ECDL European Computer Driving Licence. INDICE Modulo 1 Modulo 2 Modulo 3 Modulo 4 Modulo 5 Modulo 6...

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ECDL

European Computer Driving Licence

INDICE

Modulo 1

Modulo 2

Modulo 3

Modulo 4

Modulo 5

Modulo 6

Modulo 7

Concetti di base della Concetti di base della Tecnologia Tecnologia dell'Informazionedell'Informazione

Uso del computer e Uso del computer e

gestione dei filegestione dei file

Elaborazione testi Elaborazione testi

Foglio elettronicoFoglio elettronico

Basi di datiBasi di dati

Strumenti di presentazioneStrumenti di presentazione

Reti informaticheReti informatiche

MODULO 1°

Concetti Teorici di Base

INDICE1. CONCETTI DI BASE IT2. HARDWARE E SOFTWARE3. TIPI DI COMPUTER4. COMPONENTI DI BASE DI

UN PERSONAL COMPUTER5. UNITÀ CENTRALE DI

ELABORAZIONE6. DISPOSITIVI DI INPUT

OUTPUT7. MEMORIZZAZIONE E

ARCHIVIAZIONE DEI DATI BIT BYTE RAM ROM MEMORIE DI MASSA

8. SOFTWARE DI SISTEMA E SOFTWARE APPLICATIVO

9. RETI INFORMATICHE10. INTERNET E LA

POSTA ELETTRONICA11. IL COMPUTER NELLA

VITA QUOTIDIANA12. SICUREZZA DEI

DATI, VIRUS E ASPETTI GIURIDICI

CONCETTI DI BASE IT

CONCETTI DI BASE DELL’IT

“Un personal su ogni scrivania”: è questo un sogno che solo 15 anni fa apparteneva ad uno sparuto gruppo di

programmatori statunitensi. Si riunivano in club per discuterne, dopo il lavoro o dopo lo studio, e per

scambiarsi le ultime esperienze.

Avevano capito che l’informazione, nel mondo moderno, è potere. Lasciarla concentrata in mano ad industriali,

politici e militari, voleva dire lasciargli un immenso potere.

CONCETTI DI BASE DELL’IT

Nel giro di pochi anni, alcuni di questi appassionati sono diventati proprietari di aziende informatiche che hanno

succursali, stabilimenti di produzione ed uffici commerciali in tutto il mondo. Il personal computer si è rivelato uno dei settori industriali più vitali, in più rapida

espansione ed evoluzione, in eccezionale rinnovamento tecnologico.

Oggi viviamo nell’era dell’informazione.

HARDWARE E SOFTWARE

HARDWARE E SOFTWARE

HARDWAREHARDWARE

•STRUTTURA

•PARTE TANGIBILE

•CIÒ CHE SI PUÒ TOCCARE DI UN COMPUTER

•SONO COMPRESE LE PERIFERICHE

SOFTWARESOFTWARE

•PROGRAMMI

•PARTE INTANGIBILE

HARDWARE E SOFTWARE

HARDWAREHARDWARE

L'hardware costituisce la parte fisica dell'elaboratore, cioè l'insieme dei suoi

componenti elettronici e meccanici.

HARDWARE E SOFTWARE

L'hardware di un sistema di elaborazione non è tuttavia in grado di risolvere alcun problema di per sé. Possiamo dire che esso è soltanto potenzialmente un risolutore di problemi di

vario tipo.

HARDWARE E SOFTWARE

Per poter essere operativo l'hardware ha bisogno del software, cioè dei programmi:

insieme di istruzioni la cui esecuzione da parte dell'elaboratore consente di ottenere dei

risultati a partire da dati di input.

HARDWARE E SOFTWARE

IL SOFTWAREIL SOFTWARE

al contrario dell'hardware, è un componente astratto, non tangibile, ma che rende attivo l'elaboratore

consentendogli di svolgere determinati compiti. Il tipo di compito che il calcolatore può svolgere dipende dal

particolare software.

HARDWARE E SOFTWARE

Si possono distinguere due grandi categorie di software:

1. il software di base. Es. Windows xp

2. il software applicativo. Es. Office xp

ARCHITETTURA DI UN ARCHITETTURA DI UN ELABORATOREELABORATORE

UNITA’ I/OUNITA’ I/O

INPUT ELABORATOREELABORATORE OUTPUT

UNITA’ I/OUNITA’ I/O

DATI ELABORATOREELABORATORE RISULTATI

UNITA’ I/OUNITA’ I/O

DATI ELABORATOREPROGRAMMI

ELABORATOREPROGRAMMI

RISULTATI

UNITA’ I/OUNITA’ I/O

DATI ELABORATOREMEMORIA

ELABORATOREMEMORIA

RISULTATI

•PROGRAMMI

UNITA’ I/OUNITA’ I/O

DATI RISULTATI

ELABORATORE

MEMORIA

ELABORATORE

MEMORIA•PROGRAMMI•DATI

PROGRAMMI

PROGRAMMAPROGRAMMA

PROGRAMMA: DESCRIZIONE DELLE OPERAZIONI DA SVOLGERE PER EFFETTUARE L’ELABORAZIONE. UN PROGRAMMA È UN INSIEME DI ISTRUZIONI COMPRENSIBILI ALL’ELABORATORE.

CPUCPU

1. PRELEVARE LE ISTRUZIONI DAL PROGRAMMA

2. INTERPRETARLE

3. PRELEVARE I DATI RELATIVI

4. INVIARE I DATI NEI CIRCUITI DI ELABORAZIONE

5. INVIARE IN MEMORIA I RISULTATI DELL’ELABORAZIONE

LA TRASFORMAZIONI DELLE ISTRUZIONI IN AZIONI PRESUPPONE LA PRESENZA DI UN DISPOSITIVO IN GRADO DI:

ELABORATORE

MEMORIA

ELABORATORE

MEMORIA•PROGRAMMI•DATI•RISULTATI

CPUCPU

ELABORATOREELABORATORE

MEMORIA

ELABORATOREELABORATORE

MEMORIA

•PROGRAMMI•DATI•RISULTATI

CPU

SISTEMA DI SISTEMA DI COMUNICAZIONECOMUNICAZIONE

SISTEMA DI SISTEMA DI COMUNICAZIONECOMUNICAZIONE

BLA BLA BLABLA BLA BLA

PAROLEPAROLE

SISTEMA DI SISTEMA DI COMUNICAZIONECOMUNICAZIONE

SISTEMA BINARIOSISTEMA BINARIO

010101010101101101101001011010010101010101101101101001011010110100101010101010101010100101110100101010101010101010100101010101010101010010101010101010101010101010010101010101

SISTEMA BINARIOSISTEMA BINARIO

COME SI POSSONO RAPPRESENTARE TUTTE LE INFORMAZIONI DISPONENDO DI

SOLE DUE CIFRE?

SISTEMA BINARIOSISTEMA BINARIO

?

SISTEMA BINARIOSISTEMA BINARIO

0 1

SISTEMA BINARIOSISTEMA BINARIO

0

1

CON DUE LAMPADINE NOI POSSIAMO RAPPRESENTARE 4 NUMERI

2

3

0 0 0

0 1 1

1 0 2

1 1 3

SISTEMA BINARIOSISTEMA BINARIO

01

IL NUMERO 10 SARÀ RAPPRESENTATO DA 2 COPPIE DI BIT

STRINGA

Esempio dei primi 11 numeri del sistema binario corrispondenti a quelli del sistema decimale.

