I Blog Sono Un Bene Pubblico

Post on 17-Dec-2014

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Obiettivo di questa presentazione è sintetizzare i contributi ricevuti evidenziando gli spunti di maggior rilevanza emersi dal dibattito inerente la condivisione della funzione di bene pubblico dei blog a contenuto professionale al fine di porre le basi per una condivisione progettuale del percorso da intraprendere.

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I Blog sono un bene I Blog sono un bene pubblico pubblico

Obiettivo di questa Obiettivo di questa presentazione è presentazione è

sintetizzare i sintetizzare i contributi ricevuti contributi ricevuti evidenziando gli evidenziando gli spunti di maggior spunti di maggior

rilevanza emersi dal rilevanza emersi dal dibattito inerente la dibattito inerente la condivisione della condivisione della

funzione di bene pubbfunzione di bene pubblico dei bloglico dei blog

a contenuto a contenuto professionale al fine di professionale al fine di porre le basi per una porre le basi per una

condivisione condivisione progettuale del progettuale del

percorso da percorso da intraprendereintraprendere

Il ContenitoreIl Contenitore

Se l'obiettivo non è il semplice scambio di Se l'obiettivo non è il semplice scambio di informazioni o di rendere pubblica una opinione, cosa informazioni o di rendere pubblica una opinione, cosa che già avviene, ma di elaborare conoscenzache già avviene, ma di elaborare conoscenza, , alloraallora

ciò che serve è un contenitore, una infrastruttura in grado non solo di contenere le conoscenze

condivise ma anche di dare loro forma e struttura e di favorirne la creazione sociale

Carlo Mazzucchelli – www.complexlab.it -

Io consiglierei una piattaforma su cui

condividere le proprie esperienze "WorkGroup" stile corporate blog........ ognuno scrive in base al suo tempo disponibile .. per il resto le entry del blog personale vengono prese dalla pagina rss ! Concentrare il tutto su

una unica isola più isole sulla

blogosfera = più possibilità di dispersione !

Enore Savoia -

www.enetweb.net - -

Per partire potrebbe essere un Blog/club nel quale a turno un professional posta un argomento e gli altri commentano dicendo la loro, magari riportando il

commento come articolo nel proprio blog.In questo caso a turno ciascuno avrebbe la visibilità per

postare e tutti fornirebbero contenuti e competenze.

L’imprenditore - http://limprenditore.blogspot.com - -

Il tag [technorati per esempio] è chiave per una struttura cosi', penso. Se

apriamo un dibattito su di un argomento, con il tag unico è

possibile ricostruire tutti i contributi su blog diversi. E'

poi possibile dare un feed all'argomento, al

sottoargomento [l'unica cosa centralizzata è mantenere un'univocità' di tag] ecc.

Dal feed è facilmente possibile ricostruire una pagina html stile portale

[se si vuole fare]

Gianluca Diegoli – www.minimarketing.it -

Network aggregatore istituzionalizzato aperto di professional. Sulla falsariga della mia proposta [ma

partito molto prima] il progetto editoriale Insalute [http://www.insalute.it - versione on line] e cartacea da

inizio 2007.Oltre 20 redattori, ognuno è responsabile di un'area

specifica [io mi occupo di c.s.r.].

Alberto Claudio Tremolada - www.bloggeraus.com -

I ContenutiI Contenuti

Varrebbe la pena di concentrarsi su progetti

specifici e limitati perchè è la continuità il grosso problema

quando si vogliono coinvolgere le persone....... L'idea è quindi

quella di chiedere microcontributi da

assemblare e poi rielaborare o pubblicare nelle modalità migliori [slideshare, youtube, wiki ecc]. In questo modo avvii

tanti micro progetti che poi chiudi. Alla fine l'insieme di

questi microprogetti indipendenti, crea una

interessante base di "sapere condiviso”

