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Maria Zanchetta, giovane studentessa e scrittrice di Cassola, vola a Berlino da Angela Merkel…continua a pagina XXi
Buon compleanno Oasi!10 anni di nuova vita nel sito protetto che si festeggeranno domenica 9 giugno…continua a pagina XiX
averelabarbal’idea originale di tre giovani barbutidiventerà un libro... a pag. Xvi
l’odissea dei pendolari
Passeggeri esasperati dai ritardi e dai treni che vengono soppressi senza preavviso sulla Bassano-Venezia…continua a pag. ii
lavori a tezze sul brenta
Dopo due anni di trattative partono i lavori in via Villa per sostituire l’incrocio con una rotonda e aggiungere un marciapiede lungo la Provinciale… continua a pag. viii
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comprensorio | trasporti
Passeggeri esasPerati dai ritardi e dai treni che vengonosoPPressi senza Preavviso
Un’odissea quotidiana, la vita dei pendolari sulla Bassano-Venezia
di Cristina Lunardon
tazioni fatiscenti,
ritardi cronici, tempi
di percorrenza più
lunghi rispetto al
passato, vagoni sovraffollati,
treni che sempre più spesso
vengono soppressi senza
preavviso. Come è successo nei
primi giorni di maggio, con
quattro corse cancellate in due
giorni, balzate alla cronaca
in seguito alle rimostranze
degli utenti esasperati. E
semplici viaggiatori, studenti,
lavoratori, che ogni giorno
incrociano le dita pensando alla
coincidenza che non aspetta,
all’esame da sostenere, al
cartellino da timbrare in
orario. Terzo Mondo?
Pendolare da trent’anni sulla
linea Bassano-Venezia, può
ben dire di “averne viste di
cose” Dario Berti, referente
del Comitato Utenti Ferrovie
Area Bassanese, che nel fare
un bilancio della sua lunga
esperienza sui convogli
ferroviari scuote la testa
amareggiato.
“Sarebbe logico guardarsi indietro ed elencare tutto ciò che in trent’anni è migliorato –
afferma Berti – ma purtroppo non è così. Sono cambiate le tecnologie, i mezzi, le rotaie, però il servizio è di gran lunga peggiorato. Da un anno a questa parte, poi, almeno un treno al giorno viene soppresso, vuoi perché si guastano i mezzi, o perché manca improvvisamente il personale, e per entrambi i casi non è più prevista la sostituzione. Una volta nelle stazioni c’era comunque qualcuno al quale rivolgersi per avere informazioni, ora non c’è più nessuno che ti possa aiutare. In certe stazioni, come ad esempio Castello di Godego, non esiste nemmeno un tabellone che annunci i ritardi, con il risultato che spesso i viaggiatori aspettano per ore senza sapere che il loro treno è stato soppresso, per di più all’aperto, essendo la stazione chiusa, e senza neppure una tettoia sotto la quale ripararsi.”
Non che la situazione di altre
stazioni ferroviarie sia migliore.
“Quella di Cassola è addirittura pericolosa – prosegue Berti – piena di buche e con il marciapiede troppo stretto. A Bassano non esistono pensiline per l’attesa lungo i binari, ci si soffoca quando è caldo e ci si bagna quando piove. Per non parlare degli accessi ai treni, impraticabili ai disabili o alle mamme con carrozzine. E’ un’impresa anche solo avere una valigia da trasportare su quelle rampe strette e ripide, che con il bagnato diventano molto scivolose. E cosa dire poi del degrado in cui versa l’accesso a est della stazione? Manca la pulizia e non c’è sorveglianza”.
Il problema sembra interessare
soprattutto il tratto da
Castelfranco a Bassano, visti i
lavori di ammodernamento delle
strutture compiuti nel resto
del percorso.
“Ci sono stati grandi investimenti nell’area vicino a Mestre, anche con la realizzazione di nuove stazioni – conferma Berti – che rientrano nel più ampio progetto del Servizio Ferroviario Metropolitano Regionale, di cui si parla da 23 anni, ma
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che non ha ancora visto concluso il primo stralcio. L’area bassanese – e lo dice con un sorriso amaro – dovrebbe rientrare nel terzo stralcio”.
Luciana Bombieri, pendolare su
questa linea dal 1997, racconta
che fu solo grazie all’impegno
del Comitato, che coinvolse
tutte le amministrazioni del
comprensorio, se la tratta
Castelfranco-Bassano venne
elettrificata. Nulla ancora
di fatto ancora, invece, per
la linea Bassano-Padova nel
tratto fino a Camposampiero,
con l’assurda conseguenza che,
nel caso di un guasto alle
macchine, queste non possono
essere sostituite da quelle a
trazione elettrica, magari già
disponibili in stazione.
“I tempi medi di percorrenza sono di un’ora e mezza – spiega la Bombieri – a parte due treni al mattino che per arrivare a Venezia impiegano poco più di un’ora. Già da Castello di Godego i vagoni in certi orari
sono stipati, chi sale dopo Castelfranco rimane spesso in piedi. Da giugno sarebbe dovuto entrare in vigore l’orario cadenzato per tutte le linee del Veneto, ossia il passaggio di un treno all’ora sempre allo stesso minuto. La data è già slittata al prossimo autunno. E comunque per Bassano abbiamo chiesto all’assessore regionale Chisso di studiare una soluzione appropriata, perché il nuovo orario costringerebbe chi opera a Venezia, o chi studia a Castelfranco, ad arrivare troppo presto o troppo tardi a scuola o sul posto di lavoro”.
Esiste poi un reale problema
di sicurezza lungo la linea.
Risale a circa un mese fa il
grave incidente dovuto ad un
automobilista , che a Castello
di Godego ha divelto le sbarre
andando a sbattere contro il
treno in arrivo.
“Da Bassano e Castelfranco ci sono ben diciassette passaggi a livello – spiega
Berti – e tanto si doveva fare per la messa in sicurezza della linea, che in tutti questi anni si sono realizzati forse un paio di sottopassi.”
“Il problema non rIguarda solo noI pendolarI, Il treno dovrebbe essere vIsto come un’opportunItà per tuttI I cIttadInI, ma anche una rIsorsa per Il turIsmo, In uscIta verso venezIa e In entrata verso bassano e la valsugana. sembra quasI che nessun ammInIstratore
locale abbIa vIaggIato In treno In vIta sua.”
Ma ciò che poi amareggia
maggiormente i pendolari è
l’assenza totale di interesse
sull’argomento da parte delle
amministrazioni locali.
“Bassano si connota per una residenzialità molto attiva – prosegue la Bombieri – e necessita di collegamenti veloci e pratici. Evidentemente la ferrovia non è percepita come alternativa al traffico su gomma, se si pensa che nei festivi le corse per Venezia vengono addirittura ridotte. Il problema non riguarda solo noi pendolari, il treno dovrebbe essere visto come un’opportunità per tutti i cittadini, ma anche una risorsa per il turismo, in uscita verso Venezia e in entrata verso Bassano e la Valsugana. Sembra quasi che nessun amministratore locale abbia viaggiato in treno in vita sua.”
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comprensorio | trasporti
Passeggeri esasPerati dai ritardi e dai treni che vengonosoPPressi senza Preavviso
Un’odissea quotidiana, la vita dei pendolari sulla Bassano-Venezia
di Cristina Lunardon
tazioni fatiscenti,
ritardi cronici, tempi
di percorrenza più
lunghi rispetto al
passato, vagoni sovraffollati,
treni che sempre più spesso
vengono soppressi senza
preavviso. Come è successo nei
primi giorni di maggio, con
quattro corse cancellate in due
giorni, balzate alla cronaca
in seguito alle rimostranze
degli utenti esasperati. E
semplici viaggiatori, studenti,
lavoratori, che ogni giorno
incrociano le dita pensando alla
coincidenza che non aspetta,
all’esame da sostenere, al
cartellino da timbrare in
orario. Terzo Mondo?
Pendolare da trent’anni sulla
linea Bassano-Venezia, può
ben dire di “averne viste di
cose” Dario Berti, referente
del Comitato Utenti Ferrovie
Area Bassanese, che nel fare
un bilancio della sua lunga
esperienza sui convogli
ferroviari scuote la testa
amareggiato.
“Sarebbe logico guardarsi indietro ed elencare tutto ciò che in trent’anni è migliorato –
afferma Berti – ma purtroppo non è così. Sono cambiate le tecnologie, i mezzi, le rotaie, però il servizio è di gran lunga peggiorato. Da un anno a questa parte, poi, almeno un treno al giorno viene soppresso, vuoi perché si guastano i mezzi, o perché manca improvvisamente il personale, e per entrambi i casi non è più prevista la sostituzione. Una volta nelle stazioni c’era comunque qualcuno al quale rivolgersi per avere informazioni, ora non c’è più nessuno che ti possa aiutare. In certe stazioni, come ad esempio Castello di Godego, non esiste nemmeno un tabellone che annunci i ritardi, con il risultato che spesso i viaggiatori aspettano per ore senza sapere che il loro treno è stato soppresso, per di più all’aperto, essendo la stazione chiusa, e senza neppure una tettoia sotto la quale ripararsi.”
