Post on 14-Aug-2015
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La donazione degli organi da vivente
gpsegoloniDipt. Scienze Mediche -SCU Nefrologia Dialisi Trapianto ( Dir Prof L. Biancone) -AOU Città della Salute e della Scienza- Torino
rene
Fegato
Polmone
Pancreas
Trapianto daDonatore Deceduto
Trapianto da Donatore Vivente
problemi
problemi
problemi
EticiChirurgici CostoStress Organizzativi ……….
Trapianto daDonatore Deceduto
Trapianto da Donatore Vivente
Aumento delle potenzialità di trapianto No lista di attesaPrima della dialisiSicurezza DonatoreMigliori risultati…………………
Aumento delle potenzialità di trapianto Migliori risultatiNo lista di attesaPrima della dialisiSicurezza Donatore
6707 dializzati attendono un trapianto (2013)
1501 trapianti renali nel 2013
?Forse….
Nel trapianto da donatore deceduto l’ Italia occupa il 16 ° posto su 25 Paesi
Nel trapianto renale da donatore vivente l’ Italia occupa il 29 ° posto su 40 Paesi
2008 2009 2010 2011 2012spagna
italia 0
1
2
3
4
5
6
7
8
LD
/tm
p
anno
spagna
italia
Evoluzione del trapianto da donatore vivente in Italia e Spagna
462 sec. SP984 sec. UK
Prelievo laparoscopicoRiduzione dolore .Breve degenzaRidotto trauma
Aumento delle potenzialità di trapianto Migliori risultatiNo lista di attesaPrima della dialisiSicurezza Donatore
…… che il trapianto renale da donatore vivente dia migliori risultati
• ……nei donatori apparentati dove esiste una compatibilità genetica di un 1 o 2 aplotipi …..
• Più difficile è prendere atto dei migliori risultati nei non apparentati dove nella maggioranza dei casi la compatibilità è inferiore ( assente) rispetto ai quella utilizzata nei trapianti da donatore deceduto
...è esattamente quello che ci aspettiamo….
…… che il trapianto renale da donatore vivente dia migliori risultati
• nei donatori apparentati dove esiste una compatibilità genetica di un 1 o 2 aplotipi …..
• Più difficile è prendere atto dei migliori risultati nei non apparentati dove nella maggioranza dei casi la compatibilità è inferiore ( assente) rispetto a quella utilizzata nei trapianti da donatore deceduto
Deceased n = 102.96810 %
Factors affecting graft and patient survival after live donor transplantation in UK S.V Fuggle et al Transplantation
2010;89: 6, 694
• UK Transplant Registry :3142 first adult kidney transplants from living donors performed between 2000 and 2007
71 % genetically Related6% two HLA B MM5% two HLA DR MM
29 % unrelated57% two HLA B MM43% two HLA DR MM
DD /0 MM
DD /0 MM
Trapianto da donatori viventinon apparentati Risultati superiori
Rispetto a…
Trapianti da donatore deceduto con variabile compatibilità HLA
FattoriDi
compensazione
Fattori favorenti di per sé il trapianto da donatore vivente
• (stato di “salute renale” del donatore vivente)
minor durata/assenza della fase dialitica
assenza del “cytokines storm” correlato alla morte cerebrale
ridotta ischemia fredda
minor rischio di DGF
Fattori favorenti di per sé il trapianto da donatore vivente
• minor durata/assenza della fase dialitica
• assenza del “cytokines storm” correlato alla morte cerebrale
• minor rischio di DGF
• ridotta ischemia fredda
Cadaver versus living donor kidneys: Impact of donor factors on antigen induction before transplantationDICKEN D.H. KOO, KENNETH I. WELSH, ANDRIEW J. MCLAREN, JUSTIN A. ROAKE,PETER J. MORRIS, and SUSAN V. FUGGLE
Kidney International 1999,56:1551-1559
E-selectineRecruitment of WCUp-regulated during allograft rejection
Livingdonor Cadaver
donor65 CAD Tx
29 LDTx
P < 0.00001
Cadaver versus living donor kidneys: Impact of donor factors on antigen induction before transplantation DICKEN D.H. KOO, KENNETH I. WELSH, ANDRIEW J. MCLAREN, JUSTIN A. ROAKE, PETER J. MORRIS, and SUSAN V. FUGGLE
Kidney International 1999,56:1551-1559
66% 62%
48 %
77 %
7% 7%
65 CAD Tx
29 LDTx
Fattori favorenti di per sé il trapianto da donatore vivente
• minor durata/assenza della fase dialitica
• assenza del “cytokines storm” correlato alla morte cerebrale
• ridotta ischemia fredda
• minor rischio di DGF
Major effects of delayed graft function and cold ischemia time on renal allograft survival Quiroga I et al NDT 2006;6:1689
Cold ischemia is a major determinant of acute rejection and renal graft survival in the modern era of immunosuppression D. Mikhalski et a Transplantation 2008;85. 7s
Fig. 1. Effect of DGF on renal graft survival.
