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1. Quando il datore di lavoro può svolgere in prima persona la funzione di RSPP, previa partecipazione a uno specifico
corso di formazione?
Risposta
A
Nelle aziende artigiane e industriali che occupano fino a 20 addetti, nelle aziende agricole e zootecniche fino
a 20 dipendenti, nelle aziende della pesca fino a 20 addetti e nelle altre aziende fino a 200 dipendenti
B
Nelle aziende artigiane e industriali che occupano fino a 30 addetti, nelle aziende agricole e zootecniche fino a 10 dipendenti, nelle aziende della pesca fino a 20 addetti e nelle altre aziende fino a 200 dipendenti
C
Nelle aziende artigiane e industriali che occupano fino a 10 addetti, nelle aziende agricole e zootecniche fino
a 10 dipendenti, nelle aziende della pesca fino a 20 addetti e nelle altre aziende fino a 20 dipendenti
D
Mai
2. Il lavoratore è sanzionabile qualora:
Risposta
A
non osservi le disposizioni impartite, specialmente quelle relative alle procedure di sicurezza
B
ometta di riferire al datore di lavoro notizie circa pericoli presenti in azienda
C
non si sottoponga alle visite mediche e agli accertamenti previsti dal protocollo di sorveglianza sanitaria
D
tutti i precedenti
3. Il documento di valutazione dei rischi, può essere sostituito (fino al 30/06/2012) da un’autocertificazione nelle
aziende con un numero massimo di:
Risposta
A
tre dipendenti
B
cinque dipendenti
C
otto dipendenti
D
dieci dipendenti
4. Chi affianca il datore di lavoro nella valutazione dei rischi professionali?
A
Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione
B
Il medico competente
C
Entrambi
D
Nessuno
5. Il campo di applicazione del Testo Unico, DLgs 81/2008 e s.m.i.:
Risposta
A
si riferisce a tutti i settori pubblici di attività e a tutte le tipologie di rischio
B
si riferisce a tutti i settori privati di attività e a tutte le tipologie di rischio
C
si riferisce a tutti i settori di attività privati e pubblici, a tutte le tipologie di rischio, a tutti i tipi di lavoratori
subordinati e non, nonché ai soggetti equiparati a questi
D
si riferisce a tutti i settori di attività privati e pubblici, a tutte le tipologie di rischio, a tutti i tipi di lavoratori
subordinati
6. Si attribuisce una forza di raccomandazione di grado B quando:
Risposta
A
la raccomandazione è basata su informazioni scientifiche di livello II a, II b, III
B
la raccomandazione è basata su informazioni scientifiche di livello I a, I b
C
la raccomandazione è basata unicamente su opinioni di esperti (livello IV)
Risposta
7. Costituisce criterio per definire la qualità metodologica delle linee guida:
Risposta
A
la multidisciplinarietà del gruppo di lavoro
B
il processo esplicito di ricerca bibliografica
C
il grading delle evidenze
D
tutte le precedenti
8. Le linee guida rappresentano uno strumento per la qualità perché:
Risposta
A
facilitano il governo clinico, il risk management e l’adeguamento della pratica clinica ai risultati della
ricerca
B
facilitano il governo clinico, il risk management e l’adeguamento della pratica clinica ai risultati della ricerca, riducono la variabilità di comportamento degli operatori, promuovono l’integrazione operativa tra
professionalità diverse, influenzano il rischio clinico
C
riducono la variabilità di comportamento degli operatori, promuovono l’integrazione operativa tra
professionalità diverse, influenzano il rischio clinico
9. Si attribuisce un livello di evidenza III alle:
Risposta
A
informazioni derivate da almeno uno studio clinico controllato non randomizzato di buona qualità
B
informazioni derivate da almeno uno studio clinico randomizzato
C
informazioni basate unicamente sull’opinione di esperti di altri organismi o su quella dei componenti del
gruppo di lavoro multidisciplinare
D
informazioni derivate da studi non controllati di buona qualità (serie di casi, studi di correlazione, studi
descrittivi)
10. .Le procedure:
Risposta
A costituiscono una sequenza di azioni dettagliate e specifiche
B rappresentano la classificazione di comportamenti previsti in relazione a uno specifico problema clinico
C
sono una “sequenza predefinita di comportamenti diagnostici e terapeutici delineati con precisione”, normati
a livello centrale e dai quali non ci si deve discostare (per esempio: protocolli per la chemioterapia,
protocolli per la sperimentazione, protocollo per il monitoraggio degli eventi sentinella, protocolli sanitari nella medicina del lavoro e nella sicurezza dei luoghi di lavoro ecc.)
D
nessuna delle precedenti
11. Possono considerarsi sinonimi: linee-guida, protocolli, percorsi diagnostico-terapeutici?
Risposta
A
Sì
B
No
12. I trigger:
Risposta
A
consistono nella revisione della documentazione clinica a due stadi da parte di esperti
B
sono un percorso proattivo nell’individuazione ed eliminazione delle criticità del sistema, prima che
occorrano incidenti
C
consistono nella revisione della cartella e della documentazione clinica alla ricerca di indizi che evidenzino
dove può esservi stato un “errore” o un “evento avverso” e nella segnalazione dei casi con condizioni
definite a priori
D
tutte le precedenti
13. La root cause analysis:
Risposta
A è un processo per identificare i fattori di base, o causali, che si nascondono dietro il verificarsi di un evento avverso grave (evento sentinella)
B
consiste nella revisione della documentazione clinica a due stadi da parte di esperti
C
consiste nella preparazione, realizzazione, identificazione delle azioni di miglioramento
D
tutte le precedenti
14. Che cos’è il sistema Failure Modes, Effects and Causes Analysis (FMECA)?
Risposta
A Un programma informatico per conteggiare gli eventi avversi
B Una metodologia per l’analisi dei processi al fine di prevenire gli incidenti
C L'insieme delle procedure che bisogna adottare per non fare errori
D Un metodo per classificare gli incidenti avvenuti
15. La segnalazione spontanea degli eventi avversi si può attuare mediante: Risposta
A
FMEA (Failure Modes and Effect Analysis)
B
root cause analysis
C
incident reporting
D
tutte le precedenti
16. Cosa si intende per audit clinico?
Risposta
A
Un’analisi sistematica per monitorare l’attività clinica
B
Un indicatore che monitora un evento che non è solitamente desiderabile
C
Un’analisi strutturata e sistematica per migliorare la qualità dei servizi sanitari, applicata da professionisti,
per identificare scostamenti tra assistenza prestata e standard noti, attuare il cambiamento e monitorare le
misure correttive introdotte
D
Tutte le precedenti
17. Per analisi proattiva si intende:
A
lo studio a posteriori degli incidenti per individuarne le cause
B
l’individuazione ed eliminazione delle criticità del sistema prima che l’incidente si verifichi
C
nessuna delle precedenti
D
entrambe le precedenti
18. Per near miss si intende:
Risposta
A
un evento avverso che si verifica per un’azione concertata e tempestiva di cause favorevoli
B
un evento avverso che non si verifica per un’azione concertata e tempestiva di cause favorevoli che ne
impediscono l’evoluzione, ossia il manifestarsi come evento avverso
C
un evento sentinella che si verifica per un’azione concertata e tempestiva di cause sfavorevoli che si manifestano
come evento avverso
D parzialmente falso
19. Secondo il modello di Reason, la “finestra delle opportunità” che porta al verificarsi del danno si crea:
Risposta
A quando le insufficienze latenti (errori latenti) superano per numero le insufficienze attive (errori attivi)
B quando si allineano tutte le insufficienze latenti (errori latenti)
C quando si allineano tutte le insufficienze attive (errori attivi)
D nessuna delle precedenti
20. Per risk management si intende:
Risposta
A
l’identificazione del rischio mediante l’analisi degli eventi avversi occorsi
B
il controllo del rischio mediante sistemi di prevenzione e minimizzazione
C
la creazione di meccanismi per intercettare gli errori prima che questi accadano
D
tutte le precedenti
21. Un evento avverso attribuibile a errore è:
Risposta
A
prevenibile, ma non prevedibile
B
prevenibile e prevedibile
C
non prevenibile, ma prevedibile
D
non prevenibile e prevedibile
22. Si definisce “rischio clinico”:
Risposta
A
un errore con potenzialità di causare un evento avverso che però non si è verificato per caso fortuito o perché
intercettato o che non ha conseguenze avverse per il paziente
B
la probabilità che un paziente subisca un danno o disagio imputabile, anche se in modo involontario, alle cure
mediche prestate durante il periodo di degenza, che causa un prolungamento del periodo stesso, un peggioramento
delle condizioni di salute o la morte
C
qualsiasi insulto arrecato a un bene protetto (vita, salute) o a un diritto (lesioni personali, danneggiamento o perdita di beni materiali, violazione della riservatezza ecc.) e che ha conseguenze avverse per l’individuo
D
nessuna delle precedenti
23. L’evento sentinella è:
Risposta
A
un indicatore che monitora un evento solitamente desiderato
B
un indicatore che monitora un evento che non è solitamente desiderabile
C
un indicatore che monitora un evento importante che merita una revisione ogniqualvolta si verifica
D
un indicatore che monitora un evento che si prevede si possa verificare considerato lo stato dell’arte
24. Patient safety è la garanzia di avere ridotto la probabilità di danno accidentale:
Risposta
A
di almeno il 95%
B
allo 0%
C
del 100%
D
al livello minimo possibile in base alle conoscenze tecnico-scientifiche attuali
25. Il governo clinico è:
Risposta
A
un insieme di strumenti organizzativi attraverso i quali le istituzioni del SSN assumono una diretta responsabilità
per il miglioramento continuo della qualità dell’assistenza e per mantenere elevati livelli di servizio attraverso la
realizzazione delle condizioni necessarie per favorire l’espressione dell’eccellenza professionale
B
un processo con cui si individua e si stima il rischio cui un’organizzazione è soggetta e si sviluppano strategie e
procedure operative per governarlo
C
entrambe le precedenti
D
nessuna delle precedenti
26. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Risposta
A
Il modello EFQM è basato sull’autovalutazione e sul miglioramento continuo
B
Il modello EFQM ha un approccio olistico alle organizzazioni
C
Il modello EFQM è prescrittivo ed esclusivo
D
Il modello EFQM ha una struttura dinamica e ciclica
27. L’Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione (ISO):
Risposta
A
è la più grande agenzia mondiale che applica standard internazionali
B
ha la finalità di identificare e descrivere sistematicamente e univocamente le caratteristiche ottimali di ogni tipo di
beni e servizi, con riferimento alla qualità, alla sostenibilità ambientale, alla sicurezza, all’affidabilità,
all’efficienza e all’interscambiabilità
C
entrambe le precedenti
D
nessuna delle precedenti
28. L’accreditamento “istituzionale” è riconosciuto:
Risposta
A da enti terzi privati
B dallo Stato
C dalle Regioni
D dalle ASL.
29. Quale delle seguenti affermazioni è falsa? Risposta
A
L’accreditamento tra pari ha un carattere fortemente partecipativo e si propone quasi come un’attività di
autoregolazione
B
L’accreditamento tra pari è un processo di valutazione delle prestazioni dei professionisti da parte di uno o più
soggetti che operano nello stesso campo e con lo stesso livello di qualificazione, e si caratterizza per la “parità” tra
valutati e valutatori, intesa in senso professionale
C
I requisiti per l’accreditamento “tra pari” rappresentano affermazioni condivise dai professionisti, che definiscono
modelli e criteri di buona pratica clinica basati, laddove possibile, su evidenze scientifiche
D
Nessuna delle precedenti
30. Ogni standard JCI è costituito:
Risposta
A
da una descrizione sintetica di un requisito organizzativo, dal suo “peso”, da un “elemento misurabile”
B
da una descrizione sintetica di un requisito organizzativo, dal suo “peso”, da una serie di “elementi misurabili”
C
da una descrizione sintetica di un requisito organizzativo, dal suo “intento”, da una serie di “elementi misurabili”
D
nessuna delle precedenti
31. L’accreditamento Joint Commission International delle organizzazioni sanitarie ha in genere una validità:
Risposta
A non superiore a due anni
B non superiore a tre anni
C non superiore a quattro anni
D illimitata
32. L’accreditamento Joint Commission International:
Risposta
A
è in genere conseguito sulla base di una decisione assunta volontariamente da un'organizzazione sanitaria, e gli
standard sono considerati requisiti ottimali e raggiungibili
B
deve essere obbligatoriamente acquisito da un'organizzazione sanitaria prima di iniziare a erogare prestazioni per
il SSN
C
deve essere rinnovato periodicamente dalle organizzazioni sanitarie che intendono continuare a erogare
prestazioni per il SSN
D
nessuna delle precedenti
R
33. La Joint Commission International definisce l’accreditamento:
Risposta
A
“un processo nel quale un ente, separato e indipendente dall’organizzazione sanitaria richiedente, governativo,
valuta l’organizzazione al fine di stabilirne l’aderenza a un set di requisiti (standard) studiati per migliorare la
sicurezza e la qualità dell’assistenza sanitaria”
B
“un processo nel quale un’organizzazione sanitaria si auto-valuta al fine di stabilire se aderisce a un set di requisiti
(standard) studiati per migliorare la sicurezza e la qualità dell’assistenza”
C
“un processo nel quale un ente, separato e indipendente dall’organizzazione sanitaria richiedente, solitamente non governativo, valuta l’organizzazione al fine di stabilirne l’aderenza a un set di requisiti (standard) studiati per
migliorare la sicurezza e la qualità dell’assistenza sanitaria”
D
“un processo nel quale un ente, separato e indipendente dall’organizzazione sanitaria richiedente, solitamente non
governativo, valuta l’organizzazione al fine di stabilirne l’aderenza a un set di requisiti (standard) studiati per
migliorare i costi dell’assistenza sanitaria”
