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Date post: 17-Feb-2019
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30 TEMPI LIBERI Venerdì 2 Giugno 2017 Corriere della Sera Viaggi La destinazione Alpe di Siusi La Cavalcata Oswald. Per conquistare lo Stendardo del Menestrello Quattro tornei medievali, 36 squadre di cavalieri, un solo premio: lo Stendardo del Menestrello. Da venerdì 9 a domenica 11 giugno, nell’area vacanze Alpe di Siusi si disputa la 35esima edizione della Cavalcata Oswald von Wolkenstein (www.ovwritt.com), spettacolo equestre dedicato al cantore, bardo ed artista medievale. Tutte nella giornata di domenica le 4 prove della competizione: il Passaggio degli anelli al Colle di Castelrotto; il Labirinto nella frazione di Siusi allo Sciliar; il Galoppo con ostacoli sulle rive del Laghetto di Fié e il Passaggio tra le porte, un percorso al galoppo, a zigzag nell’antico maniero di Castel Presule. E infine la cerimonia di premiazione. Il weekend di festa comincia venerdì alle 9, con l’escursione guidata sulle tracce della Cavalcata, durante gli allenamenti. (C.R.d’A.) Poco cemento e mercato dei dromedari Oman , storia di un sultanato «diverso» Dalle oasi irrigate fino alla Royal Opera House: l’innovazione è antica Grand Tour sul Lago Maggiore. Il titolo già la dice lunga: week-end da Principe alle Isole Borro- mee. Si comincia con la barca privata che attende gli ospiti al Lido di Carcia- no a Stresa per trasferirli sull’Isola Bella. Qui, l’acco- glienza al Palazzo nobiliare e la consegna delle chiavi di uno degli appartamenti «Borromeo’s Dream Ho- me», ricavati nel piccolo centro dell’isola. Un tempo erano le abitazioni dei pe- scatori, oggi sono residen- ze restaurate (stile intimo e confortevole), da 2 a 6 po- sti letto. Il viaggio nel tem- po può partire dalla dimo- ra principesca del ‘600, ricca di opere d’arte: arazzi fiamminghi, statue, stuc- chi neoclassici e grotte a mosaico. Si segnalano: i 130 dipinti della Galleria Berthier, la stanza di Napo- leone, la Sala della Musica. All’esterno, il giardino al- l’italiana di gusto barocco. È il momento della pas- seggiata fra le viuzze del borgo in cui perdersi. Il richiamo dello shopping sta in Vicolo del Fornello dove il meglio del made in Italy si trova nelle botte- ghe. Siete affamati e vi piacciono le cose buone? Ecco «Il Fornello, Bottega con cucina». Piatti della tradizione rivisitati (come è d’uso oggi) da assaporare in terrazza, e acquisti di ottime materie prime da portare a casa. Il Gran Tour prosegue. Un breve traver- sata e il nuovo approdo è all’Isola Madre ( foto in alto), raccontata da Gusta- ve Flaubert come «il luogo più voluttuoso che abbia mai visto al mondo». Si tratta di un giardino all’in- glese dell’800 che, in virtù del suo microclima, ospita piante rare e fiori esotici. Inoltre, pavoni, pappagalli e fagiani in libertà, dal fascino tropicale. Il Palazzo del ‘500 conserva gli arredi di Casa Borromeo e i teatri- ni delle marionette. La serata a cena si chiude in bellezza in uno dei risto- rantini dell’Isola dei Pesca- tori. Per il week-end del Principe, prezzi a partire da 420 euro a coppia. In- formazioni e prenotazioni: borromeosdreamho- [email protected]/ Tel. 338 8226376. Marisa Fumagalli © RIPRODUZIONE RISERVATA Lago Maggiore Weekend da principi sulle Isole Borromee N ovantuno. Questo il numero «magico» che ogni abitante dell’Oman conosce. È l’altezza massima del minareto della Grand Mo- sque, l’immensa moschea da 20 mila fedeli di Mascate (Mu- scat) la capitale. Un limite che non può essere superato da al- cun edificio in tutto il Sultana- to. Lo ha decretato un editto di Sultan Qaboos bin Said, per mantenere le tradizioni. Ama- to dal popolo come un padre, ha evitato che il Paese grande come l’Italia, ma con solo 4 milioni di abitanti, fosse inva- so da giganti verticali. Come accade nei vicini Emirati. Sal- vando così l’Oman dalla ce- mentificazione selvaggia. A vantaggio di cultura e tradizio- ni. Non per questo le città sulla «via delle spezie» sono rima- ste al medioevo. Tutt’altro. La capitale è per- vasa da uno spirito di innova- zione che si tocca con mano nella splendida Royal Opera House. Una struttura artistica da oltre mille posti. Inaugura- ta a ottobre 2011 non ha nulla da invidiare ai blasonati teatri occidentali. Con presente un pizzico di italianità. Infatti a dirigerla è il bresciano Umber- to Fanni che a settembre inau- gurerà la nuova stagione con l’Aida. Orchestra e coro del Re- gio di Torino. A Mascate per assaggiare la variegata cucina omanita si va da Bait Al Luban. Un ristorante tipico sulla cor- niche, da cui ammirare il por- to. Nei tavoli bassi in stile ara- bo si siede su cuscini. Da non perdere lo Shuwa, un piatto di carne marinata e pesce cotti alla brace. Incenso, datteri e hummus sono in abbondanza (www.baitalluban.com). Per l’alloggio si va al Shangri-La resort nella