Graft survival is censored for death
Quiroga I et al NDT 2006;6:1689
Incidence (%) of DGF
Authors Deceased Living
Quiroga I 2006 (518) 31
Parzanese I 2006(143) 22,3
Mikhalski D 2008 (611) 16,2
Torino (1196) 26,8 7
Gorgulu N 2010 (56) 0-10
Garcia Gasset 2005 7
Yoon HE 2009 ( 445) 1,9
Sono quindi molti i fattori ben documentati, tralasciando ovviamente il dato fondamentale di una miglior qualità biologica in generale , che giustificano i migliori risultati ottenuti con il donatore vivente rispetto a quelli da donatore deceduto
trapianto da donatore vivente…? si .ma quale? .
Trapianto Renale da donatore apparentato
Trapianto renale fra individui emotivamente correlati
Primo trapianto di rene Primo trapianto di rene tra gemelli omozigoti . 1954tra gemelli omozigoti . 1954
Trapianti “tradizionali”
domino domino
combinationcombination
Padre APadre A
Figlio BFiglio B
Madre BMadre B
Figlio AFiglio A
Roma Torino
Trapianto modalità CROSS-OVER
la privacy…….
CNT
Centro trapianti renali
Software ad hoc
ABO incompatibiliDSA verso ricevente
CROSS OVER
CENTRO TRAPIANTI DATA TRAPIANTO N° TRAPIANTI
PISA 2005 3
PISA 2007 2
PISA 2010 2
PISA 2011 2
SIENA 2011 2
SIENA 2012 2
SIENA 2013 2
TOTALE TRAPIANTI 15
44 Copie in lista di attesa (gia studiate)
Vicenza 1Siena 11Pisa 32 by courtesy of CNT
CNT
Programma Nazionale di Paired Paired DonationDonationcoinvolgimento di Francia e Spagna
Donatore Samaritano
American Journal of TransplantationVolume 3, Issue 2, pages 203–213, February 2003
Contrary to our medical community's fears, there are a significant number of psychologically stable, altruistically motivated individuals who want to donate a kidney anonymously to a stranger, and seek no material compensation in return. The evidence is sufficiently compelling to consider developing LAD programs nationally and internationally. This is especially true for Canadian and European programs, which have been more reticent about LADs than their American counterparts,
The Living Anonymous Kidney Donor: Lunatic or Saint?
Antonia J. Z. Henderson, Monica A. Landolt, Michael F. et al
Conclusion
Good Samaritan Kidney Donation P.E Morrisey et al Transplantation 2005;80:1369
trapianti da LD eseguiti fra il 1999 - 2005
204
Da GSD 18 (9%)
Donne 83 %
Caucasiche 94 %
Eta media (anni) 43 ± 12 ( 21 – 57)
Good Samaritan Donor
Journal of Renal CareVolume 40, Issue 2, pages 96–98, June 2014
Ethical issues with Nondirected(“Good Samaritan”) Kiney Donation for Transplantation C.Petrini Transpant Proc. 2011,43,988
Nel 30 % c.a delle proposte di donazione da vivente è presente una incompatibilità ABO che rende impraticabile il trapianto con le metodologie standard
Problema superabile ……
• Cross trapianto
• Rimozione degli anticorpi anti A, anti B
immunoadsorbimento plasmaferesi
Rimozione di anticorpi
Nefrologia 2010;30(1):56
Dal 2006 al 2009 sono stati fatti 84 trapianti renali da donatore vivente, 13 5 % (11) da donatore ABO incompatibile
Centri Trapianto con Esperienza di ABO incomp.
ParmaVerona …PadovaTorino Pisa …..…….
