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1/20131/2013 Scuola - La Costituzione Italiana vista dai ra-gazzi della scuola “R. Moro”...

Date post: 21-Feb-2021
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se non diremo cose che a qualcuno spiaceranno, non diremo mai la verità Anno XL - GENNAIO 2013 - Una copia 2,50 1 /2013 www.ilfieramosca.it Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in Legge n. 46 del 27/02/2004) Art. 1 Comma 1 - CNS BA Mensile di cultura, informazione e attualità
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Page 1: 1/20131/2013 Scuola - La Costituzione Italiana vista dai ra-gazzi della scuola “R. Moro” Barletta - L’offerta formativa del Liceo “Casardi” - Appuntamento sotto il grande

se non diremo coseche a qualcuno spiaceranno,non diremo mai la verità

Anno XL - GENNAIO 2013 - Una copia 2,50

1/2013w w w . i l f i e r a m o s c a . i tPoste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in Legge n. 46 del 27/02/2004) Art. 1 Comma 1 - CNS BA

M e n s i l e d i c u l t u r a , i n f o r m a z i o n e e a t t u a l i t à

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gennaio 2013 IL FIERAMOSCA 5 gennaio 20134 IL FIERAMOSCA

1/2013

Scuola- La Costituzione Italiana vista dai ra-

gazzi della scuola “R. Moro” Barletta

- L’offerta formativa del Liceo “Casardi”

- Appuntamento sotto il grande Albero di Natale

di Mariagrazia Vitobello

- I.C. “San Domenico Savio - S.M. 7° Gruppo” di Barletta

Mostra dei Presepi del Dopolavoro Fer-roviario

EnigmisticaCruciverba simmetrico con riferimento a Barlettadi Franco Lamonaca

ArteIncontro con Francesco Schiavulli

Brevi di sportCalcio - Tiro con l’arco - Atletica - Basket

- Protagonisti del Novecento- Proposta di modifica della legge che

liberalizza orari e aperture festive- Abbonatevi al Fieramosca- Quelle colonne sulla fiancata Sud di

Santa Maria Maggiore- Unapausadiriflessione

In cittàNotizie in breve

I libri del meseStoria di un gatto e del topo che diventò suo amicoAlle radici del malea cura della Libreria Liverini

VernacoloVarrettdi Michele Sguera

VivicittàOrari ferroviariStazioni di servizioOrario Sante Messe

29 31Euro*IDEESLo sviluppo territoriale della BAT a due ve-locitàdi Emmanuele Daluiso

Provincia- Ripristino dell’ambiente naturale

dell’area “Fiume Ofanto-Lago Capa-ciotti”

- Piano di Dimensionamento delle Scuo-le della Bat nell’a.s. 2013/2014

di Pompeo Camero- Nato in Puglia il distretto produttivo

“Puglia Creativa”- Tutti i numeri delle Scuole della Bat di Pompeo Camero- Economia della Bat consuntivo 2012 di Pompeo Camero

Puglia ImperialeConsuntivo del presidente Michele Mar-covecchio

Il Progetto territoriale “Discovering” ha par-tecipato al bando di “Pugliapromozioni”

Punti di vistaHanno detto…

GiustiziaFranco Borgia: un incubo durato vent’anni assolto con formula piena dalla Corte di Cassazionedi Renato Russo

UnitalsiUn progetto d’amore per il prossimo

ANMIPresentato il calendario dell’ANMI 2013

Dal mondo della chiesaLa persona al centro della vita socialeCelebrato il 30° di ordinazione episcopa-le del cardinale Francesco Monterisi

Storia localeLe carte parlanti c’era una volta… un do-cumentodi Michele Grimaldi

ChiesaLa chiesa dei Greci: i miracoli non si ri-petonodi Livia Antolini

MusicaCol concerto di Capodanno la “Chernivtsi Symphonic Orchestra” ha inaugurato la 29.ma stagione concertistica dell’associa-zione cultura e musica “G. Curci”

Recensioni- Il mito di Ulisse in un testo del prof. Etto-

re Catalano- “Il valico” di Ettore Giannella- Qualcosa di nuovo- I misteri di Salpi nei versi naturali di

Emanuele Amoroso- Pugliesi per l’Italia unita- Barletta nella storia della letteratura di Renato Russo

AmbienteUrban greendi Raffaella Delpiano

Sul sagrato della Basilica del San-to Sepolcro appuntamento sotto il grande Albero di Natale42Bisogna ingabbiare per non vedere

andare distrutto il bello in quanto i miracoli non si ripetono 39

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9 La popolazione provinciale supera i 392 mila abitanti ed è aumentata di circa il 25% rispetto al 1951

Inaugurato uno spicchio di “giardi-no verticale” posto sotto il cavalca-via di via Imbriani

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- Volley - Motociclismo - Scacchi - Tenni-stavolo - Ciclocross - Tennis

PoesieRisacca, La luna a Levante, Novembre di GiCriLa tua voce, Tristezza di Francesca PiazzollaVigilia d’anno di Emanuele DicuonzoArrabbiato di Ada RoggioUmanità dolente di Giuseppe PellegriniE la terra tremò severa di Franco Lamo-nacaAscolta di Delia Lacavalla

RUBRICHE

Lettere al direttore- La corsa come metafora del Mezzo-

giorno- Dove sono i vigili?- Quelle carte su F. S. Vista- Rivalutare S. Giacomo

21 Presentato il quinto calendario storico dell’Associazione Marinai d’Italia del Gruppo di Barletta12 Piano di dimensionamento delle

Scuole della Bat nell’anno scolastico 2013/2014

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gennaio 2013 IL FIERAMOSCA 7 gennaio 20136 IL FIERAMOSCA

Lettere al direttore Lettere al direttore

Proposta di modifica della leggeche liberalizza orari e aperture festive

Come Confesercenti Puglia abbiamo organizzato una conferenza stampa presso la sede regionale in via Putignani 253 a Bari, nel corso della quale ab-biamo presentato la proposta di legge di iniziativa popolare per cambiare la legge che liberalizza gli orari e le aperture festive e domenicali nel commercio. L’obiettivo che l’iniziativa si pone, anche attraverso il sostegno della CEI, non è quello di vietare le aperture nei giorni festivi e domenicali, ma di renderle compatibili con le effettive esigenze degli imprenditori, dei consumatori e delle famiglie ripristinando competenze, in materia di orari di aperture alle Regioni e dando voce, attraverso l’istituto del referendum, ai cittadini.

Di fronte alla crisi dei consumi e dell’occupazione, la Confesercenti vuole dare un contributo per far crescere l’Italia e assicurare benessere e futuro, tute-lando al contempo valori e cultura del nostro paese, in modo tale che le aperture domenicali dei negozi diventi l’eccezione e non la regola.

Ottavio Severopresidente regionale della Confesercenti

Quelle carte su F.S. Vista

Circa un anno fa un amico (o un’amica) di cui non ricordiamo il nome, ci chiese una documentazio-ne su Francesco Saverio Vista. E noi di buon grado gliela affidammo e non ci segnammo il nome perché doveva trattarsi di persona assai affidabile, e con quel documentatissimo dossier gli prestammo altresì il testo originale di Barletta prima e dopo il 1860. Ora, a distanza di tanto tempo, questo nostro amico, dopo le sue ricerche, ha dimen-ticato di riportarci quelle carte per cui gli saremmo grati - nel caso leggesse questo comunicato - di volercele ren-dere perché per noi, per il nostro archi-vio, sono molto preziose.

La redazione

La corsa come metafora del Mezzogiorno

Nell’ultimo numero del Fieramosca un lettore si è la-mentato della dimenticanza di Mennea per il prof. Rug-gero Lattanzio suo grande mèntore in occasione delle sua ultima visita al Curci di Barletta. Io distinguerei l’atleta dall’uomo e qui vorrei sottolineare la figura dell’atleta come campione.

Distintosi sin da giovinetto per la sua velocità, spri-gionata dalle sue gambe, paragonabili a ruote di auto, sfreccianti sotto l’impulso di un acceleratore, messo a tavoletta. Nella sua storia agonistica, è opportuno, prima di Vittori, menzionare Franco Mascolo, suo professore di educazione fisica, che lo ha allenato e lanciato nella competizione sportiva, avendo intravisto in lui qualità eccezionali come atleta nelle corse di velocità. Non vi è dubbio che se fosse vissuto, ai tempi delle olimpiadi greche, certamente gli avrebbero assegnato la corona di alloro tributatagli metaforicamente, qualche settimana fa dai suoi concittadini.

L’atletica è una disciplina povera nel senso che non abbisogna di particolari strutture perché gli è sufficiente una pista per correre e, per allenarsi, ogni spazio libero è idoneo a formare campioni, per i quali sono necessari una maglia, un calzoncino e tanta birra nelle gambe, e, per di più il denaro non scorre a cascata come in altri sport. La corsa rappresenta, tutto sommato, la metafo-ra di un Mezzogiorno, assopito non solo nei pomeriggi canicolari ma, soprattutto, nelle iniziative in genere per stimolare e coordinare la voglia dei giovani d’oggi, che si devono munire di poche robe per correre e raggiunge-re traguardi, che sorridono, purtroppo, a quei pochi che riescono a farcela. I più fortunati negli sport per la verità in numero esiguo, finiscono per essere collocati in una dimensione fuori della realtà, a cagione di un impetuoso effluvio retorico, da cui sono investiti. Mentre sui giova-ni, su cui non si accendono i fari come nelle gare spor-tive, e che corrono, dal Sud al Nord, gareggiando con le proprie intelligenze, la retorica rimane muta.

Emanuele Porcelluzzi

Rivalutare S. Giacomo

Carissimo direttore,di recente ho notato che ai diversi ingressi della

Città di Barletta e nei, pressi ‘di chiese e’ di monu-menti di rilievo del “Borgo Santa Maria” sono sta-te apposte nuove segnaletiche stradali che indicano solo i suddetti monumenti e chiese, escludendo i monumenti del millenario “Borgo Novo” o “Borgo Sancti Jacobi”, quali la Chiesa di San Giacomo (XI sec.), che dà il nome al Borgo Omonimo, la chiesa di San Gaetano, Monumento Nazionale, la chiesa di San Giovanni di Dio e il Paraticchio.

Recandomi all’Ufficio Tecnico del Comune per chiedere delucidazioni in merito, mi è stato risposto: “Per il momento, dobbiamo provvedere al Centro Storico”. Di qui la conferma che il Borgo San Gia-como resta di serie B, per questo non è considerato Centro storico e quindi non inserito nella tutela dei beni storici, negli itinerari turistici e nelle iniziative culturali della città. Basti pensare allo squallore in cui versa la piazzetta dell’Orologio di San Giacomo, Piazza Plebiscito, la Piazzetta di Via San Donato e l’intero quartiere, a partire dalle condizioni del manto stradale, dei marciapiedi, a finire all’illuminazione.

Già il 21 ottobre 2011 l’imprenditore barlettano Matteo Bonadies, in un suo dettagliato articolo ap-parso su “La Gazzetta del Mezzogiorno”, denunciò lo stato di abbandono di questa parte storica di Bar-letta, ignorata da sempre dai nostri Amministratori “che non si sono ancora aggiornati del fatto che il Borgo San Giacomo da cinquecento anni è entrato nelle Mura della Città!”

Ora mi rivolgo a te, uomo di cultura e appassio-nato di storia, consegnandoti il dossier presentato al Commissario Prefettizio, dott.ssa Anna Maria Man-zone, perché tu possa risollevare il caso e renderlo pubblico, affinché si faccia giustizia a questa, note-vole parte della città continuamente ignorata e, che ha contribuito, a renderla grande. Allego anche, la pianta del 1781 che disegna la città secondo la sud-divisione territoriale delle due antiche parrocchie di Santa Maria e di San Giacomo. Questo documento, non si sa come e da quando, dall’Archivio storico di San Giacomo si trova nella Biblioteca Comunale.

Con stimaMons. Sabino Amedeo Lattanzio

prevosto-parroco di San Giacomo

Dove sono i vigili?

Salve. Mi chiamo Vito Dibenedetto, vivo a Torino, ma almeno un week-end ogni mese sono qui a Barletta. Vivendo in una città del nord, sono tante le incongruenze che non sono mai riuscito a spiegarmi sulla “routine barlettana”. Una di queste è l’as-senza di vigili urbani in città.

Se proprio se ne vuole incontrare uno, bisogna vivere in corso Vittorio Emanue-le, corso Garibaldi o nei pressi del mercato settimanale di Borgovilla (solo il sabato). Neppure davanti la stazione ferroviaria ne vedo mai alcuno, ricordando che la stazio-ne è il luogo del “benvenuto” per i fore-stieri.

Inoltre è stato adottato dal Comune il provvedimento di assunzione temporanea di 18 vigili urbani il 7 dicembre, ma dove sono? Da barlettano suggerisco loro di non nascondersi negli uffici ma farci vivere la città in un modo migliore.

Questo non solo nel nostro interesse, ma anche nel loro, perché se il risultato di queste assunzioni si mostra inefficace, al-lora tanto vale tenerci gli ingorghi e il di-sordine senza assumere mai nessuno, così almeno risparmiamo!!!

Grazie per l’attenzione.Vito Dibenedetto

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toru

dy)

Protagonisti del Novecento

Esimio direttore, innanzitutto le auguro Buon Anno. Sto leggendo il suo volume sui protagonisti del ‘900. Notevole la gioia per i personaggi a me noti e meno noti tra cui la mia amica di banco di scuola Angela Garga-no, ci siamo sentite spesso, sapevo delle sue sfide, sapevo anche che era scritta al Guinness World Records, per cui enorme è stata la gioia leggerla sul volume. La gioia nel leggere Gino Garribba, entusiasmo per la sua straordinaria ironia portata nella sala rossa del Castello; gioia nel leggere Franco s, con lui collaboro nelle varie edizioni Barletta Provincia, e pre-mio via Nazareth; gioia nel leggere Francesco Lotoro, ho collaborato con lui sia in teatro a Barletta che a Foggia nel 2006 ed è stato molto forte lo straordinario coinvolgimento che riusciva a trasmettere nella sua musica, e ancora… la vita sofferta di Lello Cava.

Attendo con impazienza l’uscita del secondo volume.Ada Roggio

Abbonatevi al Fieramosca

Esimio direttore, devo sinceramente dirti che ricevere a casa mensilmente “Il Fieramosca” e divorarne tutte le pagine è per me un vero piacere perché in quel mensile ritrovo le mie radici di giornalista e di cittadino della sesta pro-vincia pugliese. Con la tua intensa attività editoriale hai saputo far riscoprire, in tutti i Barlettani, l’amore per la propria terra e le proprie radici, perciò sono convinto che il tuo invito all’abbonamento dovrebbe trovare vasta eco in Bar-letta soprattutto nell’ambito di tutti coloro che hanno un certo livello culturale o operano proprio nel settore Cultura. Mi riferisco ai maestri elementari, ai pro-fessori di scuola media inferiore e superiori e inoltre agli universitari, medici, avvocati, notai, professionisti in genere, Associazioni Culturali e non. In tutte queste famiglie non dovrebbe mancare la voce del Fieramosca.

Franco Di Pinto

Caro Franco, devo ringraziarti per gli auguri e soprattutto per l’invito ad abbonarsi, ma è fatica sprecata. Pensa che su cinquecento avvocati a Barletta (!), ne sono abbonati appena… dieci! Eppure, da una nostra inchiesta, fatta tempo fa, su cento cittadini intervistati, circa novanta affermava di conoscere e apprezzare il nostro periodico. Va ancora peggio per la lettura. Barletta si con-ferma città poco propensa all’acquisto di libri e giornali. Ci siamo rassegnati. La partenza

L’arrivo

n° 1 - gennaio 2013anno XL

Direttore responsabileRenaTo RUsso

Spedizione in abbonamento postale 45%

Registrazione presso Tribunale di Trani n. 140 del 1-3-1975

Stampa in propriosu carta ecologica riciclata

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Direzione, Redazionee AmministrazioneEditrice Rotas s.r.l.Via Risorgimento, 8

Tel. 0883.536323Fax 0883.535664

BaRleTTae-mail: [email protected]://www.editricerotas.it

ISSN 1722-8972

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gennaio 2013 IL FIERAMOSCA 9 gennaio 20138 IL FIERAMOSCA

Euro*IDEESLettere al direttore

S ono stati resi pubblici, poco prima dello scorso Natale, i primi dati definitivi del censimento della popolazione

2011, da cui emerge che la popolazione provinciale della BaT è pari a circa 392 mila abitanti. Rispetto al censimento del 1951, il primo dopo la seconda guerra mondiale, quando la popolazione era stata pari a poco più di 314 mila abitanti, l’incremento demo-grafico della BaT risulta pari a circa il 25%.

Sono i comuni capoluogo, ovvero i comuni della costa, tut-tavia, a essere cresciuti demograficamente, a fronte dei comuni interni e di più piccole dimensioni, che continuano a spopolarsi. Se da una parte, infatti, i comuni di Andria, Barletta, Bisceglie e Trani, complessivamente sono cresciuti, tra il 1951 e il 2011, di oltre il 50%, dall’altra parte i comuni di Canosa, Margherita, Minervino, san Ferdinando, spinazzola e Trinitapoli hanno com-plessivamente perso nello stesso periodo oltre il 20% di abitanti. La forbice tra i due gruppi di comuni si è sempre più aperta nel corso del tempo, in particolare nell’ultimo periodo intercensuario 2001-2011.

Queste tendenze di lungo periodo di concentrazione della po-polazione sul sistema costiero e dei tre comuni capoluogo e di spo-polamento dell’area interna hanno prodotto problematiche di di-seconomie urbane da una parte, dovute alla eccessiva congestione urbana, e di scarse economie urbane d’altra parte, che portano gli abitanti a cercare nuove prospettive economiche e sociali fuori dal proprio territorio. Si tratta di tendenze che evidenziano la neces-sità di politiche territoriali in grado di favorire occasioni di lavoro nelle aree interne in grado di mantenere la popolazione residente e

il decongestionamento della costa e dei tre comuni capoluogo, alle prese, fra l’altro con gli alti costi della rendita fondiaria.

il comune demograficamente più grande è andria che ha supe-rato la soglia dei 100 mila abitanti, seguito da Barletta che si asse-sta su oltre 94 mila abitanti. Tali comuni hanno visto incrementare la loro popolazione tra il 1951 e il 2011 rispettivamente del 51 e del 46,6%, ma è stato il comune di Trani a registrare la crescita più alta con il 63%.

Tra i comuni che hanno registrato un decremento demografico emerge Minervino Murge, che ha perso il 55% della sua popola-

Lo sviluppo territoriale della BAT a due velocitàResi pubblici poco prima di Natale scorso dall’ISTAT i dati del censimento della popolazione 2011. La popolazione provin-ciale supera i 392 mila abitanti ed è aumentata di circa il 25% rispetto al 1951. La popolazione continua a concentrarsi nei tre comuni capoluogo e sulla costa, mentre continua lo spopolamento dei comuni interni. andria il comune più grande con oltre 100 mila abitanti, Spinazzola il comune più piccolo che scende sotto i 7 mila abitanti. Necessarie nuove politiche territoriali in grado di invertire le attuali tendenze di congestione della costa e di spopolamento delle aree interne. Le op-portunità della strategia Europa 2020 per uno sviluppo territoriale più equilibrato.

di Emmanuele Daluiso*

RISTORANTERICEVIMENTICONGRESSI

Viale R. Elena(Lit. di Levante)tel. 0883 347741

Una pausa di riflessione

Carissimi Amici, vi scrivo dall’Italia, da dove mi trovo già da alcuni giorni. Mi fer-

merò fino alla fine di maggio. Ho chiesto ai miei superiori di fare un corso di aggiornamento. Dopo quasi 25 anni di dedicazione a questo lavoro ho sentito il bisogno di “mettermi un po’ da parte” dal lavoro pastorale per un periodo di riflessione personale. Ho bisogno di dige-rire tutte le esperienze che ho vissuto in tutti questi anni. Il “mettermi da parte” non vuol dire assolutamente “mettere da parte” la mia voca-

zione e il mio impegno in difesa della vita e della dignità umana. Vi assicuro che non metterò mai da parte tutte le persone che ho incon-trato in questi anni e, soprattutto il bene che mi hanno fatto. I poveri, i piccoli e i deboli faranno sempre parte della mia vita. Sull’esempio del Comboni, quante vite il Signore mi darà, tutte loro saranno sem-pre dedicate al servizio dei più poveri. Il lavoro è in buone mani. Vi chiedo di continuare ad appoggiarci. abbiamo tante sfide e minacce davanti a noi, ma con la Grazia di Dio riusciremo a superarle.

Padre Saverio Polillo

Quelle colonne sulla fiancataSud di S. Maria Maggiore

Caro direttore,sulla fiancata sud, davanti alla porticina di accesso che

immette nella sacrestia della nostra Concattedrale si eleva-no due grandi colonne e il moncone di una terza, accostata al muro dell’abside esterna (cfr. mia foto all.), che alcuni studiosi hanno attribuito ai resti di un antico tempio roma-no e, secondo Benedetto Paolillo, forse dedicato a Nettu-no. Nonostante l’indiscussa mia incompetenza in materia ed il rispetto che nutro per gli storici di professione, con semplici considerazioni logiche, mi chiedo da anni quali fondamenti - mi augurerei documentali - possano avere le suesposte affermazioni. Premesso che in altre fonti le co-lonne proverrebbero invece dall’antica chiesa di S. Maria Cannarum o dall’antica chiesa di S. Andrea de Baruli o da altro sito non ben specificato, osservandole si nota imme-diatamente che sono di altezza diversa, e ancor più lo era-no in passato - come visibile in una vecchia foto - quando la colonna in granito era sovrastata dal capitello.

“Transeat” il differente tipo di pietra (riscontrabile anche nelle co-lonne all’inter-no della chie-sa), ma quale ipotetica rico-struzione si può proporre per un vecchio tempio dove le colonne superstiti sono del tutto diffe-renti in altez-za? L’architetto Sante Simone, verso la fine del 1800, dedusse dal loro studio

che “Quivi certo doveva esservi un tempio antico romano, perché romane sono le forme delle due colonne…”. Pos-sibile? Quindi anch’io, da osservatore - lo ripeto - incom-petente, potrei desumere con logica analoga che, poiché nella nostra Villa Bonelli vi sono varie colonne romane ed anche distanti tra loro, di certo doveva esservi un insedia-mento romano che evidentemente era anche abbastanza esteso.

Concludo riportando quanto appreso in un sito locale a firma dello stimato prof. luigi nunzio Dibenedetto: “[…] si tratta di un’invenzione vera e propria, caso non unico per Barletta (basti citare il tempio egizio sotto la chiesa di san Giacomo o il tempio di nettuno sotto la cattedrale, che mai sono esistiti e mai esisteranno)”…! Non so se la mia logica sia priva di fondamento o possa essere giudi-cata pretenziosa; ma le affermazioni degli studiosi sono sempre attendibili se non supportate da prove documenta-li? Amiamo e diffondiamo la cultura locale, la migliore e, possibilmente, certa.

Antonio Francesco Giuseppe Pignatelli

Questa è la immagine di una cerimonia che è avvenuta in Brasilia il 12 dicembre durante la quale è stato lanciato dall’onU, Comunità Europea e Governo Brasiliano, un libro in omaggio a dieci militanti di diritti uma-ni minacciati, tra cui c’è anche padre saverio

Il mio disegno per augurare Buon Natale 2012. Giovanni Russo

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gennaio 2013 IL FIERAMOSCA 11 gennaio 201310 IL FIERAMOSCA

2.354.000 euro per il ripristino dell’ambiente naturale dell’area SIC “Fiume Ofanto - Lago di Capacciotti” e per una più forte co-scienza pubblica per la protezione ed il sostegno alle zone umide e alle priorità dei loro habitat.

È quanto previsto dal progetto aufidus (Habitat restoration ac-tions in the sCi ofanto Valley - lake Capacciotti”), promosso dalla Provincia di Barletta - andria - Trani con la partnership dei Comuni di Barletta e Margherita di Savoia, con l’Autorità di Bacino della Puglia ed il Centro Studi Naturalistici.

Il progetto, illustrato alla stampa in occasione di una conferenza tenutasi presso il Torrione di Margherita di savoia, gode del finan-ziamento del Programma Europeo “Life+ 2011 Azione Natura e Biodiversità”, per un importo pari al 75% dell’importo complessivo (1.765.500 euro); la quota di cofinanziamento a carico della Pro-vincia, soggetto capofila del partenariato, ammonta a 426.500 euro (da suddividere in cinque annualità), mentre l’Autorità di Bacino della Regione Puglia parteciperà con un impegno di 50.000 euro, il Comune di Barletta ed il Comune di Margherita di Savoia con un impegno di 40.000 euro a testa e l’Associazione Centro Studi Natu-ralistici onlus di Foggia con un impegno di 32.000 euro.

Obiettivo del progetto è quello di incrementare l’estensione di alcuni habitat tipici delle zone umide costiere che hanno subito ope-re di bonifica nel secolo scorso.

Le azioni principali del progetto consisteranno nel ripristino di 40 ettari di lagune costiere e nel ripristino di 1,2 chilometri di dune costiere. Ad esse si aggiungono gli studi preliminari e la fase di divulgazione dell’iniziativa progettuale, con iniziative di sensibi-lizzazione per la tutela ambientale verso la comunità locale ed in particolar modo gli studenti.

I lavori e le varie attività collaterali avranno inizio nel gennaio 2013 e si concluderanno entro il 2017.

«I ringraziamenti al gruppo intersettoriale della Provincia ed ai soggetti partner che hanno lavorato per ottenere questo impor-tante finanziamento credo siano dovuti - ha affermato il Presiden-te della Provincia di Barletta - andria - Trani Francesco Ventola -. Con i fatti, e non a parole, guardiamo all’Ofanto come una vera opportunità per il nostro territorio, e dopo aver ottenuto un fi-nanziamento dal Ministero per l’Ambiente per il ripristino degli

argini dalla Foce dell’Ofanto sino al Ponte Romano, oggi tocca ad aufidus, che prevede una serie di interventi di ripristino di la-gune e dune costiere in aree golenali. Il segreto per intervenire efficacemente sull’ofanto è certamente la visione d’insieme: in qualità di soggetto attuatore del progetto, la Provincia ha operato in sinergia con i comuni che si affacciano direttamente sull’O-fanto (Barletta e Margherita di Savoia), avvalendosi del prezioso supporto dell’Autorità di Bacino e del Centro Studi Naturalistici. In un momento delicato sotto l’aspetto economico per tutti gli enti locali - ha poi concluso il Presidente Ventola -, credo sia fonda-mentale riuscire ad intercettare quanti più fondi pubblici possibili: per farlo, abbiamo ritenuto opportuno istituire un settore, quello delle Politiche Comunitarie, che si dedicasse prevalentemente a questo, con risultati davvero eccellenti».