34. L’approccio corretto agli studi di HTA è quello:
Risposta
A
scientifico, basato su un metodo e sulla discussione dei risultati
B
empirico, basato sull’esperienza
C
economico, basato su indicatori di tipo finanziario
D
dipende dall’oggetto dello studio
35. Il settore applicativo principale dell’HTA è quello economico.
Risposta
A
TRUE
B
Solo se l’entità della spesa prevista è grande
C
Falso, il settore principale è quello tecnologico
D
Falso, è solo una delle dimensioni in cui si attua l’HTA
36. Quali aspetti sono considerati in un report di Health Technology Assessment?
Risposta
A L’impatto economico della tecnologia
B Gli aspetti epidemiologici e clinici
C Le implicazioni organizzative
D
Tutte le precedenti
sposta
37. Quali dei seguenti principi è contenuto all’interno della Carta di Trento?
Risposta
A La valutazione delle tecnologie sanitarie deve coinvolgere tutte le parti interessate all’assistenza sanitaria
B La valutazione delle tecnologie sanitarie deve riguardare tutti gli elementi che concorrono all’assistenza sanitaria
C
La valutazione delle tecnologie sanitarie deve riguardare tutti i livelli gestionali dei sistemi sanitari e delle
strutture che ne fanno parte
D
Tutte le precedenti
38. Quali sono le grandi aree analizzate e valutate criticamente dall’HTA?
Risposta
A
La tecnologia, il paziente, l’economia, l’organizzazione
B
La tecnologia, il paziente, l’organizzazione
C
La tecnologia, l’economia, l’organizzazione
D
La tecnologia, il paziente, l’economia
39. L’HTA è:
Risposta
A uno strumento di ricerca
B una procedura di supporto alle decisioni politiche e gestionali del Paese
C entrambe le precedenti
D nessuna delle precedenti
40. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Risposta
A
La scheda di valutazione prevede la possibilità per il valutato di riportare eventuali osservazioni rispetto al
giudizio formulato nei suoi confronti
B
La scheda di valutazione non prevedere la possibilità per il valutato di riportare eventuali osservazioni rispetto al
giudizio formulato nei suoi confronti
C
Il DLgs 229 del 1999 non ha previsto i criteri di valutazione della dirigenza
D
Criteri propri di valutazione della dirigenza vengono previsti da ogni Azienda Sanitaria nei regolamenti
41. La valutazione negativa dei risultati da parte del collegio tecnico dei dirigenti di struttura semplice o complessa può
comportare:
Risposta
A
revoca dell’incarico e assegnazione di incarichi a valenza economica inferiore
B
mantenimento dell’incarico con perdita in tutto o in parte della retribuzione di risultato
C
mantenimento dell’incarico con rivalutazione a sei mesi
D
nessuna delle precedenti
42. Il Nucleo di Valutazione valuta:
Risposta
A
le attività professionali svolte e i risultati raggiunti da parte di tutti i dirigenti medici (ogni tre anni) e i dirigenti
medici che hanno un incarico di direzione di struttura (al termine dell’incarico)
B
le attività professionali svolte e i risultati raggiunti da parte di tutti i dirigenti medici (ogni tre anni) e i dirigenti
medici di nuova assunzione (al termine del primo quinquennio di attività)
C
i risultati di gestione per gli incaricati di struttura (ogni anno), i risultati ottenuti in relazione agli obiettivi
assegnati per tutti i dirigenti ai fini dell’attribuzione della retribuzione di risultato (ogni anno)
D
i risultati di gestione per gli incaricati di struttura (al termine dell’incarico) e i risultati ottenuti in relazione agli
obiettivi assegnati per tutti i dirigenti ai fini dell’attribuzione della retribuzione di risultato (ogni anno)
43. Il DLgs 286 del 1999 ha introdotto:
Risposta
A
due tipologie di controlli per le Aziende Sanitarie
B
tre tipologie di controlli per le Aziende Sanitarie
C
quattro tipologie di controlli per le Aziende Sanitarie
D
cinque tipologie di controlli per le Aziende Sanitarie
44. L’abolizione del primario con incarico a tempo illimitato e dei tre ruoli della dirigenza medica (primario, aiuto e
assistente ) ha dato a tutti i medici:
Risposta
A
l’autonomia, la responsabilizzazione del proprio intervento professionale, pari dignità in un lavoro d’equipe e pari
responsabilità gestionale, a prescindere dall’incarico all’interno dell’Unità Operativa
B
l’autonomia, la responsabilizzazione del proprio intervento professionale e pari dignità in un lavoro d’equipe a
prescindere dall’incarico all’interno dell'Unità Operativa, diversi livelli di responsabilità gestionale sulla base
degli incarichi conferiti
C
ruolo unico con assegnazione di compiti di maggiore o minore difficoltà e impegno, e pari retribuzione
indipendentemente dalla gradazione delle funzioni
D nessuna delle precedenti
45. Il DL 229 del 1999 ha comportato per la dirigenza sanitaria:
Risposta
A
ruolo unico della dirigenza
B
incarichi a termine sottoposti a verifica
C
esclusività del rapporto di lavoro incentivata dal punto di vista economico
D
tutte le precedenti
46. Quale delle seguenti affermazioni è vera?
Risposta
A
L’educazione continua in medicina (ECM) è un diritto e dovere soltanto per il medico ospedaliero al fine di
mantenere e migliorare conoscenze, abilità e competenze adeguandole al progresso scientifico, tecnologico e
culturale
B
L’educazione continua in medicina (ECM) è stata introdotta nel nostro Paese con il DLgs n. 229 del 19 giugno
1999
C
L’educazione continua in medicina (ECM) è stata resa obbligatoria nel nostro Paese, per i professionisti
ospedalieri, con il DLgs n. 229 del 19 giugno 1999
D
Nessuna delle precedenti
47. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Risposta
A
La delega è un processo di gestione operativa del lavoro che si realizza mediante l’attribuzione di autorità per la
realizzazione di un compito o il raggiungimento di un obiettivo
B
La delega è un processo in cui il dirigente attribuisce responsabilità al collaboratore per il raggiungimento di un
risultato e per tale scopo, lo rende libero di decidere la strategia e le azioni da intraprendere, senza limiti prestabiliti
C
Il processo di delega non deve mai tradursi in una perdita di controllo da parte del dirigente sui processi e sui
risultati
D
Tutte le precedenti
48. La gestione per obiettivi:
Risposta
A
è un approccio non partecipativo di management con cui la Direzione generale assegna autonomamente gli
obiettivi da raggiungere
B è un metodo di gestione con cui si impongono obiettivi e risultati
C
è un metodo che consente al dirigente di trasmettere ai collaboratori gli obiettivi aziendali che, in tal modo, divengono obiettivi individuali
D
è un approccio organizzativo che facilita la valutazione delle performance delle diverse Unità Operative
Complesse
49. La valutazione dell’attività svolta dal professionista e di quella che potrebbe svolgere in caso di riorganizzazione o
rifunzionalizzazione del servizio e/o dell’area lavorativa, si riferisce alla:
Risposta
A
valutazione della posizione
B
valutazione del profilo
C
valutazione della prestazione
D
valutazione del potenziale
50. Il Sistema Informativo per il Monitoraggio degli Errori in Sanità (SIMES):
Risposta
A
ha l’obiettivo di raccogliere le informazioni relative ai sinistri di maggiore gravità
B
ha l’obiettivo di raccogliere le informazioni relative agli eventi sentinella e alle denunce dei sinistri
C
è stato istituito con l’entrata in vigore del SSN
D
nessuna delle precedenti
51. Il sistema di monitoraggio dell’assistenza in Emergenza-Urgenza (flussi EMUR):
Risposta
A
ha la finalità di monitorare gli eventi calamitosi
B
ha la finalità di monitorare le prestazioni del Sistema 118 e Pronto Soccorso
C
ha la finalità di monitorare i costi dell’assistenza in Emergenza-Urgenza
D
nessuna delle precedenti
52. Le malattie infettive e diffusive di classe I devono essere notificate entro:
Risposta
A 12 ore
B 24 ore
C 36 ore
D 48 ore
53. Le malattie infettive e diffusive sono distinte in:
Risposta
A
tre classi
B
quattro classi
C
cinque classi
D
nessuna delle precedenti
54. La denuncia delle cause di morte:
Risposta
A
deve essere presentata all’ASL d’appartenenza
B
deve essere presentata al Sindaco del Comune dove si è verificato il decesso
C
deve essere presentata entro 48 ore dal suo accertamento
D
nessuna delle precedenti
55. La dichiarazione di morte costituisce:
Risposta
A una denuncia obbligatoria del settore amministrativo
B una denuncia obbligatoria del settore sanitario
C entrambe le precedenti
D nessuna delle precedenti
56. Il CedAP: Risposta
A
non permette l’individuazione del nome della gestante
B
deve riportare sempre il nome della gestante
C
permette di non individuare il nome della gestante, quando la donna vuole partorire in anonimato (in caso di figlio
non riconosciuto o di filiazione ignota)
D
permette di non individuare il nome della gestante, quando la donna vuole partorire in anonimato (solo in caso di
filiazione ignota)
57. Nei casi di nascita avvenuta a domicilio o in struttura diversa da un istituto di cura pubblico o privato, il
CedAP deve essere consegnato dall’ostetrica o dal medico che ha assistito il parto:
Risposta
A
all’anagrafe comunale di competenza per l’evento
B
alla partoriente per la successiva consegna all’Azienda Sanitaria
C
all’Azienda Sanitaria di competenza
D
nessuna della precedenti
58. Il CedAP deve essere redatto:
Risposta
A
non oltre il settimo giorno dalla nascita, a cura dell’ostetrica o del medico che ha assistito il parto o del medico
responsabile dell’Unità Operativa in cui è avvenuta la nascita
B
su una scheda predisposta, non oltre il settimo giorno dalla nascita, a cura dell’ostetrica o del medico che ha
assistito il parto o del medico responsabile dell’Unità Operativa in cui è avvenuta la nascita
C
non oltre il decimo giorno dalla nascita, a cura dell’ostetrica o del medico che ha assistito il parto o del medico
responsabile dell’Unità Operativa in cui è avvenuta la nascita
D
su una scheda predisposta, non oltre il decimo giorno dalla nascita, a cura dell’ostetrica o del medico che ha assistito il parto o del medico responsabile dell’Unità Operativa in cui è avvenuta la nascita
59. Quale delle seguenti affermazioni è vera?
Risposta
A
Il Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS) costituisce lo strumento regionale di governo e supporto dei flussi
informativi
B
Il Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS) costituisce la fonte di riferimento dei dati utilizzata a livello
nazionale per le misure di qualità, efficienza, appropriatezza e costo del SSN
C
Il Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS) costituisce esclusivamente la fonte di riferimento dei dati
