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Milano – 9 marzo 2010
Giornate della Microgenerazione by EGAZETTE
C’è un futuro per il minieolico e per il minihydro?C’è un futuro per il minieolico e per il minihydro?
Ing. Marco Pigni
Direttore GeneraleAPER
Associazione Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili
È la prima prima Associazione nazionale Associazione nazionale in quanto a rappresentatività delle fonti rinnovabili nel loro complesso e una delle maggiori operanti in Europa per numero di associati e potenza installata.
Le attività
I numeri dell’Associazione
• Rappresentanza istituzionale e difesa degli interessi Rappresentanza istituzionale e difesa degli interessi dei produttori di energia rinnovabile presso i governi locali, nazionali e sovranazionali
• Assistenza agli associati Assistenza agli associati su questioni di carattere tecnico, normativo, regolamentare e sugli aspetti di mercato
• Analisi e realizzazione di studi sugli strumenti regolativi, normativi e di mercato relativi al mondo delle rinnovabili.
• Azioni di promozione Azioni di promozione e diffusione di una cultura della sostenibilità ambientale e delle fonti rinnovabili, mediante l’organizzazione di corsi, convegni, conferenze e la realizzazione di studi, articoli e interviste.
Lobby
Supporto tecnico
Studi e analisi
Centro di formazione
AssociatiImpiantiPotenza installata
460> 640> 6.200 MW
L’AssociazioneL’AssociazioneL’AssociazioneL’Associazione
OBIETTIVI NON VINCOLANTI NON VINCOLANTI AL 2010
Direttiva 2001/77/EC
CConsumo elettricità FERonsumo elettricità FER
CConsumo elettricità totaleonsumo elettricità totale
Europa: 21%
Italia: 22%
OBIETTIVI VINCOLANTI VINCOLANTI
AL 2020
Direttiva 2009/28/CE
CConsumo energia* FERonsumo energia* FER
CConsumo energia* totaleonsumo energia* totale
Europa: 20%
Italia: 17%
Obiettivi europei per le rinnovabiliObiettivi europei per le rinnovabiliObiettivi europei per le rinnovabiliObiettivi europei per le rinnovabili
* Gli obiettivi riportati sono complessivi: le quote di energia da fonti rinnovabili nei settori dell’elettricità, del riscaldamento e raffreddamento e dei trasporti.
LE DUE DIRETTIVE RINNOVABILI A CONFRONTOLE DUE DIRETTIVE RINNOVABILI A CONFRONTOLE DUE DIRETTIVE RINNOVABILI A CONFRONTOLE DUE DIRETTIVE RINNOVABILI A CONFRONTO
Obiettivi europei al 2010Obiettivi europei al 2010Obiettivi europei al 2010Obiettivi europei al 2010
Anno 2009: Anno 2009: 20%* 20%*
Fonte: GSE – anno 2008* Dato 2009 MSE
*Il dato 2009 della % di produzione elettrica da FER sul CIL è determinato da un anno particolarmente favorevole per le rinnovabili ( +13% +13% vs. 2008) ma anche dalla dei crisi consumi ( 6,7% 6,7% vs. 2008). Sulla base delle politiche in vigore e degli sforzi in corso in UE nel 2010 dovrebbe essere raggiunta una quota di produzione verde del 19% 19% invece che del 22% 22% fissato dalla prima direttiva rinnovabili del 2001.
A CHE PUNTO SIAMO?A CHE PUNTO SIAMO?A CHE PUNTO SIAMO?A CHE PUNTO SIAMO?
Il mini idroelettricoIl mini idroelettricoIl mini idroelettricoIl mini idroelettrico
Sulla base della potenza potenza installatainstallata gli impianti idroelettrici possono essere distinti nelle seguenti tipologie (classificazione UNIDO).