Secondo il Sub Commissario del Comune di Margherita di Sa-voia, Marcella nicoletti «gli interventi previsti nel progetto aufidus comporteranno ricadute positive non solo in ambito ambientale ma anche in termini socio-economici», mentre Valeria Valendino, re-ferente del Comune di Barletta per il progetto aufidus, ha spiegato che il «ruolo del Comune di Barletta sarà prevalentemente legato alla divulgazione del progetto alla comunità locale».

lia Romano, della segreteria Tecnica operativa dell’autorità di Bacino della Puglia, ha invece spiegato che «l’ofanto è il fiume più importante della Puglia e tra i più importanti del Meridione. Una risorsa per il territorio cui l’Autorità di Bacino sta da anni concentrando i propri studi, dai quali è emersa la presenza di una serie di colture che ostacolano il deflusso delle acque. il nostro contributo servirà proprio a ripristinare le condizioni naturali ot-timali».

A concludere la conferenza stampa l’intervento di Vincenzo Rizzi del Centro Studi Naturalistici, che ha ricordato come «il par-tenariato competeva con istituti e realtà di elevato calibro, ottenen-do un finanziamento che rappresenta un risultato importante per l’intero territorio».

Euro*IDEES Provincia

zione rispetto al 1951, e Spinazzola che si conferma il comune più piccolo della provincia con poco più di 6.700 abitanti.

i tre comuni ex foggiani di Margherita di savoia, Trinitapoli e San Ferdinando, che durante gli anni ’80 e ’90 scorsi avevano manifestato una qualche forza di recupero di abitanti, hanno nuo-vamente intrapreso un percorso di contrazione demografica e si attestano con il censimento del 2011 sotto la soglia del 1951.

si registra, inoltre, che la provincia Barletta-andria-Trani, pur seguendo le tendenze demografiche nazionali quali l’invecchia-mento della popolazione e l’incremento del rapporto fra popola-zione inattiva (giovani più anziani) e popolazione attiva (compresa fra 15 e 64 anni), si attesta nel 2011 con tassi di invecchiamento e di dipendenza più favorevoli rispetto alle medie regionali e nazio-nali. Ciò fa emergere una struttura socio-economica provinciale relativamente favorevole, ovvero potenzialità di sviluppo del ter-ritorio ancora inespresse.

infine, i primi dati definitivi del censimento 2011 fanno emer-gere nella provincia BaT una frazione di popolazione straniera molto limitata rispetto a quanto emerge a livello nazionale. La popolazione straniera rappresenta, infatti, nella BaT meno del 2% della popolazione totale, contro il corrispondente 7% circa a livello nazionale.

In conclusione, sulla base di questi primi dati censuari demo-grafici, emerge un territorio con i problemi tipici dello sviluppo delle aree costiere italiane dopo il secondo dopoguerra, dove a fronte del forte sviluppo dei sistemi territoriali che più si affaccia-no sulla costa si contrappone generalmente una dinamica di cre-scita economica e di trasformazione sociale più contenuta, con la conseguenza di uno squilibrio territoriale costa-aree interne.

Questa problematica del riequilibrio fra sistemi urbani sottopo-sti a forti pressioni socio-economiche e ambientali e aree interne ca-ratterizzate dalla presenza di risorse sottoutilizzate rappresenta uno dei temi al centro dell’attenzione delle politiche europee, in fase di definizione in queste settimane a Bruxelles nell’ambito della strate-gia Europa 2020, che punta a rilanciare la crescita e l’occupazione in Europa in una logica di sviluppo sostenibile, ovvero di compati-bilità fra i vari aspetti di natura economica, sociale e ambientale.

In questa nuova prospettiva europea, il Governo italiano sta elaborando una specifica strategia per lo sviluppo urbano e una specifica strategia per le aree interne di cui anche la provincia BaT potrà beneficiare, ma è necessaria una capacità delle istituzioni lo-cali e delle forze economiche e sociali del territorio di elaborare una strategia di sviluppo territoriale in grado di porre al centro della propria attenzione il riequilibrio fra costa e aree interne, al di

là dei campanilismi con il fiato corto, che in passato hanno spesso avuto la meglio su visioni strategiche di lungo periodo, in grado di interessarsi di più delle nuove generazioni.

* Vice Presidente Euro*iDEEs-Bruxelles

Ripristino dell’ambiente naturaledell’area “Fiume Ofanto-Lago Capacciotti”

il tavolo dei relatori, al centro il presidente della Provincia France-sco Ventola

Page 7: 1/20131/2013 Scuola - La Costituzione Italiana vista dai ra-gazzi della scuola “R. Moro” Barletta - L’offerta formativa del Liceo “Casardi” - Appuntamento sotto il grande

gennaio 2013 IL FIERAMOSCA 13 gennaio 201312 IL FIERAMOSCA

A conclusione di un iter avviato agli inizi del 2011 da oltre 200

imprese e dall’intero mondo della creati-vità regionale, è nato in Puglia il distretto produttivo “Puglia Creativa”. Alla costi-tuzione formale del distretto hanno ade-rito oltre 150 fra imprese, enti ed organiz-zazioni, che hanno fin dall’inizio creduto nelle potenzialità dell’iniziativa e parte-cipato alla stesura del Piano di Sviluppo Strategico. A darne notizia è “Barletta si fa in quattro”, che invita tutte le asso-ciazioni del territorio ad iscriversi, per condividere questo processo di crescita e sviluppo comune nell’ambito della pro-duzione culturale e creativa. “Il distretto sta muovendo i primi passi nello svilup-po di idee progettuali condivise che sono state oggetto dell’appuntamento fissato per lo scorso 16 gennaio 2013”, spiega Carmen Craca, presidente dell’as-sociazione barlettana. “La Puglia è l’unica regione italiana ad aver ricono-sciuto formalmente un distretto delle industrie culturali e creative”.

“Puglia Creativa” è l’espressione delle imprese culturali e creative pu-gliesi in risposta alla Legge Regionale n. 23/2007, in particolare delle im-prese che si occupano di arti visive, cinema, teatro, danza, design, multi-media, musica e servizi collegati. Nei primi mesi di operatività il distretto si è dedicato alla stesura di un piano di sviluppo triennale ed ha iniziato la propria azione in un percorso bottom-up volto al coinvolgimento delle im-prese e al lavoro in rete. Gli ambiti principali sono quelli di innovazione, internazionalizzazione e formazione. “Ambizione del distretto”, aggiunge Carmen Craca, “è la realizzazione di un sistema di cooperazione tra le im-prese che generi vantaggi materiali e affermi il sistema creativo come mo-tore di innovazione e cambiamento per tutta l’economia regionale. Partner delle imprese nel distretto sono le università, le organizzazioni datoriali e sindacali, le pubbliche amministrazioni e le camere di commercio”.

Il Distretto intende avviare una serie di interlocuzioni istituzionali per svolgere il suo mandato relativo alle politiche per lo sviluppo, rafforzando il sistema presso sedi istituzionali locali, nazionali ed europee, ma anche puntando sull’orientamento e il rafforzamento delle attività creative nella collettività e con le giovani generazioni. Il Distretto Puglia Creativa vuole infatti essere punto di riferimento per le giovani imprese in start up, per i professionisti (giovani e non) che rischiano di essere esclusi dalle oppor-tunità di sostegno per mezzo dei fondi comunitari. Si sta inoltre operando per il coinvolgimento diretto delle imprese nello scambio di servizi e nella progettazione di iniziative di confronto professionale.

Nato iN Puglia il distrettoProduttivo “Puglia creativa”

L’invito ad aderire di “Barletta si fa in quattro”

C on due giorni di anticipo rispetto al termine fissato

dalla Regione Puglia nelle Linee di indirizzo sulla Rete Scolastica e di programmazione dell’offerta for-mativa, la Giunta della Provincia di Barletta andria Trani ha varato il proprio Piano di dimensionamento per l’anno scolastico 2013/14. Il Presidente Ventola, in questo pe-riodo particolarmente impegnato, non si è sottratto dall’esprimere il proprio plauso per il lavoro svolto nella circostanza dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione e dal setto-re competente, che hanno corredato la proposta della provincia, delle relazioni illustrative a sostegno della stretta connessione della rete scolastica prefigurata, con le specifiche istanze ed attitudini socio-economiche del territorio “Federiciano”.

Scuole elementari e scuole medie

nello specifico il nuovo assetto del primo ciclo di studi, ov-verosia quello costituito dalle scuole dell’infanzia e dalle scuole primarie (elementari) condotte dai circoli didattici, dalle scuole se-condarie di primo grado (Medie) e dagli istituti comprensivi, può così sintetizzarsi:

Ad Andria da n. 8 istituti comprensivi programmati, si passa a n. 7 comprensivi più 2 autonomie scolastiche, ricavate dallo sdop-piamento dell’Istituto “Imbriani-Salvemini”, in ragione dell’eleva-to numero di studenti. Tornerebbero quindi in vita distintamente, il Circolo Didattico “Imbriani” con n. 929 alunni e la Scuola secon-daria di primo grado “Salvemini” con n. 563 alunni; quest’ultima, nonostante rimanga sotto soglia (600), viene salvaguardata dalla media andriese di n. 1.315 alunni, nettamente al di sopra dei n. 900 previsti dallo Stato, quale criterio per l’assegnazione dei Dirigenti Scolastici alle Scuole esistenti.

A Barletta sul territorio rimangono n. 12 autonomie scolasti-che e precisamente: n. 2 istituti comprensivi, n. 5 circoli didattici e n. 5 scuole secondarie di primo grado.

A Bisceglie ci si è limitati invece all’accorpamento delle due Scuole Medie “Battisti” e “Ferraris”, tenendo in piedi n. 6 auto-nomie scolastiche: n. 4 circoli didattici e n. 2 scuole secondarie di primo grado.

Nulla cambia invece per Canosa di Puglia che conferma i n. 3 istituti comprensivi istituiti lo scorso anno, così come per Marghe-rita di Savoia e per Minervino Murge che confermano rispettiva-mente un istituto comprensivo ciascuno.

Per Spinazzola la Provincia, di concerto col Comune, ha nuova-mente proposto il Polo Verticale, ovverosia l’Istituto Comprensivo

esistente destinato ad accorpare anche le scuole superiori presenti sul territorio (Liceo ed Industria-le); è giusto il caso di evidenziare che sul diniego alla proposta da parte della Regione, pende tutto-ra ricorso dinanzi al TaR.

Il Comune di San Ferdi-nando di Puglia ha proposto lo sdoppiamento dell’affollatissimo Istituto Comprensivo istituito lo scorso anno, con l’istituzione di n. 2 distinti istituti comprensivi da n. 820 alunni ciascuno.

A Trani vengono conservate n. 7 autonomie scolastiche ma tutte suscettibili d’essere trasforma-te in altrettanti istituti comprensivi.

infine Trinitapoli, conserva n. 2 autonomie scolastiche, trasfor-mandone una in istituto comprensivo mentre l’altra pur restando Circolo Didattico è suscettibile di trasformazione in comprensivo.

Scuole superiori

“Per quel che concerne il segmento relativo alla Rete degli Isti-tuti di Istruzione secondaria di secondo grado (Scuole Superiori), la novità più evidente è data dalla tendenza della Provincia ad asse-condare l’orientamento delle famiglie e la propensione del territo-rio verso le scuole industriali, foriere della tanto decantata innova-zione del sistema produttivo ed artigianale locale. La “Scuola che f@rete” istituita nella BaT e tuttora unica nel suo genere, è sempre più legata al tema dello sviluppo locale, che attraverso iniziative di successo come l’IncontraLavoro, condotta in partenariato col Formez, coniuga sempre più i Piani dell’Offerta Formativa delle nostre Scuole, con le esigenze delle Piccole e Medie Imprese del territorio”.

In estrema sintesi queste le novità introdotte:

Ad Andria l’Ites “Carafa” è stato candidato all’attivazione del Liceo delle Scienze Umane con opzione Economico-Sociale ed all’istituzione dell’Industriale con l’indirizzo chimica, materiali e biotecnologia. Per il Liceo “Nuzzi” invece si è proposta l’opzione scienze applicate ovverosia il liceo Tecnologico.

A Barletta per l’Istituto Professionale “Archimede” è stata avanzata l’opzione operatore del legno e per l’Industriale “Nervi-Fermi” l’indirizzo meccanica, meccatronica ed energia.

A Bisceglie per l’Ites “Dell’Olio” si è proposta l’attivazione del Liceo delle Scienze Umane, con opzione Economico-Sociale e l’istituzione dell’industriale con l’introduzione dell’indirizzo Tra-sporti e Logistica, dell’indirizzo informatica e telecomunicazioni e dell’indirizzo chimica, materiali e biotecnologie con articolazione

biotecnologie sanitarie. Per il Liceo Scien-tifico linguistico e Coreutico “da Vinci” è stata riconfermata la richiesta dell’indi-rizzo Musicale. Per l’Istituto Professionale “Cosmai”, nell’ambito del Socio-Sanitario è stata chiesta nuovamente l’attivazione dell’articolazione odontotecnico; inoltre, è stata inoltrata istanza motivata per l’istitu-zione del Liceo Artistico con indirizzi: Sce-nografia ed audiovisivo e multimediale.

Per Canosa di Puglia è stata reiterata l’istanza per l’istituzione del Liceo Classico all’interno del Liceo “Fermi” in coerenza col prezioso presidio archeologico, nonché l’attivazione dell’indirizzo Socio-Sanitario nella sede coordinata canosina dell’Istituto “Garrone” di Barletta.

A Margherita di Savoia, per il “Moro”, si è avviata la richiesta di istituzione del primo Industriale delle Saline d’Italia, con indirizzo chimica, materiali e biotecnologia ed articolazione biotecnologie ambientali.

Per San Ferdinando di Puglia è sta-ta richiesta la riattivazione, nell’ambito dell’II.SS. “Dell’Aquila”, dell’indirizzo professionale Agricoltura e Sviluppo Ru-rale, già autorizzato per l’anno scolastico 2011/2012 e non attivato, nonché l’istitu-zione dell’indirizzo produzioni artigianali ed industriali del settore industria ed arti-gianato.

Anche Spinazzola fa un notevole passo in avanti con l’avvio dell’istituzio-ne, nell’ambito della sede coordinata spi-nazzolese del “Nervi-Fermi” di Barletta, dell’Istituto per Geometri.

A Trani per l’Ites “Moro è stata avan-zata la proposta di istituire l’Industriale con l’indirizzo grafica e comunicazione e con l’indirizzo chimica, materiali e biotecnolo-gie. Per il “Vecchi” è stata proposta l’istitu-zione del primo Liceo Sportivo provinciale, mentre per il Liceo Classico “De Sanctis”, si è chiesta l’attivazione del Liceo Lingui-stico per l’inglese, il tedesco ed il cinese.

A Trinitapoli per lo “Staffa” è stata chiesta la riattivazione del biennio dei Ser-vizi Commerciali dell’Istituto Professio-nale, mentre a Minervino Murge rimane tutto immutato.

Restano confermati ad Andria e Bisce-glie i due Centri Permanenti per l’Istruzio-ne degli Adulti (CPIA), già istituiti dalla Regione Puglia negli anni scorsi, ma mai attivati con la costituzione degli organici di diritto.

“La nostra proposta di Rete oltre che dal numero degli alunni iscritti e dalla me-dia abbondantemente al di sopra dei 900 alunni per istituto, è sorretta dalla coerenza con le nostre linee di programma, stilate sulla scorta dei dati desunti dall’Osservato-rio Provinciale del Lavoro”.

ProvinciaProvincia

Piano di Dimensionamento delleScuole della BAT nell’a.s. 2013/14

di Pompeo Camero

La dott.ssa Carmen Craca

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gennaio 2013 IL FIERAMOSCA 15 gennaio 201314 IL FIERAMOSCA

Provincia

“M a veniamo ai numeri del-la BAT. I due cicli di studi

contano n. 69 Scuole Statali così sud-divise: n. 45 tra Scuole dell’Infanzia, Primarie (Elementari) e Secondarie di primo grado (Medie) e n. 24 Istituti di Istruzione Secondaria di secondo gra-do (Superiori); la popolazione scola-stica complessiva è di n. 64.384 alunni, dei quali n. 44.331 alunni del 1° Ciclo e n. 20.053 alunni del 2° Ciclo.

Algebricamente ci spetterebbero al-meno n.71 Dirigenti Scolastici (64.384 : 900 = 71,53), che ci consentirebbero di confermare persino n. 2 CPIA (Centri Permanenti di Istruzione degli Adulti), istituiti dalla Regione Puglia già lo scor-so anno nelle Città di Andria e di Bisce-glie, ma mai avviati dall’USR Puglia, che ne avrebbe dovuto costituire gli organici di diritto, assorbendo il perso-nale dei CTP (Centri Territoriali Perma-nenti) inglobati nelle Scuole Medie “G. Salvemini” di Andria, “A. Manzoni” di Barletta, “C. Battisti” di Bisceglie, “G. Bovio” di Canosa di Puglia e “G. Roc-ca” di Trani ed il personale del biennio dei Corsi Serali, istituiti nelle Scuole Su-periori, assecondando così il “Lifelong Learning”, caposaldo nella program-mazione dell’Unione Europea”.

“Pur essendo quella della BAT, la migliore situazione in assoluto delle sei Province Pugliesi, il calo demografico comincia a farsi sentire anche da noi,

soprattutto nelle Scuole Superiori, tra le quali pur svettando il Liceo Scienti-fico “Cafiero” di Barletta con ben 1.211 alunni, trova poi n. 7 Istituti appena al di sopra dei 600 alunni; il fanalino di coda va al “Dell’Aquila” di San Ferdi-nando di Puglia con soli 610 alunni.

Le situazioni limite per le quali il riassetto è ineludibile, riguardano 4 Scuole sottosoglia: l’VIII gruppo “Dan-te Alighieri” di Andria che conta appe-na 432 alunni, le due Scuole Medie bi-scegliesi “G. Ferraris” con n. 479 alunni e “C. Battisti” con n. 527 alunni, per le quali è ora che si vada alla fusione se non si vuole incorrere nell’ipotesi dei “Comprensivi” ed infine la Scuola Me-dia “Baldassarre” di Trani che con 584 alunni, potremmo definire “borderli-ne”. Peraltro verso, non meno rilevanti

si appalesano le situazioni di ben 15 Istituti al di sopra della soglia massi-ma, dei quali particolarmente nume-rosi sono proprio i “Comprensivi” di nuova istituzione, come: il “Cotugno - Vaccina” di Andria che guida la classi-fica dei più affollati con n. 1.819 alunni ed a seguire il “De Amicis - Giovanni XXIII” di San Ferdinando di Puglia con n. 1.613 alunni”.

Questo sovrannumero ci servirà per sostenere le scuole più deboli come: l’Istituto Comprensivo di Spinazzola che ha n. 604 iscritti e la Scuola Media “Garibaldi” di Trinitapoli che ne ha 609.

I Comprensivi di Minervino Murge e Margherita di Savoia allo stato si evi-denziano come gli Istituti correttamen-te dimensionati.

Tutti i numeri delle Scuole della BATIl nuovo dImenSIonAmenTo dellA reTe ScolASTIcA

di Pompeo Camero

A fine 2012 è opportuno domandarsi: l’economia locale della BaT è in crescita o in recessione?

Prima di rispondere a questo interrogativo, quanto mai attua-le in un periodo tra i più critici dal dopoguerra e per poter formu-lare un giudizio attendibile, dobbiamo partire dai dati diffusi in questi giorni sull’economia nazionale, prendendo come cartina di tornasole le ore di cassa integrazione richieste dalle aziende.

Verifichiamo che l’aumento delle richieste di CiG all’inPs è in continua crescita. Nel mese di novembre 2012 sono stati au-torizzate 108,3 milioni di ore, mentre nello stesso mese del 2011 ne furono autorizzate 84,9 milioni, con un aumento del 27,5%. Una percentuale che passa a più 5,1% se raffrontata all’ottobre 2012.

Una situazione allarmante che ritroviamo anche nell’intero Mezzogiorno. In Puglia nel mese di novembre 2012 sono state autorizzate 2,8 milioni di ore di cassa integrazione, con un au-mento del 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma con una diminuzione del 46,5% rispetto all’ottobre scorso che lascia ben sperare; il dato riferito alla BaT rispetto alle altre province è il più basso, anche in termini proporzionali.

Relativamente alle ore di cassa integrazione straordinaria, il raffronto tra novembre 2012 e lo stesso mese del 2011 vede un aumento del 366,1%, mentre si è registrata una riduzione di ore del 61,9% rispetto all’ottobre del corrente anno. Questi dati sono forieri di situazioni di difficoltà tutt’altro che temporanee per le aziende pugliesi, che generalmente ricorrono all’interven-to straordinario allorché avviano processi di ristrutturazione o di riconversione.

Per la cassa integrazione in deroga, invece, si registra un nu-mero di ore inferiore del 73% nel raffronto tra novembre 2012 e lo stesso mese del 2011 ed una diminuzione del 71,2% anche ri-spetto ad ottobre 2012. Quest’ultimo dato, purtroppo, nasconde aspetti negativi in quanto molte aziende, dopo aver esaurito la cassa in deroga, fanno ricorso alla mobilità, spesso anticamera della dismissione dell’attività produttiva e del licenziamento dei lavoratori.

Sono dati che confermano l’andamento recessivo nazionale rispetto al quale la nostra regione non fa eccezione, ma che la-sciano intravedere timidi segnali di ripresa analizzando il ricorso alle ore ordinarie di cassa integrazione in percentuale inferiore rispetto alla media nazionale.

Anche l’ultimo Report dell’Osservatorio Mercato del Lavo-ro ci invita all’ottimismo: il tasso di occupazione in Puglia è del 44,8% rispetto al 44% del Mezzogiorno e il tasso di disoccupa-zione è del 13,1% rispetto al 13,6% dell’Italia meridionale.

Relativamente alla BaT, i dati isTaT disponibili si riferisco-no al 2010 ed a giorni disporremo di quelli relativi al 2011, per poi avviarci entro il 2013 ad una osservazione in tempo reale.

Provincia

Intanto, emerge un tasso di disoccupazione pari all’11,7% ed un tasso di occupazione pari al 45,8%.

Nonostante i dati desunti dal ricorso alla cassa integrazione, siamo tuttavia convinti che l’economia pugliese sia solida. Una convinzione che ha le sue basi nell’ultimo report dell’Istat sulle esportazioni delle regioni italiane: l’export pugliese ha registra-to un +8,3% da gennaio a settembre 2012 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un risultato migliore della media na-zionale, che registra una crescita del 3,5%, e del Mezzogiorno, che incrementa l’export del 6,5%. Ma il dato pugliese spicca ancora di più se paragonato alla performance dell’Italia meridio-nale dove la crescita è solo dello 0,1%.

Uno scenario, quindi, che lascia ben sperare per il futuro ma che ci impone, comunque, di proporre ulteriori misure ed inizia-tive per dare solidità alla ripresa dell’economia. I nostri Enti Lo-cali possono certamente contribuire a rilanciare la ripresa anche attraverso lo snellimento delle procedure burocratiche, ancora farraginose, previste per il rilascio di autorizzazioni e licenze, accorciandone i tempi che oggi non ci consentono di essere competitivi con gli altri Paesi Europei. Gli stessi Enti devono inoltre adoperarsi per l’utilizzo totale dei finanziamenti comu-nitari a loro disposizione. Occorre incoraggiare gli investimenti, anche attraverso una minore rigidità del sistema creditizio, che, immettendo liquidità nel sistema economico, genera comunque un circolo virtuoso che favorisce i consumi e, quindi, maggiore produttività ed occupazione. infine, occorre individuare e favo-rire la realizzazione di infrastrutture nel territorio della BaT che possano essere determinanti nel sistema produttivo e di stimolo agli investitori stranieri o del nord Italia.

Nel 2013 si potrà contare sull’oramai eccellente nostro ser-vizio vertenze collettive, che soccorre con professionalità ogni nostra azienda ed i relativi lavoratori in difficoltà, sincerandosi che i meccanismi di welfare e le misure di sostegno al reddito dei dipendenti finiti ai margini del processo produttivo, vengano concessi a ragion veduta ed utilizzati in maniera oculata, sussi-stendone nel contesto produttivo i presupposti per il superamen-to della crisi.

intensificheremo altresì dal prossimo anno, ogni supporto necessario a far fronte alle necessità di riorganizzazione inter-na di aziende che intendano innovare i processi produttivi od il proprio marketing, sino a favorirne l’accesso alla “formazione on the job” od al “learning by doing”.

Economia della Batconsuntivo 2012di Pompeo Camero

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gennaio 2013 IL FIERAMOSCA 17 gennaio 201316 IL FIERAMOSCA

Punti di vista

Hanno detto…Puglia Imperiale

Le attività di un anno di grande impegno che sta per concludersi, ma anche quelle che vanno ad incominciare già dai prossimi giorni: le ha illustrate nel corso di una conferenza stampa il presidente dell’Agenzia Puglia Im-periale Turismo, Michele Marcovecchio, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni che hanno collaborato alla realizzazione dei numerosi pro-getti.

Dalla Bit di Milano all’art& Tourism di Firenze, dall’Open Day della Regione Puglia alle Vie Francigene con gli studiosi internazionali, dalla Itb di Berlino alla Fiera di Paestum, il 2012 ha visto Puglia Imperiale in prima linea nella promozione del territorio degli undici comuni aderenti al Patto Territoriale nord barese-ofantino (Andria, Barletta, Bisceglie, Canosa, Corato, Margherita di savoia, Minervino, san Ferdinando, spinazzola, Tri-nitapoli e Trani), registrando un successo crescente non solo nei numeri ma soprattutto nel gradimento.

Nel corso della conferenza stampa, alla quale era pre-sente anche il delegato al Turismo della Provincia Bat, Leo Mastrogiacomo, che ha sottolineato l’importanza delle attività svolte dall’Agenzia Puglia Imperiale, il di-rettore dott. Alessandro Buongiorno ha illustrato in parti-colare il nuovo progetto di accoglienza turistica “Disco-vering Puglia”, bando emanato da Pugliapromozione, per il quale Puglia imperiale ha ottenuto il finanziamento di tre proposte progettuali risultando l’unica realtà regionale a realizzare tale risultato.

