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www.gazzetta.it lunedì 28 ottobre 2013 1,30 € REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 anno 117 numero 254POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO Anno 117 Numero 254ITALIA
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FORMULA 1 IL 26ENNE TEDESCO HA VINTO IN INDIA LA DECIMA GARA DELLA STAGIONE
4 VOLTE VETTELSebastian e la Red Bull ancora campioni del mondo: «Lo capirò solo a 60 anni»Massa quarto, Alonso 11°: la Ferrari scivola al terzo posto nei costruttori
MOTOGP PRIMO A MOTEGI
Lorenzo magicoMarquez tremaIl titolo a ValenciaFALSAPERLA, ZAMAGNI PAG. 363739
BASKET SALE PURE VARESE
Langford showanche a CasertaMilano in vettaALLE PAGINE 4041
ALLIEVI, CREMONESI, IANIERI, ZAPELLONI
PAGINE 253031
323335
3 Sebastian Vettel, 26 anni in ginocchio
davanti alla sua Red Bull
INTER BELFODIL SQUALIFICATO PER DUE TURNI
Palacio inizio da favolaOtto reti e voti in rialzoDALLA VITE, ELEFANTE A PAGINA 17
DA PAGINA 18 A PAGINA 20
LE ALTRE VIOLA IN RIMONTA COL CHIEVO
Si sveglia CuadradoLa Fiorentina volaCura Klose: Lazio ok
Entra il tedesco, Cagliari k.o.Sannino si gioca il postogiovedì contro la RomaPari tra Catania e Sassuolo
3 Juan Cuadrado, 25 anni, colombiano
TEVEZ E HIGUAIN MORDONO
CALAMAI, CECCHINI, GARLANDO, GRAZIANO, MALFITANO, OLIVERO,
PUGLIESE, VERNAZZA, MEROI PAG. 2351011121415
3 L’esultanza dei giallorossi dopo il successo a Udine 10 ANSA
LA SFIDA AL VERTICE CAPOLISTA SENZA FRENI: PASSA ANCHE AL «FRIULI» NONOSTANTE L’ESPULSIONE DI MAICON
ROMA INNO ALLA GIOIA
L’orchestra di Garcia suona a Udine la nona sinfonia: record in EuropaLe inseguitrici però non mollano: la Juve con Carlitosgol batte il GenoaDue rigori trasformati dal Pipita permettono al Napoli di superare il Toro
di ALBERTO CERRUTI
Un americano lancia la Roma americana.Bradley, la riserva di Borriello riserva di Totti,infilza l’Udinese e sognando lo scudetto puòdire“yeswecan”.E’veroche lacoppiaNapoliJuventus non molla, rimanendo a 5 punti.
UN SEGNALE FORTE
L’ARTICOLO A PAGINA 25
ilCommento
BOCCI, CECERE, CENITI, PASOTTO, SCHIANCHI ALLE PAGINE 678925 3 Mario Balotelli, 23 anni LAPRESSE
LA CRISI L’AD ROSSONERO PROTESTA: «NEGATI DUE RIGORI E IRREGOLARE LA PUNIZIONE DECISIVA»
MilanBalo all’infernoGalliani contro l’arbitroIl Parma piazza la stoccata nel finale con Parolo, bene CassanoSuper Mario (senza cresta) sostituito per la prima volta da Allegri
ROMA 27
NAPOLI 22
JUVENTUS 22
INTER 18
FIORENTINA 18
VERONA 16
LAZIO 14
PARMA 12
ATALANTA 12
MILAN 11
UDINESE 10
TORINO 10
CAGLIARI 10
SAMPDORIA 9
LIVORNO 8
GENOA 8
CATANIA 6
BOLOGNA 6
SASSUOLO 6
CHIEVO 4
Serie A / 9ª GIORNATA
CLASSIFICAPARTITE
Sabato
SAMPDORIAATALANTA 10
INTERVERONA 42
Ieri
BOLOGNALIVORNO 10
CATANIASASSUOLO 00
CHIEVOFIORENTINA 12
JUVENTUSGENOA 20
LAZIOCAGLIARI 20
NAPOLITORINO 20
PARMAMILAN 32
UDINESEROMA 01
BOLOGNA, TRE PUNTI D’ORO
TENNIS SCONFITTA LI NA
Masters a SerenaGuadagni record:supera i 12 milioniCRIVELLI A PAGINA 45
wDI GENE GNOCCHI
In una intercettazione Usa che riguardaun leader politico europeo si sentedistintamente: «Allegri, go home. Cribbio».
IL ROMPI PALLONE
2 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013
SERIE A9a GIORNATA
ROMA9100%Come la JuventusLe 9 vittorie consecutiveiniziali della Roma eguaglianoil primato della Juventusdi Fabio Capello, che risalealla stagione 200506.
IN STORIA
Vince anche in 10: è regina da recordA Udine soffre: palo di Muriel, Maicon espulso. Ma segna Bradley: nona vittoria, partenza da primato
DAL NOSTRO INVIATO
LUIGI GARLANDOUDINE
Nel primo tempo: un palo subito (Muriel) e un gol miracolosamente scrostato dallalinea di porta (Castan). Comecol Napoli. Troppo facile vincere così. E allora la Roma haalzato l’asticella di una tacca:in dieci dal 21’ della ripresaper espulsione di Maicon. Ecco. Con un uomo in meno, orfana di Totti e Gervinho, uscitidal campo Pjanic, Florenzi eBorriello, la Roma trova il golpartita di Bradley a 8’ dal 90’,eguaglia il record di 9 vittoriedella Juve di Capello 200506.In questa Roma c’è qualcosadella Juve capelliana (e dellegrandi squadre in genere) chedava l’impressione di essereimbattibile e di poter emergere sempre, in un modo o nell’altro, dalle contingenze piùsofferte. Anzi. Un gol subito in9 partite neppure la più corazzata creatura di Capello poteva permetterselo. Cifra mostruosa.
Grazie, Maicon L’Udinese haspaventato la capolista, macon l’uomo in più, ha peccato
di esagerata umiltà, coccolandosi il punto a portata di mano, invece di dannarsi per triplicarlo. Al contrario, la Romaè stata frustata dall’inferioritàe ha ritrovato nella coda delmatch la cattiveria agonisticadelle partite precedenti, chenell’inizio pigro del match nonsi era vista. Paradossalmentela follia di Maicon ha fatto meglio alla Roma che all’Udinese. Esemplare la trasformazione di Ljajic: putto effimero nelprimo tempo, insospettabilecombattente nella fine. Questa Roma rende virtuosi percontagio. E finché la sorte labacia così platealmente, comepuò non sognare il massimo?
Udine bella Il 4321 di Guidolin è sensato: difesa a 4 percoprire meglio le fasce, riservadi caccia di Garcia. Due trequartisti (Pereyra, Muriel) trala mediana e Di Natale, percreare densità in copertura e,soprattutto, per cercare il 3contro 3 in ripartenze lampo.L’idea rischia di fruttare già al3’, quando Muriel cavalca adestra, nella prateria scopertada Balzaretti e Castan, e centra il palo più lontano. Lo stesso Muriel al 38’ detta splendi
damente per Gabriel Silva ches’imbuca sulla fascia opposta escavalca De Sanctis con uncolpo sotto. La prodigiosa rovesciata liberatoria di Castansulla linea di porta vale un gol.Bastano questi due episodi per
spiegarvi come nel primo tempo una buona Udinese abbiastrappato al nemico l’armadella ripartenza e abbia creatoi pericoli maggiori, forte soprattutto nelle sgommate diMuriel, poco assistito da Di
Natale.
Solo Pjanic Alle difficoltàtattiche create da Guidolin, laRoma ci mette di suo l’approccio più pigro della stagione.Era da mettere in preventivoche 8 vittorie riempissero unpo’ la pancia e annacquasserole motivazioni. I tanti appoggisbagliati, anche elementari,rendono l’idea. Tipo il rinviocorto di De Sanctis che portaal tiro fiacco di Di Natale (19’).E poi le assenze, chiaro. Gervinho non ha passato a Ljajic ilknow how per attaccare laprofondità. Il giovane serboviene incontro, non scappa;cerca il dialogo, non la fuga. E’un’altra cosa. E siccome Florenzi è pallido, oggi alla Romamanca corsa e lunghezza. Pjanic, il migliore, ha invece ladelega di Totti per ideare inverticale, ma lo fa quasi sempre per cercare Borriello, bencontrollato. Senza corsa, senza Totti che svuota l’area a favore degli incursori, è una Roma più prevedibile. Infatti ilprimo tiro nello specchio arriva solo al 35’.
Roma in 10 Nella ripresa Garcia cerca la profondità con
Marquinho per Florenzi, ma al21’ un fallo folle di Maicon, giàammonito, nella trequarti avversaria, lascia in dieci la truppa. La sostituzione di Pjanic eBorriello con Torosidis e Bradley sembra un ordine di ripiego, la strombettata della ritirata a protezione del punticino. Giusto togliere Pjanic, ilmigliore trampolino di ripartenze, il più pericoloso da lontano, ora che, in inferiorità,c’è da cercare la porta da lontano? Mentre storciamo il naso, il 441 tosto di Garcia lottacon nuovo spirito, senza perdere centimetri. L’Udinese invece, nonostante i messaggi diGuidolin (la spinta di Bastaper Heurtaux), sbaglia ad accontentarsi e paga caro. DeRossi e Strootman spaccano ilcampo in verticale, la sentenza gelida è di Bradley che faeco alla proprietà americana esuona la nona: 10. La concorrenza prenda atto: la Roma segna anche dalla panca. L’Udinese non perdeva in casa da22 partite di campionato. LaRoma di Garcia oggi è questogigante inatteso che vaga perla serie A facendo record espezzando quegli degli altri.
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Il destro vincente di BradleyÈ il 37’ del secondo tempo, Bradley con un destro piazzato dal limitedell’area supera Kelava e dà il 9° successo di fila alla Roma MANCINI
1Il gol incassatoSolo un gol incassato dallaRoma finora (a Parma il 16settembre da Biabiany). InEuropa seguono Southamptone Olympiacos (3 in 9 gare).
LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 3
11La striscia miglioreIn Europa la miglior striscia inizialenei grandi campionati è delTottenham 196061 guidato da BillNicholson. Gli Spurs quell’annovinsero campionato e Fa Cup.
17Record vittorie in ItaliaIl record italiano appartieneall’Inter. La squadra di Manciniha ottenuto 17 vittorie di filatra il 25 ottobre 2006e il 25 febbraio 2007.
IN STORIA
GLI AVVII NEI PRINCIPALI CAMPIONATI EUROPEI
ROMA (Italia)
STANDARD LIEGI (Belgio)
ATLETICO MADRID (Spagna)
BARCELLONA (Spagna)
OLYMPIACOS (Grecia)
BAYERN MONACO (Germania)
CELTIC (Scozia)
ARSENAL (Inghilterra)
BORUSSIA DORTMUND (Germania)
BAYER LEVERKUSEN (Germania)
PSG (Francia)
MONACO (Francia)
Partite
Vittorie Pareggi
0 3 6 9
9 272725
25
2523
23
22
22
22
21
21
98 1
8 1
8 1
7 2
7 2
7 11
7 11
7 11
6 3
6 3
PuntiSconfitteLEGENDA
D’ARCO
Dentro la cavalcataSENZA LIMITI
Euforia capitaleOra Garcia cercail trono d’EuropaTotti: «Che forti!»I giocatori cantano: «La capolista se ne va». Fiumicinoinvasa dai tifosi. Il tecnico: «La fortuna? Va cercata»
DAL NOSTRO INVIATO
MASSIMO CECCHINIUDINE
Istruzioni per l’uso: questa non è una festa in punta diforchetta, da salotti elegantimai sopra le righe. La felicitàdella Roma dei record è euforia allo stato puro, quella dell’abbraccio dei circa mille tifosi che si ritrovano all’aeroporto di Fiumicino per unirsia quel coro che i giallorossi unpaio d’ore prima cantavanonello spogliatoio di Udine: «Ese ne va, la capolista se neva...». Gli effetti collaterali sono nel conto: traffico in tilt,ressa da batticuore, polizia inaffanno. Ma a chi importa? LaRoma della difesa più forted’Europa, delle 9 vittorie consecutive che eguaglia il primato della Juve del 2006, della differenza reti «monstre»(23 reti fatte, 1 sola subita), siritrova al centro di una favolae non ha nessuna voglia diuscirne. Così si scopre come,tra i maggiori campionati eu
ropei, solo il Tottenham di BillNicholson aveva fatto meglioin avvio, con 11 vittorie di fila, tra il 20 agosto e il primoottobre del 1960. Oltre 50 anni fa. Mentre in questa stagione, in Europa solo lo StandardLiegi ha avuto un inizio delgenere.
Totti: che palle! E allora capi
tan Totti non si tiene più.«Tutti hanno dimostrato coraggio, forza e due palle così!Tutti noi siamo la Roma, aprescindere da chi gioca. E dico grazie ai nostri tifosi(4.000 a Udine) che ci hannosostenuto contro una squadrache in casa non perdeva dauna vita». Ma in questa atmosfera da carnevale di Rio, c’è
solo una persona apparentemente quieta. Si chiama RudiGarcia e le sue sensazioni leracconta così. «Ringrazio
Conte della Juve per i complimenti, ma li faccio io alui, che ha vinto scudetti.Io qui non ho vinto ancoranulla. Napoli e Juventussono le nostre rivali. Levittorie iniziali fanno piacere, ma non sono un tro
feo. Magari in futuro sifaranno confronti conquesta striscia, chespero arrivi a dieci o a
undici, ma io voglio vincere qualcosa. Se non sarà
quest’anno, magari sarà ilprossimo oppure più avanti,
però conta solo questo.L’obiettivo è la zona Champions, per questo guardo sololo scarto dal quarto posto,non voglio deludere i tifosi.Adesso, ad esempio, tutti pensano che giovedì contro ilChievo sarà facile, invece saràil match più difficile per noi».
Euforia Pallotta Il francese,però, non nasconde il pesospecifico che ha la vittoria diUdine. «E’ la più bella e valepiù di tre punti, alla fine questo conterà parecchio. E’ statotutto molto difficile, l’espulsione di Maicon ci ha complicato le cose. Abbiamo vintocon cuore, voglia e determinazione. Io però non facciotabelle. Ci manca ancoraqualcosa. Noi fortunati? Lafortuna fa parte del gioco, manon arriva da sola, si provoca.Ad esempio, abbiamo giocatoin dieci, ma anche per noic’era la possibilità di giocarein undici contro dieci a fineprimo tempo (mancata espulsione di Muriel, ndr)». Insomma, un Garcia incontentabile.E chissà che il presidente Pallotta — ieri dagli Usa pieno dielogi per tutti — non l’abbiascelto anche per questo. D’altronde per la festa, quella vera, c’è ancora tempo. Ma seavverrà, quel giorno sarà meglio allacciare le cinture.
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Entusiasmo ieri sera all’aeroporto di Fiumicino per il ritorno dellaRoma da Udine dopo il nono successo consecutivo. Lo scalo è statoinvaso da un migliaio di tifosi che hanno festeggiato i giocatori ANSA
clicRECORD NEL RECORDBENATIA È ARRIVATOA 16 SUCCESSI DI FILA
Benatia conosce solo laparola vittoria. Il difensore,infatti, ha una striscia apertadi 16 successi consecutivi trala stagione scorsa (7 conl’Udinese) e la Roma quest’anno
(433)26 De Sanctis; 13 Maicon, 17 Benatia, 5 Castan, 42Balzaretti; 15 Pjanic (dal 23’ s.t. 35 Torosidis), 16De Rossi, 6 Strootman; 24 Florenzi (dal 16’ s.t. 7Marquinho), 88 Borriello (dal 32’ s.t. 4 Bradley), 8Ljajic. PANCHINA 1 Lobont, 18 Skorupski, 33Jedvaj, 29 Burdisso, 46 Romagnoli, 3 Dodò, 11Taddei, 18 Caprari, 94 F. Ricci. ALLENATORE GarciaCAMBI DI SISTEMA dal 23’ s.t. 441ESPULSO Maicon al 21’ s.t. per somma di ammonizioni (gioco scorretto)AMMONITI Florenzi, De Rossi per gioco scorretto, Marquinho per c.n.r.
MARCATORI Bradley al 37’ s.t. ARBITRO Bergonzi di Genova.
NOTE Paganti 8.440, incasso di 183.541 euro; abbonati 10.464, quota non comunicata. Infuorigioco 40. Angoli 48. Recuperi: 0’ p.t.; 3’ s.t.
LANCI
UDINESE 36 ROMA 54
TIRI FUORI
IIII IIIIIUDINESE 4 ROMA 5
MOMENTI CHIAVE
(4321)30 Kelava; 75 Heurtaux (31’ s.t. 8 Basta), 4Naldo, 5 Danilo, 34 G. Silva; 7 Badu, 66 Pinzi,21 Lazzari (41’ s.t. 70 Maicosuel); 37 Pereyra,9 Muriel (45’ s.t. 13 Ranegie); 10 Di Natale.
PANCHINA 1 Brkic, 6 Bubnjic, 19 Dos Santos,27 Widmer, 3 Allan, 32 Bruno Fernandes, 52Merkel, 18 Jadson, 17 Nico Lopez.
ALLENATORE Guidolin
CAMBI DI SISTEMA 4312 dal 41’ s.t.
AMMONITI Muriel, Pinzi c.n.r., Heurtaux, pereyra gioco scorretto.
POSSESSO PALLA
UDINESE 46% ROMA 54%
TIRI IN PORTA
IIII IIIIIUDINESE 4 (UN PALO) ROMA 5
PRIMO TEMPO 00
3‘ Ripartenza di Muriel, diagonale: palo.19’ Rinvio corto di De Sanctis, Muriel assisteDi Natale che calcia debole: parata.33’ Gran tiro da fuori di Pjanic a lato di poco.35’ Testa di Borriello su cross di Balzaretti,Kelava smanaccia all’incrocio: angolo.38’ Gran palla di Muriel per Gabriel Silva chescavalca De Sanctis. Prodigioso salvataggio di Castan sulla linea.
SECONDO TEMPO
25’ Destro di Di Natale dal limite fuori di poco.GOL! 37’ Da De Rossi a Strootman a Bradleyche infila dal limite dell’area.
UDINESE
0ROMA
1
30
4
5
757
34
663721
9 10 26
17
5
16
13
24 15
6888
42
BARICENTRO ALTO 54,8 METRI BARICENTRO BASSO 50,8 METRI
’6667Gli altri primati italianiSolo nella stagione 196667si registrò un avvio simile inItalia. Inter e Cagliari infattiavevano subito solo un goldopo le prime 9 giornate.
la festa in aeroporto
LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 5
SERIE A 9a GIORNATA
GLI ARBITRI BERGONZI 5 Disastrosa gestione dei gialli. Non li meritano De Rossi e Muriel, che poi vengono graziati del secondo. Rischia di perdere il controllo del match. Galloni 6Vuoto 6; Damato 6Di Bello 6.
6l'allenatoreGuidolin
La mediatra l’ottimapreparazionedella partitae la discutibilegestionedel vantaggionumerico.Lazzari potevauscire prima,l’Udinesecredercidi più.
7l’allenatoreGarcia
Toglie Pjanice sembrache spostila chiesadal centrodel villaggio.Ma ha ragionelui. Vincecon Bradley.La Romanon è soloTotti.È soprattuttoGarcia.
TIRI 1PASSAGGI OK 2/2RECUPERI 0
CONTRASTI OK 1/1LANCI 0PASSAGGI OK 5/9
TIRI 0PASSAGGI OK 7/10RECUPERI 3
TIRI 2DRIBBLING OK 4/5SPONDE 1
TIRI 1DRIBBLING OK 0/0SPONDE 1
TIRI 0DRIBBLING OK 0/0SPONDE 2
TIRI 0PASSAGGI OK 55/62RECUPERI 6
TIRI 0PASSAGGI OK 60/70RECUPERI 4
TIRI 2PASSAGGI OK 51/57RECUPERI 5
CONTRASTI OK 7/8LANCI 1PASSAGGI OK 44/50
CONTRASTI OK 3/6LANCI 1PASSAGGI OK 22/24
CONTRASTI OK 3/6LANCI 1PASSAGGI OK 27/31
PARATE 2RINVII 10PRESE ALTE 3CONTRASTI OK 4/5 LANCI 0 PASSAGGI OK 13/18
TIRI 0DRIBBLING OK 0/0SPONDE 0
TIRI 0PASSAGGI OK 7/8RECUPERI 0
TIRI 1PASSAGGI OK 10/12RECUPERI 1
TIRI 4DRIBBLING OK 0/0SPONDE 1
TIRI 0PASSAGGI OK 26/28RECUPERI 11
TIRI 0PASSAGGI OK 22/30RECUPERI 2
TIRI 1PASSAGGI OK 41/46RECUPERI 4
TIRI 0PASSAGGI OK 30/37RECUPERI 5
CONTRASTI OK 2/5LANCI 0PASSAGGI OK 18/21
CONTRASTI OK 4/6LANCI 4PASSAGGI OK 50/63
CONTRASTI OK 6/9LANCI 2PASSAGGI OK 34/39
TIRI 2 DRIBBLING OK 5/8 SPONDE 5
CONTRASTI OK 2/6LANCI 0PASSAGGI OK 13/19
PARATE 4RINVII 12PRESE ALTE 3
le Pagelle DI LUIGI GARLANDO
UDINESE
6DI NATALETRASPARENTEBADU TIENE 45’Un ottimo primo tempo,frenata dalla sfortuna.Quando intuisce di potervincere, si rilassa e perde.
h6,5Muriel il migliore
Cala alla distanza, ma non loavremmo mai tolto. Premiamoil bel primo tempo: palo sontuosoe assist per Gabriel Silva. Avevaquasi piegato la Roma da solo.
ROMA
6,5MURO BENATIASTROOTMANSI CONFERMAPrimo tempo pigro e sofferto.Vince in dieci. Anima, classee fortuna: ciò che serveper lo scudetto.
h7Benatia il migliore
Un muro con l’elasticità dellagomma. Lo status da ex non loturba. Il più solido dietro quandola squadra soffre. Pericolosoquando si sgancia.
5,5KelavaPara su Pjanicin ginocchio,con le bracciain alto: lo stileè un’altra cosa.Sul gol,più che tuffarsi,resta in aria:non si allunga.
6HeurtauxOnesta militanzadi fascia,senzamai soffrirele punturedi Florenzi. Escetra gli applausiquandol’Udinese decidedi osare di più.
6NaldoUn paiodi svarioniin appoggio,ma nel suo ruoloè solidoed efficace.Borriello bussainvano, al centronon si passa.
5,5DaniloSarebbe statoin lizzacon i migliori,poi Strootmanlo sfida,distrattodal movimentodi Ljajic, lo perdee Bradleyfa tre punti.
6Gabriel SilvaRischiadi diventarel’eroe del giorno.Sapiente il toccocon cui scavalcaDe Sanctis,ma Castan…Tanto lavoroutile sulla fascia.
6BaduTra i protagonistidel buon primotempo udinese.Movimentoe qualitànell’appoggio.Cala nellaripresa.Fa espellereMaicon.
6PinziPerno bassodella mediana,dà ordine allamanovra ed èil primo scogliodavanti alladifesa. L’ondadi Bradleylo travolgealla fine.
5LazzariPartein mediana,poi dà il cambioa Pereyra cometrequartista.Vaga comeun’animain pena senzacombinare nulla.Fischiato.
5,5PereyraAffianca Murieldietro Di Natale,poi arretrain medianadove riescea esprimeremeglio la suaspinta.Che però nonlascia segno.
5,5Di NataleUna telefonataa De Sanctis,un destroa fil di palo:troppo pocoper Totò.Comese il tempodi colpo si fosseaccorto di lui.
5,5BastaGuidolin pensaa un attaccoin due atti:prima Bastaper spingere,poi Maicosuel.Tra le duemosse,la Roma segna.Lui spinge poco.
s.v.MaicosuelEntra perirrobustirel’attacco el’assalto finale.Dovevaaccadere prima,visto Lazzari.
s.v.RanegieÈ la torreche Guidolinsposta sottole muradella Romaper l’assaltofinale chenon porta frutti.
6De SanctisPiù fischiche parate.Aveva un saccodi amicida queste parti.Gli sono rimastii pali del Friuli.Non ricordapiù l’ultimogol subito.
4,5MaiconQualche buonadiscesa,poi il secondogiallo nellametà campoavversaria.Roba dasbarbati, nonda un gladiatorecome lui.
6,5CastanNon c’è quandoMuriel affondae stampa il palo,ma il salvataggiosulla lineavale il goldi Bradley.Con Benatiaè tanta Roma.
6BalzarettiLascia apertala fasciaal primo assaltodi Muriel (palo),ripulisce la suaprestazionecon tanteproposte e lasolita temprada pirata.
6,5PjanicIl migliorenel soffertoprimo tempo.Fa il Tottiin verticale. Unpaio di corridoiper Maiconsono poesia.Cala e Garcialo sacrifica.
6,5De RossiSenza Totti,dovrebbetrascinareancora di più.Lo fa solo nellaripresa, dopoil compitino delprimo tempo.Ma che ripresa.Innesca il gol.
6,5StrootmanAnche lui persotra le pieghedelle difficoltà.Poi lo strappoe l’assistenzaa Bradley chedecide il match.Come a SanSiro, decisivo.
5FlorenziIntristitodall’assenzadel suoispiratorepreferito (Totti)e dalla ricercaa Borriello che loesclude spesso.Se non corre,non vola.
6BorrielloLo assolviamoper il sudorespeso.L’unico pallonetra i pali delprimo tempoè suo. La Romanon è nata perun 9 vero.Serve pazienza.
6,5LjajicFa rimpiangereGervinho,poi di colpogli vengonoi superpoteri:combatte, lotta,anche da primapunta. Il suomovimentoaiuta il gol.
6,5MarquinhoÈ il primocambio di Garciache cercadi darepiù larghezzae profonditàalla Roma.Tra i protagonistidel colpodi reni vincente.
6TorosidisEntra dopol’espulsionedi Maicon,per attrezzareil 441. Tienela destra dietroa Marquinho.Comparsatadi sostanza.Copre e spinge.
6,5BradleyNon mandail portieredall’altra parteperchénon è natoper fare Rivera.Ma l’esecuzioneè gelida e il suoapporto nonè da Abatino.
L’UOMO DECISIVO «VOGLIAMO I TITOLI E NON SOLTANTO I RECORD»
Bradley, lo yankee del gole il nuovo sogno americanoDAL NOSTRO INVIATO
ANDREA PUGLIESEUDINE
A volte nello sport lecongiunzioni astrali aiutano.E fanno anche la differenza.Così succede che la Roma degli americani entra nella storiadel calcio italiano ed a portarcela è proprio l’unico americano della squadra, Michael Bradley, uno che in giallorossoaveva sognato un solo altrogol (7 ottobre 2012, RomaAtalanta 20). «Le 9 vittorie
fanno piacere, ma sappiamoche basta poco per smettere divincere — dice lui —. I conti sifanno alla fine, però non sigioca per i 9 successi consecutivi, ma per vincere un titolo ogiocare la Champions».
Sempre pronto Michael(mancava dal 1° settembre) èentrato con la Roma che soffriva, sotto di un uomo. E si èmesso a fare l’esterno di sinistra nel 441. «C’era da soffrire. Garcia mi ha chiesto di aiutare la difesa e accompagnare
la manovra. Il gol? Strootmanmi ha dato una gran palla, hocercato solo di restare calmo».E’ andata bene, portando laRoma (quasi) in paradiso.«Pensiamo ad una gara allavolta. Abbiamo messo tuttoquello che avevamo, i tre puntisono meritati. Questa è unasquadra che ha determinazione e voglia, ma sappiamo cheil margine d’errore è piccolo».Già, proprio l’opposto di quello che sogna lui, sempre piùgrande. A cominciare da unposto da titolare, per cui ha ri
preso a lavorare duro. «Ci sono ancora 29 partite, c’è bisogno di tutti, con 11 solisti nonsi vince nulla. Bisogna farsitrovare pronti nel momentogiusto. Io darò tutto, come hofatto anche quando ero fuori».E allora via, c’è uno scudettoda sognare. «Per ora pensiamoal Chievo, il resto si vedrà...».
Rinnovo o no? Prima dellagara il d.s. Sabatini avevachiarito così la sua posizione:«Il mio rinnovo? Io e la Romasappiamo cosa vogliamo, èuna mia scelta guardare il futuro e poi valutare. Ho sempresentito la stima della gente,nel calcio si costruiscono verità e menzogne allo sesso modo. Non è vero che lavoro meglio senza Baldini: insieme abbiamo sbagliato ed i risultatidi oggi sono anche frutti suoi».
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la(non)Protesta
«Io in fuorigioco?»E Di Natale baciòl’assistente Galloni
Un ottimo sistema persdrammatizzare: l’assistenteGalloni sbandiera unfuorigioco a Di Natale e fermal’azione. Il giocatoredell’Udinese gli va vicino e glida un bacio per scherzo ANSA
UDINESE
Guidolin ammette«La Roma è bravae pure fortunata»
UDINE (m.m.) «LaRoma? Brava e fortuna», diceFrancesco Guidolin. Fortunatanel primo tempo quandol’Udinese la mette sotto ma hail torto di non andare in gol.Brava quando, pur restandoin inferiorità numerica, nonrinuncia a ripartire. «Nel primotempo abbiamo fatto bene, poiessere rimasti con un uomoin più ci ha paradossalmentecondizionato». Murielrimpiange il palo colpito alminuto 3: «Fossimo andatiin vantaggio sarebbe stataun’altra partita».
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6 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013
SERIE A 9a GIORNATA
(433)Gabriel; Abate, Zapata, Silvestre, Constant;Poli (dal 7’ s.t. Kakà), De Jong, Montolivo;Birsa, Balotelli (dal 7’ s.t. Matri), Robinho(dal 43’ s.t. Saponara).PANCHINA Amelia, Coppola, De Sciglio,Muntari, Cristante, Emanuelson, Vergara,Niang, Zaccardo. ALLENATORE Allegri.CAMBI DI SISTEMA 4231 dal 7’ s.t.BARICENTRO MOLTO ALTO 58,1 metriAMMONITI Zapata, De Jong per gioco scorretto; Balotelli per comp. non reg.
MARCATORI Parolo (P) al 10’, Cassano (P) al 46’ p.t.; Matri (M) al 16’, Silvestre (M) al 18’,
Parolo (P) al 49’ s.t. ARBITRO Valeri di Roma. NOTE paganti 7.451, incasso di 172.992 euro;
abbonati 9.235, quota di 71.287,99 euro. Angoli 36. In fuorigioco 60. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.
TOTALE PASSAGGI
PARMA 274 MILAN 581
TIRI FUORI
I IIIIIIPARMA 1 MILAN 6
MOMENTI CHIAVE
(442)Mirante; Cassani, Lucarelli, Felipe (dal 31’s.t. Benalouane), Gobbi; Biabiany, Gargano,Marchionni, Parolo; Amauri (dal 19’ s.t. N.Sansone), Cassano (dal 28’ s.t. Rosi).PANCHINA Bajza, Coric, Mesbah, Valdes,Palladino, Obi, Mendes, Munari, Acquah.ALLENATORE Donadoni.CAMBI DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO MEDIO 53,8 metriAMMONITI Parolo e Gargano per giocoscorretto, Lucarelli per proteste.
POSSESSO PALLA
PARMA 33,6% MILAN 66,4%
TIRI IN PORTA
IIIIIII IIIIIPARMA 7 MILAN 5
PRIMO TEMPO 20
GOL! 10’ Biabiany crossa sul secondo palodove da un rimpallo la palla schizza sul sinistro di Parolo che da pochi metri non perdona.
32’ Poli si incunea in area e con un diagonaledi destro sfiora il gol.
GOL! 46’ Ancora Biabiany al cross dal fondoe ancora Parolo che raccoglie sul secondopalo e serve in mezzo per Cassano che didestro infila l’angolo basso.
SECONDO TEMPO
GOL! 16’ Con assist involontario Montolivospedisce in profondità per Matri che incrocia benissimo il rasoterra sul palo lontano.
GOL! 18’ Traversa di Zapata di testa, sul rimpallo il più reattivo è Silvestre che sempre ditesta imbuca nell’angolino rimasto libero.
GOL! 49’ Punizione da oltre trenta metri,due uomini per la barriera rossonera, Birsae Matri: beh, si aprono proprio quando passa il tiro di Parolo e il portiere Gabriel non ciarriva.
PARMA
3MILAN
2
Il Milan rimonta. Anzi noDa 20 a 22, poi Parolo lancia il ParmaIl centrocampista fa doppietta: punizione al 94’, i rossoneri crollano a 16. Cassano segna e balla
il Film
I gialloblù avantie Silvestre di testaPoi arriva il 32...
10’ primo tempoParolo sfrutta un rimpallo e firma il vantaggio ANSA
46’ primo tempoCassano fa il 20 dopo un grande movimento ANSA
DAL NOSTRO INVIATO
NICOLA CECEREPARMA
Donadoni batte Allegri, ilmaestro Cassano dà una lezione di gioco all’allievo Balotelli.Perdendo i due confronti con icelebri ex, oggi applauditi aParma, il Milan da trasferta(terza sconfitta) sprofonda. LaRoma capolista appare sulla luna, Juve e Napoli hanno il doppio dei punti rossoneri, e pure icugini e la Viola hanno presoun bel vantaggio. Dopo novegiornate, è un povero Diavolo.Certo, Kakà e Matri lo hannorivitalizzato nella seconda parte, spingendolo sino all’uscio diun clamoroso ribaltone. Maper un’ora il Parma ha domina
to: 20 all’intervallo e due clamorose occasioni per il 30, capitate ad Amauri e Gargano neiprimi 15’ della ripresa. Sullaprima ci ha messo il braccio ilportiere Gabriel, sulla secondaha respinto la traversa. Se laformazione di Donadoni fosseandata sul 30, anche i cambidi Allegri si sarebbero rivelatiinutili.
Cresta e forza Fra i bocciati digiornata (tanti) potrebbe destare meraviglia e scalporel’esclusione di Balotelli, ma chiha assistito alla partita non puòche considerarla inevitabile.Mario si è segnalato soltantoper un tentativo, per giuntagoffo, di scippare il rigore. Peril resto ha corricchiato senza
idee e grinta, rivelandosi unaspecie di soprammobile. Privato dei capelli, come gli eroi della mitologia è parso privo anche di forza e mordente. Solouna giornatano? Vedremo. Allegri ha comunque deciso per ilmeglio chiamando in campo al
suo posto quel Matri che peraltro si è calato nel match congrande efficacia trasformandoun rimpallo favorevole in unosplendido diagonale che hariaperto la sfida.
Forza ed errori Con la dovuta
convinzione si è battuto pureKakà, giunto a pochi centimetri dalla rete del 32: la sua conclusione, da dieci metri, è andata a colpire lo stinco del portiere in uscita. Gol sbagliato, èparso, più che prodezza di Mirante. Si era al 37’, sarebbe sta
Il balletto Antonio Cassano,31 anni, dopo il gol al Milan.I suoi ex tifosi lo beccano,lui reagisce così e festeggiacon i compagni ANSA
ta dura per il Parma, acciuffatonel frattempo da un raid aereodi Silvestre e già agevolato dadue possibili rigori negati alMilan (mani di Lucarelli e Felipe abbatte Matri), riuscire araddrizzarla. Con i due innestidella ripresa, Allegri ha cam
LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 7
SERIE A 9a GIORNATA
16’ secondo tempoIl preciso rasoterra di Matri riapre la gara LAPRESSE
18’ secondo tempoSilvestre segna di testa il 22 milanista LAPRESSE
49’ secondo tempoPunizione di Parolo da 30 metri: Gabriel battuto AP
biato modulo, affidandosi alfiltro del superbo guerriero DeJong (non ha fatto passare unpallone e nemmeno... Rosi lanciato in contropiede) e alla regia di un altalenante Montolivo, che nel primo tempo avevaceduto la scena a Poli, poi sacrificato per esigenze tattiche.
Biabiany e Cassano Il Parmaha meritato i tre punti per il superiore numero di palle gol eper la chiara supremazia di gioco della prima ora. Alimentatadai veloci guizzi di Biabiany,ispiratore di due reti, la squadra di Donadoni ha trovato inCassano (beccato dalla Sudrossonera) un finalizzatore eccelso a cui gli ex compagni hanno però concesso di poter giocare di fino e, in molte circostanze, da fermo. Trattamento
da amici: se permetti a un attaccante della classe di Fantantonio di stoppare, alzare la testa, prendere fiato, osservarechi si sta smarcando... Ecco ilgol e gli assist del barese, uscitoanzitempo per infortunio.
Quel Parolo Il successo emiliano è stato comunque firmatoda un comprimario, Marco Parolo. Sua la prima segnatura,su portentosa accelerazione diBiabiany (si è mangiato Constant in progressione), suo l’assist a Cassano per la rete del20. E sua la prodezza balisticadell’ultimo minuto di recupero, praticamente da centrocampo. Qui il portierino brasiliano del Milan aveva piazzatouna barriera di due giocatori,Matri e Birsa: uno, Matri, si èstaccato giusto al momento del
tiro, risultato forte e angolatooltre che beffardo, visto che hatoccato terra prima della rigabianca scavalcando la manoprotesa di Gabriel. Che ci hafatto una brutta figura (quando prende gol da lontanissimo il portiere non è maiinnocente) ma pochiminuti prima avevanegato a Rosi un golfatto. Episodio chemette la parola fine alle eventuali recriminazionirossonere. Il Milan è in crisi,inutile girarci intorno. Mercoledì a San Siro, contro la Lazio,vedremo se avrà la capacità direagire. A cominciare da Balotelli, diventato un caso: svogliato, tatticamente a disagio ofuori forma? Mario, tocca soloa te rispondere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
il casoMARIO BALOTELLI
Senza crestae senza vogliaAllegri lo toglie«Rischiavail rosso»E’ la prima volta che viene sostituitoda quando è al Milan. Troppo nervoso:il tecnico si è lasciato andarea un gesto di stizza, ma minimizza:«Non ha fatto una buona partita»
DAL NOSTRO INVIATO
ALESSANDRA BOCCIPARMA
Tagliarsi i capelli non basta e anzi a qualcuno ha portatopure sfortuna. Mario Balotellientra di diritto nella galleria deitosati sfortunati: non farà la finedrammatica di Sansone e magari neppure quella di Totò le Moko, ma ieri il Milan è crollato conil suo scalpo. La Roma è a +16,lo scudetto una chimera, l’ariapesante, la difesa una sciagura,le soluzioni più difficili di unenigma di prima qualità.
Nervi Doveva essere il giornodel rilancio, è stato quello dellapartita peggiore e della primasostituzione nella storia del Balotelli milanista, una storia almomento breve e non troppo felice. Quando è uscito dal campoMario non ha accennato nessu
na protesta, Allegri è rimastotranquillo. Il saluto però è parso freddo, e d’altra parte sul20 per il Parma non è che cifosse da ridere. Come non c’èstato da ridere nel finale, con ilgol subito dopo la rimonta. Lazona Milan si è rovesciata: golnel finale del primo tempo, golnel finale di partita. E Balotelliin panchina a guardare. Lanuova era non è cominciata benissimo. «Mario non ha fattouna buona partita», ha dettoAllegri. Prima la diplomazia ele frasi fatte: «Ha trovato difficoltà perché il Parma era moltochiuso e gli spazi ridotti». Poi,la stoccata: «Nel secondo tempo ha sbagliato due o tre situazioni e l’ho tolto perché rischiava il rosso. Dovevo sostituirelui o Robinho, ho tolto Balotelliperché si stava innervosendo».Chiusura conciliante, e obbligatoria: «Non c’è nessun casoBalotelli, anche chi ha qualitàsuperiori può incappare in unagiornata no».
Motivazioni I compagni peril momento lo sostengono. Mario era stato accolto nel gruppocome un buon ragazzo, unoche portava energia positiva, e
pazienza se poi in campovolava qualche pa
rola di troppo.Ora però gli
episodi sis u s s e g u o
DALLA PANCHINA I DUE GIOCATORI HANNO CAMBIATO LA FACCIA DEL MILAN MA NON HANNO EVITATO LA SCONFITTA «DOBBIAMO RIPARTIRE, NEL GRUPPO C’È SINTONIA»
La scossa di Matri e Kakà: «Ma ora contano i punti»L’attaccante segna il primogol in rossonero. Il fantasistaè rinato: «Ci riprenderemo»
DAL NOSTRO INVIATO
ALESSANDRA BOCCIPARMA
Belli, bravi e anche buoni. Alessandro Matri eKakà hanno cambiato la faccia del Milan quandosono entrati in campo, ma alla fine la loro apparizione benefica è servita a poco. E a Matri, nel giorno del primo gol della sua carriera nel Milan degli adulti, ha dovuto anche prendersi la colpa delgol decisivo del Parma. «Macché Gabriel, è statacolpa mia, ho sbagliato perché mi sono staccatotroppo presto dalla barriera». Un gentiluomo.In realtà le colpe del 32 del Parma vanno divise,
perché neppure Gabriel ha fatto il massimo, peròMatri conferma la sua fama di uomo squadra, tendente al sacrificio per il bene del gruppo.
Sbloccato? Sarà per questo che nello staff tecnico tutti gli vogliono bene, e i compagni, soprattutto i neosenatori milanisti, hanno puntato su dilui a occhi chiusi, e continuavano a dire cheavrebbe fatto buone cose anche quando le domeniche passavano e il primo gol non arrivava.«Era importante segnare, lo era per me e per lamia testa. Però il gol è servito a poco, visto cheabbiamo perso e la rimonta in classifica ormai èdifficilissima. Ma c’è voglia di rifarsi subito,
analizzeremo gli errori che abbiamo fatto contro il Parma e ci rimetteremo a lavorare a testabassa, perché mercoledì c’è un’altra partitaimportante. Quando sono entrato avevo voglia
di cambiare la partita con i miei compagni. Civuole tempo per trovare gli automatismi mi
gliori per me — ammette Matri ma stiamo lavo
rando per migliorare. C’è dispiacere perché i risultati non arrivano e i risultati sono la cosa più importante, ma nel gruppo c’è molta sintonia. e da questoripartiamo».
Rinato Spera in una nuova vita nel Milan Matri, eKakà l’ha già trovata. Fondamentale contro il Barcellona, anche ieri Ricardo ha contribuito a cambiare lapartita. Alla fine era deluso per il gol sbagliato: ilbrasiliano ha avuto l’occasione buona per portare lasquadra in vantaggio, ma non l’ha sfruttata nel migliore dei modi. «Mi dispiace molto, però mi sentosempre meglio e sono fiducioso». Fiducioso per unfuturo nuovamente intrecciato a quello del Milan. Inuna squadra che ha dovuto rinnovarsi per forza, ilcollante è diventato un ragazzo di 31 anni che correcon una voracità da ragazzino su ogni pallone checapita dalle sue parti. Ieri Kakà e Matri non sonoriusciti a produrre tre punti, ma ora Allegri sa di avere qualche opportunità in più per attaccare meglio.
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4IL NUMERO
5I mesi
passatidall’ultimo gol
di Matri,che era entrato
nel tabellinol’8 maggio
con la magliadella Juve:
contro l’Atalanta
Festa rovinataRicardo Kakà, 31 anni, eAlessandro Matri, 29 ANSA
no: a Parma, prima Balotelli èstato ammonito per simulazione, poi è caduto ancora al limite dell’area, protestando peruna punizione non fischiata.Ma aveva lo spazio per andareavanti e tirare e qualcuno nondeve essere stato contento.Quando lo ha visto cadere perterra per la seconda volta, Allegri ha avuto un gesto di stizzache potrebbe essere letto in vari modi. Forse ce l’aveva conl’arbitro, forse con il suo attaccante, forse con se stesso o conl’insolita calura autunnale. Fatto sta che Balotelli è stato poisostituito, e insomma il suo impatto sul campionato dopoquattro partite da spettatorenon è stato quello che il Milansperava.
Preoccupazioni Ci sarà molto da fare nei prossimi giorniper Allegri, perché questasconfitta a tempo scaduto hasparso sale sulle ferite di unasquadra ancora troppo fragile.Una squadra che ha assolutamente bisogno di Balotelli, madi un Balotelli diverso. Uno cheinteragisca di più, che giochi dipiù con gli altri, che non abbiasempre i nervi a fior di pelle esembri pronto a scattare quando l’arbitro si avvicina. Primadi tagliare ancora la cresta, servirebbe una sforbiciata a certeabitudini.
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la MoviolaDI FRANCESCO CENITI
Al Milan mancano 2 rigoriParolo sul 32 «ruba» metriDe Jong rischia il rosso
Domenica da dimenticare per Valeri: riescea scontentare tutti. Parma e Milan hanno buoneragioni per lamentarsi, ma nel saldo sono irossoneri a recriminare di più per i due rigori nonconcessi e per una irregolarità di Parolo nellapreparazione del tiro che porta al 32. Procediamocon ordine: con i padroni di casa avanti un gol,l’arbitro sorvola sul tocco di braccio da parte diLucarelli. Era, invece, da punire perché dopo ilcolpo di testa di Zapata il difensore allarga ilbraccio per impedire al pallone di passare. Giustaal 34’ l’ammonizione per simulazione a Balotelli:caduta immotivata, non c’è nessun contatto. Nellaripresa altra svista in area del Parma: sull’assist diBirsa finisce a terra Matri per il colpo subito daFelipe. Ci stava il rigore. Rischia anche Gabriel peruna avventata uscita alta su Cassano. Ilpomeriggio negativo di Valeri continua quando DeJong stende in modo duro Rosi lanciato in porta:arriva il giallo, ma il rosso era il colore piùappropriato. Ammonito Lucarelli per proteste. Earriviamo all’episodio decisivo: Parolo «ruba»diversi metri sulla punizione poi trasformata in gol.Il centrocampista sposta la palla in avanti senzache nessuno dica nulla. Gli va bene, ma resta ladisattenzione della squadra arbitrale.
Mario Balotelli, 23 anni, è tornato a giocare dopo quattro partite FORTE
8 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013
SERIE A 9a GIORNATA
Furia Gallianisull’arbitro«Due rigori nettiPunizione avanzataVoglio le scuse»L’a.d. se la prende anche con Birsa nel finaleE Allegri? Prova a resistere e fa mea culpa
DAL NOSTRO INVIATO
MARCO PASOTTOPARMA
Furibondo sì, come eralecito attenderselo, ma piùche altro con la direzione arbitrale. E, a cascata, con i pianiun po’ più alti del sistema.Adriano Galliani non ha digerito la conduzione di Valeri, enon ne fa mistero: «Non vorreiche il nostro basso profilo neiconfronti degli arbitri sia malinterpretato e scambiato perdebolezza – sillaba l’a.d. rossonero –. Perché oltre al fattoche c’erano due rigori netti anostro favore, la punizione dacui è scaturito il gol del 32 èstata calciata sei metri avantirispetto alla posizione corretta. Cosa peraltro ampiamentedimostrata dalle immagini televisive». Il senso è: sui rigori,volendo, si può anche non fossilizzarsi, ma le palle inattivevanno calciate nel punto esatto in cui viene commesso il fallo. «Non mi soffermo sui duerigori evidenti – continua infatti Galliani –, ma per considerare chiuso l’altro episodioci aspettiamo che qualcuno cidia delle spiegazioni e anchedelle scuse».
Brutta faccenda Il «bassoprofilo» di cui parla il numerodue di via Turati va letto nell’ottica di una sorta di tacitopatto di «non belligeranza» chiamiamola così nei con
fronti della classe arbitrale acui il Milan ha aderito da inizio stagione. O almeno, cosìaveva fatto fino a ieri. Il riferimento, sembra di capire, adesempio va a gare come quellacol Napoli, oppure alle strategie di comunicazione adottatelungo le settimane da altriclub. Una presa di posizionedura, quella di Galliani, checomunque ottiene l’effetto dialleggerire automaticamentela posizione di Allegri. Già,perché da qualsiasi angolazione la si guardi, resta una brutta faccenda. I programmi inmerito alla sfida di Parma erano ben altri. Volendo sintetizzare: la sfidacrocevia (definizione dell’allenatore), quellaper dare continuità al minifilotto positivo (Udinese e Barcellona) e immagazzinare altre buone sensazioni dopo isorrisi di Champions. Invece,rimonta abortita. Allegri e ilsuo Milan devono riprovarci apartire da Lazio e Fiorentina,il che non è esattamente unmenù semplice da digerire.
Distanze Ieri non è stato solo Galliani, che comunque resta dalla parte di Allegri, a lasciare il Tardini di umore nero(dopo una punizione alle stelle di Birsa nel finale, le telecamere hanno inquadrato un«vaffa» all’indirizzo dello sloveno), ma anche l’allenatore:«Abbiamo preso un gol quando mancavano 30 secondi allafine del primo tempo e un altro quando ne mancavano 40alla fine della partita. Occorreessere più bravi e smaliziati.
Si passa da una grande attenzione, come in Champions, agrandi disattenzioni. Comunque, quando le cose non vanno bene le responsabilità sonodel tecnico». Certo, con questinumeri è difficile vedere la luce in fondo al tunnel: più cheil decimo posto in sé per sé,pesano i 16 punti dalla vetta egli 11 dal terzo posto. Poi c’èuna difesa che è la quintultima del torneo e una squadrache fino ad ora è stata incapace di vincere in trasferta. Rialzarsi non è più una questionerimandabile.
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MASSIMILIANO ALLEGRIALLENATORE DEL MILAN
« Quando le cosenon vanno benele responsabilitàsonodell’allenatore
DA SEEDORF PRESENTI NIANG, AMELIA E DE SCIGLIO
El Shaarawy, compleanno in tono minore
MILANO Compleanno intono minore. Ieri sera Stephan ElShaarawy ha spento le sue 21candeline tra amici al Finger’sGarden, ristorante di Seedorf.Presenti Niang (con lui nella fotoBOZZANI), Amelia, Emanuelson eDe Sciglio, altri milanisti non se lasono sentita di partecipare vistala sconfitta pomeridiana e ilmomento non felice del Milan.Stephan naturalmente ha capito.
GLI AVVERSARI
Donadoni fa festae non s’accontenta«Parma ingenuo»
Il tecnico: «Gara sciagurata,dovevamo fare il 30 e inveceè arrivato il pari e quasi il k.o.»
DAL NOSTRO INVIATO
PARMA
Non è una primizia, perché l’impresa di guastare la domenica al Milan gli era già riuscita nel2005, al primo incrocio in panchina contro i rossoneri (di Ancelotti) quando lui guidava il Livorno.Ma è stata comunque una vittoria dal sapore particolare, tanto da far scattare l’applauso di una partedella sala stampa al suo arrivo in conferenza. Roberto Donadoni resta un attimo in imbarazzo, dacui riemerge con la più classica delle risposte: «Gliapplausi vanno ai ragazzi».
Ingenuità A dire il vero questo, alla fine dellachiacchierata nel dopogara, rimarrà uno dei pochicomplimenti rivolti dal tecnico alla squadra. Perché Donadoni ha troppa esperienza, soprattuttoda calciatore, per non sapere che una vittoria nelrecupero arrivata su calcio da fermo rischia di portarsi dietro un entusiasmo eccessivo e potenzialmente pericoloso. Il fatto, comunque, resta. E conesso lo sgambetto di Roberto alla fetta più ricca diemozioni del suo passato. Infatti tenta di assolvereil Milan («Contro il Barça ha fatto una signora partita»), ma la realtà dice che il Parma avrebbe potuto archiviare la sfida – vedi la traversa di Garganosul 20 – senza incappare in tutti i patemi arrivatidal 18’ della ripresa in avanti. «Una prova un po’sciagurata da parte nostra. Se avessimo fatto il terzo gol avremmo chiuso la partita, ma non siamostati precisi. E poi siamo stati ingenui, subendo ilpareggio e rischiando persino di perdere».
Spallata Intanto il suo Parma si toglie la soddisfazione di guardare il Milan dall’alto in classifica.Senza considerare i discorsi di carattere personale: Roberto in fondo tira anche un’altra spallatavirtuale ad Allegri, che più volte è stato segnalatosulla strada dell’esonero per far posto proprio alui. Donadoni sul tema è stato abbastanza ondivago. Per dire, a settembre del 2012 si barricò dietroun «a me ora interessa il Parma, e poi al Milan c’èun allenatore in gamba», mentre a febbraio di quest’anno si era lanciato: «Allenare il Milan? E chinon lo vorrebbe». Il presente si chiama Parma, eDonadoni indica la strada: «La vittoria è stata ilgiusto premio per la nostra determinazione, però12 punti in 9 partite non sono un granché. Dobbiamo limitare ingenuità e superficialità». Decisamente più euforico il presidente Ghirardi: «È la vittoria perfetta, quella che sogni da bambino. Cassano? È il più grande che ho preso, ha genio e ti fadivertire. Ha perso 89 chili e non era così in formada tanti anni. Sono sicuro che Prandelli lo terrà inconsiderazione. Se ci vogliono dare anche Balotelli, noi ce lo teniamo».
m.pas.
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Cassano «doppia» Balotelli: 56 tocchi a 28E FantAntonio aggiunge 4 assist e 4 recuperi
l’Analisi
ANDREA SCHIANCHI
Antonio Cassano fa esattamente il doppio di ciò checombina Mario Balotelli: 56palloni toccati dal fantasistadel Parma contro i 28 del milanista. E’ vero che Supermarioresta in campo soltanto 52 minuti mentre a FantAntonio nevengono concessi 73 (quindiha più possibilità di incidere),ma la disparità tra i due è chiara e lampante: il Parma individua in Cassano il suo faro,l’uomo che può portarlo oltrel’ostacolo e si appoggia a luiper la costruzione di quasi tutte le manovre; il Milan, invece,cerca Balotelli, però non lotrova, perché l’attaccante nonscatta in profondità, non dettail passaggio, non dialoga con icompagni. La presenza dentrola partita di FantAntonio e
l’assenza dalla stessa di Supermario sono le spiegazioni piùevidenti (e forse anche più facili) della vittoria del Parma.
Invenzioni Cassano interviene nel gioco degli emiliani aggiungendo quell’imprevedibilità che è necessaria per superare avversari tecnicamentepiù forti. Il fantasista effettua
37 passaggi ed è abbastanzapreciso: ne sbaglia soltanto 7.E poi, oltre al gol realizzatocon un perfetto colpo di biliardo (di destro, dopo aver addomesticato con maestria il pallone), prova un’altra volta laconclusione in porta e gli viene ribattuta, e per tutto il tempo in cui resta in campo si dedica a ricamare e a imbeccare icompagni che si buttano neglispazi. Alla fine sono 8 i crosssfornati da Cassano: tanti perché quasi sempre precisi equasi sempre pericolosi per laretroguardia nemica. FantAntonio, lo sappiamo, ha innatoil gusto per l’assist e la prestazione contro il Milan ne è laconferma: sono 4 le occasionicreate da una sua invenzione,da un suo lampo, da un suopassaggio. E a chi gli rimprovera poco sacrificio in fase dicontenimento Cassano ri
sponde con ben 4 palloni recuperati: non sono una montagna, ma per uno come lui sì. Eraccontano di come il fantasista si sia calato alla perfezionenella dimensione Parma.
Giornata no Nel momentodel Milan, davvero piuttostodelicato, Balotelli non riesceproprio a calarsi. A tutti restanegli occhi il cartellino giallorimediato per un tuffosimulazione in area, ma non vannodimenticati i tanti errori di misura nei passaggi: su 14 appoggi effettuati (non certoun’infinità), 6 sono sbagliati.E dei 13 contrasti fatti, Marione perde addirittura 8: eppurei muscoli e la forza fisica nongli mancano mica... Dati positivi, nel curriculum della suapartita, ce ne sono pochi: 2sponde, 1 cross, 1 lancio, 2dribbling riusciti cui, però,
fanno da contraltare i 2 falliti.Inoltre, la cosa che maggiormente dispiace agli allenatori,ci sono i 13 palloni persi, a difronte dei quali non esiste lostraccio di un recupero. Ungiocatore può anche essere ingiornata negativa, ci mancherebbe altro, però l’impegno, lospirito di sacrificio, la voglia diaiutare i compagni non devono mai mancare. A Balotelli sichiedono soprattutto i gol e luici prova, senza troppa convinzione, due volte in 52 minuti:una miseria. A concludere unpomeriggio decisamente grigio, ecco pure i 3 falli commessi (2 quelli subiti). Cassano,invece, per dare una mano allasquadra, i falli se li fa fare, lisubisce: 3 interventi scorrettisu di lui e il Parma respira. Dipiù: gioisce. E Balotelli se neva a testa bassa.
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LA MOSSA TATTICA
ABATE ZAPATA SILVESTRE CONSTANT
PASSAGGIOMOVIMENTO
CASSANO
BIABIANY
MARCHIONNI
AMAURI
GOBBI PAROLOGDS
ANTONIOCASSANO31 ANNIPARMA
MARIOBALOTELLI23 ANNIMILAN
PALLONI TOCCATI
56 28
TIRI EFFETTUATI
3 2
GOL REALIZZATI
1 0
ASSIST
4 0
la Sfida
4I NUMERI
16i punti didistanza
dal primo postoper il Milan
di MassimilianoAllegri
11le lunghezze
di distaccodal terzo postoche garantisce
l’accessoai preliminari
di ChampionsLeague
16i gol subiti
dal Milan,quint’ultima
difesa delcampionato
di Serie A
1punto in più
rispettoalla scorsa
stagione: dopo9 giornate il
Milan era a 10
SMassimiliano
Allegri,46 anni
FORTE
GLI EPISODI CONTESTATI
1. Il mani di Lucarelli: erarigore 2. Contatto FelipeMatri 3. Galliani insulta Birsadopo un errore SKY SPORT
1 2
3
LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 9
GLI ARBITRI VALERI 5 Scontenta il Parma: De Jong meritava il rosso sul contropiede di Rosi. E soprattutto il Milan: il rigore su Matri c’è e Parolo avanza la punizione decisiva. Nicoletti 6Grilli 6; Orsato 6Baracani 6
6MiranteSorpreso purelui dall’inzuccatadi Silvestre, dà ilmeglio in uscitamurando duevolte, con i piedi,i tentativi diKakà sbucatoglidavanti in beatasolitudine.
6CassaniGioca perlopiùda terzinodestro peropporsi a unRobinho pocoispirato anchese combattivo.Diligente,concedepochissimo.
6GabrielDue interventidecisivi, suAmauri (dibraccio) esoprattutto suRosi al 90’. Poibecca gol dalontanissimo,ma la barrierasi apre...
5,5AbateSfortunato inoccasione dellarete iniziale, unpo’ in affannoquando Biabianysquarcia ladifesa. Ripresain crescendo,come altri.
5BirsaAnonimo. Non glivengono benenemmeno i tirida fermo, unasua specialità.Buca come tantiil primo tempo,poi migliora unpochino.
5,5MontolivoForse stanco, dicerto appannatoper l’interoprimo tempo.Reagisce conpersonalitàe orgoglioalimentando gliassalti dellaripresa.
6PoliNel primo tempoè l’unico fracentrocampistie attaccantia sfiorarela rete conun’iniziativapersonale. Esceper esigenzetattiche.
4ConstantGiornataccia.Viene oppostoal giocatorepiù veloce efantasioso,Biabiany, e va intilt. Pure nelfinale liscia uncross e Rosisfiora il 32.
6,5SilvestreBagna lagiornata conl’inzuccata cheapre al Milan(metà ripresa)orizzonti digloria. Quasimai in difficoltàquando c’èda difendere.
6ZapataPropizia la retedel pareggio conuna incursionesu angolo(traversa). TieneAmauri senzapatemi. Alla finerisulta frai migliori.
5,5MarchionniRegista acorrentealternata. Va indifficoltà quandoil Milan alza iritmi. Nel primotempo avevadato il solitocontributo,sfiora un gol.
6GarganoFa tremare latraversa sullaassist diCassano:sfortuna, avevacalciato bene.Nel primo temposi contrapponecon efficacia aMontolivo.
7BiabianyUn primo tempoda grandeprotagonista:sono sue leazioni cheproduconoi due gol. Saràcertamente unuomo mercatocorteggiatissimo
6,5GobbiTerzino sinistrocon licenza dispingere, hanettamente lameglio sul suoavversariodiretto, Birsa,peraltro ingiornata discarsa vena.
5FelipeRegge a lungo,poi però si fabruciare daMatri: ci sta,l’attaccanteincrocia bene.Sul 22 staccamale incontrasto conSilvestre.
6,5LucarelliAssai efficacesoprattutto nelprimo tempo,quando sipermettepersino duesontuose uscitedall’area pallaal piede in stileFranco Baresi.
5,5AmauriUn solo guizzo,su suggerimentodi Fantantonio,al 51’. Per ilresto non mollaun pallone, unesempio per ilgiovanedirimpettaio.
7CassanoSe gioca facciaalla rete e senzal’assillo delpressing èancora altascuola. Assist eun gol gioiello.Bella rivincitacon la Sud chelo punzecchia.
5,5SansoneViene inseritosul 22 al postodi Amauri perdare unaconfigurazionepiù agileall’attacco. Nontrova il modo dimettersi inevidenza
6RosiSu un suocontropiedeesplode ilTardini: steso daDe Jong conmezzo campolibero davanti.Era una chiaraoccasione dagol?
6BenalouaneEntra nelrovente finale,quando il Milansta prendendo ilsopravvento. Sifa superare daKakà, che peròarrivava lanciatoda dietro.
7l’allenatoreDonadoni
Si prendeuna bellae meritatasoddisfazionee... ricorda aBerlusconiche puòaspirare allapanchinarossonera.In un prossimofuturo, magari.
4,5BalotelliCosì è un caso.Gira a vuoto,prova ascippare unrigore, cade eprotesta, manella sostanzanon fa una solagiocata degnadel suo talento.
5,5RobinhoLui si impegna,corre ecombatte, adifferenza diBalotelli. Però irisultati praticisono assaimodesti. Andavacambiato prima.
6KakàMeriterebbeanche di piùperché portafreschezza econ la sua ververiapre un matchche parevachiuso.Penalizza il votol’errore di mira.
6,5MatriSegna un golda centravantid’altri tempidopo averinvocato invanoun rigore perfallo di Felipe.È lui peròa tradire il suoportiere sul 32.
s.v.SaponaraDebutto in SerieA per questogiovane moltoatteso dai tifosi.Una passerellafinale checoincideperaltro conl’amaro epilogo.
5,5l’allenatoreAllegri
Nel primotempo il Milanè inesistente.Lui ha lalucidità perfare le mosseche servono arisvegliarlo el’onestà disacrificareBalotelli.
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CONTRASTI OK 6/11LANCI 12PASSAGGI OK 72/83
CONTRASTI OK 3/5LANCI 3PASSAGGI OK 40/42
CONTRASTI OK 5/9LANCI 2PASSAGGI OK 30/35
CONTRASTI OK 6/10LANCI 6PASSAGGI OK 51/60
CONTRASTI OK 6/6LANCI 5PASSAGGI OK 50/54
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PARATE 5RINVII 3USCITE ALTE 2TIRI 0 PASSAGGI OK 62/70 RECUPERI 8
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CONTRASTI OK 2/5LANCI 2PASSAGGI OK 11/18
CONTRASTI OK 8/11LANCI 1PASSAGGI OK 18/25
TIRI 6 PASSAGGI OK 16/21 RECUPERI 1
CONTRASTI OK 6/11LANCI 4PASSAGGI OK 26
PARATE 3RINVII 11USCITE ALTE 4
le Pagelle DI NICOLA CECERE
PARMA
7GOBBI BRILLACHE BIABIANY:È UN LEADERSuccesso meritato anche seottenuto in extremis e suepisodio fortunato. Ha creatotanto e controllato molto.
h7,5Parolo il migliore
Classica giornata da incorniciare:2 reti e l’assist per Cassano. Laricorderà finché campa. Maquanta astuzia nel guadagnarequei 5 metri sulla punizione...
MILAN
5BIRSA ANONIMOPER ROBINHOSOLO L’IMPEGNOReazione di orgoglio e volontàvanificata dagli errori (anchedi mira) commessi sul 22.Solo due punti in 5 trasferte.
h7De Jong il migliore
Molto mediano vecchio stile: daqui non si passa. Ma anche un po’regista, se serve. Si oppone conun fallo intelligente al contropiededi Rosi: gli va di lusso col giallo.
