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Presentazione e
Piano Operativo 2
1. SCENARIO STRATEGICO DI RIFERIMENTO
Tra i campi e la città. Ecco dove risplende il tesoro di Verona. Parte dalle campagne, si trasforma nelle aziende
del territorio e arriva praticamente in ogni parte del mondo. Perché se l’agroalimentare italiano all’estero
vale, complessivamente, 36,7 miliardi di euro, quello veronese, nel 2015, ha sfiorato i 2,7 miliardi di valore.
A confermarlo uno studio della Camera di Commercio di Milano che, non solo ha ribadito il ruolo di leader
della nostra provincia come protagonista dell’export di prodotti agroalimentari, ma ha piazzato Verona al
primo posto in Italia, per valore, delle proprie esportazioni alimentari. In pratica, la provincia, da sola, vale il
7,3% dell’intero export agroalimentare italiano e con una crescita dell’11,4% nel 2015 sull’anno precedente,
ha scalzato Cuneo che l’anno scorso svettava in cima alla classifica. Vino ovviamente, con le esportazioni che,
da sole, valgono 880 milioni di euro, e poi prodotti dolciari, frutta, verdura, carni, formaggi e latticini. Tutte
queste produzioni made in Verona raggiungono almeno 100 Paesi nel mondo. (da “il Corriere del Veneto”, 26
Novembre 2016)
top 20 Paesi per esportazione prodotti Agricoli Provincia di Verona (x1000e)
Con quasi 28 mila ha la Provincia di Verona si attesta come seconda provincia Regionale per
superficie vitata.
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Quasi 8.000 le aziende presenti sul territorio con il più alto valore di superficie media Regionale
In termini di produzione, la provincia di Verona si attesta al secondo posto con un aumento
rispetto all’anno precedente del 14,71%.
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produzione uva rivendicata 2010 - 2015
(qliX1000) fonte Regione Veneto Lonigo, 22/12/15 Giuseppe Catarin
produzione uva rivendicata 2010 - 2015
(qliX1000) fonte Regione Veneto Lonigo, 22/12/15 Giuseppe Catarin
produzione uva rivendicata 2010 - 2015
(qliX1000) fonte Regione Veneto Lonigo, 22/12/15 Giuseppe Catarin
provincia VR-VI attivo dal 2001 produttori 5 ettari 2500 bottiglie prodotte 190 mila presidente Simone Faedo direttore Aldo Lorenzoni
provincia VR attivo dal 1972 produttori 124 ettari 1300 bottiglie prodotte 12 mln presidente Luciano Piona direttore
tecnico Chiara Turazzini
provincia VR-VI attivo dal 1998 produttori 18 ettari 611 bottiglie prodotte 700 mila presidente Alberto Marchisio direttore Aldo Lorenzoni
produzione uva rivendicata 2010 - 2015
(qliX1000) fonte Regione Veneto Lonigo, 22/12/15 Giuseppe Catarin
produzione uva rivendicata 2010 - 2015
(qliX1000) fonte Regione Veneto Lonigo, 22/12/15 Giuseppe Catarin
produzione uva rivendicata 2010 - 2015
(qliX1000) fonte Regione Veneto Lonigo, 22/12/15 Giuseppe Catarin
provincia VR attivo dal 1969 produttori 118 ettari 3000 bottiglie prodotte 29 mln presidente Franco Cristoforetti
direttore tecnico Andrea Vantini
provincia VR bottiglie prodotte 2,2 mln presidente Luciano Piona direttore Carlo Alberto Panont
provincia VR-BS attivo dal 1990 produttori 130 ettari 1300 bottiglie prodotte 13,5 mln presidente Luca Formentini direttore Carlo Veronese
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provincia VR
provincia VR-TN-BZ
attivo dal 1970
produzione uva rivendicata 2010 - 2015 produzione uva rivendicata 2010 - 2015 produttori 73
produttori 73
(qliX1000) (qliX1000) ettari 1300
ettari 7009
fonte Regione Veneto fonte Regione Veneto bottiglie prodotte 260 mila
bottiglie prodotte 58 mln
Lonigo, 22/12/15 Lonigo, 22/12/15
Giuseppe Catarin Giuseppe Catarin
presidente Arturo Stocchetti
direttore Aldo Lorenzoni
provincia VR
produzione uva rivendicata 2010 - 2015 attivo dal 1970
produttori 196
(qliX1000) Ch ic ago
fonte Regione Veneto ettari 7435
bottiglie prodotte 59 mln
Lonigo, 22/12/15
Giuseppe Catarin
presidente Andrea Sartori
direttore Olga Bussinello
il Sistema Verona nei suoi Consorzi di Tutela, valori produttivi e rappresentanza dirigenziale
Per quanto riguarda il Vino, Verona è la prima provincia esportatrice italiana con un valore di vendite
all’estero di 923 milioni di euro, il 12% del totale nazionale: anche nel 2016 l’export è aumentato, del 4,7% e
si è rivolto in prevalenza ai mercati europei. Da segnalare il boom verso gli Stati Uniti che sono diventati il
terzo partner commerciale delle nostre cantine ma anche una grande lungimiranza da parte delle aziende
del Territorio pronte ad approcciare nuovi mercati, assicurando la propria capacità imprenditoriale ma anche
avvicinando il consumatore globale ai vini di qualità.
