Post on 08-Jul-2020
transcript
IL RUOLO DEL CHIMICOnei Controllinei Controlliper la tutela
dell’Ambiente e della Salute
Dott.ssa Francesca FerrieriARPA Puglia BARI
f.ferrieri@arpa.puglia.itBari, 11 Aprile 2017
La CHIMICA tra le discipline scientifiche …
L'alto livello di qualità della vita di cui oggi possiamo beneficiare può essere attribuito ai progressi della scienza, in particolare della
CHIMICA
La CHIMICA studia la composizione e le proprietà della materia, che può essere definita come tutto ciò che occupa spazioe possiede massa
Quasi tutto ciò che tocchiamo, mangiamo, beviamo o introduciamo all'interno del nostro organismo per alimentarci o curare malattie porta il segno della ricerca in
I chimici cercano di rispondere a domande sulle proprietà delle sostanze e sulla loro composizione, ma tentano anche di comprendere il modo in cui le sostanze si modificano, spesso radicalmente, quando interagiscono tra loro attraverso le reazioni chimiche.
malattie porta il segno della ricerca in campo chimico.
I chimici cercano di rispondere a domande sulle proprietà delle sostanze e sulla loro composizione, ma tentano anche di comprendere
Tutti gli oggetti reali, le rocce, gli animali, le piante, sono esempi di materia
Quasi tutto ciò che tocchiamo, mangiamo, beviamo, di cui ci vestiamo o che introduciamo all'interno del nostro organismo per curare malattie porta il segno della ricerca in campo chimico.
composizione, ma tentano anche di comprendere il modo in cui le sostanze si modificano, spesso radicalmente, quando interagiscono tra loro attraverso le REAZIONI CHIMICHE
… le sostanze si modificano …
Il PETROLIO, utilizzato come materia prima
… da 1 barile di PETROLIO
Il PETROLIO, utilizzato come materia prima dall’industria chimica, può diventare molti
prodotti differenti e molto utili, attraverso diverse trasformazioni
… molte le applicazioni della CHIMICA nel mondo del lavoro …
Agricoltura Cosmetica
FarmaceuticaFarmaceuticaColoranti
Materie Plastiche
Detergenti
Produzioni alimentari
Il lavoro del CHIMICO nel campo dei CONTROLLI
per la Tutela della Salute e dell’Ambiente
Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione dell’Ambiente
Oltre l’80% delle attività riguardano aspetti legati alla CHIMICA
… tra le funzioni svolte:
� Controllo di fonti e fattori di inquinamento delle matrici ambientali
� Monitoraggio della qualità dell’aria, delle acque, del suolo
� Controllo ufficiale degli Alimenti di origine vegetale allo scopo di tutelare la salute e gli interessi dei consumatori
L'inquinamento è un'alterazione di origine antropica o naturale
dell’ambiente.
Esistono diversi tipi di inquinamento, che possono essere
classificati o in base al sito inquinato o in base all’agente
inquinante.
Sito inquinato:
Idrico
Atmosferico
Del suolo
Agente inquinante:
Chimico
Fisico
BiologicoDel suolo
Domestico
Urbano
Fisico
Biologico
Termico
Radioattivo
Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione
dell’Ambiente
SALVAGUARDIA, TUTELA E MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ AMBIENTALE DELLE
RISORSE IDRICHE
… gran parte dell’attività dell’ARPAriguarda
CONTROLLO E MONITORAGGIO AMBIENTALE
DELLA QUALITA’ AMBIENTALE DELLE RISORSE IDRICHE
Ciò rientra negli obiettivi della Direttiva Europea 2000/60/CE che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acqua: occorre sempre più Acqua di buona qualità e, dunque, una politica di tutelae di uso sostenibile delle risorse idriche comunitarie
Tutti hanno bisogno di acqua, non soltanto per bere.
L’acqua è la chiave della vita.
E’ una risorsa indispensabile per lo sviluppo, per l’umanità ed il resto del mondo vivente.
Risorsa Acqua
Tutti hanno bisogno di acqua, non soltanto per bere.L’acqua non è un prodotto commerciale al pari di altri, bensì un patrimonio che va protetto, difeso e trattato come tale
Scopo delle politiche: evitare, per quanto possibile, il suo deterioramento a lungo termine, sia per gli aspetti
quantitativi che per quelli qualitativi:Mantenere e Migliorare
l’ambiente acquatico dell’intera comunità
EVOLUZIONE DELLA NORMATIVA
• Fino agli anni ‘70 - fase della non significatività :le risorse sono considerate illimitate e non sono tutelate
• Anni ‘80 - fase della regolamentazione:• Anni ‘80 - fase della regolamentazione:la tutela è esclusivamente affidata alla legislazione che reprime gli abusi
• Anni ‘90 - fase del miglioramento continuo
Direttive/ Decreti Ministeriali/Decreti Legislativi
TESTO UNICO AMBIENTALET.U.A.
Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152"Norme in materia ambientale" "Norme in materia ambientale"
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88del 14 aprile 2006 - Supplemento Ordinario n. 96
Ha inglobato varie disposizioni in materia ambientale (rifiuti, scarichi idrici, emissioni
in atmosfera, …)
QUALI LE RISORSE IDRICHE ?
Acque superficiali:(fiumi, laghi, mare, laghi costieri, …)
Acque reflue Acque sotterranee
Acque di balneazione
Acque reflue
Acque destinate al consumo umano
ACQUE SUPERFICIALICIS
Corpi Idrici Superficiali
(fiumi, torrenti, laghi, mare, laghi costieri,… )
possono venire “compromessi” da inquinanti derivanti dall’attività antropica: scarichi urbani o industriali, uso di fitofarmaci e
fertilizzanti in agricoltura, …
Sono direttamente accessibili e visibili ai nostri occhi
Alcuni CIS sono destinati ad usi specifici: es. Produzione di Acqua Potabile
MONITORAGGIO dei CIS:Ha lo scopo di Classificare in funzione degli obiettivi di Qualità
(SQA: Standard di Qualità Ambientale)
SQA si intendela concentrazione di un particolare inquinante o
gruppo di inquinanti che non deve essere superata, per
tutelare la salute umana e l'ambiente.
La normativa fissa gli SQA per diverse sostanze, tra cui La normativa fissa gli SQA per diverse sostanze, tra cui
quelle ritenute
PRIORITATRIE (P) e PERICOLOSE PRIORITARIE (PP)
MONITORAGGIO CIS:… a che serve ?
