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15 novembre 2012

Date post: 12-Mar-2016
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Agricoltura Alessandrina

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  • AgricolturAalessandrina

    Periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandriaPeriodico del mondo agricolo di coldiretti alessandriaC

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    ringraziamentoSi celebraTo

    il Grazie dei caMpi in duoMo a TorTona

    la fleSSione dei conSuMi

    cernobbioliTalia che voGliaMo

    in dieci punTi

    Salone del Gustocon la crisi 2 italiani

    su 3 tagliano gli sprechi

    TerraMadrecibi che cambiano il mondo

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  • 210 NOVEMBRE 2012_Agricoltura Alessandrina 16/11/12 13.13 Pagina 2

  • 3Roberto Paravidino Presidente

    AgricolturAalessandrinaM a G a z i n e

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    ALESSANDRIA SRL

    QUeSto perioDico aSSociato aUNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

    Limportanzadi comunicare

    per rendere sempre pi concreto

    il nostro Progetto

    Editoriale

    Editoriale

    per prima cosa vorrei rin-graziare uno per uno enon uno di meno tutti co-loro che hanno preso parte l11novembre a tortona al nostromomento di riconoscenza al si-gnore per il raccolto ricevuto ela benedizione per la nuova an-nata agraria. ne parliamo am-piamente attraverso le pagine diagricoltura alessandrina ma,ci tenevo, che il grazie arri-vasse anche dalle righe di questo editoriale. una premessa perfar arrivare a tutti voi anche unaltra, piccola, ma spero graditanovit: lidea di far partire da questo numero un viaggio attra-verso le zone che rendono unica e irripetibile la provincia ales-sandrina, la sua agricoltura e le potenzialit racchiuse nelle aziendeche contraddistinguono territori e sapori. unici e non omologati.dalla voce del presidente di zona si cercher di far arrivare ipunti di forza, ma anche quello che andrebbe magari potenziato,delle varie realt che compongono la coldiretti provinciale dialessandria. parleremo, insomma, un po di noi, di quello che col-diretti sta facendo a partire dalle sezioni. un piccolo grande cam-biamento nel modo di comunicare, a livello provinciale, che ha givisto una rivoluzione a partire dallo scorso settembre quando stata abbracciata la strategia di una maggiore visibilit sui giornalilocali. una decisione presa e ponderata perch, come ben sapetelobiettivo primario di coldiretti garantire alle imprese agricoleopportunit di sviluppo e di reddito in un quadro di piena inte-grazione dellagricoltura con gli interessi economici e sociali delpaese utilizzando strategie di concertazione con gli enti locali ele istituzioni. ecco perch siamo arrivati alla conclusione che eranecessaria uninversione di rotta anche in ambito divulgativo eabbiamo pensato che partendo proprio dai giornali, cosiddettiminori, avremmo ottenuto ci che stavano cercando: ossia, vi-sibilit sul territorio e la giusta attenzione da offrire alle aziendee alla loro crescita. tutto con un unico obiettivo: rendere pi con-creto il nostro progetto per il paese e riuscire a portaci in casala filiera, tagliando inutili e costosi passaggi.cos come siamo convinti che la vera crescita di coldiretti, e delnostro progetto, sia partito e continui a rigenerarsi dalle sezioni,questa ripianificazione informativa il risultato di unattenta va-lutazione pensata con lobiettivo di dare massima divulgazione evisibilit. un disegno che noi, uomini e donne di coldiretti, ab-biamo ben preciso in testa: unitalia fatta di persone vere che ognigiorno lavorano e si assumono le proprie responsabilit. sappiamotutti quanto sia importante una giusta e mirata comunicazione siaal nostro interno che verso la societ: insomma, come nel no-stro stile, non stiamo parlando di semplice rappresentanza ma diconcretezza. abbiamo cercato e cercheremo di fare del nostromeglio e, come sempre, saremo ben lieti di accogliere suggeri-menti e proposte.

    n 10 - 15 Novembre 2012

    in copertina

    Pi centralit

    alla nostra agricoltura

    Chiuso in redazioneil 15 novembre 2012

    P e r i o d i c o e d i t o d aimpresa Verde alessandria

    d i r e t t o r e r e s P o n s a b i l eMarco caramagna

    d i r e t t o r e a M M i n i s t r a t i V osimone Moroni

    r e s P o n s a b i l e d i r e d a z i o n eilaria lombardi

    G r a f i c a , i M P a G i n a z i o n e e f o t ochristian boero

    c o l l a b o r a t o r ialessandro albertelli, luisa bo, nicoletta bellora, daniela colombini, alessandro costanzo, fabio fracchia, alberto Pansecchi, don ivo Piccinini,Marino ravera, emanuele sconfienza.

    f o t o G r a f i earchivio coldiretti, christian boero

    redazione ed aMMinistrazionecorso crimea 69 - 15121 alessandriatel. 0131 235891 - fax. 0131 252144

    r e G i s t r a z i o n e t r i b u n a l edi alessandria n.69 del 21.1.1953

    a G e n z i a P u b b l i c i t a r i aVia Pylos, 20 - 12038 savigliano (cn)

    tel. 0172 711279 - cell. 348 7616706 e-mail: [email protected]

    s t a M P aindustrie GraficHe srl

    Via einaudi, 43 - zona d4 tel. 0131-240624 [email protected]

    confederazione nazionale coldirettifederazione Provinciale coldiretti alessandria

    u f f i c i P r o V i n c i a l icorso crimea 69 - 15121 alessandriatel. 0131 235891 - fax. 0131 [email protected]/alessandria

    u f f i c i d i z o n aacqui terMe - Via M. ferraris, 52tel. 0144 322546 - fax. 0144 55902

    alessandria - corso crimea, 69tel. 0131 261819 - fax. 0131 325524

    casale Monferrato - Via cavalli dolivola, 6tel. 0142 452840 - fax. 0142 72741

    castelnuoVo scriVia - Via solferino, 53tel. 0131 823403 - fax. 0131 823443

    cerrina - Via nazionale, 36tel. 0142 943800 - fax. 0142 946031

    noVi liGure - Via Mazzini, 50/ctel. 0143 75440 - fax. 0143 73881

    oVada - Via cairoli, 42tel. 0143 86268 - fax. 0143 833305

    tortona - Via s. Marziano, 4tel. 0131 861965 - fax. 0131 863903

    Luigi SeminoSegretario Zonadi tortona

    Per un refuso sullo scorsonumero di AgricolturaAlessandrina nella pa-gina dedicata alle nuove no-mine in Coldiretti saltata lafoto di Luigi Semino nuovoSegretario Zona di Tortona.Nello scusarci con linteressatoe con i lettori rinnoviamo i mi-gliori auguri di buon lavoro.

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    coltivatori sono persone sagge e il-luminate, consapevoli del fatto chese il seme germoglia e pu diven-

    tare grano grazie alla generosa opera delsignore che guida i loro gesti quotidiani. i col-tivatori sono coloro che attraverso la realiz-zazione del pane quotidiano rendono graziea dio e rinnovano la fiducia al signore. lagiornata del ringraziamento quindi unvero e proprio dono nellanno della Fede.con queste parole monsignor ivo piccinini,consigliere ecclesiastico della coldiretti ales-sandrina, ha iniziato la sua omelia per acco-gliere e salutare i numerosi coltivatori giuntia tortona da ogni parte della provincia nellaricorrenza di san martino non solo per ren-dere grazie al signore ma anche per sottoli-neare come sia importante non lasciarsi

    scoraggiare da un andamento climatico ano-malo che ha fatto segnare il crollo dei rac-colti Made in Italy. in un duomoparticolarmente gremito, la messa concele-brata con don carlo curone a voluto essereun momento suggestivo, di ragionamento eaggregazione: unimportante occasione di ri-flessione sui problemi che il mondo ruralesta vivendo, acuiti dal prolungarsi degli effettidi una crisi economica e finanziaria di portatamondiale. Unannata - ha proseguito Monsi-gnor Piccinini - che non sempre come la vor-remmo ma il Signore sempre puntuale, fedeleai suoi appuntamenti. LUmilt sorella del Rin-graziamento per questo ogni giorno dobbiamoimpegnarci per dare il meglio di noi stessi, comese tutto dovesse dipendere da noi ma consape-voli del fatto che tutto dipende invece da Dio.

    Investire nellagricoltura una scelta non soloeconomica, ma anche culturale, ecologica, sociale,politica di forte valenza educativa - scrivonoinfatti i vescovi italiani nel messaggio per lagiornata del ringraziamento - Confida nelSignore e fa il bene: abiterai la terra con ilquale si incoraggiano i tanti giovani chestanno riscoprendo il lavoro agricolo e tor-nano a chiedere nuove politiche per laccessodei giovani al mercato fondiario: questo persottolineare come possa essere incorag-giante il ruolo che pu svolgere lagricolturaper la ripresa del paese in termini economicied occupazionali anche per le giovani gene-razioni. Questo lanno della Fede, da co-gliere nei gesti del lavoro dei campi. Che cosasono infatti le mani dellagricoltore, aperte a se-minare con larghezza, se non mani di fede? un

    Condividiamo i doni della

    terra: lUmilt sorella

    del Ringraziamento.

    Investire nellagricoltura

    una scelta non solo

    economica ma culturale

    di forte valenza educativa.

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    Si celebrato il Grazie dei campi in duomo Confida nel Signore e fa il bene: abiterai la terrache cosa sono le mani dellagricoltore, aperte a seminare con larghezza, se non mani di fede?

