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12 itinerari alla scoperta del Sacro in Liguria...Imperia (Porto Maurizio), Montegrazie, Dolcedo,...

Date post: 07-Aug-2020
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ITINERARIO 1 SANREMO e le ALPI LIGURI Ventimiglia, Dolceacqua, Isolabona, Pigna, Triora, Molini di Triora, Ceriana, Castellaro, Sanremo L’itinerario prende avvio a Ventimiglia, il comune ligure più ad occidente, dove si può ammirare la Cattedrale dell’Assunta, eretta tra XI e XII secolo sulle rovine di un precedente edificio carolingio, e l’attiguo Battistero , costruito nell’XI secolo a pianta ottagonale. Si segnala la visita al San- tuario di Nostra Signora delle Virtù, in frazione Roverino, sorto nel 1520 quando i frati Agostiniani costruirono una cappella per custodire un’im- magine della Madonna. Si risale la Val Nervia lungo la SP64 attraversan- do i paesi di Camporosso e Dolceacqua, borgo medioevale dominato dal Castello dei Doria (XII-XV sec.). Notevole il polittico di Santa Devota (XVI sec.) di Ludovico Brea, conservato nella chiesa di Sant’Antonio Abate. Merita una visita il Santuario di Nostra Signora Addolorata, voluto nel 1890 dalla devozione degli abitanti. Proseguendo si incontra Isolabona, borgo montano della Val Nervia dove si può visitare il Santuario di Nostra Signora delle Grazie, eretto nel XVI secolo e situato nel luogo di un anti- co pilone votivo. Proseguendo nella stessa direzione giungiamo a Pigna, con la chiesa di San Michele Arcangelo , edificata nel XIII secolo. Poco dopo Pigna si devia verso il Santuario della Madonna del Passoscio , la cui edificazione, secondo la tradizione, è legata alla storia di un pastore del luogo che avrebbe ritrovato un quadretto raffigurante l’ Annunciazione di Maria tra i cespugli; si prosegue verso Buggio con il suo Santuario di Nostra Signora Addolorata e San Rocco , edificato nel 1740 a circa 700 m di altitudine dove è conserva- ta la statua della Madonna Addolorata. Riprendendo la SP65 verso l’alta Valle Argentina, da visitare Molini di Triora con il Santuario della Madonna della Montà, la cui primitiva chiesa risale al XIII secolo, e Triora con il santuario dedicato a Nostra Signora di Loreto , la cui fondazione potrebbe risalire al XVI secolo. Tornando indietro verso Langan si imbocca la SP65 quindi la SP75 per Bajardo Ceriana. Poco dopo Langan si incontra il Santuario di San Giovanni dei Prati , fondato prima del 1478 dai Benedettini. Da qui si prosegue verso Bajardo, quindi, imboccata la SP55 ver- so Ceriana, si può visitare il Santuario di Nostra Signora della Villa a Ceriana, edificato su un antico tempio del 1218, abitato da un eremita. Proseguendo verso la costa, lungo l’Aurelia (SS1), si arriva a Sanremo. Prima del centro costiero incontriamo il Santuario di Nostra Signora della Costa, edifi- cato nel 1361 per festeggiare la liberazione di Sanremo dall’egemonia della famiglia Doria. All’interno della città non può mancare la visita alla Cattedrale di San Siro , eretta nel XII secolo sui resti di una chiesa paleo- cristiana. Nella zona più interna della città della Riviera dei Fiori, nella fra- zione di Poggio, si segnala il Santua- rio di Nostra Signora della Guardia, nato secondo la tradizione in ricordo di un’apparizione nel 1667 della Vergi- ne al contadino Giovanni Peri, che si fece poi promotore della costruzione dell’edificio. Seguendo la costa (SS1 bis) e rientrando lungo la SP51 nel comune di Castellaro, merita la visi- ta il Santuario di Nostra Signora di Lampedusa: vi si giunge percorrendo una strada fiancheggiata sulla sinistra dalle quindici cappellette o edicole, rappresentanti la Via Crucis. Fu edifi- cato fra il 1602 e il 1619. Il quadretto raffigurante la Vergine Maria, posto sull’altare maggiore, proviene proprio dall’isola di Lampedusa dove fu fatto prigioniero dai pirati barbareschi An- drea Anfosso, un cittadino di Castel- laro. Secondo la tradizione locale l’uomo, dopo essersi rivolto alla Vergi- ne, riuscì a liberarsi dalla prigionia. Ritornò nel paese d’origine portando con sé il quadretto mariano, utilizzando la tela come una vela. ITINERARIO 2 Da IMPERIA a PIEVE DI TECO, tra VAL PRINO e la VAL D’ARROSCIA Imperia (Porto Maurizio), Montegrazie, Dolcedo, Molini di Prelà, Oneglia, Lucinasco, Chiusavecchia, Chiusanico, Ranzo, Pieve di Teco, Pornassio, Rezzo, Cenova L’itinerario ci porta dalla costa di Imperia alla zona più interna delle Valli del Prino e d’Arroscia. A Imperia, sul Colle di Porto Maurizio, si può visitare la Basilica di San Maurizio e dei compagni martiri , edificio in stile neoclassico realizzato nel 1781 da Gaetano Cantoni. Sulla sommità del Parasio, orientato a sud-ovest, sorge il Monastero di Santa Chiara fondato dalle Clarisse nel 1365. Nella frazione di Piani si trova la chiesa di Nostra Signora Assunta, del X secolo. Proseguendo all’interno verso la frazione di Montegrazie troviamo, in posizione panoramica, il Santuario di Nostra Signora di Montegrazie, edificato attorno al 1450 accanto ad un precedente edificio romanico. La tradizione vuole che la Madonna sia apparsa ad una pastorella sordomuta originaria di Moltedo, guarendola. Lungo la SP41 l’itinerario prosegue nel comune di Dolcedo, dove merita una visita la chiesa di San Tommaso , di origini medievali, che assunse l’aspetto attuale dopo la ricostruzione del 1717-1738. Proseguendo si arriva a Molini di Prelà, dove si trova la chiesa di San Giovanni Battista del XV secolo, che presenta un protiro risalente al XVI secolo, e la chiesa dei Santi Gervasio e Protasio , nella frazione di Valloria, eretta tra il XV ed il XVI secolo e rinnovata poi in forme barocche nella seconda metà del XVII secolo. Ritornando su Imperia, inizia da Oneglia la seconda parte dell’itinerario, verso la Val d’Arroscia: si imbocca la SS28 del Colle di Nava e giunti a Chiusavecchia si risale lungo la SP30 per raggiungere il comune di Lucinasco dove troviamo il Santuario di Santa Maria Maddalena, sorto nel XV secolo sul luogo di pellegrinaggio dei Disciplinati. All’incrocio con la SS28 troviamo: il Santuario della Madonna dell’Uliveto di Chiusavecchia, eretto tra XIII e XIV secolo a seguito di un’apparizione tra le fronde di un ulivo della Vergine Maria ad alcuni contadini, ed Il Santuario della Madonna della Visitazione di Chiusanico, fondato intorno al XVII secolo. Continuando a percorrere la SS28 fino all’incrocio con la SP453 verso Albenga, si arriva al comune di Ranzo e alla sua chiesa di San Pantaleone, fondata nell’XI secolo ma che subì numerose modifiche tra il XIV e il XV secolo. Tornando verso Pieve di Teco, si segnala la chiesa di San Giovanni Battista riedificata in stile neoclassico, tra il 1782 e il 1806 e il Santuario della Madonna dei Fanghi , eretto intorno al XVII secolo per devozione ad un’immagine raffigurante la Visitazione. Proseguendo si arriva a Pornassio con il Santuario di Nostra Signora del SS. Nome della seconda metà del XVIII secolo; sulla SP18 si può raggiungere Rezzo, con la chiesa di Nostra Signora Assunta, nella frazione di Cenova, del XV secolo e ricostruita fra il 1684 e il 1702 in stile barocco; il Santuario della Madonna della Neve nella frazione di Lavina, del XVIII secolo e il Santuario di Nostra Signora del Santo Sepolcro e di Maria Bambina, edificato nel XV secolo in stile romanico che conserva affreschi del pittore Pietro Guido da Ranzo ed una statua marmorea della Madonna con il Bambino del XVII secolo, opera dello scultore Filippo Parodi. ITINERARIO 3 ALBENGA, ALASSIO e la zona interna dal Fiume CENTA al LERRONE Albenga, San Fedele, Villanova d’Albenga, Garlenda, Casanova Lerrone, Alassio Prima di arrivare nella città di Albenga, collocata alla foce del fiume Centa, si può visitare, lungo la strada che la collega con Ceriale, il Santuario di Nostra Signora di Pontelungo, sorto nel 1250 vicino al ponte romano sul luogo di sosta di viandanti. Giunti ad Albenga, non può mancare la visita alla Cattedrale di San Michele Arcangelo, fondata fra la fine del IV e l’inizio del V secolo. Venne riedificata intorno al 1100 sui resti dell’antica chiesa paleocristiana. Da visitare anche il Battistero paleocristiano (del V secolo), decagonale all’esterno, ottagonale all’interno. A due chilometri da Albenga, da segnalare nella frazione San Fedele la chiesa dei Santi Simone e Giuda, costruita intorno al XII-XIII secolo e l’Oratorio di San Giovanni Battista, a fianco della chiesa parrocchiale e risalente al 1470. Nella frazione di Bastia invece troviamo la chiesa di Santo Stefano del Massaro, edificata nel XII secolo. Da qui si può continuare sulla SP453 raggiungendo Villanova d’Albenga di cui ricordiamo: la chiesa di Santo Stefano, costruita intorno all’XI secolo e che presenta ancore le forme dello stile romanico, e il Santuario di Nostra Signora delle Grazie, sorto nel XIV secolo nel luogo dove venne firmata la pace tra i Conti di Clavesana e la Repubblica di Genova. Seguendo il corso del fiume Lerrone troviamo i comuni di Garlenda, con la chiesa della Natività di Maria Santissima, costruita nel XVII secolo in stile barocco e Casanova Lerrone, con la chiesa di Sant’Antonino, costruita agli inizi del XVII secolo a tre navate. Ritornando sull’Aurelia, lungo la costa, scendiamo verso Alassio, con il Monastero di Santa Chiara fondato nel 1631 con l’arrivo delle Clarisse in città. Nell’interno della cittadina troviamo il Santuario di Nostra Signora della Guardia, costruito nel XII secolo nei pressi di un’antica torre di guardia. ITINERARIO 4 VARAZZE - SAVONA con la via per il SANTUARIO DELLA MISERICORDIA Varazze, Albisola Superiore, Stella San Giovanni, Savona Questo itinerario ci conduce verso il Ponente Ligure nella zona tra Varaz- ze e Savona, seguendo la costa. A Varazze, partendo dal centro storico troviamo la Collegiata di Sant’Ambrogio, eretta nel Medioevo, dove sono conservati un polittico di Giovanni Barbagelata - raffigurante Sant’Ambro- gio, santi e angeli musicanti - e una tavola di Luca Cambiaso con la Madonna con i santi Giovanni Battista e Francesco d’Assisi; l’O- ratorio di San Bartolomeo con la cassa processionale del Martirio di San Bartolomeo, attribuita alla scuola di Anton Maria Maraglia- no. Da visitare anche il Convento di San Vincenzo Ferreri, edifica- to nel XV secolo dai Domenicani, dove risiedettero Santa Caterina da Siena durante il suo viaggio ad Avignone e San Vincenzo Ferreri, che ha dato il nome alla struttura religiosa, e il Santuario della Madonna della Guardia, posto in posizione panoramica sul mare, le cui origini si perdono nei secoli. Dalla SP30 si può raggiungere il Convento del Deserto di San Giovanni Battista e San Giu- seppe, in località Le Faie, sorto nel 1616 per opera dei Carmelitani Scalzi del Convento di Sant’Anna di Genova. Seguendo l’Aurelia (SS1), si effettua una breve deviazione lungo la SS334 fino ad Albisola Superiore, nel cui centro si segnala la chiesa di San Nicolò, eretta nel XVII secolo. Al suo in- terno sono conservati affreschi del XVIII secolo di Paolo Gerolamo Brusco e sculture di Anton Maria Maragliano e di Francesco Schiaffino. Percorrendo la strada che porta a Stella si trova il Convento Santuario di Santa Maria della Pace, fatto erigere nel 1578 quando gli abitanti di Stella e Albisola siglarono la pace dopo sanguinose lotte. Proseguendo verso l’interno, lungo la strada provinciale del Sassello, si segnala il Santuario di Nostra Signora del Salto, nella frazione San Giovanni del Comune di Stella il cui nome si deve ad un cavaliere che cadendo dal dirupo fu salvato dal pilone raffiguran- te un’immagine sacra posta a protezione dei viandanti: la Vergine del Pilone. Ritornando a percorrere la costa si arriva a Savona; nel centro storico spicca l’imponente facciata della Cattedrale di Santa Maria Assunta, costruita dopo le demolizioni genovesi dell’antica Cattedrale del XVI secolo, situata anticamente sul colle del Priamar. Accanto si vede la Cappella Sistina, co- struita per volere di Papa Sisto IV fra il 1481 e il 1483, come mausoleo per ospitare le tombe dei suoi genitori, entrambi di Savona. A circa 7 km tro- viamo il Santuario di Nostra Signora della Misericordia, al quale si arriva percorrendo la strada 12SV che da Lavagnola corre lungo il torrente Letimbro fino alla frazione di Santuario. L’edificio fu costruito sul luogo dell’appari- zione di Nostra Signora della Misericordia al beato Antonio Botta, avvenuta nel 1536. La Vergine, durante la sua apparizione, ordinò al contadino di riferire al clero e all’amministrazione della città di indire per il successivo Venerdì Santo una cerimonia penitenziale alla quale dovevano partecipare le confraternite della città, le cui preghiere e mortificazioni, sarebbero state gradite a Gesù Cristo. L’ordine fu eseguito puntualmente e questa tradizio- ne si ripete ogni due anni e ha come protagonisti i sei oratori, e relative Confraternite di Savona. Le “casse”, portate a spalla dai Confratelli, sfila- no riunite in una scenografica processione notturna, tra le più grandiose rappresentazioni della via Crucis che si svolgono in Italia in occasione del Venerdì Santo. ITINERARIO 5 A PONENTE di GENOVA e VALLE STURA Cogoleto, Arenzano, Voltri, Mele, Acquasanta, Masone, Campo Ligure, Rossiglione, Tiglieto Partendo da Cogoleto si consiglia la visita alla chiesa di Santa Maria Maggiore, risalente al 1877, e all’Oratorio di San Lorenzo edificio sorto probabilmente nel XIII secolo. Procedendo lungo la costa si incontra il Santuario di Gesù Bambino di Praga di Arenzano, fondato nel 1908 dai Carmelitani Scalzi per diffondere la devozione per Gesù Bambino. Si segnala inoltre la chiesa dei Santi Nazario e Celso, ricostruita in forme barocche dopo l’ultima guerra. Proseguendo in direzione Genova, troviamo il piccolo borgo di Voltri, dove nacque il pittore Andrea Ansaldo, autore di grandi capolavori nella chiesa di Sant’Ambrogio, costruita nel 1620 e nella chiesa dei Santi Nicolò ed Erasmo (1652). Lasciando la strada costiera e salendo per la SP456 del Turchino, si giunge a Mele, piccolo centro dell’entroterra, che conserva lo splendido Oratorio di Sant’Antonio Abate, costruito fra il 1683 e il 1710, con stucchi dipinti da Carlo Giuseppe Ratti, fra 1777 e 1782, con Storie della vita di Sant’Antonio, e la cassa processionale rap- presentante Sant’Antonio