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Giuseppe Longhi
Una progettazione locale sincrona con il modello di sviluppo dell’Unione europea
network
accountability
decoupling
inclusione
indice di felicità
s.m.a.r.t.
sostenibilità
identità
creatività
visione
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Questo contributo è stato ideato dal prof. Giuseppe Longhi e sviluppato con l’arch. Linda Comerlati.Esso è un avanzamento di quanto presentato in occasione della Conferenza “Illuminiamo il futuro” workshop tenutasi a Bassano del Grappa il 2 9 . 4 . 2014
http://www.vodblogsite.org/
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Venezia, febbraio 2014
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Il modello concettuale della progettazione dell’UEIl timeline per il raggiungimento degli obiettiviIl modello operativo di progettazioneOttimizzazione del metabolismoOttimizzazione della connettivitàEvoluzione della natura degli edificiGovernance resilienteSintesi
Indice
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La progettazione locale, in sintonia con gli obiettivi di sviluppo comunitari, è chiamata a progettare il suo sviluppo in base a due elementi dicotomici:
la limitatezza delle risorse, e quindi la scarsità come forza guida; -l’illimitatezza della creatività, che porta ad assumere l’abbondanza di -relazioni e di saperi come fattore trainante dello sviluppo. -
Da questa dicotomia nasce la regola fondamentale dell’accountability (gestione responsabile) comunitaria: il decoupling, ossia aumentare la produttività - grazie a innovazione, nuovi saperi e nuove capacità – diminuendo nel contempo il consumo di risorse naturali.
Questa regola è così sintetizzata dalla Commissione Europea: “it is necessary to develop new products and services and find new ways to reduce inputs, minimise waste, improve management of resource stocks, change consumption patterns, optimise production processes, management and business methods, and improve logistics. This will help stimulate technological innovation, boost employment in the fast developing ‘green technology’ sector, sustain EU trade, including opening up new export markets, and benefit consumers through more sustainable products”.
Questa regola permette di abbassare l’impronta ecologica, perché lo sviluppo non aumenta la pressione sulla capacità di bioriproduzione del territorio (anzi la diminuisce).
Il rapporto ottimale fra crescita della produttività e diminuzione del consumo di risorse naturali di un paese, secondo il Wuppertal Institut, è uguale a 5, tale rapporto è detto Fattore X. Ma poiché il raggiungimento di tale valore implica una quantità di investimenti che i paesi poveri non possono permettersi, i paesi dell’OCSE, a più alto reddito, dovrebbero raggiungere un Fattore 10 ed i paesi a basso reddito un Fattore 2.
Nella tavola elaborata dal Wuppertal Institut sono chiaramente definiti il modello, le regole e le tappe di evoluzione del sistema europeo.
Il modello è quello metabolico, le regole base sono che alla crescita della ricerca si accompagna una drastica riduzione nell’utilizzo di input e la tendenziale eliminazione di rifiuti ed emissioni.
Una regola che alle soglie del 2000 porta ad adottare il modello di sviluppo biologico. Riguardo alle tappe si evidenzia come il nostro sviluppo locale si attesti ancora su principi degli anni ’80 contribuendo al declino del paese.
Il modello concettuale della progettazione dell’UE
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1800 - 1960, Ciclo aperto Non si considera il costo delle emissioni
Anni ‘70, Selezione delle emissioniSelezione delle emissioni (rifiuti, acqua, gas)
Anni ‘80, RicicloIl progetto incorpora il riciclo (acqua, materiali, calore)
Anni ‘90, DematerializzazioneRiduzione input (materia, acqua, energia) e sperimentazione di nuove tecnologie
2000, Modello bio-intelligente Regole biologiche di progetto, a bilancio ambientale positivo
Modello di produzione Input OutputIntensità di sapere
Nel modello di sviluppo comunitario la regola del decoupling si coniuga con quella del disrupting (a causa delle forte perturbazioni causate dai nuovi processi o prodotti), la forza che spinge il sistema è l’innovazione, quindindi l’elemento strategico di sviluppo è la crescita delle risorse umane.
E’ evidente come le amministrazioni che si limitano a gestire la quotidianità e le imprese che non assumono i rischi della ricerca sono una delle principali cause del nostro declino.
