Date post: | 01-May-2015 |
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08.03.07 ANDAF sez.Ligure -CONFINDUSTRIA Genova
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L’INVESTIMENTO IN CAPITALE CIRCOLANTE E LA GESTIONE DEL RISCHIO SUL CREDITO
COMMERCIALE
Federica SilvestriCredit Manager Unisys Italia Srl
Presidente A.C.M.I
ANDAF sez. Ligure- CONFINDUSTRIA Genova Genova 08.03.07
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A.C.M.I scopo e attività. L’investimento in CCN:scenari La struttura patrimoniale: CCN, CIN. e copertura
finanziaria Il ciclo temporale e finanziario del CCN Il Credit Manager gestore del CCN Basilea 2: il CM può fare la differenza Il rischio di credito: non si annulla, si trasferisce Gestire il rischio di credito Trasferire il rischio di credito
AGENDA
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• Nata nel 1974 con sede a Milano e delegazioni a Roma e Padova.
• Oltre 700 aderenti• Nuovo Consiglio Direttivo per 2007-2009• 8 gruppi settoriali • Aderente a FECMA (Federation of European Credit
Management Associations) che raggruppa oltre 15.000 CM aderenti a 14 associazioni nazionali
L’ASSOCIAZIONE
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• Definire il profilo dei Credit Manager professionisti• Favorire la crescita professionale dei CM• Diffondere la conoscenza della professionalità dei CM nell’opinione pubblica aiutando le imprese a comprendere che :
NON siamo UN CENTRO DI COSTO ma piuttosto ELEMENTI CHIAVE PER LA CREAZIONE DI
VALORE
SCOPO
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FORMAZIONE• Oltre 500 ore di corsi erogati nel 2006• Corsi in-house rivolti non solo agli addetti al credito• Corsi sul credito ma anche sullo sviluppo della capacità manageriali • Riconosciuti come i più specifici e qualitativamente elevati sul mercato in quanto tenuti da professionisti del settore
ATTIVITA’
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FORMAZIONE CONTINUA E PERMANENTE• Convegni e workshop mensili di approfondimento• Riunioni mensili settoriali ed intersettoriali• Convegni internazionali con le altre associazioni aderenti FECMA• CONGRESSO ANNUALE momento di approfondimento sulla realtà socio- economica in cui operiamo e di confronto sulle principali tematiche e novità
ATTIVITA’
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SCENARI dell’ultimo decennioGRANDI IMPRESE: hanno ridotto e diversificato il fabbisogno finanziario Coordinamento ritmi di investimento e cicli di generazione risorse CONTROLLO CCN x generare CASH-FLOW=autofinanziamento Ottimizzazione gestione finanziaria Miglioramento POS.FIN. con aumento mezzi propri e ristrutturazione
del debitoPMI: hanno aumentato dipendenza dal sistema creditizio Massicci investimenti per far fronte alla concorrenza RIDOTTO CONTROLLO DEL C.C.N=CASH FLOW negativo =>cash
drain Succubi delle politiche delle grandi imprese e delle banche
L’INVESTIMENTO IN CCN
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LA STRUTTURA PATRIMONIALE
ATTIVO• CASSA• CREDITI• MAGAZZINO• IMM. MATERIALI• IMM. IMMATERIALI• IMM. FINANZIARIE------------------------------CAPITALE INVESTITO= ‘dove ho messo i soldi’
PASSIVO• BANCHE• DEDITI COMM • ALTRI DEBITI E FONDI• FINANZIAMENTI. M/L • PATRIMONIO NETTO
------------------------------FONTI DI FINANZIAMENTO= ‘chi mi ha dato i soldi’
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IL CAPITALE CIRCOLANTE NETTO Attivo Corrente = Crediti + Scorte
Attivo operativo non corrente
Passivo corrente = fornitori
Attivo non operativo
non corrente
Passività finanziarie
Patrimonio netto
Capitale Circolante
Commerciale Netto
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CCN & CIN
CCN
Attivo non corrente
operativo = Immobilizzazioni
nette
CIN
Passività finanziarie nette
Patrimonio netto
Coperture finanziarie
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GMI = giorni medi incasso = Credit vs clienti hp 60 fatturato giornaliero
GMM = giorni medi magazzino = Magazzino hp 40Costo del Venduto
GMF = giorni medi pagamento = Debiti vs fornitori hp 30 acquisti giornalieri
CICLO DEL CIRCOLANTE = GMI+GMM-GMP= 60+40-30=70Devo finanziare il circolante per 70 giorni facendo ricorso a fonti di
ESOFINANZIAMENTO
IL CICLO TEMPORALE DEL CCN
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• CREDITI 1.000• MAGAZZINO 500• IMMOBILIZZ. 2.000
IL CICLO FINANZIARIO DEL CCN• FORNITORI 600• DEBITI A B. 400• DEBITI A /L. 1.000• PN 1.500
CICLO DEL CIRCOLANTE = Crediti+magazzino-fornitori e debiti a breve = 1.000+500-600-400= 500
Devo finanziarie il circolante per 500 con fonti di ESOFINANZIAMENTOe lo devo fare per 70 gg al costo medio delle fonti di finanziamento
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Da oltre 30 anni si è affermata la figura del Credit Manager come colui che GESTISCE IL CREDITO ossia la voce più rilevante del CCN ma anche il PRINCIPALE ASSET AZIENDALE oltre al PRODOTTO.