Abate che contempla San Paolo Eremita morto (1724-1730), opera di Anton Maria Maragliano, portata in processione al Santuario di Nostra Signora dell’Acquasanta il 15 agosto. La fondazione di questo santuario risale alla venerazione di una sacra immagine, collocata in un luogo frequentato da secoli per la presenza di una sorgente d’acqua solforosa. Oltre il Passo del Turchino, nel cuore della Valle Stura, sorge Ma- sone, dove si suggerisce la visita alla chiesa di Nostra Signora Assunta, costruita fra 1580 e 1584 da Lazzaro Cebà, doge di Genova. La strada del Turchino (SP456) conduce a Campoligure dove lungo la via principale del centro storico si erge l’Oratorio dei Santi Sebastiano e Rocco, costruito nel 1647. Sulla piazza principale si affaccia la chiesa della Natività di Maria Vergine, costruita nel XVI secolo e poi riedificata nel XVII a seguito di un incendio. La strada SP456 conduce a Rossiglione, comune formato da due borgate distinte. Nella borgata superiore si trova la chiesa di Santa Caterina, mentre in quella inferiore ricordiamo la chiesa di Nostra Signora Assunta, dove è conservata la cassa processionale rappresen- tante il Transito di San Giuseppe dei Fratelli Montecucco (1866). Seguendo la stessa provinciale in direzione ponente, collega- ta con la strada SP64, si arriva alla parte più occidentale della Valle Stura e non si può dimen- ticare di segnalare la prima ab- bazia cistercense in Italia dove risiedette anche San Bernardo, la Badia di Tiglieto o Abba- zia di Santa Maria della Croce (1120), nel territorio della Dio- cesi di Acqui Terme. ITINERARIO 6 PONENTE di GENOVA e VAL POLCEVERA Pegli, Multedo, Sestri Ponente, Cornigliano, Rivarolo, Bolzaneto, Ceranesi, Mignanego Lungo la striscia costiera che da Pegli arriva a Genova, troviamo un grande patrimonio di arte sacra conservata all’interno di importanti santuari. Il nostro itinerario parte da Pegli, dove si segnalano chiese, alcune di antica origine, come quelle dei Santi Martino e Benedetto (notizie dal 1140) e quella di Monte Oliveto a Multedo, altre sono sorte tra Ottocento e Nove- cento, come S. Maria Immacolata e San Marziano (costruita nel 1884), la cui grande cupola caratterizza il panorama del lungomare. Nelle vicinanze merita particolare attenzione la vecchia chiesa di Nostra Signora Assunta e San Nicola, comunemente detta “il Chiesi- no”, che dà il nome all’omonima località e la cappella gentilizia dei Doria, dedicata a N.S. delle Grazie. Dirigendoci verso Genova, ecco la località di Multedo, posta tra Pegli e Sestri Ponente, dove si segnala la visita all’ Oratorio dei SS. Nazario e Celso , che sorge sul sito del- la vecchia chiesa, all’incrocio con la via Anti- ca Romana di Pegli, affrescato da L. Tavaro- ne nel 1627. Proseguendo in direzione centro troviamo Sestri Ponente, un tempo località balneare, ricca di edifici di culto: la Basilica di Nostra Signora Assunta, edificata nel XVII secolo e consacrata nel 1620, che è la chiesa principale del luogo; la chiesa della Natività di Maria SS. e San Nicola da Tolentino, co- struita nel 1647, la chiesa di San Francesco d’Assisi , eretta tra il 1224 e il 1229 dai Frati Minori Conventuali è, molto probabilmente, la prima in assoluto in Italia dedicata al Santo al di fuori di Assisi, e la chiesa di San Giovanni Battista, il cui nucleo originario risale addirittura al VII secolo (sembra che la prima chiesa sia sorta tra il 680 e il 690); la chiesa della Santissima Annunziata della Costa, situata sulle alture, lungo la strada pedonale che porta al monte Gazzo. Non si possono dimenticare anche il Santuario di N.S. della Misericordia sul Monte Gazzo, dove, nel 1645, fu posta una grande croce alla quale la popolazione rivol- geva le preghiere e il Santuario o Eremo di Sant’Alberto , sorto nel 1216 ancor prima della canonizzazione del Santo, poi riedificato nel 1435. Pro- seguendo verso Cornigliano, si suggerisce la visita all’ Oratorio di Corona- ta, intitolato alla Confraternita del Gonfalone di S.M. Assunta. All’interno importanti opere di G. R. Badaracco e la statua della Madonna Incoronata (1647) portata in processione con un corredo di cappe in tela jeans. Da qui continuando verso l’interno e seguendo il torrente Polcevera, si entra nella valle che prende lo stesso nome, e unisce appunto il Ponente Genovese alla Valle Scrivia. Il primo centro che si incontra è Rivarolo, dove vicino all’attuale ospedale, troviamo il Santuario di N.S. della Misericordia e più all’interno si segnala il Santuario di Nostra Signora del Garbo, ritenuto il più antico della Val Polcevera, già citato in documenti risalenti al 1365. Proseguendo dopo Bolzaneto, in direzione di Ceranesi, troviamo il San- tuario di Nostra Signora della Guardia, posto sulla cima del Monte Figogna che domina la Val Polcevera. Ricorda l’apparizione della Vergine al Beato Pareto il 29 agosto 1490. Ritornando lungo il torrente Polcevera si giunge alla SP84 che porta al Passo dei Giovi dove troviamo un altro importante sito di devozione mariana: il Santuario di Nostra Signora della Vittoria nel comune di Mignanego, eretto nel 1625 per ricordare la salvezza che la Vergine offrì alle popolazioni locali quando l’esercito francese e dei Savoia stava per invadere la zona del Passo della Bocchetta. 12 inerari alla scoperta del Sacro in Liguria > Agenzia Regionale per la Promozione Turisca “in Liguria” [email protected] www.turismoinliguria.it L a Liguria è una terra ricca di “luoghi del sacro” che dall’entroterra alla costa suscitano devozioni e pellegrinaggi. Un viaggio nella spiritualità in qualsiasi stagione dell’anno, che collega le più cono- sciute località affacciate sul mare alla bellezza dell’entroterra. Non solo quindi mare, outdoor, paesaggio, enogastronomia ma anche e soprattutto una destinazione che mostra un patrimonio storico artistico unico: luoghi che raccolgono tesori, opere d’arte, itinerari di fede collegati ad antichi avvenimenti e diverse culture. Questa pubblicazione propone 12 itinerari (ma potevano essere 100!) e relativi siti da consultare, che si intrecciano con le bellezze naturali della regione. Una fonte di ispirazione per immergersi nel nostro territorio, dalla costa all’entroterra, dal Sentiero Liguria all’Alta Via dei Monti Liguri, dalle aree protette alla Via Francigena. ITINERARIO 7 PORTO ANTICO e CENTRO STORICO di GENOVA Tra Porta dei Vacca e Porta Soprana Il percorso ha inizio dalla grande chie- sa dell’Annunziata del Vastato , vicina a una delle antiche porte della città, Porta dei Vacca o di Santa Fede. Non lontano, oltrepassando piazza dell’Annunziata, su via Lomellini si affaccia la chiesa di San Filippo Neri con annesso il bellissimo Oratorio , che custodisce sull’altare l’ Im- macolata (1679) di Pierre Puget. Risalen- do verso piazza Fossatello e via San Luca si arriva alla chiesa di San Siro , prima cattedrale della città, antica basilica pa- leocristiana intitolata ai Dodici Apostoli , ricostruita in epoca romanica durante l’affidamento ai Benedettini, e poi com- pletamente riedificata dai Padri Teatini tra il XVI e il XVII secolo. Proseguendo per via San Luca, si incontra sulla piccola piazza la chiesa di San Luca, costruita nel 1188 per volere di Oberto Spinola e riedificata nel XVII secolo. La lunga via San Luca conduce alla chiesa di San Pietro in Banchi , in una zona dove si svolgeva uno dei più antichi mercati della città. Svoltando verso via degli Orefici, al civico 49 si può ammirare un bellissimo sovrapporta realizzato da maestri lombar- di in marmo e rappresentante l’ Adorazione dei Magi (XV sec.), si giunge in piazza Campetto che ci introduce tra le architetture medioevali del centro storico. Si arriva a piazza San Matteo, sede della Curia dei Doria, circondata dalle grandi case della famiglia Doria, mentre sullo sfondo si impone la facciata della chiesa di San Matteo , patrono dei banchieri e dei contabili e quindi della famiglia che per secoli guidò la vita econo- mica della città. Accanto alla chiesa si trova il Chiostro , costruito tra il 1308 e il 1310 dal Magister Marcus Venetus, come riporta l’iscrizione incisa su un capitello. Salendo lungo la via Tommaso Reggio si arriva al Chiostro dei Canonici di San Lorenzo , che ospita il bellissimo Museo Dio- cesano di Genova. Il chiostro era anticamente collegato alla Cattedrale di San Lorenzo, grandioso tempio consacrato da Papa Gelasio nel 1118. La grande facciata eseguita da maestri provenienti dai cantieri di Char- tres e Rouen (XIII secolo) ritrae nella lunetta San Lorenzo nel momento del martirio. All’interno l’abside e la volta del presbiterio, affrescati, nel 1622 da Lazzaro Tavarone con lo stesso episodio; il grande altare mag- giore è coronato dalla statua della Madonna Regina di Genova. Inoltre non si può tralasciare la Cappella di San Giovanni Battista, nella navata sinistra, costruita per accogliere le ceneri del Santo – patrono della città – portate nel 1098 dai Crociati. Poco distante dalla Cattedrale, in piazza Matteotti si impone la chiesa del Gesù , grandioso tempio eretto tra le fine del Cinquecento e l’inizio del secolo successivo. L’interno è coronato dalla presenza di due tele di Peter Paul Rubens e dall’ Assunta di Guido Reni. Scendendo per salita Pollaiuoli si arriva alla chiesa di San Donato , costruita nel XII secolo e conservata nelle forme originali grazie a notevoli restauri. Qui è esposto il Trittico con l’Adorazione dei Magi , realizzato nel 1515 da Joos Van Cleeve per il committente Stefano Raggio, raffigurato nell’opera. ITINERARIO 11 Da PORTO VENERE alla Via dei Santuari delle CINQUE TERRE La Spezia, Fabiano Alto, Porto Venere, Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza, Monterosso Su e giù per i sentieri e i vigneti delle Cinque Terre, dalla Spezia fino a Levanto, si raggiungono luoghi dove il culto della Vergine è molto sentito. Si parte dalla Spezia dove nell’antico Oratorio di S. Bernardino si trova il Museo Diocesano che ripercorre la storia del cristianesimo nel territorio attraverso opere d’arte di grande valore. Dopo aver visitato, il Santuario di Nostra Signora dell’Olmo a Fabiano Alto, nato dalla devozione popolare verso un’immagine considerata miracolosa, lasciamo La Spezia e, procedendo verso sud-ovest tramite la SP530, si rag- giunge Porto Venere, con la chiesa di San Pietro protesa sul mare, edificio di origini paleocristiane, ricostruito nel XIII secolo dai Genovesi in stile gotico. Poco distante, nei pressi del Castello Doria, troviamo il Santuario del- la Madonna Bianca (San Lorenzo) , devozione nata nel 1399 a seguito di un’epidemia di peste che colpì il bor- go. Nella vicina frazione delle Grazie possiamo visitare il Santuario di Nostra Signora delle Grazie, fondato nel XV secolo, edificato dai monaci Olivetani, in precedenza stanziati nella vicina isola del Tino. Lasciata l’incantevole insenatura delle Grazie, proseguendo lungo la SP530 in- contriamo il Santuario di Nostra Signora dell’Acquasanta di Marola, noto sin dal XVI secolo. Oggetto del culto è il dipinto con l’immagine della Madonna con grande manto e il Bambino che tiene in mano una rondine. Percorrendo la panoramica via litoranea si arriva a Riomaggiore, dove tramite un sentiero, si può raggiungere il Santuario di Nostra Signora di Montenero , posto a più di 300 metri di altezza dalla costa, con vista sul mare e sulle terrazze coltivate a viti e ulivi. Tramite la SP370 si raggiunge la frazione di Volastra, sopra Manarola, per visitare il Santuario della Madonna della Salute (XII sec.) collocato in una posizione suggestiva e punto di raccordo di molti sentieri escursionistici delle Cinque Terre. Proseguendo la SP51 si raggiungono altri due Santuari: il primo sulle alture di Corniglia in località San Bernardino, dedicato a Nostra Signora delle Grazie, dove secondo la tradizione San Bernardino da Siena, diretto a Genova, sostò in ritiro spirituale. Il secondo santuario – dedicato a Nostra Signora di Reggio – si trova sopra Vernazza e conserva, oltre a numerosi ex voto, un dipinto della Madonna Nera con il Bambino Gesù, popolarmente chiamato “l’Africana”. Raggiungendo l’incrocio con la SP38 si raggiunge il Santuario di Nostra Signora di Soviore in località Monterosso. Di antichissime origini, sembra che le popolazioni stanziate lungo la costa si siano rifugiate sulle alture intorno al VII secolo dove avrebbero nascosto un’immagine della Vergine, ritornata alla luce nel 740 e tuttora conservata all’interno del Santuario. ITINERARIO 9 TIGULLIO OCCIDENTALE Rapallo, Santa Margherita Ligure, Portofino, Camogli, Recco, Megli, Testana, Avegno Questo itinerario prende avvio da Rapallo, dal Santuario di Nostra Signora di Montallegro , posto sulla costa del Monte Rosa in posizione panoramica. Di forme cinquecentesche, ha la facciata in stile neogotico, opera di Luigi Rovelli (1896). Secondo la tradizione, il contadino Giovanni Chichizola, di ritorno dal mercato, il 2 luglio 1557, vide la Vergine Maria che gli disse “Va’ e dì ai Rapallesi che voglio essere onorata qui” . Risalendo la costa, a Santa Margherita Ligure, incontriamo la frazione di Nozarego con il Santuario di Nostra Signora del Carmine, sorto su una chiesa dell’XI secolo; culto introdotto nel 1602 dai Carmelitani. Si ritorna poi nel cuore di Santa Margherita Ligure, dove troviamo il Santuario di Nostra Signora della Rosa, edificio a croce latina con due campanili ai lati. Per arrivare a Camogli, si passa dalla Ruta e dalla sua chiesa della Millenaria dedicata a San Michele, che risale in stile romanico al XII secolo; si prosegue scendendo verso il piccolo borgo di San Rocco , con la piccola chiesa dedicata all’omonimo Santo fondata nel XV secolo e la cui intitolazione è dovuta alla tradizione che attribuisce a San Rocco la protezione dalla peste. Dalla piazza della chiesa di S. Rocco si scende verso il percorso che conduce a Punta Chiappa, attraversando il borgo di San Nicolò di Capodimonte, che fu nel Medioevo centro di spiritualità fondato dai monaci di San Rufo. Da Portofino partono diversi sentieri che permettono di risalire il monte per arrivare al piccolo borgo di Paraggi , e quindi all’ Abbazia della Cervara o San Girolamo al Monte di Portofino , costruita nel 1361. Per un altro sentiero si arriva allo straordinario borgo di San Fruttuoso, con la sua Abbazia