Post on 17-Feb-2019
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Serenella Besio
Bergamo, 29 e 30 ottobre 2018
PROGETTAZIONE PER
L’INTEGRAZIONE SOCIALE
Università degli Studi di Bergamo
Corso di Laurea Magistrale in
«Scienze Pedagogiche»
IDENTIFICAZIONE DEI
TRAGUARDI
FINI. Sono le mete ideali a cui l’azione educativa tende, i criteri generali che la
guidano. Sono strettamente connessi con l’idea di uomo, con l’idea di società
e di intervento sociale che si hanno, e con gli aspetti valoriali. Il fine è un’idea
regolativa, che si cala nella realtà.
FINALITÀ. Sono mete pratiche, a cui tendere nello svolgimento del progetto
educativo o formativo. Esse devono essere funzionali alle caratteristiche
dell’individuo, del gruppo, della comunità, per poterne consentire il
cambiamento. Richiedono una mediazione tra le richieste sociali e le attitudini,
le potenzialità, le risorse e i limiti del destinatario degli interventi.
Le FINALITÀ sono anche quelle dell’istituzione in cui si opera: le opzioni che
l’istituzione tende a privilegiare (per es., in riferimento alle norme), le scelte
progettuali operate a livello locale, le scelte valoriali di una specifica
associazione o cooperativa, ecc.
Ma le finalità sono ancora troppo generali…
OBIETTIVI
OBIETTIVI GENERALI. Indicazioni orientative, che stabiliscono le direzioni
dell’azione educativa o formativa, identificate in funzione della caratteristica
specifica e delle finalità dell’istituzione. Possono essere caratterizzati da un
alto livello di complessità e richiedere tempi lunghi per essere raggiunti.
Sotto-OBIETTIVI. Costituiscono un’articolazione intermedia degli obiettivi
generali, elementi più analitici che complessivamente costituiscono l’obiettivo
generale di partenza, ma che consentono di individuare più facilmente i
percorsi da seguire per realizzarli e gli elementi da osservare
OBIETTIVI SPECIFICI
Per ciascun obiettivo generale o sotto-obiettivo è necessario individuare degli
OBIETTIVI SPECIFICI. Essi devono scaturire in maniera logica e coerente dai
precedenti. Consistono nella definizione precisa delle attività e azioni che il soggetto
deve essere messo in condizione di compiere in risposta ai bisogni di cui è portatore.
Definiscono le condizioni entro cui il nuovo comportamento si dovrà produrre ed
essere rilevato e i tempi previsti. Stabiliscono infine un criterio di accettabilità, le
condizioni minime alle quali si può dire che esso è stato raggiunto
Utilizzano un linguaggio operativo che non dà adito a interpretazioni (utilizzo di verbi
precisi: incrementare, aumentare, diminuire, promuovere, ecc.)
Si riferiscono ai cambiamenti che il soggetto deve perseguire e non alle azioni che
l’educatore metterà in atto per raggiungerli.
Costituiscono un elemento di razionalizzazione dei percorsi, rispondono alle esigenze
di comunicabilità e trasparenza delle scelte effettuate nei confronti dell’istituzione,
facilitano la valutazione dell’efficacia delle scelte. Consentono di ripetere itinerari
portati a termine in maniera efficace
Sotto-obiettivi
Finalità istituzionali
Obiettivi generali
Obiettivi specifici
Indicatori
Bisogno educativo
Fini
INDICATORI
Gli obiettivi specifici vanno tradotti in risultati attesi direttamente osservabili:
questi sono gli INDICATORI
Essi permettono di valutare l’efficacia degli interventi
Si individuano negli obiettivi specifici degli elementi analitici che li caratterizzano.
