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Capitolo 1
LA CULTURA
TRA MEDIAZIONE, COSTRUZIONE E
PARTECIPAZIONE
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
La cultura è un ambiente invisibile
in cui siamo immersi senza rendercene conto
Realtà trasparente attraverso cui noi guardiamo e percepiamo il mondo senza
accorgerci del punto di vista specifico della nostra cultura
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
La cultura è stata principalmente oggetto di indagine dell’antropologia
sapere autonomo che si proponeva di studiare gli esseri umani attraverso l’analisi delle società e delle culture
Un breve excursus storico
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
Tylor Evoluzionismo AntropologicoAntropologia come scienza delle società primitive.Cultura come espressione della vita sociale dell’uomo, patrimonio acquisito, tramandato di generazione in generazione e soggetto a cumulabilitàMetodo comparativo dell’analisi delle sopravvivenze (residui di epoche culturali precedenti) per istituire confronti fra diverse culture e stadi culturali differenti
1799: costituzione della Societé des Observateurs de l’homme con lo scopo di osservare l’umanità attraverso il confronto delle differenze e lo studio dei cosiddetti “primitivi”
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
FrazerProgresso del pensiero umano secondo un processo di sviluppo lineare dalla magia, alla religione, alla scienza
MorganStudio degli indiani d’America e dei sistemi di parentela: sistema classificatorio (società primitive) vs sistema descrittivo (società civilizzate) Periodi etnici: selvaggio barbaro civilizzato
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
Boas Relativismo CulturaleConcezione particolarista che privilegia il punto di vista di ogni cultura che va compresa nella propria originalità e singolaritàSapere idiografico tipico delle scienze dello spirito vs sapere nomotetico tipico delle scienze della naturaMetodo induttivo e intensivo sul campo: osservazione diretta, analitica e minuziosa di tutti i fenomeni culturali
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COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
Malinowski FunzionalismoLa comprensione di un fenomeno rimanda alla considerazione degli altri aspetti correlati e non estraibili dal contesto, in quanto ogni elemento assolve una funzione nel mantenere e rafforzare un sistema equilibrato che si tramanda nel tempo.Freud Totem e tabù (1913)Introduzione della dimensione psicologica nello studio dell’evoluzione della civiltàAntropologia psicanaliticaVygotskij Scuola storico–culturaleLo sviluppo delle competenze cognitive è profondamente influenzato e formato dalle condizioni culturali
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COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
Lévi-Strauss StrutturalismoLa cultura è una struttura unitaria a cui le culture particolari attingono per elaborare i loro modelli specificiEvoluzione culturale da attribuire alla capacità del sistema di cambiare e non all’intenzionalità degli individui che rimangono inconsapevoli (inconscio strutturale)
Geertz Antropologia interpretativaCultura intesa come testo e come sistema di significati in cui i soggetti sono immersi
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COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
Cultura analizzabile seguendo due principali percorsi
La cultura “dall’esterno” e “dall’interno”
uno esterno uno interno
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
Approccio etico dall’esterno • Metodo nomotetico: ricerca
di leggi generali valide a livello transculturale
• Obiettivo: comprendere e definire la natura umana, le sue regolarità e le sue invarianze
• Procedimenti di tipo oggettivo e quantitativo, adozione di criteri universali, modelli astratti dall’alto verso il basso
• Psicologia Interculturale
Approccio emico dall’interno• Metodo idiografico:
comprensione del particolare attraverso l’analisi della sua storia
• Obiettivo: cogliere l’unicità e l’esclusività delle espressioni culturali nelle sue forme contingenti e irripetibili
• Procedimenti di tipo qualitativo, adozione di criteri specifici, parametri particolari dal basso verso l’alto
• Psicologia Culturale
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
• Attenzione orientata alla rilevazione delle differenze fra le varie culture in relazione alle funzioni psichiche evidenziare l’esistenza di aspetti universali condivisi da tutte le persone
• Capire e valutare l’impatto delle diverse culture sulla natura umana: dotazione fissa ed ereditata, universale e invariata, di proprietà specie-specifiche
• Metodi analitici e quantitativi standard (decontestualizzati) che vanno a indagare la relazione causale fra la cultura, intesa come variabile esterna oggettiva, e il comportamento
La psicologia interculturale
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
La psicologia interculturale (continua)
ObiettiviObiettivi• verificare la validità generale e l’applicabilità
delle attuali teorie e conoscenze psicologiche nei diversi ambiti della condotta umana
• esplorare altre culture per scoprire l’eventuale esistenza di comportamenti e di variazioni non presenti nella propria cultura
• integrare i risultati ottenuti per generare modelli esplicativi più estensivi e robusti
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COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
La psicologia interculturale (continua)
VantaggiVantaggi• confronti tra culture diverse • trasposizione di categorie psicologiche da una
