Percorso Didattico di Matematica

Classe Terza Ins. Mugnaini Paola

Questa è la mia storia letta ai bambini e sulla quale abbiamo lavorato.

Capitolo primo

Visita alla città di Firenze

IN UN PAESINO DAL NOME SCONOSCIUTO, VIVEVA UNA BAMBINA CHIAMATA MINU’, CHE AVEVA UN ASPETTO ALQUANTO BUFFO. PORTAVA PER CAPPELLO UN’ ENORME GHIANDA E UN VESTITO TUTTO FATTO DI FOGLIE. LA SUA MANO SINISTRA SORREGGEVA UNO SCOIATTOLO, MENTRE IN QUELLA DESTRA TENEVA QUATTRO PICCOLE GHIANDE UNITE INSIEME DA UNA CORDICELLA.

QUANTI ANNI POTEVA AVERE QUESTA BAMBINA?

▲INDOVINA INDOVINELLO!

La cifra delle unità è un numero che da solo non vale niente.

La cifra delle decine è minore di 2 e maggiore di 0.

MINU’ AVEVA ….. ANNI.

EH, SI BAMBINI, LA NOSTRA AMICA AVEVA DIECI ANNI. MA NON ERA UNA BAMBINA COME VOI NE CONOSCETE TANTE, INFATTI ERA ALTA SOLO 16 CENTIMETRI. TROPPO PICCOLA PER LA SUA ETA’!

AVEVA UNA GRAN PAURA QUANDO INCONTRAVA CANI, GATTI, UCCELLI ED ALTRI ANIMALI; INIZIAVA COSI’ SUBITO UNA FOLLE CORSA PER CERCARE VELOCEMENTE UN NASCONDIGLIO.

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UNA VOLTA ALL’ETA’ DI SEI ANNI, PER SFUGGIRE A UN GATTO SI RIFUGIO’ DENTRO UN CARTONE DEL LATTE TROVATO IN TERRA. IL GATTO NON L’AVEVA VISTA PERCHE’ LA PICCOLA ERA STATA MOLTO FURBA, MA L’ANIMALE ATTRATTO DALL’ULTIMA GOCCIA RIMASTA AL SUO INTERNO SI MISE A LECCARLO, FACENDO IL BAGNO COMPLETO A MINU’.

UN’ALTRA VOLTA INVECE, QUANDO AVEVA OTTO ANNI STAVA ALLEGRAMENTE MANGIANDO UN PANINO CON LA MORTADELLA, QUANDO UN MERLO LE SI FIONDO’ SOPRA. MINU’ NON VOLEVA LASCIARE IL PANINO E FU COSI’ CHE L’UCCELLO LA PRESE SOTTO LE BRACCIA E LA SOLLEVO’ PER ARIA. LA BAMBINA VIDE IL SUO PAESE DALL’ALTO; OSSERVO’ TETTI, FIUMI, CAMPI COLTIVATI! COM’ ERA DIVERSO IL PAESAGGIO VIA VIA CHE IL MERLO VOLAVA SEMPRE PIU’ IN ALTO NEL CIELO!

“HO PAURA, RIPORTAMI GIU’” GRIDAVA MINU’! “PROMETTO CHE TI DARO’ TUTTO IL MIO PANINO! E SE NON TI BASTA TE NE PORTERO’ ANCHE UN ALTRO!” QUELLA SI’ CHE FU UN’ ESPERIENZA DA BRIVIDO!

FU COSI’ CHE AL COMPIMENTO DEL SUO DECIMO ANNO DI VITA, RICEVETTE DALLA NONNA UN REGALO: UNA CORDICELLA CON APPESE QUATTRO GHIANDE.

“TIENI, ORMAI STAI DIVENTANDO GRANDE ED E’ GIUSTO CHE QUESTA ADESSO LA DIA A TE” DISSE LA NONNA! “TI HO CRESCIUTA IN QUESTO PAESE SPERDUTO, DOVE LE PERSONE SONO ALTE POCO PIU’ DI UN SOLDO DI CACIO, MA E’ GIUSTO CHE TU SAPPIA CHE ESISTE ANCHE UN ALTRO MONDO DOVE I BAMBINI DELLA TUA STESSA ETA’ SONO ALTI CIRCA 1,60!

TE GRAZIE A QUESTA CORDICELLA DIVENTERAI GRANDE COME LORO TUTTE LE VOLTE CHE LA MUOVERAI E RITORNERAI PICCOLA SCUOTENDOLA DI NUOVO. ORMAI IO QUESTO POTERE L’HO ACQUISITO SEMPLICEMENTE SCHIOCCANDO LE DITA, PER QUESTO TI DONO QUESTO OGGETTO! INSIEME ADESSO PARTIREMO ALLA SCOPERTA DELLA NOSTRA REGIONE: LA TOSCANA, CHE TE PICCOLA NON CONOSCI QUASI PER NIENTE. RIMARRAI AFFASCINATA DALLE BELLEZZE DEL TERRITORIO, FARAI NUOVE AMICIZIE, AIUTERAI LE PERSONE CHE HANNO BISOGNO, CONOSCERAI PARENTI CHE NON HAI MAI INCONTRATO … VEDRAI CI DIVERTIREMO MOLTO!”

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MINU’ RIMASE UN PO’ SCONCERTATA DI CIO’ CHE LE AVEVA DETTO LA NONNA, OGNI POCO PROVAVA A DIVENTARE GRANDE E POI DI NUOVO PICCOLA.

FU COSI’ CHE INSIEME PARTIRONO E LA LORO PRIMA TAPPA FU NELLA CITTA’ DI FIRENZE.

MINU’ NATURALMENTE SI ERA CAMBIATA D’ABITO, AVEVA ACQUISTATO UNA MACCHINA FOTOGRAFICA E UNA MAPPA DELLA CITTA’ PER ORIENTARSI NELLE STRADE DEL CENTRO. ARRIVATE ALLA STAZIONE DI SANTA MARIA NOVELLA, RIMASE SUBITO STUPITA DALLE MACCHINE CHE C’ERANO, DAL RUMORE AL QUALE NON ERA ABITUATA E DALLA QUANTITA’ DI PERSONE.

A FIRENZE NONNA E NIPOTE, VISITARONO TANTI MONUMENTI: IL CAMPANILE DI GIOTTO, LA CUPOLA DEL BRUNELLESCHI, PALAZZO VECCHIO E TANTI MUSEI.

“QUANTI MONUMENTI E CHE BEI NEGOZI DI LUSSO” DISSE MINU’!

