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01 Introduzione Al Corso 27.02.08

Date post: 07-Jul-2015
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Le slide utilizzate nel corso della prima lezione
28
storia economica della cultura leonardo previ economia e gestione dei beni culturali e dello spettacolo 27.02.08 _ lezione # 1 Introduzione al corso Metodo, strumenti, contenuti, risultati attesi
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Page 1: 01 Introduzione Al Corso 27.02.08

storia economica della cultura

leonardo previ

economia e gestione dei beni culturali e dello spettacolo

27.02.08 _ lezione # 1

Introduzione al corso

Metodo, strumenti, contenuti, risultati attesi

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• Il metodo che utilizzeremo è quello della conversazione asimmetrica

Metodo

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• Lezioni frontali

Strumenti

• Blog dedicato al corso

• Indicazioni bibliografiche

• Esame finale

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• Corso monografico: in che modo economia e cultura si sono coevolute in Europa

Strumenti

Lezioni frontali

• Corso istituzionale: l’esplorazione delle parole

• La partecipazione alle lezioni è indispensabile alla piena comprensione dei contenuti del corso

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• http://sec2008.wordpress.com

Strumenti

Blog dedicato al corso

• 3 volontari:• 1 reporter per la lezione – a rotazione• 1 reporter per il glossario – a rotazione• 1 reporter per bibliografia, filmografia,

linkografia, altri riferimenti – possibilmente unico

• IL BLOG NON E’ PUBBLICO: per frequentarlo e contribuirvi è necessario iscriversi. La procedura d’iscrizione è molto semplice:

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Strumenti

Blog dedicato al corso

• Ciascuno studente invia un messaggio di posta elettronica a questo indirizzo:

[email protected]• Nel messaggio occorre indicare nome,

cognome, numero di matricola e richiesta d’iscrizione al blog

• Successivamente sarete abilitati da me alla frequentazione del blog.

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• Libri il cui studio viene considerato obbligatorio per una compiuta comprensione dei contenuti del corso

Strumenti

Indicazioni bibliografiche

• Giuseppe Marci, Vita, pensieri e opere di Giuseppe Torres, Poliedro, 2000

• Leonardo Previ, Dieci parole indispensabili per capire il mondo, Apogeo, 2008

• Gli altri riferimenti bibliografici che emergeranno nel corso delle lezioni e attraverso il blog devono essere considerati utili ma non indispensabili

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• L’esame è individuale e avviene attraverso una prova scritta

Strumenti

Esame finale

• Modalità d’esame: avrete 2 ore per rispondere a 3 delle 30 domande che verranno rese note al termine del corso

• Le domande riguarderanno 3 insiemi conoscitivi: il corso istituzionale, il corso monografico, la bibliografia obbligatoria

• La partecipazione attiva al blog verrà considerata positivamente in sede di attribuzione dei giudizi quantitativi

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Contenuti

Corso istituzionale:

Europa, 3000 a.C – 2000 d.C: la co-evoluzione di economia e cultura

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Contenuti

Corso monografico

L’esplorazione delle parole

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• Significativo aumento del desiderio di apprendere

Risultati attesi

• Comprensione piena della co-appartenenza di cultura ed economia

• Acquisizione di alcune fondamentali capacità di orientamento storico

• Acquisizione del metodo di esplorazione delle parole proposto attraverso il corso monografico

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La curiosità intellettuale, il desiderio di capire, deriva da uno stimolo altrettanto fondamentale di quelli della fame e del sesso: la pulsione esplorativa.

Arthur Koestler

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presupposto

io sono al vostro servizio

per essere il più possibile fedele al mio mandato, è

opportuno che ci mettiamo d'accordo:

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quando io parlo, voi mi ascoltate

1

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quando io non riesco a spiegarmi, voi mi interrompete per

dirmelo

2

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3

quando io avrò finito di parlare voi avrete occasione di

esprimervi e di mostrare quello che avete imparato

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Tesi di fondo

Tra economia e cultura esiste un legame molto stretto.

Nella nostra storia, le attività economiche hanno frequentemente agito da incubatrice per importanti cambiamenti.

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Tesi di fondo

Oggi l’impresa si sta trasformando: da macchina per produrre profitti economici ad ambiente per coltivare innovazioni culturali.

Questa trasformazione ha due ragioni.

In primo luogo, l’economia ha compreso pienamente l’importanza della conoscenza (si parla diffusamente di knowledge based economy), quindi l’impresa è apertamente legittimata a occuparsi di cultura.

In secondo luogo, l’università (luogo tradizionalmente deputato all’innovazione culturale) non è più in grado di generare conoscenza diffusa (quindi la cultura ha perso la sua nutrice tradizionale).