SERIE A 9a GIORNATA
10 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013
SERIE A 9° GIORNATA
i protagonistiNOVE GOL IN DUE IN CAMPIONATO
Super Tevez, uomo del puebloVidal si riscatta e giura fedeltàL’argentino esulta sempremostrando la dedica a unquartiere povero di BuenosAires. A giorni il rinnovoquinquennale per il cileno
DAL NOSTRO INVIATO
MIRKO GRAZIANOTORINO
Juventus sudamericana. Di nuovo cattiva,arrabbiata, concentrata. Targata Tevez e Vidal:nove gol in due in campionato, la metà di quelliprodotti dalla banda Conte. Cinque centri perCarlitos «l’Apache» (ai quali va aggiunto quelloin Supercoppa italiana), quattro per «el Guerrero» di Santiago del Cile (a segno poi pure inChampions, contro il Galatasaray). Il primo è ilvero leader della squadra: corre, lotta, picchia,crea e segna. Vidal ieri ha invece giocato ancheper «riabilitarsi» agli occhi dei compagni e deltecnico, dopo l’aereo colpevolmente perso durante la sosta internazionale e la porzione di gara per nulla convincente contro la Fiorentina.Pomeriggio super per il cileno, letteralmente indemoniato dal primo all’ultimo minuto, a cacciadi ogni pallone, pericoloso sotto porta, semprenel cuore della battaglia, a prenderle e a darle.
Arriva la firma! «Sì, ci serviva proprio una prestazione del genere, era da tempo che non giocavamo con questa intensità – dice Vidal –. Èimportante ritrovare continuità e cattiveria, caratteristiche che ci hanno consentito di vinceredue scudetti consecutivi. Il gol? Dedicato a mia
La prima maglia di Tevez Un’altra maglia celebrativa L’esultanza di ieri col Genoa
Il ruggito della SignoraDue gol in 36’: Juve, è tornata la fameVidalTevez stendono un Genoa inerme. Ma è fuori area il fallo del rigore che sblocca la gara
DAL NOSTRO INVIATO
SEBASTIANO VERNAZZA@GazzaVernazza
TORINO
Uno studiosondaggio inglese ha stabilito che la magiadel fine settimana svanisce poco dopo le ore sedici della domenica. A partire dalle 16.13del giorno di festa scatta il cosiddetto «Sunday Blues»: si comincia a pensare al lunedì, allerogne del lavoro che incombe eci si intristisce. Ieri, più o menoa quell’orario, la Juve eraavanti di due gol sul Genoa, laRoma pareggiava per 00 aUdine e il distacco dei campioni d’Italia in carica dalla capolista era ridotto a tre punti.Nessun tifoso bianconero pareva afflitto dalla leopardianasindrome della malinconia domenicale. Anzi, si respiravaaria di ricongiungimento trafuggitiva e inseguitrici. Alle16.40, però, sul tabellone delloStadium compariva la scrittaUdineseRoma 01 e un brusiodi delusione si impadronivadell’ambiente, ne diventava ilsottofondo. Migliaia di juventini scaraventati di botto nel«Sunday Blues». Come si dice«li mortacci vostra» in piemontese?
Partita In realtà non c’è statapartita, la Juve ha giocato evinto con la sigaretta in bocca.Risultato e prestazione di ierimandano in archivio le sconfitte con Fiorentina e Real, anchese non si capisce bene dove finiscano i meriti della Juve e comincino le colpe del Genoa, ledue cose si sovrappongono.Imbarazzante Grifone. Zero tiri in porta. Zero. L’impotenzafatta squadra. Il 20 è un risultato falso per difetto, perché senon fosse stato per Perin i rossoblù di pere ne avrebbero prese molte più di due. Il Genoa siè schierato con un’antelucanadifesa a cinque, con una mediana per niente pensante e halasciato che il «povero» Gilardino andasse alla deriva suuna zattera. La Juventus hapreso il volante al calcio d’inizio e non l’ha mollato più.Bianconeri in totale controllo,
so di schiodarla.
Episodio L’Italia restituiscealla Juve quel che l’Europa leaveva tolto a Madrid in Champions. Il rigore sblocca risultato, trasformato da Vidal, nonc’era: Biondini ha abbattutoAsamoah un pelo prima dell’area. Questione di centimetri, in tempo reale e senza moviola non era facile azzeccarela giusta decisione. Più in generale sarebbe demenzialepensare che il risultato sia stato falsato dall’episodio: il Genoa si è autoinflitto un cappioal collo col suo difensivismo
d’altri tempi e per la Juve stringere la corda sarebbe stata mera questione di minuti. Primadel rigore c’erano stati duemezzi miracoli di Perin su Pogba e Llorente e un gran tiro diVidal si era schiantato sullatraversa. Il raddoppio di Tevezha chiuso il cerchio e a suo modo è stato emblematico dellaWaterloo genoana. Sul cross diAsamoah, l’Apache si è bevutotre genoani uno dietro l’altro,Kucka, Vrsaljko e Portanova.Nella circostanza il mollaccione ci è sembrato Kucka, che inprima battuta si è arreso senzacondizioni all’argentino.
Sipario Il 20 ha fatto calareil sipario sulla partita. La Juvel’ha trasformata in un allenamento: Pirlo e soci facevano girare palla, ogni tanto verticalizzavano e incocciavano nelsolito Perin in vena di miracoli,come quello compiuto in rapida sequenza all’inizio della ripresa su Tevez e su Llorente.Gasperini all’intervallo ha rimescolato il minestrone, macerte sue correzioni hanno lasciato perplessi. Sotto di duereti, ha levato il centravanti Gilardino per inserire la puntaesterna Konate. Giusto togliereAntonelli e far entrare Fetfatzi
dis, il greco ha dimostrato tecnica e verve. Cervellotica peròla mossa di Bertolacci «falsonueve» alla Totti. Sarebbe stato più logico tener dentro il«Gila», che magari col greco alatere avrebbe avuto l’onore diun pallone spendibile. Spiacedirlo, ma JuveGenoa ha confermato quel che si sapeva:questo è un campionato spaccato in due, c’è troppa differenza tra la testa della corsa e ilresto del gruppo. Urge ridurreil numero delle partecipantiper ristabilire un sano equilibrio.
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(5311) Perin; Vrsaljko, Antonini, Portanova, Manfredini, Marchese; Kucka, Bertolacci (dal 34’ s.t. Centurion), Biondini; Antonelli (dal 1’ s.t. Fetfatzidis); Gilardino (dal 1’s.t. Konate) PANCHINA Bizzarri, Donnarumma, Sampirisi, De Maio, Gamberini, Lodi, Cofie, Stoian, Sturaro ALLENATORE GasperiniESPULSI nessuno
AMMONITI Fetfatzidis per simulazione
CAMBI DI SISTEMA 523 dal 1’ s.t. (in possesso palla, Bertolacci finto centravanti)
BARICENTRO MEDIO 52,9 metri
PRIMO TEMPO 20 MARCATORI Vidal su rigore al 23’, Tevez al 36’ p.t. ARBITRO Doveri di Roma
NOTE Spettatori paganti 11.199, incasso di 515.565 euro; abbonati 27.568, quota di 882.191 euro.
In fuorigioco: 21. Angoli: 62. Recuperi: pt 1’, st 3’
PALLONI PERSI
JUVENTUS 130 GENOA 134
TIRI FUORI
IIIII IIJUVENTUS 5 GENOA 2
MOMENTI CHIAVE
(352) Buffon; Barzagli, Bonucci,Chiellini; Isla, Vidal (dal 42’ s.t. Padoin),Pirlo, Pogba, Asamoah (dal 27’ s.t. DeCeglie); Tevez, Llorente (dal 30’ s.t. Giovinco). PANCHINA Storari, Rubinho, Caceres, Ogbonna, Peluso, Motta, Marchisio. ALLENATORE Conte.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Tevez per simulazione.
CAMBI DI SISTEMA nessuno.
BARICENTRO ALTO 55,8 metri
PRIMO TEMPO 20
12’ Pogba solo davanti a Perin cincischia13’ Ancora Perin in vetrina, stavolta facciaa faccia con Llorente19’ Vidal da fuori: traversa, a Perin battuto23’ GOL! 10 Vidal trasforma il rigore concesso per fallo di Biondini su Asamoah (intervento fuori area, però)26’ Grande Perin su Pirlo in area33’ Primo tiro del Genoa: Marchese da lontano, pallone di molto a lato36’ GOL! 20 Asamoah da sinistra per Tevez in area: l’argentino fa fuori tre rossoblù(Kucka, Vrsaljko e Portanova) e batte Perin41’ Bel cross basso di Asamoah per Tevezche in scivolata non ci arriva per un pelo
SECONDO TEMPO
7’ Strepitoso Perin, prima su Tevez e poi suLlorente20’ Tiro centrale di Vidal dopo scambiocon Tevez38’ Pericoloso cross di Konate da sinistra,Chiellini sventa la minaccia27’ Tiro alto di Llorente47’ Incornata di Fetfatzidis alta di poco sopra la traversa
JUVENTUS
2GENOA
0I MOMENTI CHIAVE
1 Il gol di Carlos Tevez che fissa il punteggio sul definitivo 20. Bravissimo l’argentino a trasformarein rete un passaggio in area di Asamoah, dopo aver eluso tre difensori genoani e infilato un sinistrochirurgico 2 Il contatto tra Biondini e Asamoah che ha portato l’arbitro Doveri a fischiare un rigorea favore della Juventus. Il fallo c’è ma avviene appena fuori dall’area del Genoa 3 Vidal suldischetto realizza il penalty spiazzando Perin: è la rete che sblocca la gara di Torino LAPRESSEANSA
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dal principio alla fine. Conte èritornato al 352, sistema digioco che soltanto in Italia trova cittadinanza. Il Genoa più omeno si è disposto a specchio.Sono stati gli interpreti e l’atteggiamento a marcare le differenze. Un conto è schierareTevez seconda punta e un altromettere Antonelli – un terzino!– in appoggio a Gilardino. I«Gaspboys» andavano al recupero del pallone molto in basso, a 35 metri da Perin, comesuggerisce l’analisi del matchal computer. La Juventus si èaccampata nella metà campodei rossoblù e non c’è stato ver
POSSESSO PALLA
JUVENTUS 60% GENOA 40%
TIRI IN PORTA
IIIIIIIJUVENTUS 7 GENOA 0
LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 11
SERIE A 9° GIORNATA
moglie, è incinta». E presto arriverà pure l’ufficialità del rinnovo del contratto. La firma è prevista subito dopo JuventusReal Madrid, framercoledì 6 e giovedì 7 novembre: accordo dicinque anni, 5 milioni più bonus a stagione. Poi,toccherà a Paul Pogba, per il quale è allo studioun quinquennale da 3,5 milioni a stagione conpremi a salire.
El jugador del pueblo Segna Carlitos Tevez e laJuventus vince. È accaduto sempre nella primastagione italiana del «jugador del pueblo», il piùamato dal proletariato argentino. In gol controLazio (sia in Supercoppa sia in campionato),Sampdoria, Verona, Fiorentina e appunto Genoa: solo successi per i bianconeri. E a ogni esultanza ecco la dedica a un quartiere povero diBuenos Aires. Iniziò con il suo «Fuerte Apache»,poi fu la volta della «Ciudad Oculta», e ieri ètoccato a «Isla Maciel», estrema periferia suddella Capital Federal, luogo dimenticato da Diosecondo la gente locale. «L’idea di averli fatti felici anche solo per un momento mi rende orgoglioso – dice l’Apache –. È importante per me».Intanto, la Roma là davanti vola, «ma stiamocalmi – continua Carlitos – , la strada è ancoramolto lunga, mancano parecchie partite alla fine del campionato. Solo qualche mese faremoconti più concreti». Al momento, allora, Tevez
preferisce godersi «una partita perfetta, ungran primo tempo, nel quale abbiamo fattotutto ciò che ci aveva chiesto il nostro tecnico.Dopo il k.o. di Firenze sono arrivate le rispostegiuste. Io leader? No, tutti sono leader qui allaJuventus. Io voglio soltanto giocare il più possibile, voglio aiutare il gruppo a crescere, è cosìche nascono le grandi squadre. Stavolta ci abbiamo messo l’intensità giusta, e quando giochiamo come sappiamo sono problemi perchiunque».
Niente turnover Il messaggio ad AntonioConte è chiaro: nessuna necessità di turnover.Carlitos vuole giocarle tutte da qui alla sostainternazionale. Ancora quattro partite: mercoledì contro il Catania, poi la trasferta di Parma,quindi Real Madrid e Napoli sempre allo Juventus Stadium (stadio di fatto già esaurito inentrambi gli appuntamenti). Il tutto in menodi due settimane. Servono solo vittorie per accorciare il più possibile sulla Roma e per restare padroni del proprio destino in ChampionsLeague. I tre punti con il Real Madrid sono infatti vitali per evitare di restare eventualmenteappesi alla «buona volontà» di un Real cheospiterebbe poi il Galatasaray con la potenziale certezza del primo posto nel girone.
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Arturo Vidal, 26, e Carlos Tevez,29: in gol i due sudamericaniche caricano la Juve REUTERS
OGGI LA DECISIONE
Dalla curva coridiscriminatoriOra rischiala chiusura
Il bollettinocori di SerieA e B si chiude con due «cartellini gialli» che, molto probabilmente, verranno mostratioggi alla Curva Sud della Juventus e alla Curva Nord delBrescia. Dopo il coro antiNapoli (senti che puzza...) di sabato in BresciaSiena è toccatoieri agli ultras bianconeri che,a più riprese, hanno intonatocori discriminatori («Vesuviolavali col fuoco», «Napoli colera») durante la gara con il Genoa, tifoseria storicamente gemellata proprio con i partenopei.
E’ molto probabile che oggile curve di Brescia e Juventusvengano chiuse, ma con lacondizionale, aggiungendosicosì a Milan (Curva Sud), Inter (Curva Nord), Roma (Curva Nord e Sud) e Torino (Curva Primavera), già sotto sospensiva.
Milanisti a Parma In tutti glialtri campi è invece prevalsa laprotesta ironica degli ultrascontro le norme sulla cosiddetta discriminazione territoriale. Ieri i milanisti, a Parma,hanno esposto uno striscione«Non illudetevi di metterci ilbavaglio» e poi un altro «Avetecommesso l’ennesimo sbaglio». Quindi, per due volte,hanno intonato «Noi non siamo napoletani», coro che sianella prassi sia in base alle ultime interpretazioni date dalgiudice Tosel non è considerato discriminatorio. Anche laCurva Sud rossonera, come laNord interista sabato sera (applaudita da gran parte dellostadio), ha evidentemente accolto l’appello fatto loro daMilan e Inter nel comunicatocongiunto di sabato dove lesocietà invitavano le tifoseriea forme civili di protesta impegnandosi a lavorare per modificare la norma sulla discriminazione territoriale.
Ironia etnea Anche a Cataniaprotesta civile degli ultras chehanno esposto un lungo striscione «Grazie a Dio non siamo...». E sotto ne sono spuntati altri, più piccoli. «Avellinesi,bergamaschi, interisti...». Intotale: quattordici diverse tifoserie.
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ORGOGLIO CHIELLINI
«Ve l’avevo detto, no?Più forti dopo Madrid»
TORINO Giorgio Chiellini dopo la notte diMadrid ritrova il sorriso. «Venerdì avevo dettoche avevo rivisto la scintilla, qualcosa di diversoda Madrid, lo si è visto in campo contro il Genoa.A parte il risultato si è vista un’altra Juve, cattiva,aggressiva: quella voluta da Conte che si eravista solo a tratti in questo inizio di campionato».
«Che Roma» Era il derby l’ultima partita in cui ladifesa non aveva subito gol. «Era una partitatroppo importante, abbiamo fatto un patto tranoi, non dovevamo subire gol e poi ricompattarci.Siamo partiti bene, rabbia e aggressività lagrande differenza rispetto alle ultime altre gare:nel primo tempo abbiamo soffocato il Genoa, solograzie a Perin il risultato è stato meno ampio. Nelsecondo tempo abbiamo gestito la gara». LaRoma è da scudetto? «Nove vittorie sonoun’impresa difficilissima, complimenti. Loro sonocandidati allo scudetto, noi dobbiamo fare lanostra strada: a parte il passo falso contro laFiorentina il nostro score è ottimo».
f.bra.
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12 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013
GLI ARBITRI DOVERI 5 Il rigore è un’illusione ottica, il fallo si concreta prima della linea dell’area. Poi lascia correre troppo, ignora falli piuttosto evidenti. Posado 6Marrazzo 6; Russo 6Mariani 6
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TIRI 5DRIBBLING OK 1/2SPONDE 9
TIRI 0PASSAGGI OK 35/38RECUPERI 4
4l'allenatoreGasperini
Si nasceincendiari, simuorepompieri. Chise loaspettava unGasperini cosìdifensivo? Lafase offensivaquestasconosciuta.Gasp! Anzi,sigh!
6,5l’allenatoreConte
Juventusformato Italia,col 352. Siva di pilotaautomatico,senzadannarsi.Gran primotempo, degnodelle miglioriJuve contiane.La squadra èancora con lui.
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TIRI 0PASSAGGI OK 43/46RECUPERI 4
TIRI 1PASSAGGI OK 40/47RECUPERI 6
CONTRASTI OK 2/6LANCI 2PASSAGGI OK 28/32
CONTRASTI OK 9/16LANCI 5PASSAGGI OK 49/54
CONTRASTI OK 4/6LANCI 3PASSAGGI OK 27/32
TIRI 2PASSAGGI OK 35/43RECUPERI 4
TIRI 1PASSAGGI OK 96/102RECUPERI 11
TIRI 3PASSAGGI OK 46/58RECUPERI 9
TIRI 0PASSAGGI OK 49/55RECUPERI 5
CONTRASTI OK 9/13LANCI 3PASSAGGI OK 95/101
CONTRASTI OK 2/5LANCI 7PASSAGGI OK 84/94
CONTRASTI OK 4/8LANCI 4PASSAGGI OK 46/49
CONTRASTI OK 4/9LANCI 0PASSAGGI OK 35/45PARATE 7 RINVII 10 USCITE 1
CONTRASTI OK 4/9LANCI 5PASSAGGI OK 65/69
PARATE 0RINVII 5USCITE 1TIRI 4 DRIBBLING OK 2/4 SPONDE 9
le Pagelle DI SEBASTIANO VERNAZZA
JUVENTUS
6,5RIECCO ISLAQUALITÀ PIRLOPOGBA SNOBManifesta superioritàtecnicotattica. Basta pocoalla Juve per battere unGenoa remissivo,praticamente docile.
h7Tevez il migliore
Com’è e come non è, escevincitore da ogni groviglio.La palla ce l’ha sempre luie ne fa quello che vuole. Il topplayer che non c’era ora c’è.Carlito’s way.
GENOA
4E MENO MALECHE C’È PERINKUCKA LENTOMa quale Grifone, alloStadium svolazzava unpasserotto. Troppa difesa,nessuna pretesa. Zero tiri inporta. Amen.
h7Perin il migliore
La prova vivente che il risultatodello Juventus Stadium èindiscutibile. Se non ci fossestato Perin, il Genoa avrebbepreso 5 o 6 gol. Belin che Perin,per dirla alla genovese.
s.v.BuffonÈ qui, in questosenza voto aBuffon, che sicondensal’insipienza delGenoa di ieri.SuperGigi senzavoto e senzainterventi avuoto.
6BarzagliAnche luiandrebbevalutato conl’s.v. permancanza dilavoro, ma nonsi può e allora siprocede col seipolitico, d’ufficioo di stima.
6BonucciVerso la fineprova a regalarequalche brividocon un paiodi tentate«bonucciate»,ma per fortunasua e dei suoitifosi i tentativifalliscono.
6ChielliniDue momentitop: il quasigol di testasu calciod’angolo e unacrobaticointervento aintercettare unbel cross diKonate.
6,5IslaCercate sull’iPod«La Isla Bonita»di Madonna eascoltatela insuo onore.Isla è tornatose stesso,il calvario forseè finito.Il futuro dirà.
7VidalLa traversacolpita, il rigoretrasformato,indemoniaticontrasti einsidioseincursioni: siriposiziona alcentro delvillaggio Juve.
6,5PirloHa cifreimportanti.Miglior juventinoper pallerecuperate (11),passaggi positivi(96) e lanciriusciti (10). Glimanca il colpodi genio.
6PogbaGioca un po’ colnasino all’insu,alla francese.Potrebbesfavillare, mal’avversario nonlo ispira. Palleperdute 18:tante, troppe.Snob.
6AsamoahSuo il crossbasso che Teveztrasforma nellapepita del 20.Suo un altro beltraversoneper Tevezmedesimo.Insomma, il suolo fa.
6LlorentePromettenteinizio, col golpersonale chepareva arrivareda un momentoall’altro.Deludenteripresa, troppiappoggisbagliati.
6De CeglieDentro perAsamoah,scollinata lametà dellaripresa e arisultatoconsolidato.Ordinariaamministrazioneper lui.
s.v.GiovincoUn altroscampolo dipartita. OrmaiConte gliconcede bassiminutaggi.È dura mettersiin mostraquando il tempostringe.
s.v.PadoinSostituzione chepermette a Vidaldi prendersi egodersi la«standingovation» delpopolobianconero.
5,5VrsaljkoLo spartitogasperiniano locondanna allafase difensiva,lui che vorrebbevolare alto.Ha le ali tarpatee piano pianoentra indepressione.
5,5AntoniniCi vuole altroche Antoniniper mettere ilguinzaglio a quelpitbull di Tevez.Fa un po’impressionevederlo all’operada centraledifensivo.
5,5PortanovaTropparoba, Tevez.E anche quelLlorente ètutt’altro che unpennellone.Portanovacostretto atappare falletroppo grandi.
6ManfrediniUno dei pochi acapire che ladifesa a oltranzanon avrebbepagato. Cosìprova a teneresu la linea, auscire dalguscio. Non loassecondano.
5,5MarcheseVale il discorsofatto perVrsaljko. Terzinisenza licenzadi spingere, disognare, dicrederci. Primonon prenderle.Marchesedegradato.
4,5KuckaLa lentezza inpersona.«Er moviola»,direbbero consarcasmo aRoma. Semprein differitadi un secondorispetto aisatanassi Juve.
5,5BertolacciFrastornatodalle troppeparti che ècostretto arecitare. A uncerto puntodeve sdoppiarsi:«falso nueve» eregista. No, dai,manco Iniesta.
4,5BiondiniOmologodi Kucka.È qui sugliintermedi, comesi usa direadesso, chel’inferiorità delGenoa diventavisibilea occhio nudo.
5AntonelliA sinistra, maanche al centrodi supporto aGilardino. Luiche è un esternoe che dà ilmeglio se inavanti ci arrivalanciato. Nonpuò funzionare.
5,5GilardinoCome un caneabbandonatosull’autostrada,nel mese diagosto.Corre e lotta,ma non gli arrivaun pallonecommestibileche sia uno.
6FetfatzidisTrottolinovorticoso,mulinare digambe e divelocità. Uno deipochi che nonfaccia calare lapalpebra. Perbrevità chiamato«Feffa».
5,5KonateLargo a sinistra,per allargare ifianchi dellaSignora.Un paio di volteil giochinoriesce,ma non produceeffettiparticolari.
s.v.CenturionIn campo a latteversato, quandola sconfitta èscritta.Meriterebbe unachance piùimportante.
SERIE A 9° GIORNATA
GASPERINI
«Con il Parmasarà una garamolto diversa»
TORINO (f.bra.) GianPiero Gasperini guarda oltre,a mercoledì, al Parma. LaJuve solo una tappaobbligata. «Troppa qualità,troppa differenza incampionato tra le prime etutte le altre. Il rigore? Non hamodificato il risultato ma èstato molto generoso, bravoPerin a limitare i danni.Contro il Parma dovremo fareuna partita diversa, cercaredi prendere palla e giocare,non subire passivi al limitedell’area: è il nostro problemadi oggi, dobbiamo alzare ladifesa, pressare alti econquistare palla acentrocampo». Senza MatteoPerin tra i pali forse sarebbefinita con un goleada. A finepartita Buffon lo haabbracciato e parlato a lungocon il collega.
GRAZIE GIGI «Gigi mi ha fattoi complimenti per la partita spiega Perin e mi haringraziato per le parolespese nei suoi confronti insettimana. In verità parlarebene di Buffon è facile, è lasua storia che lo difende. Si èpoi complimentato per il miocarattere, perché non homollato ed ho retto bene lecritiche quando le cose nonandavano bene». Sullapartita. «Ho fatto alcuneparate importanti ma resta ilrammarico della classifica,zero punti. Preferisco unaparata sola e decisiva chetante ma alla fine sconfitti».
Conte: «Noi devastantiMa basta invenzioni!»Il tecnico bianconero: «Sento solo falsità su presunti litigitra me e Marotta. Sono stufo, devo insultare qualcuno?»
DAL NOSTRO INVIATO
G.B.OLIVEROTORINO
Non sono discorsi simpatici, ma ad Antonio Conte noninteressa essere simpatico. Gliinteressa vincere, proteggerela sua squadra da ogni pericolo vero o presunto. E allora,pure dopo la convincente vittoria contro il Genoa, l’allenatore della Juve non interrompe la crociata contro i mediacolpevoli, a suo dire, di «destabilizzare volutamente l’ambiente». Conte è nel calcio dauna vita, sa che sparare nelmucchio dicendo «tutti i giornali e tutte le tv mettono in giro notizie false» è sbagliatoesattamente come scrivere,appunto, il falso. Ma in questomomento preferisce mandarei suoi messaggi senza preoccuparsi delle conseguenze personali sul piano dell’immagine. «Io le cose le dico chiaramente e in faccia, sono limpido e pulito. Mi dispiaceleggere che avrei litigato conMarotta e che ci sarebbe unarottura tra me e la società perché non è vero. E allora michiedo quale possa essere ilmotivo, se non destabilizzare.Non sono io che vedo i fantasmi, ma chi mette in giro certevoci. Non bisogna colpire
l’aspetto umano delle persone. Un conto è parlare di visioni discordanti, un conto è parlare di rotture. Probabilmentechi inventa queste cose non èin grado di discutere di calcio.Adesso mi sto stufando: cosa
devo fare, entrare a piedi unitie insultare qualcuno?».
Scienziati Sembra di ascoltare José Mourinho in uno deisuoi sfoghi, che poi erano attacchi, che poi erano il piùsottile dei modi per motivareil gruppo: «Ma non è così –continua Conte –, ci sono centomila strade permotivare la squadra.Quegli scienziati chedanno notizie vergognose o infondate dovrebbero mettersi una
mano sulla coscienza. Piuttosto, ci motivano molto le critiche tecniche: quindi, per favore, scrivete che contro il Genoa non abbiamo giocato bene». Polemica continua,quindi. E sulla stessa lunghezza d’onda ci sono Beppe Marotta («Siamo invidiati: parlare di dissapori tra di noi è assolutamente falso. Ci deve essere più responsabilitàquando si scrivono certe coseinesatte») e Giorgio Chiellini:«Ci viene da ridere quandoleggiamo discorsi inventati. Equindi credo che sia giusta lapresa di posizione di Conte».E’ la prima volta che un giocatore affianca il tecnico in unabattaglia dialettica: fino allascorsa stagione di solito nessuno commentava e tuttiprendevano atto. La frase diChiellini è sicuramente un segnale di unità.
La crescita Per quantoriguarda la partita, Conte applaude la Juve:«Siamo stati devastanti.È stata una buona presta
zione, come a Madrid ecome a Firenze per 70 minuti. Sono contento di nonaver preso gol. Tevez e Llo
rente stanno crescendo: nonera una fesseria chiedere unpo’ di pazienza per Fernando». La Roma, però, vincesempre: «E facciamo i complimenti alla squadra giallorossa: il suo cammino è straordinario». Pogba vive un periodo meno brillante esembra un po’ lezioso:
«Succede a 20 anni –chiude Conte –. Devoessere bravo io a usare
il bastone e la carota, solo chequando uso il bastone si spezza perché Paul è grande egrosso...». Sì, una battuta civoleva.
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ieri a Torino
11 alieni negli stadi d’Europa: pubblicità?Undici alieni, vestiti di nero, ieri allo Juventus Stadium.
Altri undici incappucciati sugli spalti di ChelseaManchesterCity a Londra e BayernHerta Berlino a Monaco. Chi saranno?Forse è l’inizio di un’abile campagna di comunicazione.
«Invece di parlaredi calcio si tira inballo l’umanitàdelle persone.Llorente cresce»
14 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013
SERIE A 9a GIORNATA
le Pagelle
DI L.CAL.
SUPER MERTENSALBIOL SICUROCERCI SVOGLIATOBARRETO MALE
NAPOLI 6,5REINA 6,5 La classe non è acqua:risponde con bravura a unaconclusione avvelenata diMeggiorini.MAGGIO 6 Il 4231 di Rafa loobbliga a partire molti metri piùindietro. E quando avanza nonpunge.FERNANDEZ 6,5 Propizia ilsecondo rigore con unaconclusione in area e dietro favalere la sua fisicità contro lospento Cerci.ALBIOL 6,5 Strappa applausiquando esce dall’area in dribbling.Ha esperienza e si vede.ARMERO 5,5 Pasticcione. Il Napoliavrebbe bisogno di qualcosa di piùsulle corsie esterne.DZEMAILI 6 Ordinariaamministrazione. Molti tocchilaterali, poche iniziative.INLER 6 Cerca il gol con qualcheconclusione dalla distanza. Ma isuoi tiri sono poco più che carezze.INSIGNE 5,5 Si mangia un gol aporta vuota cercando lo«scavetto». E pecca di egoismo inun paio di contropiedi.HAMSIK 6 Trotterella annoiato perquasi un’ora. Poi, serve un paio dipalloni interessanti. Il minimosindacale.ZAPATA S.V. Pochi minuti congrande aggressività.MERTENS 7 Scatti e dribbling aritmo industriale. Può diventareuno dei giocatori più divertentidel campionato.PANDEV 6 Provoca l’espulsione diBasha.
h 7IL MIGLIOREHIGUAIN
Due rigori trasformati. Un altroargentino che scalda il San Paolo.
CALLEJON 6 Grande movimento sututto il fronte offensivo.ALL. BENITEZ 6,5 Ogni volta unaformazione diversa ma il turnoverquasi scientifico funziona.
TORINO 4,5PADELLI 6 Regala a Insigne unaclamorosa occasione da gol. Siriscatta con grandi parate suMertens e Callejon.DARMIAN 6 Evita un gol deviandola conclusione di Insigne. Il piùlucido dei difensori granata.GLIK 5,5 Sfiora la rete con unagirata in mischia. Meglio dacentravanti aggiunto che dadifensore centrale.MORETTI 5 Sempre in affanno.D’AMBROSIO 5 Ha talento epotrebbe diventare presto un uomomercato ma al San Paolo non entrain partita.MAKSIMOVIC 5,5 Gioca unamezzoretta al posto di D’Ambrosio,ma non lascia traccia.GAZZI 5 Finisce a terra colpitoinvolontariamente da un giocatoredel Napoli ed è fuori quando ilNapoli si procura il secondo rigore.Ventura lo sostituisce nell’intervallo.BASHA 4,5 Pandev gli scivola via elui si becca il rosso.VIVES 5 Prova a dare ordine allamanovra offensiva del Toro. Conrisultati modesti.BELLOMO 5 È lui il protagonista deldiscusso contatto con Mertens chegenera il rigore che indirizza lasfida.MASIELLO 5 Dalla sua parte gliesterni del Napoli sfondano controppa facilità.CERCI 4,5 È l’immagine di un Torosenza idee e senza voglia.
h 6,5IL MIGLIOREMEGGIORINI
Scalda due volte le mani a Reina. Èl’unico che lotta fino all’ultimo.
BARRETO 5,5 Qualche scattinotelefonato.ALL. VENTURA 5 Paga le troppeassenze.
GLI ARBITRO DE MARCO 4 Il 2o
rigore non c’è. Glik ha il braccioattaccato al corpo. Mazzolenilo fa sbagliare. Forti dubbianche sul 1o rigore e il rosso aBasha. Stallone 6Schenone 6;Mazzoleni 4 –La Penna 6.
IL MANI DI GLIKIl rigore che chiude la partitaSull’10, maturato su rigore, l’arbitro ne concede unaltro: Glik respinge col gomito il tiro di Fernandez
DUE VOLTE DAL DISCHETTOHiguain, prima doppietta italianaHiguain trasforma il rigore del 20: per l’argentinoè la prima doppietta nel campionato italiano ANSA
INSIGNE, CHE ERRORELorenzo a digiuno in campionatoInsigne non sfrutta un intervento a vuoto di Padellie tira fuori. Sinora solo un gol in Champions ANSA
SULLE SPALLE DI HIGUAINDAL NOSTRO INVIATO
LUCA CALAMAINAPOLI
Ha preso il pallone e l’hamesso sul dischetto. E pazienza se il rigorista della squadraè il suo amico Hamsik. El Pipita aveva bisogno di un gol come Linus della sua coperta. Il
centravanti argentino non hacercato il colpo elegante. Hascelto la soluzione più semplice: una botta e via. Diversal’atmosfera sulla seconda esecuzione dagli undici metri.Stavolta è andato al tiro con laserenità di chi aveva già fattoil pieno di autostima: Padellida una parte, pallone dall’al
tra. 2 a 0. E partita finita. Laprima doppietta in Serie A diGonzalo Higuain regala al Napoli tre punti facili, facili. LaRoma continua a volare ma labanda Benitez conferma di essere in grado di gestire il doppio binario Championscorsascudetto con la maturità dellagrande squadra. Le rotazioni
continue di Rafa sono ormaiun dato acquisito (ieri la nonaformazione diversa in novegare) e ogni volta spunta unprotagonista nuovo. Buon segno. Questo Napoli è di tutti edi nessuno.
Episodi dubbi Un passo indietro, torniamo ai due rigori
VENTURA AMARO
«L’arbitroe noi non
in forma»NAPOLI L’umore
granata ieri era tendente alnero. Scure, infatti, le
facce del presidente Cairoe, soprattutto, di Alessio
Cerci negli spogliatoi del SanPaolo. A spiegare i motivi della
sconfitta ci ha pensatoGiampiero Ventura, polemico
con l’arbitro De Marco:«In occasione del primo rigore,
il tocco su Mertens è statolieve. Il secondo penalty,
invece, era inesistente e nonc’era nemmeno l’espulsione diBasha». Non è stata, però, la
direzione di gara ad indirizzareil risultato: «Il Napoli ha
meritato la vittoria.Conosciamo la forza degliazzurri, ma il vero Torino li
avrebbe messi in difficoltà.Invece, dopo 5’ avevo già
capito come sarebbe finita.Ho cambiato Gazzi, Cerci
e D’Ambrosio perché tantouno valeva l’altro». Tuttavia,
la sostituzione dell’attaccantedella Nazionale ha un po’
stupito, anche se Meggiorini èentrato bene in partita: «Cerci
era sulle gambe, come tutti.Non c’eravamo fisicamenteI ragazzi avevano gli occhi
rossi per la fatica. Giochiamodi nuovo mercoledì, speriamo
di recuperare in fretta».A causare il rigore del 20 è
stato un tocco di mano di Glik:«Avevo il braccio attaccato alcorpo, Fernandez ha calciatoda distanza ravvicinata ed io
non ho allargato il gomito.Che cosa potevo fare?
Purtroppo è andata così...».Gianluca Monti
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ilPersonaggioGONZALO HIGUAIN
«Non dobbiamoporci dei limitiSono fiducioso»Benitez si gode il suo bomber tornato al gol:«È un giocatore che può sempre far la differenzaMa è tutto l’attacco che preoccupa gli avversari»
MIMMO MALFITANONAPOLI
Si è ripreso il Napoli,Gonzalo Higuain. Marsiglia eTorino ne hanno certificato ilrecupero nel giro di cinquegiorni. I timori e le ansie per iproblemi muscolari che l’hanno tormentato in queste settimane, se l’è lasciati alle spalle,dopo un mese di rifiuti e discussioni. Quei no pronunciatialle richieste di Benitez, primadell’impegno di ChampionsLeague, contro il Marsiglia,avevano creato del malcontento nell’ambiente. Poi, havoluto dare un calcio alla paura ed il si pronunciato martedìsera, al Velodrome, ha restituito al Napoli il proprio leader,il pezzo forte del mercato diDe Laurentiis, colui che con lesue reti dovrà contribuire allaconquista dello scudetto.
Di rigore Contro il Torino, ilPipita ha concretizzato al massimo le due opportunità chegli sono capitate, entrambe sucalcio di rigore. Due esecuzioni che non hanno lasciatoscampo a Padelli e che hannopermesso al Napoli di restarenella scia dell’incredibile Roma, insieme con la Juve. «Sono felice per questi tre punti,per il rientro da titolare al SanPaolo e per i gol. Le voci sulmio infortunio? Non sono importanti. Quel che conta,adesso, è aiutare la squadra eaver risolto il problema al flessore», ha spiegato nel postopartita Higuain, per nienteimpressionato dalla nona vittoria della Roma. «Scudetto?Continuiamo così, la vittoriadi oggi (ieri ndr) è stata importante, soprattutto in considerazione della prossima trasferta a Firenze. Ma io sono fiducioso».
Attacco super Il ritorno algol di Gonzalo Higuain, ha reso euforico Rafa Benitez. Il Pipita, con la doppietta al Torino, ha raggiunto quota 5, raggiungendo Marek Hamsik nella classifica dei cannonieri.«Per un attaccante è sempreimportante fare gol così comeha fatto Gonzalo — ammetteil tecnico azzurro —. È un giocatore può fare la differenza.Il parco attaccanti del Napoli èforte ed è anche motivo di preoccupazione per gli allenatoriavversari», ha osservato l’allenatore spagnolo che è uno deimaggiori estimatori di Higuain. Proprio le sue insistenze hanno convinto il presidente, nello scorso mese di luglio,ad investire 40 milioni di europer portarlo a Napoli. Un’intuizione che potrebbe esseregaranzia di successo, ed èquanto sperano i tifosi e tuttol’ambiente azzurro.
Senza paura Gli ultimi duecollaudi, Marsiglia e Torino(«ora siamo al 75%» dice donRafè), hanno fornito indicazioni importanti al tecnico, soprattutto per quanto riguardala difesa. Albiol e Fernandezhanno formato una coppia deltutto inedita, con buoni risultati. E col recupero di Higuain,Benitez è sicuro che il suo Napoli potrà sorprendere anchea Firenze, mercoledì sera. «Sela squadra si comporterà come ha fatto oggi (ieri, ndr), allora nulla sarà impossibile edanche nella prossima trasfertaci potremo giocare le nostresoluzioni senza alcun problema». Insieme ad Higuain, inogni modo, c’è stata anche laconferma di Mertens, ancorauna volta il migliore in campocome a Marsiglia. Difficilepensare che Benitez rinunceràad impiegarlo a Firenze.
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Napoli ritrova il PipitaMa per i rigori al Torinodeve ringraziare l’arbitroDubbi sul primo, non c’è il secondo in un match senza storiaMertens cresce sempre più, inesistente la reazione granata
GonzaloHiguain,25 anni,
festeggiacon Dries
Mertens AFP
LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 15
SERIE A 9a GIORNATA
(352)Padelli; Darmian, Glik, Moretti; D’Ambrosio(dal 17’ s.t. Maksimovic), Gazzi (dal 1’ s.t.Basha), Vives, Bellomo, Masiello; Cerci (dal1’ s.t. Meggiorini), Barreto.
PANCHINA Berni, Gomis, Pasquale, Scaglia.
ALLENATORE Ventura.
CAMBI MODULO nessuno.
BARICENTRO BASSO 50,4 metri
ESPULSI Basha al 41’ s.t. per gioco scorretto.
AMMONITI nessuno.
MARCATORI Higuain su rigore al 14’ e su rigore al 32’ p.t.
ARBITRO De Marco di Chiavari.
NOTE Spettatori 42.209, per un incasso di 885.810,61 euro; abbonati e quota non comunicati.Angoli 74. In fuorigioco 31. Recuperi: primo tempo 1’; secondo tempo 3’.
PALLONI GIOCATI
NAPOLI 521 TORINO 500
TIRI FUORI
IIIII IIIINAPOLI 5 TORINO 4
MOMENTI CHIAVE
(4231)Reina; Maggio, Fernandez, Albiol, Armero;Dzemaili, Inler; Insigne, Hamsik (dal 35’ s.t.Zapata), Mertens (dal 31’ s.t. 19 Pandev);Higuain (dal 22’ s.t Callejon).
PANCHINA Rafael, Colombo, Uvini, Mesto,Bariti, Behrami, Radosevic.
ALLENATORE Benitez.
CAMBI MODULO nessuno.
BARICENTRO ALTO 55,3 metri
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Fernandez per gioco scorretto.
POSSESSO PALLA
NAPOLI 50,7% TORINO 49,3%
TIRI IN PORTA
IIIIIII IIINAPOLI 7 TORINO 3
PRIMO TEMPO 20
GOL 14’ Higuain trasforma il rigore concesso per un contatto in area BellomoMertens.28’ Girata di Higuain para Padelli.GOL 32’ Ancora Higuain trasforma dagli 11metri un rigore concesso per un mani di Gliksu conclusione ravvicinata di Fernandez.36’ Darmian salva a porta vuota su Insigne.
SECONDO TEMPO
25’ Grande risposta di Padelli, che in tuffomette in angolo un destro a giro di Mertens.34’ Bella parata di Reina su botta diMeggiorini.35’ Capovolgimento di fronte, Hamsik inverticale manda in porta Callejon, sul cuidestro Padelli manda ancora in angolo.41’ Espulso Basha per fallo su Pandev.
NAPOLI
2TORINO
0
SULLE SPALLE DI HIGUAINche hanno «matato» il Toro. Equi sotto accusa finisce ilquintetto arbitrale. Il primoepisodio, al 14’ del primo tempo, è figlio di un contatto inarea BellomoMertens. Lasensazione è che l’attaccantepartenopeo sia già in volo prima del contrasto piedepiede.Diciamo rigore molto dubbio.
Di sicuro non è da punire, al32’ del primo tempo, la respinta di Glik su conclusioneravvicinata di Fernandez. Ildifensore granata ha il braccio attaccato al corpo. Il mediocre arbitro De Marco prima lascia proseguire l’azionepoi torna sui suoi passi e indica il dischetto raccogliendo la
segnalazione dell’assistented’area Mazzoleni. Un erroreclamoroso. Anzi, uno e mezzo. Per carità, come ha ammesso con grande onestà iltecnico granata Ventura il Napoli ha comunque meritato divincere ma certi errori arbitrali sono veramente imbarazzanti.La squadra di Beni
tez fa bottino pieno senzagrande fatica. Dopo il 2 a 0 ipartenopei si limitano a gestire il vantaggio. Non c’è piùtensione. Così mancano qualche buona opportunità perrimpinguare il bottino, clamorosa quella di Insigne chenon sfrutta una uscita avventurosa di Padelli. Il San Paolo
trova il tempo di dedicare piùdi un coro all’amico DiegoMaradona. Il campione maidimenticato.
Mertens in rampa di lancio Lebuone notizie, oltre alla doppietta del Pipita, arrivano dallo scatenato Mertens, unesterno d’attacco con colpi digrande qualità (sta crescendodi partita, in partita) e dallacoppia centrale di difesa FernandezAlbiol. E’ vero che davanti avevano poco o nientema hanno presidiato l’areacon grande disinvoltura. E perrestare al reparto arretratomerita una sottolineatura l’intervento di Reina sull’unicaconclusione vera dei granatacon il nuovo entrato Meggiorini. Risposta da portiere digrande personalità. Un’altrascelta azzeccata del mercatoestivo del presidente De Laurentiis. Chi, invece, è ancoralontano dal suo standard migliore è Hamsik. Moscio in fase conclusiva e appena più vivo in qualità di creatore di gioco. Anche lui avrebbe bisognodi una scossa elettrica positiva come quella che ha attraversato ieri al San Paolo Gonzalo Higuain.
Granata sbiaditi Il Toro escemale da questa trasferta. E’vero che Ventura aveva settetitolari fuori (gravi soprattutto le assenze di Immobile. Brighi, El Kaddouri…) ma stavolta oltre alle idee è mancatoanche il temperamento. La fotografia è il primo tempo senza anima di Cerci, sostituitopoi, nell’intervallo. Il Torinotra l’altro ha finito in dieci perl’espulsione di Basha per falloda ultimo uomo su Pandev. Eanche su questa decisione arbitrale si potrebbe discutere alungo.
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La squadradi Ventura, privadi sette giocatori,è mancata in ideee temperamento
DI VINCENZO CITO
Fox, colpaccio CapelloBarçaReal è show veroIeri sera a «Stadio sprint»(Rai Due) è successol’incredibile. Alla finedella sua intervista a Perin,l’inviato Saverio Montingelliha chiesto al conduttoreEnrico Varriale se avessedomande da fare, e lui hadetto di no. Erano le 17,41,ci sono le registrazioni tva confermarlo.
Martedì sera su Sky,a tre quarti d’ora dal viadella Champions.«Queste sono le partite piùimportanti, queste sonole serate da non perdere.Questi sono i minuti in cuidevi aspettare».E beccarti i pistolottidi Fabio Caressa...
Sandro Piccinini (MediasetPremium, Real Madrid-Juventus) «I tifosi della Juvesi fanno sentire, come a dire:ci avete stancato» (intantosi sente il coro: ci avete rottoil ca....)
Andrea Stramaccioni (Fox) alla fine della sualezioncina tattica. «Questodimostra che il Real Madridè ancora un cantiere in corso»
Lucio Rizzica (Spezia-Modena, diretta gol Sky)«Gol annullato e quidavvero bisogna fidarsidi quello che ha visto ilcollaboratore di linea che si
chiama Vicinanza e quindi èpiù vicino di noi».
Fox ha proposto unBarcellona-Real di lusso,per le emozioni offertee per chi c’era ai microfoni:telecronista Stefano Borghi,talento rivelato daSportitalia, grande espertodi calcio sudamericano, inparticolare quello argentino.Quelli che noi celebriamooggi, lui li conoscevada prima. E poi il pezzoda novanta, Fabio Capello che prima di diventareallenatore, cominciò propriocosì, facendo la spallatecnica nelle telecronache.Credibile, mai banale, ognigiudizio dettatodall’esperienza diretta(«Diego Lopez titolare?Per me è giusto. L’ho avutoal Real Madrid, lo conoscobene»). Poche ciance, pochiurli: il resto lo ha fatto unaintensissima partita.
Le incrollabili certezze delposticipo su Sky. «Il Cagliariha avuto la possibilità diprendere i tre punti, no?».«Candreva è un giocatorefondamentale, no?». «Kloseha dato una svolta allapartita, no?». «In questi casi,la difesa deve scalare, no?».«I giocatori di talentodevono prendersi piùresponsabilità, no?». EraDaniele Adani, no?
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SERIE A
Il senso dell’Inter per il golPalacio showMai un iniziocosì travolgenteE’ al top in fatto di reti (8) e di mediavotoda quando è in Italia fra coppe e serie A
MATTEO DALLA VITE@Emmedivu
MILANO
Troppo facile e immediato definirlo così, ma è così davvero ed è quindi inutile girarciattorno: è un Palacio Reale.
Un campione Rodrigo Palacio è uno e trino, «falso nueve»e rifinitore, assistman e ala,qui e là, in gol o comunque vicino al gol, pronto a darti unamano e lesto a sfruttare l’aiutoaltrui. «Un campione» la sintesi di Walter Mazzarri. RodrigoPalacio è uno sul quale puoicontare e attorno al quale costruire. Uno che adesso piùche mai è rimasto a reggere insolitaria la zona d’attacco: Milito k.o., Belfodil squalificato,Icardi che non sta alla perfe
zione e allora per fortuna chec’è lui. Che segna a raffica eche mai, in Italia, ha cominciato così: in maniera così devastante.
A razzo E’ tutto dentro le statistiche di ogni inizio stagione.E’ tutto farcito da numeri chedicono quanto Palacio abbiamigliorato la propria partenzadai blocchi del campionato: inqueste cifre ci sono dentro anche le Coppe, che sia Italia oEuropa League (giocata sia colGenoa e sia con l’Inter). Ebbene: in questa stagione, DonRodrigo ha messo dentro ungol ogni 92’, in passato il minutaggio era ben più dilatato,da 123’ a 677’. E la mediavoto? Alzata anche quella: 6,13poi 6,25 e quindi 6,65 nei primi tre anni di Genoa; 6,6 l’anno scorso e quest’anno 6,7, segno inequivocabile di un giocatore che parte alla grandissima e che lo dicono le annate mantiene una costanza di rendimento eccezionale. Il tutto èstabilito in base alle prime 10
partite della stagione di ogniannata: e quest’anno Palacioha numeri da favola.
In tutti i modi Don Rodrigooggi è a 8 gol totali: aveva iniziato in Coppa Italia contro ilCittadella (doppietta), poi hasegnato al Genoa, al Catania,al Sassuolo, due volte al Torino e sabato sera al Verona. E’ ilgiocatore più decisivo dell’Inter, perché decisivi sono i suoigol. E anche alla voce realizzazioni, Rodrigo batte il Rodrigodi ogni altra annata italiana:nelle prime dieci gare è passato da 0 della stagione 200910a 8 odierni, superando la quota di 7 nella stagione 201112.Il suo modo di segnare? Nemmeno a chiederlo: destro, sinistro, dentro l’area grande enell’area piccola, di rigore, anche di pancia come contro ilVerona. E’ catalogabile alla voce Universale: perché sa faretutto e tutto fa. L’importanzadi Palacio è racchiusa in unmatch, quello giocato a Triestecontro il Cagliari: WM scegliela coppia AlvarezBelfodil,Don Rodrigo resta in panca edentra al 19’ s.t. per Ishak. Entra (con Icardi) e l’Inter va ingol, mentre nel p.t. aveva fallito 5 occasioni. Senza di lui.
Un anno più uno Adesso cheThohir è in sella, ora che anche lui capirà quanto è indispensabile questo giocatore,verrà stilata piano piano la lista dei rinnovi di contratto:naturalmente ci sono primaquelli in scadenza nel giugnoprossimo (e sono 7), poi verranno a ruota coloro che invece scadono nel 2015, e fra questi c’è anche Rodrigo Palacio.Non è questo il momento didare per imminente il rinnovodell’argentino, ma è chiaroche le parti (Inter e entouragedel giocatore) si metteranno altavolo verso febbraiomarzoper allungare l’accordo, probabilmente (considerata l’etàdel giocatore, 31 anni) di unanno più l’opzione per il secondo. Al momento è un pensiero doveroso, e Palacio fatanto perché diventi semprepiù concretizzabile.
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il tifoso
E Thohir ingaggiaun top (ex) player:Iverson è... interista
Allen Iverson, ex stardella NBA (soprattutto nei76ers di cui Thohir è ancoraazionista), mette su Instagramun regalo dello stessomagnate indonesiano: lamaglia numero 3 dell’Inter.
GIUDICE E CAMPO
Belfodil, 2 turnidi stop: è ricorso?Kovacic in forse
Due giornate di squalificaper Ishak Belfodil «per avere, altermine della gara, sul terreno digiuoco, assunto un atteggiamentogravemente intimidatorio neiconfronti di un calciatoreavversario afferrandolo con lemani al collo». Il veronese è Moras,fermato anche lui per 2 giornate:l’Inter sta valutando se farericorso (oggi è più no che sì), cheverrebbe basato sulle ipoteticheprovocazioni del greco davanti allequali però l’algerino ha reagito.Per Bergamo, Mazzarri valutaKovacic: per il croato, a fine gara,risentimento muscolare che parenon preoccupare. Contro l’Atalantapotrebbe arrivare il momento dellatitolarità per Samuel, rientraHandanovic. Campagnaro? AUdine, forse.
analisi di un paradosso
Il miglior attaccoanche se è mancatauna prima vera puntaANDREA ELEFANTEMILANO
Chiamiamolo apparenteparadosso: l’Inter ha il migliorattacco del campionato (assieme alla Roma) in pratica senzaaver avuto finora un centravanti di ruolo. Milito: 3 presenze (nessuna da titolare) per appena 58’ giocati. Icardi: 5 presenze (mai dal 1’) per 172’. Belfodil: 4 presenze (una datitolare) per 140’. Il centravanti, perlomeno ad inizio partitae tranne che con il Cagliari, l’hasempre fatto Palacio: che peròprima punta non è, anche secosì Mazzarri l’ha rimodulato.Per lui non era un film inedito ea Rodrigo, alla fine, forse stapiacendo anche più di quantoavrebbe immaginato. Pur nonavendogli tolto la voglia di farechilometri e lavoro sporco perla squadra. Mazzarri sabato sera l’ha detto senza giri di parole: «Se avessi Milito giochereicon due punte». Lo avrebbe fatto a cominciare da Torino, se ilPrincipe non si fosse infortunato. Però Milito per l’Inter super giù quello che Balotelli èper il Milan o Higuain per il Napoli adesso Mazzarri non cel’ha e non lo avrà ancora per unpo’. Non lo aveva neanche a inizio stagione, quando cercandodi convertire la squadra a nuovi equilibri tattici e a rinnovatecertezze psicologiche scelseuno slogan: «Far male provando a non farsi male». E dallatournée negli Usa iniziò a disegnare l’Inter con Palacio primoriferimento offensivo e un uomo alle sue spalle.
Tripla valutazione Quell’uomo è stato quasi sempre Alvarez, ma contro il Verona per laprima vera volta (a Torino lasoluzione visse 5’, spazzata viadal rosso a Handanovic) è statotestato l’avanzamento di Kovacic. Nato da una tripla valutazione di Mazzarri. La prima:più di una volta il tecnico hasottolineato l’attuale ritardo dicondizione di Icardi, che nonha nelle gambe 90’ di lavoro alservizio della squadra e dunque non gli ha ancora permesso di fare di Maurito il Militoche non ha. La seconda: la volontà, per assicurare comunque propositività alla manovra,
di schierare insieme Guarin,Alvarez e Kovacic. Il tentativonacque a Catania, ma naufragòdopo 44’ (dentro Taider e fuoriKovacic); prima replica a Trieste, ma con Alvarez (e poi Icardi) vicino a Palacio; contro ilVerona Mazzarri ha scommesso ancora su una trazione piùanteriore, ma modificando leposizioni, sulla scorta della terza valutazione: «Alvarez, più diKovacic, ha nelle corde il lavoro difensivo richiesto a un interno di centrocampo».
I prossimi due step E’ unaconvinzione maturata nel tempo, anche grazie a test che hanno sottolineato certe doti «digamba» di Ricky: velocità, resistenza, potenza aerobica. Qualità rimaste nascoste in passato, ma emerse quest’anno, quasi che il tecnico fosse riuscitoad «aprire» la testa dell’argen
tino. Ora a Mazzarri restano iprossimi due step. Anzitutto,aspettandone i progressi nellafase difensiva, perfezionare ilKovacic in versione trequartista: in particolare la capacità diricevere la palla nella posizione giusta, per avviare con tempi e spazi ideali le sue accelerazioni. Il secondo passaggio sarà recuperare Icardi al top dellacondizione: perché giocaresenza un centravanti di ruolofino ad oggi è stata una soluzione, è stata la ricerca di unadiversa offensività fondata sulla scelta di non dare punti di riferimento, sull’incisività degliesterni (Jonathan e Nagatomosabato hanno sfiorato il loro 3°gol stagionale), sugli inserimenti e le conclusioni dei centrocampisti (Cambiasso ancorain gol, Guarin c’è andato vicino), sulla distribuzione dei tiri(10 marcatori diversi in novepartite non sono un dato casuale). Ma rinunciare alle duepunte vere non è mai stato undogma di Mazzarri. Anzi.
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L’EX CAMPIONE L’INCONTRO A ROMA CON LA BIRMANA, PREMIO NOBEL PER LA PACE. «LA SQUADRA DI GARCIA? BELLA E SORPRENDENTE»
Baggio premia San Suu Kyi: «È il mio mito»ALESSANDRO CATAPANOROMA
Un Nobel per la pace, unministro degli Esteri, tre sindaci di Roma e un Pallone d’Ororiuniti in Campidoglio. In molti nell’aula Giulio Cesare sichiedono: cosa ci fa RobertoBaggio insieme a Aung SanSuu Kyi, a Emma Bonino, aIgnazio Marino e ai suoi predecessori Rutelli e Veltroni? Consegna alla politica birmana –dal 1989 al 2010 tenuta agli ar
resti domiciliari dalla giuntamilitare di Myanmar – la cittadinanza onoraria di Roma, cheRutelli le assegnò nel 1994, e ilPremio per la Pace e l’Azioneumanitaria, che nel 2007 Veltroni consegnò proprio nellemani di Baggio, campione incampo e fuori. Tre anni fa, a Hiroshima, una giuria di premiNobel lo scelse come ambasciatore di pace nel mondo. «Eproprio in quell’occasione – ricorda Baggio – venni a saperedella liberazione di San SuuKyi. Oggi provo la stessa emo
zione di quel giorno: finalmente siamo fianco a fianco e possiamo guardarci negli occhi».Stupisce tanta intimità tra unsimbolo delle lotte per la libertà e l’uguaglianza e un mito delcalcio. «In realtà – spiega AungSan Suu Kyi – lo scelsi perchéera molto famoso in Birmania,soprattutto tra i giovani». E aggiunge, sorridendo: «Poi a mepiace molto chi porta l’orecchino». Baggio sorride, ma l’emozione è palpabile. «Aspettavoquesto momento da sei anni, èuna giornata indimenticabile».
Sorpresa Inutile provare afargli dire qualcosa di calcistico. «Non ne parlo da tanto e oggi non è proprio il momento»,taglia corto. Poi, all’uscita, l’affetto dei romani quasi lo travolge. «Bello e sorprendente,come il primato della squadradi Garcia». Già. È una domenica di festa nella Capitale, si annuncia una serata dolcissima.Walter Veltroni saluta così: «LaRoma è in testa, la Juventus e ilNapoli inseguono: cosa può esserci di più divertente?».
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Per il tecnicoè «un campione»A febbraio ilrinnovo per unanno più uno?
Mazzarri nonha praticamenteavuto Milito,e Icardi non èancora in forma
Rodrigo Palacio, 31 anni, contratto fino al 2015 con l’Inter FORTE
6,70Media votoDa quando è in ItaliaPalacio non ha mai avutouna mediavoto così alta
92’Minuti per golPalacio segna un gol ogni 92’:non gli era mai successonel nostro campionato
Walter Veltroni, Roberto Baggio e Ignazio Marino consegnano al NobelAung San Suu Kyi il Premio per la Pace che le fu assegnato nel 2007 AFP
18 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013
SERIE A 9a GIORNATA
il personaggioCUADRADO
L’imprenditoredal gol facileche piacea Juve e ArsenalHa creato in Colombia una linea dipantaloni e si prepara a un futuro dabig. Montella: «E’ unico, può fare tutto»
DAL NOSTRO INVIATO
ALESSANDRA GOZZINIVERONA
Per esteso è JuanGuillermo Cuadrado Bello, Juan nome di battesimo,il resto per costumi colombiani: Guillermo Cuadrado èil nome del papà scomparsoda vent’anni, Bello il cognomedi mamma. Ben più rapidadella presentazione è la corsadi Juan, tre gol in quattro giorni: uno al Pandurii nell’ultimanotte europea, due al Chievoieri pomeriggio, i primi in questo torneo. E’ suo l’autografoanche su un altro tris, quellodelle vittorie consecutive viola (tutto ebbe inizio otto giorni fa, Juve schiacciata). Gambe talmente preziose da infilarle in una griffe: con la CJuan Cuadrado Jeans, l’esterno è pure imprenditore nell’abbigliamento, con una lineadi pantaloni distribuiti tra Medellin e Barranquilla, Colombia. Ieri aveva su i calzoncini
bianchi della divisa da trasferta, e la Fiorentina è passataanche sul campo del Chievo(nona vittoria negli ultimi dodici viaggi, coppe comprese).
Futuro Cuadrado non ballail reggaeton, la danza che riserva ai festeggiamenti: sulraddoppio si scontra col portiere avversario e va k.o. (uscito in barella, si rianima e fa i90’). Montella lo benedice: “E’unico, eclettico, ha segnato daesterno sinistro del 433 e daesterno destro del 352..Ilsuo futuro? Non so...mancaun anno, non è tempo di mercato”. Il d.s. Pradè: “Cuadradoè uno di quei 45 giocatori inEuropa capaci da soli di spaccare una partita, proveremo atrattenerlo”. A metà con l’Udinese, riuscire in estate a ribattere il pressing di Juve e Arsenal (ieri a osservarlo in tribu
na e pronto all’assalto agennaio con 30 milio
ni) sarebbe un grancolpo. Lui ribadisce:
“L’interesse delle big fa piacere, ma qui sono contento, poisi vedrà”; di certo, in inverno,ogni offensiva sarà respinta.In estate si vedrà, ora è del tifoviola (ieri nuovo coro personalizzato dai duemila in trasferta) e lui prosegue: «Sonofelicissimo per la mia primadoppietta, la fiducia che sentoqui mi ha permesso di svoltare. Montella mi ha parlato alungo, lo ringrazio”.
Botta Aquilani Rieccolo allora Montella:«Abbiamo avutoun inizio sottotono, il loro golci ha svegliato. La vera risposta dopo la vittoria con la Juveera questa, ed è andata bene,in una partita complicata. Siamo cresciuti, colpiamo quando dobbiamo colpire». Dalcampo Aquilani è uscito con ilghiacchio sul ginocchio sinistro: solo una contusione, nonparrebbe in dubbio l’utilizzocontro il Napoli, nell’infrasettimanale.
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Turbo Fiorentina:altra rimontonaUltimatum SanninoCuadrado (due gol) ribalta il vantaggio di CesarCrollo Chievo: il tecnico giovedì si gioca il posto
le Pagelle DI FA.BI.
THEREAU GIOCA A TUTTO CAMPOSCOSSA MATOS, MALE AQUILANI
CHIEVO 5,5PUGGIONI 6 Perde il duello conCuadrado ma non ci può far nulla.Sul secondo gol rischia purel’espulsione.FREY 6 Tiene lontano Joaquindall’area. E anche quando cambiarivale se la cava.DOS SANTOS 5,5 Non impeccabilenelle chiusure. Incerto. E pasticciacon Dramè in occasione delsecondo gol.CESAR 6,5 Regala l’illusione alChievo, subito dopo essersiimmolato su Joacquin.ESTIGARRIBIA 5 Nel primo roundmette il “primo” freno a Cuadrado,nel secondo quando c’è daspingere sbaglia tuttoi.SESTU 5,5 Entra e si perde nellagiungla viola. Si fa notare soltantoper un’ammonizioneBENTIVOGLIO 5 E’ l’uomo chedovrebbe dare qualità in mezzo.Non ci riesce.PELLISSIER 6 Prova a dare lacarica. Conquista un paio di calcid’angolo. E’ sempre vivo.RADOVANOVIC 5,5 Non va più inlà di un paio d’impostazioni.(SAMASSA S.V.)HETEMAJ 5 Arruffone, lottatorema anche simulatore. Un suo tuffocosta un rissa e 3 ammoniti. E lapiccola guerra con Gonzalo.DRAMÈ 6,5 Sgroppate, recuperi,la punizionecross del gol.PALOSCHI 5 Non riesce a liberarsinemmeno una volta. Spreca unassisti di Tehreau.
h 7IL MIGLIORETHEREAU
Che ci faccio qui? E’ di un’altracategoria. Cuce, attacca, serve: fatutto bene, gli manca il gol.
ALL. SANNINO 5,5 Non èfortunato, ma non riesce a daresicurezza ai suoi.
GLI ARBITRI BANTI 6 Qualche errore veniale d’interpretazione.Grazia Puggioni ma distribuisce giusti cartellini.Vivenzi 5,5 – Passeri 6; Rizzoli 6 – Merchiori 6
FIORENTINA 6,5NETO 6 Gol a parte non deve maiparare. Con un paio d’uscitedecise sventa eventuali pericoli.TOMOVIC 6 Discreto lavoro infascia, all’inizio è lui che salespesso. Tosto in copertura.RODRIGUEZ 6 Mamma mia,quanto è nervoso. Ha una querellecon Hetemaj che risolve con unpestone. Ma dietro è solido.SAVIC 5,5 Imbambolatosull’incursione di Cesar gol.PASQUAL 6 Stenta come tuttiall’inizio, poi spinge deciso.AQUILANI 5,5 L’uomo in meno acentrocampo. Sempre in ombra.VARGAS 6 Contribuisce a tenerlontano il pallone da Neto.PIZARRO 6 Ha giocato garemigliori. Sale di tono dopo il pari:addomestica palloni e lidistribuisce.BORJA VALERO 6,5 Un po’ inmezzo, un po’ sull’esterno, colsolito buon lavoro di raccordo.JOAQUIN 5,5 Stoppato in fasciacerca invano spazi in mezzo.MATOS 6,5 Dà la scossa allamanovra. Ci prova con due tiri dalontano.ROSSI 6 Con la pancia piena deldopoJuve, si limita a lanciareCuadradogol e giocare di sponda.Comunque vivo.
VECINO S.V.
h 7,5IL MIGLIORECUADRADO
A sinistra non va e sconfina alcentro. Trova comunque il pari.Rimesso a destra si scatena elancia la Viola.
ALL. MONTELLA 6,5 SacrificaJoacquin e sposta Cuadrado.Mossa vincente. Eppoi la Violacresce.