CLASSIFICAZIONECLASSIFICAZIONE NON UNIVOCA NON UNIVOCA CLASSIFICAZIONECLASSIFICAZIONE NON UNIVOCA NON UNIVOCA
P > 10.000 kWGRANDI
P < 10.000 kWPICCOLE
P < 1.000 kWMINI
P < 100 kWMICRO
Potenza installataNomenclatura
P > 10.000 kWGRANDI
P < 10.000 kWPICCOLE
P < 1.000 kWMINI
P < 100 kWMICRO
Potenza installataNomenclatura
United Nations Industrial Development OrganisationUnited Nations Industrial Development Organisation
In ItaliaIn Italia: la legge 7/1977 ha innalzato da 220 a 3.000 kW220 a 3.000 kW di potenza di concessione potenza di concessione il limite “piccole derivazioni”, mentre sopra questa soglia si parla di “grandi derivazioni”.
Limite piccole e grandi derivazioni
In Italia: < 3 MW (concessione)In Europa: < 1 MW in Lussemburgo
< 5 MW nel Regno Unito< 8 MW in Francia< 10 MW in Portogallo, Spagna, Irlanda, Grecia, Belgio
Nel mondo: < 10 MW (Commissione europea e UNIPEDE)
La classificazione in base a Potenza Installata
La tendenza degli ultimi anni è la crescitacrescita costante dei comparti micro, mini e piccolo idroelettrico micro, mini e piccolo idroelettrico in termini di numeronumero di impianti installati
STATO DELL’ARTESTATO DELL’ARTESTATO DELL’ARTESTATO DELL’ARTE
1.080 1.110 1.122 1.134 1.157 1.173 1.194 1.223
553 571 571 593 605 626 641 665
293 293 293 294 293 294 293 296
-
500
1.000
1.500
2.000
2.500
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
n°
impianti
Evoluzione della numerosità degli impianti idroelettrici da FER in Italia dal 2001 al 2008
0-1 1-10 >10
Fonte Terna Elaborazioni APER
Il mini idroelettricoIl mini idroelettricoIl mini idroelettricoIl mini idroelettrico
STATO DELL’ARTESTATO DELL’ARTESTATO DELL’ARTESTATO DELL’ARTE
413 419 427 437 450
1.951 1.986 2.040 2.086 2.156
-
500
1.000
1.500
2.000
2.500
3.000
2004 2005 2006 2007 2008
MW
Evoluzione della potenza installata degli impianti idroelettrici da FER in Italia dal 2004 al 2008
0-1 1-10Fonte GSEElaborazioni APER
CCrescitarescita costante dei comparti micro, mini e micro, mini e piccolo idroelettrico piccolo idroelettrico in termini di MWMW di potenza installata.
1.731 1.526 1.521 1.416 1.770
7.128
6.091 6.354 5.684
7.390
-
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
6.000
7.000
8.000
9.000
10.000
2004 2005 2006 2007 2008
GWh
Evoluzione della produzione da impianti idroelettrici da FER in Italia dal 2004 al 2008
0-1 1-10 Fonte GSE, TernaElaborazioni APER
La produzione idroelettrica è estremamente variabile variabile in relazione a:
situazioni climatiche situazioni climatiche e idrologiche particolari e idrologiche particolari
fattori gestionalifattori gestionali(es. introduzione del (es. introduzione del DMV) DMV)
Il mini idroelettricoIl mini idroelettricoIl mini idroelettricoIl mini idroelettrico
Il Position Paper del 2007 tiene conto di una serie di dati storici e delle politiche ambientali che andranno attuate in futuro (es. rilascio del DMV). Dati questi trend, e considerando gli effetti dei nuovi investimenti, in particolare nei piccoli impianti piccoli impianti idroelettrici, è attesa una produzione entro il 2020 di 12,43 TWh, 12,43 TWh, ed il raggiungimento di una potenza installata pari a 4.200 MW.4.200 MW.