baia di Al Jissah (da 160 euro la doppia). Un complesso ecocompatibile co- struito sulle spiagge del mare Arabico. Ideale per passare un paio di giorni in tutto relax (www.shangri-la.com). Villaggi di fango Ma il meglio dell’Oman, vi- sitato lo scorso anno da oltre 32 mila italiani, si trova nella fascia interna. Andando verso le Green Mountain, a una cin- quantina di chilometri dalla capitale. Un primo assaggio dei suoi 5 mila anni di storia si ha ad Al Hamra, con la presen- za dei villaggi di fango e argilla arroccati sulla montagna. In- torno immense piantagioni di palme da dattero (ne esistono cento varietà). Puntando verso Misfat, vici- no al confine con l’Arabia Sau- dita, si entra invece nel magico regno degli Aflaj. Il sistema di irrigazione a canali che porta- no l’acqua dalle montagne ai villaggi. In tutto il Sultanato formano un’intricata rete con 6 mila condotte. Tra grandi e piccole, intrecciate tra loro a formare una lussureggiante linfa vitale. A progettare i pri- mi nel VI secolo furono le tri- bù delle montagne per con- sentire la coltivazione di or- taggi e frutta col sistema a ter- razze. Nel tempo la costante cura e manutenzione ha pro- dotto come risultato una serie di verdi oasi. Il meglio dello spettacolo naturale si gode nell’Anantara resort. Siamo nella fresca brezza di quota 2000, con vista spettacolare sui canyon sottostanti (www.jabal-akhdar.ananta- ra.com). Altezza e terreno fer- tile consentono la coltivazione di rose raccolte a maggio e ver- migli alberi di melograno. Il souq delle donne Scendendo verso il mare, a Sinaw, troviamo uno dei luo- ghi più caratteristici del Sulta- nato. Il Souq di dromedari e ovini, in particolare capre. Si tiene solo il giovedì mattina dall’alba alle 9. Un’esperienza unica che da sola vale il viag- gio. I pochi turisti, senza di- sturbare le contrattazioni pos- sono aggirarsi tra i mercanti che comprano e vendono ani- mali. Siamo nel pieno di un caravanserraglio, tra il frastuo- no di centinaia di uomini e donne beduine con le tipiche maschere coprivolto. Un altro mercato, più picco- lo, è quello del mercoledì a Ibra. Qui sono le donne a det- tare legge perché si trovano per scambiare stoffe e oggetti fatti a mano. In origine era il giorno della settimana in cui arrivava il medico (ginecolo- go) per visitare le future mam- me. Ecco perché l’ingresso an- cora oggi è vietato agli uomini. La cittadina di Sur era uno dei passaggi per la via delle spe- zie. Famosa per la presenza dei cantieri dove costruivano le dhow. Oggi ne restano un pa- io, visitabili. Parliamo delle ti- piche imbarcazioni usate nei secoli per navigare sul mare Arabico. Gli omaniti si sposta- vano da Zanzibar alle coste in- diane. Per vendere sale e in- censo all’andata e riempire i dhow di spezie al ritorno. A una cinquantina di chilo- metri da Sur si trova la riserva naturale di Ras al Jinz. Il regno delle tartarughe. Visitabile tut- to l’anno al mattino presto e al- la sera. In particolare tra ago- sto e novembre è il periodo in cui depongono le uova. Si dor- me nel campo di ecotende in riva al mare, con 80 euro a not- te (www.rasaljinz-turtlereser- ve.com). Per il volo Oman Air collega Milano e Roma a Ma- scate con un giornaliero di 6-7 ore (da 600 euro). Ricordate che all’immigrazione vanno pagati 46 euro per il visto d’in- gresso www.omantouri- sm.gov.om. Umberto Torelli © RIPRODUZIONE RISERVATA Oman In viaggio tra montagne e oasi, sulla via delle spezie 1,3 milioni di abitanti. La Royal Opera House è diretta dall’italiano Umberto Fanni. Si dorme al Shangri-La nella baia di Al Jissah Sul percorso villaggi omaniti con case di fango. A quota 2.000 si trova il resort Anantara con vista mozzafiato sul canyon Ogni giovedì dall’alba alle 9 si tiene il mercato di dromedari e ovini. Le donne beduine portano le tipiche maschere coprivolto Nella gola di Wadi Bani scavata nei canyon, si fa il bagno. Il mercoledì apre il mercato delle donne, vietato agli uomini Sulla «via delle spezie» famoso per la costruzione dei dhow. A Sud la riserva di Ras al Jinz è il regno delle tartarughe Gli Aflaj, il sistema di irrigazione a canali portano acqua ai villaggi, per la coltivazione a terrazze. I più antichi risalgono al VI secolo MASCATE 1 GREEN MOUNTAIN 2 MISFAT 3 SINAW 4 IBRA 5 6 Emirati Arabi Arabia Saudita Yemen OMAN Mascate Sur Sandra Franchino SUR Ramadan In Oman fino al 24 giugno c’è il Ramadan. Corrisponde al 9° mese dell’anno nel calendario lunare musulmano, in cui Maometto ricevette la rivelazione del Corano. Si digiuna da alba a tramonto Per i turisti è buona norma astenersi da mangiare e bere in pubblico. Da non perdere la sera gli Iftar, i suntuosi buffet a cui è possibile partecipare Rose e melograni A maggio la raccolta delle rose, coltivate sulle montagne con i melograni
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30 TEMPI LIBERI Venerdì 2 Giugno 2017 Corriere della Sera