La conferenza stampa è stata occasione anche per la presentazione del calendario di attività del “Presepe Vi-vente” di Canosa di Puglia, giunto quest’anno alla IX edizione: la presidente del comitato organizzatore, Anna Di Sibio, ha ricordato come questo appuntamento abbia richiamato negli anni precedenti decine di migliaia di vi-sitatori, diventando uno dei momenti di maggiore richia-mo dell’intera regione in queste festività di fine anno.

U n territorio unico, autentico, da scoprire con modalità inno-vative tutto l’anno. In sella ad un cavallo murgese attraverso

le masserie, gustando le specialità enogastronomiche, riscoprendo il contatto con la natura. Ma anche visitando i centri storici, le cattedrali, le zone umide e le riserve naturali: sono alcuni degli appuntamenti in calendario nel progetto territoriale “Discovering”, bando emanato da Pugliapromozione, per il quale l’agenzia Puglia imperiale Turismo ha ottenuto un finanziamento per la realizzazione di diverse proposte pro-gettuali.

in particolare l’agenzia Puglia imperiale Turismo ha partecipato al bando di Pugliapromozione con proposte che riguardano le visite gui-date gratuite nei centri storici (anche in occasione di particolari eventi e festività), nei siti naturalistici (con il progetto “battiti d’ali e bagliori sull’acqua nel regno del fenicottero rosa”, con escursioni guidate o in bicicletta con attività gratuite per famiglie e bambini). Nell’ambito del programma di visite guidate, spiccano tra le altre quelle per il Presepe Vivente di Canosa, anche quest’anno uno degli appuntamenti più im-portanti del calendario di iniziative del territorio per le festività nata-lizie, che nelle precedenti edizioni ha registrato una presenza di oltre 100mila visitatori. Nel corso della conferenza stampa, alla presenza del-la presidente del Comitato “Presepe Vivente” di Canosa di Puglia dott.ssa Anna Di Sibio, sono stati illustrati calendario e modalità di accesso alla suggestiva manifestazione.

“Grazie al lavoro dello staff di Puglia Imperiale - ha sottolineato il presidente Michele Marcovecchio - e alla collaborazione di nume-rose associazioni presenti sul territorio, siamo riusciti ad ottenere i fi-nanziamenti per questa interessante proposta progettuale. L’obiettivo è quello di offrire al turista occasioni di vivere esperienze emozionanti ed autentiche nel nostro territorio: “Discovering Puglia” mira appunto a stimolare e sostenere la progettazione e l’erogazione di servizi in-novativi per la fruizione turistica sostenibile in periodi non estivi, per arricchire la nostra offerta turistica con attività di qualità, e che riescano anche coinvolgere le comunità locali nella pratica dell’accoglienza a quanti scelgono di visitarci in questo particolare arco dell’anno. Insieme alle associazioni coinvolte abbiamo proposto una serie di attività per far scoprire la Puglia durante le festività non estive, per destagionalizzare i flussi turistici e promuovere l’immagine di una terra bella e da vivere tutto l’anno. La conferenza stampa è stata occasione anche per un pic-colo bilancio delle attività svolte dalla nostra Agenzia e per uno scambio di auguri per le prossime festività di fine anno”.

agenzia Puglia imperiale Turismo

Consuntivo del presidentemichele marcovecchio

Il Progetto territoriale “Discovering” ha partecipato al bando di “Pugliapromozioni”

AuTenTiCA lA SCelTAATTRAveRSo le PRiMARie?Tempo di primarie nel Centrosinistra. Ci dicono che sono nel Dna del Partito Democratico. Ce le passano come moderno strumento democratico. In realtà, operazione pilotata da oligarchie di partiti in chiara agonia, dopo i fallimenti politici e morali ad ogni livello, oramai sotto gli occhi di tutti. Operazione svuotata di contenuti e tutta centrata sulla forma e il personalismo. Tizio contro Caio, Sempronio contro tutti e qualche comparsa in cerca d’autore. La regola a favorisce Tizio, quella B è vantaggiosa per Caio, sem-pronio e le comparse se ne infischiano, l’importante è mostrarsi nella sfida. La vera lotta delle primarie sembra solo diretta ad ac-caparrarsi un marchio, pur sempre ancora necessario per ottenere voti e governare. Inoltre, l’attenzione è troppo focalizzata sullo scontro personale e ciò finisce con lo svilire i propositi di gover-no. Quali gli obiettivi? Come raggiungerli? Con chi raggiungerli? Buio pesto! o, peggio, dichiarazioni estemporanee nei talk show e programmi d’intenti nascosti nei blog, scritti giusto per scriver-le. Non sarebbe stato più opportuno incentivare la partecipazione dei cittadini più nell’individuazione delle idee e dei programmi piuttosto che sulle previdibilità di candidature scontate? (ruggiero Quarto, docente di geofisica ambientale all’Università di Bari)

PACCheTTo AnTiCRiSilA CGil ConFiDA nel CoMMiSSARioDa mesi, in ogni modo e forma, la Cgil ha sottoposto all’attenzio-ne della dissolta amministrazione comunale di Barletta una arti-colata proposta anticrisi che non ha trovato alcun accoglimento. Anzi: è stata anche motivo di veti e resa dei conti incrociati tra

gruppi di potere i cui comportamenti, recenti e passati, sono oggi - giustamente - all’attenzione delle autorità giudiziarie per la indi-viduazione di eventuali responsabilità anche di ordine penale per i danni compiuti a carico dei barlettani onesti.La dichiarata intenzione della dott.ssa Manzone di mettere in te-sta alla sua agenda politico-amministrativa le tematiche sociali, ci conforta e ci fa ben sperare, e ci fa anche ritenere che il bilancio di previsione 2012 potrà prevedere risorse ragionevoli tali da affron-tare dignitosamente i principali problemi della nostra comunità che attengono al lavoro che non si trova, a quello che si perde, ai precari ed indigenti di ogni ordine e grado, agli anziani, agli studenti, agli immigrati. Potrebbe accadere che la sua disponibi-lità e il suo alto senso del dovere verso questa collettività e per il compito impegnativo affidatole si manifestino in modi e risultati più utili e assennati di quelli, salvo qualche rara eccezione, pur-troppo non prodotti da un sindaco, da una giunta e da un consiglio comunale sempre alle prese con questioni non certo di pubblico interesse. (Franco Corcella segretario cittadino della Camera del Lavoro Cgil)

lA FARinA Del DiAvoloFiniSCe SeMPRe in CRuSCAÈ finita come doveva finire, perché, come afferma un antico pro-verbio, la farina del diavolo finisce sempre in crusca. Nonostante infatti un suffragio elettorale tale da fare impallidire persino il re-gime stalinista nord coreano, la sinistra di Barletta, come in fondo era ampiamente prevedibile, non è riuscita ad arrivare neppure al suo secondo panettone. Non ci è riuscita perché irrimediabilmente divisa già alla radice dalle inconciliabili ambizioni di potere dei suoi molti e turbolenti ras, costantemente impegnati a sottoporre al povero “papà Goriot” Maffei nuove e sempre più esose “liste della spesa”, mentre nel frattempo la città di Barletta restava in-vano in attesa che i suoi molti e crescenti problemi venissero, non diciamo risolti, ma quanto meno affrontati da chi, aveva istituzio-nalmente il dovere di farlo. (…) Ma sia chiara una cosa. Se in questa farsa l’ex sindaco ha recitato il ruolo della vittima, di certo, però, non può, e non deve, essere ritenuto una vittima innocente. Perché Maffei è comunque colpe-vole di quanto accaduto. Colpevole innanzitutto di essersi scelto in piena libertà i compagni di viaggio che lo hanno alla fine tradi-to. Sì, pur di conseguire un effimero successo elettorale, privo di

qualunque prospettiva politica a medio termi-ne, e pur di restare in sella alla sua poltrona di sindaco. (stella mele, segretario provinciale Bat de “La Destra”; Giuseppe Filograsso Se-gretario sezione “La Destra” Barletta)

GuiDA Del PAlAzzoSenzA DeMoCRAziA(Speriamo che nel futurosi scelga meglio)Ora il sindaco grida al complotto ed al tradi-mento perché otto consiglieri comunali nel suo partito lo hanno sfiduciato e mandato a casa. Eppure quegli otto consiglieri (fra i quali c’e-ra anche il presidente del Consiglio!), come tutti i partiti di opposizione e di maggioranza (compreso il suo), le rappresentanze sindaca-li, esponenti dell’associazionismo cittadino, del mondo della cultura, del mondo cattolico e di quello imprenditoriale, nonché la stragran-de maggioranza dell’opinione pubblica, ne

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gennaio 2013 IL FIERAMOSCA 19 gennaio 201318 IL FIERAMOSCA

Giustizia

di Renato Russo

avevano ripetutamente stigmatizzato il modo verticistico in cui lui e il suo braccio destro comandavano da palazzo senza alcu-na considerazione di inviti, suggerimenti, proposte e quant’al-tro gli pervenissero giornalmente dalla stampa e dai mezzi di informazione generale. Insomma se l’è voluta lui. E quello che sorprende è che non fa nessuna autocritica, perché era troppo bello governare ad libitum, senza alcun vincolo e senza sentire il parere di alcuno. Quello che è stato è stato. Ora speriamo che i partiti sappiano scegliere un candidato e che soprattutto spieghino bene quali siano diritti e doveri di ogni candidato sindaco nell’esercizio del potere di governo della cosa pubbli-ca. (Luigi E. Delvecchio)

vAloRizzARe le RiSoRSe eSiSTenTiNon poteva reggere a lungo un sistema politico e la classe di-rigente selezionata nelle ultime amministrative del 2011 che, pur granitico nei numeri, mostrava evidente debolezze e limi-ti. Ogni dialettica è stata appiattita su come rafforzare i già noti circuiti di potere e consenso, voto di scambio, attenzio-ne massima ad interessi particolari e a carriere personali. Per gli interessi collettivi, lo spazio ed il tempo che avanzava, se avanzava; la Città abbandonata al suo destino.Vivi Barletta e la mia candidatura nella stessa competizione elettorale erano frutto estremamente coraggioso di intransigen-te reazione a tutto questo. Volevamo interpretare un progetto nuovo, già elaborato ma non ancora avviato. Lo abbiamo fatto e abbiamo combattuto una difficile ed impari battaglia, fieri ed orgogliosi di poterla fare a testa alta. La grande motivazione ci ha reso forti e ci ha fatto arrivare fin qui a dire alla Città che il nostro impegno, costante e coerente, continuerà. Sembra un pensiero semplice, ingenuo, generico, ma non per noi. (raffa-ella Porreca, ViviBarletta)

le PRiMARie PeR lA SCelTA Del SinDACoA giugno si voterà per eleggere il nuovo sindaco, ma al mo-mento grande è la confusione sotto il cielo. In attesa che il Partito Democratico completi la procedura che ha portato la commissione provinciale di garanzia a comminare la sospen-sione per 15 mesi degli 8 consiglieri che votarono la sfiducia al sindaco Nicola Maffei, non si capisce bene come debba essere individuato il novello candidato sindaco. Il Movimento Mode-ratori e Popolari di Barletta ritiene che l’unica strada percorri-bile per la scelta del candidato sindaco del centro-sinistra sia la celebrazione delle primarie. (roberto Gammarota)

CeRCAnSi RequiSiTi PeR FARe il SinDACoIn questi ultimi giorni l’opinione pubblica, appare arrabbiata. I recenti e vergognosi scandali hanno accelerato il disfacimento del sistema dei partiti tradizionali della seconda Repubblica, cre-ando un’ondata di legittima indignazione e disgusto, circostan-za paradossalmente che gioca a favore dell’opera del governo Monti; ma chi raccoglie i frutti, per ora almeno, è Beppe Grillo che appare a molti una valida reazione ed una possibile alternati-va al sistema del magna magna e della spartitocrazia. (…)Nel contesto locale, abbiamo assistito al recente dimissiona-mento del sindaco e della giunta ad opera di una consisten-te parte politica cittadina ed abbiamo dedotto dalle cronache giornalistiche le ragioni che hanno portato a tale determinazio-ne: dagli abusi di ben individuata pseudo-dirigenza comunale alla staticità del sindaco e della giunta verso la sentita necessità di risolvere le più urgenti, importanti e vitali problematiche comunali, che avrebbero potuto essere auspicabilmente risol-

Punti di vista

FRANCO BORGIA: UN INCUBO DURATO VENT’ANNIASSOLTO CON FORMULA PIENA DALLA CORTE DI CASSAzIONE

P iù o meno coetanei, cominciammo a fare attività politica nella turbolenta stagione del ‘68. Io ve-

nivo dalla esperienza della FUCI dove avevo dato vita a un numero speciale di “Nuova Eco”; lui dal Circolo “Carlo Cafiero” per il quale firmò il numero unico “Il Risveglio”. Se dalla FUCI germinarono numerose parte-cipazioni all’impegno politico attraverso il GIP “De Ga-speri”, il Circolo “Carlo Cafiero” rappresentò la palestra partecipativa per molti giovani social-comunisti, so-prattutto comunisti. Mentre Franco era ideologicamen-te più vicino a Gaetano Salvemini e si iscrisse al Partito Socialista. Erano gli anni in cui spesso ci si incontrava al tavolo delle trattative politiche, io al fianco di Peppino Palmitessa, lui accanto a Donato Paparella.

Sul piano locale e della concretezza operativa, ini-zialmente Franco era attratto da Beniamino Finocchiaro e i suoi amici, e su quello nazionale da Pietro Nenni. In seguito dalla corrente craxiana, di cui referente barese era Rino Formica. Secondo dei non eletti nelle politiche del 1972, risultò primo degli eletti nella lista socialista alle amministrative del ‘75 che portarono all’elezione di Messina sindaco della città, alla quale subentrò nell’au-tunno del ‘78, dopo la morte di Moro, quando entrarono in crisi i rapporti fra DC e PSI. Nell’80 fu eletto, con largo suffragio di voti, alla Regione Puglia (e segretario regionale del suo partito nell’84). Confermato nell’85, quando rivestì la carica di vice presidente della Regione e assessore alla programmazione nella gestione presie-duta da Totò Fitto. Furono gli anni anche dell’impegno nella nascita della Provincia policentrica Barletta Andria Trani, sancita nel 1990 in una delibera di Giunta re-

gionale pre-sieduta da Peppino Co-lasanto. Nel 1992 venne eletto depu-tato al Parla-mento… Furo-no gli anni in cui una intera classe politi-ca venne cri-minalizzata e spazzata via. E Franco Bor-gia, lui pure inceppò nelle maglie della Magistratura, segnate da numerose senten-ze, tutte di assoluzione dall’ipotesi del reato di concus-sione, fino a quella finale, in Cassazione, per la vicenda dei nastri trasportatori di Manfredonia. Assolto “per non aver commesso il fatto” secondo la formula richiesta dal procuratore generale della Corte di Cassazione. Assolto come del resto molti altri compagni socialisti, solo che per lui sono passati 19 anni dall’inizio del processo, per-ché gli venisse infine restituita l’onorabilità… Ma intanto, fra i 50 e i 70 anni, per vent’anni gli era stata stroncata la vita socio-politica, ma anche quella professionale e compromessa quella relazionale.

Il ricordo più amaro? Il suo nome, nel ‘94, era nel-la lista dei sottosegretari del governo Ciampi. Poi arri-vò l’avviso di garanzia e il suo nome fu depennato. La differenza fra i rimborsi elettorali di un tempo e quelli attuali? Secondo Borgia, allora servivano veramente per finanziare attività di partito a fronte di una legge inadeguata a sostenere i costi, mentre oggi è sotto gli occhi di tutti come ci si trova di fronte sempre più fre-quentemente ad arricchimenti personali, a cominciare dagli amministratori dei partiti.

Franco Borgia non ha affatto intenzione di ritornare in politica ma non rinuncia ad una valutazione sull’at-tuale sinistra, dove - a suo parere - permangono trac-ce di una concezione conservatrice di marca berlin-gueriana mentre tra gli ex democristiani permangono elementi tipici della ideologia della vecchia Democrazia Cristiana.

Franco Borgia

te, con il coinvolgimento nelle scelte e nelle decisioni, da parte della presidenza e dei consiglieri comunali di Barletta.Attendiamo la risposta dell’opinione pubblica e della politica cittadi-na. (Gaetano Delzio, ex segretario Partito socialista)

C’è AnCoRA BiSoGnoDel PARTiTo SoCiAliSTAAlla fine delle celebrazioni del 120° anniversario della fondazione del Partito Socialista Italiano, si può ben dire che tale ricorrenza coin-cida con una situazione politica e una congiuntura economica parti-colari, con una sinistra che ambisce a governare il Paese e il Partito Socialista a diventare forza di governo in una coalizione riformista e progressista, nella dimensione dell’Unione europea.Le più alte cariche istituzionali, a cominciare dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, hanno preso parte alle celebrazioni, con spirito di partecipazione evidente e sentita, come a voler testimoniare l’in-tersecazione di segmenti di vita politica individuale e percorsi politici distinti ma comuni ad un tempo. (Franco Pastore, consigliere regionale del Partito socialista)

PRIMO

20132016

SINODO diocesanoChiesa di Trani·Barletta·BiscegliePer una Chiesa mistero di comunione e di missione

INCONTRI DIOCESANI

venerdì 12 ottobre 2012 / ore 20,00Parrocchia Spirito Santo Trani

Protagonista e testimone di un cammino sinodaleMons. Mario Paciello, Vescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva

venerdì 19 ottobre 2012 / ore 19,30Cattedrale Trani

indizione del SinodoMons. Giovan Battista Pichierri, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie

martedì 6 novembre 2012 / ore 20,00Parrocchia Spirito Santo Trani

a cinquant’anni dal concilio: bilanci e prospettiveProf. alberto Melloni, Docente di storia del cristianesimo - Università di Modena

giovedì 22 novembre 2012 / ore 20,00Teatro Curci BarleTTa

Un testimone racconta il concilio Mons. luigi Bettazzi, Vescovo emerito di Ivrea

mercoledì 5 dicembre 2012 / ore 19,30Parrocchia Sant’andrea BiSCeglie

la chiesa e il suo mistero a cinquant’anni dal concilioMons. Marcello SeMeraro, Vescovo di Albano

martedì 15 gennaio 2013 / ore 19,30Parrocchia Spirito Santo Trani

la missione della chiesa nel mondo di oggiProf. ernesto PrezioSi, Docente di storia contemporanea - Università di Urbino

giovedì 14 febbraio 2013 / ore 19,30Parrocchia San Paolo BarleTTa

Parola di dio e Sacra Scrittura nella vita della chiesaProf. antonio Pitta, Docente di esegesi del N.T. - Pontificia Università Lateranense

giovedì 7 marzo 2013 / ore 19,30Parrocchia S. andrea BiSCeglie

la riforma liturgica e il concilio Vaticano ii. Quale futuro?Mons. Felice di MolFetta, Vescovo di Cerignola e Ascoli Satriano

martedì 16 aprile 2013 / ore 20,00Cinema impero Trani

laici corresponsabili nella chiesaProf. Severino dianich, Docente emerito di teologia - Studio Teologico Fiorentino

venerdì 17 maggio 2013 / ore 20,00Cattedrale Trani

Per una chiesa sinodaleFr. enzo Bianchi, Priore Monastero di Bose

venerdì 7 giugno 2013 / ore 20,00Parrocchia San Paolo BarleTTa

donne e concilio: un segno dei tempiProf.ssa Serena noceti, Docente di teologia sistematica

Facoltà Teologica Italia Centrale

nei Primi Vespri dell’anniversariodella dedicazione della cattedrale

PRIMO

20132016

SINODO diocesanoChiesa di Trani·Barletta·BiscegliePer una Chiesa mistero di comunione e di missione

INCONTRI DIOCESANI

venerdì 12 ottobre 2012 / ore 20,00Parrocchia Spirito Santo Trani

Protagonista e testimone di un cammino sinodaleMons. Mario Paciello, Vescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva

venerdì 19 ottobre 2012 / ore 19,30Cattedrale Trani

indizione del SinodoMons. Giovan Battista Pichierri, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie

martedì 6 novembre 2012 / ore 20,00Parrocchia Spirito Santo Trani

a cinquant’anni dal concilio: bilanci e prospettiveProf. alberto Melloni, Docente di storia del cristianesimo - Università di Modena

giovedì 22 novembre 2012 / ore 20,00Teatro Curci BarleTTa

Un testimone racconta il concilio Mons. luigi Bettazzi, Vescovo emerito di Ivrea

mercoledì 5 dicembre 2012 / ore 19,30Parrocchia Sant’andrea BiSCeglie

la chiesa e il suo mistero a cinquant’anni dal concilioMons. Marcello SeMeraro, Vescovo di Albano

martedì 15 gennaio 2013 / ore 19,30Parrocchia Spirito Santo Trani

la missione della chiesa nel mondo di oggiProf. ernesto PrezioSi, Docente di storia contemporanea - Università di Urbino

giovedì 14 febbraio 2013 / ore 19,30Parrocchia San Paolo BarleTTa

Parola di dio e Sacra Scrittura nella vita della chiesaProf. antonio Pitta, Docente di esegesi del N.T. - Pontificia Università Lateranense

giovedì 7 marzo 2013 / ore 19,30Parrocchia S. andrea BiSCeglie

la riforma liturgica e il concilio Vaticano ii. Quale futuro?Mons. Felice di MolFetta, Vescovo di Cerignola e Ascoli Satriano

martedì 16 aprile 2013 / ore 20,00Cinema impero Trani

laici corresponsabili nella chiesaProf. Severino dianich, Docente emerito di teologia - Studio Teologico Fiorentino

venerdì 17 maggio 2013 / ore 20,00Cattedrale Trani

Per una chiesa sinodaleFr. enzo Bianchi, Priore Monastero di Bose

venerdì 7 giugno 2013 / ore 20,00Parrocchia San Paolo BarleTTa

donne e concilio: un segno dei tempiProf.ssa Serena noceti, Docente di teologia sistematica

Facoltà Teologica Italia Centrale

nei Primi Vespri dell’anniversariodella dedicazione della cattedrale

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gennaio 2013 IL FIERAMOSCA 21 gennaio 201320 IL FIERAMOSCA

ANMI

PRESENTATO IL CALENDARIO DELL’ANMI 2013

UNItALSI

“C osa sarà di nostro figlio dopo di noi?!”; le cose si com-plicano se questo figlio è disabile e allora le domande

si moltiplicano “chi si occuperà di lui, chi lo aiuterà a camminare, a vestirsi, a lavarsi, a mangiare, chi lo farà sorridere, chi gli starà accanto nei momenti di debolezza?!” questi sono solo alcuni degli interrogativi che molti genitori si pongono ogni giorno, queste le motivazioni che hanno portato l’UniTalsi nel 2000 a realizzare la prima casa famiglia dando una risposta concreta all’emergenza del “Dopo di Noi” accogliendo la richiesta di aiuto di persone di-sabili senza supporto familiare.

Nell’anno 2003 l’Unitalsi nazionale, non potendo gestire di-rettamente la struttura, di concerto con la sottosezione di Barletta e grazie alla benefattrice Suor Maria Antonia Lamacchia ha costi-tuito la Fondazione Michele, Giuseppe, Clelia Lamacchia onlus uno strumento giuridico capace di dialogare e collaborare con le istituzioni pubbliche e realizzare dei progetti di solidarietà.

Il 29 aprile 2003 l’Unitalsi nazionale con delibera del consi-glio direttivo autorizza il presidente nazionale a divenire socio fondatore della Fondazione avente quale scopo primario della sua attività la costituzione di case famiglia e lo svolgimento di attività di assistenza agli anziani disabili, ammalati soli, bambini disabili, orfani o in difficoltà.

Il 9 giugno del 2003 è stata costituita la “FONDAZIONE MI-CHele, GiUsePPe e Clelia laMaCCHia – onlUs”.

La Fondazione ha durata illimitata e sede in Barletta in via Regina Margherita n. 113.

La Fondazione è un’organizzazione non lucrativa di utilità so-ciale, ONLUS.

La Fondazione è un ente non commerciale.la Fondazione non ha fini di lucro ed esaurisce tutte le proprie

finalità statutarie nel territorio della Regione Puglia.La Fondazione, che si ispira ai valori fondamentali della cen-

tralità della persona umana, della sua dignità e dei suoi diritti, del-la solidarietà umana, della condivisione, dell’accoglienza fraterna e del volontariato, inteso come libero e gratuito servizio agli ul-timi, ha per scopo esclusivo il perseguimento di finalità nel cam-

po socio-assistenziale, di solidarietà e di promozione sociale, e in particolare quello:• di promuovere la tutela e l’accoglienza dei disabili, degli anzia-

ni, dei bambini in condizioni di emarginazione, sfruttamento, abbandono, trascuratezza e di donne che faticano a vivere o che vedono minacciata la propria maternità o la propria gravidanza attraverso iniziative di volontariato in collaborazione con le isti-tuzioni pubbliche ed ecclesiali;

• di creare e gestire strutture d’accoglienza del tipo “casa fami-glia” entro il territorio della Regione Puglia per l’accoglienza delle persone sopra indicate, accolte secondo progetti d’inter-vento individualizzati ed utili alla tutela della sacra dignità di ognuno;

• potrà partecipare alle forme federative ed associative previste dalla normativa sulle onlUs e su organismi aventi finalità af-fini;

• stipulare convenzioni di qualsiasi genere anche trascrivibili nei pubblici registri, con Enti pubblici o privati, che siano conside-rate opportune ed utili per il raggiungimento degli scopi e fini della Fondazione.

la Fondazione beneficia di alcune agevolazioni:• è fuori campo iva per le prestazioni pubblicitarie a favore di

Onlus solo se gratuite;• è esente da iva per le prestazioni educative e didattiche; le pre-

stazioni di ricovero e cura; trasporto di malati o feriti con vei-coli appositamente equipaggiati, le prestazioni socio-sanitarie, di assistenza domiciliare o ambulatoriale, in comunità e simili a favore di anziani, inabili, minori, tossicodipendenti ecc.