E’ un efficace strumento per la conoscenza dello stato dell'ambiente acquatico ed un valido supporto alla pianificazione territoriale ai fini del suo risanamento
Serve alla CLASSIFICAZIONE in base allo STATO DI QUALITA’ che può essere :
elevato buono sufficiente scarso cattivoelevato buono sufficiente scarso cattivo
Ogni Regione individua e fornisce la mappa dei siti da sottoporre a MONITORAGGIOin base alle pressioni significative per fonti di inquinamento.OBIETTIVI DEL MONITORAGGIO:1) impedire il deterioramento dello stato di tutti i corpi idrici superficiali 2) ripristinare i corpi idrici degradati3) raggiungere un “buono” Stato Ambientale
sono nascoste e si muovono nel sottosuolo, compiendo un percorso governato dalla gravità e dalle caratteristiche geologiche delle rocce e dei terreni da esse attraversate
sono una risorsa pregiata che va protetta da varie fonti di inquinamento
Acque sotterranee
L’inquinamento delle falde può avvenire in modi diversi, da sorgenti diffuse o puntuali:L’inquinamento delle falde può avvenire in modi diversi, da sorgenti diffuse o puntuali:- siti industriali o ex industriali- vecchie discariche di rifiuti- serbatoi interrati per lo stoccaggio di idrocarburi- agricoltura (uso di sostanze fertilizzanti e di fitofarmaci)
Il monitoraggio delle falde è un obbligo di legge. Viene fatto con prelievi da pozzi e piezometri e successive analisi chimiche
ACQUE DI BALNEAZIONE
Sono oggetto di controllo durante la stagione estiva per assicurare ai cittadini che non vi siano rischi per la loro salute
dal 1 Aprile al 30 Settembre
In caso di esiti sfavorevoli per situazioni anomale viene data comunicazione al Sindaco che dispone il divieto di balneazione
dal 1 Aprile al 30 Settembre
ACQUE REFLUE …
Con lo sviluppo della moderna società industriale e con il miglioramento della qualità della vita sono di pari passo aumentati i consumi di acqua: oltre ad un vertiginoso aumento della richiesta per il settore industriale e agricolo, è aumentata significativamente anche la agricolo, è aumentata significativamente anche la richiesta per uso domestico. In aggiunta ad un aumento quantitativo della richiesta d'acqua, si è verificata anche una crescente richiesta di acqua di "buona qualità". Le attività antropiche di norma utilizzano acqua di buona qualità e la restituiscono (acque reflue) con caratteristiche qualitative peggiorate.
… ACQUE REFLUE
Le ACQUE dopo essere state utilizzate nei processi civili ed industriali contengono sostanze inorganiche ed organiche talvolta tossiche. Pertanto,prima di essere restituite all’ambiente (in corpi idrici, in fognatura, sul suolo) , devono essere sottoposte a processi di depurazione in grado di renderle compatibili con la capacità autodepurativa dei mari, dei laghi e dei fiumi.
I trattamenti di depurazione devono essere più intensi nel caso in cui i corpi idrici in cui avvengono gli scarichi, presentano una bassa qualità.
DEPURAZIONE ACQUE REFLUE
I controlli sulle acque reflue dopo il trattamento di depurazione vengono fatti in maniera sistematica per verificare il rispetto dei limiti tabellari previsti dalla normativa per la presenza dei diversi inquinanti rilevanti per la tutela dell’ambiente
ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO
Si intendono le Acque trattate e non trattate,destinate ad uso potabile, per la preparazione di cibi e bevande o per altri usi domestici, a prescindere dalla loro origine, siano esse fornite tramite una rete di distribuzione (fino al punto di consegna),mediante cisterne, in bottiglie o in contenitori
I campionamenti vengono effettuati dalle Aziende Sanitarie Locali.
contenitori
I controlli analitici vengono effettuati da ARPA
SCHEMA DEL PROCESSO DI POTABILIZZAZIONE
ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO
Il Decreto Legislativo N. 31/ 01 disciplina la qualità delle acque destinate al consumo umano al fine di proteggere la salute umana dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione delle acque garantendone la salubrità e la pulizia”.
Le acque destinate al consumo umano devono essere salubri e pulite, non devono contenere microrganismi e parassiti, né altre sostanze, in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana”
pulizia”.
Decreto Legislativo N. 31/ 01 controlli di RoutineACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO
Decreto Legislativo N. 31/ 01 controlli di Verifica
Decreto Legislativo N. 31/ 01
ACQUE MINERALI
“Sono considerate acque minerali naturali le acque che, avendo origine da una falda o giacimento sotterraneo, provengono da una o più sorgenti naturali o perforate e che hanno caratteristiche igieniche particolari e, eventualmente, proprietà favorevoli alla salute”. È questa la definizione ufficiale di acqua minerale secondo la legge italiana.
ACQUE MINERALIDECRETO 10 FEBBRAIO 2015Criteri di valutazione delle caratteristiche delle acque minerali naturali.
CRETO LEGISLATIVO 8 OTTOBRE 2011 , N. 176Attuazione della direttiva 2009/54/CE, sull'utilizzazione e la commercializzazione delle acque minerali naturali.
DECRETO LEGISLATIVO 25 GENNAIO 1992, N. 105Attuazione della direttiva 80/777/CEE relativa alla utilizzazione e alla commercializzazione delle acque minerali naturali
D.M. 12 NOVEMBRE 1992, N. 542Regolamento recante i criteri di valutazione delle caratteristiche delle acque minerali naturali.(Pubblicato nella Gazz. Uff. del 12 gennaio 1993, n. 8)
CIRCOLARE N° 19 MINISTERO DELLA SANITÀ 12/05/1993Vigilanza sulla Utilizzazione e la Commercializzazione delle Acque Minerali
DECRETO LEGISLATIVO 4 AGOSTO 1999, N. 339Disciplina delle Acque di Sorgente e modificazioni al decreto legislativo 25 gennaio 1992, n. 105, concernente le Acque Minerali Naturali, in attuazione della direttiva 96/70/CEE. (Pubblicato nella Gazz. Uff. del 1 ottobre 1999, n. 231)
DECRETO 11 SETTEMBRE 2003Attuazione della direttiva 2003/40/CE della Commissione nella parte relativa all'etichettatura delle acque minerali e delle acque di sorgente.DECRETO 29 DICEMBRE 2003Attuazione della direttiva n. 2003/40/CE della Commissione nella parte relativa ai criteri dei valutazione delle caratteristiche delle acque minerali naturali di cui al decreto ministeriale 12 novembre 1992, n. 542, e successive modificazioni, nonche' alle condizioni di utilizzazione dei trattamenti delle acque minerali naturali e delle acque di sorgente.(Pubblicato nella Gazz. Uff. del 31 dicembre 2003, n. 302)
DECRETO 24 MARZO 2005Gamme delle acque minerali naturali e delle acque di sorgente destinate alla somministrazione.(Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 5 Aprile 2005, n. 78)
INQUINAMENTO IDRICO
A causa della sua estrema fluidità e della sua estensione nel globo, l‘ACQUA costituisce, insieme all'atmosfera, uno dei veicoli più importanti dell'inquinamento ecologico.
L’inquinamento compromette la salute della flora e della fauna coinvolta, con gravi pericoli anche per gli della fauna coinvolta, con gravi pericoli anche per gli UOMINI
L’uomo ha sempre utilizzato il marecome un grande scarico naturale, ma per millenni ciò non ha comportato danni molto gravi. Fino ad un centinaio di anni fa i fiumi, insieme ai materiali strappati alle rocce, immettevano in mare le sostanzeorganiche contenute nelle acque residuali urbane.
Ma le sostanze organiche non erano troppo abbondanti e giunte al mare venivano rapidamente riutilizzate come nutrimento dagli organismi del plancton. I rifiuti erano relativamente poco dannosi essendo costituiti quasi esclusivamente da sostanze biodegradabili e da pochi elementi metallici. La capacità depurativa del mare superava la capacità inquinante delle sostanze immesse.
AUTODEPURAZIONE: il ruolo dell’OSSIGENO disciolto
L'acqua, in condizioni normali, è in grado di auto depurarsi grazie ad una certa quantità di ossigeno disciolto che, ad opera di batteri aerobi , ossida e trasforma le sostanze organiche in composti più semplici non inquinanti (come l'anidride carbonica, i nitrati, i fosfati, i solfati). Se nell'acqua arrivano grandi quantità di sostanze organiche, l’ ossigeno disciolto in acqua non è più sufficiente per ossidare tutte le sostanze inquinanti presenti, e si formano quelle sostanze nocive (il metano, l'ammoniaca, la fosfina-PH3-, acido solfidrico) che fanno scomparire ogni forma di vita (animale e vegetale)nell'acqua
È dunque indispensabile per la vita degli organismi un'adatta presenza di ossigeno disciolto.
