Percorso formativo Ori-Orizzonti Orientamento. Deriva dal latino ORIENS= oriente che sorge. Può...

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Percorso formativo “Ori-Orizzonti Orientamento

Deriva dal latino ORIENS= orienteche sorge. Può essere definito il

modo, l’atto e l’effetto dell’orientareo dell’orientarsi.

Trovare il Nord e di conseguenza gli altri punti cardinali per

trovare la direzione

Definizione UNESCO (1970)

“orientare significa porre l’individuo in grado di prendere coscienza di sé e di progredire per l’adeguamento dei suoi studi e della sua professione alle mutevoli esigenze della vita con il duplice obiettivo di contribuire al progresso della società e di raggiungere il pieno sviluppo della sua persona”

ORIGINI ORIENTAMENTO

Prima vi sono pratiche naturali legate alla famiglia e corpo sociale di riferimento. In una società rurale e chiusa le decisioni sono degli anziani e dei genitori. Orientamento moderno nasce con lo sviluppo della società industriale con fenomeni di inurbamento e scolarizzazione Fattori economici e tecnici : divisione del lavoro e necessità di selezionare le persone migliori

Fattori sociali esodo rurale crea fenomeni di sradicamento e perdita di identità. Vengono creati primi “uffici di collocamento”

Fattori legati a sviluppo psicologia 1911 Binet Simon postula che possano essere misurati fenomeni psichici e attitudini individuali

Fattori politici: 1 guerra mondiale si sperimentano test in grande scala sull’esercito: dopo la guerra c’è problema riconversione

ORIGINI ORIENTAMENTO

Fra le due guerre Si creano le prime strutture : Uffici di documentazione e consigli indirizzati ad adolescenti, disoccupati e mutilati di guerraAll’inizio non vi è differenza fra attività di collocamento e orientamento Finalità anche contraddittore che emergono

Selezione : guidare l’uomo rispetto al massimo del rendiemnto lavorativo possibile

Giustizia sociale : dare sbocchi a tutti indipendentemente dalle sue origini

Pace sociale : mediare conflitti che possono nascere con la disoccupazione

Uso forte dei test

ORIGINI ORIENTAMENTO

Dopo 2 guerra mondiale Orientamento non è più succursale del collocamento ma viene integrato nel periodo scolastico meno test e più colloqui ANNI 70Orientamento esteso adulti Contesto instabile nuove esigenze di professionalità, forte sviluppotecnologicoORIENTAMENTO SCOLASTICOORIENTAMENTO LEGATO A CAMBIAMENTI RUOLI E DISOCCUPAZIONEORIENTAMENTO COME SVILUPPO ENTRO ORGANIZZAZIONIOGGI Orientamento come aiuto alla scelta in un contesto sempre più instabileObiettivo stimolare il potenziale creativo del soggetto per cercare soluzioni APPROCCIO EDUCATIVO QUEBEC

Le fasi storiche

1. Diagnostico-attitudinale (inizio ‘900) Uomo giusto al posto giusto (test)

2. Caratteriologico-affettiva (1930) Attitudini e poi inclinazioni (test)

3. Clinico-dinamica (1950) contributo psicoanalisi (test proiettivi e colloqui)

4. Maturativo-personale (1970 ad oggi) ed educativo

(Focus su fattori che influenzano la scelta) più attenzione al contesto esterno

APPROCCIO DIAGNOSTICO

PUNTUALE

Collegamento traprofilo individuale e profilo di ruolo (contesto stabile)

Desiderio professionale innato vocazione

Soggetto passivizzato

Importanza della scelta buona- COSA SCEGLIERE

APPROCCIO EDUCATIVO

-CONTINUO (una serie di scelte)

Collegamento fra individuo in divenire e ambiente professionale in evoluzione(contesto instabile)

Desiderio professionale da creare

Soggetto attivato costruzione personale

Importante apprendere a realizzare il miglior compromesso possibile fra desiderio e realtàCOME SCEGLIERE

SITUAZIONE DI TRANSIZIONE PSICO-SOCIALE

Esperienza critica che comporta una fase temporanea di disorientamento e disorganizzazione psicosociale

