Wasa Regione di Iringa Tanzania

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Descrizione dell'andamento dei lavori della missione a WASA. Rotary club della Lomellina. di Fabrizio Cappai

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La parrocchia di Wasa è in Tanzania nella regione di Iringa. Dista dal capoluogo della regione circa 90 km e 600 dalla principale città dello stato (Dar es Salaam).

La parrocchia ha un territorio di circa 1500 km² (esteso quanto la Lomellina - 1250 km²) e comprende 13 villaggi:Wasa, Magunga, Usengelindete, Igominyi, Ikungwe, Uhambila, Ihomasa, Ulata, Ufyambe, Ihongole, Makombe, Mgonamwasi e Filambu.Wasa è centrale rispetto al territorio della parrocchia con un raggio di 20 km.

Wasa si trova sull’altipiano e la quota è di circa 1700 slm. In alcuni villaggi della parrocchia (Ihongole) la quota è di circa 2000 metri.

Attorno alla parrocchia vi sono dei boschi di eucalipto e di pini piantati dai Missionari della Consolata a metà del secolo scorso.

Più in basso rispetto al nucleo abitato di Wasa, vi è un’estesa piana paludosa che si allaga completamente nella stagione della piogge.

Poco più ad est passa la rift valley, la grande depressione geologica che parte dalla Siria per arrivare al Mozambico.

La missione di Wasa è stata fondata il 9 Agosto del 1929. In quella data arrivò il primo missionario della Consolata, Padre Domenico Spinello.La parrocchia è composta di una casa principale destinata ai sacerdoti (fino al Settembre del 2003 ai missionari della Consolata), dalla chiesa e da una casa destinata alle suore Teresine. Attorno a questo nucleo, vi sono numerose aule destinate allo svolgimento delle attività legate alla parrocchia.

La Missione di Wasa è dunque la prima costruita direttamente dai La Missione di Wasa è dunque la prima costruita direttamente dai missionari della Consolata, terza per anzianità dopo quelle di missionari della Consolata, terza per anzianità dopo quelle di Tosamaganga e Madibira (costituite dai Benedettini tedeschi) affidate Tosamaganga e Madibira (costituite dai Benedettini tedeschi) affidate ai missionari italiani dopo che i tedeschi furono costretti a lasciare la ai missionari italiani dopo che i tedeschi furono costretti a lasciare la Tanzania dopo la sconfitta della prima guerra mondiale.Tanzania dopo la sconfitta della prima guerra mondiale.

Dal settembre del 2003 la parrocchia di Wasa è stata affidata ad un sacerdote tanzaniano, Don Francesco Msofu.

Da quando la parrocchia, è passata alla diocesi di Iringa, non è più in grado di sostenersi da sola economicamente. Ad esempio, le offerte che il parroco riceve durante la celebrazione di una S. Messa in un villaggio, non coprono nemmeno il costo del gasolio utilizzato dall’autovettura per raggiungere il villaggio stesso.

Di fronte alla chiesa c’è la scuola primaria del villaggio di Wasa. Non in tutti i villaggi c’è la scuola primaria frequentata da ragazzi dai 7 ai 14 anni (solo in 8 su 13). Solo a Wasa, dal 2004, c’è anche la scuola secondaria.

L’interno di un’aula della scuola primaria del villaggio di Ihomasa

Tutte le scuole esistenti nella zona di Wasa hanno una quantità di bambini che varia tra i 70 e i 90 per classe. Spesso i banchi non sono sufficienti per gli alunni costretti a fare i turni, oppure a sedersi per terra. Le scuole primarie sono statali, ma evidentemente le risorse governative non bastano per fornire il necessario a tutti gli istituti. Sono continue le richieste di aiuto da parte dei maestri responsabili per risolvere questa situazione.

I bambini ed i ragazzi di Wasa

Nell’area della parrocchia, accanto ad un esistente laboratorio, è sorta per volontà di Don Francesco una scuola di falegnameria per avviare i giovani locali ad una professione e radicarli così al territorio, evitando la pericolosa fuga verso le città…

Don Francesco all’interno di un’aula; il laboratorio, pre-esistente alla scuola ; gli studenti falegnami con alcuni manufatti.

In tutta la zona sono coltivati il mais ed alcuni tipi di verdure. L’allevamento è presente in maniera modesta. Tutte le famiglie però hanno dei polli, unico alimento “sostanzioso” disponibile. Talvolta è possibile trovare del pesce pescato nel vicino corso d’acqua.

Sgranatura del mais a Wasa

Qualche anno fa si è tentata la coltivazione del peperoncino (paprika ), ma non è stata una scelta felice perché il raccolto ha reso poco in termini economici.

Nei pressi del piccolo agglomerato della chiesa c’è anche un dispensario gestito dalle suore e dalla parrocchia. Le sue attrezzature non sono certo all’avanguardia. Nella zona c’è anche un altro dispensario governativo. Su 13 villaggi , 5 hanno un dispensario funzionante mentre quello parrocchiale di Wasa è in fase di ampliamento.

Acute Respiratory Infection

Top ten delle malattie della zona

Il rifornimento dei farmaci per i dispensari della parrocchia è curato da Don Francesco e dalle suore Teresine. I magazzini governativi si trovano ad Iringa (MSD)

Non esiste un’assistenza sanitaria nazionale. Le cure sono tutte a pagamento. Molti farmaci vengono acquistati con le donazioni dei benefattori.

