Quaderni di Fotografia

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Settembre 2012

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oto in ve t r ina se l ez iona te da l lo s t a f f

Francesca, Donato Bellomo

3

Mamma Roma, Claudio Patrizi

4

ST, Simone Cento

5

ST, Margherita Blasi

6

Pozzanghere, Annamaria Germani

7

Presenze, John Gubertini

8

Sotto al monsone, Aldo Feroce

9

@, Enrico Lorenzetti

10

Sospesa, Rosita Delfino

11

Parigi-Roubaix -1di2-, Carlo Ferrara

12

W le bionde, Franco Maffei

13

Life is just a game, Giuseppe Maiorana

14

Il Grande fratello ci osserva !!!, Giovanni Paolini

15

Iris, Alessio Bongiorni

16

Sulla via del ritorno, Paolo Maffioletti

17

3D, Orma

18

Giocando fra le righe, Renato Massariol

19

Sulle... ali della musica, Marco Furio Perini

20

ST, Mariella Carniti

21

Fiorella Mannoia, Mimmo Greco

22

ST, Enzo Penna

23

Up!, Letizia Falini

24

Famiglia tartufaia, Gianluca Trozzi

25

ST, Graziano Racchelli

26

La Notte delle Lunghe Navi, Saro Di Bartolo

27

Mirko Dettori (Sior Mirkaccio), Orma

28

Mumbai window, Monica Mietitore

29

Maramures 2012, Valentina Perrone

30

Ma quella nuvola li’..., Claudio Mantova

31

People, Daniele Brandolini

oto in ve t r ina se l ez iona te dag l i u ten t i

Kataklò, Stefano Landi

33

ST, Fiorella Lamnidis

34

ST, Antonio Perrone

35

White Gold, Saro Di Bartolo

36

ST, Catalina Filip

37

Francesco, Ugo Padula

38

Scacciapensieri, Paolo Agati

39

Posteriore, Daniele Brandolini

40

/, Paola Congia

41

Witches, Saro Di Bartolo

42

Là ... , Catalina Filip

43

Inossidabili, Davide Massignani

44

Acqua & fuoco, Enrico Lorenzetti

45

Matthew Brixiensem Rex calamitas, Matteo Turina

46

L’amore è ... , Claudio Mantova

47

Dimitri, Stefano Rapino

48

ST, Furio Nuti

49

ST, Margherita Blasi

50

Kiwengwa fisherman, Paolo Maffioletti

51

L’ultima estate, Susanna Bertoni

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Saggezza urbana, Giovanni Paolini

or t fo l io : I n fu so d i Luc i a Pu l v i ren t ia cura di Marco Furio Perini, Lucia Pulvirenti e Vania Paganelli P

‘’Erano anni che volevo raccontare la meravigliosa storia di vita di Carmela e Giusy, mamma e figlia, mia sorella e mia nipote!Giusy, la mia prima nipote, la sua nascita un’immensa gioia per la no-stra famiglia, a solo un anno di età abbiamo scoperto perché non riusci-va a puntare i piedini quando la pog-giavamo a terra: amiotrofia spinale! Una tragedia sentire che potevamo godere della sua presenza in questa vita solo per un massimo di 15 anni, un dolore cosi grande vedere mia sorellache a 20 anni non riusciva nemmeno a capire queste parole! Ma col tempo sono arrivate la consapevolezza e la rassegnazione, per poi arrivare all’a-bitudine visiva di quel corpicino che si andava via via trasformando!

Giusy ha oggi 23 anni ed e’ ancora con noi con la sua forza, la sua gioia ed i suoi sorrisi, ed ogni giorno per noi e’ un dono. La loro vita (mia so-rella e’ rimasta praticamente da sola perché il padre di Giusy non ha avuto la sua stessa forza e coraggio, e le ha lasciate quasi subito) è unita in una sola anima, i loro sguardi d’inte-sa e di profondo amore sono lezioni di vita ogni giorno che passa. Giusy e’ stata ed e’ la gioia della nostra famiglia, lei ci ha insegnato il senso autentico della vita eda trovare la bellezza delle piccole cose!

Ho cercato di raccontare la loro sto-ria con molta umiltà, sperando di riu-scire a trasmettere questi valori a chi la guarda attraverso i mieiocchi!’’

Infuso come le parti delicate di una pianta che, immerse in acqua, estraggono la loro essenza, una ri-cetta alchemica di profondo amore.Infuso come fusione di due anime e due corpi che dipendono uno dall’al-tro in un delicato quanto meraviglio-

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so incastro di vite.Infuso come infondere...e in una sto-ria come la loro è difficile stabilire quali siano i confini tra ciò che osser-vandole suscitano in noi e quale sia la scia su cui scorrono quegli esclu-sivi sentimenti che si (in)fondono madre-figlia (Carmela e Giusy). Il portfolio che abbiamo scelto di recensire questo mese ritrae la sto-ria di due donne che unite sanno andare ogni giorno oltre le difficoltà; difficoltà di quelle toste, che richiedo-no forza e quante più virtù possibili, di quelle che prima ti mettono a dura prova ma poi sicuramente ti arricchi-scono.L’autrice, che sa bene come affron-tare un reportage, non interviene personalmente ma entra a pieno nel quotidiano di Carmela e Giusy registrando la spontaneità di cer-ti momenti. La sua presenza come fotografa è discreta, appena perce-pibile, ma si fa più chiaro il suo coin-volgimento emotivo, nonchè il motivo di determinate scelte, dopo aver vi-sionato più volte l’intero portfolio ed averlo assimilato.C’è una cura ben precisa - istintiva o ponderata che sia - dei particolari e della direzione che voleva prendere raccontando questa storia. Lucia, che è sempre subito ricono-scibile per il suo bianco e nero tanto vigoroso quanto importante nell’e-spressività delle sue fotografie, sta-volta sembra mettere in disparte la sua caratteristica impronta stilistica, utilizzando una scala digrigi - se si può così definire - emo-zionalmente neutra e molto più ade-rente al vero della scena..Non usa inquadrature sofisticate o ad effetto, sfrutta però i punti di ripresa per avvicinarci al mondo delle pro-tagoniste in maniera morbida e mai bruscamente invasiva. I fotogrammi scandiscono, attraverso la routine, i diversi momenti della giornata e con questi gli stati d’animo che la accompagnano. Il ritmo del

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racconto è spedito, scorrevole, e ri-corda da vicino quello di un montag-gio cinematografico.