▲ STOP! RISOLVI

1) IL CAMPANILE DI GIOTTO E’ ALTO 84 METRI, LA CUPOLA DEL BRUNELLESCHI 90. DI QUANTI METRI E’ PIU’ ALTA LA CUPOLA?

2) NONNA E NIPOTE DECISERO DI SALIRE FINO IN CIMA: FECERO 414 SCALINI PER ARRIVARE SUL CAMPANILE, POI ANCORA 463 PER LA CUPOLA. ERANO IN 2. QUANTI SCALINI SALIRONO COMPLESSIVAMENTE NONNA E NIPOTE?

LA NONNA DECISE POI DI ANDARE CON MINU’ A TROVARE I SUOI ZII ORMAI MOLTO ANZIANI CHE POSSEDEVANO UN RISTORANTE IN CENTRO “LORENZO DEI MEDICI”.

“IL MIO STOMACO BRONTOLA, E’ ORA DI MANGIARE QUALCOSA,” ESCLAMO’ MINU’! GLI ZII ACCOLSERO CON GIOIA NONNA E NIPOTE, OFFRIRONO PAPPA AL POMODORO E BISTECCA AL SANGUE. FELICI E SAZIE TRASCORSERO LI’ PURE LA NOTTE.

DI PRIMA MATTINA SI ALZARONO E PER RINGRAZIARE DELL’OSPITALITA’ VOLLERO TUTTO IL GIORNO RENDERSI UTILI NEL RISTORANTE.

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▲ SEGNA CON UNA X LA DOMANDA ADATTA. RISOLVI POI IL PROBLEMA B E C (del C fai anche l’illustrazione).

A. LA NONNA STA RIORDINANDO 120 BICCHIERI SULLE MENSOLE. MINU’ LA CHIAMA E LA NONNA GIRANDOSI ALL’IMPROVVISO, FA CADERE E ROMPE 33 BICCHIERI.

- QUANTI SONO I BICCHIERI DA VINO E QUELLI DA ACQUA?

- QUANTI BICCHIERI RIMANGONO INTERI?

- QUANTI BICCHIERI METTERA’ SU OGNI MENSOLA?

B. NELLA SALA DEL RISTORANTE CI SONO 24 TAVOLI, DI CUI 3 SONO ROTONDI. INTORNO A OGNI TAVOLO MINU’ DEVE METTERE 4 SEDIE.

- QUANTE PERSONE SONO SEDUTE AI TAVOLI?

- QUANTE SONO LE SEDIE IN TUTTO?

- QUANTI SONO I TAVOLI ROTONDI?

C. MINU’ STA APPARECCHIANDO ALCUNI TAVOLI. SUL SUO CARRELLO CI SONO 36 POSATE. NE METTERA’ 3 INTORNO A OGNI PIATTO.

- QUANTE POSATE AVANZANO?

- QUANTI TAVOLI HA GIA’ APPARECCHIATO MINU’?

- PER QUANTI POSTI BASTANO LE POSATE CHE HA MINU’ SUL CARRELLO?

D. MINU’E LA NONNA AIUTANO NEL RISTORANTE A LAVARE I PIATTI. LA NONNA LAVA 370 PIATTI PIANI, 427 PIATTI FONDI MENTRE MINU’ 31 BICCHIERI.

- QUANTI PIATTI CI SONO NEL RISTORANTE?

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- QUANTO TEMPO HANNO IMPIEGATO NONNA E NIPOTE PER LAVARE LE STOVIGLIE?

- QUANTE STOVIGLIE HANNO LAVATO COMPLESSIVAMENTE NONNA E NIPOTE?

IL GIORNO DOPO GLI ZII E LA NONNA DECISERO DI PORTARE MINU’ A VISITARE GLI UFFIZI.

“SAI PICCOLA E’ UNO DEI MUSEI PIU’ FAMOSI DEL MONDO, QUI POTRAI VEDERE DIPINTI, STATUE, GIOIELLI”! “CHE BELLO, NON HO MAI VISITATO UN MUSEO…”! DISSE MINU’.

▲ ATTENZIONE!

GLI ZII, NONNA E NIPOTE ANDARONO INSIEME A VISITARE GLI UFFIZI.

IL COSTO DEL BIGLIETTO E’ 7 EURO A PERSONA. LA BAMBINA NON PAGA. QUANTI SOLDI SPENDERANNO IN TUTTO? ………………

PAGA TUTTI GLI INGRESSI LA ZIA CON UNA BANCONOTA DA 50 EURO, QUANTO AVRA’ DI RESTO? ………………..

Capitolo secondo

Tra le colline del Chianti

TRASCORSERO VELOCI I GIORNI A FIRENZE, TRA VISITE AI MONUMENTI E AI NEGOZI, PER CERCARE QUALCHE RICORDINO DA COMPRARE.

A MALINCUORE NONNA E NIPOTE, DOPO AVER RINGRAZIATO E SALUTATO GLI ZII, PARTIRONO PER VISITARE LE COLLINE DEL CHIANTI. PER RISPARMIARE QUALCHE SOLDO DECISERO PER IL VIAGGIO DI FARSI PICCOLE. LO SCOCCO DELLE DITA FECE DIVENTARE SUBITO PICCINA LA NONNA, MENTRE MINU’ INIZIAVA A MUOVERE LE SUE GHIANDE LENTAMENTE.

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“ECCOMI NONNA, PRONTA! ORA POTREMO SALTARE DENTRO UNA BORSA O INFILARCI NELLO ZAINO DI QUALCUNO E FARE IL VIAGGIO FINO A DESTINAZIONE!”

DALLA STAZIONE PRESERO IN CORSA LA SITA DIRETTA A GREVE IN CHIANTI. RIUSCIRONO A INFILARE DENTRO UN BORSONE, PERCHE’ LA CERNIERA ERA RIMASTA UN PO’ APERTA A CAUSA DELLA SBADATAGGINE DEL RAGAZZO IN GITA CON AMICI. AIUTANDOSI SI FECERO SPAZIO TRA PANTALONCINI, MAGLIETTE, MUTANDE E CALZINI.

QUANDO MISERO IL CAPINO FUORI DAL BORSONE (APPOGGIATO ACCANTO AL FINESTRINO), LA SITA STAVA PERCORRENDO VIALE GIANNOTTI ARRIVANDO PROPRIO DI FRONTE ALLA SCUOLA VILLANI. MINU’ FU SUBITO ATTRATTA DALLA MOLTITUDINE DI PERSONE, QUANDO VIDE TANTI BAMBINI USCIRE CON LE LORO MAESTRE.