DECIMALE BINARIO

0 0

1 1

2 10

3 11

4 100

5 101

6 110

7 111

8 1000

9 1001

10 1010

SISTEMA BINARIOSISTEMA BINARIO

SISTEMA BINARIOSISTEMA BINARIO

CON OGNI COPPIA DI BIT POSSIAMO OTTENERE 2n COMBINAZIONI

MEDIANTE LE PRIME QUATTRO POTENZE DI 2, SI POSSONO DEFINIRE I PRIMI 16 NUMERI.

20= 1;  21= 2;  22= 4;  23= 8

2 2 33 2222 2211 2200 DECIMALIDECIMALI

00 00 00 00 00

00 00 00 11 11

00 00 11 00 22

00 00 11 11 33

00 11 00 00 44

00 11 00 11 55

00 11 11 00 66

00 11 11 11 77

11 00 00 00 88

11 00 00 11 99

11 00 11 00 1010

11 00 11 11 1111

11 11 00 00 1212

11 11 00 11 1313

11 11 11 00 1414

11 11 11 11 1515

ORGANIZZAZIONE DELLA ORGANIZZAZIONE DELLA MEMORIAMEMORIA

ORGANIZZAZIONE DELLA MEMORIAORGANIZZAZIONE DELLA MEMORIA

LA MEMORIA È UNA SORTA DI ARCHIVIO COMPOSTA DA UN NUMERO ELEVATISSIMO DI

CELLE

0 1 2 3 4 5

ORGANIZZAZIONE DELLA MEMORIAORGANIZZAZIONE DELLA MEMORIA

CIASCUNA CELLA È CARATTERIZATA DA UN PROPRIO INDIRIZZO

0 1 2 3 4 5

101 111 001

ORGANIZZAZIONE DELLA MEMORIAORGANIZZAZIONE DELLA MEMORIA

PER AGEVOLERE LE OPERAZIONI DI LETTURA E SCRITTURA SULLA MEMORIA SI È

ADOTTATO UN SISTEMA DI REGISTRI

ORGANIZZAZIONE DELLA MEMORIAORGANIZZAZIONE DELLA MEMORIA

SI È PREVISTO UN SISTEMA A DOPPIO REGISTRO

•RI: REGISTRO INDIRIZZO

•RD: REGISTRO DATI

ORGANIZZAZIONE DELLA MEMORIAORGANIZZAZIONE DELLA MEMORIA

•RI: CONTIENE LA POSIZIONE DI MEMORIA DOVE L’OPERAZIONE AVVERRÀ

•RD: CONTIENE L’INFORMAZIONE LETTA O DA REGISTRARE

ORGANIZZAZIONE DELLA MEMORIAORGANIZZAZIONE DELLA MEMORIA

RIRI

RDRD

MEMORIAMEMORIA

CENTRALECENTRALE

OPERAZIONE DI LETTURA

CPUCPU

ORGANIZZAZIONE DELLA MEMORIAORGANIZZAZIONE DELLA MEMORIA

RIRI

RDRD

MEMORIAMEMORIA

CENTRALECENTRALE

OPERAZIONE DI SCRITTURA

CPUCPU

ARCHITETTURA

ELABORATOREELABORATORE

ELABORATOREELABORATORE

CPU

MEMORIA

RAM

RIRI

RDRD

TIPI DI COMPUTER

TIPI DI COMPUTER

NETWORKNETWORK

MAINFRAMEMAINFRAME

MINICOMPUTERMINICOMPUTER

NETWORK COMPUTERNETWORK COMPUTER

WORKSTATIONWORKSTATION

PERSONAL COMPUTERPERSONAL COMPUTER

LAPTOPLAPTOP

TIPI DI COMPUTER

NETWORK:NETWORK:

SISTEMA DI COMPUTER COLLEGATI TRA LORO

C0

C1 C2

C3

MAINFRAME

Tipo di computer di elevata capacità e complessità. Ha bisogno di una grande sala attrezzata con atmosfera

controllata ed è utilizzato dalle grandi aziende, università e dagli organismi statali e internazionali. I mainframe utilizzano dei terminali stupidi, cioè senza processore, per la consultazione e l'inserimento dei

dati.

MAINFRAME

CAPACITÀ ELABORAZIONE COSTO

ALTISSIMA COMPLESSE ELEVATO

MAINFRAME

LA RIDUZIONE DEL COSTO DELLA MEMORIA TENDE COL TEMPO A GARANTIRE

L’INDIPENDENZA DELLE POSTAZIONI CLIENTI.

MINICOMPUTER

sistemi meno potenti dei sistemi meno potenti dei mainframe in grado di garantire la mainframe in grado di garantire la

funzionalità a più utentifunzionalità a più utenti

MINICOMPUTER

CAPACITÀ ELABORAZIONE COSTO

ELEVATA ELEVATA ELEVATO

NETWORK COMPUTER

Sono computer “stupidi” in grado di collegarsi ad un server

“intelligente” ottenendo tutte le informazioni/dati necessari per il dati necessari per il

funzionamento.funzionamento.

NETWORK COMPUTER

L'interazione tra i due è la seguente: client formula la richiesta via rete, il server esegue tutta l'elaborazione in

locale e fornisce di ritorno solo i risultati nudi e crudi che il client visualizza e

abbellisce in formato grafico.

NETWORK COMPUTER

CAPACITÀ ELABORAZIONE COSTO

BASSA BASSA BASSO

WORKSTATION

Computer i cui componenti hardware Computer i cui componenti hardware sono spesso progettati per gestire sono spesso progettati per gestire applicazioni ad elevata capacità di applicazioni ad elevata capacità di

calcolo.calcolo.

Spesso è un sistema multiplocessore.Spesso è un sistema multiplocessore.

WORKSTATION

CAPACITÀ ELABORAZIONE COSTO

ELEVATA ELEVATA ELEVATO

PERSONAL COMPUTER

Questa sigla identificò il primo personal IBM, Questa sigla identificò il primo personal IBM, che usava floppy da 5,25', senza disco rigido e che usava floppy da 5,25', senza disco rigido e con 256Kb di memoria RAM, del 1981. Con la con 256Kb di memoria RAM, del 1981. Con la nascita dei cloni è passata ad identificare un nascita dei cloni è passata ad identificare un

qualsiasi personal computer, anche con qualsiasi personal computer, anche con diverso sistema operativo.diverso sistema operativo.

PERSONAL COMPUTER

CAPACITÀ ELABORAZIONE COSTO

variabile variabile variabile

LAPTOP

Computer poratili.Computer poratili.

A parità di condizioni il costo aumenta A parità di condizioni il costo aumenta in misura inversamente proporzionale in misura inversamente proporzionale

alla grandezza. alla grandezza.

LAPTOP

CAPACITÀ ELABORAZIONE COSTO

variabile variabile elevato

COMPONENTI DI UN PERSONAL COMPUTER

COMPONENTI DI UN PERSONAL COMPUTER

- Case (contenitore) e - alimentatore ATX;- scheda madre (mainboard);- processore (CPU)- dissipatore di calore per la CPU- memoria RAM;- disco rigido (hard disk);- floppy disk 3.5 pollici;- lettore CD-Rom (o unità DVD);- scheda video;- tastiera;- mouse.