TESTIMONIANZA DELLA CAMPAGNA POLIO PLUS AL DISPENSARIO DI WASA

L’ospedale CCRBT per la cura delle disabilità a Dar Es Salaam

I dispensari della parrocchia di Wasa non possono curare casi complessi né operare. Finora, grazie alla presenza di un amico italiano all’ospedale CCBRT di Dar es Salaam, Augusto Zambaldo, molti ragazzi con varie disabilità sono stati curati in quell’ospedale, a 600 km da Wasa, con tutte le difficoltà del caso…

ASTRIDA MKWELE del villaggio di Ufyambe è nata con il labbro leporino

A due anni e mezzo

due anni dopo Costo dell’operazione presso l’ospedale CCBRT viaggi inclusi: 100 Euro

HILDHA LULENGA di Makombe, costretta a camminare sulle ginocchia.

Inviata al CCBRT per una diagnosi, è stata operata, le sono stati applicati dei tutori e fornite delle stampelle .

Rivista più volte in ospedale, dopo una lunga rieducazione, ha finalmente raggiunto la possibilità di camminare normalmente.

Moltissime sono le necessità della popolazione di questa comunità : sempre primaria è la disponibilità di acqua, quindi la realizzazione di pozzi e l’installazione di serbatoi per la raccolta dell’acqua piovana.

Le zanzariere per ogni letto e le coperte, donate agli anziani, sono doni poco costosi e veramente utili

E’ stato iniziato tre anni fa, con l’ aiuto dei benefattori vigevanesi il rimboschimento in alcuni terreni della parrocchia. Le foto mostrano il risultato delle attività degli anni scorsi. Il costo delle piantine è davvero modesto rispetto all’importanza di questo progetto.

A sinistra il bosco di Eucalipti piantati con i fondi lasciati nel 2006 , a destra i piccoli pini piantati nel 2008

Abbiamo conosciuto la comunità parrocchiale di Wasa le sue tante e svariate necessità.

Un proverbio si ritrova scritto in tutte le scuole della Tanzania: “Elimu ni ufunguo wa maisha” - l’istruzione è la chiave della vita.

Sentendo da don Francesco quanto sarebbe stata utile una scuola materna in una delle zone più disagiate dell’area, Fabio si è attivato e ci ha convinto, per la realizzazione di questo “sogno”.

Il progetto di questa scuola di due aule, con i servizi ed un ufficio è stato realizzato da una famiglia di architetti ed ingegneri trevigiani conosciuti provvidenzialmente da Fabio in Tanzania.

L’ingegner Marco Toso ha progettato la struttura ed in seguito il padre, l’architetto Renato, ha seguito in numerosi sopralluoghi, tutte le fasi costruttive, dalla scelta dell’area alla valutazione della impresa costruttrice locale

ed ha monitorato l’avanzamento della costruzione anche dando consigli e facendo eseguire correzioni quando non veniva eseguito esattamente il progetto.

La tracciatura dell’area del cantiere : 28 Giugno 2008.

Produzione dei mattoni.

I mattoni vengono sagomati con l’argilla in uno stampo in legno e lasciati asciugare al sole.

Successivamente i mattoni vengono accatastati lasciando uno spazio vuoto all’interno, creando una specie di camino con delle aperture in cui viene inserita della legna che viene incendiata per la loro cottura.

Una volta cotti ( dopo circa 18 ore ) la catasta viene smontata ed i mattoni utilizzati per la realizzazione dei muri delle varie costruzioni.

Realizzazione delle fondamenta lungo il perimetro tracciato :

2 Agosto 2008

Trattandosi di zona sismica e di un edificio frequentato da molti bambini, l’ingegner Toso ha voluto far realizzare, contrariamente al normale uso locale, le colonne con armatura in ferro.

(Agosto 2008)

Avanzamento dei lavori, Novembre 2008.

I bambini di Ihongole sono incuriositi da questo nuovo edificio….

Avanzamento dei lavori, Marzo 2009.

Preparazione per il tetto, Marzo 2009.

Realizzazione ed installazione delle capriate del tetto, Maggio 2009.

Il tetto, coperto in lamiera.

La copertura è completata, Maggio 2009.

Quando gli operai si recano a lavorare a Ihongole, devono organizzare una specie di campeggio e rimangono sul posto anche a dormire, fino al completamento del lavoro. Terminata la copertura, festeggiano: alla sera saranno finalmente a casa!

Nello stesso mese l’architetto Toso e la moglie hanno effettuato un sopralluogo con Don Francesco per verificare lo stato dei

lavori

Nel portico, come nelle aule interne , verrà collocata una controsoffittatura in perline di legno. Questo lavoro è stato programmato per fine Agosto 2009

assieme alla gettata in cemento e rete di ferro per la realizzazione dei pavimenti.

Il progetto prevede per le aule colori vivaci: una gialla col pavimento azzurro, l’altra con i colori invertiti e l’ ufficio in rosso.

L’acquisto dei materiali necessari è stato effettuato durante la visita di Fabio ad Agosto 2009

Grazie alla scuola di falegnameria e con il contributo dei parrocchiani del Duomo di Vigevano, banchi e sedie per i piccoli

alunni sono stati realizzati secondo i disegni dei progettisti.

Una volta terminata la costruzione dell’edificio, nell’ottica di renderlo più sicuro e autonomo, si dovrà provvedere ad una

recinzione dell’area ed alla dotazione di un pozzo.

Il sondaggio per un pozzo, costato ca. 60 euro e scavato a mano, ha rilevato la presenza di una zona umida e probabile

esistenza di acqua. Per renderla fruibile (tubazioni, lavandini, rubinetti) dovrà essere affrontato un investimento

di circa 4000 euro.

L’inaugurazione dell’asilo, con l’intervento e la benedizione del Vescovo di Iringa è programmata per il 3 dicembre 2009.

Il Rotary Club della Lomellina ha già predisposto una solida ed elegante targa commemorativa in Inglese, Italiano e Swahili

Una lettera di ringraziamento

di Don Francesco al nostro club