Post on 08-Dec-2018
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Perché gli Infermieri italiani lavorano ancora con un modello funzionale , misurano poco i risultati della loro
attività e soprattutto documentano in modo insufficiente
Riflessione LA DOCUMENTAZIONE INFERMIERISTICA
ATTUALMENTE LA DOCUMENTAZIONE
INFERMIERISTICA E’ IN GRADO DI FARE UNA
BUONA FOTOGRAFIA DEL MALATO ALL’INGRESSO
MENO EVIDENTE LA PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE
FORSE NON SE NE E’ PARLATO ABBASTANZA ED E’ UN ARGOMENTO NUOVO
FORSE LA LEGGE ACCETTA QUALSIASI ATTEGGIAMENTO DELL’INFERMIERE RISPETTO ALLA DOCUMENTAZIONE
FORSE QUALSIASI MODO DI AZIONE DELL’INFERMIERE E’ CORRETTO E NON ESISTONO DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
FORSE NON ESISTONO MODELLI DI RIFERIMENTO PER ORIENTARE L’ASSISTENZA
FORSE LA DOCUMENTAZIONE E’ TUTTA DA INVENTARE?
FORSE NON SE NE E’ PARLATO ABBASTANZA
ED E’ UN ARGOMENTO
NUOVO
Virginia Henderson
• Nel cuore della teoria della Henderson sta la definizione di “funzione dell’infermiera”
“La peculiare funzione dell'infermiere è quella di assistere l'individuo malato o sano nell'esecuzione di quelle attività che contribuiscono alla salute o al suo ristabilimento (o ad una morte serena), attività che eseguirebbe senza bisogno di aiuto se avesse la forza, la volontà o la conoscenza necessarie, in modo tale da aiutarlo a raggiungere l'indipendenza il più rapidamente possibile".
Modello elaborato negli anni ’60
1 Respirare normalmente. 2 Mangiare e bere in modo adeguato. 3 Eliminare i rifiuti del corpo. 4 Muoversi e mantenere una posizione desiderata. 5 Dormire e riposare. 6 Scegliere il vestiario adeguato; vestirsi e svestirsi. 7 Mantenere la temperatura corporea a un livello normale, scegliendo il vestiario adeguato e modificando l'ambiente. 8 Tenere il corpo pulito, i capelli, la barba e i vestiti ben sistemati e proteggere il tegumento. 9 Evitare i pericoli derivati dall'ambiente ed evitare di ferire altri. 10 Comunicare con gli altri esprimendo emozioni, bisogni, paure o opinioni. 11 Seguire la propria fede. 12 Lavorare in modo da rendersi conto di un certo risultato. 13 Giocare o partecipare a varie forme di ricreazione. 14 Imparare, scoprire o soddisfare la curiosità che porta a un normale sviluppo e alla salute e usare tutti i mezzi disponibili per la salute.
La Henderson identifica nel paziente quattordici bisogni fondamentali,
oggetto di accertamento e di cure infermieristiche
La teoria della HENDERSON e la documentazione
• Henderson non definisce in modo preciso gli strumenti di applicazione che sono definiti da Adam e Bizier successivamente
• Il piano di assistenza è influenzato da molti fattori: età, temperamento, livello culturale e sociale e caratteristiche fisiche e intellettuali
• Il processo di assistenza viene definito come uno strumento di lavoro per gli Infermieri
Aspetti generali della documentazione infermieristica
La cartella infermieristica è uno strumento che sostiene il corretto agire professionale infermieristico ORIENTANDO il processo
decisionale,FACILITANDO l’integrazione dei diversi operatori , DOCUMENTANDO ai vari fini, le attività svolte.