INQUINAMENTO IDRICO: come avviene?
L’inquinamento idrico può avvenire:per via diretta, quando vengono riversate direttamente, nei corpi idrici, sostanze inquinanti senza alcun trattamento di depurazione;
per via indiretta, quando le sostanze inquinanti arrivano nei corpi idrici tramite
… la situazione è profondamente mutata:
per via indiretta, quando le sostanze inquinanti arrivano nei corpi idrici tramite aria e suolo (esempio per dilavamento del terreno in cui sono contenute sostanze nocive)
Rispetto a … IERI
OGGI
INQUINAMENTO IDRICO URBANO
Nell’ultimo secolo la popolazione mondiale è cresciuta enormemente e si è andata concentrando nelle aree urbane. Gli scarichi organici di produzione umana che derivano da: abitazioni, uffici, alberghi, scuole, impianti sportivi, … sono notevolmente aumentati
… se non sottoposti a trattamenti di depurazione andranno ad incidere sull'inquinamento idrico
… contengono sostanze come: cellulosa, sostanze proteiche, oli, urea, detergenti, …
INQUINAMENTO IDRICO INDUSTRIALE
Gli stabilimenti industriali si sono moltiplicati e nell’elenco dei loro rifiuti sono entrate sostanze chimiche artificiali non trasformabili, derivate dalla lavorazione delle materie plastiche, delle fibre sintetiche, di detergenti, insetticidi e pesticidi. Ai metalli tradizionali se ne sono aggiunti altri spesso molto tossici come il mercurio, il cadmio, il nichel, lo zinco, il cromo, l’arsenico.nichel, lo zinco, il cromo, l’arsenico.
… vengono prodotte sostanze inquinanti quali: acido nitrico, soda, acido fosforico, ammoniaca, acido solforico, acido cloridrico ecc. Inoltre, industrie quali cartiere, segherie e caseifici, nei cicli produttivi scaricano acque calde che causano la morte dei molti organismi viventi
Anche l’agricoltura ha cominciato a dare il proprio contributo immettendo nei fiumi acque contaminate da pesticidi e cariche di fosfati e nitrati contenuti nei fertilizzanti:tali sostanze favoriscono una crescita eccessiva di alghe e
INQUINAMENTO IDRICO AGRICOLO
crescita eccessiva di alghe e piante acquatiche
Questi contaminanti possono arrivare alle falde acquifere sotterranee e ai fiumi per dilavamento dei terreni.
… altre fonti di INQUINAMENTO IDRICO
Inquinamento naturale: è una fonte di inquinamento quasi irrilevante. Provocata da eventi atmosferici e stagionali, alluvioni e frane.
Inquinamento da idrocarburi:è causato soprattutto dal petrolioche fuoriesce dalle petroliere, danneggiate o naufragate, o che è presente negli scarichi delle acque usate per lavare le cisterne petrolifere.
Inquinamento termico:è un tipo di inquinamento che va diffondendosi sempre più. Ne è causa l'eccessivo impiego dell'acqua per raffreddare gli impianti di industrie, in particolar modo nelle centrali termoelettriche. Quindi, vengono rilasciate nell'ambiente enormi quantità di acqua a temperatura differente da quella in cui viene immessa e ciò provoca alterazioni delle condizioni fisiche dell'acqua con moria degli organismi viventi presenti.
L’aria non è un prodotto commerciale al pari di altri,
L’aria è vitale.
E’ una risorsa indispensabile, per l’umanità ed il resto del mondo vivente.
Risorsa Aria
altri, bensì un patrimonio che va protetto, difeso e trattato come tale.
Scopo delle politiche: evitare, per quanto possibile, il suo deterioramento a lungo termine, sia per gli aspetti
quantitativi che per quelli qualitativi:Mantenere e Migliorarela qualità dell’aria dell’intera
comunità
Risorsa Aria
Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa. Tale
Decreto Legislativo 155/2010
Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa. Tale Decreto legislativo, in vigore dal 30 settembre 2010, costituisce una sorta di testo unico sulla qualità dell’aria, abrogando la normativa previgente (D.Lgs.351/99, DM 60/2002, D.Lgs.183/2004, D.Lgs.152/2007, DM 261/2002).
valutazione e di gestionedella qualità dell'aria ambiente
Il Decreto istituisce un quadro normativo unitario in materia di valutazione e di gestione della qualità dell'aria ambiente finalizzato a:
a) individuare obiettivi di qualità dell'aria ambiente volti a evitare, prevenire o ridurre effetti nocivi per la salute umana e per l'ambiente nel suo complesso;
b) valutare la qualità dell'aria ambiente sulla base di metodi e criteri comuni su tutto il territorio nazionale;
c) ottenere informazioni sulla qualità dell'aria ambiente come base per individuare le misure da adottare per contrastare l'inquinamento e gli effetti nocivi dell'inquinamento sulla salute umana e sull'ambiente e per monitorare le tendenze a lungo termine, nonche' i miglioramenti dovuti alle misure adottate;
d) mantenere la qualità dell'aria ambiente, laddove buona, e migliorarla negli altri casi;
Decreto Legislativo 155/2010
d) mantenere la qualità dell'aria ambiente, laddove buona, e migliorarla negli altri casi; e) garantire al pubblico le informazioni sulla qualità dell'aria ambiente; f) realizzare una migliore cooperazione tra gli Stati dell'Unione europea in materia di
inquinamento atmosferico. Il Decreto decreto stabilisce:
a) i valori limite per le concentrazioni nell'aria ambiente di biossido di zolfo, biossido di azoto, benzene, monossido di carbonio, piombo e PM10;
b) i livelli critici per le concentrazioni nell'aria ambiente di biossido di zolfo e ossidi di azoto; c) le soglie di allarme per le concentrazioni nell'aria ambiente di biossido di zolfo e biossido di
azoto; d) il valore limite, il valore obiettivo, l'obbligo di concentrazione dell'esposizione e l'obiettivo
nazionale di riduzione dell'esposizione per le concentrazioni nell'aria ambiente di PM2,5;e) i valori obiettivo per le concentrazioni nell'aria ambiente di arsenico, cadmio, nichel e
benzo(a)pirene.
INQUINAMENTO ARIA
A causa della sua estrema fluidità e della sua estensione nel globo, l‘ARIA costituisce, insieme all'acqua, uno dei veicoli più importanti dell'inquinamento ecologico.
All'origine dell'inquinamento dell'aria c'è l'attività dell'uomo che con le industrie, il riscaldamento e le automobili causa l'immissione nell'aria di gas nocivi quali: ossido di carbonio, anidride solforosa, ossidi di azoto, benzene, ozono e polveri sottili. L’inquinamento dell’aria è un problema globale che riguarda però principalmente l’Europa e gli altri paesi industrializzati, quelli emergenti e gli altri in via di sviluppo. E’ concentrato principalmente nelle grandi aree urbane nelle quali via di sviluppo. E’ concentrato principalmente nelle grandi aree urbane nelle quali l’elevata presenza di popolazione e le attività a essa legate causano un’elevata concentrazione ed emissione di inquinanti nell’aria. Le principali cause sono la crescente antropizzazione del territorio con esigenze sempre maggiori di fonti di energia, di mobilità e di sviluppo industriale che sono la principale causa del cattivo stato dell’aria. In secondo luogo contribuiscono all’emissione dei gas inquinanti anche i vari settori produttivi , ma in modo differenziato. Nell’aria vengono immesse numerose sostanze quali: ossido di carbonio, anidride solforosa, ossidi di azoto, benzene, ozono e polveri sottili, ma quelle più presenti e dannose sono senza dubbio l’ozono (O3), il particolato atmosferico (PM10: materiale particellare con diametro aerodinamico di dimensione minore di 10 milionesimi di metro), e il biossido di azoto (NO2).