benedettina, luogo del Cuore FAI. Secondo la tradizione qui furono portate nell’VIII secolo le reliquie di San Fruttuoso, vescovo di Tarragona. Ritornando alla Ruta e proseguendo lungo la costa verso il borgo marinaro di Camogli, incontriamo il Santuario di Nostra Signora del Boschetto , costruito nel XVII secolo sul luogo dove si trovava un’antica immagine della Vergine e con una ricca collezione di ex voto. Da Camogli si può raggiungere facilmente Recco e il Santuario di Nostra Signora del Suffragio , posto sulla strada che conduce ad Uscio. Da segnalare la frazione di Megli e il Santuario di Santa Maria delle Grazie, sorto a seguito della donazione di una Santa Spina della Corona di Cristo, da parte di due capitani di Galea di Recco di ritorno dalle Crociate nel 1216. Proseguendo nelle zone interne merita una visita la frazione di Testana, nel comune di Avegno e la sua chiesa di Santa Margherita, dove si conserva il prezioso Retablo , una pala d’altare scolpita in legno dorato, con scene della Passione di Cristo, attribuita alla scuola di Bruxelles di inizio ‘500. ITINERARIO 8 LEVANTE di GENOVA e VAL BISAGNO Pieve Ligure, Bogliasco, Quinto al Mare, Quarto dei Mille, Bavari, Fontanegli, Struppa, Davagna, Marsiglia, Montoggio Partendo dal borgo di Pieve Ligure, nel Golfo Paradiso, troviamo la chiesa di San Michele, decorata all’esterno in stile barocco con marmi policromi. Il vicino Oratorio di Sant’Antonio Abate conserva al suo interno alcuni Crocifissi processionali settecenteschi della scuola di Anton Maria Maragliano. Di seguito, verso Genova, si incontra Bogliasco, dove non si può dimenticare di far visita alla chiesa della Natività di Maria Santissima, edificio settecentesco a pianta ellittica, che conserva un bellissimo sagrato alla genovese, il risseau (1767); si segnala, inoltre, l’Oratorio di Santa Chiara. Giungendo a Genova, nel quartiere di Quinto al mare si trova l’Oratorio di Sant’Erasmo, costruito su un corpo roccioso di poco sporgente dalla linea della costa. Poco distante da Quinto, sull’antica via Romana si incontra Quarto dei Mille: sul suo tracciato furono erette le chiese di San Giovanni e di Santa Maria della Castagna, costruita anch’essa in epoca romanica. Proseguendo la strada diretta verso il centro suggeriamo di deviare all’interno verso la valle del torrente Sturla e arrivare a Bavari. Il borgo, sul crinale tra la Valle Sturla e la Val Bisagno, è un centro di valico e collegamento tra il Levante e le valli interne. L’abitato sorge attorno alla chiesa di San Giorgio, la cui esistenza è attestata sin dal 952. Da segnalare inoltre il Santuario di Nostra Signora della Guardia costruito nel 1923, su un sito più antico, e il piccolo Oratorio di San Bernardo, del XVI secolo. Proseguendo la strada, si arriva al paese di Fontanegli, un tempo frazione di Bavari, dove nei primi anni del XVII secolo fu costruito l’Oratorio di San Giacinto. Da segnalare anche la chiesa di San Pietro Apostolo, citata per la prima volta nel 1198, riedificata nel XV secolo e rifatta in parte nell’Ottocento. A ovest di questo piccolo centro si trova Struppa. La zona fu per secoli un importante crocevia di strade che dall’interno e dal Levante ligure conducevano verso Genova. Intorno all’anno 1000, il borgo di San Siro era un importante centro religioso e amministrativo e l’Abbazia benedettina di San Siro di Struppa era il centro di confluenza tra le Valli Bisagno, Scrivia, la Scoffera e la Val Trebbia. Il suo nome deriva da San Siro, vescovo di Genova, nato nella vicina Molassana nel IV secolo. Proseguendo all’interno della Val Bisagno in direzione est rispetto a Genova, merita di essere segnalata Davagna con la sua chiesa di Sant’Andrea Apostolo e in particolare nella frazione di Marsiglia la chiesa di San Giovanni Battista citata già nel 1213, all’interno sono conservate le reliquie di San Celestino. Merita infine una visita la chiesa di San Colombano, nella frazione di Moranego, documentata a partire dal 1206 e fondata dai monaci di Bobbio. Seguendo il percorso e valicato il Passo della Scoffera, lungo la strada SP226 e proseguendo sulla SP13 troviamo tra Montoggio e Creto la frazione Tre Fontane con il Santuario dedicato a Nostra Signora delle Tre Fontane. La fondazione risale al XIII secolo, nel luogo in cui la Vergine apparve a una giovane sordomuta che miracolosamente riacquistò l’uso della parola. ITINERARIO 10 TIGULLIO ORIENTALE Castiglione Chiavarese, Moneglia, Sestri Levante, Lavagna, Chiavari, Cogorno, Borzone, Santo Stefano d’Aveto Nella parte più orientale della Val Petronio – poco distante dalla costa e al confine con la provincia della Spezia – incontriamo, dopo il paese di Casarza Ligure, il borgo medioevale di Castiglione Chiavarese, in cui sono presenti i resti dell’antica Abbazia di Conio , dedicata alla Madonna del Rosario (1664), appartenuta ai Benedettini; secondo le fonti fu donata da Carlo Magno ai monaci dell’Abbazia di San Colombano di Bobbio (774). Proseguendo si trova la frazione di Velva, che ospita sul suo colle il San- tuario della Madonna della Guardia (1895). Ritornando sulla costa si trova il borgo di Moneglia dove merita una visita la chiesa di San Giorgio , situa- ta sotto il Castello di Monleone, e la chiesa di Santa Croce. Proseguendo lungo la costa incontriamo Sestri Levante, splendido borgo che si affaccia su due baie, quella delle “Favole” e quella “del Silenzio”, che nasconde fra palazzi medioevali e quattrocenteschi, una chiesa romanica, edificata nel 1151, dedicata al santo patrono Nicolò. Affacciato sulla Baia dei Silenzio troviamo l’ ex Convento dell’Annunziata costruito dai Padri Domenicani nel 1496 ed ora sede della Fondazione Mediterraneo. Da segnalare ancora una visita alla Basilica di Santa Maria di Nazareth. Seguendo la costa incon- triamo un altro centro importante del Tigullio, Lavagna: qui, al tradizio- nale borgo ligure con vicoli, caruggi e tipiche case-torri, si aggiungono monumenti di pregio: la Basilica di Santo Stefano (1653), la chiesa di Nostra Signora del Carmine (1631), molto amata dai pesca- tori e dai marinai che vi hanno lasciato i loro ex-voto e il San- tuario dedicato a Nostra Si- gnora del Ponte. Al centro del Golfo del Tigullio, risalendo la costa in direzione occidentale, troviamo la città costiera di Chiavari, rac- chiusa fra il fiume Entella che la separa da Lavagna, e dal vasto entroterra della Val Fontanabuona. Imponente è la sua Cattedrale, sede del Santuario di Nostra Signora dell’Orto , eretto dopo la miracolosa apparizione della Vergine Maria il 2 luglio 1610 nella zona dove un tempo sorgevano gli orti. Sempre nel centro storico della città da segnalare il Santuario del Cristo Nero , sito nella chiesa di San Giovanni Battista, fondata nel 1181 per vole- re di Bardo Fieschi arciprete di Lavagna. Rimane da ricordare il Santuario della Madonna dell’Olivo , presso la località di Bacezza, lungo la SS1 Via Aurelia. Alle spalle di Lavagna seguendo il corso dell’Entella, una breve de- viazione verso l’interno porta a Cogorno, nel passato dominio della nobile famiglia dei Fieschi, conti di Lavagna, il cui splendore e potere si ritrova nel Complesso Abbaziale di San Salvatore dei Fieschi . Fu fatto erigere da Innocenzo IV e dal nipote Ottobono Fieschi (il futuro Adriano V), dopo aver sconfitto Federico II, che aveva saccheggiato i possedimenti dei Fieschi a San Salvatore e a Lavagna (1245). Da Chiavari, dopo Carasco si entra nel- la Valle Sturla, che custodisce un altro prezioso gioiello dell’architettura medioevale, l’ Abbazia di Sant’Andrea di Borzone, eretta su un precedente insediamento bizantino. Ugone della Volta, Arcivescovo di Genova, la elevò ad abbazia e l’affidò (1184) ai monaci Benedettini affinché evangelizzas- sero la popolazione e bonificassero la zona. Dalla Valle Sturla superando Borzonasca e salendo fino al Passo della Forcella si entra nella Val d’A- veto, il cui centro più importante, è Santo Stefano d’Aveto, dove si erge il Santuario della Madonna di Guadalupe. All’interno è conser- vato il dipinto che rappresenta la Madonna di Guadalupe, donato dal re di Spagna ad Andrea Doria che, secondo la tradizione, lo sventolò sulla nave da lui condotta nella Battaglia di Lepanto del 1571. Monastero di Santa Chiara, Imperia Basilica di San Maurizio e dei compagni martiri, Porto Maurizio Chiesa di S. Giovanni Battista di Molini di Prelà Chiesa di N.S. Assunta di Cenova Chiesa di San Tommaso, Dolcedo Cattedrale di S. Lorenzo Chiostro dei Canonici di S. Lorenzo, sede del Museo Diocesano di Genova Abbazia di San Siro di Struppa Santuario N.S. di Tre Fontane Montoggio Santuario N.S. di Montallegro, Rapallo Abbazia di S. Fruttuoso, Camogli Santuario N.S. del Suffragio, Recco Abbazia di S. Andrea di Borzone Complesso abbaziale S. Salvatore dei Fieschi, Cogorno Santuario N.S. di Soviore, Monterosso Santuario della Madonna di Montenero, Riomaggiore Santuario della Madonna di Reggio, Vernazza Santuario N.S. della Guardia del Monte Figogna, Ceranesi Convento del Deserto, Varazze Cappella Sistina, Savona Santuario N.S. della Misericordia, Savona Chiesa di Santo Stefano Massaro, Bastia Chiesa della Natività, Garlenda Concattedrale di Santa Maria Assunta, Sarzana Santuario N.S. del Mirteto, Ortonovo Rosone della chiesa di S. Michele Arcangelo, Pigna Santuario N.S. della Costa, Sanremo Santuario Bambino di Praga, Arenzano Si ringrazia per la collaborazione: Don Dani Antonello Responsabile Ufficio Diocesano Turistico per la Liguria, la dott.ssa Valentina Zunino della Diocesi Ventimiglia-Sanremo, l’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Albenga-Imperia e la dott.ssa Alma Oleari, la Diocesi di Savona-Noli, l’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Genova e in particolare la dott.ssa Grazia Di Natale, la Diocesi di Chiavari e Don Paolo Cabano della Diocesi di La Spezia-Sarzana-Brugnato. Erga Edizioni – Mura delle Chiappe 37 – Genova. www.erga.it - Finito di stampare nel mese di aprile 2017 Grafica Enrico Merli. Testi e ricerche Ilaria Brigati. Cartografia Gabriele Casazza. Foto archivio Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Genova, Diocesi di Savona-Noli, e Diocesi di Albenga-Imperia. Archivio Agenzia “in Liguria”, Archivio Comune di Porto Venere, Archivio Erga, Cannicci-Simeone, D. Papalini, vedute aeree R. Merlo, L. Rosso, P. Tarallo, L. Zennaro. Tutti i diritti riservati © Agenzia Regionale per la Promozione Turistica “in Liguria” Chiesa di Sant’Antonino, Casanova Lerrone Chiesa di S. Stefano, Villanova d’Albenga Santa Maria Maggiore, Cogoleto S. Maria Immacolata e San Marziano, Pegli Festa della Madonna Bianca, Porto Venere Chiesa di Santa Margherita di Antiochia, Vernazza Santuario di N.S. Montegrazie Processione Santuario N.S. della Guardia, Monte Figogna Chiesa N.S. Assunta dei Piani ITINERARIO 12 BRUGNATO, ARCOLA, LERICI e la VIA FRANCIGENA Brugnato, Santo Stefano di Magra, Arcola, Lerici, Sarzana, Ortonovo, Luni Prima di iniziare il nostro percorso, l’A12 offre l’occasione di uscire a Brugnato, antica sede vescovile. Il borgo presenta una particolare forma a tenaglia un tempo a protezione dell’abitato. Nel centro storico (da non perdere l’Infiorata del Corpus Domini) si trova il Museo Diocesano, ricco di tesori, e l’adiacente Cattedrale, mentre nelle vicinanze, risalendo la collina, si raggiunge il suggestivo Santuario di N.S. dell’Ulivo. La Via Francigena è stata una delle più importanti strade di collegamento tra l’Europa centro-settentrionale e l’Italia dell’epoca carolingia fino al Duecento. Il tratto che interessa la Liguria riguarda l’estremo levante, da Santo Stefano di Magra sino a Luni. A poca distanza dalla Spezia, sulle rive del fiume Magra, scor- giamo il borgo di Santo Stefano di Magra, luogo di sosta sulla via Francigena di importanti autorità religiose, come l’Arcivescovo Sige- rico di Canterbury che, intorno al 990, nel suo diario, lo cita tra le tappe del suo viaggio. Dopo la vi- sita alla bella chiesa di Santo Ste- fano protomartire, si consiglia di salire sino alla frazione di Ponzano Superiore dove un agevole sentie- ro conduce al castello della Brina (XI sec.), antico possedimento del Vescovo di Luni, posto lungo una direttrice viaria di importanza stra- tegica per il controllo del territo- rio. Dopo poco si giunge a Sarzana, con il bel centro storico di origine medioevale, i palazzi nobiliari, le due fortezze medicee, il Museo Diocesano e l’imponente Concattedrale di Santa Maria Assunta; la chiesa, affacciata sulla centralissima Via Mazzi- ni, conserva opere d’arte di grandissimo pregio e la reliquia del prezioso sangue di Cristo, giunta su una navicella priva di vele ed equipaggio nel 742 sul litorale della città di Luni. È di notevole bellezza anche la Pieve di Sant’Andrea, edificata tra il X ed XI secolo e ricordata come sede del Sinodo del 1137. Facendo una deviazione, tramite la strada che attraversa Romito Magra (Arcola, dove si trova il bel Santuario di N.S. degli Angeli), in breve si raggiunge Lerici e le sue frazioni. Qui castelli a guardia del Golfo, chiese, oratori e santuari (molto noto è quello di N.S. di Maralunga) sono la testimonianza di un’antica devozione popolare e di un patrimonio artistico diffuso: del resto da sempre scrittori, poeti, scienziati e pittori hanno scelto questi luoghi come fonte di ispirazione. Ritornando a Sarzana, superato Castelnuovo Magra, risalendo la collina in direzione di Ortonovo, raggiungiamo il Santuario di Nostra Signora del Mirteto, costruito su un precedente oratorio voluto dalla popolazione locale in seguito ad un evento miracoloso avvenuto nel 1537. Ridiscesi in pianura si arriva all’area archeologica della città di Luni, importante centro di età romana, dove sono conservati anche i resti paleocristiani della Basilica di Santa Maria, antica Cattedrale di Luni. La chiesa, non più esistente dal XIII secolo circa, fu edificata tra la fine del IV e l’inizio del V secolo, su una domus romana; la visita agli scavi e alle strutture museali permette un avvincente salto a ritroso nel tempo. Assessorato al Turismo
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Page 1: 12 itinerari alla scoperta del Sacro in Liguria...Imperia (Porto Maurizio), Montegrazie, Dolcedo, Molini di Prelà, Oneglia, Lucinasco, Chiusavecchia, Chiusanico, Ranzo, Pieve di Teco,