DOPO CINQUE SCONFITTE CONSECUTIVE
L’allenatore gialloblù: «Che delusione»
VERONA (a.g.) Lamacchina parcheggiataappena sotto le tribune: seCampedelli, presidente delChievo, è ancora qui vuole direche c’è qualche incontro.Versione confermata, col d.s.Sartori e Sannino, allenatoretraballante oggetto delladiscussione, va in scena unminivertice cui esce la fiducia(per ora) confermata.Prossima tappa? La Romaforza nove, poi, nel caso, eccoil Bologna. Da cinque turnisempre sconfitti, ma cononore, sottolinea Sannino:
«Sono deluso per quello chepotevamo fare e per comeabbiamo subito i gol. Cinquesconfitte consecutive non sonoun trend da Chievo. Ma non honiente da dire alla squadra, hasempre tenuto botta e giocatoalla pari con la Fiorentina. Soche capitano situazioni in cuibisogna pensare a 360 gradi.La società? Non ho ancoraparlato con nessuno (siamo apochi minuti dalla fine, ndr), masi faranno sentire...Mai vissutoun periodo così: tanticomplimenti ma pochi punti...».
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IIDAL NOSTRO INVIATO
FABIO BIANCHItwitter@fabiowhites
VERONA
La Fiorentina ci ha presogusto con le rimonte. E con glieroi di giornata. La vittoria sulChievo riagguantato e sorpassato non passerà certo allo storia come la grande beffa allaJuventus, ma forse è addirittura più preziosa. Perché potrebbe essere l’inizio di un capitolonon ancora inserito nel librostagionale della Fiorentina: lacontinuità. Soltanto all’iniziodel campionato la bella Violaera riuscita a vincere due voltedi fila. Poi, come sappiamo, siera un po’ persa nei suoi arzigogolati fraseggi. E faticava amantenere il vantaggio. Oggiinvece se le riprende le partite.E chissà che sia l’inizio di unatrend per mantenersi in altaquota. Il Chievo invece si è perso del tutto e non sa più tornare: sette sconfitte, cinque consecutive. Solo nel 20062007 aquesto punto del cammino fe
ce peggio: due punti. Ma il bello è che dietro aveva due squadre: Reggina e, guarda un po’,Fiorentina. Ora invece è ultimo in classifica da solo, cosasuccessa raramente nella suarecente ma lunga storia di serie A. Dopo la sfida, c’è statauna pesante riunione tra il presidente Campedelli e lo staff.Sannino probabilmente è statosalvato dal turno infrasettimanale. Giovedì c’è la trasferta aRoma. Lui sarà ancora in pan
china. Forse lo sarà anche colBologna, se non subirà una goleada all’Olimpico. Ma l’ombradi Di Carlo, favorito su Corini eCalori, è alle porte.
Che ingenuità Eppure l’albadel Chievo in questa sfida siera dipinta con i colori dellasperanza. Buon pressing, manovra convinta e offensiva, unottimo Thereau e un 352 chechiudeva le fasce a Cuadradoa Joaquin, costretti spesso adaccentrarsi per trovare ossigeno. Il vantaggio, con la bellaincornata di Cesar su punizionecross del dinamico Dramè,è stato la naturale conseguenza di tanto sforzo. La Fiorentina ha subito l’aggressività deimussi volanti, traccheggiavain mezzo e non riusciva a creare occasioni. Deve ringraziareil Chievo per il pareggio. Chesbilanciato alla ricerca delraddoppio ha subito il gol incontropiede allo scadere delprimo round. Un’ingenuitàpagata carissima. Palla persa,Pepito in agguato per lanciareCuadrado, fin lì oscurato daEstigarribia e Frey. Scatto,dribbling in area a Dos Santose interno nell’angolino. Era ilprimo tiro in porta della Viola.
Super Cuadrado Poi Cuadrado si è svegliato. E si è sostituito a Rossi come eroe di giornata. D’altronde, le grandi squadre hanno anche questo vantaggio: uomini che da solipossono fare la differenza.Montella ha rimesso il colombiano nel suo habitat, la fasciadestra. I punti di riferimentosono importanti, anche nel calcio. A destra speedy Cuadradoè rinato. Strappi continui, pericolo costante, breccia nelle insicurezze del Chievo. Poi, si sa,se le cose possono andar malevanno peggio. Ci si è messa anche la iella a remare contro ilChievo. Se nella scorsa partitacon il Genoa ha subito la sconfitta per un inconsapevole goldi faccia di Gilardino, in questocaso galeotto è stato un rimpallo tra Dramè e Dos Santos cheha mandato dritto in porta fulmine Cuadrado. Però stavoltasi era al minuto 20 della ripresa. C’era il tempo per recuperare. Ma la Viola, senza esaltare,ha legittimato il successo diventando padrona del campo.Il Chievo ha evidenziato le suedebolezze, con una reazionegenerosa ma per niente efficace. Sannino ha chiuso con untrequartista in fascia e 4 punte(dentro Sestu, Pellissier e nelfinale Samassa) producendozero occasioni. Questa è rassegnazione. Il Chievo ha bisognodi una scossa. Sannino ha l’ultima chance per darla.
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CHIEVO 1
FIORENTINA 2PRIMO TEMPO 11MARCATORI Cesar (C) al 13’, Cuadrado (F) al45’ p.t.; Cuadrado (F) al 19’ s.t.
CHIEVO (352)Puggioni; Frey, Dos Santos, Cesar; Estigarribia (dal 25’ s.t. Sestu), Bentivoglio (dal 32’ s.t.Pellissier), Radovanovic (dal 43’ s.t. Samassa), Hetemaj, Dramè; Paloschi, Thereau. PANCHINA Squizzi, Silvestri, Kupisz, Lazarevic,Pamic, Improta, Acosty, Papp, Ardemagni.ALLENATORE Sannino.ESPULSI nessuno.AMMONITI Radovanovic per c.n.r., Hetemaj,Cesar e Sestu per gioco scorretto.CAMBI DI SISTEMA nessunoBARICENTRO ALTO 55 metri
FIORENTINA (433)Neto; Tomovic, Rodriguez, Savic, Pasqual;Aquilani (dal 32’ s.t. Vargas), Pizarro, BorjaValero; Joaquin (dal 13’ s.t. Matos), Rossi (dal40’ s.t. Vecino), Cuadrado. PANCHINA Munua,Alonso, Roncaglia, Compper, Bakic, Rebic,Mati Fernandez, Wolski, Yakovenko.ALLENATORE MontellaESPULSI nessunoAMMONITI Gonzalo Rodriguez per gioco scorretto, Cuadrado e Borja Valero per c.n.r.CAMBI DI SISTEMA dal 32’ s.t. 3412, dal 43’s.t. 424BARICENTRO MOLTO ALTO 58,8 metriARBITRO Banti di LivornoNOTE paganti, incasso, abbonati e quota n.c.Tiri in porta 23. Tiri fuori 46. In fuorigioco30. Angoli 46. Recuperi p.t. 1’: s.t., 5’
I giocatori della Fiorentina accanto a Cuadrado, finito a terra dopo il secondo gol. Niente di grave IPP
Vertice societarioFiducia a tempo,ma l’allenatorepotrebbe restarefino al Bologna
Di Carlo in poleper la successionein panchinaIn lizza ancheCorini e Calori
Juan Cuadrado, 25 anni,
colombiano, èalla seconda
stagionecon la
FiorentinaSESTINI
LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 19
SERIE A 9a GIORNATA
le Pagelle DI STEFANO CIERI
SOSTANZA RADU, BIGLIA LUCIDOIBARBO LOTTA, PISANO REGALA
LAZIO 6MARCHETTI 5,5 Incertezze nonda lui: un’uscita a vuoto, un tirotelefonato (di Nainggolan) nontrattenuto.PEREIRINHA 6 C’è sempre.NOVARETTI 6 Salvataggioprovvidenziale su Ibarbo, azionenella quale però si fa male. Escepoi nell’intervallo.CIANI 6 Come al solito. Un po’scomposto, ma (quasi) sempreefficace.CANA 6 Fa sentire i muscoliquando il Cagliari prova la rimonta.RADU 6,5 L’equilibratore delladifesa. Recupero importante perPetkovic.ONAZI 6,5 Bene nel primo tempo,ancora meglio nella ripresa.BIGLIA 6 Ci mette un po’ acarburare, ma poi diventa uno deipiù lucidi.EDERSON 5 Parte interno sinistro,ma si va spesso ad accentraresenza mai trovare il varco giusto.
h 7IL MIGLIOREKLOSE
Entra e cambia la partita. Un gole il rigore conquistato cheCandreva trasforma. Unico neo,il 30 divorato.
CANDREVA 7 A destra o a sinistrale sue discese sono sempremicidiali. Freddo e decisivo dagliundici metri.PEREA 5,5 Tanto impegno, mapoche giocate determinanti.ANDERSON 5,5 Tocchi vellutati emolte pause. I numeri ci sono,deve trovare forza e continuità.(Cavanda s.v.)ALL. PETKOVIC 6 Scelte inizialiche lasciano un po’ perplessi. Magioca molto bene la carta Klose.
GLI ARBITRI MASSA 6,5 Direzione pulita: rigore ineccepibile,giusto lo scarso ricorso ai cartellini.Bianchi 6–Paganessi 6; Rizzoli 6–Pinzani 6
CAGLIARI 5AGAZZI 6 Sui gol non può nulla, peril resto ordinaria amministrazione.PERICO 6 Tiene sia controAnderson sia contro Candreva. Poiil ginocchio scricchiola ed esce.PISANO 5 Va in «corto» e regalaalla Lazio un rigore evitabile.ROSSETTINI 5,5 Sovrastato daKlose sul gol che sblocca la gara.Impacciato anchesuccessivamente.ASTORI 6 Tiene bene dietro e inavanti sfiora il gol che potevariaprire la gara.MURRU 5,5 Sporca (di mano,peraltro) il cross di Candrevafacendolo così diventare uncomodo assist per l’10 di Klose.DESSENA 5,5 Corre senza maitrovare la posizione giusta.CONTI 6 Poco ispirato nelleconclusioni, ma è il solo che nonperde la bussola.NAINGGOLAN 5,5 A scartamentoridotto nella costruzione, cicca unapalla che si poteva sfruttare meglio.CABRERA 5 Inizio promettente, poisi sgonfia subito e sparisce.COSSU 5,5 Il suo ingresso nondetermina il cambio di passosperato da Lopez.SAU 6 Un paio di sue iniziativemeriterebbero miglior sorte.PINILLA 5 Si piazza davanti,aspettando la palla giusta che nonarriva mai.
h 6IL MIGLIOREIBARBO
Lotta senza pause, dando unamano pure in difesa. Novaretti glinega un probabile gol.
ALL. LOPEZ 5,5 Cagliari pocoreattivo. Il sospetto è che la partitanon sia stata preparata nel modogiusto.
LAZIO 2
CAGLIARI 0PRIMO TEMPO 00MARCATORI Klose al 7’, Candreva su rigore al10’ s.t.
LAZIO (433)Marchetti; Pereirinha, Novaretti (dal 1’ s.t.Ciani), Cana, Radu; Onazi, Biglia, Ederson (dal1’ s.t. Klose); Candreva, Perea, Felipe Anderson (dal 42’ s.t. Cavanda).PANCHINA Berisha, Strakosha, Elez, Ledesma, Hernanes, Gonzalez, Keita, Floccari,Tounkara.ALLENATORE Petkovic.CAMBI DI SISTEMA dal 1’ s.t. 4231BARICENTRO MEDIO 51, 7 metriESPULSI nessuno.AMMONITI Ciani per gioco scorretto.
CAGLIARI (4312)Agazzi; Perico (dal 44’ p.t. Pisano), Rossettini, Astori, Murru; Dessena, Conti, Nainggolan; Cabrera (dal 25’ s.t. Cossu); Sau (dal 14’s.t. Pinilla), Ibarbo.PANCHINA Avramov, Ariaudo, Eriksson,Nenè.ALLENATORE Lopez.ESPULSI nessuno.AMMONITI Pisano per c.n.r.CAMBI DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO MEDIO 51,6 metri
ARBITRO Massa di Imperia (BianchiPaganessi; RizzoliPizzani).NOTE paganti 13.479, abbonati 23.106, quota e
incasso non comunicati. Recuperi: 2’ pt, 2’ st. An
goli 45. Tiri in porta 4 (di cui un palo)5. Tiri fuori
56. In fuorigioco 21. Miroslav Klose, 35 anni, infila di testa il gol dell’10. È il secondo centro stagionale del tedesco IPP
Klose+CandrevaLa Lazio ripartePetkovic respiraCagliari k.o. in 3 minuti: decisivo l’ingressonella ripresa del tedesco. Buu isolati a Ibarbo
ta dignità. Quel che ci vuolein vista della trasferta di mercoledì a San Siro col Milan,dove a ballare in panchina, aquesto punto e per ora, restail solo Allegri. A fare le spesedi questa piccola resurrezione un Cagliari ordinato e fintroppo composto, quasi a nonvoler disturbare più di tanto.
Uno e due Petkovic buttadentro Klose all’inizio dellaripresa, mossa quanto mainecessaria vista la sterilità offensiva della squadra fin lì sospinta solo dalle folate diCandreva, dove i baby Perea,che coglierà un palo nella ripresa, e Felipe Anderson nondecollano ed Ederson fa sce
na quasi muta. Al suo postoKlose risolve tutto in tre minuti, prima schiacciando inrete di testa il cross di Candreva deviato (col braccio)da Murru, e poi guadagnando il chiaro rigore sull’ingenuo Pisano, che Candrevatrasforma, chiudendo la pratica con 35 minuti di anticipo.Si ha quasi l’impressione chela presenza del tedesco, finqui un solo inutile gol stagionale con la Juventus (14) etanta infermeria, restituiscaalla Lazio l’autostima perduta, prima ancora che la qualità di un gioco che sembra essersi smarrito tra i troppidoppioni del cervellotico calciomercato di Lotito (conte
stato dalla curva che nel primo tempo si è distinta ancheper qualche buuu a Ibarbo).
Linea verde Lazio Petkovcaveva provato con quella.Klose in panchina e insieme alui Hernanes e Ledesma.Dentro, tutti insieme, Perea,Felipe Anderson e Onazi, sessant’anni in tre, per cercare didare un po’ di nerbo e vitalitàa una squadra apparentemente rassegnatasi all’anonimato. Un cospicuo turnoverrispetto al giovedì di Cipro ealla domenica di Bergamo,ma la sensazione è più che altro quella di avere poche ideee per di più confuse. Non sicapisce bene quanto delegittimato da Lotito, Petkovicsembra avere smarrito partedel suo fascino. E con esso ilcarisma necessario per ridestare la bella addormentata.Quasi che i fluidi magici siano finiti tutti sull’altra sponda del Tevere, chez Rudi Garcia. Poi, il ritorno all’antico.Un usato sicuro che non tradisce e che tiene la Lazio inlinea di galleggiamento.Complice un Cagliari che osatroppo poco e nel quale Lopezinsiste chissà perché con l’inconsistente Cabrera alle spalle di Ibarbo e Sau (poi Pinilla). Con un po’ più di spregiudicatezza, il primo tempo poteva pure prendere un’altrapiega.
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LO SPOGLIATOIO IBARBO: «NON HO SENTITO I BUU»
Il tecnico biancoceleste: «Io mai a rischio»
(stop.) L’ultima volta, il 5gennaio, i «buu» erano statimolto più marcati. Questa volta èsuccesso in una sola occasione.E alla fine Ibarbo ha dichiarato:«I buu razzisti? Non me ne sonoaccorto, è tutto a posto».Il tecnico del Cagliari, DiegoLopez, ha dovuto più che altropreoccuparsi di Miro Klose: «Luiha cambiato la partita e decisola sconfitta». Buon per VladimirPetkovic, che si rialza: «Manessuno della società mi hamandato segnali negativi. Tra
primo e secondo tempo abbiamosentito la pressione dei tifosi».Marchetti, invece, ha parlato coni tifosi, prima e dopo la partita,del battibecco di Nicosia.
SERIE B IL POSTICIPO DELL’11a GIORNATA
NovaraCesena, quanti brividiBURIOLIMADDALUNO
Il Cesena ha assistito inpoltrona alle vittorie di Lanciano ed Empoli ed è partito perNovara con l’intenzione disfruttare l’onda lunga di risultati positivi (14 punti nelle ultime 6 partite) e l’ottimo trendin trasferta (3 vittorie a Crotone, Trapani e Castellammare diStabia, sconfitta soltanto a Palermo) per non perdere il contatto con le due davanti. Dovràfare i conti con un Novara incrisi nera, reduce da 3 sconfittedi fila senza segnare neppureun gol (non vince dal 14 settembre, 10 contro il Padova).Prima della partita, all’ingresso della tribuna centrale, verràscoperta una targa in memoriadi Arpad Weisz, l’ex allenatoreebreo di Novara, Inter e Bologna morto nel campo di concentramento di Auschwitz.
Qui Novara Uomini contati indifesa per Aglietti, che non recupera Potouridis e Bastrini econvoca il baby Dondoni. Rientra Rigoni, nell’inedito 442 asinistra spazio a Lazzari conPesce in difesa. In avanti Gonzalez è il punto fermo, con Comi in vantaggio su Iemmelloper fargli da spalla. Squalificati Perticone. Diffidati Pesce.
Qui Cesena D’Alessandro nonè partito per Novara, così comegli altri infortunati Bangoura,Nadarevic e Rodriguez. Tornano Capelli, Camporese e Alhassan. In difesa il ballottaggio ètra Consolini e Almici, che partono più o meno alla pari, mentre a centrocampo De Feudis èfavorito su Tabanelli. Non èesclusa da parte di Bisoli unarivoluzione totale, con il passaggio al 352. Squalificatinessuno. Diffidati Volta.
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L’ALTRO POSTICIPO
Domani il Cittadellaè in casa con l’Avellino
L’11a giornata si chiuderà domani alle 20.30con l’inedito posticipo del martedì tra Cittadella eAvellino (arbitro Saia di Palermo), reso necessariodall’annuale Fiera Franca. Nel Cittadella ancora aparte Montini e Donnarumma. Nell’Avellino stopper Terracciano, Fabbro e Castaldo (affaticamentomuscolare), indisponibili anche Togni e Abero: tra ipali dovrebbe rientrare Seculin, a centrocampol’ex De Vito è favorito rispetto a Bittante.
LA SITUAZIONE La classifica dopo 11 partite:Lanciano p. 25; Empoli 23; Cesena* 20; Crotone19; Avellino* e Palermo 18; Spezia 17; Varese 16;Modena 15; Cittadella*, Brescia e Latina 13; Siena(5) e Trapani 12; Carpi* e Pescara 11; Novara eTernana 10; Bari (3) e Reggina 9; Padova* 7; JuveStabia 5. (* una partita in meno). Così il prossimoturno. Venerdì (ore 12.30): VareseJuve Stabia.Venerdì (ore 15): CesenaTernana; CrotoneNovara; LatinaReggina; PadovaSpezia; PescaraBrescia; TrapaniCarpi; ModenaLanciano;EmpoliBari. Sabato (ore 15): SienaCittadella.Domenica (ore 12.30): AvellinoPalermo.
REGGIO CALABRIALa Reggina cambia ancora,stavolta gli assettisocietari. Dopo l’esonero diAtzori e l’arrivo di Castori, èil CdA della società aessere azzerato. Lillo Foti(nella foto) ha rassegnatole dimissioni dalla carica dipresidente del CdA, cosìcome gli altri due componenti, Enzo Romeo ePasquale Favasuli. Foti sgombra il campo dalletante illazioni che sono cominciate a circolare,compresa quella di attività dei commissariprefettizi legate alla concessione ventennale delGranillo. «E’ un atto dovuto, non c’è niente di cuipreoccuparsi. Il CdA ogni tre anni va rinnovato,non uscirò dalla Reggina». L’assemblea dei soci èfissata per il 4 novembre. Il patron possiede il 70%delle quote, quindi determinerà la formazione deifuturi assetti societari che potrebbero anchepreludere a ulteriori variazioni in ambito tecnico.
Rosario De Luca
NOVARA
CESENANOVARA(442)1 KOSICKY27 SALVIATO25MORI5 LUDI23PESCE8 MARIANINI6 BUZZEGOLI26GENEVIER20LAZZARI19 GONZALEZ11 COMIAll. AGLIETTI
PANCHINA33 Tomasig,20 Vicari, 4 Faragò,10 Katidis,14 Rigoni, 21Parravicini,7 Lepiller, 9 Rubino,31 Iemmello.
CESENA(4312)22CAMPAGNOLO27 CONSOLINI14 VOLTA37 CAPELLI33RENZETTI8 DE FEUDIS34CASCIONE10 COPPOLA16 GARRITANO17 DEFREL19 SUCCIAll. BISOLI
PANCHINA36 Coser, 2 Almici,6 Camporese,15 Krajnc,5 Alhassan,23 Tabanelli,24 Capellini, 30Arrigoni, 11 Granoche.
ARBITRO Roca di FoggiaGUARDALINEE Bolano CarbonePREZZI da 13 a 30 euroTV Sky Sport 1 HD, Supercalcio HD, Calcio 1 HD e Premium Calcio
LA SVOLTA
Reggina, ora arrivanole dimissioni di Foti
ORE 20.30
RUGGIERO PALOMBOROMA
Sarà pure un’aquila cuipesano gli anni, 35, gli acciacchi e magari pure i reumatismi. Ma quando si trattadi volare non c’è che lui, Miroslav Klose, il cui processo diidentificazione con l’aquilabiancoceleste è assoluto. Entra e in due minuti un altro00 da galleria degli orrori come quello di Cipro diventaper la Lazio una vittoria nettae tanto necessaria. Buona perscacciare la contestazione,che s’era fatta viva all’intervallo, e per ridare alla classifica, col settimo posto, una cer
Marchetti discute con i tifosi
20 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013
SERIE A 9a GIORNATA
José Crespo, 26 anni, spagnolo, realizza il gol per il Bologna ANSA
BOLOGNA 1
LIVORNO 0PRIMO TEMPO 10MARCATORE Crespo al 3’ p.t.
BOLOGNA (3511)Curci; Sorensen, Natali, Mantovani; Crespo(dal 9’ s.t. Garics), Kone, Krhin, Laxalt (dal 34’s.t. Perez), Cech (dal 1’ s.t. Morleo); Diamanti;Cristaldo.PANCHINA Agliardi, Radakovic, Antonsson,Della Rocca, Pazienza, Christodoulopoulos,Moscardelli, Acquafresca, Bianchi.ALLENATORE Pioli.CAMBI DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO MEDIO 54,1 metriESPULSI nessunoAMMONITI Diamanti per gioco scorretto, Cristaldo per c.n.r.
LIVORNO (352)Bardi; Coda, Emerson, Ceccherini; Schiattarella, Luci, Duncan (dal 9’ s.t. Piccini), Biagianti, Mbaye (dal 38’ s.t. Borja); Paulinho,Emeghara (dal 1’ s.t. Siligardi).PANCHINA Anania, Aldegani, Valentini, Rinaudo, Gemiti, Decarli, Lambrughi, Benassi, Mosquera. ALLENATORE Nicola.CAMBI DI SISTEMA 3421 dal 9’ s.t.; 343dal 38’ s.t.BARICENTRO MEDIO 53,9 metriESPULSI nessunoAMMONITI Piccini per gioco scorretto, Codaper c.n.r.
ARBITRO Tagliavento di Terni.NOTE spettatori 8.498, incasso 42.648 euro; ab
bonati 13.295, quota 124.954 euro. Tiri in porta
42. Tiri fuori 37. In fuorigioco 22. Angoli 56.
Recuperi: p.t. 0’; s.t. 4’
ANDREA TOSIBOLOGNA
Con un gol di faccia, gettandosi in mezzo ai centrali avversari, José Angel Crespo entranella storia centenaria dei match winner rossoblù. Il suo sigillo in avvio di gara, tanto rocambolesco nella dinamica quantoprezioso per la classifica, è lanemesi di questo Bologna cheha in organico tanti giocatorioscuri e inutilizzati tra i quali,fino a otto giorni fa, figurava anche questo esterno spagnolo rimasto sempre ai margini dellescelte tecniche in tre stagionipassate sotto le Due Torri conl’intermezzo non positivo di Verona. La deviazione di Crespo,alla seconda presenza da titolare, regala al Bologna la primavittoria stagionale in serie A, unrisultato che consente a Pioli disalvare la panchina a forte rischio alla vigilia, e alla squadradi lasciare l’ultimo posto e seda
re la tensione dei tifosi semprecontrari alla gestione societaria.Un’altra primizia è la difesa rimasta imbattuta dopo i 22 golincassati nelle 8 giornate precedenti. Viceversa, questo 01 fasuonare un forte campanellod’allarme in casa Livorno che alDall’Ara deve subire la quartasconfitta di fila, una brutta striscia per la panchina di Nicola,oggi meno solida di un mese fa.
Svolta veloce La partita allaquale il Bologna chiedeva trepunti in qualunque modo perresistere alla crisi, svolta subito all’inizio. Due occasioni inapertura sono decisive. Il Livorno dopo 40” spreca unapallagol clamorosa: sull’angolo di Duncan, la difesa bolognese buca la respinta propriocon Crespo, sulla parabola siavventano Paulinho e Mbaye,entrambi lasciati soli davanti aCurci, ma per fortuna del portiere i due livornesi si ostacolano a vicenda e il colpo di testa dell’attaccante brasilianosi perde alto. Scampato il pericolo, il Bologna passa nell’azione successiva. Cech ribalta al centro un lancio di Laxalt, stavolta Crespo non sbaglia l’intervento, gli bastaimpattare il pallone col voltoper mettere fuori causa lamarcatura di Emerson e Ceccherini nonché Bardi che nonesce nell’area piccola.
Poca qualità E’ solo il 3’ manei rimanenti 92’ succede molto poco. Il Bologna sta attentodietro mentre il Livorno, costretto a fare la partita che nonvoleva, sbaglia tanti passaggi esolo su una punizione di Emerson chiama Curci alla parata.La qualità del gioco è veramente povera, il ritmo non c’è.Emeghara non pervenuto, gliinnesti di Nicola nella ripresacambiano il passo ma non lapericolosità degli ospiti. Un sinistro di Siligardi sibila fuori dipoco mentre Diamanti, l’altroex molto atteso, cerca il raddoppio di testa ma il suo tentativo è troppo centrale. Dopotanti bocconi amari, al Bologna va bene così.
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SALTERÀ IL CAGLIARI
L’ex Diamanti«Punti preziosima calcio bastardo»
«Avevamo bisogno dei 3punti come il pane ed è unavittoria di cuore. Certo che ilcalcio è strano e bastardo».L’ex Diamanti che è statoammonito e salterà la prossimaa Cagliari commenta così ilprimo successo stagionale.«Una gara complicata ma disostanza e attenzione. Questo10 meritato e sofferto nonrisolve però tutti i problemi edobbiamo migliorare tanto»avverte il tecnico Pioli, chesalva la panchina mentre il suocollega Nicola non si sente indiscussione: «Nessunomeritava più di un punto, orasono più fiducioso di prima».
Nicola Zanarini
le Pagelle
DI A.TO.
CURCI, PRIMADA IMBATTUTOEMEGHARAÈ UN FANTASMA
BOLOGNA 6CURCI 6 La prima partita senzaincassare gol va festeggiata con lavittoria.SORENSEN 6 E’ fortunato perchédalle sue parti agisce lo spentoEmeghara.NATALI 6,5 Usa la ramazza espazza quello che gli passa vicino.MANTOVANI 6 Qualche buonadiagonale, in via di miglioramento.
h 7IL MIGLIORECRESPO
Quando un rincalzo diventa matchwinner. Si fa male nella ripresa.
GARICS 6 Tiene la posizioneavanzando quando serve.KONE 6 Il più sacrificato nel ruolonon suo.KRHIN 6 Non sempre convincentema ci mette il fisico.LAXALT 6 Un bel cross perDiamanti (PEREZ S.V.).CECH 6 Fa l’assist del gol.MORLEO 5 Cambio negativo, si fasempre infilare da Piccini.DIAMANTI 6,5 Sempre utile, mancail raddoppio di testa, l’ammonizionegli costerà Cagliari.CRISTALDO 6 Galleggia tra le linee,tiene vivi molti palloni.ALL. PIOLI 6 Insiste su Crespo e fabene.
LIVORNO 5,5BARDI 6 Non esce sul gol, para suDiamanti.CODA 6 Fa il suo lavoro.EMERSON 5,5 Si fa anticipare daCrespo mancando la diagonale.CECCHERINI 5,5 Idem come sopra:quando i centrali non chiudono.
h 6,5IL MIGLIORESCHIATTARELLA
Cambia ruolo in corsa, datrequartista è più efficace.
LUCI 6 Al solito tanta sostanza.BIAGIANTI 5,5 Parte bene e arrivamale.DUNCAN 5 Fuori partita.PICCINI 6 Nella ripresa apre ilturbo, doveva giocare di più.MBAYE 6 Ostacola Paulinhosull’occasione iniziale, tiene bene lafascia (BORJA S.V.).PAULINHO 5,5 Si divora ilvantaggio dopo 40”.EMEGHARA 4,5 Non ne azzeccauna.SILIGARDI 6 Il suo sinistro mette ibrividi, ma non è ancora al meglio.ALL. NICOLA 5,5 La quartasconfitta di fila comincia a metterepressione anche sulla suapanchina, meglio i cambi dei titolari.
GLI ARBITRITAGLIAVENTO 6 Direzionefacilitata dal ritmo moltobasso che lo induce a usarei cartellini con parsimonia.Marzaloni 6Iannello 6,5Giacomelli 6Ghersini 6.
La coreografia dei tifosi del Catania sulla discriminazione LIVERANI
CATANIA 0
SASSUOLO 0
CATANIA (433)
Andujar; Izco, Gyömber, Rolin, Biraghi;Almiron (dal 33’ s.t. Leto), Tachtsidis(dal 25’ s.t. Guarente), Plasil; Keko (dal10’ s.t. Maxi Lopez), Bergessio, Castro.PANCHINA Frison, Ficara, Capuano,Freire, Petkovic.ALLENATORE De Canio.CAMBIO DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO ALTO 56 metriESPULSI Il presidente Pulvirenti al 41’s.t. per proteste.AMMONITI Bergessio per proteste.
SASSUOLO (352)
Pegolo; Marzorati (dal 41’ s.t. Acerbi),Bianco, Antei; Schelotto, Kurtic, Magnanelli, Missiroli, Longhi; Floro Flores(dal 32’ s.t. Zaza), Berardi (dal 15’ s.t.Laribi). PANCHINA Pomini, Rosati, Gazzola, Rossini, Ziegler, Marrone, Chibsah, Farias. ALLENATORE Di Francesco.CAMBIO DI SISTEMA dal 15’ s.t. 3511.BARICENTRO MEDIO 52,10 metriESPULSI Lorieri (preparatore dei portieri) al 45’ p.t.AMMONITI Magnanelli, Laribi giocoscorretto.
ARBITRO Tommasi di Bassano delGrappa.NOTE Spettatori paganti 2.159, incasso
23.825 euro; abbonati 10462, quota non co
municata. Tiri in porta 32. Tiri fuori 33. In
fuorigioco 33 . Angoli 52. Recuperi: p.t. 2’;
s.t. 4’.
FRANCESCO CARUSOCATANIA
Nessuna scossa, zero gol,niente vittoria. Il cambio di allenatore non dà nuovo impulsoal Catania che precipita al penultimo posto sebbene in coabitazione con il Bologna e lostesso Sassuolo. In una settimana De Canio non poteva armare la rivoluzione, certo, maanche a livello psicologico lasquadra non è riuscita a destarsi dal torpore. I rossazzurri sono oggi gli ultimi della classesul piano dei gol segnati (6)che è il principale problemache affligge i siciliani. Volendoperò vedere il bicchiere mezzopieno si potrebbe dire che alneotecnico etneo mancavano 8giocatori: l’intero reparto difensivo e Barrientos, costrettoa dare forfeit all’ultimo momento per un problema allaschiena. E non avere preso golnonostante una retroguardia
del tutto inedita e con 2 elementi del ’92 (il giovane slovacco Gyömber e Biraghi) èuna buona notizia. Anche se ilSassuolo in verità fa poco oniente per approfittare delleemergenze catanesi.
Manovra sterile Di Francescoinizia con il solito modulo, mail 352 in questo caso è in realtà un 532: gli esterni Schelotto e Longhi spingono pochino esi concentrano di più in copertura. Il tecnico degli emilianiopta per il duo BerardiFloroFlores, con Missiroli mezzalasinistra. Nel primo tempo neanche un tiro nello specchiodella porta: Andujar rimaneinoperoso per tutta la partita. IlCatania tiene il baricentro altoe comanda il gioco ma inutilmente. In avanti Keko e Castrosostengono Bergessio che nonarriva mai al tiro e verso la finedel primo tempo si fa anticipare da Pegolo all’altezza dell’area piccola.
Con 4 punte L’unica parata ilportiere ospite la compie su uncolpo di testa di Plasil quasi abotta sicura su assist di Tachtsidis. A proposito: il greco comincia a mostrare segni di crescita. Ma dove non si muove foglia, come si diceva, è là davanti. Prima del riposo il Sassuoloprova ad affacciarsi in area rossazzurra. Floro Flores ingaggiaun corpo a corpo con Rolin, alla fine ha la peggio l’emilianoma le sue proteste sono inutili:il fallo, comunque, se c’è iniziafuori area. Questo è l’unicoguizzo della prova impalpabiledel trentenne napoletano. DeCanio manda in campo MaxiLopez (un tiro dalla distanza estop) e anche Leto schierandotutto il potenziale offensivo adisposizione. Ma non è giocando con 4 punte che si risolve ilproblema. E al tramonto dellagara per un soffio non segna ilSassuolo: Zaza (appena subentrato a Floro) imbeccato da unlancio di Missiroli in fuorigioconon segnalato dall’arbitro,scarta persino Andujar che però lo sbilancia e manca il bersaglio a porta vuota. Giusto così.
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Catania, soloun brodinoIl Sassuolosi accontentaLa cura De Canio non risolve il problemadel gol. E nel finale Zaza sfiora la beffa
MA I TIFOSI FISCHIANO
De Canio positivo«La squadrasta reagendo»
Il Massimino fischia econtesta, il «deb» De Caniocoglie il lato positivo delpareggio interno: «Ci èmancato il gol, ma sul pianocaratteriale, la squadra hareagito come speravo. Cisono troppe assenze,lavoreremo al meglio perandare a Torino e giocarcela».Di Francesco, anche lui, vedeun Sassuolo in nettoprogresso: «Abbiamo rettol’iniziativa del Catania e siamorimasti uniti. Certo che conZaza, nel finale, avremmopotuto segnare, ma dopo averpreso mille mazzate qui nonabbiamo beccato gol».
Giovanni Finocchiaro
le Pagelle
DI F.C.
GYÖMBER OKFARO PLASILMAGNANELLI C’ÈBERARDI GRIGIO
CATANIA 5ANDUJAR 6 Mai impensierito, se lacava con un po’ di fortuna nell’unicaoccasione emiliana.IZCO 6 Considerato il suo recuperoin extremis, se la cava.GYÖMBER 6,5 Un esordio datitolare coi fiocchi.ROLIN 6 Bravo a chiudere i varchi.BIRAGHI 6 Verticalizza.ALMIRON 6 Usa le maniere fortiquando serve. (LETO S.V.)TACHTSIDIS 6 In crescita, mostrapiccoli progressi. (GUARENTE 6Svolge il compitino).
h 6,5IL MIGLIOREPLASIL
Detta i tempi, mette ordine acentrocampo e sfiora il gol.
KEKO 6 Impegno, corsa e qualchebuona sgroppata.MAXI LOPEZ 6 Si danna l’anima maper lui solo un tiro nello specchiodella porta.BERGESSIO 6 L’impegno è fuoridiscussione, ma servirebbero I suoigol.CASTRO 5 Non riesce a mettersi inevidenza, meritava la sostituzione.ALL. DE CANIO 6 Poco tempo adisposizione e troppe assenze, perlui 400 risultati utili in carriera.
SASSUOLO 5,5PEGOLO 6,5 Un paio di buoniinterventi, su Plasil il più difficile.MARZORATI 6 Opposto a Castronon ha difficoltà a neutralizzarlo.ACERBI 6 Disputa gli ultimi 50’quelli più tranquilli.BIANCO 6,5 L’ex rossazzurro se lacava bene contro Bergessio.ANTEI 6 Appena sufficiente.SCHELOTTO 5,5 L’ex etneo sbagliamolto, sfiora il palo alla fine.KURTIC 6 Lotta e dà una mano afare filtro a centrocampo.
h 6,5IL MIGLIOREMAGNANELLI
Detta i tempi dei suoi e aiuta lasquadra a risalire
MISSIROLI 6 Festeggia 100 gare inA con una gara volonterosa.LONGHI 5,5 Bada più a difendereche a fluidificare.FLORO FLORES 5 Si vede poco eniente, non tira mai.ZAZA 5,5 Si divora l’unica palla golBERARDI 5 Non si vede quasi pernulla, andava sostituito prima.LARIBI 6 Si piazza in mezzo eriesce a fare filtro.ALL. DI FRANCESCO 5,5 Un po’troppo rinunciatario, il pareggio nonserve molto ai suoi.
GLI ARBITRITOMMASI 5 Non vede ilfuorigioco di Zaza lanciato arete e non fischia un fallo sullostesso attaccante.Pegorin 5,5GIachero 5,5;Ciampi 6Pairetto 6.
Crespogole Pioli si salvaLivorno giù:4° k.o. di filaIl Bologna vince e lascia l’ultimo postoToscani in caduta libera: Nicola traballa
LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 21
Serie A / 9ª GIORNATA
RISULTATI CLASSIFICA MARCATORI
PROSSIMO TURNO
CONCORSI
La crisi del Milan, ilruolo scomodo di Balotelli, laRoma di Garcia praticamenteperfetta e la risposta dellaJuve alle critiche di iniziostagione. Questo e moltoaltro in Gazza Offside, dalle10 su Gazzetta.it con icommenti di Nicola Berti el’analisi di Alberto Cerruti eNino Morici. Guarda tutti i golpiù belli della giornata epartecipa via social con noi
Gazzetta.it
CHI FERMA LA ROMA?TORNA GAZZA OFFSIDECON BERTI DALLE 10
N. 75DEL 27/10/2013
TOTOCALCIO COLONNA VINCENTE1X21122X211121
TOTOGOL COLONNA VINCENTE1351231198
Domani, ore 20.45ATALANTAINTERMercoledì 30 ottobre, ore 20.45CAGLIARIBOLOGNAFIORENTINANAPOLIGENOAPARMAJUVENTUSCATANIALIVORNOTORINOMILANLAZIOSASSUOLOUDINESEVERONASAMPDORIAGiovedì 31 ottobre, ore 20.45ROMACHIEVO
Brusca diminuzione delle reti segnaterispetto al turno precedente, in questoweekend sono state 23, ben 14 in menorispetto alla scorsa giornata.In testa alla classifica marcatori c’èsempre Giuseppe Rossi nonostante siarimasto a secco al Bentegodi con ilChievo; hanno invece segnato unadoppietta il suo compagno di squadraCuadrado, Higuain (due reti su calcio dirigore) e Parolo: per il colombiano dellaFiorentina e l’argentino del Napoli sitratta della prima doppietta in Serie Amentre l’italiano del Parma ne avevarealizzata già una un mese fa sempreal Tardini contro l’Atalanta.
8 RETI Rossi (2, Fiorentina).6 RETI Palacio (Inter); Cerci (3, Torino).5 RETI Tevez (1, Juventus); Hamsik eHiguain (2, Napoli); Parolo (Parma);Jorginho (4, Verona).4 RETI Denis (Atalanta); Vidal (1,Juventus); Candreva (2, Lazio); Callejon(Napoli); Cassano (Parma); Florenzi(Roma).3 RETI Diamanti (2, Bologna);Barrientos (Catania); Gilardino (Genoa);Cambiasso (Inter); Paulinho (Livorno);Balotelli (1) e Muntari (Milan); Pandev(Napoli); Gervinho, Ljajic (1), Pjanic (1) eTotti (1, Roma); Eder (2) e Gabbiadini(Sampdoria); Cacciatore e Toni (Verona).2 RETI Stendardo (Atalanta); Laxalt(Bologna); Ibarbo, Nainggolan e Pinilla(Cagliari); Paloschi (Chievo); Cuadrado eGomez (1, Fiorentina); Lodi (1, Genoa);Alvarez, Icardi, Milito e Nagatomo(Inter); Pogba (Juventus); Hernanes,Klose e Lulic (Lazio); Birsa, Poli eRobinho (Milan); Rosi (Parma); Benatia(Roma); Berardi (2), Floro Flores e Zaza(Sassuolo); D’Ambrosio e Immobile(Torino); Di Natale e Muriel (1, Udinese);Iturbe, Martinho e Romulo (Verona).1 RETE Bonaventura, Cigarini, Livaja,Lucchini e Moralez (Atalanta); Crespo,Cristaldo, Kone, Moscardelli e Natali(Bologna); Cabrera, Conti, Ekdal e Sau(Cagliari); Bergessio, Castro e Plasil(Catania); Bentivoglio, Cesar, Pellissier,Rigoni e Thereau (Chievo); Aquilani,Borja Valero, Fernandez, Joaquin,Pizarro, Rodriguez e Vargas (Fiorentina);Antonini e Calaio’ (Genoa); Guarin,Jonathan, Rolando e Taider (Inter);Chiellini, Giovinco, Llorente, Pirlo,Quagliarella e Vucinic (Juventus);Cavanda, Dias, Ederson e Perea (Lazio);Emeghara (1), Greco, Luci, Rinaudo eSiligardi (Livorno); Abate, Matri, Mexes eSilvestre (Milan); Britos, Dzemaili e Inler(Napoli); Biabiany, Gargano, Gobbi,Mesbah e Palladino (Parma); Balzaretti,Bradley, De Rossi e Strootman (1,Roma); Mustafi, Pozzi (1) e Sansone(Sampdoria); Schelotto (Sassuolo);Bellomo, Brighi e Farnerud (Torino);Badu, Danilo, Heurtaux e Maicosuel(Udinese); Gomez (Verona).AUTORETI Cacciatore (Verona) proRoma; Rosati (Sassuolo) pro Livorno;Pucino (Sassuolo) pro Inter; Calaiò(Genoa) pro Udinese; Bernardini(Chievo) pro Juventus; Legrottaglie(Catania) pro Genoa; Moras (Verona)pro Inter
RETI NELL’OTTAVA GIORNATA: 23 (4rigori, 1 autorete)
RETI TOTALI: 266 (31 rigori, 7autoreti)
A parità di punti e di partite giocate, la classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti e differenza reti negli scontri diretti se tutti giocati 2) differenza reti globale3) gol segnati 4) ordine alfabetico Le ultime tre retrocedono in serie B. Juventus campione d’Italia, Lecce, Novara e Cesena retrocesse in serie B *sei punti di penalizzazione
CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONE
laMoviolaDI FRANCESCO CENITI FCENITI@GAZZETTA.IT
Pasticcio sui rigori:due favori al Napolie uno alla JuventusMaicon, rosso okay Mertens cerca e trova il contatto con Bellomo: non era rigore
Il contrappasso deirigori. Nella scorsa giornata neerano stati fischiati 11, unrecord (uguagliato)accompagnato dalla buonaprestazione degli arbitri.L’ultimo fine settimana hariportato i numeri nellanormalità (4), ma è daregistrare l’involuzione deidirettori di gara: diversi erroriin area (non c’erano i rigori perJuve e Napoli, può lamentarsi aregione il Milan) e altresbavature sparse (compresi idue anticipi). Si può di sicurofare meglio: da domani è dinuovo campionato.BOLOGNALIVORNO 10Tagliavento di TerniGiornata tranquilla e nulla dasegnalare.CATANIASASSUOLO 00Tommasi di Bassano GrappaEpisodio molto dubbio nelprimo tempo quando Rolinspinge Floro Flores: il fallo iniziafuori area, ma c’è anche untocco vicino alla linea. Nelfinale Zaza è in fuorigioco non
rilevato quando si presentasolo davanti ad Andujar (cherischia toccandolo).CHIEVOFIORENTINA 12Banti di LivornoNon c’è fuorigioco di Cesar sulgol del Chievo. Nel finale diprimo tempo parapigliagenerale (giallo a Cuadrado eRadovanovic per spintereciproche) dopo unaammonizione a Rodriguez perun’entrata su Hetemaj: in realtàil giocatore del Chievo simula inmodo clamoroso. Regolare il 21 di Cuadrado.JUVENTUSGENOA 20Doveri di RomaProtesta la Juve in avvio per lecadute di Pogba e Tevez: nonc’è nulla ed è giusto ammonirel’argentino per simulazione. Ilrigore è concesso poco dopoper il fallo di Biondini suAsamoah: lo sgambetto c’ètutto, ma avviene pochicentimetri fuori area. Difficileda vedere a velocità normaleanche se Doveri non è distante.Nella ripresa altro giallo per
simulazione: lo subisceFetfatzidis (giusto). Nel finale,però, non fischiate duepunizioni al greco, soprattuttouna, il fallo di Bonucci propriosotto gli occhi dell’arbitro.LAZIOCAGLIARI 20Massa d’ImperiaGiusto il rigore concesso allaLazio: Pisano con il braccio vasul pallone dopo un dribbling diKlose.NAPOLITORINO 20De Marco di ChiavariMale De Marco non aiutato daMazzoleni. Il primo rigore al 14’:a velocità normale sembranetto per l’impatto tra Bellomoe Mertens, ma alla moviola siscopre la malizia del belga cheè già in caduta e cerca l’impattoallargando il piede, mentrel’avversario lo ritira. Penaltymolto molto generoso, sarebbestato più corretto non darlo. Ilsecondo alla mezz’ora è unatopica di Mazzoleni (giudice diporta): Glik ha il braccioattaccato al corpo (non puòtagliarselo...) quando respinge
il tiro di Fernandez da distanzaravvicinata. De Marco lasciaproseguire per poi fischiare ilpenalty (su segnalazione diMazzoleni) dopo qualchesecondo e fermando (doppiabeffa per il Torino) unapericolosa ripartenza granata:tre contro due. Nel finale moltidubbi anche sul rosso direttodato a Basha per il fallo suPandev: giudicata chiaraoccasione da gol, ma c’è Vivesin recupero.UDINESEROMA 01Bergonzi di GenovaUn po’ di confusione suicartellini: giallo a Muriel per unasimulazione che non c’è (fallosulla trequarti di Benatia). Poilo stesso Muriel meriterebbe laseconda ammonizione per unadura entrata su De Rossi:graziato. Giusta, invece,l’espulsione a Maicon autore didue irregolarità su Muriel eBadu. Reclama l’Udinese nelrecupero, ma non è da rigore ilcontatto tra Pinzi e Torosidis.
(ParmaMilan pagina 7)
BOLOGNALIVORNO 10
Crespo (B)
CATANIASASSUOLO 00
CHIEVOFIORENTINA 12
Cesar (C), Cuadrado (F), Cuadrado (F)
INTERVERONA 42
Moras (V) autorete, Palacio (I), Martinho(V), Cambiasso (I), Rolando (I), Romulo (V)
JUVENTUSGENOA 20
Vidal (J) rigore, Tevez (J)
LAZIOCAGLIARI 20
Klose (L), Candreva (L) rigore
NAPOLITORINO 20
Higuain (N) rigore, Higuain (N) rigore
PARMAMILAN 32
Parolo (P), Cassano (P), Matri (M), Silvestre(M), Parolo (P)
SAMPDORIAATALANTA 10
Mustafi (S)
UDINESEROMA 01
Bradley (R)
SQUADRE PUNTIPARTITE RETI RIGORI PUNTI
20122013E DIFF.
POSIZIONESTAGIONE20122013
IN CASA FUORI TOTALE IN CASA FUORI TOTALI DIFF.RETI
FAVORE CONTROG V N P G V N P G V N P F S F S F S T R T R
ROMA 27 4 4 0 0 5 5 0 0 9 9 0 0 12 0 11 1 23 1 22 4 4 0 0 14 (+13) 6
NAPOLI 22 5 4 1 0 4 3 0 1 9 7 1 1 12 1 8 5 20 6 14 2 2 2 1 22 (0) 2
JUVENTUS 22 4 4 0 0 5 3 1 1 9 7 1 1 11 4 7 6 18 10 8 2 2 1 1 25 (3) 1
INTER 18 5 3 1 1 4 2 2 0 9 5 3 1 9 7 14 4 23 11 12 0 0 3 2 21 (3) 3
FIORENTINA 18 4 2 2 0 5 3 1 1 9 5 3 1 9 6 10 5 19 11 8 3 3 2 2 15 (+3) 5
VERONA 16 4 4 0 0 5 1 1 3 9 5 1 3 9 4 9 12 18 16 2 4 4 2 2 in B in B
LAZIO 14 5 4 1 0 4 0 1 3 9 4 2 3 10 2 4 10 14 12 2 2 2 1 1 18 (4) 4
PARMA 12 5 3 1 1 4 0 2 2 9 3 3 3 11 9 5 8 16 17 1 0 0 5 5 12 (0) 7
ATALANTA 12 4 3 0 1 5 1 0 4 9 4 0 5 6 3 5 9 11 12 1 0 0 0 0 9 (+3) 15
MILAN 11 4 3 0 1 5 0 2 3 9 3 2 4 6 3 10 13 16 16 0 2 1 0 0 10 (+1) 11
UDINESE 10 5 3 1 1 4 0 0 4 9 3 1 5 7 3 2 7 9 10 1 1 1 1 1 12 (2) 8
TORINO 10 5 1 3 1 4 1 1 2 9 2 4 3 9 8 4 7 13 15 2 4 3 5 5 9 (+1) 13
CAGLIARI 10 4 2 2 0 5 0 2 3 9 2 4 3 7 5 3 9 10 14 4 1 0 1 1 11 (1) 10
SAMPDORIA 9 5 1 1 3 4 1 2 1 9 2 3 4 3 8 6 6 9 14 5 3 3 1 1 10 (1) 12
LIVORNO 8 4 1 1 2 5 1 1 3 9 2 2 5 4 5 5 8 9 13 4 1 1 3 3 in B in B
GENOA 8 4 1 1 2 5 1 1 3 9 2 2 5 4 8 4 6 8 14 6 1 1 2 2 9 (1) 14
CATANIA 6 5 1 3 1 4 0 0 4 9 1 3 5 3 4 3 9 6 13 7 0 0 1 0 11 (5) 9
BOLOGNA 6 5 1 2 2 4 0 1 3 9 1 3 5 8 11 2 11 10 22 12 2 2 2 2 7 (1) 17
SASSUOLO 6 4 1 1 2 5 0 2 3 9 1 3 5 5 14 2 8 7 22 15 2 2 2 2 in B in B
CHIEVO 4 5 1 0 4 4 0 1 3 9 1 1 7 6 10 1 7 7 17 10 0 0 0 0 7 (3) 19
22 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013
MONDO SPAGNA
Madrid post ClasicoAncelotti alla gognaDifensivo, troppo pauroso, «politico» nellescelte antiBarça: la stampa spara sul tecnico
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
FILIPPO MARIA RICCI@filippomricci
MADRID
Su Ancelotti piovono parole che sembrano pietre. Gli esperimenti, l’attitudine e la tardivacorrezione nel Clasico perso alCamp Nou alla stampa spagnolanon sono piaciuti. Per niente. Ecosì Carlo è finito sul banco degliimputati insieme, ironia dellasorte, all’uomo che lui ha accusato di aver condizionato la partitacol Barça, l’arbitro Undiano Mal
lenco. «Ancelotti pauroso Undiano penoso» l’apertura di Marca,«Undiano e Ancelotti incatenanoil Madrid» quello del fondo del direttore di As Relaño, «Ancelottiminimizza il Madrid» l’aperturadello sport del Mundo. E potremmo continuare.
I capi d’accusa 1) Ramos acentrocampo. 2) Bale centravanti. 3) Il difensivismo. 4) La lentezza della reazione. 5) La predilezione per scelte «politiche», ovvero gradite al presidente. Iniziamodalla fine. Nel suo commento inti
tolato «Ancelotti e la politica» ilresponsabile della pagine sportive del Pais, Pepe Samano, questodice dell’allenatore del Madrid:«Ramos è stato il suo Pepe, unmourinhismo, una concessione aipropri tremori, e Bale l’occhiolinofatto all’istituzione. Doppio fallimento, triplo se si aggiunge quello dello stesso Ancelotti, incapacedi fare entrare in partita il Madridfino a che non ha corretto i proprierrori». E ancora: «Nessuno escein maniera peggiore dal Clasicoche Ancelotti», «Ha fatto carrierasotto il giogo di più di un poten
te», «Ha spedito la squadra suMarte lasciandola dispersa, incapace di capire cosa vuole il suo allenatore».
Casino, fiasco, disastro Santiago Segurola, nella sua cronacasu Marca: «La polemica del rigoreoccuperà la settimana ma non nasconde le pessime scelte di Ancelotti. Ha fatto un casino sorprendente con la sua formazione senzaalcun senso. Il piano di Ancelotti èstato un fiasco, un disastro». E ildirettore di As: «Non credo che Ancelotti possa difendere la teoriache Bale sia migliore come centravanti di Benzema o Morata. Ramos a metà campo si spiega con lapaura. Pulsione italiana». Ecco,l’accusa più facile, scontata, populistica: italiano=catenacciaro.Non è così ma Carlo ha offerto ilfianco alla stoccata nazionalpopolare, che doppia quella più personale e diretta, di allenatore che asseconda il presidente. Sul campo èstata una sconfitta di misura, suigiornali, e a livello d’immagine,una Caporetto. Vedremo come reagirà Ancelotti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Carlo Ancelotti, 54 anni AFP
SPAGNA
Villarreal vola:Dos Santos showcontro il Valencia
Giovani Dos Santos
protagonista nel largo
successo del Villarreal sul
Valencia: due gol e un assist
per il messicano. Gran partita
anche di Griezmann: doppietta
del trequartista francese della
Real Sociedad, e l’Almeria è
sempre più sola in fondo alla
classifica. Coi gol di Rakitic e
Samperio vince anche il Siviglia.
10a GIORNATA Ieri SivigliaOsasuna21, VillarrealValencia 41, RealSociedadAlmeria 30, Atl. MadridBetis 50. Oggi GetafeAthl. Bilbao.CLASSIFICA Barcellona 28; Atl.Madrid 27; Real Madrid 22;Villarreal 20; Getafe, Athl. Bilbao,Levante 16; Espanyol 14; RealSociedad, Siviglia, Valencia 13;Elche 12; Granada 11; Valladolid 10;Malaga, Celta, Rayo Vallecano 9;Betis 8; Osasuna 7; Almeria 3.
L’ALTRA BIG
L’Atleticone fa 5 al BetisCome brillail baby Oliver
L a s c o n f i t t a c o nl’Espanyol evidentemente èstato solo un inatteso scivolone. Martedì l’Atletico Madridha battuto 30 l’Austria Viennain Champions, ieri ha demolitoil Betis in Liga: 50, con il Barçache resta solo un punto più su eil Madrid, il grande rivale dicampanile, che scende a 5.
Super Oliver Al Calderon (ein Spagna) c’era grande curiosità per il debutto da titolaredell’ultimo giovane fenomeno, e l’entusiasmo ha preso subito fuoco. Oliver Torres, 19anni il prossimo 10 novembre,ha fatto gol col primo pallonetoccato, dopo appena 14 secondi, mettendo dentro un assist di Koke, altro spagnolo, altro centrocampista molto promettente, appena 21enne egià miglior assistman di questa Liga (7). Simeone sta cercando di proteggere e dosare ilpiccolo Oliver, usandolo colcontagocce (ieri un’ora) e tenendolo lontano dai riflettori,però la cosa rischia di diventare complicata. Il ragazzo giocacon allegria e naturalezza, accompagnate da un talento cheillumina chi ha il cuore biancorosso. La partita si è subitomessa bene per l’Atletico cheha dominato e chiuso la gara ainizio ripresa con una doppietta di David Villa: colpo di testasu cross di Filipe Luis, dribbling e sinistro vincente dopoun rimpallo. Il Guaje ha poi offerto a Diego Costa il suo 11°gol in questa Liga: non ne aveva mai fatti più di 10, e perquesto su di lui litigano Spagna e Brasile. All’ultimo secondo la manita dell’Atleticocompletata dal gol del capitano Gabi.
f.m.r.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ATL. MADRIDBETIS 50MARCATORI Oliver al 1’ p.t.; Villa al 7’ eal 12’, Diego Costa al 19’, Gabi al 47’ s.t.ATL. MADRID (442) Courtois; Juanfran, Miranda, Godín, Filipe Luis; Koke(dal 23’ s.t. Rodriguez), Tiago, Gabi,Óliver (dal 15’ s.t. Adrian); Diego Costa,Villa. All. Simeone.BETIS (4231) Sara (dal 1’ s.t. Andersen); Juanfran, Perquis, Figueras,Dídac Vila; Reyes (dal 1 s.t. Molina),Matilla; Vadillo (dal 18’ s.t. Nono), Igiebor, Cedrick; Chuli. All. Mel.ARBITRO Martinez Munuera.AMMONITI Cedrick (B), Nosa (B)
LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 23
MONDO
SciagurHart!Mou ringraziae vince al 90’Il portiere del City regala il 21 al ChelseaE il tecnico esulta in mezzo ai suoi tifosi
CHELSEA 2
MANCHESTER CITY 1PRIMO TEMPO 10MARCATORI Schurrle (C) al 33’ p.t.;Aguero (M) al 4’, Torres (C) al 45’ s.t.
CHELSEA (4231)
Cech 6; Ivanovic 6, Cahill 6, Terry 5,5, Cole 6; Ramires 7, Lampard 5,5 (dal 20’ s.t.Mikel 6); Hazard 6 (dal 38’ s.t. Eto’o s.v.),Oscar 6, Schurrle 6,5 (dal 20’ s.t. Willian6,5); Torres 7,5.PANCHINA Schwarzer, Luiz, Azpilicueta,Mata.ALLENATORE Mourinho 7.ESPULSI nessuno.AMMONITI Lampard e Ramires per giocoscorretto.
MANCHESTER CITY (4132)
Hart 4; Zabaleta 5,5, Demichelis 5,5, Nastasic 5, Clichy 6; Garcia 5,5 (dal 34’ s.t.Kolarov s.v.), Fernandinho 6; Silva 7, Y.Touré 6, Nasri 6 (dal 30’ s.t. Navas s.v.);Aguero 7 (dal 41’ s.t. Negredo s.v.).PANCHINA Pantilimon, Richards, Milner,Dzeko.ALLENATORE Pellegrini 6.ESPULSI nessuno.AMMONITI Zabaleta, Nastasic e Garciaper gioco scorretto.
ARBITRO Webb 6.
NOTE Spettatori 41.495. Tiri in porta 8 (1traversa)6. Tiri fuori 46. Angoli 36. Infuorigioco 41. Recuperi: 2’ p.t.; 5’ s.t.
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
STEFANO BOLDRINILONDRA
L’uragano in arrivo nelSud dell’Inghilterra potrebberisalire fino a Manchester, dove per il portiere Hart si annuncia nelle prossime ore la resadei conti con Manuel Pellegrini. Il City perde sul campo delChelsea dopo un errore comicodella difesa, dove la stralunatacoppia HartNastasic commette una fesseria colossale. All’ottanta per cento le colpe ricadono sul portiere, che esce fuoridall’area e va quasi a sbatteresul difensore, nel maldestrotentativo di intercettare il lancio di Willian. Il restante ventiricade sulle spalle del difensore che, con Hart in arrivo, potrebbe scegliere una soluzionediversa dal colpo di testa all’indietro, un autentico regalo perTorres in agguato: il centravanti spagnolo, protagonistaassoluto, non sbaglia. Pellegrini evita processi sommari inpubblico, ma è stufo delle gaffedi Hart: «Domani (oggi, ndr)parleremo in privato di questasituazione».
Mou e i tifosi Il 21 al novantesimo scatena Mourinho. L’allenatore portoghese ripete loshow della gara con il Cardiff.Scavalca la zona delle panchine e si lancia tra i tifosi, in mezzo ai quali c’è il figlio José Mario. Mou ha l’aria stravolta. I tifosi lo abbracciano, lo bacianoe qualcuno gli dà anche pacche vigorose che potrebberostendere un elefante. Il collegacileno Pellegrini, antico rivaledei tempi della Liga, non gradisce e al fischio finale rifiutadi porgere la mano al portoghese. «Mio figlio ha l’abbonamento nel settore collocatodietro la panchina avversaria.Volevo festeggiare con lui. Midispiace, ma capisco la rabbiadi Pellegrini. Fa male perdereal novantesimo una gara che ilCity ha giocato bene, anche sealla fine i tre punti premiano lasquadra migliore. Nel primotempo siamo stati straordinarie avremmo potuto goderci l’intervallo con tre gol di vantaggio. Nella ripresa il City è statobravissimo, ma noi non abbiamo mai mollato».
Il film Le parole di Mou sonola fotografia perfetta del match. Nel primo tempo il City siperde nel possesso palla, mentre il Chelsea bada al sodo.Torres ispira l’10 di Schurrlecon un allungo vecchia maniera e sfiora il 20 colpendo l’incrocio dopo un dribbling e untiro a rientrare: avesse segnato, sarebbe crollato loStamford. Torres è onnipresente: divora un gol e costringe Hart a respingere una zuccata. L’altro protagonista dei
Blues è Ramires, che da solo fareparto: Lampard è un’ombra.Nella ripresa, il City ripartecon un altro passo e Aguero,servito da Nasri, piazza la legnata dell’11. Il centravantiargentino è uno spettacolo etrova in Silva la spalla perfetta. Nella squadra di Pellegrinilatita però Yaya Touré, forsesegnato dalla questione razzismo in settimana. Cech si riscatta su Silva e il match èspettacolare. L’agonismo è insalsa inglese, ma i piedi sonospagnoli, brasiliani, belgi e argentini. Mou vuole vincere ebutta nella mischia Eto’o. Unasassata di Ramires e una punizione di Willian non hannofortuna. Serve un colpo a sorpresa e arriva con la comicaHartNastasic. Mou prende eporta a casa. Ora è secondo emostra i muscoli all’Arsenal.La Premier profuma semprepiù di Londra.
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DERBY SUCCESSO DEL SUNDERLAND
Borini abbatte il NewcastlePoyet lascia fuori Giaccherini
LONDRA Il derby del Nordest dell’Inghilterraè sempre più nel segno degli italiani: lo scorsoaprile il 30 del Sunderland sul Newcastle fu lamigliore impresa dell’era Di Canio, ieri nel 21 deiBlack Cats c’è la firma di Fabio Borini. L’attaccanteitaliano ha trovato il primo gol con la maglia delSunderland all’84’: un tiro perfetto ha superato Krule il popolo di casa è esploso. I Black Cats eranopassati al 5’ con il centravanti scozzese Fletcher,ultimo in ordine di tempo a criticare Di Canio: «Citrattava come bambini». Il Newcastle hapareggiato con Debuchy, ma l’inserimento diBorini, al 69’, è stata la mossa vincente del tecnicouruguayano Poyet. Il Sunderland saluta l’ultimoposto, scavalca il Crystal Palace e torna in corsaper salvarsi: «Questo successo può rappresentarela svolta», le parole di Poyet che ha mandato inpanchina Giaccherini. Scelta a sorpresa: l’ex Juve èsempre stato uno dei pochi a fare il suo dovere.
bold
4PREMIER9° TURNO
SIeri
SunderlandNewcastle 21
ChelseaMan. City 21
SwanseaWest Ham 00
TottenhamHull City 10
ClassificaArsenal 22Chelsea 20
Liverpool 20Tottenham 19
Southampton 18Everton 18
Man. City 16Man. United 14
Swansea 11Hull City 11
Newcastle 11Wba 10
Aston Villa 10Fulham 10
West Ham 9Cardiff 9
Stoke City 8Norwich 8
Sunderland 4Crystal P. 3
FRANCIA IL MONACO VINCE, I PARIGINI LO RIAGGUANTANO
Rimontissima Psg:Matuidi fa 22 al 93’Ora è vetta per due
Il St. Etienne usa le maniere forti contro Edinson Cavani, 26 anni AFP
ALESSANDRO GRANDESSO@calciofrancese
PARIGI
Falcao non tradisce, eneppure Cavani che evita alPsg una figuraccia mantenendolo al primo posto, nonostante gli erroracci di Marquinhos.Se il colombiano mette la firmasulla vittoria della squadra diRanieri sul Lione (21), l’exstella del Napoli raddrizza unagara che sembrava di nuovomaledetta contro un St. Etienne che si conferma bestia neradei parigini.