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    messaggio importante per richiamare la va-lenza educativa della giornata del ringrazia-mento nellattuale societ in cuilappiattimento sul presente rischia di cancel-lare la memoria per i doni ricevuti. un mo-mento importante di riflessione e preghiera.un momento che nostro, profondamentedi coldiretti, sentito dalla nostra gente, dainostri imprenditori che ogni anno aspettanoquesta ricorrenza con rinnovato spirito di ri-conoscenza. - ha affermato il presidente dellacoldiretti di alessandria roberto paravidino- il lavoro agricolo consente alluomo di rea-lizzare un rapporto diretto e assiduo con laterra, una reciprocit nella quale si rivela esi compie un disegno finalizzato alla vita, al-lessere e al benessere dellumanit, allo svi-luppo di tutti e di ciascuno. la nostraagricoltura dovr essere in grado di dareluogo a produzioni congiunte, con nuovi mo-delli di sviluppo, capaci di rispondere adegua-tamente alle attese del paese. - ha aggiunto ildirettore della coldiretti provinciale simonemoroni - e fondamentale che anche il lavoroagricolo si caratterizzi per una rinnovata echiara consapevolezza etica, allaltezza dellesfide sempre pi complesse del tempo pre-sente. in questo tempo di crisi, un segnale

    positivo rappresentato dal ritorno allim-presa agricola dei giovani, che sentono que-sto lavoro come una vocazione, che dona lorodignit e piena valorizzazione. se si arriva,come si legge nel compendio della dottrinasociale della chiesa, a cogliere il passaggiodi dio nella fatica e nella bellezza del lavorodei campi si arriva a riscoprire la natura nellasua dimensione di creatura. suggestivo ilmomento delloffertorio e la benedizione deimezzi agricoli che, come ha ricordato mon-signor curone, servono per la fatica quoti-diana, per lavorare la terra e per donare allacomunit il bisogno al proprio sostentamento.oggi, pi che mai, necessario trovare unar-ticolazione del locale nel mondiale: fare inmodo che si possa ritrovare un luogo diidentit dove la persona riacquisti i propri di-ritti, ritrovi unit familiare e solidariet sia incampo economico, sociale che rurale. tuttihanno sottolineato la priorit delleconomiarurale per ritornare al territorio perch difronte alla grave crisi che tocca il mondoeconomico e industriale, occorre guardare alfuturo del nostro paese andando oltreschemi abituali. - continua il messaggio deivescovi italiani - importante guardare al no-stro futuro nel rispetto e nella valorizzazione

    delle tipicit dei diversi territori che la bellastoria ditalia ha posto nelle nostre mani eche costituiscono lunico paese. ci si devemuovere - hanno aggiunto paravidino e mo-roni - in un contesto di responsabilit socialedellimpresa e in un ritrovato ruolo diunagricoltura che deve tutelare lambiente epuntare a caratterizzare prodotti che sonoespressione del territorio, cio delle sue pe-culiarit naturali inserite in una tradizione ein una cultura che ne fanno qualcosa di pidi una merce, ovvero, una manifestazione disenso connessa alla cultura della vita. a partire dalla cosiddetta sovranit alimen-tare e dal primario diritto al cibo, rafforzandoil ruolo dei coltivatori, incoraggiando i mer-cati locali e regionali, denunciando le politi-che monopolistiche delle grandi industrieagro-alimentari e promuovendo il benesseredella famiglia rurale.

    Nelle due pagine alcuni scatti della Giornata Provinciale del Ringraziamento che si svolta a Tortona.A lato un momento della messa concelebrata da Monsignor Ivo Piccinini e Monsignor Carlo Curone,sopra la suggestiva benedizione dei mezzi agricoli da parte di Don Curone con le autorit: il sindaco diTortona Massimo Berruti e il presidente provinciale Coldiretti Roberto Paravidino. A destra il direttoreProvinciale Simone Moroni durante la lettura della Preghiera del Coltivatore dopo loffertorio.

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  • Coldiretti: Vale miliardi60il business dei furbetti del gusto

    ale 60 miliardi il business dei fur-betti del gusto che sfruttano lim-magine dei prodotti alimentari

    made in italy costruita nel tempo dagliagricoltori italiani per vendere nel mondotarocchi che nulla hanno a che fare con larealt produttiva nazionale. e quantoemerge da uno studio presentato dallacoldiretti al salone del gusto dove sonostate esposte alcune delle opere pi im-probabili realizzate dai pirati del gusto, dalbarbera bianco prodotto in romania algorgonzola grattugiato made in usa, dalbarolo canadese al nebbiolo svedese en-trambi in polvere, nello spazio antistantela bottega di campagna amica. la lotta

    alla contraffazione e alla pirateria rappre-sentano per le istituzioni un area di inter-vento prioritaria per recuperare risorseeconomiche utili al paese e generare oc-cupazione, ha affermato il presidentedella coldiretti sergio marini nel sottoli-neare che le esportazioni agroalimentaripotrebbero addirittura triplicare. allaperdita di opportunit economiche ed oc-cupazionali si somma - sottolineano ilpresidente e il direttore della coldirettialessandrina roberto paravidino e simonemoroni - il danno provocato allimmaginedei prodotti nostrani soprattutto nei mer-cati emergenti dove spesso il falso pidiffuso del vero e condiziona quindi nega-tivamente le aspettative dei consumatori.in testa alla classifica dei prodotti pi clo-nati ci sono i formaggi partire dal parmi-giano reggiano e dal grana padano che adesempio negli stati uniti in quasi nove casisu dieci sono sostituiti dal parmesan pro-dotto in Wisconsin o in california. maanche il provolone, il gorgonzola, il peco-rino romano, lasiago o la Fontina poi cisono i nostri salumi pi prestigiosi dalparma al san daniele che spesso clonatima anche gli extravergine di oliva e le con-serve come il pomodoro san marzano cheviene prodotto in california e venduto in

    tutti gli stati uniti. e recentemente sulmercato sono arrivati anche i wine kit checon polveri miracolose promettono inpochi giorni di ottenere a casa le etichettepi prestigiose come il barolo o il neb-biolo ma anche, lambrusco, chianti omontepulciano. a differenza di quanto ac-cade per la moda dove a copiare sono so-prattutto i paesi poveri per il cibo madein italy le imitazioni proliferano special-mente in quelli ricchi, con gli stati uniti elaustralia in testa, dove - sottolineano pa-ravidino e moroni - ci sono consumatoriche hanno disponibilit economiche pielevate e sono affascinati dal cibo del no-stro paese. bisogna combattere un in-ganno globale per i consumatori che causadanni economici e di immagine alla produ-zione italiana sul piano internazionale cer-cando un accordo sul commerciointernazionale nel Wto per la tutela delledenominazioni dai falsi, ma anche neces-sario fare chiarezza a livello nazionale edeuropeo dove - conclude la coldiretti -occorre estendere a tutti i prodotti l'ob-bligo di indicare in etichetta l'origine deiprodotti alimentari come previsto dallalegge approvata all'unanimit dal parla-mento italiano all'inizio della legislatura erimasta fino ad ora inapplicata.

    Dal Barbera bianco al Barolo in polvere fino al gorgonzola grattugiato: in aumento chi sfrutta limmagine vincente del prodotto italiano

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  • ue italiani su 3 (65%) hanno ri-dotto o annullato lo spreco dicibo per effetto della crisi. Se-

    condo i dati della ricerca Coldiretti-Swg tracoloro che hanno ridotto lo spreco il 67% loha fatto - Coldiretti - facendo la spesa inmodo pi oculato, il 59% utilizzando quelloche avanza per il pasto successivo, il 40% ri-ducendo le dosi acquistate e il 38% guar-dando con pi attenzione alla data discadenza. Si tratta forse dellunico elementopositivo della crisi in un Paese come lItalia

    dove a causa degli sprechi dal campo alla ta-vola viene perso cibo per oltre dieci milionidi tonnellate, ha sostenuto masini nel ri-cordare che in italia gli sprechi alimentariequivalgono a un valore annuale di ben 11miliardi di euro. sulle tavole degli italianitornano dunque i piatti del giorno dopocome polpette, frittate, pizze farcite, rata-touille e macedonia. ricette che non sonosolo una ottima soluzione per non get-tare nella spazzatura gli avanzi, ma aiutanoanche a non far sparire tradizioni culinariedel passato secondo una usanza moltodiffusa che ha dato origine a piatti diven-tati simbolo della cultura enogastrono-mica del territorio.

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    SaloneGusto

    con la crisi 2 italianisu 3 tagliano gli sprechi

    Il 59% delle famiglie ha ripreso

    a preparare i piatti del giorno dopo

    SpeSa in modopi ocuLato

    utiLizzandoqueLLoche avanza

    riducendoLe doSi acquiState

    piu attenzioneaLLa datadi Scadenza

    Fonte: indagine Coldiretti-Swg risposte multiple

    Cosa hai fattoper ridurrelo spreco?

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    il Presidente Nazionale sergio Marini in visita alla bottega di Campagna Amica

    allestita al Lingotto: sono stati molti coloro che hanno acquistato aKm0 direttamente dal produttore al consumatore.

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  • banca addio. il 50% giovani sogna agriturismouna vera rivoluzione culTurale

    ggi la maggioranza dei giovani italiani,a differenza delle generazioni che lihanno preceduti, non sogna pi un la-

    voro nellufficio di una banca, magari in unagrande metropoli, ma vorrebbe invece gestireun agriturismo in piena campagna. quantoemerge da una analisi coldiretti/swg divulgatain occasione del salone del gusto e terramadre che evidenzia laffermarsi tra i pi gio-vani di una nuova cultura del cibo, dellam-biente e in generale della qualit della vita.la met dei giovani tra i 18 ed i 34 anni pre-ferirebbe infatti gestire un agriturismo piut-tosto che fare limpiegato in banca (23%) oanche lavorare in una multinazionale (19%).si registra dunque - affermano il presidentee il direttore della coldiretti alessandrina ro-berto paravidino e simone moroni - di unprofondo cambiamento rispetto al passatoquando la vita in campagna era considerataspesso sinonimo di arretratezza e ritardo cul-turale nei confronti di quella in citt. il contatto con la natura ed i suoi prodotti diventato premiante rispetto allimpegno neglistrumenti finanziari di un istituto di credito onei prodotti fortemente pubblicizzati di unagrande multinazionale. Venute meno le garan-zie del posto fisso che caratterizzavano que-ste occupazioni sono emerse tutte le criticitdi lavori che in molti considerano ripetitivi e

    poco gratificanti rispetto al lavoro in campa-gna. si tratta di una vera rivoluzione culturaleche non riguarda in realt solo i giovani poi-ch in generale tra tutti gli italiani ben il 28%- continuano paravidino e moroni - scambie-rebbe - il proprio lavoro con quello dellagri-coltore. i motivi di tale scelta sono indicati nelfatto che per il 50% cos si fa una vita pi sana,per il 18% ci si sente piu liberi e autonomi eper il 17% per il piacere di vivere in campagna,mentre solo il 7% ritiene che si guadagni dipi. sembra essersi rovesciata la scala dei va-lori rispetto al passato quando il denaro sem-brava guidare le scelte della stragrandemaggioranza ed emergono invece sensibilitnuove che trovano risposte anche nellagri-coltura. una inversione di tendenza che si ri-scontra anche a livello scolastico con gliistituti agrari che hanno aumentato dell11%il proprio peso percentuale sul totale diiscritti, mentre sono scesi quelli dei licei, se-condo i dati 2012 del miur. il risultato il fattoche per la prima volta da almeno dieci anni initalia aumentano i giovani agricoltori con unincremento del 4,2% nel numero di impreseindividuali iscritte alle camere di commercionel secondo trimestre del 2012. oggi nel no-stro paese sono attive ben 62mila impresecondotte da giovani con meno di 30 anni che,secondo lindagine coldiretti/swg, nel 36,5%

    dei casi hanno una scolarit alta (specializzato,laureato, laureando), nel 56% media (scuole su-periori) e nel 6,5% bassa (scuole medie).

    oUninversione di tendenza che si registra anche a livello scolastico con gli iscritti agli Istituti Agrari

    Nella foto: il Delegato Nazionale Giovani Impresa Vittorio Sangiorgio durante il suo intervento.

