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LABORATORIO

Econonia Aziendale

Laurea Specialistica in Scienze delle

Professioni sanitarie della Prevenzione

Maria Patrizia Becheroni

Il modelloper i processi di cambiamento

Il cambiamento strategico-organizzativo

L’analisi economico aziendale considera la Pubblica Amministrazione (PA) come un insieme di istituti o enti

connessi da relazioni di varia intensità, ma dotati di reciproca

autonomia.

Il cambiamento “strategico-organizzativo”

La PA non ha è un entità o un soggetto unitario, ma un sistema “debolmente connesso”

a cui partecipano istituti dotati di propria autonomia, che hanno un unico fine il “bene

comune” o l’ “interesse pubblico”.

Il cambiamento “strategico-organizzativo

Il cambiamento deve superare:

• la tendenza di privilegiare la razionalità formale,• la coerenza e la completezza al progetto di origine,

per mantenere l’attenzione

• sul governo del processo di cambiamento in una prospettiva evolutiva,

• come co-evoluzione del singolo istituto pubblico nel sistema più ampio della PA.

Il cambiamento “strategico-organizzativo

L’analisi aziendale della PAha evidenziato alcune peculiarità:

• la PA per natura è un sistema interaziendale e interorganizzativo “debolmente” connesso;

• l’evoluzione del processo storico di riferimento ambientale e istituzionale deve tener conto degli aspetti di co-evoluzione degli enti e dell’ambiente stesso;

• la necessità di affermare per ogni ente o azienda un proprio ruolo con identità distintive al di là dalle competenze formali;

• l’esigenza di affinare la capacità di rappresentare concettualmente le situazioni d’intervento per adeguarle al contesto evolutivo in atto;

• l’importanza di formalizzare le strategie d’intervento a tutti i livelli di governo.

Il cambiamento “strategico-organizzativo

Il concetto di strategia nell’istituto pubblico ha significato quando la relazione tra l’ente

stesso e l’ambiente è caratterizzata da una “forte incertezza” che confonde la “traccia

istituzionale” e rende visibile la contraddizione

tra le scelte già realizzate dell’ente e gli

interventi dei servizi erogati.

Risposta/

intervento

Percezione

e valutazione

Situazione

problematica

Scelta

di azione

SISTEMA AMBIENTALE

ENTE PUBBLICO

Schema

di

R

I

F

E

R

I

M

E

N

T

T

O

Istitutuzionale

Modello relazione Ambiente/Ente Pubblico di Friend, Jessop 1969,

Il cambiamento “strategico-organizzativo

La presenza di

“incertezza “

caratterizza il problema e gli conferisce la

“connotazione strategica”

Il cambiamento “strategico-organizzativo

Un buon esito di scelta strategica è facilitato se, siamo in grado di saper

distinguerele tre ragioni di incertezza, e se queste si

prendono in considerazione in modo bilanciato.

Il cambiamento “strategico-organizzativo

• L’incertezza informativa - II E’ legata alla necessità di conoscere l’ambiente e la situazione che genera il problema sul quale dobbiamo intervenire. Occorre ampliare la ricerca delle informazioni per poter elaborare esprimere giudizi critici di valutazione

Il cambiamento “strategico-organizzativo”

• L’incertezza politica - IP si esprime nel

bisogno di avere una guida, un

orientamento per indirizzare in modo utile

il confronto fra più alternative di azione. Si

tratta di conoscere in modo “abbastanza”

chiaro gli obiettivi politici per optare verso

soluzioni coerenti e ottenere i necessari

consensi a sostegno della scelta.

Il cambiamento “strategico-organizzativo

• L’incertezza di interrelazione o di coordinamento

- IC nasce dall’esigenza di collocare determinate

scelte all’interno delle altre politiche o strategie

aziendali. E’ indispensabile conoscere quali

siano gli spazi di coordinamento necessari e

possibili per collegare tutti i campi di azione

affini e interdipendenti per governare controllare

le interferenze, gli influssi e le conseguenze

ritenute significative

Risposta/

intervento

Percezione

e valutazione

Situazione

problematica

Scelta

di azione

SISTEMA AMBIENTALE

ENTE PUBBLICO

Schema

di

R

I

F

E

R

I

M

E

N

T

T

O

IstituzionaleFormulazione

e confronto

di possibili

strategie

Raccolta e interpretazioni

delle informazioni

II

Estensione

del campo

decisionale

ad aree collegateIC

Guida politica

IP

Le ipotesi di scelte strategiche

Le ipotesi di scelte strategiche ed il loro confronto seguono tre fasi logiche:

A) la percezione e la valutazione dei bisogni e delle situazione problematiche;

B) la formulazione e confronto di possibili strategie influenzate dalle tre incertezze;

C) la scelta di azione con la risposta al problema individuato

B

Risposta/

intervento

Percezione

e valutazione

Situazione

problematica

Scelta

di azione

B

C

SISTEMA AMBIENTALE

ENTE PUBBLICO

Schema

di

R

I

F

E

R

I

M

E

N

T

T

O

Istituzionale

A

La prospettiva evolutiva

Il futuro della PA non dipende, solo dalla sua

configurazione giuridica e formale, ma da

una propria capacità di management tra

risorse interne e contesto ambientale.