cultura a un’altra• studio rapporti natura e cultura nell’interazione
gene-ambiente• riduzione etnocentrismo nell’osservazione e
valutazione dei processi psicologici
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
La psicologia interculturale (continua)
LimitiLimiti• cultura come variabile indipendente• processi psicologici diversi quantitativamente ma
identici qualitativamente nelle diverse culture• rischio di utilizzare categorie psicologiche simili
ma con significati diversi• non comprensione dei processi e delle cause che
generano somiglianze/differenze tra le culture
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
La psicologia interculturale (continua)
A livello metodologico, tre fonti di A livello metodologico, tre fonti di distorsione (van de Vijer):distorsione (van de Vijer):
• Distorsione di costrutto
• Distorsione di metodo
• Distorsione degli item
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
La psicologia interculturale (continua)
• Universalismo natura umana geneticamente definita e uguale per tutti che si esprime in modo differente nelle varie culture solo a livello superficiale (prospettiva naturalistica)
• Dualismo cultura - natura cultura come sovrastruttura rispetto alla natura
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COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
• Ogni comportamento è inevitabilmente culturale• La cultura è dentro la persona• Attenzione agli aspetti soggettivi, mentali e
contestuali della cultura comprendere le specificità e l’unicità di una singola cultura
• Relativismo culturale differenze generate da contesti culturali diversi
• Metodi qualitativi volti a cogliere il punto di vista di un’altra cultura
La psicologia culturale
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
La psicologia culturale (continua)
ObiettiviObiettivi• comprendere la complessità della cultura – matrice
di significati, pratiche e valori – in interazione con fattori ecologici
• approfondire l’interdipendenza tra cultura e mente
• formulare modelli esplicativi validi dei fenomeni
psicologici
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
La psicologia culturale (continua)
VantaggiVantaggi• comprensione delle categorie mentali dei membri
di una data cultura• elaborazione di strumenti ad hoc • etnografia: studio di fenomeni culturali dal di
dentro attraverso l’osservazione partecipante e non intrusiva descrizione approfondita delle caratteristiche di una cultura diversa
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
La psicologia culturale (continua)
LimitiLimiti• difficoltà di controllo delle variabili e delle
influenze reciproche• difficoltà di replicazione delle ricerche• distorsioni interpretative• etnografie opache difficoltà di fare confronti e
di tradurre le categorie di culture diverse (problema della traducibilità)
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
• Lo sviluppo delle funzioni mentali superiori è profondamente influenzato dal contesto
• Linguaggio come dispositivo sociale del pensiero e sistema di mediazione culturale delle funzioni cognitive consente ai soggetti di agire in modo culturalmente appropriato– Bambino = novizio, inserito entro “universi di discorso”
prodotti da esperti
• Strumenti come dispositivi di mediazione sono “fra” le funzioni mentali e l’ambiente
• Leontiev: teoria psicologica dell’attività
La scuola socio-culturale russa (Vygotskij)
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
• Völkerpsychologie - Wundt• Attenzione alle attività quotidiane delle persone
realizzate in contesti ecologicamente definiti• Modello transazionale di scienza: attenzione alla
conoscenza legata all’esperienza, ai processi collegati all’intenzionalità, agli scopi, ai desideri e alle motivazioni, alla causalità in termini proattivi e generativi
Le psicologie indigene
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
La cultura è nello stesso tempo dentro e
fuori dalle menti
La cultura come sintesi di “esterno/interno”
Psicologia della cultura come superamento della dicotomia
Emico ed etico come punti di vista monoculari, parziali
e inconciliabili
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
• Prospettiva binoculare che tiene contemporaneamente conto delle manifestazioni esterne e di quelle interne della cultura
• Non esiste una prospettiva metaculturale la comprensione di fenomeni culturali implica l’applicazione di un certo punto di vista su di essi (Realismo critico)
• Conoscenze acquisite mediante protocolli basati su un sistema di categorie che riflette il punto di vista teorico seguito
• Confronto inrtersoggettivo avvia una negoziazione sulle categorie interpretative e sulle procedure metodologicheConfronto intersoggettivo come garanzia di
validità e di attendibilità delle conoscenze
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
• Verifica dell’esistenza di eventuali comunanze in culture diverse: presenza di bisogni e funzioni universali declinati in maniera diversa all’interno di ogni cultura
• L’aspetto che fa da mediatore tra universale e particolare è il fenomeno delle regolarità, dato dalla presenza di format culturali
• Rimandano a condizioni standard e per default di una certa cultura
Principio dell’assumere per garantito: ciò che è lecito attendersi in un dato contesto
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
Processo attivo che contribuisce a organizzare, gestire e controllare le attività e le interazioni
tra gli individui e l’ambiente
La cultura come mediazione