Pasticci Status facilitato dalla serataccia dell’ex centraledella Roma, responsabile dientrambi i gol dei Verts. Al 18’ ilbrasiliano sbaglia il rinvio dalla zona destra del campo e serve direttamente Hamouna perl’assist su Corgnet, che dal limite fucila Sirigu. L’altro pasticcio al 6’ della ripresa, conun altro rinvio sballato in mezzo all’area, sparato sull’incolpevole Motta. Il pallone carambola sul puntuale Hamounache mette dentro. A questopunto il Psg rivive la stessa trama della scorsa stagione quando il St. Etienne rimase imbattuto, con due vittorie (una incoppa di Lega) e un pari. Soloche l’espulsione di Lemoine al13’ cambia il corso degli eventi.E di fatti al 23’ Cavani riduce losvantaggio concretizzandol’azione iniziata da Verratti cheserve sul fondo Maxwell chegira dentro per l’anticipo vincente dell’uruguaiano. Il St.Etienne, stremato, crolla soloal 93’ quando Matuidi buttadentro in area un ultimo pallone, che Cavani lascia sfilare in
gol: un punto che fissa la leadership sul Monaco: pari puntima miglior differenza reti.
Eleganza In realtà il Monacomerita di più. Contro il Lione lasquadra di Ranieri dimentica ilpareggio subito in rimonta aSochaux (22) impostando ladominazione con un dinamico433. Il primo gol al 28’, conObbadi che dal limite raccoglieuna respinta di pugni di Lopese scaglia il destro all’incrocio.Una rete che stordisce il Lioneincapace di sfruttare il regalodel portiere monegasco Subasic che sbaglia il controllo dipiede spalancando la porta aBriand: Kurzawa rimedia inangolo. L’allarme rientra al 36’quando Kurzawa di prima intenzione imbecca Falcao conun taglio da sinistra, allungatoinvolontariamente dalla testadi Moutinho. Il colombiano addomestica il pallone, entra inarea, e punisce Lopes in pallonetto. Nella ripresa il Lione ritrova orgoglio e va in rete con illatitante Gomis che di testa trasforma il servizio da sinistra diBedimo. Un lampo che annuncia la blanda sfuriata dell’ultimo quarto d’ora, tra un palo diCarrasco e un bel colpo di testadi Falcao.
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11a GIORNATA NantesLilla 01; MarsigliaReims 23; BastiaNizza 10;GuingampAjaccio 21; LorientSochaux 21; TolosaRennes 05; ValenciennesEvian 01; BordeauxMontpellier 20; MonacoLione 21; StEtiennePsg 21. CLASSIFICA Psg, Monaco 25; Lilla 23; Nantes 19; Guingamp, Marsiglia, St. Etienne, Nizza 17;Rennes 16; Reims, Bastia, Tolosa 15;Bordeaux 14; Lione, Montpellier, Evian12; Lorient 10; Ajaccio 7; Sochaux 6;Valenciennes 5.
MONDIALE UNDER 17 OGGI ALLE 14 (DIRETTA TV) IN CAMPO GLI AZZURRI NEGLI OTTAVI DI FINALE
L’Italia alla prova MessicoZoratto: «Non sottovalutiamoli»DAL NOSTRO INVIATO
LUCA BIANCHIN@lucabianchin7
DUBAI (Emirati Arabi)
Il pallone del 2013 va dove gli pare, come i nuovi modelli odiati dai portieri. AlMondiale Under 17 stanno percominciare gli ottavi, non esattamente con dei classici tipoInghilterraGermania Ovest.Nel primo spicchio di tabellone, per esempio, ci sono UzbekistanHonduras e GiapponeSvezia e nel mazzo la menoforte arriva dalla Scandinavia.Gli uzbechi hanno subito ungol in tre partite e hanno elimi
nato la Croazia di Halilovic,che da solo costa più dell’interanazionale A uzbeca. I giapponesi invece giocano un calcio adue tocchi tipo Barcellona perché il loro allenatore è un signore alternativo, che ha vistovideo di Guardiola per ore e teorizza il cambio del capitano aogni partita. Una geopoliticadel calcio così strana, insomma, può essere un episodio oun indizio sui possibili, stranipercorsi del calcio del futuro:Spagna, Germania, Francia eInghilterra non si sono qualificate, l’Argentina ha vinto il girone senza impressionare e ilMarocco è tra le 5favorite.
Gli azzurri L’Italia gioca alle14 di Roma contro il Messico,che 2 anni fa ha avviato la rivoluzione vincendo il Mondialino in casa. Questa squadrasembra meno forte, al massimo al livello dell’Italia: Diaz, il
numero 9, è bravo ed Hernandez un’aletta che fa male in velocità, però nessuno pare unastella. «Sono tecnici, giocanobene in fase di possesso – diceil c.t. Zoratto . Da non sottovalutare. Intanto Austria e Croazia sono state eliminate e l’Italia è l’unica europea a esserepassata come seconda». Ha ragione: in questo Mondiale alternativo, il cavallo miglioreper la vecchia Europa siamoancora noi.
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ITALIA (442) Scuffet; Calabresi, DeSantis, Capradossi, Dimarco; Steffè,Romano, Pugliese, Parigini; Cerri, Vido. All. Zoratto.IL PROGRAMMA DEGLI OTTAVI OggiItaliaMessico (diretta ore 14 RaiSport1 ed Eurosport 2), GiapponeSvezia, BrasileRussia e HondurasUzbekistan. Domani UruguaySlovacchia, MaroccoCosta d’Avorio, ArgentinaTunisia e NigeriaIran.
L’azzurro Luca Vido, 16 anni, punta
laNovità
Zenga all’Al JaziraCon lui c’è Oliveira
(l.b.) Zenga torna inpanchina negli Emirati Arabi,dove ha già allenato Al Ain e AlNasr. Ha firmato per un anno emezzo all’Al Jazira, 5° con 8punti in 5 gare. Prende il postodi Luis Milla e in rosa ci sonol’ex milanista Oliveira e ilparaguaiano Nelson Valdez.
GERMANIA
L’altro Borussiaserve il pokerall’Eintracht
Quattro gol per quattro
diversi marcatori (Arango,
Wendt, Herrmann e Raffael),
e il Borussia Monchengladbach
strapazza l’Eintracht
Francoforte confermandosi
quarta forza di Bundesliga.
Netto successo dell’Amburgo a
Friburgo.
10a GIORNATA Ieri FriburgoAmburgo03, Borussia Mon.Eintracht F. 41CLASSIFICA Bayern 26; BorussiaDor., Bayer Leverkusen 25;Borussia Mon. 16; Hertha,Wolfsburg 15; Schalke 04 14;Stoccarda, Hoffenheim, Hannover,Mainz 13; Amburgo, Werder 12;Eintracht F., Augsburg 10;Norimberga 7; Friburgo 5;Braunschweig 4.
Joe Hart, 26 anni, portiere del City e dell’Inghilterra AFP
LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 25
D opo una decina d’anni — e forse per la prima volta in questo millennio — il Clasico
tra Barça e Real sta esaurendo la sua spinta propulsiva. Non è più l’ombelico del mondo, il distillato del meglio che si può vedere nel calcio.Inventandosi lo squadrone dei Galacticos, erastato Florentino Perez a mettere in motola giostra che ha fatto decollare a livelli planetari la sfida con i blaugrana. L’arrivo a Madrid di Figo, Zidane e delRonaldo brasiliano aveva innescatola reazione del Barça: un circolovirtuoso messo in moto da Joan Laporta, capace di portare al Camp
Nou Ronaldinho e di costruire con i giovani, iconsigli di Cruijff e un gioco olandese la squadra più forte e spettacolare del mondo. I Galacticos e i cultori del Tiqui Taca questo hanno fatto: sfidandosi a duello inseguendo la luna si
sono presi l’egemonia sulla Terra. In tuttiquesti anni, il confronto, lo svolgimento,
l’esito e l’epilogo dei match tra blancos eblaugrana ci ha permesso di fare il punto sull’eccellenza del pallone, regalan
doci anche qualche indizio su dove ciavrebbe portato il futuro. A un certo punto la presenza in scena di Cristiano Ro
naldo e Messi ha riassunto bene questo
valore assoluto. Ma meglio di loro hanno fattoGuardiola e Mourinho, che si sono sfidati proponendo il top di due opposti modelli di gioco:quello totale, da dominio del pallone, offensivo, del Pep contro il modello impostato su difesa e contropiede del portoghese. Partite epiche,schegge di assoluto, percorse da un’elettricitàche annunciava il passaggio della storia. Non èpiù così. Ora Barça e Real vivono una transizione, i loro modelli si contaminano, il Clasico ètornato a essere importante per la Liga. Nelmondo l’elettricità viaggia verso altre capitali:la Baviera, forse Parigi e domani chissà.
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loSpuntodi ALESSANDRO DE CALÒ
PERCHÉ BARÇA, REAL E IL LORO CLASICONON SONO PIÙ L’OMBELICO DEL MONDO
IL MILAN DEVE DIVENTARE SQUADRAPER CRESCERE CI VUOLE IL VERO BALO
A lzi la mano chi, all’inizio del campionato,avrebbe detto che, dopo 9 giornate, il Mi
lan di Balotelli, Kakà e Robinho sarebbe statoalle spalle del Parma di Cassano o dell’Atalantadi Denis o addirittura del Verona di Toni. Nessuno, assolutamente nessuno. L’involuzione rossonera, perlomeno quella cui stiamo assistendo, non aveva percentuali di previsione. Novepartite, solo 3 vittorie (tutte in casa) e in trasferta nessuno successo. Il ruolino lontano da SanSiro è imbarazzante: 2 pareggi strappati con identi negli ultimi minuti contro Bologna e Torino (quando ormai non ci credeva più nemmenoAllegri..), e 3 sconfitte contro Verona, Juventuse Parma. Da ieri la parola «rimonta» viene sostituita nel vocabolario milanista da un terminepiù consono al momento: «ricostruzione». Sì,perché i rossoneri devono ancora diventare unasquadra: troppo lenti, troppo prevedibili, spesso disattenti. E, come sempre capita quando siattraversa un periodo nero, ci si mette pure lasfortuna: un malanno improvviso, una squalifica, un calo di forma, un rigorino che non ti danno, un autogol e cose del genere. Non che sipensasse che il Milan di questa stagione fossepronto per la lotta scudetto, ma qualcosa di piùdagli Allegri Boys è lecito attendersi.
Ci si chiede: possibile che la squadra che tie
ne testa al grande Barcellona in Champions League sia la stessa che va in provincia e subisce ilritmo e le invenzioni di Cassano e compagnia?Possibilissimo, e c’è pure una spiegazione tattica: quando il Milan deve fare una partita di contenimento e contropiede (come, ad esempio,contro i catalani) è avvantaggiato: chiude tuttigli spazi e i difensori (che non sono marziani)sono più protetti. Se invece c’è bisogno di costruire, è notte fonda: la squadra si sbilancia,lascia praterie per le galoppate avversarie e làdavanti combina poco o nulla. Difetti strutturaliai quali è difficile porre rimedio semplicementecon un paio di acquisti a gennaio.
E poi c’è la questione Allegri. Ovvio che ora sirincorrano le solite voci e ci si ponga la domanda: resta o rischia l’esonero? Galliani difendel’allenatore, i due sono in totale sintonia, e l’impressione è che il Milan andrà avanti con Allegrifino al termine della stagione. D’altronde, qualialtre soluzioni immediate, e sottolineiamo «immediate», ci sono all’orizzonte? Semmai è piùlogico concentrarsi su qualche altro aspetto, adesempio il recente rendimento di Balotelli. Supermario è molto Mario e poco Super, in questoperiodo. E il Milan, per come è stato costruito,ha un bisogno tremendo di un giocatore leaderche ne sostenga la crescita. Uno alla Ibrahimovic, insomma. Balotelli riuscirà a compiere ildefinitivo salto di qualità?
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ilPunto
di ANDREA SCHIANCHI
DALLA ROMA UN SEGNALE FORTEJUVE E NAPOLI RISPONDONO BENE
U n americano lancia la Roma americana.Bradley, la riserva di Borriello riserva di
Totti, infilza l’Udinese e sognando lo scudettopuò dire “yes we can”. E’ vero che la coppiaNapoliJuventus non molla, rimanendo a cinque punti dalla capolista grazie all’identico20 contro Torino e Genoa, ma il segnale chearriva dal Friuli è forte e non va sottovalutato.Nove vittorie nelle prime nove partite, comenessun’altra squadra in Europa, suggerisconogiochi di parole, pensando a una riuscita provadel nove o alla nona sinfonia di Beethoven. Mail gioco che piace di più è l’inno alla gioia suonato dall’orchestra giallorossa. Senza «il capitano», come lo chiama Garcia, senza Gervinho, e nella seconda parte della ripresa senza l’espulso Maicon, la Roma non si accontenta di difendere un preziosissimo pareggio suun campo imbattuto da 22 partite, dimostrando una volta di più di essere una squadravera, in cui tutti sanno che cosa fare, anchepartendo dalla panchina come Bradley. Enon a caso proprio quando è in dieci arriva la rete del marcatore numero dieciin campionato, per un totale di 23 gol,miglior attacco come l’Inter che peròha incassato non 1 ma 11 gol. Conuna significativa fotografia, cheun anno dopo spiega meglio diqualsiasi discorso la clamorosainversione di tendenza di questa squadra. Anche allora, infatti, alla nona giornata la Roma (di Zeman) affrontava l’Udinese, ma dopo essere andata in vantaggio, all’Olimpico, condue gol di Lamela, si fece ribaltare da unarete di Domizzi e una doppietta di Di Natale. Un 23 finale, con 14 punti, 13 meno dioggi, frutto di 4 vittorie, 2 pareggi e già 3sconfitte, due in casa.
Quest’anno è facile parlare anche del
venticello favorevole, che a Udine soffia subitosul palo il diagonale in corsa di Muriel, nellastessa porta dove trent’anni fa Zico segnò il goldi uno storico 10 alla Roma campione d’Italia.Ma è ancora più giusto sottolineare la grandeorganizzazione in fase difensiva. La settimanascorsa De Rossi (NELLA FOTO AFP) aveva negato inacrobazia, sulla linea, un gol al Napoli, mentrea Udine è Castan a respingere un tiro a colposicuro di Silva. E se si continua a volare così,con o senza Totti, sapendo anche soffrire neimomenti di difficoltà e poi vincendo alla distanza come nelle prime giornate, sarà duraper la concorrenza.
La Juventus e il Napoli, più dell’Inter e laFiorentina che rimangono a braccetto, a meno9 dalla capolista, dopo aver battuto le duesquadre di Verona, hanno però il diritto e il dovere di contendere lo scudetto alla Roma. Esiccome il Napoli ha già perso contro la squa
dra di Garcia, la Juventus teoricamente ha qualche speranza in più,
pensando allo scontro diretto nellaprima giornata del 2014. In attesadi sapere che cosa succederà, al dilà delle discussioni sui rigori di
Higuain e Vidal, sia Benitez sia Conteottengono le risposte che cercavano, perché Napoli e Juve dominano dall’inizio alla fine contro Torino e Genoa. La Champions stavolta non ha tolto nulla, anzi restituisce fiducia ai bianconeri, tornati alsuccesso dopo due sconfitte consecutive,confermando l’importanza di Mertens,già protagonista nel Napoli vittorioso aMarsiglia.
Non è servito a nulla, invece, il bel pareggio contro il Barcellona, perché il Milan perde male a Parma, ripiombando
nella propria mediocrità tecnica, soprattutto in difesa. Una brutta ricaduta che al
lontana l’illusione di un’altra grande rimonta.
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ilCommento
di ALBERTO CERRUTI
« Quando perdoperò non dite chela formazionel’ha fatta ilpresidente...MASSIMILIANO ALLEGRIALLENATORE DEL MILAN
ipseDIXIT
«Per esempio, ancheprima della trasferta diParma mi sono sentitocon Berlusconi. L’hoascoltato, ho presonota, eppure abbiamoperso. A questo punto,se siamo tutti d’accordo,si potrebbe candidareMarina Berlusconi perla panchina del Milan».
ROBERTO PELUCCHI
laVignettaDI STEFANO FROSINI
Onore a Vettelma in Red Bulltutto è più facileSeb ha dei numeri impressionanti,però non è ancora uno dei più grandi
Sebastian Vettel, quattro mondiali a 26 anni AFP
H a capito che non gli bastapiù vincere. Per battere an
che gli scettici Sebastian Vetteldeve stravincere e divertire. E inIndia, per festeggiare il suoquarto mondiale di fila, ci hadato dentro. Prima ha scelto lavia più difficile verso la vittoria,poi ha regalato al mondo unaserie di doughnut Zanardi Style,ha continuato con un bacio coninchino alla sua bella, concludendo con una corsa ValentinoStyle verso il pubblico per lanciare i suoi guanti alla folla adorante.
Scene di ordinaria follia. Finalmente, viene da dire in unmondo fin troppo perfetto anche quando si versa lo champagne sulla testa (e infatti i genidella Fia lo hanno multato!).
Sebastian Vettel ha vinto ilsuo quarto titolo consecutivo a26 anni, 3 mesi e 24 giorni. Allasua età Schumacher non avevaancora cominciato la sua epopea in rosso e Fangio non avevaneppure iniziato a correre inFormula 1. Ha bruciato un altrorecord di precocità affiancandoProst a quota 4 titoli, subito dietro Fangio (5) e Re Schumi (7).E’ nell’Olimpo della Formula 1,questo almeno segnalano i numeri, le statistiche e un certobuon senso perché se vinci il30,76% delle gare a cui partecipi, dopo esser partito in pole nel36,75% dei casi non puoi esseresoltanto l’uomo giusto sullamacchina giusta. Hai velocità,cattiveria, grinta e costanza direndimento. E quel pizzico difortuna che non guasta mai (vedi un anno fa in Brasile e vedi ilfatto che a rompersi è sempre lamacchina del compagno).
Vettel però occupa quel postoa pieno merito. Ha tutti i requisiti per sedersi al tavolo deigrandi, anche se non ancora acapotavola. Non è (per ora) unoSchumacher e un Senna, nonun Fangio o un Prost, probabilmente neppure uno Stewart o
un Lauda, un Clark o un Alonsoche hanno vinto meno di lui.
Dalla sua parte ha la gioventù. Se non sbaglierà scelte in futuro, potrà tranquillamente attaccare il record di Schumacher, se poi riuscirà a superarloguidando una Ferrari, allora lovedrete seduto tranquillamentee giustamente a capotavola inogni banchetto che conti.
Anno dopo anno il suo rendimento è cresciuto, gli errori diminuiti fino a sparire. Ha vinto5 gare nel 2010; 11 nel 2011; 5nel 2012 e 10 (finora) in questastagione. Ha fatto venire il maldi testa ad Alonso e pure a Hamilton, ha spinto al ritiro Webber. Ha sfruttato in modo impeccabile l’astronave cheAdrian Newey gli ha messo trale mani in questi anni, superando (grazie anche alla forza politica del team) il momento critico di inizio stagione quando incasa Red Bull proprio non riuscivano a gestire le nuove Pirelli.
La domanda che viene spontanea è: ma Alonso o Hamiltoncon la Red Bull avrebbero vintoanche loro? La risposta più ovvia è: certo, ma tanti altri non cel’avrebbero fatta (vedi Webber).
Sminuire i meriti di Seb nonsarebbe corretto, ma è altrettanto giusto aspettarsi ancoraqualcosa per farlo sedere al posto d’onore tra gli dei. E’ giustoche stia nell’Olimpo, non ancora che sia tra i più grandi di questo consesso.
E’ anche per questo che laFerrari oggi come oggi dovrebbe fare di tutto per ingaggiareAdrian Newey e non SebastianVettel. L’impressione è che senza Newey sia più difficile(senon impossibile) vincere, mentre anche senza Vettel ma conuna macchina così, qualcun altro in grado di diventare campione lo si troverebbe.
uzapelloni
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l’Analisi
di UMBERTO ZAPELLONI
IL CINGUETTIO DEL GIORNOTwitTwit
MORGAN MILLER Moglie di Bode Miller (sciatore)
Assolutamente incredibilegiornata! Così orgoglioso diquesti ragazzi Miller #@MorganEBeck
JOHN ARNE RIISEEx calciatore della Roma
Devo dire questo: grandeRoma! Grande allenatore!Grande giocatori! Grandetifosi! Sono molto contentoper un grande club@Johnariise
26 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013
PRIMA DIVISIONE GIRONE A 8a GIORNATA
Le 14 vittorieper la doppiaofferta in tv
Addio pareggi, non cimancate per niente. Dopo i 9della settimana scorsa,stavolta ce n’è stato solouno. Nessuno nelle 8 partitedel girone A, nelle quali ilfattore campo è statodevastante: solo il Vicenzaha vinto in trasferta, mentrein casa sono arrivati ben 7successi, compresi quelli diEntella e Pro Vercelli chepiazzano un primo scattolasciando indietro la
Cremonese (no, la grandefavorita senza la necessariaregolarità non può andareda nessuna parte). Anche nelgirone B il pareggio è mercerara: l’unico è stato quellodella capolista Frosinone, alquale paradossalmente èbastato un punto per restaresolo in vetta staccandosi daltrio di squadre che loaffiancava (ma stasera ilPontedera può a sua voltatornare davanti a tutti).
Insomma, i due gironi sifanno concorrenza perdeterminare quale dei due èil più interessante: 20 gol nelgirone A, già 18 nel B è loscore (parziale) di questagiornata. La stessa sfida adistanza che da oggi si vivràsul fronte televisivo. Alle 18su Sky debutta «Matti daLega... Pro», con le immaginidelle partite e due squadreda raccontare, mentre alle18.15 su Rai Sport 1 c’è la
consueta vetrina con gliospiti e le immagini dellepartite. Una trasmissione sulsatellite e l’altra sul digitaleterrestre. Chi la vincerà? Disicuro la Lega Pro sifregherà le mani, visto chenon ha mai avuto tantavisibilità. E da quello che sinota sui campi, non si puòdire che le squadre stianosprecando l’occasione perfare bella figura.
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Entella solidaUna carambolae resta in vettaLa capolista soffre ma supera il PaviaDecide Troiano con deviazione di Carotti
ITALO VALLEBELLACHIAVARI (Ge)
Entella, ovvero la capolista che sa soffrire. Ormai la formazione chiavarese ci ha fattol’abitudine a chiudere le partitedifendendo il minimo vantaggio. Non è un caso che finora la
capolista non abbia mai vintocon due reti di differenza e chein moltissime occasioni nei finali delle partite si sia messa intrincea. Il match con il Pavianon ha fatto altro che confermare questo trend. I lombardinel finale si sono gettati inavanti più con la forza della disperazione che con razionalità,non hanno mai chiamato Paroni a parate impegnative, maqualche apprensione l’hannocreata.
Bella partita I bilancio delmatch racconta che i chiavaresiavrebbero potuto mettere in archivio i tre punti con un certoanticipo, ma sprecano troppo(Sarno gioca a corrente alternata, ma quando decide di accendere le luci è un piacere). Isegnali sono chiari dall’inizio:una sventola di Troiano vienetolta dall’incrocio da Facchin,un colpo di testa di Rosso finisce sulla traversa. Sono così icalci d’angolo a fare la differenza, quei corner che l’Entella
sfrutta per due volte e che per ilPavia sono diventati un incubo:4 degli ultimi 5 gol subiti (piùun rigore contestato) sono arrivati così. Ecco Rosso svettare emettere in gol al 18’. Ed eccoTroiano schiacciare di testa al37’, trovare le gambe di Carotticon la palla che cambia direzione e carambola in rete. Gol oautogol? Senza la deviazione lapalla sarebbe uscita, ma è anche vero che il colpo di testa voleva essere un tiro in porta: goldi Troiano. In mezzo, a sorpresa, c’è il Pavia che va sotto, maha la forza di riorganizzarsi etrovare il pari con una bellissima girata di destro a volo dalcentroarea verso l’incrocio deipali. La ripresa fa registrare piùequilibrio anche se l’Entella impegna Facchin con Sarno e Moreo e spreca ancora con lo stesso Sarno. Il Pavia mette Romeroper dare fisicità all’attacco, mail risultato non cambia malgrado il forcing, più aggressivo cheordinato.
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ENTELLA 2
PAVIA 1
MARCATORI Rosso (E) al 18’, Bracchi (P)al 29’, Troiano (E) al 37’ p.t.ENTELLA (4312) Paroni 6; Volpe 6,Russo 6, Cesar 6, Cecchini 6; Staiti 6,5, DiTacchio 6, Troiano 6,5; Sarno 7 (dal 38’ s.t.Padella s.v.); Rosso 6,5 (dal 17’ s.t. Marchi6), Moreo 6 (dal 45’ s.t. Ballardini s.v.). (Zanotti, Argeri, Guerra, Magnaghi). All. Spalla 7 (Prina squalificato).PAVIA (4321) Facchin 6,5; Carotti 5,5(dal 19’ s.t. Carraro 6), Rinaldi 6, Sorbo 6,Zanini 5,5; Pirovano s.v. (dal 7’ p.t. Redaelli6), Arrigoni 6,5, Tomi 6,5; Bracchi 6, Calvetti 5,5 (dal 3’ s.t. Romero 6,5); De Cenco5,5. (Pantaleo, Reato, De Vita, Speziale).All. Pala 6.ARBITRO Formato di Benevento 7,5.NOTE paganti 474, abbonati 469, incassodi 5.115 euro. Ammoniti Di Tacchio, Zanini eTomi. Angoli 83.
Pro Vercelli show:4 gol al San Marino
RAFFAELLA LANZAVERCELLI
Vittoria meritata in unagara dominata. Dilaga la ProVercelli contro il San Marino,pur dopo aver sofferto nei primi 25’. I padroni di casa sisbloccano grazie alla rete diScaglia e danno vita allo show,dopo aver avuto qualche batticuore di troppo per le incursioni di Lolli nell’area piccoladifesa da Russo. Una goleadache permette alla Pro Vercellidi consolidare il secondo posto. I vercellesi nei primi minuti soffrono soprattutto Lolli,
che è bravo a sfruttare la fascia, ma non a concretizzare inrete. La prima azione pericolosa dei padroni di casa al 25’:Marchi difende palla e serveRuggiero, che viene atterratoin prossimità dell’area. Dallapunizione di Pepe nasce il gol:Scaglia con un gran tiro dafuori area sorprende Venturi.
Senso unico La rete svegliala Pro Vercelli: la squadra diScazzola si scuote e inizia aguadagnare metri. Il raddoppio è nell’aria e arriva al 36’ afirma del bomber di casa,Marchi, che porta il suo scorepersonale a quota 7 reti in 8gare. Marchi sfrutta un angolocalciato da Greco, schiaccia lasfera in rete e segna il 20. LaPro ha ormai saldamente trale mani la partita, ma non siaccontenta: nella ripresa sonosempre i padroni di casa a fargioco su un avversario ormaisulle ginocchia. Al 13’ il SanMarino resta anche in dieciper la doppia ammonizione diMagnanelli. Ma i guai per gliospiti non finiscono qui: al 32’Cruz si trova sulla traiettoriadi un cross calciato da Erpenper Marconi e devia la pallatra i pali difesi da Venturi. Unautogol che taglia definitivamente le gambe al San Marino, che al 37’ subisce anche il40 realizzato da Erpen.
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PRO VERCELLI 4
SAN MARINO 0
MARCATORI Scaglia al 26’, Marchi al 36’p.t.; autorete di Cruz al 32’, Erpen al 37’ s.t.
PRO VERCELLI (442) Russo 6; Marconi 7, Ranellucci 6, Cosenza 6, Scaglia 6,5;Pepe 6,5, Scavone 6 (dal 30’ s.t. Spezzani6), Rosso 6, Ruggiero 6 (dal 1’ s.t. Cancellotti 6); Greco 6 (dal 17’ s.t. Erpen 6,5),Marchi 6,5. (Ambrosio, Bani, Disabato,Gomez). All. Scazzola 6,5.
SAN MARINO (433) Venturi 5,5; Fabbri5,5 (dal 35’ s.t. Gravina 5,5), Fogacci 5,5,Cruz 5, Guarco 6; Pacciardi 6, Sensi 5,5,Magnanelli 5; Lolli 6 (dal 17’ s.t. Graffiedi 6),Crocetti 5,5 (dal 30’ s.t. Cicarevic 6), Poletti 5,5. (Vivan, Russo, Pigini, Del Piero).All. De Argila 5.
ARBITRO Rossi di Rovigo 5,5.
NOTE paganti 1.307, abbonati 869, incasso di 8.191 euro. Espulso Magnanelli al 13’s.t.; ammoniti Cosenza, Cruz, Magnanelli,Poletti e Rosso. Angoli 51.
ALTO ADIGE 3
CREMONESE 1
Campo è da applausiCremonese stoppataRastelli, prima gioia
MARCATORI Campo (AA) al 3’,Loviso (C) su rigore al 22’, Dell’Agnello (AA) al 41’ p.t.; Campo(AA) al 21’ s.t.
ALTO ADIGE (433) Micai 6,5;Iacoponi 6,5, Cappelletti 6, Kiem6,5, Bassoli 6; Furlan 7, Pederzoli6,5, Vassallo 7 (dal 44’ s.t. Taglianis.v.); Campo 8 (dal 41’ s.t. Turchetta s.v.), Dell’Agnello 6,5, Corazza 6 (dal 26’ s.t. Branca s.v.).(Tonozzi, Bastone, Ekuban, Rubin). All. Rastelli 7,5.
CREMONESE (433) Galli 6; Abbate 5,5 (dal 26’ s.t. Avogadris.v.), Caracciolo 5,5, Moi 5,5, Visconti 5,5; Armellino 5 (dal 6’ s.t.Abbruscato 5,5), Baiocco 5, Loviso 6; Casoli 6,5, Brighenti 5, Carlini 6 (dal 18’ s.t. Caridi 6). (Quaini,Palumbo, Giorgi, Mascolo). All.Torrente 5.
ARBITRO Pelagatti di Arezzo 6,5.
NOTE paganti 750, abbonati 227,incasso non comunicato. Ammoniti Carlini, Iacoponi, Moi, Abbate,Baiocco e Avogadri. Angoli 05.
BOLZANO L’Alto Adige travolge laCremonese e si rilancia: per Torrente una brusca battuta d’arresto. I biancorossi ripetono la bella(ma sfortunata) prova contro lacapolista Entella e regalano a Rastelli la prima vittoria della sua gestione. Campo e compagni concretizzano meglio degli ospiti leoccasioni del primo tempo. E’ proprio Campo, il migliore, ad aprirele marcature dopo 3’, con un bellissimo sinistro al volo su assist diVassallo. Lo stesso Campo causapoi il rigore (fallo su Casoli) chepermette a Loviso di pareggiare.Prima del riposo Dell’Agnello, alprimo gol in biancorosso, incornadi testa il cross di Pederzoli per il21 che spariglia la gara. Nella ripresa chiude i conti ancora Campo con un destro dal limite.
Francesco Bertagnolli
l’Analisi
DI NICOLA BINDAtwitter@NickBinda
SAVONA 2
REGGIANA 1
Cesarini gol e magie:il Savona sale ancoraReggiana al tappeto
MARCATORI Virdis (S) al 41’ p.t.;Viapiana (R) su rigore al 2’, Cesarini (S) al 41’ s.t.
SAVONA (442) Aresti 6; Spirito7, Quintavalla 7,5, Maccarrone 6,Giuliatto 6,5; Demartis 6,5 (dal 26’s.t. Cattaneo 6), Gentile 6,5,Agazzi 6, Esposito 6 (dal 13’ s.t.Sarao 6,5); Cesarini 8, Virdis 7(dal 44’ s.t. Carta s.v.). (Boerchio,Rudi, Marras, La Rosa). All. Corda7.
REGGIANA (4231) Bellucci6,5; Piccinelli 5, Dametto 6, Solini5,5, Bandini 6; Zanetti 6,5, Parola6,5; Antonelli 6 (dal 1’ s.t. Rampi6), Viapiana 7, De Silvestro 6,5(dal 16’ s.t. Cavion 6,5); Ruopolo 6(dal 39’ s.t. Anastasi s.v.). (Leone,Cossentino, Cais, Capitano). All.Battistini 6,5.
ARBITRO Colarossi di Roma 5,5.
NOTE paganti 1.059, abbonati354, incasso di 4.850 euro.Espulso Piccinelli al 19’ p.t.; ammoniti Zanetti, Demartis, Maccarrone, Solini, Bandini e Dametto. Angoli 61.
SAVONA Il Savona batte meritatamente una Reggiana costrettaa giocare in 10 per oltre un’ora acausa dell’espulsione di Piccinelli: fallo su Cesarini lanciato incontropiede in chiara occasioneda rete. Al 41’ sempre Cesarini,protagonista di una gara stellare,riceve da Demartis e, dopo unperfetto controllo, fornisce unassist per Virdis, che evita un avversario e manda nell’angolino alla sinistra di Bellucci. Nella ripresa, al 2’, Giuliatto atterra Rampi eViapiana pareggia dal dischetto.Dopo una decina di minuti di comprensibile sbandamento, gli uomini di Corda guadagnano metri eal 41’ trovano il gol della vittoriacon Cesarini, che incorna in retesu azione da calcio d’angolo.
Riccardo Fabri
LUMEZZANE 3
CARRARESE 0
GaluppiniTorregrossacoppia d’oro del LumeBraghin verso l’addio?
MARCATORI Torregrossa al 35’p.t.; Torregrossa al 15’, Galuppini al21’ s.t.
LUMEZZANE (352) Bason 6;Mandelli 6,5, Belotti 7, Monticone6,5; Carlini 7, Quaggiotto 6,5, Maita6,5 (dal 34’ s.t. Gatto 6), Russo 6,5,Benedetti 6,5 (dal 16’ s.t. Franchini6,5); Torregrossa 7 (dal 29’ s.t. Ganz6), Galuppini 7,5. (Dalle Vedove,Biondi, Guagnetti, Talato). All. Marcolini 7.
CARRARESE (4312) Nodari 5;Bregliano 5,5, Benassi 6, Teso 5, Videtta 5; Tognoni 6 (dal 20’ s.t. Brondi 5,5), Geroni 5 (dal 9’ s.t. Pescatore 5,5), Belcastro s.v. (dal 18’ p.t. DiVincenzo 6); Dettori 6; Merini 5,Mancuso 5. (Battistini, Trocar, Beltrame, Ademi). All. Braghin 5.
ARBITRO Piscopo di Imperia 6.
NOTE spettatori 500 circa; paganti,abbonati e incasso non comunicati.Espulso Nodari al 16’ p.t.; ammonitiBenassi, Benedetti, Teso e Franchini. Angoli 56.
LUMEZZANE (Bs) Prima la celebrazione a Tullio Saleri, bomber degli anni Cinquanta al quale è statointitolato lo stadio (era presente lasua famiglia), poi la festa per il 30.Il Lumezzane si regala un pomeriggio da ricordare, piegando una Carrarese che non segna da 653’. Al 16’Nodari in uscita aggancia lo scatenato Galuppini: secondo giallo per ilportiere e rigore, ma il neo entratoDi Vincenzo intuisce il tiro di Torregrossa. L’attaccante accusa il colpo e fallisce poi un’altra facile occasione, ma si fa perdonare al 35’,correggendo in rete di tacco l’assist di Russo. Il neo capocannoniere firma anche il raddoppio deviando in rete un diagonale di Galuppini.Che si prende la scena al 21’ con ungran colpo di testa sul cross di Carlini. Oggi a Carrara si attendono decisioni sul futuro di Braghin.
Sergio Cassamali
FERALPI SALO’ 1
COMO 0
Feralpi dei Miracoli:golvittoria al 90’Ma il Como protesta
MARCATORE Miracoli al 45’ s.t.
FERALPI SALÒ (433) Branduani 6; Tantardini 6,5, Cinaglia6,5, Magli 7, Dell’Orco 6; Fabris6,5, Pinardi 7, Bracaletti 6 (dal 32’s.t. Veratti s.v.); Ceccarelli 6 (dal48’ s.t. Milani s.v.), Miracoli 7, Cogliati 5,5 (dal 9’ s.t. Marsura 6).(Pascarella, Carboni, Broli, Rovelli). All. Brando 6,5 (Scienzasqualificato).
COMO (442) Melgrati 6; Ambrosini 6, Giosa 6,5, Marchi 6,5,Fautario 6,5; Schenetti 5,5, Fietta6,5, Ardito 6, Cristiani 5; Perna5,5 (dal 17’ s.t. Defendi 5,5), Gammone 6 (dal 29’ s.t. Le Noci 5,5).(Crispino, Redolfi, Panatti, Piredda, Verachi). All. Greco 6 (Colellasqualificato).
ARBITRO Morreale di Roma 6.
NOTE spettatori 650 circa; paganti, abbonati e incasso non comunicati. Espulso Cristiani al 27’s.t; ammoniti Gammone, Le Noci,Dell’Orco, Cinaglia e Fabris. Angoli 25.
SALÒ (Bs) All’ultimo assalto laFeralpi affonda il Como e conquista la seconda vittoria, la primadella gestione Lucio Brando (sostituto di Scienza, squalificatoper 6 mesi). A rompere l’equilibrioè al 90’ un gol di Miracoli, che ditesta mette alla spalle di Melgrati.Dopo un primo tempo senzaemozioni, a svegliare una garasonnolenta era stata alla mezzora l’espulsione di Cristiani perdoppia ammonizione. La FeralpiSalò ha provato ad approfittaredella superiorità numerica inserendo Veratti e passando a un attacco a quattro. Vivace, dunque,il finale: dopo il gol di Miracoli al90’, va a segno anche il Como al93’ con Le Noci, ma l’arbitro annulla – tra le proteste – ravvisando un tocco con il braccio.
Giulio Tosini
ALBINOLEFFE 0
VICENZA 1
AlbinoLeffe spentoIl Vicenza fa il colpoDecisivo Maritato
MARCATORE Maritato al 3’ s.t.
ALBINOLEFFE (4312) Offredi6; Salvi 5, Ondei 4,5, Allievi 5, Regonesi 6; Hetemaj 5,5 (dal 25’ s.t.Beduschi 5,5), Taugourdeau 6,Maietti 6; Corradi 5 (dal 13’ s.t.Vorobjovs 5,5); Cisse 5, Pesenti5,5. (Amadori, Piccinini, Varenna,Calì, Gazo). All. Madonna 6.
VICENZA (4231) Ravaglia 6;Vinci 6, Marchiori 6, Camisa 6,5,D’Elia 6; Castiglia 6, Cinelli 6; Mustacchio 6 (dal 29’ s.t. Tiribocchi6), Giacomelli 7 (dal 44’ s.t. Palma s.v.), Tulli 6 (dal 14’ s.t. Corticchia 6); Maritato 6,5. (Alfonso, ElHashi, Giani, Filippi). All. Lopez 6.
ARBITRO Lanza di Nichelino 6.
NOTE spettatori 2.000 circa; paganti e incasso non comunicati,abbonati 792. Espulso Ondei al29’ s.t.; ammoniti Ondei, Salvi,Corradi, Vinci, Taugourdeau,Corticchia e Cisse. Angoli 64.
BERGAMO Il Vicenza sbancaBergamo e conquista la primavittoria stagionale lontano dalMenti. A decidere la sfida è unarete di Maritato in avvio di ripresacontro un AlbinoLeffe sbiadito.Eppure proprio i ragazzi di Madonna partono meglio con Pesenti, Cisse e Taugourdeau chenei primi 15’ impegnano Ravaglia,poi la luce si spegne. I venetiprendono il comando delle operazioni e con Maritato mancanoper due volte il vantaggio nel primo tempo. Si fanno vivi ancheGiacomelli e Tulli, ma è al 3’ dellaseconda parte che gli ospiti concretizzano: cross basso di Giacomelli da destra, sul secondo paloMaritato anticipa Salvi e insacca.I seriani restano in dieci perl’espulsione di Ondei (fallo su Giacomelli al 29’) e al 46’ sfiorano ilpari con un colpo di testa di Pesenti, a lato di un soffio.
Federico Errante
PRO PATRIA 1
VENEZIA 0
Blitz della Pro Patria:ora non è più ultimaVenezia k.o. su rigore
MARCATORE Serafini su rigoreal 37’ s.t.
PRO PATRIA (4321) Messina6; Spanò 6,5, Nossa 6, Polverini 6,Mignanelli 5,5; Bruccini 6,5, Calzi6, Casiraghi 5,5 (dal 30’ s.t. Siega6); Giannone 6, Giorno 6 (dal 12’s.t. Moscati 6); Serafini 6,5. (Feola, De Biasi, Andreoni, Gabbianelli,Mella). All. Colombo 6.
VENEZIA (433) Vigorito 5;Campagna 6, Pasini 6, Di Bari 6,Bertolucci 5,5; Gallo 6, Giorico 6,Martinelli 5,5 (dal 27’ s.t. Maracchi 5,5); Drame 6,5, Bocalon 5,5(dal 34’ s.t. Cori s.v.), Calamai 5,5(dal 6’ s.t. D’Appolonia 5,5). (Dossena, Battaglia, Lancini, Pignat).All. Dal Canto 5,5.
ARBITRO Ceccarelli di Rimini 6.
NOTE paganti 296, abbonati 480,incasso di 7.456 euro. AmmonitiGiorico, Gallo, Mignanelli, Drame,Vigorito e Messina. Angoli 42.
BUSTO ARSIZIO (Va) Il silenziostampa porta bene alla Pro Patria,che conquista la prima vittoria casalinga e lascia l’ultimo posto inclassifica. La partita ha avuto un andamento equilibrato, con il Veneziapericoloso soprattutto nel primotempo, ma Bocalon e Drame non sono riusciti a sfruttare due buone occasioni. La Pro Patria, nel finale ditempo, si è resa pericolosa con unaconclusione di Giannone respinta inangolo da Vigorito. Nella ripresa,nonostante gli inserimenti di D’Appolonia e Cori, il Venezia non è piùriuscito a essere pericoloso e l’iniziativa è passata alla Pro Patria che,dopo essere andata vicina al gol conun colpo di testa di Nossa, lo ha ottenuto al 37’: Vigorito ha steso Moscati in area e il rigore è stato trasformato da Serafini. Il Venezia, aquel punto, non è stato più capacedi reagire.
Aldo Restelli
Daniele Rosso, 27 anni ASARO
CLASSIFICA
SQUADRE PTPARTITE RETI
G V N P F S
ENTELLA 20 8 6 2 0 11 5
PRO VERCELLI 18 8 5 3 0 14 6
CREMONESE 15 8 5 0 3 14 10
VENEZIA 13 8 4 1 3 11 10
SAVONA 13 8 4 1 3 10 9
ALBINOLEFFE 13 8 4 1 3 12 12
LUMEZZANE 11 8 3 2 3 14 11
REGGIANA 10 8 3 1 4 11 10
COMO 10 8 3 1 4 6 7
FERALPI SALO' 10 8 2 4 2 8 10
ALTO ADIGE 9 8 2 3 3 14 12
VICENZA (4) 8 8 3 3 2 9 8
SAN MARINO 7 8 2 1 5 5 15
PRO PATRIA (1) 6 8 2 1 5 5 8
CARRARESE 5 8 1 2 5 5 9
PAVIA 5 8 1 2 5 5 12
UPROMOSSE UPLAYOFF
CLASSIFICA
SQUADRE PTPARTITE RETI
G V N P F S
FROSINONE 18 9 5 3 1 15 6
PRATO 17 9 4 5 0 13 5
L'AQUILA 17 8 5 2 1 13 6
PISA 17 9 5 2 2 13 6
PONTEDERA 17 8 5 2 1 18 15
CATANZARO 13 8 3 4 1 10 5
BENEVENTO 12 8 3 3 2 13 11
SALERNITANA 12 8 3 3 2 10 8
PERUGIA 12 8 3 3 2 11 10
GROSSETO 9 8 2 3 3 8 10
GUBBIO 8 8 1 5 2 8 9
LECCE 8 9 2 2 5 11 15
ASCOLI (1) 8 8 2 3 3 8 12
VIAREGGIO 6 9 0 6 3 8 14
PAGANESE 6 9 2 0 7 6 12
BARLETTA 3 8 0 3 5 2 10
NOCERINA (2) 1 8 0 3 5 8 21
PROSSIMO TURNODOMENICA 3 NOVEMBRE ore 14.30
BARLETTAPERUGIACATANZAROPONTEDERAFROSINONEBENEVENTOL'AQUILAPAGANESELECCEVIAREGGIONOCERINAGUBBIOPISAASCOLISALERNITANAGROSSETO (venerdì 1, ore 20.45)riposa PRATO
UPROMOSSE UPLAYOFF
RISULTATIASCOLILECCE 25
BENEVENTOSALERNITANA 12
GROSSETOFROSINONE 11
GUBBIOPISA 10
PAGANESEBARLETTA 20
PERUGIACATANZARO 21
PONTEDERANOCERINA stasera
VIAREGGIOPRATO 02
ha riposato L'AQUILA
MARCATORI
6 RETI Arma (1, Pisa); Arrighini e Grassi (4,Pontedera); Guazzo (Salernitana).4 RETI Evacuo (1, Benevento); Fioretti (1,Catanzaro); Curiale (Frosinone); De Sousa (1,L’Aquila); Lanini (Prato).3 RETI Tripoli (Ascoli); Frara (1, Frosinone);Caccavallo (Gubbio); Miccoli (Lecce); Eusepi(1, Perugia); Ginestra (2, Salernitana);Benedetti (2, Viareggio).
Girone A
Girone B
MARCATORI
7 RETI Torregrossa (1, Lumezzane); Marchi(1, Pro Vercelli).6 RETI Pesenti (AlbinoLeffe); Campo (1, AltoAdige).4 RETI Girasole (AlbinoLeffe); Marsura(Feralpi Salò); Cori (1, Venezia).3 RETI Abbruscato e Brighenti (Cremonese);Miracoli (Feralpi Salò); Galuppini (Lumezzane);Viapiana (1, Reggiana).
RISULTATIALBINOLEFFEVICENZA 01
ALTO ADIGECREMONESE 31
ENTELLAPAVIA 21
FERALPI SALO'COMO 10
LUMEZZANECARRARESE 30
PRO PATRIAVENEZIA 10
PRO VERCELLISAN MARINO 40
SAVONAREGGIANA 21
PROSSIMO TURNODOMENICA 3 NOVEMBRE ore 14.30
CARRARESESAVONACOMOPRO PATRIACREMONESEPRO VERCELLIENTELLAFERALPI SALO'PAVIALUMEZZANESAN MARINOALBINOLEFFEVENEZIAREGGIANAVICENZAALTO ADIGE
LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 27
PRIMA DIVISIONE GIRONE B 9a GIORNATA
Presa la testaAl Frosinonebasta un puntoA Grosseto buon pareggio di Stelloneche va al comando in attesa del posticipo
MAURIZIO CALDARELLIGROSSETO
Al Frosinone basta unsofferto pareggio a Grossetoper rimanere solo in vetta,aspettando il posticipo di stasera del Pontedera. Quella disputata allo Zecchini è stata unagara difficile, proprio comeprevisto alla vigilia dalla capolista. La formazione di RobertoStellone ha disputato un buonprimo tempo, in cui ha fallitoqualche buona occasione perpassare in vantaggio con Soddimo (stoppato da Lanni uscitoa valanga), Gessa e Ciofani, madopo essere passata in vantaggio, ad inizio ripresa, ha subito
il prepotente ritorno dei toscani che prima hanno colpito unatraversa sul colpo di testa dell’ex romanista Ricci, che ha incantato sotto gli occhi di Alberigo Evani, selezionatore dell’Under 20 azzurra, e poi hanno trovato il meritato pareggiocon il neoentrato Montalto. Enel finale i maremmani hannosfiorato il vantaggio, contro unavversario in evidente difficoltà, che rinuncia ai suoi uominimigliori, colpiti da crampi.
Partita combattuta A salvarela porta ci ha pensato Zappinoche ha tolto dall’incrocio uncolpo di testa di Burzigotti daposizione impossibile e ha respinto con il corpo il colpo a
botta sicura di Ricci, servito daDelvecchio in mezzo all’area. IlFrosinone, che allunga a sei risultati la serie positiva, ha vissuto soprattutto sulla buonagiornata dell’ex Soddimo, chesi è divorato in contropiede ilraddoppio, e sulla velocità delduo d’attacco CurialeDanielCiofani, che hanno messoscompiglio nella retroguardialocale. Il Grosseto ha avuto comunque il merito di aver neutralizzato la sfuriata inizialedel Frosinone e di aver reagitoal gol di testa di Frara, che haraccolto una spizzata di Curiale. Cuoghi, dopo aver provato acambiare più volte posizionead uno spento Giovio, ha giocato la carta Montalto. E l’ex Latina ha ripagato la fiducia raccogliendo la sponda di Delvecchio dopo l’angolo di Esposito.«E’ un buon punto, ma potevamo fare di più nei primi 45’»,dice Stellone, che ha dovuto fare i conti con diverse assenze,mentre la smorfia di disappunto sul volto di Cuoghi (in silenzio stampa) all’uscita dallo stadio vale più di mille dichiarazioni: la sua squadra ha giocatoun match di carattere, ha chiuso con 19 tiri (11 quelli ospiti)senza mai arrendersi ma non èbastato.
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GROSSETO 1
FROSINONE 1
MARCATORI Frara (F) al 4’, Montalto (G)al 34’ s.t.
GROSSETO (4312) Lanni 6; Formiconi 6, Burzigotti 6,5, Terigi 6, Legittimo 6;Ricci 7,5, Obodo 6, Delvecchio 6; Bombagi 6 (dal 14’ s.t. Esposito 6); Giovio 5(dal 29’ s.t. Montalto 6,5), Scappini 5,5.(Maurantonio, Dicuonzo, Onescu, Tedeschi, Biraschi). All. Cuoghi 6.
FROSINONE (4312) Zappino 7; Frabotta 6, Bertoncini 6, Blasi 6,5, Frara 6,5;Gessa 6,5 (dal 40’ s.t. Aurelio s.v.), Gori6, Altobelli 5,5; Soddimo 6,5 (dal 28’ s.t.Gucher 5,5); D. Ciofani 6, Curiale 6,5 (dal23’ s.t. Cesaretti 5,5). (Mangiapelo, M.Ciofani, Lupieri, Paganini). All. Stellone 6.
ARBITRO Ripa di Nocera Inferiore 6.
NOTE paganti 590, abbonati 429, incasso di 10.040,69 euro. Ammoniti Soddimo, Ricci, Delvecchio, Cesaretti e Legittimo. Angoli 125.
Lecce, gran risveglioAscoli: via Pergolizzi
PEPPE ERCOLIASCOLI PICENO
Crolla l’Ascoli contro unLecce ben messo in campo e superiore in tutti i reparti. Il 52 finale per i giallorossi ha spintomister Pergolizzi a dimettersi.«Mi assumo le mie responsabili
tà, pur se è chiaro che lavorare inqueste condizioni non è facile». Iltecnico allude alla gravissimacrisi societaria, coi creditori chebussono pesantemente alla cassa. I tifosi hanno contestato laproprietà, la famiglia Benigni, el’attuale presidente Manocchio.
La partita Il Lecce ha saputoapprofittare di questo clima, maanche le mosse di Lerda hannofatto la differenza. Ha piazzatoFerreira Pinto, Bogliacino eDoumbia alle spalle di Zigoni e iloro movimenti hanno costantemente messo in difficoltà gli avversari. Bogliacino bravo a dettare i tempi ancor più che a trasformare due rigori, al 12’ (generoso) e al 34’ del primo tempo. Trai due penalty, c’è stato il gol diFerreira Pinto con un gran destroin diagonale. Match chiuso già al38’ della prima frazione con Zigoni che ha siglato il 40 dopouno scambio con Bogliacino. Laripresa è stata una formalità:gran rete dalla distanza del bianconero Vegnaduzzo, poi tocca aZigoni e Schiavino.
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ASCOLI 2
LECCE 5
MARCATORI Bogliacino (L) su rigore al12’, Ferreira Pinto (L) al 31’, Bogliacino (L)su rigore al 34’, Zigoni (L) al 38’ p.t.; Vegnaduzzo (A) al 25’, Zigoni (L) al 28’, Schiavino(A) al 39’ s.t.ASCOLI (433) Russo 5; Di Gennaro 5,Schiavino 5,5, Bianchi 4,5, Giacomini 4,5;Capece 5, Pestrin 5,5, Colomba 5 (dal 13’s.t. Scalise 5); Falzerano 4,5 (dal 35’ s.t.Ruzzier s.v.), Vegnaduzzo 5,5, Tripoli 5 (dal35’ s.t. Scicchitano s.v.). (Pazzagli, Rosania, Gandelli, Carpani). All. Pergolizzi 5.LECCE (4231) Bleve 5,5; D’Ambrosio 6,Diniz 6, Martinez 6, Lopez 6; Papini 6,5 (dal15’ s.t. Parfait 6), Amodio 7; Ferreira Pinto7, Bogliacino 8 (dal 17’ s.t. Rullo 6), Doumbia 7; Zigoni 7 (dal 31’ s.t. Melara s.v.). (Chironi, Vinetot, Salvi, Sales). All. Lerda 7.ARBITRO Brasi di Seregno 5,5.NOTE paganti 1.074, abbonati 281, incasso di 12.927,07 euro. Ammoniti Di Gennaro, Schiavino, Tripoli, Pestrin e Scalise.Angoli 26.
Roberto Stellone, 36 anni AP
VIAREGGIO 0
PRATO 2
Prato, che colpo nel derbyIl Viareggio è deludente:non ha ancora vinto
MARCATORI De Agostini al 12’, Lanini al25’ s.t.
VIAREGGIO (4312) Gazzoli 6; Celiento5, Lamorte 6 (dal 19’ p.t. Falasco 5,5),Conson 6, Peverelli 5,5; Pizza 5,5, DellaLatta 5 (dal 28’ s.t. Gemignani 5,5), L. Benedetti 5,5; Vannucchi 5,5; De Vena 5,5(dal 22’ s.t. Ferrari 5,5), Romeo 5,5. (Fontanelli, Giannelli, Marongiu, Rosafio). All.Miggiano 5,5.
PRATO (3412) Brunelli 6; Bagnai 6,Malomo 7 (dal 37’ s.t. Lamma s.v.), Ghinassi 6,5; Grifoni 7, Cavagna 6, Roman 6,Serrotti 7; De Agostini 7; Silva Reis 6,5 (dal33’ s.t. Tiboni s.v.), Lanini 6,5. (Layeni, Satta, Corvesi, Papini, N. Benedetti). All.Esposito 6,5.
ARBITRO Aversano di Treviso 6.
NOTE paganti 214, abbonati 476, incassodi 4.397 euro. Ammoniti Celiento, Peverelli, Pizza, Ferrari e Malomo. Angoli 64.
VIAREGGIO (Lu) Il Viareggio continua arimandare l’appuntamento con la vittoriamentre il Prato prosegue la marcia spedita da imbattuto nell’alta classifica. Concreta e bene organizzata, la formazione diEsposito ha atteso un tempo per piazzarei colpi vincenti. Fino al gol di De Agostini(terzo centro nei derby con il Viareggio)partita equilibrata con i padroni di casavicini al vantaggio al 10’ della ripresa conDe Vena che colpiva il palo. Nell’azionesuccessiva, splendida apertura di Serrotti per Grifoni, cross sul secondo palo doveDe Agostini che di piatto metteva allespalle di Gazzoli. La reazione del Viareggioera priva di nerbo e al 25’ Della Latta perdeva un pallone a centrocampo alimentando il contropiede del Prato che con Lanini segnava la rete del definitivo 20.
Giovanni Lorenzini
GUBBIO 1
PISA 0
Gubbio, prima vittoriagrazie a CaccavalloPisa, una brutta frenata
MARCATORE Caccavallo al 17’ s.t.
GUBBIO (433) Pisseri 6,5; Bartolucci6, Briganti 6 (dal 33’ p.t. Tartaglia 6,5),Ferrari 7, Giallombardo 6; Baccolo 6 (dal7’ s.t. Cocuzza 6), Boisfer 6, Moroni 6 ;Malaccari 6,5, Longobardi 6, Caccavallo6,5 (dal 17’ s.t. Falconieri 6). (Cacchioli,Procacci, Domini, Semeraro). All. Bucchi6,5.
PISA (442) Provedel 6; Pellegrini 6,Goldaniga 6, Kosnic 6, Sabato 6; Napoli 6,Mingazzini 6, Sampietro 6, Bollino 5,5 (dal19’ s.t. Cia 6); Arma 6,5, Forte 5,5 (dal 10’s.t. Giovinco 6). (Pugliesi, Simoncini, Caputo, Lucarelli, Melis). All. Pagliari 5,5.
ARBITRO Martinelli di Roma 6.
NOTE paganti 767, abbonati 1.104, incasso di 13.752 euro. Espulsi il tecnico Bucchi al 13’ p.t. e Malaccari al 37’ s.t.; ammoniti Goldaniga, Pellegrini, Giallombardo,Moroni, Malaccari e Kosnic. Angoli 45.
GUBBIO (Pg) Un Gubbio coriaceo ecombattivo vince contro un Pisa chevanta una qualità tecnica superiore mache è stato sorpreso dalla partenza atutta grinta della squadra umbra, che nelsecondo tempo ha trovato con Caccavallo al 17’ la rete del vantaggio. Nella prima frazione di gioco il Gubbio si era vistoannullare un gol di Ferrari per un fuorigioco di Boisfer: proteste degli umbri edespulsione per Bucchi. Il Pisa ha sfioratoil gol in apertura con Arma, ma è statosuperlativo Pisseri nell’opporsi al colpodi testa. Una punizione di Sabato, unaconclusione di Napoli e un altro paio dioccasione capitate ad Arma non sonostate sufficienti per raddrizzare il risultato che premia la determinazione del Gubbio nel conquistare la prima vittoria.
Euro Grilli
BENEVENTO 1
SALERNITANA 2
Il ritorno di Perronefa bene alla SalernitanaGuazzo bis a Benevento
MARCATORI Guazzo (S) al 45’ p.t.; Mancosu (B) al 13’, Guazzo (S) al 20’ s.t.
BENEVENTO (433) Baiocco 6; Zanon6,5, Milesi 5,5, Signorini 6,5, Som 7; Di Deo6 (dal 23’ s.t. Altinier s.v.), Vacca 6 (dal 9’s.t. Montiel 6), Espinal 5; Campagnacci 5(dal 26’ s.t. Buonaiuto s.v.), Evacuo 6,Mancosu 6,5. (Gori, Anaclerio, Agyei, DeRisio). All. Carboni 6.
SALERNITANA (4312) Iannarilli 6,5;Luciani 6, Tuia 6, Siniscalchi 6, Piva 6;Montervino 5 (dal 37’ s.t. Capua s.v.), Perpetuini 6,5, Volpe 6,5; Foggia 6,5; Ginestra6 (dal 26’ s.t. Mendicino s.v.), Guazzo 7,5(dal 23’ s.t. Sbraga s.v.). (Berardi, Chirieletti, Ricci, Mounard). All. Perrone 6,5.
ARBITRO Pezzuto di Lecce 6 .
NOTE paganti 2.453, abbonati 2.514, incasso non comunicato. Ammoniti Signorini, Montervino, Siniscalchi, Mancosu eMontiel. Angoli 90.
BENEVENTO Il derby di Matteo Guazzo. IlBenevento gioca una partita scialba e lascia i tre punti alla Salernitana che, dopoil ritorno sulla panca di Perrone, dimostradi valere più dell’attuale classifica. Lasquadra giallorossa parte subito in avantied al 2’ Evacuo viene spinto a terra daTuia ma per l’arbitro non è rigore. Poi ilvantaggio degli ospiti con Guazzo che, dipiatto destro, al 45’ mette in rete: i padroni di casa protestano per un fuorigioco,ma Zanon tiene in gioco l’attaccante. Nella ripresa al 13’ giunge il pareggio conMancosu che dal limite trafigge Iannarilli,ma la risposta ospite giunge al 20’, quando in contropiede Guazzo solo davanti aBaiocco lo aggira e deposita il pallone inporta. Al 34’ Foggia colpisce la traversalegittimando la vittoria dei granata.
Antonio Buratto
PERUGIA 2
CATANZARO 1
Mazzeo fa la differenzaIl Perugia prende i 3 puntiCatanzaro, primo k.o.
MARCATORI Mazzeo (P) al 13’, Moscati(P) al 36’, Fioretti (C) su rigore al 39’ s.t.
PERUGIA (433) Koprivec 6,5; Comotto6, Massoni 6,5, Scognamiglio 6,5, Sini 6;Vitofrancesco 6,5 (dal 30’ s.t. Moscati 6),Filipe 6, Nicco 6; Sprocati 6, Mazzeo 6,5(dal 17’ s.t. Eusepi 6), Fabinho 6,5. (Stillo,Barison, Daffara, Mungo, Insigne). All.Camplone 6.
CATANZARO (442) Bindi 6,5; Calvarese 6, Rigione 6, Ferraro 5,5, Catacchini 6;Marchi 6 (dal 25’ s.t. Fiore 6), Vitiello 6,Benedetti 6, Russotto 6 (dal 36’ s.t. Orchis.v.); Martignago 5 (dal 20’ s.t. Tortolano6), Fioretti 6. (Scuffia, Sabatino, Casini,Uliano). All. Brevi 6.
ARBITRO Baroni di Firenze 6.
NOTE paganti 3.277, abbonati 3.115, incasso di 48.171 euro. Espulso Ferraro al33’ s.t.; ammoniti Filipe, Vitiello, Marchi,Ferraro, Nicco e Sini. Angoli 52.
PERUGIA Sotto i riflettori del Curi cade ilCatanzaro, alla prima sconfitta in campionato. L’equilibrio di una gara comunque scialba per lunghi tratti, è venutomeno grazie a Mazzeo, che ha trovato ilguizzo vincente sulla corta respinta diBindi sul diagonale di Vitofrancesco,portando in vantaggio il Perugia. Tropporinunciataria nel primo tempo la formazione di Brevi, che poi, quando avrebbevoluto spingere di più, ha visto diventaretutto più difficile a causa dell’inferioritànumerica per l’espulsione di Ferraro. IlPerugia ha così raddoppiato con il tiro diMoscati in area, per poi vivere alcuni patemi nel finale, quando il rigore conquistato e trasformato da Fioretti ha ridatosmalto ai calabresi. Alla fine però i trepunti sono rimasti ai padroni di casa.
Antonello Menconi
PAGANESE 2
BARLETTA 0
De Sena è protagonista:la Paganese si sbloccaBarletta sempre più giu
MARCATORI De Sena al 9’ p.t.; Novothnyal 13’ s.t.
PAGANESE (352) Volturo 6,5; Pepe6,5, Panariello 6,5, Perrotta 6; Meola 6,Velardi 6, Giampà 6,5, Martinovic 6 (dal48’ s.t. Amelio s.v.), Iraci 6,5; Novothny6,5 (dal 30’ s.t. Deli 6), De Sena 7 (dal 40’s.t. Cioffi s.v.). (Svedkauskas, Tortora,Monopoli, Ceccarelli). All. Maurizi 6,5.
BARLETTA (352) Liverani 6; Maccarone 4 (dal 39’ s.t. Romeo s.v.), Camilleri 6,Di Bella 6; Cane 5,5, Prutsch 5,5 (dal 23’s.t. Morsillo 5,5), Legras 5,5, Mantovani 5(dal 15’ s.t. Ilari 5,5), Pippa 5; Picci 5, Zigon 5. (Vaccarecci, Cascione, Ferreira,Branzani). All. Orlandi 5.
ARBITRO Pagliardini d’Arezzo 6,5.
NOTE paganti 981, abbonati 219, incassodi 1.950 euro. Ammoniti Camilleri, Perrotta, Velardi e Pepe. Angoli 21.
PAGANI (Sa) Prima vittoria in casa dellaPaganese che con una rete per temposupera il Barletta e lascia la penultimaposizione in classifica. A sbloccare il risultato è De Sena che al 9’ penetra inarea, induce al fallo da rigore Maccarone: poi lo stesso attaccante di scuola Napoli insacca dagli undici metri. All’11’ Meola si fionda dalla trequarti, ma la pallatermina di poco alta. La reazione del Barletta è debole. Al 25’ Prutsh calcia dal limite ma Volturo blocca. Al 40’ è Legras aprovarci con un rasoterra trovando attento Volturo, preferito stavolta a Svedkauskas. Il raddoppio dei campani arriva ad inizio ripresa con Novothny che al12’ recupera la palla al limite dell’area eincassa all’incrocio. Al 23’ De Sena cercala gloria personale incuneandosi in areama conclude di poco alto.