Non che la situazione di altre
stazioni ferroviarie sia migliore.
“Quella di Cassola è addirittura pericolosa – prosegue Berti – piena di buche e con il marciapiede troppo stretto. A Bassano non esistono pensiline per l’attesa lungo i binari, ci si soffoca quando è caldo e ci si bagna quando piove. Per non parlare degli accessi ai treni, impraticabili ai disabili o alle mamme con carrozzine. E’ un’impresa anche solo avere una valigia da trasportare su quelle rampe strette e ripide, che con il bagnato diventano molto scivolose. E cosa dire poi del degrado in cui versa l’accesso a est della stazione? Manca la pulizia e non c’è sorveglianza”.
Il problema sembra interessare
soprattutto il tratto da
Castelfranco a Bassano, visti i
lavori di ammodernamento delle
strutture compiuti nel resto
del percorso.
“Ci sono stati grandi investimenti nell’area vicino a Mestre, anche con la realizzazione di nuove stazioni – conferma Berti – che rientrano nel più ampio progetto del Servizio Ferroviario Metropolitano Regionale, di cui si parla da 23 anni, ma
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presentazione | indice
ALLEGATO GRATUITO ALA PIAZZA - IL QUINDICINALE
DI ANNUNCI E APPUNTAMENTI
ANNO 0 - NUMERO 47 GIUGNO 2013
AUTORIZZAZIONE TRIBUNALEDI BASSANO DEL GRAPPA
N°7/94 DEL 7/10/94
D I R E T T O R E R E S P O N S A B I L ECristina Lunardon
E D I T R I C ETabloid
R E S P O N S A B I L E N O T I Z I ECristina Lunardon
notizie@lapiazza.it
P E R L A P U B B L I C I T À0424.219185
P E R I N V I A R E F O T O E / O T E S T Inotizie@lapiazza.it
IndiceII Un’odissea quotidiana, la vita dei pendolari PASSEGGERI ESASPERATI DAI RITARDI E DALLE SOPPRESSIONI
VI Una giornata per dire NO alla Nuova Valsugana ORGANIZZATA PER IL 16 GIUGNO DA RADIO GAMMA 5
VIII Una rotonda al posto dell’incrocio DOPO DUE ANNI DI TRATTATIVE PARTONO I LAVORI IN VIA VILLA
IX Si ride a Marostica con ArchimedeX Cittadella festeggia le sue mura UNICA CON CAMMINAMENTO INTERAMENTE PERCORRIBILE
X Una biblioteca in lingua inglese nel cuore di BassanoXII Riqualifi cazione di Viale Pecori Giraldi SENSO UNICO DI MARCIA PER CHI ARRIVA DA MAROSTICA
XII Prove di sport per bambini e ragazzi a RosàXIV Un sito per a chi ha la barba, che diventerà libro WWW.AVERELABARBA.IT
XVI 1220, l’aperitivo che racconta la storia di Cittadella DECRETATO BEVANDA UFFICIALE DELLA CITTÀ
XVIII Il Lagorai, paradiso per sportivi e amanti della natura ADOTTATO IL MODELLO AUSTRIACO
XIX Buon compleanno Oasi!XX Sebastiano Favero, nuovo Presidente Naz.le ANA SARÒ L’ALPINO DI TUTTI, NON SOLO DEI MIEI AMICI VENETI
XX Musica protagonista al Castello degli EzzeliniXXI Maria Zanchetta vola a Berlino da Angela Merkel GIOVANE STUDENTESSA E SCRITTRICE DI CASSOLA
Editoriale
Rallentare la corsaSIAMO SEMPRE IN MOVIMENTO, UNA SOCIETÀ CHE CORRE E CHE HA FRETTA DI SPOSTARSI. PER LAVORO, PER STUDIARE, PER RAGGIUNGERE LUOGHI NUOVI. PURCHÈ SI FACCIA PRESTO. STRADE A QUATTRO CORSIE, ROTATORIE GIGANTI. POCO IMPORTA, SE PER ESSERE PIÙ VELOCI SI UCCIDONO LE MONTAGNE. SPOSTARSI IN TRENO? ROBA DA PENDOLARI. IN BICICLETTA? TROPPO PERICOLOSO. A PIEDI? MAGARI AVERNE IL TEMPO. MEGLIO RIMANERE INCOLONNATI AL SEMAFORO IN MACCHINA, DA SOLI, AD ASCOLTARE LE PREVISIONI METEO E PENSARE CHE, FORSE SI, POTREBBE ESSERE ARRIVATO IL MOMENTO PER FERMARCI E GUARDARCI ATTORNO.
“Sarebbe tutto più semplice se non ti avessero inculcato questa storia del fi nire da qualche parte, se solo ti avessero insegnato, piuttosto, a essere felice rimanendo immobile. Tutte quelle storie sulla tua strada. Trovare la tua strada. Andare per la tua strada. Magari invece siamo fatti per vivere in una piazza, o in un giardino pubblico, fermi lì, a far passare la vita, magari siamo un crocicchio, il mondo ha bisogno che stiamo fermi, sarebbe un disastro se solo ce ne andassimo, a un certo punto, per la nostra strada, quale strada? Sono gli altri le strade, io sono una piazza, non porto in nessun posto, io sono un posto”. (A.BARICCO, CITY)
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ALLEGATO GRATUITO ALA PIAZZA - IL QUINDICINALE
DI ANNUNCI E APPUNTAMENTI
ANNO 0 - NUMERO 47 GIUGNO 2013
AUTORIZZAZIONE TRIBUNALEDI BASSANO DEL GRAPPA
N°7/94 DEL 7/10/94
D I R E T T O R E R E S P O N S A B I L ECristina Lunardon
E D I T R I C ETabloid
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IndiceII Un’odissea quotidiana, la vita dei pendolari PASSEGGERI ESASPERATI DAI RITARDI E DALLE SOPPRESSIONI
VI Una giornata per dire NO alla Nuova Valsugana ORGANIZZATA PER IL 16 GIUGNO DA RADIO GAMMA 5
VIII Una rotonda al posto dell’incrocio DOPO DUE ANNI DI TRATTATIVE PARTONO I LAVORI IN VIA VILLA
IX Si ride a Marostica con ArchimedeX Cittadella festeggia le sue mura UNICA CON CAMMINAMENTO INTERAMENTE PERCORRIBILE
X Una biblioteca in lingua inglese nel cuore di BassanoXII Riqualifi cazione di Viale Pecori Giraldi SENSO UNICO DI MARCIA PER CHI ARRIVA DA MAROSTICA
XII Prove di sport per bambini e ragazzi a RosàXIV Un sito per a chi ha la barba, che diventerà libro WWW.AVERELABARBA.IT
XVI 1220, l’aperitivo che racconta la storia di Cittadella DECRETATO BEVANDA UFFICIALE DELLA CITTÀ
XVIII Il Lagorai, paradiso per sportivi e amanti della natura ADOTTATO IL MODELLO AUSTRIACO
XIX Buon compleanno Oasi!XX Sebastiano Favero, nuovo Presidente Naz.le ANA SARÒ L’ALPINO DI TUTTI, NON SOLO DEI MIEI AMICI VENETI
XX Musica protagonista al Castello degli EzzeliniXXI Maria Zanchetta vola a Berlino da Angela Merkel GIOVANE STUDENTESSA E SCRITTRICE DI CASSOLA
Editoriale
Rallentare la corsaSIAMO SEMPRE IN MOVIMENTO, UNA SOCIETÀ CHE CORRE E CHE HA FRETTA DI SPOSTARSI. PER LAVORO, PER STUDIARE, PER RAGGIUNGERE LUOGHI NUOVI. PURCHÈ SI FACCIA PRESTO. STRADE A QUATTRO CORSIE, ROTATORIE GIGANTI. POCO IMPORTA, SE PER ESSERE PIÙ VELOCI SI UCCIDONO LE MONTAGNE. SPOSTARSI IN TRENO? ROBA DA PENDOLARI. IN BICICLETTA? TROPPO PERICOLOSO. A PIEDI? MAGARI AVERNE IL TEMPO. MEGLIO RIMANERE INCOLONNATI AL SEMAFORO IN MACCHINA, DA SOLI, AD ASCOLTARE LE PREVISIONI METEO E PENSARE CHE, FORSE SI, POTREBBE ESSERE ARRIVATO IL MOMENTO PER FERMARCI E GUARDARCI ATTORNO.
“Sarebbe tutto più semplice se non ti avessero inculcato questa storia del fi nire da qualche parte, se solo ti avessero insegnato, piuttosto, a essere felice rimanendo immobile. Tutte quelle storie sulla tua strada. Trovare la tua strada. Andare per la tua strada. Magari invece siamo fatti per vivere in una piazza, o in un giardino pubblico, fermi lì, a far passare la vita, magari siamo un crocicchio, il mondo ha bisogno che stiamo fermi, sarebbe un disastro se solo ce ne andassimo, a un certo punto, per la nostra strada, quale strada? Sono gli altri le strade, io sono una piazza, non porto in nessun posto, io sono un posto”. (A.BARICCO, CITY)
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romano d’ezzelino | territorio
organizzata Per il 16 giugno da radio gamma 5 e da oltre trenta associazioni del territorio
A Romano una giornataper dire NO alla Nuova Valsugana
di Cristina Lunardon
a sio fora? La sacralità non si trafora!” Che tradotto vuol dire: non toccate
il Monte Grappa!