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Tesi di fondo

Che l’impresa sia divenuta la principale fonte di rinnovamento culturale, rappresenta un emozionante opportunità per le nuove generazioni: il lavoro può diventare uno strumento di liberazione culturale, di autorealizzazione e di gioia.

Questa trasformazione (un’impresa che non è più profit oriented bensì knowledge oriented), cruciale per il nostro futuro, fronteggia un ostacolo: siamo italiani.

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Lisbona, marzo 2000

L’Unione Europea stabilisce che l’economia europea deve

“diventare, entro il 2010, l’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del

mondo”.

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Bruxelles, febbraio 20071. Danimarca

2. Svezia

3. Olanda

4. Regno Unito

5. Austria

6. Finlandia

7. Lussemburgo

8. Irlanda

9. Germania

10. Repubblica Ceca

11. Francia

12. Slovenia

13. Belgiao

14. Cipro

15. Estonia

16. Portogallo

17. Spagna

18. Lettonia

19. Ungheria

20. Lituania

21. Italia

22. Grecia

23. Slovacchia

24. Bulgaria

25. Romania

26. Malta

27. Polonia

Dati Rapporto CER, presentato il 26.02.07

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Il pensiero economico è una filiazione del pensiero filosofico; il pensiero economico rimane a lungo nell’alveo del pensiero filosofico e se ne discosta solo con Adamo Smith: dal 1776 il pensiero economico acquista una propria autonomia e l’economia diviene una disciplina a sé stante.

L’evoluzione dell’economia

PRESUPPOSTO TEORETICO

Ma questa disciplina non ha saputo raggiungere risultati rilevanti: non ha impedito alcuna carestia, non ha favorito alcuno sviluppo – la scienza economica è sempre interpretazione dell’accaduto, mai credibile previsione del futuro.

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Fino alla Grecia pre-socratica “il commercio era considerato un mezzo secondario e molto poco prestigioso per acquisire ricchezza” (Backhouse).

L’evoluzione dell’economia

La prime traccia della “consapevolezza economica” si trova in Esiodo:

“nascosti gli dei tengono agli uomini i mezzi per vivere:ché facilmente, altrimenti, in un giorno potresti fornirtidi che vivere per un’annata intera, anche standotene in ozio”.

In ogni caso, sia per Omero che per Esiodo, la sicurezza economica appare strettamente legata alla terra.

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L’Atene di Socrate e Platone può essere descritta come “un centro commerciale caratterizzato da un complesso di attività economiche, il cui modello doveva rimanere insuperato fino all’Europa successiva al Rinascimento” (B.F. Gordon citato in Backhouse).

L’evoluzione dell’economia

Intorno al 365 Senofonte scrive l’Oikonomikos e inventa un termine destinato a grande fortuna.

Si fa largo per la prima volta l’idea che una buona gestione (non ancora una buona organizzazione) possa raddoppiare la produttività di una tenuta agricola.

Efficienza, per la cultura Greca antica, significa ottimizzare i rapporti con la natura. Siamo ancora lontani da una interazione tra uomini e dalla conseguente relazione con i mercati.

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Aristotele ha avuto un ruolo molto importante nello sviluppo della disciplina economica.

Si ritengono decisivi soprattutto due suoi contributi: il libro V dell’Etica Nicomachea e il libro I della Politica.

L’evoluzione dell’economia

Aristotele, di fatto, inventa il denaro quale equivalente universale:

“il calzolaio e il contadino potevano non desiderare il bene dell’altro, ma avrebbero venduto il proprio in cambio di moneta, il che significava che scarpe e grano diventavano commensurabili facendo riferimento al rapporto tra i loro prezzi monetari. È la domanda che rende i beni commensurabili, e la moneta agisce in vece della domanda”. (Backhouse)

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Aristotele distingue anche tra due modi di acquisire ricchezza.

L’evoluzione dell’economia

Il primo: amministrare una proprietà terriera (tradizione).

Il secondo: diventare ricchi attraverso lo scambio (innovazione).

Il secondo modo è una pratica economica artificiale, “perché significava perseguire un guadagno a spese di qualcun altro. Modi altrettanto artificiali erano quindi il commercio e l’usura.” (Backhouse)

È importante ricordare che ancora in Aristotele è ben chiaro il concetto di LIMITE: “un uomo che arriva a possedere abbastanza per vivere onestamente, non ha bisogno di accumulare ulteriore ricchezza” (Backhouse).

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“Ciò che disturbava Aristotele, nell’attività commerciale, era che essa offriva la prospettiva di un accumulo illimitato di ricchezza”. (Backhouse).

L’evoluzione dell’economia


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