IL VIAGGIO PROSEGUI’ VERSO LA CAMPAGNA E LA PICCOLA SI RESE CONTO COME IL PAESAGGIO CAMBIASSE.

LE CASE INIZIAVANO A ESSERE SEMPRE PIU’ RADE, TROVANDOSI IN PREVALENZA IN DEI PICCOLI PAESINI, MENTRE LA VEGETAZIONE ERA OVUNQUE. SI SUSSEGUIVANO CAMPI COLTIVATI CON TANTI ALBERI DA FRUTTO: MELI, PERI, SUSINI, PESCHI, ALTERNATI DA ULIVETI E FILARI DI VITI.

MINU’ OSSERVAVA MERAVIGLIATA BOSCHI DI QUERCE, FAGGI, CASTAGNI. A UN CERTO PUNTO VIDE UNO SCOIATTOLO FARE CAPOLINO DA UNA GRANDE QUERCIA. VARIA ERA ANCHE LA MACCHIA DEL SOTTOBOSCO FATTA DA ROVI, FELCI E PUNGITOPI. D’IMPROVVISO LA SITA FECE UNA BRUSCA FRENATA.

MINU’ E LA NONNA SI RITROVARONO CON IL BORSONE CATAPULTATE A TERRA: “ACCIDENTI, CHE SUCCEDE NONNA”?

IL PROPRIETARIO DEL BORSONE LO RIALZO’ SUBITO, RIMETTENDOLO SUL SEDILE. LA VOCE DELL’AUTISTA SI FECE SENTIRE: “NON VI PREOCCUPATE, NIENTE DI GRAVE, C’ERANO SOLTANTO 4 FAGIANI IN MEZZO ALLA STRADA”.

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▲ ATTENZIONE!

1) SOTTOLINEA DI ROSSO LA FLORA E DI VERDE LA FAUNA CHE INCONTRANO MINU’ E LA NONNA.

2) DISEGNA UN FAGIANO, SCRIVI SE E’ UN VERTEBRATO O NO E A QUALE GRUPPO APPARTIENE.

DOPO LO SPAVENTO, NEL GIRO DI POCHI MINUTI LA SITA ARRIVO’ A GREVE E MENTRE NONNA E NIPOTE SI STAVANO CERVELLANDO PER TROVARE UN MODO PER SCENDERE DAL MEZZO, VIDERO CHE IL RAGAZZO SI ALZAVA, PER USCIRE ANCHE LUI. UNA VOLTA A TERRA SI NASCOSERO IN UN VICOLO NEI PRESSI DELLA FERMATA, PER TORNARE GRANDI.

CHE TRISTEZZA FU PER MINU’ QUANDO SCOPRI’ CHE LA SUA CORDICELLA NON ERA PIU’ APPESA AL BRACCIO. DOVE POTEVA AVERLA PERSA? QUESTO FU PER LA PICCOLA UN GRANDE PROBLEMA DA RISOLVERE.

▲ ATTENZIONE!

SECONDO TE DOVE POTEVA AVER PERSO LA CORDICELLA MINU’?

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COME POTEVA FARE A RITROVARLA?

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LA NONNA NON SI PERSE D’ANIMO E UNA VOLTA GRANDE PRESE MINU’ DENTRO IL TASCHINO DELLA CAMICIA E TORNO’ VERSO LA

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FERMATA DELLA SITA. IL PULLMAN ERA SEMPRE IN SOSTA, MA PRONTO PER RIPARTIRE. ALLORA LA NONNA DISSE ALL’AUTISTA: “ASPETTI, HO PERSO QUALCOSA, MI FACCIA CONTROLLARE”. GUARDO’ FRETTOLOSAMENTE, MA DELLA CORDICELLA NESSUNA TRACCIA. MINU’ ERA SEMPRE PIU’ DISPERATA. ALLORA LA NONNA LE DISSE: “NEL TRAGITTO DAL VICOLO AL PULLMAN ABBIAMO GIA’ VISTO, NELLA SITA NON C’E’, QUINDI PUO’ ESSERE SOLO NEL BORSONE DEL RAGAZZO”.

LE LACRIME INIZIARONO A SCENDERE DAL VISO DI MINU’. LA NONNA INIZIO’ UNA FOLLE CORSA VERSO IL CENTRO DEL PAESE PER VEDERE SE RITROVAVA IL GRUPPO DI RAGAZZI. INIZIALMENTE INVANE FURONO LE LORO RICERCHE, MA POI VIDERO LA COMITIVA DENTRO UNA ENOTECA A GUSTARSI ALLEGRAMENTE IL VINO DEL CHIANTI ACCOMPAGNATO DA SALUMI TOSCANI. LA NONNA FU COSTRETTA A ORDINARE UN BICCHIERE DI VINO PER PERMETTERE A MINU’ DI RIENTRARE DENTRO IL BORSONE E CERCARE LA CORDICELLA. L’HO TROVATA ESCLAMO’ E IN UN BATTER D’OCCHIO DIVENTO’ GRANDE. MINU’ ERA TORNATA L’ALLEGRA BAMBINA DI SEMPRE. ORA NON RIMANEVA ALTRO CHE CERCARE UN ALLOGGIO PER LA NOTTE.

▲ ATTENZIONE!

INVENTA IL TESTO DI UN PROBLEMA AMBIENTATO DENTRO L’ENOTECA CHE SI RISOLVA CON LA DIVISIONE (DOVE I NUMERI SONO 138 E 6).

NONNA E NIPOTE ANDARONO ALL’UFFICIO DEL TURISMO NEL CENTRO DEL PAESE E RIUSCIRONO A TROVARE UN ALLOGGIO.

SCELSERO LA SOLUZIONE DELL’AGRITURISMO PER TRASCORRERE DEI GIORNI A CONTATTO CON LA NATURA IN UN PAESINO NEI PRESSI DI LAMOLE. QUANDO ARRIVARONO ALLA STRUTTURA, A DARLE IL BENVENUTO C’ERA IL PROPRIETARIO, CON SUA MOGLIE. ERA GIA’ TARDI, COSI’ MINU’ E LA NONNA

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DOPO UNA GUSTOSA CENA SE NE ANDARONO A LETTO PER RIPOSARSI VISTA LA GIORNATA IMPEGNATIVA.

AL MATTINO LA SVEGLIA FU FATTA DAL GALLO E DAI RUMORI DELLA VITA DI CAMPAGNA.

