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14-05-2019 · governatore De Luca e il commissario Iervolino, dai sindaci della comunità del Parco...

Date post: 21-Jul-2020
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14-05-2019 Media Monitoring per Rassegna stampa del 12-05-2019
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14-05-2019

Media Monitoring per

Rassegna stampa del 12-05-2019

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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona 1 ................................................................................ 10/05/2019 - WWW.LACITTADISALERNO.IT

Cosimato e i suoi con Galdi Valiante: «Qui il nuovo Ruggi» 1 .................................................... Sanità Salerno e provincia 2 ..............................................................................................................

12/05/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)Bimbo morto, ecco i medici indagati 2 ......................................................................................

12/05/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)Ospedale, emergenza ko appello a Regione e Asl 4 ..................................................................

Sanità Campania 5 ............................................................................................................................... 12/05/2019 - IL MATTINO

Lina, il fiore spezzato e l' angelo che sorride ai bimbi del Santobono 5 .................................... 12/05/2019 - IL ROMA

Medicina solidale, specialisti a confronto 8 .............................................................................. 12/05/2019 - IL ROMA

Un controllo può salvarti la vita, continuano le giornate della prevenzione 10 ........................ Sanità nazionale 11 .............................................................................................................................

12/05/2019 - IL GIORNALECrisi in Venezuela: 10 bimbi malati trasferiti a Roma 11 ..........................................................

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10/05/2019 lacittadisalerno.it

Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

EAV: € 563Lettori: 2.533

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Cosimato e i suoi con Galdi Valiante: «Qui il nuovo Ruggi»BARONISSI. Il candidato sindaco Luca Galdi, alle elezioni amministrative, avrà ilsostegno esterno degli ex consiglieri Franco Cosimato, Angelo Notari e Francesco DeSimone. «Siamo legati a Luca da... BARONISSI. Il candidato sindaco Luca Galdi, alleelezioni amministrative, avrà il sostegno esterno degli ex consiglieri FrancoCosimato, Angelo Notari e Francesco De Simone. «Siamo legati a Luca da un anticorapporto di stima e amicizia - spiegano i componenti del gruppo “Idea Comune” -che si è consolidato durante le varie esperienze politiche che abbiamo condiviso.Anche stavolta si è mostrato disponibile al dialogo, al confronto e all’ascolto, dotiche riteniamo indispensabili per recuperare quel rapporto diretto con il cittadino cheè mancato nell’ultima esperienza amministrativa». Tra i punti condivisi «la tutelaambientale, la valorizzazione delle aree agricole dismesse, la realizzazione diun’area-pensione per cani e il rafforzamento delle politiche sociali». Intanto ilsindaco uscente Gianfranco Valiante propone di sfruttare i 230mila metri quadriall’interno dell’area destinata alla “Città della Medicina” per il nuovo ospedale“Ruggi D’Aragona”: «La vasta area, già destinata a tale scelta - afferma Valiante incorsa per la riconferma - consentirebbe infrastrutture adeguate, viabilità efficiente,servizi con migliaia di posti auto sotterranei e a raso, immediata vicinanzaall’autostrada, alla metropolitana e contiguità alla facoltà di Medicina. Sarebbeun’opportunità non solo per Baronissi ma per tutta la valle dell’Irno». Per ilcandidato sindaco Giovanni Moscatiello, è «indispensabile è la risoluzione delleproblematiche su viabilità e sicurezza»; per il candidato sindaco Tony Siniscalco«bisogna puntare alla riduzione dei tributi locali e il rilancio del commercio».(m.r.)©RIPRODUZIONE RISERVATA.