ELEMENTI ELEMENTI FONDAMENTALFONDAMENTALII

COMPONENTI DI UN PERSONAL COMPUTER

- modem;- scheda di rete- scheda audio; - stampante;- scanner;- masterizzatore;- joypad;

ELEMENTI ELEMENTI ACCESSORIACCESSORI

CASE

contenitore in cui troverà spazio il Pc: oggi ne esistono di vari tipi, ma in genere tutti riconducibili a tre tipologie principali, definite dai termini

•Tower;

•Mid Tower;

•Mini Tower.

che corrispondono, come si può vedere dalle illustrazioni, a tre diverse grandezze.

CASE

Il primo formato, il Tower:

si riferisce a case di grandi dimensioni, adatti soprattutto a server o a computer dall'utilizzo professionale, in cui le necessità di aggiungere nuovi componenti e di provvedere ad un'eccellente areazione si quelli presenti sono prioritarie. Il grande spazio offerto da questi case, e le notevoli possibilità di personalizzazione, comportano naturalmente costi più alti rispetto agli altri formati.

CASE

Gli altri due standard, Mid Tower e Mini Tower:

trovano più larga diffusione nel settore dei PC da casa e da ufficio, dato il minor costo. La loro differenza è data prevalentemente del minor numero di alloggiamenti da 5.25 pollici, presenti di solito in numero di due nel formato Mini e di tre o quattro in quello Mid. La scelta dipenderà da i potenziali upgrade del pc.

Case Mid Tower Case Mini Tower

ALIMENTATORE

Oltre alla scelta di un valido contenitore per il PC occorre prestare la debita attenzione anche all'alimentatore (fornito insieme al contenitore);

Importante la scelta del vattaggio, meglio sovradimensionare per essere in grado di implementare il sistema.

SCHEDA MADRE

SCHEDA MADRE1.Bus ISA

2. Bus PCI

3. Bus AGP

4. Porte seriali e parallela

5. Porte USB (Universal serial bus)

6. Tastiera

7. Alimentazione

8. Slot One 9. Slot One

10. Chipset

11. Bios

12. Batteria al Litio

13. Connettore floppy

14. Quattro banchi di Ram DIMM

15. Connettori EIDE

SCHEDA MADRE

SCHEDA MADREAGP

 

Tecnologia messa a punto da Intel per il collegamento di schede grafiche a schede madre per Pentium II e successivi, con accesso alla memoria RAM molto più veloce del bus PCI, usato precedentemente. La porta AGP è particolarmente adatta alla grafica in 3D perché collega direttamente la scheda grafica alla memoria di sistema,

Le schede grafiche AGP accedono direttamente alla RAM per l'elaborazione dell'immagine. Un vantaggio secondario è il fatto che il bus PCI viene liberato da un pesante traffico di dati.

SCHEDA MADRE

SCHEDA MADRE

connettori posti sul lato sinistro della scheda madre, quelli si verranno a trovare sul retro del case una volta montato il PC.

SCHEDA MADRE

Termine PCI

Significato (Peripheral Component Interconnect), ovvero interconnessione di componenti periferici; è un BUS presente nella scheda madre dei PC che permette di far comunicare le schede d'espansione

PCI con il resto del computer.

SCHEDA MADRE

Termine USB

Significato Acronimo di Universal Serial Bus, è l'interfaccia per periferiche di tipo digitale, come

telecamere, tastiere, mouse scanner ecc. Consente la trasmissione dei dati a velocità

elevata.

SCHEDA MADRE

Termine AGP

Significato Accelerated grafic port

SCHEDA MADRE

Termine E-IDE

Significato (Enhanced Integrated Device Elettronics).

SCHEDA MADRE“PORTE”

•le porte PS/2 (per mouse e tastiera);

•i connettori USB (molto versatili e impiegati da un sempre maggior numero di periferiche);

•le porte seriali (usate perlopiù dai modem esterni);

•porta parallela (utilizzata dalle stampanti).

CPU

Il processore (chiamato anche CPU, dall'inglese Central Processing Unit) è il cervello del personal computer, esegue milioni di operazioni al secondo e il suo compito è occuparsi di tutte le operazioni richieste dalle applicazioni e dal sistema operativo.

È una matrice di transistor ed altri componenti elettronici fissati su una base di silicio

CPU

VELOCITÀ: Ciclo di clock

• Parametro caratteristico di un processore è la lunghezza del ciclo di clock

• Indica il tempo richiesto dal microprocessore a compiere un’operazione elementare

• La frequenza del clock è espressa in MHz (Mega Hertz) ed è l’inverso della durata del ciclo espressa in µs = 10-6 s

CPU

La frequenza di clock non è un indice assoluto per quanto riguarda la bontà di un

microprocessore

Per poter fare confronti è necessario rapportare due microprocessori della stessa classe;

CPU

La CPU comprende anche l’ALU quella parte del microprocessore che si occupa dei calcoli matematici e delle operazioni

logiche sui numeri binari.

CPU

Le principali marche in commercio sono:

INTEL

AMD

CPU

EVOLUZIONECPU Anno Transistor interni

8086 1978 29.000

80286 1982 134.000

Intel386™DX 1985 275.000

Intel486™DX 1989 1.200.000

Pentium® 1993 3.100.000

Pentium® Pro 1995 5.500.000

Pentium® II 1997 7.500.000

Pentium® III 1999 9.000.000

Pentium® IV 2001

CPU Anno Transistor interni

AMD K6 III ® 1999 21.000.000

AMD Athlon® 1999 22.000.000

CPU

Breve storia del processore

Perchè Pentium® o AMD K6® ?

Quando Intel rilasciò il Pentium®, cessò di classificare i processori con delle cifre. Fino ad allora le CPU erano

identificate con dei numeri: 8086, 80286, 80386 e 80486. Dopo quest'ultimo, quello che si sarebbe dovuto

chiamare 586 venne invece chiamato Pentium®.

CPU

Il motivo fu una astuzia squisitamente commerciale per aggirare una normativa internazionale che vieta di registrare il marchio di un

prodotto con una sigla composta di numeri. Le società AMD e Cyrix, concorrenti di Intel, avevano prodotto, fino a quel momento, propri

processori chiamandoli 386 e 486 che non davano, comunque, prestazioni dei processori prodotti da Intel. Un AMD 486 non

corrispondeva esattamente ad un 486 di Intel. Per aggirare questa serie di problemi di tipo concorrenziale la Intel realizzò un

processore di classe 586 chiamandolo e registrandolo come Pentium® in modo da identificare univocamente le proprie CPU. A questa svolta seguì un adeguamento dei concorrenti e nacquero di

conseguenza Cyrix 6x86, AMD K5®, K6® e Athlon®.

CPU

Prescindendo dalle varie marche esistono due tipi principali di cpu:

1. quelle dal connettore a zoccolo;

2. quelle che si inseriscono nell'apposito alloggiamento della mainboard come si farebbe con normali schede video o audio, con la sola differenza che in taluni casi sono dotate di una cartuccia esterna di rivestimento. 

