostri passi non di color scuro, ma luminose come la Sua Croce a significare che chi la segue non cammina nelle tenebre. Anche il cielo, che all'inizio appariva coperto di nuvole nere a rappresentare il peccato, alla fine era diventato limpido e sereno come il cuore di chi annuncia anche oggi con gioia al mondo che davvero GESÙ È RISORTO! Le catechiste
si prega di inviare alla Direzione del Bollettino i nominativi dei neolaureati se si desidera la pubblicazione
Dazzan Diego Bampo Chiara Buffa Lorenzo
Colautti Federico Crosato Alessandro
Gasparet Fadi Goz David
Manias Sara Zoppè Elisa
Roman Francesca
Università degli Studi di Padova, Facoltà Ingegneria Chimica Università degli Studi di Trieste, Facoltà Medicina Università degli Studi di Udine, Facoltà Ingegneria Meccanica Università degli Studi di Trieste, Facoltà Medicina Università degli Studi di Udine, Facoltà Scienze dell'Architettura Università degli Studi di Trieste, Facoltà Scienze delle Formazioni Università degli Studi di Trieste, Facoltà Astrofisica Università degli Studi di Venezia, Facoltà Lingue e Civiltà Orientali Università degli Studi di Venezia, Facoltà Architettura Università degli Studi di Venezia, Facoltà Architettura
L'UNITALSI ha programmato anche quest'anno
il pellegrinaggio diocesano a Lourdes
che si terrà dal 7 al 13 agosto.
- La chiusura delle iscrizioni il 7 luglio -
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LABORATORIO TEATRALE Broadway???!!! Pfui!!! Dovevate essere qui, alla scuola dell'infanzia, per ammirare gli artisti in erba, ovvero i bambini grandi e medi alle prese con un progetto teatrale. Le insegnanti hanno deciso di scegliere questo laboratorio dopo aver osservato le potenzialità e gli interessi dei bambini dai quali sono emersi una buona immaginazione e creatività, nonché la capacità di immedesimarsi in personaggi fantastici. Le attività proposte in labo
ratorio, con un approccio ludico e con un sufficiente margine di flessibilità per garantire l'autonomia dei bambini, hanno permesso loro di sviluppare la capacità di comunicare, esprimere e conoscere se stessi e gli altri, per maturare liberamente il rapporto con il proprio corpo. I bambini sono stati, inoltre protagonisti delle varie puntate, valorizzando sempre più le capacità inventive ed espressive. Le insegnanti hanno utilizzato un approccio globale e istintivo, rifacendosi al naturale piacere legato al "gioco finzione" che si sviluppa dall'interazione di tutti i mezzi espressivi. Giovanna Brazzoni
LABORATORIO BOTANICO " ... chissà se i pomodori che ho piantato io con le mie manine sono più meglio di quelli che compera la mia mamma al supermercato???" Forse sarà questa la domanda che i cinquanta bambini delle sezioni dei piccoli cominceranno a farsi nel momento in cui vedranno i frutti (o meglio le verdure!) dei loro "sforzi", per la realizzazione dell'orto nel giardino della scuola. Il progetto si inserisce in quello più ampio dell'educazione alimentare, che proprio da qui ha inizio. Partendo infatti dall'esperienza diretta nella cura e produzione di prodotti agricoli, 1'0-
biettivo è quello di stimolare nei bambini la cu
riosità verso alimenti, solitamente, poco graditi, con la speranza che anche la consumazione (o almeno l'assaggio) degli stessi assuma nuove prospettive. Ecco quindi che i bambini piccoli della scuola, seguiti in particolar modo dalla coordinatrice e dalla maestra Paola, partendo dall'ascolto di un racconto hanno provato a studiare quale forma e nome dare all'orto, si sono recati in un'azienda agraria per acquistare quantità "copiose" di sementi e
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attrezzi e ora, tempo permettendo, si accingono a seminare i vari prodotti. Naturalmente nulla si sarebbe potuto fare senza la preziosa collaborazione del gruppo alpini che ha preparato il terreno e del Sig. Paolo Burella che ha offerto tutta la sua disponibilità e professionalità ... e nulla potrà essere continuato se non grazie ai genitori che, con i bambini, si prenderanno cura dell'orto nel periodo estivo ... affinché tanto lavoro non vada sprecato! Roberta di Benedetto
SCUOLA MATERNA ~
ADEGUAMENTO NORMATIVO E FUNZIONALE MEDIANTE AMPLIAMENTO
E RISTRUTTURAZIONE DELLA SCUOLA MATERNA «B.V. DEL ROSARIO»
I lavori, si rendono necessari al fine di adeguare dal punto di vista normativa, funzionale e strutturale la Scuola Materna, nonché per ampliarne la capacità ricettiva visto il deficit d'offerta rispetto alla sovrabbondante domanda (con tendenza ancora all'aumento) del servizio riscontrata. Mediante l'ampliamento che verrà realizzato sul lato Sud dell'edificio esistente, si realizzerà un nuovo ingresso alla scuola materna, l'ingresso attualmente è posizionato sulla trafficata Via Don Bosco senza alcuna protezione all'uscita dei bambini. Il nuovo ingresso verrà realizzato in una zona (sempre di proprietà della Parrocchia di S. Pietro Apostolo) ora destinata a parcheggio, mediante convenzione con il Comune, quindi tale da permettere la sosta dei mezzi di trasporto in luogo sicuro e vicino all'ingresso. Quest'ultimo infatti sarà adiacente al parcheggio (contro gli attuali 30 metri da percorrere una volta varcato il cancello pedonale), così da consentire un maggior livello di comfort nella difesa contro le intemperie. Il complesso è stato di recente oggetto di interventi di manutenzione straordinaria per tamponare alcune carenze soprattutto per quanto riguarda il rifacimento dei servizi igienici che quindi saranno mantenuti nelle attuali posizioni. Carenze di carattere strutturale legate ad un adeguamento antisismico, deficit normativi e funzionali rendono però necessario un intervento più radicale. Si prevede quindi il rifacimento totale della copertura che assieme ad alcuni irrigidimenti nelle murature in punti mirati della Scuola consentiranno un adeguamento strutturale della stessa. ~adeguamento normativa si realizza poi attraverso la ristrutturazione d'alcune zone e mediante l'inserimento di vari accorgimenti in altre senza stravolgerne la relativa funzione e disposizione. ~ampliamento, servirà sia per aumentare la capacità ricettiva della scuola, sia per consentire a quest'ultima di adeguarsi normativamente agli standard di superficie sugli spazi che il D.M. 18/12/75 pre-
vede per le scuole materne. Proprio questa duplice funzione, unita alla preziosa possibilità di utilizzare i nuovi spazi per trasferire temporaneamente i vari ambienti nelle more del periodo di lavorazione senza dover interrompere l'attività stessa, richiede la priorità della sua realizzazione rispetto alle altre opere in oggetto. AI fine quindi di consentire la prosecuzione dell'esercizio, per una logica d'intervento graduale (che consente nelle sue fasi il rispetto degli standard per un numero variabile d'utenti che cresce con il susseguirsi dei lavori) e finalizzato a successivi obiettivi di capienza, si è deciso di dividere l'intervento in due lotti. Il primo lotto come sopra descritto riguarderà i lavori di ampliamento con la realizzazione di un corpo di fabbrica disposto su tre piani. Uno risulta seminterrato (al livello del parcheggio) dove viene inserito l'ingresso e una serie di spazi di servizio (dove l'unico ambiente usato dai bambini è una ampia sala per attività motorie), uno rialzato dov'è collocata una nuova scala interna e l'ascensore, una sala riunioni, un'aula didattica, l'ampliamento della stanza delle attività libere e nuovi servizi igienici (di cui uno a norma per disabili). AI primo piano verrà realizzata una nuova aula didattica e nuovi servizi igienici, di cui uno a norma per disabili. Parte della copertura dell'ampliamento risulterà piana e opportunamente impermeabilizzata e pavimentata tale da consentire lo sfruttamento opzionale di questo spazio per attività speciali quando le condizioni lo permetteranno. Il secondo lotto prevede l'adeguamento normativa, funzionale e strutturale che si concretizza nel rifacimento dell'ultimo solaio e della copertura stessa, nell'adeguamento strutturale della parte esistente, nella ristrutturazione al primo piano della zona adiacente all'uscita di sicurezza, nell'adeguamento impiantistico (elettrico, meccanico, antincendio), nella sostituzione di alcuni serramenti interni ed esterni, nella manutenzione delle facciate mediante stuccature e tin-
IL BUON CUORE
teggiature e sistemazioni esterne. Prevede anche la ristrutturazione di parte del piano primo ora adibito ad appartamento per le suore, ora in fase di progressiva dismissione. Una volta che questi spazi non saranno più utilizzati allo scopo predetto, mediante un'opera di ristrutturazione si ricaverà lo spazio per l'ottava sezione (spazio a disposizione per 25 bambini), un dormitorio più capiente e una stanza a disposizione. Alla fine dell'intervento quindi la Scuola Materna "Beata Vergine del Rosario" sarà composta da otto sezioni: quattro al piano terra per un totale di 93 bambini (rispettivamente 23, 25, 25 e 22) e quattro al piano primo per un totale di 95 bambini (rispettivamente 23, 25, 25 e 23) così da raggiungere una capacità ricettiva totale di 191 posti. La struttura, sarà quindi adeguata strutturalmente e normativamente, saranno rispettate le norme di sicurezza, di prevenzione incendi, per il superamento delle barriere architettoniche (D.PR. n. 503/96 Regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici) ed inoltre saranno rispettati gli standard sugli spazi previsti dal D.M. 18/12/75 (Norme tecniche aggiornate relative all'edilizia scolastica, ivi compresi gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica, da osservarsi nella esecuzione di edilizia scolastica). Dal punto di vista impiantistico si prevede di integrare a norma l'impianto elettrico e l'impianto termico. Gli interventi di adeguamento saranno realizzati in particolare: - ai sensi del D.PA. 503/1996 (inerente
l'abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici pubblici);
- ai sensi del D.M. 26 Agosto 1992 e D.M. 16 Aprile 1996 (norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica e per gli impianti termici);
- ai sensi del D.M. 18 Dicembre 1975 (inerente gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica).
Ing. Arturo Busetto
Tra le offerte "Pro Oratorio", c'è una cifra rilevante; lo è ancor di più quando veniamo a sapere che Elena Santi n e Valentina Polita, due ragazze di quinta elementare, aiutate dalle loro mamme,
hanno confezionato con le loro mani dei lavoretti. Durante l'estate sono andate di casa in casa a proporre le loro "fatiche", motivando che il ricavato era per l'Oratorio Parrocchiale. Grazie a Elena, a Valentina
e alle loro mamme per l'offerta dei "sudati" 400 Euro. Dal cuore dei piccoli ... grandi ricchezze!!!