Viaggi La destinazione

Alpe di SiusiLa Cavalcata Oswald. Per conquistare lo Stendardo del MenestrelloQuattro tornei medievali, 36 squadre di cavalieri, un solo premio: lo Stendardo del Menestrello. Da venerdì 9 a domenica 11 giugno, nell’area vacanze Alpe di Siusi si disputa la 35esima edizione della Cavalcata Oswald von Wolkenstein (www.ovwritt.com), spettacolo equestre dedicato al cantore, bardo ed artista medievale. Tutte nella giornata di domenica le 4 prove della competizione: il

Passaggio degli anelli al Colle di Castelrotto; il Labirinto nella frazione di Siusi allo Sciliar; il Galoppo con ostacoli sulle rive del Laghetto di Fié e il Passaggio tra le porte, un percorso al galoppo, a zigzag nell’antico maniero di Castel Presule. E infine la cerimonia di premiazione. Il weekend di festa comincia venerdì alle 9, con l’escursione guidata sulle tracce della Cavalcata, durante gli allenamenti. (C.R.d’A.)

Poco cemento e mercato dei dromedariOman, storia di un sultanato «diverso»Dalle oasi irrigate fino alla Royal Opera House: l’innovazione è antica

Grand Tour sul Lago Maggiore. Il titolo già la dice lunga: week-end da Principe alle Isole Borro-mee. Si comincia con la barca privata che attende gli ospiti al Lido di Carcia-no a Stresa per trasferirli sull’Isola Bella. Qui, l’acco-glienza al Palazzo nobiliare e la consegna delle chiavi di uno degli appartamenti «Borromeo’s Dream Ho-me», ricavati nel piccolo centro dell’isola. Un tempo erano le abitazioni dei pe-scatori, oggi sono residen-ze restaurate (stile intimo e confortevole), da 2 a 6 po-sti letto. Il viaggio nel tem-po può partire dalla dimo-ra principesca del ‘600, ricca di opere d’arte: arazzi fiamminghi, statue, stuc-chi neoclassici e grotte a mosaico. Si segnalano: i 130 dipinti della Galleria Berthier, la stanza di Napo-leone, la Sala della Musica. All’esterno, il giardino al-l’italiana di gusto barocco.