Antonio Campitiello
GIRONE A
RISULTATI
ALBESESANTHIA' 11
BORGOSESIAPRO DRONERO 31
CHIERICHIAVARI 00
LAVAGNESEGIANA 11
NOVESEFOLGORE CARATESE 21
SESTRI LEVANTECARONNESE 02
VADODERTHONA 32
VALLE D'AOSTARAPALLOBOGLIASCO 33
VERBANIAASTI 21
CLASSIFICAVado p. 21;Caronnese 18;Giana 17;Borgosesia 16; Novese15; Chiavari, Lavagnese,RapalloBogliasco eChieri 13; Albese 11;Valle d'Aosta 10;Asti 9; Derthona eSanthià 8; Pro Dronero,Verbania e SestriLevante 7; FolgoreCaratese 6.
PROSSIMO TURNO DOMENICA 3 NOVEMBRE ore 14.30AstiValle d’Aosta; CaronneseBorgosesia; ChiavariVerbania; Folgore CarateseChieri; GianaVado; NoveseAlbese; Pro DroneroDerthona; RapalloBogliascoSestriLevante; SanthiàLavagnese.
GIRONE B
RISULTATI
ALZANO CENECASTELLANA 12
CARAVAGGIOSERIATE 22
DARFOOLGINATESE 02
GOZZANOPIACENZA 31
INVERUNOPONTISOLA 11
LECCOPRO SESTO 42
MAPELLOBONATELEGNAGO 01
PRO PIACENZASEREGNO 31
SAMBONIFACESEBORGOMANERO 13
CLASSIFICA
Pro Piacenza e ProSesto p. 20;Inveruno, Piacenza ePontisola 16;Olginatese e Castellana14; Legnago 13; Lecco,Caravaggio eSambonifacese 12;MapelloBonate, Seregnoe Seriate 9;Darfo 8; Gozzano 7;Alzano Cene 5;Borgomanero 4.
PROSSIMO TURNO DOMENICA 3 NOVEMBRE ore 14.30BorgomaneroPro Piacenza; CastellanaCaravaggio;LegnagoLecco; OlginateseInveruno; PiacenzaAlzanoCene; PontisolaGozzano; Pro SestoDarfo; SeregnoMapelloBonate; SeriateSambonifacese.
GIRONE C
RISULTATI
DROFERSINA PERGINESE 11
MARANOTAMAI 51
MEZZOCORONAGIORGIONE 11
MONFALCONETRISSINO VALDAGNO 02
MONTEBELLUNASANVITESE 13
PORDENONEVITTORIO FALMEC 40
SACILESEESTE 11
SAN PAOLOBELLUNO 11
UNION RIPATRIESTINA 03
CLASSIFICAPordenone p. 25;Marano 22; Este 16;Sacilese e Giorgione 15;Montebelluna 14;San Paolo 13; TrissinoValdagno e Belluno 12;Vittorio Falmec,Sanvitese e Triestina 11;Mezzocorona eDro 10; Tamai 7;Monfalcone eUnion Ripa 5; FersinaPerginese 4.
PROSSIMO TURNO DOMENICA 3 NOVEMBRE ore 14.30BellunoDro; EsteMontebelluna; Fersina PergineseSacilese; GiorgioneMarano; SanviteseMonfalcone;TamaiUnion Ripa; TriestinaSan Paolo; TrissinoValdagnoPordenone; Vittorio FalmecMezzocorona.
GIRONE D
RISULTATI
CAMAIOREFORCOLI 20
CASTELFRANCOFORTIS JUVENTUS 02
CLODIENSEFORMIGINE 32
FIDENZACORREGGESE 26
IMOLESEMASSESE 20
PALAZZOLOMEZZOLARA 21
RICCIONEATLETICO MONTICHIARI 31
SANCOLOMBANOROMAGNA CENTRO 11
THERMAL ABANOLUCCHESE 01
CLASSIFICACorreggese p. 24;Thermal Abano eLucchese 22; Mezzolara17; Romagna Centro eMassese 16; FortisJuventus e Formigine 15;Castelfranco 12;Palazzolo e Imolese 10;Clodiense 9;Sancolombano, Riccione(1) e Camaiore 7;Fidenza e AtleticoMontichiari (1) 6;Forcoli 1.
PROSSIMO TURNO DOMENICA 3 NOVEMBRE ore 14.30Atletico MontichiariClodiense; CorreggeseCamaiore;ForcoliSancolombano; FormigineImolese; Fortis JuventusPalazzolo; LuccheseFidenza; MasseseCastelfranco;MezzolaraThermal Abano; Romagna CentroRiccione.
GIRONE E
RISULTATI
DERUTANARNESE 23
FIESOLECALDINETRESTINA 11
FLAMINIAFOLIGNO 11
MONTEMURLOBASTIA 11
OSTIA MAREGUALDO C. 20
PIANESEAREZZO 11
PONTEVECCHIOCOLLIGIANA 23
SANSEPOLCROSCANDICCI 22
SPOLETOPISTOIESE 22
CLASSIFICAPianese p. 21; Pistoiese19; Arezzo e Foligno 18;Colligiana 17;Ostia Mare 15;Montemurlo 14;Bastia 12; Trestina eScandicci 11;Spoleto eFiesolecaldine 10;Sansepolcro, Flaminia eNarnese 9; Gualdo C. 8;Deruta 6;Pontevecchio 4.
PROSSIMO TURNO DOMENICA 3 NOVEMBRE ore 14.30ArezzoMontemurlo; BastiaPontevecchio; ColligianaSpoleto;FolignoFiesolecaldine; Gualdo C.Flaminia; NarneseOstia Mare;PistoieseSansepolcro; ScandicciDeruta; TrestinaPianese.
GIRONE F
RISULTATI
AGNONESEISERNIA 03
AMITERNINA S.RECANATESE 22
BOJANOMACERATESE 01
CELANOSULMONA 02
CIVITANOVESETERMOLI 02
JESINAANCONA 12
MATELICAFANO 42
RENATO CURIFERMANA 01
VIS PESAROGIULIANOVA 21
CLASSIFICAAncona (1) p. 20;Civitanovese 18; Termoli17; Sulmona eMaceratese 16; Jesina15; Matelica e VisPesaro 14;Giulianova 13; Celano12; Amiternina S. eFermana 11;Recanatese 9;Fano e Agnonese 7;Isernia (1) 6; RenatoCuri e Bojano 4.
PROSSIMO TURNO DOMENICA 3 NOVEMBRE ore 14.30AnconaBojano; FanoRenato Curi; FermanaCivitanovese; GiulianovaAgnonese; IserniaMatelica; MacerateseAmiternina S.; RecanateseVis Pesaro; SulmonaJesina; TermoliCelano.
GIRONE G
RISULTATI
ASTREACYNTHIA 20
BUDONIOLBIA 11
FONDISANTA MARIA MOLE 00
LUPA ROMALATTE DOLCE 21
MACCARESEISOLA LIRI 11
PALESTRINATERRACINA 22
PORTO TORRESARZACHENA 11
SELARGIUSANZIOLAVINIO 21
SORASAN CESAREO 12
CLASSIFICAOlbia p. 22;San Cesareo e LupaRoma 21;Budoni e Fondi 16;Terracina e Isola Liri 15;Santa Maria Mole 14;Astrea 11; Sora (1) eSelargius 10; LatteDolce, Arzachena ePalestrina 9; Cynthia (1)8; Anziolavinio eMaccarese 5; PortoTorres 4.
PROSSIMO TURNO DOMENICA 3 NOVEMBRE ore 14.30AnziolavinioBudoni; ArzachenaSelargius; CynthiaPorto Torres;Isola LiriPalestrina; Latte DolceMaccarese; OlbiaLupa Roma; SanCesareoAstrea; Santa Maria MoleSora; TerracinaFondi.
GIRONE H
RISULTATI
HYRIATURRIS 01
MANFREDONIABISCEGLIE 22
MARCIANISESAN SEVERO 11
MARIANO KELLERFRANCAVILLA 21
MATERAGELBISON 11
METAPONTINOBRINDISI 10
MONOSPOLISGLADIATOR 40
NARDO'PUTEOLANA non disputata
TARANTOGROTTAGLIE 10
CLASSIFICAMarcianise, Turris eMonospolis p. 19; Matera18; Brindisi (1) 16; Hyria14; Taranto e MarianoKeller 13; Manfredonia12; Bisceglie eFrancavilla 11; Gelbison10; San Severo 9;Metapontino e Gladiator(1) 8; Puteolana* (2) eGrottaglie 7; Nardò* (12)10. (* una gara inmeno).
PROSSIMO TURNO DOMENICA 3 NOVEMBRE ore 14.30BisceglieMariano Keller; BrindisiHyria; FrancavillaMatera; GelbisonMonospolis; GladiatorTaranto; GrottaglieNardò; PuteolanaMarcianise; San SeveroMetapontino; TurrisManfredonia.
GIRONE I
RISULTATI
BATTIPAGLIESETORRECUSO 11
COMPR. MONTALTORENDE 20
GIOIESEDUE TORRI 22
HINTERREGGIOAKRAGAS 01
LICATACITTA' DI MESSINA 11
NOTOSAVOIA 21
ORLANDINAAGROPOLI 22
RAGUSAPOMIGLIANO 11
VIBONESECAVESE 01
CLASSIFICASavoia p. 24; Akragas21; Compr. Montalto 18;Cavese 17; Orlandina eTorrecuso 15; Noto eHinterreggio 14;Battipagliese 13;Gioiese 12; Due Torri eCittà di Messina 11;Agropoli 10;Pomigliano 8;Licata (1), Ragusa eRende 5;Vibonese 3.
PROSSIMO TURNO DOMENICA 3 NOVEMBRE ore 14.30AgropoliHinterreggio; AkragasLicata; CaveseOrlandina; Città diMessinaGioiese; Due TorriCompr. Montalto; PomiglianoNoto;RendeBattipagliese; SavoiaVibonese; TorrecusoRagusa.
serie D 9a giornata
Pansera e il Savoia:è la caduta di due tabù
II Nardò non si é presentato: allaprossima sarà escluso. Sconfitto ilSavoia a Noto: nessuno é a punteggiopieno. Cade anche la Civitanovese:l’Ancona vince il derby a Jesi e va invetta. Careri (Pordenone) non ha maipreso gol, Pansera (Pro Sesto) cadedopo 815’ (64’ a Verbania la scorsastagione). Quattro gol per l’argentinoGustavo Ferretti del Marano.
IL POSTICIPO ORE 20.45
Oggi il Pontederacon la Nocerina:se vince è primo
Occasione d’oro per ilPontedera che stasera, allaluce dei risultati, può tornare dasolo in vetta se batte laNocerina: è la prima volta nellastoria che queste due squadresi affrontano. Con Lenzi aldebutto fra i pali (Ricci èsqualificato) l’unico dubbio nel352 è fra Verruschi e Romiti.Invece Fontana non ha Romito eCremaschi squalificati, DeFranco e Vitale fuori rosa,quindi la difesa sarà inedita.Così in campo alle ore 20.45:PONTEDERA (352) Lenzi;Pezzi, Gonnelli, Verruschi;Regoli, Bartolomei, Caponi, DiNoia, Pastore; Grassi, Arrighini.(Bitozzi, D’Agostino, Galli,Luperini, Picone, Settembrini,Romiti). All. Indiani.NOCERINA (442) Esposito;Lepore, Kostadinovic,Sabbione, Rizza; Ficarrotta,Palma, Remedi, Crialese; Danti,Jara Martinez. (Falcone,Kalombo, Polichetti, Cristofari,Hottor, Evacuo, Malcore). All.Fontana.ARBITRO Bellotti di Verona(SgheizPizzagalli).
LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 29
SECONDA DIVISIONE 9a GIORNATA
Girone A
Ora in vetta c’è il MonzaRimontona del BassanoBellaria, è a rischio PepeCambia la capolista. Il Monza, dopoun primo tempo con tutti i 5 gol,passa a Cuneo e vola al comandosuperando il Real Vicenza, che habuttato via il derby contro ilBassano: al 90’ l’ex capolistavinceva 31 e la squadra di Petronenel recupero è riuscita a segnaredue gol e a pareggiare in extremis.Vince fuori casa anche il Renate,che inguaia il Bellaria, alla quartasconfitta consecutiva: oggi lasocietà romagnola dovrebbedecidere per l’esonero di Pepe. Ecolpo esterno anche per ilSantarcangelo che è andato avincere a Legnago contro la VirtusVerona e adesso è al secondoposto accanto al Real Vicenza.
Divertente 33 tra Mantova e Riminicon una curiosità: anche nel torneoscorso i romagnoli hannopareggiato al Martelli al 93’.La Spal ringrazia i suoi attaccanti:due gol per Cozzolino (ex ProPatria), rete decisiva per MaxVarricchio. Tutto nel primo tempoanche ad Alessandria (come aCuneo): il gol del Forlì è arrivatodopo un rigore (espulso Viviani) diEvangelisti finito sul palo e ribaditoin rete da Forte. Rigore fallito anchea Castiglione, nell’unico 00: all’84’fallo e rosso per il portiere Miganidella Torres, entra Trini che bloccail penalty malamente calciato daCurcio; alla fine saranno tre gliespulsi nella squadra sarda.
CUNEO 2
MONZA 3
MARCATORI Candido (M) al3’, Sinigaglia (M) al 9’, Torri (C)al 17’, Fanucchi (C) su rigore al26’, Franchino (M) al 46’ p.t.
CUNEO (433) Anacoura 6;D’Alessandro 5,5, Antonelli 5(dal 19’ st. A. Cristini 5,5), Mucciante 5,5, Donida 6,5 (35’ s.t.Maimone s.v.); Fanucchi 6, Falasca 6, Palazzolo 5,5; Tempesti 5 (dal 19’ s.t. Martini 5), Torri6,5, Corsetti 5,5. (Gagliardini,Quitadamo, Bassi Borzani,Romano). All. Sottil 5,5.
MONZA (4312) Castelli 6,5;Franchino 7, Zullo 6, Polenghi6,5, Anghileri 5,5; Vita 6,5, Calliari 6,5, Valagussa 6; Candido6,5 (dal 12’ s.t. Bianchi 6); Finotto 6,5 (dal 42’ s.t. Terranis.v.), Sinigaglia 7 (dal 26’ s.t.Fisher s.v.). (Teodorani, Anderson, Galimberti, Ravasi).All. Asta 6,5.
ARBITRO Giua di Pisa 5,5.
NOTE paganti 358, abbonati200, incasso di 3.500 euro.Ammoniti Falasca, Corsetti,Franchino, Zullo, Fanucchi,Palazzolo, Anacoura, Donida eCalliari. Angoli 22. (e.g.)
REAL VICENZA 3
BASSANO 3
MARCATORI Malagò (RV) al4’, Cenetti (B) al 24’ p.t.; Lavagnoli (RV) all’8’, Strizzolo (RV)al 16’, Iocolano (B) al 46’, Maistrello (B) al 48’ s.t.
REAL VICENZA (433) Tomei5,5; Barzan 6,5, Stefani 6,5,Mei 6, Niero 6; Sandrini 7, Bacher 6,5, Malagò 8 (dal 40’ s.t.Tricoli 5,5); Lavagnoli 7 (dal 29’s.t. Caporali 6), Strizzolo 7 (dal34’ s.t. Magrassi 5,5), Alessandro 6,5. (Cavallari, Busatto, Pavic, Bernardelle). All. Vittadello 6,5.
BASSANO (4231) Rossi 7;Pelagatti 6, Zanella 6 (23’ s.t.Toninelli 5,5), N. Bizzotto 6, Semenzato 6; Cenetti 7, Bortoli5,5 (12’ s.t. Proietti 5,5); Furlan7, Berrettoni 6,5, Guccione 6(16’ s.t. Iocolano 6,5); Maistrello 7. (Lombardi, Stevanin, Maran, Cortesi). All. Petrone 6,5.
ARBITRO Baldicchi di Città diCastello 6.
NOTE paganti 310, non ci sonoabbonati, incasso di 3.726 euro. Ammoniti Bacher, Lavagnoli, Strizzolo, Cenetti e Berrettoni. Angoli 20. (m.b.)
VIRTUS VERONA 0
SANTARCANGELO 2
MARCATORI D’Antoni su rigore al 19’ p.t.; Urso al 5’ s.t.
VIRTUS VERONA (4312)Paleari 5,5; Cosner 6, Frendo5,5, Trainotti 5,5, Peroni 6(dal 25’ s.t. Mensah 5,5); Santuari 6 (dal 25’ s.t. Conti 6),Allegrini 6, Mazzetto 5,5 (dal25’ s.t. Lallo 5,5); Oviahon 5;Scapini 6,5, Odogwu 5,5. (Pavanello, Rizzi, Guzzo, Bolcato). All. Fresco 5,5.
SANTARCANGELO (4312) Nardi 6,5; Beccaro 6, G.Rossi 6, Bisoli 6, Fedi 6; Garaffoni 6, P. Rossi 6 (dal 30’s.t. Cola 6), Mariani 6,5 (dal45’ s.t. Porcino s.v.); D’Antoni 7; Urso 6, Graziani 6 (dal 14’s.t. Radoi 6). (Calderoni, Benedetti, Piccoli, Monetti). All.Fraschetti 6,5.
ARBITRO Fanton di Lodi 6.
NOTE paganti 141, abbonati6, incasso di 647 euro. Espulso Urso al 19’ s.t.; ammonitiAllegrini e Mariani. Angoli56. (s.a.)
MANTOVA 3
RIMINI 3
MARCATORI Nicastro (R) al7’, Masini (M) al 38’ p.t.; Nicastro (R) al 7’, De Respinis (M)al 38’, Zanetti (M) al 41’, Martinelli (R) al 48’ s.t.
MANTOVA (433) Festa 5;Cardin 5,5, Bini 6, Olivi 6,5,Vecchi 6,5 (dal 24’ s.t. Pondaco 6); Spinale 6,5, Quadri 6,5(dal 19’ s.t. Fortunato 5,5),Schiavini 6 (dal 31’ s.t. De Respinis 7); Zanetti 7,5, Masini 6,Floriano 7. (Bavena, Creati,Rickler, Gilioli). All. Sala 7.
RIMINI (433) Scotti 6,5; A.Brighi 5 (dal 35’ s.t. Gasperoni s.v.), Rosini 6,5, Martinelli6,5, Sereni 5,5; Spinosa 5,5,M. Brighi 6, Del Sole 5; Nicastro 7,5, Morga 5,5 (dal 18’s.t. Baldazzi 6), Fall 6. (Zanier,Ferrari, Catalano, Valeriani,Renzi). All. Osio 6.
ARBITRO Capraro di Cassino 5.
NOTE paganti 737, abbonati1.398, incasso di 15.346 euro. Ammoniti Zanetti, Floriano, Fall, M. Brighi e Martinelli.Angoli 144. (m.b.)
PERGOLETTESE 2
BRA 0
MARCATORI Bardelloni al 1’p.t.; Scietti al 4’ s.t.
PERGOLETTESE (532)Grandi 6,5; Iovine 6, Davini6,5, Sembroni 6, Scietti 7,Marinoni 6; Esposito 6,5,Buonocunto 5,5 (dal 18’ s.t.Tacchinardi 6), Zanola 6; Bardelloni 7 (dal 35’ s.t. Di Cesare s.v.), Bertazzoli 6,5 (dal 31’s.t. Zerbo 6). (Steni, Ferrara,Ferri, Chessa). All. Giunta 6,5.
BRA (4312) Cicioni 6,5;Passerò 6, Prizio 6, Botturi 6,Serino 6,5; Galfrè 6, Briano 6,Campanaro 5,5 (dall’8’ s.t.Tettamanti 6); Diarra 6 (dall’8’s.t. Santoni 6,5); Dalla Costa6, Ferrario 6 (dal 31’ s.t. Fumana). (Vavassori, Rossi,Barbaro, Sillano). All. DaidolaCalamita 6.
ARBITRO Guarino di Caltanissetta 7.
NOTE paganti 367, abbonati159, incasso di 3.355 euro.Espulso il tecnico Daidola al35’ s.t.; ammoniti Diarra,Grandi, Passerò, Briano eZanola. Angoli 311. (d.d.)
ALESSANDRIA 2
FORLI’ 1
MARCATORI Mora (A) al 9’,Marconi (A) su rigore al 23’,Forte (F) al 39’ p.t.
ALESSANDRIA (343) Servili 6; Cammaroto 6,5, Viviani5, Sirri 6; Spighi 6, Cavalli 6,5,Valentini 6, Mora 7; Taddei 6(dal 30’ s.t. Mariotti 6), Marconi 6 (dal 16’ s.t. Sabato 6),Scotto 5,5 (dal 41’ s.t. Caciaglis.v.). (Poluzzi, Pappaianni, Filiciotto, Rantier). All. Notaristefano 6.
FORLI’ (433) Tonti 5; Sampaolesi 6,5 (dal 45’ s.t. Fontes.v.), Gerolino 6, Fantini 5,5,Boron 6; Forte 6 (dal 12’ s.t.Petrascu 5), Bergamaschi 5,5(dal 36’ s.t. Torelli s.v.), Evangelisti 6; Nappello 6,5, Docente 5, Melandri 6. (Casadei, Angeli, Torelli, D’Angelo). All. Bardi 5,5.
ARBITRO Mancini di Fermo5,5.
NOTE paganti 567, abbonati444, incasso non comunicato.Espulso Viviani al 37’ p.t.; ammoniti Sirri, Valentini, Cavalli,Evangelisti, Fantini e Sampaolesi. Angoli 67. (n.p.)
SPAL 3
PORTO TOLLE 2
MARCATORI Cozzolino (S) al5’, Caciagli (PT) al 29’, Ferretti(PT) al 39’ p.t.; Cozzolino (S) al6’, Varricchio (S) su rigore al12’ s.t.
SPAL (352) Menegatti 5,5;D’Orsi 5,5, Buscaroli 5,5, Silvestri 6; Lazzari 7, Landi 6,5, Capellupo 6, Di Quinzio 5,5 (dal26’ s.t. Paro 6), Fantoni 5 (dal10’ s.t. Rosseti 6); Varricchio 7(dal 47’ s.t. Cenerini s.v.), Cozzolino 8. (Coletta, Banzato,Braiati, Personè). All. Gadda6,5.
PORTO TOLLE (433) Del Bino 5,5; Dall’Ara 5,5, Petras 5,Bertoli 5,5, Ghosheh 5,5; Caciagli 7, Pettarin 5,5 (dal 20’ s.t.Baldrocco 5,5), Segato 6; Ferretti 6, Gherardi 6, Marangon5,5 (dal 21’ s.t. Albertini 5,5).(Passarella, Fiorini, Margarita,Corti, De Petris). All. Zuccarin5,5.
ARBITRO Tardino di Milano6,5.
NOTE paganti 1.139, abb. 1.578,incasso nc. Ammoniti Caciagli,Pettarin, Bertoli, Buscaroli eLazzari. Angoli 34. (a.s.)
BELLARIA 1
RENATE 3
MARCATORI Bernasconi (R)al 37’ p.t.; Arzamendia (B) al6’, Gualdi (R) al 14’ e al 43’ s.t.
BELLARIA (3412) Caroppo 6; Del Pivo 5,5 (dal 9’ s.t.Grandi 5,5), Jefferson 5,5,Sabatucci 5,5; Pisanu 5, Ulizio 5,5 (dal 9’ s.t. Cesca 5,5),Arzamendia 6,5, Beghetto 5,5(dal 12’ s.t. Sirigu 5); Izzillo 5;Fioretti 5, Kyeremateng 5,5.(Guerci, Boccaccini, Ferraioli,Di Stefano). All. Pepe 5.
RENATE (433) Santurro5,5; Adobati 6, Gavazzi 6, Riva6, Morotti 6; Gualdi 7,5, Baldo7, Chimenti 6,5; Bernasconi 7(dal 34’ s.t. Muchetti s.v.), Florian 5,5 (dal 29’ s.t. Castellanis.v.), Scaccabarozzi 6,5. (Cincilla, Bonfanti, Gianola, Adorni, Spampatti). All. Boldini 6,5.
ARBITRO Pillitteri di Palermo6,5.
NOTE paganti 150, abbonati34, incasso di 380 euro. Ammoniti Pisanu, Ulizio, Jefferson, Arzamendia e Sirigu. Angoli 33. (a.p.)
CASTIGLIONE 0
TORRES 0
CASTIGLIONE (442) Iali 6;Dal Compare 6, Ruffini 6,Lanzolla 6, Pini 5,5; Chiazzolino 5,5 (dal 22’ s.t. Mangili5,5), Sevieri 5,5 (dal 33’ s.t.Gambaretti 6), Vignali 5,5,Orlandi 6; Curcio 5, Munarini5,5 (dal 36’ s.t. Cardella s.v.).(Bonato, Zaro, Oliboni, Rossi). All. Ciulli 6.
TORRES (442) Migani 5;Cabeccia 5, De Gol 6,5, Agius6, Cortellini 6 (dal 40’ s.t. Trini 7); Angelilli 6 (dal 26’ s.t.Pagliaroli 6), Bianchi 6, Guerri6, Bottone 5,5 (dal 35’ s.t. Essabr s.v.); Filippini 5,5, Bonvissuto 5. (Accardo, Pingue,Scarpa, Sentinelli). All. Cari 6.
ARBITRO Panarese di Lecce5,5.
NOTE paganti 196, abbonati70, incasso di circa 800 euro.Espulsi Migani al 38’ s.t., Cabeccia al 42’ s.t. e Bonvissuto al 50’ s.t.; ammoniti Bottone, Angelilli, Vignali e Pini. Angoli 42. (d.c.)
MELFI 1
TERAMO 1
MARCATORI Ricciardo (M)su rigore al 19’ p.t.; Caidi (T)al 3’ s.t.
MELFI (442) Giordano 6;Montenegro 6, Dermaku 6,Cardinale 6, Annoni 6,5 (dal40’ s.t. Marotta s.v.); Russo5,5 (dal 29’ s.t. Rinaldi 5,5),Cuomo 6, Muratore 5,5, Neglia 6; Tortori 6, Ricciardo 7.(Perina, Cruz, Cardore, Muro, Esposito). All. Bitetto 6.
TERAMO (442) Serraiocco 6 (dal 27’ p.t. Narduzzo6,5); Scipioni 6, Caidi 6,5,Speranza 6, Gregorio 5,5;Dipaolantonio 6, Pacini 6,Lulli 6,5, Casolla 6 (dal 43’ s.t.Gaeta s.v.); Dimas 5,5 (dal 16’s.t. Sassano 5,5), Bernardo5,5. (Ferrani, Arcuri, Petrella, Patierno). All. Vivarini 6.
ARBITRO Gentile di Lodi 5,5.
NOTE spettatori 1.000 circa;paganti, abbonati e incassonon comunicati. AmmonitiCaidi, Tortori, Dipaolantonio,Casolla e Giordano. Angoli36. (gia.tar.)
POGGIBONSI 3
MARTINA 0
MARCATORI Ferri Marini al35’, Scardina al 43’ p.t.; Roveredo al 36’ s.t.
POGGIBONSI (4231)Anedda 6; Tafi 6,5 (dal 32’ s.t.Roveredo 6,5), De Vitis 6,Checchi 6, Pupeschi 6; Baldassin 6, Croce 6,5; Ferri Marini 6,5 (dal 39’ s.t. Gucci s.v.),Civilleri 7, Pera 6; Scardina6,5 (dal 34’ s.t. Scampini s.v.).(Di Salvia, Menegaz, Tessari,Braga). All. Tosi 6,5.
MARTINA (4141) Modesti5; Dispoto 5, Salvatori 5,Zammuto 5, Salustri 6; Gai 6;Ilari 5,5, De Luca 6 (dal 31’ p.t.Bilello 5; dal 16’ s.t. Rocchi5,5), Di Lauri 5,5, Aperi 5,5(dal 1’ s.t. Petrilli 5,5); Belleri5. (Laghezza, De Vita, Nonni,Bozzi). All. Bocchini 5.
ARBITRO Pierro di Nola 6.
NOTE spettatori 400 circa;paganti, abbonati e incassonon comunicati. AmmonitiPera, Anedda, Tafi, De Luca,Belleri e Salustri. Angoli 54.(e.p.)
TUTTOCUOIO 3
NORMANNA 0
MARCATORI Matteini su rigore al 17’, Cherillo al 32’ p.t.;Cherillo al 21’ s.t.
TUTTOCUOIO (4312) Bacci 6; Arvia 6,5, Falivena 6,5, S.Colombini 6,5, Cacelli 6; Giannattasio 6,5, Balde 6,5, Salzano 6 (dal 27’ s.t. Rosati 6); DiGiuseppe 6; Matteini 6 (dal24’ s.t. Mariani 6), Cherillo 7(dal 34’ s.t. F. Colombini s.v.).(Morandi, Cardarelli, Carroccio, Ferretti). All. Alvini 7.
NORMANNA (4231)D’Agostino 6; Balzano 6, DiGirolamo 6, Porcaro 5, Djibo 6(dal 17’ s.t. Esposito 6); Gatto6, Prevete 5 (dal 16’ s.t. Villanova 5,5); Galizia 6, Suarino5,5 (dal 29’ s.t. De Rosa 5,5),Orlando 5,5; Vicentin 5. (Salese, Del Prete, Castaldi, Pasquariello). All. Di Costanzo 6.
ARBITRO Marinelli di Tivoli 6.
NOTE paganti 295, abbonati91, incasso di 1.481 euro. Ammoniti Porcaro, Vicentin, Salzano, Balde, Orlando e Villanova. Angoli 42. (l.c.)
ARZANESE 2
CASTEL RIGONE 3
MARCATORI Bianco (CR) al42’, U. Improta (A) su rigore al43’ p.t.; Tranchitella (CR) al 15’,Bontà (CR) al 30’, U. Improta(A) su rigore al 38’ s.t.ARZANESE (3412) Fiory 6;Monaco 6,5, Caso 6, Catellano6; C. Improta (dal 7’ s.t. Merito5,5), Leone 6,5, Gori 6 (dal 19’s.t. A. Insigne 5,5), Funari 6;Ausiello 6; Figliolia 6 (dal 16’ s.t.Ripa 5,5), U. Improta 6,5. (Mormile, Monti, Di Ruocco, ElOuazni). All. Marra 5,5.CASTEL RIGONE (4312)Franzese 6; Cangi 6, Gimmelli6,5, Moracci 6,5, Bianco 6,5;Bontà 6,5 (dal 36’ s.t. Ubaldis.v.), Vicedomini 6, Montanari6; Coresi 6 (dal 9’ s.t. Santarellis.v.); Tranchitella 7 (dal 27’s.t. Cappai 6), Agostinelli 6.(Zucconi, Dipaola, Sbaraglia,Redi). All. Fusi 6,5.ARBITRO Mastrodonato diMolfetta 6.NOTE spettatori 200 circa;paganti, abbonati e incassonon comunicati. Espulso Agostinelli al 20’ s.t.; ammonitiMontanari, Vicedomini, Bianco, Castellano, C. Improta,Cangi e Cappai. Angoli 33.(g.ar.)
ISCHIA 1
VIGOR LAMEZIA 1
MARCATORI Del Sante (VL) al3’ p.t.; Di Nardo (I) al 40’ s.t.
ISCHIA (433) Pane 6; Finizio5 (dal 19’ s.t. Pedrelli 6), Cascone 6, Mattera 6, Tito 5,5;Nigro 5,5, Liccardo 5, Armeno5 (dal 7’ s.t. Austoni 5,5); Longo 5,5 (dal 34’ s.t. Mora s.v.),Di Nardo 6, Masini 5,5. (Mennella, Rainone, De Francesco,Alfano). All. Campilongo 5,5.
VIGOR LAMEZIA (4231)Rosti 6; Rapisarda 6, Marchetti 6, Strumbo 6, Malerba6; Scarsella 6,5, Romano 6(dal 14’ s.t. Perrino 5,5); Rondinelli 6,5, Padulano 6 (dal 41’ s.t.Torcasio s.v.), D’Amico 6,5 (dal47’ s.t. De Giorgi s.v.); DelSante 6,5. (Bibba, Gattari,Gona, Voltasio). All. Costantino 6,5.
ARBITRO Vesprini di Macerata 5,5.
NOTE spettatori 1.000 circa;paganti, abbonati e incassonon comunicati. Espulso Titoal 31’ s.t.; ammoniti Nigro,D’Amico, Finizio, Perrino e Tito. Angoli 97. (g.sa.)
CHIETI 1
MESSINA 1
MARCATORI Guidone (C) surigore al 46’ p.t.; Chiaria (M) al36’ s.t.
CHIETI (433) Robertiello 7;Di Filippo 6, Terrenzio 6, Daleno 6, Turi 5 (dal 14’ s.t. Dascoli5,5); De Giorgi 6, Guitto 6,5 (dal23’ s.t. De Stefano 5,5), Borgese 6 (dal 29’ s.t. Della Penna5,5); Cinque 6, Guidone 6,5,Berardino 6. (Gallinetta, LaSelva, Di Properzio, Gaeta).All. Di Meo 6.
MESSINA (352) Lagomarsini 6,5; De Bode 5,5, Ignoffo6,5, Cucinotta 6; Guerriera 5,5(dal 30’ s.t. Lasagna 6), Bucolo6, Piovi 5,5 (dal 1’ s.t. Corona5,5), Guadalupi 6, Scoponi 5(dal 1’ s.t. Quintoni 6); CostaFerreira 6,5, Chiaria 6,5. (Iuliano, Caldore, Simonetti, Gherardi). All. Catalano 6.
ARBITRO Boggi di Salerno 7.
NOTE spettatori 1.000 circa;paganti, abbonati e incassonc. Espulso De Bode al 47’ s.t.;ammoniti Piovi, Ignoffo, Cinque, Berardino, Robertiello,Della Penna e Costa Ferreira.Angoli 37. (g.lett.)
GAVORRANO 0
SORRENTO 0
GAVORRANO (442) Forte 7; Mazzanti 5,5, Fatticcioni 6, Sirignano 6,5 (dal 31’s.t. Angelino s.v.), Ropolo 6;Santini 5,5, Fiordiani 6, Zane5, Potenza 5; Nocciolini 6,Falomi 5 (dal 23’ s.t. Bianconi 5,5). (Grossi, Fusar Bassini, Fossati, Vinci, Gentili).All. Cioffi 5,5.
SORRENTO (433) Polizzi5,5; Imparato 6, Benci 5,5,Villagatti 6, Caldore 6; Esposito 6,5 (dal 37’ s.t. Coppolas.v.), Danucci 6,5, Lettieri 6;Catania 5,5, Improta 5, Maiorino 6,5 (dal 50’ s.t. Chinellato s.v.). (Miranda, Coulibaly, Pantano, Lalli, Canotto). All. Chiappino 6.
ARBITRO Luciano di Lamezia Terme 6.
NOTE paganti 135, abbonati20, incasso di 832 euro.Ammoniti Lettieri, Fiordianie Coppola. Angoli 44. (a.f.)
Girone B
Casertana, che scalataFusi ok nel Castel RigoneUn doppio 30 in ToscanaNo al sorpasso. Il Cosenza venerdìha pareggiato l’anticipo col Foggia(che ieri ha tesserato il brasilianoFelipe Curcio da due mesi in prova)ma resta al primo posto. Il Teramoaveva la possibilità di superarlo, manel big match di Melfi ha raccoltosolo un pareggio, tra l’altro dopoessere andato in svantaggio.La squadra del momento è laCasertana, che con Ugolotti hainiziato una scalata inarrestabile:un punto nelle prime tre gare conCapuano, 15 nelle successive 6 conil nuovo allenatore. E domenicasarà big match a Teramo.Il Messina pareggia a Chieti estavolta Corona s’è fatto parare unrigore, nel finale; tensione durante
la gara per la presenza di alcuniultras del Pescara insieme a quelli(gemellati) del Messina e unosteward è rimasto ferito dalloscoppio di un petardo.L’Arzanese, rimasta senza stadio(venerdì è dovuta emigrare aFrattamaggiore) cade ancora: bellavittoria del Castel Rigone, che inpanchina aveva il debuttante LucaFusi. L’unico 00 è stato quello diGavorrano: da segnalare il graveinfortunio capitato al difensore dicasa Sirignano (sospetta fratturascomposta alla clavicola). LaToscana però ride grazie alle bellevittorie per 30 di Tuttocuoio (primogol per l’ultimo rinforzo DavideMatteini) e Poggibonsi.
CASERTANA 4
APRILIA 1
MARCATORI Mancino (C) surigore al 1’, Cafiero (A) al 15’,Kolawole (C) al 43’ p.t.; Mancino (C) al 24’, Cruciani (C) al 41’s.t.
CASERTANA (4231) Fumagalli 6,5; D’Alterio 6, Rinaldi 6,Idda 6, Pezzella 6; Cruciani6,5, Correa 6; Alvino 6,5 (15’ st.Cucciniello 6,5), Mancino 7,Kolawole 6,5 (35’ s.t. Antonazzo 6); Caturano 6 (18’ s.t. Varriale 6). (Vigliotti, Conti, Bruno,Favetta). All. Ugolotti 6,5.
APRILIA (433) Ragni 5,5;Cafiero 6, Del Duca 5, Marino5,5, Frigerio 5 (dal 12’ s.t. Ferrari 5,5); Corsi 5,5, Amadio 6,Mazzarani 5,5; Petagine 5 (dal12’ s.t. Marfisi 5,5), Barbuti 6,D’Anna 5 (dal 1’ s.t. Ferrara 4).(Caruso, Rante, Fabiani, Giangrande). All. Ferazzoli 5.
ARBITRO Albertini di AscoliPiceno 6.
NOTE paganti 1.344, abbonati723, inc. di 14.416 euro. Espulsiil tecnico Ferazzoli al 14’ s.t. eFerrara al 21’ s.t.; ammoniti DelDuca, Mazzarani, Ferrara eCucciniello. Angoli 54. (l.b.)
2a DIVISIONE GIRONE A
SQUADRE PTPARTITE RETI
G V N P F S
MONZA 18 9 5 3 1 19 14
REAL VICENZA 17 9 5 2 2 18 11
SANTARCANGELO 17 9 5 2 2 12 5
BASSANO 15 9 4 3 2 16 11
RIMINI (1) 15 9 4 4 1 16 11
PERGOLETTESE 15 9 4 3 2 9 7
ALESSANDRIA 14 9 3 5 1 12 7
RENATE 13 9 3 4 2 8 6
CUNEO 12 9 3 3 3 12 9
VIRTUS VERONA 12 9 3 3 3 9 9
MANTOVA 11 9 2 5 2 18 17
SPAL 11 9 2 5 2 12 12
FORLI' 11 9 3 2 4 13 15
PORTO TOLLE 7 9 1 4 4 10 13
BELLARIA (1) 7 9 2 2 5 10 15
TORRES 7 9 1 4 4 9 15
CASTIGLIONE 5 9 0 5 4 6 16
BRA 4 9 1 1 7 8 24
PROSSIMO TURNODOMENICA 3 NOVEMBRE ore 14.30BASSANOALESSANDRIABRACUNEOFORLI'REAL VICENZAMONZACASTIGLIONEPORTO TOLLEVIRTUS VERONARENATEMANTOVARIMINISPALSANTARCANGELOPERGOLETTESETORRESBELLARIA
UPROMOSSE UPLAYOFF URETROCESSE
RISULTATIALESSANDRIAFORLI' 21
BELLARIARENATE 13
CASTIGLIONETORRES 00
CUNEOMONZA 23
MANTOVARIMINI 33
PERGOLETTESEBRA 20
REAL VICENZABASSANO 33
SPALPORTO TOLLE 32
VIRTUS VERONASANTARCANGELO 02
MARCATORI9 RETI Alessandro (2, Real Vicenza).7 RETI Sinigaglia (2, Monza); Nicastro(Rimini).6 RETI Varricchio (2, Spal).
IL REGOLAMENTO
Prima divisione: nessuna retrocessionePlayoff allargati con 8 squadre a gironeSeconda: le prime 9 restano in Lega Pro
Questo il regolamento diPrima e Seconda divisione nellastagione della riforma in vista diuna Lega Pro unica che dallastagione 201415 vedrà soltantotre gironi da 20 squadre.
PRIMA DIVISIONE Non ci sonoretrocessioni. La primaclassificata sale diretta in SerieB, mentre ai playoff vanno dallaseconda alla nona classificata.Negli spareggi promozione ilprimo turno sarà con gara unicasul campo della meglio piazzata,poi ci saranno semifinali e finalicon la solita procedura.
SECONDA DIVISIONE Questacategoria è destinata a sparire,quindi in ogni girone 9 squadreresteranno in Lega Pro e altre 9scenderanno in Serie D. Sonoprevisti playoff tra nona,decima, undicesima edodicesima con svolgimentotradizionale: la squadra che livince, resterà in Lega Pro.
INCENTIVI Sia in Prima che inSeconda divisione le squadreavranno incentivi economicilegati al piazzamento inclassifica e al numero deigiovani utilizzati.
2a DIVISIONE GIRONE B
SQUADRE PTPARTITE RETI
G V N P F S
COSENZA 20 9 6 2 1 14 7
TERAMO 19 9 5 4 0 16 6
CASERTANA 16 9 5 1 3 11 7
POGGIBONSI 15 9 4 3 2 13 8
VIGOR LAMEZIA 15 9 4 3 2 12 9
MELFI 14 9 3 5 1 12 7
TUTTOCUOIO 13 9 3 4 2 15 11
SORRENTO 12 9 3 3 3 13 10
APRILIA 12 9 3 3 3 14 18
FOGGIA 11 9 2 5 2 12 10
CHIETI (1) 10 9 3 2 4 9 8
CASTEL RIGONE 10 9 3 1 5 10 14
NORMANNA 10 9 3 1 5 9 13
ISCHIA 9 9 1 6 2 5 7
MARTINA 9 9 2 3 4 8 13
MESSINA 8 9 1 5 3 6 11
GAVORRANO 8 9 1 5 3 7 13
ARZANESE 2 9 0 2 7 3 17
PROSSIMO TURNODOMENICA 3 NOVEMBRE ore 14.30APRILIAISCHIACASTEL RIGONEMELFIFOGGIAGAVORRANOMARTINATUTTOCUOIOMESSINACOSENZANORMANNAPOGGIBONSISORRENTOCHIETITERAMOCASERTANAVIGOR LAMEZIAARZANESE
UPROMOSSE UPLAYOFF URETROCESSE
RISULTATIARZANESECASTEL RIGONE 23
CASERTANAAPRILIA 41
CHIETIMESSINA 11
COSENZAFOGGIA 11
GAVORRANOSORRENTO 00
ISCHIAVIGOR LAMEZIA 11
MELFITERAMO 11
POGGIBONSIMARTINA 30
TUTTOCUOIONORMANNA 30
MARCATORI6 RETI Tranchitella (1, Castel Rigone);Cavallaro (4, Foggia).5 RETI Mancino (1, Casertana); De Angelis (2,Cosenza); Dimas (1, Teramo).
NAZIONALI
L’Under 20da domania Coverciano
Domani si
raduna a Coverciano
l’Under 20 di Lega
Pro, che mercoledì fa
un’amichevole con la
Primavera dell’Empoli.
Invece sabato a
Sorrento quarto
stage dell’Under 18,
reduce dallo stage di
sabato a Prato, nel
quale c’è stata una
partitella che ha visto
andare in gol Maioli
(Santarcangelo),
Paccagnini (Pisa),
Colorno (Gavorrano)
e Amati (Rimini).
30 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013
DAL NOSTRO INVIATO
PAOLO IANIERIGREATER NOIDA
Disegna con la sua RedBull cerchi perfetti sull’asfaltodel rettilineo d’arrivo e si commuove sotto la visiera, Sebastian Vettel, mentre dalla tribuna centrale entusiasta rimbomba il suo nome. Poi, scesodi macchina, eccolo inginocchiarsi in segno di tributo davanti al muso della RB9.«Rocky (Guillaume Rocquelin,suo ingegnere di pista; n.d.r.)alla radio mi ha avvisato di farela solita proceduta, ma mi sonodetto “non questa volta” — racconta Seb —. Ho sentito cheera il momento e il modo giusto per salutare questa gentefantastica e ringraziare tutti».Hanno apprezzato tutti, trannei burocrati Fia che lo hannosanzionato con 25 mila euro euna reprimenda. Ottusità regolamentare a parte, non poteva esserci giorno e modo migliore per entrare definitivamente nell’Olimpo della F.1: la
sesta vittoria consecutiva, decima della stagione, consegnaa Vettel il quarto Mondiale, impresa riuscita nella storia solo aJuan Manuel Fangio, AlainProst e Michael Schumacher.
Incredulità «Vincere un Mondiale, finire una stagione, è come sbattere contro una parete— diceva nei giorni scorsi Sebastian —. Passi mesi di tensione, concentrazione, lavoro duro e un attimo dopo devi sentirti liberato, sentirti in modo fantastico. È uno choc». Gli guardiil volto e capisci che dice la verità. Abbraccia a lungo AdrianNewey, il papà delle Red Bullche hanno segnato gli ultimi 4anni di F.1, poi è un continuoportarsi le mani in testa, sfregare i capelli, quasi che la realtà ancora fatichi a fare breccia.Campione del mondo. Per laquarta volta consecutiva. «Èuno dei giorni miglioridella mia vita», buttafuori in un respiro. Entra in sala stampa con iltelefonino all’orecchio.
FORMULA 1GP INDIA
Quando Sebastian Vettel eraancora un ragazzino con unfilo di barba per sembrareuomo, e rispondeva che ilsuo mito Schumachersarebbe stato inarrivabile,diceva la verità. Però ilsorriso beffardo facevapensare che dentro di sé la
pensasse diversamente.Quattro titolo mondiali difila, a soli 26 anni, sono ladimostrazione di una staturache nessuno potevapresumere. Salvo lui. Che hasempre avuto un progetto dicarriera. E di vita. Uncampione che ha nella
riservatezza enell’intelligenza due qualitànon comuni. Sul quale èarrivato il momento di fare ilpunto. Scoprendolo nellepieghe.
MATURITÀ 8 Dire coseintelligenti in un ambientebanale come la F.1 è una
rarità. Vettel pensa, non dàmai una risposta piatta.Ragiona. E anche se leggepochi libri, sa che cosasuccede nel mondo,regolandosi di conseguenza.Vengono in mente le paroledi Gerhard Berger, suopatron alla Toro Rosso:«Vettel ha la freschezza diun ventenne, la completezzaagonistica di un trentenne ela testa di un cinquantenne».Era il 2007…
VISIONE DI CORSA 8 Alpari di Alonso, conoscesempre la forza del propriomezzo meccanico. E si èregolato di conseguenza. Havinto quando doveva, hacercato i piazzamenti
quando sapeva di non poterosare oltre.
MESSA A PUNTO 9 Bastaguardare le immagini deivari camera-car per capireche spesso Vettel ha guidatouna Red Bull migliore diquella di Webber. Ma soloper una questione dipersonale messa a punto,non di scelte del team. Ilrisultato? Vettel 10 vittorie,Webber zero.
AGGRESSIVITÀ 9 Certisorpassi nelle prime curve,come quello micidiale aHamilton (in pole) nel GP delBelgio, dimostranoconcentrazione, sicurezza,talento. Due anni fa Vettelnon era così.
Ora è davvero il primo della classeLa sua pagella? Ha 10 nel giro secco
DI PINO ALLIEVI
il Commento
la Gara
L’alternatoreprovoca a Sebl’unica pauraIl box Red Bull gli fa disattivare il kers, poimulta di 25 mila euro per le sgommateAlonso si tocca al via con Webber: 11°
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA CREMONESIGREATER NOIDA (India)
Avrebbe potuto partiredai box e non sarebbe cambiato nulla, tale è stata la superiorità di Sebastian Vettel e dellaRed Bull su questa pista, e nessuno comunque sarebbe statoin grado di sottrarre loro la sesta vittoria consecutiva, la decima della stagione, che haportato anche il risultato piùimportante e allo stesso tempopiù scontato: il quarto Mondiale piloti e costruttori. E’ stato in ogni caso un modo di correre originale, così come lascelta di festeggiare con unaserie di giravolte davanti aibox a gara conclusa. I commissari del gran premio avrebbero dovuto unirsi agli applausidel pubblico — troppo scarsoper la gara decisiva del campionato —, anziché ammonirlo e multare il team di 25.000euro per questo show supple
mentare.
Gara Non accade tutti i giorni di vedere chi parte al comando rimettersi in gioco, decidendo di seguire alla letterala strategia ideale della Pirelli:stop al secondo giro per sostituire le soft, che qui si sonocomportate come copertureda qualifica, per montare lemedie. Vettel lo ha fatto ed èovviamente piombato al 17°posto. Ma sfruttando unamacchina che appare davverodi un’altra categoria, in soli 20giri è tornato alle spalle diMark Webber, che invece erascattato con le medie. Unastrategia che ha pagato sino aun certo punto perché l’australiano, nei 4 giri (dal 28° al32°) che ha condotto con lesoffici, ha perso quei 10” divantaggio che aveva accumulato sino a quel momento neiconfronti del compagno disquadra ed era rassegnato adarrivare secondo quando a 20giri dalla fine l’alternatore —
bestia nera di Vettel l’annopassato (lo costrinse al ritiro aValencia, mentre era al comando, e poi a Monza) — si èsurriscaldato, costringendoloa fermarsi.
Tensione Da quel momentoin poi i sorrisi al muretto dellaRed Bull si sono trasformati insmorfie di apprensione: a Vettel è stato chiesto di disattivare il kers e di limitare (invano)l’andatura. Sarebbe stata unabeffa atroce perdere una vittoria così anche se Sebastian sarebbe diventato lo stesso campione, perché Alonso era nelleretrovie dopo il duplice contatto con Webber alla primacurva che lo aveva costretto asostituire l’ala anteriore al terzo giro. La sua gara è finita lì,anche perché con un assettopiù carico Fernando non aveva lo spunto per superare edha chiuso 11°. Il quarto postodi Massa, autore di una brillante partenza che gli ha consentito di scavalcare le Mercedes e di tenerle dietro per metà gara, non è bastato a tenereproprio la Mercedes dietro neicostruttori: i tedeschi, grazieal 2° posto di Rosberg e al 6° diHamilton, ora sono davanti di4 punti.
Eroe Si è avvicinata anche laLotus grazie a Grosjean, l’altrogrande eroe della giornata:partito 17°, ha chiuso sul podio, malgrado avesse una potenza limitata per via di unguaio alle valvole pneumatiche. Il francese ha giocatod’azzardo percorrendo 47 giricon le medie, due in più delmassimo raccomandato dallaPirelli. Che si è arrabbiata soprattutto per la strategia diRaikkonen, che ha mantenutolo stesso treno per ben 51 giri:troppo, e infatti nel finale ilfinlandese ha rallentato vistosamente. Senza però facilitareil sorpasso del compagno disquadra (i due sono anzi finitilarghi) che stava contenendoil ritorno di Massa. Un episodio che ha creato alta tensionenel team tanto che il futuroferrarista — 7° malgrado unasosta supplementare al 58° giro — se ne è andato pochi minuti dopo la cerimonia del podio, accusando i suoi di scarsaprofessionalità.
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Rosberg è 2°,Grosjean finisce3°. La Mercedessupera la Ferraritra le Case: +4
Momentichiave
L’ala... prende il voloAlla prima curva, l’ala anterioredella F138 di Alonso tocca lagomma posteriore destra dellaRed Bull di Webber IPP DA TV
Il ritiro di MarkAl 40° giro dai box dicono aWebber di fermarsi: ci sonoproblemi all’alternatore dellasua Red Bull COLOMBO
Podio giovaneSebastian Vettel, 26 anni, fafesta col tedesco Nico Rosberg,28, a sinistra, e il franceseRomain Grosjean, 27 EPA
Un nome, una cittàTutta Heppenheim, la cittànatale di Vettel, ribattezzata«Vettelheim», si è ritrovata inpiazza per il «suo» campione AFP
Campion e 4everVettel ubriaco...per la felicità«Forse lo capiròsolo a 60 anni»Decima vittoria e quarto titolo«Al telefono con la famiglianon riuscivo a parlare»
L’OPINIONE
&di UMBERTO ZAPELLONI
a pagina 25
Sebastian Vettel, 26.si inchina di frontealla sua Red Bulldopo la gara REUTERS
LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 31
DAL NOSTRO INVIATO
GREATER NOIDA
«È tutta una combinazione uomo e macchina. Non vinciquattro Mondiali se non hai unabuona vettura e un grande pilota. E Sebastian appartiene aquesta categoria. Non puoi paragonare i grandi campioni, mauna cosa hanno in comune: lavelocità e l’intelligenza di guidare forte e pensare. Sanno il motivo per cui sono veloci, scesi dimacchina sanno spiegare checosa succede al volante, analizzano le cose e quando tornanonell’abitacolo dimostrano diavere imparato». Così AdrianNewey, fresco del 10° Mondialeconquistato come progettista diuna F.1, racconta il suo Vettel.
Sollievo «È difficile spiegare leemozioni che provo, sapevamoche avevamo la possibilità dichiudere entrambi i campionatiqui, ma riuscirci è un’altra cosa.Averlo fatto è quasi un sollievo:dopo il ritiro di Mark (Webber;n.d.r.) per la rottura dell’alternatore abbiamo avuto paura perSeb». È un po’ il concetto che
esprime anche ChristianHorner, gran capo del te
am. «Se guardiamo allestatistiche, conquista
re i due titoli per 4anni di fila è qualcosa di difficilissimo,ma la passione el’impegno dellasquadra, unite allaguida di Sebastian,ci hanno regalatoqualcosa di fenomenale».
Leader Già, Vettelè sempre più proiettato nella storia.
RIVALI 9 I rivali di Vettelsono tutti di primissimaqualità, a differenza di quellidi Schumi in certe annate. Lefrecciate psicologiche diAlonso e Hamilton non lohanno scalfito: alla fine havinto anche in questo.
GIRO SECCO 10 La suaforza. Nel giro secco inqualifica è micidiale. Epartire 7 volte in pole gli haagevolato le cose…
PROSPETTIVE 10 Prima opoi lascerà la Red Bull. E giàlo cercano: dalla Ferrari chelo avrebbe già preso senza iveti di Alonso, allaMercedes, alla McLaren.Il futuro è suo.
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Italia con tre alloriL’ultima gioia nel ‘53con Alberto Ascari
Questo l’albo d’oro delMondiale piloti: 1950 Farina (ItaAlfa Romeo); 1951 Fangio (ArgAlfa Romeo); 195253 Ascari(ItaFerrari); 195455 Fangio(ArgMercedes); 1956 Fangio(ArgFerrari); 1957 Fangio (ArgMaserati); 1958 Hawthorn (GB—Ferrari); 195960 Brabham (AusCooper); 1961 P.Hill (UsaFerrari);1962 G.Hill (GB—Brm); 1963 Clark(GB—Lotus); 1964 Surtees (GBFerrari); 1965 Clark (GBLotus);
1966 Brabham (AusBrabham);1967 Hulme (N.ZelBrabham);1968 G.Hill (GBLotus); 1969Stewart (GBMatra); 1970 Rindt(AutLotus); 1971 Stewart (GBTyrrell); 1972 Fittipaldi (BraLotus); 1973 Stewart (GBTyrrell);1974 Fittipaldi (BraMcLaren);1975 Lauda (AutFerrari); 1976Hunt (GBMcLaren); 1977 Lauda(AutFerrari); 1978 Andretti (UsaLotus); 1979 Scheckter (S.AfFerrari); 1980 Jones (AusWilliams); 1981 Piquet (BraBrabham); 1982 Rosberg (FinWilliams); 1983 Piquet (BraBrabham); 1984 Lauda (AutMcLaren); 198586 Prost (Fra
McLaren); 1987 Piquet (BraWilliams); 1988 Senna (BraMcLaren); 1989 Prost (FraMcLaren); 199091 Senna (BraMcLaren); 1992 Mansell (GBWilliams); 1993 Prost (FraWilliams); 199495M.Schumacher (GerBenetton);1996 D.Hill (GBWilliams); 1997J.Villeneuve (CanWilliams);199899 Hakkinen (FinMcLaren); 200004M.Schumacher (GerFerrari);200506 Alonso (SpaRenault);2007 Raikkonen (FinFerrari);2008 Hamilton (GBMcLaren);2009 Button (GBBrawnGP);201013 Vettel (GerRed Bull).
Campion e 4ever«Erano i miei genitori e miofratello. Non abbiamo parlatomolto, mi hanno detto bravo,era dura trovare le parole».
Champagne Per fargliele ritrovare, basta la bottiglia diMagnum che si è portato appresso. In tedesco snocciolauna serie infinita di nomi, tuttele persone che lo hanno aiutato, da Gerhard Noack che losvezzò in kart, a Dieter Mateschitz «che nel 1998 mi aprì leporte del Red Bull Junior Team. “Date una chance al ragazzino”, disse, e mi misero in auto in un periodo in cui pochicredevano in me». A ogni risposta una sorsata e via con laprossima domanda.
Dedizione La cavalcata trionfale, che ne fa l’unico vincitoredelle tre edizioni del GP indiano, non è stata una passeggiata. «Mi spiace per quello che èsuccesso a Mark, ma è la prova
alla perfezione quando siede altavolo con gli ingegneri o entrain macchina, svestiti i panni dipilota Vettel si rivela un ragazzo normale e parecchio sensibile. «I fischi di Monza e Singapore mi hanno fatto malissimo.È stato difficile sopportarli,perché non me li meritavo.Certo, poi capisci che fa partedello sport e che nella concitazione di una partita o una garaci sta. C’è stata una personache dopo Singapore mi hascritto una lettera, chiedendomi scusa: era in tribuna ed eratra quelli che mi fischiavano.Ripeto, fa male, però sono intelligente abbastanza per capirlo».
Storia Abbassa il volto e resta a lungo in silenzio, quandoil suo nome viene affiancato aquelli di Fangio, Prost e Schumacher. «È molto difficile daafferrare. Guardavo la tv quando Fernando vinceva e ora è ilmio più grande rivale. È un talento, è spagnolo, è molto passionale. Correre contro di lui,contro Lewis che ha un enormetalento naturale, contro Mark,contro Nico, che è sottovalutato… Vincere quattro titoli, nonso, è un grosso numero. Quattro titoli. Fangio ne ha vinti cinque e tutti lo consideravano ilpiù grande di sempre. Michaelè arrivato un paio di anni dopo… scusate, parecchi anni dopo, ed erano altri tempi. Parloda tifoso di questo sport. Sì,aveva una macchina dominante, ma è stato lui a creare quellaFerrari. Ha lavorato duro, piùduro di tutti. SfortunatamenteFangio è morto, ma quandoparli con Stirling Moss ha il coraggio di dire: cazzo, lui erapiù veloce di me, meritava divincere. E Moss è arrivato tre,quattro volte 2° nel Mondiale.Così, raggiungere Michael,Fangio, Prost, è molto difficileda afferrare. Sono troppo giovane per capirlo. Un giorno forse avrò 60 anni e capirò cosa significa, anche se a nessuno interesserà più. Ma a me interessa, è qualcosa che nessunopotrà più portarmi via».
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SEBASTIAN VETTELPILOTA RED BULL DAL 2009
« Non sono egoista,divido il meritocon i meccanici:lavorano più cheda McDonald’s
4MONDIALE
MARCHE
S1958 Vanwall;
195960CooperClimax;
1961 Ferrari;1962 Brm;
1963 LotusClimax;
1964 Ferrari;1965 Lotus
Climax;196667
BrabhamRepco;1968 Lotus
Ford;1969 Matra
Ford;1970 Lotus
Ford;1971 Tyrrell
Ford;197273 Lotus
Ford;1974 McLaren
Ford;197577 Ferrari;
1978 LotusFord;
1979 Ferrari;198081
WilliamsFord;198283
Ferrari;198486McLarenPorsche;
1987 WilliamsHonda;
198891McLarenHonda;
199294WilliamsRenault;
1995 BenettonRenault;
199697WilliamsRenault;
1998 McLarenMercedes;
19992004Ferrari;
200506Renault;
200708Ferrari;
2009BrawnGPMercedes;
201013Red BullRenault
IL TEAM RACCONTA IL SUO FUORICLASSE
La scuderia Red Bull festeggia il campione: a sinistra di Vettel c’è Newey COLOMBO
«Batterà Schumi?È un super recordMa aspettiamo»Horner «Conquistare i campionati costruttorie piloti per tanti anni di fila è difficilissimo»
«Questo è stato il suo anno migliore — concede Horner —. Haalzato ancora l’asticella, ma nonva dimenticato che ha solo 26anni, ha disputato 117 gare e neha vinte 36, con 4 titoli. Ha unacapacità naturale al volante,mostra un impegno totale, saispirare le persone. Batterà il record di Schumi? Impossibile dirlo, quello è un record fantastico,ma da Seb c’è da aspettarsi tanto».
Futuro Ovviamente, per Horner, sempre al volante di unaRed Bull. «Ogni pilota in questomomento vorrebbe essere al volante della nostra auto. Sebastian è legato al team, sa cosa locirconda, Dieter (Mateschitz;n.d.r.) lo ha preso per il programma Red Bull Junior Team17 anni fa. Non è solo un discorso di contratti, ma anche di relazioni, fiducia. Noi abbiamo iniziato a vincere in un momento dicambiamenti, ma in questi 4 anni abbiamo dimostrato che nonera stato un colpo di fortuna».
Vergogna Fia Sotto il podiosfoggiava la maglietta celebrativa con la scritta «IVettel» per ilquarto titolo, un’oretta dopo, seduto a un tavolo dell’hospitalityRed Bull, Helmut Marko, responsabile del Motorsport, sigode una meritata birra: «La stagione di Sebastian è stata moltobuona fino alla pausa estiva, maeccezionale dal Belgio in poi.Sinceramente non mi aspettavouna tale crescita, ma alla fineSebastian è una sorpresa continua. Ed è vergognoso che la Fiaabbia deciso di punirlo per il saluto ai tifosi: dicono tanto che laF.1 deve avvicinarsi ai tifosi epoi…».
p.i.
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LG
IOR
NO
FIA, MACOSA FAI?
«Reputovergognoso
che la Fiaabbia punitoVettel per il
saluto aitifosi: diconotanto che la
F.1 deveavvicinarsi aifans e poi...»
HELMUTMARKO
d
di come queste macchine sianocostruite al limite: dopo il suoritiro abbiamo disattivato ilkers e fatto il possibile per salvaguardare la macchina. La verità è che la squadra ha fatto unlavoro enorme. Sabato sera hoparlato ai ragazzi, per ringraziarli. Non sono una personaegoista, non mi prendo tutto ilmerito. Se contiamo le ore chepassano in garage o in fabbrica, è meglio lavorare al McDonald’s. Ma loro amano questolavoro, ci mettono una dedizione totale (e per ripagarli Seb ieri è rimasto a svuotare il box fino alle 22.30; n.d.r.). Il risultato è il razzo che guidiamo. Mimanca già».
