Post on 14-Feb-2019
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La tassazione dei redditi di
capitale e delle plusvalenze
finanziarie
Università degli studi LUMSA
Corso di laurea in economia aziendale e bancaria
Alessandra Sanelli
Banca d’Italia – Servizio Assistenza e Consulenza Fiscale
alessandra.sanelli@bancaditalia.it
I redditi finanziari: un quadro d’insieme
Dividendi da azioni e quote di SRL
Plusvalenze/Minusvalenze su azioni e obbligazioni
Proventi su derivati
Altri differenziali positivi/negativi
REDDITI DI CAPITALE
Interessi
Proventi da fondi comuni di
investimento
Altri proventi da impiego di capitale
REDDITI DIVERSI DI NATURA FINANZIARIA
Come vengono tassati i redditi finanziari?
Non nella dichiarazione annuale dei redditi (aliquote progressive 23%-43%, oltre alle addizionali comunali e regionali), ma…
…direttamente attraverso la Banca pagatrice (salvo eccezioni), con ritenute alla fonte a titolo d’imposta o imposte sostitutive ad aliquote proporzionali (12,5% o 26%)
Il ruolo delle imposte su interessi, dividendi e
plusvalenze nel sistema tributario italiano
Fonte: Ministero dell’Economia e Finanze, dati 2014
I redditi finanziari nel TUIR
Redditi di capitale (art. 44): corrispondono alla nozione economica di “reddito prodotto” ed a
quella giuridica di “frutti”, ossia di “proventi derivanti da rapporti aventi ad oggetto l’impiego del capitale”. Sono certi nell’an, ma non sempre nel quantum.
Redditi diversi di natura finanziaria (art. 67, c. 1, lett. c-c quinquies):
corrispondono alla nozione economica di “reddito entrata” ed a quella giuridica di “guadagni di capitale”, ossia di proventi che, pur derivando dal capitale, sono incerti sia nell’an che nel quantum.
Tassati al netto di spese e perdite
Tassati al lordo di spese e perdite
I redditi finanziari: qualche esempio (1)
Deposito bancario vincolato a 1 anno e
remunerato al tasso d’interesse dell’1,5%
Interessi Redditi di capitale (art. 44)
“proventi derivanti da rapporti aventi ad oggetto
l’impiego del capitale”.
I redditi finanziari: qualche esempio (2)
BTP decennale remunerato al tasso del 2% annuo
• Cedola semestrale di interesse:
Interessi Redditi di capitale (art. 44): “proventi
derivanti da rapporti aventi ad oggetto l’impiego del
capitale”
• Differenza tra prezzo di vendita (110) e di
acquisto (100):
Plusvalenza o minusvalenza Redditi diversi di
natura finanziaria (art. 67): proventi incerti sia
nell’an che nel quantum
I redditi finanziari: qualche esempio (3)
Azione società ALFA
• Dividendo annuale (non predeterminato):
Dividendi Redditi di capitale (art. 44): “proventi
derivanti da rapporti aventi ad oggetto l’impiego del
capitale”
• Differenza tra prezzo di vendita (90) e di acquisto
(100):
Plusvalenza o minusvalenza Redditi diversi di
natura finanziaria (art. 67): proventi incerti sia
nell’an che nel quantum
I redditi di capitale (art. 44 TUIR)
Interessi e altri proventi derivanti da rapporti aventi per oggetto l’impiego del capitale, esclusi i rapporti attraverso cui possono essere realizzati differenziali positivi e negativi in dipendenza di un evento incerto (c. 1, lett. h)
Interessi Dividendi e altri utili da
partecipazione
Altri proventi
mutui, depositi e c/c
obbligazioni e titoli
similari
cambiali finanziarie
accettazioni bancarie
certificati di massa
(titoli atipici)
azioni e titoli similari
altre partecipazioni
associazioni in
partecipazione*
fondi comuni
riporti, pronti/termine,
prestito titoli
polizze vita
forme di previdenza
complementare
rendite perpetue
fidejussioni e altre
garanzie
trust
* escluse quelle con solo apporto di opere e servizi, se non incorporate in strumenti finanziari
La determinazione dei redditi di capitale:
criteri generali (art. 45 TUIR)
Criterio di “cassa”: interessi, utili o altri proventi percepiti nel periodo d’imposta, ma:
Tassazione “al lordo”: indeducibilità di spese e perdite
Redditi in natura o in valuta estera: valore normale o cambio del giorno in cui sono percepiti (art. 9, comma 2, TUIR)
Sono redditi di capitale anche i proventi derivanti dalle variazioni del cambio
Pro-rata temporis per gli interessi sui mutui (ex c. 2 art. 45) e per gli interessi su obbligazioni, depositi e c/c (per modalità di tassazione o previsioni contrattuali)
La tassazione dei redditi di capitale: interessi
Esclusi dall’imposta personale progressiva (Irpef)
Tassati con ritenute alla fonte a titolo definitivo
o imposte proporzionali applicate dalle banche:
26% 12,5%
depositi, conti correnti e certificati di deposito
titoli di Stato (Bot, BTP, ecc.)