L’Unitalsi grazie alla Fondazione Lamacchia onlus ha potuto realizzare diversi servizi (Casa Famiglia “Mons. Vincenzo Frez-za” comunità socio-riabilitativa - art. 57 del R.R. n.4/07; Casa del-la Speranza “Suor Maria Lamacchia” - art. 75 del R.R. n. 4/07) e progetti (Integrati per vincere; Racconti di famiglia; Laboratorio Piccolo Cinema; Convegni - Seminari)

Un progetto d’amoreper il prossimo

P resentato nell’Aula Magna dell’82° Reggimento Fanteria “Torino” - presso la Caserma “Ruggiero stella” - il quinto

calendario storico della Associazione Marinai d’Italia del Gruppo di Barletta. A fare gli onori di casa e a introdurre la piacevole mat-tinata il ten. colonello Gian Piero De Marcus, sottolineando come questo calendario storico racconti uno spaccato di vita associativa passata e recente, corredato da oltre settanta immagini e determini afflato nel corpo di appartenenza, nonché fraternità e senso di so-lidarietà con le associazioni d’arma presenti sul territorio. Anche quest’anno il calendario - come negli anni passati - è stato dedi-cato a una medaglia d’oro al Valor Militare. Questa volta, l’eroe barlettano prescelto è stato Ruggiero Stella e per questo la presen-tazione è avvenuta nella Caserma che porta il suo nome.

Al microfono, moderati dal giornalista della Gazzetta Giu-seppe Dimiccoli, si sono alternati diversi oratori. Il comandante dell’82° Cosimo Prencipe che ha tratteggiato la figura dell’eroe barlettano (Classe 1914, sergente maggiore del 10° Reggimento del Genio, caduto a Gondar, in Africa Orientale, il 21 novembre 1941. La città gli ha intitolato una strada nel quartiere “Medaglie d’Oro”) oltre a esprimere parole di apprezzamento verso Barletta e l’augurio che sia sempre maggiore l’affiatamento fra la caserma e la cit-tà. Hanno quindi preso la parola il comandante della Capitaneria di Porto Marco Benedini, il delegato regionale dell’Anmi Mino Laghezza. Renato Russo ha tracciato particolarmente il profilo di Sebastiano Lavecchia, in occasione della cessazione del suo se-condo mandato presidenziale, come promotore di numerose ini-ziative di volontariato, specialmente a beneficio dei ragazzi colpiti da handicap, un’attività che il cav. Sebastiano realizza da almeno quindici anni con grande dedizione e disinteresse. Ma non solo questo, di altre attività egli si è reso promotore fra cui proprio la realizzazione di questo calendario, che rappresenta anche l’occa-sione, ogni anno, per incontrarsi tra corpi delle forze dell’ordine pubblico (Carabinieri, Finanzieri, Questura e Vigili Urbani).

Anche in questa circostanza Lavecchia, sollecitando il buon cuore e la generosità di alcuni imprenditori locali che spesso prefe-riscono mantenere l’anonimato, ha realizzato numerosi interventi a beneficio di gente bisognosa. Ha inoltre consegnato attestati di benemerenza all’Unitalsi, all’AIAS, alla Casa Famiglia, al centro radiologico.

L’82° Reggimento Fanteria “TORINO” presenta il CalendEsercito 2013

Per la prima volta il Calen-dario dell’Esercito 2013 è stato presentato nella città di Barletta presso l’Aula Magna dell’82° Reggimento Fanteria “ToRino”. alla presenza del Prefetto della città di Barletta S.E. Carlo SESSA, del rap-presentante della Provincia BaT, ass. Dario DaMiani, del Vice Sindaco della città di Andria, Ass. Pierpaolo MA-TeRa, di numerose autorità militari e civili e degli Organi di Informazione, il Coman-dante dell’82° Reggimento, Colonnello Cosimo PRENCIPE, ha illustrato il CalendEserci-to 2013, dedicato ai trentanni dall’inizio della partecipazione italiana alle Operazioni di gestione delle crisi internazionali. Nei dodici scatti del calendario si è inteso rappresentare il “continuum” di emozioni e sacrifici che legano la prima missione in Libano alle attuali e, al contempo, raccontare la preparazione e la condotta delle attività dalla prospettiva che meglio rende la realtà dei fatti: quella che passa attraverso gli occhi dei nostri soldati.Gli scatti d’autore, del Maestro Galligani ci accompagnano in ciascun mese del 2013 e colgono, nella spontaneità e semplicità delle espressioni e dei gesti, l’essenza stessa dei sentimenti.Questo ci auguriamo sia il valore aggiunto dell’opera: rendere partecipi del nostro vissuto di uomini e donne e della nostra professione gli italiani, esaltando la concretezza descrittiva perché, usando le altrui parole, “la vita è a colori, ma nulla è più realistico del bianco e nero”.Il mese di gennaio è dedicato all’approntamento, il mese di febbraio è dedicato al supporto dei familiari, il mese di marzo è dedicato alla partenza e alle sfide che si dovranno affron-tare; il mese di aprile al contatto con il mondo reale che si troverà nell’area di operazione. Il mese di maggio è dedicato all’impegno operativo, mentre quello di giugno alla capacità di relazionarsi con la popolazione; luglio mette in luce i rap-porti d’amicizia tra colleghi, il fotogramma di agosto coglie la nostalgia. Settembre racconta il tempo libero che, se pur limitato, ci permette di stemperare le tensioni; ottobre rappre-senta le operazioni congiunte con i colleghi dei Paesi amici ed alleati, mentre novembre rappresenta i rischi ed i disagi che si affrontano sul campo. infine l’ultima immagine che suggella la conclusione del calendario, ritrae il rientro in Patria. L’ulti-ma pagina ricorda quanti hanno sacrificato la loro vita lontano da casa nell’adempimento della missione.

Da sinistra il comandante marco Benedini, il colonello Cosimo Prencipe, il dott. renato russo, il delegato regionale anmi mino Laghezza e il giornalista Giuseppe Dimiccoli

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gennaio 2013 IL FIERAMOSCA 23 gennaio 201322 IL FIERAMOSCA

Dal mondo della Chiesa Dal mondo della Chiesa

CeleBRATo il 30° Di oRDinAzione ePi-SCoPAle Del CARDinAle FRAnCeSCo MonTeRiSi

4 gennaio 2013, a Barletta, nella Parrocchia SS. Crocifisso, è stato celebrato il 30° di ordinazione episcopale del Cardinale Francesco Monterisi, con il seguente programma: l’ordinazione episcopale avvenne il 6 gennaio 1983, a Roma, nella Basili-ca di San Pietro, ad opera di Giovanni Paolo II. Vi prese parte una folta rappresentanza delle diverse comunità parrocchiali di Barletta.

Il Cardinale Francesco Monterisi, Arciprete emerito della Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura, è nato il 28 maggio 1934 a Barletta (Italia), nell’arcidio-cesi pugliese di Trani-Barletta-Bisceglie, discendente di una famiglia che ha dato alla Chiesa alcune note personalità ecclesiastiche, tra queste l’arcivescovo di Salerno Nicola Monterisi, l’arcivescovo di Potenza Ignazio Monterisi e il gesuita Giuseppe Filograssi, professore di teologia alla Pontificia Università Gre-goriana. (…)

Il 23 dicembre 1982, S.S. Papa Giovanni Paolo II nominò s.E. mons. Francesco monterisi pronunzio apostolico in Corea. Qualche giorno dopo, il 6 gennaio 1983, mons. monterisi fu consacrato arcivescovo di alba marittima. nella foto, alla sua destra mons. michele seccia, allora vicario generale della Diocesi di Trani-Barletta. Il 28 agosto 1990 il Papa lo designerà pronunzio apostolico nella Bosnia-Erzegovina in guerra

4 gennaio 2013. Celebrati i 30 anni di ordinazione episcopale del cardinale Francesco mon-terisi

GENNAIO 201322 IL FIERAMOSCA

FRA AnDReA viSCARDio R D i n AT o SACeRDoTeNella Parroc-chia Immaco-lata (Monaci), sabato 5 gen-naio, durante una solenne con concelebrazio-ne eucaristica presieduta da mons. Salvatore Ligorio, arcivescovo di Matera-Irsina, fra Andrea Viscardi, dei fra-ti minori cappuccini, nativo di Barletta, è stato ordinato sacerdote.Il 6 gennaio, fra Andrea Viscardi ha pre-sieduto per la prima volta l’Eucaristia. Per l’occasione l’omelia è stata tenuta da fra Emanuele Fiorella, anch’egli di Barletta, superiore della comunità francescana cap-puccina di Montescaglioso, dove fra An-drea eserciterà il suo ministero.Fra Andrea è nato a Barletta il 24 gennaio 1980. Ha fatto il suo ingresso nei cappuc-cini il 23 settembre 2001 e il 10 dicembre 2009 ha emesso la professione perpetua.Nei giorni 10-11-12 gennaio 2013, nel convento dei cappuccini di Montescaglio-so, fra Piero Errico ha predicato un triduo vocazionale. Sempre qui. domenica 13 gennaio, fra Andrea Viscardi ha presieduto la santa messa.

lA GioRnATA Del SeMinARioil messaggio dell’ArcivescovoGiornata diocesana del Seminario 2011: si tratta di un appuntamento annuale di gran-de rilevanza spirituale, ecclesiale, vocazio-nale, in occasione del quale l’Arcivescovo invia alla comunità diocesana una propria lettera, di cui, di seguito, si porge il testo integrale.Mons. Pichierri, nel ribadire la centralità della dimensione vocazionale, offre alcune indicazioni perché tale aspetto sia vivo e si concretizzi con la nascita di nuove vo-cazioni al servizio ministeriale, soprattutto quello ordinato e quello religioso.Inoltre ribadisce fermamente il ruolo che svolge, ai fini del discernimento vocazio-ne, il Seminario Minore che, si configura come una comunità educativa giovanile, finalizzata, non a preparare specificamen-te futuri sacerdoti, ma ad offrire l’ambien-te più adatto e i mezzi più appropriati per garantire l’iniziale discernimento vocazio-nale e la sapiente coltivazione dei primi indizi di una chiamata al sacerdozio.in diocesi è operativo, quale qualificato luogo per il discernimento vocazionale, il Seminario Arcivescovile “Don Uva” in

Bisceglie, in cui opera un’apposita équi-pe formativa, coordinata da Don Cosimo Delcuratolo, Rettore del Seminario, non-ché Direttore del Centro Diocesano Voca-zioni. Il Seminario ospita a tempo pieno i giovani che intravedono segni vocazionali e propone percorsi formativi in chiave vo-cazionale. Interessanti, poi, i dati delle vocazioni e dei seminaristi diocesani forniti dall’Arci-vescovo, secondo i quali, a breve, saranno ordinati tre diaconi in vista del sacerdozio, e ben 27 i seminaristi che studiano filosofia e teologia, preparandosi così a diventare sacerdoti.

inConTRo ConDon nAnDino CAPovillA Don Nandino Capovilla, coordinatore na-zionale di Pax Christi, a Barletta presso la libreria “La Penna Blu”, in corso Vittorio Emanuele 49, per presentare il suo libro “Voglia di normalità”, scritto con Betta Tusset, per testimoniarci la sua esperienza nella striscia di Gaza. Moderatrice dell’in-contro, la giornalista Floriana Tolve.Una sosta nella terra martoriata di Palesti-na diventa racconto e testimonianza di chi, ha deciso di condividere fino in fondo le sofferenze e le speranze di pace di chi vive sotto occupazione militare.nandino Capovilla e Betta Tusset, da anni impegnati nella Campagna “Ponti e non Muri” di Pax Christi Italia, continuano a portare giovani e adulti, “pellegrini di giu-stizia” non a visitare le pietre morte ma ad ascoltare le pietre vive di questa terra.Incontri, storie, volti, cuori spalancati, in una troppo spesso inascoltata denuncia, per raccontare la voglia matta e disperata dei palestinesi di continuare a vivere su quel piccolo lembo di terra ereditato dai padri, di esistere come individui, come gruppo, come popolo, e non essere apostrofati come terroristi e sottosviluppati.

PReSePe vivenTenella parrocchia san Giovanni ApostoloOrganizzata nella Parrocchia San Gio-vanni Apostolo la I edizione del Presepe Vivente. nel Presepe Vivente - afferma il parroco Don Rino Mastrodomenico - vie-ne realizzato un percorso originale: non si tiene conto della tradizione che il fascino natalizio ha creato nel tempo. si tratta di un percorso biblico-artistico a partire dal-la creazione fino ai luoghi dove oggi nasce Gesù. L’evangelista Giovanni, nel prologo del suo vangelo, afferma che “tutto è stato fatto per mezzo di Lui e in vista di Lui”, e san Paolo afferma che “tutto in Cristo si ricapitola, le cose del cielo come le cose della Terra”.

oMeliA Di GiovAn BATTiSTA Pi-ChieRRi in oCCASione DellA SolenniTà Di S. RuGGeRoMons. Pichierri ha cominciato la sua omelia partendo subito dalla figura di san Ruggero, vissuto tra la fine del X secolo e l’inizio dell’XI secolo, morendo all’età di 66 anni, “dopo aver svolto il suo ministero di pastore nel nostro territorio, soprattutto a Canne. È stata una grande figura di Ve-scovo, di grande attualità anche oggi: egli era per tutti, la sua casa era di tutti, ed ha inteso la Chiesa come famiglia di tutti”.L’Arcivescovo ha richiamato la dimen-sione diocesana della Solennità di San Ruggero, in quanto egli è Patrono anche dell’Arcidiocesi, assieme a San Nicola il Pellegrino (Patrono di Trani) e ai santi Sergio, Mauro, Pantaleo (Patroni di Bi-sceglie). L’Arcivescovo ha rivolto lo sguardo alla situazione locale: “In tal senso mi è pia-ciuto un articolo pubblicato oggi dalla Gazzetta del Mezzogiorno che può esse-re riassunto nel messaggio: usciamo tutti dall’egoismo, rivestiamoci di legalità, di senso del rispetto reciproco e dell’am-biente, diamo uno sguardo alla nostra cit-tà di Barletta che, purtroppo oggi è senza governo, affidato temporaneamente al Commissario straordinario, che saluto, oggi presente qui. E, su questo piano si inserisce un documento del Consiglio Pa-storale Zonale, diramato quest’oggi, con cui tutti, soprattutto coloro che sono im-pegnati nelle istituzioni, sono richiamati a salvaguardare la dignità della persona, del bene comune, della politica intesa come servizio”.

Il Consiglio Pastorale Zonale è l’organismo che rappresenta unitariamente le diverse real-tà ecclesiali di Barletta, soprattutto delle 21 parrocchie della città e dell’associazionismo cattolico. Esso è costituito da sacerdoti, dia-coni, religiosi e, per la maggior parte, da laici. Suo compito è coadiuvare il Vicario Episco-pale nel coordinamento della vita pastorale zonale, proporre le linee generali della pasto-rale, verificarne la realizzazione, confrontarsi ed esprimersi sulle questioni relative alla vita ecclesiale e sociale cittadina, in uno stile di comunione con l’Arcivescovo e il Consiglio Pastorale Diocesano. Ai futuri amministratori (estratto dalla lettera)

È necessario ricordare una serie di valori fon-damentali da proporre all’attenzione di quan-ti, nei prossimi mesi, parteciperanno alla vita politica e civile di Barletta, e a quanti assu-meranno responsabilità di carattere istituzio-nale nel prossimo futuro.Dalla grande tradizione cristiana e civile, che ha visto la nostra città di Barletta vivere tempi migliori rispetto al presente, emergono le ri-sorse necessarie per cui l’attuale società può ritrovare la sua identità e vivere una stagione nuova della sua responsabilità.Il primo valore da salvaguardare è certamente quello dell’assunzione delle proprie respon-sabilità, personali e sociali.Un altro valore per la nostra società è la fami-

glia riconosciuta come: unica, indissolubile, eterosessuale, responsabile della generazione dei figli.La singolare vocazione dell’uomo e della donna è resa possibile in seno alla famiglia, cellula fondamentale della società. Essa va difesa e promossa senza nessuna manipola-zione o minaccia.Una virtù da salvaguardare e coltivare è il ri-spetto della dignità personale.Abbiamo bisogno di trovare unità in un insie-me di valori come quelli sociali e di solidarie-tà verso i più svantaggiati.A coloro che, a vario titolo, sono impegnati nella cosa pubblica o desiderano esserlo, ri-cordiamo che la politica è amore per la vita sociale, per la città.La Chiesa da sempre considera la politica come una forma alta di carità (Paolo VI). Per questo afferma che il politico è chi decide di dedicarsi alla vita sociale, al suo buon funzio-namento, sapendo che lo scopo primario è la giustizia e la carità.Allora non scoraggiamoci!

Evitiamo ogni tentazione di torpore e d’iner-zia, perché cambiare è possibile.Confortati dai segni di speranza presenti tra noi, rafforziamo il senso di responsabilità e la volontà di operare per lo sviluppo di ogni uomo e donna di questa città, per le genera-zioni future, senza trascurare nessuna delle energie che possono contribuire a farci cre-scere insieme.

IL CONSIGLIO PASTORALE ZONALE ALLA CITTà

La persona al centro della vita sociale

www.editricerotas.it

Socio Fondatore APEAssociazione Pugliese Editori

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gennaio 2013 IL FIERAMOSCA 25 gennaio 201324 IL FIERAMOSCA

Notizie iN breveIn cittàIn città

nuovi inDiRizzi Di STuDioAllA SCuolA MASSiMo D’AzeGlioDal prossimo anno scolastico 2013-2014, alla Scuola Primaria “Massimo D’Azeglio”, Dirigente Scolastico Salvatore Citino, sa-ranno inaugurati due nuovi percorsi di studio, due nuovi moduli con progettazioni aggiuntive extracurriculari.Il primo percorso è di Educazione Linguistica ed Educazione all’Immagine applicate al Giornalismo e alla produzione di artico-li da pubblicare sui media (Tv, giornali cartacei, giornali on line)il secondo percorso è dedicato all’uso delle nuove Tecnologie (lim, laboratorio d’informatica e Tablet)Nei due moduli, che conserveranno l’impianto curricolare di 27 ore, si aggiungeranno, nel corso dei 5 anni di Scuola Primaria, progetti differenziati a seconda dell’indirizzo scelto, per lo più con orario aggiuntivo oltre le 27 ore curricolari. CAFAGnA in CAMPAniA ConTRo i RoGhi ToSSiCiDopo essere stato per un anno e mezzo a Milano, a gestire, come capo di gabinetto del prefetto delicate vertenze riguardanti multi-nazionali intenzionate a lasciare l’Italia, il viceprefetto barlettano Donato Cafagna è stato inviato dal ministro dell’Interno Anna-maria Cancellieri per intervenire e risolvere il problema dei roghi tossici della Campania, un incarico delicato, in una regione non adeguatamente provvista di impianti di smaltimento di materiale tossico che quasi sempre viene abusivamente sversato nei terreni agricoli o - peggio ancora - bruciato tanto da avvelenare aria e acqua, provocando molte patologie tumorali.

uGo villAni Al CiRColo unionePRove Di DiAloGo FRA iTAliA e euRoPA“Italia ed Europa, un binomio ancora attuale”, tema trattato dal prof. Ugo Villani al Circolo Unione, ospite della FIDAPA. A far gli onori di casa, Maria Rosaria Dell’Aquila nel salone del Circolo. A interloquire col prof. Villani - ordinario di Diritto Internazionale nella Facoltà di Scienze Politiche e docente di diritto dell’Unione Europea nella Facoltà di Scienze dell’informazione dell’universi-tà “Aldo Moro” di Bari - il cronista Giuseppe Dimiccoli.Recentemente il prof. Villani che ha insegnato numerosi anni alla LUISS di Roma, ha dato alle stampe la versione aggiornata del Trattato di lisbona, nel suo libro “istituzioni di Diritto dell’Unio-ne Europea” edito da Cacucci.

PuGliA iMPeRiAle A PAeSTuM anche quest’anno l’agenzia Puglia imperiale Turismo ha portato il suo enorme patrimonio archeologico nella prestigiosa vetrina della XV edizione della Borsa Mediterranea del Turismo archeo-logico di Paestum, il più grande Salone espositivo al mondo per il settore dell’archeologia, luogo di approfondimento e divulgazione di temi dedicati al turismo e ai beni culturali, ma soprattutto oc-casione di incontro per gli addetti ai lavori, per gli operatori, per i viaggiatori, per gli appassionati.Con uno stand di 18 metri quadri, posizionato in maniera strate-gica nel salone espositivo centrale del quartiere fieristico, l’agen-zia Puglia Imperiale ha offerto al vasto pubblico di visitatori ed

operatori del settore della Borsa di Paestum (8.000 visitatori, 180 espositori di cui 30 Paesi esteri, 50 tra conferenze e incontri, 300 relatori, 350 operatori dell’offerta, 150 giornalisti, Workshop enit con 70 buyers esteri, provenienti da 12 Paesi) il ricco patrimo-nio archeologico presente negli undici comuni, patrimonio che è anche culturale e che riveste importanza come fattore di dialogo interculturale, d’integrazione sociale e di sviluppo economico.

lA SAlinA MARGheRiTA Di SAvoiASulle FiGuRine PAniniLa Riserva Naturale Statale Salina di Margherita di Savoia diventa protagonista delle figurine Panini. Per la prima volta, all’area pro-tetta pugliese è infatti dedicata una sezione di “Zampe & Co. 2012-2013”, la nuovissima collezione di figurine sullo straordinario mon-do degli animali. Nelle pagine dell’album, trovano posto una decina di figurine sulla fauna locale, tra cui il fenicottero rosa, il cavaliere d’Italia, il chiurlo, la volpe rossa e la donnola. Vengono anche pre-sentate le caratteristiche del parco, oltre ad un simpatico proverbio pugliese sul tema degli animali: “Tèn’ la lucért’l’ a ddò kòt’” (ha trovato la lucertola a due code). Insieme alle due pagine dedicate alla Riserva Naturale Statale Salina di Margherita di Savoia, nell’al-bum vi sono anche le sezioni su altre cinque aree: Parco Nazionale del Gran Paradiso, Parco lombardo della Valle del Ticino, Parco Naturale della Maremma, Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Mo-lise e Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena.

lA PARRoCChiA DellA SS. TRiniTà nASCoSTAil parroco della parrocchia della ss. Trinità, don Francesco Piaz-zolla, ha rivolto un appello all’ANAS perché, nella sua segnaletica stradale, renda più visibile la chiesa intitolata alla ss. Trinità sulla 16 Bis Nord e Sud all’uscita Patalini. E non solo. Dovrebbe anche farsi carico, l’ANAS, di segnalare agli automobilisti di passaggio su quella strada, altri importanti monumenti, come il Castello e la chiesa del Santo Sepolcro.

MoSTRA FoToGRAFiCA Di GiGi CAPPABiAnCA Organizzata dall’Associazione Punto Focale presso il Circolo aRCa C. Cafiero (via nazareth, 40), la mostra fotografica di Gigi Cappabianca “Homo Murgensis”.

PeRiFeRie, Beni CulTuRAli e DiRiTTo AlloSTuDio. GiunTi in exTReMiS 383 Milioni DAl CiPeTra le risorse liberate dalla recente delibera CiPe a favore della Puglia, anche quelle destinate alla riqualificazione (245 milioni) e ai Beni Culturali (138 milioni). Vivo compiacimento espresso dall’assessore regionale all’assetto del territorio, Angela Barba-nente, che ha così potuto annunciare il completamento della par-te residenziale del PiRP (Programmi integrati di riqualificazione delle periferie) rispondendo alla necessità sociale di alloggi a bas-so costo nei centri storici degradati e nelle periferie pubbliche. L’assessore regionale al Diritto allo Studio, Alba Sasso, sottolinea l’importanza dei 42 milioni di euro destinati dal CIPE all’edilizia scolastica pugliese.

l’ASSoCiAzione CulTuRAle SCiARABBàPReSenTA “MiA SoRellA C’hA Due BoCChe”L’Associazione Culturale Sciarabbà - Sezione “Amici di Clara” ha ospitato grandi e piccini per l’ascolto di “Mia sorella c’ha due bocche” ed altre storie dell’autrice ninni Binetti. Ha letto l’attrice Michela Diviccaro. All’iniziativa ha partecipato l’Associazione “Attivamente Puglia Onlus. Malattie neuro-motorie” che ha rac-colto i fondi da destinare alle proprie attività di assistenza, ricerca e formazione per le persone affette da gravi neuropatie.

FeDeRiCo ii e S. FRAnCeSCo,il nuovo liBRo Di n. PAlMiTeSSA Giovedì 20 dicembre 2012, a Barletta, nella Chiesa di Sant’Anto-nio, si è tenuta la presentazione del volume di Nicola Palmitessa, Federico ii e Gregorio iX. san Francesco d’assisi e il sultano, tra dialoghi e identità. svolta e antefatti del Trattato di anagni.Sono intervenuti S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri, il Prof. Vincenzo Pavan, Storico, P. Piero Errico, Viceparroco Santuario Immacolata in Barletta, per i Frati Minori Cappuccini di Puglia e l’Autore del Volume.Moderatore il Prof. Riccardo Losappio, direttore della Commis-sione diocesana cultura e comunicazioni sociali.

ConCeRTo Di nATAle A 3 voCi DellA PoliFoniCA “MAuRo GiuliAni”Si è tenuta presso l’Aula Magna del Liceo Classico, delle Scienze Umane e Musicale “A. Casardi” di Barletta, il Concerto di Natale a tre voci, a cura di alunni e docenti del Liceo Musicale e della Corale Polifonica “Mauro Giuliani” diretta dal M° G. Cava.

A BARleTTA un CoRSo Di oRoloGeRiAIl corso partirà nel gennaio 2013 ed è stato proposto da Ettore Giannella, rinomato maestro nel campo della orologeria.“La mia famiglia - ha dichiarato Ettore Giannella domenica 9 dicembre, nella sala della Comunità S. Antonio, durante la pre-sentazione ufficiale dell’iniziativa - esercita le attività legate alla gioielleria ormai da settant’anni ed oggi sono in grado di portare a compimento un progetto che è stato il sogno di chi mi ha pre-ceduto: costituire una Scuola di Alta Orologeria che consenta alle generazioni future di utilizzare il patrimonio di conoscenze tecniche accumulato in questi anni ed ottenere al termine del corso di studi e di applicazioni sperimentali, quelle qualificazioni formali, che rap-presentano le basi per un’attività di lavoro oggi molto apprezzata oltre che estremamente richiesta anche per la esiguità numerica, in rapporto alle necessità del territorio, di coloro che la esercitano”. I corsi saranno di due tipi: corso base e corso avanzato.Coloro che desiderano iscriversi possono riferirsi alla Sala della Comunità S. Antonio (0883/334554) o inviare una mail all’indi-rizzo [email protected].