CPU

BUS

Connessione che consente ai dati di transitare fra diversi Connessione che consente ai dati di transitare fra diversi componenti (chip, schede, periferiche...). componenti (chip, schede, periferiche...). Può essere di diverse tipologie (PCI, ISA,...) ed i componenti Può essere di diverse tipologie (PCI, ISA,...) ed i componenti collegati devono essere compatibili.collegati devono essere compatibili.

Ciascun bus ha un'ampiezza (Ciascun bus ha un'ampiezza (WIDTHWIDTH), misurabile in BIT (16, ), misurabile in BIT (16, 32..) rappresenta il numero di bit che possono essere inviati 32..) rappresenta il numero di bit che possono essere inviati contemporaneamente da un componente all'altro. Ad esempio, contemporaneamente da un componente all'altro. Ad esempio, un bus a 16 bit fa transitare 16 bit, mentre un bus a 32 bit ne fa un bus a 16 bit fa transitare 16 bit, mentre un bus a 32 bit ne fa transitare 32. Logicamente, maggiore è l'ampiezza del bus, più transitare 32. Logicamente, maggiore è l'ampiezza del bus, più dati vengono trasmessi a parità di tempo.dati vengono trasmessi a parità di tempo.

Il bus ha anche un Il bus ha anche un 'CLOCK''CLOCK', che indica la velocità di transito dei , che indica la velocità di transito dei dati, misurata in MHz. Più è alto, maggiore è la velocità di dati, misurata in MHz. Più è alto, maggiore è la velocità di transito dei dati.transito dei dati.

SCHEDE DI ESPANSIONE

• POSIZIONATE SULLA SCHEDA MADRE PERMETTONO L’ALLOGIAMENTO DI SCHEDE AGGIUNTIVE QUALI:

• Scheda AUDIO

• Scheda VIDEO…

DISPOSITIVI DI INPUT OUTPUT

DISPOSITIVI DI INPUT OUTPUT

HANNO IL COMPITO DI COMUNICARE CON LA CPU TRASMETTENDO O

RICEVENDO DATI O INFORMAZIONI

CPU

DISPOSITIVI DI INPUT OUTPUT

INPUT OUTPUT

DISPOSITIVI DI INPUT OUTPUT

DISPOSITIVI DI INPUT OUTPUT

OUTPUT

MONITOR

STAMPANTE

ALTOPARLANTI

INPUT

TASTIERA

MOUSE

SCANNER

DISPOSITIVI DI INPUT OUTPUT

TASTIERA principale componente di INPUT

 Lo scopo della tastiera è duplice. Da una parte serve per introdurre dati nel computer, dall'altro per

impartire i comandi per l'esecuzione delle elaborazioni.

La corrispondenza fra tastiera e schermo viene evidenziata dal cursore. Si tratta di un segno di sottolineatura, di un blocchetto colorato o di una barretta verticale, che ci indica la posizione nella

quale appariranno i dati corrispondenti ai tasti che premiamo.

TASTIERA

Ogni volta che premiamo il tasto di una lettera, questa appare sullo schermo al posto del cursore, e

questo si sposta sulla destra di una posizione. Il cursore, oltre che in seguito alla scrittura di un

carattere, si muove anche per la pressione di uno dei tasti cursore. Questi si trovano sulla tastiera,

come vedremo.

TASTIERA

Tasti alfanumerici La parte principale della tastiera è dedicata ai tasti

alfanumerici come quelli della macchina da scrivere, anche se ordinati in maniera diversa. Ciò consente

di introdurre qualsiasi tipo di dati: lettere, cifre, segni di punteggiatura, segni matematici, caratteri come

lettere accentate o parentesi. Insieme ai tasti ordinari, sono presenti due tasti modificatori che, premuti insieme ad altri tasti,

assumono funzioni particolari. Questi tasti sono contrassegnati come:

- Ctrl o Control - Alt

TASTIERA

Le diverse combinazioni di tasti, ed il loro eventuale significato, sono determinate dal

software che è in esecuzione in quel momento.

TASTIERA

La particolare combinazione di tasti Ctrl Alt Del

premuti contemporaneamente, provoca la visualizzazione dei programmi in esecuzione. La successiva pressione determina il riavvio

del computer. Qualunque programma o lavoro sia in quel momento in esecuzione o

presente in memoria, viene cancellato.

TASTIERA

Nella parte alfanumerica della tastiera troviamo anche: - Backspace, per cancellare il carattere che si trova alla sinistra del cursore; - Return, per terminare il paragrafo in scrittura e mandare il cursore all'inizio della riga nuova.

TASTIERA

Tastierino numerico La parte destra della tastiera è invece dedicata ai tasti numerici, in similitudine delle calcolatrici da tavolo. I tasti numerici sono raggruppati per consentire l'introduzione rapida delle cifre. Accanto si trovano i tasti degli operatori di divisione, moltiplicazione, sommatoria, sottrazione ed uguale. Sia i tasti numerici che quelli degli operatori sono ripetuti, in quanto si trovano sia nel tastierino che nell'insieme dei tasti ordinari.

TASTIERA

Spesso il tastierino numerico ha un doppio uso. Il tasto in alto a sinistra, contrassegnato "Num Lock" fa alternare le due funzioni. Se "Num Lock" è attivo, e ciò è segnalato da una spia luminosa che si accende, il tastierino ha la sua funzione numerica. Se "Num Lock" è sbloccato, e la spia spenta, i tasti assumono funzioni speciali come:

TASTIERA

- PgUp, che torna indietro nella visualizzazione di una schermata; - PgDown, che avanza nella visualizzazione di una schermata; - Home, che pone il cursore all'angolo in alto a sinistra dello schermo; - End, che pone il cursore all'angolo in basso a destra dello schermo;

TASTIERA

- Ins, per inserire uno spazio vuoto fra due caratteri nei programmi di videoscrittura; - Del, per cancellare il carattere su cui si trova il cursore nei programmi di videoscrittura; - quattro tasti cursore, contrassegnati da una freccia. Premendoli, il cursore si sposta sullo schermo di una posizione con la direzione corrispondente alla freccia.

TASTIERA

Fra la tastiera alfanumerica ed il tastierino numerico, si trovano altri tasti speciali: - PgUp; - PgDown; - Home; - End; - quattro tasti cursore; duplicati rispetto a quelli presenti in seconda funzione sul tastierino numerico.

TASTIERA

Tasti funzione Nella parte superiore della tastiera troviamo: - Esc, che permette di rinunciare ad un comando impartito; - 12 tasti funzione, contrassegnati da "F1" a "F12". Questi tasti assumono diversi significati a seconda del programma che è in esecuzione; - PrtSc, che invia alla stampante una copia dell'immagine attuale dello schermo; - Scroll Lock, per bloccare lo scorrimento di informazioni sullo schermo; - Pause, interrompere l'esecuzione di un comando.

MOUSE principale componente di INPUT

Il mouse è uno strumento essenziale di lavoro con il personal computer. Il suo uso è stato introdotto solamente negli ultimi anni, con l’avvento dei sistemi operativi di tipo grafico nei quali i comandi, che prima venivano impartiti al computer tramite la digitazione sulla tastiera, possono essere inviati tramite il movimento del mouse e la pressione di un suo tasto.