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VITA PARROCCHIALE
, PER UNO SPORT DI AMICIZIA E SOLIDARIETA
Quest'anno, a causa dei lavori in corso di ristruUurazione dell'Oratorio, è stato lo Stadio comunale ad ospitare le due importanti manifestazione di calcio giovanile che il Gruppo Sportivo Condor organizza oramai da diversi anni nel mese di maggio. Nell'arco di una settimana oltre 600 bambini dai 6 agli 11 anni, accompagnati dai moltissimi genitori ed istruttori hanno partecipato all'ottava edizione del Torneo Internazionale "Città di Azzano Decimo" ed al Raduno provinciale dei Piccoli Amici. Si è iniziato con l'ottava edizione del Torneo Internazionale "Città di Azzano Decimo" riservato alla categoria Pulcini che ha visto la partecipazione di 16 squadre provenienti dalla Siovenia, Austria, Croazia ed Italia, con la novità di quest'anno rappresentata dalla presenza anche della squadra ungherese dell'lskola Celldomolk. Una manifestazione questa, che vuole rafforzare il legame tra sport, scambio culturale e solidarietà, la presenza di Unicef rappresenta certamente una garanzia in questo percorso; l'edizio-
ne 2006 ha sostenuto il progetto di aiuto verso i bambini meno fortunati del Mondo dal titolo "Bambini esclusi ed invisibili". Il sabato 6 maggio hanno raggiunto Azzano Decimo le squadre provenienti dai Paesi esteri e della scuola Calcio del Milan, il programma prevedeva nel tardo pomeriggio la sfilata lungo le vie cittadine dei bambini partecipanti al Torneo che hanno raggiunto piazza della Libertà dove hanno assistito al concerto della Banda comunale e successivamente sono stati ricevuti dalle Autorità nella sala consigliare del Comune. Lindomani sin dalle prime ore del mattino sono poi arrivate, il resto delle altre squadre provenienti dal Friuli Venezia Giulia e dal Veneto, che si sono confrontate durante l'intera giornata in oltre 45 partite di calcio, toccante è sta-
ta l'apertura del Torneo con la sfilata di tutte le squadre partecipanti e l'ascolto dei diversi Inni nazionali. La domenica successiva si sono ritrovate nella medesima struttura sportiva tutte le società della nostra Provincia che hanno partecipato all'attività ludico-sportiva della categoria Piccoli Amici (bambini di 6-8 anni). Una manifestazione organizzata sempre dalIa società oratoriale per il quinto anno consecutivo, su incarico del Comitato provinciale della F.I.G.C. presieduto da Giancarlo Caliman che ha visto la presenza di 28 società con oltre 350 bambini accompagnati dai propri genitori ed istruttori. Oltre un migliaio le persone che hanno invaso la struttura sportiva azzanese, mentre gli oltre cinquecento genitori hanno preso posto nella tribuna, i bambini con i propri istruttori
hanno formato un lungo corteo che dalla palestra dell'ex Irfop li ha portati all'interno dello Stadio comunale accompagnati dalla Banda comunale di Azzano Decimo. La gioia e l'entusiasmo che esprimevano i bambini già durante la sfilata salutando il numeroso pubblico, testimonia il successo della manifestazione che si è poi ampiamente riconfermato con il di
vertimento, dove per l' intera giornata i bambini si sono confrontati in molteplici mini partiti ne svolte negli undici campetti, in cui il risultato e l'agonismo erano completamente assenti. Una manifestazione che ha voluto rappresentare, un segno tangibile di pro-
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mozione allo sport, di socializzazione e di solidarietà, con la presenza dell'Unicef a rappresentare il profondo pensiero e vicinanza verso i bambini meno fortunati del Mondo. Grazie al lavoro infaticabile di numero-
si volontari e del Gruppo sportivo e ricreativo Capo di Sotto si sono potuti distribuire oltre mille pasti nella struttura ristoro predisposta nell'area adiacente allo struttura sportiva. Prima della chiusura della manifestazione i bambini sono stati raggiunti da Don Raffaello Martin che ha voluto sottolineare a loro e al numeroso pubblico presente, l'importanza ed il significato di questa manifestazione, assistendo poi al lancio dei palloncini che hanno disegnato in cielo una macchia di colore in un meraviglioso quadro di gioia, divertimento e felicità. Da sottolineare la perfezione della macchina organizzativa in entrambe le manifestazioni ed un plauso va rivolto alle oltre 100 persone volontarie appartenenti a varie associazioni Gruppo Capo di Sotto, la Croce Rossa Italiana, i Nonni Vigili e tanti genitori che con grande passione e lavoro hanno garantito a tutti i presenti delle vere giornate di festa e divertim~nto. Altro motivo di grande soddisfazione è rappresentato dalle tante offerte raccolte durante le diverse iniziative a sostegno del progetto Unicef "Bambini esclusi ed invisibili". Giancarlo Migliorini
LAVORI DI ADEGUAMENTO NORMATIVO E FUNZIONALE DELL'ORATORIO (l° e 2° LOTTO)
I lavori , iniziati lo scorso autunno, proseguono secondo il cronoprogramma a suo tempo stabilito, malgrado le condizioni atmosferiche non troppo favorevoli del trascorso inverno. Le opere strutturali, consistite essenzialmente nella modifica della copertura e nella sostituzione del secondo solaio di interpiano della parte centrale, nella regolarizzazione dei livelli dei solai nel lato Ovest con relativo collegamento verticale, nonché nella realizzazione di un vano per l'alloggiamento di una piattaforma elevatrice, sono già terminate. Le partiture interne, propedeutiche agli impianti , sono pure completate . Gli impianti sono in fase avanzata per quanto riguarda la realizzazione delle reti di distribuzione. A breve quindi potranno prendere avvio le opere di finitu-ra di completamento (intonaci, pavimenti, pitture, serramenti), onde tutti i magisteri possano concludersi nei termini contrattualmente stabiliti. Nella recente visita collegiale del Consiglio degli Affari Economici sono state inol-tre concordate alcune varianti e/o integrazioni con le quali si potrà nell'e-venienza incrementare le capacità ricettive della sala riunioni, nonché poter procedere ad un miglior utilizzo dell'ampio connettivo al piano rialzato.
PROPOSTA Come avete visto l'Oratorio è in fase di ristrutturazione.
Ing. Arturo Busetto
In questo intervento è stato previsto tutto tranne la tinteggiatura interna delle varie stanze. Sarebbe un gesto bello che i nostri artigiani dipintori, lasciassero un loro ricordo ...
Speriamo che il messaggio venga recepito con generosità!!
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VITA PARROCCHIALE
SECONDA RASSEGNA CORALE "INSIEME E PIU BELLO"
Anche quest'anno si è svolta nella nostra Pieve la Rassegna Corale Giovanile "Insieme è più bello" che ha visto la partecipazione del nostro coro "Coro Giovanile Immacolata", del "Coro Speranza" di Pravisdomini e del coro "Le Viole" di Pocenia (UD). Il repertorio proponeva brani di vari autori ben conosciuti dalla realtà corale parrocchiale dei nostri paesi quali , Daniele Ricci , Gen Verde ed anche Spiritual della tradizione afro-americana. Ciò che accomuna questi compositori ed il coro è la voglia di comunicare al mondo il grande amore che il Signore Gesù riversa nei nostri cuori, attraverso la musica ed il dono del canto. Alla serata erano presenti anche alcune autorità comunali che nel loro intervento hanno sottolineato come queste manifestazioni di giovani e l'attività corale alla quale partecipano, siano importanti sia a livello parrocchiale che di paese, in quanto offrono loro un'opportunità di formazione ed educazione, di incontro e confronto con gli altri ragazzi che vi partecipano. Tra i prossimi appuntamenti ci sarà la consueta gita, che quest'anno ci porterà a cantare nel Duomo di Prato e a visitare la bellissima città di Firenze. Con il termine delle scuole terminerà anche la nostra attività annuale, ma anche in vacanza noi coordinatori non stacchiamo mai, perché ci rendiamo conto del grande dono che Gesù ci ha fatto dandoci settanta ragazzi che si incontrano per divertirsi assieme a
Le Direttrici dei cori che hanno partecipato alla Rasegna Canora.
noi cantando il Signore, ed è per questo motivo che l'impegno nei loro confronti non deve smettere mai. Come sempre affidiamo tutto il nostro operato a Maria, nostra Madre e guida, ed inoltre ringraziamo tutti coloro che contribuiscono in qualsiasi forma all'accrescimento e sostentamento del coro. Arianna Del Rizzo
SEMPLICE COME UN RACCONTO Avvento e Quaresima sono i periodi durante i quali prepararsi alla celebrazione delle due più importanti ricorrenze della religione Cristiana: Natale e Pasqua. Noi ragazzi del Gruppo della Carità, come di consueto, ci siamo impegnati nella realizzazione delle due rappresentazioni seguendo per entrambe lo stesso tema, molto diverso da quello degli altri anni : la Semplicità. Abbiamo portato in scena la Nascita di Gesù e la sua Passione e Morte così come ce li riportano i Vangeli, senza aggiungerci nulla perché, come si dice nell'introduzione della rappresentazione del Venerdì Santo: "Ci
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sono racconti che non hanno bisogno di commenti o di spiegazioni. Ad aggiungerci le nostre parole si finisce col rovinarli". Abbiamo dunque puntato a migliorare la recitazione e l'interpretazione personale per rendere al meglio le emozioni e i sentimenti di tutti i personaggi che si sono succeduti in scena, affinché anche lo spettatore soffrisse assieme a Gesù durante la sua crocifissione e gioisse quando Maria stringeva il Figlio di Dio fra le braccia. Speriamo di aver raggiunto il nostro obiettivo: far breccia nei cuori di tutti coloro che hanno assistito alle rappresentazioni. Lisa Santarossa
, VITA PARROCCHIALE
FESTA DEGLI ANZIANI
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Le nostre brave mamme che hanno preparato il pranzo.
Un gruppo di ospiti della Casa di Riposo con le coppie sposi .. . Mentre i giovani hanno allietato l'incontro con i canti.
