Non renewable energy sources in Italy

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PROGETTO COMENIUSECO-CITOYENNETÉ ET DÉVELOPPEMENT

DURABLEhttp://ecocomenius.over-blog.com/

Saint - Sulpice Marcinelle Corigliano d’Otranto

FONTI NON RINNOVABILI E LORO TRASFORMAZIONE

FONTI NON RINNOVABILI

CARBONE PETROLIO GAS NATURALE URANIO

Calore Calore Calore Calore

Trasporti Trasporti Trasporti Elettricità

Elettricità ElettricitàElettricità

Il petrolio è un liquido oleoso che si trova nelle profondità del terreno.  E' un combustibile fossile derivato dalla composizione di sostanze organiche di origine prevalentemente animale rimaste sepolte sotto la crosta terrestre  da 10 a 100 milioni di anni.

Col passare dei secoli, le rocce liberano gli idrocarburi di cui sono imbevute, che tendono a salire verso l'alto finché non incontrano un terreno impermeabile. A questo punto gli idrocarburi si fermano, rimangono intrappolati e si accumulano a formare i giacimenti di petrolio nei quali è spesso presente, oltre all'acqua, il più importante idrocarburo gassoso: il metano.

A seguito del processo di fossilizzazione il carbonio e l'idrogeno prevalgono sugli altri elementi e si formano così gli IDROCARBURI in parte gassosi e in parte liquidi, che si accumulano nelle rocce, soprattutto in quelle più porose.

I derivati del petrolio costituisconoAnche buona parte delle materieprime impiegate nell'industria dellematerie plastiche e nell'industriachimica in generale, per la produzionedi medicinali, fertilizzanti, materialida costruzione, fibre tessili, vernici ecoloranti, sostanze e additivialimentari ecc.

Dato l’alto potere calorico (circa 10.000 Kcal/kg), la destinazionenaturale deiProdotti Petroliferi (oli pesanti, gasolio, nafta, benzineecc.) è per fini energetici, nella combustione delle centraliTermoelettriche.

Piattaforma petrolifera onshore

Piattaforma petrolifera offshore

La situazione italiana

I consumi lordi di energia primaria del nostro paese nel 2009 dipendevano per il 40, 64% dal petrolio,

per il 35,43% dal gas naturale, totale più del 76%.

Se si considera anche il carbone, la nostra dipendenza dai combustibili fossili si avvicina all’85%.

I più importanti combustibili solidi naturali sono l'antracite, il litantrace, la lignite, la torba e la legna da ardere. Fra gli artificiali, i più diffusi sono il coke e il carbone di legna. L'antracite e il litantrace sono due tipi di carboni fossili, che si distinguono per un diverso tempo di fossilizzazione, e dunque per un diverso contenuto di carbonio. Entrambi possiedono un notevole potere calorifico, e perciò vengono utilizzati in impianti in cui sono richieste alte temperature di combustione.

lI carbone è un combustibile fossile estratto in miniere sotterranee o a cielo aperto.

Il carbone è una delle principali fonti di energia dell'umanità. Nel 2010 circa il 40% dell'energia elettrica mondiale è stata prodotta bruciando carbone, e le riserve accertate ammontavano ad almeno 300 anni di produzione.

• Dal carbone è possibile ottenere altri tipi di combustibile, più facilmente trasportabili e con un maggior rendimento ma comunque inquinanti; i processi normalmente utilizzati per raffinarlo sono la gassificazione e la liquefazione.

Le centrali termoelettriche più inquinanti dal punto di vista del cambiamento climatico, cioè quelle che per funzionare producono più CO2, sono quelle a carbone. Per produrre un chilowattora di energia elettrica emettono infatti quasi 950 grammi di anidride carbonica, rispetto ai 740 grammi dell' olio combustibile, dei circa 440 grammi del gas naturale e dei 400 del ciclo combinato.

Il gas naturalerappresenta la fase Gassosa del petrolio. Esso è costituito in massima parte dametano (CH4) per il 95% e per il resto da altri idrocarburi. E’ un combustibile di origine fossile che, come il petrolio, si è formato per lentadecomposizione di sostanze di origine prevalentemente animale.E’ un gas inodore e incolore, che brucia con una fiamma bluastra, pulita. Il suopotere calorico è molto alto, superiore a 9.100 Kcal/m3.

Il metano viene ottenuto anche sottoprodotto della raffinazione del petrolio e dalle distillazioni del carbone.