Il Soggetto ha difficoltà a controllare le variabili emozionali legate all’impatto con il nuovo e a

fronteggiare l’evento utilizzando strategie e strumenti abituali e non adatti a risolvere i problemi che ha di

Fronte

Slaken 1984

Le situazioni di transizione

Incertezza e pressione temporale

Scuola ScuolaScuola LavoroScuola UniversitàUniversità LavoroLavoro Lavoro

DIFFERENZE NEL FRONTEGGIAMENTO DELLASITUAZIONE CRITICA DA PARTE DEL SOGGETTO

Fattori che concorrono a determinare la differenza

• significato che la persona attribuisce all’evento e a quello che gli è socialmente attribuito all’interno del proprio contesto di riferimento

• situazione generale di vita entro cui l’evento si inserisce

• ampiezza e profondità di esperienze personali, di risorse personali e di supporti sociali a disposizione

SITUAZIONI DI TRANSIZIONE E DISORIENTAMENTO

Situazioni Eventi tipici Problemi principali

Ruolo orientamento

Scelta Decisioni relative al futuro

Disorganizzazione cognitiva

Comprensione di:-vincoli/opportunitàInteressi,attitudini, motivazioni

Inserimento Passaggio tra cicli Cambiamento di ruolo e destrutturazione cognitiva

Conoscenza nuovo contesto e ridefinizione concetto di sè

Mancanza Esclusione del mercato del lavoro o di un ciclo di studi

Esperienza della perdita: economica, di autostima, di iniziativa personale

Riconoscimento della propria identità e ricerca nuove possibilità

SITUAZIONI DI TRANSIZIONE E DISORIENTAMENTO

1 I momenti critici connessi ad un processo di scelta sul futuro scolastico o professionale

Fattori che giocano un peso più o meno importante in questa fase:

• attitudini, cioè predisposizioni naturali• interessi, cioè attrazioni soggettive• le inclinazioni, come espressione di bisogni personali• le rappresentazioni e i valori verso la formazione e il lavoro• i condizionamenti, i vincoli e le opportunità del contesto• la classe sociale, economica e culturale di appartenenza

Obiettivo orientamento: sviluppare consapevolezza e capacità di leggere e governare tali fattori per arrivare ad una scelta soddisfacente

SITUAZIONI DI TRANSIZIONE E DISORIENTAMENTO

2 Le esperienze di inserimento in nuovi contesti formativi olavorativiIntesa come situazione di cambiamento organizzativo(formazione-lavoro, lavoro- lavoro, formazione-formazione)Richiede al soggetto l’acquisizione di capacità specifiche di:

• ambientarsi in nuovi contesti• comprendere il proprio ruolo• conoscere regole implicite ed esplicite• svolgere positivamente il proprio ruolo

Obiettivo orientamento:conoscere contesto e aumentarne la consapevolezza dell’impatto sul soggetto

SITUAZIONI DI TRANSIZIONE E DISORIENTAMENTO

3 Perdita di ruolo come causa eventi esterni o crisi personale

Due situazioni tipiche: disoccupazione adulta e abbandono scolastico

Si pone un problema di rimotivazione e di potenziamento dell’auto-stima. E’ una situazione di mancanza, di perdita a cui il soggetto deve reagire attraverso una “pensabilità” positiva

Obiettivo orientamento: rimotivare all’impegno, alla progettualità, alla valorizzazione di sè

AZIONI ORIENTATIVE Le azioni orientative sono connesse a:

• ESPLORAZIONE DELL’ INTERNO • Caratteristiche della persona (competenze)• Desideri - Risorse individuali- Interessi evalori- Vincoli oggettivi- Particolare fase di transizione

• ESPLORAZIONE DELL’ ESTERNO• Le caratteristiche delle scuole secondarie superiori del territorio • Opportunità e vincoli mercato del lavoro locale

• Sviluppo competenze orientative per PROGETTO /SCELTA

Interno

Esterno

Progetto/scelta MIGLIOR COMPROMESSO POSSIBILE

fra desiderio e realtà attraverso sviluppo competenze orientative

COMPETENZE ORIENTATIVE da sviluppare :

-uso informazioni (cercare, selezionare, interpretare dati)

-gestione problemi (individuare nodi e possibili soluzioni)