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12/05/2019 Il Mattino (ed. Salerno)

Argomento: Sanità Salerno e provincia

Pagina 37 EAV: € 6.776Lettori: 133.364

Bimbo morto, ecco i medici indagati

BATTIPAGLIA Paolo Panaro Effettuata l'autopsia sul cadavere del bimbo di diecianni deceduto martedì scorso all'ospedale Santa Maria della Speranza. Igenitori, dopo la tragedia, si sono recatidai carabinieri ed hanno sportodenuncia, chiedendo di appurare lecause della morte del bambino,ricoverato lo scorso cinque maggio edeceduto dopo due giorni. L' autopsia,ieri pomeriggio, è durata alcune ore. Acoordinare le indagini il sostitutoprocuratore della Repubblica di Salerno,Maria Benincasa, che ieri mattina hanominato quattro periti per far eseguirel' esame autoptico, cui hannopresenziato i periti scelti dagli indagati edai genitori del piccolo. Quattro sanitariin servizio all' ospedale Santa Maria dellaSperanza: Alessandro Bartolini, GiancarloCimino, Francesco Di Masi e EmanuelaGrimaldi sono indagati per omicidiocolposo e lesioni personali colpose. Adassisterli gli avvocati Lucio Basco,Giovanni Falci, Carmine Sparano e Angelo Mancino. I genitori, invece, sono assistitidagli avvocati Maria Teresa Cioffi e Sandro Celentano. Il magistrato inquirente hachiesto di effettuare tutti gli esami clinici per appurare esattamente le cause deldecesso e accertare se ci sono state negligenze ed eventuali imperizie dei sanitari,che possano aver provocato la morte del bambino, affetto dalla nascita da unamalformazione all' esofago. I carabinieri diretti dal maggiore Sisto, subito dopo ladenuncia dei genitori, hanno acquisito la cartella clinica e altre attestazioni medicheanche pregresse, riguardanti lo stato di salute del piccolo. I periti nominati dalmagistrato hanno novanta giorni per comunicare i risultati agli inquirenti. Il bimbo ègiunto in ospedale due giorni prima del decesso, quindi gli investigatori stannoricostruendo le ultime ore di vita trascorse in ospedale, dove poi sono precipitate lecondizioni di salute del bambino, fino alla morte. La comunità è ancora sotto choc,addolorata per la scomparsa prematura. Ieri sera, terminata l' autopsia, il magistratoinquirente ha liberato la salma per far celebrare i funerali, previsti domani alle 10

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nella chiesa San Gregorio VII. I familiari e gli amici del piccolo si troveranno domanimattina all' Opera Bertoni, dove il bambino frequentava la scuola elementare. Poi ilcorteo funebre continuerà verso la parrocchia San Gregorio, nel rione Sant' Annadove saranno celebrati i funerali. Nei giorni scorsi in molti avevano ipotizzato che ilsindaco di Battipaglia, Cecilia Francese, il giorno dei funerali del piccolo decretasse illutto cittadino, ma tale circostanza non è confermata. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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12/05/2019 Il Mattino (ed. Salerno)

Argomento: Sanità Salerno e provincia

Pagina 37 EAV: € 5.264Lettori: 133.364

Ospedale, emergenza ko appello a Regione e Asl

VALLO DELLA LUCANIA VALLO DELLALUCANIA Carmela Santi Sanità nelCilento, per l' estate il pronto soccorsodel San Luca e la medicina di urgenzanon saranno in grado di assicurare i turnidi guardia per le 24 ore. I sindaci dellacomuntà del Parco hanno chiestoincontro urgente con i vertici dellaRegione e il Commissario straordinariodell' Asl di Salerno, Iervolino. Ci sonoserie difficoltà di personale nel presidioospedaliero del centro cilentano. Molti ireparti in sofferenza. La carenza dipersonale si registra in tutte le unitàoperative. L' avvicinarsi dei mesi caldi fatemere soprattutto per l' attività delpronto soccorso e della medicina diurgenza. Difficoltà che vanno affrontatesubito, o sarà a rischio l' assistenza inemergenza urgenza. D' estate l' utenzaal San Luca aumenta in modo vertiginosoconsiderata l' affluenza turistici nellelocalità balneari. L' organico a stentoriesce a far fronte all' attuale domanda.Se resterà tale, in pronto soccorso e medicina d' urgenza non potranno esserecoperti i turni di guardia nelle 24 ore. L' incontro chiesto in urgenza con ilgovernatore De Luca e il commissario Iervolino, dai sindaci della comunità del Parcocon il presidente Salvatore Iannuzzi, servirà a capire la disponibilità dell' Asl nellaprogrammazione della rete dell' emergenza urgenza in provincia di Salerno, e nelsud della provincia in particolare. Ma anche a chiedere più medici, infermieri e postiletto, poichè gli attuali non sono sufficienti. Dieci giorni fa i sindaci si sono riuniti aVallo in una affollata assemblea della comunità, chiedendo a gran voce la secondaAsl per il Cilento e Vallo di Diano. Gia nel gennaio scorso, i presidenti degli entimontani hanno sottoscritto un documento sottoposto all' attenzione della Regione edei vertici dell' Asl di Salerno. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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12/05/2019