La prospettiva evolutiva

Situazioni estreme :

• “spirale involutiva del management”

• “processo evolutivo ad effetto

catalizzatore”

spirale involutiva del management

Inefficacia

Interventi

Mancata

attenzione

a rinnovamento e

auto-organizzazionep

Perdita di vista

Opportunità

di sviluppo

Sovra impegno

nella

Conduzione

operativa

processo evolutivo ad effetto catalizzatore

Sviluppo

risorse

Efficacia

interventi

Perseguimento

nuove

opportunità

Management

come

“catalizzatore”

Attenzione

ai processi

evolutivi

La definizione della strategia

La capacità di “autoriprodursi”all’interno dell’organizzazione è fondamentale per definire lo “spazio strategico” della PA.

La definizione della strategia

Lo “spazio strategico” è utilizzato attraverso una

serie di scelte che configurano un “sistema”

dotato di propria struttura gerarchica.

La definizione della strategia

Nel“sistema” si possono individuare tre “livelli” :

• l’Ente nel suo insieme(strategia “sovraordinata” e “orizzontale”);

• le singole funzioni assolte (predisposizione di interventi volti a soddisfare specifiche aree di bisogni);

• i singoli centri di risultato o Nuclei di Attività Omogenei (NAO - Definizioni di formule gestionali per l’offerta di specifiche prestazioni )

Funzione e Attività

Esercitare una funzione non è soltanto applicare formalmente la normativa di riferimento

istituzionale, ma comprende anche l’aspetto di scelta, di iniziativa politica per soddisfare i bisogni di una certa area d’intervento. Per questo la PA è chiamata a “dialogare” con i

“suoi” interlocutori, e risponde ad una specifica “domanda sociale” .

Funzione e Attività

Il concetto di “attività” è sicuramente più flessibile, può cambiare con il tempo, può modificarsi, cessare ed essere sostituita con altre attività che si

rivelano più adeguate, ma non per questo cambia la funzione.

Il modello di analisi REBORA-MENEGUZZO (R.M)

Le variabili prese in considerazione dal modello sono:

• Spinte al cambiamento • Inerzia organizzativa• Agenti di cambiamento• Processi di cambiamento• “Leve” di attivazione dei processi di

cambiamento

• Evoluzione strategico-organizzativa

Il modello di analisi REBORA-MENEGUZZO (R.M)

Evoluzione

strategico

operativa

Processi

di

cambiamento

Spinte

al

cambiamento

Agenti del

cambiamento

Inerzia

organizzativa

“Lev

e” d

i

attiv

azio

ne

Modello del processo di cambiamento

Rebora-Meneguzzo

Spinte al cambiamento

• le tendenze macroambientali

• la domanda

• la cultura e i valori sociali

• i valori professionali

• la concorrenza

• i limiti e la disponibilità di risorse

• le forme di protesta

• la tecnologia

• le situazioni di emergenza o di crisi acuta

• le nuove norme

L’inerzia organizzativa

I due fattori che si traducono in

“inerzia organizzativa” sono :

• fattori comportamentali

• fattori sistemici

L’inerzia organizzativa

inerzia comportamentale

• cognitivo

• organizzativo

• relazionale

• politico

• valoriale

L’inerzia organizzativa

inerzia sistemica

• sovraccarico strategico rispetto al management

• effetto di soffocamento della strategia da parte della routine operativa

• divario tra risorse e capacità richieste e disponibili

Gli agenti di cambiamento

• la leadership di scambio• la leadership trasformatrice

Forme complementari di leadership

• ruoli organizzativi critici,

• costellazioni di ruoli,• circuiti o reti emergenti

I processi di cambiamento e “leve” di attivazione

• processo di apprendimento organizzativo,

• processo di sviluppo delle risorse umane,

• processo di trasformazione politica,

• coordinamento e la gestione dei processi di cambiamento

Il processo di apprendimento organizzativo

di tipo :

• Conservativo (“anello semplice”

“schema di riferimento”),

• Innovativo (“doppio anello”

• “trauma” o “anticipazione “

Le “leve” del processo di

apprendimento organizzativo

• la gestione simbolica,

• la proposta di modelli di ruolo,

• la proiezione esterna dell’immagine aziendale,

• l’utilizzo di test,progetti pilota,esperimenti,

• la “messa in contatto” di modelli cognitivi, comportamentali, e valoriali differenti,

• la promozione di attenzione verso l’utenza,

• la “messa in atto” di soluzioni organizzative,

• la predisposizione di una memoria organizzativa,

• la formazione .

Il processo di sviluppo delle

risorse umane

• reimpostare i sistemi informativi sullo “stato” delle risorse

• reimpostare i sistemi di programmazione e controllo

• riprogettare la struttura organizzativa formale

• ridefinire ed arricchire gli schemi contrattuali

• “rapporto di lavoro atipico”

• “rapporto di lavoro atipico”

• mettere in atto sistemi di “valutazioni delle prestazioni

• mettere in atto sistemi di compenso ed incentivazione delle performances

• sperimentare forme di integrazione con l’utente

• ridefinire i profili professionali

Il processo di trasformazione

politica

• Riformulare il sistema di alleanze

• Cooptazione

• Legittimazione

• Tattiche politiche

• Redistribuzione dell’autorità formale

• Sostituzione degli attore chiave

• Contrattazione

• Protezione

• Sanzioni per gli errori

Integrazione Processi di cambiamento

risorse

politicaapprendimento

cambiamento

leaders