DOPO UNA BELLA COLAZIONE MINU’ E LA NONNA FURONO PRONTE PER VISITARE LA STRUTTURA; VIDERO TANTI ANIMALI: MUCCHE, PECORE, MAIALI, GALLINE, CAVALLI, ECC ECC…

▲ ATTENZIONE!

UNISCI CON UNA FRECCIA I NOMI DEGLI ANIMALI CHE INCONTRA MINU’ CON IL VERSO CHE FANNO.

CAVALLO RAGLIARE

MAIALE MUGGIRE

CAPRA TUBARE

ASINO SQUITTIRE

PICCIONE CHIOCCIARE

CONIGLIO BELARE

PULCINO NITRIRE

TACCHINO GRUGNIRE

BUE GLOGLOTTARE

GALLINA PIGOLARE

PARTIRONO INSIEME AD ALTRI TURISTI PER VEDERE COME SI FACEVA LA VENDEMMIA. LUNGO IL PERCORSO PER ARRIVARE AI VIGNETI, MINU’ RIMASE COLPITA DAI MOLTI TERRAZZAMENTI.

ARRIVATI VIDERO MOLTE PERSONE PRONTE PER FARE LA VENDEMMIA; ERANO TUTTE EQUIPAGGIATE CON FORBICI E PANIERI. IL CAPOSQUADRA INIZIO’ A IMPARTIRE GLI ORDINI: C’ERA CHI VENDEMMIAVA E CHI INVECE ERA ADDETTO A

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SVUOTARE I PANIERI PIENI NEL CARRELLO DEL TRATTORE. DOPO CHE MINU’, LA NONNA E GLI ALTRI TURISTI VIDERO COME SI FACEVA, FURONO INVITATE ANCHE LORO CON FORBICI E PANIERI A INIZIARE LA RACCOLTA.

CHE ESPERIENZA FANTASTICA FU PER LA BAMBINA!

▲ ATTENZIONE!

RISOLVI QUESTO PROBLEMA

IN UN FILARE A RACCOGLIERE L’UVA CI SONO 4 PERSONE.

I FILARI SONO 29.

QUANTE PERSONE CI SONO IN TUTTO A VENDEMMIARE?

PRIMA DI PRANZO, 34 VANNO VIA.

QUANTE PERSONE RIMANGONO?

LA SERA STANCHE DEL LAVORO, LA NONNA E MINU’ ANDARONO A LETTO, SUBITO DOPO CENA. MINU’ APPENA ARRIVO’ IN CAMERA SI FECE UNA DOCCIA; AVEVA LE MANI TUTTE APPICCICOSE D’ UVA E I CAPELLI ARRUFFATI! LA NONNA INVECE, ERA TALMENTE STANCA CHE SI BUTTO’ UN ATTIMO SUL LETTO E SI RISVEGLIO’ DIRETTAMENTE IL GIORNO DOPO!

LA MATTINA UNA GENUINA MARMELLATA, UNA CROSTATA DI FRUTTA E UN BICCHIERE DI LATTE FRESCO LE RIMISE SUBITO IN FORMA.

IL PROPRIETARIO DELL’AGRITURISMO, IL SIGNOR GASTONE PROPOSE UNA PASSEGGIATA A CAVALLO PER VEDERE GLI ULIVI CHE POSSEDEVA. SPIEGO’ ALLA BAMBINA COME AVVIENE LA RACCOLTA DELLE OLIVE E I VARI PASSAGGI PER ARRIVARE AD AVERE L’OLIO. MINU’ CHE NON ERA MAI MONTATA SU UN CAVALLO, AVEVA UN PO’ DI PAURA, PER QUESTO STAVA BEN

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AGGRAPPATA AL COLLO DELLA NONNA, SOPRATTUTTO QUANDO L’ANIMALE VIDE DELLA FRESCA ERBETTA E INIZIO’ A GALOPPARE. MENO MALE C’ERA GASTONE, PRONTO A RICHIAMARE IL CAVALLO, CHE NEL GIRO DI POCO TEMPO RIPRESE LA SUA TRANQUILLA ANDATURA.

GASTONE DISSE A MINU’ CHE GIU’ ALL’AGRITURISMO CI SAREBBE STATA UNA SORPRESA. LA PICCOLA NON SAPEVA DI COSA STESSE PARLANDO E NON STAVA PIU’ NELLA PELLE…

COSA L’ATTENDEVA? IL TELEFONINO DI GASTONE INCOMINCIO’ A SQUILLARE: CHICCHIRICHI’, COCCODE’…PRONTO? “SI ARRIVO SUBITO” RISPOSE!

ANDARONO TUTTI VELOCEMENTE ALLE SCUDERIE, DOVE C’ERANO TANTI CAVALLI! QUANDO GASTONE SI FERMO’ A UN BOX, LA BAMBINA VIDE UNA CAVALLA DISTESA PER TERRA, CON ACCANTO IL SUO PICCOLINO APPENA NATO! MINU’ ERA MOLTO CONTENTA E SI MISE AD ACCAREZZARLO. POI CORSE VELOCEMENTE IN CAMERA A PRENDERE LA MACCHINA FOTOGRAFICA E GLI SCATTO’ TANTE FOTO. GASTONE DISSE CHE IL GIORNO DOPO AVREBBE INIZIATO A FARE UN RECINTO PER IL PONY E VISTO L’ENTUSIASMO DI MINU’ LE PROPOSE D’AIUTARLO.

▲ ATTENZIONE!

UN PROBLEMA DI CHIODI…!

TI PIACCIONO I TRANELLI? ALLORA LEGGI ATTENTAMENTE E RISOLVI.

MINU’ E LA NONNA VOGLIONO AIUTARE A COSTRUIRE UN RECINTO PER IL PONY APPENA NATO. DECIDONO DI ANDARE IN

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UN NEGOZIO DI FERRAMENTA A GREVE PER ACQUISTARE DEI CHIODI. MINU’ COMPRA 3 SACCHETTI DI CHIODI LUNGHI: OGNI SACCHETTO CONTIENE 15 CHIODI. LA NONNA COMPRA 4 SACCHETTI DI CHIODI CORTI: OGNI SACCHETTO CONTIENE 17 CHIODI.

QUANTI CHIODI COMPRA MINU’?...............................................................

QUANTI CHIODI COMPRA LA NONNA?...................................................

QUANTI SACCHETTI COMPRANO INSIEME?............................................

▲ ATTENZIONE!

RISOLVI QUESTO PROBLEMA

NELL’INCUBATRICE DELL’AGRITURISMO CI SONO 16 RIPIANI, SU OGNUNO DEI QUALI SI POSSONO DISPORRE 45 UOVA.