MOUSE

Qualora si tratti di personal portatili, viene sostituito da una track ball o da una touch pad. Il mouse ha nella parte superiore due pulsanti: il pulsante sinistro e quello destro. Alcuni modelli hanno tre pulsanti, nel qual caso il mouse viene fornito con un programma (installato nel “pannello di controllo” del sistema operativo) che consente di attribuire al pulsante centrale particolari operazioni o insiemi di comandi. Il mouse utilizzato dai computer Apple Macintosh ha, invece, un solo pulsante.

MOUSE

Nella parte inferiore del mouse è presente un foro dal quale sporge lievemente una sfera di plastica che trasmette al computer gli spostamenti effettuati trascinando il mouse sulla nostra scrivania (preferibilmente utilizzando un apposito “tappetino per mouse” che ne migliora l’attrito e ne conserva la pulizia).

Spostando il mouse, si sposta sullo schermo una freccia, chiamata “puntatore”. Tramite la combinazione dei movimenti del puntatore (e quindi del mouse) e delle pressioni sui pulsanti sinistro e destro, è possibile trasmettere al sistema operativo qualsiasi comando, come l’eliminazione, la copia o lo spostamento di un file.

MOUSE

Le operazioni svolte con il mouse sono di quattro tipi: 1. • spostamento: si sposta il puntatore da una zona

all’altra dello schermo (il mouse deve “strisciare” sul tavolo, senza sollevarsi; qualora si incontri un ostacolo, si può sollevare il mouse, portarlo in una zona del tavolo non ingombra e riprendere lo spostamento del puntatore) senza premere alcun pulsante. Se ci si sposta in una zona “attiva” dello schermo, il puntatore cambia forma (da freccia a croce, a doppia freccia, a mano, a dito...) per indicare la possibilità di effettuare un’operazione tramite il trascinamento o il click;

MOUSE

Le operazioni svolte con il mouse sono di quattro tipi: 2. • trascinamento: si sposta il puntatore da una zona all’altra dello schermo tenendo premuto uno dei pulsanti. Il trascinamento termina quando rilasciamo il pulsante premuto, anche se continua lo spostamento del puntatore. Se iniziamo questa operazione su un “oggetto”, come l’icona di un file, trasciniamo con il puntatore anche quell’oggetto, andandolo a depositare lì dove terminiamo il trascinamento;

MOUSE

Le operazioni svolte con il mouse sono di quattro tipi: 3. • click: tenendo fermo il mouse, premiamo e subito rilasciamo uno dei pulsanti del mouse. Clickare con il tasto sinistro o con quello destro su un oggetto (ad esempio l’icona di un file) ha un diverso significato: con il tasto sinistro si effettua la selezione di quell’oggetto (cioè, su di esso si applicherà il prossimo comando), clickando con il destro (con i programmi che ne accettano l’uso) oltre a selezionare l’oggetto si provoca la comparsa sullo schermo di un menu con i comandi applicabili in quel momento a quell’oggetto.  Quando è necessario selezionare un comando da un menu, attivare un’opzione o azionare un “pulsante” sullo schermo, è necessario clickare con il pulsante sinistro.

MOUSE

Mouse senza filo  Grazie ai raggi infrarossi, simili a quelli utilizzati dai telecomandi televisivi, può trasmettere al computer gli impulsi di movimento senza essere collegato con un cavo. Sembrerebbe una soluzione molto pratica, ma ha gli stessi inconvenienti dei telecomandi: è soggetto all’esaurimento delle batterie che usa per alimentarsi, ed ha un raggio di azione delimitato.

MOUSE

La track ball  Una alternativa al mouse è costituita dalla track ball. Si tratta di un dispositivo che utilizza lo stesso meccanismo del mouse, ma alla rovescia. Una sfera di plastica fuoriesce da un contenitore: muovendo questa sfera, si impartisce il movimento al puntatore sullo schermo. Il vantaggio è che la track ball resta ferma sul tavolo, mentre il mouse richiede sempre un certo spazio sulla scrivania per poterlo muovere. Le track ball sono state adottate nell’uso con i computer portatili.

MOUSE

La touch pad  I nuovi modelli di computer portatili, invece della track ball, hanno una touch pad per svolgere le funzioni del mouse. Si tratta di una piccola superficie rettangolare sensibile alla pressione. Spostando il dito su questa superficie, dei sensori raccolgono i cambiamenti di pressione e li trasmettono al computer, facendo spostare il puntatore sullo schermo. Anche in questo caso sono presenti due tasti che hanno le stesse funzioni dei pulsanti del mouse. E’ leggermente più difficile da usare rispetto alla track ball, almeno fino a quando non se ne prende l’abitudine. Ha però un aspetto positivo: non raccoglie tutto quello sporco che, entrando con la rotazione della pallina, va a finire sui sensori o nel meccanismo di track ball e mouse provocando disturbi di funzionamento.

SCANNER

Permette l’acquisizione di testi, foto, disegni… in formato digitale. Mediante programmi dedicati

sarà possibile apportare modifiche.Mediante software OCR è possibile archiviare

documenti in formato digitale.

SCANNER

OCR è l' acronimo per Optical Characters Recognition, ossia riconoscimento

ottico dei caratteri, ed è in pratica, la tecnologia che permette di allo scanner , e quindi al computer, di riconoscere vari tipi di carattere(i famosi Fonts= caratteri).

MONITOR

E' il dispositivo di standard output , cioè lo strumento atto a visualizzare i dati in uscita della CPU.

Ha l' aspetto di un televisore ed è definito dalla dicitura " x pollici" ,che indica la lunghezza della

diagonale dello schermo in pollici ( 1 pollice(in inglese inch) = 25,4 mm N.d.A.))

MONITOR

L' elemento che caratterizza un monitor è il Pixel (abbr. di Picture Element).

A seconda della dimensione del pixel aumenterà o diminuirà la risoluzione e

quindi la nitidezza dell' immagine visualizzata.

MONITOR

In base alla risoluzione , i monitor vengono classificati in EGA,VGA e SVGA.

I monitor EGA sono i più obsoleti, Permettono di visualizzare 25 righe di 60 caratteri con una

risoluzione di 320x1200 pixel.

MONITOR

I VGA permettono di visualizzare 30 righe ciascuna da 80

caratteri; la risoluzione è di 640x480 pixel.Supportano fino ad un massimo

di 256 colori.

MONITOR

I monitor tradizionali oggi sono i SVGA, capaci di visualizzare

ben 96 righe di teso, ciascuna con 128 caratteri.La risoluzione dei SVGA varia

dai 1024x768 pixel ai 1600x1200 pixel.Arrivano a supportare 16,8 milioni di

colori.

MONITOR

La componente che fa interagire il monitor con la CPU è la Scheda Video, sulla

quale sono presenti dei banchi di RAM utilizzati solo ed esclusivamente per il

monitor. Per visualizzare un pixel in bianco e nero, infatti, è necessario unsolo bit di memoria.

STAMPANTE

Importante dispositivo di output.Permette la stampa di testi foto disegni, presenti

su pc i formato digitale.

STAMPANTE

La capacita di una stampante si misura in• velocità “n° pg / tempo”

•Risoluzione “dpi”

STAMPANTE

Le più diffuse sono:

Ad aghi: Sul rullo che fa avanzare la carta sono presenti degli aghi che,

mediante elettromagneti vengono spinti sul nastro inchiostrato e lasciano sulla carta dei puntini.