1°
22
Trapianto di fegato daDonatore vIvente (LDLT)
problematiche eticheper quanto concerne il donatore
dibattiti aperti sui vantaggi per il ricevente
Comparing Living Donor and Deceased Donor Liver Transplant: A Matched National Analysis from 2007-2012
Richard S. Hoehn, Gregory C. Wilson , Koffi Wima et al
2014
14.282 DDLT ( 62 centri) vs 715 LDLT (35 centri)
………………………………………
Living donor liver transplantation versus deceased donor liver transplantation for hepatocellular carcinoma: Comparable survival and recurrence Sandhu L,Sandroussi C
, Giuba et al
Vol 18 (3),2012,p315-22
287 DDLT vs 58 LDLT 50 DDLT vs 166 LDLT
Does living donation have advantages over deceased donation in liver transplantation?
Toshimi Kaido and Shinji Uemoto
Panocchia N, Bossola M, Silvestri P, et al. 2013;45(7):2601-3
Ethical evaluation of risk related to living donor transplantation programs
……………….
Preparing for the inevitable: The death of a living liver donor
Charles Miller1, Martin L. Smith2, Masato Fujiki1, et al
Volume 19, Issue 6, pages 656–660, June 2013
Living donor liver transplantation (LDLT) is associated with a low but finite and well documented risk of donor morbidity and mortality, so organizations and individuals involved in this activity must accept the fact that a donor death is a question of when and nor if
Living-Donor Liver Transplantation: Donor Selection Criteria and Postoperative Outcomes. A Single-Center Experience With a 10-
Year Follow-up
Lauterio A, Poli C, Cusumano C, Di Sandro S, Tripepi M, Mangoni I, Mihaylov P, Concone G, Giacomoni A, De Carlis LG
2013 Sep;45(7):2680-380 LDLT ( 2001-12) 0% mortalità
Conclusion . LDLT is a safe and feasible modality to alleviate the cadaveric donor shortage: The efficacy of this procedure is similar to that with deceased donor
Pushing the envelope: living donor pancreas
transplantation. Sutherland, David E.R.a,b; Radosevich,
Current Opinion in Organ TransplantationVol. 17(1); 2012,106–11
Laparoscopic and robotic donor pancreatectomy for living
donor pancreas and pancreas–kidney transplantation J.Oberholzer, I. Tzvetanov, A.Mele and E.Benedetti*
17, 2, 97–100, 2010
Segmental live donor pancreas transplantation: review and critique of rationale, outcomes, and current recommendations U.Boggi, G. Amorese, P. Marchetti and F.Mosca 25, 1, 4–12, 2011
160 LDPT 1977-2012 di cui 125 a Minneapolis
Update on living-donor lobar lung transplantationHiroshi Date
Current Opinion in Organ TransplantationIssue: Volume 16(5), October 2011, p 453–457
…..Al 2011
c.a. 400 LDLLTs , negli ultimi 2 anni quasi tutti in Giappone sopravvivenza a 5 anni 74,6% ( 88,8% Hiroshi)
Conclusion : LDLLT can be performed for various lung diseases and appears to provide similar or better survival than cadaveric lung transplantation
quota 1500m, la Cruz de Ferro
impossibilità di programmazione ristretti tempi di azione donatore ” difficile” ricevente “con imprevisti”……….
Trapianto renale da donatore deceduto
Trapianto renale da donatore vivente
Tenere conto delle esigenze logistiche-lavorative del donatore che può anche abitare in un altra città , nazione, ….. etc
Organizzare i suoi esami
Valutarne le motivazioni
Fargli accettare l’eventuale in- idoneità
Garantirne il follow up successivo
Sostenerlo in caso di insuccesso
conclusioni
• Il trapianto da donatore vivente in ambito di organi solidi rappresenta , da un punto vista concettuale ,una possibilità che riguarda rene, fegato , pancreas e polmone.
• Sul piano clinico tuttavia il rapporto costo(rischio) / beneficio, è estremamente diverso da organo ad organo e privilegia per questa opzione il rene ,in primis, e marginalmente il fegato
• Nel caso del rene:
sul piano organizzativo, il trapianto da vivente rappresenta una risorsa strategica per ridurre un divario fra richiesta/offerta che il trapianto da donatore deceduto non è in grado, realisticamente ,di risolvere
sul piano clinico garantisce i migliori risultati in termini di outcomes
• Nel caso del fegato . trova le più frequenti indicazioni, con eccellenti
risultati, in ambito pediatrico. Viene proposto in caso di HCC ed è risorsa importante nel mondo Asiatico.
Il rischio clinico del donatore richiede, tuttavia, da un punto di vista etico una valutazione molto ponderata, dal punto di vista clinico una motivazione solida.
..sperando di non averVi fatto addormentare
grazie per l’attenzione