QUANTE UOVA CI SONO IN TUTTO?

TUTTE LE UOVA VENGONO PORTATE DALLA NONNA, MA DURANTE IL VIAGGIO LEI INCIAMPA E 32 LE ROMPE.

QUANTE UOVA VERRANNO QUINDI MESSE NELL’INCUBATRICE?

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▲ ATTENZIONE!

CON UN PENNARELLO RIPASSA IL PERIMETRO DI QUESTI EDIFICI E COMPLETA LA TABELLA IN FONDO ALLA PAGINA.

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Capitolo terzo

Minu’ in montagna

MINU’ SI DIVERTI’ MOLTO AD OCCUPARSI DEGLI ANIMALI: LA

MATTINA ANDAVA NEL POLLAIO E PRENDEVA LE UOVA CHE

PORTAVA IN CUCINA ALL’AGRITURISMO, ANDAVA A MUNGERE

LE MUCCHE (COME LE AVEVA DETTO DI FARE GASTONE), POI

PASSAVA GRAN PARTE DEL SUO TEMPO AD ACCUDIRE E A

GIOCARE CON IL PONY.

MINU’ NON VOLEVA SEPARARSI DA QUELLO SPLENDIDO

PAESAGGIO, DOVE POTEVA CORRERE SPENSIERATA E FARE LA

VITA DI CAMPAGNA; MA PASSATA UNA SETTIMANA, LA NONNA

LE DISSE DI PREPARARSI PERCHE’ IL GIORNO DOPO SAREBBERO

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RIPARTITE PER UNA NUOVA TAPPA: ANDARE IN MONTAGNA A

VEDERE LA SORGENTE DEL FIUME ARNO.

▲ ATTENZIONE!

COMPLETA IL CRUCIVERBA CON PAROLE RELATIVE ALLA MONTAGNA.

“COS’E’ NONNA UNA SORGENTE? SONO CURIOSA, DOVE

VIVEVAMO NOI, NON C’ERANO… CARA MINU’ IL PUNTO DOVE

NASCE UN FIUME SI CHIAMA SORGENTE, MENTRE QUELLO IN CUI

SFOCIA NEL MARE FOCE. LA CITTA’ DI FIRENZE, DA NOI VISITATA

E’ BAGNATA DAL FIUME ARNO, CHE NASCE SUL MONTE

FALTERONA E NOI CAMMINEREMO PER ARRIVARE FIN LASSU’ A

CIRCA 1650 METRI DI ALTITUDINE.

ANDREMO NELLA ZONA DEL CASENTINO E ALLOGGEREMO

ALL’ALBERGO FALTERONA. STAREMO LI’ QUALCHE GIORNO E

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POI… FINIREMO LA NOSTRA VACANZA IN TOSCANA, ANDANDO…

MA NON TI VOGLIO ANTICIPARE NIENTE MIA CARA…”

SALUTATI TUTTI GLI ANIMALI DELL’AGRITURISMO E I

PROPRIETARI, LA NONNA E MINU’ PARTIRONO CON LA SITA PER

TORNARE A FIRENZE, PER POI PRENDERE QUELLA DIRETTA NEL

CASENTINO.

QUESTA VOLTA PAGARONO IL BIGLIETTO PERCHE’ DOPO LA

BRUTTA AVVENTURA NON VOLEVANO RISCHIARE DI FARSI

SCOPRIRE E POI MINU’ VOLEVA VEDERE ATTENTAMENTE IL

PAESAGGIO. LA SITA LE FECE SCENDERE PROPRIO A STIA.

L’ALBERGO ERA VICINO ALLA FERMATA E CHIEDENDO QUALCHE

INFORMAZIONE IN POCHI MINUTI ARRIVARONO A DESTINAZIONE.

LA SIGNORA ALLA RECEPTION, DISSE CHE COSA POTEVANO

VISITARE NELLA ZONA E PROPOSE ALLA NONNA DI NOLEGGIARE

UNA MACCHINA PER SPRECARE MENO TEMPO, INVECE DI

ASPETTARE PER OGNI SPOSTAMENTO SEMPRE LA SITA.

MINU’ CHE ERA PARTITA DA GREVE CON UNA MAGLIETTA A

MANICHE CORTE, SI RESE CONTO COME IL CLIMA NON FOSSE PIU’

LO STESSO: IN FRETTA TIRO’ FUORI SUBITO DAL TROLLEY UNA

FELPA E SE LA MISE.

PIETRO, IL FIGLIO DELLA SIGNORA DELLA RECEPTION

DELL’ALBERGO, LE ACCOMPAGNO’ A NOLEGGIARE UNA

MACCHINA. LA NONNA CHE NON GUIDAVA ORMAI DA ANNI, SI

FECE CORAGGIO E SCELSE UNA PANDA 4X4 IN MANIERA CHE, CON

LE SUE RUOTE MOTRICI, POTEVA ANDARE ANCHE NEI BOSCHI E

PER I CAMPI.

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PIETRO ERA UN BAMBINO POCO PIU’ GRANDE DI MINU’ E BEN

PRESTO TRA I DUE NACQUE UNA GRANDE AMICIZIA. DI

POMERIGGIO, QUANDO TORNAVA DA SCUOLA IL BAMBINO

PASSAVA TUTTO IL TEMPO A DIVERTIRSI CON LEI.

LE RACCONTO’ CHE VIVEVA SOLO CON LA MAMMA VICINO

ALL’ALBERGO, PERCHE’ IL BABBO SI ERA TRASFERITO A

LAVORARE IN CITTA’ E VENIVA A TROVARLO IL FINE SETTIMANA.

POSSEDEVA UN PODERE CON TANTI ALBERI DI MELI, UNA STALLA

CON TANTISSIME MUCCHE E UNA GRANDE CASA CON DENTRO UN

BEL CAMINO.

PIETRO INIZIO’ A PARLARE CON LA PICCOLA: “CERTO, LA VITA DI

MONTAGNA MI PIACE MOLTO, SOPRATTUTTO PERCHE’ CI SONO

POCHE MACCHINE, RESPIRO ARIA PULITA, POSSO GIOCARE

ALLEGRAMENTE E SENZA TANTI PERICOLI COME IN CITTA’. MA

SE VOGLIO COMPRARMI QUALCOSA, LA MIA MAMMA DEVE

SEMPRE PRENDERE LA MACCHINA, PERCHE’ A PIEDI NON POSSO

RAGGIUNGERE NEMMENO UN NEGOZIO... DI AMICI NE HO POCHI E

ABITANO TUTTI LONTANO; IN CLASSE SIAMO SOLO DIECI

BAMBINI E QUANDO IN INVERNO FA MOLTO FREDDO E NEVICA

TANTO, LA SCUOLA CHIUDE ANCHE PER UNA INTERA

SETTIMANA….. QUANDO TORNO DA SCUOLA, DI SOLITO VADO A

CERCARE L’ERBA PER IL BESTIAME SE IL TEMPO LO PERMETTE, A

TAGLIARE LA LEGNA PER ACCENDERE IL FUOCO NELL’INVERNO,

A RACCOGLIERE LE MELE PER POI VENDERLE.

