Post on 17-Feb-2019
transcript
Unelencodiemozioni…1. Felicità2. Tristezza3. Paura4. Rabbia5. Preoccupazione6. Imbarazzo7. Gelosia
8. Disgusto9. Sorpresa
il Pensiero relativo ad una situazione, scatena un’Emozione,
che scatena un Comportamento
P$E$C
� I comportamenti possono essere interpretati come manifestazioni di stati emotivi. Le emozioni, immediate e reattive, possono essere scatenate dai pensieri relativi ad una situazione vissuta o percepita:
Attraverso l’osservazione del comportamento è possibile dare un significato emotivo a gesti, sguardi, agìti, parole…Attraverso le emozioni è possibile risalire ai pensieri dei bambini (e degli adulti), osservando i contesti nei quali i pensieri si attivano.
i Comportamenti$ esprimonoEmozioni$ scatenate da
Pensieri in relazione con i contesti
Il comportamento perciò non viene visto unicamente come problematico, ma assume un significato più ampio: è portatore di molteplici possibili significati. Da questa
prospettiva, l'adulto può quindi porsi le domande: Quale emozione sta vivendo il bambino?
Quale pensiero può averla attivata? Cosa posso fare io
in termini di accoglienza, legittimazione, riformulazione dell'esperienza?
� Riconoscimento dell’emozione: “Mi sembri….”� Connessione dell’emozione al pensiero: “Forse stai
pensando….”� Legittimazione dell’emozione: “Hai ragione di sentirti… Se
pensi....”� Fase di esplorazione, esplicitazione e riformulazione� Incoraggiamento ad esprimere i propri stati d’animo anche
con le parole: “Tutte le volte che ti senti…..dimmelo con la voce.....” e ad utilizzare “coping comunicativi” funzionali alla comprensione da parte dell’adulto del bisogno del bambino
Ilmodelloperl’individuazione,l’espressioneelalegittimazionedelleemozioni
ICopingComunicativiFra i Coping Comunicativi che possono essere insegnati ai bambini troviamo i seguenti, associati agli stati emotivi.
� Rabbia: “…quando ti senti arrabbiato, vieni da me e chiedimi: «Mi ascolti?»”� Tristezza: “…quando ti senti triste, vieni da me e chiedimi: «Mi fai una
coccola?»� Paura: “…quando hai paura, vieni da me e chiedimi: «Mi abbracci?»� Noia: “…quando sei annoiato, vieni da me e chiedimi: «Facciamo qualcosa?»� Gelosia “…quando ti senti geloso, vieni da me e chiedimi: «Mi fai una coccola?»� Imbarazzo: “…quando sei imbarazzato, vieni da me e chiedimi: «Mi aiuti?»� Preoccupazione: “…quando sei preoccupato, vieni da me e chiedimi: «Cosa
succede?»
IlModelloDilloconlaVoceperildialogoemotivo
nellesituazioni diconflittofrabambini
Il Modello si articola in cinque fasi:
� ricerca del senso di un comportamento; � connessione del comportamento all’emozione e/o al
pensiero;� riconoscimento delle emozioni; � fase di risoluzione;� incoraggiamento ad esprimere i propri stati d’animo
anche con le parole e ad utilizzare CopingComunicativi funzionali alla relazione tra pari.
FraiCopingComunicativichepossonoessereinsegnatiaibambinitroviamoiseguenti,associatiapensieri,statiemotivi,intenti,
desideri
� Posso…?� Facciamo cambio?� Giochiamo insieme?� Mi hai fatto male… � Non voglio.
Diventa importante promuovere una modalità alternativa che valorizzi i sentimenti reciproci
e il rispetto di sé e dell’altro.
Ciò permette ai bambini di comprendere che l’altro è una fonte di possibile scambio affettivo,
è un compagno di giochi (e di crescita…)ed è importante trattarsi bene.