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La valutazione del contributo dei progetti MED alla programmazione regionale: il metodo di lavoro e il caso
Emilia-Romagna
La valutazione dei progetti di Cooperazione Territoriale Europea: metodi di lavoro e riflessioni
• Bologna, 20 giugno 2013
Rita FioresiUnità Unione Europea, Cooperazione Internazionale e territoriale – ERVET SpA
Le domande di valutazione
• Quale è il contributo dei progetti di Cooperazione Territoriale Europea (CTE) allo sviluppo regionale?
• Su quali piani i progetti di CTE sono in grado di incidere e contribuire agli scopi della politica regionale di coesione?
• In che modo i risultati dei progetti di CTE possono essere misurati (quantitativamente e qualitativamente) e confrontati con i target della programmazione?
Il nuovo framework della Commissione
Obiettivi
• Verificare i risultati dei progetti• Esaminare criticità attuative e gestionali• Identificare buone pratiche• Isolare gli elementi conoscitivi funzionali all’accountability delle
performance• Pianificare e individuare le condizionalità prevalenti che rendono
più efficace la programmazione degli interventi (medio: strategie interregionali; lungo: strategie di area vasta e macroregionali)
• Offrire un contributo alla definizione degli indicatori per la CTE
Punti di forza
BASELINE• Data base progetti CTE (situazione di partenza “chiara”)• Competenze interne e relazioni con l’esterno (capacità di
lettura del contesto)• Dialogo con i beneficiari a livello territoriale (opportunità
di individuare indicatori sempre rilevabili)
METODO• Intervista diretta semi-strutturata• Steering Group (elemento esterno)• Intervistatore = Valutatore
Le domande d’indagine
INTERVISTA DIRETTA
• conoscere gli aspetti motivazionali (dal contesto al cambiamento atteso)• verificare la situazione di partenza• raccogliere gli elementi funzionali (attività, output, risultati) alla verifica del cambiamento
La funzionalità territoriale
Risultati di rilievo a livello regionale
Derivati da motivazioni preesistenti e/o generati dalla partecipazione al progetto -
INDICATORI
Le fasi di attività
1. Elaborazione delle informazioni raccolte
attraverso le interviste
2. Analisi dei risultati di rilievo a livello
regionale e definizione degli indicatori
3. Verifica e misurazione degli
indicatori e individuazione delle correlazioni con la
programmazione locale
I criteriKnow-how:rafforzare competenze e conoscenze degli attori locali coinvoltiInnovazione:apportare un contributo innovativo a processi, prodotti, serviziInvestimenti diretti o indotti:stimolare e/o far confluire investimenti produttivi e/o strutturaliCapitalizzazione:valorizzare i risultatiNetworking:avviare/rafforzare percorsi di reteIntegrazione/Mainstreaming:«integrare» i risultati nella programmazione regionale/localeGovernance:creare relazioni funzionali a livello territoriale
I risultati prevalenti e gli indicatori 1/1
Criteri Risultati di rilievo regionale Indicatori
Know-how Acquisizione di conoscenze/competenze
buone prassi trasferite/adottate attraverso analisi, studi, focus group, study visit, workshop, percorsi formativi operatori/strutture coinvolte nelle attività di trasferimento/adozione e/o formative
Acquisizione di informazioni dati e informazioni rilevate
Innovazione Sviluppo di metodi d’intervento metodologie di lavoro congiunte definite Sviluppo di metodi di monitoraggio nuovi indicatori identificati Sviluppo delle funzionalità prodotti/processi/servizi creati o migliorati
Investimenti diretti o indotti
Valorizzazione, qualificazione e potenziamento dei contesti settoriali
azioni pilota (studi di fattibilità, piani di sviluppo, interventi realizzati, investimenti effettuati e finanziamenti indotti)
Capitalizzazione Capitalizzazione degli interventi
esperienze/prassi/progetti “messi a valore” progetti integrati avviati sinergie progetti/programmi (ottica multi-programma)