"UN SORRISO GRAZIE AD UNA CANZONE" Il Gruppo parrocchiale Coppie Sposi, impegnato da oltre quindici anni in tematiche familiari, in occasione della giornata per la vita, si è recato presso la Casa di Riposo "Solidarietà" per fare animazione agli anziani nel pomeriggio di Domenica 12 febbraio. Abbiamo desiderato essere vicini a queste persone anziane e sofferenti perché la persona umana è un valore assoluto al quale si deve dare testimonianza. L.:aiuto migliore per i ricoverati è il contatto personale che deve essere pieno di carità e speranza. Il pomeriggio è stato animato con un concerto musicale eseguito da alcuni dei nostri figli. Nel finale sono stati eseguiti canti popolari con un gran coinvolgimento dei ricoverati. Le canzoni
sono terminate tardi e solo perché si era raggiunta l'ora di cena. Ringraziamo il personale dell'Istituto e le animatrici che si sono adoperate, con noi a fianco, per la riuscita della giornata. Invitiamo persone e gruppi a far visita a questi anziani perché un volto e una mano amica non possono essere surrogati da apparecchiature sofisticate. Il Gruppo Coppie Sposi conclude dando spazio ad un'intervista ai giovani. Michela, Alessandra, Paolo e Serena hanno testimoniato come i giovani d'oggi siano ancora capaci di donare appoggio morale e solidarietà alle persone anziane. Alcuni pensano che la gioventù non abbia più spirito d'iniziativa, entusiasmo, che non sia più intraprendente, sia pri-
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va d'ideali e interessi. Questi ragazzi hanno fornito una smentita alle persone che credono poco nell'intraprendenza dei giovani. Il "concerto" è stato anche un'occasione per riflettere sul rapporto tra i giovani e gli anziani: questi ragazzi hanno saputo regalare loro con la semplicità di un sorriso il linguaggio universale della musica. Speriamo che questo simpatico e espressivo concertino possa diventare una ricorrenza duratura nel tempo. Non a caso quest'evento si è svolto nella giornata della vita: l'esibizione è stata pensata, infatti, per celebrare con la musica la vita degli anziani, che tanto hanno dato e tanto possono dare ancora alla comunità, che ha bisogno della loro saggezza ed esperienza. Serena Fregonese
FIERA DEI SOGNI Resterà viva a lungo nella memoria dei nonni e dei bambini l'inconsueta manifestazione che ha avuto luogo nel pomeriggio di giovedì 19 gennaio al Centro Diurno/Sociale di Azzano Decimo. La "fiera dei sogni" è stata una doppia festa, accuratamente organizzata per molteplici obiettivi: quelli che fanno parte di un progetto didattico di incontri nonni-alunni iniziato diversi anni fa per consolidare legami intergenerazionali , sollecitare la memoria, la fantasia, il sentimento, il rispetto di sé e degli altri. Questo progetto, che si realizza attraverso visite guidate, conversazioni, letture, scrittura creativa e attività di laboratorio artistico con materiali e tecniche varie, prevede anche la collaborazione di esperti con o presso i quali avvengono incontri nonni-alunni. Uno di questi è la Cooperativa Sociale ONLUS Laboratorio Scuola di Azzanello di Pasiano diretta dal dott. Alberto Grizzo, comunità per minori in situazione di disagio e di handicap. Recentemente il dott. Grizzo ha promosso un'iniziativa denominata "Bambini Visibili e Invisibili" con lo scopo di costituire un fondo etico per l'infanzia finalizzato a sostenere economicamente percorsi riabi litativi per minori in difficoltà dai tre agli undici anni. Il progetto, come ha precisato durante la festa il promotore, è una rete di partner che collaborano a vario titolo e con specifiche competenze, nuova forma sinergica fra pubblico e privato, per sviluppare percorsi di cura innovativi a favore dei bambini in difficoltà coinvolgendo l'intera comunità nella quale i bambini sono inseriti. I soggetti coinvolti sono, perciò, gli Ambiti Sociali, l'Azienda Sanitaria n. 6 di Pordenone - Servizio di Neuropsichiatria Infantile e, naturalmente, il soggetto promotore Laboratorio Scuola Soc. Coop. Sociale Onlus di Azzanello. Ospite straordinario della "fiera dei sogni" è stato Mons. Ovidio Poletto, vescovo della nostra diocesi, che ha affascinato tutti i presenti per la sua capacità spontanea e immediata di
entrare in sintonia con bambini e anziani dialogando con essi in modo "leggero" e scherzoso sugli importantissimi temi della vita, della pace, della solidarietà. Egli ha lodato la festa definendo l'incontro una lezione di freschezza e di speranza per il futuro, una scommessa vincente. Ospiti anche il parroco don Raffaello Martin, l'assessore ai Servizi Sociali geom. Angelo Bortolus, che ha accolto il Vescovo con un caloroso saluto, il responsabile dei Servizi Socio-Sanitari dott. Dorino Favot, il Presidente del Consiglio Comunale Marzio Gaspardis, il dirigente scolastico dott. Donato Del Giorno e un numeroso pubblico di cittadini, anziani e tanti, tanti genitori degli alunni delle classi III A e V B anche loro presenti con le rispettive insegnanti. Va detto che questi alunni, per uno scopo altamente educativo, la solidarietà, avevano eseguito in classe, rinunciando talvolta alla ricreazione, stupendi oggetti artistici che insieme ad altri oggetti preparati dai nonni e volontari sono stati offerti al pubblico presente in cambio di un'offerta da devolvere al fondo etico per l'infanzia. Oggi , gli alunni delle classi III A e V B con le loro insegnanti, i nonni del Centro Diurno/Sociale con i volontari e gli operatori , versano con grande gioia la somma raccolta al fondo etico per l'infanzia, orgogliosi di essere i primi a sostenere questa in iziativa dall'alto valore morale e sociale. I nonni del Centro Sociale
LA COLLETTA DELLA SAN VINCENZO CONTRO L'ANALFABETISMO
Salvare il futuro di almeno 1000 bambini in Italia e nei Paesi in via di sviluppo, garantendo alle loro famiglie i mezzi economici che possono evitare un avvenire di emarginazione ed esclusione: è questo l'obiettivo immediato della Campagna Nazionale 2006 contro l'a-nalfabetismo promossa dalla San Vincenzo ed avviata con una Giornata di sensibilizzazione nelle piazze d'Italia domenica 23 aprile. Poco conosciuto e sottovalutato quello dell'analfabetismo non è un problema da poco: secondo gli ultimi dati diffusi dall'UNLA (Unione Nazionale per la lotta contro l'analfabetismo), quasi 6 milioni di italiani non hanno alcun titolo di studio, neppure la licenza elementare, mentre gli analfabeti nel mondo sarebbero 771 milioni di cui 100 milioni in età infantile. La San Vincenzo, per quest'anno, ha deciso di finalizzare il suo impegno alla prevenzione di questa povertà umana e sociale, particolarmente preoccupante per i giovanissimi. "Fatemi stucjiare, conviene a tutti" è lo slogan scelto per il materiale (locandine, depliant informativo, segnalibri, manifesti) distribuito dai volontari durante la Giornata nelle piazze e nei sagrati delle chiese, sollecitando anche libere
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offerte per il sostegno scolastico di tanti bambini poveri. Per questa nobile iniziativa non è mancato l'impegno e l'attiva partecipazione di un gruppo di volontarie della nostra Conferenza Parrocchiale di Azzano Decimo, che, come si ricor-
derà, è stata fondata dal compianto mons. Cadore. Grazie anche al tempo favorevole e alla circostanza della Prima Comunione dei bambini; lo stand della San Vincenzo è stato avvicinato da molte persone che hanno dimostrato interesse ed apprezzamento per l'iniziativa anche con la consueta generosità. La presidente della San Vincenzo ringrazia i concittadini per la sensibilità dimostrata ed assicura che la cifra raccolta di Euro 360 (trecentosessanta) verrà prontamente devoluta per le finalità sopraccitate. Per opportuna informazione si segnala che la Campagna contro l'analfabetismo, che si svolge sotto l'alto Patrocinio del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, proseguirà tutto l'anno e potrà essere sostenuta con offerte (deducibili dalla dichia-razione dei redditi) tramite c/c postale
n. 38066254 intestato ali "'Associazione La San Vincenzo ONLUS, Progetti Speciali, Via Pisacane 32,20129 Milano.
UN AZZANESE DA CONOSCERE E STIMARE: DON GIOVANNI DEL RIZZO (3aparte)
Nel 1914 don Giovanni arriva a Barranquilla (Colombia) in qualità di viceparroco e direttore dell'oratorio. "Aveva l'aspetto di un autentico asceta: alto, magro, sempre attivo, sempre gioviale e buono con tutti, specialmente con i bambini che lo accompagnavano ovunque e ai quali non faceva mai mancare le caramelle. Il suo motto era: "Dare tutto ai poveri, non ritenere nulla per sé". In quel tempo erano due preti il cui nome andava sulla bocca di tutti, don Carlo, vicario dell'arcivescovo di Cartagena e don Giovanni. Davanti ad essi si aprivano tutte le porte e nessuno negava la propria collaborazione, perché davano tutto ai poveri . Racconta don Giovanni: "Un giorno il parroco mi disse: Domani partiremo alla questua. Gli risposi : No! Non ne sono capace. Ho vergogna. Siamo partiti : lui portò a casa qualcosa, io nulla. Il giorno dopo di nuovo. Lui tornò con 300 dollari e io di nuovo nulla. Mi rimproverò: Dobbiamo lasciare da parte la vergogna. Il terzo giorno, dopo aver sostato all 'altare di Maria Ausiliatrice, al-
la prima persona che incontrai dissi sotto voce: Per l'amor di Dio, mi presti o mi regali un bigliettino di elemosina per la costruzione del tempio di San Rocco? Era un italiano, da sempre amico dei salesiani: mi regalò un biglietto di 500 dollari. Arrivai a casa di corsa. Il parroco si congratulò con me. Da quel giorno non sentii mai più vergogna a chiedere: anzi, sentivo il bisogno di dover chiedere." Nella parrocchia di S. Rocco per oltre 50 anni non c'era stata vera cura pastorale; vi era una estrema miseria. Ed allora lunghe ore di confessionale, visita ai malati , amministrazione dei sacramenti, catechesi, oratorio ... Tutto lo entusiasmava. Incrementò la devozione a Gesù Bambino: lo amò con incredibile tenerezza e ardore. Nel 1925 don Giovanni fu autorizzato a visitare la famiglia, dopo 21 anni di vita missionaria. Il suo arrivo suscitò gioia e desiderio di conoscere le sue esperienze. Parlava adagio, un po' impacciato, intercalando parole spagnole. I parroci del vicinato lo invitarono per incontri missionari . A Gra-
do si fermò due giorni per presiedere la liturgia della rinnovazione annuale dei voti delle suore della Divina Provvidenza, tra le quali c'era la sorella suor Cunegonda. Ad ogni religiosa lasciò un ricordo personale con un'immagine di Maria Ausiliatrice. Sull'immaginetta alla Superiora scrisse: Pregate per il padre Giovanni Del Rizzo, il più matto dei salesiani . Frase che rivelava il suo buon umore. Alla vigilia della partenza, tutto il paese solida rizzò attorno ad una famiglia la cui figlia di pochi anni, colpita da improvviso e strano malore, giaceva in stato preagonico. Il medico si era dichiarato impotente. Don Giovanni invitò tutti a pregare e ad affidarsi al Bambino Gesù. Il giorno dopo, mentre egli era in viaggio per imbarcarsi per Barranquilla, la bambina si risvegliò guarita e vispa, senza residui del male. Suor Cunegonda, redattrice del fatto disse che è stato impossibile dimenticare la bellezza di quell 'addio così insolito e spettacolare di don Giovanni al suo paese, dove non sarebbe più tornato. (continua)
AZZANESIVOLONTAID , NELLA MISSIONE DI NHOMA (Guinea Bissa)
Siamo partiti il 12 gennaio 2006 come volontari con un gruppo proveniente da Cordenons e Udine diretti alla Parrocchia di Nhoma in Guinea Bissà dove è Parroco Padre Eugenio Sirch (Fra Cristoforo). Ci eravamo impegnati ad aiutare, in quanto esperti in materia, alla posa in opera di piastrelle, impianto idraulico, elettrico e serramenti , per l'ultimazione di un fabbricato che presto sarà adibito a scuola. La struttura, della superficie di 1400 m2 , si compone di dieci aule e tre bagni e potrà ospitare circa ottocento scolari. Graziano, da buon posato re, con la collaborazione di uno dei volontari e di alcuni lavoratori locali , ha fatto in modo che il lavoro di piastrellatura venisse effettuato molto velocemente. Infatti l'ultimo giorno la scuola risultava ultimata, oltre che per la parte muraria, per l'impianto elettrico ed idraulico, ad eccezione dei bagni non ancora totalmente finiti. Sante, che era arrivato alcuni giorni dopo, ha provveduto al montaggio di porte e finestre il tutto sotto la vigile direzione di Armando, volontario di Zoppola e capo cantiere. Eravamo molto soddisfatti del lavoro svolto, in modo particolare Fra Eugenio, che proprio non sperava di vedere ultimato l'edificio con tale velo
Un villaggio.