POLVERI SOTTILI:
fibre, particelle carboniose, metalli, silice, inquinanti liquidi o solidi
Possono essere paragonate a un killer lento e silenzioso, sono così piccole da poter essere inalate e man mano si accumulano nel sistema respiratorio. Quando si parla di polveri sottili di solito si fa riferimento alle cosiddette PM 10 ma negli ultimi dieci anni gli scienziati hanno messo in evidenza un’altra forma di inquinamento legato alle polveri sottili da un diametro minore, le PM 2,5.
La sigla PM10 (Particulate Matter o Materia Particolata, cioè in piccole particelle) identifica una delle numerose frazioni in cui viene classificato il particolato, quel materiale presente nell'atmosfera in forma di particelle microscopiche, il cui diametro aerodinamico
(ovvero corrispondente al diametro di un'ipotetica sferetta di densità uguale a 1 g/cm³ ugualmente veicolata dall'aria) è uguale o inferiore a 10 µm, ovvero 10 millesimi di millimetro.È costituito da polvere, fumo, microgocce di sostanze liquide denominato in gergo tecnico aerosol: esso, infatti, è un insieme di denominato in gergo tecnico aerosol: esso, infatti, è un insieme di particolati, ovvero particelle solide e liquide disperse nell'aria con dimensioni relativamente piccole. Queste particelle presenti nell'atmosfera sono indicate con molti nomi comuni: polvere e fuliggine per quelle solide, caligine e nebbia per quelle liquide.
INQUINAMENTO DELL’ ARIAIn tutta Europa, queste sostanze sono immesse da diversi fattori :• i trasporti 36% (2/3 è stradale);• l’industria 26%;• l’industria civile 17%;• l’agricoltura 11%per i precursori (sostanze organiche volatili):• i trasporti 68% (3/4 è stradale)• l’industria 14%• produzione di energie 9%• il settore civile 8%I trasporti sono i principali autori dell’inquinamento atmosferico. Ciò riguarda soprattutto le grandi I trasporti sono i principali autori dell’inquinamento atmosferico. Ciò riguarda soprattutto le grandi città dove la densità di popolazione e il trasporto raggiungono livelli elevati. Vi è una sempre maggiore richiesta di veicoli da parte della popolazione mondiale (2,8% media annua), ma fortunatamente non vi è più unelevato contenuto di benzene e piombo nel carburante.La maggior parte dei trasporti di merci viene effettuata da camion (61,5%), 11,5% sulla ferrovia e 21, 7% per cabotaggio.I danni possono avere conseguenze su due fronti: quello ambientale e quello che riguarda la salute dell'uomo
�� EFFETTO SERRAEFFETTO SERRA
�� PIOGGE ACIDEPIOGGE ACIDE
CONSEGUENZE AMBIENTALI DELL’INQUINAMENTO DELL’ARIA
��BUCO NELL’OZONOBUCO NELL’OZONO
�� SMOGSMOG
L’ effetto serra è causato dall’aumento della concentrazione di alcuni
gas presenti nell’atmosfera (CO2, CH4, N2O) che assorbono le
radiazioni termiche emesse dalla superficie terrestre irradiata dal sole,
per cui il calore che entra non riesce ad uscire con altrettanta facilità.
L’effetto serra
per cui il calore che entra non riesce ad uscire con altrettanta facilità.
Ne deriva un aumento della temperatura, dell’umidità e della
concentrazione dei gas nocivicon conseguente surriscaldamento degli
strati bassi dell’aria e assottigliamento della fascia dell’ozono.
L’incremento dei “gas serra” (in particolare di CO2) è determinato dalle
attività dell’uomo che ne generano le emissioni. L’industria e i trasporti
immettono nell’atmosfera oltre 6 miliardi di tonnellate di CO2.
La deforestazione è ulteriore causa di incremento di questo gas. La sua
concentrazione nell’aria è passata da 280 ppm (prima della rivoluzione
industriale) a 368 ppm (nell’anno 2000).industriale) a 368 ppm (nell’anno 2000).
Anche il metano ha subito un rapido incremento: nell’ultimo decennio la sua concentrazione nell’atmosfera è aumentata in media dell’1% l’anno.
i Paesi firmatari si impegnano a comunicare
annualmente le emissioni di gas serra
(biossido di carbonio, metano, ossidi di
azoto, esafluoruro di zolfo,
idrofluorocarburi, perfluorocarburi) e a
prendere opportuni provvedimenti per
limitarle.
Secondo stime dell’IPCC (Intergovernment Panel on Climate Change) la
temperatura globale del pianeta è destinata a crescere in modo significativo e
ciò porterebbe a cambiamenti climatici globali. Le previsioni sono controverse,
ma le conseguenze potrebbero essere:
• Inaridimento di alcune terre
• Fusione dei ghiacciai
• Aumento del livello dei mari
• Immersione di alcune città costiere• Immersione di alcune città costiere
• Aumento del vapore acqueo nell’atmosfera
• Piogge abbondanti
• Inondazioni e alluvioni
Variazioni termiche negli ultimi 150 anni
PIOGGE ACIDE
CAUSEIl biossido di zolfo e gli ossidi di azoto reagendo con il vapore acqueo si
trasformano rispettivamente in acido solforico e acido nitrico, provocando il
fenomeno delle PIOGGE ACIDE, responsabile di danni agli organismi viventi.
EFFETTIInteressano la vegetazione, gli ecosistemi idrici, le opere murarie (in particolare
il patrimonio artistico) e la salute.
Le acque acide, giungendo al suolo, provocano la liberazione di metalli tossici da composti normalmente insolubili e sottraggono al suolo sostanze essenziali alle piante, esponendole a malattie e parassiti
Danni da inquinanti atmosferici
Il carbonato di calcio, costituente fondamentale del marmo, in presenza di acido solforico si trasforma in solfato di trasforma in solfato di calcio che, essendo più solubile, si lascia facilmente dilavare.
BUCO nell’OZONOSFERA
L’Ozono (O3) è un gas la cui molecola è formata da tre atomi di Ossigeno.
L’Ozono troposferico è presente soprattutto nello smog fotochimico. Questo si verifica in estate, in presenza di alta insolazione, bassa velocità del vento e temperatura superiore a 18°C. Si forma in seguito all’azione dei raggi solari su ossidi di azotoe idrocarburiemessi dagli scarichi dei veicoli, con produzione ossidi di azotoe idrocarburiemessi dagli scarichi dei veicoli, con produzione di gas chimicamente reattivi (uno di questi è l’ozono). Questo tipo di smog provoca irritazione degli occhi, delle vie respiratorie e gravi danni alla vegetazione.Se si trova a basa quota, danneggia la vegetazione e, negli esseri umani, provoca irritazioni della bocca, della gola e degli occhi.
Dal 1950 ad oggi la % di Ozono è aumentata dell’1-2% l’anno.