Lo slogan si riferisce al
progetto della Nuova Valsugana,
la superstrada a pagamento che
dovrebbe collegare Castelfranco
con San Nazario - della quale
La Piazza Notizie si è occupata
nello scorso numero - prevedendo
la realizzazione di una galleria
lunga 11 chilometri da Romano
d’Ezzelino a Cismon, attraverso
il Monte Grappa.
E sarà anche lo slogan della
giornata di mobilitazione
popolare in programma il
prossimo 16 giugno in via
Carlessi, sempre a Romano
d’Ezzelino, organizzata da un
nutrito numero di associazioni
locali preoccupate per il futuro
del territorio. Tra i promotori
dell’iniziativa, oltre a L’ABC
Laboratorio Civico, il Comitato
No Valsugana e il Comitato
Opzione Zero, ad avere un
ruolo di primo piano è Radio
Gamma 5, insieme alla storica
associazione Salute Ambiente.
“La chiamano galleria ma in realtà è un vero e proprio traforo – commenta il noto speaker radiofonico Luca
Trevisan – più lungo di quello del Monte Bianco, con due corsie a doppia carreggiata ed una galleria centrale di emergenza obbligatoria, cioè tre buchi pari a 80 metri di larghezza totale. Per non parlare dei costi, palesemente sottostimati,
e del sistema del project financing adottato per la sua realizzazione. Ci vogliono far credere che saranno i privati ad accollarsi i costi di realizzo, quando invece è già previsto che per 43 anni la Regione, con i soldi dei cittadini, dovrà pagare alla ditta, che è la Mantovani Spa – specifica
Trevisan - i mancati ricavi nel caso in cui il traffico non raggiunga i 40.000 mezzi giornalieri. Una cifra inaudita, pensando ai 12.000 passaggi attuali.”Proprio su questo fronte, le
ultime notizie di cronaca
riportano che è in corso a
Bruxelles un’indagine sulla
Pedemontana Veneta, per
verificare se in effetti esista
una violazione della normativa
comunitaria in materia di
appalti pubblici, visto che
anche per quest’opera, già
M
P 79PVII
in costruzione, è prevista la
compensazione economica nel caso
in cui il volume di traffico si
riveli insufficiente a coprire
le spese di gestione.
Sono circa una trentina le
associazioni che hanno aderito
alla giornata di mobilitazione,
e che saranno presenti con stand
informativi, laboratori didattici,
spazi ludici per bambini.
“L’abbiamo concepita come una grande festa – spiega ancora Trevisan – con ospiti musicali del calibro di Luca Bassanese e Herman Medrano e poi Atucà, un indio guaranì, con il suo spettacolo di lancia, boleadoras e bombo. Ci saranno interventi dal palco di Renzo Mazzaro, l’autore del libro I Padroni del Veneto, dei presidenti del Comitato Sopravvissuti del Vajont, della
giornalista Enrica Parrucchetti, solo per citarne alcuni. Per i bambini è previsto il battesimo della sella e giochi con i pony, agli adulti si insegnerà a realizzare il sapone in casa. Ci sarà un’area espositiva con i prodotti del Grappa, un’area ristorazione ed una sportiva dedicata a tutte le attività all’aperto ospitate dalla nostra montagna.”
Da Treviso inoltre partirà
una biciclettata con arrivo
in via Carlessi alle 11, e da
Castelfranco si muoveranno i
“motorati” di Radio Gamma 5, che
concluderanno a Romano d’Ezzelino
la XV edizione del loro motogiro.
“Il nostro obiettivo è quello di informare – spiega ancora Trevisan – perché senza informazione non esiste libertà di scelta per i cittadini. Per questo motivo
abbiamo pensato ad un evento aperto a più categorie possibili di persone, che offra tanti spunti di interesse. Noi non siamo contrari a tutte le grandi opere. A questa, si. Perché amiamo la nostra montagna sacra, e perché forse basterebbe investire meglio sulle infrastrutture già esistenti, senza fare gli interessi di qualcuno.”
“la chIamano gallerIa ma In realtà È un vero e proprIo traForo pIÙ lungo dI quello del monte bIanco, con due corsIe a doppIa carreggIata ed una gallerIa centrale dI emergenza
obblIgatorIa, cIoÈ tre buchI parI a 80 metrI dI larghezza totale”
AFFRETTATI OFFERTISSIMAANCORA ULTIMI GIORNI
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romano d’ezzelino | territorio
organizzata Per il 16 giugno da radio gamma 5 e da oltre trenta associazioni del territorio
A Romano una giornataper dire NO alla Nuova Valsugana
di Cristina Lunardon
a sio fora? La sacralità non si trafora!” Che tradotto vuol dire: non toccate
il Monte Grappa!
Lo slogan si riferisce al
progetto della Nuova Valsugana,
la superstrada a pagamento che
dovrebbe collegare Castelfranco
con San Nazario - della quale
La Piazza Notizie si è occupata
nello scorso numero - prevedendo
la realizzazione di una galleria
lunga 11 chilometri da Romano
d’Ezzelino a Cismon, attraverso
il Monte Grappa.
E sarà anche lo slogan della
giornata di mobilitazione
popolare in programma il
prossimo 16 giugno in via
Carlessi, sempre a Romano
d’Ezzelino, organizzata da un
nutrito numero di associazioni
locali preoccupate per il futuro
del territorio. Tra i promotori
dell’iniziativa, oltre a L’ABC
Laboratorio Civico, il Comitato
No Valsugana e il Comitato
Opzione Zero, ad avere un
ruolo di primo piano è Radio
Gamma 5, insieme alla storica
associazione Salute Ambiente.
“La chiamano galleria ma in realtà è un vero e proprio traforo – commenta il noto speaker radiofonico Luca
Trevisan – più lungo di quello del Monte Bianco, con due corsie a doppia carreggiata ed una galleria centrale di emergenza obbligatoria, cioè tre buchi pari a 80 metri di larghezza totale. Per non parlare dei costi, palesemente sottostimati,
e del sistema del project financing adottato per la sua realizzazione. Ci vogliono far credere che saranno i privati ad accollarsi i costi di realizzo, quando invece è già previsto che per 43 anni la Regione, con i soldi dei cittadini, dovrà pagare alla ditta, che è la Mantovani Spa – specifica
Trevisan - i mancati ricavi nel caso in cui il traffico non raggiunga i 40.000 mezzi giornalieri. Una cifra inaudita, pensando ai 12.000 passaggi attuali.”Proprio su questo fronte, le
ultime notizie di cronaca
riportano che è in corso a
Bruxelles un’indagine sulla
Pedemontana Veneta, per
verificare se in effetti esista
una violazione della normativa
comunitaria in materia di
appalti pubblici, visto che
anche per quest’opera, già
M
P 80PVIII
tezze sul brenta | viabilità
doPo due anni di trattative Partono i lavori in via villaPer eliminare ingorghi e incidenti
Una rotonda al posto dell’incrocioe un marciapiede lungo la provinciale
di Cristina Lunardon
intervento costerà
circa 300 mila euro,
i lavori inizieranno
a giorni ed entro il
prossimo autunno si potrà
mettere finalmente la parola
fine al problema sicurezza
in uno dei punti neri della
viabilità del comune di Tezze
sul Brenta. L’incrocio di via
Villa, teatro di innumerevoli
incidenti, sarà sostituito da
una grande rotonda. Il manufatto
permetterà agli automobilisti
che provengono dal ponte di
Friola, lungo la Provinciale 54,
di imboccare agilmente la svolta
a sinistra immettendosi in via
Risorgimento, per percorrere
la Provinciale “Granella” in
direzione nord. E viceversa.
Nel passato si era tentato di
regolare il flusso dei veicoli
anche con l’installazione di un
semaforo, costato all’epoca 400
milioni delle vecchie lire, ma
le lunghe code che si formavano
soprattutto durante le ore di
punta, ne avevano decretato lo
spegnimento dopo solo qualche
mese.
“Ci sono voluti due anni per arrivare ad un accordo bonario con i proprietari –
spiega il sindaco Valerio Lago
– perché il progetto prevede l’abbattimento di un’abitazione e l’utilizzo di 11 metri di un’altra proprietà. Ma ci siamo riusciti – dice con evidente orgoglio il
primo cittadino – ed ora siamo pronti per partire. Avrei voluto avere la sicurezza di concludere i lavori prima dell’inizio dell’anno scolastico, purtroppo dei cavilli burocratici nella gara di appalto ci hanno fatto ritardare, ma non è detta l’ultima parola.”
La preoccupazione del sindaco
L’
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sui tempi di consegna dell’opera
è più che legittima, visto che
entrambe le strade provinciali
sono interessate dal passaggio
dei pullman di linea che
trasportano gli studenti verso
Nove, Bassano e Cittadella, che
vedrebbero allungarsi i tempi
di percorrenza a causa dei
lavori in corso.