GiuSePPinA GAlloin ConCeRToNel salone del Circolo Unione di Barletta si è tenuto l’atteso concerto pianistico della concertista barlettana GIUSEPPINA GALLO PERNIOLA che ha suonato brani di Chopin, Beethoven. Schubert, De Rubertis, Offenbach, Monti, Charlie Chaplin e altri autori.Pina Gallo è stata introdotta dalla prof.ssa Nietta Borgia.Nata a Barletta, Pina Gallo iniziò a studiare pianoforte dall’età di 6 anni, coltivan-do con dedizione costante e fervida la sua innata passione per la musica. A causa delle vicende belliche, dovette at-tendere qualche anno per il suo Diploma che conseguì brillantemente presso il Con-servatorio “N. Piccinni” di Bari il 25 luglio 1944 con il Maestro Alessandro Longo, ottenendo il massimo dei voti e lode. Presso lo stesso Conservatorio, studiò composizione col Maestro Marrone.Sin da giovanissima iniziò a tenere concerti in pubblico non solo in Puglia ma anche in altre regioni italiane e all’estero.Dal 1987 risiede a Trani dove dal 2000 segue le attività musicali dell’Università della Terza età. Prosegue ancora oggi intensa la sua attività concertistica, poiché la Musica è la sua vita e si consi-dera erede del suo antenato barlettano Maestro Giuseppe Curci.La musica è la proiezione fedele della sua personalità, così vivace e spontanea, percorsa da una vitalità calda e generosa (michelina Piazzolla).

il ConCeRTo Di nATAleDellA PoliFoniCA “il GABBiAno”il Coro polifonico “il Gabbiano” ha eseguito presso il Teatro Mi-Mesis di Trani il concerto di natale, un “viaggio musicale” nella musica corale, che partendo dalla monodia Gregoriana raggiunge la Polifonia moderna, toccando epoche, luoghi, stili differenti, il cui tema principale è il Natale.I brani, preceduti da sintetica guida all’ascolto, sono stati eseguiti sia a cappella (senza alcun accompagnamento) che con accompa-gnamento pianistico.La compagine corale, diretta dal M° Gianluigi Gorgoglione, è sta-ta accompagnata al pianoforte da Marcello Camporeale mentre alcuni brani sono stati arricchiti dalla collaborazione della vocalist Filomena Croce.

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GENNAIO 2013 IL FIERAMOSCA 27 GENNAIO 201326 IL FIERAMOSCA

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gennaio 2013 IL FIERAMOSCA 29

Storia locale

di Michele Grimaldi

LE CARTE PARLANTIC’era una volta… un documento

N on c’è da meravigliarsi se la maggioranza delle persone, che ha il piacere e ci fa il grandissimo onore di leggere i nostri “raccon-

ti”, si chiede nella maggior parte dei casi come sia possibile ricostruire avvenimenti o periodi della vita amministrativa della propria Città riferiti a due o tre secoli indietro. La domanda, come esordiva un noto giornalista televisivo, nasce spontanea “… si va bene, ma a voi queste notizie chi le ha passate?”. La risposta è tanto semplice quanto accattivante “non chi … ma cosa, i documenti!”.

Nonèdifficileimbattersiinqualcunoche,davantialdepositodiunar-chivio e alla “montagna” di carte da esso conservate, da profano si pone il classico interrogativo “Ma tutte queste carte a cosa servono?”. Riportato alla quotidianità e alla preoccupazione di quello che sarà il domani (ahi ahi !) l’in-terrogativo è senza dubbio legittimo, ma se subito dopo ci si ferma un attimo arifletteresull’importanzadiquellafonteinesauribiledinotizie,nondiventadifficilecomprenderlaimmediatamenteedanzisiapprezzaquell’istituzioneche conserva e gestisce i documenti come fossero un vero tesoro.

Sicuramente tra i documenti che più di altri aiutano a ricostruire in ma-niera inequivocabile la vita amministrativa di una Città, sono da segnalare le delibere della Giunta e del Consiglio comunale. La Sezione di Archivio di Stato di Barletta conserva quelle riferite ad un arco temporale che va dal1773al1935.Dalladatainizialeefinoal1861l’organodeliberanteeraesclusivamenteilDecurionatomentre,successivamenteal1864,lefiguregiuridiche divennero due e cioè la Giunta e il Consiglio municipale.

Le delibere, in quanto attuazione delle decisioni degli organi più impor-tanti della vita amministrativa di una città, sono lo specchio fedele degli av-venimenti e delle scelte che hanno indirizzato lo sviluppo socio-economico dell’intera collettività in un determinato senso invece che in un altro.

Naturalmentescorrendolepaginedeivolumi(ricordatequellidelfilm“Ilnome della rosa” … proprio gemelli! n.d.r.) che raccolgono le delibere, tanti e diversi sono gli argomenti che colpiscono il lettore occasionale come lo studioso, si va infatti dagli atti più importanti per un’amministrazione come l’elezionedelDecurioneprima(ricordate1771-1861?)edelSindacodopo,o l’approvazionedeibilanci di previsioneedei conti consuntivi finoallaconcessione di qualche centesimo di sussidio ai poveri di turno (corsi e ricorsi storici).

Tra le tante ne abbiamo scelte un paio che ci hanno interessato anche per la loro velata stravaganza. Prendiamo in esame una delle prime che estrapoliamo dal “Liber generalium conclusionum ab anno 1773 usque ad annum1787”SindacodellaPiazzanobileSpiridioneChiriachi.Ladeliberaha come argomento l’assunzione di un guardiano (Torriere n.d.r.) presso TorrediPietraedècosìredatta“…DieseptimomensisDecembris1784(7dicembre1784)Barulis (Barletta)epiùpropriamentenelPalazzodelSig. D.Giovanni Amato Giaquinto Regio Governatore di questa suddetta Città, convocatosi pubblico Parlamento coll’assistenza ed intervento del detto Regio Sig. Governatore sono intervenuti li sottoscritti Rappresentanti e Decurioni (Giunta e Consiglieri n.d.r.) avanti dei quali il Sig. D. Giovanni Carli Primo Eletto ha proposto, dicendo: Signori miei, essendo Giuseppe D’Aloiso sentinellaro fissodellaTorrediPietra rinunziata la suaCarica,attesa la sua avanzata età, mi ha incaricato questo Regio Sig. Governa-tore di eliggere altro soggetto abile ed idoneo in luogo del detto D’Aloiso;

in esecuzione di che primo nominare ed eliggere per tale impiego, come probo ed abile la persona di Ruggiero Saverio Scelza di questa suddetta Cit-tà; qual nomina ed elezione è stata unimamente accettata in personadidettoScelzapersentinellarodelpostofissodiTorrediPietra.Et sie conclusum fuit (l’odierno letto, approvato e sottoscritto n.d.r.).” La delibera è interessante sia perché presenta un mestiere scomparso ormai da quasi due secoli ed anche per i suoi collegamenti con l’attualità e cioè che sin dal XVIII secolo tra i più ambiti c’era (guarda un po’ chi ritroviamo!) ilsempresognatopostofissoequisiparladi“fisso”nelverosensodellaparola, infatti cosa c’è di più inamovibile di una Torre d’avvistamento?

La seconda delibera che prendiamo in considerazione tratta di un ar-gomento un po’ più generale e che ha riguardato senza ombra di dubbio l’intera cittadinanza. Stiamo parlando del Corpo di Polizia Municipale.

Nel nostro Comune si iniziò a parlare di guardie municipali “solo” 150 anni fa. Infatti ilprimoattoufficialeè ladeliberan.58delConsiglioCo-munale che più ampiamente trattava della pianta organica del Comune di Barletta. Durante la seduta del massimo consesso cittadino tenutasi il 31 dicembre1861,l’assessoreanzianofacentefunzionidiSindacoGaetanoPappalettere proponeva che “…partendo dalla già stabilita pianta organica … invita il consiglio a voler nominare quattro Guardie Municipali col men-sile compenso di ducati otto cadauno senza l’obbligo del cavallo. Propone come primi nomi Nicola Centaro di Domenico e Giuseppe Saponaro fu Francesco. Ed onde munire le quattro dette Guardie delle novelle divise, autorizza il Sindaco e la Giunta a provvederle loro, prelevandone la spesa dall’art.127 dell’esercizio corrente”.

La prima bozza di Regolamento fu approvata in Consiglio Comunale il26novembre1862eall’art.1recitava“ècostituitainBarlettaunaforzadestinata alla Civica Polizia. Detta prenderà il nome di Guardia Municipale della Città di Barletta”. Naturalmente la delibera riguardava tutti gli aspetti della città e prevedeva, tra l'altro, il controllo: dell’occupazione del suolo, pubblicodellefiereedeimercati,delpatrimonioartistico,dell’igieneedelladecenza della città, dell’edilizia, della macellazione degli animali.

Negliannilemodifiche,ancheparziali,alTestoUnicodelRegolamen-toperlaPoliziaUrbanafuronodiversefinoagiungereal1929allorquandoilConsiglioComunaledeliberavadimodificarloulteriormenteediinserirenuovenormeemodificarnealtre(perlopiùamministrativecomel’innalza-mento dell’età per entrare nel Corpo da 25 a 30 con agevolazioni per gli invalidi di guerra) e dopo cinque anni, nel 1934, la denominazione muta in “Corpo di Polizia Municipale” e cioè l’attuale.

Come viene facile notare, sfogliare le pagine di un volume di delibere diventa gradevole come leggere un libro di storia con la sola differenza che in quest’ultimo diventa determinante l’inclinazione socio-politica dell’autore a differenza del primo che invece riporta asetticamente gli avvenimenti e le decisioni che hanno plasmato la vita e quindi la storia di una comunità.

Come diceva qualcuno “carta canta e … villan dorme”.

Via F. d’Aragona, 46 - angolo Via S. Antonio

Barletta

PEDICO

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gennaio 2013 IL FIERAMOSCA 31 gennaio 201330 IL FIERAMOSCA

Chiesa

La chiesa dei GreciI miracoli non si ripetono

È per far sì che questo (miracolo) non venga vanificato basterebbe, per

preservare “una barriera tutta d’oro” (così ve-niva descritta da Cinzia Di Corato sulla rivista Bell’ITALIA), edificarne una in ferro esternaalla chiesa che cinga le scalinate d’accesso e quindi il portone d’ingresso della stessa.

Il fatto: incuriosita da tale servizio giornali-stico e documentatami ulteriormente nel tem-po su tale argomento, alla prima opportunità mi sono recata dalla vicina Trani sul luogo deputato.

Dopo varie peripezie e grazie alla squisita disponibilità di un impiegato comunale io ed un gruppo di amici, tutti appartenenti all’asso-ciazione culturale “Traninostra”, siamo giunti al cospetto di tale monumento. Gli stati d’ani-mo che si sono succeduti sono stati molteplici ed intrisi di meraviglia, di stupore e di sgo-mento allo stesso tempo. L’acceso alla chiesa si conquista salendo da due scalinate laterali che erano letteralmente incrostate di sporco in maniera indecente.

Da prologo a tale ingresso poi il portone in legno scarabocchiato nella sua interezza ne completavano l’opera ad un primo impatto… Entrati nella chiesa però, siamo stati rapiti da simile spettacolo di struggente bellezza, vera goduria per gli occhi e lo spirito! Uno scrigno tutto d’oro che il tempo ha gelosamente con-servato. Ma lo spettacolo veniva smorzato da

un persistente odore di chiuso e di umido po-tenziali nemici per i dipinti in acquerello.

Doverosariflessione:nelleggerelastoriadi questo salvataggio fatto dall’amministra-zione comunale viene da congratularsi con la stessa per il peculiare lavoro di recupero fatto dopo anni di degrado e abbandono.

Ma si rimane sgomenti a pensare (dopo quello che abbiamo visto) che dopo tanto la-voro, tale gioiello si presenti in tale maniera, anche perché giustamente, questo monumen-to del passato è stato proposto oltre che sulle rivistespecializzateanchesu internet, ilfinefapresagireunflussodivisitatorinotevole.

Non sovvenga la rassegnazione e il fatali-smo (ci è stato riferito che la zona è frequenta-ta da molti “clienti di pub”) che deturperebbero l’esternodellachiesa,nellospecificolescaleed il portone per puro vandalismo. Si deve ne-cessariamente costruire un cancello intorno al perimetro esterno della chiesa per scongiura-re tali azioni e munirlo di telecamere.

Si deve necessariamente agire in tal sen-so perché fin quando la società non verràfolgorata da una rivoluzione di civiltà, rimane l’unico mezzo senza alternativa.

Bisogna ingabbiare per non vedere an-dare distrutto il bello! Non si butti al vento un lavoro notevole svolto con amore dall’ammini-strazione tutta perché tale patrimonio appar-tiene a tutti e va tenuto ben stretto in quanto

imiracoli, ripetiamo,difficilmentesipossonorinnovare. Riproporla al cittadino è stato un vero miracolo e con un po’ più di attenzione tale potrebbe rimanere.

PS. All’interno la chiesa deve essere più areata e andrebbe aperta anche per poco tempo ogni giorno per salvaguardare le pit-ture.

di Livia Antolini

in alto, l’esterno della chiesa dei Greci. in basso, l’iconostasi (fotorudy)

affaele Tatoli è un interior e in-dustrial designer. Nato nel 1984 a Corato, frequenta l’Istituto Statale

d’arte per poi trasferirsi a Milano,dove consegue la laurea in industrial design presso lo IED (Istituto Europeo di Design). Durante e dopo il percorso di studi, ac-quisisce esperienze lavorative e realizza diverse opere, sia nel capoluogo lombar-do che nel territorio pugliese. Collabora inoltre con diversi studi e aziende quali: arch. Maurizio Duranti, Giorgio Armani, Gianni Versace.Nel 2009 torna a Corato dove avvia un percorso come libero professionista. Realizza diverse opere, tra cui: spazi abi-tativi e commerciali nonchè complementi d’arredo, riscuotendo numerosi consensi.Lo studio, sito a Corato in Via Aldo Moro 9, è un laboratorio di idee, dove design e funzione si incontrano per dare forma alla progettazione di spazi e di prodotti e, soprattutto, dove committente e de-signer confrontano le loro sensazioni ed emozioni, facendole confluire nell’opera finale.Raffaele Tatoli sviluppa progetti di interior e industrial design, allestimenti di spazi abitativi e commerciali, complementi d’arredo, stand fieristici.

Il designer è una figura professionale che negli ultimi anni si sta imponendo sul mercato della ristrutturazione degli ambienti e che, rispetto ad altre figure, por-ta in sé una serie di valori aggiunti.Il lavoro del designer va dalla fase di ideazione di un oggetto (concept) a quella finale di produzione, passando per tutti gli stadi intermedi: progettazione, svi-luppo e ingegnerizzazione. I designer possiedono inoltre conoscenze teoriche e tecniche su comunicazione visiva, multimedialità e interattività: competenze necessarie per progettare le interfacce di prodotti e servizi. Il design di un ogget-to, quindi, racchiude in sè un elevato insieme di studi come l’ergonomia, l’usa-bilità, la pre-produzione, l’impatto ambientale, la dismissione, i costi, la scelta dei materiali e delle loro proprietà, dei rivestimenti, le proprietà meccaniche e strutturali, le proprietà tecniche, termiche, ottiche, personalità estetica, ecc.

Perché affidarsi ad un designer

Ra f f ae l e Ta to l i de s i gne r

La semplicità al potere

R Informazione aziendale

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gennaio 2013 IL FIERAMOSCA 33

• l'abbonamentopuòessererichiestotelefonica-mente

allo 0883 536323 o via fax allo 0883 535664, oppureviae-mailall'indirizzo [email protected]• ilprezzodiunabbonamentoannualeèdieuro25,00 per l'Italia, euro 85,00 per l'Europa edeuro110,00perleAmeriche

• ilprezzodicopertinaèdieuro2,50; ilprezzodegliarretratièdi3,50perciascunnumero

• ilpagamentoèanticipatoesipuòeffettuareamezzo:– contocorrentepostalen.13433701– bonifico bancario IBAN:IT34B0578741350039572000043– assegnobancario– vagliapostale

ticostasolo

25,00 euro

intestatia EDITRICE ROTAS s.r.l. via Risorgimento n. 8 76121 Barletta

il calendario da muroe in oMaggio

COME ABBONARSI

Musica

È stato il tradizionale Concerto di Capodanno, sabato 29 di-cembre, che anche quest’anno ha fatto registrare il tutto

esaurito, ad inaugurare l’intensa 29.ma Stagione Concertistica or-ganizzata dall’Associazione Cultura e Musica “G. Curci”, in colla-borazione con la Direzione artistica del Teatro Comunale Curci.

Di scena quest’anno la “Chernivtsi Symphonic orchestra”, orchestra di grande prestigio internazionale l’Orchestra Sinfonica di Chernivtsi nasce nel 1990, dall’unione di eccezionali solisti. nel 2000 il m° yosyp sozanskyy diviene direttore stabile della stessa ed anche suo Direttore Artistico. Numerose sono le sue tournée in tutto il mondo. L’Orchestra si è esibita nei più famo-si festival internazionali. Ha collaborato con il famosissimo Coro nazionale onorario dell’Ucraina “Dumka” e il Coro maschile di stato, il Coro da Camera della svizzera, con la Tongalle orche-stra (a Zurigo) e i solisti del lviv Teatro accademico nazionale dell’opera e del Balletto intitolata a s. Krushelnytska.

Dal 2008 l’orchestra sinfonica di Chernivtsi, avendo nel suo repertorio opere di compositori di tutte le epoche, esegue annual-

mente oltre 50 concerti nella sede della Philarmonica e altrettanti in tutto il mondo. Graditissimo ritorno sarà poi quello del Direttore che si esibirà sul palco del Curci.

A dirigere l’Orchestra, il famoso direttore pugliese Fabio Mastrangelo. Artista poliedrico, è da settembre 2009 il nuovo Direttore Prin-cipale del Teatro d’opera e Balletto di ekaterimburg che, insieme al Bolshoy di Mosca e al Mariinsky di san Pietro-burgo, è uno dei quattro teatri federali russi. Da gennaio 2010 ha anche assunto la carica di Direttore Principale e Artistico dell’Or-chestra del Museo di stato “Hermitage”, nota come “Camerata di San Pietroburgo”. Parallelamente, dal 2007, è Direttore Principale ospite dell’orchestra sinfonica di novosibirsk, e dell’orchestra sinfonica nazionale del Tatarstan (Kazan).

Imminenti impegni includono il debutto con la Filarmonica di samara, il ritorno in ripetute occasioni sul podio delle filarmoniche di Mosca e San Pietroburgo, concerti con solisti Natalia Gutman (Kazan), alexander Kniazev, nikolaj Petrov, e ancora recite di re-pertorio di Tosca al teatro Mariinsky. a marzo dirigerà una nuova produzione di Bohème a ekaterinburg, e una nuova produzione di aida di alexander Kuranov al Teatro dell’ermitage di san Pietrobur-go. Dopo il recente debutto sulla nuova scena del Teatro Bolshyi di Mosca, tornerà a Mosca con la produzione del teatro di ekaterinburg di nozze di Figaro che è stata prescelta tra i concorrenti al prestigio-so premio “Zolotaja Maska” (maschera d’oro). ad aprile debutterà al teatro di Kazan con Bohème e una esecuzione in forma di concerto del Barbiere di siviglia di Rossini. A giugno lo attende una nuo-va produzione di Don Giovanni in collaborazione con Mathias von stegman per il teatro di ekaterinburg. ad agosto è ritornato al Taor-mina Arts Festival con una nuova produzione di Turandot. Tradizio-nale, eppure diverso, ma sempre affascinante, il programma della serata che questa famosissima Orchestra ucraina ci ha proposto. Dal Valzer dei Fiori all’ouverture de “Il Pipistrello”, dal brindisi della Traviata al Kaiser Valzer, da rose del sud a Voci di Primavera, al Pizzicato Polka e tanti altri valzer e polke ancora, fino a concludere con la tradizionale e coinvolgente marcia di radetzky.

Una celebrazione memorabile per salutare nel migliore dei modi l’arrivo del Nuovo Anno, rinnovando uno degli appunta-menti più amati ed attesi dal grande pubblico e che nella città di Barletta è diventata ormai tradizione.

Col concerto di Capodanno la “Chernivtsi Symphonic Orchestra” ha inaugurato la 29.ma stagione concertistica

dell’associazione cultura e musica “G. Curci”

il direttore d’orchestra pugliese Fa-bio mastrangelo

• l’associazione Cultura e Musica “G. Curci”, organizza, a Barletta, dal 6 all’11 maggio 2013 presso il Teatro Comunale Curci, il 16° Concorso internazionale di esecuzione Piani-stica “Premio Mauro Paolo Monopoli”. Il Concorso è aperto a pianisti di ogni nazionalità, di età non superiore ai 36 anni e non inferiore ai 16 anni.Sono previsti Premi per 18.000 Euro e 12 Concerti-Premio.il termine per le iscrizioni è fissato al 6 aprile 2013.

• Dal 21 al 23 maggio 2013 a Barletta, l’associazione Cultura e Musica “G. Curci” organizza il 9° Premio “Musica italia” Concorso Nazionale riservato ai Musicisti residenti in Italia, alle Scuole di Musica italiane pubbliche e private e alle Scuole Medie e Superiori ad indirizzo Musicale.Il Concorso si suddividerà in due Sezioni:1 - sezione solisti (pianoforte, chitarra, archi e fiati)2 - Sezione Musica da Camera (pianoforte a 4 mani, duo, dal

trio all’ensemble, cori e orchestre).il termine per le iscrizioni è fissato al 30 aprile 2013.Sono previsti Concerti-Premio e Borse di Studio per 5.000 Euro.

Per informazioni riguardanti i Concorsi:Associazione Cultura e Musica “G. Curci”,via P. Mascagni n. 1, 76121 Barletta (Bt).Tel. 0883/528026 - Fax. 0883/528026 - Cell. 380 3454431.E-mail: [email protected]: www.culturaemusica.it

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gennaio 2013 IL FIERAMOSCA 35 gennaio 201334 IL FIERAMOSCA

Recensioni

“Il Valico” di Ettore GiannellaRacconti di un viaggio nuovo nel mondodella gioielleria e dell’orologeria

34 IL FIERAMOSCA

Corso Garibaldi, 180 - Tel. 0883.534389 - Barletta

SToRiA Di un GATToe Del ToPo CheDivenTò Suo AMiCodi Luis Sepúlveda

Guanda

pp. 108 - 10,00

34 IL FIERAMOSCA

A Monaco, Max è cresciuto insie-me al suo gatto Mix, con cui ha un legame molto profondo. Raggiunta l’indipendenza dai genitori, Max va a vivere da solo portandosi dietro l’amato gatto. Il suo lavoro, purtroppo, lo porta spesso fuori casa e Mix, che sta invecchiando e perdendo la vista, è costretto a passare lunghe ore in solitudine. Ma un giorno sente provenire dei rumori dalla dispensa e intuisce che dev’esserci un topo…Un’altra grande storia di amicizia nella differenza che divertirà e commuoverà più generazioni di lettori, perché questa è la magia di Luis Sepúlveda.

Alle RADiCiDel MAledi roberto Costantini

Farfalle Marsilio

pp. 706 - 19,50

Tripoli, anni sessanta. Quella dell’ir-requieto Mike Balistreri è un’adole-scenza tumultuosa come il ghibli che spazza il deserto. Sullo sfondo della Libia post-coloniale, gli anni

giovanili di Mike sono segnati da due atroci morti irrisolte, da due amori impossibili, dal coinvolgimento di un complotto contro Gheddafi e da un patto di sangue che inciderà a fondo sia la pelle che l’anima dei suoi tre migliori amici.Roma, settembre 1982. Il giovane commissario Balistreri di not-te si stordisce con il sesso, l’alcool e il poker e di giorno indaga svogliatamente sulla morte di Anita, una studentessa sudamericana assassinata al suo arrivo nella Capitale. Per un debito di gratitudine, è anche costretto a vegliare sulla sca-pestrata Claudia Teodori, che sembra lanciata verso una luminosa carriera di starlette. Ma le morti di oggi e quelle di ieri sono legate da un filo invisibile, seguendo il quale Michele Balistreri sarà co-stretto a calarsi nelle zone più buie del suo passato, quei giorni “di sabbia e di sangue” con cui non ha mai chiuso i conti in un cammi-no lungo il quale l’amore, l’amicizia, i sogni e gli ideali si scontra-no con la ricerca di verità dolorose, nell’impossibilità di distingue-re chi tradisce da chi è tradito. alla fine sarà il disperato eroismo di una ragazza condurlo per mano fino alle radici del Male.

Nelle sale del Circolo Unione di Barletta Ettore Catalano ha presentato Per altre terre. il viaggio di Ulisse, ri-lettura dell’odissea impreziosita dalle originali illustrazioni di Donato Scian-nimanico, noto pittore ed illustratore barese.

L’incontro, promosso dal Comitato di Barletta della Società Dante Alighie-ri, è stato moderato da Francesca Ro-dolfo, giornalista di Telenorba, e pre-sieduto da Giuseppe Lagrasta, che ne ha curato la presentazione.

L’evento si inserisce nell’ambito del segmento culturale “In-contro con l’autore” attraverso cui l’associazione si prefigge l’o-biettivo di incentivare la diffusione del sapere attraverso il piacere della lettura.

Il libroMiscelando testo classico, interpretazioni critiche e sintesi artisti-

che, l’autore rilegge l’"Odissea" sulla scorta dei poeti greci del Nove-cento e di altri "testimoni" privilegiati reintitolandone "liricamente" i libri. intrecciando fascinazioni figurative e avventure creative delle varie incarnazioni letterarie di Ulisse nel corso dei secoli, Ettore Ca-talano suggerisce percorsi e suggestioni che tracciano una mappa del viaggio intertestuale che conduce Ulisse dalle rive della Troade ai ter-ritori del mito. Una traccia particolare è data dal contributo artistico e figurativo di Donato sciannimanico, al quale si devono le tavole che rileggono i libri del poema omerico e segnano un percorso interpre-tativo fascinoso in stretta collaborazione col percorso critico indicato dall’autore. L’uso del colore e la particolare tecnica compositiva di Sciannimanico risultano così essenziali per la costruzione complessi-va del libro: un’intrecciata e insidiosa rete di ragno che induce trap-pole e incontri ravvicinati col tempo e con le sue cadenze, un gioco di riscontri intertestuali, ritmato dalle emozioni di un lettore contempo-raneo (che rivendica l’azzardo inevitabile dell’interpretazione e della soggettività) e dalle soluzioni scelte da un artista che reinventa un suo rapporto col testo omerico.