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La tabella per l’evoluzione sostenibile dello spazio europeo va letta in parallelo con gli impegni sottoscritti dai diversi paesi in occasione delle Conferenze internazionali organizzate prevalentemente dalle Nazioni Unite e dai suoi organismi operativi e con le Direttive con cui l’UE fissa standard obiettivo per i diversi settori coinvolti nei processi di sostenibilità.Il risultato è uno strumento operativo che tutti dovrebbero conoscere, innanzitutto i politici che dovrebbero prendere decisioni in sintonia con i patti da loro sottoscritti, dalle imprese per avere una padronanza operativa dell’intensità e della settorialità dei processi di rinnovo dei prodotti e dei servizi, dalle pubbliche amministrazioni per impostare progetti coerenti con gli obiettivi di una gestione realmente responsabile verso le future generazioni.
Nella tabella che segue è bene illustrata la metrica del progresso del progetto verso la sostenibilità e i grandi cambiamenti che sono attesi rispetto all’intensità e modalità d’uso delle risorse naturali, la concezione innovativa del capitale fisico che deve tendere all’autosufficienza, i cambiamenti negli approvigionamenti energetici, l’eliminazione dei rifiuti e l’imporsi del concetto di resilienza.
La timeline per il raggiungimento degli obiettivi
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2004, WWF, Impronta ecologica regioni Obiettivo 1
1995, Friends of the Earth, Spazio ambientale UE1992, Conferenza di Rio, Direttiva Habitat
2000, Protocollo Cartagena + Natura 20002010, Protocollo di Nagoya2011, TEEB, Ecosystem Services in Urban Mng2011, Comm. UE, Strategia biodiversità al 2020
2000 Millennium Goal2000, Direttiva UE 60/20002012: Strategia UE per la salvaguardia dell’acqua
1995, Friends of the Earth, Spazio ambientale UE
2011, UE – Construction Products Regulation Directive
COM(2010)245 Agenda digitale
1997, Protocollo di Kyoto/ IPCC2014, EU Commission 2030 policy framework 2004, Dir. 2004/8/CE, cogenerazione ad alto rendimento2008, Dir. 2008/50/CE, qualità dell’aria ambiente
2009, Dir. 2009/28/CE, sviluppo fonti rinnovabili
2012 Dir. 2012/27/UE, efficienza energetica
2010, Dir. 2010/31/CE, prestazione energet. edifici
2010, Dir. 2010/75/UE, emissioni Industriali2012, Com 586 final- EU approach to resilience: learning from food security crysis
2008, Dir. 2008/98/CE, rifiuti
2011, Dir. 2011/76/UE, trasporti sostenibili
2011, Strategia Europa 20202013, Horizon 2020 - Ottavo Programma Quadro
Target concordati a scala internazionale
Crescita biodiversità
Uso sostenibile dell’acqua
Contenimento dell’uso di materia
Resilienza urbana
Zero Rifiuti
Cultura sapereinnovazione
Obiettivi Scadenza 2011 2030 2050 Fonte
4,3 2,1 1,0
Aumento aree protette - 40% 200%Aumento dei servizi - 20% -Aumento dei prodotti - 60% -
- - -50%
Materie prime non rinnovabili:Cemento - -20% -85%Ghisa - -20% -85%Alluminio - -20% -90%Cloro - -25% -100%Materie prime rinnovabili:Legno - -15% -15%
Dematerializzazione:TLC: Capacità di rete
-
100 Mb
200 Mb
Green energia: - 60% 100% Efficienza - 20% - Rinnovabili - 30% - Cogenerazione - 20% 40% Rinnovo rete - - 20%Consumo totale elettricità kWh/pers/anno 16.600 4.000 -Consumo domestico kWh/pers/anno 2.700 400 -
Edifici: Consumo di energia (0 net energy building) - 0 - Emissioni - 0 - RRR** - 60% -
Emissioni totali*Autonomia alimentare 20%
10,41 - 40% -80%
RRR** - 60% -
Traffico:Consumo Carburante*** - - 0Consumo Elettrico - 20% 80%Emissioni
- - 0
Scolarizzazione 1* livello (2020) 100%Istruzione 3* livello (2020) 30%
* compresi residenze, lavoro, mobilità e cibo in t/pers** riciclo, recupero, riuso
*** l/pers/anno
Ecological footprint (ha/people)
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Il modello operativo di progettazione
Il modello di progettazione è metabolico, il suo scopo è quello di supportare la crescita delle risorse umane al fine di facilitare i processi innovativi, aumentare la coesione e la resilienza. Esso si articola in tre momenti:
ottimizzazione del metabolismo; -ottimizzazione della connettività; -governance resiliente. -
L’adozione del modello metabolico implica una visione del progetto come sistema ‘chiuso’, guidato dalla supremazia delle risorse naturali, quindi atropocenetico.