cità e che non ha mancato di avere parole di elogio e ringraziamento per noi davanti alla comunità parrocchiale. Una delle volontarie, esperta infermiera, ha prestato la sua opera nel vicino ospedale. Abbiamo dedicato le nostre domeniche a visitare le parrocchie vicine, gli ospedali, illebbrosario, chiese e asili ; abbiamo inoltre incontrato il Vescovo di Bissà, sacerdoti, suore e volontari, persone molto accoglienti e gentili , dai quali abbiamo potuto meglio apprendere i problemi e necessità delle comunità locali, nonché le opere svolte a favore delle stesse. Siamo stati molto impressionati dalla serenità con cui vive la gente nonostante la povertà e i sac·rifici che deve fare per poter provvedere al cibo, che tante volte è solo quello che arriva dagli aiuti internazionali ed italiani. È bello vedere nei giorni di festa, tutti ben vestiti , le donne con i loro lunghi abiti variopinti e un gran copricapo, le ragazze ed
i ragazzi con blue-jeans e magliette, sorridenti e felici. Siamo ritor
nati ad Azzano felici e contenti , con un cuore molto più sereno, sapendo forse di aver fatto qualcosa di buono per i nostri fratelli , ma anche per noi.
Grupp ",. . .. o ul volontari e Fr. E . . .'
Denise e Graziano Corazza - Goz Sante a ugento davanti la Scuola.
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VITA PARROCCHIALE ~
TRA LE NOSTRE SUORE ROSARIE IN BOLIVIA - BREVE DIARIO DALLA BOLIVIA-
Era il 17 agosto e c'era Anna seduta accanto a me. Fissavamo, di quando in quando, il video blu davanti a noi sul volo transcontinentale delle Aerolineas Argentinas Roma-Buenos Aires. "Tiempo de volo al destino: 13.15". Che strano: le ore di volo che mancavano al nostro "destino" erano 13 e quindi
tro di Montero ed il barrio, al settimo anello della città: Pian Tresmil (il Piano 3000). Una distesa di baracche di mattoni e di casupole geometricamente incasellate in quadri di strade di sabbia perpendicolari fra loro. Un territorio destinato a tremila persone scese dalle montagne che ora ne ospita 160.000.
ci minuti. La grafica rappresentava la traiettoria tratteggiata in rosso di un piccolo aereo bianco che, dall'Italia, ci avrebbe trasportati, superando l'Oceano Atlantico, all'Aeroporto di Buenos Aires, in Argentina. Da lì, a Cordoba, da Cordoba a Santa Cruz, Bolivia. Da quando sono tornata molte persone mi hanno invitato a scrivere, raccontare della mia esperienza in Bolivia "prima che le sensazioni e le emozioni si affie
Le animatrici del mercatino di beneficenza a favore delle Missioni in Bolivia.
Potrei raccontare del Collegio "Renata Preto" creato circa tredici anni fa da Padre Vicente e delle facce dei bambini e dei ragazzi. Visi e sorrisi diversi dai nostri. Dei cani randagi e del valore di una matita gialla. Della mensa dei bambini, delle mosche e dei sorrisi, dei piatti di plastica e dei fagioli con l'uovo ... Poi Cochabamba: la Bolivia delle montagne. La pulizia dell'aria e la bellezza rumorosa e disordinata della cancha, il
voliscano". Non è facile raccontare ... non si riesce ad accontentarsi di quello che si scrive. Che cosa scrivere, poi? Quali episodi di questi tredici giorni? Quali facce e quali momenti? Quali colori e quali rumori, odori? Non è facile per niente ... , tanto che, nemmeno a Sagrado Corazon, nemmeno a Santa Cruz, nemmeno a Cochabamba sono riuscita a scrivere un diario che fosse davvero un racconto, una cronaca ... ciò che ci si aspetta da un diario, insomma ... Dell'America Latina tutti noi, credo, abbiamo un immaginario, abbiamo delle frasi nella testa, abbiamo delle immagini derivate da un documentario, abbiamo dei racconti di viaggio di altre persone che sono ritornate qui. Quello che potrei raccontare sono le immagini che la mia mente ha registrato e che porto con me oggi. Laeroporto Viru Viru di Santa Cruz, costruito da un giapponese: le guardie dalla pelle scura e le camicie azzurro chiaro. Poi il primo viaggio in "autobus" ... in "micro" (come lo chiamano i boliviani) con i sedili di finta pelle screpolati, legati con pezzi di filo elettrico e corde di gomma che qui usiamo per il portapacchi. La polvere marrone dalla via di sabbia che ci ha portati nel villaggio al confine della foresta ... Sagrado Corazon ... Lì c'è un'ospedale, i bambini vengono vaccinati e la mortalità infantile, negli ultimi anni, è lievemente calata. Potrei raccontare il viaggio in camion per Santa Cruz, attraversando il cen-
mercato ... Dei carretti dei venditori di arance e di pane, dei colori delle piccole donne con le trecce, delle stoffe e dei bambini portati sulla schiena ... Del ritorno in aeroporto. A Roma Fiumicino siamo rimasti seduti nella fila centrale a quattro posti del grande aereo che ci aveva riportati in Italia. Ci siamo sorpresi ed abbiamo sentito i suoni diversi, la parlata italiana con accento romano, abbiamo visto la gente alzarsi con i vi si diversi ed affrettarsi a recuperare il bagaglio a mano ed agitarsi in fila, per scendere ... Siamo rimasti fermi alcuni minuti, stupiti. Non è facile ritornare: con la testa ed il cuore pieno di immagini diverse, con un altro mondo dentro. Come riadattare questa nuova testa e questo nuovo cuore alla realtà di qui? Quello che posso cercare di raccontare di questi tredici giorni in Bolivia è quello che ci si porta dentro. Quella sensazione complessa, quella ricchezza che ti trasforma gli occhi e l'anima: ci sovrappone una serenità diversa, una consapevolezza ed il desiderio, l'ansia che tutto questo non si perda, che non vada dimenticato. La certezza che non accadrà. Vi invito a riflettere, a fermarvi, a leggere e, se ne avete il desiderio, ad informarvi ed a cogliere, se ci sarà per voi , l'occasione di attraversare l'oceano, di avere paura, di sentirvi inadeguati, accolti, di accorgervi che non sapete sorridere e che non siete poi così fortunati... Raffaella Lovisa
ESPERIENZA AZZANESE A FATIMA In corso del tour del Portogallo (6-13 maggio) organizzato dall'associazione "IL SILE", nella permanenza a Fatima, alcuni nostri soci hanno avuto l'emozionante esperienza e l'onore di compartecipare alle funzioni liturgiche. Antonio Di Giseppe, Dario Piana, Luigi Belluz e Gino Rui, hanno trasportato la statua della Vergine nella processione e fiaccolata della sera, alternandosi ai gruppi di: Polonia, Inghilterra, Thailandia e Spagna. Mariarosa Santarossa ha recitato la terza decina del Rosario della sera e infine, Elena Del Rizzo, ha letto le letture nella messa del mattino. Il coinvolgimento, inaspettato, ha lasciato un segno nel cuore di ognuno. A Santiago de Compostela, abbiamo avuto l'onore di ricevere la testimonianza della nostra presenza. Il Presidente Gino Pagnin si è congratulato con l'associazione che da trenta anni opera gratuitamente nel nostro comune. Il Sile
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RIFLESSIONI DALLA SCUOLA ELEMENTARE Sono pervenuti alla nostra redazione per la pubblicazione i seguenti testi di due ragazze di IV elementare che, insieme alla loro insegnante Vezzato Bernarda, hanno fatto un percorso formativo che coinvolge l'area letteraria e religiosa.