ITINERARIO 1 SANREMO e le ALPI LIGURI Ventimiglia, Dolceacqua, Isolabona, Pigna, Triora,Molini di Triora, Ceriana, Castellaro, Sanremo

L’itinerario prende avvio a Ventimiglia, il comune ligure più ad occidente, dove si può ammirare la Cattedrale dell’Assunta, eretta tra XI e XII secolo sulle rovine di un precedente edificio carolingio, e l’attiguo Battistero, costruito nell’XI secolo a pianta ottagonale. Si segnala la visita al San-tuario di Nostra Signora delle Virtù, in frazione Roverino, sorto nel 1520 quando i frati Agostiniani costruirono una cappella per custodire un’im-magine della Madonna. Si risale la Val Nervia lungo la SP64 attraversan-do i paesi di Camporosso e Dolceacqua, borgo medioevale dominato dal Castello dei Doria (XII-XV sec.). Notevole il polittico di Santa Devota (XVI sec.) di Ludovico Brea, conservato nella chiesa di Sant’Antonio Abate. Merita una visita il Santuario di Nostra Signora Addolorata, voluto nel 1890 dalla devozione degli abitanti. Proseguendo si incontra Isolabona, borgo montano della Val Nervia dove si può visitare il Santuario di Nostra Signora delle Grazie, eretto nel XVI secolo e situato nel luogo di un anti-co pilone votivo. Proseguendo nella stessa direzione giungiamo a Pigna, con la chiesa di San Michele Arcangelo, edificata nel XIII secolo. Poco dopo Pigna si devia verso il Santuario della Madonna del Passoscio, la cui edificazione, secondo la tradizione, è legata alla storia di un pastore del luogo che avrebbe ritrovato un quadretto raffigurante l’Annunciazione di Maria  tra i cespugli; si prosegue verso Buggio con il suo Santuario di Nostra Signora Addolorata e San Rocco, edificato nel  1740 a circa