utilizzata a livello ospedaliero per le misure relative all’erogazione dei LEA
D
Nessuna delle precedenti
60. I report, strumento di controllo direzionale nelle organizzazioni sanitarie, si distinguono in:
Risposta
A
due classi
B
tre classi
C
quattro classi
D
cinque classi
61. Quale delle seguenti affermazioni è vera?
Risposta
A
Il budget costituisce lo strumento di programmazione aziendale mediante cui si fissano annualmente gli obiettivi
dell’Azienda in termini di attività, di risorse umane, di acquisizione tecnologica e di materiali da impiegare per il
loro raggiungimento
B Il budget è un documento contabile
C Un buon processo di budget richiede che i finanziamenti economici siano riportati in maniera sintetica e chiara, per i singoli centri di costo in cui si articola l’organizzazione aziendale
D
Un buon processo di budget richiede che i finanziamenti economici siano riportati in maniera sintetica e chiara,
per i singoli centri di responsabilità in cui si articola l’organizzazione aziendale
62. La contabilità analitica:
Risposta
A
si basa solo sui costi consuntivi
B
si basa solo sui costi preventivi
C
può basarsi sui costi consuntivi oppure sui costi preventivi
D
è sinonimo di contabilità finanziaria
63. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Risposta
A
Il controllo di gestione è parte integrante del processo di programmazione
B
Il controllo di gestione può essere inteso come un insieme di procedure di controllo che si avvalgono di strumenti
di natura contabile
C
Il controllo di gestione può essere inteso come un insieme di procedure di valutazione che si avvalgono di
strumenti di natura contabile
D
Il controllo di gestione può essere inteso come un insieme di procedure di valutazione che esprimono in termini
qualitativi i risultati raggiunti
64. Il processo di programmazione sanitaria può essere inteso:
Risposta
A
come un insieme di attività poste in essere al fine di individuare gli obiettivi rilevanti che si intende raggiungere
B
come un insieme di attività poste in essere al fine di stabilire le risorse da impiegare, con le relative linee di
intervento
C
entrambe le precedenti
D
nessuna delle precedenti
65. Il prodotto marginale misura:
Risposta
A
quanto è aumentato l’output impiegando un’unità addizionale di input
B
il rapporto tra la produzione totale e il numero di risorse del fattore variabile impiegate nel processo produttivo
C
entrambe le precedenti
D
nessuna delle precedenti
66. Nel contesto sanitario il vero outcome è:
Risposta
A
l’organizzazione
B
la salute
C
il profitto
D
il risparmio
67. È possibile distinguere l’efficienza produttiva in:
Risposta
A
efficienza tecnica ed efficienza gestionale
B
efficienza tecnica ed efficienza allocativa
C
efficienza gestionale ed efficienza allocativa
D
efficienza tecnica, efficienza gestionale ed efficienza allocativa
68. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Risposta
A
L’economia sanitaria analizza il modo in cui si effettuano le decisioni sull’ammontare di risorse da destinare al
sistema sanitario
B
L’economia sanitaria analizza il modo in cui si effettuano le decisioni sul come allocare le risorse fra le diverse
attività del settore sanitario
C Entrambe le precedenti
D Nessuna delle precedenti
69. Gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS): Risposta
A
sono istituzioni esclusivamente pubbliche
B
sono istituzioni esclusivamente private
C
possono essere pubblici o privati
D
sono istituzioni esclusivamente monotematiche
70. Non costituisce requisito necessario per le Aziende Ospedaliere:
Risposta
A l’organizzazione dipartimentale delle Unità Operative
B la presenza di almeno tre Unità Operative di alta specializzazione
C la presenza del Dipartimento di Salute Mentale
D la disponibilità di un sistema di contabilità economico-patrimoniale e per centri di costo
71. Ogni Distretto ha:
Rispost
A
autonomia tecnico-gestionale ed economico-finanziaria
B
nessuna autonomia tecnico-gestionale ed economico-finanziaria
C
autonomia tecnico-gestionale, ma non economico-finanziaria
D
parziale autonomia tecnico-gestionale, nessuna autonomia economico-finanziaria
72. L’articolazione organizzativo-funzionale delle singole ASL nei diversi Distretti è individuata:
Risposta
A con l’atto aziendale
B con il Piano Sanitario Nazionale
C con il Piano Sanitario Regionale
D con i Piani Attuativi Aziendali
73. Le ASL hanno dimensione:
Risposta
A
regionale
B
infraregionale
C
comunale
D
distrettuale
74. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Risposta
A
Anche se presentano diverse analogie con le imprese, le Aziende Sanitarie si diversificano tuttavia da queste per
alcune sostanziali differenze
B
Le Aziende Sanitarie impiegano le risorse per produrre prestazioni sanitarie (output) in relazione ai bisogni di
salute da soddisfare
C
Nelle Aziende Sanitarie il profitto economico rappresenta solo un metro parziale
D
Nessuna delle precedenti
75. Il “case-mix” si calcola dividendo:
Risposta
A
i ricoveri con degenza superiore alla soglia per quelli totali
B
la somma dei pesi relativi di tutti i DRG “prodotti” in un dato periodo per il corrispondente numero di dimessi
C
i ricoveri a rischio di inappropriatezza per quelli totali
D
i ricoveri con degenza inferiore alla soglia per quelli totali
76. Le MDC rispondono a criteri:
Risposta
A
anatomici
B
eziologici
C
di specialità clinica
D
tutte le precedenti
77. I diversi DRG sono raggruppati in:
Risposta
A 25 categorie diagnostiche principali (Major Diagnostic Categories, MDC)
B 538 categorie diagnostiche principali (Major Diagnostic Categories, MDC)
C 579 categorie diagnostiche principali (Major Diagnostic Categories, MDC)
D nessuna delle precedenti
78. Le informazioni raccolte nella SDO descrivono:
Risposta
A
gli aspetti clinici del ricovero
B
gli aspetti organizzativi
C
entrambe le precedenti
D
nessuna delle precedenti
79. La SDO è raccolta obbligatoriamente:
Risposta
A in caso di ricovero ordinario
B in caso di ricovero ordinario e in caso di day hospital
C in caso di ricovero ordinario, in caso di day hospital e in caso di attività ambulatoriale
D per le attività delle strutture socio-assistenziali
80. Il trasferimento perequativo:
Risposta
A
serve a finanziare spese derivate da accordi internazionali, alcuni enti del SSN e specifici obiettivi previsti da
leggi speciali
B
è finalizzato a compensare la minore capacità impositiva di alcune regioni rispetto a valori prefissati o standard e
a favorire le regioni più penalizzate da squilibri fiscali legati alle imposte pro capite
C
entrambe le precedenti
D
nessuna dei precedenti
81. Il DLgs 56/2000 sul federalismo fiscale, la legge 405/2001 e la riforma del titolo V della prima parte della
Costituzione:
Risposta
A
hanno attribuito alle Regioni la podestà legislativa in materia sanitaria (salvo che per la determinazione dei
principi fondamentali che resta una competenza esclusiva dello Stato), avendo inserito la tutela della salute fra le
materie di legislazione concorrente
B
hanno conferito alle Regioni un’ampia delega per la definizione di numerosi aspetti organizzativi del settore
C
entrambe le precedenti
D
nessuna dei precedenti
82. Il concetto di “livello di assistenza uniforme” è stato introdotto per la prima volta con:
Risposta
A la legge 833/1978 di “Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale”
B il DLgs n. 502/92
C il DLgs n. 229/99
D il DLgs 56/2000
83. Con l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale, lo Stato ha assunto l’onere di finanziare e gestire i servizi sanitari
mediante un sistema di finanziamento: Risposta
A
a piè di lista alle Regioni
B
forfettario alle Regioni
C
per “quota capitaria pura”
D
nessuna delle precedenti
84. La legge che ha soppresso il sistema mutualistico in Italia è stata:
Risposta
A
la legge n. 132/68 (cosiddetta legge Mariotti)
B
la legge n. 386/74
C
la legge n. 833/78
D
la legge n. 172/09
85. Il concetto di clima aziendale indica:
Risposta
A il grado di condivisione e di partecipazione alla vita organizzativa
B
il grado di chiarezza vissuto dai lavoratori in relazione a quanto devono fare e a chi devono rivolgersi per
qualsiasi problema
C
lo spirito di gruppo e di squadra, che scaturisce da dinamiche relazionali di disponibilità e riconoscimento dell’altro
D
le percezioni generate dall’ambiente dell’azienda da parte delle persone che ne fanno parte
86. Likert classifica gli stili della leadership in quattro tipologie:
Risposta
A
negativo, rassegnato, integrato, entusiasta
B
autoritario minaccioso, autoritario benevolente, consultativo, partecipativo
C
top manager, manager intermedi, manager di primo livello, manager di secondo livello
D
visionario, direttivo, affiliativo, democratico
87. Il management strategico ha lo scopo di prendere decisioni che tengono conto:
Risposta
A
sia dei fattori ambientali esterni all’azienda sia delle capacità interne dell’azienda
B
solo dei fattori ambientali esterni all’azienda
C
solo delle capacità interne dell’azienda
D
sia dei fattori ambientali esterni all’azienda sia dei fattori ambientali esterni di altre aziende
88. .Il termine "reporting" si riferisce al documento:
Risposta
A
di controllo a consuntivo
B
di definizione degli obiettivi
C
di controllo sull’andamento della gestione
D
di definizione delle azioni da mettere in atto
89. Nell’ambito della gestione delle risorse umane le 4 P si riferiscono a:
Risposta
A
preassunzione, posizione, prestazione, potenziale
B
posizione, profilo, prestazione, potenziale
C
posizione, profilo, prestazione, preferenze
D
preassunzione, profilo, prestazione, preferenze
90. Quale di queste funzioni non è svolta dal management operativo?
Risposta
A Analisi dell’ambiente esterno
B Definizione di obiettivi coerenti con gli scopi dell’organizzazione
C Assunzione di decisioni volte al raggiungimento di questi obiettivi
D Controllo sull’effettivo raggiungimento degli obiettivi
91. Quale di queste affermazioni è falsa?
Risposta
A
In ambito aziendale, per organizzazione formale s’intende la differenziazione dei compiti e dei ruoli fra i gruppi
e gli individui che ne fanno parte e il loro coordinamento per raggiungere un fine produttivo e sociale comune
B
Un’organizzazione è un insieme di parti distinte fra loro che svolgono uguali funzioni integrate rispetto
all’insieme
C
Il funzionamento di un’organizzazione si attua, in prima istanza, attraverso la divisione del lavoro
(differenziazione dei ruoli) e una gerarchia di livelli di autorità (differenziazione gerarchica)
D
La complessità di un'organizzazione consiste nelle particolari caratteristiche con cui le diverse parti di un
determinato sistema sono collegate fra loro per condurre ai risultati previsti
92. Quale di queste affermazioni è falsa?
Risposta
A
Il controllo strategico ha lo scopo di valutare l’effettivo raggiungimento degli obiettivi e l’effettiva attuazione
delle scelte operate
B
Il controllo strategico, nell’azienda sanitaria, si realizza attraverso il confronto tra gli obiettivi sanitari e il ricavato
economico (profitto) dell’azienda
C
Il controllo strategico confronta gli obiettivi e le strategie definite nei piani con i risultati raggiunti
D
L’attività di controllo strategico non si limita a valutare i risultati conseguiti, tende pure a sorvegliare l’andamento
complessivo dell’azienda e la coerenza con lamission aziendale.