lo sono felice di essere su questa terra e mi sento sicura, protetta e molto amata; credo a tutto ciò che incontro, agli alberi che si muovono, all'erba che ondeggia e sembra che faccia un balletto. Quando apro i libri entro in un mondo Fantastico dove ci sono folletti che fanno dispetti alla mia "Drage" che adesso inizia a volare, alle streghe, ai maghi , alle fate dolci e un po' birbanti. .. Amo anche molto la natura, gli alberi e nel mio boschetto ho un albero tutto mio dove ospito le mia amiche e quando ho dei problemi salgo in cima e chiedo aiuto a Dio. Amo anche l'uomo, le mie ami-
che, la maestra, i parenti lontani, ma prima di tutto la mia Famiglia. Quando devo fare i compiti e non mi concentro ascolto un po' di musica sullo stereo o canto, ma molte volte apro la finestra e ascolto il suono della natura, gli alberi che ondeggiano e anche l'erba, gli uccelli che cinguettano; ogni volta che ascolto il concerto della natura, mi addormento, ma la mamma grida: "Diletta fai i compiti!" e io mi devo alzare e fare i compiti. A scuola mi diverto a sentire le storie della maestra Narda, le battute della maestra Lorena e i miei compagni che ridono; alla sera ascolto il silenzio perché tutti sono andati a dormire. Godo di tante cose: del sole che ci riscalda, dell'acqua che ci rinfresca, delle amiche e dei genitori che mi vogliono bene, della maestra che mi spiega molte cose, dei libri che mi arricchiscono il cuore. Tutto questo che ho
scritto è rinchiuso in un corpo e vengo fuori io. Il poeta Nazin Hikmet mi ha insegnato a CREDERE, AMARE, SENTIRE, GODERE. Diletta Durofil
Sii te stessa, credi nelle tue possibilità; non nascondere i tuoi sentimenti , resta come sei, vivi la vita. Tira fuori la fel icità e non aspettarti dalla gente regali, sprigiona l'amore. Non nasconderti dietro una maschera, tira fuori la tua grinta e il coraggio e abbi fiducia nelle tue possibilità. Credi nei tuoi amici , credi in tutto ciò che ti sta attorno e vivi la vita per quello che sei. Ama, ma non giudicare. Aiuta tutti. Inventa le cose, non copiarle. Cerca di amare le cose per quello che sono e ama la vita come ami la gente che ti sta attorno. Ama il cuore e ascolta ciò che ti dice e nel futuro sii coraggioso, vinci le tue paure e abbi fiducia in te. Judi Casagrande
CORO "OUATTRO MOLINI" 13a RASSEGNA CORALE MAGGIO 2006
Nel 2005 il coro "Quattro Molini" ha subito la perdita di un nostro carissimo amico e corista: Franco Simonetti. Ad un anno dalla sua scomparsa abbiamo voluto ricordarlo cantando una messa a Fiume Veneto. Il coro ogni inizio anno ricomincia le prove inserendo nuovi brani nel suo repertorio già per altro molto vasto. Quest'anno possiamo usufruire di una nuova sede grazie all'opportunità della Sig.ra Matilde Santi n che ci ha concesso un'ampia stanza in Villa Pedrina. Il 2006 incomincia con la cena sociale che coinvolge oltre che i coristi anche i familiari , amici e simpatizzanti, poi di seguito si fa l'assemblea che quest'anno, ogni due anni c'è il rinnovo delle cariche, per la 5i! volta consecutiva sono stato rieletto presidente. Ringrazio i coristi per la fiducia, cercherò di contraccambiarla facendo sì che il coro abbia sempre quell'efficienza che ci ha contraddistinto. Quest'anno abbiamo incominciato prima del solito, abbiamo fatto dei concerti a febbraio in Val Rivalpo, Arta Terme, in marzo a Tramonti di Sotto per poi arrivare alla nostra rassegna corale di maggio invitando un coro di notevole statura come La corale "La Baita" di Cuneo che con la sua maestria ed un preparato e piacevole presentatore ci ha fatto passare una piacevole serata. E non solo gli ospiti, ma con grande sorpresa anche il coro Giovanile Immacolata che con scene e costumi hanno incornicia-
to le loro canzoni, premetto che questo è il 6° anno consecutivo che partecipano alla nostra rassegna e ogni anno ci stupiscono sempre di più, complimenti ragazzi l'impegno e il sacrificio ripaga sempre. Il coro "Quattro Molini" il 27 maggio è stato invitato per allietare la Santa Messa e poi ha eseguito un concerto in casa di Del Bel Belluz Mario per salutare Suor Bruna e partecipare alla serata di beneficenza pro Bolivia. Il mese di giugno il coro è super impegnato con vari concerti in casa e fuori, per poi collaborare con il Comune di Azzano Decimo per il VII concorso internazionali dei cori. Per premiare tutto ciò nella chiusura dei
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primi 6 mesi dell'anno il coro organizza per la metà di luglio un Pic-Nic. Chi è interessato a trascorrere un giorno diverso si può mettere in contatto con i nostri coristi. Per il secondo semestre il coro ha un appuntamento importante, oltre il concerto di Natale, la messa, parteciperà ai canti D'Avvento a Vienna. Le spese saranno sostenute una parte dai coristi e dall'altra grazie al contributo del Comune. E anche per questo volevo approfittare dell'occasione per ringraziare l'amministrazione comunale, gli sponsor che ci sostengono, la GSC di Cesena che dietro le quinte lavora e non si vede mai. Grazie.
/I Presidente Carli Gianfranco
PELLEGRINAGGIO A MEDUGORJE Nei giorni dal 20 al 24 giugno 2005 si è svolto il pellegrinaggio a Medugorje, organizzato dal gruppo di preghiera Regina della Pace di Azzano Decimo. La partenza in pullman, fissata per le ore 5.00, ha avuto qualche contrattempo ma finalmente alle ore 6.00, il nostro viaggio è iniziato e così, ... via!! Verso la meta prefissata. Il tragitto, lungo più di 12 ore, ha visto la partecipazione di circa 60 persone e tra loro un bel gruppo di bambini e ragazzi di età compresa tra
i 7 e i 14 anni. ~arrivo a Medugorje alle ore 19.00 ha dato il via ad un programma intenso, ma ricco di sorprese, emozioni e gioia. Il tour organizzato tecnicamente dal signor Giorgio Luvisutto e spiritualmente da Fra Carlo di casa betania di San Quirino, è stato un'ulteriore testimonianza di amore verso gli altri e di chiamata all'apostolato, così come la Madonna chiede. Si è potuto cogliere attraverso i luoghi di Medugorje la sua reale essenza: l'orfanotrofio di suor Josepha,
l'oasi della pace, il castello, la casa di Marja e la cappelletta dove essa ha le apparizioni quotidiane, la casa di accoglienza per ragazze di suor Elvira, la catechesi di padre Jozo e di suor Emmanuel, salita al Krizevac e al Podbrdo, quest'ultima anche in notturna, sono state le chiavi che ci hanno fatto entrare nel cuore di Maria. Medugorje non è solo un luogo fisico, è un luogo dello spirito, delle famiglie, della famiglia-Chiesa della famiglia umanità. Un'umanità che corre e ricerca amore e pace, braccia di madre fra cui gettarsi per essere consolata ed amata. Medugorje è luogo del cuore, dell'uomo che guarda verso il padre attraverso gli occhi di Maria, la quale amorevolmente accoglie e ama tutti. Medugorje è concreta e tangibile, nel suo amore e nella sua pace i cuori lì si trasformano, si aprono, diventano cuori di carne che contemplano il figlio, che tutto ha donato per noi. Medugorje è un dono del signore all'umanità sofferente. Per Medugorje siamo partiti come gruppo, da Medugorje siamo ritornati come famiglia, riconoscendo e amando nell'altro, il fratello. Medugorje non è un viaggio, Medugorje è "il viaggio" che dona pace, amore e nuova vita. Lucia
IL PRESEPE NELLA PARROCCHIALE Il 18 dicembre è stato aperto ai visitatori il presepe nella chiesa arcipretale di Azzano Decimo, il momento è avvenuto durante la messa solenne in cui sono state benedette le statuette di Gesù bambino, portate in chiesa dai bambini che poi le hanno riposte nel loro presepe familiare. Il presepe che portava il titolo "Cristo in ogni luogo, in ogni tempo" è stato frutto di lavoro minuzioso e preciso svolto in un arco di tempo considerevole; questo presepe è arrivato alla sua 15<! edi-
Uno scorcio del presepe idealizzato e realizzato dal valido gruppo di persone che ben conosciamo!
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zione, i costruttori lo hanno pensato e ideato nel modo tradizionale, soprattutto pensando lo nella vita rurale dei nostri luoghi attorno agli anni '50; ogni anno si arricchisce di nuovi personaggi, soprattutto tenendo conto delle giuste e calcolate proporzioni, curando ogni particolare, tante ore lavorative, ma ricompensate dal grande entusiasmo che suscita nella nostra gente, in attesa trepidante per questo evento che sa apprezzare questo lavoro immenso portato avanti da tanti anni e che ha trovato il coinvolgimento di tante persone resesi disponibili e che insieme hanno formato ùn gruppo di amici affiatati. Il più bel messaggio che il bambinello del presepe ha portato è stato quello di: costruire un presepe, spendere per esso tante ore di lavoro che non è stato tempo sprecato, ma ci ha fatto aprire al dialogo e alla gioia di saper fraternizzare verso gli altri. Il presepe nella chiesa arcipretale è stato la fine e l'inizio di una mappa in cui si trovavano esposti al centro del paese circa altri 35 presepi, essi erano collocati in vari angoli suggestivi, piazze, vetrine e negozi, voluti dai commercianti del paese nello slogan "Azzano città del presepe" giunta ormai alla 5<! edizione. Non vogliamo inoltre dimenticare i presepi familiari che sono stati costruiti da bambini e genitori e attraverso la notificazione sono stati messi a concorso in parrocchia e premiati nel giorno dell'epifania nel seguente ordine: 1 ° Diego Raschiotto, 2° Simone e Davide Bressan, 3° Alberto e Giada Filipetto, 4° Davide e Andrea Lovisa, 5° Federico Filipetto, 6° Eriberto e Mariasole Momentè, ]O Silvia Pascotto, 8° Leonardo Ceselli, 9° Denise Sforzin, 10° Federica Corazza. Mario Del Bel Belluz
NOTIZIE DA CAPO DI SOTTO Come ogni anno ormai da molto tempo, in questo periodo il GSC Capo di Sotto si prepara alla nuova edizione dei festeggiamenti "Madonna del Bembo" mettendo a punto le varie manifestazioni. È stato quasi ultimato il calendario delle serate che vedranno come protagoniste le orchestre da ballo, le gare di briscola, le serate giovani, nonché l'immancabile tombolata ed i fuochi d'artificio. Tutto questo immerso in una cornice di verde e natura, che assume un aspetto gradevole ed ordinato già in questo periodo, grazie al l'opera dei volontari del GSC Capo di Sotto che provvedono a sfalciare e ripulire periodicamente l'intera area. Infatti solo un paio d'anni fa esistevano chioschi e cucine in lamiera e plastica che fortunatamente hanno lasciato il posto a strutture più moderne più accoglienti e sicure. Queste strutture hanno ospitato parecchie decine di persone nella giornata del XXV aprile che oltre a passare una giornata insieme in allegria hanno potuto gustare ed apprezzare la classica fortaiada. La giornata grazie anche al bel tempo è passata veloce tra risate e chiacchierate, giochi e buona compagnia, così che all'imbrunire c'era ancora
qualche gruppetto di persone. Il gruppo si sta ora prodigando per cercare di organizzare per i collaboratori e simpatizzanti una gita a Venezia. GSC Capo di Sotto
MANIFESTAZIONI DELLA PROLOCO CESENA Domenica 14 maggio si è svolta a Cesena, presso le strutture della sagra, la consueta "Festa dei giovani d'altri tempi", organizzata dalla Proloco per le persone anziane della
Gita Pellegrinaggio
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borgata. La giornata è iniziata con la Santa Messa celebrata da Don Raffaello ed è proseguita con una piccola ma interessante esposizione di lavori artistici, frutto dell'hobby e dell'impegno di alcuni appassionati giovani e meno giovani. Nel pomeriggio, dopo il pranzo, alcuni ragazzi e giovani si sono esibiti, per la prima volta a Cesena, nell'esecuzione di alcuni brani vocali e musicali raccogliendo l'interesse e l'applauso dei presenti. Durante la manifestazione è stata ricordata la cara Maria Facca, scomparsa l'anno scorso, negli anni precedenti instancabile animatrice della festa. Maria era stata ricordata anche la vigilia di Natale, nell'altra iniziativa organizzata dalla Proloco. Il pomeriggio del 24 dicembre infatti è stato inaugurato il presepe costruito dai giovani e poi è arrivato Babbo Natale, su un calesse, per portare i doni a tutti i bambini presenti. Contemporaneamente era stato allestito un piccolo mercatino di oggetti, preparati da alcune signore e ragazze di Cesena, il cui ricavato è stato poi devoluto alla "Via di Natale" in memoria di Maria.