Fischi Implacabile e vicino
Albo d’Oro
Romain Grosjean, 27,«battezza» Vettel conlo champagne EPA
32 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013
FORMULA 1 GP INDIA
le pagelle DI ANDREA CREMONESI
Strategia estremaVince e diverte
zoom sulla corsa
CAMBI GOMME GIRI VELOCI
1. Raikkonen 1’27”679 (60°)
2. Vettel 1’28”116 (54°)
3. Sutil 1’28”419 (60°)
4. Perez 1’28”503 (59°)
5. Gutierrez 1’28”682 (49°)
6. Alonso 1’28”709 (58°)
7. Grosjean 1’28”796 (57°)
8. Button 1’28”814 (57°)
9. Rosberg 1’28”816 (49°)
10. Ricciardo 1’28”831 (60°)
11. Massa 1’28”886 (54°)
12. Bottas 1’28”928 (52°)
13. Hülkenberg 1’28”947 (52°)
14. Maldonado 1’29”012 (56°)
15. Hamilton 1’29”052 (53°)
16. Vergne 1’29”280 (53°)
17. Di Resta 1’29”300 (58°)
18. Webber 1’29”500 (30°)
19. Bianchi 1’30”171 (57°)
20. Chilton 1’30”335 (56°)
21. Pic 1’32”907 (32°)
Kimi Raikkonen, 34 anni AFP
Grosjean pronto per il posto di KimiIl francese da 17° a 3° con un guasto alle valvole della Lotus. Rosberg surclassa Hamilton
8,5WebberFa (quasi)tutto giusto. Mal’australiano èla dimostrazione viventeche la malasorte ci vedebenissimo!LAPRESSE
10NeweyCome i titolipiloti vinticon le suemacchine: 4Williams, 2McLaren e 4Red Bull. GeniocreativoAP
9Red BullNegli anniDuemila, solo laFerrari dell’eraSchumi erariuscita a vincerecosì a lungo.Team perfetto.Nella foto, ChrisHorner COLOMBO
8PerezÈ l’unico, partitocon le medie, anon avere guai.Centra il migliorpiazzamento2013: 5° conquesta McLarenè come vincereCOLOMBO
7Di RestaCopia lastrategia diVettel e regalaun 8° posto allaForce Indianella gara dicasa. Beneanche Sutil (7)AFP
5HamiltonUn finesettimanadifficile,nel quale ilcompagno disquadra lo hasurclassato inprova e in garaLAPRESSE
5RaikkonenSi lamenta dopola corsa per lecritiche del team,ma in effetti, conle gomme finite,poteva evitaredi ostacolareGrosjeanLAPRESSE
4FiaOk, le regolesono regole,ma le giravoltedi Vettel nonmeritavanoreprimenda emulta. Nellafoto, WhitingEPA
7 Nico RosbergSi fa sorprendere da Massa al viae resta negli scarichi della Ferraria lungo, poi grazie alla strategiapassa il brasiliano e va a cacciadelle Lotus, finendo 2° REUTERS
9 Romain GrosjeanRisale da 17° a 3°, senza una Red Bulltra le mani! Anzi, dal 10° giro ha pureun guaio con le valvole pneumatiche.Dimostra di poter sostituire Kimicome numero 1 della Lotus AFP
6,5 Felipe MassaGrande partenza. Ma dopo la primasosta perde un sacco di tempodietro Gutierrez e Rosberg lo passaal pit stop. Nel finale non ce la fa adattaccare Grosjean COLOMBO
5,5 Fernando AlonsoI suoi piani saltano per aria alla primacurva: costretto subito ai box, nonriesce ad agguantare la zona punti,malgrado ammetta che la F138 non siaparticolarmente danneggiata COLOMBO
classifiche
ARRIVO
POS. PILOTA NAZ SCUDERIATEMPO/DISTACCO
(PIT STOP)
1. VETTEL GER Red BullRenault in 1h31'12"187 (2)
media 202,130 km/h
2. ROSBERG GER Mercedes a 29"823 (2)
3. GROSJEAN FRA LotusRenault a 39"892 (1)
4. MASSA BRA Ferrari a 41"692 (2)
5. PEREZ MES McLarenMercedes a 43"829 (2)
6. HAMILTON GB Mercedes a 52"475 (2)
7. RAIKKONEN FIN LotusRenault a 1'07"988 (2)
8. DI RESTA GB Force IndiaMercedes a 1'12"868 (2)
9. SUTIL GER Force IndiaMercedes a 1'14"734 (1)
10. RICCIARDO AUS Toro RossoFerrari a 1'16"237 (2)
11. ALONSO SPA Ferrari a 1'18"297 (3)
12. MALDONADO VEN WilliamsRenault a 1'18"951 (2)
13. VERGNE FRA Toro RossoFerrari a 1 giro (2)
14. BUTTON GB McLarenMercedes a 1 giro (3)
15. GUTIERREZ MES SauberFerrari a 1 giro (2)
16. BOTTAS FIN WilliamsRenault a 1 giro (2)
17. CHILTON GB MarussiaCosworth a 2 giri (2)
18. BIANCHI FRA MarussiaCosworth a 2 giri (2)
19. HÜLKENBERG GER SauberFerrari non arrivato (3)
RITIRATI: al 2° giro VAN DER GARDE (OLA/CaterhamRenault)
incidente; al 36° giro PIC (FRA/CaterhamRenault) problema
idraulico; al 40° giro WEBBER (AUS/Red BullRenault) alternatore
DISTANZA GARA: 60 giri per 307,249 km
LEADER DELLA CORSA: il 1° e il 2° giro VETTEL; dal 3° all’8°MASSA; dal 9° al 28° WEBBER; dal 29° al 31° VETTEL; il32° WEBBER; dal 33° al 60° VETTEL
NOTE: drive through per GUTIERREZ (partenza anticipata)
GENERALEPILOTI
POS. NOME NAZ PUNTI AUS MAL CIN BAH SPA MON CAN GB GER UNG BEL ITA SIN COR GIA IND
1. VETTEL (camp.) GER 322 15 25 12 25 12 18 25 25 15 25 25 25 25 25 25
2. ALONSO SPA 207 18 25 4 25 6 18 15 12 10 18 18 18 8 12
3. RAIKKONEN FIN 183 25 6 18 18 18 1 2 10 18 18 15 18 10 6
4. HAMILTON GB 169 10 15 15 10 12 15 12 10 25 15 2 10 10 8
5. WEBBER AUS 148 8 18 6 10 15 12 18 6 12 10 15 18
6. ROSBERG GER 144 12 2 8 25 10 25 2 12 8 12 6 4 18
7. GROSJEAN FRA 102 1 8 2 15 15 8 4 4 15 15 15
8. MASSA BRA 102 12 10 8 15 4 8 4 6 12 8 2 1 12
9. BUTTON GB 60 2 10 1 4 8 8 6 8 1 6 4 2
10. DI RESTA GB 40 4 4 12 6 2 6 2 4
11. HÜLKENBERG GER 39 4 1 1 1 10 2 12 8
12. PEREZ MES 33 2 8 2 4 2 4 1 10
13. SUTIL GER 28 6 10 1 6 2 1 2
14. RICCIARDO AUS 19 6 1 4 1 6 1
15. VERGNE FRA 13 1 4 8
16. GUTIERREZ MES 6 6
17. MALDONADO VEN 1 1
18. BOTTAS FIN 0
19. BIANCHI FRA 0
20. PIC FRA 0
21. VAN DER GARDE OLA 0
22. CHILTON GB 0
COSTRUTTORI
1. RED BULL (campione) 470 23 43 12 31 22 33 37 18 31 27 35 40 25 25 43 25
2. MERCEDES 313 10 27 15 12 8 37 25 37 12 25 27 10 22 16 4 26
3. FERRARI 309 30 10 33 4 40 6 22 23 12 14 24 30 26 10 13 12
4. LOTUS 285 26 14 20 33 18 1 2 10 33 26 4 4 15 33 25 21
5. MCLAREN 93 2 2 10 9 6 8 12 8 8 1 10 5 2 10
6. FORCE INDIA 68 10 4 12 6 12 7 8 2 1 6
7. SAUBER 45 4 1 1 1 10 2 12 14
8. TORO ROSSO 32 1 6 1 4 8 4 1 6 1
9. WILLIAMS 1 1
10. MARUSSIA 0
11. CATERHAM 0
h10SebastianVettelStravince, legittimando ilquarto titolo con unaspettacolare rimonta dopo averscelto una strategia estrema. Siferma al 2° giro per sbarazzarsidelle gomme soffici, rientrando inpista 17°, e alla 20a tornataera già a caccia diWebber. Aggressivo,determinato,insaziabile,velocissimo. E allafine ha divertito ilpubblico con unaserie di giravolte sultraguardo EPA
Il primo dato indica le gommemontate al via. SN=softnuove; SU=soft usate;MN=medie nuove; MU=medieusate. NC=non classificato.Tra parentesi i giri dellesoste. L’ultimo dato, per ognipilota, indica il numerocomplessivo di cambigomme.
Vettel SU MN (2) MN (31) 2;Rosberg SU MN (7) MN (27) 2;Grosjean SN MN (13) 1; MassaSU MN (8) MN (30) 2; PerezMU SN (28) MN (33) 2;Hamilton SU MN (8) MN (30)2; Raikkonen SU MN (7) MN(58) 2; Di Resta SN MN (1) MN(30) 2; Sutil MN SU (41) 1;Ricciardo MN SN (33) MN(38) 2; Alonso MU MN (2) SN(30) MU (36) 3; MaldonadoSN MN (8) MN (38) 2; VergneSN MN (1) MN (26) 2; ButtonMU SN (6) MN (12) MU (32) 3;Gutierrez MN MN (26) SN (47)2; Bottas MN MN (31) SN (49)2; Chilton MN MN (29) SN (52)2; Bianchi SN MN (5) MN (33)2; Hülkenberg: SU MN (5) MN(33) SU (53) 3; Webber MUSN (28) MN (32) 2 NC; Pic SNMN (1) MN (16) 2 NC; Van derGarde SN 0 NC.
LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 33
FORMULA 1 GP INDIA
Abu Dhabi 2010: unoSebastian Vettel regala il primotitolo alla Red Bull e diventa ilpiù giovane iridato di sempre AFP
Giappone 2011: dueGli basta finire terzo a Suzukaper centrare il bis iridato con 4gran premi d’anticipo EPA
Brasile 2012: treÈ in testacoda al 1o giro. Dopo unafuriosa rimonta Seb chiude 6o:basta per battere Alonso (2°) AFP
India 2013: quattroTrionfa davanti a Rosberg eGrosjean: titolo in cassafortecon 3 gare d’anticipo COLOMBO
Certo, è il nuovo Kaiserspegne con la stessa tattica levelleità di Hamilton. In particolare in Germania il successo ha un sapore particolareperché mai prima di quest’anno era riuscito ad aggiudicarsi la gara di casa.
Costanza Ma i Mondiali sivincono pure con la costanza: all’inizio dell’anno la RedBull soffre più di Lotus e Ferrari mescole e nuove costruzioni della Pirelli, così Vettelsa che a volte deve accontentarsi come a Shanghai (4°) ,quando i suoi sbagliano palesemente la strategia, o aMonaco (2°), dove superareRosberg è impossibile o inUngheria dove è costretto ainchinarsi a un superbo Ha
milton e a un più veloceRaikkonen. L’unico buco nero della stagione è Silverstone: nella gara incubo per laPirelli, domina sino al 41° giro quando il cambio lo appieda. E’ solo un episodio.
Cavalcata Alla ripresa delMondiale dopo la pausa estiva la Red Bull fa un nuovobalzo avanti: Seb diventa imbattibile. Anche su una pistatradizionalmente ostica come quella di Monza e infilacinque vittorie consecutive:Spa, Monza, Singapore, laCorea, Suzuka. In India Seb asoli 26 anni pareggia Fangioe Schumi, unici a vincere 4 titoli di fila. «E pensare che laprima volta che guidai unaF.1 — dice ora Seb — me lafeci addosso, pensando chefosse cosa per uomini veri.Non per me».
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« I buuu? Spero diriceverne ancoratanti perchévuol dire che stolavorando bene
SEBASTIAN VETTELDOPO IL TRIONFO A MONZA
Cattiveria e costanzacosì ha calato il pokerIn questa stagione ha fatto a ruotate con Webber e bruciatoal via Rosberg e Hamilton. Raggiungendo Schumi e Fangio
36Le vittorieUna nel 2008 (Toro Rosso); 4nel ‘09, 5 nel ‘10, 11 nel ‘11, 5nel ‘12, 10 nel 2013 (Red Bull)
43Le pole in carrieraSette quelle 2013: Australia,Malesia, Canada, Italia,Singapore, Corea e India
117I GP disputatiUno su Bmw (2007), 25 suToro Rosso (200708) e 91su Red Bull (200913)
26Anni e 116 giorniMai nessuno ha vinto 4 titolicosì giovane: Schumi nel 2001,ad esempio, ne aveva 32
4Titoli di fila
come Fangioe Schumi
Solo due precedentiprima di Seb
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA CREMONESIGREATER NOIDA (India)
Il Professore ha la vistalunga. Fine novembre 2010,Corsa dei Campioni, al Professore chiedono: «Vettel riuscirà a raggiungerla? A vincere 4 Mondiali?». Domandapertinente, perché il tedescodella Red Bull al termine diun rocambolesco GP AbuDhabi è riuscito a rovesciareil pronostico, vincendo garae titolo. Tempo ne ha in abbondanza perché a 23 anni e134 giorni è il più giovanecampione di sempre. «Credodi sì — replica Alain Prost —,perché è un pilota eccezionale e ora che ha un titolo in tasca potrà approcciare le corse in modo più maturo».
Era Non si sbagliava. Perché da allora il tedesco, sostenuto dal lavoro del clanNewey, è maturato, ha presoconfidenza nelle proprie capacità e in soli tre anni habattezzato una nuova era,come era stato negli anniDuemila per l’amico e idoloMichael Schumacher. Se adogni Mondiale si deve associare un aggettivo a questo diSeb aggiungeremmo «cattivo». Alla seconda gara delcampionato mette subito inchiaro i rapporti all’internodella scuderia, spegnendoqualsiasi dubbio sulla propria sazietà da successo: dopo un avvio in Australia unpo’ stentato, dove fatica a atenere il passo di Raikkonen(Lotus)e Alonso (Ferrari), aSepang attacca senza complimenti Mark Webber,strappandogli una vittoriameritata dopo una serie disportellate che sconcertanopure Chris Horner: «That’ssilly, come on!», è stupido,dai, grida via radio. I rapporti con Webber si spezzano così come va in frantumi l’immagine di Vettel ragazzino.Seb è ormai un vero duro alpunto di fare spallucce ai fischi (stupidi) di Monza e Singapore: «I buuu? Spero diriceverne ancora tantiperché vuol dire che stofacendo bene il mio lavoro».
Aggressività MaVettel è cattivo anchecon altri rivali: co
struisce il secondo successostagionale in Bahrain in trecurve, sbarazzandosi di NicoRosberg, che sa essere piùlento sulla distanza con unaMercedes che ancora distrugge le gomme. Idem alNürburgring e a Spa dove
1.376I punti conquistatiIn questa classifica insegueFernando Alonso (1.571) eMichael Schumacher (1.566)
LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 35
FORMULA 1 GP INDIA
Alonso a Seb: «Ci vediamo nel 2014»Lo spagnolo: «Senza incidente ero da podio». Massa (4°): «Strategia giusta, peccato il finale»
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA CREMONESIGREATER NOIDA
Un contatto nelle concitate fase iniziali della corsa:era questo il vero rischio checorreva Fernando Alonso, scegliendo di qualificarsi con legomme medie e di conseguenza sacrificando qualche posizione sullo schieramento. Epuntualmente il peggio si è verificato, peraltro senza che lospagnolo abbia commesso errori: nella lotta ravvicinatacon Raikkonen, Webber haperso per un attimo il posteriore della Red Bull, che, scodando, ha colpito l’ala anteriore della Ferrari, danneggiando il flap sinistro. Stop al3° giro e fine delle ambizioni.Così, nel giorno del trionfo diVettel, Alonso non ha raccoltonemmeno un punto (non accadeva, salvo ritiri, da Silverstone 2010). E il quarto postodi Massa non è bastato per evitare il sorpasso della Mercedes nella classifica costruttori.
Dubbi Sorge un dubbio: visto il buon passo di Felipe, nonera meglio evitare di complicarsi la vita? «Senza l’incidente — la replica di Domenicali— Fernando avrebbe potutoessere da podio». Anche Fernando non recrimina: «Lastrategia era giusta, perchétanti si sono fermati nei primigiri avvantaggiando Webber ePerez e io sarei stato lì, per cuiimmagino che il podio sarebbe stato alla portata». E invece
a Fernando non è riuscita neppure la rimonta, dopo aver sostituto l’ala. «Lo sterzo era duro nelle curve a destra e, avendo scelto tanto carico, eravamo lenti in rettifilo, questo èstato un problema per i sorpassi». Così è toccato a Massasalvare la domenica ferrarista.«Prima del via ero preoccupato perché Alonso aveva battuto un’altra strada, invece lastrategia ha funzionato, legomme soffici mi hanno garantito un buon ritmo. Mispiace solo aver perso la posizione su Rosberg al pit e nonessere riuscito a lottare conGrosjean, che con gomme piùvecchie andava come me. Pec
cato perché la partenza erastata perfetta», spiega il brasiliano. «Forse potevamo fermarlo un giro prima per cercare di fare qualcosa con Grosjean — ammette Domenicali—. Peccato per i punti persicon Fernando, altrimenti saremmo ancora davanti allaMercedes. Ma il 2° posto restaalla nostra portata».
Complimenti Il capo dellaGes è stato tra i primi a congratularsi con Vettel: «Titolomeritato». E altrettanto ha fatto Alonso: «Ha disputato unaseconda parte di stagione straordinaria, gli faccio i mieicomplimenti ma spero il pros
SA seccoFernando
Alonso, 32, nonha raccolto
punti: l’ultimavolta, ritiri a
parte, erasuccessonel 2010
COLOMBO
Il trionfo iridato di Vettel è stata fra le scenepiù emozionanti dell’anno. Con i «burnout»sul rettilineo, dopo la vittoria, Seb hainfiammato il pubblico della tribuna centraledel Buddh Circuit, l’unica che non fosse vuota.Un gesto insolito, per l’ambiente compassatodella F.1 e anche per il tedesco. Finale degno diuna stagione speciale. Perché Vettel non soloha dominato le ultime sei gare con una RedBull inarrivabile, ma ha avuto un rendimentosuper anche all’inizio, quando la vettura nonera ancora al top. In India è stato bravo arimontare subito, dopo il cambio gomme giàal secondo giro. Non so seWebber ci sarebberiuscito. Fantastica, per noi della Lotus, la garadi Grosjean, che alla fine ha superatoRaikkonen e respinto Massa con pneumaticiusurati. Che scoperta l’India. Il traffico èpazzesco, le vie di Delhi sono piene di buche epercorse da trattori, si gira in tre sul motorinosenza casco, nessuno rispetta i semafori(quando ci sono...) e in autostrada c’è gentecontromano e animali che attraversano. Però èstato divertente viaggiare con l’autista locale,un matto che continuava a suonare il clacsone che con noi ha scoperto l’ebbrezza dellavelocità spingendosi... a 110 all’ora. Sì, perchéqui la stranezza è che tutti vanno piano. Lamaggior parte delle persone è molto povera,ma sono gentilissimi e hanno una grandedignità. Nessuno mi ha chiesto l’elemosina. LaF.1 sembra veramente troppo lontana dal loroamato cricket e da questo mondo.
*campione GP2 2012 e terzo pilota Lotus
DI DAVIDE VALSECCHI*
Riservaspeciale
Sgommate a festae il traffico di Delhi
simo anno di rendergli la vitapiù dura. Ma è chiaro che dobbiamo fare un lavoro migliore». Massa aggiunge: «Vettel èun pilota fantastico, allo stesso livello di Schumi e Senna».Fernando non fa valutazioni,ma dice: «Io classifiche non nefaccio e non pretendo di piacere a tutti. Devo solo accontentare il team che mi paga. E inquelli dove sono stato non cisono dubbi sulla mia professionalità. Tanto che mi hannorivoluto alla Renault e oggianche la McLaren dice che sarebbe felice di rivedermi là. Econ la Ferrari possiamo addirittura estendere il contratto».
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36 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013
Giochi apertiLorenzo vince, Mondiale in bilico
DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO FALSAPERLAMOTEGI (Giappone)
Comunque vada a finire, ègiusto così. Che il Mondiale piùbello degli ultimi 20 anni finiscaall’ultimo atto, tra due settimane a Valencia, davanti ad unpubblico (immaginiamo oceanico) che comunque celebreràtre campioni di casa. Marc Marquez contro Jorge Lorenzo, separati da 13 punti, che sonoun’enormità, ma ai quali si aggrappa il maiorchino per cerca
re di ribaltare una situazioneche solo due gare fa era disperata: 43 punti, una formalità peril Prescelto portare a casa il titolo da debuttante, come soltantoKenny Roberts ha saputo farenel 1978.
Sintomi Cosa sarebbe potuto succedere in gara si potevaintuire sulla linea di partenza.Dopo la vigilia travagliata, colvenerdì di stop per il problema degli elicotteri, le provecompresse e con la pioggia,soprattutto dopo l’ennesima
caduta mattutina di Marc, volato velocissimo e rialzatosicon tante botte alla spalla destra e al collo, l’attesa del semaforo era lo specchio di duemondi opposti. Lorenzo canticchiava con le cuffiette nelleorecchie mentre facevastretching davanti alla suaYamaha, Marquez era vitreosulla Honda, facendo smorfiemai viste, mentre addiritturail suo capomeccanico (quelloche ha sbagliato i conti in Australia prima della squalifica)scappava al bagno a fare pipì.La pista doveva dare un altroresponso. Le frenate forti e leaccelerazioni da fermo dovevano favorire la Honda, invece Lorenzo ha fatto un capolavoro. Di azzardo prima, montando al buio la gomma posteriore morbida, contro la duradi tutti gli altri, e andando infuga. Ma Marquez non è pilota che si spaventa per qualchebotta al mattino o per essereal debutto su una pista con solo 2 ore di prove. Lo ha braccato fino a oltre metà gara (giro 17, dopo aver fatto il recorddella corsa), quando Jorge hadato lo strappo decisivo. E poiil ragazzino non doveva rischiare per arrivare all’ultima
gara col vantaggio del pronostico.
Ricordi È dal 2006 che ilcampionato non si chiude all’ultima gara. Anche allorauna Honda contro unaYamaha: con questa moto Valentino Rossi in vantaggio di 8punti, con l’ala dorata NickyHayden. Per chi non lo ricorda, vinse l’americano dopouna gara rocambolesca, centrando il campionato con 5punti di vantaggio: in totalefa… 13, proprio come quei
punti che oggi separano i due spagnoli. Peròla situazione è diversa. A Marc, con Jorgevincitore, basta il 4°posto e tutte le volteche ha finito, è andato sul podio. Inpiù non è pensabile che qualcuna delle altre 3Honda in pistaandrà a rovinare la festadel campioncino. Difficilmente Lorenzo può aspettarsiun aiuto da Valentino, che glistava guardando le spalle salvo fare lo stesso errore al 2o eal 3o giro, nella frenata piùbrusca. L’unica variabile puòessere l’eventuale caos tempo.Ma in ogni caso Lorenzo nonavrà nulla da rimproverarsi.Ieri si aspettava protagonistaDani Pedrosa, ma lo spagnolo,con problemi di gomma posteriore, non è mai stato dellapartita. Come detto Valentinoha giocato solo 2 giri, poi è finito 11° per rimontare fino al6° posto. È andata male, all’ultimo giro ad Andrea Doviziosoche ha fatto un errore alla staccatona, perdendo il 9° posto afavore del compagno Hayden.
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dHANNODETTO
SDani
Pedrosa«Oggi non è
stata la mia garamigliore. Facevo
fatica arimanere alle
spalle di Lorenzoe Marquez
soprattutto inuscita di curva»
SValentino
Rossi«Al 2o giro è
successo qualcosacon i freni e ho
allungato lastaccata. Al giro
dopo ho sbagliatoio. La frenata è il
nostro puntodebole»
SAndrea
Dovizioso«Dopo la buona
prova del mattinonon mi aspettavodi stare davanti,
ma speravo diandare più
veloce, invecenon ci sono
riuscito»
S200
successiJorge Lorenzo,26 anni, con il
trionfo diMotegi ha
regalato allaYamaha la 200a
vittoria nellaclasse regina
MILAGRO
Marquez secondo: ora ha 13 punti di vantaggio. Si decide tutto a Valencia
Lorenzo, Marquez e Pedrosa:il podio di Motegi è racchiusoin questo scatto MILAGRO
DA OGGI IN EDICOLA
Gli assi spagnolinel dvd Gazzetta
Da oggi in edicola, a10,99 euro, il dvd Gazzetta«Marquez e i grandi di Spagna».
MOTOMONDIALE GP GIAPPONE17a PROVA DEL CAMPIONATO 2013
LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 37
Marc: «Ho provato ad attaccare, a prendere rischi,ma ho deciso che i 20 punti erano più importanti»
GIOVANNI ZAMAGNIMOTEGI
Sbalorditivo Jorge Lorenzo, fantastico Marc Marquez: anche il GP del Giappone ha esaltato i due fenomenispagnoli, una spanna sopra atutti gli altri. Difficile dire chimeriti di più il titolo: Lorenzosfrutta la Yamaha come nessunaltro; Marc, al debutto in MotoGP, supera qualsiasi avversità. Due campioni straordinari,che hanno alzato così tanto illivello da far sparire gli altri piloti dalla lotta per la vittoria.Giusto che siano loro a giocarsiil titolo a Valencia, anche se i13 punti di vantaggio di Marquez rendono la rincorsa di Lorenzo quasi disperata.
Imbattibile Peccato siano così distanti: una sfida a Valenciada “tutto o niente” sarebbequalcosa di mai visto, o quasi,con Lorenzo in forma straordinaria. «Credo che qui non sipotesse fare meglio, come dimostra il risultato degli altripiloti Yamaha» gioisce Jorge.«Non so se sia stata la migliorgara della mia vita, è difficilericordare tutti i 51 successi cheho ottenuto. Sicuramente, pe
rò, è stata una giornata speciale, una delle più felici della miavita. Ma alla fine, ho guadagnato solo cinque punti suMarquez» si rammarica Jorge,consapevole che quanto sta facendo potrebbe non essere sufficiente per riconfermarsicampione.
Aiuto La conquista del titolonon dipende solo da lui, datoche a Marquez è sufficiente un
quarto posto: difficile che ci siano tre piloti che si possanomettere in mezzo tra i due avversari. «Ci sono tanti elementiche ti fanno diventare campione: io sto sfruttando un regaloche Marquez e la sua squadrami hanno fatto in Australia, mase lui dovesse conquistare il titolo se lo sarebbe meritato,perché sta facendo una stagione eccezionale», dice Jorge.
Grandissimo È così: quelloche sta costruendo il campionedella Honda è qualcosa di immenso. «Venerdì non abbiamoprovato, sabato abbiamo girato solo sull’acqua e la gara si ècorsa con la pista asciutta: nonavendo mai provato qui la MotoGP non è stato facile» puntualizza Marquez, senza cercare scuse: anche in questo è fuori dal comune. Così come èpiuttosto singolare la capacitàdi dimenticare un’altra bruttacaduta (la 15a della stagione)nel warm up. «In gara, però,mi sentivo meglio, ero più amio agio con la moto: ho provato ad attaccare, a tenere ilritmo, ma dopo aver preso deirischi, ho deciso che i 20 puntierano più importanti della vittoria. Qui Lorenzo era più forte, ho ottenuto il massimo risultato possibile» è la sua analisi . L’errore commesso in Australia pesa, ma Marquez ha lasituazione sotto controllo.«Dovrò fare come sempre, senza pensare a Lorenzo: non dimentichiamo che io sono undebuttante, il mio obiettivoquest’anno non era vincere ilMondiale». Perderlo a questopunto, però, sarebbe davverodevastante.
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MARC MARQUEZPILOTA HONDA
« Sono undebuttante:il mio obiettivonon era vincereil titolo
TRIONFO ANDRÀ IN MOTOGP
IncontentabileEspargaro: garae titolo Moto2
Pol Espargaro, 22, festeggia il titolo iridato Moto2 MILAGRO
MOTEGI
Probabilmente ha ragione Cal Crutchlowquando dice che «Espargaro non è Marquez»,stizzito per la scelta della Yamaha che gli ha preferito lo spagnolo per il 2014. Ma di Marquez cen’è uno ed Espargaro è un ottimo pilota, un degno campione del mondo. Un titolo conquistatoa 22 anni, dopo 121 GP e 15 vittorie, ampiamente preannunciato ma arrivato al termine di unastagione più complicata del previsto. Dopo averlottato, spesso alla pari contro Marquez per tutta la scorsa stagione, sembrava che quest’annoEspargaro non dovesse avere avversari. Ma dopo aver iniziato con pole e vittoria in Qatar, eccogli imprevisti: caduta ad Austin e Le Mans, unquarto posto al Mugello. «Ero a 47 punti da Redding, ma non ho mai pensato di perdere il titolo.Poi sono arrivate due vittorie consecutive, quindi altre difficoltà, ma da Misano in poi sono sempre salito sul podio, con tre successi negli ultimicinque GP». Per tutto questo il titolo iridato,conquistato grazie a un grande talento, a un’ottima squadra, ma anche alle cadute di Redding,che in Australia si è fratturato un polso. «L’unicorammarico che ho è non averlo battuto in pista»dice sincero. Adesso se ne può andare in MotoGP e pensare alla Yamaha M1 del team Tech3.
g.z.
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MOTO3 FENATI DA 26° A 5°, ANTONELLI 9°
Alex Marquez, primo urrahPer il titolo tre in soli 5 punti
MOTEGI — (dal.agr.) In Moto3 a Motegi èarrivata la prima vittoria di Alex Marquez, fratellino17enne di Marc, davanti a Maverick Viñales, che asua volta si è rilanciato nel Mondiale complici glizeri di Luis Salom e Alex Rins. Il leader è statotravolto da Isaac Viñales (1 punto sulla licenza perlui) al 1° giro. Rins è invece scivolato mentre era 3°e aveva il Mondiale in pugno. Ora i tre sono divisida 5 punti a un GP dal termine. Tra gli italiani dasegnalare il 5° posto, da 26°, di Romano Fenati, cheha approfit tato del volo di Alexis Masbouinnescato da Jack Miller (1 punto pure per lui), e il9° di Niccolò Antonelli.
4L’ALBOD’ORO
S250
1949 Ruffo (Ita);1950 Ambrosini(Ita); 1951 Ruffo
(Ita); 1952Lorenzetti (Ita);195354 Haas
(Ger.O); 1955Muller (Ger.O);
1956 Ubbiali(Ita); 1957
Sandford (GB);1958 Provini
(Ita); 195960Ubbiali (Ita); 1961
Hailwood (GB);196263
Redman (Rho);196465 Read(GB); 196667Hailwood (GB);
1968 Read (GB);1969 Carruthers
(Aus); 1970Gould (GB); 1971Read (GB); 1972
Saarinen (Fin);1973 Braun
(Ger.O); 197476Villa (Ita); 1977
Lega (Ita); 197879 Ballington
(S.Af); 198081Mang (Ger.O);
1982 Tournadre(Fra); 1983
Lavado (Ven);1984 Sarron
(Fra); 1985Spencer (Usa);
1986 Lavado(Ven); 1987 Mang(Ger.O); 198889
S.Pons (Spa);1990 Kocinski
(Usa); 199192Cadalora (Ita);1993 Harada
(Gia); 199497Biaggi (Ita); 1998
Capirossi (Ita);1999 V.Rossi
(Ita); 2000Jacque (Fra);
2001 Kato (Gia);2002 Melandri
(Ita); 2003Poggiali (Rsm);
200405Pedrosa (Spa);
200607Lorenzo (Spa);
2008 Simoncelli(Ita); 2009
H.Aoyama (Gia)
SMoto2
2010 Elias (Spa);2011 Bradl (Ger);2012 M.Marquez
(Spa); 2013P.Espargaro (Spa)
Marc Marquez, 20anni, tenta di passareLorenzo sul tracciato
di Motegi MILAGRO
MOTOMONDIALE GP GIAPPONE17a PROVA DEL CAMPIONATO 2013
Jorge: «Giorno feliceHo fatto il massimo»
Jorge Lorenzo, 26 anni: per luiin questa stagione sette vittoriee quattro pole position MILAGRO
LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 39
MOTOMONDIALE GP GIAPPONE
QATAR*1. LORENZOAMERICHE1. M.MARQUEZSPAGNA1. PEDROSA
FRANCIA1. PEDROSAITALIA1. LORENZOCATALOGNA1. LORENZO
OLANDA1. V.ROSSIGERMANIA1. M.MARQUEZSTATI UNITI**1. M.MARQUEZ
INDIANAPOLIS1. M.MARQUEZREPUBBLICACECA1. M.MARQUEZG. BRETAGNA
1. LORENZOSAN MARINO1. LORENZOARAGON1. M.MARQUEZMALESIA
1. PEDROSAAUSTRALIA1. LORENZOGIAPPONE1. LORENZO10 NOVEMBRE
COMUNITÀVALENCIANA
* IN NOTTURNA** SOLOMOTOGP
Calendario: tra due settimane c’è Valencia GP COMUNITÀVALENCIANAVALENCIA
Rettilineo più lungo:876 m
Curvea sinistra: 9
Curvea destra: 5
4.005 m
Lunghezzacircuito:
Valentino non gestisce i freniRossi in difficoltà: peccato, poteva arrivare... 4°. Pedrosa scompare, Crutchlow controfigura
le pagelle DI FILIPPO FALSAPERLA
Mix di cattiveria e precisioneSbanca pure casa Honda
9M.MarquezLa classe non sidiscute. In più hagestito una situazionedifficile, con pocheprove e una cadutanel warm up LAPRESSE
7PedrosaHa avuto problemidi gomme, ma lasensazione è chequando il gioco si faduro lui spariscadalla scena LAPRESSE
GLI ALTRI Edwards 8 Continua a stare tra i grandi. A.Espargaro 7 Voto alla freddezza e alla plasticità del voloquando si è trovato senza freni. B.Smith 6 Aveva un’occasione (5°), ha fatto il gambero (8°). Hayden 6 Lottatore.De Puniet 6 Minimo sindacale. Dovizioso 5 Sbaglia alla fine. Nakasuga 5 L’anno scorso a Valencia era sul podio,stavolta in casa… Iannone 5 Errore all’inizio, poi deve recuperare. Hernandez 5 Ha un dito rotto, ma è indietro.Barbera 5 Fuori dai punti. Aoyama 5 Niente di positivo da segnalare. Petrucci 4 In difficoltà. M.Laverty 4 Nonmigliora. Corti 4 Un errore da evitare. Cudlin 4 Si piglia pure 1 punto sulla licenza per aver ostacolato Lorenzo.Staring 4 Ultimo. Pesek 4 Alla squadra, per un errore di elettronica. Scassa s.v. Rompe subito una pedana.
8BautistaVince la guerra deglialtri e forse, senza lacaduta del mattino,all’inizio avrebbepotuto combattere coni magnifici 3 CIAMCAST
6V.RossiSu questa pista i frenisono un problema,ma lui non è riuscito agestirli. Peccato,perché potevaarrivare… quarto ANSA
8BradlHa perso conBautista, ma bisognaricordare che avevasaltato le ultime duegare per l’infortunioalla caviglia EPA
4CrutchlowPer una ragione oper l’altra sembra lacontrofigura del belpilota visto all’iniziodella stagioneAFP
h10Jorge LorenzoIl copione l’abbiamo vistotantissime volte quest’anno:prove di fuga, poi recuperodelle Hrc e sconfittadeprimente. Invece Jorgesulla pista che non t’aspetti (èdi proprietà della Honda...) faun’impresa degna di uncampione del mondo. Unagara perfetta, con unacattiveria che ha stroncatoperfino il giovane fenomenoMarquez. Un concentrato diaggressività e precisione.
MotoGP
Moto2 Moto3
GARAPOS. PILOTA NAZ MOTO TEMPO/DISTACCO
1. P. ESPARGARO SPA Kalex 15 giri in 28'15"162media 152,9 km/h
2. KALLIO FIN Kalex a 1"344
3. LUTHI SVI Suter a 3"379
4. SIMEON BEL Kalex a 8"420
5. SIMON SPA Kalex a 10"315
6. TEROL SPA Suter a 11"364
7. DE ANGELIS RSM Speed Up a 12"718
8. AEGERTER SVI Suter a 15"609
9. NAKAGAMI GIA Kalex a 18"414
10. PASINI ITA Speed Up a 20"679
11. WEST AUS Speed Up a 30"759
12. SCHROTTER GER Kalex a 31"134
13. PONS SPA Kalex a 31"335
14. G.REA GB Speed Up a 31"505
15. CORTESE GER Kalex a 31"801
16. NOZANE (GIA/Tsr) a 41”840; 17. CARDUS (SPA/Speed Up) a 46”192;
18. MORBIDELLI (ITA/Suter) a 51”771
GIRO PIÙ VELOCE: il 9° di P.ESPARGARO in 1’52”028, media 154,2 km/h
MONDIALEPILOTA MOTO PUNTI
1. P.ESPARGARO (camp.) Kalex 265
2. REDDING Kalex 224
3. RABAT Kalex 204
4. KALLIO Kalex 185
5. AEGERTER Suter 151
6. LUTHI Suter 146
7. NAKAGAMI Kalex 145
8. TEROL Suter 125
9. ZARCO Suter 123
10. TORRES Suter 106
11. CORSI Speed Up 92
12. SIMEON Kalex 84
13. SIMON Kalex 74
14. DE ANGELIS Speed Up 66
16. PASINI Speed Up 48
COSTRUTTORE PUNTI
1. KALEX (campione) 381
2. SUTER 272
3. SPEED UP 136
MONDIALEPILOTA MOTO PUNTI
1. L. SALOM Ktm 300
2. M.VIÑALES Ktm 298
3. RINS Ktm 295
4. A.MARQUEZ Ktm 200
5. FOLGER KalexKtm 163
6. OLIVEIRA Mahindra 144
7. MILLER FtrHonda 110
8. MASBOU FtrHonda 84
9. VAZQUEZ Mahindra 71
10. KORNFEIL KalexKtm 68
11. FENATI FtrHonda 68
12. KHAIRUDDIN Ktm 65
13. BINDER Mahindra 62
16. ANTONELLI FtrHonda 47
25. TONUCCI FtrHonda 6
27. FERRARI FtrHonda 1
COSTRUTTORE PUNTI
1. KTM (campione) 400
2. KALEXKTM 171
3. MAHINDRA 162
GARAPOS. PILOTA NAZ MOTO TEMPO/DISTACCO
1. A. MARQUEZ SPA Ktm 20 giri in 39'45"953media 144,8 km/h
2. M.VIÑALES SPA Ktm a 0"027
3. FOLGER GER KalexKtm a 7"750
4. OLIVEIRA POR Mahindra a 15"889
5. FENATI ITA FtrHonda a 18"323
6. MILLER AUS FtrHonda a 18"432
7. MCPHEE GB FtrHonda a 18"439
8. AJO FIN Ktm a 25"608
9. ANTONELLI ITA FtrHonda a 25"950
10. BINDER S.AF Mahindra a 32"933
11. KORNFEIL R.CEC KalexKtm a 33"067
12. LOI BEL KalexKtm a 33"231
13. OETTL GER KalexKtm a 33"668
14. TECHER FRA TsrHonda a 39"006
15. WATANABE GIA FtrHonda a 39"259
16. SISSIS (AUS/Ktm) a 42”159; 17. BALDASSARRI (ITA/Ftr
Honda) a 42”670; 20. BAGNAIA (ITA/FtrHonda) a 47”394
GIRO PIÙ VELOCE: l’11° di A.MARQUEZ in 1’58”380, media 146,0 km/h
GARAPOS. PILOTA NAZ MOTO TEMPO/DISTACCO
1. LORENZO SPA Yamaha 24 giri in 42'34"291media 162,3 km/h
2. M.MARQUEZ SPA Honda a 3"188
3. PEDROSA SPA Honda a 4"592
4. BAUTISTA SPA Honda a 19"755
5. BRADL GER Honda a 22"810
6. V.ROSSI ITA Yamaha a 24"637
7. CRUTCHLOW GB Yamaha a 27"496
8. B.SMITH GB Yamaha a 30"969
9. HAYDEN USA Ducati a 37"010
10. DOVIZIOSO ITA Ducati a 42"944
11. NAKASUGA GIA Yamaha a 53"345
12. EDWARDS USA FtrKawasaki a 1'03"213
13. DE PUNIET FRA Art a 1'06"840
14. IANNONE ITA Ducati a 1'08"218
15. HERNANDEZ COL Ducati a 1'18"240
16. BARBERA SPA Ftr a 1'19"108
17. AOYAMA GIA Ftr a 1'21"174
18. PETRUCCI ITA IodaSuter a 1'30"546
19. M.LAVERTY GB Art a 2'23"358
20. CORTI ITA FtrKawasaki a 1 giro
21. CUDLIN AUS Pbm a 1 giro
22. STARING AUS FtrHonda a 1 giro
RITIRATI: al 2° giro PESEK (R.CEC/IodaSuter) e SCASSA(ITA/Art); al 13° giro A.ESPARGARO (SPA/Art)
GIRO PIÙ VELOCE: il 16° di LORENZO in 1’45”736, media 163,4 km/h
GENERALEPILOTI
POS. NOME NAZ PUNTI QAT AME SPA FRA ITA CAT OLA GER USA INDY R.CEC GB RSM ARA MAL AUS GIA1. M.MARQUEZ SPA 318 16 25 20 16 16 20 25 25 25 25 20 20 25 20 202. LORENZO SPA 305 25 16 16 9 25 25 11 10 16 16 25 25 20 16 25 253. PEDROSA SPA 280 13 20 25 25 20 20 13 11 20 20 16 16 25 20 164. V.ROSSI ITA 224 20 10 13 4 13 25 16 16 13 13 13 13 16 13 16 105. CRUTCHLOW GB 188 11 13 11 20 16 16 20 9 11 9 10 10 10 13 96. BAUTISTA SPA 160 10 8 10 10 9 11 13 10 11 11 9 13 11 11 137. BRADL GER 146 11 6 13 11 10 13 20 9 10 10 11 11 118. DOVIZIOSO ITA 133 9 9 8 13 11 9 6 9 7 6 9 8 8 8 7 69. HAYDEN USA 118 8 7 9 11 10 5 7 8 7 8 8 7 7 9 710. B.SMITH GB 107 4 6 7 7 10 7 10 8 7 5 9 9 10 811. A.ESPARGARO SPA 88 5 5 7 3 8 8 8 8 4 6 6 3 5 7 5 12. IANNONE ITA 57 7 6 5 3 3 5 7 5 6 8 213. PIRRO ITA 50 5 8 9 6 2 6 4 4 6 14. EDWARDS USA 40 1 2 7 3 4 3 5 2 4 1 4 415. DE PUNIET FRA 36 4 2 5 4 4 1 3 4 6 316. BARBERA SPA 31 3 4 6 5 6 3 2 2 17. PETRUCCI ITA 24 2 2 4 5 2 3 3 1 1 1 18. HERNANDEZ COL 21 2 1 3 1 4 6 3 119. AOYAMA GIA 13 1 1 2 2 2 5 20. CORTI ITA 11 4 1 2 1 3 21. SPIES USA 9 6 3 22. NAKASUGA GIA 5 523. DE ANGELIS RSM 5 5 24. ABRAHAM R.CEC 5 1 1 1 2 25. M.LAVERTY GB 3 3 26. STARING AUS 2 2 27. DEL AMOR SPA 1 1 COSTRUTTORI1. HONDA 369 16 25 25 25 20 20 20 25 25 25 25 20 20 13 25 20 202. YAMAHA 356 25 16 16 20 25 25 25 20 16 16 16 25 25 20 16 25 253. DUCATI 147 9 9 9 13 11 9 6 9 8 7 9 8 8 8 8 9 7
TRA 500 E MOTOGP
Yamaharaggiungequota 200vittorie
GIOVANNI CORTINOVIS
Jorge Lorenzo ha regalato alla Yamaha la 200ª vittorianella classe regina, traguardofinora raggiunto solo dallaHonda, che tra 500 e MotoGPvanta 248 successi. Ad aprirela serie Yamaha fu il britannico Charles Mortimer, che alGP Spagna 1972 approfittòdell’assenza di Giacomo Agostini, già campione. Fu proprioAgo a regalare nel 1974 allacasa dei tre diapason il suo primo Mondiale in 500: ci riuscìnel 1975 vincendo 4 GP a cui sisommano i 2 del 1974. Per Lorenzo questo è il 30° trionfo inMotoGP con la Yamaha. Meglio ha fatto solo ValentinoRossi che dal 2004 al 2010, piùquest’anno ad Assen, ha totalizzato 47 vittorie. Sempre adAssen, ma nel 2007, il pesareseregalò alla casa di Iwata il 150°successo nella classe regina.Alle spalle di Rossi e Lorenzosolo altri 3 piloti sono arrivatiin doppia cifra in 500 con laYamaha: 26 vittorie per EddieLawson, 24 per Wayne Raineye 22 per Kenny Roberts.
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Al 1° giro della Moto2Tito Rabat è caduto, èrimasto in mezzo alla pistaed è stato investito da ScottRedding che, già infortunatoal polso sinistro, si è fattomale al gomito destro. Giùpure Alex Mariñelarena: perlui trauma cranico. Nessunodei tre è ripartito IPP DA TV
chebotto!
Paura Reddingtravolge Rabat
Quello che ilmaiorchino ha fattonegli ultimi otto giorniè da cineteca:addirittura 30 puntirecuperati a Marc.Fantastico.Così ha conquistatola possibilità digiocarsi la coronanell’ultima gara a Valencia,tra due settimane, anche seha poche possibilità di farcela(dovrebbe vincere e sperareche Marquez chiuda dalquinto posto in giù).Ma è un onore che il suocampionato impressionantemeritava LAPRESSE
TEST HONDA
Stoner gira a Sugo
Da oggi a mercoledì CaseyStoner sarà impegnato in un testHonda a Sugo (Gia). Stoner proveràsia la RCV 2014 sia la RCV1000R(Production Racer). A Sugo gireràanche la Suzuki, con De Puniet.
SUPERBIKE
Giugliano alla Ducati
(p.g.) Davide Giugliano, talento romano di 23 anni, correrà con laDucati ufficiale il Mondiale Superbike 2014 a fianco del britannicoChaz Davies, 26, ex Bmw: annuncioa breve, debutto giovedì a Jerez.
RALLY
Kubica iridato Wrc2
Il neo iridato Sebastien Ogier(Volkswagen) ha vinto il Rally diSpagna, penultima tappa del Mondiale, davanti a Latvala (Volkswagen) e Hirvonen (Citroën). LaVolkswagen si aggiudica il titolo costruttori. Robert Kubica (Citroën),9° assoluto, è iridato Wrc2.
SUPERSTARS
Morbidelli tricolore
(a.s.) Grazie alla doppietta nelround finale di Franciacorta (Bs),Gianni Morbidelli (Audi) si è laureatocampione italiano Superstars.
Taccuino
40 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013
BASKET SERIE A: TERZA GIORNATA
Il Punto
DI LUCA CHIABOTTI
Il ritorno deicannonieriBene o male?Decidete voi, se il ritorno deirealizzatori è un dato positivoo se è soltanto l’ennesimosegno di un abbassamentodel livello della Serie A.Qualunque sia la scelta, ècomunque divertente: alvertice della classificamarcatori ci sono 5 giocatorioltre i 20 punti di media(Drake Diener, Hardy,Langford, Ragland, Rich) piùdue a 19.7. Nelle 5 stagioniprecedenti, solo James White,nel 2011, aveva chiuso ilcampionato oltre quota 20.Non solo: Diener ècapocannoniere a 26.7 dimedia, e dobbiamo tornare a10 anni fa, con Charlie Bell aLivorno, per trovare qualcosadi simile. Esageriamo:neppure Darryl Dawkins,uomo dei record da duepunti, tirava con l’85% comesta facendo oggi la guardiadi Sassari. Che attualmenteha cifre ben oltre il titolo dimvp: 15/17 da due, 14/22 datre, 8/8 ai liberi. Durerà?Impossibile, ma la lotta èentusiasmante, con KeithLangford decisivo nelsuccesso di Milano a Casertache lo incalza, come Dwightche gioca stasera con Siena.Delle gare della terzagiornata, interessante la terzavittoria consecutiva diMilano, coppa compresa, chemostra la solidità dellanuova EA7 (che venerdì saràmessa duramente alla provaa Madrid) ma anche, nellasconfitta, la potenzialità diCaserta squadra come Sassarie Bologna da ritmi alti. LaVirtus stasera può restarel’unica squadra imbattuta.Con 92 punti di media, èfinora la squadra che segnadi più. Inutile fare gliintellettuali, così il basket èpiù divertente.
CASERTA 77
MILANO 81
(2214, 3235; 5460)
PASTA REGGIA CASERTA: Hannah 11 (1/4,
2/5), Roberts 17 (5/8, 2/5), Vitali 7 (1/2, 1/3),
Brooks 12 (3/8, 1/1), Moore 14 (6/11); Mor
dente 7 (2/2, 1/4), Tommasini 4 (0/2, 1/3),
Scott 3 (1/3 da 3), Michelori 2 (1/2). N.e.:
Marziaioli, Marini, Salzillo. All.: Molin.
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO: Jerrells 9
(4/5, 0/3), Langford 23 (4/9, 1/3), Gentile 9
(4/8, 0/3), Melli 5 (2/2, 0/2), Samuels 11
(5/9); Moss 5 (1/1, 1/2), Wallace 11 (1/2,
3/4), Haynes 8 (2/2, 1/4), Cerella. N.e.:
Toure, Merlati. All.: Banchi.
ARBITRI: Filippini, Quarta, Martolini.
NOTE T.l. Cas 12/17, Mil 17/23. Rimb.: Cas 32
(Moore 14), Mil 36 (Moss 7). Ass.: Cas 10 (Han
nah 4), Mil 10 (Langford, Moss 3). Progr.: 5’
148, 15’ 2526, 25’ 4246, 35’ 6171. F. tec.:
Melli 15’28” (2528), Vitali 23’26 (4239), Rober
ts 24’21” (7764), panchina Caserta 29’42” (54
56), Cerella 30’17” (5463). F. antisp.: Melli 22’11”
(3937), Tommasini 29’30” (5453). Usc. 5 f.:
Wallace 36’50 (6676), Mordente 39’58” (77
79). Spettatori 4251, incasso di 41.549 euro.
AL PIANELLA BENE RAGLAND CON 21 PUNTI E 7 ASSIST E GENTILE CON 17
Cantù facile con PesaroDistorsione per Aradori
CANTÙ 93
PESARO 78
(2919, 5236; 7759)CANTÙ: Ragland 21 (5/5, 3/5), Jenkins8 (3/4, 0/3), Aradori 14 (4/7, 2/3), Leunen 5 (1/2, 0/3), Cusin 10 (4/5); Abass 4(2/2, 0/1), Jones 2 (1/4), Uter 10 (4/5), Rullo2 (1/2, 0/1), Gentile 17 (3/6, 2/4). N.e.: Zugno, Cesana. All.: SacripantiPESARO: Pecile 14 (5/8, 0/3), Young 8(4/7, 0/1), Turner 18 (7/17, 1/5), Trasolini 5 (1/5, 1/1), Anosike 22 (9/16, 0/1);Musso 11 (1/2, 2/6), Amici (0/4, 0/1), Hamilton (0/1 da tre). N.e.: Bartolucci, Terenzi.All. Dell’Agnello.ARBITRI: Vicino,Ranaudo,Sabetta.NOTE T.l. Can 16/19, Pes 12/15. Rimb.:Can 38 (Cusin 9), Pes 38 (Anosike 16).Ass.: Can 21 (Ragland 7), Pes 10 (Turner5). Progr: 5’ 108, 15’ 3929, 25’ 6547, 35’8173. Nessun uscito per 5 falli: Tecnico:
Anosike 21’13” (5238), Rullo 30’15” (7961). Antisportivo: Uter 11’30” (3419).Spett. 3471 per 38.000 euro.
CANTÙ — Inizia con un successo il doppioimpegno casalingo campionatoEurocupdi Cantù che fa sua una gara che solo nelle battute iniziali (66 al 3’) ha provato a
stare in equilibrio «Lo hanno visto tutti —dichiarerà Sandro Dell’Agnello a fine gara— quanto Cantù ci sia stata superiore». Lasquadra di Sacripanti, dopo aver preso ilcontrollo del match, ha imposto il proprioritmo per il resto dell’incontro rispondendo con lucidità ai blandi tentativi di rientrodi Pesaro. I padroni di casa hanno raggiunto il +20 (5838) al 21’57”, grazie a unabuona circolazione di palla e alla personalità di Joe Ragland (35 valutazione), cheha trovato ben poche difficoltà contro ipari ruolo avversari. La brutta notizia arriverà al 22’ (5838) quando Pietro Aradori, ispiratore della prima fuga biancoblù(2010 all’8’), dovrà abbandonare il terreno di gioco per una distorsione alla caviglia che costringerà la guardia brescianaa saltare mercoledì sera la sfida per il primo posto nel girone di Eurocup controOstenda, «nella partita fino a questo momento più importante della stagione»,come dichiarerà Sacripanti. Buone notizie da un concreto Gentile (13 dei 17 punticomplessivi realizzati nel terzo quarto) edi un ritrovato Cusin (4 falli subiti) che,dopo la brutta caduta del 3’ che ha tenutoil pubblico di casa con il fiato sospeso haimposto la propria fisicità ad Anosike (29valutazione), il migliore tra i pesaresi.
Pietro Terraneo
SUPER IVANOVTHOMAS GOSS E BARON AVEVANO RIMONTATO DA 13
Errore Taylor sulla sirenaAvellino ferma Roma
AVELLINO 84
ROMA 82
(1519, 3831; 5748)SIDIGAS AVELLINO: Lakovic 3 (1/1, 0/3),Dean 11 (4/6, 1/4), Richardson 2 (0/2),Ivanov 20 (4/6, 1/2), Thomas 25 (9/12,1/1); Hayes 10 (2/5, 1/2), Spinelli 4 (1/1, 0/1),Cavaliero 9 (0/1, 3/5), Dragovic (0/1). N.e.:Biligha, Riccio, Morgillo. All.: VitucciACEA ROMA: Goss 18 (3/3, 4/7), Taylor12 (3/9, 1/5), Hosley 10 (3/7, 1/4), Ignerski 16 (4/5, 2/4), Mbawke 8 (4/5); Baron14 (1/5, 3/4), Eziukwu (0/1), Moraschini 4(2/4, 0/1), D’Ercole, Righetti. N.e.: Reali, Tonolli.. All.: Dalmonte.ARBITRI: Borgioni, Morelli, Seghetti.
NOTE T.l.: Ave 21/25, Rom 9/10. Rimb.:Ave 33 (Thomas e Ivanov 11), Rom 28 (Goss5); Ass.: Ave 13 (Dean e Spinelli 3), Rom 10(Taylor 5). Progr.: 5’ 513, 15’ 2325, 25’ 4640, 35’ (7162). Falli antisportivi: Taylor
19’59” (3631), Ivanov 39’53’’ (8481). Fallitecnici: panchina Avellino 11’19’’ (2019),Mbawke 25’34’’ (4642). Spett.: 2564 per32.000 euro.
AVELLINO — Col cuore in gola fino in fondoAvellino batte Roma infliggendole la primasconfitta del torneo che gli nega il primato
solitario. E’ stata una gara palpitante conRoma indomabile, sotto di 12 punti al 35’, ecapace di riaprire la partita grazie alle tripledi Goss, Baron e Taylor, per poi sprecaresulla sirena con Taylor il possibile pareggio.Avellino ha meritato il successo con unThomas devastante (25 punti ed 11 rimbalzi) coadiuvato dal compagno di repartoIvanov. I due sotto i tabelloni hanno fatto ladifferenza (3328 i rimbalzi) sui lunghi romani. Roma parte forte prendendo il comando (513 al 4’) grazie soprattutto allaprecisione di Ignerski che infila 7 punti costringendo Avellino sempre a rincorrerenei primi 10’ (1519). La musica cambia nelsecondo periodo quando l’Acea, dopo duecanestri di fila di Moraschini (2025), va inblack out per 5’ subendo un 110 ispiratodalla vena sotto canestro del duo IvanovThomas. Gara capovolta con Mbakwe cheavvicina i suoi con due conclusioni (3331)respinta di nuovo da una tripla di Dean edue liberi di Thomas. La squadra di Vitucci,trascinata da Thomas, sale sul 5344 al 28’toccando il massimo vantaggio con Hayesal 32’ (6350). Con l’ottima regia di Spinelligli irpini sembrano avere la gara in manoprima del risveglio ospite nel segno diGoss. A fine gara incidenti nel settore ospite subito spenti dalle forze dell’ordine.
Luigi Zappella
Come ogni lunedì, sugazzetta.it i video dai campicon gli highlights di tutte lepartite, oltre al nostroranking di Serie A aggiornatoalle gare giocate ieri.
Gazzetta.it
IL RANKING DI SERIE AE GLI HIGHLIGHTSDI TUTTE LE PARTITE
Migliori
h8KEITH LANGFORD (MILANO)Terzo quarto da incorniciare: nessuno lo ferma, siprocura falli, 12/14 dalla lunetta. E’ lui il leader.
h7.5CAMERON MOORE (CASERTA)Doppio 14, in punti e rimbalzi: salta tantissimo,Samuels lo soffre,qualche errore di troppo da sotto.
Peggiori
i5NICOLO’ MELLI (MILANO)Non era al meglio della forma, mette all’inizio 5punti di fila, poi sparisce e si becca pure untecnico. 25’ sono pure troppi
i5ANDREA MICHELORI (CASERTA)Poca sostanza, nessun impatto da ricordaresulla partita in nove minuti sul parquet.
Milano: cuore e LangfordCaserta, prima sconfittaL’Olimpia rimonta il 11 iniziale, bene Jerrells. Banchi: «Vittoria che facapire chi siamo». Fischiati 5 falli tecnici e 2 antisportivi: troppi
DAL NOSTRO INVIATO
MARIO CANFORACASERTA
Un anno fa, ad Avellino, i22 punti presi da Milano al termine di una prova pessima,suonarono come campanellod’allarme della stagione di sofferenza che avrebbe atteso lasquadra allora guidata da Sergio Scariolo. Stavolta, a 60 kmdi distanza, il successo dell’EA7 Emporio Armani al Palamaggiò di Caserta ha un significato totalmente diverso.«Questa è una vittoria importante, fa capire che ci siamo,che tutti si stanno sintonizzando sulla lunghezza d’onda attesa: una prova di spessore, su uncampo non facile, in una seratain cui avevamo anche i problemi di un Melli non al megliodella forma», è la sintesi di Luca Banchi che dopo la parentesi europea contro il Kaunas sigode una squadra tonica, matura, con ancora ampi marginidi miglioramento.
Differenza Il tutto, a distanzadi appena due settimane dall’esordio di Brindisi, finito coldito puntato verso Curtis Jerrells, il direttore d’orchestra.Poteva scoppiare subito un caso, viste pure le parole del presidente Livio Proli (ieri assente, a New York per lavoro). Invece, Jerrells ha cambiato subi
to registro. «E qui ha giocatouna partita di livello, la squadra ormai percepisce subito ladifferenza se c’è o non c’è incampo», racconta il tecnico milanese. E i miglioramenti nonvanno solo circoscritti alla conquista dei due punti. Vanno anche interpretati dando il giustorisalto alla Pasta Reggia, cheLele Molin ha costruito assieme al g.m. Marco Atripaldi conintelligenza, pescando giocatori come Chris Roberts, destinato a un campionato eccellenteo Cameron Moore, ieri 14 rimbalzi. Ecco perché passare nell’impianto definito con enfasidallo speaker casertano «mitico e insuperabile», testimoniadi come rispetto a un anno fa lamusica sia diversa. Milano hacuore, reagisce anche quandoparte subito sotto di 11 (2110), spreca poco (saranno solo12 le palle perse). Il basketchampagne di Molin cala peròdrasticamente quando le percentuali crollano, Roberts siblocca e a rimbalzo l’inferioritàè palese. Si gioca punto a punto, Gentile è fischiatissimo, la
terza frazione è la più emozionante. Sembra una sfida a due:da una parte Brooks (10 punti), dall’altra un immenso Langford che ne segna 17 solo nella frazione, sfruttando diversiviaggi in lunetta, per antisportivi (uno) e tecnici (ben tre, dicui uno alla panchina, ad Atripaldi) fischiati a Caserta, punita in maniera eccessiva.
Arbitri Ecco, anche stavoltasi è esagerato: vedere una garacon cinque falli tecnici e dueantisportivi, tra flopping, proteste e altro, è troppo. E si rischia di irritare senza motivo ilpubblico. Tra l’altro, in una gara non cattiva. Molin vorrebbeparlare, si frena in tempo.«Avrei voluto vedere se... Vabbè, non fa niente. Riconoscoche abbiamo perso perché Milano è stata più brava di noi, hagestito meglio alcuni possessi.Siamo soddisfatti, vincere leprime due gare della stagione erestare fino alla fine punto apunto con Milano non era francamente prevedibile».
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Keith Langford, 30 anni, alla seconda stagione in maglia Olimpia, sta viaggiando a 23.7 punti di media in campionato CIAM
Ragland, 23, supera Young CIAM
4STASERA
POSTICIPO
SBologna
imbattutava a Siena
Palla a duealle 20.30
(n.z.) L’imbattutaVirtus gioca sul
campo dellaMontepaschi nel
posticipo distasera. Al
PalaEstra pallaa due alle 20.30
(arbitriCerebuch, DiFrancesco e
Taurino; direttalocale su E’Tv).
Bolognarecupera
Matteo Imbrò,fermo in
settimana peruna contusione
al ginocchiodestro. Siena è
ancora senzaNelson per uninfortunio allaspalla destra.
SSei italianeimpegnate
in coppaDa domani
l’EurocupSassari è la
prima italiana ascendere in
campo incoppa: domani
alle 20.30ospita Chalon
nella terzagiornata di
Eurocup. Incampo
mercoledì lealtre, tutte incasa: Cantù
riceve Ostenda,a Varese c’è
Villeurbanne,Roma ospita
l’Alba Berlino.Entrambe in
campo venerdìe in trasfertainvece le due
italiane inEurolega: Milano
sul parquet delReal Madrid,
Siena contro loZielona Gora.
Taquan Dean, 30 anni CIAMILLO
LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 41
BASKET SERIE A: TERZA GIORNATA
Frank Hassell,25 anni,schiaccia sulladifesa diVenezia: i suoi18 punti con9/11 al tiro e 13rimbalzi sonola miglioreprestazione inmaglia VareseCIAMCAST
VARESE 84
VENEZIA 72
(1617, 3938; 6355)
CIMBERIO VARESE: Clark 5 (1/2, 1/5), Coleman 14 (7/11, 0/3), Ere 21 (1/7, 5/9), Polonara13 (0/2, 4/11), Hassell 18 (9/11); Scekic 8(3/3), De Nicolao (0/2, 0/1), Rush 5 (1/5,1/4). N.e.: Mei, Testa, Balanzoni. All. Frates.
UMANA VENEZIA: Giachetti (0/1 da 3), Taylor12 (4/8, 1/6), Linhart 2 (1/3), Smith 16 (5/10),Easley 9 (4/5); Rosselli 4 (2/5, 0/1), Peric 17(5/7), Vitali 12 (3/8, 0/1), Magro. N.e.: Akele.All. Mazzon.
ARBITRI: Begnis, Calbucci, Lanzarini.
NOTE T.l.: Var 7/10, Ven 21/28. Rimb.: Var43 (Hassell 13), Ven 33 (Smith 6). Ass.: Var21 (Polonara 8), Ven 10 (Giachetti e Vitali3). Ant.: Peric 7’30” (1110). Progr.: 5’ 96,15’ 2629, 25’ 4945, 35’ 7060. Spett.:3100.
ANTONIO FRANZICASALE MONFERRATO (Alessandria)
L’esplosione di Hassell(9/11 da sotto e 13 rimbalzicon 28 di valutazione in soli22’) dà nuovi e più efficaciequilibri alla Cimberio sia in difesa (netto il predominio a rimbalzo, 43 a 33) che in attacco,dove la squadra di Frates distribuisce ben 21 assist (Polonaraal record personale con 8). Ecosì, dopo un primo tempo incui la coppia SmithPeric (insieme 10/17 da due) sembravain grado di sopperire a una pessima serata Umana da tre(1/9), nella ripresa Varese mostrava il suo volto migliore,frutto di una fluidità offensivaresa possibile proprio dalla presenza di un Hassell ficcante colsuo semigancio mancino. «Missione campo neutro compiuta— ha commentato il coach varesino Fabrizio Frates —. Senza
Sakota ci aspettavamo tantazona, ne abbiamo approfittatoa rimbalzo d’attacco».
Svolta Hassell Che il nuovocentro Usa fosse pronto al saltodi qualità era apparso chiarosin dalle prime battute, con Venezia costretta a un’infrazionedi 24”, commettendo però duefalli in 6’, ben sostituito daScekic. La risposta di Mazzonera una zona 32 con in puntaun buon Vitali. Era Peric (12punti e 16 di valutazione in 20’)il perno del break Umana di132 tra primo e secondo quarto per il 2129 al 14’. Risolto conRush il problema di contenereVitali, l’unica tripla di Clark e
una di Polonara ribaltavano ilmatch sul 3429 al 17’. Il ritorno di Hassell in avvio di ripresa,poi, dava all’attacco nuove certezze, con Ere primo in doppiacifra. Di fronte a SmithPericcon Easley in panchina, un Polonara sempre più concreto eun Hassell efficace (15 di valutazione nel solo terzo quarto!)prendevano il sopravvento peril 6354 al 29’30”. Cercavano diimpedirglielo il solito Vitali e ilsempre concreto Smith. Invano, perché Hassell era dilagante, guidando Varese sul 7060al 33’31”. Un margine che davatranquillità in vista di un finalein cui Ere con le sue triple rendeva ancor più ampia la bellavittoria Cimberio. «I suoi canestri ci hanno distrutto quandopensavamo di aver ribaltato lapartita — dice Mazzon —. Abbiamo tanto lavoro da fare, neimomenti che contano siamoancora indecisi».