Sulla base di questi si identificano i comportamenti osservabili (definizione
operativa) da poter rilevare direttamente nel contesto con opportuni strumenti per
l’analisi della situazione di partenza dei soggetti, del processo di cambiamento
durante l’intervento e del loro punto di arrivo
La formulazione di un obiettivo in termini operativi precede l’esplicitazione
• del comportamento atteso
• delle condizioni in cui tale comportamento si attua
• dei criteri di valutazione di tale comportamento
ESEMPIO 1
Lo studente è in grado di gestire una presentazione in Power Point in tutte le sue
particolarità
Lo studente è in grado di presentare al cliente il messaggio pubblicitario per il
lancio del prodotto, utilizzando una presentazione in Power Point di non più di 5
slides animate che contengano testo scritto e immagini, con audio in sottofondo
ESEMPIO 2
OBIETTIVO GENERALE. Ci si attende che al termine del percorso gli allievi del
secondo anno del corso di operatore grafico-multimedia saranno più motivati
OBIETTIVI SPECIFICI. Ci si attende che, al termine dell’intervento, gli allievi:
• Si coinvolgano attivamente nelle lezioni
• Perseverino per portare a termine le attività pratiche e di studio assegnate
dagli insegnanti in classe
• Si impegnino in maniera autonoma e indipendente nei compiti assegnati a
casa per il proprio apprendimento
• Manifestino piacere nelle attività svolte
IDENTIFICAZIONE DEGLI
INDICATORI PER CIASCUN
OBIETTIVO SPECIFICO
INDIVIDUATO
DEFINIZIONE DEGLI
ELEMENTI ANALITICI CHE
CARATTERIZZANO GLI
OBIETTIVI SPECIFICI
UN ESEMPIO
OBIETTIVO INDICATORI
Sollecitare all’autonomia nel gestire il denaro e la casa
Istituzione di una cassa comune o di un registro delle entrate e delle uscireRispetto delle scadenze del pagamento delle utenze
Supportare all’orientamento e all’eventuale inserimento nel mondo del lavoro
Svolgere almeno un incontro di orientamentoSvolgere almeno un colloquio di lavoro Inviare almeno 5 CV ad aziende del territorio
Partecipare alla vita della comunità sociale e utilizzare le opportunità ludiche, sociali, sportive e culturali presenti nel territorio
Partecipare ad almeno un incontro settimanale di almeno una tipologia di associazione/evento
DOVREBBE ESSERE
SEMPLICE. Chiaro nella definizione, comprensibile a tutti i lettori, non solo ai
tecnici. La semplicità spesso dipende dalla profondità con cui si è approfondita
l’idea progettuale o la situazione problema. La sua chiarezza lo rende anche più
facilmente raggiungibile
MISURABILE. Utilizzando indicatori e indici di misura, come condizione di
verifica. L’individuazione dell’indicatore in fase di progettazione segnala la «presa
in carico» dell’obiettivo, un esercizio di previsione
AUSPICABILE. Cioè, raggiungibile, realizzabile; ma anche condivisibile dalla
comunità coinvolta (a livello sociale, culturale, valoriale)
REALISTICO. Raggiungibile effettivamente, né sovradimensionato né
sottodimensionato; deve inoltre afferire al contesto sociale di riferimento. Il suo
grado di realtà è conferito dalla concretezza e dai benefici che il suo
raggiungimento genera all’interno della comunità
Collocabile nel TEMPO. L’indicazione del tempo di realizzazione deve essere
realistico e audace al tempo stesso. È uno strumento, anche, di verifica della
capacità previsionale e per una riflessione sul proprio agire professionale.
UNA ANALISI ESEMPLIFICATIVA
OBIETTIVO S M A R T
Sollecitare all’autonomia nel gestire il denaro e la casa
Supportare all’orientamento e all’eventuale inserimento nel mondo del lavoro
Partecipare alla vita della comunità sociale e utilizzare le opportunità ludiche, sociali, sportive e culturali presenti nel territorio
Provate a completare la tabella di obiettivi
sulla base degli indicatori SMART
ERRORI NELLA DEFINIZIONE
DEGLI OBIETTIVI
1° errore. Formulare l’obiettivo a partire da ciò che l’operatore si propone di fare e
non dal cambiamento che si produrrà nel comportamento dei destinatari. Il soggetto
degli obiettivi è il destinatario degli interventi e non chi ha il ruolo educativo di
attuarli
Esempi.