I risultati prevalenti e gli indicatori 1/2
Criteri Risultati di rilievo regionale Indicatori
Networking Consolidamento di reti interventi/progetti sviluppati congiuntamente formalizzazione delle reti (reti stabili)
Integrazione/ Mainstreaming
Definizione di un quadro di riferimento organico alle problematiche locali dati e informazioni sistematizzate
Sviluppo di politiche efficaci e di strategie innovative ad integrazione della programmazione locale
piani d’azione/raccomandazioni e loro adozione/applicazione sul contesto locale interventi programmati piani di fattibilità e business plan nuovi regolamenti, leggi sviluppati/adottati/migliorati nei processi pianificatori locali
Governance Sviluppo di collaborazioni funzionali
accordi/iniziative congiunte definite tra attori istituzionali (anche a livello interregionale) o in forma pubblico-privata strutture organizzative coinvolte (mobilitazione degli stakeholder a livello locale)
Coinvolgimento e sensibilizzazione della cittadinanza eventi/azioni di sensibilizzazione realizzate
La sperimentazione nel MED
integrazione
territorio
programmazi
one
governance
risultati
progetti
Il campione d’indagine E-R
progetti COASTANCE CULTURE CREPUD-MED IRH-MED PAYS.MED. URBAN
QUBIC TEXMEDIN BIOLMED
parternariati IT Regione E-RRegione Lazio
Regione CampaniaComune di PisaProvincia Ferrara
Provincia Bologna
Regione SiciliaProvincia RavennaConsorzio nazionale casa qualità - Roma
Regione E-RRegione BasilicataRegione LazioRegione LombardiaRegione ToscanaRegione UmbriaRegione Veneto
Regione SiciliaSSICA - ParmaARSIA - Firenze
Comune di PratoFondazione Museo tessile - PratoCarpi Formazione
Istituto Agronomico mediterraneoRegione PugliaCIBIICEA
budget partner regionale
E-R: 236.509€ Lazio: 255.126€
E-R: 218.854€ E-R: 240.000€ E-R: 81.450€ E-R: 161.335€ Lazio: 80.655€
E-R: 220.000€ E-R: 113.000€ E-R: 101.840€Puglia: 739.030€
settori Ambiente/ Litorali costieri
Cultura/siti UNESCO
Programmaz. territoriale
Edilizia residenziale sostenibile
Paesaggio Produzione alimentare/ carni suine
Industria tessile Produzione agroalimentare biologica
I criteri
COASTANCE PAYS.MED. URBAN
CULTURE TEXMEDIN QUBIC IRH-MED CREPUDMED
Know how x x x x x x x
Innovazione x x x x x x
Investimenti x x
Networking x x x
Capitalizzazione x x x x x x x
Integrazione x x x x x
Governance x x x x x x
I risultati
• acquisizione di conoscenze/competenze• sviluppo di metodi e strategie innovative• capitalizzazione degli interventi
• sviluppo di collaborazioni funzionali
Le indicazioni•Integrazione/Mainstreaming e Governance come principali fattori di
successo in termini di rispondenza alle esigenze locali (utilità)•Networking, Integrazione (top down & bottom up) e Governance
come garanzia di sostenibilità•Networking e Governance in grado di migliorare l’effetto spill-over
(replicabilità)•Innovazione e investimenti diretti e indotti (anche tramite azioni pilota) e Governance capaci di garantire la persistenza dell’intervento anche dopo la sua conclusione (beneficio a livello locale)
•………….
La correlazione con la programmazione regionale
I risultati
• generale compatibilità con il DUP e le Intese• partecipazione regionale funzionale alla correlazione e al miglioramento di Regolamenti e strumenti di pianificazione• correlazione (e quindi integrazione) con gli strumenti di programmazione locale vincolata al livello di conoscenza degli stessi • sviluppo di azioni pilota a sostegno della correlazione/integrazione del progetto e dei suoi risultati a livello locale
Le indicazioni
•miglioramento dei processi di programmazione partecipata, anche al fine di migliorare l’integrazione e il mainstreaming • rafforzamento di percorsi di programmazione multiprogramma e multifondo•maggiore coordinamento tra i diversi settori coinvolti nella
programmazione
•…….
l’
per
attenzione
Fioresi
Rita
grazie