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2. STATO DI FUNZIONAMENTO DEL DISRETTO INDUSTRIALE DEI VINI VERONESI
L’Associazione Vini Veronesi DOC (AVIVE) delinea dal 1970 la volontà dei Consorzi di Tutela dei Vini della
Provincia di Verona di essere rappresentati in maniera coordinata in confronti diretti con le Istituzioni
Cittadine, Provinciali e Regionali oltre alla capacità di realizzatore di progettualità promozionali e di tutela ed
il conseguente riconoscimento tale da portare anche all’accesso a fondi UE. Durante gli anni, questo tipo di realtà Consortile di secondo grado si è fatta portavoce unica in eventi
internazionali di rilievo in Europa come Vinitaly, Vinexpo, Cibus ma anche extra-UE come Fancy Food US,
Vinexpo Hong Kong, Prowein China,… delineando alla presenza di visitatori, importatori e stampa l’immagine
unica della varietà dei Vini di Verona, pur sempre mantenendo al proprio interno le unicità/diversità di
espressione storica e culturale. I Consorzi di Tutela, a loro volta, rappresentano l’espressione unica del singolo Territorio, promuovendone
la singola immagine, tutelando qualità e caratteristiche dei singoli prodotti a denominazione nel momento
dell’accesso ai mercati e quindi al consumo. Ogni Consorzio di Tutela rappresenta quindi l’associazione dei produttori fruitori della denominazione e nel
caso della provincia di Verona si può riscontrarne una copertura associativo-territoriale media che si aggira
tra il 90 e 98% delle aziende insistenti localmente; da questo dato è possibile evincere quindi come
l’Associazione Vini Veronesi, di ribattuta, rappresenti la realtà coerente alla rappresentazione del distretto
industriale Veneto “Vino della Valpolicella e Soave”. La capacità imprenditoriale pluridecennale dei Consorzi di Tutela facendo da fulcro alla creazione di reti
attive, la partecipazione all’animazione del territorio, la capacità di promuovere e guidare progettualità in
grado di farsi carico della qualità del prodotto e della sua riconoscibilità nel contesto dei mercati globali sono
stati da sempre segnati dalla attitudine a lavorare per assicurare e valorizzare la salvaguardia del patrimonio
di biodiversità e dell’ambiente. Questi veri e propri percorsi sono stati da sempre realizzati in sinergia con
tutte le realtà, pubbliche o private, locali o extraterritoriali, sviluppando quindi partnership e dialogo con le
istituzioni (Comuni, Province, Regioni), gli enti di ricerca (Università, enti pubblici o privati come Università di
Verona, Padova e Venezia nei loro singoli dipartimenti e CREA di Conegliano), le aziende del privato
(impegnate ad ogni punto della filiera produttiva),… in grado di sviluppare attenzioni volte potenziamento
dell’immagine collettiva e di restituire un vantaggio economico all’intero Sistema, sia esso immediato o di
previsione.