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VINCE SASSARI CONTRO PISTOIA
Drake Diener stellareMa Sacchetti è critico
SASSARI 100
PISTOIA 78
(2418, 4941; 7763)BANCO SARDEGNA SASSARI: M.Green 12 (3/5 da 3), D. Diener 29 (3/3,7/9), Thomas 14 (4/6, 1/4), C. Green 18(6/9, 1/3), Johnson 10 (5/8); Fernandez(0/1, 0/3), T. Diener 12 (3/5, 2/3), B. Sacchetti 2 (1/1, 0/3), Vanuzzo 3 (0/2, 1/2),Tessitori (0/1). All.: R.Sacchetti.TESI GROUP PISTORIA: Wanamaker10 (3/4), Gibson 17 (1/6, 3/4), Washington 20 (6/10, 2/2), Daniel 10 (4/7),Johnson 13 (6/17); Meini 2, Galanda 9(1/2, 2/4), Cortese 6 (2/3), Evotti. N.e.:Bozzetto. All.: Moretti.ARBITRI: Chiari, Biggi e Lamonica.NOTE T.l.: Sas 11/13, Pis 20/25. Rimb.:Sas 30 (Johnson 6), Pis 32 (Johnson 7).Ass.: Sas 17 (T. Diener 5), Pis 19 (Wanamaker 8). Progr.: 5’ 156, 15’ 3628, 25’6251, 35’8874. Ant.: Washington 4’33”(116). Spett.: 4460, incasso 68908.
SASSARI La Dinamo batte Pistoia,Drake Diener dice 29 con il 78% da tre,
ma coach Meo Sacchetti non è per niente contento: «Abbiamo fatto un passoindietro, lo dico oggi che abbiamo vinto.Ho visto cose che non mi piacciono. Atteggiamenti di sufficienza e giocatoriche si spostano in difesa. Non possiamopermetterci di giocare senza agonismo». Gran partenza Sassari, poi equilibrio (3028) e successiva fiammatabiancoblù con Marques Green a realizzare dall’arco il 3628, schiacciata a unamano di Linton Johnson e per la GiorgioTesi è di nuovo 10, Arriva anche il +13 diSassari in un momento di confusioneper Pistoia (19 palle perse) e il Bancoscappa via con un immenso ManDrakealla 200a in serie A: 7353. Meo Sacchettiad abbassa il quintetto ma la testa dellacorsa non cambia. Caleb Green fa dastoccatore, l’inerzia è biancoblu e al 40’è vittoria isolana. «Siamo una neopromossa al cospetto del Banco che è teamdi altro livello e obiettivi diversi – è il pensiero di Paolo Moretti —. Abbiamo sempre fatto la cosa sbagliata al momentogiusto. Poca fisicità e non abbiamo la lucidità di giocare senza disunirci».
Giovanni Dessole
BRINDISI OK ENEL SFIORA IL +30
Dyson 31: inarrestabileFiguraccia di Cremona
BRINDISI 96
CREMONA 74
(2718, 4836; 7854)ENEL BRINDISI: Dyson 31 (7/8, 5/9),Lewis (0/7, 0/2), Formenti 10 (0/1, 2/2),James 11 (4/4, 1/3), Aminu 11 (5/8); Zerini 10 (2/2, 2/2); Todic 2 (1/1), Snaer (0/2,0/3), Campbell 21 (3/5, 3/5). N.e.: Bulleri,Morciano, Leggio. All. BucchiVANOLI CREMONA: Woodside 16(3/7, 3/5), Jackson 9 (2/7, 1/5), Kalve 9(3/4, 1/4), Kelly 7 (3/4), Rich 17 (8/15,0/2); Ndoya 10 (3/4, 1/3), Spralja 6 (2/2 da3). N.e.: Chase, Conti, Marchetti, AriazziFiorentini. All. GrestaARBITRI: Aronne, Caiazza, Sahin.NOTE T.l.: Bri 13/16, Cre 6/8. Rimb.: Bri31 (James 10), Cre 32 (Kelly 7). Ass.: Bri 13(Campbell 5), Cre 10 (Rich 4). Progr.: 5’137, 15’ 3327, 25’ 7041, 35’ 8567. Usc.f.: Spralja 33’03” (8770), Rich 38’10” (9170) . Ant. Kelly 22’ (5638), Rich 32’31”(8063). Spett. 3500.
BRINDISI Due assenze: Bulleri nell’Enel,Chase nella Vanoli. Due vittorie, quelle di
Brindisi in quest’avvio di stagione; tresconfitte per Cremona. Ma quella di ierisera è la più pesante. «Sì, è vero abbiamofatto una figuraccia — ha ammesso Gigio Gresta —. Di tutto quello che avevamopreparato durante la settimana non abbiamo portato niente in campo». È la difesa, in casa Cremona, ad andare sottoaccusa; è la difesa, in casa Brindisi, adesaltare la gara degli uomini di Bucchi.Che hanno presentato un Jerome Dysonstratosferico, sorretto, ad ogni modo,da un altrettanto importante Delroy James. Ma è anche importante sottolinearela gara degli italiani Matteo Formenti eAndrea Zerini. «Sono decisamente contento per quanto i ragazzi hanno espresso. Venivamo da una settimana tormentata. Snaer e Todic hanno giocato suldolore e per questo li ringrazio. Ma è stata tutta la squadra, a meritare ogni considerazione). Brindisi ha approfittato del3/3 di Dyson (in 2’) per far subito capireda che parte sarebbe andata la partita.Brindisi, ad ogni modo, è andata anchevicino al trentello, con Cremona costretta a guardare.
Franco De Simone
PRIMA PER MONTEGRANARO REGGIO PARTE MALE
Mayo rompe il ghiaccioMa quanti tecnici...
MONTEGRANARO 79
REGGIO EMILIA 71
(1812, 3623; 4942)SUTOR MONTEGRANARO: Mayo 25(2/3, 3/4), D.Cinciarini 20 (5/9, 3/6),Detrick (0/2, 0/3), Sakic 11 (2/4, 1/2),Skeen 14 (2/5, 2/2); Lauwers 2 (0/2),Mitrovic 3 (1/4), Mazzola 2 (1/3), Campani2 (1/2). N.e.: Tessitore, Rossi, Quaglia. All.RecalcatiGRISSIN BON REGGIO EMILIA: A.Cinciarini 14 (4/8, 1/2), White 17 (6/10,0/3), Karl 2 (1/2, 0/1), Brunner 9 (3/4,0/2), Silins 9 (0/2, 3/5); Filloy 3 (1/3), Bell10 (3/6, 0/2), Cervi, Antonutti 5 (1/1, 1/2),Pini 2 (1/2). N.e.: Frassineti. All. Menetti.ARBITRI: Paternicò, Terreni, BettiniNOTE – T.l: Mon 23/27, Reg 15/18. Rimb.:Mon 35 (Sakic 10), Reg 29 (Cinciarini 8).Ass.: Mon 11 (Cinciarini 5), Reg 8 (Cinciarini 8). Usc. 5 f:: Bell 34’56”. Tec.: D. Cinciarini 24’35” (4438) e 37’ (7263), Bell34’56” (6160), Menetti 36’52” (6963).Ant.: Mayo 14’32” (2514). Progr.: 5’ 116,15’ 2918, 25’ 4440, 35’ 6763. Spett.1987 per 14.278 euro.
PORTO SAN GIORGIO – Il primo successoi di Montegranaro porta il marchio indelebile di Josh Mayo. E’ lui, aiutato da un ottimo Daniele Cinciarini, a firmare la vittoriasu Reggio Emilia. Ma che fosse una Sutordiversa rispetto alla partita con Venezia losi è visto sin dall’avvio con una difesa tornata aggressiva: «Abbiamo avuto un ottimo approccio difensivo dove siamo riusciti a bloccare i loro tiratori — ha commentato coach Recalcati —. E’ proprio ladifesa ad essere stata la prima chiave peril successo, ancor più del 43% da tre».Stessa lettura per coach Menetti: «I nostriprimi due quarti sono stati di grandissimasofferenza. Poi siamo cresciuti e ho rivisto il nostro basket di qualità. Negli ultimi5’ entrambe le squadre hanno potuto giocare poche azioni vere». Il riferimento è aitanti tecnici fischiati in campo, criticati dauna parte e dall’altra. Ad inizio secondoquarto, la Sutor va anche sul +14. Ma nelsecondo tempo è tutta un’altra ReggioEmilia e con le triple di Silinis e Antonutti, ei canestri di un redivivo White arriva fino a1 (6160 al 34’37”). Ma i tecnici e le risposte di Mayo e Cinciarini decidono la gara.
Aaron Pettinari
RISULTATIPASTA REGGIA CASERTAEA7 EMPORIO ARMANI MILANO 7781
BANCO DI SARDEGNA SASSARIGIORGIO TESI GROUP PISTOIA 10087
MONTEGRANAROGRISSIN BON REGGIO EMILIA 7971
CANTU'PESARO 9378
ENEL BRINDISIVANOLI CREMONA 9674
CIMBERIO VARESEUMANA VENEZIA 8472
SIDIGAS AVELLINOACEA ROMA 8482
MONTEPASCHI SIENAGRANAROLO BOLOGNA OGGI ALLE 20.30
CLASSIFICASQUADRA PT G V P
GRANAROLO BOLOGNA 4 2 2 0
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO 4 3 2 1
BANCO DI SARDEGNA SASSARI 4 3 2 1
ENEL BRINDISI 4 3 2 1
PASTA REGGIA CASERTA 4 3 2 1
CIMBERIO VARESE 4 3 2 1
CANTÙ 4 3 2 1
ACEA ROMA 4 3 2 1
SIDIGAS AVELLINO 4 3 2 1
MONTEPASCHI SIENA 2 2 1 1
UMANA VENEZIA 2 3 1 2
MONTEGRANARO 2 3 1 2
PESARO 2 3 1 2
GRISSIN BON REGGIO EMILIA 2 3 1 2
GIORGIO TESI GROUP PISTOIA 0 3 0 3
VANOLI CREMONA 0 3 0 3
Le prime 8 ai playoff, l’ultima in Lega Gold.
PROSSIMO TURNODomenica 3/11, ore 18.15
GRISSIN BON REGGIO EMILIAPASTA REGGIA CASERTA (2/11)GRANAROLO BOLOGNAMONTEGRANAROCIMBERIO VARESESIDIGAS AVELLINOVANOLI CREMONABANCO DI SARDEGNA SASSARIACEA ROMACANTÙUMANA VENEZIAENEL BRINDISI (ore 19)EA7 EMPORIO ARMANI MILANOGIORGIO TESI GROUP PISTOIA (4/11)PESAROMONTEPASCHI SIENA (4/11)
A1 DONNE
Ragusa, Schio,La Spezia e Luccaancora imbattute
Ieri 3a giornata di A1donne. Umbertide non èandata a Priolo perché il volo èstato cancellato per problemiatmosferici legati all’eruzionedell’Etna. Risultati: LavezziniParmaFila San Martino DiLupari 6555, Famila SchioUmana Venezia 8248, AzzurraOrvietoGesam Gas Lucca 6281, Passalacqua RagusaCusCagliari 7164, Carispezia V. LaSpeziaCus Chieti 8032,Acqua&Sapone UmbertideTrogylos Priolo n.d. Classifica:Ragusa, La Spezia, Schio,Lucca 6; Parma 4; Umbertide,Venezia, Cagliari 2; Priolo,Orvieto, S.Martino, Chieti 0.
Le triple di Eree Hassell mvpVarese 2 su 2in campo neutroIl capitano e la miglior partitadel centro affondano VeneziaNon bastano Peric e Vitali
LEGA GOLD LA 4a GIORNATA: PRIME VITTORIE DI ORLANDINA E IMOLA. TRENTO PASSA A FORLÌ CON PASCOLO (19 PUNTI E 17 RIMBALZI)
Sei in vetta, si sbloccano Pozzecco ed EspositoIMOLACASALE 7463(6143, 3228; 1015)AGET IMOLA: Passera 9 (3/7, 1/3), Young10 (2/4, 1/3), Niles 17 (5/8, 1/3), Dordei 16(4/9, 2/2), Poletti 14 (4/6); Maccaferri 1(0/1), Turel 4 (2/4, 0/1), Gorrieri 1, Mancin 2 (1/3). All.: Esposito. NOVIPIÙ CASALE MONFERRATO: Dillard 21 (7/13, 2/7),Casini (0/1, 0/1), Jackson 9 (3/12, 0/2),Cutulo 6 (1/1, 1/2), Bruttini 12 (6/10, 0/1);Martinoni 7 (1/3, 1/3), Amato 8 (1/3, 2/4),Giovara (0/1 da tre). All: Griccioli. NOTE T.l.: Imo 17/19, Cas 7/16. Rimb.: Imo 45(Dordei 11), Cas 19 (Bruttini 5). Ass.: Imo12 (Young 4), Cas 5 (Dillard 3). Progr.: 5’47, 15’ 1822, 25’ 4635, 35’ 6657.Spett. 1.300. (p.b.)
BIELLANAPOLI 7673(1412, 3530; 5747)ANGELICO BIELLA: Laganà 15 (4/10,2/3), De Vico (0/1, 0/1), Raspino 9 (3/5,1/3), Hollis 19 (6/9, 2/4), Infante 5 (2/2,0/1); Voskuil 12 (0/3, 3/6), Berti 10 (1/2,1/2), Lombardi 4 (2/3, 0/2), Chillo 2 (1/4,
0/1). All.: Corbani. EXPERT NAPOLI:Black 18 (6/10, 2/3), Valentini 6 (1/2, 0/1),Weaver 7 (1/2, 1/3), Allegretti 12 (2/2,2/5), Brkic 22 (7/11, 1/3); Malaventura 5(1/1, 1/6), Montano 1 (0/1), Bryan 2 (1/1).All.: Cavina. NOTE T.l.: Bie 11/16, Nap14/17. Rimb.: Bie 29 (Lombardi 5), Nap28 (Weaver 7). Ass.: Bie 12 (Voskuil 6),Nap 10 (Black, Weaver 3). Progr.: 5’ 92,15’ 2424, 25’ 4839, 35’ 6363. Usc. 5f.: Black 7273 (39’44”). Spett. 2846.(ga.p.)
JESITRIESTE 8078(2118, 3733; 6158)FILENI JESI: Maggioli 7 (2/7, 1/3), Jukic 8(4/7), Rocca 18 (8/10), Goldwire 28(7/13, 4/6), Santiangeli 10 (2/5, 1/4); Borsato 7 (0/1, 1/4), Gaspardo 2 (1/3, 0/1).All.: Coen. TRIESTE: Tonut 2 (1/2, 0/1),Harris 14 (4/8, 2/4), Mastrangelo 9 (2/4,1/3), Di Liegro 11 (5/11), Carra 15 (2/3,3/4); Hoover 12 (2/2, 2/4), Ruzzier 5 (1/4,1/3), Candussi 8 (4/8), Urbani 2 (1/2).All.: Dalmasson. NOTE T.l. Jes 11/16, Tri
7/8. Rimb.: Jesi 37 (Jukic 10), Tri 24(Harris e Di Liegro 7). Ass.: Jesi 9 (Goldwire 3), Tri 15 (Hoover e Ruzzier 5).Progr.: 5’ 610, 15’ 2528, 25’ 4944, 35’7163. Usciti per falli: Carra al 38’59’’(7571). Spett.: 2128. (f.ch.)
CAPO ORLANDOFERENTINO 68–66(2514, 3723; 5746)UPEA CAPO D’ORLANDO: Mays 23 (6/8,3/8), Soragna (0/2 da 3), Nicevic 12(5/11), Portannese 15 (2/3, 3/6), Archie9 (4/9, 0/3); Basile 8 (1/2, 2/4), Laquintana 1 (0/1), Benevelli (0/2), Cefarelli (0/1).All.: Pozzecco. FERENTINO: Green 23(7/16, 2/7), Guarino 5 (0/3, 1/3), Bucci 17(6/9, 1/5), Pierich 4 (1/3, 0/4), Rosignoli 4(2/3); Mortellaro 2 (1/1), Paesano 9(4/6), Giuri 2 (1/2, 0/1), Parrillo (0/3 da 3);All.: Gramenzi. NOTE – T.l.: Cap 8/12, Fer10/13. Rimb.: Cap 40 (Nicevic 9), Fer 32(Paesano 8). Ass.: Cap 13 (Basile 5), Fer15 (Bucci 5). Progr.: 5’ 168, 15’ 2920,25’ 4440, 35’ 6552. Spett. 2000 circa. (s.pi)
BARCELLONATRAPANI 7770(2119, 4235; 6155)SIGMA BARCELLONA: Young 10 (4/10,0/4), Maresca 17 (6/8 ,1/2), Collins 9(2/7, 1/3), Filloy 15 (3/3 ,3/8), Fantoni 17(5/9); Pinton, Toppo 3 (1/3), Natali 6 (3/3,0/4). All.: Perdichizzi. LIGHTHOUSE TRAPANI: Renzi 15 (5/7, 1/2), Lowery 13(5/10, 0/4), Baldassarre 6 (2/5, 0/3),Parker 10 (2/6, 1/2), Ferrero 12 (1/5, 2/5);Bossi 2 (1/1), Rizzitiello 8 (3/4, 0/3), Ianes 4 (1/2). All.: Lardo. NOTE T.l.: Bar.4/23, Tra 18/22. Rimb.: Bar 37 (Young9), Tra 28 (Baldasarre 8). Ass.: Bar 13(Collins 6), Tra 16 (Baldassarre 6). Progr.: 5’ 86, 15’ 2726, 25’ 5141, 35’ 6561. Usciti 5 f.: Fantoni 39’52” (7164),Renzi 39’36” (7468). Spett.: 2000 circa. (m.i.).
FORLÌTRENTO 5559(1312, 3024; 3949)LE GAMBERI CREDITO DI ROMAGNAFORLI: Basile 3 (1/3 da tre), Saccaggi 4(2/7, 0/4), Crow 16 (1/7, 4/9), Eliantonio
(0/1 da tre), Cain 14 (6/11); Ferguson 16(5/13, 2/6), Sergio 2 (1/2, 0/1). All.: Galli.TRENTO: Forray 6 (1/4, 1/4), Triche 10(0/1, 3/9), Elder 11 (4/5, 1/5), Pascolo 19(7/10, 1/1), Lechthaler 3 (1/2); Baldi Rossi(0/3, 0/2), Fiorito (0/1 da tre), Spanghero 10 (3/4, 1/3). All.: Buscaglia. NOTE T.l.: Forl 4/7, Tre 6/13. Rimb.: For 28(Cain 11), Tre 49 (Pascolo 17). Ass.: For8 (Ferguson 3), Tre 9 (Spanghero 3).Progr.: 5’ 65, 15’ 2118, 25’ 3534, 35’4753. Spett. 2.200. (e.p.)
GIOCATE SABATO: VeroliBrescia 7353; VeronaTorino 8596.CLASSIFICA Brescia, Barcellona, Torino, Biella, Trento, Veroli 6; Napoli, Trapani 4, Trieste, Verona, Jesi 4; Forlì, Casale, Capo d’Orlando, Imola 2; Ferentino, Forlì (penalizzazione 2) 0.PROSSIMO TURNO (31/10): BresciaJesi; TrentoVerona; TorinoForlì; CasaleVeroli; TrapaniNapoli; FerentinoImola; TriesteBiella; BarcellonaCapod’Orlando.
Avanti dal 2° quartola Cimberio resistealla rimonta Reyersul campo di Casale
42 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013
PALLAVOLO SERIE A—1 MASCHILE: SECONDA GIORNATA
A1 DONNE 2aGIORNATA
Busto vincee ritrovamammaOrtolani
Veronainterrompeil digiunodopo un annoLa squadra di Giani batte Cuneo(secondo k.o.): un successoche mancava dal 4 novembre
Rouzier attacca contro il muro di Zingel (a sin.) e Ter Horst EXPRESS
Le altre: Macerata senza freniA2 UOMINI
Monza raggiungeCantù in testa
(f.c.) Detta legge la Lombardia con Monza (Padura Diaz 15) eCantù prime. 2o turno: Sieco OrtonaItely Milano 30 (2517, 2522,2517); Coserplast MateraTonazzoPadova 32 (2125, 2025, 2624,2519, 1513); BChem PotenzaAiello Corigliano 30 (2725, 2521, 2523); Elettrosud BroloGlobo Sora03 (2225, 1825, 1825); VeroMonzaMaterdomini Castellana 30(2518, 2725, 2519); AvellinoCantù 13 (sabato). Classifica: Cantù,Monza 6; Matera, Potenza 5; Padova, Sora 4; Avellino, Ortona 3; Milano, Brolo, Corigliano, Castellana 0.A2 DONNE (m.l.) La 2a giornata:Savino Del Bene ScandicciRisoScotti Pavia 32 (2522, 1925, 2521, 2527, 158); SoveratoObiettivoRisarcimento Vicenza 32 (2514,1825, 2518, 2225, 1513); BengRovigoMetalleghe Montichiari 30(2725, 2523, 2521); Crovegli Reggio EmiliaIl Bisonte San Casciano03 (2125, 2225, 1725); PuntotelSala ConsilinaVolksbank SudtirolBolzano 13 (2624, 2125, 1425,1725); Corpora GricignanoSaugella Monza 03 (2225, 2025, 1525).Classifica: Monza, Bolzano 6; Rovigo 5; Vicenza, Pavia, San Casciano 4; Montichiari 3; Soverato, Scandicci 2; Sala Consilina, Gricignano,Reggio Emilia 0.
taccuino
VERONA 3
CUNEO 1
(2521, 3028, 2325, 2520)
CALZEDONIA VERONA: Anzani 10,Gasparini 13, Ter Horst 17, Zingel 15, Boninfante, White 14; Pesaresi (L), Blasi, Bellei 2, Gonzales J.M.N.e. Coali, Gabriele, Centomo (L). Allenatore: Giani.
BRE LANNUTTI CUNEO: Freriks 2,Rauwerdink 10, De Togni 8,Rouzier 12, Antonov 15, Kohut3; De Pandis (L), Gonzales J., Casadei1, Alletti 4, Maruotti 4. N.e. Marchisio.Allenatore: Piazza.
ARBITRI: Pol e La Micela.
NOTE Spettatori 3.212. Durata set:24’,31’, 29’, 25; totale 109’; Calzedonia:battute sbagliate 16, vincenti 5, muri21, seconda linea 17, errori 40; BreLannutti: battute sbagliate 19, vincenti6, muri 8, seconda linea 12, errori 35.
Trofeo Gazzetta: 6 Zingel, 5 Ter Horst, 4Pesaresi, 3 De Togni, 2 Anzani, 1 Bellei.
RENZO PULIEROVERONA
Un anno dopo Veronatorna a vincere. Non le riuscivadal 4 novembre 2012, quandosconfisse Castellana Grotte,graziato solo dalla soppressione delle retrocessioni. Fu quella l’ultima partita di Aidan Zingel, che nei giorni successivi fuoperato ad un tendine dellaspalla destra. Bene, il centraleaustraliano è tornato in estatein nazionale, Verona lo haaspettato. Domenica scorsa neldebutto stagionale con sconfitta a Vibo è rientrato. E ieri faceva il riesordio davanti al suopubblico. Che è da notare nonostante un anno filato disconfitte ha risposto ancora alla grande (3200 presenti). Enon sarà un caso se col suo ritorno è tornata anche la vittoria. Oltretutto su una big comeCuneo.
Che muri La differenza l’hafatta soprattutto il muro: 21 intutto (41, 71, 72 nei tre setvinti). In realtà però a Verona èriuscito tutto meglio. In attacco, col 48% contro 39 e conuna punta del 71 nel secondoparziale. E in ricezione (58 a55%, mentre in quanto a perfette 41 a 45%). Cuneo ha deluso principalmente perché
non è riuscita a a trovare continuità in attacco, non tanto conle bande (Antonov si è fermatoal 50%, Rauwerdink al 45): insufficiente è stato l’oppostofrancese Rouzier che ha chiusocon un misero 24% e con 6 errori e 8 murate ricevute. «Neimomenti topici ha ammesso iltecnico cuneese Roberto Piazza non siamo stati capaci dimettere in terra la palla coi giocatori importanti». Con il bomber così giù di corda non è chela buona prestazione di un centrale possa essere decisiva.Ugualmente De Togni, al 62%,ha ispirato otto break pointconsecutivi nel quarto set dallalinea di servizio (1116), «Ma lì ha commentato Giani è statobravo Bellei a rispondere conuna serie in battuta e anche inattacco, così anche altri giocatori sono cresciuti in fase dibreak point». E così Verona èandata a completare la vittoriada 3 bei punti pieni.
Il primo set La Calzedoniaper la verità è andata sotto anche nel 1° set: 610, ma unavolta prese le misure a Rouzierè cominciata la rimonta, fino al2521 firmato Gasparini. Cruciale è stato il finale di un secondo set tiratissimo e risoltoda White (80%) per il 3028,dopo che la Bre aveva annullato tre set ball e firmato il 2728
con De Togni a muro. Il contraccolpo favorisce Cuneo nel3°, ma Verona ormai ci crede earriva in fondo. «Il muro di Verona ha fatto il suo commentaPiazza , ha usato la testa nelquarto set quando eravamoavanti. Mi spiace buttar viapunti che valgono doppio o triplo per non essere stati determinati in alcune situazioni. Bisogna che ci rendiamo contoche il campionato è molto difficile. E sarà dura qualificarci inCoppa col Nantes: dobbiamorimboccarci le maniche». Gianisi gode la prima vittoria: «Sapevamo di poter mettere pressione a Cuneo. Abbiamo lavorato bene nella battuta al saltoflot, con il muro e la difesa. Però, se ci possiamo permetterequalche errore in più in cambiopalla, nella fase break dobbiamo essere ancor più cinici».
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LATINA 0
MACERATA 3(2628, 2025, 3032)
ANDREOLI LATINA: Verhees 7, Sottile 1,Fragkos 13, Gitto 8, Michalovic 13, Skrimov8; Rossini (L), Candellaro, Paris, Noda 5.N.e. De Rocco, Torres, Tailli (L). All. Santilli.
LUBE BANCA MARCHE MACERATA: Baranowicz 3, Kurek 11, Stankovic 15, Zaytsev15, Kovar 12, Podrascanin 11; Henno (L),Giombini, Parodi, Monopoli, Paparoni. N.e.Patriarca, Lampariello. All. Giuliani.
ARBITRI: Satanassi e Boris.
NOTE Spettatori: 2.039. Incasso: 16.381euro. Durata set: 32’, 26’, 39’; totale: 97’.Andreoli: battute sbagliate 8, vincenti 8,muri 5, 2a linea 6, errori 18. Lube: b.s. 16, b.v. 8, m. 10, 2a l. 5, e. 26. Trofeo Gazzetta: 6Stankovic, 5 Podrascanin, 4 Zaytsev, 3Gitto, 2 Baranowicz, 1 Kurek.
LATINA «Sapevamo che avremmo dovuto incontrare una squadra che non mollamai e così è stato, dobbiamo gioire perquesto risultato e mettere subito la testaalla trasferta di mercoledì in Austria per laChampions». Tira un sospiro di sollievoKovar a fine partita, dopo aver messo asegno il muro vincente che ha regalato alla Lube la terza vittoria di fila (tra Coppa eCampionato) senza lasciare un set agli avversari. Anche se con l’Andreoli i marchigiani si sono concessi qualche errore ditroppo in battuta (16 errori e 8 ace) e, in unfinale vietato ai cardiopatici, hanno avutopiù di qualche black out che ha rischiato dirilanciare un Latina mai domo, rinato dopol’ingresso di Noda. Esce dal campo colsorriso Santilli: «La differenza tra noi eMacerata c’è e si vede, ma sono stati decisivi solo alcuni particolari e mi confortalo spirito della mia squadra».
Antonia Liguori
PIACENZA 3
VIBO 1(2523, 2522, 1525, 2513)
COPRA ELIOR PIACENZA: Fei 11, Vettori17, Zlatanov 12, Simon 13, De Cecco, Papi 9;Marra (L), Tencati, Partenio, Kaliberda 3,Le Roux 1, Husaj 1. N.e. Smerilli. All. Monti.
CALLIPO VIBO: Randazzo 11, Forni 2, Gavotto 15, Ogurcak 13, Crer 8, Steuerwald 1;Plot (L), Trinidad, Villena 1, Presta, Sardanelli. N.e. Thiaw. All. Blengini.
ARBITRI: Pasquali e Sampaolo.
NOTE Spett. 3400, incasso 23000. Durataset: 26’, 25’, 22’, 23’; tot. 96’. Copra: battute sbagliate 22, vincenti 3, muri 6, 2a linea6, errori 32. Callipo: b.s. 13, v. 5, m. 5, s.l. 8,e. 23. Trofeo Gazzetta: 6 Fei, 5 Vettori, 4Papi, 3 Randazzo, 2 Simon, 1 Ogurcak.
PIACENZA La fotografia di Piacenza siscatta a inizio quarto set: Vibo ha appenadominato la terza frazione rimettendo inbilico la gara, Zlatanov chiama la squadraa raccolta e urla: «Dobbiamo vincere tuttiinsieme». Chissà se saranno stati gli invitidel capitano a far crescere la continuità incasa biancorossa, fatto sta che la quartafrazione è la migliore giocata di Piacenzain questo avvio di stagione. Quella da cuiripartire, insieme ai tre punti e alla provada applausi di Alessandro Fei, uno che dacentrale incide sulla gara come quandogiocava opposto e schiacciava almeno ildoppio dei palloni. Chiude il 1o set in attacco (decisivo il 2523), mette a terra il murodel 2522 per il 20 del Copra Elior, regalando un vantaggio che Vibo intacca nellaterza frazione basandosi su una provapositiva di Randazzo. Nel finale ci sonosolo i padroni di casa: nonostante i 32 errori, la positività a rete di Simon e Vettoriregala il bottino pieno a Piacenza.
Matteo Marchetti
MOLFETTA 3
CITTA’ DI CASTELLO 0(2517, 2523, 2520)
EXPRIVIA MOLFETTA: saitta 3, Zanuto 8,Piscopo 9, Sabbi 14, Casòli 9, Mazzone 7;Cesarini (L), Izzo, De Marchi, Blagojevic,N.e. Del Vecchio, Porcelli e Fornes. All. Cichello
ALTOTEVERE CITTÀ DI CASTELLO: Dolfo12, Piano 8, Van Walle 8, Fromm 11, Rossi 3,Corvetta 1; Tosi (L), Carminati, Massari,Marchiani. N.e. Lensi e Sartoretti. All. Radici
ARBITRI: Gnani e Piana
NOTE Spettatori 1100, incasso 3500. Durata set: 23’, 32’, 31’; totale 86’. Exprivia:b.s. 11, v. 4, m. 6, s.l. 4, e. 15. Altotevere:b.s. 12, v. 0, m. 8, s.l. 4, e. 23. Trofeo Gazzetta: 6 Zanuto, 5 Mazzone, 4 Dolfo, 3 Corvetta, 2 Piscopo, 1 Saitta
MOLFETTA (Ba) Partenza sprint. Il Molfetta supera alla grande il Città di Castelloche solo domenica scorsa aveva piegatoPiacenza. Cichello recupera sia Saitta cheil centrale Piscopo. Spumeggiante in avvio la squadra pugliese, alla sua primauscita stagionale sul proprio campo, grazie a Zanuto (4 punti) e al capitano suo Casoli (4), che sanno capitalizzare l’ottimo lavoro del palleggiatore Davide Saitta. SoloFromm (6) si sacrifica più degli altri suoicompagni, che appaiono demotivati. Nelsecondo set le giocate del Città di Castellosono più precise. Radici ha in campo Dolfoe sul 911 Cichello chiama il timeout, perevitare cali di pressione. Zanuto si ingegna ancora e il Molfetta si riporta avanti echiude alla grande (2523). Nell’ultimo set,Il Molfetta non si risparmia, allunga (2015) e chiude sul 2520, incamerando i primi tre punti.
Francesco Verdesca
RAVENNA 0
TRENTO 3(1925, 2325, 1925)
CMC RAVENNA: Tillie 9, Mengozzi 3, Kauliakamoa 3, Cebulj 12, Cester 7, Klapwijk 8,Bari (L), Patriarca, Jeliazkov 1, Koumentakis. N.e. Cricca, Toniutti. All. Bonitta.
DIATEC TRENTO: Solè 7, Sokolov 18, Ferreira 14, Birarelli 7, Sintini 2, Lanza 10,;Colaci (L), Burghstaler, Giannelli. N.e. Thei,De Paola, Szabo, Fedrizzi. All. Serniotti.ARBITRI: Padoan e Sobrero.NOTE Spettatori 2400. Durata set: 24’, 31’23’, totale 78’. Cmc: battute sbagliate 11,vincenti 2, muri 8, seconda linea 5, errori17. Diatec: b.s. 9, v. 3, m. 14, a.l. 9, e 17.Trofeo Gazzetta: 6 Sokolov, Ferreira, 4Solè, 3 Cebulj, 2 Birarelli, 1 Cester
RAVENNA Nella partita che ha visto desolatamente vuote le sedie dei registi(out Suxho che in extremis Toniutti infortunio nell’ultimo allenamento), Trentopassa 30 a Ravenna come da pronostico, ma la rinnovata Cmc ha mostratosprazzi di buona intensità che andrannoperò confermati di fronte ad avversaripiù malleabili. L’hawaiano Kauliakamoa,gettato nella mischia da Bonitta, ha faticato a trovare l’intesa soprattutto conKlapwijk, mentre una ricezione non sempre buona ha fatto il resto, tagliando i giusti rifornimenti alle bande, con Cebulj cheha lottato anche contro i muri di Ferreirae Solè. Primo set con Trento che prendeil largo grazie agli errori in attacco dellaCmc, mentre nel secondo Ravenna primacerca il riscatto (41) e poi, dopo un prolungato blackout (1119), per poco noncompleta una clamorosa rimonta. Terzocon la Cmc aggrappata al match fino almuro di Solè in un PalaDeAndrè gremito.
Sandro Camerani
clicGLI HIGHLIGHTSDEL CAMPIONATOSU GAZZETTA.IT
A conferma della nuovaattenzione che il nostroportale web riserva agli altrisport e in questo caso allapallavolo, da questa mattinasul sito di Gazzetta(www.Gazzetta.it) saràpossibile vedere le immaginidelle partite di serie A1maschile commentate. Ainiziare dall’anticipo di sabatopomeriggio a Perugia con iltoccante tributo d’affettoriservato a Goran Vujevic ealla sua famiglia dopo latragedia che li ha colpiti.
Aidan Zingel , australiano 207 cm
RISULTATIRAVENNATRENTO 03LATINAMACERATA 03PIACENZAVIBO 31PERUGIAMODENA 31 sabatoVERONACUNEO 31MOLFETTAC.d.CASTELLO 30
CLASSIFICASQUADRE PT G V P SVSPMACERATA 6 2 2 0 6 0PERUGIA 4 2 2 0 6 4MODENA 4 2 1 1 5 3TRENTO 3 1 1 0 3 0VIBO 3 2 1 1 4 4MOLFETTA 3 2 1 1 3 3VERONA 3 2 1 1 4 4PIACENZA 3 2 1 1 4 4C.D.CASTELLO 3 2 1 1 3 4CUNEO 1 2 0 2 3 6LATINA 0 1 0 1 0 3RAVENNA 0 2 0 2 0 6
PROSSIMO TURNODomenica 3 novembreMACERATAPERUGIACUNEOLATINARAVENNAVIBOTRENTOMOLFETTAMODENAPIACENZAC.D.CASTELLOVERONA (sabato 2)
FORLÌBUSTO ARSIZIO 03(2125, 2125, 2025)
BANCA DI FORLÌ: Paggi 12, Pincerato 3,Petrovikj 5, Lamprinidou 3, Turlea 13,Ventura 2; Zardo (L). Guatelli 2, Piolanti4, Roani 2. N.e. Arrechea, Coriani,Rosso. All. Marone. UNENDO YAMAMAY BUSTO ARSIZIO:Marcon 8, Garzaro 13, Bianchini 8, Buijs15, Arrighetti 17, Wolosz 3; Leonardi (L).Spirito, Ortolani 2. N.e. Degradi, Michel, Petrucci. All. Parisi. ARBITRI: Frapiccini e Turtù.NOTE Spettatori 800. Durata set: 25’,24’, 26’: totale 75’. Banca di Forlì: b.v.0, v. 5, m. 6, s.l. 5, e. 9. Busto Arsizio:b.v. 5, s. 7, m. 10, s.l. 4, e. 16. TrofeoGazzetta: 6 Arrighetti, 5 Garzaro, 4Paggi, 4 Buijs, 3 Bianchini, 2 Turlea, 1Marcon.FORLÌ (s.col.) Nel giorno del ritorno incampo di mamma Serena Ortolani (2punti su 3 attacchi quando è entratanel terzo set) Busto Arsizio si impone 3a 1 a Forlì. Arrighetti (17 punti con l’89%in attacco) trascina la squadra sostenuta da Buijs e Garzaro. Tra le fila forlivesi buona la prestazione della Paggi.
NOVARACONEGLIANO 03(1725, 1825, 1325)
IGOR GORGONZOLA NOVARA: Kim, Lombardo 7, Milos 2, Vanzurova 11, Rosso 6,Casillo 4; Paris (L), Harms 1, Manfredini, Alberti, Mollers. All. Colombo.IMOCO CONEGLIANO: Lloyd 2, Trozzi 12,Barazza 4, Nikolova 14, Barcellini 11, Calloni 13; De Gennaro (L), Donà 1, Kauffeldt 2, Bechis. N.e. Fiorin, Daminato (L).All. Gaspari.ARBITRI: Perri e Balboni.NOTE Spettatori 2200. Durata set: 24’,34’, 23’; tot. 81’. Novara: b.s. 8, v. 1, m.4, e. 16. Imoco: b.s. 7, v. 6, m. 13, e. 13.Trofeo Gazzetta: 6 Nikolova, 5 Lloyd, 4Calloni, 3 Tirozzi, 2 Vanzurova, 1 Barcellini.NOVARA (a.cri.) Troppa Conegliano epoca Igor in un match senza storia.Davanti a 2200 spettatori è amaro il ritorno di Novara in A1, senza Tokarskae Mollers acciaccate e dominate dabattuta e muro della Imoco, trascinatada Nikolova e Calloni (5 muri).
URBINO–PIACENZA 03(16–25, 1925, 23–25)
ROBUR TIBONI URBINO: Thibeault 11, Brcic 6, Santini 6, Leggs 8, Kostic 8, Negrini6; Carocci (L), Giombetti, Casoli 1. N.e.Zecchin, Escobar. All. Micoli.REBECCHI NORDMECCANICA PIACENZA: Ferretti 1, Bosetti 13, Leggeri 9, VanHecke 12, Meijners 13, De Kruijf 9; Sansonna (L), Bramborova 1, Manzano,Valeriano. N.e. Poggi (L), Caracuta,Vindevoghel. All. Caprara.ARBITRI: Piersanti e Puletti.NOTE Spett. 1250, incasso 6750. Durata set: 22’, 27’, 32’; tot. 81’. Urbino: b.s.7, v. 2, m. 8, s.l. 6, e. 15. Piacenza: b.s.7, v. 7, m. 7, s.l. 9, e. 18. Trofeo Gazzetta:6 Bosetti, 5 Brcic, 4 Meijners, 3 Leggeri, 2 Thibeault, 1 Negrini.URBINO (m.n.f.) Esordio in salita perUrbino, che non riesce a passare oltreil muro delle campionesse d’Italia.Meijners e Leggeri fanno la differenza.
FROSINONEORNAVASSO 03(2025, 2025, 2325)
IHF VOLLEY FROSINONE: Angeloni 12,Frigo 2, Percan, Kidder 6, Gioli 8, Agostinetto 1; Ruzzini (L), Astarita 5, Biccheri6, Bonciani. N.e. Vico, Spataro. All.Martinez.OPENJOBMETIS ORNAVASSO: Signorile2, Loda 14, Chirichella 11, Muresan 11,Ikic 12, Tasca 3, Moneta 2; Ghilardi (L).n.e. Zanin, Pisani, Senkova, Gloder. All.Bellano.ARBITRI: Gini e Longo.NOTE Durata set: 26’, 27’, 28’; totale:81’. Frosinone: b.s. 9, v. 2, m. 5, s.l. 3, e.26. Ornavasso: b.s. 9, v. 3, m. 14, s.l. 7,e. 23. Trofeo Gazzetta: 6 Muresan, 5Ikic, 4 Loda, 3 Chirichella, 2 Angeloni, 1Ruzzini.FROSINONE (al.bi.) Ornavasso vince ilconfronto tra le matricole della A1 aFrosinone con un secco 03. La garaha visto l’IHF sempre all’inseguimentose si eccettua la parte iniziale del secondo set, con Ornavasso brave adapprofittare dei numerosi errori diGioli e compagne, ancora in cerca diuna identità in questo campionato.CLASSIFICA: Piacenza, Conegliano,Bergamo 6; Ornavasso 4; Busto Arsizio 3; Modena 2; Casalmaggiore, Urbino, Frosinone, Forlì, Novara 0.PROSSIMO TURNO (3/11 ore 18): OrnavassoBusto Arsizio (2/11 20.30);PiacenzaCasalmaggiore; BergamoFrosinone (31/10 ore 20.30); UrbinoNovara; ForlìModena. Riposa: Conegliano.
LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 43
SCI COPPA DEL MONDO CICLISMO PISTA
4NOTIZIE
IN BREVE
SVince
VantornoutTripletta dei
padroni di casaa Ruddervoorde
(Belgio) nellaprima prova del
Superprestige dicross con Klaas
Vantornoutdavanti a Nys e
Meeusen. Allabritannica Helen
Wyman la garafemminile
SArzuffi 1a
Franzoi 3°In Svizzera, nel
Gp Steinmaur dicross, successo
della tricoloreunder 23 Alice
Arzuffi (SelleItalia Guerciotti)
davantiall’elvetica Frei
e alla compagnaElena Valentini.
Uomini: 3°Enrico Franzoi
(Selle ItaliaGuerciotti)
dietro alfrancese
Mourey e allosvizzero Zahner
STrofeo
TrivenetoL’azzurro Mirko
Tabacchi havinto a Villa
Lagarina (Tn) la3a prova del
Trofeo Trivenetodi cross
battendo Fruete Ursi. A ChiaraTeocchi la gara
femminiledavanti a Dal
Pozzo eOberparleiter
SI Bertazzo
settimiIl neocampione
europeodell’Americana,Liam Bertazzo,ha chiuso al 7°
posto la QuattroGiorni di
Grenoble incoppia con il
fratello Omar,pro’
dell’Androni.Vittoria per i
francesiMorgan Kneiskye Vivien Brisse
sugli spagnoliDavid Muntanere Albert Torres
ExtraterrestreLigety vuol dire giganteTripletta da sognoTerzo successo consecutivo a Soelden per il padrone dellaspecialità. Pinturault e Hirscher rincorrono, azzurri a fondo
DAL NOSTRO INVIATO
PIERANGELO MOLINAROSOELDEN (Austria)
Ma cosa è? La primamanche della nuova stagione ol’ultima della vecchia? Nel gigante maschile, a differenzadelle sorprese che ha riservatosabato la prova femminile sulghiacciaio di Soelden, fra gliuomini non è cambiato nulla,con Ted Ligety sempre unaspalla sopra il resto del mondo.Noioso? No, solo il più bravo ainterpretare la specialità chiave dello sci. La pratica, comegià successo molte nella scorsastagione lo statunitense l’hachiusa nella prima discesa, incui ha permesso a due soli atleti, il francese Pinturault e l’austriaco Hirscher, di rimanereentro il secondo di distacco, altri due (Sandell e Raich) entroi due secondi e gli altri nellavoragine che ha scavato. Il tutto su una pista, rispetto allaprova femminile, accorciata diuna decina di secondi, per evitare il forte vento che spazzavala parte alta della montagna.
Soddisfatto Alla fine Ted sorrideva: «Adesso sono più tranquillo, so di essere competitivo». Alla faccia... E’ al terzosuccesso di fila a Soelden (mainessuno prima ce l’aveva fatta), al 18° in carriera nella specialità, al nono podio di fila ingigante. Nella seconda prova,in cui è sceso in quella che perlui è «in sicurezza», ha lasciatoalla fine Pinturault a 79/100,Hirscher a 1”02 e il quarto,Svindal, a 1”73. La tecnica diLigety a detta di molti è inimitabile. Ted fra le porte fa piùstrada di chiunque altro, passasempre lontano dai pali, ma isuoi sci non si piantano mai,mantengono sempre velocità.Il segreto sembrano essere lesue ginocchia: le sa buttare all’interno della curva più deisuoi avversari. Ma bisogna an
che riconoscergli una grandecapacità tattica, come il saperleggere i tracciati, come ha fatto ieri nella prima manche, affrontata all’attacco in ogni centimetro.
Miller La sorpresa del giorno, anche se un po’ relativa, èla crescita del finlandese Marcus Sandell, a cui pochi anni favenne asportato un rene per ipostumi di una caduta in allenamento, ma è piaciuto ancheBode Miller, 19° alla fine dopouna prima manche al 12° postopartendo con il 32 dopo un anno e mezzo di digiuno agonistico e con qualche chilo di muscoli in meno.
Italia a fondo E gli italiani?Dispersi, dispersi nei dubbi,nel ritardo di condizione, irriconoscibili. Sino a due stagionifa avevamo sempre due o treatleti in grado di salire sul podio in gigante, in oltre una stagione non siamo riusciti a capire gli sci con le sciancrature ridotte. Gli azzurri faticano visivamente a farli girare, nonriescono ad avere la conduzio
ne dei migliori e sciano timorosi. Quella di Soelden è semprestata per gli italiani una pistadifficile, quest’anno si è davvero toccato il fondo. Ieri il migliore è stato ancora il 34enneMax Blardone, che almeno ciha provato, ma alla fine si èpiazzato 17° a 3”27 da Ligety,un’enormità. «E’ il nostro livello attuale, dobbiamo solo allenarci», è la sua triste sintesi.
Moelgg Non si poteva chiedere di più a Manfred Moelgg,secondo lo scorso anno su questa pista ma 25° ieri alla finedavanti a Eisath. Solo una decina di giorni fa era in ospedaleper curare il mal di schiena chel’ha obbligato nell’ultimo mesead allenarsi a singhiozzo. «Nella prima manche — spiegaManfred — ho sbagliato l’ingresso nel muro, nella secondaho sentito qualche bella sensazione. Ora devo solo cercare diallenarmi e, in vista dello slalom di Levi, soprattutto fra leporte strette che non affrontodai primi di agosto». SfortunatiDavide Simoncelli, ritirato nella prima tornata, e il giovaneRoberto Nani, fuori dalla seconda discesa per uno solocentesimo. Da rivedere De Aliprandini e Borsotti, che ha nelle gambe troppi pochi allenamenti per essere veloce. E’ presto, non fasciamoci la testa, mabisogna lavorare duro e inumiltà per non rimare, nellaspecialità cardine della tecnicadello sci, soltanto delle comparse.
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laFotonotizia
E’ Tina Maze l’iconaLange per la stagione 2013/14:nel poster è stata fotografatocome «l’ange», l’angelo
GIGANTE UOMINI a Soelden (Aut): 1.Ligety (Usa) 1’59”50 (1’00”44 + 59”06);2. Pinturault (Fra) a 79/100 (1’01”34 +58”95); 3. Hirscher (Aut) a 1”02; 4. Missillier (Fra) e Svindal (Nor) a 1”73; 6.Sandell (Fin) a 1”82; 7. Fanara (Fra) a2”08; 8. Richard (Fra) a 2”16; 9. Faivre(Fra) a 2”18; 10. Schoerghofer (Aut) a2”30; 11. Mermillod (Fra) e Kostelic(Cro) a 2”33; 13. Raich (Aut) a 2”51; 14.Defago (Svi) a 2”79; 15. Reichelt (Aut) a2”84; 16. Mathis (Aut) a 2”97; 17. BLARDONE a 3”27; 18. Haugen (Nor) a 3”28;19. Miller (Usa) a 3”29; 20. Jitloff (Usa) a3”31; 21. Dopfer (Ger) a 3”36; 22. Luitz(Ger) a 3”46; 23. Myhrer (Sve) a 3”50;24. Caviezel (Svi) a 3”56; 25. MOELGG a3”58; 26. EISATH a 3”66. Rit. I manche:
Simoncelli. Non qual. II m.: Nani, De Aliprandini, Deville, Borsotti. Rit. II m.:Neureuther (Ger).Coppa del Mondo: 1. Ligety (Usa) 100; 2.Pinturault (Fra) 80; 3. Hirscher (Aut)60; 17. Blardone 14.LE PROSSIME TAPPEUomini 17 novembre: slalom a Levi (Fin).30/111/12: discesa e superG a LakeLouise (Can); 68 dicembre discesa,superG e gigante a Beaver Creek (Usa);1415/12 gigante e slalom in val d’Isere.Donne: 16 novembre: slalom a Levi(Fin); 29/111/12: discesa, superG e gigante a Beaver Creek (Usa); 68 dicembre: due discese e un superG aLake Louise (Can); 1415/12: gigante eslalom a St. Moritz (Svi).
la guida
Moelgg 25°, Eisath 26°. Bode al ritorno è 19°Il 16 e 17 novembre gli slalom di Levi
Cucinotta, trisper rinascereE ora la Coppa
L’EX TRICOLORE LE REGOLE MPCC
Niente deroga: solo a maggioPellizotti esordirà nell’Astana
Franco Pellizotti ha firmato con l’Astana,voluto da Vincenzo Nibali, ma potrà correresoltanto a partire dall’inizio di maggio 2014.Non c’è stato spazio di trattativa con il Movimentoper il ciclismo credibile (Mpcc), di ispirazionefrancese, di cui l’Astana è entrata a far partedefinitivamente nei giorni scorsi (con Lampre,Belkin, Katusha, Androni e Wanty). Se si ingaggiaun corridore già squalificato (il trentaquattrennefriulano fu fermato per due anni, fino al maggio2012, per valori anomali del passaportobiologico), questi può correre soltanto se sonopassati almeno due anni dalla fine dello stop.Finita la squalifica, Pellizotti era stato ingaggiatodall’AndroniVenezuela, alla quale lo scorso annoha regalato il titolo italiano.
DAL NOSTRO INVIATO
CLAUDIO GHISALBERTIMONTICHIARI (Brescia)
Tre titoli italiani in un colpo solo. E, nelprossimo fine settimana, il ritorno in Coppa delMondo, cinque anni dopo l’inizio di un lungocalvario. La vedi così minuta, sguardo dolce,modi gentili e tono garbato, che non ti viene certo da pensare che in pista sia una tigre. Errore:Annalisa Cucinotta è una tigre anche nell’affrontare la vita, non solo quando si trova spallaa spalla con le avversarie sull’anello di legno.
All’inferno Da juniores Annalisa è una grandepromessa. Nel 2004 vince la maglia iridata nelloscratch. E diventa una delle punte della Nazionale. Tutto bene fino all’11 dicembre 2008. Cali,Colombia, terza vittoria nello scratch in Coppadel Mondo, ma un mese dopo ecco la docciafredda: positività al boldenone, uno steroide,proprio in quella gara. Valori pazzeschi per essere veri, lei pensa a un complotto. «Le mie urine scambiate per coprire un uomo», afferma.Chiede l’esame del dna, ma non le viene concesso. Arrivano due anni di squalifica e il 17 giugno2011, in aggiunta, l’assurda regola della Federciclo con valore retroattivo: niente maglia azzurra e Tricolori vietati agli atleti che hannoavuto squalifiche superiori ai 6 mesi. Che per unpistard equivale al ritiro forzato. Invece...
Battaglia vinta Invece la 27enne friulana lotta«perché ho sempre dichiarato la mia innocenza,anche se non posso obbligare la gente a credermi», perché «non mi sembrava giusto finire così,non è nel mio carattere. Io sono sempre stataabituata a lottare fino alla fine, a guadagnarmile vittorie». In più «era una questione di orgoglio personale contro una legge che, per la suaretroattività, non era giusta». Nella sua situazione ci sono anche alcuni pro’ con ricchi ingaggi,che si lamentano a mezza voce ma restano immobili. Lei si batte e a inizio maggio 2012 la Corte federale le dà ragione, poi dieci mesi più tardi
il Consiglio federale ratifica la decisione: la legge è abrogata. E se molti big azzurri hanno potuto correre i tricolori e vestire la maglia azzurra aFirenze le devono dire grazie. «Ma ci sarà anchequalcuno che mi darà la colpa — prosegue leicon il sorriso — e che arriverà a insultarmi».
Agli ultimi Tricolori di Montichiari Annalisasi presenta motivatissima. Tre maglie (velocità,scratch e 500 metri) finiscono sulle sue spalle:non vinceva un titolo dal 2007. E pazienza senon c’è a premiarla il presidente federale DiRocco («quando mi ha fermato e tolto il futuro èstato il momento più duro in assoluto»). Ora losguardo da tigre si sposta su Manchester, doveda venerdì nella prima prova di Coppa del Mondo sarà impegnata nell’omnium. «Pensare allavittoria? Mi sembra di esagerare», dice. Nel mirino i Mondiali, dal 26 febbraio al 2 marzo. Sapete dove? A Cali. Per scrivere una nuova storia.
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Annalisa Cucinotta, 27 anni, ai Tricolori fra GiorgiaBronzini (a sinistra) e Barbara Guarischi RODELLA
SALE A QUOTA 18
COPPA DEL MONDOPLURIVINCITORI IN GIGANTE
Ingemar STENMARK (Sve) 46
Michael VON GRUENIGEN (Svi) 23
Ted LIGETY (Usa) 18
Alberto TOMBA 15
Hermann MAIER (Usa) 14
Benny RAICH (Aut) 14
Gustavo THOENI 11
Bode MILLER (Usa) 9
Ted Ligety, 29 anni IPP
« Questo è il nostrolivello attuale,ora dobbiamosoltantoallenarci
MAX BLARDONE34 ANNI, IERI 17° A 3”27
44 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013
SALI IN CATTEDRAPER 7 GIORNI
À 2013NOVITÀ 2013À 2013NOVITÀ 2013À 2013NOVITÀ 2013À 2013NOVITÀ 2013À 2013NOVITÀ 2013NOVITÀ 2013NOVITÀ 2013À 2013NOVITÀ 2013NONOVITÀ 2013VITÀ 2013NOVITÀ 2013VITNOVITÀ 2013VITNOVITÀ 2013VITNOVITÀ 2013NONOVITÀ 2013VITNOVITÀ 2013À 2013NOVITÀ 2013À 2013NOVITÀ 2013À 2013NOVITÀ 2013NOVITÀ 2013NOVITÀ 2013
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UNA SETTIMANA DA CAMPIONIPER 7 GIORNIPER 7 GIORNISOLO CON LA GAZZETTA DELLO SPORTSOLO CON LA GAZZETTA DELLO SPORTPER 7 GIORNISOLO CON LA GAZZETTA DELLO SPORTPER 7 GIORNI
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CATTEDRA
LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 45
TENNIS IL MASTERS A ISTANBUL E UNA CASCATA DI DOLLARI
ATLETICA MARATONA
Venezia: Lalli è terzoma non entusiasmaSuccesso a MachichimDAL NOSTRO INVIATO
ANDREA BUONGIOVANNIVENEZIA
Le attenuanti non mancano: l’umidità, per esempio eil percorso, inadatto per cercare tempi importanti. Aggiungiamoci le difficoltà legate aun debutto. Pur ciò premesso,l’esordio di Andrea Lalli in maratona, non può considerarsipositivo. Il 26enne molisano, aVenezia, è terzo in 2h14’26”. Ese è vero che un italiano mancava dal podio lagunare dal2006, il movimento tricolorenon ha per ora trovato un nuovo specialista all’altezza dellatradizione. Tentativo fallito?Rimandato. L’oro europeo dicross paga il noviziato. Allamezza in 1h05’22”, fino al 30°km (1h33’09”) è in linea conuna proiezione da 2h11’. Ma sisa: la maratona comincia lì. Ead Andrea, lì, si presenta il conto. Il finanziere si stacca dallatesta e resta solo. «Sul pontedella Libertà – racconta – a lottare anche contro il vento. Hosofferto per le condizioni, peruna vescica a un piede e per lanon abitudine alla distanza. Mido comunque un 7.5. È unapartenza. Se difenderò il titolosui prati in dicembre? Dipendedal recupero». Lalli, troppo generoso in pagella e pur arrivatosulle ginocchia, non esce scottato dall’esperienza.
La gara «Di buono – dice ild.t. Massimo Magnani – c’è che
ha concluso. Ha patito, perchénon conosceva la fatica di unamaratona. Ma questo è un importante primo passo». Il successo, in 2h13’10”, è del32enne keniano Nixon Machichim (2h08’22” del 2010), cherespinge il ritorno del connazionale Raymond Kandie. Affermazione keniana anche conMercy Kibarius (2h31’14”). Ivincitori sono della scuderiaGianni Demadonna e si allenano a Iten nel gruppo di Gabriele Nicola. Tra i quasi 7000 partenti, gli applausi più convintiad Alex Zanardi, primo in handbike in 1h11’45”: domenica, aNew York, debutterà con lacarrozzina olimpica.
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Uomini: 1. Machichim (Ken) 2h13’10”; 2.Kandie (Ken) 2h13’11”; 3. Lalli 2h14’26”;4. Terer (Ken) 2h17’30”; 5. T. Masai (Ken)2h17’36”.Donne: 1. Kibarus (Ken) 2h31’14”; 2.Kayo (Eti) 2h38’29”; 3. Gezow (Eti)2h42’29”; 5. Vecchiato 2h48”16.
Andrea Lalli, 26 anni COLOMBO
Maestra Serenamette la quartaE vince 12 milioni!Perso un set, la Williams doma Li: primadonna oltre 10 milioni di premi in un anno
SABATO E DOMENICA
ItaliaRussiafinale Fed Cup
Sabato e domenicafinale di Fed Cup ItaliaRussiasulla terra del Tc Cagliari. Insettimana, donne a Nanjing(Cin, 125.000$, cem.) e Sofia(Bul, 750.000$) con le seconde8 della classifica mondiale.
TORNEI UOMINI
Federer c’èMa cedea Del Potro
Roger Federer c’è. Nellaf inale di Basil ia (Svi,1.445.835 euro, cemento indoor), da numero 6 del mondo, cede come 12 mesi fa aJuan Martin Del Potro (5, maormai vicinissimo a Ferrer, 3),ma gioca due set alla grandissima come non gli succedevada troppo tempo pagando ilcalo al servizio nel primo game del terzo set con il 76 (3)26 64 in 2 ore 21 minuti. Perl’argentino quarto titolo 2013e l’affermazione per la primavolta nello stesso anno controi più forti. Federer, deve orabattere Anderson o Youzhnynel 2° turno a ParigiBercy, perqualificarsi per il 12° anno difila al Masters del 411 novembre alla O2 Arena di Londra.
A Valencia (Spa, 1.496.095euro), Mikhail Youzhny (n. 21mondiale) vince il 2° titolo stagionale detronizzando il campione uscente Ferrer (Spa, 3)per 63 75.
DAL NOSTRO INVIATO
RICCARDO CRIVELLIRiccardoCrivel2
ISTANBUL (Tur)
Alla fine, la battuta piùbella spunta dalla lingua arguta di Carlito Rodriguez, il coach di Li Na: «Nel terzo set, misarebbe piaciuto fosse apparsaal mio fianco la Henin (che haallenato negli anni d’oro,n.d.r.): magari la Williams sisarebbe un po’ spaventata». E’così: bisogna evocare i fantasmi, se una versione a lungo dimessa e impoverita di Serenachiude una stagione spazialecon la quarta vittoria al Masters, il 78° successo dell’anno(sole 4 sconfitte) e altri due milioni e rotti di dollari di premi,che la portano a 12.385.572 (9di euro) per la stagione, bottino che solo Djokovic, nel tennis, ha superato. Per la solita,filosofica, domanda: troppoforte lei o troppo tenere le altre?
Dominio al contrario Per unset, la questione non si pone
neppure. Ma al contrario. Perché la cinese domina, aggredendo la controfigura della belva con il fuoco sacro che tistronca fin dal servizio. Già, labattuta: come contro la Jankovic, la numero uno spara a salvea velocità ridotta e, sempre come alla vigilia, tira corto e fatica a muoversi sui lati, specialmente dalla parte del rovescio. Mentre la Li accelera sututti i rimbalzi e con il rovescio bimane incrociato,uno splendore, fa danniinenarrabili, senza contare la versione serveand volley, per toglieretempo e ritmo all’avversaria. Una tramaperfetta, fin che dura:«All’inizio ero fin troppo elettrizzata — confessa la nuova numero3 — , era una tatticavincente ma anchemolto dispendiosa dalpunto di vista nervoso.E a metà del secondo setnon ho avuto più energie».
L’urlo La differenza tra
una regina e un buonissima valletta, come sempre, sta nella testa: anche se lontana dai lussi dimolte vittorie di quest’anno, nonappena la cinese cala di intensitàSerenona le monta addosso. Laprima svolta nel primo game delsecondo set, nel rovescio lungolinea con cui la Williams annullauna delicatissima palla break, levando al cielo l’urlo furente dellapadrona ritrovata: «E’ stato importante fermare la sua ascesa— racconterà la vincitrice — vo
levo quel game a tutti icosti: non so se è forza mentale, so che
dovevo farlo».Tant’è: il serviziotorna sopra i180, i colpi a
rimbalzo ora fanno male, anche se il
rovescio resta ballerino. E’ 30, poi Li haun sussulto, recuperafino al 33 ma torna inapnea per il 53 Serena, che sciupa due setpoint ma soprattuttoannulla due pallebreak con un drittosulla riga e una combinazione serviziodritto a campoaperto. Vinto ilparziale, la partita non esiste più:«Li ha giocato
molto bene — leconcederà Serena — ma ioguardo sempre al mio livel
lo. E’ stata una stagione fantastica, sono arrivata un po’
stanca alla fine, anche stavoltanell’allenamento del mattino
non avevo buone sensazioniSono felice, soprattutto perchéandrò in vacanza e finalmentemi metterò in bikini». A Singapore, dove si giocherà l’anno prossimo, le hanno già dedicatoun’orchidea. Selvaggia come ilsuo talento.
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ADOPPIO
ASIATICO
SFinali,
singolare: S.Williams (Usa)b. Li (Cin) 26
63 60;doppio:
HsiehPeng(TaiCin) b.
VesninaMakarova (Rus)
64 75.Nella foto a
destra Serenacol trofeo, qui
sopra Li Na.
4I NUMERI
4i Masters
vinti da Serena,4a di sempre a
riuscirci almeno4 volte. Come
Evert, una menodi Graf, 4 menodella primatistaNavratilova (8).Prima numero 1
regina delMasters daHenin 2007.
12milioni
385,572 dollari:i premi vinti
quest’anno daSerena,
polverizzando ilrecord 2012 di
Azarenka(7,923,920 $).
Prima tennistaoltre i 10 milioni,
terza inassoluto, dopoDjokovic (più di12 milioni negliultimi 2 anni).
11i tornei
vinti nell’annoda Serena: non
accadeva daHingis 1997 (12).
Percentuale divittoria (.951):
784.
LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 47
BOXE DOPO I MONDIALI DILETTANTI
Cammarelle si ritiraE l’Italia ha un nuovo leader: RussoL’olimpionico supermassimi lascia dopo 18 anni e lo dice alla squadra, Clemente si gode l’oro
ROCKY GIULIANO
Roberto Cammarelle, dopo 18 anni di attività di vertice(oro e argento olimpici, 2 ori e2 bronzi mondiali), annuncia ilritiro ufficiale dal ring. Lo hadetto davanti alla squadra azzurra e ai tecnici, nel corso della cena finale per festeggiare ilbilancio lusinghiero dei campionati iridati di Almaty (Kaz).
Addio «E’ stato il mio ultimoMondiale, da domani sono unex pugile, orgoglioso di quantoho dato, sicuro che il mio esempio sarà utile per il movimento.Il motivo del ritiro? Non ho piùla determinazione per allenarmi come il mio ruolo richiede.Troppi acciacchi che mi trascino da anni e anche l’età nonpiù verde. Ho iniziato nel 1995a 17 anni, vincendo il torneoprimi pugni, ho disputato oltre230 incontri, posso dire di avervinto tutto, mi pare giusto darespazio ai giovani. L’attualescelta tecnica dell’Aiba sul modello dei professionisti non ènelle mie corde. Non mi piace,ritengo tradisca lo spirito dilettantistico. Pensavo di avere piùproblemi. Mi ha preoccupatoche gli arbitri non rilevano letestate. Senza casco è un disastro. Ne ho preso in tutti e quat
tro i match. E anche molte ferite, col casco si sarebbero evitate. Questo il mio parere. Ho voluto comunque fare i lMondiale per capire sulla miapelle questa trasformazione.Fosse andato male non avreirecriminato. Ho perso col campione del mondo delle ultimedue edizioni, che in finale hasteso il kazako, mentre con me,vecchietto di 33 anni, col braccio sinistro semi bloccato peruna lacerazione al muscolo, havinto 10. Inoltre ho iniziatonuove esperienze, come il varodel campionato a squadre perregioni, riservato ai dilettanti.
Una Wsb in maglietta. Speroinoltre di essere utile alla Fpicome immagine e uomo disport. Non intendo lasciarequesto mondo che mi affascinae continua a piacermi. Sarà solo un Cammarelle che si fermerà ai piedi del ring, senza salirele scalette come ho fatto per 18anni».