L' insieme di questi numerosissimi puntini, crea lettere,cifre e immagini.

Uso: per stampe contabili

STAMPANTE

Le più diffuse sono:

Laser: caratteri o immagini sono fuse sulla carta ad alta temperatura.

Costo Toner: elevato.Costo copia: bassissimo.

Uso: ufficio, per numero elevato di copie.

STAMPANTE

Le più diffuse sono:

Gettito d’inchiostro: caratteri impressi per gettito d’inchiostro ad alta pressione.

Uso: familiare

MODEM

(modulatore - demodulatore), la porta di accesso del computer al mondo esterno.

Serve principalmente per trasmettere e ricevere dati tramite la linea telefonica.

MODEM

Dispositio di INPUT e OUTPUT

Permette anche la trasmissione di fax

La capacità si misura in base alla velocità di trasmissione kbit/sec

Possono essere interni o esterni.

MODEM

Il modem converte da digitale ad analogico (e viceversa)

La maggior parte delle principali linee telefoniche sono già digitali ma le linee che portano presso la vostra abitazione (o posto di lavoro) sono generalmente analogiche, il che vuol dire che sono state predisposte per trasmettere un'onda elettrica che è l'esatta replica dell'onda sonora generata dalla vostra voce. Un'onda elettrica di questo tipo è chiamata "analogica". Se vista in un oscilloscopio sembra una curva sinusoidale di varia frequenza ed ampiezza. Un segnale digitale assume invece una forma squadrata. Ad esempio 3 v (volt) potrebbe essere un bit con valore 1, e 0 v potrebbe corrispondere ad un bit di valore 0. Per la maggior parte delle porte seriali (usate dai modem esterni) +12 v equivale ad un bit 0, e -12 v ad un bit 1 (alcune porte hanno valori di + o - 5 v).

MODEM

Per inviare dati dal proprio computer attraverso la linea telefonica, il modem acquisisce il segnale digitale dal computer e lo converte in "analogico". Lo fa prima creando un'onda sinusoidale analogica, quindi "MODulandola". Visto che il risultato rappresenta comunque un dato digitale, potrebbe anche chiamarsi segnale digitale invece che analogico. Ma assomiglia ad un segnale analogico e quasi tutti lo chiamano analogico. Dall'altro capo della linea telefonica un altro modem "DEModula" questo segnale recuperando il segnale puro digitale originale. Mettete insieme l'inizio delle due parole sopracitate: "mod" e "dem" ed ecco l'origine della parola "modem" (ovviamente dovete togliere una delle due "d"). Un "modem" è quindi un MODulatore-DEModulatore.

ALTOPARLANTI

Dispositivo di outputPermettono l’ascolto di suoni in pc dotati di

scheda audio

MEMORIZZAZIONE E ARCHIVIAZIONE DEI DATI

MEMORIZZAZIONE E ARCHIVIAZIONE DEI DATI

BIT BYTE RAM ROM HARD DISK FLOPPY DISK

MEMORIZZAZIONE E ARCHIVIAZIONE DEI DATI

BITLa più piccola unità di misura dei

computer. Rappresenta il singolo '0' od il singolo '1' utilizzati per elaborare i dati.

MEMORIZZAZIONE E ARCHIVIAZIONE DEI DATI

BYTEUna serie di otto bit. E' il più piccolo insieme di

bit che abbia un significato, esprimendo un valore numerico da 0 a 255 che si riferisce alla tabella dei codici ASCII. Per esempio, il byte '01000001' rappresenta la lettera maiuscola 'A'.

 

MEMORIZZAZIONE E ARCHIVIAZIONE DEI DATI

 

byte Kb MbKilobyte Kb 1.024 1

Megabyte Mb  1.048.576 1.024 1

Gigabyte Gb   1.073.741.824  1.048.576

1.024

MEMORIZZAZIONE E ARCHIVIAZIONE DEI DATI

RAM (Random Access Memory) memoria temporanea.

è in grado di contenere informazioni finché il computer è alimentato elettricamente;

non appena il computer viene spento tutte le informazioni in essa contenute vengono perdute.

È buona regola salvare periodicamente sulla memoria FISSA il lavoro per evitare spiacevoli inconvenienti.

MEMORIZZAZIONE E ARCHIVIAZIONE DEI DATI

Dimensioni della ramè un elemento molto importante nella

configurazione di un computer, seconda solo alle caratteristiche del microprocessore.

Più RAM abbiamo nel computer, più questo potrà lavorare con programmi complessi ed elaborare un maggior numero di dati.

MEMORIZZAZIONE E ARCHIVIAZIONE DEI DATI

ESPANSIONEAll’occorrenza è possibile espandere la

memoria RAM aggiungendo banchi di memoria a quelli residenti.

COSTORelativamente basso

MEMORIZZAZIONE E ARCHIVIAZIONE DEI DATI

ROM (Read Only Memory) memoria permanente

contiene informazioni relative all'hardware e programmi che interagiscono direttamente con

l'hardware (firmware).

MEMORIZZAZIONE E ARCHIVIAZIONE DEI DATI

Firmware 

Software che comprende le istruzioni basilari per la 'vita' del computer, ad esempio il BIOS, che il computer esegue al proprio avvio per colloquiare con le

periferiche.Nei primi personal il firmware era registrato in una memoria ROM, quindi non

era possibile modificarlo. Sono poi state usate memorie modificabili, rendendo possibile le modifiche anche da parte dell'utilizzatore

(anche se la modifica del firmware è un'operazione pericolosa e che può rendere inutilizzabile il computer).

E' necessaria la modifica del firmware quando si debbano collegare schede o periferiche particolari, e nel caso il produttore deve fornire un programma che

effettui la modifica.

Memorizzazione E Archiviazione Dei Dati

Le MEMORIE DI MASSA sono dei contenitori dove vengono conservate le informazioni di cui non si ha un bisogno immediato, ma che comunque devono essere conservate.

Il disco fisso fa parte della categoria memorie di massa (insieme al floppy disk , CD, …..).

Memorizzazione E Archiviazione Dei Dati

HARD DISK

POSIZIONAMENTO:

Può essere interno o esterno al computer

COSTO: variabile interno esterno

VELOCITÀ

5400

VELOCITÀ

7200

EIDE SCSI

Memorizzazione E Archiviazione Dei Dati

Contrassegnata con la lettera C

Salvo partizionamento del disco

Memorizzazione E Archiviazione Dei Dati

Il FLOPPY DISK altra memoria di massa.Permette la conservazione e lo spostamento di dati

personali.Può essere scritto e riscritto più volte.

Ha una capacità massima di 1440 kbit “circa 800 pagine di testo”.

È identificato con la lettera A

Memorizzazione E Archiviazione Dei Dati

Sono caratterizzati da una velocità di lettura/scrittura molto bassa rispetto a quella degli altri dischi.  Il foro in basso a sinistra serve per proteggere il disco da scrittura nel caso si volessero preservare dei dati importanti da cancellazioni accidentali; quando il foro è scoperchiato il disco è protetto da scrittura, quando il foro è coperto il disco è nuovamente scrivibile. Tutti i supporti magnetici estraibili possiedono un meccanismo di protezione simile a questo.

Memorizzazione E Archiviazione Dei Dati

ZIPSimili ai FD esteticamente, consentono una maggiore

capacità di memorizzazione.100 Mb 250 Mb.