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2.1. Distribuzione aziende per dimensione e settori di riferimento
Le aziende vitivinicole insistenti sul territorio costituiscono un areale costituito da ampia variabilità: accanto
a grandi società e gruppi cooperativi vi è la presenza di aziende private di piccola, media e grande dimensione,
imbottigliatori, esportatori ma anche singoli viticoltori che mantengono viva l’attività della viticoltura sul
territorio delle singole denominazioni. Interpreti delle esigenze dei punti della filiera sono i Consorzi di Tutela
che raccolgono, interpretano e danno risposta alle istanze espresse dai punti della filiera sviluppando tramite
la capacità di network rapporti con i singoli interlocutori al fine di farne fronte.
3. IL PROGRAMMA DI SVILUPPO 2017-2020
3.1. Obiettivo generale
Obiettivo dell’attività del Distretto Industriale dei Vini Veronesi è l’aumento della competitività dell’intera
filiera territoriale partendo dalle aziende che possono beneficiare direttamente di progettualità che
vadano poi a riversarsi a beneficio dell’intero territorio. 3.2. Ambito di riferimento RIS3 Veneto
In accordo con la Smart Specialisation Strategy, come la filiera vitivinicola Veronese, da sempre si muovono
su tematiche legate alla sosteniibilità e alle attenzioni che la assicurano che siano quanto più inclusive ed in
grado di essere riversate sull’areale. L’area di specializzazione di partenza sarà quella definita Smart Agrifood
che mira alla produzione di prodotti agroalimentari di valore, salubri e rispettosi dell’ambiente ma che allo
stesso tempo trova forte condivisione di intenti son le altre arre, la Sustainable Living, la Creatività e la Smart
Manufacturing vista la connotazione plurisettoriale e i legami che conseguentemente il settore vitivinicolo
trova storicamente.
CRONOPROGRAMMA:
CRONOPROGRAMMA DISTRETTO VINI VERONESI
2018 2019 2020
AZIONI G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D
Ralizzazione di un sito Internet e
implementazione dei social media
Creazione di una Piattaforma dei
Servizi per la condivisione della
conoscenza. Continua
implementazione
Organizzazione e pianificazione
delle produzioni nonché della
logistica (pianificazione territoriale)
Progetto di ricerca inerente la
macro categoria “Nutrizione, salute
e sicurezza alimentare”
Attività di formazione e consulenza
rivolta agli operatori di settore
Attività di internazionalizzazione
Attività di comunicazione
DETTAGLIO PREVISTIONE ATTIVITA’ DI SVILUPPO DEL NETWORK
Il Distretto Industriale dei Vini Veronesi ricomprende le aziende vitivinicole veronesi caratterizzate da
un approccio sensibile al controllo dei propri processi di produzione, trasformazione e
commercializzazione e maggiormente sostenibili dal punto di vista ambientale.
Oltre alla fase puramente produttiva il focus delle aziende aderenti è quello di consolidare e
sviluppare ulteriormente la conoscenza e la trasparenza nei confronti dei consumatori.
La rappresentatività delle aziende facenti parte del distretto riguarda tipologie significativamente
diverse sia in termini di realtà produttive primarie sia di realtà di lavorazione e trasformazione (cantine)
che, nel tempo, sono riuscite a consolidare una efficiente rete di distribuzione specializzata.
Un pool di aziende così altamente diversificato consentirà di testare direttamente su campo ed in
azienda l’approccio nei confronti di progetti innovativi in grado di creare e sviluppare network di
collaborazione eventualmente anche con asset specialistici ed infrastrutture di ricerca quali ad
esempio dei progetti interconnessi con la facoltà di con scienze motorie e medicina andando ad
individuare traiettorie legate alla nutrizione, alla salute (es: “il bere consapevole :la prestazione
sportiva e la salute”).
Il ruolo istituzione del distretto inoltre sarà quello di diffondere informazioni e conoscenze sia in
termini di produzione di vini sostenibili (sani, sicuri, di alta qualità e con limitata variabilità qualitativa,
sia in termini di una commercializzazione internazionale sia, di risultati ottenuti attraverso progetti di
ricerca e sviluppo affrontati in collaborazione con enti di ricerca o Università.