Nella forma più evoluta il CM divenendo parte attiva della determinazione delle politiche di credito aziendali e incidendo sull’intera gestione del ciclo attivo, sin dalla definizione dei contratti nel loro complesso (incluso l’utilizzo dei fornitori), diventa un GESTORE DI CCN ed in ultima analisi CREA VALORE.
=> Il CREDIT MANAGER PUO’ DIVENIRE IL PROPULSORE DEL BUSINESS RESPONSABILE, SOSTENIBILE E PROFITTEVOLE
CREDIT MANAGER GESTORE DI CCN
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ATTIVITA’ PREVENTIVA:
Valutazione del rischio cliente => RISCHIO=OPPORTUINITA’Definizione del fidoDefinizione di modalità e termini di pagamentoDefinizione garanzieClausole contrattuali di back to backUtilizzo di forme di finanziamento del credito (leasing- vendite rateali- patto di riservato dominio)
= PROMOZIONE DEL BUSINESS RESPONSABILE E SOSTENIBILE
CREDIT MANAGER GESTORE DI CCN
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GESTIONE DEL CREDITO
Organizzazione della Collection interna/ esternaChiara e precisa previsione dei flussi di cassa vs budget e targetCustomer satisfaction e gestione delle problematiche che ritardano l’incassoLimitazione dell’impatto finanziario da ritardato pagamento (piani di rientro-interessi di mora – ricorso ai legali)Regolari review sui crediti sia interne che con il top managementTrasferimento del rischio (factoring - assicurazione del credito)Ristrutturazione del debito di finanziamento del circolante (smobilizzo di titoli- anticipi sbf - cartolarizzazione)
= RIDUZIONE DEL COSTO DEL CAPITALE INVESTITO IN CREDITO COMMERCIALE
CREDIT MANAGER GESTORE DI CCN
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PARAMETRI BASILEA 2: Probabilità di insolvenza Esposizione al rischio Scadenza del credito Tasso di perdita per insolvenza
BANCHE E CM: USERANNO GLI STESSI CRITERI DI VALUTAZIONE PARLERANNO LA STESSA LINGUA CI SARA’ UN GENERALE IMPULSO A MIGLIORARE LA GESTIONE DEI RISCHI
= >RATING AUMENTERA’ PER LE AZIENDE CON EFFICACI PROCESSI DI CREDIT MANAGEMENT
= minor rischio per la banca
BASILEA 2: IL CM FA LA DIFFERENZA
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Debito bancario e debito commerciale sono due diverse forme di finanziamento
Se i parametri di Basilea 2 innalzeranno il costo del denaro per le aziende con struttura patrimoniale più rischiosa queste tenderanno a ricorrere maggiormente al debito commerciale ( ritardi nei pagamenti)
Le aziende estromesse dal finanziamento bancario diverranno ancora più rischiose
Le aziende rischieranno di sostituirsi alle banche nel finanziare determinati strati di creditori
=> IL RUOLO DEL CREDIT MANAGER ASSUMERA’ MAGGIOR RILEVANZA
BASILEA 2: RISCHI PER LE IMPRESE
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IL RICHIO DI CREDITO NON SI PUO’ ANNULLARE MA SOLO TRAFERIRE
Il rischio d’impresa è il risultato delle scelte strategiche e operative aziendali (Capitale Investito = ATTIVO)
La scelte delle forme/fonti di finanziamento determina la ripartizione di tale rischio tra i vari stokholders (Fonti di finanziamento = PASSIVO)
IL CREDIT MANAGER DEVE: Ridurre il rischio di credito ( fase preventiva ma anche di gestione) Trasferire il rischio di credito
COME?
IL RISCHIO DI CREDITO
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Selezione e gestione dei clienti in base alla solvibilità Contributo alla realizzazione di politiche commerciali basate sulla
capacità di assorbimento del fatturato da parte del cliente Scelta di termini e modalità di pagamento in funzione della solvibilità
(riducendo il periodo di esposizione al rischio e il grado dello stesso) Pronta reattività ai segnali di dissesto ( ritardi di pagamento- utilizzo di
strumento di pagamento inusuale- accesso a centrali rischio) Ricorso ad agenzie specializzate nel recupero credito ( soprattutto in
presenza di credito molto parcellizzato)
RIDURRE IL RISCHIO DI CREDITO
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Richiesta di garanzie (il rischio viene assunto dal garante ed il costo di tale assunzione è a carico del cliente)
Riduzione dei termini di pagamento ( riduce esposizione temporale al rischio e respinge il rischio sul cliente che dovrà trovare altre forme di finanziamento)
Factoring pro-soluto (che può anche divenire forma di finanziamento ed è IAS compliant)
Assicurazione del credito (trasferisce un’ elevata parte del rischio di insolvenza di fatto e di diritto)
Vendita tramite leasing (trasferisce il rischio e consente una migliore gestione del cash-flow favorendo la dilazione al cliente finale)
Clausole back to back (trasferisce il rischio al fornitore) Credit default swap
TRASFERIRE IL RISCHIO DI CREDITO
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Grazie per l’attenzione
Federica Silvestrimail to: [email protected]
cellulare 348 2511739
QUESTIONS & ANSWERS