Importanza degli artefatti: elementi del mondo materiale attraverso i quali gli esseri umani
interagiscono con l’ambiente
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
• Il rapporto fra soggetto e oggetto non solo diretto e immediato ma anche mediato dagli artefatti, diventando così culturale
• Nozione duale di oggetto: realtà materiale e socialmente costruita (artefatto)
Gli artefatti culturali
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
Gli artefatti sono convenzioni e costituiscono pratiche sociali che si trovano nello stesso tempo all’interno e all’esterno della mente
a Artefatti primari: strumenti e dispositivi impiegati direttamente per la produzione e per l’attività umana
b Artefatti secondari: modelli mentali (schemi cognitivi e norme/credenze) impiegati nell’interazione sociale e nella comunicazione
c Artefatti terziari: mondo dell’immaginazione e della fantasia
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
L’utilizzo di strumenti di mediazione all’interno di una data cultura la trasforma, così come la
cultura consente il miglioramento e l’inserimento di nuovi strumenti
Azione mediata: interdipendenza tra strumenti di mediazione e
persone che li utilizzano
Su tale interdipendenza si basa il progresso della tecnologia
Cultura come azione mediata
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
Cultura come azione mediata (continua)
• In questa prospettiva la cultura è una lente incorporata in noi che distorce la percezione di qualsiasi fenomeno
• Assume allora molta importanza l’incontro con altre culture, in quanto solo nel momento in cui entriamo in contatto con altre espressioni culturali, le differenze fanno emergere la consapevolezza della propria appartenenza culturale
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COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
• Bourdieu: cultura come configurazione di pratiche intese come attività ricorrenti e quotidiane, socialmente organizzate che impiegano particolari artefatti per realizzare scopi connessi a particolari contesti
• Habitus come insieme delle disposizioni strutturate e strutturanti che regolano la conoscenza attraverso pratiche quotidiane routinizzate (script culturali)
Cultura come configurazione di pratiche
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
Enfatizzazione del concetto di cultura come mediazione
Il rapporto tra soggetto e oggetto è sempre mediato, oggetto naturale diventa oggetto culturalmente
mediato
La cultura come costruzione sociale
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
• Antecedenti: – Relativismo culturale, Boas (1991)– Costruttivismo personale, Kelly (1955)– Costruttivismo sociale, Berger e Luckman (1966)– Radicalizzazione del costruttivismo, von
Glaserfeld (1995), Maturana (1996)
• Primato delle pratiche relazionali, sociali e conversazionali come fonte di conoscenza: processo collettivo e condiviso, non solitario
Il costruzionismo socio-culturale
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
Il costruzionismo socio-culturale (continua)
• Viene fatto coincidere con la Psicologia postmoderna: i soggetti procedono alla creazione della loro realtà (più che alla scoperta) e prendono parte attiva nella costruzione della conoscenza (più che riceverla)
• Superamento della distinzione tra naturale e culturale poiché tutto è culturale, in quanto conosciuto attraverso i filtri della cultura di riferimento
• Resta solo la mediazione, non tra soggetti e oggetti ma tra attori e ambienti
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
Il costruzionismo socio-culturale (continua)
• Importanza del linguaggio e della conversazione: sono le pratiche discorsive a tracciare l’orizzonte di riferimento di ciò che le persone considerano come reale. La realtà è costruita, momento per momento, nel discorso e nello scambio sociale
• LimitiLimiti:– panculturalismo può portare a forme di
determinismo culturale– rischio di relativismo radicale e solipsistico– pericolo dell’incomunicabilità e della chiusura
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
• La cultura non è un blocco monolitico e omogeneo ma una rete allentata di modelli e schemi cognitivi, emotivi e sociali che sono dominio-specifici, ossia strettamente connessi con il contesto
• Le differenze esistono anche all’interno di ogni singola cultura, in base ai vincoli e alle possibilità offerti da ogni singolo contesto cultura come prisma di opportunità
Il situazionismo dinamico
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
Il situazionismo dinamico (continua)
• Attenzione agli indizi esterni che possono facilitare o rendere più saliente un percorso piuttosto che un altro
• La mente umana è multiculturale in quanto può appropriarsi di modelli appartenenti ad altre culture
• Importanza del grado di accessibilità cognitiva e affettiva dei modelli da seguire
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
• Condivisione dei processi di significazione, di comunicazione, delle pratiche e dei valori
• Accordo sulle regole da parte delle persone che la costituiscono
DIVERSITA’come scarto culturale percepito tra 2 o più
attori sociali che entrano in contatto
La cultura come partecipazione
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COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
• Diversità non è un’entità, ma una relazione, in quanto presuppone il confronto tra due o più elementi
• Le differenze sono la norma in ogni comunità umana (Wallace, 1961)
Non uniformità ma reciproca prevedibilità
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