L’integrazione del modello metabolico con l’alta connettività, ossia della possibilità di interconnettere via internet oltre che le persone (people to people) anche le macchine e gli oggetti (machine to machine) e infine persone e macchine (people to machine), apre il progetto a nuovi scenari innovativi dominati dalla dematerializzazione, l’interattività, la collaborazione.
Le nuove opportunità ed i nuovi problemi necessitano di governance resilienti in quanto il confine non è più dato da quello amministrativo, ma dall’intensità delle relazioni che si creano, la rappresentanza non è più solo quella passiva degli eletti, ma è data dalla geografia cangiante dei social forum, le opportunità sono illimitate a causa della velocità e l’intensità del cambiamento.Per questo la governance è data dalla capacità di accogliere la diversità, trasformarla in coesione e di essere resilienti, ossia saper interagire in tempi rapidi a scenari non previsti e non prevedibili.
Lo sviluppo operativo della progettazione segue il principio dell’accountability ossia della rilevazione degli aspetti economici sociali ambientali nella loro dimensione quantitativa e qualitativa.
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ACQUA
INFRASTRUTTURE PER L’ENERGIA
MOBILITÀ
RIFIUTI
BIG DATA
RISORSE NATURALI:
PRODUZIONE E SERVIZI
IMPOLLINAZIONE
FORMAZIONE DEI SUOLI
PRODUZIONE PRIMARIA:
AGRICOLTURA, PESCA,
ALLEVAMENTO
REGOLAZIONE E PURIFICAZIONE
DELL’ACQUA SERVIZI CULTURALI
REGOLAZIONE CLIMATICA CITTÀ RESILIENTE SMART E SOSTENIBILE
VIVIBILITÀ
P2M
Peo
ple
to m
achin
e
M2M Machine to machine
P2P People to people
PERSONE
BIG DATAOGGETTI
Entro il 2020 37 miliardi di
oggetti intelligenti
saranno connessi a
Internet
Internet of everything connette il mondo
fisico alla rete
Attraverso i microsensori nella rete gli oggetti ogni
giorno diventano connessi e intelligenti AMBIENTE
TURISMO SOCIETÀ
BENESSERE
TRASPORTO
ECONOMIA
ENERGIA
SALUTE
VIAGGI
EDUCAZIONE
GEOGRAFIASICUREZZA
CLOUD
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Come detto il modello di progettazione proposto dall’UE è metabolico, esso si articola in:
studio degli ecosistemi di cui si valuta: il clima, la morfologia, la qualità del -suolo, la biodiversità (flora, fauna, paesaggio), l’acqua (diverse qualità) Di tutti questi fattori si valuta la produzione di beni e di servizi;
studio del capitale fisico (edifici, infrastrutture, risorse finanziarie,....) esso -si compone di:
Infrastrutture Grey: interventi fisici o misure costruttive che utilizzano i servizi di ingegneria per rendere gli edifici e le infrastrutture essenziali per il benessere sociale ed economico della società più in grado di sopportare eventi estremi;Infrastrutture Green: contribuiscono alla crescita della resilienza degli ecosistemi e sono in grado di arrestare la perdita di biodiversità, il degrado degli ecosistemi e il ripristino dei cicli dell’acqua. Allo stesso tempo, le infrastrutture verdi utilizzano le funzioni e i servizi offerti dagli ecosistemi per ottenere una soluzione di adattamento più conveniente e talvolta più fattibile delle infrastrutture grey. Approcci Soft: progettazione e applicazione di politiche e procedure, assunzione di controlli di uso del territorio, diffusione delle informazioni e incentivi economici per ridurre la vulnerabilità, incoraggiando il comportamento adattivo o evitando conflitti. Essi richiedono un’attenta gestione dei sistemi umani di base;
studio della produzione di rifiuti ed emissioni, e del loro abbattimento; -
Il progetto metabolico deve dimostrare di abbassare l’impronta di ogni elemento che si propone di realizzare attraverso la riduzione del consumo di: materia, energia, acqua, rifiuti, CO2 .