MA SCUSAMI HO PARLATO SEMPRE IO, MA TE DA DOVE VIENI?”

“IO VENGO DA… UN POSTO MAGICO MOLTO LONTANO DA QUI…!

VIVO CON LA NONNA PERCHE’ I MIEI GENITORI SONO MORTI DA

PICCOLA IN UN INCIDENTE. STO FACENDO UN VIAGGIO PER LA 17

TOSCANA E FINO AD ORA HO VISITATO LA CITTA’ DI FIRENZE E LE

COLLINE DEL CHIANTI”.

PIETRO L’ASCOLTO’ CON ATTENZIONE. “UN POSTO MAGICO, MA

HO CAPITO BENE? MAGICO PERCHE’?” E SI FECE UNA BELLA

RISATA.

MINU’ GLI DISSE CHE PER IL MOMENTO NON DOVEVA FARE

ALTRE DOMANDE MA CHE FORSE GLI AVREBBE DETTO TUTTO

PRIMA DELLA SUA PARTENZA. IL BAMBINO LE CHIESE DI

AIUTARLO A FARE DEI LAVORI CHE DOVEVA SVOLGERE PRIMA

DELL’ARRIVO DELLA MADRE.

▲ ATTENZIONE!

SEGNA CON UNA X IL TESTO ADATTO ALLA DOMANDA.

A. QUANTE MELE IN TUTTO?

- PIETRO HA RACCOLTO LE MELE E HA RIEMPITO 4 CASSETTE DA

12 MELE CIASCUNA.

- MINU’ HA RACCOLTO 84 MELE E LE HA MESSE IN 7 CASSETTE.

B. QUANTI PEZZI DI LEGNO IN OGNI MUCCHIO?

- MINU’ E PIETRO HANNO TAGLIATO 56 PEZZI DI LEGNA E LI

HANNO SUDDIVISI IN PARTI UGUALI IN 4 CESTE.

- MINU’ E PIETRO AVEVANO A DISPOSIZIONE 56 PEZZI DI LEGNA

E NE HANNO UTILIZZATI 4 PER ACCENDERE IL FUOCO.

C. QUANTE MUCCHE CON IL MANTO MARRONE CI SONO IN PIU’

RISPETTO A QUELLE A MACCHIE?

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- NELLA STALLA CI SONO 52 MUCCHE. DI QUESTE 28 FANNO IL

LATTE, ALCUNE SONO MARRONI.

- NELLA STALLA CI SONO 31 MUCCHE CON IL MANTO MARRONE.

QUELLE CON IL MANTO A MACCHIE SONO 12.

D. QUANTI LITRI DI LATTE IN TUTTO?

- MINU’ HA FATTO IL FORMAGGIO UTILIZZANDO 12 DEI 37 LITRI

DI LATTE CHE AVEVA A DISPOSIZIONE.

- PIETRO HA MUNTO 4 MUCCHE. OGNUNA DI ESSE HA PRODOTTO

12 LITRI DI LATTE.

▲ ATTENZIONE!

SCRIVI LA DOMANDA ADATTA E FAI L’OPERAZIONE.

1) MINU’ E’ ALTA 1,50 CENTIMETRI, MENTRE PIETRO 1,65

CENTIMETRI.

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…………………………………………………………………

2) MINU’, LA NONNA E PIETRO PER IL MOMENTO HANNO

RACCOLTO 168 MELE. ORA LE VOGLIONO METTERE IN

NUMERO UGUALE IN 8 CASSETTE.

…………………………………………………………………

………………………………………………………………….

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3) IL GRUPPO DECIDE DI ACQUISTARE DELLE VANGHE PER

FARE DELLE COLTIVAZIONI. NE COMPRANO 7 E OGNI

VANGA COSTA EURO 6.

…………………………………………………………………

………………………………………………………………….

4) MINU’ DURANTE LE SUE AVVENTURE FA MOLTE

FOTOGRAFIE. IL PRIMO GIORNO NE FA 25, IL SECONDO 65,

MENTRE IL TERZO 50.

…………………………………………………………………

………………………………………………………………….

…………………………………………………………………

………………………………………………………………….

I GIORNI PASSATI NEL CASENTINO, FURONO PER MINU’

INDIMENTICABILI, SOPRATTUTTO QUANDO LA NONNA

PORTAVA LEI E PIETRO IN GIRO PER CAMPI E BOSCHETTI

CON LA MACCHINA A RACCOGLIERE MORE E LAMPONI.

VISITARONO INSIEME TANTI PAESINI E FECERO ESCURSIONI

SU PER LE MONTAGNE. UNA MATTINA LA NONNA E MINU’

PARTIRONO ALL’ALBA PER ANDARE A VEDERE LO ZOO DI

POPPI; VIDERO TANTI ANIMALI: AQUILE, STAMBECCHI,

MARMOTTE, ORSI E ANCHE DEI LUPI. IL POVERO PIETRO ERA

DOVUTO ANDARE A SCUOLA, MA RAGGIUNSE MINU’ NEL

POMERIGGIO QUANDO RIENTRO’ A STIA CON LA MACCHINA.

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“VIENI PIETRO, TI FACCIO VEDERE LE FOTO CHE HO FATTO

ALLO ZOO” DISSE MINU’.

MA QUANDO SI RESE CONTO CHE NON AVEVA PIU’ LA

MACCHINA FOTOGRAFICA, SI RICORDO’ CHE LE ERA

RIMASTA SUL MURO, VICINO ALLA GABBIA DEI LUPI.

“NONNA NONNA, COME FACCIAMO, HO DIMENTICATO LA

MACCHINA ALLO ZOO”.