Come indicato all’interno del cronoprogramma sopra citato, perseguendo le finalità distretto e
nell’ottica di una “roadmap” efficiente, si prefiggono i seguenti obiettivi di sviluppo del comparto dei
vini veronesi:
• incrementare la competitività del sistema produttivo regionale
• individuare nel distretto un centro di competenza e di conoscenza / condivisione dei risultati su
progetti di ricerca per lo sviluppo e la gestione delle attività agricole e agroindustriale di settore;
• rafforzare le competenze presenti sul territorio;
• rafforzare la base scientifica e le capacità di ricerca del sistema favorendo l'interazione tra i
soggetti territoriali preposti ad attività di ricerca ed innovazione;
• creare un sistema sinergico tra aziende di produzione, aziende di trasformazione, enti di ricerca
ed aziende di commercializzazione;
• stimolare lo sviluppo tecnologico e l’introduzione di ricercatori nelle aziende;
• favorire lo scambio delle conoscenze tra operatori di Paesi diversi sia in termini commerciali,
ma soprattutto in termini di esperienze lavorative;
• promuovere e sostenere azioni di internazionalizzazione anche attraverso gli strumenti di
agevolazione / incentivazione regionali, nazionali e comunitari anche attraverso gli strumenti
di agevolazione / incentivazione regionali, nazionali e comunitari;
3.3. Traiettorie di sviluppo (sottotitolo)
Nell’ambito delle politiche RIS3 il Distretto dei Vini Veronesi ritiene prioritarie le seguenti traiettorie di
sviluppo:
Traiettorie dal territorio (Regione Veneto, Percorso di Fine Tuning RIS3 Veneto)
Dettagliando le traiettorie sopracitate gli argomenti chiave che vedono coinvolto il Distretto saranno:
• SVILUPPO DELL'AGRICOLTURA E ZOOTECNIA DI PRECISIONE
La traiettoria riguarda azioni di innovazione per lo sviluppo dell'agricoltura e zootecnia di precisione. In
questo contesto potranno anche essere considerate azioni inerenti le valutazioni del rateo variabile nelle
concimazioni, irrigazioni, trattamenti, dei rischi idrogeologici, ecc. mediante sensori di precisione, analisi
multispettrali e iperspettrali, LiDAR scan.
• SVILUPPO DI PRODOTTI E ATTREZZATURE PIÙ’ EFFICIENTI E TECNOLOGIE ABILITANTI PER LA
PRODUZIONE NELL’AGRICOLTURA BIOLOGICA
In questa traiettoria rientrano tutti gli interventi e le tecnologie abilitanti ed innovative a sostegno
dell’efficienza e della qualità delle produzioni agricole biologiche.
Sono comprese le innovazioni volte alla conservazione della sostanza organica dei suoli e alla conseguente
vitalità microbica, alla valorizzazione della biodiversità vegetale per la difesa da parassiti, al recupero di
specialità agricole antiche e tradizionali di alta qualità.
• INNOVAZIONI E RISORSE PER L' OTTIMIZZAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE E DELLA DIFESA
FITOSANITARIA ECOSOSTENIBILE DELLE COLTURE
In questa traiettoria rientrano tutte le innovazioni e le tecnologie per l’ottimizzazione dello stato fitosanitario
e nutrizionale delle colture, riducendo al contempo il loro impatto ambientale. Tra queste figurano le strategie
di riduzione dei trattamenti fitosanitari e l’impiego di principi attivi meno impattanti; le biotecnologie applicate
all’ottenimento di prodotti di alta qualità, al miglioramento genetico della risposta a stress ambientali e alla
difesa da parassiti vegetali e animali; l'analisi e la riproduzione di ecosistemi specifici, funzionali alle colture
del territorio; l’ottimizzazione delle relazioni ecologiche e microbiche tra pianta, suolo e ambiente; le
tecnologie in grado di rilevare la presenza di patogeni e parassiti per ridurre l'impiego di fitosanitari e
aumentarne l'efficacia; l’analisi e l'impiego della biodiversità nelle produzioni agricole locali. • SVILUPPO DI MODALITÀ’ E TECNOLOGIE A FAVORE DI SISTEMI INTEGRATI TRA AGROALIMENTARE,
TURISMO ED ECOLOGIA
Questa traiettoria è dedicata agli interventi innovativi di integrazione tra le diverse attività agroalimentari,
turistiche e di tutela ambientale, finalizzate alla valorizzazione socio-economica del territorio. In questo
contesto rientrano anche innovazioni che possano valorizzare le produzioni agricole-forestali di prestigio per
dare continuità produttiva e vita alle aree interessate. A supporto di questa traiettoria possono intervenire
applicazioni di tecnologie innovative digitali per la valorizzazione multifunzionale del patrimonio territoriale e
culturale, anche compatibili con i sistemi di certificazione internazionali. • RECUPERO DEI SOTTOPRODOTTI DERIVANTI DALLE ATTIVITÀ’ DI PRODUZIONE/TRASFORMAZIONE
DELLE FILIERE AGROALIMENTARI
In questa traiettoria rientrano tutte le soluzioni innovative utili a convertire scarti agroalimentari e forestali in
prodotti a valore aggiunto e a minore impatto ambientale (es. nuovi materiali, bioplastiche per packaging
intelligente o derivanti da bioetanolo, chimica verde); recupero e trasformazione degli scarti da industria agro-
alimentare per la produzione di energia (es. biogas) o fertilizzanti/alimenti/mangimi per il settore primario;
soluzioni per il monitoraggio/gestione delle risorse tramite utilizzo dei bigdata e ICT; sviluppo di soluzioni per
il riutilizzo e la valorizzazione degli scarti da trasformazione primaria (es. reflui oleari o recupero di polifenoli
dalle produzioni agroalimentari).