700 m di altitudine dove è conserva-ta la statua della Madonna Addolorata. Riprendendo la SP65 verso l’alta Valle Argentina, da visitare Molini di Triora con il Santuario della Madonna della Montà, la cui primitiva chiesa risale al XIII secolo, e Triora con il santuario dedicato a Nostra Signora di Loreto, la cui fondazione potrebbe risalire al XVI secolo. Tornando indietro verso Langan si imbocca la SP65 quindi la SP75 per Bajardo Ceriana. Poco dopo Langan si incontra il Santuario di San Giovanni dei Prati, fondato prima del 1478 dai Benedettini. Da qui si prosegue verso Bajardo, quindi, imboccata la SP55 ver-so Ceriana, si può visitare il Santuario di Nostra Signora della Villa a Ceriana, edificato su un antico tempio del 1218, abitato da un eremita. Proseguendo

verso la costa, lungo l’Aurelia (SS1), si arriva a Sanremo. Prima del centro costiero incontriamo il Santuario di Nostra Signora della Costa, edifi-cato nel  1361  per festeggiare la liberazione di Sanremo dall’egemonia della famiglia Doria. All’interno della città non può mancare la visita alla Cattedrale di San Siro, eretta nel XII secolo sui resti di una chiesa paleo-cristiana. Nella zona più interna della città della Riviera dei Fiori, nella fra-zione di Poggio, si segnala il Santua-rio di Nostra Signora della Guardia, nato secondo la tradizione in ricordo di un’apparizione nel 1667 della Vergi-ne al contadino Giovanni Peri, che si fece poi promotore della costruzione dell’edificio. Seguendo la costa (SS1 bis) e rientrando lungo la SP51 nel comune di Castellaro, merita la visi-ta il Santuario di Nostra Signora di Lampedusa: vi si giunge percorrendo una strada fiancheggiata sulla sinistra dalle quindici cappellette o edicole, rappresentanti la Via Crucis. Fu edifi-cato fra il 1602 e il 1619. Il quadretto raffigurante la Vergine Maria, posto sull’altare maggiore, proviene proprio dall’isola di Lampedusa dove fu fatto prigioniero dai pirati barbareschi An-drea Anfosso, un cittadino di Castel-laro. Secondo la tradizione locale l’uomo, dopo essersi rivolto alla Vergi-ne, riuscì a liberarsi dalla prigionia. Ritornò nel paese d’origine portando con sé il quadretto mariano, utilizzando la tela come una vela.

ITINERARIO 2Da IMPERIA a PIEVE DI TECO, tra VAL PRINO e la VAL D’ARROSCIA Imperia (Porto Maurizio), Montegrazie, Dolcedo, Molini di Prelà, Oneglia, Lucinasco, Chiusavecchia, Chiusanico, Ranzo, Pieve di Teco, Pornassio, Rezzo, Cenova

L’itinerario ci porta dalla costa di Imperia alla zona più interna delle Valli del Prino e d’Arroscia. A Imperia, sul Colle di Porto Maurizio, si può visitare la Basilica di San Maurizio e dei compagni martiri, edificio in stile neoclassico realizzato nel 1781 da Gaetano Cantoni. Sulla sommità del Parasio, orientato a sud-ovest, sorge il Monastero di Santa Chiara fondato dalle Clarisse nel 1365. Nella frazione di Piani si trova la chiesa di Nostra Signora Assunta, del X secolo. Proseguendo all’interno verso la frazione di Montegrazie troviamo, in posizione panoramica, il Santuario di Nostra Signora di Montegrazie, edificato attorno al 1450 accanto ad un precedente edificio romanico. La tradizione vuole che la Madonna sia apparsa ad una pastorella sordomuta originaria di Moltedo, guarendola. Lungo la SP41 l’itinerario prosegue nel comune di Dolcedo, dove merita una visita la chiesa di San Tommaso, di origini medievali, che assunse l’aspetto attuale dopo la ricostruzione del 1717-1738. Proseguendo si arriva a Molini di Prelà, dove si trova la chiesa di San Giovanni Battista del XV secolo, che presenta un protiro risalente al XVI secolo, e la chiesa dei Santi Gervasio e Protasio, nella frazione di Valloria, eretta tra il XV ed il XVI secolo e rinnovata poi in forme barocche nella seconda metà del XVII secolo. Ritornando su Imperia, inizia da Oneglia la seconda parte dell’itinerario, verso la Val d’Arroscia: si imbocca la SS28 del Colle di Nava e giunti a Chiusavecchia si risale lungo la SP30 per raggiungere il comune di Lucinasco dove troviamo il Santuario di Santa Maria Maddalena, sorto nel XV secolo sul luogo di pellegrinaggio dei Disciplinati. All’incrocio con la SS28 troviamo: il Santuario della Madonna dell’Uliveto di Chiusavecchia, eretto tra XIII e XIV secolo a seguito di un’apparizione tra le fronde di un ulivo della Vergine Maria ad alcuni contadini, ed Il Santuario della Madonna della Visitazione di Chiusanico, fondato intorno al XVII secolo. Continuando a percorrere la SS28 fino all’incrocio con la SP453 verso Albenga, si arriva al comune di Ranzo e alla sua chiesa di San Pantaleone, fondata nell’XI secolo ma che subì numerose modifiche tra il XIV e il XV secolo. Tornando verso Pieve di Teco, si segnala la chiesa di San Giovanni Battista riedificata in stile neoclassico, tra il 1782 e il 1806 e il Santuario della Madonna dei Fanghi, eretto intorno al XVII secolo per devozione ad un’immagine raffigurante la Visitazione. Proseguendo si arriva a Pornassio con il Santuario di Nostra Signora del SS. Nome della seconda metà del XVIII secolo; sulla SP18 si può raggiungere Rezzo, con la chiesa di Nostra Signora Assunta, nella frazione di Cenova, del XV secolo e ricostruita fra il 1684 e il 1702 in stile barocco; il Santuario della Madonna della Neve nella frazione di Lavina, del XVIII secolo e il Santuario di Nostra Signora del Santo Sepolcro e di Maria Bambina, edificato nel XV secolo in stile romanico che conserva affreschi del pittore Pietro Guido da Ranzo ed una statua marmorea della Madonna con il Bambino del XVII secolo, opera dello scultore Filippo Parodi.

ITINERARIO 3ALBENGA, ALASSIO e la zona interna dal Fiume CENTA al LERRONE Albenga, San Fedele, Villanova d’Albenga, Garlenda, Casanova Lerrone, Alassio

Prima di arrivare nella città di Albenga, collocata alla foce del fiume Centa, si può visitare, lungo la strada che la collega con Ceriale, il Santuario di Nostra Signora di Pontelungo, sorto nel 1250 vicino al ponte romano sul luogo di sosta di viandanti. Giunti ad Albenga, non può mancare la visita alla Cattedrale di San Michele Arcangelo, fondata fra la fine del  IV e l’inizio del V secolo. Venne riedificata intorno al 1100 sui resti dell’antica chiesa paleocristiana. Da visitare anche il Battistero paleocristiano (del V secolo), decagonale all’esterno, ottagonale all’interno. A due chilometri da Albenga, da segnalare nella frazione San Fedele la chiesa dei Santi Simone e Giuda, costruita intorno al XII-XIII secolo e l’Oratorio di San Giovanni Battista, a fianco della chiesa parrocchiale e risalente al 1470. Nella frazione di Bastia invece troviamo la chiesa di Santo Stefano del Massaro, edificata nel XII secolo. Da qui si può continuare sulla SP453 raggiungendo Villanova d’Albenga di cui ricordiamo: la chiesa di Santo Stefano, costruita intorno all’XI secolo e che presenta ancore le forme dello stile romanico, e il Santuario di Nostra Signora delle Grazie, sorto nel XIV secolo nel luogo dove venne firmata la pace tra i Conti di Clavesana e la Repubblica di Genova. Seguendo il corso del fiume Lerrone troviamo i comuni di Garlenda, con la chiesa della Natività di Maria Santissima, costruita nel XVII secolo  in stile  barocco e Casanova Lerrone, con la chiesa di Sant’Antonino, costruita agli inizi del XVII secolo a tre navate.

Ritornando sull’Aurelia, lungo la costa, scendiamo verso Alassio, con il Monastero di Santa Chiara fondato nel 1631 con l’arrivo delle Clarisse in città. Nell’interno della cittadina troviamo il Santuario di Nostra Signora della Guardia, costruito nel XII secolo nei pressi di un’antica torre di guardia.

ITINERARIO 4VARAZZE - SAVONA con la via per il SANTUARIO DELLA MISERICORDIAVarazze, Albisola Superiore, Stella San Giovanni, Savona

Questo itinerario ci conduce verso il Ponente Ligure nella zona tra Varaz-ze e Savona, seguendo la costa. A Varazze, partendo dal centro storico troviamo la Collegiata di Sant’Ambrogio, eretta nel Medioevo, dove sono conservati un polittico di Giovanni Barbagelata - raffigurante Sant’Ambro-gio, santi e angeli musicanti - e una tavola di  Luca Cambiaso  con la Madonna con i santi Giovanni Battista e Francesco d’Assisi; l’O-ratorio di San Bartolomeo  con la cassa processionale del Martirio di San Bartolomeo, attribuita alla scuola di Anton Maria Maraglia-no. Da visitare anche il Convento di San Vincenzo Ferreri, edifica-to nel XV secolo dai Domenicani, dove risiedettero Santa Caterina da Siena durante il suo viaggio ad Avignone e San Vincenzo Ferreri, che ha dato il nome alla struttura religiosa, e il Santuario della Madonna della Guardia, posto in posizione panoramica sul mare, le cui origini si perdono nei secoli. Dalla SP30 si può raggiungere il Convento del Deserto di San Giovanni Battista e San Giu-seppe, in località Le Faie, sorto nel 1616 per opera dei Carmelitani Scalzi del Convento di Sant’Anna di Genova. Seguendo l’Aurelia (SS1), si effettua una breve deviazione lungo la SS334 fino ad Albisola Superiore, nel cui centro si segnala la chiesa di San Nicolò, eretta nel XVII secolo. Al suo in-terno sono conservati affreschi del XVIII secolo di Paolo Gerolamo Brusco e sculture di Anton Maria Maragliano e di Francesco Schiaffino. Percorrendo la strada che porta a Stella si trova il Convento Santuario di Santa Maria della Pace, fatto erigere nel 1578 quando gli abitanti di Stella e Albisola siglarono la pace dopo sanguinose lotte. Proseguendo verso l’interno, lungo la strada provinciale del Sassello, si segnala il Santuario di Nostra Signora del Salto, nella frazione San Giovanni del Comune di Stella il cui nome si deve ad un cavaliere che cadendo dal dirupo fu salvato dal pilone raffiguran-te un’immagine sacra posta a protezione dei viandanti: la Vergine del Pilone. Ritornando a percorrere la costa si arriva a Savona; nel centro storico spicca l’imponente facciata della Cattedrale di Santa Maria Assunta, costruita dopo le demolizioni genovesi dell’antica Cattedrale del XVI secolo, situata anticamente sul colle del Priamar. Accanto si vede la Cappella Sistina, co-struita per volere di Papa Sisto IV fra il 1481 e il 1483, come mausoleo per ospitare le tombe dei suoi genitori, entrambi di Savona. A circa 7 km tro-viamo il Santuario di Nostra Signora della Misericordia, al quale si arriva percorrendo la strada 12SV che da Lavagnola corre lungo il torrente Letimbro fino alla frazione di Santuario. L’edificio fu costruito sul luogo dell’appari-zione di Nostra Signora della Misericordia al beato Antonio Botta, avvenuta nel  1536. La Vergine, durante la sua apparizione, ordinò al contadino di riferire al clero e all’amministrazione della città di indire per il successivo Venerdì Santo una cerimonia penitenziale alla quale dovevano partecipare le confraternite della città, le cui preghiere e mortificazioni, sarebbero state gradite a Gesù Cristo. L’ordine fu eseguito puntualmente e questa tradizio-ne si ripete ogni due anni e ha come protagonisti i sei oratori, e relative Confraternite di Savona. Le “casse”, portate a spalla dai Confratelli, sfila-no riunite in una scenografica processione notturna, tra le più grandiose rappresentazioni della via Crucis che si svolgono in Italia in occasione del Venerdì Santo.