UE - ScOpI dEL prOGEttO SOStEnIbILE:AUMENTARE LE CAPACITà DELLE RISORSE UMANEIMPRONTA ECOLOGICA TENDENTE A 1DECOUPLING: RIDURRE IL CONSUMO DI MATERIA, ACQUA, SUOLO, AUMENTARE LA bIODIvERSITàAUTOSUFFICIENzA ENERGETICA E ALIMENTARECONTRASTARE IL CAMbIAMENTO CLIMATICOGESTIRE IN MODO RESILIENTECONTAbILITà INTEGRATA
Ottimizzazione del metabolismo
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ACQUA
INFRASTRUTTURE PER L’ENERGIA
MOBILITÀ
RIFIUTI
BIG DATA
RISORSE NATURALI:
PRODUZIONE E SERVIZI
IMPOLLINAZIONE
FORMAZIONE DEI SUOLI
PRODUZIONE PRIMARIA:
AGRICOLTURA, PESCA,
ALLEVAMENTO
REGOLAZIONE E PURIFICAZIONE
DELL’ACQUA SERVIZI CULTURALI
REGOLAZIONE CLIMATICA CITTÀ RESILIENTE SMART E SOSTENIBILE
VIVIBILITÀ
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Indubbiamente la connettività è la variabile di progettazione che più si è evoluta negli ultimi anni grazie alla:
capacità di trasmissione compresa fra 20 e 100 Mega in Italia, ma compresa -fra 100 e 200 Mega ad esempio a Singapore;capacità di stoccaggio illimitato grazie alla cloud; -capacità di connettibilità illimitata riguardo a persone ed oggetti. Infatti -oltre alla connessione people to people (P2P) parliamo della connessione machine to machine fra macchine ed oggetti (M2M) e infine people to machine fra persone e macchine (P2M).
Questo scenario dilata il sistema relazionale della città, apre la via a nuove prospettive progettuali con il M2M, avvia un processo di sostituzione dei tradizionali servizi, pubblici e privati, con procedure immateriali (prevalentemente via app), genera una nuova infrastruttura ‘soft’ destinata a produrre data base, sopratutto grazie all’iniziativa pubblica. E’ questa la nuova industria di base che è destinata ad avere lo stesso ruolo che ha avuto ad esempio la siderurgia nell’epoca industriale.Non si può ignorare che la connettività apre problemi di governance nuovi, legati sopratutto all’accettazione della diversità e sopratutto agli alti livelli di disoccupazione che si prevedono a causa della sostituzione di lavoro umano con sistemi robottizzati.
Ottimizzazione della connettività
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P2M
Peo
ple
to m
achin
e
M2M Machine to machine
P2P People to people
PERSONE
BIG DATAOGGETTI
Entro il 2020 37 miliardi di
oggetti intelligenti
saranno connessi a
Internet
Internet of everything connette il mondo
fisico alla rete
Attraverso i microsensori nella rete gli oggetti ogni
giorno diventano connessi e intelligenti AMBIENTE
TURISMO SOCIETÀ
BENESSERE
TRASPORTO
ECONOMIA
ENERGIA
SALUTE
VIAGGI
EDUCAZIONE
GEOGRAFIASICUREZZA
CLOUD
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ACQUA
INFRASTRUTTURE PER L’ENERGIA
MOBILITÀ
RIFIUTI
BIG DATA
RISORSE NATURALI:
PRODUZIONE E SERVIZI
IMPOLLINAZIONE
FORMAZIONE DEI SUOLI
PRODUZIONE PRIMARIA:
AGRICOLTURA, PESCA,
ALLEVAMENTO
REGOLAZIONE E PURIFICAZIONE
DELL’ACQUA SERVIZI CULTURALI
REGOLAZIONE CLIMATICA CITTÀ RESILIENTE SMART E SOSTENIBILE
VIVIBILITÀ
EnergiaAcquaRifiutiInfrastruttureSicurezza pubblicaEducazioneSaluteEdiici greenrasportiServizi ai cittadini
governosviluppatoriproprietari immobiligestione proprietàfacility managementpianificatoriarchitettiingegnericontractorscittadini
IntellIgenza della comunItà
Ener
gia
Acqu
aRi
fiuti
Infra
stru
tture
Sicu
rezz
a pu
bblic
a
Educ
azio
neSa
lute
Ediic
i gre
enra
spor
tiSe
rvizi
ai c
ittad
ini
governo
sviluppatori
proprietari
imm
obili
gestione
proprietà
facility
managem
ent
pianificatori
architetti
ingegneri
contractors
cittadiniIntelligenza della comunità
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ACQUA
INFRASTRUTTURE PER L’ENERGIA
MOBILITÀ
RIFIUTI
BIG DATA
RISORSE NATURALI:
PRODUZIONE E SERVIZI
IMPOLLINAZIONE
FORMAZIONE DEI SUOLI
PRODUZIONE PRIMARIA:
AGRICOLTURA, PESCA,
ALLEVAMENTO
REGOLAZIONE E PURIFICAZIONE
DELL’ACQUA SERVIZI CULTURALI
REGOLAZIONE CLIMATICA CITTÀ RESILIENTE SMART E SOSTENIBILE
VIVIBILITÀ
Code of Europe
Piattaforma UE per
l’efficienza delle risorse ambientali
Collective awareness UE platform Platform against poverty and social esclusion
Piattaforma UE Digital social Smart
specialization platform
Local autority
app
30 piattaforme
relative ai settori
economici
ORGANIzzAzIONE PER PIATTAFORME
COMUNICAzIONE CON I CITTADINI
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Il paradigma metabolico del progetto, coniugato con gli effetti della dematerializzazione e della connettività evolve la natura degli edifici, che dalla Machine à habiter di Le Corbusier si sono trasformati nell’Architercure machine di Negroponte. In questo passaggio si evolve anche il significato del progetto, che da strumento per soddisfare bisogni monosettoriali (l’abitare, il lavorare, ...) diventa strumento generativo di macchine:
in cui le componenti green (grazie ai materiali biologici) e soft (grazie alle -tecnologie di connettività) tendono a superare la parte green, che deve essere contenuta per contrastare il consumo di materia;il cui ruolo è soddisfare opportunità multiple: l’abitare, il lavorare, il -connettersi, il produrre energia.....
