de INCONTRO CON LA SCRITTRICE GIUSEPPINA “C DE RIENZO, … · 2015. 1. 15. · certi con Pino...

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  • di Francesca Morgante

    “C osì, con l’incosciente inco-lumità del predestinato, simuove, cammina, si aggiraper vicoli e anfratti, sicura di restare intocca-bile, forte del patto di non belligeranza tralei e la sua Napoli”. Realtà messe a fuocoda una sensibilità versatile, racconti cheparlando di donne, di luoghi, di stati d’ani-mo, di libertà, uniti da quel quotidianotrafficare delle abitudini in un mare scon-finato, dove a nuotare è l’umanità tutta.Un caleidoscopio si può definire la raccoltadi racconti “Il mare non ha mai viaggiato”(Manni editore) della napoletana Giusep-pina De Rienzo, autrice già annoverata perdue volte al Premio Strega e tra le voci piùprofonde e accattivanti che abbiamo inCampania. Scrittrice dedita sia alla prosache alla poesia, in veste di giornalista scriveper il Corriere del Mezzogiorno. IncontrareGiuseppina, elemento di spicco di una fa-miglia d’arte – suo fratello Gigi, ad esem-pio, ha suonato e organizzato spesso con-certi con Pino Daniele – è pura solarità.L’Espresso napoletano, sedotto dalla singo-larità della sua ultima raccolta di racconti,ha voluto intervistarla. Giuseppina De Rienzo, a propositode “Il mare non ha mai viaggiato” cirendiamo conto di quanto il mare rap-presenti, nell’ambito del gioco crea-tivo, una costante. Qual è il motivo? La scrittura, che è specchio rivelatore,

    INCONTRO CON LASCRITTRICE GIUSEPPINADE RIENZO, AUTRICE DIUN CALEIDOSCOPIO DIRACCONTI.

    Il mare non ha mai viaggiato

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  • innanzitutto per lo stesso autore, di pulsioni,sentimenti, inclinazioni, stavolta mi ha definiti-vamente mostrato quanto sia forte il mio legamecol Mare, indicandomelo anzi come “personag-gio” tra i personaggi, fino a farne la traccia visivadei racconti che compongono l’intera raccolta.Già il titolo, mutuato da una delle singolari me-tafore di Ramon Gomez de la Serna (che in ori-gine descrive: “Il mare vede soltanto viaggiare.Lui non ha mai viaggiato”) smontando un col-laudato, comune immaginario che assegna al-l’elemento acqua un perenne movimento, diventaanche ai miei occhi inquieto, non più (soltanto)portatore di vita, rinascite e riferimenti positivi,ma possibile liquido amniotico per esistenze sen-za approdo.Procida, di cuiha spesso di-scusso e discute,l’ha definita, inun articolo, la“cenerentola” delnostro golfo Cisvela il suo amoreper quest’isola?Il mio amore per Pro-cida resta caparbia-mente alimentato, no-nostante gli inevitabilicambiamenti dell’isola,da un’inalterata idea diprimaria bellezza: luce,acqua, gabbiani e rocce,permettendomi di ricon-fermarla ogni volta comerifugio e riparo.Gettiamo l’ancora nelmare dei suoi racconti:Procida, e quindi ElsaMorante. Inoltre sembra

    esserci un’influenza esercitata dai “Viaggi diGulliver” di Swift e da “Quer pasticciacciobrutto de via Merulana” di Gadda, che leicita prima di alcuni incipit.Riguardo i volontari o involontari richiami ad altriautori, più che a una memoria di scrittrice, appar-tengono direi a un personale store, quel variegatobackground che compone ogni anima, dove anchele presunte o reali ascendenze letterarie si fondonocon le radici identitarie di ogni specifico inconscio.Lei è anche fotografa – ricordiamo le sueraccolte “Phlegraia, terra ardente” e “Il marein faccia” – e ha preso parte a numeroseesposizioni. Quanto scrittura e fotografia so-

    no in sintonia nella suaattività? Credo che scrittura e fo-tografia abbiano unaeguale genesi: entrambesono “racconto” suppor-tato da identico proces-so: riconoscere un’emo-zione, farla propria, edesiderare di fissarla,non importa dove, sein una piega dellamente, sulla carta osulla lastra. Quelloche le diversifica so-no i tempi della me-morizzazione. Perla scrittura, lunghi;a volte conforte-volmente annosi;immediati e im-perdibili per lafotografia.

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    la scrittura, che è specchio rivelatore, innanzitutto perlo stesso autore, di pulsioni sentimenti inclinazioni,stavolta mi ha definitivamente mostrato quanto sia forteil mio legame col Mare, indicandomelo anzi come“personaggio” tra i personaggi

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