OBIETTIVI AL 2020OBIETTIVI AL 2020OBIETTIVI AL 2020OBIETTIVI AL 2020
POSITION PAPER GOVERNO ITALIANO 2007
Il mini idroelettricoIl mini idroelettricoIl mini idroelettricoIl mini idroelettrico
è una fonte rinnovabilerinnovabile e non produce emissioniemissioni climalteranti
contribuisce alla sicurezzasicurezza del sistema energetico
è una tecnologia flessibileflessibile
favorisce il presidio del territorioterritorio, ne è esempio classico l’impianto che sorge in area montana scarsamente abitata
crea occupazione occupazione
è da qualche anno iniziata una nuova fase che ha visto lo sviluppo di nuove tecnologienuove tecnologie sui bassi salti
l’Italia ha l’occasione di riprendersi il posto di eccellenza che ha sempre occupato nello sviluppo delle turbine idraulichesviluppo delle turbine idrauliche investendo in ricerca e sviluppo di turbine di piccola tagliapiccola taglia
PERCHÉ INVESTIRE NEL MINI IDROELETTRICO?PERCHÉ INVESTIRE NEL MINI IDROELETTRICO?PERCHÉ INVESTIRE NEL MINI IDROELETTRICO?PERCHÉ INVESTIRE NEL MINI IDROELETTRICO?
Il mini idroelettricoIl mini idroelettricoIl mini idroelettricoIl mini idroelettrico
Mini idroelettrico non vuol dire solo mini turbine, accanto alle turbine classiche in scala ridotta come mini Pelton, mini Kaplan, mini Francis e Banki, Turgo, esistono anche una serie di soluzioni soluzioni tecnologiche studiate ad hoc tecnologiche studiate ad hoc per i bassi salti come Coclee, Straflo, Derriaz, bulbo, MATRIX, VHL, gruppi sommergibili e “sifonati” …
PROSPETTIVE DI SVILUPPO: NUOVE TECNOLOGIEPROSPETTIVE DI SVILUPPO: NUOVE TECNOLOGIEPROSPETTIVE DI SVILUPPO: NUOVE TECNOLOGIEPROSPETTIVE DI SVILUPPO: NUOVE TECNOLOGIE
Il mini idroelettricoIl mini idroelettricoIl mini idroelettricoIl mini idroelettrico
http://www.irem.it/; www.ritz-atro.de; http://www.eplusplus.net; http://www.zeco.it/; http://www.sorgent-e.com
Ci sono in particolare alcune tipologie di piccoli impianti che presentano basso basso impatto ambientaleimpatto ambientale e permettono un utilizzo multiplo dell’acquautilizzo multiplo dell’acqua:
impianti su canali irriguiimpianti su canali irrigui
impianti su acquedottoimpianti su acquedotto
impianti sul DMVimpianti sul DMV
Hanno anche bassi costibassi costi perché molte opere idrauliche e civili sono già esistenti!
PROSPETTIVE DI SVILUPPO: BASSO IMPATTO AMBIENTALEPROSPETTIVE DI SVILUPPO: BASSO IMPATTO AMBIENTALEPROSPETTIVE DI SVILUPPO: BASSO IMPATTO AMBIENTALEPROSPETTIVE DI SVILUPPO: BASSO IMPATTO AMBIENTALE
Il mini idroelettricoIl mini idroelettricoIl mini idroelettricoIl mini idroelettrico
Il minieolicoIl minieolicoIl minieolicoIl minieolico
L’EVOLUZIONE DELLA TECNOLOGIAL’EVOLUZIONE DELLA TECNOLOGIAL’EVOLUZIONE DELLA TECNOLOGIAL’EVOLUZIONE DELLA TECNOLOGIA
Le applicazioni eoliche di piccola taglia, per la
peculiarità delle esigenze a cui devono rispondere,
costituiscono un settore concettualmente diversoun settore concettualmente diverso,
ed anche tecnologicamente distinto, da quello delle da quello delle
macchine di media e grande tagliamacchine di media e grande taglia.
Perciò il mondo delle piccole macchine eoliche è
per molti aspetti (tecnico, economico, applicativo) a
sé stante e non necessariamente a correlato (per lo
sviluppo, il mercato, le applicazioni, ecc.) a quello
delle macchine di media e grande taglia, in quanto
risponde ad esigenze di natura completamente
diversa ed è rivolto a specifici mercati di nicchia.