L’arteria è inoltre percorsa
da un’elevata percentuale di
traffico pesante, dovuto alla
presenza di diverse cave nella
zona a sud del comune tedaroto.
“I camion passano tutti di qua – conferma Lago – perché nei comuni limitrofi sono
stati messi dei divieti alla loro circolazione. Ora invece abbiamo concordato con gli altri sindaci una modifi ca generale alla viabilità pesante, per cui i camion potranno transitare attraverso il centro del paese solo
in direzione nord”.La rotonda di via Villa si
inserisce in un più ampio contesto
di generale messa in sicurezza
dell’area adiacente l’attuale
incrocio, con la realizzazione
anche di un marciapiede lungo
la provinciale, fino a via
Fornace.
“I lavori saranno condotti in contemporanea, in modo da non creare troppi intralci al traffi co – prosegue Lago. Abbiamo optato per la rotonda – ci tiene a
precisare il sindaco – dopo aver vagliato altre proposte elaborate alla luce di un monitoraggio condotto sulla mole e sulla tipologia di traffi co che interessa gli incroci del paese. E questa ci è sembrata l’alternativa migliore”.
Si ride a Marostica con Archimede“EUREKA: le invenzioni che hanno determinato il progresso della civiltà” è il tema della 45° edizione di “Umoristi a Marostica”, una delle rassegne di grafi ca umoristica più importanti nel panorama internazionale. Le opere selezionate, un centinaio di cartoons o strips tassativamente prive di battute e dialoghi, rimarranno esposte fi no al 16 giugno nelle sale del Castello inferiore
della città degli scacchi. La sezione “Salone d’autore” è dedicata all’inglese Ross Thomson, famoso per il suo stile libero e comico soprattutto nel campo della pubblicità e dell’animazione. Provenienti da Italia, Francia, Brasile, Germania, Serbia, Iran e Lussemburgo, sono dieci gli autori a pari merito che, tra i fi nalisti, hanno vinto il prestigioso premio.
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tezze sul brenta | viabilità
doPo due anni di trattative Partono i lavori in via villaPer eliminare ingorghi e incidenti
Una rotonda al posto dell’incrocioe un marciapiede lungo la provinciale
di Cristina Lunardon
intervento costerà
circa 300 mila euro,
i lavori inizieranno
a giorni ed entro il
prossimo autunno si potrà
mettere finalmente la parola
fine al problema sicurezza
in uno dei punti neri della
viabilità del comune di Tezze
sul Brenta. L’incrocio di via
Villa, teatro di innumerevoli
incidenti, sarà sostituito da
una grande rotonda. Il manufatto
permetterà agli automobilisti
che provengono dal ponte di
Friola, lungo la Provinciale 54,
di imboccare agilmente la svolta
a sinistra immettendosi in via
Risorgimento, per percorrere
la Provinciale “Granella” in
direzione nord. E viceversa.
Nel passato si era tentato di
regolare il flusso dei veicoli
anche con l’installazione di un
semaforo, costato all’epoca 400
milioni delle vecchie lire, ma
le lunghe code che si formavano
soprattutto durante le ore di
punta, ne avevano decretato lo
spegnimento dopo solo qualche
mese.
“Ci sono voluti due anni per arrivare ad un accordo bonario con i proprietari –
spiega il sindaco Valerio Lago
– perché il progetto prevede l’abbattimento di un’abitazione e l’utilizzo di 11 metri di un’altra proprietà. Ma ci siamo riusciti – dice con evidente orgoglio il
primo cittadino – ed ora siamo pronti per partire. Avrei voluto avere la sicurezza di concludere i lavori prima dell’inizio dell’anno scolastico, purtroppo dei cavilli burocratici nella gara di appalto ci hanno fatto ritardare, ma non è detta l’ultima parola.”
La preoccupazione del sindaco
L’
P 82PX
cittadella | manifestazioni
unica città murata in italia con camminamentointeramente Percorribile
Completato il restauro della cinta, Cittadella festeggia le sue mura
di Cristina Lunardon
catta il conto alla
rovescia in vista
dell’evento dedicato
alle mura di Cittadella,
finalmente ripercorribili a
360 gradi dopo un restauro
durato più di 20 anni e costato
complessivamente circa 25
milioni di euro, finanziati in
parte da enti pubblici, in parte
da privati che hanno deciso di
investire credendo fortemente
in questo ambizioso progetto.
L’opera, che vanta quasi 800
anni di vita, è unica nel suo
genere in tutta Europa ed il
fatto che Cittadella diventerà
l’unica città murata in Italia
con l’intero camminamento
di ronda accessibile, rende
ancora più esemplare questo
restauro, che assicurerà alla
perla padovana un posto d’onore
tra le mete turistiche più
apprezzate a livello nazionale
ed internazionale.
“È un momento a cui tengo molto - ha detto il sindaco Giuseppe Pan
S– ora siamo pronti a riconsegnare alla città le antiche mura, simbolo di un tesoro prezioso ed inestimabile, testimonianza di un passato lontano che è giunto fino a noi e sono convinto che l’evento rimarrà nella memoria di tutti. Il lavoro ha visto l’impegno di moltissime persone, per questo voglio ringraziare amministratori, assessori e colleghi che si sono avvicendati negli anni, per quanto fatto per la nostra città”.
Per l’occasione è stato
organizzato un nutrito
programma di manifestazioni, che
culmineranno sabato 8 giugno,
quando le mura saranno avvolte
da un nastro color granata che
verrà srotolato in una simbolica
staffetta di 70 volontari.
Come ha spiegato il sindaco
Giuseppe Pan: “Tenteremo di entrare nel Guinness dei Primati con il nastro più lungo del mondo. Lo spettacolo, da non perdere, è alle 17.00. Con noi ci sarà anche un testimonial d’eccezione. Nel frattempo il nastro rimarrà nella sede del Comune a disposizione di chiunque, per essere autografato”.
Sono previste per il week end del
7-8- giugno due notti bianche con
negozi aperti in centro storico,
musica e animazione.
Una biblioteca in lingua inglesenel cuore di BassanoE’ la prima biblioteca interamente in lingua inglese presente in Veneto, la seconda in tutto il territorio nazionale, e si trova a Bassano, in Piazzale Cadorna 11, aperta dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 21.00 ed il sabato fino alle 14.00.Con il suo patrimonio di oltre 800 volumi, dvd e magazine in versione originale, la LER English Library si rivolge a tutti i cittadini desiderosi di aprirsi al mondo anglosassone, anche organizzando una serie di eventi con le altre realtà locali. Come ad esempio le letture animate in collaborazione con la Biblioteca Civica di Bassano per i bambini in età pre-scolare e la serata
culturale dedicata a Jane Austen a cura del critico letterario e traduttore Marco Cavalli.Il nuovo abbonamento al Financial Times permetterà inoltre di organizzare nei prossimi mesi delle letture con conseguenti discussioni sui suoi articoli di attualità, economia e politica.Grazie alla ricezione di nuove donazioni, il materiale a disposizione è in continuo aumento: ci sono sezioni dedicate alla letteratura, alla filosofia, ai viaggi ed una speciale indirizzata ai bambini, grazie a Luigi Emilio Righetti – a cui la biblioteca è intitolata – che ha donato la sua collezione di libri sulla didattica per l’infanzia.
P 83PXI
P 84PXII
bassano | viabilità
senso unico di marcia Per chi arriva da marostica
Riqualificazione di Viale PecoriGiraldi, tra necessità e dolori
i commercianti non piace
proprio il senso unico
istituito dal 13 maggio
scorso per permettere
la realizzazione dei lavori di
sistemazione e riqualificazione
di via Pecori Giraldi a Bassano.
Non piace, ma è necessario.
Primo step, la posa della nuova
condotta idrica e fognaria da
parte di Etra SpA, che sostituirà
la vecchia condotta idrica con 720
metri di nuova tubazione e farà 30
nuovi allacciamenti, mentre per
la fognatura poserà 180 metri di
tubazione e farà 8 allacciamenti.
Sarà quindi la volta della
riqualificazione dell’intero
viale da parte del Comune, con
ripavimentazione del marciapiede,
piantumazione di nuovi alberi
a lato della strada, nuova
asfaltatura e delimitazione
ottica della pista ciclabile.
Un progetto impegnativo che, se
tutto va bene, si concluderà a
Natale. Intanto cominciano già
a farsi sentire i mormorii dei
commercianti della zona, che
in tre settimane scarse, hanno
notato una drastica riduzione
del volume d’affari. Dal barista
al benzinaio, a penalizzare
soprattutto chi ha un’attività
lungo via Giraldi sono le
modifiche alla viabilità.
Rivoluzionate le consuetudini di
Achi, quotidianamente, transitava
lungo la principale strada
d’accesso ad ovest di Bassano.
Per il compimento delle opere,
infatti, è stato infatti istituito
un senso unico di marcia sul
tratto del viale compreso tra
via Cavallare e viale Diaz in
direzione ovest-est, da Marostica
verso Bassano, dunque.