Ad alte quote, L’Ozono stratosfericoha l’importante ruolo di
assorbire dal 95 al 98% delle radiazioni UV del Sole.
L’impoverimento dell’ozono stratosferico comporta quindi
rischi per la salute ed in particolare aumento di manifestazioni
oncogene per la pelle (melanomi) e depressione del sistema
immunitario.
Senza l’Ozono stratosferico la vita sulla Terra non sarebbe possibile.
Dalla fine degli anni’70, si è osservato un assottigliamento dello strato di Ozono
sopra l’Antartide.
Tra i responsabili ci sono i cosiddetti CFC (clorofluorocarburi) : gas stabili, non
tossici e non infiammabili, molto usati come refrigeranti nei frigoriferi e nei
condizionatori d’aria e, per il loro basso peso molecolare, come propellenti nelle
bombolette spray.
Per porre rimedio a questo problema e limitare i danni provocati da
questi gas il cui tempo di permanenza nell’atmosfera è di decine di anni,
la Comunità Internazionale, ha deciso di mettere al bando il loro uso
(PROTOCOLLO di MONTREAL - 1987).
I sostitutivi dei CFC non danneggiano l’ozonosfera, tuttavia contribuiscono
all’aumento dell’effetto serra. Essi sono inoltre molto costosi e i Paesi in
via di sviluppo non li utilizzano.
Il suolo non è un prodotto commerciale al pari di
Il suolo anch’esso è una risorsa indispensabile per lo sviluppo, per l’umanità ed il resto del mondo vivente.
Risorsa Suolo
Il suolo non è un prodotto commerciale al pari di altri, bensì un patrimonio che va protetto, difeso e trattato come tale.
Scopo delle politiche: evitare, per quanto possibile, il suo deterioramento a lungo termine, sia per gli aspetti quantitativi che per quelli qualitativi:
Mantenere e Migliorarela qualità del suolo dell’intera comunità
Caratteristiche del terreno :Composizione: sistema eterogeneo
Gas:
15%-35%
Fraz.Organica:
5%-12%
Acqua:
15%-35%
Fraz. Minerale (inorganica)
38%-45%
Fase inorganica
La componente inorganica è formata per lo più da silicati o alluminosilicati, quali:• Quarzo• Argille• Ortoclasio• Ortoclasio• Epidoto• Albite• Magnetite• carbonati di calcio e magnesio• ossidi di magnesio• titanio
Fase gassosa
• principali gas presenti in atmosfera (N2, O2, CO2)
• composizione dipendente da attività biologica e volatilizzazione dei contaminanti
Fase liquida
• soluzione acquosa proprietà e caratteristiche dipendenti da interazioni con fase solida e gassosa e da trasformazioni biologiche
-speciazione – solvatazione
• presenza di soluti (organici ed inorganici )
Frazione organica
• componenti organiche viventi (5%)
• Radici (10%)
• componenti organiche morte (85%)
humus:
prodotto stabile della biodegradazione della sostanza organica
Fase solida1. Frazione minerale (inorganica ) : componente principale
2. Scheletro: struttura portante particelle con diametro> 2 mm pietrisco
3. Terra fina: particelle con diametro<2 mm
• ghiaia : 0,2 mm< Ø <2mm
Reattività: inerte, praticamente nulla
scarsa possibilità contaminazione
• sabbia : 0,02 mm< Ø <0,2 mm Granulometria: grossolana
Reattività: scarsa
ridotte possibilità contaminazione
• limo : 0,002 mm< Ø <0,02 mm Granulometria: bassa
Reattività: intermedia
• argilla : Ø <0,002 mm Granulometria: fine
Reattività elevata: (densità cariche negative superficiali)
elevato rischio di contaminazione, soprattutto della frazione
L’inquinamento del suolo è un fenomeno meno conosciuto,
meno evidente ed anche meno studiato rispetto
all’inquinamento delle acque e dell’aria.
La sua minore notorietà è imputabile a diverse ragioni:
L’inquinamento del suolo ha effetti meno immediati sull’uomo
rispetto, ad esempio, all’inquinamento atmosferico;
L’inquinamento del suolo è meno appariscente rispetto
Caratteristiche dell’Inquinamento del Suolo
L’inquinamento del suolo è meno appariscente rispetto
all’inquinamento di un corso d’acqua dovuto a scarichi fognari
industriali;
Il suolo è un ecosistema meno conosciuto e studiato rispetto
agli ecosistemi acquatici.
� RIFIUTI SOLIDI
� RIFIUTI LIQUIDI
Cause dell’Inquinamento del Suolo
� RIFIUTI LIQUIDI
� RIFIUTI GASSOSI
I rifiuti solidi sono la carta, il vetro, la plastica, pile scariche, medicinali scaduti e rifiuti organici. Alcuni sono rifiuti medicinali scaduti e rifiuti organici. Alcuni sono rifiuti biodegradabili (rifiuti organici) , altri invece no (carta, vetro, e altri).Questi ultimi, per essere smaltiti, vengono buttati nelle discariche.
In certi paesi, forse come il nostro, esiste un altro tipo di smaltimento: la raccolta differenziata.
Altri tipi di rifiuti prodotti dall'uomo sono i rifiuti liquidi che comprendono: insetticidi, fertilizzanti, concimi chimici, mercurio, medicinali liquidi scaduti, liquidi di pile usate.
Questi rifiuti si sono rivelati molto dannosi per l'ambiente poiché inquinano l'acqua delle falde.
Ci sono anche i rifiuti gassosi come il CFC che viene
espulso dalle bombolette al momento dell'uso.
• Le diverse attività antropiche possono determinare l’ingresso di inquinanti nell’aria;• Dall’aria, gli inquinanti ricadono sulla superficie terrestre sotto forma di pulviscolo, o pioggia e neve;• Tali manifestazioni atmosferiche
Riassumendo …
• Tali manifestazioni atmosferiche determinano la contaminazione di suolo e acquainnanzitutto.
IL PRINCIPIO COMUNITARIOrecepito dalla normativa nazionale IL PRINCIPIO COMUNITARIO
recepito dalla normativa nazionale … “ CHI INQUINA PAGA”
I rifiuti tossici industriali:I rifiuti tossici industriali:�� Le industrie si liberano dei rifiuti tossici derivanti dalle diverse Le industrie si liberano dei rifiuti tossici derivanti dalle diverse
lavorazioni attraverso discariche speciali. Tuttavia alcuni tipi di lavorazioni attraverso discariche speciali. Tuttavia alcuni tipi di rifiuti tossici finiscono nei fiumi, con i liquami di fogna.rifiuti tossici finiscono nei fiumi, con i liquami di fogna.
�� Tra i rifiuti tossici dell’industria chimica troviamo:Tra i rifiuti tossici dell’industria chimica troviamo:
I I metalli pesanti metalli pesanti (mercurio, usato spesso come fungicida; (mercurio, usato spesso come fungicida; piombo, usato nelle batterie, nei proiettili, nelle vernici e nelle piombo, usato nelle batterie, nei proiettili, nelle vernici e nelle benzine; cadmio, usato nei rivestimenti di metallo, a volte come benzine; cadmio, usato nei rivestimenti di metallo, a volte come colorante e in alcuni tipi di batterie). colorante e in alcuni tipi di batterie). benzine; cadmio, usato nei rivestimenti di metallo, a volte come benzine; cadmio, usato nei rivestimenti di metallo, a volte come colorante e in alcuni tipi di batterie). colorante e in alcuni tipi di batterie).