    Nella foto: la veduta di uno dei padiglioni che hanno caratterizzato il Salone del Gusto. Tra le numerose conferenze organizzate particolarmente interessante stata quella che ha visto protagonista Vittorio Sangiorgio, dalla quale emerso che sono molti i giovani che si impegnano in agricoltura.

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    uestanno, per la prima volta, salonedel gusto e terra madre sono statiuna cosa sola: un unico grandeevento, importante palco per pro-

    duttori e artigiani dellagroalimentare di qua-lit provenienti da tutto il mondo. terramadre, oggi alla sua quinta edizione, ha rac-contato storie che hanno il sapore di paesilontani e affascinanti. un caleidoscopio di sen-sazioni al quale coldiretti appartiene e ne parte integrante: sapori e gusti da salvare perevitare alla globalizzazione di invadere il mer-cato e compromettere ancora di pi la soprav-vivenza delle nostre aziende. un impegnocostante e prezioso al quale coldiretti parte-cipa, offrendo un contributo prezioso, che dsempre si contraddistingue per determina-zione ed entusiasmo. oltre 1000 espositori da100 paesi hanno animato i tre padiglioni dellingotto Fiere e loval. un ricco programmadel salone del gusto e terra madre 2012 percreare una felice unione tra espositori, presdislow Food e comunit del cibo. ma non solo:laboratori del gusto e incontri con lautoreper approfondire e assaggiare in compagnia diproduttori, chef, vigneron, birrai ed esperti;teatri del gusto per osservare da vicino lemani dei cuochi allopera nel creare i piattisimbolo dei loro ristoranti e coglierne i se-greti; percorsi educativi per bambini e adulti;conferenze per aprire il dibattito su come stilialimentari responsabili possano migliorare lanostra salute e quella del pianeta; unenotecache valorizza territori di confine, aree mon-tane e terroir estremi con 1200 etichette dellemigliori cantine italiane; appuntamenti a ta-vola, per fare il giro del mondo restando inpiemonte. per ledizione 2012 tornata al sa-lone lormai consolidata alleanza tra i cuochiitaliani e i presdi slow Food con due appun-tamenti per tutti i gusti. nella tradizionaleosteria dellalleanza, si sono alternati alcunichef dei 300 ristoranti e osterie che sosten-gono il progetto e si sono impegnati a inserirenel loro men almeno tre prodotti dei presdidella propria regione. al salone i cuochi hanno

    presentato le loro specialit preparate con iprodotti tutelati da slow Food, scegliendo nelgrande mercato italiano e internazionale.inoltre, ha esordito questanno nel collega-mento tra il padiglione 3 e loval, un nuovoprogetto legato allalleanza: la piazza dellapizza, in cui venti pizzaioli da tuttitalia si sonocimentati sul tema tradizione e innovazione,sfornando la migliore pizza napoletana prepa-rata con prodotti dei presdi e ingredienti diprimissima qualit. immancabili, come sempre,le cucine di strada, dal cacciucco livornese allebombette pugliesi, passando per il ristorantecurdo e limmancabile piadina romagnola, elenoteca, che, con oltre 1200 etichette dellecantine italiane, garantisce un giro ditalia bic-chiere alla mano. unarea sui generis allestitaper la prima volta al salone il circo dei sa-pori del monferrato, organizzato dai consorzidi produttori del monferrato in collaborazionecon il festival mirabilia: un vero e proprio ten-done da circo posizionato tra lingotto e ovale animato da mattina a sera con un mix di

    spettacoli, cultura, momenti di riflessione e unprestigioso parterre di maestri di cucina chesi sono misurati con prodotti di pregio delleprovince di alessandria e asti. alloval, sonostati rappresentati i cinque continenti, fiancoa fianco allinsegna della solidariet tra norde sud del mondo. centro nevralgico il grandeorto africano di 400mq, dove stato possibilescoprire le variet di ortaggi a foglia, le erbemedicinali e le piante utili per combattere gliinsetti nocivi. osservare i sistemi per fertiliz-zare senza sostanze chimiche e le recinzionifatte con quel che si trova attorno allorto,senza reti n cemento. accanto, stata allestitaunesposizione di antichi arnesi da lavoro,molti dei quali a noi ormai sconosciuti, in cui stato possibile ritrovare la memoria dei no-stri nonni. dalle piante africane ai profumidella cucina: molti i cuochi che si sono alter-nati ai fornelli nella cucina di terra madre, incui stato possibile degustare specialit asia-tiche, mediorientali, africane e oceaniche. ap-puntamento al 2014!

    direTTa linea verde

    Q

    Foto di gruppo, con al centro il Presidente Marini e il Direttore Regionale Coldiretti Piemonte BrunoRivarossa, per coloro che hanno prestato supporto ai delegati di Terra Madre giunti da ogni parte delmondo. E intanto, si inizia gi a pensare alla nuova edizione del 2014!

    coldiretti a Terra MadreCibi che cambiano il mondo a tempo slow

    Particolarmente suggestivo il giardino di terra Madre dove si svolta la diretta della puntata di Linea Verde che ha visto tra i protagonisti sergio Marini

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    a crisi taglia i consumi e cambia ilmenu degli italiani che a tavola por-tano pi pasta (+3,6%) e meno bistec-

    che (-5,5%), con una flessione media deiconsumi alimentari in quantit stimata vicinaal 3%. e quanto dallo studio la crisi taglia laspesa degli italiani realizzato da coldirettisulla base dei dati relativi ai primi nove mesidel 2012 elaborati da coop italia e presentatonel corso del Forum internazionale dellagri-coltura e dellalimentazione, organizzato dallacoldiretti a Villa deste di cernobbio. ad es-sere ridotti in quantit - sottolinea la coldiretti- sono anche gli acquisti di pesce (-1%) e or-tofrutta (-0,9%), mentre salgono quelli di pane(+1,3%). ma con la crisi torna anche il fai date casalingo con laumento record degli ac-quisti in quantit di farina (+8,3%), uova(+5,3%) e grassi come il burro (+2,8%). pre-parare in casa il pane, la pasta, le conserve, loyogurt o le confetture, oltre ad essere diver-tente e salutare, aiuta a risparmiare garanten-

    dosi la qualit degli ingredienti utilizzati, ha af-fermato il presidente della coldiretti sergiomarini nel sottolineare che ricostruire il rap-porto che lega il cibo che portiamo ogni

    giorno a tavola con il lavoro necessario perprepararlo un passo importante per unpaese come litalia che ha bisogno di riscoprirela propria identit per tornare a crescere.

    lanalisi dopo il forum dellagroalimentare che si tenuto a cernobbio

    la crisi taglia la spesa degli italiani una flessione dei consumi

    lLItalia che vogliamo in 10 puntila risposta alla crisi secondo Sergio marini

    una proposta in dieci punti quella conte-nuta nel documento lltalia che vogliamopresentato dal presidente della coldiretti ser-gio marini al Forum internazionale dellagricol-tura e dellalimentazione di cernobbio, dovesi sono dati appuntamento opinion leader, se-gretari di partito, membri dellesecutivo, com-preso il presidente del consiglio mario monti.dallesigenza di un governo globale di beni co-muni come il cibo contro gli effetti di una glo-balizzazione senza regole fino alletica che devetraguardare insieme alla politica anche le forzesocial e tutti i cittadini.

    1. un governo gLobaLedei beni comuni e necessario che i decisori politici ne ten-gano conto mettendo ai vertici della loroagenda la strategicit del cibo e promuovendopolitiche che a livello globale definiscano unaregia di regole per i beni comuni come il cibo,lacqua e il suolo.

    2. pi europae necessario lavorare alacremente alla co-struzione degli stati uniti di europa, dotandolunione di forti istituzioni politiche elette de-

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    agrico

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    mocraticamente, capaci di orientare sia il cam-mino di integrazione iniziato, che di ricondurrele spinte disgreganti in atto. dal punto di vistadel sistema agroalimentare italiano dobbiamoessere in grado di portare pienamente litaliain europa, facendo s che la nuova politicaagricola comunitaria riconosca il valore stra-tegico del modello italiano e le sue straordi-narie peculiarit, consentendo che esso diventipatrimonio della comunit contaminando vir-tuosamente il pensiero comunitario.

    3. LitaLia, una, SuSSidiariae SoLidaLedi fronte alla ripresa - dopo quasi un se-colo - di forti squilibri nella distribuzionedella ricchezza prodotta e nel contesto di unnecessario contrappunto federale il valoredella sussidiariet diventa strumento cardineper gestire la semplificazione burocratica e iprincipi di solidariet sono indispensabili persuperare le diseguaglianze. al tempo stessoquando pensiamo a una italia facciamo ri-ferimento alla pletora di livelli amministrativiche ostacolano il dispiegarsi del potenzialedellimprenditoria nazionale.

    4. i noStri punti di forzagli assets su cui il nostro paese pu e devepuntare, sono di natura materiale e immate-riale: patrimonio storico ed artistico, paesag-gio, biodiversit, ricchissima articolazioneterritoriale, originalit e creativit, gusto epassione, intuito e buonsenso. accanto aquesti fattori, siamo stati capaci di svilupparenel tempo un capitale sociale che rimanefortissimo; resta viva una forte capacit direlazionarci e di fare comunit, di innovaremantenendo in vita saperi antichi. risorseche appartengono al dna del paese e che ga-rantiscono quel valore aggiunto inimitabile enon delocalizzabile al saper fare italiano. lanostra agricoltura ha fondato su tali risorseil suo successo. se essa mette in luce ele-menti di competitivit, distintivit, innova-zione ed eccellenza, perch ha saputoinnovarsi ancorandosi al paradigma antico enon omologabile del paese.

    5. iL noStro modeLLo di SviLuppolitalia che fa litalia: litalia e il suo futuro sono le-gati invece alla capacit di tornare a fare litalia, im-boccando intelligentemente la strada di un nuovo

    modello di sviluppo che trae nutrimento dai puntidi forza a cui abbiamo gi fatto riferimento. e nellanostra capacit di trasferire nei nostri prodotti enei nostri servizi il valore materiale e immaterialedella distintivit italiana e nel rafforzare il nostrosaper fare rete che troveremo la forza e lauto-revolezza per riconquistare la giusta capacitcompetitiva, anche nella dimensione globale.