“FORZA PICCOLA, MUOVIAMOCI, LO ZOO STARA’ PER

CHIUDERE, DOBBIAMO FARCELA OGGI, PERCHE’ DOMANI

PARTIREMO PRESTISSIMO…” PIETRO LE VOLLE

ACCOMPAGNARE E VISTO CHE CONOSCEVA BENE LA

STRADA INSEGNO’ ALLA NONNA DELLE TRAVERSE PER

RAGGIUNGERE PIU’ VELOCEMENTE LO ZOO. QUANDO

ARRIVARONO, PERO’ IL GIARDINO ZOOLOGICO ERA GIA’

CHIUSO. PIETRO ALLORA DISSE: “COME FACCIAMO ORA…!”

MA LA NONNA LO TRANQUILLIZZO’.

“CI PENSIAMO NOI, TU BASTA CHE ASPETTI IN MACCHINA”.

ARRIVATE AL CANCELLO, MINU’ E LA NONNA SI FECERO

PICCOLE, PER PASSARE ATTRAVERSO LE SBARRE.

PIETRO CURIOSO SU COME POTEVANO ENTRARE, VISTA

L’ALTEZZA DEL CANCELLO, SI MISE A CERCARLE. NON

VOLEVA CREDERE AI SUOI OCCHI, QUANDO VIDE

ALL’INTERNO DELLO ZOO, DUE FIGURE PICCOLINE CHE

CORREVANO COME PAZZE. SI PASSO’ UNA MANO SUGLI

OCCHI, PERCHE’ FORSE LA VISTA GLI SI ERA ANNEBBIATA.

“COM’E’ POSSIBILE? LORO COSI’ PICCOLE? FORSE AVRO’

21

VISTO MALE”… E TORNO’ IN FRETTA ALLA MACCHINA

MOLTO DUBBIOSO.

DOPO DIECI MINUTI ECCO MINU’ E LA NONNA CON LA

MACCHINA FOTOGRAFICA. “COME AVETE FATTO A ENTRARE

NELLO ZOO, HO VISTO CHE IL CANCELLO ERA CHIUSO”

ESCLAMO’ PIETRO.

MINU’ IMBARAZZATA RESTO’ IN SILENZIO, MENTRE LA

NONNA RISPOSE PRONTAMENTE: “ABBIAMO SALTATO UN

MURO VICINO AL CANCELLO!”

DURANTE IL VIAGGIO DI RITORNO, IL BAMBINO RIMASE IN

SILENZIO, RIPENSANDO A QUELLO CHE AVEVA VISTO E

ALLA RISPOSTA DELLA NONNA. LA SERA DOPOCENA, MINU’

ANDO’ A SALUTARE PIETRO, VISTO CHE L’INDOMANI

SAREBBERO PARTITE DI BUON ORA PER ANDARE ALLA

SORGENTE DELL’ARNO, MA LEI SI RESE CONTO COME LUI

FOSSE DIVERSO.

“CIAO PIETRO, SONO VENUTA A SALUTARTI, PERCHE’

DOMANI LA NONNA MI HA DETTO CHE PARTIREMO

DIRETTAMENTE DALLA SORGENTE DELL’ARNO PER UNA

NUOVA AVVENTURA, MA NON SO DOVE ANDREMO, PERCHE’

SARA’ UNA SORPRESA”.

“MA TE, SBAGLIO O MI DOVEVI RACCONTARE IL TUO

SEGRETO PRIMA DI PARTIRE?” MINU’ LE RISPOSE CHE NON

AVEVA SEGRETI E CHE FORSE UN GIORNO, SAREBBE

TORNATA A TROVARLO.

NELLA NOTTE, PIETRO’ RIPENSO’ A QUELLO CHE AVEVA

VISTO ALLO ZOO E NON VOLEVA CREDERCI. SI RICORDO’ DI 22

TANTI GIORNI FA QUANDO MINU’ GLI DISSE CHE VIVEVA IN

UN POSTO MAGICO. “ECCO, DISSE QUESTO E’ IL SUO

SEGRETO… DOMANI ALL’ALBA MI METTERO’ DENTRO LA

BAULIERA DELLA MACCHINA E SEGUIRO’ MINU’ FINO ALLA

SORGENTE DELL’ARNO. FORSE LI’, SCOPRIRO’ QUALCOSA…”

AL MATTINO, LA NONNA E MINU’ PARTIRONO CON LA

MACCHINA PER RAGGIUNGERE IL MONTE FALTERONA, NON

ACCORGENDOSI DELLA PRESENZA DI PIETRO. ARRIVATE AL

PARCHEGGIO, PRESERO LO ZAINO MUNITE DI PANINI E

BORRACCIA. COMINCIARONO A INCAMMINARSI LUNGO IL

SENTIERO, QUANDO DOPO UNA MEZZ’ ORETTA DI CAMMINO

MINU’ ERA GIA’ CON LA LINGUA DI FUORI. “NONNA, SONO

STANCA…TORNIAMO INDIETRO… NON CE LA FACCIO PIU’!”

FORZA MINU’ ORMAI SIAMO QUASI ARRIVATE…” INTANTO

PIETRO LE STAVA SEGUENDO NASCONDENDOSI DIETRO GLI

ALBERI DI FAGGIO.

ARRIVATE ALLA SORGENTE, SI RIPOSARONO, MANGIARONO

I PANINI E RIEMPIRONO LA BORRACCIA. FU COSI’ CHE LA

NONNA TIRO’ FUORI DALLO ZAINETTO UNA BARCHETTA

FATTA DI CARTA PLASTIFICATA. “ECCO MINU’, QUESTA E’

LA SORPRESA, ORA CI FAREMO PICCOLE, MONTEREMO

SULLA BARCHETTA E VIAGGEREMO FINO AD ARRIVARE AL

MARE”. MINU’ DISSE: “ CHE BELLO NONNA, PARTIAMO

SUBITO!”

FU COSI’ CHE IN UN BALLETTO DIVENTARONO DI NUOVO

PICCOLE; ALLORA PIETRO DOPO AVERLE VISTE, CORSE

VERSO DI LORO E INIZIO’ A URLARE: “ALLORA E’ VERO E’

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VERO, VI AVEVO GIA’ VISTO ALLO ZOO, PERCHE’ MINU’ NON

MI HAI VOLUTO DIRE NIENTE, CATTIVA?”

MINU’ CHE NEL FRATTEMPO ERA GIA’ SALITA SULLA

BARCHETTA DISSE: “CIAO PIETRO, SCUSAMI MA NON TI

POTEVO SVELARE IL MIO SEGRETO, MI RACCOMANDO NON

DIRLO A NESSUNO, TORNERO’ PRESTO A TROVARTI, UN

ABBRACCIO, SONO STATA BENE CON TE IN QUESTI

GIORNI…”

FU COSI’ CHE LA BARCHETTA PARTI’. DURANTE IL

PERCORSO LA NONNA E MINU’ VIDERO NUMEROSI PESCI:

TROTE, CARPE ANCHE DI GRANDI DIMENSIONI.

