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Avversità della patata

• Filippini Paola

• Ortofrutticola Parma srl

AVVERSITA’ PRINCIPALI PATATA

• Crittogame • Peronospora • Alternaria • Rizoctonia • Scabbie

(argentea,Comune, ecc) • Fusarium • Cancrena secca • Nematodi • A cisti • galligeni

• Insetti • Elateridi • Dorifora • Tignola • Nottue • Afidi • Batteriosi Ralstonia Erwinia

Peronospora

Avversità: peronospra • Aspetti agronomici - Uso tuberi-seme sani - Varietà poco sensibili - Eliminare residui colturali anni precedenti - Ampie rotazioni - Concimazione equilibrata - Distanza di semina ottimale per evitare

eccessivo densità

• Sintomi e diffusione • sulla pianta: macchie irregolari e scure

sulle foglie – imbrunimenti porzioni di stelo –

• In presenza di u.r. alta • La germinazione delle spore, in presenza

di umidità va da +3°C a +30° C con ottimale a 24° C

• Vento, residui infetti, sono fonti di infezione

• Difesa chimica • - 1° trattam. con sufficiente presenza

pianta e fattori climatici favorevoli malattia: pioggia, nebbia, elevata u.r. e temp. Tra 10 e 25° C.

• Prodotti: rameici in generale • - fosetil al • - sistemici (metalaxil-benalaxil) • - citotropici per es. zoxamide,

dimetomorph, iprovalicarb, mandipropamide, pyraclostrobin, ciazofamide, fluopicolide, ametoctradin, ecc. da soli o in miscela

• Limitazione al numero di trattamenti/anno a seconda delle caratteristiche dei prodotti

• Difesa solo preventiva

Peronospora

• Modelli previsionali - Sono modelli matematici idonei a prevedere la comparsa e l’evoluzione di

infezioni di peronospora

- Modello IPI messo a punto dal Servizio Fitosanitario Reg.Emilia Romagna- a prognosi negativa: non indica la data di comparsa della malattia ma indica un periodo di tempo in cui dice che è improbabile che la malattia si manifesti per cui si evitano trattamenti

- Modello MISP elaborato in Svizzera : individua i momenti di sviluppo delle epidemie di peronospora per posizionare i trattamenti

Modello IPI- Indice Potenziale Infettivo

• COSA SERVE CONOSCERE

• Data di emergenza della coltura

• Temp. Minima media e max giornaliera (C°)

• Umidità rel. Media giornaliera (%)

• Precipitazione totale giornaliera (mm)

• CHE INFORMAZIONI OTTENGO

• Indice di rischio potenziale giornaliero cumulato

• Data di superamento della soglia di rischio: esecuzione del primo trattamento

• VALORE DI RIFERIMENTO PER LA PATATA = 10

Modello Misp data misp Ora

infezione Termine incubazione

18/05/2001 18/05/2001

20 25/05/2001

21/05/2001 21/05/2001 22 27/05/2001

24/05/2001 24/05/2001 10 28/05/2001

03/06/2001 03/06/2001 10 09/06/2001

18/06/2001 18/06/2001 24 23/06/2001

28/06/2001 28/06/2001 8 02/07/2001

20/07/2001 20/07/2001 12 24/07/2001

24/07/2001 24/07/2001 20 28/07/2001

29/07/2001 29/07/2001 4 01/08/2001

11/08/2001 11/08/2001 6 15/08/2001

31/08/2001 31/08/2001 20 98,12%

04/09/2001 04/09/2001 23 32,25%

05/09/2001 05/09/2001 4 29,25%

Modello Misp

• COSA SERVE CONOSCERE

• Temperatura oraria (C°)

• Umidità relativa oraria (%)

• Precipitazione oraria (mm)

• CHE INFORMAZIONI OTTENGO

• Periodi importanti per lo sviluppo dell’epidemia della peronospora e indicazione per esecuzione dei trattamenti successivi

• I due modelli applicati insieme possono dare utili indicazioni per capire quando intervenire con i trattamenti fitosanitari

Come usare IPI+MISP

• Partendo dalla data di emergenza della patata il modello IPI indica il potenziale rischio di infezione fino al valore 10

• Quindi si effettua il primo trattamento antiperonosporico

• Una volta superato il valore 10, con il modello MISP (basato sui dati meteo) si individuano i giorni teorici di infezione - per poter valutare la scelta del fungicida piu’ adatto

Test efficacia prodotti

RIZOCTONIA SOLANI

Apetti agronomici:

Uso tuberi seme sani

Ampie rotazioni e possibilmente evitare quelle con colture sensibili

Favorire una rapida germogliazione del tubero

Prestare attenzione all’epoca di semina soprattutto delle varietà piu’ sensibili per sfuggire ritorni di freddo

RIZOCTONIA SOLANI

Rizoctonia

Difesa chimica - Concia dei tuberi seme : tolclofos,

pencicuron , (azoxistrobin)

SCABBIA COMUNE (streptomices)

Non sono previsti interventi specifici a livello di difesa nel Disciplinare di P della Regione Emilia Romagna

L’utilizzo di seme «sano» cioè senza la presenza di macchie di scabbia comune limita sicuramente l’eventuale presenza del danno nel raccolto

SCABBIA ARGENTEA (helmintosporium)

Non sono previsti interventi specifici a livello di difesa nel Disciplinare di P della Regione Emilia Romagna

Si sviluppa nelle forme piu’ evidenti durante la conservazione a causa delle elevate percentuali di umidità relativa utilizzate durante lo stoccaggio.