Ci sono bisogni da soddisfare e atti-vità da svolgere, ci sono il riposo e lo svago, ci sono sorrisi (tanti), ci sono sguardi densi ed assorti, come altri che al contrario dialogano con forza ed intensità..Mentre Carmela fa una pausa-siga-retta, Giusy “gioca a vivere” un’esi-stenza parallela su Second Life, là dove tutto si può scegliere...E poi il tempo di farsi un bagno, ed è già ora di andare a dormire.Significativo quell’ acquario che ap-pare in un paio di fotografie (che po-trebbe, attraverso l’elemento acqua, richiamare anche il titolo): in una si rispecchiano entrambe le figure, nell’altra Giusy sembra placidamen-te immersa al suo interno mentre os-serva distante cosa accade “fuori”. A seconda delle visioni, delle esperien-ze e della concezione del vivere che si hanno, è un portfolio che può essere interpretato in modi diversi, finanche opposti: come una chiu-sura al mondo circostante dentro al quale le due donne stanno strette, come ricostruzione di un piccolo mi-crocosmo perfettamente equilibrato che le protegge, come un utero col suo liquido amniotico che ogni gior-no genera la rinascita. E per quan-to ci riguarda, crediamo che proprio quest’ultima sia la lettura più coeren-te con l’intento dell’autrice. Quello che con semplicità arriva dal-la storia di Giusy e Carmela, sono la positività - espressa in variegate for-me - sopra ogni cosa, e la purezza del racconto: non calcato, non scon-tato, mai voyeuristico, bensì carico di empatia e di vita intensamente reale.Complimenti a Lucia per aver scelto di raccontare percorrendo una strada meno facile, quella della sobrietà e della delicatezza. E un grazie grande a tutte e tre per averci dato la pos-sibilità di conoscere la vostra storia

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anzitutto, nonchè di commentare queste fotografie che sca-turiscono dal cuore prima ancora che dagli occhi. Fai bei so-gni insieme ai tuoi orsacchiotti Giusy, come già sembra dirti la bellezza toc-cante di quell’ultima immagine.

Pulvirenti Lucia - Vania Paganelli - Marco Furio Perini

Sot to l a l en te d i T IC & TACa cura di Libero Musetti e Franco Maffei

Davide “passenger” Franchetti: gran chef della fotografia

Una fotografia di sostanza quel-la del nostro amico “asiatico”: schietta, senza fronzoli, sintetica e onesta.

Il suo fare reportage, spesso at-traverso immagini “colte al volo”, evidenzia il rispetto con cui si muove all’interno del mondo che ci propone, senza clamore, nella quotidiana normalità dei suoi riti e dei suoi personaggi.

Un’azione di documentazione in-teressante e veritiera, composta e misurata anche quando mo-stra brani di oggettiva dramma-ticità, la cui visione consigliamo, in particolare, a tutti coloro che ritornano dalla “gita” con le foto-grafie dei bambini con le mosche al naso.

Un fare fotografico, quello di Davide, che non si avvale di certosini lavori di post-produzione e che si concretizza nel momento stesso dello scatto senza aver bisogno di tempi lunghi di progettazione, ideazione, realizzazione, ma di sensibilità e di capacità di vedere.

Anche per questo apprezziamo molto il suo lavoro e ne proponiamo la visione a tutti gli amici di Micromosso.

Tic & Tac

Libero Musetti & Franco Maffei

Agati Paolo 38Bassan David 57Bellomo Donato 2Bertoni Susanna 51Blasi Margherita 5, 49Bongiorni Alessio 15Brandolini Daniele 31, 39Carniti Mariella 20Cento Simone 4Congia Paola 40Delfino Rosita 10Di Bartolo Saro 26, 35, 41Falini Letizia 23Feroce Aldo 8Ferrara Carlo 11Filip Catalina 36, 42Germani Annamaria 6Greco Mimmo 21Gubertini John 7Lamnidis Fiorella 33Landi Stefano 32

Hanno contribuito con le proprie foto:

Lorenzetti Enrico 9, 44Maffei Franco 12Maffioletti Paolo 16, 50Maiorana Giuseppe 13Mantova Claudio 30, 46Massariol Renato 18Massignani Davide 43Mietitore Monica 28Nuti Furio 48Orma 17, 27Padula Ugo 37Paolini Giovanni 14, 52Patrizi Claudio 3Penna Enzo 22Perini Marco Furio 19Perrone Antonio 34Perrone Valentina 29Pulvirenti Lucia 53Racchelli Graziano 25Rapino Stefano 47Trozzi Gianluca 24Turina Matteo 45

Grazie anche a

Lettura Portfolio Lucia Pulvirenti, Marco Furio Perini, Vania PaganelliImpaginazione Antonio PerroneSupervisione Fiorella LamnidisLa copertina è di Adolfo Aievoli

La rubrica TIC&TAC è curata da Franco Maffei e Libero MusettiTutto il materiale è gentilmente fornito dal portale del

CIRCOLO FOTOGRAFICO MICROMOSSOindirizzo web:

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il quaderno è stampato daTEXMAT

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