�� Gli Gli ossidi metallici ossidi metallici e i sottoprodotti dell’industria farmaceutica. e i sottoprodotti dell’industria farmaceutica.
�� Idrocarburi tossici Idrocarburi tossici (usati per produrre insetticidi tipo il DDT o (usati per produrre insetticidi tipo il DDT o nelle lavorazioni di plastiche e vernici) nelle lavorazioni di plastiche e vernici)
�� Il Il cromocromo (usato per la "cromatura" dei metalli, nella lavorazione (usato per la "cromatura" dei metalli, nella lavorazione di pelli e nelle acque di raffreddamento delle industrie. di pelli e nelle acque di raffreddamento delle industrie.
�� Tutte queste sostanze si stanno accumulando nel ciclo Tutte queste sostanze si stanno accumulando nel ciclo dell’acqua.dell’acqua.
Caratteristiche contaminanti
Composti organici
• Ampio spettro di sostanze
– idrocarburi derivati del petrolio
– VOC - Composti Organici Volatili (es. solventi)
– SOC - Composti Organici Semivolatili (es. IPA, fenoli, alcoli aromatici)
– pesticidi, fitofarmaci, antiparassitari
– PCB (bifenili policlorurati) C12H(10-x)Clx
• Presenza• Presenza
– fase gassosa : vapori nell’aria interstiziale volatilità
– fase liquida
• disciolti in soluzione acquosa solubilità
• In fase liquida non acquosa (NAPL : “non acqueous phase liquid”) sostanze poco solubili
– fase solida: adsorbiti su matrice terreno ( isoterme di adsorbimento ,coefficienti di ripartizione suolo/acqua )
Effetti dell’inquinamento
Diretti
• Modifica delle caratteristiche proprie del terreno
– utilizzo agricolo : coltivazioni
– utilizzi estetici e ricreativi
• Rischi per l’uomo per contatto accidentale : agenti infettivi, maleodoranti, tossici,infiammabili
Indiretti
• Modifica caratteristiche comparti ambientali : trasmissione e trasporto inquinanti• Modifica caratteristiche comparti ambientali : trasmissione e trasporto inquinanti
1. Atmosfera
2. Acque sotterranee e/o superficiali
3. Catene alimentari
interazione diretta ed indiretta:
• popolazione
• animali e vegetali
• risorse ambientali (aree protette)
• risorse economiche (terreni agrari, edificabili)
Il lavoro del CHIMICO nel campo dei CONTROLLICONTROLLI
per la Tutela della Salute e Ambiente
Il lavoro analitico del CHIMICO
… alcuni dei parametri/inquinanti controllati nelle acque
Derivano per lo più agli scarichi industriali. Possono diminuire la solubilità dell’ Ossigeno e provocare alterazioni patologiche oppure la scomparsa di alcune specie viventi.
pHindica un inquinamento da
ACIDI E BASI FORTI
alterazioni patologiche oppure la scomparsa di alcune specie viventi.
HClAcido cloridrico
NaOHIdrossido di sodio
derivano dagli escrementi animali e dai residui alimentari
Parametri legati agli Inquinanti fecali:
In condizioni aerobiche viene consumato O2 per formare:CO2,NO3
-
PO34-
SO2,
In condizioni anaerobiche si formano:CH4NH3H2SPH3
Sostanze inorganiche tossiche
Cianuro, presente come HCN Usato nell’industria della placcatura dei metalli, nelle miniere Forma complessi con i metalli
Ammoniaca , presente come NH4+ Prodotto di processi di degradazione di rifiuti organici azotati
Solfuro di idrogeno H2S Solfuro di idrogeno H2S Prodotto di processi di degradazione anaerobica di composti organici con zolfo, acque vulcaniche, da industrie della carta, concerie.
Nitrito , NO2-Prodotto di processi di degradazione batterica di organici azotati. Sono pericolosi perché si legano all’emoglobina rendendola incapace di trasportare l’ossigeno
Cd: si trova nelle zone portuali
Pb: deriva da emissioni da veicoli, vernici, saldature.Nelle acque potabili viene rilasciato dalle vecchie tubature in piombo.
Cr: deriva da tubature cromate o da industrie che producono acciaio inox, vernici e tinture
METALLI: origineAltre Sostanze inorganiche tossiche
acciaio inox, vernici e tinture
Hg: componente in tracce nei minerali, nell’industria elettrolitica del cloro, nei pesticidi come composto organico, nei laboratori, materiale odontoiatrico, batterie, prodotti farmaceutici
Sn: i composti organici sono usati come fungicidi, antimuffa, stabilizzanti della plastica e PVC, pesticidi, battericidi e fungicidi (tributilstagno, TBT)
Cr la forma più pericolosa è il Cr VI (causa di anemia anche in bassissime concentrazioni)Hg (rientra nella catena alimentare dell'uomo attraverso il pesce e può arrecare danni neurologici,teratogeni, genetici e può condurre anche alla morte)Cd (danneggia reni e ossa; è potenziale causa di cancro al polmone per gli esseri umani. Il cibo è la principale fonte di esposizione al cadmio per la popolazione)Pb (provocatore del saturnismo, grave patologia che causa problemi ai reni e al fegato e può produrre crisi nervose)
METALLI: effetti
e al fegato e può produrre crisi nervose)Hg (danni neurologici, teratogeni, genetici) As (è tossico ed è un possibile carcinogeno)
possono bloccare l'azione catalitica degli enzimi dell'organismo determinando avvelenamenti o la morte.
Le industrie che usano questi metalli nelle loro lavorazioni, prima di scaricare le acque, devono eliminarli con i loro impianti di depurazione
METALLI NELLE ACQUE REFLUE
Fosfati e Polifosfati , Composti Azotati
Sono presenti nei fertilizzanti, detersivi. Sono FITONUTRIENTI e causano la enorme crescita di alghe nelle acque superficiali (eutrofizzazione). La flora acquatica in gran parte muore depositandosi sul fondo, decomponendosi e perciò consumando notevoli quantità di ossigeno.
Sostanze inorganiche nocive
Quando nella massa d'acqua si determina un Quando nella massa d'acqua si determina un deficit di ossigeno, si iniziano a liberare i prodotti della decomposizione anaerobica con conseguente morte della fauna per
asfissia. Il corpo idrico così si intorbidisce limitando la penetrazione della luce in
profondità peggiorando ulteriormente la situazione.
sono sostanze di varia natura che rendono torbida l'acqua ed intercettano la luce solare.
Una volta depositati sul fondo, impediscono lo sviluppo della vegetazione.
SOLIDI SOSPESI
lo sviluppo della vegetazione.
La richiesta chimica di ossigeno o COD (Chemical Oxygen Demand)Il suo valore, espresso in
Parametri per stimare il tenore di sostanze organiche inquinanti delle acque reflue
Il tenore di sostanze organiche biodegradabili viene comunemente misurato come BOD (domanda biochimica di ossigeno) o COD (domanda chimica di ossigeno).