Maurizio Goetz - http://marketingusabile.blogspot.com

-

I contenuti dovrebbero consentire la massima libertà a chi partecipa di

affrontare i temi e gli aspetti che sente più vicino per competenza, esperienza

o interesse

Federica Dardi - http://legattediviaplinio.blogspot.com -

Comprenda anche gli altri processi Aziendali quali acquisti, c.s.r., internazionalizzazione, organizzazione, qualità, progettazione, vendite ecc. Nuova [la propria

attività resta fuori] condivisione di conoscenze, esperienze da formalizzare in documenti, formazione,

metodologie, ricerche, sistemi, studi ecc. che possano trovare applicazione pratica [o siano di riferimento] e dai

quali derivano risorse.Un soggetto di riferimento in rete e fuori,

guida/supporto soprattutto per le moltissime micro realtà esistenti in Italia.

Alberto Claudio Tremolada - www.bloggeraus.com -

Proporrei però di scegliere un ambito tematico di interesse corrente e che possa fare da attrattore generale per quanti in Italia non hanno ancora

rinunciato a costruire e proporre modelli e approcci marketing indipendenti da quelli tipicamente

anglo-sassoni....... mi focalizzerei sul marketing one-to-one associato ai social network, il marketing

esperienziale e/o emozionale ma anche su Marketing e SL

Carlo Mazzucchelli – www.complexlab.it -

Partecipazione & Partecipazione & MotivazioneMotivazione

Io naturalmente posso contribuire, il problema è

sempre il tempo..... non so quanti professionisti non

blogger vogliano condividere veramente

qualcosa, che poi se facciamo una cosa basata troppo sul bilancino, non

funziona di sicuro

Gianluca Diegoli – www.minimarketing.it -

La collaborazione non è più l'elemento chiave degli ambiti comunitari in rete. Molto più

importante è oggi l'incentivazione e l'auto-

motivazione/incentivazione alla partecipazione....... Il

manifesto e il lavoro di ricerca devono poter dar luogo ad una offerta o a iniziative dalle quali

le persone che partecipano intravedano dei benefici anche personali [un libro , un evento,

centri di competenza, ecc.]

Carlo Mazzucchelli – www.complexlab.it -

La condivisione della conoscenza è poco praticata in Italia.

L'idea mi pare buona, per la mia esperienza il problema è che la condivisione [di qualsiasi cosa] in ambito

professionale a tutti pare buona, poi quando si comincia a cercare di farla iniziano i paletti, le piccole gelosie, la

voglia di emergere L’imprenditore -

http://limprenditore.blogspot.com - -

L'idea di base è quella di trovare il modo di motivare le persone a partecipare attraverso l'assegnazione di

'crediti' trasformabili in benefici e vantaggi personali reali.............. L'assegnazione di 'crediti'

trasformabili in vile denaro mi ricorda un pò il modello di nimboo.net, al quale si potrebbe fare riferimento.

Giovanni Gog -

http://usergeneratedmarketing.blogspot.com -

Condividere, contribuire e partecipare interessa, ma che non sia fine a se stesso e ci siano ritorni per tutti [non meriti, vantaggi, visibilità per pochi

come spesso accade]

Alberto Claudio Tremolada - www.bloggeraus.com -

Si ringrazia inoltre per il contributo fornito:Fabrizio Olati -

http://marketingfieristico.blogspot.com -Giuseppe Mazza –

http://commeurope.splinder.com –Matteo - http://mktg4nerds.wordpress.com –

Titti Zingone - http://marketingpark.blogspot.com –

........................ tutti coloro che vorranno contribuire, dissentire, confrontarsi..................

Pier Luca Santoro

Esperto di marketing, comunicazione & sales intelligence. Dal 1987 in poi é stato responsabile del marketing e dell’organizzazione commerciale di grandi imprese [Star, Giuliani, Bonomelli].

Dal 1998 opera come consulente per progetti di posizionamento strategico, organizzazione, comunicazione & formazione per aziende pubbliche e private, associazioni di categoria e amministrazioni pubbliche.

Autore di pubblicazioni sul marketing, l’analisi di mercato, attualità manageriali & redattore di un giornale on line professionale

www.marketingblog.it

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