L’autoreEttore Catalano, dopo aver insegnato per molti anni nell’Università

di Bari, oggi è ordinario di Letteratura Italiana nella Facoltà di Lette-re e Filosofia dell’Università del salento. in numerosi articoli, saggi e libri si è occupato della letteratura italiana dell’Ottocento (Foscolo, Carducci) e del Novecento (Pavese, Vittorini, Flaiano), non trascurando i contemporanei e la letteratura regionale (i saggi dedicati alla storia del comico e del tragico nel teatro pugliese tra Otto e Novecento, gli studi su Raffaele Nigro e il volume a sua cura dedicato alla “Lettera-tura del novecento in Puglia”). Tra le ultime opere curate dall’autore, ricordiamo, per i nostri tipi, "La metafora e l’iperbole. Studi su Vittori-ni" (2007), la cura di “Narrativa del Novecento in Puglia. 1970-2008” (2009) e di "Letteratura del Novecento in Puglia. 1970-2008" (2010, II ed.) e, infine, "le caverne dell’istinto" (2011).

Recensioni

Incentivare il sapere attraverso la lettura

Il mito di Ulisse in un testodel prof. Ettore Catalano

I l Valico è un libro di racconti tratti

dai ricordi di un viaggio alla scoperta delle tecni-che meno conosciute, dei segreti più gelosamente conservati nel mondo della gioielleria e dell’orologe-ria, diventati strumenti per la ricerca delle ragioni più profonde che ne segnano la vita. Di seguito l’incipit del libro.

Cinque di gennaio 2011, alle prime luci del giorno, ricompongo scritti e ricordi di molti anni ad-dietro, con la certezza che narrare le proprie esperienze di vita e di lavoro e descriverne il loro volto più autentico, possa servire a chi vorrà utilizzarle per confrontare le proprie conoscenze e con-vinzioni, siano o no coincidenti con le mie o con quelle di altri che riporto in questo libro.

nei racconti che seguiranno descrivo fatti, circostanze e perso-naggi che potrebbero sembrare fantastici, ma proprio le peculiari realtà che hanno accompagnato il mio lungo viaggio non potrebbero esistere senza il tributo a tutto quello che, almeno apparentemente, è immaginario e che invece, almeno per me è stata ed è parte inte-grante e costitutiva di quel mondo, autenticamente vero e reale che ho avuto la ventura di conoscere.

È un caldo mattino di luglio dell’anno 2007, da poche ore sono a Firenze e percorro il piazzale antistante Palazzo Pitti. Lo sguardo insegue le vetrine allestite per i turisti, a volte così ricche da rendere infuocato anche il contrasto con le pietre brune dei muri di facciata.

ormai è lontano il tempo delle scoperte, dell’entusiasmo che si impadroniva dei giorni più radiosi, che cancellava la stanchezza di viaggi interminabili e catturava le attenzioni più nascoste.

Quel tempo ancora mi avvince imperioso, quasi padrone, quasi servo io, di ricordi incancellati e ormai parti di una storia della quale, protagonista involontario quanto fortunato, oggi riporto le scene.

Credo non siano lontani dal vero, coloro che credono all’inesi-stenza del caso.

a volte non cerchiamo le ragioni profonde di quanto la vita ci riserva semplicemente per non ammettere le nostre omissioni e giu-stificare così i nostri insuccessi, ma penso che a pochi non sia stato dato il giusto ed il sufficiente per cogliere i frutti in fondo al proprio percorso.

Ed il caso, almeno apparentemente, diventa l’iniziatore di una visione diversa del proprio lavoro e della propria vita, con l’in-confondibile aura fantastica che lo avvolge, costringe coloro che vivono i suoi condizionamenti a rivedere, quasi sempre in modo radicale, le esperienze fino ad allora maturate.

Qualcosa di nuovoR omanzo dallo stile fluido e piacevole, ma che non man-

ca di essere pungente e forte laddove la cronaca e il dramma lo richiedono. La narrazione procede su due binari, da una parte c’è una scrittura analitica, quasi critica, su quelli che sono i sogni e le attese che si hanno quando affrontiamo ciò che la vita ci propone in giovane età.

La seconda parte è de-dicata al risveglio dall’età dell’innocenza e al rappor-to adulto con il mondo. I sentimenti cambiano e con questo anche la visione del futuro, ma non manca l’ottimismo, leit motive di questa straordinaria espe-rienza che è credere nelle proprie capacità e lavorare affinché queste migliori-no. Non è certo trascurato il valore della famiglia e l’importanza centrale che ha, non solo per la trama, ma anche per la protago-nista, che la esalta a cen-tro della propria esisten-za. Parte della narrazione è dedicata alla descrizione dei molti viaggi compiuti in Giappone. In questi spazi si ha una brillante analisi della società nipponica e la descrizione di luoghi, usi e costumi distanti dal nostro quotidiano, per questo interessanti e anche (a tratti) didattici.

La scrittura è sempre coerente e si addolcisce, assumendo toni poetici e a volte quasi favolistici, quando il luogo della nar-razione diviene la riflessione, scostandosi con decisione dagli aspetti oggettivi di descrizioni, dialoghi, episodi.

IL FIERAMOSCA 35

mi accingo quindi, a scrivere del mio, con la certezza che molte, delle forme in cui mi si è manifestato, non siano affatto rare, ma richiedano determinate condizioni per rivelarsi nella loro interezza e nel loro significato. L’abitudine ad osservare con attenzione quasi maniacale i particolari, derivata dalle necessità dell’orologeria, mi condusse, nell’episodio che in appresso descrivo, un giorno di tanti anni orsono, a dare un senso nuovo al mio lavoro.

Come per un dipinto o per una scultura così per tutte le forme dell’arte, non conta il materiale usato per dare forma alle imma-gini poiché queste vivono solo nei pensieri dell’autore prima di materializzarsi nell’opera concreta, così gli oggetti che vengono realizzati nelle botteghe orafe o argentiere o nei laboratori dei ma-estri orologiai, sono l’espressione di un sogno che nasce e prende forma molto prima di diventare oggetto.

Quello che rappresenta veramente un gioiello di classe o un orologio di valore non solo tecnico, lo si scopre solo se ci si libera di tutto quello che ad essi non appartiene e che è terribilmente, a volte fastidiosamente concreto.

solo questi oggetti completano l’immagine che colui che li pos-siede ha di sé; proprio per questo le espressioni autentiche della Gioielleria o dell’orologeria non hanno nulla da spartire con le mode del momento, buone solo a dare molto spesso un’immagine di quello che non si è. (…)

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gennaio 2013 IL FIERAMOSCA 37 gennaio 201336 IL FIERAMOSCA

RecensioniRecensioni

E ra da anni che Ruggiero Mascolo, l’ex direttore della Biblioteca Comunale “S. Loffredo” di Barletta, non

scriveva un testo sulla nostra storia. Quest’anno ha dato alle stampe, nella collana “Piccolo scaffale”, per i tipi della Rotas, una monografia “Barletta nella letteratura italiana!, con brevi riferimenti letterari. Queste citazioni, “pillole di curiosità fra campanilistiche e letterarie”, come le ha defi-nite l’autore, sono estratti da opere di illustri scrittori, nelle quali compare il nome della città di Barletta. Di questi brani Mascolo aveva preso nota, nel corso dei vent’anni della sua quotidiana frequentazione in biblioteca. Anche se non ha pretese di completezza, la rassegna è tuttavia di un estremo interesse perché svela, nel corso dei secoli, rilevanti testimo-nianze, senza cadere nella facile tentazione di un approccio campanilistico alla storia locale.

È come un viaggio a ritroso nei secoli, nel corso dei quali incontriamo nomi notevoli del nostro panorama letterario, da Villani a Boccaccio, da Machiavelli a Guicciardini, da Giannone a Muratori, sino a Bacchelli e Nigro. E numerosi altri.

La trama dei racconti delinea, nel tempo, la tessitura dell’arazzo di una città che fiorisce fra pandette e rogiti commerciali, nella quale, nell’estemporaneità della costru-zione di solenni cattedrali e di monumentali palazzi, cresce e prospera, tuttavia, soprattutto nella frenesia di una opero-sità mercantile.

Perché Barletta, nel racconto dei nostri letterati più noti, è soprattutto una città economicamente operosa, tutta de-dita ad una fertile agricoltura, ad un fiorente e industrioso artigianato ma soprattutto ai commerci alimentati da un an-tichissimo porto.

Ritroviamo in queste brevi attestazioni, in epoche diverse, come una vivace documentazione, che nel cono di luce del-la grande storia, illumina - attraverso la cronaca dell’autore

- la presenza della città nel tempo, dal richiamo alla statua “di metallo” in Giovanni Villani, alla curiosa citazione inizia-le del toponimo in una delle più note novelle di Boccaccio; dalla men-zione della presenza del Gran Consalvo a Barletta in Machiavelli, al saccheggio della città ricordata dal Guicciardini; per non dire del Giannone che si rifugiò, presso una casina salinara, in fuga dai gendar-mi napoletani per la sua sconfessata Istoria; e del Muratori che evoca le passeggiate notturne di Manfredi che spesso la notte usciva per Barletta cantando strambotti e stornelli; ma su tutti ci piace ricordare Massimo d’Azeglio e la sua Disfida di Barletta e il suo famoso incipit del romanzo: Al ca-dere d’una bella giornata d’aprile dell’anno 1503 la campana di San Domenico di Barletta sonava gli ultimi tocchi dell’avemaria. Sulla piazza vicina in riva al mare, luogo di ritrovo degli abitanti tranquilli che, nelle terricciuole dei climi meridionali specialmen-te, sogliono sulla sera essere insieme a barattar parole al sereno per riposarsi dalle faccende del giorno, stavano col fine medesimo dispersi in vari gruppi molti soldati spagnoli ed italiani, alcuni passeggiando, altri fermi, o seduti, od appoggiati alle barche tirate a secco delle quali era ingombra la spiaggia; e com’è costume delle soldatesche d’ogni età e d’ogni nazione, il loro contegno era tale che pareva dire: il mondo è nostro.

Conclude il repertorio delle citazioni il breve cenno che fa Nigro a Barletta nel romanzo I fuochi del Basento (“Cam-piello” 1987), quando evoca “una città piena di sole e sul mare, dove, con un carlino, ti riempivano di pesci, merluzzi, triglie e polipi”.

Barletta nella storia della letteratural’ultima pubblicazione di ruggiero Mascolo

di Renato Russo

“I misteri delle scogliere di Salpi”: il nuovo viaggio poe-tico dello storico Emanuele Amoroso, il demiurgo sa-

linaro novantenne. Racconti della memoria, tradizioni, riti e cre-denze e poi le meraviglie del mare, un grande affresco narrativo in cui ritrovare la bellezza, quella auspicata da Dostoevskij e cantata da Tonino Guerra. amoroso ha forgiato le sensibilità artistiche di tre generazioni e quest’ultimo libro è un vero e proprio epilogo spirituale di un intellettuale laico che ha donato alla sua terra pa-role e storie, persone e personaggi, sogni e utopie, un ultimo guitto poetico fra le serenità e l’inquietudine di un vissuto appassionato fra passione e sensitiva vitalità.

“Sono giunto all’ultimo tratto di strada della mia vita, quasi alle porte del limbo. Si può dire, come assevera Sant’Agostino, che l’uomo quando giunge al termine non fa che cominciare. I li-bri hanno le ali come gli uccelli e come gli uccelli, svezzati, usciti dal nido, sono liberi, dove sostano portano messaggi di libertà, d’amore, di pace, notizie lieti o tristi; l’autore nel momento in cui li partorisce, staccati, per così dire, dal cordone ombelicale, essi appartengono a se stessi, e non all’autore, perché essi non hanno padroni”.

Un prologo struggente che commuove palpebre e cuore, Amo-roso ci prende per mano e ci conduce nelle vie segrete di un mon-do popolare, fiabesco e allo stesso tempo epico a sprazzi divino, nella sua narrativa ritroviamo una ispirazione letteraria mistica e poi c’è la pace e la forza devastante del mare in cui Conrad, Mel-ville, Celine e Dante danzano insieme ad un Dio laico che non ha le sembianze dell’uomo ma che manifesta in sé tutti i tratti di una natura preadimitica ed innocente.

Il racconto che dà il titolo al libro “I misteri delle scogliere di Salpi” è una vera lezione di stile e fantasia: “Giona Ardisco, un ebreo sfuggito alle leggi razziali fasciste, si stabilì nella contrada Orno, antico sito dei lavoratori della saleà. Viveva in una delle ca-supole diroccate sull’altipiano di una grande duna di sabbia sovra-stante sul mare, una specie di roccaforte… Il misterioso pescatore era arrivato alle Saline con la sua barca a remi. Nessuno sapeva precisamente da dove venisse”.

Una storia dall’aura inquieta, mistica e sensuale che tuttavia riesce a trasmettere una grande serenità, pagine oniriche e ma-ledette che vedranno il pescatore combattere contro una piovra leggendaria. Commuove la poesia in appendice “Aspettando il mattino” scritta da Emanuele per sua moglie Concettina, versi alla Garcìa Màrquez di un amore che sfida fisica, tempo e ragione: “Spenta è la luce dei tuoi occhi bruni. Nel tuo cuore della notte mi chiami con voce fioca: quanto resta della notte? amore mio, tutto il tempo che rimane per uccidere la piovra”. Amoroso scrive di notte e, mentre era alle prese con l’epilogo del racconto della lotta fra Giova e la piovra, viene chiamato da sua moglie. “Come tutte le notti, mi chiede l’ora, aspettando ansiosa il mattino, quando il sole inonda di luce la terra, le case, il cuore e gli occhi di chi non vede”. occorre chinarsi dinanzi al creato straziante, come lo defi-niva Pasolini in “Cosa sono le nuvole”.

Cosimo Damiano Damato

I misteri di Salpi nei versinaturali di Emanuele AmorosoLa vita e le emozioni del poeta novantenne

Per chi ama profondamente la storia ... la celebrazione dell’Unità nazio-nale non poteva che costituire una tentazione per la penna di angela Picca di cui due i fattori propulso-ri: un’ammirazione sconfinata per l’autonomia di pensiero ed un amo-re sorprendente per la Puglia, i suoi personaggi e paesaggi ...Campo di ricerca, dopo la contessa medievale syfridina e l’illuminato Pietro Giannone, è dunque questa volta la Puglia preunitaria ... La visione a volo d’uccello plana su ognuno dei protagonisti resti-tuendone vicende private e pubbliche adesioni donandogli la con-cretezza del vissuto.

margherita Pasquale

... se la matrice comune è la Puglia, regione in età risorgimen-tale fra le più effervescenti, il racconto spazia dal Piemonte alla Basilicata, dalla Campania alla Sicilia, dalle arti figurative alla musica, dalla poesia all’economia ... il ‘buon gusto’ della selezio-ne, l’intuito sempre vigile dell’autrice, l’elegante disinvoltura con cui si muove fra testimonianze, documenti e foto d’epoca, fanno di questo testo un’emblematica galleria di ritratti ...Bisogna far comprendere che la Puglia ha partecipato attivamen-te alla causa dell’Unità, che sangue è stato versato, che l’italia si è fatta anche grazie a quei nostri predecessori che credettero nel sogno e si immolarono per realizzarlo ... angela Picca fa eco entusiasticamente ad un messaggio che viene da lontano e lo dif-fonde amplificandolo a mille, grazie alle voci dei tanti patrioti che animano le pagine del suo bellissimo libro ...

Alessandro Laporta

Angela Picca, nata a Bologna, vive ed opera a Roma.Laureata in Lettere e Storia dell’Arte dell’Estremo Oriente, ha insegna-to nei licei scientifici ‘labriola’ di Ostia e ‘Cavour’ di Roma nel quale ha diretto il ‘laboratorio Teatrale’ (1988-1998). Tra le sue regie si ri-cordano: da Buzzati La famosa inva-sione degli orsi in sicilia, da Plauto Le tre monete, da Bradbury Fahrenheit 451, le pièces originali Tutti a casa Gozzi, Pari e Di-spari, Disobbedire al padre (Metateatro - Roma 1994).Dal 2000 l’autrice collabora ai periodici “Il Gargano Nuovo” (Vico del Gargano - Foggia) e “Apollinea” (Ed. Il Coscile, Ca-strovillari - Cosenza) per i quali, in occasione del 150° anniver-sario dell’Unificazione italiana, ha curato la serie di articoli, qui riuniti, dedicata ai protagonisti del Risorgimento. Corredano il volume gli alberi genealogici comparati di Asburgo - Borbone-savoia, delle famiglie Poerio - imbriani e Trivulzio - Barbiano di Belgioioso.

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gennaio 2013 IL FIERAMOSCA 39

UrBan GrEEnQuando una piccola realtà verdediventa una risorsa per tutti

Ambiente

N ato da un’idea lanciata un anno fa circa, durante una conferenza tenutasi presso il Circolo Unione di Barletta

e intitolata “Urban Green - Una risorsa per tutti”, è stato inau-gurato domenica 6 gennaio uno spicchio di “giardino verticale”. All’evento erano presenti la dott.ssa Raffaella Porreca Salerno, Rappresentante dell’associazione “Vivi Barletta”, promotrice dell’evento, l’avvocato Gennaro Cefola, assessore alle politiche ambientali della provincia BaT, il parroco Don Michele Dicatal-do e l’arch. Stefania Patella, progettista dell’opera, oltre a diversi abitanti della zona.

Sensibile alle tematiche territoriali e ambientali da sempre, l’Assessore Provinciale all’ambiente avv. Gennaro Cefola ha lo-dato quest’iniziativa promossa dall’associazione “Vivi Barletta” e ha auspicato che queste diventino sempre più numerose e diffuse in modo da restituire alla nostra città e al nostro territorio maggio-re vivibilità e sostenibilità. La stessa Provincia, come l’assessore ha sottolineato, ha messo a disposizione fondi per la sistemazione di spazi verdi che opportunamente utilizzati darebbero sicuramen-te un valore aggiunto alla nostra città.

“La realizzazione di questa piccola realtà verde rappresen-ta - come esplicato dalla dott.ssa Raffaella Porreca Salerno - un dono alla città da parte dell’associazione “Vivi Barletta” che vuole

di Raffaella Delpiano

Quando si parla di spazi verdi urbani, in genere si fa riferimento al verde pubblico nella sua varia gamma tipologica che va dal piccolo giardino al grande parco urbano; in realtà unitamente a questi spazi si dovrebbe considerare il reticolo dei viali alberati che conferisce all’insieme degli spazi verdi la forma di sistema. Quindi con il termine “urban green”, che letteralmente significa “verde urbano”, si indica una rete di spazi verdi, quantitativamente sufficienti e di buona qualità colle-gati da percorsi pedonali e ciclabili verdi continui, rivolti a migliorare la sostenibilità ambientale.in un tessuto urbano fortemente cementificato, un valido aiuto per ristabilire equilibri e funzionalità ecologiche essenziali per la qualità della nostra vita, può essere l’uti-lizzo di giardini verticali che posso-no avere l’effetto termoregolatore, oltre a contribuire all’assorbimen-to delle sostanze inquinanti.Cosa sono i giardini verticali? sono delle composizioni armoniose di piante realizzate su pan-nelli modulari stratificati (in genere in pvc e feltro) inseriti in una gabbia metallica, che viene fissata ai muri (giardini verticali esterni) o alle pareti (giardini verticali interni) oppure ancora retta da apposite strutture. D’inverno sono un ottimo isolante, che permette di ridurre il bisogno di riscaldamento da parte di un edificio, mentre d’estate sono rinfrescanti, oltre a migliorare la qualità dell’aria e assorbire i gas tossici delle auto.

S.P.

mantenere costante il suo impegno per migliorare la nostra città e stimolare ad un maggior impegno l’Amministrazione comunale sui temi dell’ambiente, così cari ai nostri concittadini. ….Ci au-guriamo che altre associazioni e privati continuino a realizzare a proprio carico piccoli angoli verdi nella nostra città”.

L’opera, realizzata nell’area posta sotto il cavalcavia di via Im-briani, all’uscita del sottovia che collega via Monte Grappa con via Vittorio Veneto, cerca di riqualificare un’area che presenta un punto di criticità, cercando di trasformarlo attraverso l’ubicazione di un sistema verde; tale sistema è costituito da un elemento verticale re-alizzato in acciaio anodizzato (struttura che servirà alle essenze per aggrapparsi e crescere in verticale) con un rivestimento in acciaio corten nel quale sono state messe a dimora piante e fiori che, nel tempo, copriranno parte della parete che i cittadini barlettani e non incontrano all’uscita del sottopasso della stazione ferroviaria.

La progettazione, resa a titolo gratuito dall’architetto Stefania Patella, in collaborazione con l’arch. Giorgio Pede, e realizzata da ditte locali, è stata effettuata “….tenendo conto della durabilità dei materiali, della funzionalità della stessa oltre che del gradevole effetto estetico. Essa rappresenta un piccolo tassello di un sistema reticolare più vasto che ha l’obiettivo di creare un ambiente ecoso-stenibile, pure trovandosi in un tessuto densamente urbanizzato.”

L’incontro si è concluso con la benedizione del parroco Don Michele Dicataldo che rivolgendosi ai presenti ha ricordato quan-to importante sia vivere apprezzando le bellezze del creato nel rispetto di tutti.

È auspicabile che questa iniziativa concreta di carattere sociale e politico non rimanga isolata, ma diventi lo stimolo per il pub-blico e soprattutto per i privati affinché mettano a disposizione qualche risorsa e un po’ di creatività per rendere migliore questo territorio.La dott.ssa Raffaella Porreca Salerno e la dott.ssa Marta Palombella

davanti al “giardino verticale”

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gennaio 201340 IL FIERAMOSCA

Scuola

S imona Cafagna e Myriam Pedico, due alunne della Scuola, Renato Moro di

Barletta, seguite dalla prof.ssa Maria Rosaria Cavaliere (preside prof.ssa Grazia Di Nunno), si sono classificate a pari merito, al 4° posto, con un premio di 400,00, al concorso na-zionale “Adotta un articolo della Costituzio-ne”, indetto dalla Società “Dante Alighieri” in occasione dei 150 anni dell’Unità nazionale. Il tema scelto per la XXXI edizione del Pre-mio di Cultura, in parallelo con l’Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Roma, ha voluto favorire tra i ragazzi una maggiore conoscenza dei 139 articoli che compongono il Documento su cui si fonda la nostra demo-crazia, coinvolgendoli in prima persona, quali artefici primari del futuro della nazione.

La Costituzione infatti è il documento più importante in cui sono definiti i principi fondamentali dello Stato, che accomunano tutti gli italiani, rendendoli non più sudditi ma cittadini. È la base per ogni legge che viene approvata, come anche del comportamento di ogni buon cittadino, è quindi necessario che ogni italiano la conosca, è compito specifico della Scuola fare sì che questo avvenga. Di qui lo spunto a partecipare a questo interes-santissimo concorso, che ha visto coinvolti 35 ragazzi di diverse classi, a riflettere sui più disparati argomenti di cui è ricca la nostra Costituzione. Sono state prodotte: rappresen-tazioni grafiche, fotografie, poesie ma soprat-tutto testi scritti in cui è stato possibile coglie-re le opinioni dei ragazzi, espresse con forte senso critico soprattutto nei confronti di chi ricopre ruoli di responsabilità civile, politica ed economica nella nostra società.

I ragazzi hanno preferito soprattutto ar-ticoli in cui si parla di diritto al lavoro (art. 4) di rispetto per la tutela del patrimonio ar-tistico e culturale del nostro Paese (art. 9), di rispetto per le donne (art. 37), ma in parti-colare la loro attenzione si è concentrata su quegli articoli che fanno riferimento ai va-lori di libertà, di uguaglianza, giustizia, pace e progresso, che sono la linfa vitale di una società democratica come la nostra. La com-missione esaminatrice ha focalizzato la pro-pria attenzione ed interesse, sugli articoli 8 e 13, premiandoli rispettivamente. In entrambi si parla di libertà in generale e di libertà reli-giosa come “valore inviolabile, come la cosa più bella che un individuo possiede, come bene prezioso o conquista a cui ogni essere umano può e deve aspirare”.

La Costituzione itaLianavista dai ragazzi della scuola “R. Moro” Barletta

Articolo 8

“Tutte le confessioni religiose sono libe-re davanti alla legge.Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze”.

Sempre più spesso si sente parlare di “Mel-ting-Poing” o crogiuolo di razze o ancora di “globalizzazione”. Con questi termini si indicano l’abbattimentodeiconfininaturaliche separano le varie Nazioni, per indicare un’unica grande terra abitata da popoli di diverse etnie e di diverse religioni. Sebbene sia questo il nostro futuro ed anche il no-stro presente, la convivenza religiosa rap-presenta sempre un problema spinoso per ogni Paese. Per questo motivo ho scelto l’articolo8dellanostraCostituzione,unar-ticolo che riconosce la libertà di tutte le con-fessioni religiose. È fondamentale tuttavia che una religione non sia contraria alle leggi dello Stato Italiano. Nonostante la presenza di questo articolo, anche nel nostro Paese, sovente si registrano atti di intolleranza so-prattutto verso minoranze religiose. Adepti di alcune religioni reputano la propria con-fessione religiosa superiore o più “giusta” di altre ed in nome di questo erroneo credo perseguitano, uccidono dando vita a delle vere e proprie “guerre sante”. Basti pensare alla guerra che il mondo islamico ha dichia-rato al mondo occidentale, una guerra che ha causato forse milioni di vittime innocenti, pur vero però che non si deve generalizza-re: infatti, non tutti gli Islamici sono terroristi o fondamentalisti! Sarebbe quindi sbagliato fomentare dei pregiudizi nei confronti della religione Islamica così come nei confronti di altre religioni, diverse da quella cattolica.Conoscere, capire e rispettare religioni dif-ferenti dalla nostra non potrà che arricchirci e farci comprendere meglio le radici del no-stro credo religioso.

Simona CafagnaClasse 3a D, “R. Moro”

Articolo 13

“La libertà personale è inviolabile. Non è am-messa forma alcuna di detenzione, di ispe-zione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dall’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge. In casi ec-cezionali di necessità ed urgenza, indicati tas-sativamente dalla legge, l’autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvi-sori, che devono essere comunicati entro qua-rantotto ore all’Autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto. È punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà. La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva”.