    6. Le poLitiche neceSSarieper accompagnare la crescita, abbiamo bi-sogno di buona politica e ci significa inprimo luogo il ritorno a funzioni di media-zione intelligente fra ceti e interessi distintie contrastanti ai fini di perseguire un piampio interesse di carattere generale, ciche si definisce bene comune. alla politica,fortemente deficitaria, chiediamo unopera-zione coraggiosa di verit, giustizia e legalit,aspetti la cui declinazione diventata in que-sti anni via via pi opaca. e per la nostraagricoltura chiediamo un impegno speculare,a servizio di ci che stiamo perseguendocon il nostro agire quotidiano:- la verit, per garantire trasparenza ai cit-tadini consumatori e metterli in condizione

    AaAl forum di Cernobbio sono stati molti gli interventie i contributi portati da rappresentanti delle istitu-zioni e non solo. Il discorso pi atteso quello delpremier Mario Monti a cui il Presidente Marini harisposto con LItalia che vogliamo in dieci punti

    la crisi taglia la spesa degli italiani una flessione dei consumi

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    di conoscere ci che va sulle loro tavole(lotta allitalian sounding, norme per linforma-zione ai consumatori, applicazione di quelleleggi approvate dal Parlamento ma finite in unbinario morto);- la giustizia, per contrastare le posizionidi rendita e ridistribuire il valore aggiunto avantaggio di chi lo produce (sostegno ai no-stri progetti di Campagna Amica e della FilieraAgricola Tutta Italiana tesi ad accorciare e co-struire nuove relazioni di filiera);- la legalit, per impedire i fenomeni cheminacciano il valore del marchio italia(continuit di impegno nella lotta alla contraf-fazione e sofisticazione, condivisione della nostradenuncia sulle Agromafie in stretta collabora-zione con magistratura e forze dellordine).

    7. La moLLa per tornarea creScerelitalia un paese in cui le scelte econo-miche, politiche e sociali sono fortementecondizionate da dimensioni emozionali. ele-menti come la fiducia tendono a ripercuo-tersi in maniera pi che proporzionale suicomportamenti degli individui e delle fami-glie. in stagioni congiunturali particolar-mente difficili, la fiducia diventa una sorta

    di molla che se nutrita dal giusto orgoglionazionale e messa in tensione va a costituireun fattore rigenerativo, se trascurata si tra-duce in un ulteriore chiave depressiva.

    8. far creScere iL piLcon iL beneSSeree tempo di ripensare lo sviluppo in unalogica di benessere secondo principi disostenibilit, etica del lavoro e coesionesociale. il pil in tal caso strumento enon fine ultimo di una crescita sosteni-bile. dentro al consumo di cibo c la cul-tura dei territori, la tipicit e la creativitdi tutta la gente che lha generato. dentro al cibo c la sicurezza alimentareche noi abbiamo garantito. c la qualite la diversificazione assicurata dalla lottacontinua che facciamo per difendere labiodiversit. si tratta di tutta una serie dicomponenti immateriali che quando cifanno stare a tavola ci fanno stare beneal di l del pil.9. iL vaLore deLLa comunitla crisi ci ha fatto riflettere sulla necessitdi investire su alcuni valori, che sono ancheessi durevoli, continuativi, che non cono-scono erosione: la socialit, lamicizia, la fa-

    miglia, lo stare bene assieme, la spiritualitnelle sue varie espressioni culturali e reli-giose, la solidariet. nella prossimit, che elemento fondante della comunit, c les-senza, il concetto base del modello di svi-luppo verso cui dobbiamo tendere; c lachiave, per potersi integrare nel mare dellaglobalizzazione senza smarrirsi, conser-vando la solidit e la coerenza dei nostrimodelli identitari e valoriali. del resto lagri-coltura multifunzionale e la stessa produ-zione agroalimentare sono nello stessotempo generatrici e rappresentazione diquesto modello, e la stessa impresa multi-funzionale, continua a rimanere al centro diquesto fare comunit.

    10. etica prima di tuttouna molteplicit di episodi in questi annie mesi ha messo pesantemente a nudo ledebolezze del ceto politico nazionale e lo-cale. ci da un lato ha generato una diffusaindignazione allinterno dellopinione pub-blica, dallaltro ha dato vita a forme, movi-menti e pulsioni di sapore antipolitico.tutto ci - e si tratta di un problema nontrascurabile - rischia di produrre un mec-canismo di rimozione individuale: se lacolpa degli altri, le persone nel loroquotidiano agire finiscono per sciogliersida quelle responsabilit che pure hanno edovrebbero esercitare nella sfera pubblicae in quella privata. se tuttavia in questi annic stato un venir meno dei valori di tra-sparenza, di verit, di assunzione di respon-sabilit ci, in taluni casi, ha investito anchele forze di rappresentanza. a volte, infatti, accaduto che esse ab-biano espresso scarsa progettualit, bassapropensione a rischiare, incapacit di es-sere punto di riferimento esemplare per iloro associati, che siano rimaste prigio-niere di logiche legate a rendite corpora-tive. ma soprattutto ci parso che essenon abbiano saputo fuoriuscire dalla logicaschiacciante del presente e a configurarequella proiezione in chiave futura di cui ilpaese ha bisogno. che ci sia il riflesso diuna pi generale miopia e assenza di lungi-miranza della classe politica, non motivodi consolazione.

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    dal foruM di cernobbio un daTo incoraGGianTe:in aGricolTura booM di aSSunzioni

    innoVazione e competitiVit,Su QueSto puntano i GioVaniimprenditori di coldiretti

    con la crisi boom di assun-zioni in agricoltura che ilsettore che fa registrare ilpi elevato aumento nel numero dilavoratori dipendenti con un incre-mento record del 10,1%, in nettacontrotendenza con landamentogenerale. e quanto emerge da unaanalisi della coldiretti relativa al se-condo trimestre del 2012 divulgatanel corso del Forum internazionaledellagricoltura e dellalimenta-zione, organizzato dalla coldirettia Villa deste di cernobbio. in agri-coltura il lavoro c sia per chivuole seriamente intraprenderecon iniziative innovative, come di-mostra laumento del 4,2% nel nu-mero di imprese individualicondotte da under 30 nel secondotrimestre dellanno, sia anche perchi chiede possibilit di occupa-zione, ha affermato il presidentedella coldiretti sergio marini nelsottolineare che non si tratta diun fatto marginale, ma di una op-portunit, per molti disoccupati,immigrati, donne e giovani, che ingrado di garantire valore econo-mico, ambientale e di sicurezza ali-mentare allintera societ.lagricoltura peraltro lunico set-tore in controtendenza nel 2012che fa segnare un aumento del pil(1,1%) sul piano tendenziale, men-tre calano lindustria (-5,8%), le co-struzioni (-6,5%) e i servizi (-1,1%),secondo le elaborazioni coldirettisu dati istat relativi al secondo tri-mestre dellanno. anche le aper-ture di nuove aziende agricole -

    continua la coldiretti - hanno su-perato leggermente le chiusurecon la presenza nel secondo trime-stre di ben 824.516 aziende agri-cole registrate negli elenchi dellecamere di commercio. a pesarenegativamente sulla redditivitdellagricoltura italiana sono i bassiprezzi pagati alle imprese agricoleper effetto dello strapotere con-trattuale degli altri soggetti della fi-liera, ma anche per la concorrenzasleale dovuta alla mancanza di tra-sparenza nellinformazione ai con-sumatori che permette dispacciare come Made in Italy pro-dotti importati. un deficit di giusti-zia nella filiera e di verit neiconfronti dei consumatori resopossibile dalla mancanza della poli-tica, ha affermato il presidentedella coldiretti sergio marini. ilmodello agricolo italiano vin-cente nel mondo dove ha conqui-stato primati nella qualit, tipicit enella salubrit delle produzioni, maanche nel valore aggiunto per et-taro di terreno ovvero la ricchezzanetta prodotta per unit di super-ficie dallagricoltura italiana, che praticamente il doppio di quella digermania, Francia e spagna e il tri-plo di quella inglese. Leadership peri prodotti tipici, record di longevitgrazie alla dieta mediterranea, topdi presenze per il turismo enoga-stronomico, i sistemi di controllopi efficaci del mondo per garan-tire la salubrit dei prodotti, sonoalcuni dei primati del Made in Italyagroalimentare.

    nellunione europea del ri-gore nei conti si permetteche almeno venti milioni di bot-tiglie di pseudo vino siano otte-nuto da polveri miracolosecontenute in wine-kit che pro-mettono in pochi giorni di otte-nere le etichette piu prestigiose. stato il presidente della coldi-retti sergio marini a denunciarequello che un vero scandalo nelcorso del Forum di cernobbiodove stata inaugurata la piuampia esposizione di falsi pro-dotti alimentari Made in Italy.dopo la diffusione in nordame-rica, dove si sta registrando unvero boom con la moltiplica-zione delle ditte produttrici edelle etichette falsificate, i winekit sono arrivati anche in europadove, non solo si possono acqui-stare via internet o in molti ne-gozi, ma stato addirittura

    aperto uno stabilimento di lavo-razione. il vino si fa con luvaprodotta in vigna e trasformatanella cantina e va eventualmenteinvecchiato secondo precise re-gole e non si ottiene certo conle bustine in polvere dalle quali sirealizzano miscugli che nonhanno neanche il diritto di chia-marsi con il nome del nettare dibacco. abbiamo per questo chie-sto alle autorit nazionali di in-tervenire immediatamente ancheattraverso lunione europea perfermare uno scempio intollera-bile che mette a rischio con lin-ganno limmagine e la credibilitdei nostri vini pi prestigiosi con-quistata nel tempo grazie aglisforzi fatti per la valorizzazionedi un prodotto che esprime qua-lit, tradizione, cultura e territo-rio, afferma il presidente dellacoldiretti.

    ue: 20 mln di finti vini in polveree ALLArMe DA CHiANti A bAroLo MAriNi: wiNe Kit

    ProDotti e Distribuiti ANCHe DA fAbbriCA iN sVeziA

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    Aaagrico

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    agricoltori non ci si inventail presidente di Zona di acqui terme

    Intervista a:

    Sono fondamentali tradizione e conoscenza del territorio

    Bruno Roffredo

    Viaggio intorno alle zone coldiretti

    Enologo, cinquantanni, titolare

    di unazienda vitivinicola

    di 25 ettari ad Alice Bel Colle.