Per l’estrazione, lo stoccaggio e il trasporto si ricorre a tutta una serie di tubazioni gasdotti.

• Oggi l’Italia è il Paese che, in proporzione, utilizza più gas per il proprio fabbisogno energetico rispetto a tutti gli altri paesi europei.

• Fra tutte le tipologie di centrali termiche, infatti, le centrali a ciclo combinato a gas offrono ottime prestazioni di funzionamento e ambientali a fronte di costi di investimento a gestione relativamente contenuti.

L’energia termica sviluppata dalla combustione dell’olio o del carbone riscalda l’acqua che circola nelle tubature a serpentina della caldaia, fino a portarla allo stato di vapore, ad alta temperatura e pressione; il vapore giunge alle palette della turbina e la mette in funzione, effettuando così la trasformazione in energia meccanica. La turbina è collegata mediante un albero rotante all’alternatore, che produce elettricità. Il vapore, raffreddato poi nel condensatore, ritorna allo stato liquido e quindi, recuperato come acqua, viene rinviato in caldaia, pronto per subire un medesimo ciclo di trasformazione.

Le parti che costituiscono il complesso di una centrale sono: la caldaia, la turbina a vapore ed il generatore (alternatore).

VANTAGGI

Si può costruire ovunque, costo non eccessivo, buon rendimento e costo di produzione ancora competitivo.

SVANTAGGI

Fonti esauribili, scarichi inquinanti per l’atmosfera, elevata dispersione energetica.

L'uranio trova applicazione in due sue possibili forme: uranio arricchito ed

uranio impoverito. Non è semplice fare una distinzione netta tra applicazioni civili e militari, in quanto esiste una

permeabilità tra questi due utilizzi. Ad esempio, l'uranio arricchito può essere

usato come combustibile nei reattori nucleari civili, ma anche nei reattori

nucleari dei sottomarini e delle portaerei militari a propulsione

nucleare.

L'uranio è l‘ elemento chimico di numero atomico 92. Il suo simbolo è U. È un metallo bianco-argenteo, tossico e radioattivo; appartiene alla

serie degli attinidi ed il suo isotopo 235U trova impiego come combustibile nei reattori nucleari e nella realizzazione di armi

nucleari.

I neutroni che si liberano nella fissione possono bombardare altri atomi di uranio e innescare una reazione a catena che produce autonomamente enormi quantità di energia.

Se non controllata, questa reazione può portare a un’esplosione nucleare e, a questo scopo sono stati costruiti i reattori nucleari, che rappresentano il “cuore” delle centrali atomiche o termonucleari.

L’energia termica necessaria per la produzione elettrica può essere ottenuta anche dal nucleo degli atomi, ossia dallo sfruttamento dell’energia nucleare.La principale fonte di energia nucleare è l’uranio, un elemento radioattivo che si estrae dai giacimenti naturali.La liberazione dell’energia dal nucleo dell’atomo di uranio 235 si ottiene “bombardando” il nucleo con neutroni accelerati: si scatena così una reazione detta fissione nucleare.

VANTAGGI

Il nucleare non emette CO2 .

Vantaggio nella bilancia dei pagamenti perché permette di ridurre la spesa per l’importazione dei combustibili fossili.

SVANTAGGI

Come prodotto di rifiuto si hanno le scorie nucleari, atomi radioattivi pericolosi per la vita umana, che impiegano miliardi di anni per diventare stabili.

Rischi di incidenti durante il trasporto di materiale nucleare.

Gravi danni in caso di incidenti.

In ITALIA il referendum abrogativo del 1987 sancì l'abbandono del nucleare come forma di approvvigionamento energetico e le quattro centrali nucleari esistenti furono chiuse.

FONTI NON RINNOVABILI IN PUGLIA

LE CENTRALI TERMOELETTRICHE• “Federico II” (BR) dotata di quattro sezioni a vapore da 660 MW di potenza

ciascuno, per un totale di 2640 MW di potenza efficiente lorda installata.

• EdiPower (BR)con 1.170 MW installati. • EniPower (TA) composta da 3 cicli combinati per una potenza di 1170 MW.

• Sorgenia s.p.a. con 770 MW di potenza installati a ciclo combinato sita nel territorio di Modugno in provincia di Bari;

• Edison s.p.a. con 380MW a Candela (FG) entrata in funzione nel 2005;

La Puglia già oggi produce energia elettrica per circa il doppio del suo fabbisogno e, a livello nazionale, si pone al secondo posto dopo la Lombardia.