Coraggio Al suo fianco Clemente Russo, con la medagliad’oro al collo conquistata neimassimi, approva la decisione:«Roberto è stato coraggioso ecoerente. Io ho fatto una sceltadiversa e intendo proseguire
puntando attraverso le Wsb aiGiochi di Rio. Il Mondiale di Almaty ha dato una svolta e l’Italia ha detto di essere presente,oltre al mio oro ci sono duebronzi e 5 italiani nei quarticon Cappai e Mangiacapre chesono il futuro assieme ad altrigiovani che crescono». PureValentino conferma la volontàdi proseguire: «A 29 anni ho riscoperto il piacere di allenarmie puntare in alto. Da 5 edizionisalgo sul podio iridato. I Giochi2016? Ci provo». Il ct Bergamasco ha ringraziato tutti: «Unasquadra meravigliosa dove aivecchi si sono aggiunti i nuovi
e nessuno ha deluso. Non potevo chiedere di più». Il presidente Alberto Brasca: «Siamoquinti nella classifica con laRussia, con 126 nazioni. Allecritiche abbiamo risposto con irisultati. Tornare a casa con unoro e due bronzi è fantastico».
Lo sbarco E a Fiumicino èstato bagno di folla per gli azzurri: «Questo titolo mondialeè il punto di partenza per i Giochi del 2016 a Rio de Janeiro dice Russo . L’unica paura,l’unico dubbio, l’unica titubanza era quella di essere stato, acausa di un infortunio lontano
dal ring per 7 mesi e per questioni familiari: dopo aver avuto la piccola Rosy, sono diventato papà per la seconda voltadi due gemelline. Janet e Janesono nate però premature disei mesi e mezzo. Per 4 mesi sono state dentro un’incubatrice.Continuavo ad allenarmi macon la testa stavo sempre lì. Aspronarmi è stata sempre miamoglie Laura. Mi sono affidatoall’esperienza. Ora voglio correre a casa. Voglio festeggiarein famiglia questo oro splendido. È a mia moglie e alle bambine che dedico questo titolo».
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«Troppi acciacchiHo voluto fare ilMondiale senzacaschetto ma lospirito è diverso»
ROBERTO CAMMARELLEBRONZO NEI SUPERMASSIMI
«Roberto è statocoerente. Io puntosu Wsb e Giochi. Eporto l’oro a casaalle bambine»
CLEMENTE RUSSOIRIDATO BIS DOPO IL 2007
MEDIOMASSIMI A 48 ANNI BATTE MURAT (30 ANNI)
Hopkins, che showE’ il re più vecchio
(i.m.) La leggenda di Bernard Hopkins, a 48 anni suonati (ne compirà 49 in gennaio),continua. È il più anziano campione del mondo nella storiadella boxe, vanta un record di54 vittorie, 6 sconfitte e 2 pareggi da quando nel 1988 hafatto il suo debutto, ma non haintenzione di smettere. Ora sifavoleggia di una sfida con ilmiglior pugile pound forpound, Roger Mayweather, ametà strada nella categoria deimedi. Hopkins sabato ad Atlantic City (Usa) ha difeso l’Ibfmediomassimi conquistato inmarzo, dominando il tedescoiraniano Karo Murat (2521).
Un pugile di 18 anni più giovane, che battè per l’EuropeoCristian Sanavia nei supermedi. Murat ha fatto la figura delpunchingball perdendo netto:119108, 119108 e 117110. «Ilpiano era di portare il cane nella valle scura facendogli seguire l’osso — dice Hopkins —.Volevo il k.o. e così ho dovutoprendere dei rischi. Sono unintrattenitore e questo è quelloche vuole il pubblico». Il k.o.non è arrivato, ma i 6324 spettatori si sono divertiti lo stesso.Anche quando hanno visto ilcampione dare un bacio sulcollo in un clinch al 5° al rivale,o più tardi fargli le linguacce,tra colpi pda The Executioner.
Nel sottoclou, Peter Quillin(Usa, 30) conserva il Wbo medi battendo ferita 10 GabrielRosado (Usa, 217), in vantaggio. Il massimo Deontay Wilder (Usa) fa 30 ko su 30: demolito in 4 Firtha, (Usa, 21111).
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Bernard Hopkins, 48 anni, 54 vittorie
MONDIALINO AI PUNTI
De Carolis fasoffrire Abraham
(i.m.) A Oldenburg (Ger) ilsupermedio romano GiovanniDe Carolis (205) resiste inpiedi 12 riprese contro l’exiridato Arthur Abraham (Ger,384) per l’intercontinentaleWbo, ma perde quasi tutte leriprese. I cartellini: 120108,119109, 110109 per Abraham.Il match iniziato dopomezzanotte su Ard ha fatto 3,5milioni di spettatori e il 28,2%di share.JOSHUA (i.m.) A Sheffield (Gbr)l’oro olimpico Antony Joshua(Ing), che battè RobertoCammarelle ai Giochi di Londracon verdetto discusso, havinto nei massimi il secondomatch da professionista kot 2con Paul Butlin (Ing, 14.20).INTERIM A San Jose (C.R.)Bryan Vasquez (C.R, 321)batte Rene Gonzales (Nic, 3161) per ferita al 5° round perl’interim Wba superpiuma.
48 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013
Rimonta show: è 2°«Chi mi ferma più ?»Vince Castano, Chicco dietro di un colpo: «Sul puttho cambiato tutto, voglio sfruttare il momento»
FEDERICA COCCHI
Sarà l’aria d’Oriente, saràil pollo alle mandorle, qualunque cosa sia, Francesco Molinari dalla Cina porta sempre a casa qualcosa di buono. Dall’Hsbc Championship (il suoprimo trionfo nei Wgc) allaWorld Cup di Mission Hills, fino al secondo posto di ieri nelBmw Masters al Lake Malarendi Shanghai, miglior piazzamento della stagione. Da Romai complimenti del presidentefederale Chimenti e di Giovanni Malagò, presidente del Coniche vede nel golf una buona risorsa per il bottino olimpico diRio 2016.
Un colpo Il successo è andatoa Gonzalo Fernandez Castano,lo spagnolo due volte vincitoreall’Open d’Italia (Tolcinasco2007 e Royal Park 2012), checon Francesco condivide la manager e una grande amicizia.«Beh, dopo oggi mica tanto... scherza il più giovane dei Molinari che con questo piazza
mento migliora la classificamondiale, dov’era 49°, e aggancia l’11° posto nella Race toDubai —. Non penso si aspettasse una rimonta così nell’ultimo giro. Scherzi a parte, eravamo a cena insieme sabato, Gonzo aveva bisogno di una vittoria per risalire nel ranking».Castano ha chiuso con un doppio bogey alla 18 e, per un attimo, la speranza di un playoffha sfiorato la mente dei tifosi
italiani. Tuttavia Chicco era abbastanza sereno. Tanto da andare a farsi uno spuntino, ripreso dalle telecamere: «Beh,non avevo mangiato nulla tuttoil giorno... mica potevo fare unplayoff a digiuno!».
Cambiare Era da tempo chenon si vedeva un FrancescoMolinari così «in palla», sereno, fiducioso. Un atteggiamento frutto di un bel miglioramento del gioco e di cambiamenti consistenti nel putting:«Prima dell’Open d’Italia sonostato a Los Angeles da DaveStockton, un coach per il giococorto. Mi ha dato indicazioniprecise e, anche se non sonopiù tornato, ci sentiamo spesso.Lui per primo era molto curioso di vedere come sarebbe andata». Non deve essere stato facile cambiare radicalmente laroutine del putt dopo tanti anni: «No, perché ho modificatotutto. Dal bastone al modo dileggere le linee. Ho semplificato la routine. Tengo il puttercon la sinistra e non più con ladestra, non faccio prove del
movimento prima di colpire.Una rivoluzione — ammetteChicco —. Nei momenti dipressione è più facile tornarealle vecchie abitudini, ma sto“fissando” tutte le modifiche».
In scia Da giovedì si torna incampo con l’Hsbc Champions aSheshan. Un field da major perun torneo che Chicco ha giàvinto tre anni fa: «Mi piacemolto giocare in Cina. I tifosisono simpatici un po’ caciaroni,come noi italiani un po’ di annifa». Sfruttare il momento positivo per conquistare il primosuccesso di stagione è l’ambizione di Francesco: «Sto bene,funzionano il gioco lungo e anche quello corto, sono sicurodei miei mezzi e voglio continuare così per l’ultima parte distagione. Sarò in tutti i torneidelle Final Series: dopo la Cina,la Turchia e Dubai». Poi, soprattutto, la World Cup in Australia, in coppia con MatteoManassero, praticamente il ter
zo fratello Molinari: «Effettivamente sì ride Francesco lo abbiamo adottato. Con
lui mi trovomolto bene, sarà bello cercare di riportare
la Coppa all’Italia». Il moraledi Chicco è allestelle, l’obiettivo della settimana è dichiarato: «Miglio
rare di una posizione la classifica di
questo torneo». Facile, no?
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Molinarid’Oriente
11Della Race to DubaiCon questo piazzamento ,Molinari diventa n.11dell’ordine di merito europeo.
7Successi di GonzoCon questa vittoria Castanoraggiunge quota 7 tra cui dueItalian Open (2007 e 2012)
4POULTER
CHIUDE 15°S
Così nel BmwMasters, primo
dei quattrotornei delle FinalSeries. Percorso
del LakeMalaren Golf
Club di Shanghai(Par 72).
1. 11 FdezCastaño (Spa, 71
71 67 68, 277)851,346 euro; 2.10 Jaidee (Thai,
70 70 72 66,278) 445,158
euro, F.MOLINARI (72 7171 64) 445,158e
4. 9 Guthrie(Usa, 65 71 7271, 279); 5. 8Björn (Dan, 73
72 69 66, 280),Larrazábal (Spa,
70 73 69 68),Uihlein (Usa, 6975 69 67); 8. 7
CabreraBello(Spa, 73 68 67
73, 281), Casey(Ing, 70 70 71
70), Hanson(Sve, 79 68 7163), Jamieson(Sco, 72 68 71
70); 12. 6Fraser (Aus, 7370 70 69, 282);
13. 5 Bourdy(Fra 70 73 67 73,
283), Kaymer(Ger, 75 71 70
67); 15. 4Poulter (Ing, 7469 72 69, 284),Rumford (Aus,
73 69 75 67).
Dopo il taglio delnastro (FOTO SCACCINI) e ildrive della presidente delRoyal Park I Roveri AllegraAgnelli, è stato inaugurato aFiano (To) il percorso firmatodall’architetto MichaelHurdzan e dal designer DanaFry che affianca il celebreTrent Jones.. Il percorso,nominato “PramericaCourse” (compagnia ramovita), rappresenta il primoesempio mondiale dititolazione di uncampo da golf.
A Fiano
Royal ParkInauguratonuovo campo
CHALLENGE TOUR
Crespi e Ravano noni
Marco Crespi (72 67 69 76) e
Nicolò Ravano (68 72 75 69) hanno
colto un buon nono posto con 284
(4) colpi nell’ Oman Golf Classic
(Challenge) a a Muscat in Oman. Al
40° Andrea Pavan con 291 (72 71 73
75, +3). Dopo nove anni è tornato al
successo Roope Kakko (Fin, 14).
PGA ITALIANA
Ecco la Hall of fame
La PGA Italiana ha la sua
«Hall of Fame»: sono entrati Alfon
so Angelini, Roberto Bernardini,
Aldo Casera, Alberto Croce, Bal
dovino Dassù, Federica Dassù,
Donato Di Ponziano, Carlo Grap
pasonni, Ugo Grappasonni, Diana
Luna, Matteo Manassero, Pietro
Manca, Francesco ed Edoardo
Molinari, Francesco Pasquali, Co
stantino Rocca e Franco Rosi.
Quale fondatore e benemerito del
la Pga Italiana, è stato eletto anche
Antonio Roncoroni.
LET IN CINA
Vince la Pace
Veronica Zorzi 22a con 213
colpi (72 70 71, 3) nel Sanya Ladies
Open (Let), a Sanya in Cina, si è im
posta la 32enne sudafricana Lee
Anne Pace (203 67 66 70, 13),
che ha collezionato l’ottavo titolo in
carriera e il terzo stagionale.
Taccuino
GOLF BMW MASTERSMIGLIOR PIAZZAMENTO STAGIONALE PER IL TORINESE
SFrancesco
Molinari, in alto,compirà 31 anni
l’ 8 novembre.Sotto, Gonzalo
FernandezCastano, 33,vincitore del
torneo e numero4 della Race to
Dubai AFP
71OPEND’ITALIA201428 - 31 AGOSTOC.G. TORINO LA MANDRIA
LA STORIACONTINUA
LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 49
TUTTENOTIZIE & RISULTATI
Ippica IN 60 MINUTI GLI ALLENATORI VINCONO 2 GRUPPI 1: PRIX ROYAL OAK E LYDIA TESIO
Marco a Parigi, Stefano a RomaL’ora magica dei fratelli BottiMICHELE FERRANTE
L’ora fiammeggiante deifratelli Botti inizia a Parigi alle15.40. A metà retta del PrixRoyal Oak, il mantello grigiodi Tac de Boistorn abbandonala seconda linea e scatta. Glialtri sembrano fermi, Tac scava un baratro di 5 lunghezze,migliora il recente secondoposto parigino nel Prix du Cadran e regala a Marco Botti,37 anni, l’ennesimo successodi una carriera ormai solida,iniziata nelle scuderie inglesidi Luca Cumani come apprendista. Le immagini di Marco insella a Falbrav nei galoppi delmattino (era il 2002) sono unpiacevole ricordo, ora c’è unascuderia a Newmarket pienadi cavalli che vincono e gli ga
rantiscono un futuro.
Roma Futuro che potrebbeprevedere, nei prossimi mesi,l’arrivo di Charity Line, l’imbattuta (dopo 6 corse) 3 anniche un’ora più tardi a Romaproduce due grandi accelerazioni per passare in vantaggioe poi resistere all’assalto dellatedesca Path Wind nel LydiaTesio. In sella Fabio Branca,regia di Stefano Botti, 38 anni,fratello di Marco e figlio di Alduino a sua volta top trainerper decenni assieme al fratello Giuseppe, il cui figlio Edmondo è stato prima fantinodi successo e poi allenatore:entrami i ruoli per Electocutionist, il campione poi capacedi vincere la Dubai Cup 2006per Godolphin.Un gruppo uno a testa, in
un’ora: «E’ una grande giornata esclama Stefano di quelleche non si scordano più. Siamo molto uniti, Marco è statocoraggioso a tentare l’avventura in Inghilterra, io che sonorimasto faccio del mio meglioqui in Italia».Charity Line, campionessa vera. Aveva già vinto le Oaks: «E’fredda, accelera sempre, vince sempre. Ora riposo, in Italia non ha più programma, nel2014 la vedo in Inghilterra.Oppure venduta se dovessearrivare un’offerta importante».A PARIGI Prix Royal Oak (gr 1 m 3100):1 Tac de Boistron (M. Harley); 2 GoingSomewhere; 3 Missunited; 4 Goldtara;(53/41 3/4).A ROMA Pr. Lydia Tesio (gr. 1) m 2000:1 Charity Line (F. Branca); 2 Path Wind;3 Red Lips; 4 Adriana; Tot.: 2,10; 1,14,1,41, 1,14 (12,44) Trio: 28,45.
AtleticaFrancofortea Kipruto: 2h06’15”(d.m.) Il keniano Vincent Kipruto ha vintoin 2h06’15” la maratona di Francoforte(Ger): è il 12° successo di fila per il Kenya.Uomini: 1. V. Kipruto (Ken) 2h06’15”; 2. M.Kiptoo (Ken) 2h06’16”; 3. E. Kemboi (Ken)2h07’34”; 4. Chesani (Ken) 2h07’46”; 5.Matebor (Ken) 2h08’07”. Donne: 1. C. Kilel(Ken) 2h22’34”; 2. F. Chepchirchir (Ken)2h23’00”; 3. B. Dibaba (Eti) 2h23’04”; 13.Bertone 2h34’24”.
A LUBIANA (d.m.) L’etiope Mulugeta Wami (2h10’26”) e la keniana Caroline Chepkwony (2h27’27”) hanno vinto la Maratona di Lubiana (Slo).
GREAT SOUTH RUN (d.m) I keniani Emmanuel Bett e Florence Kiplagat hannovinto la dieci miglia (16,08 km) Great SouthRun a Portsmouth (Gb). Uomini: 1. Bett(Ken) 48’03”; 2. Mokoka (Saf) 48’22”; 3.Ayeko (Uga) 49’08”. Donne: 1. F. Kiplagat(Ken) 53’53”; 2. Wanjiku (Ken) 56’43”; 3.Purdue 56’57”.
MARSIGLIACASSIS (d.m.) L’etiope Wasihum Mule e la keniana Josephine Chepkoech hanno vinto la MarsigliaCassis(Fra, 20 km). Uomini: 1. Mule (Eti) 1h00’09”;2. Kotut (Ken) 1h00’11”; 3. T. Tola (Eti)1h00’14”. Donne: 1. J. Kepkoech (Ken)1h10’07”.
ROMAGNOLO (m.m.) A Finale Ligure (Savona), Elena Romagnolo ha vinto in1h14’58” la «Riviera half marathon». Uomini: 1. Sebahire (Rua) 1h06’44”. Donne: 1.Romagnolo 1h14’58”.
Beach volleyWALSH DA RECORD (c.f.) Trionfando conApril Ross nel Grande Slam di Xiamen (Cina), Kerri Walsh (Usa) ha collezionato il46° successo nel circuito mondiale (eguagliata la brasiliana Larissa) e, inclusol’Avp, il 113° della carriera, mettendosi allespalle l’ex partner Misty May. K.o. 21 infinale le leader del World Tour 2013, TalitaLima (Bra). Nel derby tedesco per il 3° posto LudwigWalkenhorst b. HoltwickSemmler 20. Da domani l’Open femminiledi Pukhet (Tha), cui sono iscritte anche leazzurre MenegattiOrsi Toth e GioriaGiombini.
BocceA VOLO (c.f.) Il 2° turno nella A di volo: CanovaChierese 1113, GraphistudioFerriera 186, BorgonesePontese 222, LaPerosinaBrb Ivrea 1014. Classifica: Pontese, Brb, Chierese 4; Graphistudio, Ferriera 2; Canova, Perosina, Borgonese 0.
GhiaccioGrand Prix figuraDoppietta canadeseDopo lo storico successo di Stefania BertonOndrej Hotarek nelle coppie di artistico, a Saint John, in New Brunswick, s’èconcluso Skate Canada, seconda tappadel Grand Prix di figura (da venerdì la terza a Pechino con Carolina Kostner). Siatra gli uomini, sia nella danza, prevedibilisuccessi canadesi con l’iridato PatrickChan e gli olimpionici Tessa VirtueScottMoir (settimi gli azzurri Charlene GuignardMarco Fabbri). Uomini. Finale: 1.(1.1.) Chan (Can) 262.03; 2. (3.2.) Hanyu(Giap) 234.80; 3. (2.3.) Oda (Giap) 233.00;4. (7.5.) Brezina (R.Ceca) 218.32; 5. (8.4.)Farris (Usa) 216.72; 6. Abbott (Usa)215.95. Danza. Finale: 1. (1.1.) VirtueMoir(Can) 181.03; 2. (2.2.) WeaverPoje (Can)175.23; 3. (3.3.) HubbellDonohue (Usa)153.20; 4. (4.5.) RiazanovaTkachenko(Rus) 145.56; 7. (7.8.) GuignardFabbri134.28.
Hockey ghiaccioBOLZANO SCONFITTO (m.l.) Sconfittacasalinga per la capolista Bolzano (3000spettatori) che cade ai rigori contro il Linznel 17° turno di Ebel. Ieri: BolzanoLinz 34rig. (11, 10, 12; 00; 01). Reti: Sharp(10), Whitfield (21), Santorelli (33). Classifica: Bolzano 25; Salisburgo 24; Linz 23;Vienna 22; Villach, Graz 20; Znojmo* 19;Fehervar, Klagenfurt** 18; Dornbirner 16;Innsbruck 12; Lubiana 5. (* una in meno,** una in più)
QUARTI DI COPPA (m.l.) Il Val Pusteriabatte 72 il Cortina all’Olimpico in gara2 epareggia la serie (11) dei quarti di CoppaItalia (al meglio di 3) rendendo necessariagara3 martedì a Brunico. Già alla FinalFour di Collalbo (Bz, 30/11 e 1/12) Valpellice, Renon (di diritto) e Asiago.
Hockey in lineSECONDA GIORNATA (m.l.) La seconda inA1: CittadellaVicenza 33; MilanoMoli
nese Pisa 131; PadovaAsiago 73; RomaVerona 96; MonlealeNovi L. sosp.Classifica: Milano, Padova 6; Cittadella,Roma 4; Vicenza 2; Novi L.*, Monleale* 1;Molinese, Asiago, Cus Verona 0. (*: una inmeno)
JudoCOPPA ITALIA (e.d.d.) All’Accademia Torino (maschile) e Nuova Florida Roma(donne) il primo posto per società dellaCoppa Italia a Ostia. I vincitori. Uomini. 60:Roberto Maserin. 66: Luca La Fauci. 73:Ermes Tosolini. 81: Matteo Ronca. 90: Antonio Saponaro. 100: Tomas Facente.+100: Dario De Angelis. Donne: 48: IlariaUgon. 52: Elen Merelli. 57: Miriam Boi. 63:Simona Abate. 70: Ambra Pidroni. 78: Linda Politi. +78: Tania Ferrera.
NuotoCIAO MOLINA (al.f.) La dorsista brasiliana Fabiola Molina si ritira a 38 anni. Hapartecipato a tre Olimpiadi e si è allenatain Italia con Di Nino.
BIG AL NICO SAPIO (al.f.) Sabato gli americani Natalie Coughlin e Cullen Jones torneranno sui blocchi della Sciorba per iltrofeo Nico Sapio. A Genova (25 m), oltreal capitano azzurro Mirco di Tora e al farfallista Matteo Rivolta, saranno in gara Ilaria Bianchi (che sarà sfidata dall’azzurrinadi casa Tarzia), Detti, Barbieri, Carli e Carraro. Presenti anche il mistista magiaroCseh, la ranista delle Bahamas VanderpoolWallace, Mensing (Ger) e Koschischeck(Slo). Alla vigilia del trofeo, clinic con David Marsh, allenatore di Lochte.
PallanuotoCHAMPIONS Completata l’andata del 3°turno di Champions League: Oradea(Rom)Sintez Kazan (Rus) 138, Szolnok(Ung)Primorje (Cro) 1010, Radnicki Kragujevac (Ser)Vouliagmeni (Gre) 115. InEuro Cup, a Napoli, PosillipoMontpellier(Fra) 117, Volgograd (Rus)Steaua (Rom)119. Classifica: Posillipo*, Volgograd* 7;Montpellier 3; Steaua 0. A Utrecht (Ola),UtrechtCarpisa Yamamay Acquachiara416, Primorac (Mng)Nizza (Fra) 97.Classifica: Acquachiara* 10; Primorac* 9;Utrecht 4; Vojvodina (Ser) 3; Nizza 2.(*qualificate ai quarti)
PesiChiusi i MondialiRussia e Cina, 6 oriChiusi a Breslavia i Mondiali: grazie allavittoria di Albegov nei +105 kg con 464, laRussia raggiunge la Cina a sei ori conquistati. L’Italia era rappresentata solo daMirco Scarantino, settimo nei 56 kg. Uomini. 85 kg: 1. Aukhadov (Rus) 387(175+212). 94 kg: 1. Ivanov (Rus) 402(180+222). 105 kg: 1. Nurudinov (Uzb) 425(190+235). +105: 1. Albegov (Rus) 464(209+255). Donne. 63 kg: 1. Turieva 252(112+140). 69 kg: 1. Xiang Yanmei (Cina) 271(123+148). 75 kg: 1. Zubova (Rus) 282(125+157). +105 kg: 1. Kashirina (Rus) 332(142+190).
RugbyAzzurri a RomaC’è anche BenvenutiEntrato al 65’ di PerpignanBordeaux 3120, il trequarti azzurro Tommaso Benvenuti avrebbe subito, secondo il sito«Rugbyrama», uno malanno muscolare.L’azzurro è comunque giunto ieri a Romaper il raduno azzurro e oggi sarà sottoposto ad alcuni esami insieme a RuggeroTrevisan, estremo delle Zebre che soffrea un bicipite femorale. Al gruppo azzurrosi è aggregato anche il seconda linea delleZebre Quintin Geldenhuys, che sta recuperando l’infortunio a un occhio. Nelle altre del 10° turno di Top 14, Parisse/S 80’ inRacingStade Français 1612; Furno/B dal61’ in CastresBiarritz 390.
Eccellenza: pariCalvisanoRovigoPer la quarta di Eccellenza, ieri CalvisanoRovigo 2828: allo scadere Mirco Bergamasco ha fallito la trasformazione dellavittoria. Nell’altro posticipo, CapitolinaPrato 338. Classifica: Mogliano, Padova,Prato 13; Viadana, Rovigo* 11; San Donà10; Calvisano* 8; Lazio* 6; Capitolina,Fiamme Oro 4; Reggio Emilia 0. (*: una inmeno)
PHILLIPS LICENZIATO Il n.9 del Galles,Mike Phillips, è stato licenziato dal Bayonne dopo essersi presentato ubriaco a unaseduta di videoanalisi. L’episodio, avvenuto venerdì 11, non è il primo di questotipo. Già nel settembre 2012 Phillips erastato messo fuori squadra «per comportamenti inaccettabili fuori dal campo».
Craig e Middlebrooks: contatto
Matteo Rivolta, 22, ai Mondiali 6°
Baseball WORLD SERIES SUL 21
Interferenza!St.Louis vince
Le World Series decise daun’interferenza? Vedremo, disicuro, che effetto provocherànella sfida tra St.Louis e Boston (21 adesso nella serie), ilverdetto di gara3 di sabatonotte, quando ad un passo daisupplementari, i Cardinalshanno condotto in porto il risultato per 54 (triplo Bogaertsdell’12, doppi Adams, Holidaye Craig, v.Rosenthal, p.Workman) con il punto decisivo rocambolescamente segnato dopo che con 2 out: il ricevitoredei Red Sox Saltalamacchiasulla rimbalzante di Joy eliminava Molina e assisteva in terza per fare altrettanto su Craige chiudere l’inning, Craig nellacorsa verso casa inciampavasul terza base Middlebrooks el’arbitro Jim Joyce chiamaval’interferenza proprio mentrela fuga per il punto veniva conclusa. Un’azione controversa(la volontarietà o meno del difensore di far perdere tempo alcorridore) che scatenava nuove polemiche sull’arbitraggiodopo gara1. Ieri notte gara4,stasera ore 2, diretta Sky Sport2, gara5 sempre a St.Louis).
Nuoto PRIMO PRIMATO ITALIANO DELLA STAGIONE A SESTO CALENDE
Rivolta parte subito col record50”87 nei 100 delfino vasca corta
Miglior debutto italianonon avrebbe potuto farlo, Matteo Rivolta. A Bellinzona sabato lo aveva sfiorato di 9 centesimi, a Sesto Calende ieri lo hacancellato: parliamo del recorditaliano nei 100 farfalla in vasca corta. Il finalista mondialedi Barcellona, ha stampato50”87 (su Maestri 55”01), tempo con cui supera il 50”99 cheresisteva dal 18 dicembre 2009per mano di David Natullo. Ilcrono di Rivolta ha una valenza internazionale: in stagione èil sesto tempo (comanda l’americano Shields in 48”80). L’allievo di Gianni Leoni, che lo allena a Busto Arsizio al team Insubrika, aveva un personale di51”10 che risale ai Mondiali diIstanbul 2012 sempre da 25metri, e dunque in due giorniha spezzato il suo personalemuro. L’avvio da record, ed inattesa del Nico Sapio di Genova sabato dove sarà sfidato dalmagiaro Laszlo Cseh, conferma l’ascesa del delfinista di Arconate, che a Barcellona avevafatto sperare davvero nella medaglia in vasca lunga: dal
51”64 in semifinale è passatoal 51”65 della finale in cui hapagato fatalmente la tensionedella prima importante occasione in mezzo ai grandi (davanti a lui Ryan Lochte).
Prospettive Un esordio insomma assai lusinghiero perRivolta, che si trova sotto carico in vista degli Europei di Herning di dicembre. Un esordioche conferma le qualità e leambizioni di un talento che harilanciato una specialità dopoanni di difficoltà, senza uncampione di caratura internazionale. Rivolta era emerso nel2012 con la medaglia individuale e il contributo in staffettamista agli Europei di Debrecen.Anche un anno fa, era partitocon un record italiano in vascalunga ai Primaverili, ed è statouno dei pochi azzurri a migliorarsi da aprile a luglio, dove appunto ha portato a 51”64 ilnuovo limite da 50 metri.Altri risultati. Uomini, 100 sl, 50 do 200mx Maestri 49”90, 24”67, 2’03”11.ORSI SPRINT Marco Orsi si lancia sullastagione in corta: a Riccione 21”52 e47”47 (22”46) nei 50 e 100 sl.TORNA LOCHTE (al.f.) Ryan Lochte tornasui blocchi a Charlotte (Usa) e debuttacon la nuova cuffia: nei 200 yard mistitocca in 1’47”29, lontano dal suo primatoamericano (1’40”08).CINESI (al.f.) Campionati cinesi a Huangshan (50 m). Uomini: 50 do Xu Jiayu25”05; 200 fa Wang Pudong 1’59”45; 400mx Shi Yu 4’20”90. Donne: 200 sl ShenDuo 1’58”97, Shao Yiwen 1’58”97; 100 raHe Yun 1’08”92; 100 fa Sun Mengyue59”52.EREDE (al.f.) Mia Nielsen (17), rientrata daun iinfortunio (ginocchi) lima il record danese 200sl 25 m della Friis: 1’55”07 il crono ad Aarhus (prec. 1’55”64 del 2009). ASuwalki (Pol, 25m). Uomini: 100sl 200fa 200 mx Korzeniowski 48”73, 1’54”75,1’57”42; 100 do Kawecki 51”65.
Diana Bacosi, 30 DALLA DEA/ISSF
Tiro a volo COPPA DEL MONDO
Skeet donneLa Bacosi terza
Le finali di Coppa delMondo di Abu Dhabi si chiudono senza trofei, ma con unaltro podio: nello skeet donneDiana Bacosi è terza. La trentenne di Cetona (Si), mammadi Mattia (4 anni) e in forzaall’Esercito, ha fatto una garadi rincorsa. Ha chiuso le qualifiche a 69/75, al pari di Katiuscia Spada e di Hill ((Gb) eEleftheriou (Cip). Arrivandoa 8 centri di fila le ha battutetutte ed è entrata in semifinale, dove ha chiuso con 14/16,tanto da essere costretta adun altro spareggio, con la russa Shakirova, battuta per entrare in finalina. Dove ha superato la t hailandeseJiewchaloemmit 1513. LaCoppa è andata alla solita tedesca Christine WenzelBrinker: è la sua seconda incarriera (dopo Pechino2009), quest’anno ha conquistato anche il Mondiale (4° incarriera).Skeet donne: 1. Wenzel (Ger) 72/75 –15/16 (+2) – 15/16; 2. Panarina (Rus) 74 –15 (+2) – 13; 3. Bacosi 69 (+8) – 14 (+4) –15; 7. Spada 69 (+7); 12. Scocchetti 67.
TROTTO
Firenze: Oterosorprende tuttinel GP Duomo
A Firenze il decadutoPremio Duomo ha visto ilsuccesso a sorpresa di OteroCaf. Il figlio di Pine Chip, alprimo successo in un GP, hatravolto tutti in retta, dopo ilcalo della deludente leaderNovarica. Questa era laseconda edizione del Duomosulla pista del Visarno e, comelo scorso anno (con MirtilloRosso), ha vinto Enrico Bellei.Pr. Duomo m 1600: 1 OteroCaf (E. Bellei) 1.13.3; 2 MaldiniOk; 3 Orione degli Dei; 4 LexWise; Tot.: 6,73; 1,87, 5,85, 3,01(61,09) Trio: 550,09.OGGI QUINTÉ A PALERMO AllaFavorita (inizio alle 15.15) ova diminima in cui scegliamo Numed’Alfa (11), Only Bi (6), MaribonPg (13), Odeliaz (5), Odette InnRonco (3) e Gherson d’Ete (10).SI CORRE ANCHE Trotto:Follonica (14.35). Galoppo:Grosseto (13.30).MIRCO TERZO Nel Tenno Sho(gr. 1) a Tokyo, davanti a 85.000spettatori, Mirco Demuro èfinito terzo con Eishin Flash conil quale aveva vinto lo scorsoanno. Successo a Just a Way(Y. Fukunaga), Rispoli quinto.
Charity Line ferma Path Wind. Poi da sin. Stefano Botti, lo zio Giuseppe, il padre Alduino e il fratello Marco GRASSO
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C.F. e n. Registro Imprese di Milano 80066310154 – R.E.A. n. 742209
CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA DEI SOCII Signori Azionisti sono convocati in Assemblea Straordinaria e Ordinaria il giorno 12 novembre 2013 alle ore 10.30, in pri-ma convocazione e, occorrendo, il giorno 15 novembre 2013 stessa ora e luogo, in seconda convocazione, in Milano – ViaMasaccio, 19 – presso il Meliá Milano Hotel, per deliberare sul seguente
ORDINE DEL GIORNO:Parte straordinaria: • Aumento del capitale sociale a pagamento, in via inscindibile, con esclusione del diritto di opzione ai sensi del-l’art. 2441, quinto e sesto comma, C.C., per nominali Euro 10.500.000 oltre sovrapprezzo, mediante emissione di n. 8.166.666.667nuove azioni ordinarie, riservato a International Sports Capital HK Limited; • Adozione di un nuovo testo di statuto sociale.Parte ordinaria: • Nomina del Consiglio di Amministrazione, previa determinazione del numero dei Consiglieri e della duratain carica, deliberazioni inerenti e conseguenti; • Nomina del Presidente del Consiglio di Amministrazione; • Nomina del Colle-gio Sindacale (incluso relativo Presidente), deliberazioni inerenti e conseguenti; • Rinunzia all’azione sociale di responsabilitànei confronti di componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.Per poter partecipare all’Assemblea direttamente o per delega, ai sensi dell’art. 2370 C.C. e dell’art. 9 dello statuto sociale,i Signori Azionisti dovranno depositare i certificati azionari almeno tre giorni prima presso la sede sociale.
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Milano, 28 ottobre 2013 (Massimo Moratti)
50 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013
Il fatto del giornoDI GIORGIO DELL'ARTIgda@gazzetta.it
_aspiranti leader
Di cosa si occuperebbeRenzi se fosse al potere?Dalla Leopoldasi candidaa guidare il Pded elencagli obiettivi: leggeelettorale,riforma dellagiustizia, lavoro...
Se uno si distrae un attimo, e invece di seguire gli interessanti tormenti del Pdl, guarda verso il Pd, che cosa vede?
1Che cosa?Vede la marcia trionfale di
Matteo Renzi verso la segreteria, coronata dal quarto appuntamento fiorentino allaLeopolda, celebrato con migliaia di militanti arrivati datutt’Italia e l’attenzione spasmodica dei mezzi di comunicazione. Come sappiamo,questa marcia trionfale si concluderà con le primarie dell’8dicembre e, al momento, nonsembra che gli altri tre concorrenti (Cuperlo, Civati e Pittella) abbiano qualche speranzadi infastidire il sindaco di Firenze. Anche se nel discorso diieri Renzi ha ammonito a noncantare vittoria troppo presto:«Vincere è un’espressione danon usare in generale, occhioalla sindrome New Zealandche stava avanti 81 e ha perso98».
2Che altro ha detto?Lo slogan dice che i quattro
punti su cui bisogna concentrarsi sono «Italia, Europa, lavoro, educazione». Le proposte vere riguardano la leggeelettorale, la riforma dellagiustizia, un piano per il lavoro, un coinvolgimento dell’Europa nelle questioni mediterranee. Aggiungo: l’abolizionedel Senato, che è evidentemente connessa alla riforma
elettorale, e l’introduzione diuna Camera delle autonomie.E poi un principio generale eche ha l’aria di essere davveroirraggiungibile: tutto il nostrosistema dovrebbe diventaresemplice e comprensibile aicittadini. Per esempio, diceRenzi, sul lavoro: «Sessanta,settanta norme traducibili ininglese, contro le duemila dioggi. Io voglio difendere l’italianità della qualità, non l’italianità delle aziende». Sul lavoro Renzi ha ancora detto: laseconda regione d’Italia, consei milioni di abitanti, è quelladei disoccupati: «Quando cicandidiamo in questa regione,perdiamo sempre. Non ci votano perché non diamo nésperanza né entusiasmo. Nonci votano perché non diamol’idea di cambiare. Da qui alprimo maggio presenteremo ilnostro piano sul lavoro, partendo dalla formazione: i centri per l’impiego vanno radicalmente rivoluzionati».
3Quale legge elettorale s’im
magina?Quella dei sindaci. Cioè si
vota in due turni direttamenteper il presidente del Consiglio.Se nessuno raggiunge il 51%,si va al secondo turno tra i primi due. Il meccanismo consente al sindaco (al presidentedel Consiglio) di portarsi dietro un certo numero di parlamentari che gli garantisce lamaggioranza. Funziona, naturalmente, se la Camera è unasola. Purtroppo, per varareuna legge simile, bisogna modificare la Costituzione.
4Perché?L’articolo 92 della Carta
prescrive che il presidente delConsiglio sia nominato dal capo dello Stato, e non dal popolo sovrano. È grazie a questoche, per esempio, il presidenteNapolitano ha potuto far entrare a Palazzo Chigi MarioMonti. Ma una soluzione ci sarebbe, ed è il cosiddetto doppio turno di lista: si va a unballottaggio non tra i due candidati premier, ma tra le dueliste più votate e si assegna ilpremio di maggioranza aquella che vince il secondoturno. L’ostacolo qui è politi
co, perché Berlusconi nonvuol sentire parlare di sistemia due turni.
5Non è strano che il prossi
mo leader del centrosinistrametta tra le priorità del suoprogramma la riforma dellagiustizia?
C’è qui evidentemente uncalcolo, ed è quello di prendervoti nell’elettorato del centrodestra, molto sensibile su questo tema. Eppure non ha risparmiato battute al Cavaliere: «Dobbiamo finirla con chiin questi anni ha proposto unagiustizia ad personam ma allostesso tempo dobbiamo direcosa pensiamo noi al riguardo». O ancora: «Parliamo difuturo per questo qui non abbiamo parlato di Berlusconi».Sempre a proposito di giustizia e malagiustizia, poi, Renziha portato l’esempio più eclatante e più recente, quello diSilvio Scaglia: «Scaglia affittòun volo privato per andare daimagistrati, e si fece arrestare.Da quel momento, 3 mesi dicarcere e 9 mesi ai domiciliari.Dopo 12 mesi fu liberato. Poigiudicato innocente. Ma visembra normale che noi inquesti vent’anni abbiamo parlato di giustizia dedicata aduno solo, e che un cittadino innocente venga messo in galera?». Renzi non l’ha ricordato,ma un altro elemento clamoroso del caso Scaglia è che laProcura Distrettuale Antimafia volle continuare nella sualinea accusatoria nonostante imagistrati romani (pm e gip)avessero già archiviato la posizione. In ogni caso, Renzi hadetto che la giustizia va riformata, ma non ha ancora spiegato come: separazione dellecarriere e dei Csm? Limiti alleintercettazioni telefoniche?Revisione della forma processo in modo da renderlo più veloce? Finché si limiterà a dire,genericamente, che la giustizia va riformata applaudiremo (più o meno) tutti. È sulcome, invece, che cascheràprobabilmente l’asino.
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L’intervento conclusivo di Matteo Renzi ieri alla Leopolda, Firenze LAPRESSE
ABOSSI
IN CAMPO
SIl Senatur:
«Mi candidoa segretariodella Lega»Umberto Bossi
rimette sulpiatto l’ipotesi
di candidarsialla segreteria
della Lega Nordnel prossimocongresso. E
per farlo ieri hascelto l’intitola
zione di unapiazza a Lazzate
(Monza) aCesarino Monti,
esponenteleghista morto
il 22 luglio 2012.Il Senatur ha
chiarito i motividel suo passo:
«In giro c’è unamontagna di
gente spaventata nel vedere
quello cheè accaduto,
le espulsioni eil sospetto chela Lega possafinire. Mi spingono a tornareper sistemare
le cose».E sul Cav: «Iocome lui sono
stato tradito dalpartito. Marina?
I figli megliodi no...»
notizieTascabili
A Roma: è il terzo caso quest’anno
«Italia Paese omofobo»Si suicida un 21enne gay
L’atto d’accusa prima di togliersi la vita è un pugno nello stomaco: «L’Italia è un Paese libero, ma esiste l’omofobia e chi ha questi atteggiamenti deve farei conti con la propria coscienza». È l’epilogo dell’ennesimo caso di suicidio a Roma, sullo sfondo del disagioper la propria omosessualità: è il terzo in un anno. Alanciarsi nel vuoto sabato notte è stato uno studenteuniversitario romano di 21 anni: Simone D. era uscitoda casa facendo credere di passare la solita sera congli amici. Invece si è lanciato dall’undicesimo pianodell’expastificio di via Casilina. Sotto shock i genitori:«Eravamo ignari di questo suo tormento interiore».
Quella di stagione attesa col freddo
Circola la falsa influenzaA letto 120 mila italiani«Il vero virus arriverà»
Quella vera non è ancora arrivata, mala falsa influenza ovvero le sindromi dovute avirus simili ma meno potenti sta colpendo gliitaliani in modo sempre più massiccio: in 120mila, solo nell’ultima settimana, sono staticostretti a letto e da settembre sono già circa unmilione gli italiani colpiti dalle sindromi similiall’influenza. Il bilancio è del virologo FabrizioPregliasco, del dipartimento di ScienzeBiomediche dell’Università di Milano: «I verivirus dell’influenza faranno la loro comparsacon l’abbassamento delle temperature».
Tweet del Papa sempre più seguiti
Francesco ai follower:«Grazie, siete 10 milioni»
«Cari Follower ho saputo che siete più di 10
milioni ormai! Vi ringrazio di cuore e vi chiedo di
continuare a pregare per me». È il tweet col quale
Papa Francesco ha «festeggiato» il superamento di
quota 10 milioni per il suo account, avvenuto sabato
sera poco dopo le 21.30. L’indirizzo Twitter era stato
voluto dal suo predecessore, Benedetto XVI e
inaugurato il 12 dicembre 2012 in otto lingue. Molti
dei tweet di Francesco, poi, vengono «retweettati»,
cioè rilanciati e in tal modo, secondo un calcolo per
difetto raggiungono più di 60 milioni di persone.
Da settembre un milione di italiani «influenzati»
ALTRI MONDI SEGUITECI SU@AltriMondiGazza
LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 51
ALTRI MONDI
Doppia esecuzionenella periferia nordGli agenti temonol’inizio di una faida
L’AGGUATO FREDDATI A COLPI DI PISTOLA UN CRIMINALE E UN MEMBRO DEI TATONE, FAMIGLIA A CAPO DELLO SPACCIO A QUARTO OGGIARO
Due uccisi a Milano, uno è fratello di un boss
FILIPPO CONTICELLO
I Tatone a Quarto Oggiaro li conoscono tutti oquasi. Signori della drogapartiti da Caserta, imperanonell’ultima frontiera di Milano, famigerata periferia norddella città. E lì, in via Michele
Lessona, ieri intorno alle 14due pregiudicati italiani sonostati ammazzati a colpa di pistola: uno si chiama proprioEmanuele Tatone, 52ennefratello del boss Nicola. L’altro, Paolo Simone, 54, era untossicodipendente originariodi Bruzzano: gravitava nelladelinquenza, ma con assai meno peso e storia rispetto al socio. A un centinaio di metri dauna vasta area di orti, il cadavere di Simone: era sul margine di un sentiero, di schiena,con un foro sul collo e sangue
sui vestiti. Si è accorto di lui unpassante e poco distante gliagenti hanno trovato Tatone,seminascosto, colpito da un’altra arma a tamburo. OraScientifica e Mobile cercanocollegamenti, verificano se siastato regolamento di conti etemono pure l’inizio di una pericolosa faida.
La «nonna» Turbolenta la vita di Tutone detto «Il Pazzo»,sempre al confine tra spaccio ecriminalità e per anni all’ombra del fratello, arrestato nel
2009 e condannato a 24 anni. Dopo vari precedenti. tracui rapina e spaccio, nel 2002era finito dentro per aver sparato a un rivale in amore. Poi,per colpa della droga, era finito ai margini dell’organizzazione e della famiglia:sfrattato, si era ridotto a vivere da clochard, in una tendadi fronte a casa. Fu la mamma, Rosa Famiano, a trasferirsi dal Casertano a Milanonella primavera del ‘72: partita con i figli, quattro maschiadolescenti e una bambina,nel bunker di Quarto Oggiaro è diventata la potente«nonna eroina». Lei, capostipite dello spaccio in città, baricentro del traffico di droga,ieri ha pianto un figlio.
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Il rock perde Lou ReedPoesia e trasgressioneMorto a New York, a 71 anni, l’ex leader dei Velvet UndergroundNelle sue canzoni ha raccontato la vita, il sesso e la droga
ELISABETTA ESPOSITO
Quella voce, sospesa,profonda, non si farà dimenticare. Così come il suono violento della sua chitarra. LouReed è morto ieri a 71 anni nella casa di Southampton (NewYork) che divideva con la moglie Laurie Anderson. A maggio aveva subito un trapiantodi fegato e sembra che propriol’intervento sia alla base dellascomparsa. Ma oggi conta poco. Oggi è tempo di ricordare esoprattutto riascoltare tuttoquello che ci ha lasciato questaicona del rock dall’animo oscuro. E tra quel che ha fatto con iVelvet Underground e comesolista è tanta roba davvero.
Il lato selvaggio Perché LewisAllan Reed, nato a Brooklyn il 2marzo del ‘42, si accorge subitodi essere uno spirito inquieto,si accorge di aver qualcosa dadire e che New York e il mondosono pronti ad ascoltarlo. «Iosono uno scrittore», ripete. E lasua missione è chiara: «Portarela sensibilità della letteraturanella musica rock». È stancodelle canzonette, vuole testipotenti, Lou vuole la poesia. Ilsuo carattere forte e la voglia discandalizzare i benpensanti(viene da una ricca famigliaebrea che a 14 anni lo sottopone all’elettroshock per curarel’insorgente bisessualità...), loconducono nella factory di Andy Warhol. È lui a produrre il
primo album dei Velvet Underground (1967), il gruppo creato da Reed e John Cale, e a realizzare la mitica banana dellacopertina: qui tra brani comeHeroin e Sunday Morning, siparla di perversioni sessuali edroga, si dà spazio alle sottoculture, si fa emergere quelloche la società vuole coprire.
L’avventura con la band dura 4anni, poi Reed diventa solista.David Bowie, suo fan dichiarato, lo aiuta producendo Transformer (1972), con pezzi come Walk on the Wild Side e Perfect Day. Poi arriva Berlin, capolavoro paranoico di un Reedpreda della tossicodipendenza.Lou macina album e tournée,con spettacoli pieni di violenzaverbale e non solo (in Italia nel‘75 tour interrotto dopo gliscontri con la polizia a Roma eMilano). Realizzerà 21 albumda solista più raccolte e live, alcuni totalmente sperimentali(Metal Machine Music), altriprofondamente intensi (NewYork), come sa fare solo l’unicovero poeta del rock.
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Lou Reed, aveva 71 anni. Sotto, in una foto insieme a Andy Warhol AP
IL REGISTA A 85 ANNI
Addio a MagniFilmò con ironiala Roma dei Papi
È morto ieri a Romaall’età di 85 anni Luigi Magni(nella foto Ansa) sceneggiatoree regista di film che hannoraccontato in modo personale,ironico e profondo soprattuttola sua città. Il successo arrivòcon il suo secondo lavoro,«Nell’anno del Signore»del 1969, una commediaambientata nella Romapapalina e risorgimentale conNino Manfredi, Ugo Tognazzi,Alberto Sordi e ClaudiaCardinale. Suoi anche «Innome del Papa Re» e «Tosca».Il presidente Napolitano ierilo ha definito «personalità perlunghi anni creativamentepartecipe dello sviluppo delcinema italiano e della suaaffermazione nel mondo».
AELEZIONI
TRENTINE
SProvinciali,
in calol’affluenza
L’affluenzafinale alle urneper le elezioni
provincialiin Trentino è del
64,22%,in drastico calo
(8,91) rispettoalle ammnistra
tive del 2008.Da oggi nelle
528 sezioni, alle7, comincerà
lo scrutinio(non esiste
il ballottaggio).In ogni caso
il rinnovodei governi delle
due provincechiude un’era.Per il Trentino
è quella cheha visto 14 anni
consecutividi Lorenzo
Dellai (nellafoto) alla guidadella provincia.
Per l’Alto Adige,invece sono
25 anni di LuisDurnwalder
alla testadel governoprovinciale
tuttaSalute
La ricerca su 23 mila casi
La dieta con poche fibrepuò fare male al cuore
Gli scienziati americani hanno scoperto che
esiste una forte associazione tra una carenza di
fibra nella dieta e un aumentato rischio di malattie
cardiovascolari, metaboliche e obesità. Merito dei
ricercatori dell’Harvard Medical School di Boston che
hanno monitorato per undici anni i dati relativi a oltre
23 mila soggetti, al fine di determinare il ruolo della
fibra alimentare. Ma quali sono, allora, gli alimenti più
ricchi di fibre? Riso e cereali integrali, fagioli, legumi,
verdura, mirtilli e frutti di bosco, frutta.
Addio alle iniezioni sottocutanee
Novità contro il diabeteLa cura è per via orale
Addio iniezioni sottocutanee per il diabete.Sta arrivando una cura da assumere oralmente percontrastare la malattia. Il nuovo studio presentato aRiccione è indirizzato all’uso dei polimeri in grado diavere un controllo sulla quantità di insulina necessaria al nostro organismo. È una sorta di «sensore»della glicemia, in grado di somministrare la giusta dose di insulina quando necessario. Il problema di oggi,infatti, è legato proprio alle dosi di insulina in circolazione con iniezioni, a orari fissi e senza controllo.
Riduce il rischio di cancro
Con un caffè al giornoil fegato è più protetto
Un caffè al giorno riduce il rischio di cancro alfegato. Lo dice uno studio dell’Istituto Mario Negri diMilano secondo cui la riduzione del pericolo dicarcinoma epatocellulare si attesterebbe attorno al40%. L’analisi ha preso in esame i risultati emersida 16 studi, che hanno coinvolto 3.153 soggetti. L’effetto favorevole nei confronti del cancro del fegatoè mediato dal ruolo che il caffè ha nel prevenire ildiabete, la malattia che di per sé rappresenta unfattore di rischio per il tumore epatico.
DI MABEL BOCCHI
La Scientifica ieri sul luogo in cui sono stati uccisi 2 pregiudicati a Milano ANSA
DATAGATE LA CASA BIANCA: «NO COMMENT». E L’INTELLIGENCE ITALIANA: «A ROMA UNA NORMALE ATTIVITÀ»
Merkel spiata, Berlino s’infuria«Obama sapeva tutto dal 2010»La «Bild» attaccail presidente UsaIl governo tedesco:«Questo è un reatoda perseguire»
Continua a salire la tensione tra Stati Uniti e Germania per il caso Datagate. Inparticolare, dopo le rivelazioni dei giornali tedeschi, secondo cui il cellulare della cancelliera Angela Merkel sarebbe
stato controllato dal 2002 allametà di quest’anno. Ieri la Bildam Sonntag, l’edizione domenicale del quotidiano popolare più letto d’Europa, ha scritto che Obama sapeva tutto dal2010 sullo spionaggio ai dannidella Merkel. La Casa Bianca siè limita a replicare: «Non commentiamo notizie di stampa,ma quanto alla nostre regole,abbiamo chiarito che gli Usaraccolgono all’estero informazioni dello stesso tipo di quelleraccolte da tutte le altre nazioni». Mentre il capo uscente
della Nsa, il generale Keith B.Alexander, ha fatto sapere cheObama non è mai stato informato delle attività di spionaggio che l’agenzia effettuavasul telefonino della cancelliera tedesca. Intanto, Berlino attaccava pesantemente gli Usa.«La sorveglianza è un reato equanti ne sono responsabilidevono risponderne davantialla giustizia», ha tuonato ilministro dell’Interno tedesco,HansPeter Friedrich. Duroanche il ministro degli Esteri,Guido Westerwelle, che giove Barack Obama e Angela Merkel
È STATO UN PARENTE
Strage a New York4 bimbi e la madreaccoltellati a morte
Strage nel quartierenewyorchese di Brooklyn.Sabato sera una donna di 37anni e i suoi 4 bambini il piùpiccolo di appena 18 mesi e ilpiù grande di 9 anni sonostati uccisi a coltellate in unappartamento nella 57esima.A compiere la strage, MingDon Chen, 25 anni, di originicinesi, il cugino del padre deibambini. L’uomo, trovatonell’appartamento copertodi sangue, ha subitoconfessato. Viveva in casacon loro da una settimana:aveva disturbi mentali.
dì aveva convocato l’ambasciatore Usa per protestare perlo spionaggio della NationalSecurity Agency americana. Sitratta di fatti «altamente dannosi», ha avvertito in una nota, e che «minacciano di minare i legami che ci tengono insieme e di cui abbiamo più bisogno che mai per modellareil futuro nel mondo globalizzato del 21o secolo».
Il centro a Roma Quanto allenotizie sul coinvolgimento italiano nel Datagate, fonti di intelligence ridimensionano lerivelazioni dello Spiegel su uncentro di spionaggio a Romacomune a Cia e Nsa. Si tratterebbe infatti di una «normaleattività e collaborazione cheavviene ovunque nei paesi alleati tra stazioni dei servizil’intelligence del posto» .
LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 53
LA CIPOLLA CARAMELLATAPiatto «bandiera» di Oldani. La cipolla è servitacon crema calda e un gelato di Grana Padano
PANE, PEPE NERO, RISO E MARSALATrionfo dei contrasti. Il riso carnaroli mantecatosi sposa ai sapori forti (pepe) e morbidi (Marsala)
SORBETTO CHE DIVENTA SALSALa stessa salsa, che è poi la base della cucinapuò essere sorbetto (fredda) o salsa (calda)
Oldani, dieci anni D’Oc«Sogno di cucinare per Papa Francesco»Lo chef Pop, precursore dei cibi di qualità a prezzi accessibili, festeggia il decennale del suo ristorante
PIER BERGONZI
Ferran Adria, guru dellagastronomia mondiale, raccontameraviglie dei ristoranti «Pret aporter» aperti col fratello Albert aBarcellona e anche il Italia glichef stellati o stellari si stannoconvertendo al credo della «Bistronomia».
Davide Oldani lo aveva capitogià 10 anni fa. E’ dall’ottobre del2003 che nel suo «D’O» di Cornaredo (alle porte di Milano) si facucina di alto livello a prezzi accessibili. Oldani ha messo i jeansa una cucina istituzionale. Conl’obiettivo della qualità ha cercato di essere Pop (e ci è riuscito)senza perdere il filo della classicità. Questa sera festeggerà con gliamici (tanti) e i clienti più fedeli(tantissimi) il decennale del suoD’O.
Cosa ricorda del primo giornodi apertura?
«La felicità di mio papà Bruno,scomparso 4 anni fa, che mi aveva aiutato a rilevare la trattoriaSironi per trasformarla nel D’O. Ericordo i primi 3 commensali: ilmio commercialista e due amici...».
Da allora è passata tanta gente e le prenotazioni si sono moltiplicate.
«Difficile fare il conto di quantiospiti abbiamo avuto ma se vi dico che riempiremmo due stadi diSan Siro non ci vado lontano. Lasoddisfazione è che il 95% percento di loro riprenota dopo averpagato il conto».
C’è un piatto del debutto cheavete ancora nel menu?
«Abbiamo cambiato tutto, manella carta della prima sera c’eragià un “tarocco” della mia cipollacaramellata. Allora ci mettevouna grattata di tartufo che davanobiltà, ma anche una falsa identità».
Lei giocava a calcio...«Attaccante nella Rhodense. E
segnavo tanto! Sono arrivato finoalla C2. Con la Berretti e la Primavera mi è capitato di sfidare il Milan di Paolo Maldini. Lo sport miha dato il senso della sfida e lapredisposizione a fare squadra».
Con quale schema gioca il suogruppo.
«In cucina noi siamo per calciototale. Squadra corta e compatta.Tutti avanti e tutti indietro. Ho la
fortuna di contare su uomini distraordinaria qualità, VladimiroNava è il mio Cambiasso e Alessandro Procopio il mio Messi.Alessandro, che mi fa da secondoè con me dall’inizio, ma per 6 anni è stato farsi le ossa da Ducassee al Troisgros di Roanne per poitornare nel nostro gruppo. Ognirisultato dipende dalla qualitàdei rapporti umani. Per questo alD’O abbiamo il “terzo tempo”.
Ogni giorno tutti i miei collaboratori si stringono la mano al mattino, appena arrivano e alla seraquando tornano a casa».
Chi sono i Maradona e Pelèdella cucina, i più grandi di sempre?
«Storicamente Auguste Escoffier, ma io dico Alain Ducasse percome interpreta a 360 gradi ilruolo dello chef, Ferran Adrià pervisione artistica e poetica, e Gualtiero Marchesi per come ha saputo azzardare con eleganza e umanità. Un vero Signore!».
Marchesi è quello da cui ha imparato di più?
«Ho lavorato nella cucina diDucasse e per qualche mese, nel1999 anche da Adrià. Ma conMarchesi, tra stop e ripartenze,sono stato 10 anni. Nella “cantera” di Gualtiero c’erano anche ilmio amico Berton, Cracco, Crippa... Una grande scuola. Per me èstato un secondo padre. Ha carisma e sa insegnare. Se devo scegliere un suo piatto dico il «raviolo aperto», per la bontà assoluta eper quello che concettualmenterappresenta».
Chi metterebbe nella Nazionale degli chef?
«Cannavacciuolo in porta. PoiPerbellini, Cuttaia, Alajmo, Scabin, Ciccio Sultano, Esposito,Santini e un super attacco conCracco, Bottura numero 10 eBerton. Ma nel turn over vedo anche Beck, Crippa, Stabile, Assenza, Besuschio e ognitanto farei entrare in primasquadra anche dei Primaveracome Procopio, Nava e Cogo. Al
lenatore, naturalmente, Marchesi che è come il Trap...».
Ha una sera libera è può prenotare un ristorante nel mondo.Cosa sceglie?
«Andrei dai fratelli Roca, a Gerona»
Un piatto e un vino per esserefelici?
«Gelato alla stracciatella, quello tradizionale col cioccolatostracciato e una bottiglia di bollicine: champagne o un Franciacorta Coupè»
L’ossessione in cucina?«La ricerca dall’equilibrio dei
contrasti che sono in tutti i mieipiatti: caldo e freddo, morbido ecroccante, acido e basico, dolce esalato».
Il cliente che vorrebbe avere?«Francesco! Non Totti, ma il
Papa. Lui dà lezioni di semplicitàed equilibrio tutti i giorni. E’ unpersonaggio straordinario. Eccomi piacerebbe davvero cucinareper lui».
Vinta la sfida del D’O dove porta i suoi sogni? Si parla di unosbarco a Milano...
«I sogni sono gratis... come dice quel grande interista del Liga.Io a Milano sono nato e un progetto ci sarebbe, ma devo trovarel’occasione e il luogo giusti».
A proposito di Inter, conoscella cucina indonesiana?
«Poco... E poi sono molto legato alla famiglia Moratti. Loro cihanno dato il “triplete”!».
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Davide Oldani,46 anni,accanto allaslogan che hacreato luistesso per ilD’O: «Terra sucui mettere ipiedi e nonsolo cielodove mettere isogni» BOZZANI
DAVIDE OLDANICHEF DEL «D’O»
« I più grandi? AlainDucasse, FerranAdrià e quelsignore diGualtiero Marchesi
4LA
SCHEDA
S«D’0»
CornaredoContrasti
in equilibrioDavide Oldani,
46 anni, è lochef del
ristorante D’O diCornaredo
(Milano), cheoggi festeggia i
10 anni. Hascritto già 6 libri
e il 3 dicembreuscirà il suo
ultimo volume«CHEFacile»
scritto perMondadori. In tv
è protagonistadi «The Chef»
su La5
54 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013
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6:55 17:17 6:36 17:10 6:56 17:15 6:37 17:08 3 nov. 10 nov. 18 nov. 25 nov.
L'anticiclone Giano mostra ancora l'Italia a duefacce con il Nord alle prese con nubi diffuse e
qualche pioggia e bel tempo in prevalenzasoleggiato al Centro e al Sud. Temperature
sempre stazionarie in entrambi i valori.
Il tempo peggiora al Nord per l'arrivo di unaperturbazione. Piogge diffuse ed intense su tuttele Alpi, specie in Lombardia. Più sole in EmiliaRomagna. Entro sera le piogge raggiungerannoanche le pianure. Bel tempo al Centro e al Sud.
Perturbazione al Nord con piogge diffuse e moltoforti su tutte le regioni, specie in Lombardia, mameno in Emilia Romagna. Neve sopra i 1800 m inserata. Piovaschi su alta Toscana e coste e sulNordovest della Sardegna. Bello altrove.
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OroscopoLE PAGELLE
Gazzetta.it
Giacarta non è più solo lacapitale dell’Indonesia. Maè anche il centro dell’Inter.È la città di Erick Thohir,il nuovo proprietariodell’Inter che sabato seraha ospitato l’ex stella NbaAllen Iverson, in città perun torneo benefico.L’omaggio? Una maglianerazzurra col numero 3,quello dell’ex superstardi Philadelphia.
LA FOTO
Thohir nerazzurro:in posa con Iversone la maglia dell’Inter
www.gazzetta.it
DI ANTONIO CAPITANI
21/4 20/5
Toro 6
Non reagite in stilebovide, bensì conastuzia e faccia diglutei: otterretemucho. Pure nellavoro. Sudombelicocaldo, ma tignosetto.
23/11 21/12
Sagittario 8
IL MIGLIOREL’evoluzione dellavoro e dell’amoreè incoraggiante. Esiete pure al centrodi un suinogateintrigantissimo.Bravi.
21/3 20/4
Ariete 7,5
Luna ideale, quella dioggi, per farvi valere,produrre, creare,lavorare con esitieccelsissimi. E persvagarvi. Spassositàsuine giungono.
21/5 21/6
Gemelli 7
Viaggi, lavoro ecolloqui traggonovantaggio dal vostrofiuto, che s’affina. Esclerate pure menodel solito. Anche neisuini contesti.
22/6 22/7
Cancro 7
Potete concludere,quagliare,guadagnare. Pure muycospicuamente. Ilpragmatismo v’aiuta, ilsudombelico hamucha resistenza.
23/7 23/8
Leone 7,5
Voci complimentosesul vostro conto sispargono nell’aere epreludono a cosegrosse imminenti. Ilsuccesso c’è, l’ormons’edulcora.
20/2 20/3
Pesci 6,5
La giusta misura vi siconfà. Piùdell’eccesso, cheminerebbe le vostreposizioni. Il lavoroappaga di più, lafornicazione così così.
22/12 20/1
Capricorno 7
Siete pragmatici edefficienterrimi. Speciein fatto di cose disoldi e nel lavoro.L’amore è però unapalla, il sudombelicobrilla
21/1 19/2
Acquario 6
La Luna svela. E voiresettate e viavvantaggiate. Purfacendovi un sederegrosso come laLinguadoca, per lafatica. Buio suino.
23/10 22/11
Scorpione 5,5
Luna in modalitàsfigopendula: nonsbagliate strategia,non sparate paroledettate dai gluteianziché dal cervello.Sudombelico uau.
23/9 22/10
Bilancia 7+
Il lavoro offre spuntiinteressanti, amici eclienti vi appoggiano,la vostra forma fisicaè “in bolla”. Ma c’èinsipienzafornicatoria.
24/8 22/9
Vergine 6,5
Lavorar da soli vi faapprodare acreazioni ottimerrime.Aleggia anche uncerto avanguardismosuino. Ma non fate glisfigati.
NICOLA MURRU
Il terzino del Cagliari ènato il 16 dicembre1994. Ha esordito inserie A il 17 dicembre2011. Ha giocato con lanazione dell’ ItaliaUnder 17, 18 e 19
Guarda le fotodell’incidente che hacoinvolto David Beckhama Beverly Hills. L’ingleseera in auto col figlioBrooklyn, quando hainvaso la corsia oppostae si è scontratofrontalmente con un’autoche arrivava in sensoopposto. L’inglese, il figlioe l’autista dell’altro veicolonon hanno riportato danni.
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Paura per BeckhamSchianto frontalesenza conseguenze
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