Gita ai Presepi
Il I I
I iii I
FOTO D'ARCHIVIO a cura di Tullio Milanese
(Proprietà della foto Gasparotto Angelo) (Proprietà della foto Pujatti Pino) Prima Comunione del 19 settembre 1941. A sinistra il Parroco Don Prima Comunione del 20 settembre 1942. AI centro il Parroco Don Davide Burlon, a destra il cappellano Don Severino Bertacco. Davide Burlon, a fianco il Cappellano Don Severino Bertacco.
(Proprietà della foto Ragogna Giuseppe) Processione in occasione della festa dell'8 dicembre 1936. Sono riconoscibili a fianco del Parroco Don Luigi Janes il Podestà Carlo Brunetta (a destra del Parroco) e il Dottor Giovanni Pujatti (a sinistra del Parroco). Don Luigi Janes è stato Parroco di Azzano dal 1931 al 1937.
(Proprietà della foto Tesolin Egles) Comunione Generale del 20 giugno 1957. A sinistra la maestra Giacomozzi, ultimo a destra Don Sante Boscariol.
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(Proprietà della foto Sappa Bruno) Prima Comunione del 16 ottobre 1948. AI centro il Parroco Don Davide Burlon, a destra il cappellano Don Arduino Michieli. Foto scattata al fianco del cinema parrocchiale Manzoni, luogo di tante memorabili partite di pallone.
Il 29 giugno potremo ammirare il grande quadro su tela (m 3 x 5) della pesca miracolosa, opera del pittore Azzanese GIULIO BELLUZ inserito
nella cornice sinistra del presbiterio. La chiesa arcipretale, consacrata il 19 maggio 1771, ora si arricchisce di un'opera che ci richiama il nostro
~ssere amici del Risorto, in comunione con Pietro e il suo successore Benedetto XVI, volente rosi
di collaborare, come parrocchia missionaria, per la "pesca" di uomini per il regno dei cieli.
GRANDE RICONOSCENZA Il noto progetto "PANE E LATTE" che le suore flosarie portano avanti in Bolivia, è stato fortemente incrementato anche dall'iniziativa di Denis Biasin che da alcuni anni registra e offre CD per questa nobile causa. A Denis l'ammirazione e la riconoscenza pure dalla Parrocchia.
PREGHIERE POPOLARI Abbiamo raccolto alcune preghiere popolari , espressione della relig iosità della nostra gente di qualche anno fa. Sono brani apparentem ente semplici, che hanno spesso l'andamento delle filastrocche modulate da un linguaggio pieno di assonanze e di forme dialettali. I contenuti possono far sorridere; eppure, a ben rifle ttere, queste g iocose forme di relig iosità popolare erano un modo simpatico ed efficace con cui il popolo evangelizzava se stesso, a cominciare dai fanciulli. La fede, dunque, veniva alimentata a volte con allegria e umore anche se ci si trovava a v ivere una vita molto dura. I nostri nonni avevano quella saggezza cristiana e quell"'istinto evangelico" che permetteva loro di trasmettere con naturalezza g li e lem enti fondamentali della relig ione.
s. Iseppo vecchiarello
S. Iseppo vecchiarello Cosa avete in quel cestello Una fascia un panesello Per fasciare Gesù Bello Gesù bello d'amor Per fasciare nostro Signor. La Madonna ha avuto un puppo S. Iseppo l'ha perduto La Madonna l'ha trovato S. Iseppo l'ha baciato L!ha baciato su quel occhietto S. Iseppo benedetto. La Madonna di S. Chiara La mi impresti quella scala Per andare in paradiso Per vedere quel bel viso Gli angiolini che cantava La Madonna che sospirava Il Signor in ginocchion Venite ascoltar questa bella orazion.
(Goz Ovidio)
Ave Maria picinina
Ave Maria picinina Che leva su ala mattina Con bel dire, con bel fare Guarda sotto nella cassetta Che c'è acqua santa benedetta Per lavarsi le man e il viso Per andare in Paradiso In Paradiso è una bella cosa Chi va dentro riposa. (G. o.)
Din don
Din don Gli angeli che suonano Il prete che canta Benedisce l'acqua santa Con una manina d'oro E una d'argento Domani verrà bon tempo E se bon tempo verrà Tutti gli angeli si calerà. (G. o.)
Angioletto del mio Dio
Angioletto del mio Dio Che fai tu vicino a me Sono l'angelo del Signore Sono l'amico del tuo cuore Quando vegli e quando dormi Sempre sempre son con te. (G. o.)
DAI NONNI DELLA CASA DI RIPOSO DI AZZANO DECIMO
Ave Maria
Ave Maria piccinina, cosa fai? Alla mattina vado in Chiesa Santa Tocco l'acqua Santa L'acqua Santa la me bagna Iddio me compagna Bongiorno fioi de Dio Verrò anche mi se piase Iddio.
In paradiso
In paradiso è buona cosa chi va là riposa All'inferno cattiva gente chi va là starà sempre.
Lassa dir
Lassa dir, lassa dir a chi se voI ama Iddio di bon cor Di bon cor e di bon (dolc)
Ama Iddio sulla Croce sulla Croce è la corona Ama Iddio e la Madonna La Madonna è su nel ciel Ama Iddio e San Micel San Micel è crocifisso Ama Iddio e il paradiso Il paradiso le dei santi Ama Iddio e tutti quanti Tutti quanti la morte viene Beati quelli che han fatto del bene.
Vien la notte di Natale
Chi fa bene e chi fa male Vien la notte di Natale Canta, canta rose e cuore Che è nato il nostro Signore Che è nato a Betlemme In mezzo al bue e un asinello Chi la dise, chi la sa In paradiso indarà Chi la dise, chi la sa Canta in gloria santa indirà Dise sempre lodato sia Viva Gesù e viva Maria.
SAN ROCCO: NUOVA VITA PER "EL CISIOL"
Costruito attorno al 1300 alla periferia di Azzano Decimo, questo tempietto votivo ha dato il nome alla località in cui sorge ed è stato ed è tuttora punto di riferimento per la devozione al Santo a cui è dedicato, ma il trascorrere dei secoli l'aveva notevolmente deteriorato, sia nella struttura che nell'affresco che ne adornava l'interno. Lo scorso 2005, prima che i danni divenissero irreparabili, il Consiglio Pastorale ha deciso di intervenire con i necessari lavori di restauro, che si sono conclusi alla fine dell'estate con pieno successo, restituendo alla comunità il tempietto nel suo aspetto originario. Sarà quindi possibile, a questo punto, perpetuare l'antica traditione di celebrare la ricorrenza di San Rocco ogni 16 agosto e chiunque si troverà a passare davanti al rinnovato "cisiòl" avrà un nuovo stimolo a rivolgere al Santo un reverente pensiero. Owiamente la Parrocchia si è dovuta sobbarca re il costo dei lavori; allora un gruppo di abitanti della borgata ha pensato che s,arebbe stato bello e utile stimolare tutti i "contradaioli" a contribuire alle spese. E nata allora l'idea di allestire un pranzo comunitario i cui proventi fossero destinati alla copertura, almeno parziale, del debito. Gli Alpini del Gruppo di Azzano si sono subito dichiarati disponibili a preparare il pranzo e ad ospitare i commensali nella loro sede; molte altre persone hanno contribuito alla riuscita dell'iniziativa donando qualcosa o prestando la propria opera. L.:incontro conviviale si è tenuto il 15 gennaio 2006; l'allegra e numerosa comitiva dei partecipanti ha potuto assaporare, oltre al cibo, la gioia dello stare insieme ed anche la soddisfazione di sentire il tempietto come cosa propria, visto che, a conti fatti, è stato possibile consegnare alla parrocchia un contributo veramente sostanzioso. Manias Severino
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65° DI MATRIMONIO 50° DI MATRIMONIO
SANTINA LOVISA E ENRICO BERTOLLA ILVA FAVRET E GINO CENTAZZO
50° DI MATRIMONIO 50° DI MATRIMONIO ~S c.
GIOVANNINA TAVELLA E TRANQUILLO BASSO FRANCHINA CAPOBIANCO E LUIGI BALLARDIN
EMANUELA DONADEL «Emanuela, amica semplice e gentile, allegra e schietta, sempre pronta a dire grazie e scusa. Quante volte lo ripetevi! Grazie e scusa!, un'infinità di volte, perché ti dispiaceva far faticare gli altri , o perché non volevi disturbare, o perché ti sentivi sempre in obbligo verso le persone che ti erano accanto. Come dimenticare le giornate trascorse in tua compagnia in cui spesso invidiavamo la gioia e la serenità che riuscivi a trasmettere a tutti. Quanti incoraggiamenti ci hai dato!!! Come dimenticare le lunghe chiacchierate al telefono, in cui chiedevi notizie degli amici che conoscevi: come stavano, cosa facevano, notizie delle loro famiglie, dei bambini. .. , la tua non era solo curiosità, era voglia di partecipare alle vicende della nostra vita, voglia di sentire la nostra vita un po' tua. In fondo era il tuo modo di tenerci piacevolmente vicini. Rimarrai per sempre una compagna di viaggio indi-
menticabile. Oggi siamo qui, per dire a te scusa! e grazie! Scusa per le volte che ti abbiamo dimenticato, presi in mille altri impegni. Scusa perché si fa sempre troppo poco di fronte a chi come te è colpito dalla sofferenza. Ed il grazie che oggi ti diciamo è il grazie che va al Signore che ci ha permesso di conoscere te e apprezzare l'Amore esemplare dei tuoi familiari. Sei stata una preziosa operaia nella vigna del Signore! Così scrivevi commentando una stazione della via Crucis: "La croce ce l'abbiamo tutti ricchi o po
veri ; e ci vuole tanto coraggio a portarla quando sembra così pesante. Ma se hai fede in Lui ce la puoi fare". Grazie Emanuela per la lezione di vita e di speranza che con la tua semplicità ci hai saputo dare. Resterai sempre nei nostri cuori. Sappiamo che sei nella pace del Signore, e da lassù continuerai a partecipare e vegliare sulle nostre vite. Ciao Emanuela. »
LA SCOMPARSA DI SUOR MERCEDES TESOLIN Sulla soglia dei novant'anni, dei quali 65 vissuti e offerti tra le Rosarie di Udine, suor Mercedes Tesolin è entrata, domenica 29 gennaio, nella pienezza della luce eterna. Se ne è andata a passi lievi, dopo una breve malattia, assistita dalle consorelle della Casa generalizia, dove era ritornata per le necessarie cure e dove ha desiderato restare per l'ultimo riposo. Ha lasciato la tristezza di un grande vuoto nella sua comunità religiosa di Azzano Decimo, il paese natale nel quale la scomparsa era ritornata circa una decina d'anni fa per trascorrere ancora nella laboriosità, che aveva contrassegnato la sua vita, il periodo della quiescenza operosa. Apprezzata dai concittadini azzanesi per l'amabilità e la discrezione che caratterizzavano il suo rapporto con le persone, la presenza orante di suor Mercedes, quando il dialogo con l'Infinito diventava sempre più intenso nell'avvicinarsi del grande Incontro, era percepita da tutti come un dono e
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una benedizione. La parrocchia ha organizzato un pullman per consentire la partecipazione alla liturgia dell'estremo commiato, celebrata a Udine dal parroco don Dino Pavan. Lannuncio della scomparsa della concittadina suor Mercedes, diffuso dalla Casa generalizia, riporta le date e i dati più significativi della sua lunga esistenza. Carmela Tesolin, da consacrata suor Maria Mercedes, era nata da Giobatta e da Albina Marcuz il 14 maggio 1916 ed era stata battezzata il 21 dello stesso mese. Era entrata nell'Istituto delle Rosarie nel febbraio del 1939 dove aveva emesso la professione religiosa il 12 agosto del 1941. "Signore, all'alba di domenica 29 gennaio hai chiamato nella tua luce la nostra sorella suor Mercedes. Noi ti rendiamo grazie per la sua vita e per la sua morte e l'affidiamo alla tua misericordia, affinché goda in eterno la compagnia di Maria santissima, regina del Rosario, dei santi tutti e dei suoi cari". F.S.