-capacità organizzative (tradurre indic tecniche in pianificaz operative)

-saper decidere (consapevolezza processi decisionali e saperli affront)

-sapersi relazionare (valorizzarsi, stare con altri )

-conoscere propri processi cognitivi e usarli in modo consapevole

-consapevolezza emotiva (proprie e altri stati d’animo)

Consiglio orientativo coerente con :

- Metodo di studio - Stile apprendimento- Competenze trasversali- Conoscenze disciplinari - Preferenze e motivazione nello studio- Attitudini, interessi e valori - Sviluppo fisico/affettivo/emozionale- Rappresentazioni di sè

Ma anche:- Aspettative più o meno esplicitate della famiglia- Possibilità del territorio - Rappresentazioni delle professioni - Opportunità del mdl

TIPI DI AZIONI ORIENTATIVE

AZIONE INFORMATIVA: messa a disposizione dell’utente diinformazioni mediante archivi, banche dati, documenti……lascia molto spazio all’auto-organizzazione del materiale raccolto e presuppone buona autonomia del soggetto.

SOSTEGNO INDIVIDUALE: supporto metodologico nell’impostare correttamente il fronteggiamento della situazione critica -relazione di aiuto- Può essere esercitata con modalitàindividuali e di gruppo.

COUNSELING ORIENTATIVO: supporto individuale di aiuto alla persona ad affrontare la situazione di criticità, attraverso laconsapevolezza e l’appropriazione del proprio bisogno.

GLI STRUMENTI

Due classi di Strumenti:- Esercizi specifici- Situazioni create ad hoc

ESERCIZI SPECIFICI:• Esercizi di esplorazione personale e di conoscenza di sé (storie di vita,autobiografie, griglie di riflessione su specifici temi)• Esercizi di creatività• Esercizi sulle rappresentazioni sociali, professionali• Esercizi elaborazione scritta

SITUAZIONI CREATE AD HOC

Categorie di strumenti:

STRUMENTI COGNITIVI: obiettivo di autoesplorazione e autovalutazione delle risorse personali, esperienze, competenze…..

STRUMENTI ANALOGICI : obiettivo di analizzare la coerenza tra il dichiarato e l’effettivo, lavorare sulla parte emozionale

GLI STRUMENTI

Quando viene usato - Con quale utenza- Con quale coerenza con gli obiettivi- Con quale modalità viene proposto

GLI STRUMENTI

1 classe 2 classe 3 classe

Gestire informaz relative al nuovo ambiente

Raccogliere ed elaborare info

Raccogliere informazioni utilizz varie fonti

Esercizi in fase di accoglienza -Caccia al tesoro--scuole a confronto --regole istituto

Archivio delle professioni da aggiornare durante anno -lavoro con i genitori

Info sulle scuole del territorio individuale e collettiva Esercizio approfondimento aggiungendo fontiInterviste ragazzi delle superiori Giornali inserzioni articoli internet Raccolta conoscenze attrav mappe

Competenza : Uso di informazioni

GLI STRUMENTI

1 classe 2 classe 3 classe

Individuare situaz problematica ed ipotizz soluzioni

Individuare situaz problematica ed ipotizz soluzioni

Saper applicarestrategie risolutive a situaz problem atiche

Scheda per eseg procedure

Scheda per problem solving

Scheda agire per problemi Fasi del problem solving Individ di alternative

Competenza : Gestione problemi

GLI STRUMENTI

1 classe 2 classe 3 classe

Riconoscere i propri stati d’animo

Saper elaborare e riconoscere la propria immagine

Continuare

Cartellonesu emozionibrainstorming

Il mio identikit Come mi vedono i miei genitori I compagni Abilità sociali

Lettura di testi, film

Competenza : Atteggiamento meta emozionale

- Bibliografia Minima

- M. Luisa Pombeni – Orientamento scolastico e professionale1990 Il mulino editore

-Annamaria Di Fabio -Psicologia dell’orientamento- 1998 giunti editore

-C. Castelli e L- Venini Psicologia dell’orientamento scolastico e professionale 1998 – Franco Angeli editore

A. Varani Cercare e cercarsi volume 2 2006 Edizioni Erikson