ITINERARIO 5A PONENTE di GENOVA e VALLE STURACogoleto, Arenzano, Voltri, Mele, Acquasanta, Masone, Campo Ligure, Rossiglione, Tiglieto

Partendo da Cogoleto si consiglia la visita alla chiesa di Santa Maria Maggiore, risalente al 1877, e all’Oratorio di San Lorenzo edificio sorto probabilmente nel XIII secolo. Procedendo lungo la costa si incontra il Santuario di Gesù Bambino di Praga di Arenzano, fondato nel 1908 dai Carmelitani Scalzi per diffondere la devozione per Gesù Bambino. Si segnala inoltre la chiesa dei Santi Nazario e Celso, ricostruita in forme barocche dopo l’ultima guerra. Proseguendo in direzione Genova, troviamo il piccolo borgo di Voltri, dove nacque il pittore Andrea Ansaldo, autore di grandi capolavori nella chiesa di Sant’Ambrogio, costruita nel 1620 e nella chiesa dei Santi Nicolò ed Erasmo (1652). Lasciando la strada costiera e salendo per la SP456 del Turchino, si giunge a Mele, piccolo centro dell’entroterra, che conserva lo splendido Oratorio di Sant’Antonio Abate, costruito fra il 1683 e il 1710, con stucchi dipinti da Carlo Giuseppe Ratti, fra 1777 e 1782, con Storie della vita di Sant’Antonio, e la cassa processionale rap-presentante Sant’Antonio Abate che contempla San Paolo Eremita morto (1724-1730), opera di Anton Maria Maragliano, portata in processione al Santuario di Nostra Signora dell’Acquasanta il 15 agosto. La fondazione di questo santuario risale alla venerazione di una sacra immagine, collocata in un luogo frequentato da secoli per la presenza di una sorgente d’acqua solforosa. Oltre il Passo del Turchino, nel cuore della Valle Stura, sorge Ma-sone, dove si suggerisce la visita alla chiesa di Nostra Signora Assunta, costruita fra 1580 e 1584 da Lazzaro Cebà, doge di Genova. La strada del Turchino (SP456) conduce a Campoligure dove lungo la via principale del centro storico si erge l’Oratorio dei Santi Sebastiano e Rocco, costruito nel 1647. Sulla piazza principale si affaccia la chiesa della Natività di Maria Vergine, costruita nel XVI secolo e poi riedificata nel XVII a seguito di un incendio. La strada SP456 conduce a Rossiglione, comune formato da due borgate distinte. Nella borgata superiore si trova la chiesa di Santa Caterina, mentre in quella inferiore ricordiamo la chiesa di Nostra Signora

Assunta, dove è conservata la cassa processionale rappresen-tante il Transito di San Giuseppe dei Fratelli Montecucco (1866). Seguendo la stessa provinciale in direzione ponente, collega-ta con la strada SP64, si arriva alla parte più occidentale della Valle Stura e non si può dimen-ticare di segnalare la prima ab-bazia cistercense in Italia dove risiedette anche San Bernardo, la Badia di Tiglieto o Abba-zia di Santa Maria della Croce (1120), nel territorio della Dio-cesi di Acqui Terme.

ITINERARIO 6PONENTE di GENOVA e VAL POLCEVERA Pegli, Multedo, Sestri Ponente, Cornigliano, Rivarolo, Bolzaneto, Ceranesi, Mignanego

Lungo la striscia costiera che da Pegli arriva a Genova, troviamo un grande patrimonio di arte sacra conservata all’interno di importanti santuari. Il nostro itinerario parte da Pegli, dove si segnalano chiese, alcune di antica origine, come quelle dei Santi Martino e Benedetto (notizie dal 1140) e quella di Monte Oliveto a Multedo, altre sono sorte tra Ottocento e Nove-cento, come S. Maria Immacolata e San Marziano (costruita nel 1884), la cui grande cupola caratterizza il panorama del lungomare. Nelle vicinanze merita particolare attenzione la vecchia chiesa di Nostra Signora Assunta e San Nicola, comunemente detta “il Chiesi-no”, che dà il nome all’omonima località e la cappella gentilizia dei Doria, dedicata a N.S. delle Grazie. Dirigendoci verso Genova, ecco la località di Multedo, posta tra Pegli e Sestri Ponente, dove si segnala la visita all’Oratorio dei SS. Nazario e Celso, che sorge sul sito del-la vecchia chiesa, all’incrocio con la via Anti-ca Romana di Pegli, affrescato da L. Tavaro-ne nel 1627. Proseguendo in direzione centro troviamo Sestri Ponente, un tempo località balneare, ricca di edifici di culto: la Basilica di Nostra Signora Assunta, edificata nel XVII secolo e consacrata nel 1620, che è la chiesa principale del luogo; la chiesa della Natività di Maria SS. e  San Nicola da Tolentino, co-struita nel  1647, la chiesa di  San Francesco d’Assisi, eretta tra il 1224 e il 1229 dai Frati Minori Conventuali è, molto probabilmente, la prima in assoluto in Italia dedicata al Santo al di fuori di Assisi, e la chiesa di San Giovanni Battista, il cui nucleo originario risale addirittura al VII secolo (sembra che la prima chiesa sia sorta tra il 680 e il 690); la chiesa della Santissima Annunziata della Costa, situata sulle alture, lungo la strada pedonale che porta al monte Gazzo. Non si possono dimenticare anche il Santuario di N.S. della Misericordia sul Monte Gazzo, dove, nel 1645, fu posta una grande croce alla quale la popolazione rivol-geva le preghiere e il Santuario o Eremo di Sant’Alberto, sorto nel 1216 ancor prima della canonizzazione del Santo, poi riedificato nel 1435. Pro-seguendo verso Cornigliano, si suggerisce la visita all’Oratorio di Corona-ta, intitolato alla Confraternita del Gonfalone di S.M. Assunta. All’interno importanti opere di G. R. Badaracco e la statua della Madonna Incoronata (1647) portata in processione con un corredo di cappe in tela jeans. Da qui continuando verso l’interno e seguendo il torrente Polcevera, si entra nella valle che prende lo stesso nome, e unisce appunto il Ponente Genovese alla Valle Scrivia. Il primo centro che si incontra è Rivarolo, dove vicino all’attuale ospedale, troviamo il Santuario di N.S. della Misericordia e più all’interno si segnala il Santuario di Nostra Signora del Garbo, ritenuto il più antico della Val Polcevera, già citato in documenti risalenti al 1365. Proseguendo dopo Bolzaneto, in direzione di Ceranesi, troviamo il San-tuario di Nostra Signora della Guardia, posto sulla cima del Monte Figogna che domina la Val Polcevera. Ricorda l’apparizione della Vergine al Beato Pareto il 29 agosto 1490. Ritornando lungo il torrente Polcevera si giunge alla SP84 che porta al Passo dei Giovi dove troviamo un altro importante sito di devozione mariana: il Santuario di Nostra Signora della Vittoria nel comune di Mignanego, eretto nel 1625 per ricordare la salvezza che la Vergine offrì alle popolazioni locali quando l’esercito francese e dei Savoia stava per invadere la zona del Passo della Bocchetta.

12 itinerari alla scoperta del Sacro in Liguria

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Agenzia Regionale per la Promozione Turistica “in Liguria”[email protected] www.turismoinliguria.it

La Liguria è una terra ricca di “luoghi del sacro” che dall’entroterra alla costa suscitano devozioni e pellegrinaggi. Un viaggio nella

spiritualità in qualsiasi stagione dell’anno, che collega le più cono-sciute località affacciate sul mare alla bellezza dell’entroterra. Non solo quindi mare, outdoor, paesaggio, enogastronomia ma anche e soprattutto una destinazione che mostra un patrimonio storico artistico unico: luoghi che raccolgono tesori, opere d’arte, itinerari di fede collegati ad antichi avvenimenti e diverse culture. Questa pubblicazione propone 12 itinerari (ma potevano essere 100!) e relativi siti da consultare, che si intrecciano con le bellezze naturali della regione. Una fonte di ispirazione per immergersi nel nostro territorio, dalla costa all’entroterra, dal Sentiero Liguria all’Alta Via dei Monti Liguri, dalle aree protette alla Via Francigena.

ITINERARIO 7PORTO ANTICO eCENTRO STORICO di GENOVATra Porta dei Vacca e Porta Soprana

Il percorso ha inizio dalla grande chie-sa dell’Annunziata del Vastato, vicina a una delle antiche porte della città, Porta dei Vacca o di Santa Fede. Non lontano, oltrepassando piazza dell’Annunziata, su via Lomellini si affaccia la chiesa di San Filippo Neri con annesso il bellissimo Oratorio, che custodisce sull’altare l’Im-macolata (1679) di Pierre Puget. Risalen-do verso piazza Fossatello e via San Luca si arriva alla chiesa di San Siro, prima cattedrale della città, antica basilica pa-leocristiana intitolata ai Dodici Apostoli, ricostruita in epoca romanica durante l’affidamento ai Benedettini, e poi com-pletamente riedificata dai Padri Teatini tra il XVI e il XVII secolo. Proseguendo per via San Luca, si incontra sulla piccola piazza la chiesa di San Luca, costruita nel 1188 per volere di Oberto Spinola e riedificata nel XVII secolo. La lunga via San Luca conduce alla chiesa di San Pietro in Banchi, in una zona dove si svolgeva uno dei più antichi mercati della città. Svoltando verso via degli Orefici, al civico 49 si può ammirare un bellissimo sovrapporta realizzato da maestri lombar-di in marmo e rappresentante l’Adorazione dei Magi (XV sec.), si giunge in piazza Campetto che ci introduce tra le architetture medioevali del centro storico. Si arriva a piazza San Matteo, sede della Curia dei Doria, circondata dalle grandi case della famiglia Doria, mentre sullo sfondo si impone la facciata della chiesa di San Matteo, patrono dei banchieri e dei contabili e quindi della famiglia che per secoli guidò la vita econo-mica della città. Accanto alla chiesa si trova il Chiostro, costruito tra il 1308 e il 1310 dal Magister Marcus Venetus, come riporta l’iscrizione incisa su un capitello. Salendo lungo la via Tommaso Reggio si arriva al Chiostro dei Canonici di San Lorenzo, che ospita il bellissimo Museo Dio-cesano di Genova. Il chiostro era anticamente collegato alla Cattedrale di San Lorenzo, grandioso tempio consacrato da Papa Gelasio nel 1118. La grande facciata eseguita da maestri provenienti dai cantieri di Char-tres e Rouen (XIII secolo) ritrae nella lunetta San Lorenzo nel momento del martirio. All’interno l’abside e la volta del presbiterio, affrescati, nel 1622 da Lazzaro Tavarone con lo stesso episodio; il grande altare mag-giore è coronato dalla statua della Madonna Regina di Genova. Inoltre non si può tralasciare la Cappella di San Giovanni Battista, nella navata sinistra, costruita per accogliere le ceneri del Santo – patrono della città – portate nel 1098 dai Crociati. Poco distante dalla Cattedrale, in piazza Matteotti si impone la chiesa del Gesù, grandioso tempio eretto tra le fine del Cinquecento e l’inizio del secolo successivo. L’interno è coronato dalla presenza di due tele di Peter Paul Rubens e dall’Assunta di Guido Reni. Scendendo per salita Pollaiuoli si arriva alla chiesa di San Donato, costruita nel XII secolo e conservata nelle forme originali grazie a notevoli restauri. Qui è esposto il Trittico con l’Adorazione dei Magi, realizzato nel 1515 da Joos Van Cleeve per il committente Stefano Raggio, raffigurato nell’opera.