La richiesta biochimica di ossigeno o BOD o BOD5 (Biochemical OxygenDemand) si definisce come la quantità di O che viene utilizzata in 5 giorni dai Il suo valore, espresso in
milligrammi di O2 per litro (mgO2/l), rappresenta la quantità di ossigeno necessaria per la completa ossidazione per via chimica dei composti organici ed inorganici presenti in un campione di acqua
O2 che viene utilizzata in 5 giorni dai microorganismi aerobi (inoculati o già presenti in soluzione da analizzare) per decomporre (ossidare) al buio e alla temperatura di 20 °C le sostanzeorganiche presenti in un litro d'acqua o di soluzione acquosa.Viene normalmente espresso in mg di O2/l consumati in 5 giorni (120 ore).
diserbanti, antiparassitari, gli insetticidiportano vantaggi all'agricoltura ma possono inquinare sia le acque che il suolo.
solventi organicibenzene, bromobenzene, bromochlorobenzene, butylbenzene, camphor
SOSTANZE ORGANICHE NON NATURALI
benzene, bromobenzene, bromochlorobenzene, butylbenzene, camphorchloroethyl ether, chloroform, chloromethylethyl ether, chloronitrobenzene, chloropyridine, dibromobenzene, dichlorobenzene, dichloroethyl ether, dinitrotoluene, ethylbenzene, ethylene dichloride, 2-ethylhexanol, isocyanicacid, isopropylbenzene, methylbiphenyl, methyl chloride, nitrobenzene, styrene, tetrachloroethylene, trichloroethane, toluene, 1,2-dimethoxybenzene
Vengono utilizzati nell’industria e devono essere eliminati prima che l’acqua venga scaricata nei corsi d’acqua
SOLVENTI ORGANICI:Sono composti che alterano le caratteristiche organolettiche. Devono essere rimossi per ozonizzazione, aerazione, adsorbimento su carboni attivi
… nelle ACQUE POTABILI
MTBE:Additivo nelle benzineViene utilizzato come antidetonante, per aumentare il numero di ottano, in sostituzione del piombo tetraetile, in quanto ha un basso costo e presenta una tossicità inferiore. Ma è molto solubile e quindi raggiunge facilmente le falde acquifere ed è scarsamente degradabile. Le operazioni di bonifica delle acque sotterranee hanno costi elevati e tempi lunghi.
Persistent Organic Pollutants POPs
Sotto questo nome sono compresi tutti i composti refrattari alla biodegradazione, in genere lipofili (si sciolgono facilmente in oli e grassi)
Pesticidi (organoclorurati e organofosfati)
INQUINANTI ORGANICI PERSISTENTI
Pesticidi (organoclorurati e organofosfati) PCB (polychlorinated biphenyls)
PCDDs (polychlorinated dibenzodioxins) PCDFs (polychlorinatedibenzofurans )
PAHs (polycyclic aromatic hydrocarbons)
… BIOACCUMULO
INQUINANTI ORGANICI PERSISTENTI:
le concentrazioni del contaminante aumentano mano a mano che ci si avvicina alla cima della piramide alimentare
… BIOACCUMULO
I pesci che sono al vertice della piramide alimentare arrivano ad avere una concentrazione di gran lunga maggiore concentrazione di gran lunga maggiore di quella dell'acqua nella quale vivono.
CLASSIFICAZIONE IN BASE AGLI EFFETTI
insetticidibattericidiacaricidi erbicidi
PESTICIDI
CLASSE CHIMICA
organoclorurati
… tra i POPs:
erbicidi fungicidi alghicidi
nematocidirodenticidi
organocloruratiorganofosfati
triazine carbammati feniluree
fenossiacidi
Pesticidi naturali derivati dalle piante (nicotina, piretrine, rotenone) non sono significativi inquinanti ambientali poiché sono facilmente biodegradabili, anche per via enzimatica
INSETTICIDI NATURALI
Alcuni analoghi sintetici delle piretrine (piretroidi) e i neonicotinoidi hanno recentemente conquistato il mercato
Con DM del 17 settembre 2008 è stata sospesa l'autorizzazione all'impiego delle sostanze attive clothianidin, thiamethoxam, imidacloprid e fipronil (neonicotinoidi), in relazione alla moria delle api.
Il DDT (dichlorodiphenyltrichloroethane) è il più famoso. Bassa tossicità acuta per i mammiferi, bioaccumulabile e possibile carcinogeno (2B "limitati indizi di cancerogenicità “)
INSETTICIDI ORGANOCLORURATI
È nella lista dei possibili distruttori endocrini
Sviluppato nel 1939 Utilizzato in dosi massicce Utilizzato in dosi massicce in zone malariche
Bandito negli USA dal 1972, in Italia nel 1978
paraoxon
INSETTICIDI ORGANOFOSFATI
Diversi casi di avvelenamento da parathion (via
epidermica )
Malathion: è detossificatodagli enzimi presenti nei mammiferi
Gli Organofosfati sono biodegradati abbastanza velocemente ma presentano una elevata tossicità acuta
Il loro uso è aumentato ed attualmente contribuiscono per i 2/3 dei pesticidi usati in agricoltura. Triazine, Alachlor e metolachlor tra i più diffusi nelle acque
ERBICIDI
Triazine (atrazina, simazina, etc.) Usate sui cereali Si distribuiscono prevalentemente in acqua
Clorofenossiacidi famosi per essere stati usati a scopo militare: 2,4,5 –T
Derivanti in genere da combustioni incomplete, rifiuti urbani, fumo di sigaretta. Tra i composti, molti “possibili carcinogeni” o “probabili carcinogeni” Il benzo(a)pirene: carcinogeno per l’uomo Per reazione fotochimica possono formare composti più tossici (nitro-IPA)
IPA: IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI
PCB e DIOSSINE
Esaclorobenzene, usato come prodotti per la sintesi di pesticidi clorurati SQA: 10 ppt
PCB: PoliCloroBifenili Decaclorobifenile
TCDD: 2,3,7,8-tetracloro dibenzo diossina : Composto stabile alla temperatura (fino a 700 °C),
poco volatile e solubile, MOLTO TOSSICO
Policlorurati dibenzodiossine
Si forma negli inceneritori per combustione dei composti organoclorurati
LA DIOSSINA DI SEVESO
10 luglio 1976: In Brianza, dagli stabilimenti Givaudan-La Roche Icmesa si sviluppa la nube tossica di Seveso. Si produceva triclorofenolo, componente di erbicida clorofenossiacido. Errore nel processo di produzione, la forte reazione esotermica non fu controllata per un guasto. Effetti sicuri: la cloracne. Altri studi scongiurarono il pericolo di effetti teratogeni gravi, mentre osservazioni di alterazioni ormonali sono state rilevate a distanza di anni
eruzione cutanea causata da idrocarburi aromatici alogenati, che provoca cicatrici, anche permanenti
Sono insolubili in acqua e per via della loro bassa densità, stratificano nella superficie creando dei film oleosi che impediscono all'ossigeno di solubilizzarsi nell'acqua. È un fenomeno esteso e provoca dei veri e propri disastri ecologici nei cui confronti è molto difficile intervenire.
OLI ED EMULSIONANTI
Un pericolo non poco rilevante è costituito dal petrolio che finisce nelle acque a seguito di incidenti, quali avarie o naufragi, o a seguito dei lavaggi illegali delle petroliere che non avvengono nei bacini predisposti dalla legge, ma nel mare aperto. Si va a costituire una vera e propria barriera impermeabile di strati di petrolio e altri idrocarburi sulla superficie dell'acqua, che non permette lo scioglimento dell'ossigeno atmosferico nell'acqua, causando una moria degli organismi viventi sommersi, per asfissia. Dei danni di tali sostanze ne risentono anche le spiagge, la vegetazione costiera ma soprattutto la fauna acquatica di superficie: basti pensare a molti uccelli marini, i quali ricolmi di queste patine oleose vanno incontro alla morte per avvelenamento.