Il primo comma dell’articolo 13, da cui sono sta-ta particolarmente colpita e che ora mi accingo a commentare, parla della libertà come valore inviolabile. La libertà è la cosa più bella che un individuo possiede. Se provassimo solo a imma-ginare per un istante la nostra vita senza libertà, quasi non ci riusciremmo, sarebbe come rimanere chiusi in una gabbia. La libertà è una conquista, è un bene prezioso a cui ogni essere umano deve aspirare. A ognuno di noi tocca vedere rispettati i propri diritti, le proprie opinioni, tutti devono po-tersimuovereinlibertà.Vivereinlibertàsignificapoter amare e professare la propria fede.Vivere in libertà vuol dire non farsi condizionare dalle mode comuni, non seguire il “branco” perché altrimenti si è schiavi, si vive senza possibilità di scelta. Quello della libertà è stato un cammino difficile, faticoso; in suonomesonomortimilionidi esseri umani, e quindi dobbiamo difenderla, ma non bisogna dimenticare che la libertà ha dei limi-ti stabiliti dalla legge. La libertà di una persona è validafinoalmomento incuinonvaa invaderela libertà di un altro, e da qui la famosa frase “la mialibertàfiniscedoveinizialatua”.L’Italiaèunpaese libero in cui a tutti viene concessa la libertà di studiare perché è diritto di tutti la cultura, essa rappresenta un modo per essere liberi e non di-ventare oggetto per altri. Ecco perché ho scelto questo articolo, perché dietro di esso si nasconde una lunghissima storia, fatta di alti e bassi che tu-tela un diritto inviolabile quale la libertà.

Myriam PedicoClasse 2a C, “R. Moro”

LICEO CLASSICOLICEO DELLE SCIENZE UMANELICEO MUSICALE

una formazione integrata dalle radici classicheliceo classico “a. casardi”

classico

musicale

scie

nze

uman

e

Informazioni sui percorsi formativi

a.s. 2013/2014

openIl Dirigente e l’intera comunità scolastica incontreranno gli alunni delle terze medie e i loro genitoridalle 10:00 alle 13:00

dayDOMENICA3 FEBBRAIO 2013

liceo classico“a. casardi”

Via F. d’Aragona, 100 - BARLETTAtel. 0883 531 121 - 0883 533 [email protected]

EDIT

RIC

E RO

TAS

BARL

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La scuola mette a disposizionepostazioni multimedialicon personale addettoalle iscrizioni on-lineogni mattina dalle ore 10:00 alle 12:00

Il Dirigente ScolasticoProf. Giuseppe Lagrasta

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gennaio 2013 IL FIERAMOSCA 43 gennaio 201342 IL FIERAMOSCA

Scuola

T occante iniziativa sabato sera 22 dicembre sul Sagrato della Basilica del Santo Sepolcro organizzata dal Centro

Studi “Barletta in Rosa” che ha visto protagonisti i bambini del Piccolo Coro Stabile dell’Istituto Comprensivo “S. Domenico Savio” con la partecipazione del Coordinamento Genitori De-mocratici, l’associazione fondata da Gianni Rodari nel 1976.

Il Centro Studi ha puntato l’attenzione sul Natale, per donare un magico momento di riflessione e di emozione che, soprattutto in questi tempi così drammatici, “fa bene al cuore”. le difficoltà lavorative, economiche, familiari e i problemi legati alla salute, portano adulti e piccini a meditare perché ognuno vuol farsi promotore di serenità e gioia.

“Barletta in Rosa” ha raccolto sotto un grande albero di Natale quasi 200 bambini che hanno pre-parato con motivazione e coinvolgimento una letterina a Babbo Natale, con la preghiera che possa esaudire non tanto i sogni effimeri e giocosi di questi giorni, quanto la speranza di una vita più sana e sicura.

Magici momenti d’amore, ricchi di solidarietà, generosità, rispetto hanno regalato alle centinaia di famiglie giunte sul sagrato una dimensione fuori dal tempo; sullo sfondo un video delle più belle cartoline di Natale dei Paesi Europei.

A conclusione della serata Mariagrazia Vitobello Presidente del Centro Studi “Barletta in Rosa” ha affermato che il coro della “San Domenico Savio” rappresenta un vanto e un patrimonio per tutta la città. “Sono certa - aggiunge la Vitobello - che questa iniziativa resterà nel cuore di tutti i presenti e di coloro che amano il bel canto perché solo facendo conoscere realtà meravigliose come questo coro possiamo amare e difendere con più forza la nostra città”.

Altre iniziative dello stesso coro sono previste per i primi mesi del prossimo anno. Buon Natale di cuore a tutti.

a conclusione della manifestazione a fine gennaio, il Centro studi inviterà tutti i bambini delle scuole aderenti all’iniziativa per una grande festa nella quale protagonisti saranno i messaggi più belli contenuti nelle letterine pervenute. Ogni messaggio sarà per “Barletta in Rosa” un incentivo ad operare per il bene di quanti soffrono e ci chiedono una mano.

Mariagrazia VitobelloPresidente del Centro studi Barletta in rosa

Appuntamento sotto il grande Albero di Natale

A Natale Babbo Natale è super-indaffarato, perciò ha chiesto ai suoi piccoli amici bambini di aiutarlo a creare giocattoli nuovi e divertenti, tradizionali, ma anche in-novativi, in compagnia di Carmen e Rustichello. E Babbo Natale cosa porterà loro in cambio? Un Sacco ... di storie, provenienti direttamente dal Pianeta degli Alberi di Natale.A seguito del grande successo di Piovono Storie, è tornato un nuovo ciclo di laboratori espressivi per bambini, dedicato al Natale, dal titolo Un sacco di storie, promosso dal-la Sala della Comunità S. Antonio, in collaborazione con Carmen de Pinto e Francesco Sguera dell'ass. PiCoTeMò: due appuntamenti in cui i bambini hanno ascoltato nuove e incredibili storie, hanno creato e personalizzato giocattoli artigianali e si sono divertiti con la musica, il teatro e la fantasia.Ecco gli appuntamenti che si sono svolti presso la Sala della Comunità S. Antonio (Chiesa S. Antonio), consentendo la partecipazione di un gran numero di bambini: Sabato 15 dicembre Storie a cavallo; Sabato 22 dicembre Giù come birilli.Per saperne di più sulle nostre iniziative: dott.ssa Carmela Di Pinto: 333.4264079 - Francesco Sguera 338.6412407.

Per Natale… un sacco di storie!NARRAzIoNI ANIMATE PER BAMBINI A S. ANToNIo

GENNAIO 201342 IL FIERAMOSCA

Scuola

I.C. “San Domenico Savio-S.M. 7° gruppo” di BarlettaCoralItà DI voCI, CoralItà DI IntentI, CoralItà DI valorI e DI CIttaDInanza

I n un periodo storico-sociale così fortemente segnato dai mille rivoli di una crisi che, silenziosamente ma costante-

mente, sta modificando i nostri stili di vita, le nostre consuetudini, i nostri pensieri sul presente, le nostre timorose prospettive verso il futuro, l’Istituto Comprensivo “4° C.D. San Domenico Savio - S.M. 7° Gruppo” propone un esempio di coralità, quale strategia di positivo esercizio di cittadinanza per affrontare le difficoltà di oggi e, si spera, un po’ meno, del nostro domani. La coralità è stata espressa e comunicata da un insieme di 36 voci di bambini di scuola primaria (“San Domenico Savio” e “G. Rodari”) e di picco-li adolescenti della scuola secondaria di 1° grado “7° Gruppo” via Casale, uniti per ripercorrere i più semplici ma essenziali passaggi dell’itinerario natalizio religioso e laico. Hanno dato, così, voce ad un positivo esempio della produttività dello stare insieme, della condivisione, della collaborazione, quali antidoti alle solitudini, alle indifferenze e alle rassegnazioni che spesso caratterizzano le sofferenze delle vecchie e nuove forme di disagio e di povertà.

Parole antiche ma sempre attuali e pregnanti quali amore, gio-ia, speranza, rinascita, sono state pronunciate con canti corali tra-dizionali e non, e testi letti e recitati, alternati tra di loro mediante differenziate tecniche di coralità, attraverso la guida della direttri-ce di coro ins. Maria Teresa nesta, docente di scuola primaria, con cui gli alunni hanno sperimentato diverse forme di “polifonia”, in parte accompagnate dai tasti sonori della prof.ssa Vittoria Gianni-ni, insegnante di Musica della scuola secondaria di 1° grado “7° Gruppo”.

In questa edizione, rinnovata e arricchita dalla collaborazione tra le professionalità docenti dei tre ordini e gradi di scuola del “Com-prensivo” (infanzia, primaria e secondaria di 1° grado), il Piccolo Coro Stabile ha comunicato l’auspicio di una società migliore, nella quale nuove azioni di vicinanza, di affetto e di solidarietà possano ispirare forza e coraggio nelle più giovani generazioni e nel cuore di tutti coloro che maggiormente soffrono le difficoltà socio-economiche dei nostri tempi.

Il messaggio augurale è stato comunicato nel corso di una tournée di quattro sera-te, 19, 20, 21 e 22 dicembre 2012, in quattro diverse sedi.

La prima serata ha aper-to una finestra di piena reli-giosità con la Rapsodia di Natale nella piccola ma sto-ricamente preziosa Chiesetta di san Cataldo, edificata sul vecchio molo del porto inter-rato nel XIV secolo. Grazie all’affettuosa accoglienza del sacerdote, don Francesco Fruscio la Sezione barlettana “F.I.D.A.P.A.”, presidente

ins. Maria Rosaria Dell’Aquila, ha voluto il Piccolo Coro Stabile per creare il clima affettivo più idoneo al tradizionale scambio di auguri natalizi, evidenziando anche il sostegno che l’Associazio-ne sta specificamente dedicando alla tutela storico-artistica della Chiesa barlettana, ubicata in una delle zone più caratteristiche del paese.

La seconda serata è stata dedicata, invece, alla prospettiva di un sempre più forte legame tra scuola e famiglia, offrendo voci, canti e sinfonie ai luoghi istituzionali prioritariamente deposita-ri dei difficili compiti dell’insegnare e dell’educare in un mondo pieno di trappole e di apparenti e spesso falsi prodigi per i nostri piccoli e adolescenti. Per questo, la Rapsodia di Natale è stata ri-volta ad un folto pubblico di genitori, presso l’Auditorium della scuola “G. Rodari”, ove frequentano, nel reparto “C.M. Giulini”, i piccoli angioletti di scuola dell’infanzia, che hanno lanciato, a fine esibizione, una pioggia simbolica di emozioni positive e fiducio-se, augurando a tutti Buon Natale.

La terza serata è stata, invece, replicata presso la sede degli Uffici del nuovo istituto Comprensivo n° 2, scuola “san Dome-nico Savio”, proprio per festeggiare, con il corposo nucleo degli operatori scolastici dei tre ordini di scuola e del personale a.T.a., la nascita del Comprensivo che la cicogna amministrativa ha re-galato al mondo della scuola, sempre in continuo movimento, al passo con i tempi che cambiano e con una società complessa, chie-dendo alla scuola sempre più efficacia e incisività.

In questa circostanza festosa, il pubblico degli operatori sco-lastici ha avuto il piacere di confrontare la propria intenzionalità educativa con quella degli altri soggetti istituzionali che ruotano intorno al mondo della scuola nel nostro territorio. Il saluto inizia-le è stato rivolto dal Presidente della Provincia BT, dr. Francesco Ventola, che ha comunicato un forte sostegno al corpo docente e alle famiglie, nella prospettiva di un territorio provinciale che si propone di fornire supporti sempre più concreti e solidi alle più giovani generazioni, fondati sui più specifici bisogni delle nostre realtà. Ha fatto seguito, quindi, il saluto dell’assessore agli affari Generali e Sport della Regone Puglia, dott.ssa Maria Campese, che ha ribadito l’impegno istituzionale della Regione Puglia, ricca di iniziative e progetti che intendono apportare profonde e signifi-cative modifiche nei nostri stili di vita quotidiani, coltivando una rete di valori, tutti finalizzati al trionfo della vita, della salute, di un rinnovato ed autentico benessere in armonia con l’ambiente, con la nostra terra e con le nostre radici. Nel coro dei saluti si sono espressi, in rappresentanza degli organi istituzionali della scuola, il Presidente del Consiglio d’Istituto del Comprensivo “San Domenico Savio”, sig. Francesco Di Leo e il sig. Dario Da-miani, uno dei tanti genitori del “Comprensivo” n° 2 di Barletta, che credono vivamente nella funzione istituzionale della scuola e nella ricchezza ed autenticità di stimoli che devono necessaria-mente lasciare tracce importanti nella crescita dei nostri alunni. la Dirigente scolastica dott.ssa amalia Balducci, nel tenere le fila delle note e dei messaggi augurali della serata, ha confermato gli impegni educativi che, nel passaggio del testimone dal Dirigente

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gennaio 2013 IL FIERAMOSCA 45 gennaio 201344 IL FIERAMOSCA

Carmine Cristallo, caratterizzano maggiormente l’Offerta For-mativa dell’Istituto Comprensivo n° 2, nell’ottica, non solo di una “novità” amministrativa ma di una nuova sfida pedagogica da giocare nella partita di una formazione seria, in grado di spa-ziare con padronanza nei tanti e molteplici ambiti della cultura e del sapere. A tal riguardo, la Dirigente Scolastica dott.ssa A. Balducci ha comunicato l’avvenuta autorizzazione dello speci-fico progetto di rete regionale “Musicaingioco”, che porterà nel “comprensivo” n° 2 nuova linfa musicale in grado di sostene-re la particolare propensione e le professionalità coltivate nella storia precedente delle scuole confluite nel “Comprensivo”. se-gno tangibile e concreto di tale interesse, la duplice esibizione, durante la serata augurale, degli alunni musicisti della scuola secondaria di 1° grado “7° Gruppo”, presso cui funziona il ramo dello specifico “indirizzo musicale” a cui la comunità scolastica intende innestare l’albero di una continuità ricca di iniziative, stimoli culturali ed artistici, oltre che delle competenze fonda-mentali della scuola di base.

L’ultima esibizione del coro dell’I.C.n° 2 di Barletta si è svol-ta presso il Sagrato del Santo Sepolcro di Barletta, fulcro della sto-ria e delle tradizioni più antiche della comunità barlettana, grazie all’invito della dott.ssa Maria Grazia Vitobello, nell’ambito delle iniziative del Centro Studi “Barletta in Rosa”, di cui è Presidente e in collaborazione con il Coordinamento Genitori Democratici. sfidando le basse temperature del periodo invernale propedeutico al Santo Natale 2012, il Piccolo Coro Stabile dell’Istituto Com-prensivo “4° C.D. San Domenico Savio - S.M. 7° Gruppo” ha reso chiara e forte l’idea della possibilità di realizzare le piccole grandi imprese della vita quotidiana, raggiungibili solo attraverso l’im-pegno vero, caparbio, consapevole, e attraverso la passione per i nostri piccoli grandi progetti, dimostrando che la coralità delle azioni, nella scuola, come nella vita, è una strategia vincente per sopperire ai limiti delle singole individualità.

I testi letti e commentati dai ragazzi della scuola secondaria di 1° grado “7° gruppo”, nell’alternanza tra i cori ed i brani mu-sicali natalizi, hanno voluto, infatti, richiamare l’attenzione della collettività sull’importanza della corresponsabilità e dell’impe-gno corale e collettivo nelle circostanze di crisi: “La vera crisi è la crisi dell’incompetenza. Lo sbaglio delle persone e dei Paesi è la pigrizia nel trovare soluzioni. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è routine, una lenta agonia. Senza crisi non ci sono meriti. È nella crisi che il meglio di ognuno di noi affiora perché senza crisi qualsiasi vento è una carezza. Parlare di crisi è creare movimento; adagiarsi su di essa vuol dire esaltare il conformismo. Invece di questo, lavoriamo duro! L’unica crisi minacciosa è la tragedia di non voler lottare per superarla.” (albert Einstein)

Scuola

di Franco Lamonaca

orizzontali

Cruciverba simmetrico con riferimenti a Barletta

le definizioni riguardanti Barletta sono precedute da un asterisco* (Soluzione a pag. 49)

verticali

Enigmistica

1.* L’opera a centro schema. - 10. Un’antenna circolare. - 18.* L’ex albergo di via Léontine De Nittis. - 19. Note terme del bre-sciano. - 21. Gira spostando aria. - 22. Il deputato sulla busta. - 23. Parti estreme di una superficie. - 24. Apatico e indifferente. - 25. la conduce su Rai Tre andrea Vianello. - 26. Sostituisce fra. - 27. Punto scuro sulla pelle. - 28. Lo possedeva Leonardo. - 29. Im-portanti magazzini d’abbigliamento. - 30. Ricorda una domenica di Rai Uno. - 31. Un buon vino del Friuli. - 32. alla fine delle Madonie. - 33. Compongono la lirica. - 34. Sale marino arricchi-to. - 35. Si dà con un calcio. - 36.* Il nome della nostra Artista. - 37.* Il cognome della nostra Artista. - 38. Inventare, ideare. - 40. L’ignoto di monumenti e vie. - 42. Diritte, erette. - 43. Pesaro Urbino. - 44. Le sacre tavole degli ortodossi. - 45. Palermo. - 46. Fa saltare molto in alto. - 47. Il noto marinaio dei fumetti di Pratt. - 52. Accompagna i numeri per tutto il libro. - 53. Ufficio Tecnico Erariale. - 54. Riceve la spina. - 55. Aguzzare la vista. - 56. Tes-suto frusciante. - 57. Torino. - 58. si rinfiorano a primavera. - 59. Calmi, mansueti. - 60. Contenitori di storia ed arte. - 61. Il verbo del … cruciverba. - 62. L’antica Anatolia.

36-37 orizzontali e centro schema: la disegnatrice, pittrice e scultrice barlettana di fine talento

1. Pungente sarcasmo. - 2. la sofia del gran cinema. - 3. Hunter, la bruna e fascinosa Taylor di Beautiful. - 4. La nostra pubblica televisione. - 5. Alessandria. - 6. Situata, posizionata. - 7. Una pie-tra dell’edificio. - 8. sta con Tizio e sempronio. - 9. Panciuti vasi di terracotta. - 10. Nasce dal Monviso. - 11. C’è quella di Caserta. - 12. L’aureola della luna. - 13. Scrive con una sferetta. - 14. Pen-nuto da cortile. - 15. Articolo e nota. - 16. Canta in gruppo. - 17. Nome biblico di più personaggi. - 20. In mezzo al maglioncino. - 24. Le formiche lavorano e loro cantano. - 25. Racchiudono l’a-more. - 26. Una misura del sarto. - 28. Triturare, rosicchiare. - 29. Venute meno per il peso. - 31. La parte giudicante non laica. - 33. signorine immagine della TV. - 34. Incapaci, prive d’attitudine. - 35. Cozze… villose. - 36. Una nota marca di elettrodomestici. - 37. L’alimentano le comari. - 38. Striscioline di cavolo. - 39. Un’editrice milanese di cultura. - 40. Le cozze nere. - 41. Remi per canoe. - 43. Scrivono in versi. - 45. Il “noster” della preghiera. - 47. Rovina finanziaria. - 48. Taranto. - 49. il grande Tse Tung. - 50. La muta dell’alfabeto. - 51. Il poeta agostiniano spagnolo “de Leon” incarcerato dall’inquisizione. - 52. Lo perde il dimagrito. - 54. Si contrappone a contro. - 56.* Sole a Londra e suono a Bar-letta. - 58. Parma. - 59. Particella nobiliare. - 60. Milano.

È ritornato, dal 13 dicembre, giorno dell’inaugurazio-ne, fino al 6 gennaio 2013, il magico presepio del Do-

polavoro Ferroviario di Barletta divenuto in tanti anni una vera a propria tradizione, tanto che verrebbe da chiedersi come sarebbe il Natale barlettano senza questo presepio-evento.

La 4a edizione della Mostra voluta dal Presidente dell’as-sociazione del DLF di Barletta Riccardo Lotti ha comportato un notevole lavoro nell’organizzazione curata da Cosimo Damiano Piccolo, nella scenografia curata sin nei minimi

particolari da Stefano Pelle, nell’allestimento da Giuseppe Morella. Le luci sono state curate da Michele Bracco e la tap-pezzeria da Antonio Vitrani.

La Mostra dei Presepi, allestita presso la sede del DLF di Barletta sita in piazza Conteduca, 32 (adiacente alla stazione di Barletta), è rimasta aperta al pubblico tutti i giorni.

Quest’anno l’evento è diventato ancora più ricco ed inte-ressante per la contemporanea mostra di quadri che rappre-sentano l’effigie di tutti i timbri delle Parrocchie di Barletta.

mostra dei Presepi delDopolavoro Ferroviario

il Dopolavoro Ferroviario in piazza Conteduca (fotorudy)

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gennaio 2013 IL FIERAMOSCA 47

Arte

D ue serate organizzate in stretta collaborazione tra le associa-

zioni Liberincipit ed Eclettica_Cultura dell’Arte di Barletta hanno avuto come protagonista l’artista barese Francesco Schiavulli, considerato tra i più interes-santi artisti italiani degli ultimi anni. Come cornice prestigiosa il Palazzo della Marra - Pinacoteca Giuseppe De Nittis di Barletta e sullo sfondo la mo-stra di Jan Fabre “Art is a medusa”, in corso nell’ambito del progetto europeo INTRAMoENIA EXTRA ART/WA-TERSHED.

Il tema dell’acqua, fil rouge del pro-getto europeo, è anche il fulcro del cortometraggio di Schiavulli, “La Pas-serella” - prodotto dall’Associazione Eclettica_Cultura dell’Arte e sostenuto dall’Apulia Film Commission in quan-to “idea originale, fra realtà e surrealtà” - in programma lo scorso sabato 19 gennaio. Ad ispirare l’artista “l’utopia di creare una lunga passerella nell’acqua, di fronte al lungomare di Bari e lì adagiarsi, per guardare in una prospettiva diversa il paesaggio urbano e meditare”.

Alla proiezione, presentata da Giu-

sy Caroppo, art director di Eclet-tica, Ester Alfarano, responsabile dei Presidi del Libro per Barletta e Francesco Asselta, consigliere d’am-ministrazione di Apulia Film Com-mission, ha fatto seguito la lectio ma-gistralis del pro-rettore e professore associato di Urbanistica del Politec-nico di Bari, Nicola Martinelli.

Domenica 20 gennaio è stata poi la volta del docufilm “Thanks - Il viaggio dell’angelo Jan Fabre” che Schiavulli ha realizzato, dedicando-lo al poliedrico artista, partner del progetto WATERSHED, per evocare il percorso tra opere e performances eseguite negli ultimi anni dal mae-stro belga fra Monte Sant’Angelo, Anversa, Venezia, Parigi, Napoli. Il corto, presentato in anteprima in “Super - Sentieri neobarocchi tra arte e design” a Lecce, nell’ambito di Puglia Circuito del Contempora-neo, scruta il mondo visionario di Fabre, espresso sin dagli anni Settanta con i mezzi più disparati (installazioni, pittura, video, teatro-danza).

Mondo che si incrocia perfettamente con le esperienze dell’ar-tista-performer barese, emerso negli anni Duemi-la con una serie di opere e operazioni di impianto te-atrale dedicate allo studio e al coinvolgimento del corpo e che ha incontrato Fabre proprio nel corso di alcune edizioni del pro-getto Intramoenia Extra Art, cui ambedue hanno partecipato.

Alla proiezione, intro-dotta da Giusy Caroppo, art director di Eclettica e

curatore generale di “Art is a medusa”, ha fatto seguito una conversazione sul-la poetica di Jan Fabre tra due visitatori d’eccezione: Luigi Pannarale, avvocato, professore ordinario presso la Facoltà di Giurisprudenza di Bari e il giovane filosofo Giacomo Pisani, redattore del-la rivista Alfabeta2.

Pinacoteca Giuseppe De Nittis/Palazzo della Marra, Barletta

Incontro con Francesco SchiavulliDoppio appuntamento al Palazzo della Marra di Barletta il 19 e 20 gennaio 2013 con l’artista barese Francesco Schiavulli, per iniziativa congiunta dell’Associazione Eclettica Cultura dell’Arte e Liberincipit/I Presidi del libro, in concomitanza con la mostra di Jan Fabre “Art is a medusa”, realizzata nell’ambito di INTRAMOENIA EXTRA ART/WATERSHED.

di Ileana Inglese

Francesco Schiavulli, La Passerella

Ufficio stampa: ileana inglese + 39 338.6488905e-mail [email protected] eCleTTiCa_CUlTURaDell’aRTe - Via del mare 11 - 76121 Barletta (BT) - italyemail: [email protected]:www.ecletticaweb.itwww.intramoeniaextrart.it

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gennaio 2013 IL FIERAMOSCA 49 gennaio 201348 IL FIERAMOSCA

Calcio Per il Barletta Calcio un anno da dimenticare Un anno tutto sommato positivo per lo sport cittadino nelle sue numerose articolazioni, meno che per il Barletta Calcio dove, in prima divisione, anche sul finire della stagione, la squadra del Presidente Roberto Tatò ha continuato a delu-dere finendo all’ultimo posto. Basti dire che nei 32 incontri giocati nell’anno, i biancorossi hanno totalizzato appena 30 punti. 31 i gol realizzati, 46 le reti incassate. Incredibile a dir-si, il Barletta non vince in casa da otto mesi! Un altro primato negativo, ben quattro sono gli allenatori che si sono alternati alla guida della squadra: Marco Cari, Nello Di Costanzo, Raffaele Novelli e Paolo Stringara.Col nuovo anno l’obiettivo principale è naturalmente quello della salvezza. E tanto per cambiare è subentrato un quar-to allenatore, un recupero fra quelli precedenti, Novelli, che sarà affiancato da un nuovo direttore sportivo, si parla di Ga-briele Martino. Nel nuovo anno una serie di incontri assai impegnativi, tre in casa: il Catanzaro, Pisa e Avellino; fuori Perugia e Nocerina.

Calcio a 5: vince il Futsal a Montesilvano

Futsal vincente: seconda vittoria consecutiva in campionato, terzo posto in classifica (campionato di serie B) e qualifica-zione in Coppa Italia. Il Futsal, allenato da Leo Ferrazzano ha vinto a Montesilvano per 7 a 4.Doppio vantaggio biancorosso nella prima frazione di gioco con Borraccino e Vivaldo, doppia rimonta degli avversari. Poi il Futsal prende decisamente il sopravvento e segna con Scia-scia, Mazzone, Ricco e una doppietta di Chiariello nel finale.