obbligazioni di banche e società commerciali
buoni fruttiferi postali
La tassazione dei redditi di capitale: dividendi
Dividendi su partecipazioni non qualificate
Dividendi su partecipazioni qualificate
Esclusione dall’imponibile Irpef
Ritenuta del 26%, applicata dal soggetto che paga i dividendi
Inclusione nell’imponibile Irpef per il 49,72% dell’ammontare
Es.: dividendo = 50, quota tassata in Irpef = 50 x 49,72% =
24,86
La tassazione parziale in Irpef mira ad attenuare la doppia
imposizione (in capo al socio e in capo alla società)
Società quotate Società non quotate
>= 2% dei diritti di voto >= 20% dei diritti di voto
>= 5% del capitale >= 25% del capitale
Partecipazioni qualificate
Il trattamento fiscale di interessi e dividendi in
capo alla società erogante e ai percettori
Interessi
Dividendi
Società erogante Deducibili Indeducibili = Tassati
in Ires (27,5%) e IRAP (3,9-4,9%)
persona fisica non imprenditore,
società semplice
Tassazione proporzionale (26%)
PNQ: tassazione proporzionale (26%)
PQ: Irpef sul 49,72% dell’ammontare B
en
efi
cia
rio
La tassazione complessiva su interessi e
dividendi distribuiti a persone fisiche Interessi Dividendi
su obbligazioni
su part. qualificate su part. non qualificate
RD 26% Imponibilità parziale in Irpef
(23% - 43%)
RD 26%
Utile lordo 100 100 100
- Tassazione societaria (27,5%) [a]
-- (27,5) (27,5)
= Interesse/Dividendo distribuito [b]
100 72,5 72,5
Quota imponibile 100% 49,72% 100%
= Imponibile del percettore 100 36,05 72,5
- Tassazione individuale [c] (26) (8,29 – 15,50) (18,8)
= Interesse/Dividendo netto [b – c]
74 64,21 – 57,00 53,7
Imposta complessiva [a + c] (26) (35,79 – 43,00*) (46,3)
*Le aliquote Irpef non tengono conto delle addizionali comunale e regionale, che possono aggiungere fino a 4 p.ti percentuali
Le plusvalenze nel TUIR: redditi diversi di natura
finanziaria (art. 67, c. 1, lett. c)-c-quinquies)
Proventi da cessione a titolo oneroso/chiusura di rapporti produttivi
di redditi di capitale, da cessione a titolo oneroso o rimborso di
crediti pecuniari o di strumenti finanziari, nonche' da rapporti
attraverso cui possono essere conseguiti differenziali positivi e
negativi in dipendenza di un evento incerto
Plusvalenze/
minusvalenze
Proventi su derivati
Altri proventi
azioni e altre
partecipazioni
obbligazioni e titoli
similari
valute
metalli preziosi
futures
swap
option
…
vendita o rimborso di
crediti o strumenti
finanziari
altri proventi
finanziari
La tassazione delle plusvalenze su strumenti
finanziari per le persone fisiche
Plusvalenze su azioni che rappresentano
partecipazioni qualificate in società
Inclusione nell’imponibile Irpef per il 49,72% dell’ammontare
La tassazione parziale in Irpef mira ad attenuare la doppia
imposizione (in capo al socio e in capo alla società)
Plusvalenze su azioni che rappresentano
partecipazioni societarie non qualificate e su altri
titoli (obbligazioni, titoli di Stato, ecc.)