• Partecipazione del parlante e del destinatario all’elaborazione congiunta di significati attraverso un processo di apertura di senso
• Ogni azione acquisisce un senso concreto solo all’interno di un dato contesto
• I significati sono declinati in modo flessibile e variabile attraverso un processo di attribuzione di senso in funzione del contesto di uso
Dialogismo (Bachtin)
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
Sé come il mio sé appare
alla mia coscienza
Esteriorizzazionecome il mio sé appare
agli altri
Alteritàcome gli altri
appaiono al mio sé
Il soggetto è permeato dal sociale e sviluppa il proprio sé non contro ma attraverso il sociale
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
• Capire un’altra cultura implica una comprensione creativa, partecipando alla cultura e facendo emergere significati potenziali
• Cultura come luogo di differenze in cui si genera il senso delle cose insieme di confini
• Confini invisibili: diventano visibili solo quando si valicano, quando cioè nell’incontro con altre culture emergono le differenze
La consapevolezza culturale è una premessa fondamentale per comprendere le culture altrui e per prendervi parte in modo attivo
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
Goffman• Posizione (footing): in che modo il parlante vuole far
capire il proprio messaggio all’interlocutore all’interno di una data cornice
• 3 diversi ruoli del parlante:1. animatore: mezzo per dare voce al messaggio2. autore: responsabile della scelta del messaggio3. capo: rappresentante della posizione assunta nello scambio
• 2 diversi ruoli dell’interlocutore:1. partecipante ratificato: destinatario a cui è rivolto il messaggio2. partecipante non ratificato: destinatario occasionale
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COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
La partecipazione culturale è la premessa del cambiamento culturale
Processo continuo attraverso il meccanismo del feedback: fornendo un’informazione di ritorno
all’emittente, ne modifica la portata
La dinamica culturale
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COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
La cultura segue un progresso costante lungo un percorso irreversibile di acculturazione
selvaggio primitivo civiltà arcaiche civiltà moderne civiltà postmoderne
– Antropologia evoluzionista (Tylor)– Teoria della modernizzazione (Inkeles, Kahl)– Globalizzazione
Darwinismo culturale
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COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
Ogni cultura segue il suo percorso di sviluppo anche intrecciandosi con altre culture in un processo di influenze continue
Paradosso della stabilità e del cambiamento
Dinamica culturale
Estendere la nozione di habitus a tutte le forme culturali che oscillano tra processi di produzione
e processi di riproduzione
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
• Processi di riproduzioneI partecipanti riproducono in modo stereotipato le loro sequenze di azioni e definendo le regolarità dei contesti attività per default, format culturali
• Processi di produzionePossibili variazioni generate dalle condizioni contingenti del momento e dagli aspetti imprevedibili
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004Capitolo 1. LA CULTURA TRA MEDIAZIONE,
COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
• Lo scarto tra riproduzione produzione è alla base del cambiamento culturale
• Selezione culturale (Cavalli-Sforza e Feldman, Ehrlich) in analogia al concetto di selezione naturale:
le credenze, le conoscenze, i valori e le norme socialmente appresi possono aumentare o diminuire a seconda che siano o meno adottate o respinte
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COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
• Nel processo di produzione e riproduzione si alternano in continuazione regolarità e variazione, creando delle oscillazioni non lineari e regolari, ma impreviste e imprevedibili. All’interno di tali oscillazioni si crea lo spazio per il cambiamento dei modelli culturali.
• Teoria degli equilibri punteggiati (Eldredge e Gould): analogia con l’evoluzione biologica della specie umana, a periodi di immobilità seguono salti improvvisi e cambiamenti bruschi
Cambiamento culturale
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COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
• Fasi di stabilità:
– prevalenza di meccanismi riproduttivi
– credenze condivise, convenzioni stabilizzate, valori certi
– rigidità, fissità, ripetizione
– Anomia: condizione di vuoto morale e di perdita di significati premessa per il successivo cambiamento
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COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
• Fasi di accelerazione
– prevalenza di meccanismi produttivi
– convenzioni non rispettate, rottura con il passato, rifiuto dell’esistente
– rapidità, novità, rivoluzione
– condizioni di ambiguità, frammentazione e incongruenza timore, incertezza, smarrimento, disorientamento, confusione
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COSTRUZIONE E PARTECIPAZIONE
assume forme diverse, non necessariamente migliorative, a cui tutti i soggetti prendono parte
con il proprio contributo
La cultura è in continuo movimento
Influenza sociale e culturalerilevanza delle minoranze culturali attive: elevato
grado di consistenza interna, robusta consapevolezza di sé, in grado di sostenere un confronto con la
maggioranza per modificare i paradigmi esistenti.