Per chi da Bassano vorrà invece
raggiungere Marostica, alla
rotatoria del ponte nuovo dovrà
immettersi in Viale Vicenza, che
sarà percorribile in senso unico
con direzione est-ovest.
Deve dire addio al parcheggio
chi era abituato a sostare sul
ciglio della strada, per fermarsi
a prendere anche solo caffè e
brioche: ora vige l’assoluto
divieto, fatto rispettare con
particolare zelo dalla polizia
locale, che ha intensificato
l’attività di controllo in
zona. I negozianti si sono
fatti sentire, visto il già non
semplice periodo economico che si
sta attraversando.
Così come residenti e cittadini.
Ed il Comune ha risposto
concedendo il parcheggio gratuito
nell’area dell’ex magazzino
Enel, aperto 24 ore su 24, e nel
piano interrato del Siver Center
Shopping durante tutta la durata
dei lavori di risistemazione e
riqualificazione. 40 posti auto
disponibili dalle 7 del mattino
alle 21 tutti i giorni.
Prove di sportper bambini e ragazzi a RosàSarà una giornata interamente dedicata allo sport quella organizzata dall’amministrazione di Rosà per Sabato 15 giugno, presso l’aerea esterna del Palarosà di via Seganfredo. A partire dalle ore 17.00 bambini e ragazzi potranno cimentarsi nelle diverse discipline, dal karate al nuoto, pesca, ciclismo, volley, pallacanestro, calcio, e conoscere da vicino le varie società sportive rosatesi.
Alle 20.30 andrà poi in scena il Galà dello Sport, con la premiazione dei migliori risultati ottenuti nella stagione che si sta concludendo. Ospiti della serata saranno l’ex allenatore del Cittadella, Palermo e Padova Ezio Glerean ed il rugbista Marco Filippucci, alla sua ottava stagione nella Prima Squadra del Benetton e con due mondiali (under 19 e under 21) disputati.
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PORTE APERTEInAuguRAzIOnEdEl nuOvO shOw ROOm dI BAssAnO dEl gRAPPA
sABATO 8 gIugnO 2013dalle ore 10:00 alle ore 18:00
RIccO BuffETnell’arco della giornata
nuOvO shOw ROOm A BAssAnO
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bassano | viabilità
senso unico di marcia Per chi arriva da marostica
Riqualificazione di Viale PecoriGiraldi, tra necessità e dolori
i commercianti non piace
proprio il senso unico
istituito dal 13 maggio
scorso per permettere
la realizzazione dei lavori di
sistemazione e riqualificazione
di via Pecori Giraldi a Bassano.
Non piace, ma è necessario.
Primo step, la posa della nuova
condotta idrica e fognaria da
parte di Etra SpA, che sostituirà
la vecchia condotta idrica con 720
metri di nuova tubazione e farà 30
nuovi allacciamenti, mentre per
la fognatura poserà 180 metri di
tubazione e farà 8 allacciamenti.
Sarà quindi la volta della
riqualificazione dell’intero
viale da parte del Comune, con
ripavimentazione del marciapiede,
piantumazione di nuovi alberi
a lato della strada, nuova
asfaltatura e delimitazione
ottica della pista ciclabile.
Un progetto impegnativo che, se
tutto va bene, si concluderà a
Natale. Intanto cominciano già
a farsi sentire i mormorii dei
commercianti della zona, che
in tre settimane scarse, hanno
notato una drastica riduzione
del volume d’affari. Dal barista
al benzinaio, a penalizzare
soprattutto chi ha un’attività
lungo via Giraldi sono le
modifiche alla viabilità.
Rivoluzionate le consuetudini di
Achi, quotidianamente, transitava
lungo la principale strada
d’accesso ad ovest di Bassano.
Per il compimento delle opere,
infatti, è stato infatti istituito
un senso unico di marcia sul
tratto del viale compreso tra
via Cavallare e viale Diaz in
direzione ovest-est, da Marostica
verso Bassano, dunque.
Per chi da Bassano vorrà invece
raggiungere Marostica, alla
rotatoria del ponte nuovo dovrà
immettersi in Viale Vicenza, che
sarà percorribile in senso unico
con direzione est-ovest.
Deve dire addio al parcheggio
chi era abituato a sostare sul
ciglio della strada, per fermarsi
a prendere anche solo caffè e
brioche: ora vige l’assoluto
divieto, fatto rispettare con
particolare zelo dalla polizia
locale, che ha intensificato
l’attività di controllo in
zona. I negozianti si sono
fatti sentire, visto il già non
semplice periodo economico che si
sta attraversando.
Così come residenti e cittadini.
Ed il Comune ha risposto
concedendo il parcheggio gratuito
nell’area dell’ex magazzino
Enel, aperto 24 ore su 24, e nel
piano interrato del Siver Center
Shopping durante tutta la durata
dei lavori di risistemazione e
riqualificazione. 40 posti auto
disponibili dalle 7 del mattino
alle 21 tutti i giorni.
Prove di sportper bambini e ragazzi a RosàSarà una giornata interamente dedicata allo sport quella organizzata dall’amministrazione di Rosà per Sabato 15 giugno, presso l’aerea esterna del Palarosà di via Seganfredo. A partire dalle ore 17.00 bambini e ragazzi potranno cimentarsi nelle diverse discipline, dal karate al nuoto, pesca, ciclismo, volley, pallacanestro, calcio, e conoscere da vicino le varie società sportive rosatesi.
Alle 20.30 andrà poi in scena il Galà dello Sport, con la premiazione dei migliori risultati ottenuti nella stagione che si sta concludendo. Ospiti della serata saranno l’ex allenatore del Cittadella, Palermo e Padova Ezio Glerean ed il rugbista Marco Filippucci, alla sua ottava stagione nella Prima Squadra del Benetton e con due mondiali (under 19 e under 21) disputati.
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web | personaggi
WWW.averelabarba.it
Un sito dedicato a chi ha la barba, che diventerà un libro.
di Cristina Lunardon
he barba! E che passione
farsela crescere.
Passione non intesa nel
senso di sofferenza e
fatica, ma di vero trasporto
amoroso, di dedizione, di
piacere. Ne sanno qualcosa
Claudio Traina, bassanese,
meglio noto come VonBarbaz e
i suoi amici Alessandro Toso
di Cittadella, appassionato di
arte contemporanea, e Diego
Santi di Castello di Godego,
fotografo per diletto.
E’ loro infatti l’originale
idea di attivare un sito in cui
raccogliere “storie di barbe”
che diventeranno un libro,
unico nel suo genere.
“Ne esiste uno solo fotografi co – spiegano
i giovani barbuti - pubblicato in America, con immagini di motociclisti, dedicato ad un loro amico. Noi intendiamo corredare le foto dei nostri protagonisti con interviste ed altri contenuti che ci vorranno offrire, come poesie, disegni, racconti.”
In un’Italia distrutta dalla crisi economica e sociale l’ultima speranza per un giovane è AVERE LA BARBA e UN’IDEA. Noi cerchiamo delle persone che la pensano in maniera diversa, che credono ancora a questo paese e che vogliono renderlo migliore: artisticamente, culturalmente, visivamente e musicalmente. AVERE LA BARBA non è una moda. La moda è un illusione. AVERE LA BARBA è REALTA’, recita il Manifesto pubblicato
sul sito.
ma cosa significa per voi avere
la barba?
“Per me signifi ca indossare una maschera – spiega Alessandro – una sorta di protezione alla mia timidezza. La barba crea interesse, invoglia le persone a conoscerti meglio e a non soffermarsi alla prima impressione”.Per Diego invece la barba è
C
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sinonimo di libertà. “E’ il mio modo per esprimermi – racconta – e dimostrare che posso decidere di fare ciò che voglio, anche se al lavoro hanno tentato di farmela tagliare. Io opero nel ramo commerciale di un’agenzia interinale e questo mi impone una certa etichetta. La barba è la mia trasgressione, una sfida
personale, il mio inno all’anticonformismo”.Sulla sua barba, Claudio, il più
giovane dei tre, si è creato il
proprio personaggio. “All’inizio l’ho fatta crescere per sembrare più credibile e più grande, poi l’ho curata per farmi conoscere e, soprattutto, riconoscere. La barba rimane impressa.”
tre modi diversi, dunque, di
vivere questa scelta. ma c’è
qualcosa che accomuna i barbuti?
e come è nata l’idea del libro?
“ Al momento abbiamo incontrato solo persone interessanti – raccontano –
sembra che la barba sia un denominatore comune tra i creativi, in tutti gli ambiti
artistici. L’idea è nata – specifica
Claudio – dopo l’ennesima sfida tra me ed Alessandro sulla barba migliore. Diego poi ci ha assecondato.”
E’ Diego ad occuparsi
dell’aspetto fotografico,
Claudio cura la comunicazione ed
Alessandro il sito web. Finora
le storie raccolte sono una
ventina, l’obiettivo è arrivare
a cento.