93. L’ articolazione analitica del processo di management prevede:
Risposta
A
la definizione di obiettivi coerenti con gli scopi dell’organizzazione e l’assunzione di decisioni volte al
raggiungimento di questi obiettivi
B
la definizione di obiettivi coerenti con gli scopi dell’organizzazione e il controllo sull’effettivo raggiungimento
degli obiettivi
C
la definizione di obiettivi coerenti con gli scopi dell’organizzazione, l’assunzione di decisioni volte al raggiungimento di questi obiettivi, il controllo sull’effettivo raggiungimento degli obiettivi, la gestione delle
risorse umane, strutturali, tecnologiche ed economiche e il controllo della loro compatibilità con gli obiettivi
stabiliti
D
la gestione delle risorse umane, strutturali, tecnologiche ed economiche e il controllo della loro compatibilità con
gli obiettivi stabiliti
94. Il Project-management:
Risposta
A
indica il gruppo dirigente di un’Azienda
B
definisce gli obiettivi coerenti con gli scopi dell’organizzazione
C
si riferisce alla gestione delle risorse umane, strutturali, tecnologiche ed economiche e della loro compatibilità con
gli obiettivi stabiliti
D
si riferisce all’applicazione di tecniche manageriali a singoli progetti aziendali da parte di un gruppo ristretto di
operatori
95. In corso di maxiemergenza, la procedura di triage, per determinare la priorità di trattamento si fonda:
Risposta
A sull’ordine di arrivo delle vittime all’area triage
B sulle condizioni cliniche del ferito
C sulle possibilità prognostiche della vittima
D sulle condizioni cliniche e sulle possibilità prognostiche della vittima
96. Quale dei seguenti non deve essere considerato un intervento di sanità pubblica da attuare in caso di catastrofe? Risposta
A
Smaltimento dei rifiuti speciali
B
Fornitura di farmaci e presidi medico-chirugici per la popolazione colpita
C
Controlli sulle acque potabili fino al ripristino della rete degli acquedotti
D Controllo degli alimenti e distruzione e smaltimento degli alimenti avariati
97. Il Posto Medico Avanzato (PMA) deve prevedere:
Risposta
A
due zone
B
tre zone
C
quattro zone
D
cinque zone
98. In caso di catastrofe, la salvaguardia del patrimonio zootecnico si attua mediante:
Risposta
A il ripristino delle attività di macellazione e controllo delle carni
B la profilassi delle infezioni zoonosiche nei campi profughi
C
la raccolta, il trattamento, il ricovero e l’alimentazione degli animali da reddito smarriti o di quelli che comunque ne abbiano necessità
D
tutte le precedenti
99. Le principali aree di intervento di igiene e sanità pubblica nelle catastrofi si riferiscono:
Risposta
A
alla sorveglianza epidemiologica e all’attivazione di programmi di vaccinazione straordinaria
B
all’ambito dell’igiene ambientale e degli alimenti, all’azione dei servizi veterinari
C
all’informazione e agli interventi di assistenza psicologica e psichiatrica alle vittime
D
tutte le precedenti
100. La legge di istituzione del Servizio della Protezione Civile Nazionale prevede, con riferimento agli ambiti di
competenza e responsabilità nella gestione dei soccorsi:
Risposta
A
2 tipi di eventi
B
3 tipi di eventi
C
4 tipi di eventi
D
5 tipi di eventi
101. Il Piano Sanitario Nazionale (PSN) 2011-2013 prevede un centro Hub:
Risposta
A
ogni 300.000 abitanti
B
ogni 300.000-500.000 abitanti
C
ogni 600.000-800.000 abitanti
D
ogni 900.000 abitanti
102. Nel modello Hub e Spoke, l’Hub costituisce:
Risposta
A
il centro di riferimento/eccellenza
B
il centro periferico
C
un’area intermedia di assistenza
D
nessuno dei precedenti
103. Il trasferimento interospedaliero (trasporto secondario) si attua:
Risposta
A
nella gestione di un paziente critico e/o di una situazione strutturale e/o funzionale dell’ospedale che non
consente il completamento della diagnosi
B
nella gestione di un paziente critico e/o di una situazione strutturale e/o funzionale dell’ospedale che non
consente il completamento della terapia
C
in mancanza di posti letto, previa individuazione di un’altra struttura in grado di accettare il paziente
D
in tutte le situazioni precedenti
104. È funzione propria dell’Osservazione Breve Intensiva:
Risposta
A l’osservazione longitudinale clinico-sintomatologica
B l’implementazione dell’appropriatezza dei ricoveri da Pronto Soccorso
C la gestione di pazienti pluripatologici
D A + B
E A + C
105. Costituisce criterio di esclusione per l’ammissione in OBI:
Risposta
A
un codice rosso all’ingresso con necessità di elevata assistenza
B
la presenza di parametri vitali instabili
C
la necessità di contenzione o l’evidenza di volontà autolesiva
D
tutte le precedenti
106. Il triage deve essere attivo presso tutte le strutture di Pronto Soccorso ed espletato da infermieri dedicati a tale
funzione in maniera esclusiva, in regime h24 nelle UO con accessi superiori a:
Risposta
A
15.000 accessi/anno
B
25.000 accessi/anno
C
50.000 accessi/anno
D
60.000 accessi/anno
107. Il DEA di I livello:
Risposta
A
deve garantire le funzioni di Pronto Soccorso e Accettazione, di Osservazione tecnica e Degenza breve, di
Rianimazione
B
deve garantire le funzioni di Pronto Soccorso e Accettazione, di Osservazione tecnica e Degenza breve, di
Rianimazione; gli interventi diagnostico-terapeutici di medicina generale, chirurgia generale, ortopedia e
traumatologia, cardiologia con UTIC
C
deve garantire le funzioni di Pronto Soccorso e Accettazione, di Osservazione tecnica e Degenza breve, di
Rianimazione; gli interventi diagnostico-terapeutici di medicina generale, chirurgia generale, ortopedia e
traumatologia, cardiologia con UTIC; le branche specialistiche di cardiochirurgia, neurochirurgia, terapia
intensiva neonatale, chirurgia vascolare e chirurgia toracica
D nessuna delle precedenti
108. .Nella Rete dei Servizi e Presidi del Sistema “Emergenza-Urgenza”, costituita da diverse tipologie di strutture in
base alle specifiche potenzialità di intervento, il Punto di primo intervento: Risposta
A
deve effettuare il primo intervento medico in caso di problemi minori oppure stabilizzare il paziente in fase critica
e attivare il trasporto protetto presso l’ospedale più idoneo
B
deve assicurare gli accertamenti diagnostici e gli eventuali interventi necessari alla soluzione del problema clinico
presentato garantendo inoltre, nei casi più complessi, gli interventi necessari alla stabilizzazione del paziente e
l’eventuale trasporto a un ospedale in grado di fornire prestazioni specializzate
C
nessuna delle precedenti
109. La Centrale operativa ha il compito di organizzare le attività di emergenza sanitaria:
Risposta
A
nell’area ospedaliera
B
nell’ambito territoriale di riferimento
C
nei dipartimenti di emergenza-urgenza di I livello
D
nei dipartimenti di emergenza-urgenza di II livello
110. Nella gradazione dell’emergenza-urgenza si utilizza come riferimento:
Risposta
A solo il criterio cronologico
B solo il criterio prognostico
C solo il criterio clinico
D tutti i precedenti criteri
111. Hanno diritto all’iscrizione obbligatoria al Servizio Sanitario Nazionale tutti i cittadini stranieri extracomunitari: Risposta
A
regolarmente soggiornanti che abbiano in corso regolari attività di lavoro subordinato o autonomo o siano iscritti
nelle liste di collocamento
B
titolari di permesso di soggiorno per residenza elettiva e che non svolgono alcuna attività lavorativa
C
costituenti personale diplomatico e consolare
D
nessuna delle precedenti
112. I Livelli Essenziali di Assistenza sanitaria (LEA) sono:
Risposta
A
le prestazioni e i servizi che il SSN è tenuto a garantire a tutti i cittadini, gratuitamente o in compartecipazione,
grazie alle risorse raccolte attraverso il sistema fiscale
B
lo strumento atto a salvaguardare i principi di universalità nell’accesso delle prestazioni erogate e di equità del
servizio
C
entrambe le precedenti
D
nessuna delle precedenti
113. La Carta dei Servizi Sanitari:
Risposta
A
è il documento che formalizza il “patto” stipulato tra la struttura sanitaria e i cittadini-utenti
B
contiene tutte le informazioni riguardanti i servizi e le prestazioni sanitarie offerte al pubblico
C
contiene le modalità di accesso, gli standard di qualità, la tutela e la partecipazione dei cittadini-utenti
D
tutte le precedenti
114. Il Piano Attuativo Locale è adottato:
Risposta
A dal direttore sanitario
B dal direttore generale
C dal consiglio dei sanitari
D dalle rappresentanze sindacali
115. Il Piano Attuativo Locale, di durata triennale, è un Piano Strategico Aziendale realizzato in coerenza con le
indicazioni della programmazione regionale e articolato in:
Risposta
A
programmi semestrali di attività
B
programmi annuali di attività
C
programmi biennali di attività
D
nessuna delle precedenti
116. Le Regioni devono adottare o adeguare i piani sanitari regionali entro:
Risposta
A trenta giorni dalla data di entrata in vigore del Piano Sanitario Nazionale
B novanta giorni dalla data di entrata in vigore del Piano Sanitario Nazionale
C centoventi giorni dalla data di entrata in vigore del Piano Sanitario Nazionale
D centocinquanta giorni dalla data di entrata in vigore del Piano Sanitario Nazionale
117. Quale di queste affermazioni è vera?
Risposta
A
Il Piano Sanitario Nazionale che costituisce lo strumento di programmazione principale per organizzare e definire
gli obiettivi della tutela e salute pubblica nazionale, ha durata biennale
B
Il Piano Sanitario Nazionale che costituisce lo strumento di programmazione principale per organizzare e definire
gli obiettivi della tutela e salute pubblica nazionale, ha durata triennale
C
Il Piano Sanitario Nazionale, che costituisce lo strumento di programmazione principale per organizzare e definire
gli obiettivi della tutela e salute pubblica nazionale, ha durata triennale ma può essere modificato nel corso del
triennio
D
Il Piano Sanitario Nazionale, che costituisce lo strumento di programmazione principale per organizzare e definire
gli obiettivi della tutela e salute pubblica nazionale, ha durata quinquennale
118. Il Consiglio Superiore di Sanità è:
Risposta
A
un organo consultivo tecnico-scientifico del Ministro che si articola in cinque sezioni che si occupano delle varie
tematiche di natura sanitaria e sociale
B
un ente che svolge un ruolo di collegamento e di supporto decisionale per il Ministero della Salute e le Regioni
sulle strategie di sviluppo del Servizio Sanitario Nazionale
C un ente che provvede al governo della spesa farmaceutica
D messuna delle precedenti
119. Quale legge ha istituito in Italia il SSN?
Risposta
A
La legge n. 132/68 (cosiddetta legge Mariotti)
B
La legge n. 386/74
C
La legge n. 833/78
D
La legge n. 172/09
120. Gli obiettivi delle organizzazioni sanitarie consistono:
Risposta
A
nella promozione della salute
B
nella prevenzione e cura delle malattie
C
nella riabilitazione
D
tutte le precedenti
121. Il curriculum attuale in medicina ha bisogno:
Risposta
A
di maggiore integrazione nella conoscenza di tecnologie avanzate
B
di sviluppare un maggiore approccio antropologico al paziente
C
di maggiore enfasi nella formazione specialistica
D
di dare maggiore peso diagnostico alla medicina basata sull'evidenza (EBM)
122. I processi di comunicazione nella pubblica amministrazione sono volti a sostenere: Risposta
A
il marketing delle azioni istituzionali
B
la necessità di maggiori finanziamenti
C
principi di trasparenza ed efficacia nelle azioni istituzionali
D
l’alto costo dell’aggiornamento tecnologico
123. L’Ufficio relazioni con il pubblico dovrebbe:
Risposta
A
verificare il grado di soddisfazione e rispondere alle diverse esigenze dei cittadini
B
fare solo attività di informazione
C
assicurare una segnaletica ospedaliera
D
trasmettere all’Ufficio stampa le statistiche di degenza
124. La Carta dei servizi:
Risposta
A
deve garantire il rispetto dei principi enunciati
B
esprime la validità dell'istituzione
C
valorizza la sanità pubblica italiana
D
è uno strumento di autotutela
125. Quali sono le difficoltà pratiche e culturali nella trasmissioni di informazioni dall’ospedale al MMG?
Risposta
A
messaggi complessi
B
messaggi monotoni
C
rumori o interferenze
D
la mancata comprensione dell’informazione e la perdita degli esami
126. La comunicazione MMG-specialista deve essere fondata su:
Risposta
A
una comunicazione persuasiva
B
una comunicazione interattiva
C
una comunicazione informativa
D
una comunicazione ipercritica
127. Il significato maggiore della rilevazione della customer satisfaction va cercato:
Risposta
A nel recepimento dell’ obbligo al risarcimento
B nell'obbligazione all’immediata esecuzione dell’intervento
C nel contributo dell’utente al miglioramento della qualità
D nella diminuzione delle liste di attesa
128. Il consenso informato serve:
Risposta
A
a informare il paziente sulla diagnosi
B
a rassicurare il paziente
C
a evidenziare la adeguatezza del percorso terapeutico
D
a rendere il paziente autonomo nella scelta di accettazione o rifiuto
129. I processi di comunicazione in sanità:
Risposta
A
aumentano le ammissioni ospedaliere
B
aumentano il consumo di farmaci
C
influenzano i comportamenti dei pazienti
D
aumentano la richiesta di esami di laboratorio
130. Il messaggio di promozione della salute raggiunge maggiore efficacia:
Risposta
A quando usa le migliori tecnologie di trasmissione
B quando usa le migliori tecnologie di persuasione
C quando usa le migliori tecniche audio-visuali
D quando tiene conto della percezione e del feedback del ricevente
131. Cosa si intende per clorazione al break point?
Risposta
A
Aggiunta indiscriminata di cloro
B
Aggiunta minima di cloro
C
Aggiunta dosata di cloro
D
Aggiunta di clorammine
132. Qual è il microrganismo indicatore di contaminazione fecale più resistente nell’acqua?
Risposta
A
Escherichia coli
B
Clostridium perfrigens
C
Enterococchi
D
Pseudomonas aeruginosa
133. Qual è il requisito più importante e vincolante per la potabilità dell’acqua?
Risposta
A
usabilità
B
gradevolezza
C
innocuità
D
tutte le precedenti
134. La durezza dell’acqua è dovuta alla presenza di:
Risposta
A
piombo
B
ferro
C
calcio
D
tutte le precedenti
135. L’acqua è veicolo di malattie infettive:
Risposta
A
dell’apparato respiratorio
B
dell’apparato gastroenterico
C
dell’apparato cardiovascolare
D
tutte le precedenti
136. Cosa è la termovalorizzazione?
Risposta
A È l’incenerimento controllato dei rifiuti, dopo cernita e riciclaggio, con recupero energetico di tipo termico
B È l’incenerimento di qualsiasi materia solida, liquida o residua dal processo produttivo o di altra attività umana
C È la valorizzazione termica del processo di combustione del rifiuto
D È la gassificazione del rifiuto indifferenziato
137. Cosa è la raccolta differenziata? Risposta
A
È la raccolta del materiale riciclabile
B
È la raccolta del rifiuto in specifici “cassonetti” senza cernita delle frazioni riutilizzabili
C
È la differenziazione dei rifiuti in base alla produzione
D
È la raccolta idonea a suddividere i rifiuti urbani in frazioni merceologiche analoghe, compresa la frazione
organica umida, destinate al riutilizzo, al riciclo e al recupero dei singoli materiali