Finalità
•Favorire la continuità e la personalizzazione della assistenza infermieristica e di conseguenza la qualità
•Sostenere l’integrazione fra professionisti
•Documentare l’assistenza fornita
•Accorciare i tempi di consegna
•Costruire uno strumento per la valutazione del carico di lavoro infermieristico
•Fornire una “banca dati” delle attività assistenziali
•Evidenziare la specificità e gli ambiti di responsabilità infermieristici
•Essere di supporto per le controversie legali
M. Casati “ La Documentazione Infermieristica” – McGraw-Hill “ 2^ Edizione Giugno 2005
FORSE QUALSIASI MODO DI AZIONE
DELL’INFERMIERE E’ CORRETTO E NON
ESISTONO DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
La Joint Commission on Accreditation of Healthcare Organisations (JCAHO) ha precisato che le informazioni presenti nella documentazione clinica sono fondamentali per •facilitare l’assistenza al pz;• fornire la base per le scelte assistenziali appropriate •attivare l’integrazione di competenze professionali e di strutture organizzative diverse;• favorire e promuovere il miglioramento delle attività assistenziali; consentire la ricerca; •servire come fonte primaria per il riconoscimento
dell’attività sanitaria e per tutte le incombenze di tipo medicolegale”
3 - L'infermiere: a) partecipa all'identificazione dei bisogni di salute della persona e della collettività; b) identifica i bisogni di assistenza infermieristica della persona e della collettività e formula i relativi obiettivi; c) pianifica, gestisce e valuta l'intervento assistenziale infermieristico; d) garantisce la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico - terapeutiche; e) agisce sia individualmente sia in collaborazione con gli altri operatori sanitari e sociali;
LA LEGGE ACCETTAQUALSIASI
ATTEGGIAMENTO DELL’INFERMIERE
RISPETTO ALLA
DOCUMENTAZIONE
• La sua evoluzione risente dell’evoluzione della professione: di fatto istituita con il DPR 384 del 1990 […F) adozione di nuovi modelli di assistenza infermieristica per obiettivi….; l) qualità della documentazione clinica e adozione della cartella infermieristica….” in precedenza solo “…registrazione” in apposito diario delle prescrizioni mediche, delle consegne e delle osservazioni eseguite durante il servizio. art1 DPR 225/74]
Evoluzione professionale: DPR 225/74 …..legge 42/99 …legge251/2000Infermiere: Incaricato di pubblico servizio e pubblico ufficialeArt 358 cp, la norma stessa esclude operatori di supporto dalla qualifica di incaricato di pubblico servizio in quanto esclude “lo svolgimento di semplici mansioni d’ordine” e “le prestazioni di opera meramente materiale
Legge n° 15 del 4/3/2009 (legge Brunetta)
Qualificazione giuridica della cartella infermieristica
Il riconoscimento di Professione Sanitaria ha modificato la qualificazione giuridica della
documentazione infermieristica;
il focus è posto sul contenuto e sul valore giuridico probatorio delle rilevazioni contenute più che sulla
categoria professionale che le effettua
Cartella/documentazione infermieristica: oggi la partecipazione attiva ed autonoma di altri professionisti sanitari alla cura complessiva della persona richiede di documentare le attività di ciascuna professione all’interno del “fascicolo di presa in carico”
FORSE NON ESISTONO MODELLI DI
RIFERIMENTO PER ORIENTARE L’ASSISTENZA?