INQUINAMENTO ATMOSFERICONell’atmosfera sono presenti centinaia di composti chimici.Alcuni provengono da fonti naturali (eruzioni vulcaniche, incendi, processi biologici), ma la gran parte di essi proviene dalle attività umane (gas di scarico e polveri delle attività industriali, degli autoveicoli, degli impianti di riscaldamento, degli inceneritori).Gli inquinanti immessi nell’atmosfera ne alterano le caratteristiche fisiche e chimiche e sono responsabili dei danni alla salute umana, agli organismi, ai manufatti.
Biossido di zolfo(SO2) - prodotto dalla combustione in impianti fissi di combustibili ad alto tenore di zolfo (impianti di energia elettrica, raffinerie, fonderie).
Ossidi di azoto(NO e NO2) - emessi dai veicoli a motore, da centrali termiche e impianti di riscaldamento.
Ozono(O3) - prodotto nella bassa atmosfera attraverso reazioni chimiche a partire da ossidi di azoto, piccole molecole organiche e chimiche a partire da ossidi di azoto, piccole molecole organiche e dalla luce solare.
Idrocarburi- usati come combustibili e come prodotti base per l’industria chimica, vengono emessi in buona parte da veicoli a benzina (quelli aromatici sono particolarmente tossici in quanto cancerogeni).
AMBIENTE E SICUREZZA ALIMENTARE …… sono inevitabilmente correlati
… tutto quello che immettiamo nell’ambiente, seguendo strade diverse, ritorna nel nostro organismo … spesso con conseguenze negative
L'inquinamento ambientale, oltre che delle acque, è responsabile
della contaminazione degli ALIMENTI
… spesso con conseguenze negative
SICUREZZA ALIMENTARE
… dove sorgono i rischi
… tra le attività analitiche svolte da ARPA :
Controllo ufficiale degliAlimenti di origine vegetale
allo scopo di tutelare la salute e gli interessi dei consumatori
la SICUREZZA ALIMENTAREè alla base di Provvedimenti europei
… gli alimenti devono essere sicuri e sani …Condizione necessaria:
“considerando 1” del
REGOLAMENTO (CE) N. 882/2004 norma quadro per l’organizzazione dei
controlli ufficiali
il “rischio zero” non esiste!L’Unione Europea cerca di contenerlo:
• adottando norme moderne basate sui più avanzati dati scientifici
• utilizzando, come strumento, il CONTROLLO UFFICIALE
… non siamo completamente al riparo da contaminazioni messe in atto da persone con intenti criminali …
SICUREZZA ALIMENTARE… i concetti ricorrenti nella legislazione …
�Tutelare la salute umana
�Tutelare gli interessi dei consumatori
�Prevenire le pratiche fraudolente o ingannevoli (frodi sanitarie e frodi commerciali)
�Prevenire ogni altro tipo di pratica in grado di indurre in errore il consumatore
Laboratorio chimico Polo di Specializzazione Alimenti
CHIMICA ALIMENTI
110
CHIMICA ALIMENTI valenza regionale
ALIMENTICONTROLLO UFFICIALE
I CAMPIONAMENTI per il “controllo ufficiale” vengono effettuati dalle autorità competenti:
in modo regolare seguendo dei piani di controllo nazionali o comunitari
e/o nei casi in cui si sospetti la non conformità dei prodotti
Laboratorio chimico Polo di Specializzazione Alimenti
Le matrici analizzate:prodotti conservati
oli e grassicereali e derivati
prodotti della macinazioneprodotti da forno e della pasticceria
prodotti ortofrutticoli
112
prodotti ortofrutticolivini
erbe, spezie e frutta seccaalimenti per l’infanzia
additivibevande
MOCA: Materiali e Oggetti destinati a venire in Contatto con gli Alimenti
CONTAMINANTI IN ALIMENTI:CONTAMINANTI IN ALIMENTI:SOSTANZE ESTRANEE ALLA COMPOSIZIONE NATURALE DELL’ ALIMENTO
NATURALI Residui di fitofarmaci
ANTROPICI :
Laboratorio chimico Polo di Specializzazione Alimenti
Residui di fitofarmaciMetalli pesanti
Nitrati IPA
MICOTOSSINEsostanze prodotte dal
metabolismo di batteri e funghi che possono proliferare negli
alimenti
113
… altri parametri chimici ricercati:�Additivi e coloranti
�Allergeni (glutine)
Laboratorio chimico Polo di Specializzazione Alimenti
�Composti polari in oli di frittura
�ACRILAMMIDE in alimenti amidacei, patatine fritte
�Altre analisi tossicologiche (metanolo su vini …)
�Caratteristiche di composizione (su: oli, vini, conserve, prodotti da forno)
�Migrazione (globale e specifica) su MOCA
QUANDO PUO’ AVVENIRE LA CONTAMINAZIONE DEGLI ALIMENTI?
… DURANTE LA PRODUZIONE
COLTIVAZIONI VEGETALI•Concimi inquinati da Pb, Cd, As, Hg•Concimi inquinati da Pb, Cd, As, Hg•Uso eccessivo di pesticidi ed erbicidi•Inquinanti industriali: IPA, PCB, Diossine•Micotossine
ALLEVAMENTO BESTIAME•Mangimi contaminati e bioaccumulo negli animali
ACQUACOLTURA•Ambiente marino inquinato: Pb, Cd, Hg, IPA,PCB, diossine• Sedimenti marini contaminati
DOMESTICA INDUSTRIALE
… DURANTE LA PREPARAZIONE
SILOS(Sviluppo di micotossine)
CONFEZIONI(Cessioni dei contenitori)
… DURANTE LA CONSERVAZIONE
Controllo ufficiale sui
Residui di Prodotti
FitosanitariFitosanitarinegli alimenti di origine
vegetale
I PRODOTTI FITOSANITARI
Che sono?
Sono prodotti chimici
I PRODOTTI FITOSANITARI
A che servono? • proteggere i vegetali o i prodotti vegetali dagliorganismi nocivi• prevenire l’azione degli organismi nocivi• distruggere vegetali o parti di vegetali indesiderati• favorire e regolare le produzioni vegetali• favorire e regolare le produzioni vegetali• migliorare o salvaguardare la resa dei raccolti
I PRODOTTI FITOSANITARI:
… i rischi?Per le loro proprietà intrinseche, se vengono immessi sul mercato senza essere stati ufficialmente testati ed autorizzati e se sono utilizzati in modo scorretto diventano pericolosi per la salute e l’ambiente
I rischi per la salute umana possono derivare dall’esposizione diretta: lavoratori addetti alla produzione o all’utilizzoindiretta: consumatori
… i vantaggi
Se utilizzati in maniera responsabile, rispettando gli intervalli di sicurezza
I PRODOTTI FITOSANITARI:
garantiscono la presenza sul mercato di prodotti ortofrutticoli di buona qualità a prezzo ridotto e pertanto alla portata
di tutti i consumatori
derivano dall’impiego di un prodotto fitosanitario
RESIDUIDI PRODOTTI FITOSANITARI
negli ALIMENTI:
La Normativa Europea fissa i Limiti Massimi di Residuo (LMR) per le varie tipologie di prodotti
alimentariReg. CE 396/2005 e s. m.
ogni anno vengono analizzati
oltre 1300 campioni
346 Principi Attivi 346 Principi Attivi (oggi ricercati)(oggi ricercati)
Grazie per l’attenzione!
Dott.ssa Francesca FerrieriARPA Puglia BARI
f.ferrieri@arpa.puglia.itBari, 11 Aprile 2017