Richiedono supporti dedicati.Spesso contrassegnati con la lettera E.

Sono piuttosto costosi (da circa 10 Euro a circa 25 Euro l'uno, a seconda della capacità).

Memorizzazione E Archiviazione Dei Dati

CD ROM

Supporti ottici per la memorizzazione di dati

Consentono una capacità di memorizzazione di 800 Mb.

Per la lettura è sufficiente un lettore CD.

Per la scrittura serve un MASTERIZZATORE.

Memorizzazione E Archiviazione Dei Dati

CD ROMVe ne sono i commercio di due tipi

CD-R “Compact Disk Recordable” e CD-RW “Compact Disk Read only

Rewritable” Identificati con la lettera D.

Memorizzazione E Archiviazione Dei Dati

DVD (Digital Versatile Disk): Esteriormente sono in tutto simili ai CD-ROM, ma possono contenere da 9 a 17 GByte (cioè fino a 25 volte la capacità di un normale CD). Sono usati da alcuni anni soprattutto per i film digitali, tuttavia possono benissimo contenere anche i normali dati come i CD-ROM; il problema è che lo standard dei DVD ancora non è stato definito del tutto, comunque a partire dall'estate 2001 si trovano in commercio i primi masterizzatori per DVD ad un prezzo abbordabile (circa 700 Euro).Per leggere i DVD occorre un lettore CD appropriato (i normali drive per CD non sono in grado di farlo). Il lettore DVD è invece sempre in grado di leggere anche i normali CD-ROM.

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SOFTWARE DI SISTEMA E SOFTWARE APPLICATIVO

SOFTWARE DI SISTEMA E SOFTWARE APPLICATIVO

SOFTWARE DI SISTEMAIl sistema operativo consente l'avvio del computer

e attiva la comunicazione tra processore, tastiera e unità disco così che l'utente possa impostare i propri comandi chiedendo alla

macchina di eseguire operazioni per lui oppure lanciando programmi scritti secondo le

caratteristiche del sistema operativo medesimo.

SOFTWARE DI SISTEMA E SOFTWARE APPLICATIVO

Il primo sistema operativo per PC è stato il DOS, sono quindi seguiti Windows in

tutte le sue varianti (Windows 3, Windows 95, Windows NT, Windows

98…… Windows xp e oltre)

SOFTWARE DI SISTEMA E SOFTWARE APPLICATIVO

SOFTWARE APPLICATIVO: sw dedicato alla creazione di determinate applicazioni…

Testi Banche dati Grafici Disegni Informazioni contabili presentazioni

SOFTWARE DI SISTEMA E SOFTWARE APPLICATIVO

Per funzionare necessita dei software di sistema.

Un esempio di sw applicativo è il pacchetto Office, la cui conoscenza è essenziale per il conseguimento della patene europea.

SOFTWARE DI SISTEMA E SOFTWARE APPLICATIVO

I software applicativi vengono concepiti con delle interfacce molto semplici

“GUI”, affinchè l’utente possa colloquiare con loro in modo intuitivo.

Con l’acronimo GUI si intende Intefaccia Grafica Utente.

RETI INFORMATICHE

RETI INFORMATICHE

INTERNETPOSTA ELETTRONICA

RETI INFORMATICHE

INTERNET: sorto inizialmente per esigenze militari il progetto ARPA Advanced Research Projects Agency, la cui sede fu stabilita nell'edificio del Pentagono a Washington, morì nel 1983. La rete era ormai usata da moltissime università in tutto il mondo, soprattutto per lo scambio di posta elettronica.

Il fatto che non esistessero strutture direttive centrali, e che ogni nuovo

sistema connesso fosse, dal punto di vista finanziario-amministrativo,

responsabile solo delle proprie macchine e dei proprio tratto di rete, aiutò

Internet a crescere liberamente (e velocemente!).

RETI INFORMATICHE

Grazie alla posta elettronica si svilupparono delle vere e proprie 'tavole

rotonde' collettive (evolutesi poi nelle mail-list e nei newsgroup); la prima fu

dedicata alla fantascienza.

RETI INFORMATICHE

Una rete di reti: Internet - o più semplicemente 'the Net', 'la rete' - è costituita da molte reti telematiche (connessioni fra più computer, attraverso cavi telefonici, fibre ottiche, ponti radio, satelliti) connesse tra loro.

Non ha importanza quale sia la tecnologia che le unisce: cavi, fibre ottiche, ponti radio, satelliti, o altro.

Non è neanche rilevante di che tipo siano i computer connessi: dal piccolo personal computer al grosso elaboratore, o mainframe.

Punto di forza di Internet, e motivo del suo velocissimo espandersi, è la sua capacità di 'parlare' un linguaggio universale, adatto alla quasi totalità degli elaboratori esistenti.

RETI INFORMATICHEIl primo problema in ogni processo di comunicazione è naturalmente la

definizione di un linguaggio che sia condiviso tra i diversi attori che comunicano; attori che, nel caso di Internet, sono in primo luogo i computer.

I computer, come ben si sa, pur usando tutti lo stesso alfabeto - il codice binario - 'parlano' spesso linguaggi differenti e incompatibili. Per permettere la comunicazione tra l'uno e l'altro è necessario definire delle regole condivise da tutti. Questa funzione, nell'ambito della telematica, viene svolta dai protocolli.

Come abbiamo già accennato, uno dei fattori che ha fatto la fortuna di Internet è la capacità di connettere computer, e sistemi telematici, diversi. I computer della rete parlano tutti la stessa lingua, il protocollo di trasferimento dati TCP/IP (Transmission Control Protocol/Internet Protocol).

RETI INFORMATICHE

ogni computer ha associato un indirizzo che lo identifica univocamente e che indica la via per raggiungerlo tra i milioni di altri computer della rete. Ogni computer su internet, infatti, è dotato di un indirizzo numerico costituito da 4 byte.

Normalmente esso viene rappresentato in notazione decimale come una sequenza di 4 numeri da 0 a 255 separati da un punto, ad esempio: 151.100.20.17.

RETI INFORMATICHE

Questi indirizzi numerici hanno una struttura ben definita. Come abbiamo detto Internet è una rete che collega diverse sottoreti. Lo schema di indirizzamento rispecchia questa caratteristica: in generale la parte destra dell’indirizzo indica una certa sottorete nell’ambito di internet e la parte sinistra indica il singolo computer di quella sottorete. Per capire meglio lo schema di indirizzamento di Internet basta pensare alla struttura di un normale indirizzo postale. Lo scriviamo al contrario per facilitare il concetto. 2, Vicolo Stretto, Firenze , Italia. Anche qui abbiamo 4 informazioni (come i 4 byte). Rete Italia - Sottorete Firenze - Sottorete Vicolo Stretto – il numero civico 2 sta ad indicare il computer dove devono arrivare le informazioni.

RETI INFORMATICHE

Come Funziona il WWW Essendo un servizio Internet, il WWW si basa su Client e

Server: un Client WWW viene definito “Browser Web”

(dall’inglese To Browse, scorrere, poiché essi permettono di scorrere i documenti) o semplicemente “Browser”,

mentre un server WWW viene definito “Server Web” o semplicemente “Server”. Per comunicare, i browsers e i server utilizzano il protocollo “HyperText Transfer Protocol” (HTTP).