138. Cosa si intende per gestione del rifiuto?
Risposta
A
La totalità delle azioni volte a governare l’intero processo dei rifiuti, dalla loro produzione fino alla loro sorte
finale
B
L’adeguato smaltimento del rifiuto
C
Lo smaltimento del rifiuto in discarica controllata
D
L’insieme delle azioni volte al recupero dei rifiuti
139. Cosa è la prevenzione applicata allo smaltimento dei rifiuti?
Risposta
A
È l’insieme di leggi finalizzate alla riduzione degli imballaggi, all'incentivazione dell’uso di materiali
biodegradabili o ecologici e alla riutilizzazione dei materiali
B
È l’insieme di leggi e azioni finalizzate alla riduzione degli imballaggi, all'incentivazione dell’uso di materiali
biodegradabili o ecologici, alla riutilizzazione dei materiali e allo smaltimento idoneo allo scopo di salvaguardare
ambiente e salute
C È l’insieme delle azioni mirate al controllo dell'intero processo dei rifiuti
D È l’insieme delle azioni di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
140. Come viene definito il rifiuto?
Risposta
A
Materiale superfluo proveniente da attività urbane, agricole e industriali
B
Qualsiasi materia solida, liquida o gassosa, residuo di processo produttivo o di altra attività umana, che sia
suscettibile di riutilizzazione
C
Qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfa, oppure abbia l’intenzione o l’obbligo di disfarsi
D
L’insieme dei materiali inutilizzabili
141. Gli studi epidemiologici, condotti in ambito nazionale e internazionale, hanno dimostrato che all’inquinamento
atmosferico urbano di origine veicolare e/o industriale è attribuibile:
Risposta
A una quota discreta di morbilità a carattere acuto
B una quota discreta di morbilità a carattere cronico
C una quota discreta di mortalità
D nessuna dele precedenti
142. La concentrazione massima degli inquinanti con effetti prevalentemente di tipo somatico stocastico o genetico deve essere mantenuta al di sotto dei limiti:
Risposta
A
nel brevissimo e breve termine
B
nel breve e medio termine
C
nel medio e lungo termine
D
nessuna delle precedenti
143. Le sostanze inquinanti emesse dalle varie sorgenti tendono a diffondersi e a distribuirsi principalmente:
Risposta
A
nella tropopausa
B
nella stratosfera
C
nello stato limite planetario
D
nessuna delle precedenti
144. Con il termine “inquinante” si indica:
Risposta
A
qualunque sostanza già presente nella composizione naturale dell’atmosfera che, per le elevate concentrazioni
raggiunte, altera l’equilibrio dell’ambiente provocando effetti dannosi
B
qualunque sostanza prodotta artificialmente dall’uomo che, per le elevate concentrazioni raggiunte, altera
l’equilibrio dell’ambiente provocando effetti dannosi
C
qualunque sostanza prodotta artificialmente dall’uomo che, per il suo grado di tossicità, altera l’equilibrio
dell’ambiente provocando effetti dannosi
D
tutte le precedenti
145. L’atmosfera terrestre è costituita da una miscela di gas che avvolge interamente il pianeta ed è composta
essenzialmente per il:
Risposta
A 48% da azoto, 48% da ossigeno, restante 4% da una molteplicità di vari elementi e sostanze chimiche
B 60% da azoto, 38% da ossigeno, restante 2% da una molteplicità di vari elementi e sostanze chimiche
C 78% da azoto, 21% da ossigeno, restante 1% da una molteplicità di vari elementi e sostanze chimiche
D 80% da azoto, 18% da ossigeno, restante 2% da una molteplicità di vari elementi e sostanze chimiche
146. L’dentificazione del pericolo (hazard identification):
Risposta
A
implica, in ambito microbiologico, una valutazione dei dati epidemiologici che collegano alimenti e
microrganismi patogeni
B
considera, in ambito microbiologico, anche le caratteristiche del microrganismo e le sue modalità di aggressione
(tossine o moltiplicazione e invasione, tendenza a dare casi sporadici vs. scoppi epidemici)
C
ha tradizionalmente lo scopo, in ambito chimico, di determinare se una sostanza possa causare una qualche forma
di effetto avverso sulla salute
D
tutte le precedenti
147. Quale delle seguenti affermazioni è vera?
Risposta
A
Un patogeno con dose minima infettante bassa non è mai capace di produrre malattia con l’ingestione di un
alimento contaminato da poche unità batteriche o virali
B
Una contaminazione massiva di alimenti da parte di un patogeno con dose minima infettante elevata può essere certamente in grado di generare un rischio per il consumatore, ma si tratta di eventi del tutto infrequenti
C
Entrambe sono vere
D
Nessuna affermazione è vera
148. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Risposta
A
Le infezioni alimentari hanno un periodo di incubazione variabile da ore a giorni
B
Le intossicazioni si manifestano dopo una latenza variabile tra minuti e ore dall’assunzione degli alimenti
contaminati
C
Le intossicazioni possono trasmettersi da persona a persona per via oro-fecale
D
Nessuna delle precedenti
149. Nell’infarto del miocardio, in quali casi la somministrazione di aspirina può essere considerato un intervento di
prevenzione terziaria?
Risposta
A
Nei soggetti ad alto rischio di malattia
B
Nei soggetti che hanno già avuto un infarto
C
Nei soggetti con evidente familiarità della malattia
D
Nei soggetti ipertesi
150. Quale delle seguenti è la corretta definizione di eliminazione di una malattia?
Risposta
A
Riduzione della sua incidenza, prevalenza, morbilità e mortalità a un livello localmente accettabile come
risultato di un intervento di sanità pubblica
B
Riduzione a zero dei casi incidenti della malattia stessa in una definita area geografica come conseguenza di
un intervento di sanità pubblica
C Permanente riduzione a zero della sua incidenza mondiale
D Tutte le precedenti
151. Quale dei seguenti è un importante vantaggio dell’eradicazione di una malattia infettiva?
Risposta
A
Bassi costi
B
Possibile sospensione dell’intervento preventivo
C
Scomparsa del suo agente eziologico sia nell’ambiente sia in ambito laboratoristico
D
Annullamento del rischio di re-immissione dell’agente infettivo per fini bioterroristici
152. Tra i criteri da soddisfare per potere eradicare una malattia ritroviamo:
Risposta
A
presenza di uno o più strumenti costo-efficaci nella prevenzione (vaccinazione, interventi di bonifica
ambientale, isolamento ecc.)
B
uomo come unico ospite
C
presenza di una rete di sorveglianza attiva dei casi di malattia
D
tutte le precedenti
153. Quale delle seguenti malattie è stata eradicata?
Risposta
A
Poliomielite
B
Vaiolo
C
Sifilide congenita
D
Morbillo
154. Quale malattia è stata dichiarata eliminata nel 2002 dalla macroregione Europa dall’OMS?
Risposta
A Parotite
B Morbillo
Poliomielite
C
Epatite B
D
155. Perché un programma di controllo sia efficace ed efficiente, l’applicazione di un sistema di sorveglianza risulta
essere:
Risposta
A aempre necessaria
B non necessaria
C necessaria a seconda dei livelli di incidenza
D utile ma differibile in base ai costi
156. Quale delle seguenti definizioni esprime meglio il concetto di malattia infettiva? Risposta
A
L’insieme dei sintomi e dei segni associabili a un isolamento microbico
B
Un quadro clinico causato da agenti microbici che entrano in contatto e interagiscono con un individuo
causando un’alterazione funzionale
C
Una risposta dell’ospite alla presenza di un microrganismo
D
La penetrazione e riproduzione di un agente microbico nei tessuti di un ospite
157. La catena dell’infezione include:
Risposta
A
agente eziologico, vie di eliminazione, modalità di riproduzione dell’agente infettivo, vie di penetrazione,
ospite
B
agente eziologico, ambiente, suscettibilità dell’ospite, rapporti ospite-parassita, isolamento e/o quarantena
C
agente eziologico, serbatoio/sorgente, vie di eliminazione, modalità di trasmissione, vie di penetrazione,
suscettibilità dell’ospite e rapporti ospite-parassita
D
quel complesso di momenti che regolano l’equilibrio tra ospite e agente microbico responsabile della
malattia infettiva
158. Il potere patogeno di un microrganismo si estrinseca principalmente attraverso:
Risposta
A infettività
B invasività e tossigenicità
C virulenza
D tutte le precedenti
159. Per zoonosi si intende:
Risposta
A
una malattia infettiva di interesse animale
B
una malattia infettiva per la quale il principale serbatoio in natura sia un animale
C
un’infezione trasmessa all’animale dall’ambiente
D
nessuna delle precedenti
160. Quale delle seguenti vie di eliminazione risulta essere più difficilmente controllabile?
Risposta
A Via respiratoria
B Via genitourinaria
C Via oro-fecale
D Via cutanea: molti microrganismi sono eliminati attraverso la cute (virus della varicella, herpes labiale ecc)
161. Per vettore di un agente microbico si intende:
Risposta
A
un oggetto inerte che faccia da ponte verso l’ospite
B
un organismo animato che trasporta il microrganismo
C
un veicolo dell’infezione
D
una modalità di trasmissione diretta
162. Un tipico esempio di immunità artificiale attiva è dato da:
Risposta
A
immunoglobuline materne
B
immunoprofilassi
C
vaccinazione
D
nessuna delle precedenti
163. Per colonizzazione si intende:
Risposta
A
la presenza di microrganismi come parte della comune flora batterica
B
uno stato che non determina alcuna problematica all’ospite
C
uno stato assimilabile a quello di portatore cronico
D
tutte le precedenti
164. Nell’evoluzione dell’infezione in malattia, il periodo prodromico:
Risposta
A
viene subito dopo la fase di malattia conclamata
B
è caratterizzato da un picco di presenza del patogeno responsabile della malattia
C
viene prima del periodo di incubazione
D
nessuna delle precedenti
165. Quale delle seguenti è la corretta definizione di epidemia?
Risposta
A
Insieme di casi isolati che presentano connessioni con altri casi ma difficilmente evidenziabili anche con
complesse indagini epidemiologiche
B
Insieme di casi di patologia infettiva costantemente presenti all’interno di una popolazione circoscritta
temporalmente e spazialmente
C
Presenza di più casi di una stessa patologia che hanno una stessa origine e si presentano in una stessa popolazione entro ristretti limiti temporali e spaziali, risultando quantitativamente superiori a quanto atteso
D
Tutte le precedenti
166. Per tasso d riproduzione basale di una malattia infettiva (R0) si intende:
Risposta
A
il numero medio di infezioni secondarie prodotte da ciascun soggetto infetto in una popolazione
completamente suscettibile, in assenza di strategie di controllo
B
il numero medio di infezioni secondarie prodotte da ciascun soggetto infetto in popolazione generale, in
assenza di strategie di controllo
C
il numero medio di infezioni secondarie prodotte da ciascun soggetto infetto che si trovi a determinare un cluster epidemico in presenza di precise strategie di controllo
D
il numero di infezioni primarie registrate in una determinata popolazione in relazione a un preciso contesto
spazio-temporale
167. Quale delle seguenti malattie infettive presenta il più alto tasso di riproduzione basale (R0)?
Risposta
A
Morbillo
B
Parotite
C
Rosolia
D
Difterite
168. Quali delle seguenti azioni interrompono la catena dell’infezione agendo a livello di serbatoio/sorgente?
Risposta
A
Vaccinazione
B
Isolamento e quarantena
C
Uso del profilattico
D
Educazione sanitaria
169. Per quarantena si intende:
Risposta
A
la separazione di persone affette da una malattia infettiva da quante risultano essere non affette
B
la separazione o la circoscrizione del movimento di persone che stanno bene ma che potrebbero essere state
esposte a malattie infettive e, di conseguenza, essere a loro volta infettive
C la rimozione di microrganismi patogeni da oggetti inanimati
D una vecchia pratica di prevenzione usata nel passato per confinare navi e passeggeri
170. Quanti tipi di HPV sono responsabili di lesioni genitali?
Risposta
A
20-30
B
Circa 40
C
100-150
D
Circa 200
171. Quale delle seguenti controindicazioni è da considerare, al momento, assoluta e permanente rispetto alla
somministrazione di un vaccino?
Risposta
A
Malattia febbrile
B
Precedente reazione anafilattica a uno dei componenti
C
Sieropositività per HIV
D
Trattamento con farmaci immunosoppressori
172. Quali malattie sono state eradicate a seguito dell’attivazione di programmi vaccinali specifici?
Risposta
A
Il vaiolo e la poliomielite
B
Il vaiolo, la poliomielite e la difterite
C
Il vaiolo
D
La difterite e la poliomielite
173. Quali sono le condizioni che non consentono l’eradicazione o l’eliminazione di una malattia prevenibile con il
vaccino?