    Tra le sue cariche anche

    la presidenza del Comitato

    per la difesa fitosanitaria

    integrata, consigliere Condifesa

    e vicepresidente della cantina

    di Alice Bel Colle.

    n via vai continuo e costante quelloche si registra negli uffici zona di acquiterme: molti aspettano il loro turno

    per chiedere informazioni in merito a scadenzee pagamenti, altri vogliono sapere qualcosa inpi su quanto coldiretti sta facendo per offrirenuove opportunit di crescita alle aziende. re-spirare il sentiment degli imprenditori che fre-quentano gli uffici zonali determinante perpoter essere sempre pi allaltezza di una col-diretti vera forza sociale ed economica, in gradodi far crescere il proprio progetto della filieratutta italiana e salvaguardare il territorio. lac-quese una terra ricca e generosa, lo sono so-prattutto i suoi vigneti, senza dimenticareseminativi e foraggere. posto donore lo occu-pano due docg come il moscato e il brachetto,ma la citazione dobbligo anche per i rossicome il dolcetto dacqui, barbera monferratoe barbera dasti che assieme ai bianchi cortesedellalto monferrato e piemonte chardonnaycompletano la gamma enologica acquese. persaperne di pi e soprattutto per cercare di ca-pire come le aziende del territorio acquese rie-scano a gestire e trovare soluzioni perfronteggiare un momento economicamentenon facile, abbiamo incontrato il presidente dizona, bruno roffredo. entrato in giunta conlelezione di roberto paravidino lo scorsoaprile, bruno roffredo, figlio di giuseppe gipresidente del patronato epaca di alessandriaper diversi mandati, ha sempre seguito in primapersona le vicende di coldiretti. bruno rof-fredo, 50 anni, enologo, unazienda vitivinicola di25 ettari ad alice bel colle, territorio partico-larmente vocato per moscato, brachetto, dol-cetto e barbera, dopo unesperienza maturatanel settore della lavorazione industriale dellemacchine agricole ha preferito il ritorno allaterra. lo abbiamo incontrato proprio in viamaggiorino Ferraris, sede della coldiretti diacqui, e gli abbiamo chiesto quali sono le primeimpressioni e sensazioni da dirigente della fe-derazione provinciale.

    ritorno alla terra, dunque: unascelta difficile?no assolutamente, direi piuttosto una logicaconseguenza. nasco enologo e mi ha sempreaffascinato il contatto diretto con la natura eil territorio. limmagine dellagricolture cu-stode del creato quella che credo riesca me-glio a spiegare la mia filosofia di vita.

    acqui terme una zona dallagricol-tura multisfaccettata, dove nonmancano idee e coraggio per affron-tare le sfide del quotidiano...acqui terme direi che molto di pi il luogoideale dove possibile trovare quasi tutte le col-ture e dove la buona tavola si sposa perfetta-mente con un territorio che riesce a regalarepanorami mozzafiato in ogni stagione dellanno.

    quindi nessun problema?al contrario! problemi sin che se ne vuole, apartire dalla fauna selvatica che sta letteral-mente cancellando le aziende, alla flavescenzadorata per arrivare ad una burocrazia che ciimpedisce di lavorare in serenit!

    andiamo per ordine, partiamo dallafauna selvatica...cinghiali, e soprattutto caprioli, sono veramentei nuovi barbari, grazie a loro lagricoltura stascomparendo. non possono sentire i discorsiportati avanti dagli animalisti: non ha senso ve-dere campi razziati e distrutti in poche ore. lagestione deve essere affidata agli agricoltori chesanno come gestire il territorio. prendiamo adesempio le alluvioni, conseguenze di un uso ef-ferato del suolo del nostro paese.

    flavescenza e burocrazia?Questanno si registrata una recrudescenzadella malattia a causa di un numero crescentedi terreni lasciati incolti o di trattamenti noneffettuati correttamente. i comuni dovrebberosorvegliare di pi e assicurarsi che nessunofaccia il furbo. per la quanto riguarda la bu-rocrazia credo sia un problema di tutta italia

    ma sta diventando davvero difficile riuscire astar dietro a tutto!

    il nostro progetto per il paese natoper offrire futuro e risposte concretealle aziende italiane. come statoaccolto nella realt acquese dalla no-stra base e dai consumatori?un grande progetto, voluto da un grande pre-sidente come sergio marini. ha portato fi-ducia nel futuro dellagricoltura, in tutti isettori, senza il timore delle conseguenze det-tate dalla crisi.

    molti mercati e punti campagnaamica ma acqui terme la primazona ad avere aperto una bottega.Sarete orgogliosi? molto orgogliosi! tutto questo solo dieci annifa sarebbe stata pura utopia. lintuizione avutada coldiretti, dal patto con il consumatore inavanti, ha cambiato il ruolo dellagricoltura.

    mi sembra di capire che la crisi nonla spaventa?no, perch la crisi porta la gente ad avvicinarsi ea valorizzare lagricoltura. ne sono testimonianzatanti giovani, diplomati e laureati, che hannoscelto di diventare imprenditori agricoli pun-tando sullinnovazione. ogni giorno potremmoraccontarvi storie di giovani che si presentanoin ufficio zona pieni di entusiasmo. agricoltoriper, sono convinto, non ci si inventa: sono fon-damentali tradizione e conoscenza.

    detto questo, la domanda dob-bligo: il futuro cosa ci riserver?e necessario dare sempre pi importanza alterritorio, partendo dalle sezioni, il valore delservizio offerto fondamentale. ecco perch reputo importantissimo comuni-care nel modo giusto e appropriato sia versolinterno che lesterno. ma il lavoro che si stafacendo ottimo, questa la nuova coldiretti:sempre pi vicina alle imprese e alle proble-matiche del singolo.

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  • la la

    vora

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    e au

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    ale

    scheda vite n.24

    a cura di alberto pansecchi

    difformit tra le viti et del vigneto prevenire il declino Valutare bene pro e contro

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    schedaAatecn

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    intervento invasivo

    Terminata la vendemmia, per il viticoltore ha inizio un periodo di relativacalma, nel corso del quale, generalmente, effettua lavori preparatori alla suc-cessiva annata, anticipandone cos i momenti ordinari stagionali.

    Una delle operazioni pi consuete di questo periodo autunnale, non essendosiancora completata la caduta delle foglie ed essendo quindi sconsigliabile par-tire con le potature, la lavorazione del terreno.

    La lavorazione del suolo unoperazione colturale delicata: la sua opportunitdovrebbe essere valutata con attenzione poich, spesso, le conseguenze negativeche ne possono derivare, superano di gran lunga i vantaggi attesi e conseguibili.

    Sovente le lavorazioni autunnali avvengono solo perch, in questo periodo, ilviticoltore ha maggiore disponibilit di tempo.

    diversi sono gli attrezzi che vengonoadoperati per svolgere questa lavorazioneautunnale: si va dallutilizzo di aratri di di-mensioni contenute adatti ad operare trai fillari, allimpiego di estirpatori e ripperche non rivoltano il terreno o, pi rara-mente, alluso di vangatrici meccaniche.

    caratteristica costante della lavorazionesvolta in questo periodo, la profonditraggiunta: tra le maggiori di quelle com-piute nel corso dellannata.

    con la lavorazione si modifica lassetto del suolo e si interviene in maniera forte sulle piante esul rapporto che esse, con il proprio apparato radicale, avevano instaurato con il terreno. si va in-fatti a rompere quellequilibrio a cui le viti si erano adattate, con il perpetuarsi di un determinatotipo di gestione, negli anni precedenti.

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  • a cura di alberto pansecchi

    a cura del servizio di consulenza tecnico-agronomica -coldiretti alessandria

    risultati sfavorevoligli effetti sfavorevoli determinati dalla lavorazione autunnale delsuolo sono, normalmente, pi semplici da individuare rispetto aquelli positivi. la lavorazione stimola la vigoria di tutte le piante pre-senti, infestanti comprese che, anzi, sono quelle che ne traggono imaggiori benefici. Viene quindi profondamente alterata la composi-zione del cotico erboso e le erbe di taglia pi bassa, vengono sosti-tute da quelle pi vigorose ed alte (farinaccio, amaranto, cardone, etc.).

    le erbe che si insedieranno saranno peculiari per ogni tipo diterreno ma, tutte, avranno la caratteristica di essere pi alte evigorose di quelle presenti prima della lavorazione.

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    scheda

    Aa

    tecnica

    rispettare la struttura del terrenonon tutti i periodi sono ottimali per procederead una lavorazione del terreno; questo ancor piimportante quando, ad essere interessati, sonostrati consistenti di suolo.

    requisito essenziale, che il terreno sia in tem-pera e cio nelle condizioni fisiche ideali. Questacircostanza non sempre possibile in quantobasta una pioggia che, i possibili risultati positivi diuna lavorazione, vengano alterati e si trasforminoin futuri limiti.

    nei terreni argillosi le conse-guenze di lavorazioni effettuateal momento sbagliato, possonopermanere per diverso tempoe possono quindi diventare pigravi rispetto a ci che avver-rebbe in suoli pi sciolti.

    occorre pertanto decidereleventuale lavorazione te-nendo conto non solo di ciche si era in precedenza pro-grammato ma delle condizioniattuali del terreno.

    effetti sulle viti ed effetto sul vignetoun primo effetto che la lavorazione induce sul comportamento delle viti uncerto anticipo di germogliamento nella primavera successiva. di per s, questaprecocit non negativa anche se pu, in determinate annate caratterizzateda ritorni di freddo, predisporre i germogli ai danni provocati dalle eventualigelate tardive.

    altro aspetto sfavorevole sievidenzia quando si ragionasul vigneto come su di un in-sieme molto fitto di piante: in giovane et, indurre un maggiorvigore non negativo ma, con linvecchiamento e laumentodelle difformit, la competizione tra le piante risulta sempre piimpari non agendo allo stesso modo sulle viti ancora efficientie su altre ormai deperenti. la lavorazione, in questo caso, anchese il risultato complessivo pu apparire positivo, si traduce inun aumento della differenza tra le piante che via via acuendosi,porta al decadimento qualitativo irreversibile del vigneto stesso.

    bibliografia: martini in vigna n10 - 2006 - osservatorio martini & rossi

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    a cura di Fabio Fracchia

    nella nostra provincia ha ridotto ulterior-mente le superfici, complici prezzi interessantiper il frumento ed una zootecnia in calo. tut-tavia pu occupare un posto di rilevo, oltreche nelle aziende zootecniche, anche inaziende cerealicole che, per motivazioni pedo-ambientali, non possono ambire a rese troppoelevate. lorzo infatti, in quegli ambienti, rie-sce spesso ad ottenere risultati soddisfacenti,anche grazie al minor costo di produzione ri-spetto al frumento.se a questo si aggiunge il fatto che la birra diventato prodotto agricolo, pos-siamo dire che lorzo potrebbe avere un inte-resse anche per aziende che, localmente,possono produrre birra maltificando il pro-prio orzo, per una vendita al dettaglio, ocomunque a Km zero. in generale, dal puntodi vista produttivo, lannata stata favorevoleallorzo cos come lo stata per il frumento,e le rese ottenute sono state in generalebuone o addirittura ottime. anche i pesi spe-cifici sono stati buoni.levoluzione del panorama varietale conti-nua, e le prove di confronto varietale messein campo da diversi soggetti e coordinate dalcra - centro di ricerca per la genomica epostgenomica animale e vegetale di Fioren-zuola darda mettono in evidenza alcuni datiinteressanti.

    scheda frumento n.19

    lorzo

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  • a cura di Fabio Fracchia

    le prove effettuate in 11 campi al centro nord hanno fattoemergere come le pi produttive questanno variet comealimini (polistica - p), insieme a calanque (distica - d), che tut-tavia si caratterizza per un pi favorevole peso specifico.ottimi risultati hanno ottenuto anche dingo, gigga e shan-grila, tutti polistici. appena sotto campagne e Ketos, polistici,mentre sono nella media di campo variet come mattina,estival, sirio, cometa, tutte vecchie conoscenze. lalletta-mento, uno dei problemi maggiori nella coltivazione del-lorzo stato decisamente contenuto per calanque (entro il20% a maturazione), dingo e mattina (30%), pi accentuatoper alimini, shangrila, cometa (40%), maggiore per gigga ecampagne (60%).la coltivazione dellorzo si caratterizza anche per un minorfabbisogno di azoto rispetto al frumento (nella Mis 214.1 illimite massimo di 100 kg/ha di azoto, rispetto ai 130 del fru-

    mento): importante tuttavia scegliere il dosaggio dellazotocon attenzione, sia intermini di quantit che in termini diepoca di distribuzione per far esprimere alla coltura il mas-simo potenziale produttivo, ma al tempo stesso evitare il ri-schio di allettamento.