L’UE definisce così l’edificio “.....è uno scambiatore di conoscenze, grazie alla disponibilità di supporti cibernetici, il cui scopo è aumentare il benessere dei sui abitanti, di facilitarne il lavoro e le relazioni sociali, di produrre energia e cibo.” (EU – ECTP Process, 2009) La sua progettazione si articola in quattro aree:
1_Environmental integrated building: contributo dell’edificio all’ottimizzazione del metabolismo urbano, in particolare con le intelligent grid per l’energia, l’autonomia alimentare, la crescita della biodiversità;
2_Ambient Assisted Living: per l’ottimizzazione delle funzioni della vita quotidiana: la socialità, il lavoro, la cultura,....con particolare attenzione ai disabili e alle persone anziane;
3_Positive Energy buildings: per soddisfare la condizione di autosufficienza energetica, in coerenza con gli standard delle direttive europee;
4_Farm building: per garantire una buona percentuale di autosufficienza alimentare ai cittadini, per una progettazione resiliente atta a contrastare gli effetti del cambiamento climatico.
Evoluzione della natura degli edifici
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Il modello di governance dell’UE è dominato dal modello dell’Agenda 21, è quindi un modello aperto a tutti i portatori di interesse che vengono coinvolti per raggiungere in modo condiviso gli obiettivi concordati in occasione delle Convenzioni internazionali, e nelle Conferenze, specie quelle a scadenza decennale organizzate dall’UNEP, che hanno come scopo lo sviluppo sostenibile. Quindi in questo momento gli elementi guida della governance sono gli obiettivi concordati nella Conferenza Rio+10.Questo modello ha avuto un’evoluzione importante con la crescita della connetrtività, perché, come abbiamo visto, aumenta le sinergie fra cittadini, pubblica amministrazione e mondo economico, realizzando un sistema di gestione interattivo in grado di scambiare in tempo reale ogni tipo di informazione e di servizio.
Si vede in questo modello l’opportunità per bassano, come per ogni centro medio ad alta qualificazione, di intensificare le relazioni con l’esterno, aumentare il valore aggiunto delle proprie attività economiche, aumentare il livello di coesione fra i cittadini, sperimentare politiche in cui sia alto il livello di resilienza, risultato possibile sola a condizione di aumentare le interrelazioni con ogni portatore di interesse, all’interno e all’esterno della città.
In sintesi si vede l’occasione per il mondo amministrativo, economico, sociale, di sperimentare l’avventura di una città di medie dimensione che si propone di essere centro attivo di relazioni metropolitane e globali.
Governance resiliente
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bisogna prendere atto che si esce dalla crisi, come ha insegnato Carlo Argan, non ispirandosi a modelli di progettazione vernacolare, frutto dell’incapacità di connettersi con la complessità che domina il mondo attuale.
In questa dimensione prendiamo come riferimento le esperienze europee ed internazionali, perchè come ha insegnato il percorso dello sviluppo iniziato da Solow e Jane Jacobs è solo assimilando i ricchi stimoli che provengono dall’esterno un sistema paese si rigenera ed ha speranza di riprendere la via dello sviluppo.
Prima confrontiamoci, impariamo, poi verrà il tempo della doverosa critica.
Sintesi
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Sintesi dei fattori fondamentali che caratterizzano la progettazione europea
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