Post on 18-Feb-2019
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ISSR “S. PAOLO” - AVERSAbiennio per operatori pastorali
Famiglia e Sessualità
Prof. Avv. Giovanni CiccarelliAteneo Pontificio “Regina Apostolorum”
Facoltà di Bioetica
ROMA
DEFINIRE LA FAMIGLIA
Cosa è meglio: “una società naturale fondata sul matrimonio” (Costituzione Italiana, art. 29) o “una formalizzazione socio-giuridica dei legami affettivi”?
Aristotele, nel 350 a.C., scrisse che l’uomo è più incline per natura a vivere in coppia che ad associarsi politicamente, giacché la famiglia è anteriore e più necessaria dello Stato (Etica a Nicomaco, VIII, 12, 1162a).
IL MODELLO DI FAMIGLIA
Il transito dal favor juris, di cui era
privilegiata l’istituzione matrimoniale,
all’attitudine di neutralità nei suoi
confronti da parte dell’autorità politica,
è il risultato di una definizione di
autonomia ed uguaglianza reso
possibile dalla negazione che esista un
bene comune umano (S.Em. Cardinal
Carlo Caffarra, 2007).
IL MODELLO DI FAMIGLIA /2
Possiamo parlare di una SOGGETTIVITÀ
SOCIALE della famiglia, che congiunge lo
Stato e il singolo
In qualche modo l’amore all’interno della
famiglia è un plus per lo Stato, che non
può amare i suoi cittadini ma può
sostenere quest’istituzione che a sua
volta favorisce lo Stato.(Pierpaolo Donati, Daniela Vidoni, Francesco Belletti)
COSA È IN GIOCO?
Quando vengono create nuove forme giuridiche che relativizzano il matrimonio, la rinuncia al legame definitivo ottiene, per così dire, anche un sigillo giuridico.
In tal caso il decidersi per chi già fa fatica diventa ancora più difficile.
Per le altre forme di coppia, esiste la relativizzazione della differenza dei sessi. Con ciò vengono tacitamente confermate quelle teorie funeste che tolgono ogni rilevanza alla mascolinità e alla femminilità della persona umana, come se si trattasse di un fatto puramente biologico (Benedetto XVI ai membri della Curia e della Prelatura Romana per la presentazione degli auguri natalizi, 22 dicembre 2006)
TIPOLOGIA FAMIGLIA ODIERNAI bambini sono un optional da un punto di vista culturale (la loro mancanza non produce stigma); sono un peso economico, fuori da un contesto rurale; e anche evitabili tecnologicamente. Dunque:– le tradizionaliste, con 3 o più figli, dedicate alla famiglia;
– le postmoderne, senza figli per scelta propria, dedicate alla carriera;
– le moderne, con 1 solo figlio, cosicché possono perseguire diversi scopi;
– le neo-tradizionaliste, con 2 figli: una sfida.
L’antica Roma insegna: si puniva chi restava single, e si premiava chi aveva tre o più figli. Augusto fece leggere un passo di Quinto Caecilio Metello (131 a.C.): pensiamo più alla nostra conservazione (popolo) che al piacere temporale (single).
FIGLI E MATRIMONIO
Svezia: il 55% dei bambini nasce fuori del matrimonio. Emancipazione femminile, ma il tasso di fertilità è in realtà in calo fin dall'inizio degli anni '90, quando era salito a 2,11 (ora è sotto 1,6). Servizi e provvidenze per conciliare famiglia e lavoro convive con la cancellazione della differenza giuridica ed economica tra matrimoni e coabitazioni, etero o omosessuali che siano (Riccardo Cascioli, Avvenire_2005-10-13.pdf).
FIGLI E MATRIMONIO /2
Regno Unito: 30% donne ha partorito all’età di
25 anni, mentre il 24% si è sposato (nel 1971
erano 50% con il primo figlio e 75% sposate)
1971-2008: la percentuale di famiglie nucleari
tradizionali è caduto dal 52 al 36.
Il numero di adulti che vivono soli è salito dal 6% al 12%
(morte, divorzio e matrimonio tardivo)
1/12 bambini avrà i genitori separati all’età di 5 anni se i
loro genitori erano sposati, contro ½ se i loro genitori
coabitavano.
(Harry Wallop, The Telegraph, 16.04.2009).