    per questo necessario tenere in debita considerazione laprecessione colturale, riducendo lapporto azotato se lorzosegue una leguminosa o una sarchiata estiva che ha benefi-ciato di laute concimazioni. e di fondamentale importanzail frazionamento dell0azoto: distribuire tutto il fertilizzantein ununica passata poco producente, perch si rischia ildilavamento di una parte dellazoto che la pianta non as-sorbe; inoltre se lapporto troppo precoce predispone lacoltura allallettamento, se troppo tardivo non svolge la suafunzione. risulta quindi particolarmente utile frazionare lap-porto azotato in almeno due passate, la prima delle quali ingenere nella seconda met di febbraio, distribuendo un pomeno della met dellazoto necessario alla coltura, attornoal 35-40%, e destinare la quota restante ad inizio levata della

    coltura, quando quellapporto azotato non influir pi sullosviluppo in altezza della pianta.un altro aspetto fondamentale, e di crescente importanza, la difesa fitosanitaria. la diffusione di malattie fungine dellaparte aerea in costante aumento ed unefficace difesa confungicidi si rende sempre pi spesso necessaria. ricordiamotuttavia che ci non ammesso dalle norme tecniche dellamisura 214.1, quindi coloro che aderiscono a questa misuranon possono effettuare trattamenti fungicidi sullorzo, men-tre chi non aderisce pu difendere la coltura puntando, so-prattutto in certe annate, a rese maggiormente garantite.

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    scheda

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    tecnica

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    schedaAatecn

    icaa cura di alessandro costanzo

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    Gli elateridi (Agriotes spp.), comunemente chiamati anche ferretti, sono unadelle principali avversit animali della patata. La forma larvale vive nel terrenoe si nutre degli organi sotterranei delle piante danneggiando le radici, il collettoe i tuberi. Il danno pi grave per la patata la rosura dei tuberi perch oltre adeprezzare il prodotto possono essere anche la via attraverso la quale suben-trano marciumi secondari.

    premessa

    scheda orticola

    una larva di elateridesi nutre di una patata

    lelateride risulta dannoso alla coltura solamente nella fase di larva mentrele forme adulte si cibano di polline non provocando quindi danni. lelarve dellelateride presentano tre paia di zampe sulla parte anteriore delcorpo e sono rivestite da una corazza di colore oro-brunastro; a maturitpossono raggiungere i 2-2,5 cm di lunghezza.

    gli insetti adulti misurano da 0,7 cm fino a 1,0 cm sono di forma allungatae presentano una corazza dura, appiattita, con elitre marroni o nere fine-mente rigate. gli elateridi devono il proprio nome alla loro capacit dicatapultarsi in aria facendo un tipico rumore (un click) per proteg-gersi dai nemici, oppure liberarsi dalla posizione dorsale.

    oltre a conoscere gli aspetti morfologici dellinsetto utile ri-conoscere i danni che provoca e distinguerli dai danni provocatida altri insetti. i fori provocati dagli elateridi sui tuberi sono di di-mensioni piuttosto ridotte (2-3 mm) mentre quelli provocati dallatignola della patata (Phthorimaea operculella) e dalle nottue (Agro-tis ipsilon e altre specie) sono di dimensioni pi grandi. inoltre legallerie generate dallattivit degli elateridi sono piuttosto su-perficiali e raramente interessano tutto il tubero mentrequelle della tignola e delle nottue interessano tutto il tu-bero e per porzioni piuttosto ampie.

    come riconoscere linsetto e i danni che provoca

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    scheda

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    tecnica

    a cura di alessandro costanzo

    le larve di elateridi vivendo nel terreno per circa 2anni e il loro controllo con i mezzi chimici attual-mente disponibili non sempre ottimale bisogna quindievitare quei terreni che risultano predisposti alla loropresenza. si consiglia di evitare le semine di patate nei2 anni successivi la rottura di prati o medicai e di mo-nitorare la presenza delle larve utilizzando vasetti trap-pola con innesco di frumento, mais o patata tagliata. ilmonitoraggio risulta particolarmente importante se iterreni sono ricchi di sostanza organica (contenuto disostanza organica superiore al 3%) o per quegli appezza-menti che hanno evidenziato una notevole presenza di elateridi negli anni precedenti (lelateride arreca danni ancheal mais e alle principali colture orticole a semina\trapianto primaverile). le larve di elateridi sono presenti negli stati su-perficiali se il terreno sufficientemente umido altrimenti nel periodo estivo o invernale si approfondiscono sinoalla profondit di 40-50 cm sono quindi da evitare irrigazioni troppo tardive che favorirebbero la risalita degli insettinegli stati superficiali.

    la tecnica attualmente disponibile per il controllo degli elateridi lutilizzo alla semina dei geodisinfestanti oppurei trattamenti al tubero seme (concia).

    i prodotti geodisinfestanti vengono applicati alla semina attraverso luso di microgranulatori che rilasciano il pro-dotto nel solco di semina creando una barriera protettiva attorno al tubero seme. la persistenza defficacia diquesti prodotti mediamente di 40-50 giorni ed influenzata dallandamento climatico, dal tipo di terreno, dal do-saggio utilizzato e dalle caratteristiche dei diversi prodotti.

    unaltra tecnica che recentemente ha visto unelevata diffusione la concia con prodotti a base di neonicotinoidi.Questa pratica prevede limmersione dei tuberi seme in una soluzione contenente linsetticida oppure la bagnaturadiretta in campo durante la semina utilizzando un apposito ugello che spruzza la soluzione fitoiatrica sul tuberoseme prima che venga ricoperto dal terreno. Questo tipo di insetticida ha la caratteristica di essere sistemico equindi di essere traslocato nei tessuti giovani della pianta; questo consente di proteggere la pianta sia da eventualiattacchi di elateridi sia dalla prima generazione della dorifora (leptinotarsa decemlineata).

    tutti i prodotti chimici attualmente consentiti vengono utilizzati alla semina e spesso non garantiscono una persi-stenza di efficacia sufficiente per proteggere la coltura sino alla raccolta. le tecniche agronomiche il monitoraggioe la scelta del campo rivestono quindi un ruolo fondamentale per ridurre il rischio di attacchi massivi di elateridi.

    condizioni predisponenti e difesa

    Principio attivo Nome commerciale(esempi)

    Tipo di utilizzo Autorizzato Norme tecniche agricoltura integrata Piemonte1

    Clorpirifos Cyren 7,5 GZelig GR

    Geopyr

    Geodisinfestante

    Si

    Teflutrin ForceMicronol T5

    Si

    Etoprofos Etoprosip G No

    Fipronil2 Goldor Patata -

    Oxamil Vydate 5G No

    Thiamethoxam Cruiser 350 FS Concia No

    tabella principia attivi attualmente autorizzati su patata per il controllo degli elateridi.

    (1) in questa colonna vengono riportati i principia attivi attualmente inseriti nel disciplinare di lotta integrata della regione pie-monte si ricorda che ammesso un solo trattamento per il controllo degli elateridi.(2) il Fipronil (Goldor Patata) stato autorizzato allutilizzo per 120 giorni a partire dal 12 marzo 2012, prevista la sua auto-rizzazione definitiva nel 2013.

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    schedaAatecn

    icaa cura di alessandro albertelli

    scheda frutticoltura n.23

    la mosca della frutta (ceratitis capitata) sverna allo stato di pupa nel terreno ad alcuni cen-timetri di profondit. temperature inferiori ai 2 c per una settimana provocano la morte dellepupe. pi raramente e nelle regioni pi calde del suo areale pu superare linverno comeadulto sugli alberi di arancio delle variet pi tardive.

    lo sfarfallamento degli adulti si ha nel mese di maggio-giugno; le femmine ovidepongono nei frutti.

    le uova vengono inserite in gruppi di 4-10 nella polpa dei frutti entro un foro profondo 1-2mm praticato con lovopositore.

    le larve si sviluppano allinterno della polpa provocandone il disfacimento. a maturit fuorie-scono dal frutto, si lasciano cadere e simpupano nel terreno.

    nellitalia meridionale la ceratitis compie 6-7 generazioni mentre nellitalia settentrionaledove le condizioni ambientali sono meno favorevoli compie 3-4 generazioni.

    cicLo bioLogico

    L'origine della specie incerto. Possibili areali di origine sono l'Africa subsahariana o l'Africa occi-dentale, da cui nell'arco di un secolo si insediata nel bacino del Mediterraneo e poi diffusa in tuttoil mondo. Attualmente una specie cosmopolita, presente tutto l'anno nelle regioni tropicali e sub-tropicali di tutti i continenti.

    Nelle zone temperate la sua presenza stagionale. ritenuta una delle specie pi temibili per la frut-ticoltura a causa della sua estrema polifagia (oltre 250 specie agrarie attaccate), della difficolt dicontrollo e dell'entit dei danni (gli attacchi possono interessare anche il 100% della produzione). InItalia particolarmente dannosa su alcune drupacee (pesco e albicocco), sul fico, sul fico d'India esul caco. In annate di gravi infestazioni gli attacchi si riversano anche sulle pomacee (melo, pero, ne-spolo del Giappone). Nelle regioni tropicali e subtropicali la specie attiva tutto l'anno e ha quindiuna pericolosit elevata. Nelle regioni temperato-calde (ad esempio nell'Italia meridionale), l'attivitbiologica subisce un rallentamento, ma la specie sverna facilmente usando come ospiti gli agrumi. Ingenere la specie compie 6-7 generazioni l'anno.