Parrocchia "San Pietro Apostolo" Contabilità 2005 approvata dal Consiglio per gli affari economici il 25.03.06 ENTRATE
ELEMOSiNE .................... . .. ..... . CANDELE ...................... . ... . . .. . OFFERTE PER SERVIZI. . ... . .. . .... ... . . . . ATIIVITÀ PARROCCHIALI ... . . . . ...... . . .. . OFFERTE ................... . .......... . INTERESSi ................ . ........ . . .. . CONTRIBUTI REGIONALI . .. . .. ... .. .. .. . . .
TOTALI ................................ .
22.111 ,00 16.991,55 9.513,33 7.814,43
26.213,48 3.306,18
155.313,21
241.263,18
USCITE
TASSE ASSICURAZIONI ....... . . .. ... . . . . . REMUNERAZIONI .. .. . .. ........... .. .. . . SPESE CULTO ....... .. ............... . . . SPESE GESTIONALI ..... . ..... . .. . . ..... . SPESE PER ATIIVITÀ .. . ....... . ... . ..... . MANUTENZIONI . . . ... . . .. . . ............. . ONERI FINANZIARI .... ... ............... . GESTIONE STRAORDINARIA ...... . .. ... .. .
TOTALI ................................ .
14.148,55 13.672,00 4.193,34
27.576,23 8.961,41 5.066,16
11.714,89 72.927,08
158.259,66
RESIDUO ATTIVO 2004 104.276,12 RESIDUO ATTIVO 2005 83.003,52
IN BANCA 187.279,64
Istituto Infanzia Parrocchiale B. V. del Rosario SITUAZIONE FINANZIARIA CONSUNTIVA ANNO 2005
APPROVATA DAL C.D.A. il 31.01.06
descrizione
Spese gestione mensa Spese per alimenti Spese cartocanc. e mat. didattico Iniziative culturali/feste etc. Totale
Acquisto mobilio e giochi Acqua Energia elettrica Gas e riscaldamento Spese postelegrafoniche Assicurazioni Interessi e oneri bancari Spese amministro e consulenze Imposte/tasse e concessioni Manutenzioni straordinarie Manut. ordino e altri costi gen. Altri costi generali Spese progetto educaz. motoria Totale
Stipendi Contributi previdenziali/assistenz. Pagamento T.F.R. Totale costo del personale
TOTALE USCITE
euro 2005
3.073,99 19.968,65 2.933,79 3.937,25
29.913,68
0,00 644,00
1.413,50 9.962,60
866,45 3.856,16
934,86 6.536,40 3.871 ,19
0,00 3.556,80
11.577,25 3.600,00
46.819,21
168.181 ,93 40.702,04 3.053,48
211.937,45
288.670,34
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descrizione
Rette ed iscrizioni Contr. Ministeriali/Reg.li Offerte varie Altri ricavi generali Contrib. Com. Azzano Ordinari Contrib. L.R. 06/84 2001
TOTALE ENTRATE
euro 2005
125.177,50 76.691 ,50
150,00 2.085,75
60.500,00 24.065,59
288.670,34
Un sentito ringraziamento ai Consigli Pastorale e degli Affari Economici, i due massimi organismi di partecipazione della parrocchia, per la loro generosa disponibilità e competenza nelle varie materie chiamati ad operare.
A N A G R A F E & O F F E R T E (d i c e m b re 2 O O 5 - m a 9 9 i o 2 O O 6) - salvo errori ed omissioni -
BATTESIMI
Vazzoler Laura di Mauro e Cartellini Monica, nata a San Vito al Tagliamento il 7/8/05, battezzata il 3/12/05; Beryl Ebung di Ngome Albert Eseh e Ngo Nandeng Nicole, nato a Pordenone il 3/12/03, battezzato il 4/12/05; Ballardin Valeria di Michele e Tomasella Fiorella, nata a Pordenone il 7/10/05, battezzata il 4/12/05; Passador Irene di Carlo e Bomben Barbara, nata a Pordenone il 30/7/05, battezzata il 4/12/05 ; Vazzoler Filippo di Massimo e Bidoggia Chiara, nato a Pordenone il 17/7/05, battezzato 1'8/12/05; Monticco Chiara di Ivan e Gasparotto Paola, nata a Pordenone il 28/9/05, battezzata 1'8/12/05; Tiberio Alex di Luca e Del Colle Costance, nato a Pordenone il 15/9/05, battezzato 1'8/12/05; Pasqualini Andrea di Massimo e Favret Elisabetta, nato a San Vito al Tagliamento il 21 /8/05, battezzato 1'8/12/05; Sarri Sofia di Gianpietro e Furlan Luisa, nata a Oderzo il 25/9/05, battezzata 1'8/12/05; Gabana Gaia di Mirko e Leorato Emanuela, nata a San Vito al Tagliamento il 27/6/05, battezzata 1'8/12/05; Tona Marianna di Paol ina e Santi n Valeria, nata a Pordenone il 22/9/05, battezzata il 18/12/05; Simonetto Sara di Michele e Munaretto Marina, nata a Pordenone il 25/7/05, battezzata il 18/12/05; Maganza Sarah di Mariano e Del Frari Giuliana, nata a Pordenone il 13/7/05, battezzata il 26/12/05; Roman Christian di Roberto e Signorelli Maria Rosa , nato a Pordenone il 21 /9/05, battezzato il 29/1/06; Battistella Zaira di Silvio e Patanè Angela, nata a Pordenone il 29/10/05 , battezzata il 26/2/06; Menegoz Ursol Isabel di Roberto e Turchet Vanessa, nata a Pordenone il 15/9/05, battezzata il 12/3/06; Perissinotto Matteo di Enrico e Erode Sidonia, nato a Pordenone il 15/12/05, battezzato il 12/3/06; Gazzola Genny di Ivo e Pegorer Viviana, nata a Pordenone il 16/11 /05, battezzata il 26/3/06; Del Ben Nicola di Lucio e Pavanello Emanuela, nato a Pordenone il 22/9/05, battezzato il 26/3/06; Perlin Manuel di Claudio e Rizzetto Michela, nato a San Vito al Tagliamento il 29/11 /06, battezzato il 26/3/06; Damo Giorgia di Daniele e Santarossa Cinzia, nata a Pordenone il 27/8/05, battezzata il 26/3/06; Chinellato Eduardo Roberto di Roberto e Guerra Loredana, nato a San Vito al Tagliamento 1'11 /9/05, battezzato il 26/3/06; Oliva Tommaso di Fabrizio e Zecchin Gianna, nato a Latisana 1'1/9/05, battezzato il 26/3/06; Mattiuz Luca di Marco e Coral Sara, nato a San Vito al Tagliamento il 12/ 11 /05 , battezzato il 26/3/06; Plateo Eleonora Martina di Alberto e Checchin Adriana, nata a Pordenone 1'11 /11 /05, battezzata il 26/3/06; Lopez Antonio Javier di Martin Anthony e Della Pietra Emy, nato a Alamogordo (Nuovo Messico) il 2/11 /05,
battezzato il 17/4/06; Rota Evelin di arsina e Zorzi Manola, nata a San Vito al Tagliamento 1'11 /4/97, battezzata il 17/4/06; Martin Federico Laerte di Orlando e Carollo Monica, nato a Pordenone il 19/12/05, battezzato il 23/4/06; Di Pasquale Nicolas Vittorio di Johnny e Mazzolo Stefania, nato a San Vito al Tagliamento il 26/8/05, battezzato il 23/4/06; Nespolo Gloria Maria Albina di Stefano e Carrer Roberta, nata a San Vito al Tagliamento 1'1/11 /04, battezzata il 23/4/06; Schihab Sebastian di Ezzat e Consolaro Annalisa, nato a Pordenone il 13/8/05, battezzato il 23/4/06; Vit Giulia di Stefano e Valeri Deborah, nata a Pordenone il 10/12/05, battezzata il 23/4/06; Pin Samuele di Paolo e Ouerin Lara, nato a San Vito al Tagliamento 1'11 /2/06, battezzato il 14/5/06; Canton Alessandro di Massimo e Moschetta Michela, nato a Pordenone il 27/1/06, battezzato il 14/5/06; Radegonda Angie di William e Santi n Laura, nata a San Vito al Tagliamento il 24/9/05, battezzata il 14/5/06; Facca Angelica di Mario e Onor Marisa, nata a San Vito al Tagliamento il 3/11 /05, battezzata il 21 /5/06 ; Zanni Jacopo di Andrea e Ouattromini Alessandra , nato a Pordenone il 2/2/06, battezzato il 21 /5/06; Rizzo Federica di Claudio e Armellin Eugenia, nata a Conegliano il 18/10/05, battezzata il 21 /5/06; Mascarin Simone di Massimo e Amaduzzi Rita, nato a San Vito al Tagl iamento il 5/12/04, battezzato il 21 /5/06; Grandin Samantha di Stefano e Vendramini Vanilla, nata a Pordenone il 10/1/06, battezzata il 21 /5/06; Facca Asia di Federico e Mele Sabrina, nata a Pordenone il 23/10/05, battezzata il 21 /5/06.
MATRIMONI
De Candia Cesare e Foti Daniela il 10/12/05; Rambaldini Guglielmo e Hross Iryna il 17/12/05; Santi n Roberto e Trevisan Sara il 14/1/06; Rigato Igino e Lorenzon Stefania 1'11 /3/06; Spoletti Lorenzo e Pascot Francesca il 25/3/06; Bellucci Antonio e Liotta Milena il 22/4/06; Battiston Dario e Rosolen Silvia il 6/5/06; Pigatto Alberto e Bidinot Adriana il 20/5/06.