• PACKAGING INNOVATIVO E PIÙ’ SOSTENIBILE PER PRODOTTI AGROALIMENTARI
In questa traiettoria sono previsti interventi per lo sviluppo di packaging innovativi e più sostenibili per i
prodotti agroalimentari. La traiettoria comprende soluzioni non invasive per il controllo in linea e in laboratorio
dell'integrità del packaging e per la rilevazione di contaminanti e di corpi estranei nei prodotti alimentari;
l’utilizzo di materiali (anche “attivi”) che non rilascino sostanze contaminanti negli alimenti; soluzioni
innovative e sensoristiche più performanti per il miglioramento della shelf-life dei prodotti agroalimentari e
per identificare eventuali contaminazioni; lo sviluppo di conservanti naturali innovativi (es.
biofilm, fitoestratti, ecc.); soluzioni innovative per il monitoraggio della catena del freddo.
• MIGLIORARE LA SALUTE E IL BENESSERE DEI CONSUMATORI, ATTRAVERSO CIBI IN GRADO DI
APPORTARE ELEMENTI UTILI E FUNZIONALI AL MIGLIORAMENTO DELLO STATO DI SALUTE
Questa traiettoria mira a migliorare la salute e il benessere dei consumatori attraverso l’assunzione di cibi
più sani o benefici. In questo contesto rientrano innovazioni e processi di sviluppo di nuovi ingredienti
funzionali o addizionati di sostanze (es. biopeptidi, omega 3 o altro), innovazioni in ambito nutraceutico,
utilizzo di materie prime combinate per prodotti attenti all'alimentazione umana (es. contrastare problemi
di intolleranza, allergia o causa di malattie); impiego di biomarcatori per la medicina personalizzata; sviluppo
e introduzione di metodiche innovative basate sul dna.
Nello specifico è intenzione del distretto andare ad attivare questa traiettoria avviando network di ricerca, in
collaborazione con le università specifiche regionali (scienze motorie, medicina farmacia ed altre) al fine di approfondire
l’interazione tra il corpo umano ed il bere consapevole dal punto di vista della prestazione sportiva e fisica. Al fine di
attivare un programma di ricerca strutturato ed in grado di restituire importanti risultati alla comunità scientifica e non, è
intenzione del distretto attingere ai fondi regionali/ministeriali/comunitari disponibili allo scopo. (es: POR asse 1 :
Ricerca, sviluppo tecnologico ed innovazione);
Coerenti con questa traiettoria sono anche le innovazioni che migliorano la qualità degli alimenti, quali lo
sviluppo di fertilizzanti per il miglioramento delle proprietà nutritive del prodotto; la gestione
dell’allevamento attraverso sistemi di monitoraggio della salute e del benessere degli animali; sistemi di
controllo delle maturazioni in campo per migliorare la qualità organolettica delle produzioni agricole; sistemi
di rilevazione di analiti importanti in agroalimentare, compreso lo sviluppo di biosensoristica; soluzione per
il miglioramento dei processi e delle tecniche di analisi sensoriale degli alimenti. • SVILUPPO DI SISTEMI INNOVATIVI PER LA TRASFORMAZIONE ALIMENTARE
Questa traiettoria mira all’introduzione di nuove e innovative tecniche nel campo della trasformazione
alimentare, come ad esempio per quanto riguarda la refrigerazione, il congelamento, il trasporto del
prodotto agroalimentare o la trasformazione dello stesso in prodotti “pronti all’uso”.