Risposta
A Il serbatoio è solo umano
B La malattia non prevede lo stato di portatore cronico
C L’agente non è soggetto a variabilità antigenica
D Tutte le precedenti
174. Il maggiore numero di notifiche per casi di tetano è ricompreso nella fascia: Risposta
A
degli adolescenti
B
dei nuovi nati
C
delle donne anziane
D
degli uomini anziani
175. Quale delle seguenti malattie determina, in una popolazione interamente suscettibile, il maggior numero di casi
secondari?
Risposta
A
Il morbillo
B
La varicella
C
La poliomielite
D
La rosolia
176. Quale dei seguenti vaccini è somministrato obbligatoriamente in Italia a tutti i nuovi nati?
Risposta
A
Antidifterico
B
Antitetanico
C
Antiepatite B
D
Tutte le risposte precedenti
177. Perché bambini in età scolare possono essere protetti dal morbillo, anche se non sottoposti a vaccinazione?
Risposta
A
Perché protetti da anticorpi di origine materna
B
Perché la maggioranza della popolazione è immunizzata in modo ottimale
C
Perché trattasi di malattia eliminata
D
Perché malattia diffusa solamente nei Paesi in via di sviluppo
178. Che cosa si intende per immunità acquisita?
Risposta
A
L'insieme dei meccanismi di difesa aspecifici e ripetitivi verso qualsiasi elemento estraneo,
indipendentemente da un precedente contatto
B L'immunità provocata dall’esposizione dell’organismo a un determinato agente patogeno
C L'immunità conseguente al trapianto di cellule immunocompetenti
D
La somministrazione di farmaci allo scopo di conferire, in modo passivo, uno stato di resistenza specifica verso una malattia
179. Il vaccino antiepatite B è un vaccino:
Risposta
A
prodotto utilizzando la tecnologia da DNA ricombinante
B
prodotto da virus vivo attenuato
C
prodotto da virus inattivato
D
composto da particelle similvirali (VLP)
180. Quale tra le seguenti è una falsa controindicazione alla vaccinazione anti MPR?
Risposta
A Gravidanza
B Immunosoppressione
C Gravidanza di un familiare convivente
D Recente somministrazione di emoderivati
181. Nel calendario italiano, quante dosi di vaccino antiepatite B sono previste per i bambini nati da madri HbsAg+? Risposta
A
4 dosi di cui la prima somministrata in contemporanea con le IG entro 12-24 ore dalla nascita
B
3 dosi di cui la prima somministrata in contemporanea con le IG entro 12-24 ore dalla nascita
C
3 dosi di cui la prima somministrata entro 12-24 ore dalla nascita
D
4 dosi di cui la prima somministrata entro 12-24 ore dalla nascita
182. Il termine "rischio" durante un’attività lavorativa:
Risposta
A
ha lo stesso significato di pericolo
B
indica un pericolo imminente
C
indica la probabilità che si verifichi un danno all’operatore
D
nessuna delle precedenti
183. In tema di rischio biologico, la definizione di operatore sanitario si riferisce:
Risposta
A
a ogni figura professionale (medica, sanitaria e amministrativa) che lavora in ospedale
B
a tutte le figure professionali che svolgono assistenza sanitaria e che sono retribuite
C
a tutte le figure professionali che svolgono assistenza sanitaria con retribuzione e non
D
alla categoria di medici e infermieri soltanto
184. In ambito occupazionale, i virus HIV, HBV, HCV possono essere trasmessi per:
Risposta
A
via aerea, percutanea, muco-cutanea
B
via oro-fecale
C
via percutanea
D
via percutanea e muco-cutanea
185. Tra i fattori che influenzano il rischio di trasmissione di HIV, HBV e HCV in ambito occupazionale risulta “la
freschezza del campione biologico a cui si è esposto l’operatore sanitario”. Perchè?
Risposta
A Il rischio di infettarsi è nullo se il sangue/fluido biologico non è fresco
B Si identifica subito il paziente-sorgente se il sangue/fluido biologico è fresco
C Il rischio di infettarsi è basso se il sangue/fluido biologico è fresco
D Il rischio di infettarsi è alto se il sangue/fluido biologico è fresco
186. In seguito a una puntura accidentale con ago cavo, il rischio di infettarsi è più alto rispetto a una puntura con ago
solido?
Risposta
A No, non c’è alcuna differenza
B Sì, perché l’ago cavo è più contaminato da sangue/fluido biologico
C No, perché l’ago solido è più pericoloso dell’ago cavo
D Nessuna delle precedenti
187. L’adozione delle Precauzioni Standard ha l’obiettivo di proteggere: Risposta
A
tutti gli operatori sanitari
B
tutti i pazienti
C
solo i pazienti immunocompromessi
D
tutti gli operatori sanitari e tutti i pazienti
188. Nonostante la consapevolezza dell’importanza delle Precauzioni Standard, la compliance degli operatori sanitari
con tali norme rimane bassa, sia nei Paesi industrializzati sia in quelli in via di sviluppo, per:
Risposta
A
carenza di informazioni
B
sovraccarico di lavoro
C
mancata disponibilità di materiale come disinfettanti, saponi, contenitori per aghi ecc.
D
tutte le precedenti
189. La scala di Fulkerson è usata per studiare:
Risposta
A
la compliance con l’uso dei guanti
B
la compliance con l’uso delle mascherine
C
la compliance con il lavaggio delle mani
D
il corretto smaltimento di aghi e oggetti taglienti
190. Per infezioni correlate all’assistenza sanitaria (ICA) si intendono:
Risposta
A patologie infettive acquisite all’interno di una struttura assistenziale non clinicamente manifeste e nemmeno in incubazione al momento dell’ingresso
B
patologie infettive contratte in RSA
C
patologie che non comprendono il rischio biologico negli operatori sanitari
D
nessuna delle precedenti
191. Il tasso di infezione correlata all’assistenza sanitaria (ICA) in Europa è del:
Risposta
A
0.02
B
3,5-10,5%
C
0.2
D
nessuna delle precedenti
192. La sede di infezione correlata all’assistenza sanitaria (ICA) più frequente è:
Risposta
A
il sito chirurgico
B
le vie respiratorie
C
il tratto urinario
D
nessuna delle precedenti
193. Tra i microrganismi responsabili di infezione correlata all’assistenza sanitaria (ICA), uno di quelli riscontrati più
frequentemente è: Risposta
A
Staphylococcus aureus
B
Klebsiella oxytoca
C
Acinetobacter baumannii
D
nessuna delle precedenti
194. Quali, tra le seguenti modalità di sorveglianza, può essere considerata attiva?
Risposta
A
sorveglianza basata sul laboratorio
B
sorveglianza tramite dati SDO
C
sorveglianza tramite notifiche di malattie infettive
D
sorveglianza tramite studi di incidenza
195. Il Comitato Infezioni Ospedaliere (CIO):
Risposta
A
è stato reso istituzionale dalla circolare ministeriale n. 52 del 20/12/85
B
ha il compito di affrontare in modo multidisciplinare le varie problematiche inerenti le ICA
C
ha valenza aziendale e svolge attività di prevenzione e sorveglianza delle ICA
D
tutte le precedenti
196. Tra le strategie volte a migliorare l'integrazione e la standardizzazione della sorveglianza a livello europeo
riconosciamo l’utilizzo di: Risposta
A
sistemi informatici
B
definizioni di caso comuni
C
protocolli diversi per ciascun Stato membro
D
nessuna delle precedenti
197. Le infezioni correlate all’assistenza sanitaria (ICA) su cui maggiori sono i margini di intervento in termini di
prevenzione sono:
Risposta
A
le infezioni contratte in comunità
B
le infezioni associate a determinate procedure, soprattutto se invasive
C
le infezioni da agenti multi-farmaco resistenti
D
la risposta (A) e la risposta (B) sono entrambe vere
198. La procedura di disinfezione di livello di efficacia basso è in grado:
Risposta
A
di eliminare la maggior parte dei batteri in fase vegetativa, alcuni miceti e virus, i bacilli tubercolari e le
spore
B di eliminare microrganismi in fase vegetativa, inclusi quelli resistenti ma non le spore
C di ottenere la distruzione di tutti i microrganismi, a esclusione di un certo numero di spore batteriche
D
nessuna delle precedenti
199. In ambito nosocomiale sono da considerarsi “materiali critici”:
Risposta
A i bisturi, i cateteri vascolari, gli aghi
B gli endoscopi
C i dispositivi respiratori
D nessuna delle precedenti
200. Quale di queste affermazioni è falsa?
Risposta
A
La clorexidina è un disinfettante ad ampio spettro che, ad alta concentrazione, svolge un’azione
batteriostatica
B
La clorexidina è particolarmente utilizzata in odontoiatria e nella cura dell’igiene orale, in quanto inclusa
nella formulazione di collutori, gel e dentifrici
C
La clorexidina presenta una particolare affinità per l’epidermide, assorbendosi in maniera rapida e
persistente a livello dello strato esterno della cute
D
Nessuna delle precedenti
201. Quale di queste affermazioni è vera?
Risposta
A
Il perossido di idrogeno 3% (10 volumi) possiede un ampio spettro di azione, è anche sporicida e agisce
provocando alterazioni delle membrane citoplasmatiche e degli acidi nucleici
B
Le preparazioni di perossido di idrogeno comunemente usate per l’antisepsi e la disinfezione possono avere
una concentrazione che va dal 3% al 9%.
C
Il perossido di idrogeno, sotto forma di gas plasma, è usato come sterilizzante di materiali termosensibili
D
Nessuna delle precedenti
202. I “metodi di controllo fisici” per la verifica dell’efficacia del trattamento applicato sono definiti:
Risposta
A
indicatori di processo
B
indicatori di qualità
C
indicatori di esito
D
nessuna delle precedenti
203. Quale di queste affermazioni è vera?
Risposta
A
Parecchi pesticidi oggi in uso risultano neurotossici per l’uomo
B
Parecchi pesticidi oggi in uso risultano neurotossici per l’uomo, giacché inibiscono l’azione di
neurotrasmettitori nel sistema nervoso centrale, senza avere tuttavia alcuna azione su quello periferico
C
Tutti i pesticidi oggi in commercio sono privi di effetti neurotossici per l’uomo
D
Nessuna delle precedenti
204. Quale delle seguenti affermazioni relative ai trialometani è vera?
Risposta
A Sono disinfettanti comunemente usati in ambiente ospedaliero
B
Sono prodotti secondari indesiderati derivanti dall’uso di derivati del cloro per la potabilizzazione
dell’acqua
C La loro presenza nell’acqua potabile è assolutamente vietata per disposizione di legge
D
Sono agenti disinfettanti di basso livello e hanno un meccanismo di azione basato sull'ossidazione della
membrana cellulare lipoproteica dei microrganismi, determinandone l’interruzione della funzione
chemiosmotica
205. I sali di ammonio quaternari: Risposta
A
sono detergenti cationici
B
hanno attività germicida ad ampio spettro
C
dopo l’applicazione formano un film antimicrobico residuo con attività batteriostatica
D
tutte le precedenti sono vere
206. Quale delle seguenti affermazioni relative all’uso di UV nella sterilizzazione fisica è vera?
Risposta
A
Causano l’innalzamento rapido della temperatura (1-2 minuti) e la conseguente distruzione dei
microrganismi eventualmente presenti
B
Inducono danni irreversibili agli acidi nucleici e hanno un’elevata azione microbicida che si esplica
solamente sulla superficie direttamente esposta
C
Possono essere usati in presenza di persone, senza che causino danni alle stesse
D
Sono ideali per la sterilizzazione di oggetti/materiali medico-chirurgici e di laboratorio già confezionati
(siringhe e plasticheria monouso), così come nell'irradiazione di derrate alimentari
(decontaminazione/disinfestazione)
207. Quale delle seguenti affermazioni in merito di disinfestazione NON è vera? Risposta
A
È una procedura finalizzata alla distruzione di artropodi e altri piccoli animali vettori o serbatoi di
microrganismi potenzialmente patogeni o, comunque, nocivi per l’uomo o l’ambiente
B
La maggior parte dei disinfestanti agisce per inalazione (vapori o gas) o per contatto/ingestione (se in forma
liquida o solida)
C
Il dicloro-difenil-tricloroetano – DDT – rappresenta uno degli insetticidi oggi più comunemente usati nella
disinfestazione in strutture pubbliche
D
Alcuni insetticidi possono avere effetti nocivi per la salute umana
208. La finalità principale della procedura di disinfezione consiste nella:
Risposta
A
eliminazione di tutti i microrganismi presenti in forma sia vegetativa sia sporigena
B
riduzione della carica batterica presente su una superficie contaminata
C
eliminazione di tutti i microrganismi patogeni e della maggior parte delle forme vegetative
D
tutte le precedenti sono vere
209. Sulla base dell’agente disinfettante che s’intende utilizzare e del livello di disinfezione che si vuole raggiungere, i materiali da sottoporre alle procedure di disinfezione sono classificati in:
Risposta
A
materiali permeabili e impermeabili
B
materiali non critici, semicritici e critici
C
materiali monouso e riutilizzabili
D
materiali idonei e non idonei
210. Quale delle seguenti affermazioni è vera?
Risposta
A
I principali agenti fisici impiegabili nelle procedure di disinfezione sono gli alcali, gli acidi forti e l’acqua
ossigenata
B
Il principale agente fisico impiegabile nelle procedure di disinfezione è rappresentato dalla radiazione
ultravioletta
C
I principali agenti fisici impiegabili nelle procedure di disinfezione sono rappresentati dalla radiazione
ultravioletta, dal calore secco e dal calore umido
D
Nessuna delle precedenti
211. L’obiettivo primario della procedura di sterilizzazione è:
Risposta
A la totale eliminazione di microrganismi patogeni e non patogeni, in forma sia vegetativa sia sporigena
B la riduzione della carica batterica presente su una superficie contaminata
C la riduzione del 50% dei microrganismi patogeni in forma vegetativa presenti su una superficie contaminata
D nessuna delle precedenti è vera
212. Tra i metodi chimici di sterilizzazione, l’applicazione del gas plasma-perossido di idrogeno consente:
Risposta
A
la sterilizzazione a bassa temperatura di materiali termosensibili
B
un trattamento estremamente economico ed efficace
C
un’azione biocida anche sulle forme sporali più resistenti, tramite la produzione di un forte campo
elettromagnetico
D
la sterilizzazione a bassa temperatura di materiali termosensibili e un’azione biocida anche sulle forme
sporali più resistenti, tramite la produzione di un forte campo elettromagnetico
213. Quali tra questi metodi consentono una corretta valutazione dell’efficacia del processo di sterilizzazione?
Risposta
A Indicatori di processo
B Metodi di controllo fisici
C Metodi di controllo biologici
D Metodi di controllo chimici
214. La genomica in sanità pubblica (Public Health Genomics) è una disciplina che:
Risposta
A
applica i test genomici per la diagnosi delle malattie mendeliane
B
si propone di trasferire nella sanità pubblica tutte le conoscenze e le tecnologie fondate sull’analisi del
genoma
C
studia i test di suscettibilità
D
ha un significato equivalente a quello di Public Health
215. I test preclinici o presintomatici sono finalizzati:
Risposta
A
a effettuare una diagnosi o a confermare, in una persona affetta, un sospetto clinico
B
a individuare mutazioni comuni attraverso screening della popolazione
C
a identificare mutazioni responsabili di malattie genetiche, i cui sintomi non sono presenti alla nascita
D
a identificare variazioni di sequenza nel DNA, in grado di predire la risposta “individuale” ai farmaci, in
termini di efficacia e di rischio relativo di eventi avversi
216. I test di suscettibilità sono finalizzati:
Risposta
A
a individuare i genotipi che di per sé non causano una malattia, ma comportano un aumentato rischio di
svilupparla
B
all’analisi di una serie di regioni polimorfiche del DNA
C
a verificare i rapporti di paternità, negli studi di linkage, nello studio dei trapianti e della zigosità e trovano
applicazioni anche in ambito forense
D
a effettuare una diagnosi o confermare, in una persona affetta, un sospetto clinico
217. Le varianti geniche la cui frequenza allelica nella popolazione è superiore all’1% sono appropriatamente definite:
Risposta
A
mutazioni
B
polimorfismi
C
genotipi
D
alleli
218. La medicina predittiva è definita quale: Risposta
A
approccio che si rivolge agli individui sani e affetti da patologia, nei quali cerca la fragilità o il difetto che
conferisce loro una certa predisposizione a sviluppare una malattia
B
approccio che, dal punto di vista dell’individuo, può sempre essere considerato una medicina di preavviso
che permette di fare diagnosi precoce di malattia attraverso test
C
approccio multidisciplinare che consente di effettuare diagnosi precoce certa
D
approccio che tende a identificare e a valutare, in termini probabilistici, i fattori che, per ogni singolo
individuo e in un dato contesto, possono favorire l’insorgenza di una malattia
219. La farmacogenomica:
Risposta
A
è lo studio di varianti nelle sequenze di DNA in relazione alla risposta ai farmaci
B
studia esclusivamente le varianti ereditate del DNA
C
si riferisce a tutt’oggi a modelli precipuamente mendeliani, in base ai quali la variabilità del fenotipo è
determinata da una o poche varianti in un singolo gene
D è sinonimo di farmacogenetica
220. La genomica traslazionale:
Risposta
A
è un processo sistematico ed evidence-based, per la valutazione dei test genetici e delle altre applicazioni
delle tecnologie genomiche prima del loro trasferimento dalla ricerca alla pratica clinica e alla sanità
pubblica
B
si fonda sulla capacità di trasferire in modo rapido nuove conoscenze dalla scienza di base a quella
biomedica, offrendo nuovi strumenti d'indagine, ma anche opportunità di trasferire i risultati della ricerca
epidemiologica basata sullo studio delle popolazioni ai fini di sviluppare efficaci strategie di prevenzione
C
non necessita di ricerche population-based
D
si avvale dell’acquisizione di nuove conoscenze cliniche, a prescindere dalle acquisizioni basate su studi
epidemiologici
221. I sintomi della maggior parte delle malattie a trasmissione alimentare:
Risposta
A sono specifici e includono diarrea, nausea, vomito e dolori addominali
B non sono specifici e includono diarrea, nausea, vomito e dolori addominali
C si manifestano subito dopo l’esposizione
D richiedono sempre una specifica terapia
222. Le malattie a trasmissione alimentare possono essere classificate come:
Risposta
A
infezioni
B
intossicazioni
C
entrambe le precedenti
D
nessuna delle precedenti
223. Le malattie infettive trasmesse da acqua e alimenti:
Risposta
A
sono tra le prime cause di morte nei Paesi in via di sviluppo
B
uccidono negli USA più di 2 milioni di individui all’anno
C
entrambe le precedenti
D
nessuna delle precedenti
224. La sorveglianza routinaria delle malattie a trasmissione alimentare:
Risposta
A
fornisce informazioni su casi di malattia nell’uomo possibilmente dovuti ad alimenti ed è condotta
sull’intera popolazione
B
fornisce informazioni sui trend delle patologie associate ai vari agenti responsabili ed è indispensabile per stimarne l’impatto sanitario e socio-economico e facilitare l’individuazione di epidemie
C
entrambe le precedenti
D
nessuna delle precedenti
225. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
Risposta
A
La presenza di un microrganismo in un alimento e la sua successiva ingestione esitano automaticamente in
una malattia
B
La presenza di un microrganismo in un alimento e la sua successiva ingestione non esitano automaticamente
in una malattia
C
Nell’interazione microrganismo-alimento-ospite, influiscono molteplici variabili
D
Alcune proprietà dell’alimento possono salvare i microrganismi dall’aggressione degli strumenti di difesa
dell’ospite
226. Il sistema HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points):
Risposta
A
è un metodo retroattivo di garanzia della sicurezza alimentare
B
ha come unico obiettivo l’identificazione dei pericoli biologici nella produzione degli alimenti
C
ha come unico obiettivo l’identificazione dei pericoli biologici nella distribuzione degli alimenti
D
nessuna delle precedenti
227. Nelle malattie a trasmissione alimentare da tossine:
Risposta
A queste devono essere sempre prodotte dai batteri
B possono essere tossine naturali presenti in animali, piante o funghi
C devono necessariamente essere già presenti in alta concentrazione nei cibi crudi
D nessuna delle precedenti
228. Quale delle seguenti affermazioni è vera:
Risposta
A
il fine dell'igiene è la salute con l'obiettivo primario nella prevenzione
B
l'igiene utilizza come strumento metodologico l'epidemiologia
C
l'igiene usa indicatori e standard come strumenti di valutazione
D
tutte le precedenti
229. Si definisce malattia:
Risposta
A
una “condizione di disagio fisico che colpisce l'individuo in conseguenza di alterazioni strutturali e/o
funzionali di una o più parti dell'organismo”
B
una “condizione di disagio fisico, psichico, sociale che colpisce l'individuo in conseguenza di alterazioni
strutturali e/o funzionali di una o più parti dell'organismo”
C
una “condizione di disagio fisico e psichico che colpisce l'individuo in conseguenza di alterazioni strutturali
e/o funzionali di una o più parti dell'organismo”
D
nessuna delle precedenti
230. Quale tra le seguenti è la definizione di salute approvata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità ed entrata in
vigore nel 1948:
Risposta
A
la salute è la capacità di adattamento e di autogestionei di fronte alle sfide sociali, fisiche ed emotive
B
la salute è lo stato di capacità ottimale di un individuo per l'efficace svolgimento dei ruoli e dei compiti per i
quali egli è stato socializzato
C
la salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza dello stato di
malattia o di infermità. Il possesso del migliore stato di salute che è possibile raggiungere costituisce uno dei
diritti fondamentali di ogni essere umano, qualunque siano la sua razza, la sua religione, le sue opinioni
politiche, la sua condizione economica o sociale
D
la salute è il prodotto di una relazione armoniosa tra l'uomo e la sua ecologia
231. La Carta di Ottawa (1986) identifica gli strumenti d'azione della promozione della salute nel:
Risposta
A
costruire una politica pubblica per la salute che vada al di là dell'assistenza sanitaria e creare ambienti
favorevoli per un approccio socio-ecologico alla salute
B
costruire una politica pubblica per la salute che vada al di là dell'assistenza sanitaria, creare ambienti favorevoli per un approccio socio-ecologico alla salute, dare forza all'azione della comunità nel definire le
priorità, assumere le decisioni, pianificare e realizzare le strategie che consentano di raggiungere un migliore
livello di salute
C
sviluppare le abilità personali mediante l'informazione e l'educazione alla salute al fine di migliorare le
abilità per la vita quotidiana e riorientare i servizi sanitari al fine di sostenere i bisogni degli individui e delle
comunità per una vita più sana e stabilire connessioni tra il settore sanitario e le più ampie componenti
sociali, politiche, economiche e dell'ambiente fisico
D
B + C
232. Educare alla salute implica la comunicazione di informazioni concernenti:
Risposta
A
le condizioni socioeconomiche e ambientali che incidono sulla salute
B
i fattori individuali di rischio e i comportamenti a rischio
C
l'uso corretto del sistema di assistenza sanitaria
D
tutte le precedenti
233. La mortalità infantile in Italia è: Risposta
A
inferiore al 2&permil
B
inferiore al 4&permil
C
tra il 5 e il 10&permil
D
superiore al 10&permil
234. La mortalità per tumori in Europa è:
Risposta
A
in aumento nei maschi
B
costante
C
in diminuzione sia nei maschi sia nelle femmine
D
in diminuzione nelle femmine
235. Il censimento è un'indagine:
Risposta
A
individuale, universale, simultanea, periodica
B
campionaria
C
universale, simultanea, periodica
D
universale, periodica
236. L’indice di vecchiaia è:
Risposta
A
il rapporto (in %) tra popolazione di età > ai 75 anni e popolazione < ai 25 anni
B
il rapporto ( in %) tra popolazione di età &ge ai 65 anni e popolazione < ai 15 anni
C
il rapporto (in %) tra popolazione di età > ai 65 anni e popolazione < ai 25 anni
D
il rapporto (in %) tra popolazione di età > ai 75 anni e popolazione < ai 15 anni
237. La classificazione utilizzata dall’ISTAT per la codifica delle cause di morte in Italia è:
Risposta
A
la classificazione internazionale delle malattie IX revisione
B
la classificazione internazionale delle malattie X revisione
C
la classificazione internazionale delle malattie XI revisione
D
la classificazione internazionale delle malattie CM (Clinical Modifications)
238. Le caratteristiche principali di un indicatore sono:
Risposta
A
precisione
B
accuratezza
C
precisione e accuratezza
D
riproducibilità e accuratezza
239. La speranza di vita alla nascita in Italia è, al 2008: Risposta
A
84,1 anni nelle femmine e 78.8 nei maschi
B
80,2 anni nelle femmine e 79,9 nei maschi
C
79,0 nelle femmine e 77,8 nei maschi
D
Superiore nei maschi rispetto alle femmine
240. La mortalità neonatale è:
Risposta
A
il numero di nati morti/il numero dei nati vivi moltiplicato per mille
B
Il numero di morti entro la prima settimana di vita/il numero di nati vivi per mille
C
Il numero di morti entro il primo mese di vita/il numero di nati vivi per mille
D
Il numero di morti entro il primo mese di vita/numero di nati vivi + nati morti per mille
241. La sopravvivenza a 5 anni per tumori in Italia è:
Risposta
A
maggiore nei maschi rispetto alle femmine
B
52% nei maschi e 61% nelle femmine
C