Utilizzo di tuberi seme sani evita la diffusione successiva

Elateridi

• Aspetti agronomici • - evitare irrigazioni vicino

alla raccolta per limitare risalita

• - Evitare ristoppi

• - I prodotti chimici possono essere distribuiti localizzati dove sia stata accertata la presenza di larve o in base ad infestazioni rilevate nell’anno precedente

• Difesa chimica -da impiegare alla semina : beauveria bassiana, thiamotoxam, etoprofos, teflutrin, lambdacialotrina, fipronil (reg.provvisoria)

-alla rincalzatura :teflutrin

Monitoraggio elateridi con vasi trappola secondo le indicazioni dei DDPI

- Vasetti in plastica drenanti (diam. 10 - 11 cm) riempiti per metà con

vermiculite, semi di mais più semi di frumento, quindi colmati con altra vermiculite .

- Vanno abbondantemente bagnati e interrati in modo che il bordo superiore risulti a circa 5 cm dalla superficie del terreno. All’atto dell’interramento vanno collocati sopra i vasetti circa 2 cm di terra, un sottovaso rovesciato e ricoperti con altro terreno fino ad arrivare alla superficie.

- Controllo dopo circa 1° gg per verifica presenza larve - Non è fissata una soglia minima di intervento da DDPI, è indicata la

presenza

- Monitoraggio alternativo con carotaggi del terreno (secondo quanto indicato dal DDPI)

Vaso-trappola

Numero minimo di trappole elateridi da installare per monitoraggio larve

• Superficie investita (ha)

• 1

• 2-5

• 6-20

• 21-50

• Oltre 50

• Numero minimo di vasi trappola

• 4

• 6

• 12

• 18

• 24

CICLO BIOLOGICO ELATERIDI

Tipi di elateridi in Emilia Romagna

Trappola a feromoni per la cattura massale di elateridi adulti

MONITORAGGIO ELETERIDI CON TRAPPOLE A CATTURA PER ADULTI

GIUGNO LUGLIO AGOSTO MAGGIO

Svuotamento

-

Cambio

feromone

A.sordidus

-

Installazione

feromone

A.Litigiosus

Svuotamento

-

Cambio

feromone

A.litigiosus

Svuotamento Svuotamento

-

Recupero

trappole

Installazione

feromone

A.sordidus

APRILE

Mappe di diffusione AGRIOTES LITIGIOSUS nell’areale pataticolo bolognese

Mappe di diffusione AGRIOTES SORDIDUS nell’areale pataticolo bolognese

RALSTONIA SOLANACEARUM

Malattia da quarantena

Decreto di lotta obbligatoria del 23/02/2000

Segnalazione immediata in presena di sintomi sospetti in campo o sui tuberi raccolti

Nessun trattamento chimico

Utilizzo di seme sano

Utilizzo di acque per l’irrigazione non contaminate

RALSTONIA SOLANACEARUM

Dorifora

• Aspetti agronomici

• -evitare ristoppi

• Soglia di intervento:

• -Infestazione generalizzata

• Difesa chimica • - prodotti ovo-larvicidi: intervenire alla

comparsa delle uova/prime larve per avere la massima efficacia:

- per es. neonicotinoidi come imidacloprid, thiametoxam, clotianidin, acetamiprid

che agiscono prevalentemente per

ingestione e hanno una buona sistemia

- Regolatori di crescita: es. novaluron applicati anche questi precocemente

- Altri meccanismi di azione es. clorantraniliprole sempre con applicazioni precoci

DORIFORA

- Forte presenza negli areali di coltivazione a patata

- 3-4 generazioni/anno che spesso si accavallano

- Prima generazione puo’ comparire molto presto soprattutto nei ristoppi o nei campi adiacenti alla coltivazione di patata nell’anno precedente

- Presenza contemporanea di uova, larve di diversa generazione e adulti

TIGNOLA

E’ un insetto ormai ampiamente diffuso in tutti gli areali pataticoli italiani

In Emilia Romagna è presente da cica 10 anni .

Compie da 3 a 6/7 generazioni l’anno a seconda delle condizioni climatiche

Nei nostri ambienti le generazioni pericolose sono principalmente la seconda e la terza in coincidenza dello sviluppo vegetativo massimo (giugno) e della raccolta (luglio)

TIGNOLA

Difesa chimica

- Trattamenti su seconda e terza generazione

- prodotti adulticidi (piretroidi): deltametrina, lambdacialotrina , betacyflutrin

- Prodotti ovo-larvicidi da applicarsi precocemente :Spinosad, clorantraniliprole, thiachloprid

- A seconda dell’intensità della presenza dell’insetto e del prolungarsi o meno della generazione puo’ essere necessario effettuare anche due interventi per es. un ovo-larvicida seguito a distanza di qualche giorno da un adulticida

Aspetti agronomici:

- Installazione trappole: almeno 1/appezzamento

- Semina profonda

- Rincalzatura accurata

- Evitare che i tuberi rimangano troppo tempo in campo dopo il disseccamento in pre-raccolta

- Chiudere le crepe del terreno vicino alla fase di maturazione

- Irrigazione corretta in pre-raccolta

- raccolta tempestiva

- Eliminare residui colturali

- Il DDPI fissa come soglia di intervento la presenza di adulti nelle trappole e/o indicazione data dal bollettino

TIGNOLA

Grazie per l’attenzione

Villanova di Castenaso 21 febbraio 2014