FIGLI E MATRIMONIO /3
Italia: Ci sono 3,4 anziani (=+65 anni) x 1
bambino (-6 anni).
La tipologia delle famiglie italiane al
censimento 2001 x 100 famiglie è la
seguente:
– Unipersonali: 25 (una persona)
– Monogenitoriali: 10 (con =+1 figlio)
– Senza figli: 22 (2 sposati o partner)
– Con figli: 43 (2 genitori e =+1 figlio)
(Roberto Volpi, La fine della famiglia, Mondadori 2007).
FIGLI E MATRIMONIO /4
Uno degli effetti della legge del divorzio
(1970) è stato l’aumento dei matrimoni
civili, oltrepassando la soglia odierna del
30%, e della diminuzione delle nascite,
aumentando però quelle fuori del
matrimonio (da un 2,2% nel 1970 a un
17% al giorno di oggi).
In più, dal 1975 al 1990 si verificano meno
matrimoni e nascite (VOLPI, 13-25).
FAMIGLIA E SALUTE
Gunilla Ringbäck Weitoft, membro della
Commissione Nazionale Svedese per la Salute
(cf The Lancet Gennaio 2003) dimostrava che i
bambini che vivono con un solo genitore corrono
rischi più alti di malattia mentale, di propensione
al suicidio e all'abuso di droghe, di lesioni:
– Suicidio tentato (ragazze 2.0 e ragazzi 2.3)
– Malattie relazionate con l’alcool (ragazze 2.4 e
ragazzi 2.2)
– Malattie relazionate con narcotici (ragazze 3.2 e
ragazzi 4.0)
FAMIGLIA COME CAPITALE SOCIALE
L’art. riconosce la stabilità che apporta la
famiglia: Soltanto il 4% dei bambini da madri con
grado universitario nasce fuori del matrimonio.
Queste donne divorziano anche meno (dal 29%
dei ‘70 al 16.5% dei ‘90).
Gli uomini sposati bevono di meno, hanno meno
distrazioni e guadagnano tra il 10% e 40% di più
dei single con una simile storia educativa e
lavorativa.
http://www.economist.com/world/na/displaystory.cf
m?story_id=9218127 (2007)
ABBANDONO DEL MODELLO
VINCENTE?
Molti Stati riconoscono il matrimonio omosessuale e altri lo stanno considerando. C’è anche il fenomeno problematico del riconoscimento di un matrimonio omosessuale da un altro Stato (Distretto di Columbia).
Nel 1996 una legge federale USA, il Defense of Marriage Act, sentenziò che nessuno Stato è obbligato a riconoscere una unione riconosciuta come matrimonio in un altro Stato, e che sotto la legge federale la definizione di matrimonio è l’unione tra un uomo e una donna.
sessualitàdono totale della persona
la parola a voi studenti…
sessualità
e
matrimonio
che nesso c'è?
e’ uguale la sessualità in una
coppia non sposata?
l'infertilità come incide sulla vita
sessuale della coppia? I termini sterilità e infertilità vengono spesso utilizzati come sinonimi,
anche in strutture ospedaliere o sanitarie, ma hanno, in realtà, un
significato molto diverso.
Sterilità. L’OMS definisce sterilità la situazione di una coppia in cui uno
o entrambi i membri sono affetti da una condizione fisica permanente
che non rende possibile il concepimento. Questo si verifica in caso di
azoospermia, di menopausa precoce o di assenza di utero congenita.
Infertilità. Si parla, invece, di infertilità quando una coppia, per cause
relative all’uomo o alla donna, non riesce ad ottenere una gravidanza
dopo un anno di rapporti costanti e non protetti. Il termine infertilità,
quindi, al contrario di sterilità, non si riferisce ad una condizione
assoluta, bensì ad una situazione generalmente risolvibile e legata ad
uno o più fattori interferenti.
cosa dovrebbe insegnare
l'educazione sessuale?
i metodi naturali aiutano a
rafforzare il rapporto tra i
coniugi? E come impattano
sulla vita sessuale della
coppia?
pensando alla proposta della
Chiesa di avere rapporti
sessuali dopo il matrimonio,
che ruolo ha l'attesa nella
sessualità?
cosa ci si aspettava dal sinodo
sulla famiglia?
sessualitàdono totale della persona
un docente di bioetica e un ginecologo
spiegano alcuni tratti della sessualità
(ALETEIA ,15 OTTOBRE 2014)