• SVILUPPO DI SISTEMI COMPLETI DI TRACCIABILITÀ
Rientrano in questa tematica le innovazioni per sviluppare sistemi completi di tracciabilità di tutta la filiera,
dalla materia prima al consumatore, con indicazione geografica del territorio di produzione e indicazioni degli
elementi e dati salutistici e nutrizionali. Sono comprese le innovazioni volte a sviluppare sistemi integrati
hardware-software per l’etichettatura e la tracciabilità dei prodotti agroalimentari e per il controllo delle
attività di produzione e raccolta, al fine di garantire l’autenticità di prodotti certificati; l’applicazione e ricerca
di metodi genomici, basati sul DNA, per l'identificazione, la tracciabilità ed il controllo dei microrganismi
(batteri, lieviti e muffe); le innovazioni per la tracciabilità del prodotto agroalimentare e l’individuazione dei
parametri di qualità attraverso l’uso di tecnologie analitiche innovative; la progettazione di database
customizzati per singola tipologia di alimento, o prodotto alimentare, con lo scopo di definire in maniera
scientifica l’effettiva provenienza del prodotto dalla zona dichiarata in etichetta. Inoltre rientrano nella
tracciabilità della vendita dei prodotti e le innovazioni nel collegamento tra il committente e il sistema di
fornitura per la tracciatura del prodotto (introduzione di ICT).
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• RICONOSCIBILITÀ E COMUNICABILITÀ DEL PRODOTTO
Questa traiettoria supporta gli interventi innovativi per la riconoscibilità e comunicabilità del prodotto. Sono
ad esempio comprese tecniche innovative rivolte allo User experience; l’introduzione di protocolli di
sostenibilità nelle produzioni agroalimentari, che portino alla certificazione omnicomprensiva di prodotto,
azienda e distretto, orientati alla valorizzazione del territorio veneto, attuando anche azioni di co-marketing
con il settore turistico del Veneto.
3.4. Ambito di riferimento rispetto alla Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente (SNSI) 2014-
2020
Entrando nello specifico della Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente (SNSI) il territorio Veronese
lavora costantemente per il miglioramento delle proprie attitudini riguardanti alle aree tematiche industria
intelligente e sostenibile, energia e ambiente, turismo, patrimonio culturale e industria della creatività e,
come è chiaro, salute, alimentazione e qualità della vita sia nello sviluppo del prodotto finito che della sua
produzione.
In tale contesto il Distretto ha manifestato interesse per diversi Cluster tecnologici nazionali approvati dal
MIUR e tra questi:
• GreenChem, Chimica Intelligente, per lo sviluppo di additivi utilizzati in viticoltura ed enologia che siano
rispettosi dell’ambiente e non impattanti;
• ALISEI, Scienza della Vita, per lo sviluppo di vini rispettosi dell’ambiente e del benessere nutrizionale e
collettivo;
• Agrifood, per lo sviluppo di prodotti filiere produttive sostenibili;
• C.L.A.N per promuovere una crescita economica sostenibile, basata sulla ricerca e l'innovazione, e per
proporsi come interlocutore unico delle Istituzioni nazionali ed europee.
3.5. Linee di interesse in tema di internazionalizzazione
L’internazionalizzazione rimane un canale chiave: lo sviluppo da parte delle aziende di rapporti diretti con i
mercati globali tramite canali collaudati (fiere, manifestazioni, incoming, b2b, workshop,…) rimane una
priorità. Accanto a questa primo filone sta sempre più prendendo piede la parte “innovativa” costituita dai
nuovi canali multimediali di vendita o le piattaforme in grado di incidere direttamente sul consumatore e
sulle sue abitudini, esigenze e scelte nell’acquisto rendendo disponibili prodotti di ogni parte del mondo “con
un click”.
Le progettualità sviluppate sui temi evidenziati nelle traiettorie portano quindi alla creazione di un valore
aggiunto che sia riconoscibile dai mercati internazionali costituendo quindi un vantaggio nei confronti delle
aziende presenti sul territorio e a tutte le aziende satelliti che sono coinvolte ad ogni livello nella filiera
produttiva.