Argomento: Sanità Campania

Pagina 39 EAV: € 18.627Lettori: 133.364

Lina, il fiore spezzato e l' angelo che sorride ai bimbi delSantobono

Vittorio Del Tufo

Il racconto Ho sceso, dandoti il braccio,almeno un milione di scale e ora che nonci sei è il vuoto ad ogni gradino.(Eugenio Montale) * * * Una villetta a trepiani, di stile classico. Un' immensaBouganvillea che ne copriva l' interafacciata. Grandi piante di ortensie, alberidi camelie bianche e rosse e piante difichi d' india da cui si ricavava, secondola ricetta di una suora africana, unprezioso sciroppo per la tosse e lapertosse. Il Santobono, prima delSantobono, era un giardino di delizie. Edera una residenza di antichi principi - iSantobono, appunto - che per accederviattraversavano un maestoso portone d'ingresso in legno, in via San Gennaro adAntignano. Fu in quella villa, conannessa chiesetta alla quale si arrivavapassando sotto un corridoio di ferrobattuto ricoperto di piante rampicanti -che nel 1918 venne allestito un centro diprevenzione dedicato ai bambini arischio-tubercolosi, i quali potevanotrarre giovamento dall' amenità e dalla salubrità del luogo. Attenzione alla data: inquello stesso anno - il 1918 - nel complesso di Villa Dini a Posillipo nasceva l'ospedale pediatrico Opera Pia Pausilipon. E cominciava a prendere forma unprogetto ambizioso: gli ospedali riuniti per i bambini di Napoli. Progetto nato, a suavolta, come evoluzione di una straordinaria ed innovativa esperienza assistenziale,che aveva visto la luce una quarantina d' anni grazie al gesto d' amore di una donnacoraggio: la duchessa Teresa Ravaschieri, figlia di Carlo Filangieri, già capo dellemilizie borboniche di Ferdinando II e di Francesco II, e nipote del filosofo GaetanoFilangieri. Teresa Filangieri Ravaschieri è la donna a cui è dovuto il primo ospedalechirurgico per bambini in Italia, il Lina Ravaschieri, sorto sul corpo di fabbrica di unantico edificio seicentesco, nel cuore di Chiaia. Un ospedale dedicato alla memoria diuna bambina speciale: alla quale, nell' assistenza prima e nel ricordo poi, Teresa