Il minieolicoIl minieolicoIl minieolicoIl minieolico
FAVORIRE LO SVILUPPOFAVORIRE LO SVILUPPOFAVORIRE LO SVILUPPOFAVORIRE LO SVILUPPO
Motivazioni Lo sviluppo delle risorse marginalirisorse marginali Un diretto contatto con la realtà territorialecontatto con la realtà territoriale Lo sviluppo di una categoria di piccoli imprenditori nel settoreimprenditori nel settore Il primo passo verso la nascita di una “smart gridsmart grid”
Opportunità Una crescita della potenza installata senza problemi di inserimento senza problemi di inserimento
ambientaleambientale
Un contributo alla conoscenza delle FER da parte della collettivitàconoscenza delle FER da parte della collettività
Un nuovo modo di concepire la partecipazione degli Enti Locali partecipazione degli Enti Locali agli sviluppi del settore
Un nuovo settore accessibile allo sviluppo di una filiera industriale sviluppo di una filiera industriale nazionalenazionale
Il minieolicoIl minieolicoIl minieolicoIl minieolico
La soglia di accesso alla Tariffa Omnicomprensiva (fino a 200 kW) aiuta a definire una classificazione italiana degli impianti eolici
UNA CLASSIFICAZIONE “ITALIANA”UNA CLASSIFICAZIONE “ITALIANA”UNA CLASSIFICAZIONE “ITALIANA”UNA CLASSIFICAZIONE “ITALIANA”
0 kW 20 kW 200 kWMedio/GrandeMicro/Mini Mini/Medio
TARIFFA OMNICOMPRENSIVA/SCAMBIO SUL POSTO
Il minieolicoIl minieolicoIl minieolicoIl minieolico
GLI ATTORIGLI ATTORIGLI ATTORIGLI ATTORI
..e tanti altri
Residenze private
Agriturismi, Camping, Villaggi turistici
PMI manifatturiere (officine, imprese artigiane,…)
PMI agricole (tenute vitivinicole e olivicole, imprese di trasformazione di prodotti agricoli,…)
Pubbliche Amministrazioni (edifici comunali e scolastici, impianti sportivi,…)
DA:
A:
Il minieolicoIl minieolicoIl minieolicoIl minieolico
UNA SITUAZIONE INCERTAUNA SITUAZIONE INCERTAUNA SITUAZIONE INCERTAUNA SITUAZIONE INCERTA
Non esistono ancora dati ufficiali Non esistono ancora dati ufficiali sulla diffusione della potenza dell’ eolico di piccole dimensioni
Gli operatori si augurano un report del Gestore dei Servizi Energetici sui primi risultati della Tariffa Omnicomprensiva
Attualmente si stima siano installati in Italia più di 3 MW si stima siano installati in Italia più di 3 MW di impianti composti da una singola turbina di mini/media dimensione…
… ma presto verranno connessi diversi impianti!