“Se ci limitassimo a ciò che ci scrivono sul sito, avremmo già finito il libro da un pezzo – spiegano – invece noi andiamo personalmente ad intervistare chi giudichiamo abbia una storia particolare. Lasciamo loro la scelta del luogo, e a tutti proponiamo la stessa sequenza di domande. Ogni incontro per noi è un’avventura, alla fine la barba diventa un pretesto per parlare di altro, per condividere interessi, per conoscere nuove persone, per ricevere stimoli nuovi. Per creare una rete vera, non solo virtuale.”
la risposta più bella che avete
ricevuto sul fatto di farsi
crescere la barba?
“Forse quella dell’artista bassanese Claudio Brunello – concordano . Ci ha detto che il tempo che ha guadagnato non tagliandosi la barba per 59 anni l’ha utilizzato per dipingere, leggere, ascoltare buona musica, fare l’amore, vivere. Un aspetto, questo, che nessuno di noi tre aveva ancora valutato!”
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web | personaggi
WWW.averelabarba.it
Un sito dedicato a chi ha la barba, che diventerà un libro.
di Cristina Lunardon
he barba! E che passione
farsela crescere.
Passione non intesa nel
senso di sofferenza e
fatica, ma di vero trasporto
amoroso, di dedizione, di
piacere. Ne sanno qualcosa
Claudio Traina, bassanese,
meglio noto come VonBarbaz e
i suoi amici Alessandro Toso
di Cittadella, appassionato di
arte contemporanea, e Diego
Santi di Castello di Godego,
fotografo per diletto.
E’ loro infatti l’originale
idea di attivare un sito in cui
raccogliere “storie di barbe”
che diventeranno un libro,
unico nel suo genere.
“Ne esiste uno solo fotografi co – spiegano
i giovani barbuti - pubblicato in America, con immagini di motociclisti, dedicato ad un loro amico. Noi intendiamo corredare le foto dei nostri protagonisti con interviste ed altri contenuti che ci vorranno offrire, come poesie, disegni, racconti.”
In un’Italia distrutta dalla crisi economica e sociale l’ultima speranza per un giovane è AVERE LA BARBA e UN’IDEA. Noi cerchiamo delle persone che la pensano in maniera diversa, che credono ancora a questo paese e che vogliono renderlo migliore: artisticamente, culturalmente, visivamente e musicalmente. AVERE LA BARBA non è una moda. La moda è un illusione. AVERE LA BARBA è REALTA’, recita il Manifesto pubblicato
sul sito.
ma cosa significa per voi avere
la barba?
“Per me signifi ca indossare una maschera – spiega Alessandro – una sorta di protezione alla mia timidezza. La barba crea interesse, invoglia le persone a conoscerti meglio e a non soffermarsi alla prima impressione”.Per Diego invece la barba è
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P 88PXVI
Il 1220 è sì l’anno
di fondazione di
Cittadella, ma oggi
“1220” è anche il nome
dell’aperitivo che una giuria
di esperti ha decretato essere
bevanda ufficiale della città
murata, con tanto di registrazione
di ingredienti, procedimento e
marchio.
Birra come leggera base alcolica,
fragole, per conferire il
caratteristico colore granata,
ed altri ingredienti misteriosi.
A realizzarlo la Birreria Torre
di Alberto Frasson, che ha preso
parte ad un concorso, promosso da
Comune e Pro Loco, che ha visto
affrontarsi, a suon di shaker,
una decina di baristi del centro
storico cittadellese. Obiettivo:
ideare un aperitivo che potesse
diventare emblema della città
murata. Le sole direttive,
impartite dalla giuria, composta
da Marirosa Andreatta, presidente
della Pro Cittadella, Giovanni
Follador, presidente delle Pro
Loco del Veneto, e Giancarlo
Andretta dell’Accademia della
cucina italiana: leggermente
alcolico o analcolico, con un
costo non superiore ai tre euro.
“Un lavoro impegnativo, che ha visto scendere in campo le eccellenze cittadellesi del settore, che hanno messo a dura prova il lavoro dei giurati” ha sottolineato Chiara
Lago, assessore alla cultura
di Cittadella. Prossimamente
quindi in contemporanea con
l’inaugurazione del restauro
dell’intera cinta muraria,
la registrazione del “1220”,
cui seguirà l’inserimento nei
listini dei bar cittadellesi
che proporranno anche quello
presentato ufficialmente.
E non si esclude che, visto il
successo dell’iniziativa, Comune
e Pro Loco non diano vita ad un
nuovo concorso per realizzare
un prodotto tipico della perla
dell’Alta Padovana, che vedrà
il coinvolgimento delle massaie
cittadellesi…ma questo si scoprirà
solo prossimamente.
una giuria di esPerti ha decretato che saràla bevanda ufficiale della città murata
1220, l’aperitivo che raccontala storia di Cittadella
cittadella | curiosità
D
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Il 1220 è sì l’anno
di fondazione di
Cittadella, ma oggi
“1220” è anche il nome
dell’aperitivo che una giuria
di esperti ha decretato essere
bevanda ufficiale della città
murata, con tanto di registrazione
di ingredienti, procedimento e
marchio.
Birra come leggera base alcolica,
fragole, per conferire il
caratteristico colore granata,
ed altri ingredienti misteriosi.
A realizzarlo la Birreria Torre
di Alberto Frasson, che ha preso
parte ad un concorso, promosso da
Comune e Pro Loco, che ha visto
affrontarsi, a suon di shaker,
una decina di baristi del centro
storico cittadellese. Obiettivo:
ideare un aperitivo che potesse
diventare emblema della città
murata. Le sole direttive,
impartite dalla giuria, composta
da Marirosa Andreatta, presidente
della Pro Cittadella, Giovanni
Follador, presidente delle Pro
Loco del Veneto, e Giancarlo
Andretta dell’Accademia della
cucina italiana: leggermente
alcolico o analcolico, con un
costo non superiore ai tre euro.
“Un lavoro impegnativo, che ha visto scendere in campo le eccellenze cittadellesi del settore, che hanno messo a dura prova il lavoro dei giurati” ha sottolineato Chiara
Lago, assessore alla cultura
di Cittadella. Prossimamente
quindi in contemporanea con
l’inaugurazione del restauro
dell’intera cinta muraria,
la registrazione del “1220”,
cui seguirà l’inserimento nei
listini dei bar cittadellesi
che proporranno anche quello
presentato ufficialmente.
E non si esclude che, visto il
successo dell’iniziativa, Comune
e Pro Loco non diano vita ad un
nuovo concorso per realizzare
un prodotto tipico della perla
dell’Alta Padovana, che vedrà
il coinvolgimento delle massaie
cittadellesi…ma questo si scoprirà
solo prossimamente.
una giuria di esPerti ha decretato che saràla bevanda ufficiale della città murata
1220, l’aperitivo che raccontala storia di Cittadella
cittadella | curiosità
D
P 90PXVIII
Laghi, castelli, natura
incontaminata, piste
ciclabili, musei, terme
e tanti appuntamenti
per gli amanti dello sport. Il
tutto, a un’ora e mezza dal
mare. Non è un caso che siano
soprattutto di origine olandese
e tedesca i turisti che per
trascorrere le loro vacanze
scelgono la catena montuosa
del Lagorai, a cavallo tra la
Val di Fiemme e la Valsugana,
considerata una delle aree di
maggiore naturalità dell’intera
provincia trentina.
Enrico d’Aquilio, presidente
da tre anni dell’Associazione
Operatori Turistici di Valsugana,
Lagorai e Val di Sella, racconta
di come una zona in passato molto
povera rispetto al resto del
Trentino, sia stata riscoperta
e valorizzata proprio per la sua
natura selvaggia, appena sfiorata
dalla mano dell’uomo, priva di
impianti di risalita e di grandi
catene alberghiere, dove è ancora
possibile camminare per giorni
senza incontrare anima viva e
godere di paesaggi fiabeschi
fatti di piccoli specchi d’acqua
e improvvise cascate.
Un’area votata alle due ruote,
con i suoi 500 km di strade
forestali che in estate si
trasformano in piste naturali
per mountain bike; al nordic
walking, allo sci d’alpinismo ed
alle escursioni con le ciaspole
in inverno.
E per gli amanti della competizione
non c’è che l’imbarazzo della
scelta: il campionato provinciale
MTB categorie agonistiche
giovanili a Carzano il prossimo
30 giugno e la sesta edizione
della gara internazionale
3tbike in ottobre nei territori
dell’ecomuseo del Lagorai. Per
il 2014 è già in preparazione
la prima Dolomitilagorai MTB
challenge, una sfida a coppie
attraverso cinque valli su strade
forestali,mulattiere e sterrati,
per un totale di 320 kilometri e
10.000 metri di dislivello, da
percorrere solo con l’ausilio
del gps. Mentre nel 2015 saranno
ospitati, sempre a Carzano, i
campionati mondiali giovanili di
mountain bike.