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consacrò la sua intera esistenza. * * * È la notte tra il 22 e il 23 aprile 1988. Alcuniladri fanno irruzione al secondo piano di via Croce Rossa 8, l' edificio confinante colgiardino del Convento delle Figlie della Carità, nei pressi dell' attuale via Crispi. Quila nobildonna napoletana Teresa Filangieri aveva inaugurato, nel 1880, il suoospedale, dedicato interamente all' infanzia. I ladri portano via, tra le altre opere,anche un busto in terracotta realizzato da Francesco Jerace e raffigurante unabambina. Quella bambina si chiamava Lina e la città deve a lei - alla sua malattia, eallo straziante dolore di sua madre - la realizzazione del primo ospedale dedicato aipiccoli degenti. Teresa Filangieri era nata a Napoli nel 1826. Filantropa, scrittrice,giornalista, protagonista dei salotti nobiliari della capitale borbonica ma anche deifermenti che attraversarono la città a più riprese, fino alla tormentata stagione dell'Unità d' Italia. Nel 1848 sposò il duca Vincenzo Ravaschieri Fieschi, continuando adedicarsi ad attività socio-assistenziali e ad opere umanitarie (famose le «cucineeconomiche» che offrivano pasti gratis ai poveri durante le economie di colera)assieme a personalità del calibro di padre Capecelatro, che poi diventerà cardinale,di Alfonso Casanova, di fra' Ludovico di Casoria. Teresa raccoglieva letteralmenteper strada numerosissimi indigenti assumendoli in casa come domestici omantenendoli economicamente. Quando, durante una visita a Roma, entrò nell'ospedale del Bambin Gesù, ne restò a tal punto affascinata da ripensare a quell'ospedale, a quella esperienza assistenziale, alcuni anni dopo, quando la sua unicafiglia, l' adorata Lina, nata nel 1848, contrasse ad appena 6 anni la malattia(«ghiandolare») che sei anni dopo l' avrebbe portata alla morte. * * * «Si teneva latesta fra i piedini raccogliendosi su se stessa come un anello... Ritornarono i doloricon la febbre e la mia Lina, mettendosi a letto, mi disse: Mamma mia, la felicità nonè per me... Di giorno non mostrava il suo dolore ma di notte la sentivo piangere.Mentre cresceva il suo amore per me, in me cresceva il dolore di vederla soffrire. Digiorno e di notte non voleva che me, eravamo unite da un amore così forte dasembrare che luna prendesse vita dall' altra... Lina, Lina mia - le dicevo - sei stata esarai sempre la vita della vita mia». (Dal libro «Io, Teresa Ravaschieri» di ValeriaJacobacci, Fiorentino editore). * * * Sono anni terribili, per Teresa. Lina affronta lamalattia con coraggio e lucida rassegnazione. Fino all' ultimo istante. «Maman -ripete spesso alla madre - la nuit je ne dors pas, mais je suis tranquille, car je penseque Dieu est au Ciel». Muore il 1 settembre 1860. Quel giorno stesso, Teresa decideche nel suo nome avrebbe fondato a Napoli un ospedale per bambini. L' occasione sipresenta diciotto anni dopo. È il 1878, un pomeriggio di febbraio. Teresa quel giornodecide di recarsi all' Arco Mirelli, a Chiaia, per trovare le Figlie della Carità nella lorocasa spirituale. «La madre, Mère Cordero, rivolse gli occhi verso un vecchio e buioedificio posto in alto, al confine orientale del giardino, e disse: È lì che dovrebbesorgere il vostro Ospedale! (Valeria Jacobacci, «Io, Teresa Ravaschieri»). Quellecadenti mura servivano come ricovero per le vedove e le orfane di militari borbonici,Teresa non aveva mai visto un luogo più malandato e sporco. Eppure, pensavalutandone la posizione e la «magnifica esposizione al sole», quell' edificio sarebbeun ospedale perfetto. Comincia a prendere informazioni, mette a frutto le sueconoscenze. Alla fine ottiene il permesso di utilizzare quell' area, e i lavorifinalmente possono avere inizio. «Lasciatemi alla mia follia», ripete agli amici e ai

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parenti. Decide di riempire di grazia, oltre che di bambini ammalati, quel luogo tetroe cadente. Contatta lo scultore Francesco Jerace, gli affida il compito di realizzarealtorilievi e stucchi raffigurante l' Angelo della Resurrezione e una Madonna cheviene giù dal cielo per dare sollievo ai piccoli infermi. L' arte, diceva Teresa, non èdiversa dalla carità. «Non vorrei una carità scabra, arcigna e fredda. La carità èamore e non può fare a meno della bellezza». * * * È il 25 giugno 1879 quando l'ospedale di Lina vede finalmente la luce. La «casa» dei bambini sofferenti di Napolidisponeva di ventiquattro piccoli letti; ogni singolo lettuccio veniva mantenutograzie alle rette pagate da benefattori. Dal quel seme germogliarono altre iniziative,come l' ospedaletto - che un tempo faceva parte della struttura - realizzato grazieall' eredità di Antonio Ranieri, il devoto amico di Giacomo Leopardi. Poi la nascita delpreventorio antitubercolare allestito nella residenza dei principi di Santobono, in viaSan Gennaro ad Antignano, primo nucleo del grande ospedale dell' infanzia che daquei nobili benefattori ha derivato il nome. È l' alba degli Ospedali Riuniti perBambini. Il «Ravaschieri» di via Croce Rossa, nato dal sogno di una madre coraggio,diventa il tassello di un mosaico assistenziale più ampio; sul fronte della chirurgia edell' ortopedia pediatrica Napoli è all' avanguardia. Oggi la piccola Lina guarda lagrande opera di sua madre dalle vecchie foto appese alle pareti del «Ravaschieri»,in via Croce Rossa, sede amministrativa dell' azienda ospedaliera Santobono-Pausilipon. È il piccolo angelo che sorride e protegge dall' alto i bambini delSantobono. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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12/05/2019