PROCESSO DI ASSISTENZA E PROBLEM SOLVING
IL PROCESSO ASSISTENZIALE E’ UN METODO DI IDENTIFICAZIONE DEI PROBLEMI. DERIVA DAL METODO SCIENTIFICO, MA NON E’ PRIVO DI INFLUENZE VALORIALI.(Gordon, 1994)
IN ITALIA CONOSCIUTO DAGLI ANNI ‘60
gordon marjory
cantarelli marisa
hildegard peplaudorothea orem
callista roy
Martha RogersThe Science of Unitary Human Beings
Myra Estrin LevineThe Conservation Model
Nola J. PenderHealth Promotion Model
Patricia BennerNovice to Expert Model
Ramona T. MercerMaternal Role Attainment
Rosemarie ParseTheory of Human Becoming
Tomlin Erickson & SwainModeling & Role-Modeling Theory
Virginia HendersonDefinition of Nursing
Nursing As Caring Theory
Betty NeumanNeuman Systems Model and Global Applications
Sister Callista RoyThe Roy Adaptation Model
Dorothea OremSelf-Care Deficit Nursing Theory
Dorothy JohnsonBehavioral System Model
Ernestine WiedenbachThe Helping Art of Clinical Nursing
Faye Glenn AbdellahTwenty-One Nursing Problems
Florence NightingaleEnvironmental Adaptation Theory
Hildegard PeplauTheory of Interpersonal Relations
Ida Jean OrlandoTheory of the Nursing Process Discipline
Imogene KingGeneral System’s FrameworkTheory of Goal Attainment
Jean WatsonTheory of Human Caring
Anne Boykin and Sarvina O. Schoenhofer
Joyce FitzpatrickLife Perspective Rhythm Model
Joyce TravelbeeHuman-To-Human Relationship Model
Kari MartinsenNursing Philosophy
Katharine KolcabaTheory of Comfort
Kristen SwansonProgram of Research on Caring
Logan Roper & TierneyThe Elements of Nursing:A Model for Nursing Based on a Model of Living
Lydia HallCore, Care and Cure Model
Madeleine LeiningerTheory of Culture Care Diversity and UniversalityTranscultural Nursing Model
Margaret NewmanTheory of Health as Expanding Consciousness
Marilyn RayTheory of Bureaucratic Caring
Forse la documentazione è tutta da inventare?
La cartella infermieristica è uno strumento su supporto cartaceo e/o informatico, atto a contenere la registrazione dei dati e l'insieme dei documenti di pertinenza infermieristica sul caso/utente. Certifica e organizza con logica ed efficacia tutte le informazioni e le attività assistenziali della persona, raccolte e/o eseguite dall'infermiere, favorendone la responsabilizzazione. Viene utilizzata per la redazione di anamnesi, per la definizione degli obiettivi assistenziali, per l'annotazione degli interventi effettuati e per la valutazione dei risultati. Il nucleo centrale della cartella infermieristica è il piano di assistenza personalizzato. Formalmente riconosciuta dall'art. 69 del D.P.R. 384/90, viene giuridicamente considerata come un atto pubblico, in quanto compilata da un incaricato di pubblico servizio. Pur non possedendone la stessa efficacia probatoria, per una maggiore completezza della documentazione sanitaria va archiviata come parte integrante della cartella clinica.
FORSE NON SE NE E’ PARLATO ABBASTANZA ED E’ UN ARGOMENTO NUOVO
FORSE LA LEGGE ACCETTA QUALSIASI ATTEGGIAMENTO DELL’INFERMIERE RISPETTO ALLA DOCUMENTAZIONE
FORSE QUALSIASI MODO DI AZIONE DELL’INFERMIERE E’ CORRETTOE NON ESISTONO DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
FORSE NON ESISTONO MODELLI DI RIFERIMENTO PER ORIENTARE L’ASSISTENZA
FORSE LA DOCUMENTAZIONE E’ TUTTA DA INVENTARE?
Cosa ne pensano gli Infermieri
• Spesso si sottovaluta l’importanza di una corretta tenuta della documentazione
• Risulta più facile ed esaustivo passare consegne orali
• Maggiore attenzione ai problemi collaborativi che non agli specifici infermieristici, legate alla attività di routine e alla tecnica specifica
• Molteplici attività anche non infermieristiche
• Mancanza di piani assistenziali strutturati e semplici, adeguabili alle singole realtà e compatibili con i tempi istituzionali
• Mancanza di organizzazione adeguata nelle singole Unità Operative
• Adeguamento a standard pre esistenti
LAVORI IN CORSO…
1. Rilevare il proprio livello di preparazione e di disponibilità
2. Verificare all’interno della equipe la presenza del livello 1
3. Mettere l’utente al posto della organizzazione
4. Formazione/condivisione
5. Rapporto infermiere/tempo lavoro/attività
6. Decisione della “strada da percorrere”