“Abbiamo puntato su un turismo di nicchia – spiega D’Aquilio – fatto di persone che amano rapportarsi con la natura in punta
adottato il modello austriaco che Punta sulla Qualità delturismo e la valorizzazione del territorio
Il Lagorai, paradiso per sportivie amanti della natura
lagorai | sport e turismo
D
di Cristina Lunardon
P 91PXIX
di piedi. E i numeri ci stanno dando ragione. Sono 290.000 i passaggi annuali sulla pista ciclabile della Valsugana, 35.000 sul passo Manghen, 5.000 sul Cinque Croci. Ricordo che anni fa si discuteva sull’opportunità di dotarci di impianti di risalita e di grandi alberghi, ma quello è un turismo che vive di sussistenza e alla lunga impoverisce il territorio. E’ una fortuna che il Lagorai sia stato dimenticato per un po’, perché questo ci ha permesso di ripartire da zero senza costruire nulla di più di quello che già c’è”.
E ad esserci già sono anche le
strutture ricettive, soprattutto
quelle a carattere famigliare.
“I primi e più importanti operatori turistici – prosegue il presidente –
sono i contadini, che mantengono bella la montagna. Sempre più aziende agricole si stanno sviluppando nella doppia funzione di agriturismi, fattorie didattiche, bed and breakfast, rispondendo alle nuove esigenze di chi viene in montagna per viverla a pieno. In questo modo vengono valorizzati anche i prodotti locali e si crea un indotto economico
Buon compleanno Oasi! 10 anni di nuova vita nel sito protettoBuon compleanno, Oasi! Domenica 9 giugno compie dieci anni l’Oasi di San Daniele a Liedolo di San Zenone degli Ezzelini, scampata ad un destino di cava-discarica grazie alla mobilitazione popolare che decretò la sua sopravvivenza come sito naturalistico, quale è tuttora.Passeggiate guidate, giri in bicicletta, laboratori, dimostrazioni di falconeria, letture animate, stand gastronomico, gazebo informativi animeranno la giornata dalle 9.30 alle 19.00.“In dieci anni sono aumentate le specie animali che hanno fatto dell’Oasi di San Daniele il loro habitat naturale – spiega la portavoce del Comitato Mirella Ballan – e tante novità si registrano anche a livello botanico.
Entro l’estate realizzeremo delle nuove bacheche didattiche ed abbiamo in programma la sistemazione di un sentiero nel perimetro esterno del sito.”La festa sarà l’occasione anche per fare il punto sull’attività dei tanti comitati che si impegnano per salvaguardare il territorio.“Questa Oasi è l’esempio concreto – continua la Ballan – che quando i cittadini uniscono le loro forze riescono ad ottenere risultati che possono apparire irraggiungibili. L’importante è non accettare passivamente le decisioni che vengono prese dall’alto, essere vigili ed attivi. Nel caso specifico, poi, è stato determinante l’appoggio delle amministrazioni locali che hanno sostenuto la nostra battaglia.”
di qualità per un turismo di qualità a portata di tutti. Non abbiamo inventato nulla – ci tiene a specificare D’Aquilio – abbiamo solo copiato dagli altri paesi, soprattutto dall’Austria.”Anche i cacciatori sono stati
coinvolti in questo progetto: ai
turisti, e sempre più frequentemente
anche alle scolaresche, è offerta
la possibilità di partecipare
all’attività di censimento degli
animali.
“Udire il bramito dei cervi – racconta
D’Aquilio con una certa
commozione – o avvicinarsi ai i camosci è un’esperienza davvero unica, da provare.”
E poi c’è Artesella, la
manifestazione di arte
contemporanea che dal 1986 si
svolge all’aperto nei prati e
nei boschi dell’omonima valle e
che richiama ogni anno un numero
sempre maggiore di visitatori.
“Abbiamo cercato un turismo che ci aiuti a preservare la nostra montagna – prosegue il presidente – e che crei allo stesso tempo un’opportunità per le nuove generazioni di rimanere qui, o comunque di poter scegliere se fare o meno la valigia senza essere costretti ad una scelta obbligata.”
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Laghi, castelli, natura
incontaminata, piste
ciclabili, musei, terme
e tanti appuntamenti
per gli amanti dello sport. Il
tutto, a un’ora e mezza dal
mare. Non è un caso che siano
soprattutto di origine olandese
e tedesca i turisti che per
trascorrere le loro vacanze
scelgono la catena montuosa
del Lagorai, a cavallo tra la
Val di Fiemme e la Valsugana,
considerata una delle aree di
maggiore naturalità dell’intera
provincia trentina.
Enrico d’Aquilio, presidente
da tre anni dell’Associazione
Operatori Turistici di Valsugana,
Lagorai e Val di Sella, racconta
di come una zona in passato molto
povera rispetto al resto del
Trentino, sia stata riscoperta
e valorizzata proprio per la sua
natura selvaggia, appena sfiorata
dalla mano dell’uomo, priva di
impianti di risalita e di grandi
catene alberghiere, dove è ancora
possibile camminare per giorni
senza incontrare anima viva e
godere di paesaggi fiabeschi
fatti di piccoli specchi d’acqua
e improvvise cascate.
Un’area votata alle due ruote,
con i suoi 500 km di strade
forestali che in estate si
trasformano in piste naturali
per mountain bike; al nordic
walking, allo sci d’alpinismo ed
alle escursioni con le ciaspole
in inverno.
E per gli amanti della competizione
non c’è che l’imbarazzo della
scelta: il campionato provinciale
MTB categorie agonistiche
giovanili a Carzano il prossimo
30 giugno e la sesta edizione
della gara internazionale
3tbike in ottobre nei territori
dell’ecomuseo del Lagorai. Per
il 2014 è già in preparazione
la prima Dolomitilagorai MTB
challenge, una sfida a coppie
attraverso cinque valli su strade
forestali,mulattiere e sterrati,
per un totale di 320 kilometri e
10.000 metri di dislivello, da
percorrere solo con l’ausilio
del gps. Mentre nel 2015 saranno
ospitati, sempre a Carzano, i
campionati mondiali giovanili di
mountain bike.
“Abbiamo puntato su un turismo di nicchia – spiega D’Aquilio – fatto di persone che amano rapportarsi con la natura in punta
adottato il modello austriaco che Punta sulla Qualità delturismo e la valorizzazione del territorio
Il Lagorai, paradiso per sportivie amanti della natura
lagorai | sport e turismo
D
di Cristina Lunardon
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possagno | personaggi
“sarò il Presidente di tutti, non solo dei miei amici veneti”
Sebastiano Favero, nuovo Presidente Nazionale degli Alpini
n vero plebiscito, ha
portato Sebastiano
Favero, ingegnere 65enne
di Possagno, a ricoprire
la carica di presidente nazionale
dell’ANA. Il 75% delle preferenze
ha deciso a Milano che sarà lui a
guidare gli alpini d’Italia per
il prossimo
triennio.
Una nomina
che molto
s i g n i f i c a
anche per il
bassanese,
visto che
Favero da
sempre ha
militato tra le fila dell’ANA
Montegrappa.
Decisione, consapevolezza, senso
di responsabilità per la carica
che ricopre, anche se il pensiero
di Favero, sin dal primo momento,
è andato ad una persona che gli
Giugno al Castello III EdizioneMusica protagonista al Castello degli EzzeliniUna rassegna che offre la possibilità di assistere, nello splendore della Corte dell’Ortazzo, teatro permanente del Castello, a una serie di eventi culturali, soprattutto nel segno della musica.
Due le direzioni scelte: da un lato la possibilità offerta alle realtà musicali bassanesi e del territorio di avere uno spazio per esibirsi e incontrare il pubblico. Dall’altro, proporre concerti legati a finalità sociali, in un virtuoso connubio tra musica e solidarietà. Ecco allora il gruppo Contrada CERESA che il 13 giugno porta sul palco il decennio 1965/1975, oltre che con la musica, anche con video d’epoca e letture
di brani, e che devolverà il ricavato della serata all’Associazione Medici Vicentini per il Mondo.
In beneficenza anche il ricavato della serata del 21 Giugno, con un Gran Galà dell’Operetta, con le colorate atmosfere di fine ‘800 e le indimenticabili arie tratte dalle operette nazionali ed internazionali più conosciute, recitate in costume tradizionale.
Con la sua sesta edizione torna anche l’Assalto al Castello. Realizzato da Cantieri Giovani, e promosso dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione, proporrà un weekend, il 28 e 29 di musica, arte, danza, teatro e performance.
ha instillato i sentimenti ed
i valori alpini, quello che il
65enne ancora
oggi chiama
“zio Bortolin”.
E “zio
Bortolin” altri
non è se non
il compianto
presidentissimo dell’Ana
Montegrappa, Bortolo Busnardo,
scomparso un anno e mezzo fa,
cui Sebastiano Favero era legato
al di là della parentela.
“Fu lo zio - ha ricordato in
un’intervista all’indomani della
nomina - a farmi capire cosa significa essere alpino e con lui – continua - ho partecipato alla realizzazione di importanti progetti di solidarietà, in Italia ed all’estero, rispettando la vocazione delle penne nere di aiutare sempre e comunque il prossimo”.
Un esempio, lo ricordiamo, l’“asilo del sorriso” di Rossosch, in Russia, progettato dall’ingegnere
possagnese e visto nascere e
crescere fianco a fianco del
presidentissimo Busnardo.