È il momento della pas-seggiata fra le viuzze del borgo in cui perdersi. Il richiamo dello shopping sta in Vicolo del Fornello dove il meglio del made in Italy si trova nelle botte-ghe. Siete affamati e vi piacciono le cose buone? Ecco «Il Fornello, Bottega con cucina». Piatti della tradizione rivisitati (come è d’uso oggi) da assaporare in terrazza, e acquisti di ottime materie prime da portare a casa. Il Gran Tour prosegue. Un breve traver-sata e il nuovo approdo è all’Isola Madre (foto in alto), raccontata da Gusta-ve Flaubert come «il luogo più voluttuoso che abbia mai visto al mondo». Si tratta di un giardino all’in-glese dell’800 che, in virtù del suo microclima, ospita piante rare e fiori esotici. Inoltre, pavoni, pappagalli e fagiani in libertà, dal fascino tropicale. Il Palazzo del ‘500 conserva gli arredi di Casa Borromeo e i teatri-ni delle marionette. La serata a cena si chiude in bellezza in uno dei risto-rantini dell’Isola dei Pesca-tori. Per il week-end del Principe, prezzi a partire da 420 euro a coppia. In-formazioni e prenotazioni: [email protected]/ Tel. 338 8226376.

Marisa Fumagalli© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lago Maggiore

Weekendda principisulle IsoleBorromee

Novantuno. Questo ilnumero «magico»che ogni abitantedell’Oman conosce.È l’altezza massima

del minareto della Grand Mo-sque, l’immensa moschea da20 mila fedeli di Mascate (Mu-scat) la capitale. Un limite chenon può essere superato da al-cun edificio in tutto il Sultana-to. Lo ha decretato un editto diSultan Qaboos bin Said, permantenere le tradizioni. Ama-to dal popolo come un padre,ha evitato che il Paese grandecome l’Italia, ma con solo 4milioni di abitanti, fosse inva-so da giganti verticali. Comeaccade nei vicini Emirati. Sal-vando così l’Oman dalla ce-mentificazione selvaggia. Avantaggio di cultura e tradizio-ni. Non per questo le città sulla«via delle spezie» sono rima-ste al medioevo.

Tutt’altro. La capitale è per-vasa da uno spirito di innova-zione che si tocca con manonella splendida Royal OperaHouse. Una struttura artisticada oltre mille posti. Inaugura-ta a ottobre 2011 non ha nullada invidiare ai blasonati teatrioccidentali. Con presente unpizzico di italianità. Infatti adirigerla è il bresciano Umber-

to Fanni che a settembre inau-gurerà la nuova stagione conl’Aida. Orchestra e coro del Re-gio di Torino. A Mascate perassaggiare la variegata cucinaomanita si va da Bait Al Luban.Un ristorante tipico sulla cor-niche, da cui ammirare il por-to. Nei tavoli bassi in stile ara-bo si siede su cuscini. Da nonperdere lo Shuwa, un piatto dicarne marinata e pesce cottialla brace. Incenso, datteri ehummus sono in abbondanza(www.baitalluban.com). Perl’alloggio si va al Shangri-Laresort nella baia di Al Jissah(da 160 euro la doppia). Uncomplesso ecocompatibile co-struito sulle spiagge del mareArabico. Ideale per passare unpaio di giorni in tutto relax(www.shangri-la.com).

Villaggi di fangoMa il meglio dell’Oman, vi-

sitato lo scorso anno da oltre32 mila italiani, si trova nellafascia interna. Andando versole Green Mountain, a una cin-quantina di chilometri dallacapitale. Un primo assaggiodei suoi 5 mila anni di storia siha ad Al Hamra, con la presen-za dei villaggi di fango e argillaarroccati sulla montagna. In-torno immense piantagioni dipalme da dattero (ne esistonocento varietà).