Tra gli obiettivi di sistema del Distretto rientrano:
• favorire lo sviluppo competitivo in settori complementari, dalla trasformazione alla fornitura di servizi;
• l'internazionalizzazione attraverso un'analisi scientifica dei mercati;
• l'integrazione e il net-working in un approccio innovativo.
Gli obiettivi specifici che si vogliono raggiungere attraverso la realizzazione di progetti di internazionalizzazione
(è intenzione del distretto attingere ai fondi regionali/ministeriali/comunitari disponibili allo scopo. (es: POR
asse 3 competitività dei sistemi produttivi) sono di seguito evidenziati:
• l'incremento dell'export e della capacità di apertura commerciale verso i paesi target delle aziende
aderenti al progetto e per ricaduta all'intero distretto;
• consolidamento di relazioni connesse allo sviluppo delle attività di export del sistema distretto e creare
occasioni di incontro tra domanda e offerta;
• l'aumento delle competenze e delle conoscenze del Distretto nei confronti dei mercati dei paesi target,
attraverso la selezione di contatti che porteranno allo sviluppo di nuove relazioni di
internazionalizzazione, sia dirette sia attraverso l’uso del web;
• la promozione e la valorizzazione dell’immagine dei prodotti delle aziende consorziate, in un approccio
multi-settoriale dato dal Distretto, presso i consumatori e gli operatori del settore dei mercati target, ai
fini di rafforzare la consapevolezza e aumentare la riconoscibilità dei prodotti a denominazione, nonché
di aumentare la competitività sistemica del distretto industriale.
I progetti saranno costituiti da attività concatenate e inscindibili, atte a consolidare e migliorare la penetrazione
del distretto nei mercati target.
Alcuni esempi dei Paesi obiettivo che sono verranno individuati sono: la Germania, la Federazione Russa,
l'Inghilterra e la Cina.
Le attività previste saranno le seguenti:
• organizzazione e realizzazione di campagne di comunicazione volta a promuovere le attività
progettuali e i risultati ottenuti;
• organizzazione e partecipazione alla Fiere Internazionali come:
• ProWein,
• Vinitaly
• Vinexpo.
• consulenze specialistiche di internazionalizzazione e di business del Temporary Export Manager
atte a migliorare le strategie commerciali;
• pianificazione e organizzazione di un incoming di operatori provenienti dai mercati target,
necessaria per consolidare i contatti con gli operatori del settore e promuovere le eccellenze
agroalimentari del territorio regionale.
Gli obiettivi che si raggiungeranno attraverso lo svolgimento delle attività sopraelencate saranno:
• incrementare la capacità di apertura commerciale attraverso la diversificazione dei mercati di sbocco;
• rafforzare la vocazione all'esportazione e il livello di internazionalizzazione delle PMI del Distretto
aderenti al progetto;
• consolidare le relazioni al fine di sviluppare le attività di export e creare occasioni di incontro tra
domanda e offerta;
• aumentare le competenze e le informazioni del Distretto attraverso la selezione di contatti che portano
allo sviluppo di nuove relazioni, sia dirette sia attraverso l’uso del web;
• promuovere e valorizzare l’immagine dei vini delle aziende partecipanti presso i consumatori e gli
operatori del settore dei mercati target, ai fini di rafforzare la consapevolezza e aumentare la
riconoscibilità dei prodotti a denominazione, nonché incrementare la competitività sistemica del
distretto industriale.
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Tra queste:
• SVILUPPO DELL'AGRICOLTURA E ZOOTECNIA DI PRECISIONE
Una agricoltura di precisione permetterà di minimizzare il consumo delle risorse energetiche aumentando la
qualità del prodotto. Un rispetto dell’ambiente porta a prodotti sostenibili con conseguente riconoscimento
da parte del consumatore sempre più atttento.
• SVILUPPO DI PRODOTTI E ATTREZZATURE PIÙ’ EFFICIENTI E TECNOLOGIE ABILITANTI PER LA
PRODUZIONE NELL’AGRICOLTURA BIOLOGICA
I
Lo sviluppo del biologico necessita una ricerca di soluzioni che assicurino realmente il risultato. Tecnologie
abilitanti realmente funzionali permetteranno la produzione di prodotti in grado di mantenere una qualità
alta e quindi un riconoscimento da parte del consumatore.