    Nelle regioni temperate (ad esempio nell'Italia settentrionale e centrale) la presenza della specie solo stagionale in quanto riesce a svernare solo in condizioni microclimatiche particolari. I focolaid'infestazione sono costituiti dalla frutta importata dalle regioni meridionali e, in condizioni par-ticolari, dagli adulti che sfarfallano da pupe svernanti in ambienti protetti (magazzini). In questeregioni la pericolosit pertanto limitata alle produzioni frutticole in piena estate. A latitudinimaggiori di 41 la Ceratitis svolge al massimo 3-4 generazioni e l'entit dei danni dipende soprat-tutto dal decorso stagionale.

    mosca della frutta(Ceratitis capitata)

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    a cura di alessandro albertellischeda

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    tecnica

    la ceratitis capitata un piccolomoscerino di 4-6 mm di lunghezza,il capo porta due occhi verdastri. il torace grigio-giallastro, le alimembranose presentano macchiecolore giallo- ocra, laddome ton-deggiante e termina a punta ed dicolore giallo-arancio con barraturetrasversali grigio-argentee. le larve sono biancastre, uovabianche.

    identificazione

    linsetto molto polifago e di diffi-cile controllo pertanto si attuanotecniche di monitoraggio della po-polazione per meglio seguire levo-luzione delle generazioni e stabilirele epoche dei trattamenti.eventuali interventi devono essererealizzati dopo aver riscontrato lapresenza degli adulti mediante trap-pole chemioattrattive innescate contimedlure o chemio - cromo attrat-tive di colore giallo.si pu intervenire con il seguenteprincipio attivo: etoFenproX (dadisciplinare 214.1 di lotta integratamax 1 intervento allanno ammesso sumelo contro la mosca).esistono anche delle trappole condelle esche nelle quali presenteun principio attivo (luFenuron)che ha lo scopo di sterilizzare ma-schi e femmine adulte tramite in-gestione del prodotto. le uovadeposte dalle femmine sarannosterili e non schiuderanno. le trap-pole sono disposte in numero di24 per ettaro 1-2 mesi prima del-linvaiatura dei frutti. econsigliabileabbinare un trattamento insetti-cida alla trappola esca soprattuttoil primo anno.

    BibliografiaFerrari m.; marcon e., menta a. (1992) - Fitopatologia ed entomologia agraria, 502.pollini a. (1998) - manuale di entomologia agraria, 868-869.siti internet: http://it.wikipedia.org/wiki/ceratitis_capitata

    Nelle imagini possiamovedere chiaramentele larve e le pupe

    Lotta

    i danni sono sui frutti e sono provocati da: punture di ovodeposizione le quali provocano successiva marcescenzadel frutto. dalle larve che si sviluppano a spese della polpa del frutto provocandoneil suo disfacimento e i successivi attacchi fungini agenti di marciumi.

    danni

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  • Scadenza impoSta adempimenti Soggetti obbligati

    15/12/2012 iva

    Emissione fattura differita per la cessione dibeni spediti o consegnati nel mese prece-

    dente, la cui consegna risulti da un DDT o daaltro documento idoneo a identificare i sog-

    getti fra i quali effettuata l'operazione

    Soggetti passivi IVA

    17/12/2012 ivaLiquidazione e versamento dell'iva a debito

    del mese di ottobre 2012Contribuenti IVA mensili

    17/12/2012 imu Versamento del saldo dell'imposta municipalesugli immobili

    Contribuenti IVA trimestrali

    17/12/2012 ritenutealla fonte

    Versamento ritenute alla fonte su:redditi di lavoro dipendente e assimilatiredditi di lavoro autonomo provvigioni

    corrisposti nel mese precedente

    Soggetti operanti in qualitdi sostituto d'imposta

    17/12/2012 ivaComunicazione in via telematica dei dati

    contenuti nelle dichiarazioni dintento ricevutenel mese precedente

    Contribuenti IVA che hanno rice-vuto le dichiarazioni dintento

    rilasciate da esportatori abituali

    27/12/2012 ivaInvio telematico elenchi INTRASTAT riepilogatividelle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di ser-vizi intracomunitari relativi al mese precedente

    Operatori intracomunitaricon obbligo mensile

    27/12/2012 ivaVersamento dell'acconto

    Iva per l'anno 2012 Soggetti passivi IVA

    dicembre pagina a cura di daniela colombini

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    il parlamento europeo, riunito in sedutaplenaria, ha approvato una risoluzioneprovvisoria per favorire il buon esitodella procedura di approvazione del qua-dro finanziario pluriennale 2014-2020,presentata dalla commissione per i bi-lanci, in cui chiede ai governi nazionali dinon proporre tagli alle politiche suscetti-bili di creare crescita quando i capi distato e di governo si riuniranno il 22 e 23novembre prossimo per il vertice dedi-cato al Quadro Finanziario pluriennale(QFP 2014-2020). leuroparlamentochiede al consiglio di indicare chiara-mente e pubblicamente quali sono le po-litiche o i progetti che sintendeabbandonare. i parlamentari ritengonoanche che la nuova pac dovrebbe miraread un'assegnazione maggiormente efficaceed efficiente del proprio bilancio, tra l'altromediante una distribuzione equa dei paga-menti diretti e degli stanziamenti destinatiallo sviluppo rurale tra stati membri, re-gioni e agricoltori, al fine di ridurre i divariesistenti. inoltre, sottolineano al riguardoil ruolo cruciale del secondo pilastro (Svi-luppo rurale) che apporta un contributo si-gnificativo agli investimenti e alla creazionedi posti di lavoro nelle zone rurali, al mi-glioramento dellefficacia e della competi-

    tivit del settore agricolo, nonch alla ge-stione dellambiente ed alla conservazionedella biodiversit. per quanto riguarda lerisorse, il parlamento desidera un sistemadi finanziamento dei bilanci comunitari pitrasparente e giusto, senza sconti o mec-canismi correttivi (come invece accade adoggi per la Gran Bretagna). il Quadro Finan-ziario pluriennale, sotto forma di regola-mento, dovr essere adottato allunanimitdal consiglio europeo, previa approva-zione del parlamento europeo che, pro-

    nunciandosi a maggioranza dei membriche lo compongono, pu adottare o re-spingere l'intero pacchetto, ma non pupresentare emendamenti. nel corso delVertice europeo straordinario del 22 e 23novembre, i capi di stato saranno invitatia raggiungere un accordo politico sulQuadro Finanziario pluriennale 2014-2020. una volta raggiunto laccordo poli-tico in seno al consiglio europeo inizie-ranno i negoziati veri e propri traparlamento europeo e consiglio.

    diScuSSione Sul bilancio ue 2014-2020il parlamento europeo si appella ai goVerni nazionali per salVare il budget pac

    il presidente del consiglio mario montie il presidente spagnolo mariano rajoy,a conclusione del vertice italia-spagnatenutosi a madrid nei giorni scorsi, hannodiffuso una dichiarazione congiunta in cuiconsiderano particolarmente importantegarantire un adeguato finanziamento della

    pac. spagna e italia sostengono il rag-giungimento di un accordo sul Quadro Fi-nanziario pluriennale il 2014-2020 inoccasione del consiglio europeo che siterr il 22 e il 23 novembre. laccordodovr promuovere crescita, occupazionee investimenti e consentire un adeguato

    finanziamento delle politiche dell'ue, te-nendo in considerazione gli sforzi profusidagli stati membri per il consolidamentodelle finanze pubbliche. l'accordo dovrcomprendere oltre alle spese anche leentrate e un pi giusto, trasparente edequo finanziamento del bilancio europeo.

    bilancio ue 2014-2020Vertice monti-rajoy, garantire adeguato Finanziamento della pac

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  • programma di Sviluppo rurale 2007-2013 - Misura 111.1Sottoazione a) Formazione in campo agricolo

    le evidenti difficolt economiche chestanno interessando leconomia delnostro paese hanno provocato riper-cussioni anche nel settore della formazionein agricoltura. la regione piemonte, anchein corrispondenza con lo scadere del pe-riodo di programmazione del psr 2007-2013, si vista pertanto impossibilitata, permancanza di copertura economica, a predi-sporre la realizzazione del bando della mi-sura 111, da cui inipa piemonte attingeva lerisorse per predisporre i corsi che hannosempre contraddistinto lattivit di forma-zione dei lavoratori agricoli. inipa piemonte,ritenendo importanti e inderogabili alcuniparticolari interventi di formazione, indi-spensabili per fare in modo che le aziendeottemperino in maniera corretta a tutti iloro obblighi e a tutte le loro esigenze, hapredisposto direttamente la realizzazione dialcuni percorsi formativi per i quali per,non essendo pi prevista la copertura finan-ziaria da parte della regione piemonte, sirende necessario lintervento economico daparte dei partecipanti. in particolare, assumono rilevante impor-tanza i corsi dedicati allabilitazione deglioperatori allutilizzo di specifiche attrezza-ture da lavoro. la conferenza stato-regioni,infatti, ha approvato lo scorso 22 febbraio2012 un accordo che prevede lindividua-zione di tali attrezzature, per le quali vienerichiesta una specifica abilitazione degli ope-ratori. si tratta di piattaforme di lavoro mo-bili elevabili, gru a torre, gru mobili, gru perautocarro, carrelli elevatori semoventi con

    conducenti a bordo (rientrano in tale catego-ria anche i mezzi dotati di forche per balloni),macchine movimento terra e, di particolareinteresse per il mondo agricolo, i trattoriagricoli e forestali. tale accordo entrer uf-ficialmente in vigore il prossimo 12 marzo2013, data dalla quale i lavoratori incaricatidelluso delle attrezzature avranno tempo24 mesi per regolarizzare la loro posizioneattraverso la partecipazione ad adeguatocorso di formazione. oltre a questi corsi peril patentino dei trattori, inipa ha messo incalendario anche un corso, reso obbligatoriodalle normative vigenti sulla sicurezza neiluoghi di lavoro, eventualmente proponibilein diverse sedi della provincia, rivolto ai la-voratori dipendenti, articolato su due mo-duli, uno di carattere generale, comune atutti i settori, e un altro pi specifico che ap-profondisce le varie tematiche relative alproprio settore operativo. tale corso dovressere realizzato entro il prossimo febbraio2013. infine, sempre in base al nuovo ac-cordo stato-regioni, il datore di lavoro chericopra direttamente la figura di responsa-bile del servizio di prevenzione e protezione

    (rspp) dovr effettuare un corso di 32 ore:anche in questo caso inipa ne ha messo inprogramma la realizzazione. oltre a questetre tipologie di interventi (per i quali neces-saria la presenza ad almeno il 90 per centodelle ore programmate), inipa piemonte hapredisposto, per il periodo dicembre 2012 -marzo 2013, una serie di altri corsi formativi(per i quali prevista invece la partecipazionead almeno il 70 per cento delle lezioni), semprea pagamento, di cui viene riportato largo-mento nella tabella proposta in questa pa-gina. si ricorda che ogni singolo corso verrattivato solo e unicamente al momento delraggiungimento minimo di allievi iscritti.