Il minieolicoIl minieolicoIl minieolicoIl minieolico
PROSPETTIVE DI SVILUPPOPROSPETTIVE DI SVILUPPOPROSPETTIVE DI SVILUPPOPROSPETTIVE DI SVILUPPO
Dimensione stimata del mercato di circa 18 MW/anno
Fonte: elaborazioni interne APER
Taglia impianto:
BARRIERE TECNOLOGICHEBARRIERE TECNOLOGICHEBARRIERE TECNOLOGICHEBARRIERE TECNOLOGICHE
MINIIDROELETTRICOLa sfida è abbassare i costiabbassare i costi, soprattutto del macchinario per i bassi saltibassi salti, che sono i più diffusi in Italia e nel mondo.L’attuale frontiera della ricerca e sviluppo è:•ottimizzazione dell’idraulica per micro turbine nei bassi saltimicro turbine nei bassi salti, con adozione di generatori a velocità variabile•uso di gruppi sommergibili gruppi sommergibili e “sifonati”•ottimizzazione della gestione per mezzo di software espertisoftware esperti•sviluppo di nuovi tipi di turbine nuovi tipi di turbine o miglioramento delle esistenti (es: Straflo, Derriaz, bulbo, MATRIX, VHL)•ricorso a simulazioni matematiche dei flussi simulazioni matematiche dei flussi d’acqua sempre più realistiche per migliorare l’efficienza delle piccole macchine
Le barriere allo Le barriere allo svilupposviluppoLe barriere allo Le barriere allo svilupposviluppo
MINIEOLICO• Indagini anemometriche costose > Soluzione: sviluppo modelli meteorologici
• Sfruttamento venti a bassa velocità > Soluzione: rotori con maggiore area spazzata dal vento
Le principali barriere non tecnologiche allo sviluppo dell’idroelettrico e dell’eolico sono legate a: lungaggini e lentezza burocratica nei processi autorizzativi processi autorizzativi problemi inerenti il collegamenti alla rete collegamenti alla rete degli impianti incertezza delle tariffetariffe
BARRIERE NON TECNOLOGICHEBARRIERE NON TECNOLOGICHEBARRIERE NON TECNOLOGICHEBARRIERE NON TECNOLOGICHE
Le barriere allo Le barriere allo svilupposviluppoLe barriere allo Le barriere allo svilupposviluppo
AUTORIZZAZIONIAUTORIZZAZIONIAUTORIZZAZIONIAUTORIZZAZIONI
MINI IDROELETTRICO
I principali problemi legati alle autorizzazioni per un impianto idroelettrico:
•ogni Regione (o Provincia) può aver adottato dei regolamenti propri per il rilascio dell’autorizzazione a derivare, ciò crea una frammentazione legislativa frammentazione legislativa di non facile gestione per chi richiede la concessione,
•iter concessione/autorizzazione molto lungo molto lungo (almeno 23 anni se con VIA),
•diversi enti coinvolti molto spesso scarsamente coordinati scarsamente coordinati tra loro,
•inutili aggravi proceduraliaggravi procedurali, (es. enti convocati a pronunciarsi 2 volte sullo stesso progetto, una volta in sede di VIA e una volta in conferenza servizi),
•rrichieste illegittimeichieste illegittime, (es. dimostrare la disponibilità dell’area quando è esplicitamente prevista la possibilità di espropriazione delle aree nel D.Lgs. 387/03),
•non sono previste semplificazionisemplificazioni dell’iter autorizzativo per impianti di piccola taglia, ne per quelli su acquedotti, reti irrigue e su DMV (eccezione LR n.5/2010 Lombardia che esclude questi tipi di impianti da VIA )
Inoltre in Italia molto spesso le norme molto spesso le norme che regolano il rilascio delle concessioni, la VIA, etc… cambianocambiano per cui bisogna ricominciare da capo la procedura!
Le barriere non tecnologicheLe barriere non tecnologicheLe barriere non tecnologicheLe barriere non tecnologiche
MINI IDROELETTRICO E MINI EOLICO
Nel caso di connessioni alle reti BT e MTreti BT e MT:• definizione di procedure certe e standardprocedure certe e standard, prevedendo la
prioritàpriorità per le connessioni di impianti alimentati da fonti rinnovabili e/o cogenerativi ad alto rendimento;
• revisione dei tempi massimi tempi massimi per la connessione e degli indennizzi automatici indennizzi automatici al fine di rimuovere le criticità emerse;
• definizione di corrispettivi convenzionalicorrispettivi convenzionali;• prioritàpriorità di trattamento per le fonti rinnovabili e la cogenerazione
ad alto rendimento;• definizione delle procedure sostitutive procedure sostitutive previste dalla legge n.
244/07 per le fonti rinnovabili.
LA CONNESSIONE ALLA RETE ELETTRICA: qualche passo avanti!LA CONNESSIONE ALLA RETE ELETTRICA: qualche passo avanti!LA CONNESSIONE ALLA RETE ELETTRICA: qualche passo avanti!LA CONNESSIONE ALLA RETE ELETTRICA: qualche passo avanti!
