Le slides dell'intervento di Sandro Gozi

Post on 15-Apr-2017

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UNA RIFORMA CHE CAMBIA L’ITALIA

UN’ITALIA CHE CAMBIA L’EUROPA

Riforma ed Europa: che cosa cambia

•  La riforma della Costituzione affronta le funzioni del nuovo Senato in riferimento all’adesione dell’Italia alla Ue in due articoli: artt. 80 e 55 quinto comma, Cost.

Nuovo Art. 80 La Camera dei deputati autorizza con legge la ratifica dei trattati internazionali che sono di natura politica, o prevedono arbitrati o regolamenti giudiziari, o importano variazioni del territorio od oneri alle finanze o modificazioni di leggi.

Le leggi che autorizzano la ratifica dei trattati relativi all’appartenenza dell’Italia all’Unione europea sono approvate da entrambe le Camere.

Nuovo art. 80

•  La novità sta nel fatto che mentre la sola Camera sarà competente a ratificare i trattati internazionali, i trattati relativi all’Unione Europea sono di competenza legislativa bicamerale

Questo perché al Senato viene attribuita una funzione di raccordo con le istituzioni dell’Unione Europea

Nuovo Art. 55

•  L’art. 55 rivisto regola le funzioni del nuovo Senato al quinto comma:

•  “Il Senato della Repubblica rappresenta le istituzioni territoriali ed esercita funzioni di raccordo tra lo Stato e gli altri enti costitutivi della Repubblica. Concorre all’esercizio della funzione legislativa nei casi e secondo le modalità stabiliti dalla Costituzione, nonché all’esercizio delle funzioni di raccordo tra lo Stato, gli altri enti costitutivi della Repubblica e l’Unione europea. Partecipa alle decisioni dirette alla formazione e all’attuazione degli atti normativi e delle politiche dell’Unione europea. Valuta le politiche pubbliche e l’attività delle pubbliche amministrazioni e verifica l’impatto delle politiche dell’Unione europea sui territori. Concorre ad esprimere pareri sulle nomine di competenza del Governo nei casi previsti dalla legge e a verificare l’attuazione delle leggi dello Stato.

Funzioni nuovo Senato Le funzioni che il Senato è chiamato ad esercitare in

rapporto all’adesione italiana alla UE, a parte quella già indicata dell’art. 80, sono tre:

a) concorso all’esercizio delle funzioni di raccordo tra lo Stato, gli enti costitutivi della Repubblica e l’Unione europea;

b) partecipazione alle decisioni dirette alla formazione e all’attuazione degli atti normativi e delle politiche dell’Unione europea;

c) verifica dell’impatto delle politiche dell’Unione europea sui territori.

a) concorso all’esercizio delle funzioni di raccordo tra lo Stato, gli enti costitutivi della Repubblica e l’Ue

Per comprendere appieno il ruolo del nuovo Senato è necessario rileggere la legge ordinaria sulla partecipazione delle due Camere ai processi di decisione dell’Unione: la l.n. 234 del 2012.

Il nuovo Senato infatti andrebbe a svolgere un fondamentale e innovativo ruolo di raccordo fra Stato, enti autonomi e Unione europea quale naturale luogo di dibattito e valutazione politica delle scelte dell’Unione, così come da art. 9 della legge 234 del 2012

b) Partecipazione alle decisioni dirette alla formazione e all’attuazione degli atti normativi e delle politiche dell’Unione europea

Ciò coincide con il nuovo art. 70: “La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere (…) per la legge che stabilisce le norme generali, le forme e i termini della partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea”

c) verifica dell’impatto delle politiche dell’Unione europea sui territori

Da leggersi in combinazione con le funzioni di “valutare le politiche pubbliche e l’attività delle pubbliche amministrazioni”, e di “verificare l’attuazione delle leggi dello Stato”, (art. 55, quarto comma).

La verifica dell’impatto delle politiche della UE sui territori conferirà al Senato una funzione fondamentale, che implicherà un nuovo modo di fare politica. Anche in questo caso, è imprescindibile non risalire alla legge 234 del 2012 (istituzione del Ctv).

… e allora: perché Sì

•  Perché vogliamo che gli Enti Locali abbiano più peso in Parlamento e anche in Europa

•  Perché l’Europa di oggi è sentita come troppo distante dai cittadini, e nessuno meglio di un sindaco o di un consigliere regionale conosce esigenze e bisogni della propria comunità

… e allora: perché Sì

•  Perché il nuovo Senato avrà un ruolo fondamentale: parteciperà alla formazione e all’attuazione degli atti normativi e delle politiche dell’Unione europea

•  E avrà anche la funzione fondamentale di verificarne l’impatto sui territori.

Perché Sì?

•  Perché vogliamo un sistema più efficiente ma al tempo stesso più vicino ai territori e ai cittadini

•  Perché nell’Europa dell’integrazione monetaria, la nostra instabilità e complessità istituzionale ci sfavorisce

Questa riforma aiuta l’Italia!

Credibilità •  In Europa abbiamo bisogno di essere più credibili, se

vogliamo essere dei negoziatori più esigenti

•  Non perché “ce lo chiede l’Europa”, ma perché “ce lo chiedete voi”, cioè la prossima generazione di Europei

Come ci vedevano in Europa tre anni fa…

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… e come ci vedono ora

Cambiamo l’Italia per cambiare l’Europa

Un’Europa diversa…

•  Fino a un paio di anni fa, in Europa si parlava solo la lingua dell’austerità, dei bilanci, e dei vertici notturni degli sherpa

• Dal Semestre di Presidenza italiano, abbiamo lavorato per cambiare tutto. A partire dal lessico: flessibilità, investimenti, crescita

… con ancora tanti problemi…

• Non tutto va alla velocità che vorremmo: sulla questione dei migranti, ad esempio, l’Europa è ancora troppo lenta.

Time is running out!

• Ma dopo la Brexit, non possiamo permetterci di perdere altro tempo. O l’Unione Europea sceglierà con decisione la strada delle riforme, oppure è destinata a disintegrarsi

Le nostre idee

•  Il governo italiano non vuole stare a guardare: le nostre proposte sono fortemente europeiste

• Migration compact •  Paper sulla difesa • Riforma della governance • Digital Single Market

Il momento del coraggio

• Ma c’è bisogno di più coraggio: se i padri fondatori, che hanno conosciuto la guerra, non avessero messo da parte gli egoismi nazionali, non avremmo mai avuto l’Unione Europea. E non avremmo mai avuto 70 anni di pace.

E’ grazie alla grande intuizione, e al grande lavoro, dei padri fondatori…

Altiero Spinelli

Jean Monnet Konrad Adenauer

Robert Schuman

… e alla convinzione di un’altra generazione di leader europei…

François Mitterrand Jacques Delors

Helmut Kohl

… che l'Unione Europea è diventata quello che è: una grande opportunità di libertà, pace e sviluppo