ITINERARIO 11Da PORTO VENERE alla Via dei Santuari delle CINQUE TERRE La Spezia, Fabiano Alto, Porto Venere, Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza, Monterosso

Su e giù per i sentieri e i vigneti delle Cinque Terre, dalla Spezia fino a Levanto, si raggiungono luoghi dove il culto della Vergine è molto sentito. Si parte dalla Spezia dove nell’antico Oratorio di S. Bernardino si trova il Museo Diocesano che ripercorre la storia del cristianesimo nel territorio attraverso opere d’arte di grande valore. Dopo aver visitato, il Santuario di Nostra Signora dell’Olmo a Fabiano Alto, nato dalla devozione popolare verso un’immagine considerata miracolosa, lasciamo La Spezia e, procedendo verso sud-ovest tramite la SP530, si rag-giunge Porto Venere, con la chiesa di San Pietro protesa sul mare, edificio di origini paleocristiane, ricostruito nel XIII secolo dai Genovesi in stile gotico. Poco distante, nei pressi del Castello Doria, troviamo il Santuario del-la Madonna Bianca (San Lorenzo), devozione nata nel 1399 a seguito di un’epidemia di peste che colpì il bor-go. Nella vicina frazione delle Grazie possiamo visitare il Santuario di Nostra Signora delle Grazie, fondato nel XV secolo, edificato dai monaci Olivetani, in precedenza stanziati nella vicina isola del Tino. Lasciata l’incantevole insenatura delle Grazie, proseguendo lungo la SP530 in-contriamo il Santuario di Nostra Signora dell’Acquasanta di Marola, noto sin dal XVI secolo. Oggetto del culto è il dipinto con l’immagine della Madonna con grande manto e il Bambino che tiene in mano una rondine. Percorrendo la panoramica via litoranea si arriva a Riomaggiore, dove tramite un sentiero, si può raggiungere il Santuario di Nostra Signora di Montenero, posto a più di 300 metri di altezza dalla costa, con vista sul mare e sulle terrazze coltivate a viti e ulivi. Tramite la SP370 si raggiunge la frazione di Volastra, sopra Manarola, per visitare il Santuario della Madonna della Salute (XII sec.) collocato in una posizione suggestiva e punto di raccordo di molti sentieri escursionistici delle Cinque Terre. Proseguendo la SP51 si raggiungono altri due Santuari: il primo sulle alture di Corniglia in località San Bernardino, dedicato a Nostra Signora delle Grazie, dove secondo la tradizione San Bernardino da Siena, diretto a Genova, sostò in ritiro spirituale. Il secondo santuario – dedicato a Nostra Signora di Reggio – si trova sopra Vernazza e conserva, oltre a numerosi ex voto, un dipinto della Madonna Nera con il Bambino Gesù, popolarmente chiamato “l’Africana”. Raggiungendo l’incrocio con la SP38 si raggiunge il Santuario di Nostra Signora di Soviore in località Monterosso. Di antichissime origini, sembra che le popolazioni stanziate lungo la costa si siano rifugiate sulle alture intorno al VII secolo dove avrebbero nascosto un’immagine della Vergine, ritornata alla luce nel 740 e tuttora conservata all’interno del Santuario.

ITINERARIO 9TIGULLIO OCCIDENTALE Rapallo, Santa Margherita Ligure, Portofino, Camogli,Recco, Megli, Testana, Avegno

Questo itinerario prende avvio da Rapallo, dal Santuario di Nostra Signora di Montallegro, posto sulla costa del Monte Rosa in posizione panoramica. Di forme cinquecentesche, ha la facciata in stile neogotico, opera di Luigi Rovelli (1896). Secondo la tradizione, il contadino Giovanni Chichizola, di ritorno dal mercato, il 2 luglio 1557, vide la Vergine Maria che gli disse “Va’ e dì ai Rapallesi che voglio essere onorata qui”. Risalendo la costa, a Santa Margherita Ligure, incontriamo la frazione di Nozarego con il Santuario di Nostra Signora del Carmine, sorto su una chiesa dell’XI secolo; culto introdotto nel 1602 dai Carmelitani. Si ritorna poi nel cuore di Santa Margherita Ligure, dove troviamo il Santuario di Nostra Signora della Rosa, edificio a croce latina con due campanili ai lati. Per arrivare a Camogli, si passa dalla Ruta e dalla sua chiesa della Millenaria dedicata a San Michele, che risale in stile romanico al XII secolo; si prosegue scendendo verso il piccolo borgo di San Rocco, con la piccola chiesa dedicata all’omonimo Santo fondata nel XV secolo e la cui intitolazione è dovuta alla tradizione che attribuisce a San Rocco la protezione dalla peste. Dalla piazza della chiesa di S. Rocco si scende verso il percorso che conduce a Punta Chiappa, attraversando il borgo di San Nicolò di Capodimonte, che fu nel Medioevo centro di spiritualità fondato dai monaci di San Rufo.

Da Portofino partono diversi sentieri che permettono di risalire il monte per arrivare al piccolo borgo di Paraggi, e quindi all’Abbazia della Cervara o San Girolamo al Monte di Portofino, costruita nel 1361. Per un altro sentiero si arriva allo straordinario borgo di San Fruttuoso, con la sua Abbazia benedettina, luogo del Cuore FAI. Secondo la tradizione qui furono

portate nell’VIII secolo le reliquie di San Fruttuoso, vescovo di Tarragona. Ritornando alla Ruta e proseguendo lungo la costa verso il borgo marinaro di Camogli, incontriamo il Santuario di Nostra Signora del Boschetto, costruito nel XVII secolo sul luogo dove si trovava un’antica immagine della

Vergine e con una ricca collezione di ex voto. Da Camogli si può raggiungere facilmente Recco e il Santuario di Nostra Signora del Suffragio, posto sulla strada che conduce ad Uscio. Da segnalare la frazione di Megli e il Santuario di Santa Maria delle Grazie, sorto a seguito della donazione di una Santa Spina della Corona di Cristo, da parte di due capitani di Galea di Recco di ritorno dalle Crociate nel 1216. Proseguendo nelle zone interne merita una visita la frazione di Testana, nel comune di Avegno e la sua chiesa di Santa Margherita, dove si conserva il prezioso Retablo, una pala d’altare scolpita in legno dorato, con scene della Passione di Cristo, attribuita alla scuola di Bruxelles di inizio ‘500.

ITINERARIO 8

LEVANTE di GENOVA e VAL BISAGNO Pieve Ligure, Bogliasco, Quinto al Mare, Quarto dei Mille, Bavari, Fontanegli, Struppa, Davagna, Marsiglia, Montoggio

Partendo dal borgo di Pieve Ligure, nel Golfo Paradiso, troviamo la chiesa di San Michele, decorata all’esterno in stile barocco con marmi policromi. Il vicino Oratorio di Sant’Antonio Abate conserva al suo interno alcuni Crocifissi processionali settecenteschi della scuola di Anton Maria Maragliano. Di seguito, verso Genova, si incontra Bogliasco, dove non si può dimenticare di far visita alla chiesa della Natività di Maria Santissima, edificio settecentesco a pianta ellittica, che conserva un bellissimo sagrato alla genovese, il risseau (1767); si segnala, inoltre, l’Oratorio di Santa Chiara. Giungendo a Genova, nel quartiere di Quinto al mare si trova l’Oratorio di Sant’Erasmo, costruito su un corpo roccioso di poco sporgente dalla linea della costa. Poco distante da Quinto, sull’antica via Romana si incontra Quarto dei Mille: sul suo tracciato furono erette le chiese di San Giovanni e di Santa Maria della Castagna, costruita anch’essa in epoca romanica. Proseguendo la strada diretta verso il centro suggeriamo di deviare all’interno verso la valle del torrente Sturla e arrivare a Bavari. Il borgo, sul crinale tra la Valle Sturla e la Val Bisagno, è un centro di valico e collegamento tra il Levante e le valli interne. L’abitato sorge attorno alla chiesa di San Giorgio, la cui esistenza è attestata sin dal 952. Da segnalare inoltre il Santuario di Nostra Signora della Guardia costruito nel 1923, su un sito più antico, e il piccolo Oratorio di San Bernardo, del XVI secolo. Proseguendo la strada, si arriva al paese di Fontanegli, un tempo frazione di Bavari, dove nei primi anni del XVII secolo fu costruito l’Oratorio di San Giacinto. Da segnalare anche la chiesa di San Pietro Apostolo, citata per la prima volta nel 1198, riedificata nel XV secolo e rifatta in parte nell’Ottocento. A ovest di questo piccolo centro si trova Struppa. La zona fu per secoli un importante crocevia di strade che dall’interno e dal Levante ligure conducevano verso Genova. Intorno all’anno 1000, il borgo di San Siro era un importante centro religioso e amministrativo e l’Abbazia benedettina di San Siro di Struppa era il centro di confluenza tra le Valli Bisagno, Scrivia, la Scoffera e la Val Trebbia. Il suo nome deriva da San Siro, vescovo di Genova, nato nella vicina Molassana nel IV secolo. Proseguendo all’interno della Val Bisagno in direzione est rispetto a Genova, merita di essere segnalata Davagna con la sua chiesa di Sant’Andrea Apostolo e in particolare nella frazione di Marsiglia la chiesa di San Giovanni Battista citata già nel 1213, all’interno sono conservate le reliquie di San Celestino. Merita infine una visita la chiesa di San Colombano, nella frazione di Moranego, documentata a partire dal 1206 e fondata dai monaci di Bobbio. Seguendo il percorso e valicato il Passo della Scoffera, lungo la strada SP226 e proseguendo sulla SP13 troviamo tra Montoggio e Creto la frazione Tre Fontane con il Santuario dedicato a Nostra Signora delle Tre Fontane. La fondazione risale al XIII secolo, nel luogo in cui la Vergine apparve a una giovane sordomuta che miracolosamente riacquistò l’uso della parola.

ITINERARIO 10TIGULLIO ORIENTALE Castiglione Chiavarese, Moneglia, Sestri Levante, Lavagna, Chiavari, Cogorno, Borzone, Santo Stefano d’Aveto

Nella parte più orientale della Val Petronio – poco distante dalla costa e al confine con la provincia della Spezia – incontriamo, dopo il paese di Casarza Ligure, il borgo medioevale di Castiglione Chiavarese, in cui sono presenti i resti dell’antica Abbazia di Conio, dedicata alla Madonna del Rosario (1664), appartenuta ai Benedettini; secondo le fonti fu donata da Carlo Magno ai monaci dell’Abbazia di San Colombano di Bobbio (774). Proseguendo si trova la frazione di Velva, che ospita sul suo colle il San-tuario della Madonna della Guardia (1895). Ritornando sulla costa si trova il borgo di Moneglia dove merita una visita la chiesa di San Giorgio, situa-ta sotto il Castello di Monleone, e la chiesa di Santa Croce. Proseguendo lungo la costa incontriamo Sestri Levante, splendido borgo che si affaccia su due baie, quella delle “Favole” e quella “del Silenzio”, che nasconde fra palazzi medioevali e quattrocenteschi, una chiesa romanica, edificata nel 1151, dedicata al santo patrono Nicolò. Affacciato sulla Baia dei Silenzio troviamo l’ex Convento dell’Annunziata costruito dai Padri Domenicani nel 1496 ed ora sede della Fondazione Mediterraneo. Da segnalare ancora una visita alla Basilica di Santa Maria di Nazareth. Seguendo la costa incon-triamo un altro centro importante del Tigullio, Lavagna: qui, al tradizio-nale borgo ligure con vicoli, caruggi e tipiche case-torri, si aggiungono monumenti di pregio: la Basilica di Santo Stefano (1653), la chiesa di Nostra Signora del Carmine (1631), molto amata dai pesca-tori e dai marinai che vi hanno lasciato i loro ex-voto e il San-tuario dedicato a Nostra Si-gnora del Ponte. Al centro del Golfo del Tigullio, risalendo la costa in direzione occidentale, troviamo la città costiera di Chiavari, rac-chiusa fra il fiume Entella che la separa da Lavagna, e dal vasto entroterra della Val Fontanabuona. Imponente è la sua Cattedrale, sede del Santuario di Nostra Signora dell’Orto, eretto dopo la miracolosa apparizione della Vergine Maria il 2 luglio 1610 nella zona dove un tempo sorgevano gli orti. Sempre nel centro storico della città da segnalare il Santuario del Cristo Nero, sito nella chiesa di San Giovanni Battista, fondata nel 1181 per vole-re di Bardo Fieschi arciprete di Lavagna. Rimane da ricordare il Santuario della Madonna dell’Olivo, presso la località di Bacezza, lungo la SS1 Via Aurelia. Alle spalle di Lavagna seguendo il corso dell’Entella, una breve de-viazione verso l’interno porta a Cogorno, nel passato dominio della nobile famiglia dei Fieschi, conti di Lavagna, il cui splendore e potere si ritrova nel Complesso Abbaziale di San Salvatore dei Fieschi. Fu fatto erigere da Innocenzo IV e dal nipote Ottobono Fieschi (il futuro Adriano V), dopo aver sconfitto Federico II, che aveva saccheggiato i possedimenti dei Fieschi a San Salvatore e a Lavagna (1245). Da Chiavari, dopo Carasco si entra nel-la Valle Sturla, che custodisce un altro prezioso gioiello dell’architettura medioevale, l’Abbazia di Sant’Andrea di Borzone, eretta su un precedente insediamento bizantino. Ugone della Volta, Arcivescovo di Genova, la elevò ad abbazia e l’affidò (1184) ai monaci Benedettini affinché evangelizzas-sero la popolazione e bonificassero la zona. Dalla Valle Sturla superando Borzonasca e salendo fino al Passo della Forcella si entra nella Val d’A-

veto, il cui centro più importante, è Santo Stefano d’Aveto, dove si erge il Santuario della Madonna di Guadalupe. All’interno è conser-vato il dipinto che rappresenta la Madonna di Guadalupe, donato dal re di Spagna ad Andrea Doria che, secondo la tradizione, lo sventolò sulla nave da lui condotta nella Battaglia di Lepanto del 1571.