Le barriere non tecnologicheLe barriere non tecnologicheLe barriere non tecnologicheLe barriere non tecnologiche
TARIFFETARIFFETARIFFETARIFFE
MINI IDROELETTRICO E MINI EOLICO
Il sistema di incentivi è soggetto a cambiamenti troppo cambiamenti troppo frequentifrequenti e a oscillazionioscillazioni del grado di remunerazione troppo elevate. Questo è un aspetto delicato per interventi che sono caratterizzati da investimenti iniziali notevoli, da ripagare nel corso d’una lunga vita tecnica l’impianto.Sono necessarie la certezza e la stabilità del sistema certezza e la stabilità del sistema di incentivazione, qualunque esso sia (CV, feedin, …)La stabilità del quadro degli incentivi è un punto cruciale per dare all’industria una prospettiva chiara e a lungo termineprospettiva chiara e a lungo termine, che stimola gli investimentiinvestimenti e promuove innovazioni tecnologicheinnovazioni tecnologiche! I cambi frequenti del regime tariffario generano molta confusione, con conseguenze negative per i piccoli produttori che così non hanno fiducia nella regole del mercato.
Le barriere non tecnologicheLe barriere non tecnologicheLe barriere non tecnologicheLe barriere non tecnologiche
Il 13/11/2008 l’Associazione “La Casa del Consumatore” ha fatto ricorso (n. 2551/08) al TAR Lombardia per l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, della Delibera AEEG ARG/elt 109/08, poiché ritiene lesivo per i consumatori il maggior onere a carico degli utenti finali attraverso l’aumento della componente tariffaria A3.
Il Ritiro Dedicato: il ricorsoIl Ritiro Dedicato: il ricorsoIl Ritiro Dedicato: il ricorsoIl Ritiro Dedicato: il ricorso
Il 17/06/09 il TAR Lombardia ha emanato la sentenza 4209/20094209/2009 con cui ANNULLA la delibera AEEG 109/08ANNULLA la delibera AEEG 109/08.
da luglio 2009 il GSE ha provvisoriamente iniziato a fatturare l’energia idroelettrica applicando i prezzi minimi garantiti relativi alle altre FER i produttori idroelettrici dovranno effettuare conguagli a favore del GSE per il periodo gennaio 2008luglio 2009
AEEG ha fatto ricorso contro la sentenza ricorso contro la sentenza del TAR Lombardia al CdS, APER è ricorsa ad adiuvandum dell’AEEG
Il 19/02/2010 con sentenza 85/2010 85/2010 il CdS ha rigettato l’appello rigettato l’appello presentato confermando la sentenza del TAR Lombardia
FLASH
ConclusioniConclusioniConclusioniConclusioni
Il potenziale per il mini idroelettrico e minieolico c’è!Il potenziale per il mini idroelettrico e minieolico c’è!
Occorre agire sulle barriere tecnologiche barriere tecnologiche e non tecnologiche non tecnologiche e in particolare è necessario :1.Supportare la ricerca la ricerca e la dimostrazione su impianti pilota impianti pilota di macchinari innovativi2.Tenere d’occhio il mercato dei CV mercato dei CV sostenendolo in maniera tale che non si verifichi eccesso di offerta rispetto alla domanda, che manderebbe il mercato in crisi3.Impostare un sistema tariffario stabile sistema tariffario stabile nel tempo per ridurre l’incertezza d’investimento4.Semplificare l’iter autorizzativo l’iter autorizzativo diminuendo i tempi necessari per ottenere la concessione a derivare5.Abbreviare e semplificare le procedure semplificare le procedure per effettuare il collegamento alla rete collegamento alla rete degli impianti 24
Grazie per l’attenzione!
APER ASSOCIAZIONE PRODUTTORI
ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI
Via Pergolesi 27 20124 MILANO
Fax 02 67490140info@aper.it www.aper.it