Esclusione dall’imponibile Irpef
Tassazione proporzionale al 26% o al 12,5%, sostitutiva
dell’Irpef
L’imposta può essere applicata dalle banche o direttamente dal
contribuente in sede di dichiarazione annuale dei redditi
Le plusvalenze e gli altri redditi diversi di
natura finanziaria: due categorie distinte
Plusvalenze su partecipazioni qualificate
(art. 67, lett. c, TUIR)
Altri guadagni di capitale
(art. 67, lett. cbis-cquinquies, TUIR)
Compensazione solo con minusvalenze e perdite su partecipazioni qualificate
Compensazione con tutte le minusvalenze e perdite di
capitale, ad eccezione di quelle su partecipazioni qualificate
Tassazione progressiva sul 49,72% dell’ammontare
Imposta sostitutiva proporzionale
Tre regimi di tassazione, a scelta dell’investitore
Plusvalenze e altri redditi diversi di natura
finanziaria: i tre regimi di tassazione
Tassazione al realizzo Tassazione
sul maturato
Dichiarazione Risparmio amministrato
Regime ordinario (in assenza di opzione per gli altri regimi)
Attività finanziarie affidate in deposito
agli intermediari
Risparmio gestito
Attività finanziarie affidate in
gestione agli intermediari
Art. 5 D.lgs. 461/97 Art. 6 D.lgs. 461/97 Art. 7 D.lgs. 461/97
Un confronto fra i tre regimi
Dichiarazione Risparmio
Amministrato
Risparmio
Gestito
Tassazione al: Realizzo Realizzo Maturato
Applicazione del
prelievo Investitore (quadro
RT Unico)
Intermediari
(banche, ecc.)
Intermediari
(banche, ecc.)
Imponibile Differenza tra plus e
minus dell’anno, al
netto di minus ultimi 4
anni
Singole plus al
netto di minus
ultimi 4 anni
Risultato netto della
gestione
Minusvalenze e
perdite possono
essere
compensate
con:
Plusvalenze e altri
redditi diversi di
natura finanziaria
realizzati dal
contribuente nel
periodo di imposta
Plusvalenze e altri
redditi diversi di
natura finanziaria
realizzate
successivamente
su attività detenute
presso lo stesso
intermediario
Plusvalenze e altri
redditi diversi di
natura finanziaria
anche solo maturati
e interessi e
dividendi affluiti alla
gestione nel periodo
d’imposta
Riporto minus 4 anni 4 anni 4 anni
Segnalazioni
all’AF/Certificaz.
al contribuente SI
NO
NO
Come si assicura la confrontabilità fra redditi
tassati ad aliquote diverse (26% e 12,5%)
3) Redditi di capitale e redditi diversi di natura finanziaria
conseguiti tramite fondi comuni e polizze vita
1) Redditi diversi di natura finanziaria (plus/minusvalenze)
2) Redditi di capitale e redditi diversi di natura finanziaria
conseguiti nell’ambito di gestioni individuali di portafoglio
I redditi tassati al 12,5% sono inclusi nell’imponibile per una quota pari al 48,08% del loro ammontare. Infatti:
26%x48,08% = 12,5%
La tassazione dei redditi di capitale di fonte
estera
Ritenuta d’ingresso (26%-12.5%) a cura dell’intermediario
residente che interviene nella riscossione*
Tassazione sostitutiva (26%-12.5%) in dichiarazione (art. 18
TUIR, Quadro RM) per i proventi percepiti direttamente
all’estero*
Ritenute estere dedotte dall’imponibile (nessun credito
d’imposta)
Monitoraggio fiscale + presunzioni di redditività e di evasione
Segnalazioni “in entrata” ex Direttiva UE sul risparmio
(2003/48/CE)
* Irpef su 49,72% dell’ammontare per dividendi e plusvalenze su
partecipazioni qualificate; Irpef su 100% dell’ammontare per
dividendi e plusvalenze su partecipazioni in societa’ non quotate
residenti in paradisi fiscali.