Tiro con l’arco Archery Team Barletta vittoria e record

Presso la palestra della Scuola Media Fieramosca si è svol-to un torneo interregionale di tiro dell’arco nella categoria allieve, nel corso del quale le nostre tiratrici Martina Alfara-no, Paola Spera e Loredana Spera hanno stabilito un record. Sulla distanza di diciotto metri hanno infatti realizzato il nuo-vo primato nazionale di indoor col punteggio di 1628 punti, migliorando il precedente record di 1226 punti appartenenti alla Juvenilia di Torino.La manifestazione, organizzata dall’Archery Team guidata dal presidente Michele Daquino, ha visto gareggiare atlete provenienti da più località della Puglia, della Campania e della Basilicata.

Brevi di sport

(Soluzione di pag. 45)

Brevi di sport

Consuntivo di un anno eccellenteInnanzitutto Pia Lionetti, col suo quinto posto alle Olimpia-di di Londra, che ha sfiorato il podio olimpico, poi Mim-mo Ricatti - in atletica - che ha vinto il titolo italiano su strada nella 10 chilometri, Enzo Cascella e la sua “Barletta Sportiva” gare-escursioni atletiche per l’Italia dove rac-coglie numerosi consensi e significativi successi, e Vito Incantalupo che si è messo in luce a Roma, nel Golden Gala, correndo con un buon tempo nella 4x400. E inoltre, sempre nell’atletica, Veronica Inglese, mentre nel canot-taggio Paolo Piazzolla si sta dimostrando più di una pro-messa. Eccellenti e continue le prestazioni delle ragazze dell’Archery Team e il Circolo Tennis che ha conquistato lo storico traguardo dell’accesso in serie A. Quanto al pa-norama internazionale, Barletta è stata sede dell’incontro Italia-Slovenia di tennis-tavolo, degli europei di Ciclo-cross master, della Fed Cup junior e del Challenger di Tennis “Città della Disfida”.

AtleticaLa Barletta sportiva vince ad Ascoli SatrianoIl sodalizio podistico “Barletta Sportiva” ha chiuso in bel-lezza l’anno appena terminato, con una prestigiosa vittoria conseguita alla “sei ore di Ascoli Satriano”, una maratona di 360 minuti che si è corsa su un circuito di 900 metri. L’impresa realizzata da Enzo Cascella, Roberta D’Alba, Bartolo Dibene-detto, Mimmo Di Giulio, Angela Gargano, Ruggiero Granieri, Ruggiero Laporta, Antonio Morelli, Nunzia Patruno, Pino Rizzi e Michele Rizzitelli. Gli undici atleti, vincitori della gara hanno realizzato complessivamente 531 chilometri. E ancora, va ri-cordato che la Barletta Sportiva vanta un insolito record, quel-lo di aver portato a termine, dai propri tesserati oltre duemila maratone.

BasketBella vittoria del New Basket BarlettaConvincente vittoria per la Wake Up New Basket Barletta (se-rie D) contro la più quotata Diamond Sporting Foggia, ter-za nel girone A. Vittoria casalinga della squadra allenata da Roberto Binetti, che ha esaltato l’entusiastico pubblico casa-lingo. Dopo essere partiti bene, i barlettani sono costretti a subire la rimonta degli avversari, ma non mollano e ripren-dono a macinare gioco e punteggio, fino all’ultimo esaltante canestro messo a segno da Marinacci. Risultato finale 84-83.

VolleyLa Cardo Barletta in cima alla classifica

La Cardo Volley Barletta supera in trasferta, al tie-break, il gruppo sportivo Robur-Bitonto, nella nona giornata del giro-ne di andata, ed aggancia in vetta alla classifica del campio-nato regionale di serie D la Polisportiva Amatori Volley Bari, sconfitta a Molfetta. Avvincente l’andamento della gara, reso più esaltante dalla circostanza che il nostro sestetto giocava in trasferta. Infatti alle prime due vittorie delle nostre palla-voliste (25-16 e 25-21), hanno fatto seguito altrettante vittorie delle avversarie (25-20 e 25-13). Decisivo il tie-break in cui le biancorosse allenate da Giacinto Dinoia hanno trovato la forza di reagire e di imporsi per 15 a 12.

Motociclismo Diviccaro vince il “Trofeo Inverno”Bravo, bravissimo il nostro centauro, Cosimo Diviccaro, un vero trionfo il suo, la sesta vittoria consecutiva al “Trofeo In-verno”. In sella alla sua BMW S1000 Rs, ha battuto tutti i rivali presso l’Autodromo del Levante di Binetto. Dopo il successo conseguito nelle prime due prove, Diviccaro ha centrato an-che l’ultima tappa. Suc-cesso tanto più gradito in quanto si tratta dell’u-nico circuito del Sud Ita-lia. Migliore conclusione non poteva esserci, per il campione barlettano, per questo 2012 appena andato via, col solo rimpianto del secondo posto al trofeo del Centauro. Prossimo impegno? A Valencia, a febbraio, per partecipare ai test della Pirelli.

ScacchiAlessia Santeramo ai mondiali

Che importa il piazzamento? Alessia aveva vinto prima anco-ra di cominciare le sue partite, perché essere stata selezionata per partecipare ai mondiali di scacchi, a Maribor (Slovenia), è stata già una splendida vittoria. Alessia Santeramo, barlettana quattordicenne, nella categoria “under 18”, si è classificata con 5.5 punti al 35° posto pari meri-to con altri tredici concorrenti, per concludere al 45° posto al termine degli spareggi. Ricco di soddisfazioni questo 2012 appena andato perché la nostra campionessa ha partecipato anche ai campionati europei di Praga chiudendo al 22° posto (promettenti anche l’esito della sorella Claudia, decenne, classificatasi terza ai campionati ita-liani giovanili di Ragusa). Le due sorelle hanno anche parteci-pato, con eccellenti risultati, al campionato italiano a squadre tenutosi ad Aosta.

TennistavoloPolisportiva Asi Lamusta: una vittoria e due sconfitte

Con una vittoria e due sconfitte si è chiuso l’anno agonistico della Polisportiva Asi Lamusta Ester Barletta allenata da Co-simo Sguera nel campionato a squadre. La Polisportiva in D 1 ha vinto sul Casamassima, in trasferta, per 5-3, consolidan-do la propria classifica in campionato, mentre in C2 è stata battuta dalla capolista Casamassima per 5-2. Sconfitta anche la formazione di D2 per 5-3 a Corato. Inutile la splendida tri-pletta di Capuano. Nel complesso, tuttavia, dell’anno appena trascorso la Polisportiva non può lamentarsi, specialmente se ricordiamo l’ottima organizzazione dell’incontro interna-zionale - disputatosi a Barletta - fra Italia e Slovenia.In chiusura un rammarico (l’interruzione del legame con l’A-si) ed una speranza, quella di riavere come atleta e come al-lenatore il cinese Mingquan Gao.

CiclocrossGli Europei a Barletta

Si sono tenuti a Barletta i cam-pionati europei di Ciclocross, che hanno avuto la loro mag-giore visibilità nel fossato e nei giardini del Castello. Un appuntamento fra i più presti-giosi del calendario interna-zionale, che offre la possibilità per la prima volta, a numerosi appassionati pugliesi di ap-prezzare dal vivo le imprese dei grandi campioni europei. A partecipare all’importante kermesse, sono circa cento atleti venuti da ogni parte d’Europa. Grande protagonista, nel giorno dell’Immacolata Mauri-zio Carrer, atleta ma anche presidente del Circolo Corati-no Eurobike, che ha promosso questa gara qui a Barletta, in Puglia, per la prima volta. Nella gara che lo ha visto protagonista e vincitore, nella categoria M3, il giovane ci-clocrossista ha tagliato il traguardo da solo. Hanno anche vinto l’italiano Gianni Panzarini (M4), lo svizzero Carlo Schmid (M5), il francese Alain Guinle (M0) e l’azzurra Ma-ria Adele Tuia (W1). Data l’ottima organizzazione è spera-bile che altre gare di livello nazionale possano tornare ad onorare la nostra città.

TennisTresca e Arbues vincono a Bari

Giuseppe Tresca e Valentina Arbues, allenati dal maestro Vincenzo Falcone, in rappresentanza del Circolo Tennis “Hugo Simmen” hanno colto a Bari, sui prestigiosi campi di tennis dell’Angiulli, un significativo successo al Master del Bnl Telethon 2012 organizzato dalla FIT. Il giovanissimo Giu-seppe Tresca ha vinto sul quotato Antonio Scaringi in tre set (2-6, 6-4, 6,3), mentre Valentina Arbues ha avuto ragione di Brigitta Lippi in due soli set (6-4, 6-0).Parole di vivo apprezzamento da parte del presidente del Circolo Tennis Antonella Daleno e del direttore sportivo Lu-cio Ciani.

ILTRABUCCOPARABOLICAROYALBOARIOELICAONORLICINICOAGORATRANEORICCOINGEGNOCOININTOCAIIEVERSIAIODATOAPEDATA

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gennaio 2013 IL FIERAMOSCA 51 gennaio 201350 IL FIERAMOSCA

Poesie Poesie

Scuola Media “De Nittis” 2a E - a.s. 1960-1961. 1. Giovanni Pannarale; 2. Francesco Barracchia; 3. Settanni (?); 4. Giuseppe Di Bari; 5. Curci (?); 6. Ruffo; 7. (?); 8. Francesco Barile; 9. Demeo; 10) Dino Mastropasqua; 11. Nicola Maffei; 12. Domenico Fiorentino (don Mimmo) - Conversano; 13. Russo; 14. Antonio Giannone; 15. Raffaele Del Vecchio; 16. Michele Guerra; 17. Vincenzo Fran-cia; 18. Prof.ssa Giovanna Cristiani; 19. De Lucia; 20. Rosario Prascina; 21. Michele Tarantino; 22. (?); 23. (?); 24. (?); 25. (?); 26. Musciagna; 27. Carrabba; 28. (?) (coll. Mazzola)

Il nostro facebook

E la terra tremò severa

E la terra tremò severa,oltraggiando funestala piana emiliana.il suo lugubre boato,nel volgere di maggio,gravò cupo su case e chiese;…E lacrime s’aggiunsero a lacrime,accigliando visi ingenui di bimbie vuoti sguardidi madri desolate.…ameni scorci d’italia antica,si ritrovano sfregiati,…nella cadente sciadi sgretolati mattoni rossi:mute tessere di storiasradicate dal tempo,che ricamano macerieintorno a tende di speranza.

Franco Lamonaca2° classificato “La Stradina dei Poeti 2012”

Ascolta

Lo senti?Questo è il battito del mio cuore,suono inconfondibile,che si inoltra per miglia e migliae quando si fermeràvorrà dire che tusarai qui con me.Lo senti? Questo è il soffio della mia animache ripensa al passato,a quel che ero stata per te.Lo senti?Questi sono i pensieri della mia mente,che vagano nello spazioche c’è tra me e te…

Delia Lacavalla2° classificato “La Stradina dei Poeti 2012”

Umanità dolente (inconscio)

scolorite sagome e confuse di lugubri [fantasmi,dolenti e penduli e chini andantitra gelidi, aguzzi frammenti [di cristallo,come sogni infranti di un’età perduta,per cupi fondali e tenebrosidi un abisso senza fondo…

e non so cosa sianoe non so chi io sia.

Giuseppe Pellegrini

Vigilia d’anno

sussurro che corre,una frase fa eco,una frase maestrache vela migliaia di ansie:“speriamo nel giorno che vienenel giorno germoglio di un anno”.Un voto animatonell’urna del tempo a venire,una supplica coralenel seno di una vitaancora da vivere.

Emanuele Dicuonzo

Arrabbiato sei arrabbiato con il tuo destino.sei arrabbiato con te, non vedi futuro.sei arrabbiato con la vita che ti scivola [via senza darti via d’uscita.sei arrabbiato, vorresti correre.Vorresti continuare a vivere la tua vita.sei arrabbiato.Lei è arrabbiata.Loro sono arrabbiati.siamo tutti arrabbiati.Vorremmo svincolarti da questo male [che ti sta avvolgendo.abbiamo le mani legate.siamo arrabbiati.La tua sofferenza. La tua grande umiltà.Quel tuo nodo in gola ad ogni mio saluto [penetra nel cuore mio.Penetra nel cuore di tutti coloro [che ti vogliono bene.arrabbiata non sa se credere chissà!Ci resta solo pregare,sperare in un miracolo.

Ada Roggio

GENNAIO 2013

Risacca

L’onda scivola lentasulla battigia,trascinando nel fondopiccoli gusci di conchigliae ciottoli levigati dal tempo. anche il mio tempoha levigato i sogni,le attese e le paure. ora, nell’ora del tramonto,l’onda s’è fatta più lieve, più dolce: la sua carezzaha levigato errori e dolori, nel sereno della risacca.

La luna a Levante

spunta guardingasul filo dell’orizzonteuna luna di perlache frantuma la lucein mille scaglie d’argentosul moto incessantedel mare.

Novembre

C’era, nelle brume diafanedi quel novembre,un silenzio incantato e trepidoche attendeva qualcosa d’ignoto.nei tronchi grigi dei mandorli,protesi disperati verso uncielo di piombo, c’erauna preghiera silente.ma, sotto, nella terra durae fredda di quell’autunno, gravida di mille promessemormorava impaziente la vita.

Gicri

La tua voce

Nel denso fluiredei ricordi,nei segretidel mio cuoreaffiorala tua vocemadre.Dolce e suadenteimperiosa e mestacreaemozioninon inghiottitedal tempo.il velo tristedella nostalgiami portaa bussarealla tua porta.resto ferma, là,dove il temposcorresempre uguale.Ti rivedotra i sentieri dei ricorditra le immaginifisse nella memorianel fluire del tempo.Senza fine.

Francesca Piazzolla1a Classificata, “La Stradina dei Poeti 2009”

Tristezza

Ti ho guardatopiù voltecol sospettoche il cuore mi suggeriva.Un bicchiere di birra,una pizza,divisa col tuo amico di sventura.Più tardi,ti sei appartato sulla sabbiacomplice…un cielo poco stellato e senza luna.altri ti avevano preceduto.Ti ho visto tornarecon gli occhi infuocati.accanto… due amici traditori.Ho pensato a tua madre.Dorme sonni tranquilli?sente l’ingannodi un figlio… ormai perso?Che sgomento!Ho alzato lo sguardo.Ho visto una stella brillare.Le ho chiestoun po’ della sua lucenella tua menteoffuscatada mortali piaceri.

Francesca PiazzollaPremio internazionale Dyonisios solomos

Bova marina (rC)

www.editricerotas.it

Socio Fondatore APEAssociazione Pugliese Editori

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gennaio 2013 IL FIERAMOSCA 53 gennaio 201352 IL FIERAMOSCA

Vernacolo

POSTI TELEFONICI PUBBLICIBar Haiti (Via Leontina De Nittis, 49) Orario: 7-22 0883 534305

TaxI - aUTOamBULaNzE E TRaSPORTO INFERmI

a.s.l. BT - centralino 0883 577111AVSER (Via Magenta, 24) 368 3511354 - 0883 528443Croce Rossa - Gruppo Pionieri e Volontari del Soccorso 0883 526924Misericordia Barletta - Servizio ambulanza 347 0951836O.E.R. - Operatori emergenza radio (Via M. del Carmine) 0883 535000NO. di SS. Nuovi Orizzonti di Sostegno Sociale 329 0536112U.n.i.T.a.l.s.i. (Via M. del Carmine) 0883 536788Taxi (P.zza Conteduca) 0883 521469Taxi service 0883 347243 - Wind 339 6578116 - Tim 331 3261000

SERvIzI SOCIaLI

A.I.A.S. - Assistenza Spastici (Via della Repubblica, 1) 0883 527859anT - Delegazione di Barletta (Via A. Bruni, 28) 0883 310230A.V.I.S. - Donatori Sangue (c/o ospedale vecchio) 0883 521686Casa di riposo “R. Margherita” 0883 522446Centro Antiviolenza per le donne (P.zza Aldo Moro n. 16) 0883 310293Centro Aperto Polivalente (via R. Margherita, 126) 0883.510181Centro Accog. Immig. Caritas (Via Manfredi, 45) 0883 572557Centro Intercult. per le migrazioni (via. A. Bruni, 13) 0883.310387Consultorio familiare “Insieme…” 0883 520395Curia Arcivescovile 0883 531274Fratres - Donatori Sangue (P.za Principe Umberto, I) 0883 518002GOS Laboratorio urbano tel. 0883 310214 - fax 0883 576156oDo-anT (Via Fusco, n. 157 - Trani) 0883 584128Sert 0883 577302Settore Servizi sociali Comune di Barletta, piazza Moro, 16 0883.516460

INFORmazIONI TURISTIChE E CULTURaLIArcheoclub di Barletta 348 3739839Archivio di Stato (Via F. d’Aragona, 132) 0883 331002 [email protected] della Memoria e della Resistenza(c/o Castello) 0883 578644ass. Cultura e Turismo (Via d’Aragona, 95) 0883 578612 - 578614 - 578620aufidus - ass. inform. turistica 339 3218439Biblioteca Comunale (c/o Castello) 0883 578607Biblioteca e Archivio Diocesani “Pio IX” (Via Nazareth, 68) 0883 531274Cantina della sfida 0883 532204Castello 0883 578620Centro Culturale Zerouno 0883 333807

C. T. G. Gruppo “leontine” 333 2453170 iaT (c/o Palazzo San Domenico) 0883 331331 Lega Navale 0883 533354

Pinacoteca (c/o Palazzo della Marra) 0883 538313 - 0883 538312 - 0883 538374Parco Archeologico di Canne 0883 510993Pro Loco Barletta e Canne della Battaglia (Via Venezia, 42) 339 3869860URP (Ufficio relazioni con il Pubblico) 0883 578488 Numero Verde 800761414

fotorudy

SERvIzI DI INTERESSE PUBBLICOAcquedotto (Servizio Guasti) 800 735735Scoppio (servizio Trasporto Urbano) 0883 518554Capitaneria - Soccorso in mare 0883 531020 - 1530Carabinieri - Pronto Intervento 112 - comando compagnia 0883 537400Cimitero 0883 510675Comune - centralino 0883 578111Corpo Forestale dello Stato 1515Elettricità (Enel, Guasti, Contratti e info) 800 900800Ferrovia (informazioni) numero verde (ore 7-21) 89 20 21Gas (Servizio Guasti) 800 900999Guardia di Finanza 117- Comando compagnia 0883 531081Guardia Medica - notturno e festivo 0883 575130Polizia di Stato - soccorso pubblico 113Polizia Commissariato 0883 341611Polizia Locale - Pronto intervento 0883 332370Polizia Stradale 0883 341711Polfer 0883 521502Poste Italiane 0883 536097Pronto Intervento 118Pronto soccorso a.s.l. BT 0883 577781Protezione Civile 0883 578320URP - A.S.L. 0883 577610 - 0883 577971 - 0883 577050Soccorso ACI 116Soccorso Pubblico 113Telecom uffici commerciali 187Vigili del Fuoco - Pronto Intervento 115 - locale stazione 0883 531222

Varrett

di Michele Sguera

n a dei ca ditt andò fadigav dicett:«tu ca n’già dummannet i diritt,

dè ste u prton e và cuggh i cannlicch»e accom a tent’ialt dcibb «me n voch da Varrett».

Zitm, fadgav a mlean prcè assè avav studieat,mdcet «c mvù, fett a valeig e vnatin reat».allassib freat, memm, attean e ameic,bghib u trean ch mlean e arruib ca nen’zapav c deic.

All’uffic du comun ca mscib a rgstrè,m mttern “emigrante” iej avav rumanì dè.Dop quindc dej u fateic riuscib acchiè,e finalment ca l’affitt da cheas avemma paghè.

Dop du ienn a mlean e zeit da timp assè,ng guardemm m’becc e nc dcemm «noj ng’ma spusè».i vsteit assul assul ng pruemm cu spusalizz,e quenn finemm «ah, c’ie bbell, ng’mallueat [nù bell sfiz».

A Mlean e dop spuseat i figgh arruern,u timp passav e i criatur crscern.Quenn a’steat, i dditt e a scol stann achius,l’addor du mear e i buttigl neng’ian mè dlus.

Caricheam a mechn c’ascenn o paeis,e preim d pert, a memm e attean manneam l’avveis.Cuntent, cuntent arrueam da via Canos,e u pnzir deic “less a mechn e tutt cos”.

i uannon ng’addumenn «mamma, papà, cos’è?»«iè u munn d’stù paeis ch’ttenta libbertè».E m’arrcord sempr quenn scemm a mlean, [zitm m dcett:«feac nint iè sempr a nostra Varrett».

(foto dicorato)

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gennaio 201354 IL FIERAMOSCA

STAZIONI DI SERVIZIO

TURni FesTiVi Mesi GennAio e FeBBRAio 2013

Antimeridiano dalle ore 7.00 alle ore 12,30Pomeridiano dalle ore 15,30 alle ore 20,00

1 Gennaio 19-20 Gennaio 16-17 Febbraio

5 Gennaio 26-27 Gennaio 23-24 Febbraio

6 Gennaio 2-3 Febbraio

12-13 Gennaio 9-10 Febbraio

TuRno A TuRno B

TuRno C TuRno D

aGiP via TraniAPI via L. Da VinciESSO via R. MargheritaESSO piazza CerviICOPEM via Andria SS 170 TaMoil via s. samuele

AGIP via CanosaERG via ParrilliERG lit. di PonenteESSO via Andriaesso via Trani

AGIP via FoggiaAPI via AndriaERG via Canosa, 84IP lit. di PonenteQ8 via Trani

ERG SS 16 bisERG via R. MargheritaERG via ViolanteFINA via AndriaiP via TraniQ8 via Foggia SS 16

ORARIO FERROVIARIO fino a giugno 2013 BARLETTA - BARI CENTRALE BARLETTA - FOGGIA

Legenda: Espresso, Regionale, IC, iCn, F.Argento, F.Bianca, Festivo

*= il servizio si effettua anche la domenica

Da Barletta a Bari: 4.45* 5.28* 5.44 5.56 6.10* 6.21* 6.45 6.46 6.52 7.00 7.12 7.32 7.52 8.30 8.43 8.50 9.15 10,30 11.47 12.15* 12.44 13.19 13.30* 13.48* 14.03 14.20 14.43* 15.04* 15.20 15.43* 15.57 16.27* 16.43* 16.51 17.02 17.15 17.43* 17.45 18.12 18.19* 18.27* 18.43* 19.12 19.21 19.30 19.55 20.10 20.35* 20.43* 20.55* 21.26* 22.42* 22.56* 23.00*Da Bari a Barletta: 0.02* 4.00 4.25 5.35* 5.55 6.22 6.30 6.40* 6.46 7.12* 7.43* 7.48 7.53 8.01 8.10 8.16 8.43* 9.40* 10.10 10.45* 11.40* 11.54 12.00 12.40* 12.54* 13.05 13.17* 13.22 13.45 14.10 14.15 14.30 14.40* 15.16 15.40* 16.05* 16.35 16.45 17.06 17.15 17.35 17.45 18.09 18.10 18.17* 18.43 19.05 19.35 19.40 20.00 20.05 21.18 21.36* 21.42 22.49 23.11*

Da Barletta a Foggia: 0.36* 4.49 6.04* 6.43 7.11 7.19 7.28* 7.43* 8.11* 8.43 8.48 8.59* 9.08 9.12* 11.09* 11.35* 12.08* 12.38 12.49 13.09* 13.24 13.37* 13.45* 14.09 14.56 14.57 15.24 15.25 16.03 16.08* 16.50* 17.31 17.40 18.03 18.31 18.45* 18.58 19.00 19.54 20.30 20.46 20.52 21.00 22.07 22.24* 22.32 23.07 23.38 23.59*Da Foggia a Barletta: 3.55 4.00* 4.48* 5.08 5.13 5.31* 5.43* 6.00* 6.06 6.38 6.46 7.10 7.57 8.36 9.45 10.15 11.45* 12.00 12.35 12.56* 13.16* 13.20 14.13* 14.20* 15.13 15.17 15.57* 16.05 16.13* 16.17 16.31 17.13* 17.30 17.50* 17.59* 18.12* 18.35 18.46 19.30 19.59* 20.04* 20.13* 20.57* 21.53 21.55 22.08* 22.27*

Per informazioni sugli orari dei treni e per prenotazioni eacquisto biglietti telefonare al numero verde FS INFORMA 89 20 21

(Raggiungibile solo da telefoni di rete fissa).

ChieSe: orari Ss. Messe sabato sera domenica

Buon PASToRe 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Medaglie d’Oro, 29 CARMine 17.00 via Mura del Carmine CuoRe iMM. Di MARiA 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Barberini iMMAColATA 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Firenze, 52 MARiA SS. STeRPeTo 18.30 20.00 8.30 10.00 11.30 18.30 20.00 viale del Santuario, 13 12.30 oSPeDAle Civile 9.00 PuRGAToRio 9.00 corso Garibaldi S. AGoSTino 19.00 8.30 10.00 11.30 19.00 via Pozzo S. Agostino, 28 S. AnDReA 19.00 10.30 11.30 19.00 via M. Bruno S. BeneDeTTo 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via R. Margherita S. DoMeniCo 19.00 19.00 corso Garibaldi, 198 S. FiliPPo neRi 18.30 7.30 9.30 10.30 11.30 18.30 via Mons. Dimiccoli, 116 S. GiACoMo 19.00 8.30 10.00 11.00 19.00 c.so Vitt. Emanuele, 147 S. GiovAnni APoSTolo 19.00 8.30 11.00 19.00 via delle Querce, 2 S. luCiA 19.00 8.30 10.00 11.15 19.00 vicoletto Santa Lucia S. MARiA DeGli AnGeli 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 viale Marconi, 22 S. M. DellA viTToRiA 18.00 18.00 via Cialdini, 70 S. MARiA Di nAzAReTh 17.00 via Nazareth S. niColA 19.00 8.30 11.00 19.30 via Canne, 195 S. PAolo 19.00 8.30 10.00 12.00 19.00 via Donizetti S. RuGGeRo (Canne della Battaglia) 20.00 S. RuGGeRo 7.30 via Cialdini SACRA FAMiGliA 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Canosa, 143 SAnTA M. MAGGioRe 11.00 via Duomo SAnTo SePolCRo 19.00 8.30 10.00 12.00 19.00 corso Vitt. Emanuele SPiRiTo SAnTo 19.00 9.00 11.00 19.00 via Boggiano, 43 SS. CRoCiFiSSo 19.00 8.30 10.00 11.30 19.00 via Petrarca SS. TRiniTà 19.00 10.00 11.30 19.00 via Palmitessa, 38

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