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20.00 Lettera 75 Al nome di Gesù Cristo crocifisso e di Maria dolce.

Date post: 02-May-2015
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  • Al nome di Ges Cristo crocifisso e di Maria dolce
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  • Carissima madre e figliuola in Cristo dolce Ges. Io Catarina, serva e schiava dei servi di Ges Cristo, scrivo a voi nel prezioso sangue suo; con desiderio di vedervi nascose e serrate nel costato di Cristo crocifisso; perch altrimenti non varrebbe l'essere serrato dentro delle mura, ma pi tosto sarebbe a giudizio.
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  • E per come il corpo rinchiuso, cos vuole essere chiuso e serrato l'affetto e il desiderio vostro levato dallo stato e dalle delizie del mondo, e seguire lo sposo Cristo dolce Ges. Non dubito che se sarete amatrici dello Sposo Eterno, voi seguirete le vestigia d'esso sposo.
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  • E sapete quale fu la via di questo sposo? Povert volontaria, obbedienza. Per umilt la somma altezza discese alla bassezza della natura umana; e per umilt e amore ineffabile che egli ebbe a noi, si diede l'umanit sua all'obbrobriosa morte della Croce, eleggendo la via dei tormenti, dei flagelli, strazi e vituperi.
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  • Or questa umilt dovete seguire: e sappiate che essa non si pu avere se non con perfetto e vero conoscimento di s, ed in vedere la profonda umilt e mansuetudine dell'Agnello svenato con tanto fuoco d'amore. Dico che egli segu la via della vera povert; onde egli fu tanto povero che non ebbe dove riposare il capo suo; e nella sua nativit, Maria dolce appena ebbe tanto pannicello che ella potesse involgere il Figliuolo suo.
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  • E per voi, spose, dovete seguire la via di quella povert. E cos sapete che voi avete promesso, e io cos vi prego per amor di Cristo crocifisso, che osserviate fino alla morte; perch altrimenti non sareste spose, ma sareste come adultere, amando alcuna cosa fuori di Dio. Che in tanto detta adultera la sposa, in quanto ella ama un altro pi che lo sposo.
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  • E quale il segno dell'amore? che ella sia obbediente a lui. E per dopo la povert e umilt, segue l'obbedienza. Che quanto la sposa pi povera per spirito volontariamente, e pi ha rinunziato alla ricchezza e stati del mondo; tanto pi umile: e quanto pi umile, tanto pi obbediente.
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  • Perch il superbo non mai obbediente, per che la superbia non si vuole inchinare a essere suddito n soggetto a nessuna creatura. Voglio dunque che siate umili, e che voi spogliate il cuore e l'affetto fino alla morte. Voi, abbadessa, obbediente all'Ordine; e voi suddite, obbedienti all'Ordine, e alla abbadessa vostra.
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  • Imparate, imparate dallo sposo Eterno, dolce e buono Ges, che fu obbediente fino alla morte. Sapete che senza obbedienza voi non potreste partecipare il sangue dell'Agnello. Or che la Religiosa senza il giogo dell'obbedienza? morta; e drittamente uno dimonio incarnato. Non osservatrice dell'Ordine, ma trapassatrice dell'Ordine.
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  • Ella condotta nel bando della morte, avendo trapassati i comandamenti santi di Dio: e oltre ai comandamenti, ha trapassata la promessa e il voto che ella fece nella professione. O dilettissime suore e figliuole in Cristo dolce Ges, io non voglio che cadiate in questo inconveniente; ma voglio che siate sollecite, e non trapassarla d'un punto.
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  • Volete voi dilettarvi dello sposo vostro? Or uccidete la vostra perversa volont, e non ribellate mai alla vera obbedienza. Sapete che il vero obbediente non va mai investigando la volont del prelato suo, ma subito china il capo, e manda in effetto. Innamoratevi dunque di questa vera e reale virt.
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  • Volete voi avere pace e quiete? toglietevi la volont. Perch ogni pena procede dalla propria volont. Vestitevi dunque della dolce ed eterna volont di Dio; e a questo modo gusterete vita eterna, e sarete chiamati angeli terrestri in questa vita.
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  • Confortatevi con la prima dolce Verit. Ma a questo non potreste mai venire, se non aprite l'occhio del conoscimento a guardare il fuoco della divina carit, la quale Dio ha adoperata nella sua creatura razionale.
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  • Pensate, madre e figliuole, che voi siete obbligate pi che molte altre creature, in quanto Dio, oltre a quellamore ch'egli ha donato alla creatura, egli ha donato pi a voi in particolare, traendovi dalla bruttura e dalla tenebrosa vita fetida, piena di puzza e vituperio, e vi ha collocate ed elette per s. E per non dovete mai essere negligenti; ma cercare tutte quelle cose, luoghi e modi, per i quali pi potete piacere a lui.
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  • E se voi mi diceste: quale la via? ve lo dico: quella che fece egli, cio la via degli obbrobri, pene, tormenti e flagelli. E con che modo? col modo della vera umilt e dell'ardentissima carit; amore ineffabile, col quale amore si rinunzia alle ricchezze e stati del mondo. E dall'umilt viene all'obbedienza, come detto . Alla quale obbedienza segue la pace: perch lobbedienza toglie ogni pena, e d ogni diletto; per che tolta via la volont che d pena drittamente.