I redditi di capitale percepiti da soggetti non
residenti
Interessi su depositi e conti correnti Non Imponibili
Interessi su titoli pubblici e su
obbligazioni dei cd. “grandi emittenti”
(banche, società quotate, ecc.)
Esenti
(residenti paesi white list)
Interessi su obbligazioni emesse da
società non quotate
RD (26%)
(o minore ritenuta da
trattato)
Dividendi e altri utili su partecipazioni
(qualificate e non qualificate) in società
residenti
RD (26%/1,375%)*
(o minore ritenuta da
trattato)
Altri redditi di capitale Esenzione/RD (12,5% o 26%)
(o minore ritenuta da
trattato)
* Esenzione per i dividendi erogati a società “madri” di paesi UE
La tassazione dei redditi finanziari: Italia: un
quadro riepilogativo Dividendi:
Ritenuta alla fonte a titolo definitivo del 26%.
Tassazione progressiva parziale sui dividendi da partecipazioni qualificate.
Interessi:
Ritenuta alla fonte a titolo definitivo o imposta sostitutiva del 26% o 12,5% (titoli di Stato)
Plusvalenze:
Tassazione separata proporzionale del 26% o del 12,5%.
Tassazione progressiva parziale per le plusvalenze su partecipazioni qualificate
ITALIA
Aliquote tassazione personale progressiva (Irpef) : 23%-43% (> 75.000€), cui si aggiungono le addizionali comunale e regionale, fino a 4 p.ti percentuali; contributo di solidarietà del 3% per redditi > 300.000€
La tassazione dei redditi finanziari negli altri
paesi Dividendi:
Tassazione progressiva con ritenuta alla fonte a titolo d’acconto del 36,5% (21% + contributi sociali del 15,5%)
Interessi:
Tassazione progressiva con ritenuta alla fonte a titolo d’acconto del 39,5% (24% + contributi sociali del 15,5%)
Plusvalenze:
Tassazione progressiva, con riduzione della base imponibile (al 50% per le attività detenute da almeno 2 anni e al 35% per quelle detenute da più di 8 anni).
FRANCIA
Aliquote tassazione perso-nale progressiva: 14%-45% (> 151.956€); contributo di solidarietà del 3%-4% per i redditi > 250.000/500.000€
La tassazione dei redditi finanziari negli altri
paesi Dividendi:
Ritenuta a titolo definitivo del 26,38%, con possibilità di optare per la tassazione progressiva se inferiore. Franchigia di 801€
Interessi:
Ritenuta a titolo definitivo del 26,38%, con possibilità di optare per la tassazione progressiva se inferiore. Franchigia di 801€
Plusvalenze:
Tassazione proporzionale del 26,38%
GERMANIA
Aliquote tassazione perso-nale progressiva: 14%-45% (> 250.730€) + sovrattassa di solidarietà del 5,5%
La tassazione dei redditi finanziari negli altri
paesi Dividendi:
Tassazione separata con aliquote progressive speciali. Spetta un credito d’imposta pari a 1/9 del dividendo ricevuto.
Interessi:
Tassazione progressiva; le banche applicano una ritenuta alla fonte a titolo d’acconto del 20%. Sono previste numerose esenzioni.
Plusvalenze:
Tassazione separata con aliquote progressive speciali; è prevista una soglia annuale di esenzione pari a 11.000£ per il 2014/15.
REGNO UNITO
Aliquote tassazione perso-nale progressiva: 20%-45% (> 150.000£); per i dividendi si applicano aliquote progressive dal 10% al 37,5%; per le plusvalenze dal 18% al 28%
La tassazione dei redditi finanziari negli altri
paesi Dividendi:
Ritenuta alla fonte a titolo d’acconto del 21% e tassazione separata con aliquote progressive speciali. Sono esenti i dividendi fino a 1.500€ l’anno.
Interessi:
Ritenuta alla fonte a titolo d’acconto del 21% e tassazione separata con aliquote progressive speciali. Sono esenti gli interessi dei titoli del tesoro a breve termine.
Plusvalenze:
Tassazione separata con aliquote progressive speciali.