• INNOVAZIONI E RISORSE PER L' OTTIMIZZAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE E DELLA DIFESA
FITOSANITARIA ECOSOSTENIBILE DELLE COLTURE
La tematica sviluppa argomenti trattati anche nei punti precedenti: una corretta nutrizione e difesa della
pianta minimizza l’utilizzo di additivi chimici per preservare la qualità delle uve e quindi del prodotto in un
percorso che va verso la sostenibilità e quindi un vantaggio nei confronti del consumatore.
• SVILUPPO DI MODALITÀ’ E TECNOLOGIE A FAVORE DI SISTEMI INTEGRATI TRA AGROALIMENTARE,
TURISMO ED ECOLOGIA
Turismo ed ecologia sono due temi sempre più legati: la ricerca di aree in cui la biodiversità e la natura sia
quanto più incontaminata è confermata dai flussi turistici ed il Veneto ne è esempio. Territori come il
Conegliano Valdobbiadene, il Soave o la Valpolicella intraprendono percorsi verso riconoscimenti importanti
che beneficiano del consenso del visitatore aumentando il vantaggio economico del territorio che investe su
se stesso. • RECUPERO DEI SOTTOPRODOTTI DERIVANTI DALLE ATTIVITÀ’ DI PRODUZIONE/TRASFORMAZIONE
DELLE FILIERE AGROALIMENTARI
Gli scarti possono essere una risorsa importante e da questo punto parte l’attenzione verso l’ambiente e il
proprio territorio. Nuove soluzione possono portare a vantaggio economico reale.
• PACKAGING INNOVATIVO E PIÙ’ SOSTENIBILE PER PRODOTTI AGROALIMENTARI
Un packaging innovativo assicura il 75% dell’acquisto da parte del consumatore che così dispone della sua
scelta: lo sviluppo di packaging sostenibili oltre ad un beneficio dell’ambiente possono assicurare un valore
aggiunto nella fase di scelta da parte del consumatore.
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• MIGLIORARE LA SALUTE E IL BENESSERE DEI CONSUMATORI, ATTRAVERSO CIBI IN GRADO DI
APPORTARE ELEMENTI UTILI E FUNZIONALI AL MIGLIORAMENTO DELLO STATO DI SALUTE
Il Vino è da sempre apripista sulle tematiche di salute e benessere e questa è legata fortemente alla
percezione del consumatore. Le caratteristiche nutrizionali lo rendono da sempre alimento chiave nella
nutrizione tipica mediterranea e importanti studi lo legano alla salute.
• SVILUPPO DI SISTEMI INNOVATIVI PER LA TRASFORMAZIONE ALIMENTARE
La trasformazione alimentare è un processo fondamentale che deve assicurare la salubrità e la qualità del
prodotto. Processi di trasformazione sostenibili ed innovativi assicurano la produzione di prodotti di qualità
che vengono riconosciuti dai consumatori globali
• SVILUPPO DI SISTEMI COMPLETI DI TRACCIABILITÀ
L’importanza di tutelare i prodotti di origine è fondamentale. Verona rappresenta un territorio in grado di
produrre vini di grande fama internazionale e quindi copiati, falsificati e presi ad immagine in ogni sua
componente: i vitigni autoctoni vengono reimpiantati nel mondo per produrre prodotti simili, i sistemi di
vinificazione, le percentuali di uvaggi, la produzione di bottiglie con etichette altisonanti o addirittura
“fotocopiate” fino alla clonazione dei sigilli di Stato. Diventa quindi importante riuscire tracciare l’intera filiera
produttiva per la valorizzazione reale dell’”originale”. • RICONOSCIBILITÀ E COMUNICABILITÀ DEL PRODOTTO
La riconoscibilità del prodotto, sui vini del territorio Veronese, è fondamentale: solo in questo territorio in
poche centinaia di chilometri quadrati si è in grado di produrre vini bianchi fermi, spumanti, passiti bianchi o
rossi, rosati, vini rossi freschi o di struttura. L’obiettivo sui mercati globali è quello di fare comprendere al
consumatore la qualità intrinseca dei vini Veronesi e l’importanza di scegliere questi prodotti.
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