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  • Acciocch ella possa salire a questa perfezione, il nostro Salvatore ha fatto del corpo suo scala, e su v'ha fatti gli scaloni. Se guardate i piedi, essi sono confitti e chiavellati in Croce, posti per il primo scalone; perch in prima deve essere l'affetto dell'anima spogliato d'ogni volont propria. Perch come i piedi portano il corpo, cos l'affetto porta l'anima.
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  • Sappiate che l'anima giammai non ha alcuna virt se non sale questo primo scalone. Salito che tu l'hai, giungi alla vera e profonda umilt. Ma sali poi all'alto, e non tardare pi; e ci fatto, e tu giungi al costato aperto del Figliuolo di Dio; e ine troverete il fuoco e l'abisso della divina carit. In questo scalone del costato aperto vi troverete una bottega piena di specie odorifere.
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  • Ine troverete Dio-e-Uomo: ine si sazia ed inebria l'anima per s fatto modo che non vede s medesima. Siccome l'ebbro inebriato di vino, cos l'anima allora non pu vedere altro che sangue sparso con tanto fuoco d'amore. Onde allora si leva con ardentissimo desiderio, e giunge all'altro scalone, cio alla bocca, e ine si riposa in pace e in quiete, e vi gusta la pace dell'obbedienza.
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  • E fa come l'uomo che bene inebriato; che quando ben pieno, si d a dormire; e quando dorme, non sente prosperit n avversit. Cos la sposa di Cristo piena d'amore s'addormenta nella pace dello Sposo suo. Addormentati sono i sentimenti suoi; perch se tutte le tribolazioni venissero sopra di lei, punto non se ne cura: se ella in prosperit del mondo non la sente per diletto disordinato, perch gi se n' spogliata per il primo affetto.
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  • Or questo il luogo dove ella si trova conformata con l'unione di Cristo crocifisso. Correte dunque virilmente, poich avete la via, il luogo, dove potete trovare il letto nel quale vi riposiate, e la mensa dove prendiate diletto, e il cibo del quale vi saziate; perch egli fatto a noi mensa, cibo e servitore.
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  • Assai sareste degne di reprensione, se per vostra negligenza non cercaste il riposo, e, come stolte, vi dilungaste dal cibo. Voglio dunque, e cos vi prego da parte di Cristo crocifisso, che voi vi riscaldiate e bagniate nel sangue di Cristo crocifisso. E acciocch siate fatte una cosa con lui, non schifate fatica, ma dilettatevi in esse fatiche; perch la fatica poca, e il frutto grande. Non dico pi a questo.
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  • Mi pare che la vostra carissima madre e mia, monna Nera sia posta alla mensa della vita durabile, dove si gusta il cibo della vita, e ha trovato l'Agnello immacolato per frutto. Che, come di sopra dissi ch'egli era mensa e cibo e servitore, cos dico che ella, come vera sposa di Cristo crocifisso, ha trovato il Padre eterno, che gli mensa e letto, perch nel Padre eterno trova a pieno tutta la sua necessit.
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  • In ci, carissime, che l'uomo s'affatica, o si parte dall'un luogo all'altro, si per dare il cibo, e il vestimento alla creatura, e luogo di riposo. Dico dunque che ella ha trovata la somma ed eterna bont di Dio eterno, d'onde non bisogna che l'anima si parta per verune di queste cose, e andare in diversi luoghi; perch quello luogo fermo e stabile, dove si trova il letto, per riposo, della somma ed eterna deit.
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  • Il Padre mensa, il Figliuolo cibo: che per mezzo del Verbo incarnato del Figliuolo di Dio giungiamo tutti, se vogliamo, a porto di salute. Lo Spirito Santo la serve. Perch per amore il Padre ci don questo cibo del suo Figliuolo, e per amore il Figliuolo ci don la vita, e a s diede la morte; sicch con la morte sua partecipammo la vita durabile.
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  • Noi che siamo peregrini e viandanti in questa vita, riceviamo questo frutto imperfettamente; ma ella l'ha ricevuto perfettissimamente, e non veruna cosa che lo possa togliere. Voi dunque, come vere figliuole, dovete esser contente del bene e dell'utilit della vostra madre; e per dovete stare in vera e santa pazienza, s per rispetto di colui che l'ha fatto, di togliere la presenza sua dinanzi a voi, che non dovete scordare dall'eterna volont di Dio; e s per la propria sua utilit, che uscita di fatica e di molta pena, nella quale stata, gi molto tempo; ed andata a luogo di riposo.
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  • Ma voi, come vere figliuole, vi prego che seguiate le vestigia e la dottrina sua, e i santi costumi, nei quali ella vi ha nutrite. E non temete perch vi paia essere rimaste orfane, o come pecore senza pastore perch non sarete rimaste orfane, perch Dio vi provveder, e le sue sante e buone orazioni, le quali ella offre nel cospetto di Dio per voi.
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  • Vi rimasta monna Ghita. Vi prego che voi gli siate obbedienti in tutte quelle cose che sono ordinate secondo Dio e la santa religione. E voi prego, monna Ghita, quanto io so e posso, che abbiate buona cura di codesta famiglia, in conservarla, e accrescerla in buona operazione. E non ci commettete negligenza; perch vi sarebbe richiesto da Dio. Altro non dico.
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  • Permanete nella santa e dolce dilezione di Dio.
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