Monastero di Santa Chiara, Imperia

Basilica di San Maurizio e dei compagni martiri, Porto Maurizio

Chiesa di S. Giovanni Battista di Molini di Prelà

Chiesa di N.S. Assunta di Cenova

Chiesa di San Tommaso, Dolcedo

Cattedrale di S. Lorenzo

Chiostro dei Canonici di S. Lorenzo, sede del Museo Diocesano di Genova Abbazia di San Siro di Struppa Santuario N.S. di Tre Fontane

Montoggio

Santuario N.S. di Montallegro, Rapallo

Abbazia di S. Fruttuoso, Camogli

Santuario N.S. del Suffragio, Recco

Abbazia di S. Andrea di Borzone

Complesso abbaziale S. Salvatore dei Fieschi, Cogorno

Santuario N.S. di Soviore, Monterosso

Santuario della Madonna di Montenero, Riomaggiore

Santuario della Madonna di Reggio, Vernazza

Santuario N.S. della Guardia del Monte Figogna, Ceranesi

Convento del Deserto, Varazze

Cappella Sistina, Savona Santuario N.S. della Misericordia, SavonaChiesa di Santo Stefano Massaro, Bastia Chiesa della Natività, Garlenda

Concattedrale di Santa Maria Assunta, Sarzana

Santuario N.S. del Mirteto,Ortonovo

Rosone della chiesa di S. Michele Arcangelo, Pigna

Santuario N.S. della Costa, Sanremo

Santuario Bambino di Praga, Arenzano

Si ringrazia per la collaborazione: Don Dani Antonello Responsabile Ufficio Diocesano Turistico per la Liguria, la dott.ssa Valentina Zunino della Diocesi Ventimiglia-Sanremo, l’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Albenga-Imperia e la dott.ssa Alma Oleari, la Diocesi di Savona-Noli, l’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Genova e in particolare la dott.ssa Grazia Di Natale, la Diocesi di Chiavari e Don Paolo Cabano della Diocesi di La Spezia-Sarzana-Brugnato.

Erga Edizioni – Mura delle Chiappe 37 – Genova. www.erga.it - Finito di stampare nel mese di aprile 2017 Grafica Enrico Merli. Testi e ricerche Ilaria Brigati. Cartografia Gabriele Casazza. Foto archivio Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Genova, Diocesi di Savona-Noli, e Diocesi di Albenga-Imperia. Archivio Agenzia “in Liguria”, Archivio Comune di Porto Venere, Archivio Erga, Cannicci-Simeone, D. Papalini, vedute aeree R. Merlo, L. Rosso, P. Tarallo, L. Zennaro.Tutti i diritti riservati © Agenzia Regionale per la Promozione Turistica “in Liguria”

Chiesa di Sant’Antonino,Casanova Lerrone

Chiesa di S. Stefano, Villanova d’Albenga

Santa Maria Maggiore, Cogoleto S. Maria Immacolata e San Marziano, Pegli

Festa della Madonna Bianca, Porto Venere

Chiesa di Santa Margherita di Antiochia, Vernazza

Santuario di N.S. Montegrazie

Processione Santuario N.S. della Guardia, Monte Figogna

Chiesa N.S. Assunta dei Piani

ITINERARIO 12BRUGNATO, ARCOLA, LERICI e la VIA FRANCIGENA Brugnato, Santo Stefano di Magra, Arcola, Lerici, Sarzana, Ortonovo, Luni

Prima di iniziare il nostro percorso, l’A12 offre l’occasione di uscire a Brugnato, antica sede vescovile. Il borgo presenta una particolare forma a tenaglia un tempo a protezione dell’abitato. Nel centro storico (da non perdere l’Infiorata del Corpus Domini) si trova il Museo Diocesano, ricco di tesori, e l’adiacente Cattedrale, mentre nelle vicinanze, risalendo la collina, si raggiunge il suggestivo Santuario di N.S. dell’Ulivo. La Via Francigena è stata una delle più importanti strade di collegamento tra l’Europa centro-settentrionale e l’Italia dell’epoca carolingia fino al Duecento. Il tratto che interessa la Liguria riguarda l’estremo levante, da Santo Stefano di Magra sino a Luni. A poca distanza dalla Spezia, sulle rive del fiume Magra, scor-giamo il borgo di Santo Stefano di Magra, luogo di sosta sulla via Francigena di importanti autorità religiose, come l’Arcivescovo Sige-rico di Canterbury che, intorno al 990, nel suo diario, lo cita tra le tappe del suo viaggio. Dopo la vi-sita alla bella chiesa di Santo Ste-fano protomartire, si consiglia di salire sino alla frazione di Ponzano Superiore dove un agevole sentie-ro conduce al castello della Brina (XI sec.), antico possedimento del Vescovo di Luni, posto lungo una direttrice viaria di importanza stra-tegica per il controllo del territo-rio. Dopo poco si giunge a Sarzana, con il bel centro storico di origine medioevale, i palazzi nobiliari, le due fortezze medicee, il Museo Diocesano e l’imponente Concattedrale di Santa Maria Assunta; la chiesa, affacciata sulla centralissima Via Mazzi-ni, conserva opere d’arte di grandissimo pregio e la reliquia del prezioso sangue di Cristo, giunta su una navicella priva di vele ed equipaggio nel 742 sul litorale della città di Luni. È di notevole bellezza anche la Pieve di Sant’Andrea, edificata tra il X ed XI secolo e ricordata come sede del Sinodo del 1137. Facendo una deviazione, tramite la strada che attraversa Romito Magra (Arcola, dove si trova il bel Santuario di N.S. degli Angeli), in breve si raggiunge Lerici e le sue frazioni. Qui castelli a guardia del Golfo, chiese, oratori e santuari (molto noto è quello di N.S. di Maralunga) sono la testimonianza di un’antica devozione popolare e di un patrimonio artistico diffuso: del resto da sempre scrittori, poeti, scienziati e pittori hanno scelto questi luoghi come fonte di ispirazione. Ritornando a Sarzana, superato Castelnuovo Magra, risalendo la collina in direzione di Ortonovo, raggiungiamo il Santuario di Nostra Signora del Mirteto, costruito su un precedente oratorio voluto dalla popolazione locale in seguito ad un evento miracoloso avvenuto nel 1537. Ridiscesi in pianura si arriva all’area archeologica della città di Luni, importante centro di età romana, dove sono conservati anche i resti paleocristiani della Basilica di Santa Maria, antica Cattedrale di Luni. La chiesa, non più esistente dal XIII secolo circa, fu edificata tra la fine del IV e l’inizio del V secolo, su una domus romana; la visita agli scavi e alle strutture museali permette un avvincente salto a ritroso nel tempo.

Assessorato al Turismo

Page 2: 12 itinerari alla scoperta del Sacro in Liguria...Imperia (Porto Maurizio), Montegrazie, Dolcedo, Molini di Prelà, Oneglia, Lucinasco, Chiusavecchia, Chiusanico, Ranzo, Pieve di Teco,

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SANREMO E LE ALPI LIGURI Ventimiglia, Dolceacqua, Isolabona, Pigna, Triora, Molini di Triora, Ceriana, Castellaro, Sanremo

DA IMPERIA A PIEVE DI TECO, TRA VAL PRINO E LA VAL D’ARROSCIA Imperia (Porto Maurizio), Porto Maurizio, Montegrazie, Dolcedo, Molini di Prelà, Oneglia, Lucinasco, Chiusavecchia, Chiusanico, Ranzo, Pieve di Teco, Pornassio, Rezzo, Cenova

ALBENGA, ALASSIO E LA ZONA INTERNA DAL FIUME CENTA AL LERRONE Albenga, San Fedele, Villanova d’Albenga, Garlenda, Casanova Lerrone, Alassio

VARAZZE - SAVONA CON LA VIA PER IL SANTUARIO DELLA MISERICORDIAVarazze, Albisola Superiore, Stella San Giovanni, Savona

A PONENTE DI GENOVA E VALLE STURACogoleto, Arenzano, Voltri, Mele, Acquasanta, Masone, Campo Ligure, Rossiglione, Tiglieto

PONENTE DI GENOVA E VAL POLCEVERA Pegli, Multedo, Sestri Ponente, Cornigliano, Rivarolo, Bolzaneto, Ceranesi, Mignanego

PORTO ANTICO E CENTRO STORICO DI GENOVATra Porta dei Vacca e Porta Soprana

LEVANTE DI GENOVA E VAL BISAGNO Pieve Ligure, Bogliasco, Quinto al Mare, Quarto dei Mille, Bavari, Fontanegli, Struppa, Davagna, Marsiglia, Montoggio

TIGULLIO OCCIDENTALE Rapallo, Santa Margherita Ligure, Portofino, Camogli, Recco, Megli, Testana, Avegno

TIGULLIO ORIENTALE Castiglione Chiavarese, Moneglia, Sestri Levante, Lavagna, Chiavari, Cogorno, Borzone, Santo Stefano d’Aveto

DA PORTO VENERE ALLA VIA DEI SANTUARI DELLE CINQUE TERRE La Spezia, Fabiano Alto, Porto Venere, Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza, Monterosso

BRUGNATO, ARCOLA, LERICI E LA VIA FRANCIGENA Brugnato, Santo Stefano di Magra, Arcola, Lerici, Sarzana, Ortonovo, Luni

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Autostrade

Strade secondarie

Strade principali

Capoluogo di Regione

Capoluoghi di Provincia

Altre località

Aree protette terrestri

Aree protette marine

Viabilità e Confini

Itinerari del sacro

Sentiero Liguria

Alta Via dei Monti Liguri

Via Francigena

Percorsi

ALTA VIA MONTI LIGURIhttp://www.cailiguria.it/AVML/portale/it/homepage.html

SENTIERO LIGURIAhttps://www.sentieroliguria.com

LE VIE DEL SACROhttp://www.turismoinliguria.it/it/liguria/cultura.html

VIA FRANCIGENAhttp://www.viefrancigene.org/it

PARCHI NATURALI DELLA LIGURIA http://www.parks.it/regione.liguria

ITINERARI ESCURSIONISTICI http://www.ambienteinliguria.it

ITINERARI ESCURSIONISTICI http://beactiveliguria.it

Area Marina Protettadelle Cinque Terre

Parco Naturale Regionaledi Porto Venere

Parco Naturale Regionaledi Montemarcello-Magra

Parco Naturale Regionale di Bric Tana

Parco Naturale Regionale dell

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i Lig

uri

Parco Naturale Regionale di Piana Crixia

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Area Marina Protettadi Portofino

Parco Naturale Regionale di Portofino

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Parco Nazionale delle Cinque Terre

Area Marina Protettadell’Isola di Bergeggi

Area Protetta RegionaleGiardini Botanici

Cattedrale di San Lorenzo, Genova

Chiesa dei Corallini, Cervo (Imperia)

Chiesa di San Pietro, Porto Venere (La Spezia)

Chiesa di San Matteo, Laigueglia (Savona)

Assessorato al Turismo


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