MORTI
Battiston Santina, vedo Martin Enrico, morta il 4/12/05, di anni 99; Manzato Daniel , celibe, morto il 18/12/05, di anni 24; Fedrigo Santa, nubile, morta il 21 /12/05, di anni 101 ; Lopreiato Pietro, marito di Felina Angela, morto il 24/12/05, di anni 79; Gasparotto Angela, vedo Facca Giuseppe, morta il 29/12/05, di anni 89; Sartor Angela, ved o Casa rotto Antonio, morta il 29/12/05, di anni 93; Torresan Maria Rosa, moglie di Tonello Orazio, mor-
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ta il 31 /12/05, di anni 67; Doimo Carmela Luigia, vedo Vicenzotto Riccardo, morta il 31 /12/05, di anni 72; Muz Giovanna, vedo Oro Guido, morta il 10/1/06, di anni 99; Massarut Adorina, moglie di Furlan Guerrino, morta il 10/1/06, di anni 91 ; Cordazzo Guerrino, ved o Dall 'Agnese Caterina, morto il 13/1/06, di anni 89; Galasso Ardemia , vedo Mascarin Giovanni , morta il 13/1/06, di anni 90; Pigat Maria, ved o De l Bianco Giacomo, morta il 14/1/06, di anni 94; Medri Pierina, vedo Mascarin Silvio, morta il 14/1/06, di anni 84; Zanette Anna Maria, ved o Moretton Sante, morta il 18/1/06, di anni 60; Lorenzon Angelo, celibe, morto il 21 /1/06, di anni 65; Venturini Mafalda, vedo Beltrame Valentino, morta il 26/1/06, di anni 80; Toffolon Giovanni , cel ibe, morto il 26/1/06, di anni 69; Mascarin Rino, marito di Moro Pierina, morto 1'1/2/06, di anni 58; Biasotto Michele, marito di Pivetta Giovanna, morto il 13/2/06, di anni 62; Marion Gilberte, vedo Testa Giovanni , morta il 20/2/06, di anni 85; Furlan Guerrino , vedo Massarut Adorina, morto il 22/2/06, di anni 93; Furlan Paolo, celibe, morto il 10/3/06, di anni 51 ; Lenzini Lina , vedo Dall 'Olio Ferruccio, morta il 16/3/06, di anni 96; Rosset Vittorio, marito di Bazzi Delfina, morto il 19/3/06, di anni 63; Agnolotto Maria, ved o Piccinin Ernesto, morta il 21 /3/06, di anni 72; 00-nadel Emanuela, celibe, morta il 24/3/06, di anni 46; Sandre Egidio, marito di Pezzutti Lucia, morto il 29/3/06, di ann i 74; Camillo Bruna, moglie di Zecchin Marco, morta 1' 1/4/06, di ann i 73; Moro Athos, celibe, morto il 4/4/06, di anni 48; Falcon Lorenzina, moglie di Muzzin Antonio, morta il 13/4/06, di anni 57; Ortolan Enrico, marito di Valvassori Enrica, morto il 14/4/06, di anni 92; De Bortoli Mirella, nubile, morta il 7/5/06, di anni 52; Cesco Emilia , vedova di Fedrigo Olivo, morta il 22/5/06, di anni 78.
PRO CHIESA
Matrimonio Marianni Manuel"e Zaina Antonella 100; Matrimonio Rambaldini Gugl ielmo e Iryna 150; 25° Matrimonio Coniugi Andreatta 50; Matrimonio N.N. 200; 50° Matrimonio Centazzo Gino elivia 100; Matrimonio Spoletti Lorenzo e Pascot Francesca 100; Matrimonio Rigato Lorenzo e Lorenzon Stefania 300; Matrimonio Bellucci Antonio e Lotta Milena 50; Matrimonio Battiston Dario e Rosolen Silvia 120; 50° Matrimonio Ballardin Luigi e Franchina 50; Matrimonio Tondato Francesco e Chiara 150; Matrimonio N.N. 70; Battesimo Vazzoler Laura 70; Battesimo Tona Marianna 100; Battesimo Simonetto Sara 40; Battesimo Maganza Sarah 100; Battesimo Ballard in Elena 50; Battesimo Roman Christian 50; Battesimo Battistella Zaira 20; Battesimo N.N. 150;
Battesimo Perlin Manuel 150; Battesimo da) 50; Taiariol Norma, Bruno e Cesare Gazzola Genny 100; Battesimo Chinella- (Canada) 60 dollari; Fam. Nervo Nicolò to Eduardo 50; Battesimo Rota Evelin (Torino) 50; N.N. 10; Lida Gregoris 20; 200; Battesimo Lopez Antonio Javier 50; N.N. 10; in mem. Piccinato Arduino Piz-Battesimo Nespolo Gloria 50; Battesimo zinato Vittoria dolI. 50; Del Bel Belluz 30; Vit Giulia 50; Battesimo Oliva Tommaso Cago Marcuz Rina 50; Candido Guido e 100; Battesimo Platea Eleonora 100; Bat- Maria dolI. 100. tesimo Mascarin Simone 25; Battesimo N.N. 100; Battesimo Zanni Jacopo 100;
PRO ORATORIO Battesimo Rizzo Federica 70; In memo- Athos Moro Graziano Muccignat
ria Moretton Elio 30; In memoria Manza-to Daniel1 00; In memoria Sartor Angela N.N. 140; Consolaro Francesco e Elda 150; In memoria Doimo Carmela Luigia 100; N.N . 50; Luvisotto Angelo e Ales-60; In memoria Del Bel Belluz Dilio 100; sandrina 50; N.N. 100; Fam. Bidoggia Vit-In memoria Battiston Santina 150; In me- torio 50; N.N. 100; N.N . 50; N.N. 300; N.N. moria Morrasut Adorina 60; In memoria 200; N.N. 40; N.N. 30; N.N. 50; Caldo Olin-Galasso-Mascarin Ardemia 100; In me- do 50; N.N . 10; N.N. 50 ; In memoria di moria Pascot lole e Gelindo 40; In me- Doimo Carmela Luigia 240; N.N. 100; Ca-moria Lorenzon Angelo 300; In memoria sagrande Walter e Agata 20; Bar Com-di Muz Giovanna 80; In memoria di Ma- mercio 110; N.N. 1.000; Facca Vinicio 30; scarin Rino 50; In memoria Furlan Guer- N.N. 50; De Val Giovanni 20; N.N . 50; In rino 50; In memoria del Rizzo Bruna co- memoria Donadel Emanuela 50; In oc- Angelo Pigat Albino Cago
niugi Burella Giuseppe e Olga 60; In me- casione battesimo Mattiuz Luca 200; Fam. moria Vettor Noemia 90; In memoria Do- Pujatti 2.000; N.N. 35; Colin Loris 160; nadel Emanuela 200; In memoria Sandre Fam. Santin Bruno 100; Colin Ida 100; Egidio 150; In memoria Falcon Lorenzi- N.N.1 00; Santin Elena e Polita Valentina na N.N. 100; In memoria Agnoletto Maria 400; N.N. 100; N.N. 50; Fam. Lopreiato 50; Classe 193550; N.N. 70; N.N. 70; Pa- 50; N.N. 100; Brussolo Simone 50; Zuc-scotto Maria 30; Fabris Olizio 30; Pascotto chet Enzo 40; Zanette Antonio (Canada) Maria 30; N.N. 30; Tondato Bruno 30; 50; Panighello Renzo 180; N.N. 400; Uti-Fam. Zara 90; N.N. 30; Fam. Lopreiato 50; lizzatori campi sintetici 1.225; N.N. 20; Morassutto Erminia 40; Fam. Pivetta Gi- Rosset Itala 50; Sellan Edoardo 50; fam. no 50; N.N. 20; N.N. 100; N.N. 30; N.N. Fedrigo Lucio in mem. Santina 150; mo-
Antonio Guerra Luigia Carmela Doimo 50; N.N. 50; Boz Paolina 30; N.N. 40; N.N. glie Angela in mem. Pietro Lopreiato 200; 80; N.N. 30; G.S.C. Cesena 30; De Val N.N .100; N.N. 100; in mem. Pigat Maria Giovanni 30; N.N. 20; Nerlati Gelse 5; N.N. 100; N.N. 70; figli in mem. Gasparotto An-20; Zanet Ivan 20; Battesimo Passador gela 150; N.N. 50; Nespolo Luigi 50; N.N. Irene 100; N.N. 100; Mary De Marchi e 20; N.N. 300; N.N. 50; Buttignol Angela in Pietro Moras 100; Moras Gelindo 50; N.N. mem. Bruna del Rizzo 100; fam Lovisot-20; N.N. 50; N.N. 50; Matrimonio Cesare to Carlo in mem. Montagner Alessandra e Daniela 50; Fam. Vazzoler per batto Fi- e Moretton Anna Maria 150; N.N. 120; lippo 50; N.N. 70; N.N. 20; N.N. 100; N.N. N.N. 10;N.N. 10;N.N. 50; N.N.300;N.N. 100; N.N. 50; N.N. 30; N.N. 30; N.N. 50; 1.500; N.N. 30; in mem. Athos Moro 75; N.N. 10; N.N. 50; N.N. 250; Zilli Lucia in N.N. 15; N.N . 50; N.N. 100; fam Sponga mem. Boschiera Ennio 50; Filippi Elsa 50; 50; N.N. 10; N.N. 500; Lorenzon 10. Maria Assunta N.N. 10; N.N. 10; Valvasori Ilario e Loret- Cavarzan ta 15; N.N. 20; Buset Danilo e Vilma 100; Del Bianco Delfino 50; N.N. 60; N.N. 190; ~ GRAZIE! ~ N.N. 20; N.N. 20; Milanese Mariangela 80;
Da diversi anni alcune persone N.N. 250; Primo e nipoti Favot in mem. Del Rizzo Bruna in Favot 100; N.N. 20; adulte e in modo particolare
Biasotto Giovanni e Oneglia nel 60° di i giovani, gentilmente
matr. 60; in mem. Zagolin Paolo 100; N.N. e generosamente,
per batto 50; mamma in memoria Furlan compiono il prezioso servizio
Paolo 100; N.N. 10; N.N. 1.000; amici in di distribuzione, in ogni
mem. dotto Francesco Meneghetti 25; N.N. famiglia, del Bollettino
20; N.N. 10; N.N. 20; N.N. 70; Pivetta Olin- Parrocchiale. Aurelio Guin Anna Sabina Ballon
do 20; N.N. 20; N.N. 10; N.N. 20; Amici di La comunità li ringrazia
Lourdes in mem. Emanuela Donadel 40; e li incoraggia a continuare
N.N. 200; N.N. 50; N.N. 100; in mem. Bia- nonosante a volte non vengano
sotto Mario Candido Guido e Maria 50; accolti educatamente
N.N. 150; sposi Cinzia e Luca 100. e con rispetto. È consuetudine poi
dare un'offerta:
PRO BOLLETTINO e di questo ne siamo grati.
l:rebbe bello alme~ Rambaldini Achille (Canada) 35; Peres- "coprire le spese"
sin Licia 50; Veneruz Antigio e Maria Lui- della tipografia!!
sa (Canada) 40; Zanette Antonio (Cana- Amedeo Volpe Dilio Del Bel Belluz