Puntando verso Misfat, vici-no al confine con l’Arabia Sau-dita, si entra invece nel magicoregno degli Aflaj. Il sistema di

irrigazione a canali che porta-no l’acqua dalle montagne aivillaggi. In tutto il Sultanatoformano un’intricata rete con6 mila condotte. Tra grandi epiccole, intrecciate tra loro a formare una lussureggiantelinfa vitale. A progettare i pri-mi nel VI secolo furono le tri-bù delle montagne per con-sentire la coltivazione di or-taggi e frutta col sistema a ter-razze. Nel tempo la costantecura e manutenzione ha pro-dotto come risultato una seriedi verdi oasi. Il meglio dellospettacolo naturale si godenell’Anantara resort. Siamonella fresca brezza di quota2000, con vista spettacolares u i c a n yo n s o t t o s t a n t i(www.jabal-akhdar.ananta-ra.com). Altezza e terreno fer-tile consentono la coltivazionedi rose raccolte a maggio e ver-migli alberi di melograno.

Il souq delle donneScendendo verso il mare, a

Sinaw, troviamo uno dei luo-

ghi più caratteristici del Sulta-nato. Il Souq di dromedari eovini, in particolare capre. Sitiene solo il giovedì mattinadall’alba alle 9. Un’esperienzaunica che da sola vale il viag-gio. I pochi turisti, senza di-sturbare le contrattazioni pos-sono aggirarsi tra i mercantiche comprano e vendono ani-mali. Siamo nel pieno di uncaravanserraglio, tra il frastuo-no di centinaia di uomini edonne beduine con le tipichemaschere coprivolto.

Un altro mercato, più picco-lo, è quello del mercoledì aIbra. Qui sono le donne a det-tare legge perché si trovanoper scambiare stoffe e oggettifatti a mano. In origine era ilgiorno della settimana in cuiarrivava il medico (ginecolo-go) per visitare le future mam-me. Ecco perché l’ingresso an-cora oggi è vietato agli uomini.La cittadina di Sur era uno deipassaggi per la via delle spe-zie. Famosa per la presenza deicantieri dove costruivano le

dhow. Oggi ne restano un pa-io, visitabili. Parliamo delle ti-piche imbarcazioni usate neisecoli per navigare sul mareArabico. Gli omaniti si sposta-vano da Zanzibar alle coste in-diane. Per vendere sale e in-censo all’andata e riempire idhow di spezie al ritorno.

A una cinquantina di chilo-metri da Sur si trova la riservanaturale di Ras al Jinz. Il regnodelle tartarughe. Visitabile tut-to l’anno al mattino presto e al-la sera. In particolare tra ago-sto e novembre è il periodo incui depongono le uova. Si dor-me nel campo di ecotende inriva al mare, con 80 euro a not-te (www.rasaljinz-turtlereser-ve.com). Per il volo Oman Aircollega Milano e Roma a Ma-scate con un giornaliero di 6-7ore (da 600 euro). Ricordateche all’immigrazione vannopagati 46 euro per il visto d’in-gresso www.omantouri-sm.gov.om.

Umberto Torelli© RIPRODUZIONE RISERVATA

OmanIn viaggio tra montagne e oasi, sulla via delle spezie

1,3 milionidi abitanti.La Royal OperaHouse è direttadall’italiano Umberto Fanni.Si dorme al Shangri-Lanella baia di Al Jissah

Sul percorso villaggi omaniti con case di fango.A quota 2.000 si trovail resort Anantara con vistamozzafiato sul canyon

Ogni giovedì dall’alba alle 9 si tiene il mercato di dromedari e ovini.Le donne beduine portano le tipiche maschere coprivolto

Nella gola di Wadi Bani scavata nei canyon,si fa il bagno.Il mercoledìapre il mercatodelle donne,vietato agli uomini

Sulla «via delle spezie»famoso per la costruzionedei dhow. A Sud la riservadi Ras al Jinz è il regnodelle tartarughe

Gli Aflaj, il sistemadi irrigazione a canaliportano acqua ai villaggi,per la coltivazione a terrazze.I più antichi risalgonoal VI secolo

MASCATE1

GREEN MOUNTAIN

2

MISFAT3

SINAW4

IBRA5 6

EmiratiArabi

ArabiaSaudita

Yemen

OMAN

MascateSur

Sandra Franchino

SUR

Ramadan

In Oman fino al 24 giugno c’è il Ramadan. Corrisponde al 9° mese dell’annonel calendario lunare musulmano, in cui Maometto ricevette la rivelazionedel Corano. Si digiuna da alba a tramonto

Per i turisti è buona norma astenersi da mangiaree bere in pubblico. Da non perdere la sera gli Iftar, i suntuosi buffet a cui è possibile partecipare

Rose e melograniA maggio la raccolta delle rose, coltivate sulle montagne con i melograni

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