SPAGNA
Aliquote tassazione perso-nale progressiva: 24,75%-52% (>300.000€); per i redditi finanziari si applicano aliquote progres-sive del 21%-25%-27%
La tassazione dei redditi finanziari negli altri
paesi Dividendi:
Tassazione separata con aliquote progressive speciali
Interessi:
Tassazione progressiva con aliquote ordinarie. Sono esenti gli interessi dei titoli emessi dagli Stati federali.
Plusvalenze:
• A breve termine (<1anno): tassazione progressiva con aliquote ordinarie
• A lungo termine (>=1anno): tassazione separata con aliquote progressive speciali
STATI UNITI
Aliquote tassazione perso-nale progressiva: 10%-39,6% (>413.200$).
Per dividendi e plusvalenze a lungo termine si applicano aliquote progres-sive speciali pari a 0%-15%-20%
Il confronto internazionale: una sintesi
ITALIA:
Tassazione proporzionale per interessi, dividendi e plusvalenze, salvo eccezioni
Tassazione progressiva parziale solo per dividendi e plusvalenze su partecipazioni qualificate, per attenuare la doppia imposizione
Non sono previste esenzioni
Aliquota ridotta (12,5%) per i titoli di Stato
ALTRI PAESI (Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, USA):
Prevale la tassazione progressiva, spesso applicata con aliquote speciali,
più basse di quelle ordinarie dell’imposta personale; quando la
tassazione è proporzionale (Germania) è comunque prevista la possibilità
di optare per la tassazione progressiva, se più favorevole
Frequente previsione di aliquote più basse o altre forme di riduzione
della tassazione per dividendi e plusvalenze (soprattutto a lungo
termine)
Esenzioni per particolari strumenti finanziari o soglie di reddito esente
L’imposizione sui valori patrimoniali (cenni)
Le imposte generali sul patrimonio
Ordinarie
Finalità principale: redistribuzione della ricchezza, in genere più
concentrata rispetto ai redditi
Aliquote: generalmente basse (<1%)
Esempio: Italia (1940-1947); Francia (in vigore: 0,55%-1,5%)
Straordinarie
Finalità principale: aumentare le entrate pubbliche in momenti
di particolare necessità (es. guerre, calamità, disavanzi pubblici
eccessivi)
Esempio: Italia (1992), imposta straordinaria dello 0,6% sui
depositi bancari
Le imposte patrimoniali su beni specifici
Esempio: Italia (dal 2012)
La tassazione “patrimoniale” sulle attività
finanziarie in Italia
Imposta di bollo su depositi e conti correnti
confermata misura 34,2 €; introdotta esenzione se giacenza media
annua < = 5000 €; estesa a libretti di risparmio dall’1.1.2012
Imposta di bollo sulle attività finanziarie (detenute in Italia o
all’estero)
1 per mille per il 2012, con min 34,2 € e max 1.200 €
1,5 per mille per il 2013, con min 34,2 €
2 per mille dal 2014, con min 34,2 €
base imponibile: valore di mercato delle attività alla fine dell’anno
o del periodo di rendicontazione (in mancanza: valore nominale o di
rimborso)
Manovra “Monti” (DL. 201/2011, conv. in L. 214/2011)
L’imposta sulle transazioni finanziarie (FTT)
Legge di stabilità 2013 (L. 228/2012)
Trasferimenti di proprietà di azioni di società residenti in Italia
e di altri strumenti finanziari partecipativi (dall’1/03/2013):
0,2% sul valore della transazione (0,22% nel 2013)
0,1% per le operazioni concluse su mercati regolamentati o
sistemi multilaterali di negoziazione (0,12% nel 2013)
Imposta applicata sul saldo di fine giornata nel caso di più
operazioni di acquisto e vendita
Escluse operazioni di mercato primario e quelle su titoli di
società con capitalizzazione < 500 mln di euro
L’imposta è indeducibile nel calcolo dei capital gain
Operazioni su derivati con sottostante azionario
(dall’1/09/2013):
Imposta in misura fissa, ridotta a 1/5 per operazioni concluse
su mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione
Operazioni “ad alta frequenza” (dall’1/03/2013): 0,02%