Argomento: Sanità Campania

Pagina 10 EAV: € 1.354Lettori: 29.750

Medicina solidale, specialisti a confronto

DOTTORI, FARMACISTI, PSICOLOGI,DOCENTI UNIVERSITARI, MANAGER EDOPERATORI CASERTA. Medici, farmacisti,psicologi, docenti universitari, managered operatori sanitari a confronto sulvalore dei sensi come strumenti diconoscenza, studio e cura della personasofferente, in tutte le fasi della patologia.È l' obiettivo dell' incontro "Per unamedicina solidale ed efficace", che sisvolgerà domani (ore 15) a Caserta, all'hotel Golden Tulip Plaza, promosso dalForum delle Associazione sociosanitarie,presieduto da Aldo Bova, primarioemerito di ortopedia dell' ospedale sanGennaro di Napoli, nell' ambito delconvegno nazionale della Pastorale dellaSalute della Cei, che si terrà in città dal13 al 16 maggio, sul tema: "Feriti daldolore, toccati dalla grazia - La pastoraledella salute che genera il bene". Ai lavoridel Forum, divisi in 2 sessioni, una su"Sistema sanitario nazionale: luci,ombre, prospettive, ospedale eterritorio", l' altra sui "Volti della sofferenza", saranno presentati alcuni aspetticoncreti della sofferenza e il modo giusto di affrontarli. «Molto spesso l' ammalatoviene considerato un semplice numero, una patologia, e non si creano le condizioniper offrirgli la migliore assistenza. A pagarne le conseguenze sono soprattutto i piùfragili. Siamo convinti che solo mettendo in rete tantissime esperienze eprofessionalità si possano migliorare le cose, avendo ben chiara l' idea che lapersona ammalata deve essere sempre al centro dell' organizzazione assistenziale, atutti i livelli - dichiara il presidente Bova - È necessario umanizzare il mondo dellacura della salute, anche con una migliore formazione umanistica degli operatori. L'umanizzazione gioca un ruolo fondamentale nella guarigione, com' è emerso dall'ultima ricerca realizzata dall' Age nas. Umanizzazione significa mettere al centrodelle cure il paziente e non la malattia, lavorando per la persona ammalata conamore, professionalità e con tutti i sensi. In questo modo la medicina diventarealmente solidale ed efficace, stando sempre in sintonia con il paziente e i suoi

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familiari». «È fondamentale, inoltre, una costante attività culturale, anche neiconfronti di chi amministra la sanità, affinchè si ponga l' obiettivo di attuare azioni emisure che tengano insieme umanità, qualità e sostenibilità all' interno dellaprogrammazione e gestione del Sistema Sanitario, a tutela del sofferente»,sottolinea Bova che aggiunge: «Il medico e l' operatore sanitario sono difensori dellavita e devono poter usufruire dell' obiezione di coscienza. La vita va rispettatasempre, dal suo sorgere al suo termine naturale». Previsti gli interventi di: AldoBova; Filippo Maria Boscia, presidente nazionale dei medici cattolici; Filippo Anelli,presidente Fnomceo; Andrea Piccioli, direttore Ufficio qualità, rischio clinico eprogrammazione ospedaliera del Ministero della Salute; Ciro Verdoliva, commissarioAsl Napoli 1 Centro; Mario De Biasio, direttore generale Asl Caserta; Nadia Di Paola,professore aggregato di creazione d' impresa, dipartimento di economia,management, istituzioni della Federico II; Maria Erminia Bottiglieri, presidenteOrdine Medici di Caserta e responsabile Uo Gastroenterologia ed EndoscopiaDigestiva del presidio ospedaliero "Guerriero" di Marcianise; Alessandro Federico, inrappresentanza della presidenza del corso di laurea in Medicina e Chirurgia dell'Università "Vanvitelli"; Tonino Cantelmi, presidente nazionale psichiatri cattolici;Vincenzo Saraceni, docente di medicina fisica e riabilitativa.