in diminuzione
D
42% nei maschi e 51% nelle femmine
242. In Italia la natalità è:
Risposta
A superiore al 10&permil
B inferiore al 10&permil
C in diminuzione
D con consistenti differenze tra le diverse aree geografiche
243. Quali tra i seguenti sono studi descrittivi:
Risposta
A
studi caso-controllo, case report, studi ecologici
B
studi trasversali, serie di casi, case report
C
studi ecologici, studi trasversali, studi di incidenza
D
nessuna delle precedenti
244. Gli studi sperimentali:
Risposta
A
sono sempre trial terapeutici
B
sono sempre trial preventivi
C
sono sempre trial diagnostici e/o terapeutici
D
possono essere trial terapeutici o preventivi
245. Nella valutazione della relazione causa-effetto tra i determinanti di salute e l’insorgenza di malattie si possono usare
le seguenti misure di associazione:
Risposta
A rischio relativo, odds ratio, risk ratio
B tassi standardizzati, rischio attribuibile, tasso di prevalenza
C NNT (numero necessario da trattare), incidenza, rischio relativo
D tutte le precedenti
246. In epidemiologia i bias rappresentano:
Risposta
A
errori casuali
B
errori causali
C
errori sistematici
D
errori di confondimento
247. Le quattro fasi dei trial clinici sono:
Risposta
A
sempre studi sperimentali
B
sempre studi di farmacovigilanza
C
sempre studi descrittivi
D
tre fasi sono sperimentali e una descrittiva
248. La cecità in un trial clinico è richiesta particolarmente quando sono analizzate:
Risposta
A
variabili oggettive di tipo continuo
B
variabili soggettive di tipo continuo
C
variabili soggettive dicotomiche
D
variabili oggettive non parametriche
249. Sono possibili metodi di randomizzazione:
Risposta
A la pseudo-randomizzazione
B le tavole dei numeri casuali
C un programma computerizzato
D tutte le precedenti risposte
250. Trai i possibili vantaggi del disegno parallelo di un trial clinico troviamo che:
Risposta
A
dà informazioni su importanti effetti a breve termine del nuovo intervento
B
ha un minor rischio che i pazienti identifichino il tipo di trattamento a cui sono sottoposti
C
permette di valutare globalmente il grado di soddisfazione o di preferenza rispetto al nuovo trattamento da
parte dei pazienti e del ricercatore
D
ha un potere statistico molto maggiore dello studio crossover
251. Trai i possibili vantaggi del disegno crossover di un trial clinico troviamo che:
Risposta
A
si tratta di un disegno semplice
B
permette di valutare globalmente il grado di soddisfazione o di preferenza rispetto al nuovo trattamento da
parte dei pazienti e del ricercatore
C dà informazioni su importanti effetti a lungo termine del nuovo intervento
D ha una durata minore rispetto al disegno parallelo
252. La meta-analisi prevede:
Risposta
A
una fase clinica
B
una fase statistica
C
una revisione tradizionale
D
una fase clinica e una fase statistica
253. La medicina preventiva:
Risposta
A
utilizza metodologie di sanità pubblica che operano prevalentemente in funzione dei miglioramenti di salute
della popolazione
B
utilizza metodologie di sanità pubblica che operano prevalentemente in funzione dei miglioramenti di salute
del singolo individuo
C
ha l’obiettivo specifico di preservare la salute del singolo individuo
D
ha l’obiettivo specifico di minimizzare gli effetti delle disabilità nella popolazione di riferimento
254. Leavell e Clark descrissero i principi che regolano l’applicazione delle diverse strategie preventive in sanità
pubblica come: Risposta
A
modello epidemiologico lineare sulla causalità delle malattie
B
modello epidemiologico esponenziale sulla causalità delle malattie
C
modello epidemiologico a triangolo sulla causalità delle malattie
D
modello epidemiologico circolare sulla causalità delle malattie
255. Nel 1987, prima Gordon e successivamente Kumpfer e Baxley evidenziarono come i 4 livelli della prevenzione
secondaria potessero trovare applicazione su: Risposta
A
2 principali linee di intervento
B
3 principali linee di intervento
C
4 principali linee di intervento
D
Nessuna delle precedenti
256. Quale delle seguenti affermazioni è vera?
Risposta
A
La linea di intervento della prevenzione selettiva (secondo il tipo di approccio, concepito per la prevenzione
dell’utilizzo di sostanze d’abuso) coinvolge gruppi di individui il cui rischio di sviluppare problemi di abuso
di alcol o altre dipendenze è al di sopra della media
B
Nella prevenzione selettiva (secondo il tipo di approccio, concepito per la prevenzione dell’utilizzo di
sostanze d’abuso), i subgruppi possono essere distinti in base a caratteristiche sociali, demografiche,
economiche
C
Entrambe le precedenti
D
Nessuna delle precedenti
257. La prevenzione primordiale o pre-primaria:
Risposta
A
si basa su azioni e interventi miranti a impedire l’emergere o lo stabilizzarsi di fattori di rischio (condizioni
ambientali, economico-sociali, comportamentali, culturali ecc.) nei Paesi o gruppi di popolazione in cui si
mostrano con maggiore incidenza
B
attua interventi diretti a ridurre o minimizzare la quota della popolazione in età adulta che tende ad adottare
stili di vita non sani
C
richiede interventi governativi il cui principale programma consiste nell’educazione alla salute individuale e
di massa
D
nessuna delle precedenti
258. La prevenzione primaria:
Risposta
A
ha come obiettivo il controllo dei determinanti di malattia e consiste nelle azioni da intraprendere prima
dello sviluppo della malattia di interesse
B richiede interventi immediati all’insorgere dei primissimi sintomi della malattia che si vuole controllare
C si rivolge fondamentalmente alle prime persone che sono colpite da specifiche malattie di interesse sociale
D nessuna delle precedenti
259. Un percorso di prevenzione primaria può essere ottenuto:
Risposta
A
attraverso interventi disegnati per promuovere lo stato generale di salute di una popolazione
B
attraverso interventi disegnati per migliorare il livello di qualità di vita mediante l’adozione di misure
specifiche di protezione
C
entrambe le precedenti
D
nessuna delle precedenti
260. Gli interventi specifici di prevenzione secondaria si basano:
Risposta
A
sull’identificazione dei soggetti a rischio per malattie cronico-degenerative
B
sulla diagnosi precoce finalizzata a individuare una malattia in fase sintomatica
C
sull’utilizzo di test di screening che permettono di distinguere i soggetti sani dai malati con il massimo
livello di sensibilità e specificità
D
nessuna delle precedenti
261. L’obiettivo principale della prevenzione terziaria coincide:
Risposta
A
con il concetto di riabilitazione
B
con il concetto di prevenire complicanze e possibili recidive
C
con il concetto di riqualificazione dell’individuo al maggior livello possibile di capacità funzionale
D
tutte le precedenti
262. Nel 1973, una Commissione di esperti dell’OMS ha definito la diagnosi precoce dei disturbi di salute come:
Risposta
A
l’individuazione di fattori predisponenti che potrebbero condurre precocemente ad alterazioni dei
meccanismi omeostatici e compensatori dell’organismo umano
B
l’individuazione dei soggetti che precocemente hanno subito alterazioni dei meccanismi omeostatici e
compensatori dell’organismo umano con variazioni biochimiche, morfologiche e funzionali
C
l’individuazione di alterazioni dei meccanismi omeostatici e compensatori dell’organismo umano quando le
variazioni biochimiche, morfologiche e funzionali sono ancora reversibili
D
nessuna delle precedenti
263. La speranza di vita alla nascita, nel nostro Paese, continua a crescere al ritmo di un anno (di vita) guadagnato ogni: Risposta
A
2-3 anni
B
4-5 anni
C
6 anni
D
nessuna delle precedenti
264. Quale delle seguenti non è una delle caratteristiche principali che accomunano le malattie cronico-degerative:
Risposta
A
la multifattorialità eziologica
B
la consistente latenza temporale tra l’attivazione del processo patologico e la sua espressione clinica
C
l’ingravescenza progressiva (cui corrisponde un progressivo decremento della qualità di vita)
D
la completa restitutio ad integrum post-terapeutica
265. Negli ultimi 50 anni, i tassi di mortalità per tumore, nelle aree occidentali, hanno mostrato:
Risposta
A
un andamento progressivamente in crescita
B
un andamento progressivamente in calo
C
un andamento a fasi alterne
D
un andamento stazionario
266. L’attuazione di interventi di prevenzione secondaria delle malattie oncologiche può essere condotta tramite:
Risposta
A
utilizzo di validi test di screening.u
B
rimozione degli agenti cancerogeni (fisici, chimici e biologici) e delle sostanze cancerogene presenti
nell’ambiente
C
modificazione delle abitudini di vita
D
tutte le precedenti
267. La “carta del rischio cardiovascolare”:
Risposta
A
serve a stimare la probabilità di andare incontro a un primo evento cardiovascolare maggiore (infarto del
miocardio o ictus) nei 10 anni successivi sulla base della presenza di sei fattori di rischio: sesso, diabete,
abitudine al fumo, età, pressione arteriosa sistolica e colesterolemia
B
può essere applicata anche in presenza di valori estremi dei fattori di rischio (pressione arteriosa sistolica
superiore a 200 mmHg o inferiore a 90 mmHg e colesterolemia totale superiore a 320 mg/dl o inferiore a
130 mg/dl)
C
è consigliabile che sia utilizzata almeno ogni due mesi per la valutazione delle persone a elevato rischio
cardiovascolare (rischio superiore o uguale al 20%).
D
nessuna delle precedenti
268. La prevenzione primaria dell’ipertensione arteriosa si attua con:
Risposta
A
la somministrazione di farmaci ipotensivi a tutti i soggetti con valori maggiori di quelli soglia
B
l’eliminazione e il controllo dei fattori di rischio (per esempio il contenimento del consumo di NaCl, il
mantenimento del peso forma e la limitazione del consumo di alcol)
C entrambe le precedenti
D nessuna delle precedenti
269. Il principale fattore di rischio per l’ictus è:
Risposta
A
l’ipertensione arteriosa
B
il diabete
C
l’iperomocisteinemia
D
l’abuso di alcol
270. Quale di queste affermazioni è vera?
Risposta
A
la prevenzione primaria delle BPCO si fonda sulla diagnosi precoce e sulla terapia delle alterazioni
funzionali eventualmente già insorte
B
la prevenzione primaria delle BPCO si attua attraverso la rimozione dei fattori causali di rischio come
l’abolizione dell’abitudine al fumo, la riduzione dell’inquinamento atmosferico, la protezione dei lavoratori
esposti alle inalazioni di polveri (minatori e operai di fonderie) e la protezione dei bambini dal fumo passivo
C
la prevenzione primaria delle BPCO si fonda sul ricorso alla vaccinazione (a ogni inizio di stagione) delle
categorie a rischio
D tutte le precedenti
271. La medicina predittiva è un intervento:
Risposta
A
che include azioni di prevenzione sia primaria sia secondaria
B
che consiste nelle azioni da intraprendere prima dello sviluppo della malattia di interesse, allo scopo di
prevenirla
C
rivolto ai soggetti già affetti da malattia, ed è finalizzata a prevenire la progressione della malattia e lo
sviluppo di complicanze
D
che tende a scoprire e valutare i fattori che, per una specifica persona e in un dato contesto, possono favorire
l’insorgenza di una malattia
272. La comunicazione bidirezionale si realizza:
Risposta
A nell’intervento informativo
B nell’intervento formativo
C in entrambi gli interventi formativo e informativo
D
negli interventi di prevenzione primaria
273. La chemioprofilassi antibiotica è un intervento di:
Risposta
A prevenzione primaria
B prevenzione secondaria
C prevenzione terziaria
D medicina predittiva
274. Nell’ambito dell’educazione sanitaria, gli atteggiamenti sono:
Risposta
A
predisposizioni a pensare, sentire e agire nei confronti dell’oggetto dell’intervento formativo
B
informazioni organizzate e coerenti sull’argomento oggetto dell’intervento
C
le azioni reali che un individuo compie in risposta alle informazioni ricevute
D
comportamenti non ancora coerenti con le informazioni ricevute
275. Per essere eticamente corrette, le informazioni trasmesse nell’ambito di un programma di educazione sanitaria
dovrebbero essere:
Risposta
A
comprensibili, veritiere, complete
B
credibili, veritiere, complete
C
autorevoli, veritiere, complete
D
tali che alcune verità possono essere sottaciute per aumentare l’efficacia dell’intervento
276. L’efficacia di un intervento di screening è:
Risposta
A il rapporto costi/benefici
B la capacità di migliorare la prognosi della malattia
C il rapporto rischi/benefici
D il rapporto input/output
277. Per sovradiagnosi si intende la persona sottoposta a screening che:
Risposta
A
non modifica la prognosi a seguito della diagnosi precoce
B
in assenza di screening, non avrebbe mai scoperto di avere quella malattia
C
pur essendo sana è diagnosticata come malata
D
pur essendo malata è diagnosticata come sana