IL FIUME SCORREVA NEL SUO LETTO E IN CERTI PUNTI

MINU’ AVEVA MOLTA PAURA A CAUSA DELLA CORRENTE,

CHE FACEVA MUOVERE LA BARCHETTA MOLTO

VELOCEMENTE. MENO MALE LEI SI ERA MESSA I BRACCIOLI,

MENTRE LA NONNA LA CIAMBELLA! QUANDO

INCONTRAVANO L’ACQUA CHE PROVENIVA DAGLI

AFFLUENTI DELL’ARNO, SI FORMAVANO DELLE GRANDI

ONDE CHE FACEVANO FARE DEI BAGNI A TUTTE E DUE.

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▲ ATTENZIONE!

GUARDANDO QUESTA CARTA SCRIVI GLI AFFLUENTI DI DESTRA E

DI SINISTRA DEL FIUME ARNO.

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Capitolo quarto

Finalmente al mare

DOPO UN PAIO DI GIORNI DI VIAGGIO, ARRIVARONO A PASSARE

SOTTO I PONTI DI FIRENZE, PER PROSEGUIRE VERSO IL MARE. LA

NONNA LE DISSE: “TI RICORDI MINU’? TUTTO E’ INIZIATO DA

QUI!” LA BARCHETTA ARRIVO’ VELOCEMENTE NELLA CITTA’ DI

PISA E DOPO POCO SFOCIO’ NEL MARE.

“CHE BELLA DISTESA D’ACQUA … NON SI RIESCE A VEDERE

NEMMENO LA FINE!” DISSE MINU’. “SIAMO A MARINA DI PISA”

RISPOSE LA NONNA. “E’ UNA LOCALITA’ DI VILLEGGIATURA

ESTIVA DOVE LE FAMIGLIE VENGONO A PASSARE LE VACANZE”.

DOPO AVER FATTO UN BAGNO AL MARE, VISITARONO LA CITTA’

E SI PREPARARONO PER LA SERATA. IL LUNGOMARE DI MARINA

DI PISA ERA PIENO DI BANCARELLE; C’ERANO COSE DA

MANGIARE, GIOSTRE PER IL DIVERTIMENTO E PERSONE CHE

FACEVANO RITRATTI E CARICATURE. LA NONNA DISSE A MINU’

DI SCEGLIERE UN RICORDINO DA COMPRARE PER RICORDARSI

DEL SUO VIAGGIO. MINU’ VOLEVA QUALCOSA DI PARTICOLARE,

MA NON TROVAVA NIENTE CHE LA SODDISFACESSE. UN SIGNORE

IN FONDO AL LUNGOMARE LA COLPI’ PERCHE’ STAVA

LAVORANDO IL GESSO PER FARE DELLE STATUINE. “HO DECISO,

NONNA, VOGLIO UNA STATUINA CHE MI SOMIGLI, COSTI QUEL

CHE COSTI!” LA NONNA ACCETTO’.

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IL SIGNORE DISSE CHE CI SAREBBE VOLUTO UN PAIO DI ORETTE,

PERCHE’ MINU’ DOVEVA STARE IN POSA, MA LEI NON SI PERSE

D’ANIMO. LA STATUETTA RIUSCI’ PERFETTAMENTE A SUA

IMMAGINE E SOMIGLIANZA E LA BAMBINA FU CONTENTISSIMA.

CON IL SUO RICORDO IN MANO, ERA PRONTA ORMAI A TORNARE

A CASA. “TI E’ PIACIUTO QUESTO VIAGGIO MINU’?” LE DISSE LA

NONNA. MINU’ RISPOSE: “E’ STATO UN VIAGGIO STUPENDO, LA

TOSCANA, MA SOPRATTUTTO LA CITTA’ DI FIRENZE

RIMARRANNO PER SEMPRE NEL MIO CUORE!”

“ CHE NE DICI NONNA SE IL PROSSIMO ANNO FACCIAMO UN

GIRO PER TUTTA L’ITALIA?”

Con questo capitolo ho terminato il viaggio di Minu’ che ha appassionato i

bambini per molti mesi. Volutamente la storia è finita con una statuetta che la

piccola si fa fare, come ricordo del suo viaggio in Toscana, statuetta comprata

da me anni fa, durante una visita alle Grotte di Han sur Lesse in Belgio e che

mi ha ispirata all’invenzione della storia. Ho pensato di far arrivare in classe

questa statuina all’interno di una scatola di cartone, ben impacchettata, con

tanto di lettera allegata da parte di Minu’ (ideata anche questa da me).

Lettera ai bambini DA UN PAESE ASSAI LONTANO,

SON VENUTA CON LA NONNA PIANO PIANO,

PER VEDERE LE MERAVIGLIE,

DI UNA TOSCANA, CHE FA FAVILLE:

SON PARTITA DA FIRENZE

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PER FAR LE MIE ESPERIENZE,

E VISITARE LA CITTA’ CON GRAN FELICITA’!

UNA CORDICELLA MI SERVI’,

PER DIVENTARE ALTA COME I BAMBINI QUI.

FU COSI’ CHE IN QUATTRO E QUATTR’ OTTO

MI TROVAI DENTRO UN SACCOCCIO.

CHE FELICITA’,

LE COLLINE DEL CHIANTI ERANO GIA’ QUA!

ULIVETI E VITI DI QUA E DI LA’

MI HANNO FATTO RALLEGRAR!

DOLCI PENDII, FLORA E FAUNA MI STUPI’,

STANDO TANTI GIORNI LI’.

IL VIAGGIO CONTINUO’

E LA MONTAGNA SI VISITO’.

TANTO FREDDO SI SENTI’

PERCHE’ ERAVAMO PIU’ ALTI LI’;

DOPO UNA LUNGA CAMMINATA

LA SORGENTE L’ABBIAM TROVATA.

UNA BARCHETTA PLASTIFICATA

CI FECE FARE UN’EMOZIONANTE CAVALCATA.

DOPO TANTE CORRENTI E CASCATE,

DA FIRENZE SIAMO RIPASSATE,

PER POI ARRIVARE A SFOCIARE

DRITTE DRITTE FINO AL MARE!

QUINDI ECCOMI QUA,

CON LA SPERANZA DI FARMI RICORDAR!

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MINU’

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