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12/05/2019

Argomento: Sanità Campania

Pagina 14 EAV: € 721Lettori: 29.750

Un controllo può salvarti la vita, continuano le giornatedella prevenzione

ASL NAPOLI 1 RIPRENDE LE VISITEGRATUITE. NEGLI ULTIMI APPUNTAMENTI1.200 PRESTAZIONI NAPOLI. Salvarsi lavita grazie ad una visita di controllo. Èciò che potranno raccontare alcuni diquanti tra mercoledì e giovedì hannoscelto di aderire a Le Giornate dellaPrevenzione organizzate dall' Asl NapoliCentro Distretto Sanitario di base 27diretto da Raffaele Iandolo. Lamanifestazione, così come i consuetiappuntamenti del sabato, sono partedella campagna regionale di screening"Mi voglio bene". E a dimostrare divolersi bene sono stati più di millecittadini. Donne e uomini che hannoraccolto l' invito del CommissarioStraordinario dell' Asl Napoli 1 CentroCiro Verdoliva e dei medici,sottoponendosi agli screening eintercettando così eventuali problemi sulnascere. «Grazie al sostegno dellaRegione, finalmente la prevenzione iniziaad entrare nella quotidianità dei cittadini- dice Verdoliva - a dimostrazione che, quando si propone un' offerta di qualità, siottengono ottime risposte. Quasi 1.200 persone hanno scelto di farsi visitare pressoil nostro poliambulatorio in soli 2 giorni, sono numeri che ci spingono a fare sempredi più e sempre meglio». Con il suo nuovo corso, l' Asl Napoli 1 Centro sta puntandocon decisione alla prevenzione. Tutti i sabato un nuovo appuntamento per garantireai cittadini un' attività di screening efficace e tante visite gratuite.

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12/05/2019

Argomento: Sanità nazionale

Pagina 11 EAV: € 11.721Lettori: 214.158

Crisi in Venezuela: 10 bimbi malati trasferiti a Roma

L' ospedale «Bambino Gesù» di Roma haaccolto l' appello lanciato recentementedalla Croce Rossa Internazionale e dall'ospedale di Caracas ad accogliere diecibambini venezuelani con gravi patologie.I piccoli pazienti arriveranno la prossimasettimana per ricevere cure e in alcunicasi, il trapianto di midollo. Oltre ai diecibambini sarà garantita l' accoglienzaumanitaria anche dei loroaccompagnatori. In dettaglio i bambinisono affetti da gravi patologieoncologiche e neurologiche: cinque deipiccoli necessitano di interventi dineurochirurgia, quattro sono malationcologici e per loro è urgente iltrapianto di midollo. Un bambino èinvece affetto da una grave patologiacardiaca. I bambini e i loro familiariaccompagnatori saranno ospitati nellecase famiglia dell' Ospedale e sono statisegnalati, per le loro condizionipreoccupanti, dall' ospedale nazionale diCaracas. Anche il Bambino Gesù, come alcune altre strutture sanitarie italiane, ha uncredito pregresso con le autorità del Venezuela per il trattamento di pazienti accoltiin passato ma tale situazione, si sottolinea dall' ospedale pediatrico, non impedisce l'accoglienza di nuovi piccoli pazienti a titolo umanitario. «In lista, come ci segnala laCroce Rossa Internazionale - afferma la presidente dell' Ospedale, Mariella Enoc - cisono altri 100 bambini le cui condizioni sono preoccupanti. Contiamo di accoglierlitutti, gradualmente. Ora- conclude - la priorità è accogliere questi 10 bambini pernon lasciarli morire».


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