    Per ragioni di spazio, sia per quanto riguarda icorsi sulla sicurezza, sia per questa ulteriore ti-pologia, stato possibile riportare solamenteun elenco ridotto delle proposte di Inipa. Perprendere visione dellelenco completo si potrcomunque farlo presso tutti gli uffici Coldirettio contattando il numero telefonico della Segre-teria Inipa Piemonte, sede di Alessandria, allo0131-235891, interno 668; oppure inviando una mail [email protected].

    a cura di emanuele sconfienza

    ai corsi tradizionali si affianca una nuova offerta formativaEcco tutte le novit e le nuove disposizioni per garantire sul territorio unadeguata e efficiente copertura

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  • programma di Sviluppo rurale 2007-2013 - Misura 111.1Sottoazione a) Formazione in campo agricolo

    a cura di emanuele sconfienza

    docuMenTo valuTazione riSchiDal 1 gennaio per tutte le aziende scatta lobbligo di possesso. Coldiretti, con Cadir Lab, disponibili per chiarimenti

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    titolo corso riferimento legge Sede ore giorni sett.litest

    uscitaminimo allievi

    costo lavoratore

    il responsabile del ser-vizio di prevenzione e protezione (rspp)

    accordi stato-regioni 21.12.11 - For-mazione datori di lavoro ai sensi art.34comma 2

    alessandria 32 4 si 15 283

    aggiornamento formativo dei lavoratori aziendali

    articolato in 2 moduli : modulo generale(credito permanente, comune per tutti i set-tori); modulo specifico: diverso in base alsettore

    alessandria 12 2 si 15 110

    il patentino per i carrelli elevatori

    patentino carrello elevatore - elenco at-trezzature di lavoro per le quali richie-sta specifica abilitazione degli operatori(art 72 comma 5 d.lgs 81/08)

    alessandria 12 2 si 15 110

    la patente per i trattori agricoli

    patentino trattori - elenco attrezzaturedi lavoro per le quali richiesta specificaabilitazione degli operatori (art.72 comma 5 d.lgs 81/08)

    acqui termealessandriacasale m.tocastelnuovo s.cerrinanovi liguretortona

    8 1 si 15 75

    titolo corso indirizzo corso orario Sede ore giorni sett.liminimo allievi

    costo lavoratore

    informatica 1 elaborazioni testilivello base

    diurno alessandria 24 3 16 161,00

    informatica 2 Foglio elettronicolivello base

    diurno alessandria 24 3 16 161,00

    informatica 3 internet livello utente diurno alessandria 24 3 16 161,00

    informatica 4 sist. op. Windows utente edelaborazione testi livello base

    diurno alessandria 24 3 16 161,00

    informatica Web 2.0 Web diurno alessandria 24 3 16 161,00lautocontrollo per le aziendeche trasformano

    haccp diurno alessandria 16 2 16 109,00

    lautocontrolloin cantina

    haccp diurno alessandria 16 2 16 109,00

    approfondimenti sulle attualiproblematiche nella coltiva-zione del nocciolo

    corilicoltura diurno lumonferrato 9 1 16 49,00

    legislazionevitivinicola

    novit normative diurno strevi 12 1 16 83,00

    dal prossimo 1 gennaio tutte le aziende, indipendentementedal numero di lavoratori occupati (dunque anche sotto le dieci unit) do-vranno obbligatoriamente essere in possesso del documento di Valuta-zione dei rischi (dVr). in precedenza, i datori di lavoro che occupavanofino a dieci lavoratori potevano anche autocertificare la valutazione deirischi senza necessariamente essere in possesso del relativo documentoma, dal 1 gennaio 2013, anche le aziende o i liberi professionisti che oc-cupano meno di dieci dipendenti dovranno dotarsi di tale documento,elaborato secondo i criteri stabiliti dagli articoli 28 e 29 del decreto le-gislativo 81/08 e dalle successive modifiche, sulla base delle procedurestandardizzate approvate dalla commissione consultiva stato-regioni.

    La data del 31 dicembre 2012, dunque, rappresenta lultimogiorno di validit dellautocertificazione. pertanto, rientrano nellobbligodella redazione del documento di Valutazione dei rischi tutte le aziende,anche le ditte individuali e i liberi professionisti, che abbiano alle proprie

    dipendenze anche un solo lavoratore. per il citato decreto sono consi-derati lavoratori anche i soci, i lavoratori a progetto, i lavoratori stagionali,gli stagisti, i coadiuvanti o coloro che effettuino formazione anche a titolodi apprendistato o gratuito presso la sede dellazienda. Focalizzando lat-tenzione sugli adempimenti in materia di sicurezza sul lavoro, come ormai in vigore da anni, occorre che tutte le aziende utilizzino attrezza-ture di lavoro in conformit alle disposizioni vigenti; dispositivi di prote-zione individuale. ricordiamo, infine, che avendo alle proprie dipendenzelavoratori, anche solamente stagionali, oltre a quanto appena riportatooccorrer organizzare il servizio di prevenzione e di protezione, con lin-dividuazione di un responsabile del servizio di prevenzione e di prote-zione, delladdetto antincendio, delladdetto al primo soccorso, delmedico competente e del rappresentante dei lavoratori. il documentodi Valutazione dei rischi (dVr) deve riportante data certa o attestata.la coldiretti, in collaborazione con il cadir lab, disponibile per even-tuali chiarimenti e per il necessario supporto alle aziende.

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  • proGraMMa STraTeGicoTuriSMo 2013-2015

    probleMaTiche STruTTuraliecco coSa chiedono

    Gli operaToTi aleSSandrini!

    a cura di Luisa bo

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    news

    Aaagrico

    ltura

    aGricolTura bioloGica

    notifica di confermaentro il 31/12/2012

    una piccola rivoluzione si sta attuandonellambito dellagricoltura biologica,rivoluzione mirata a semplificare e ren-dere pi veloci le pratiche relative al bio-logico. con lapprovazione del d.g.r. n.29-4054 del 27/06/2012 infatti stato de-finito lavvio, a partire dal 1 luglio 2012,della gestione informatizzata della notificadi attivit con metodo biologico e del-liscrizione nellelenco degli operatoridellagricoltura biologica, sulla base diquanto previsto dal d.m. n. 2049 del01/02/2012. gli operatori che producono,preparano, immagazzinano i prodotti se-condo il metodo biologico, o che immet-tono tali prodotti sul mercato, sono tenutia notificare - alla provincia o alla comu-nit montana competente per territorioe all'organismo di controllo scelto per lacertificazione dell'attivit e dei prodotti -linizio della loro attivit, nonch le varia-zioni successive alla notifica. a partire dal1 luglio queste notifiche devono obbliga-toriamente essere fatte tramite il servizioagricoltura biologica, pubblicato sul ca-nale agricoltura del portale www.sistema-piemonte.it. per gli operatori biologici cheabbiano effettuato le notifiche alle auto-rit competenti con metodo cartaceoprima del 1 luglio 2012, prevista unafase di adeguamento per consentire lin-serimento nella banca dati di abio. talioperatori devono provvedere a compilareuna notiFica di conFerma entro il31/12/2012. le aziende biologiche pos-sono rivolgersi agli uffici di zona dellacoldiretti per la compilazione on-linedella notiFica di conFerma contat-tando gli uffici tecnici entro e non oltre il6 dicembre prossimo.

    le vie del bene-eSSere

    chiuSura dei bandial 30 noveMbre

    scadono il 30 novembre prossimo i bandidel psr 2007-2013, asse iV leader cheprevedono finanziamenti in seno alle misure312.1 sviluppo delle microimprese e 312.2creazione microimprese. i bandi coordinatidal gal borba sono seguiti anche da coldi-retti e sono pubblicati sul sito www.gal-borba.it. i finanziamenti previsti dai bandisono finalizzati a consolidare il sistema eco-nomico locale sotto un triplice punto di vista:- sostenere la competitivit del sistema econo-mico locale, favorendo la crescita competitivadelle microimprese che in esso operano, in par-ticolare dellimprenditorialit femminile;- favorire la creazione di nuove filiere sul terri-torio, soprattutto nei settori dellartigianato ma-nifatturiero, dellagroalimentare, dellasomministrazione e del commercio al dettaglio;- creazione di impresa al fine di sviluppare ser-vizi integrativi di natura commerciale al serviziodella popolazione (es. micronidi, esercizi di vi-cinato).I Bandi sono rivolti anche ad aziende agricoleed agrituristiche. Gli aiuti sono concessi in contocapitale pari al 40% della spesa ammessa. Lespese ammissibili sono:- acquisto di impianti, macchinari, strumenti, at-trezzature (incluso hardware), arredi;- acquisto e realizzazione di software;- adeguamenti strutturali di modesta entit;- consulenze specialistiche e spese generali etecniche (acquisto di brevetti e licenze e know-how o conoscenze tecniche non brevettate,spese di progettazione, direzione lavori e simili)per un ammontare non superiore al 12% del-limporto degli investimenti materiali a cui talispese sono riferite.

    per ulteriori informazioni potrete contat-tare i nostri uffici rivolgendoVi a:giovanni rosso Ufficio zona Acqui Termetel.0144-322546massimo barisone Ufficio Zona Ovadatel.0143-86268

    allincontro organizzato dalla regione pie-monte assessorato al turismo o presso ilchiostro di alessandria hanno partecipato ifunzionari maria elena rossi ed il consulentedaniel john Winteler in rappresentanza del-lassessore alberto cirio per raccogliere leesigenze del territorio al fine di stendere il pro-gramma strategico turistico dei prossimi anni.le difficolt turistiche del territorio alessan-drino sono legate ad aspetti territoriale e so-prattutto strutturali ed proprio conriferimento a queste problematiche che il pre-sidente terranostra stefania grandinetti ha ba-sato il suo intervento con particolareriferimento alla legge regionale dellagrituri-smo, che il settore sta aspettando da almenosei anni e che ci si augura possa essere eva-cuata in tempi brevi, ma anche alla normativasulle piscine in agriturismo dove una normachiara necessaria per non lasciare le strut-ture ricettive in pasto allanarchia degli enti dicontrollo. nel blog che stato messo a dispo-sizione sul sito della regione sar dato quindispazio alle osservazioni di tutte le strutture in-teressate e questa sar perci, ancora unoc-casione per ribadire con forza un problemamai risolto, quello della l.r. 15/2003, sulla se-gnalazione mensile delle presenze, una leggeassurda applicata solo nella nostra provincia.

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  • la ricetta del mese

    Ingredienti500 g di riso carnaroli

    1 kg di finocchi

    4 cucchiai olio di oliva

    1 litro e mezzo di brodo bollente

    (va bene anche quello di dado)

    2 scalogni, finemente tritati

    1/2 bichiere vino bianco

    sale e pepe q.b.

    noce di burro

    4 cucchiai parmigiano grattugiato

    a cura di Luisa bo

    PreparazionePulite i finocchi e tagliateli a fettine sottili. Scaldate in una casseruola

    lolio e fatevi appassire a fuoco basso gli scalogni tritati. Se ce ne fosse

    bisogno, aggiungete un p di acqua. Quando lo scalogno diventato

    trasparente, unitevi i finocchi, salateli e fateli insaporire per qualche mi-

    nuto mescolando spesso. Ora potete aggiungere il riso che farete tostare

    per un paio di minuti, mescolandolo continuamente. Bagnate il riso

    prima con il vino, che lascerete evaporare, e poi con 2 mestoli di brodo

    bollente; mescolate sempre e, quando questo sar quasi assorbito, ag-

    giungetene altri 2 mestoli. Questa operazione verr ripetuta per 3-4

    volte, aggiustatelo di sale. Una volta cotto, toglietelo


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