• Favorire l’esplorazione e la scoperta per promuovere la passione per la ricerca
• Ragionare sull’acqua come bene comune e sulla necessità di risparmio idrico
• Investire sulla formazione degli alunni per creare ponti tra culture in classe e tra
famiglie
• Promuovere la partecipazione ai problemi ecologici
• Sensibilizzare le famiglie agli argomenti trattati
1
ERRORI NELLA DEFINIZIONE
DEGLI OBIETTIVI
2° errore. Eccessiva genericità o ampiezza dell’obiettivo formulato, che ne rende
difficile la contestualizzazione o addirittura il plausibile raggiungimento e la
conseguente verifica; l’utilizzo di insiemi di obiettivi a diverso livello di ampiezza,
senza attenzione alla logica che li lega o di obiettivi che contengono al loro interno
più traguardi
Esempi. Genericità e ampiezza eccessive dell’obiettivo
• Essere consapevoli che la salvaguardia dell’ambiente passa attraverso le scelte
di tutti
• Saper vivere in una comunità multietnica
• Acquisire comportamenti corretti
• Migliorare la propria conoscenza del territorio in cui si vive
• Acquisire maggiore consapevolezza
2
ERRORI NELLA DEFINIZIONE
DEGLI OBIETTIVI
Esempi. Utilizzo di insiemi di obiettivi a diverso livello di ampiezza
• Mettere in relazione l’educazione allo sviluppo sostenibile con la cooperazione
internazionale; acquisire consapevolezza dell’importanza del rispetto di ogni
forma di vita; comprendere la necessità di riciclare materiali di scarto;
comprendere l’importanza della concimazione naturale (lombricoltura);
conoscere le risorse naturali del proprio territorio
2
ERRORI NELLA DEFINIZIONE
DEGLI OBIETTIVI
Esempi. Inserire più traguardi nello stesso obiettivo
• Sviluppare spirito critico e capacità di attuare i principi che sono alla base dello
sviluppo sostenibile
2
ERRORI NELLA DEFINIZIONE
DEGLI OBIETTIVI
Esempi. Elencare gli obiettivi in maniera poco sistematica, senza esplicitare la
logica che li connette
• Saper vivere in una società multietnica, come quella presente nella scuola;
saper cogliere gli elementi di uguaglianza e di differenza fra soggetti diversi;
considerare il cibo in tutte le sue valenze culturali; riconoscere le caratteristiche
dei diversi territori in modo interdisciplinare
2
ERRORI NELLA DEFINIZIONE
DEGLI OBIETTIVI
Esempi. Tema. Educazione allo sviluppo sostenibile
Obiettivi.
• Saper intervenire in modo appropriato in una discussione
• Saper riorganizzare e rielaborare le informazioni e produrre un testo
• Saper cogliere le opportunità che il territorio e gli enti che vi operano offrono alla
comunità con riferimento alle azioni di solidarietà internazionale
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3° errore. Non prestare attenzione alla congruenza dei passaggi che portano dalla
scelta della linea di azione all’obiettivo generale all’indicatore, al fine di evitare: a) di
perseguire traguardi diversi da quelli iniziali; b) di misurare qualcosa di diverso
dall’obiettivo che si intendeva raggiungere; c) di non rilevare aspetti che invece
sarebbero necessari a comprendere l’entità del cambiamento prefigurato
ERRORI NELLA DEFINIZIONE
DEGLI OBIETTIVI
Obiettivo
• Saper fare un uso quotidiano consapevole dell’acqua al fine del suo risparmio e
della sua salvaguardia
Indicatori possibili
• Area dell’igiene personale. Il soggetto sa che deve chiudere il rubinetto mentre
spazzola i denti e si insapona le mani; è preferibile fare la doccia anziché il
bagno, ecc.
• Area della gestione domestica. Il soggetto sa che deve lavare la rutta e la
verdura in un apposito contenitore e non sotto l’acqua corrente. Deve usare
l’acqua con cui ha lavato frutta e verdura per innaffiare le piante, ecc.
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