“Sarò l’alpino di tutti, non solo dei miei amici veneti” ha tenuto a precisare il neo presidente ANA Sebastiano
Favero. Ed ha lanciato un
messaggio a giovani: “Non siate vittime dell’individualismo”.
[...] anche se il pensiero di Favero è andato ad una persona che gli ha instillato i sentimenti ed i valori alpini, quello che il 65enne ancora oggi chiama “zio Bortolin”.
P 93PXXI
cassola | personaggi
la giovane studentessa e scrittrice di cassola è attesa anche dal ministro delle finanze Wolfang schauble
Maria Zanchetta vola a Berlinoda Angela Merkel
di Cristina Lunardon
quindici anni è lecito
sognare. Magari
di trascorrere il
compleanno a Berlino.
Magari di festeggiarlo in
compagnia di Angela Merkel. Tutto
è possibile, a quindici anni.
Anche realizzarli, i sogni. Basta
crederci. E ci ha creduto così
tanto, che il prossimo 15 giugno
la giovanissima Maria Zanchetta
volerà verso la capitale tedesca
per stringere finalmente la mano
al suo idolo, la Merkel appunto,
che la aspetta in visita
ufficiale presso la sede della
Cancelleria Federale.
Non è la prima volta che Maria
Zanchetta si trova a tu per
tu con pezzi da novanta della
politica. Lo scorso anno, il 1
giugno, era a Roma, ospite al
ricevimento nei giardini privati
del Quirinale, insieme a Mario
Monti, ai presidenti di Camera
e Senato Fini e Schifani, al
ministro del lavoro Elsa Fornero
e dell’istruzione Francesco
Profumo. Era appena stata
insignita dal presidente Giorgio
Napolitano del titolo di “Alfiere
della Repubblica”, riservato
ai minorenni per benemerenze e
meriti speciali.
Nata a Bassano il 16 giugno del
1998, Maria Zanchetta vive con i
genitori a San Zeno di Cassola. A
cinque anni inizia ad interessarsi
di egittologia e all’età di
dieci visita il Museo Egizio di
Torino, dove incontra Alfredo
Carlo Aldo Luvino, collaboratore
scientifico del museo, scrittore,
vice presidente di una casa
editrice, che nella sua veste
di guida viene bombardato dalle
domande di Maria e, impressionato
dalla preparazione della giovane
scolara, gli spedisce un suo
testo in segno di ammirazione.
Inizia così una grande amicizia
tra i due “studiosi”, che culmina
con la pubblicazione nel 2009 di
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possagno | personaggi
“sarò il Presidente di tutti, non solo dei miei amici veneti”
Sebastiano Favero, nuovo Presidente Nazionale degli Alpini
n vero plebiscito, ha
portato Sebastiano
Favero, ingegnere 65enne
di Possagno, a ricoprire
la carica di presidente nazionale
dell’ANA. Il 75% delle preferenze
ha deciso a Milano che sarà lui a
guidare gli alpini d’Italia per
il prossimo
triennio.
Una nomina
che molto
s i g n i f i c a
anche per il
bassanese,
visto che
Favero da
sempre ha
militato tra le fila dell’ANA
Montegrappa.
Decisione, consapevolezza, senso
di responsabilità per la carica
che ricopre, anche se il pensiero
di Favero, sin dal primo momento,
è andato ad una persona che gli
Giugno al Castello III EdizioneMusica protagonista al Castello degli EzzeliniUna rassegna che offre la possibilità di assistere, nello splendore della Corte dell’Ortazzo, teatro permanente del Castello, a una serie di eventi culturali, soprattutto nel segno della musica.
Due le direzioni scelte: da un lato la possibilità offerta alle realtà musicali bassanesi e del territorio di avere uno spazio per esibirsi e incontrare il pubblico. Dall’altro, proporre concerti legati a finalità sociali, in un virtuoso connubio tra musica e solidarietà. Ecco allora il gruppo Contrada CERESA che il 13 giugno porta sul palco il decennio 1965/1975, oltre che con la musica, anche con video d’epoca e letture
di brani, e che devolverà il ricavato della serata all’Associazione Medici Vicentini per il Mondo.
In beneficenza anche il ricavato della serata del 21 Giugno, con un Gran Galà dell’Operetta, con le colorate atmosfere di fine ‘800 e le indimenticabili arie tratte dalle operette nazionali ed internazionali più conosciute, recitate in costume tradizionale.
Con la sua sesta edizione torna anche l’Assalto al Castello. Realizzato da Cantieri Giovani, e promosso dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione, proporrà un weekend, il 28 e 29 di musica, arte, danza, teatro e performance.
ha instillato i sentimenti ed
i valori alpini, quello che il
65enne ancora
oggi chiama
“zio Bortolin”.
E “zio
Bortolin” altri
non è se non
il compianto
presidentissimo dell’Ana
Montegrappa, Bortolo Busnardo,
scomparso un anno e mezzo fa,
cui Sebastiano Favero era legato
al di là della parentela.
“Fu lo zio - ha ricordato in
un’intervista all’indomani della
nomina - a farmi capire cosa significa essere alpino e con lui – continua - ho partecipato alla realizzazione di importanti progetti di solidarietà, in Italia ed all’estero, rispettando la vocazione delle penne nere di aiutare sempre e comunque il prossimo”.
Un esempio, lo ricordiamo, l’“asilo del sorriso” di Rossosch, in Russia, progettato dall’ingegnere
possagnese e visto nascere e
crescere fianco a fianco del
presidentissimo Busnardo.
“Sarò l’alpino di tutti, non solo dei miei amici veneti” ha tenuto a precisare il neo presidente ANA Sebastiano
Favero. Ed ha lanciato un
messaggio a giovani: “Non siate vittime dell’individualismo”.
[...] anche se il pensiero di Favero è andato ad una persona che gli ha instillato i sentimenti ed i valori alpini, quello che il 65enne ancora oggi chiama “zio Bortolin”.
P 94PXXII
una raccolta di poesie scritte da Maria e presentata al Salone del Libro di Torino, dove viene è invitata in qualità di autrice più giovane della manifestazione.
Da allora, Maria Zanchetta non
si è più fermata. Al Museo Archeologico di Bolzano, lo stesso anno, visitando una mostra temporanea sulle mummie del mondo, “incontra” Otzi, l’Uomo del Similaun, e all’egittologia unisce una nuova passione per l’antropologia biologica. Da questo un connubio Maria trae ispirazione per scrivere il giallo “All’ultimo istante”, e tornare nel 2010 al Salone del Libro.
Nell’aprile dello scorso anno, sentendo in televisione il Presidente della Repubblica esortare i giovani a partecipare attivamente alla vita sociale
e politica del Paese, ad avere obiettivi e ad impegnarsi per dare nuova speranza alla società italiana, Maria decide di prendere carta e penna e raccontare a Napolitano la sua storia personale, le difficoltà
incontrate per farsi conoscere, le sue passioni, la sua volontà di diventare antropologa e trasferirsi all’estero. Senza mettere al corrente i suoi genitori, che dopo un mese ricevono la risposta del Presidente con la nomina ad Alfiere della Repubblica della figlia.
Diplomatasi con 10 decimi all’esame di terza media, Maria frequenta con ottimi risultati il primo anno al Liceo Linguistico e nutre una profonda ammirazione per la cultura, la lingua, la mentalità della Germania.
“Dopo aver ricevuto questo titolo – racconta
Maria – ho deciso di scrivere ad Angela Merkel, che io stimo come esempio di donna colta, lavoratrice, cresciuta in un contesto difficile, parsimoniosa nell’abbigliamento, determinata e decisa. E a Jens Weidman, che è il più giovane presidente della Bundesbank di tutti i tempi. Già durante l’estate mi sono arrivati da Berlino e Francoforte i complimenti, con autografi e parole di sostegno e apprezzamento”.
E’ proprio a loro che Maria ha dedicato il suo nuovo romanzo, “Le avventure della mummia Otzi”, pubblicato lo scorso dicembre, ricevendo in cambio due libri autografati e l’invito a visitare la Cancelleria Federale in occasione del suo compleanno.
“Ai miei coetanei ed ai ragazzi più giovani – dice la giovane scrittrice – vorrei far capire che non bisogna chiudersi da soli le porte in faccia, caso mai sono gli altri che ci pensano a farlo. Io ho osato, ho preso carta e penna, ho scritto e sono stata ascoltata. Perché noi siamo il futuro. All’inizio i miei interessi e le mie capacità erano visti più come un problema, che un merito, anche da parte degli stessi insegnanti. Ero considerata strana solo perché leggevo tantissimo e mi interessavo alle mummie. Per fortuna i miei genitori mi hanno sempre assecondata e sostenuta. Perché è la curiosità che ci fa crescere, rendendoci colti e facendoci migliorare come persone.”
Ad attendere Maria Zanchetta a Berlino – notizia ricevuta qualche giorno fa – ci sarà anche il ministro delle finanze Wolfang Schauble. Per lei si prospetta un compleanno davvero con i fiocchi!
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