Inoltre i documenti per essere inserite nel Web devono essere memorizzati in un formato speciale denominato “HyperText Markup Language” (HTML).

Il browers web è un programma (Internet Explorer, Netscape Navigator, Opera) che consente di esplorare il WWW e di visualizzarne le pagine.

Nel momento in cui l’utente richiede una pagina (http://www.microsoft.com) il browser invia la richiesta ad un determinato server con l’indicazione del file che deve ricevere. Il server, per contro, si occupa della gestione, del reperimento e dei recapito dei singoli documenti richiesti dai client.

Naturalmente esso è in grado di servire più richieste contemporaneamente. Ma un server può svolgere anche altre funzioni. Una tipica mansione dei server HTTP è la interazione con altri programmi, interazione che permette di produrre documenti in modo dinamico.

Collegamenti Ipertestuali

Il WWW è il servizio con interfaccia grafica che mette a disposizione una rete di documenti interattivi, definiti pagine contenenti una combinazione di

testo, immagini, audio, animazione collegamenti ipertestuali.

Per esplorare il WWW è sufficiente passare da una pagina all’altra facendo semplicemente click sui collegamenti ipertestuali (detti nel gergo Link) contenuti nel testo o nella grafica.

Un ipertesto si basa su un’organizzazione reticolare dell’informazione, ed è costituito da un insieme di unità informative (i nodi) e da un insieme di collegamenti che da un blocco permettono di passare ad uno o più altri blocchi. Se le informazioni che sono collegate tra loro nella rete non sono solo documenti testuali, ma in generale informazioni veicolate da media differenti (testi, immagini, suoni, video), l'ipertesto diventa multimediale, e viene definito ipermedia.

SINTASSI DELLA URL

Una URL ha una sintassi molto semplice, che nella sua forma normale si compone di tre parti:

tiposerver://nomehost/nomefile1. La prima parte indica con una parola chiave il tipo

di server a cui si punta (può trattarsi di un server gopher, di un server http, di un server FTP, e così via);

2. la seconda indica il nome simbolico dell'host su cui si trova il file indirizzato; al posto dei nome può essere fornito l'indirizzo numerico;

3. la terza indica nome e posizione (“path”) dei singolo documento o file a cui ci si riferisce. Tra la prima e la seconda parte vanno inseriti i caratteri “://”.

Un esempio di URL

http://www.liberliber.it/index.html 

La parola chiave “http” segnala che ci si riferisce ad un server Web,

che si trova sul computer denominato “www.liberliber.it”,

dal quale vogliamo che ci venga inviato il file in formato HTML il cui nome è “index.html”

(La pagina principale di un sito, predefinita dall'autore, viene chiamata Home Page e rappresenta il punto di partenza ideale per l'esplorazione del sito stesso e di solito il nome del file è index.html).

E-mailposta elettronica (electronic mail)

Un sistema di comunicazione elettronica mediante computer, attraverso il quale è

possibile inviare e ricevere messaggi postali con eventuali allegati. La lettera può essere

inviata contemporaneamente a diversi destinatari, purchè questi si trovino sulla medesima rete del mittente e dispongano dello stesso sistema di posta. Nel mondo Internet è possibile percorrere distanze enormi in pochi secondi al costo di una

telefonata urbana.

I messaggi in arrivo si fermano sul server in attesa che l'utente si colleghi, fornisca la propria password di

accesso e scarichi sulla propria macchina il contenuto della casella postale, di solito svuotandola. Alla pari di

una casella postale della vita vera, chiunque può prelevare i messaggi a condizione di fornire la

password di accesso (la chiave) che serve per aprire la casella postale. Un esempio d'indirizzo è

giovanni@società.it. La casella si chiama giovanni e identifica il destinatario, mentre società è il nome del server su cui si trova e infine it identifica il dominio

geografico (Italia) all'interno del quale quest'ultimo è stato configurato. Tutti i fornitori di accesso a Internet offrono, come parte della quota di abbonamento, la creazione di una casella postale personale sul loro

server di posta elettronica.

La fase d'invio è più semplice di quella di ricezione. Qui non occorre fornire alcuna parola chiave, ma basta conoscere

l'indirizzo del destinatario e disporre di un server postale di appoggio su cui depositare il messaggio in uscita di modo

che venga successivamente inoltrato sulla rete. Il messaggio di posta elettronica è composto a sua volta da diverse

componenti, di cui due obbligatorie: contenuto e destinatario. Nella casella destinatario dobbiamo inserire l'indirizzo Internet della persona a cui vogliamo inviare la missiva e nella casella contenuto digiteremo il messaggio vero e proprio. Il programma aggiunge automaticamente

l'indirizzo del mittente, così che la persona possa risponderci. Tre informazioni aggiuntive sono: l'argomento del messaggio (una breve frase di descrizione), l'indirizzo delle persone che lo ricevono in copia, eventuali file di allegato (attachment).

Alcuni programmi prevedono anche l'inserimento automatico di una firma in fondo alla missiva.

SICUREZZA DEI DATI, VIRUS E ASPETTI GIURIDICI

SICUREZZA DEI DATI, VIRUS E ASPETTI GIURIDICI

Shareware

Software realizzato e distribuito da privati o piccole società, attraverso Internet od i CD-ROM allegati alle pubblicazioni in edicola. L'utilizzatore può provare il programma prima di acquistarlo, nel caso basta inviare un messaggio di posta elettronica all'autore con i dati della propria carta di credito (o direttamente inviare i soldi via posta ordinaria)per ricevere un codice che, inserito nel programma, ne consente l'uso completo. Infatti certe funzionalità importanti, o i livelli finali nei giochi, sono spesso bloccati e disponibili sono dopo la registrazione dell'acquisto. Il costo, comunque, è molto inferiore a quello dei prodotti commerciali, anche se certi programmi shareware non hanno nulla da invidiare a quelli commerciali. Visto che il prezzo è molto basso (dai 10ai 50 dollari), è sempre conveniente registrarsi e pagare, così si potranno ricevere gli aggiornamenti ed altri programmi dello stesso autore, nonché dare un contributo allo sviluppo di software a prezzo contenuto.

SICUREZZA DEI DATI, VIRUS E ASPETTI GIURIDICI

Freeware

 

Software realizzato e distribuito da privati o piccole società, attraverso Internet od i CD-ROM allegati alle pubblicazioni in edicola. Il programma è pienamente funzionante e non è necessario pagare nulla, anche se a volte si tratta di software molto utile. A volte l'autore chiede l'invio di una cartolina di ringraziamento (cardware), altre volte un versamento per beneficenza ad ospedali od altri organismi.

SICUREZZA DEI DATI, VIRUS E ASPETTI GIURIDICI

SICUREZZA PERDITA PER MALFUNZIONAMENTO

O ROTTURA DELL’HARD DISK TUTELA DELLA PRIVACY FURTO INFORMATICO DA PARTE DI

HACKER

SICUREZZA DEI DATI, VIRUS E ASPETTI GIURIDICIVirus  

Un programma creato per diffondersi da computer a computer, spesso danneggiando i dati e gli altri programmi registrati.

SICUREZZA DEI DATI, VIRUS E ASPETTI GIURIDICI

DIRITTI D’AUTORE