2Anno IX numero 2 L’IMMORTALE Dicembre 2009
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fsegenova
.wordpress
.com
Buon Natale dalla
Direzione di Gruppo!
Editoriale a tre voci
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1 Agosto 2009. Un caloroso benvenuto a tutti sulle pagine del nostro sito/blog. Finalmente dopo
tanti anni siamo tornati!
Come potete vedere il sito sta cominciando a prendere forma, insieme agli album fotografici con
le nostre foto e che potete consultare cliccando sulle barre laterali.
In alto e a sinistra trovate il Menù del sito, la maggioranza delle pagine sono però in costruzione,
così come i vari gadget, quindi: stay tuned! Come ci insegna B-P però, affrontando le difficoltà
con un sorriso esse si mitigano, così mese per mese stiamo facendo piccoli aggiornamenti per ren-
derlo più usabile e simpatico.
Intanto le dita picchiettano sulla tastiera a ritmo sostenuto preparando le rubriche che accompa-
gneranno questo sito finché avremo fantasia!
Le visite al 1 dicembre (esattamente 4 mesi di vita) sono state 2400!
A tutti Buona strada!
Gianfranco Taormina
Il Benvenuto di fsegenova.wordpress.com
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fsegenova.wordpress.com: 2500 visite in 5 mesi, circa una ventina al giorno. I nostri gruppi FSE
Genova 1 e FSE Genova 3 censiscono circa 130 iscritti. Se ogni iscritto si collegasse al blog 2
volte alla settimana, dovrebbero esserci circa 40 visite al giorno. Ciò significa che il blog è usato
ancora da pochi!
È un peccato, perché il blog è un luogo dove incontrarci anche fuori dalle riunioni del sabato, dove
scambiarci il parere sulle attività svolte. E non solo: si possono commentare le foto, segnalare
attività che ci sono piaciute, dare consigli, indire sondaggi e parteciparvi, ritrovarsi e portare avan-
ti la gioia che dovrebbe essere il nostro motore. Anzi, di sicuro lo è perché durante la settimana,
nella Giungla e fuori dalla Giungla, mi capita di incontrare diversi volti pieni di gioia. E quando
incontro un volto che non ha l’uniforme, magari di un ragazzo o di una ragazza che ha appena
giocato un tiro birbone (una B.A. nascosta! Ma non ditelo troppo forte) allora penso dentro di me:
deve essere senz’altro uno Scout!
Poi incontro anche tanti volti tristi o senza luce negli occhi. E penso che quelle persone non sono
Scout ma possono aver bisogno di qualcuno che dia loro una buona parola. O un gesto di affetto.
O un sorriso pieno pieno di gioia. E chi può farlo? Certamente uno scout è chiamato a farlo!
Credo che se tutti i 130 iscritti ai nostri gruppi, Capi e ragazzi e ragazze senza distinzioni, facessi-
mo la nostra B.A. quotidiana, ogni giorno ci sarebbero 130 persone intorno a noi che potrebbero
fare un sorriso in più ed essere un po’ più gioiose. Anzi, mi correggo. Ce ne sarebbero almeno
260, perché quando si gioca un tiro birbone ad essere felice è sia la persona che lo riceve, sia an-
che la persona che lo fa, perché vede (o immagina, o percepisce nel suo intimo) la gioia, lo stupore
la gratitudine che c’è nell’altra persona!
Dico almeno 260, perché la Promessa che ognuno di noi ha fatto ci chiede di fare almeno una B.A.
ma queste potrebbero anche essere due o tre in una giornata. Inoltre, chi riceve la B.A. potrebbe a
sua volta aver voglia di fare anche lui una bella B.A. e far partire così un bel circolo virtuoso!
Nel realizzare il blog di gruppo e nel raccogliere le notizie da tutte le unità e da chiunque vi voglia
scrivere (genitori e amici degli scout compresi), abbiamo pensato anche alla gioia che porta con sé
la B.A. Sarebbe bello che il nostro blog esplodesse di questa gioia. Non perché ci raccontassi-
mo lì le B.A. che facciamo (una B.A. raccontata non è più una B.A. ma è un pavonamento, no?)
ma perché ci ritrovassimo con lo spirito che sprizza gioia da tutti i pori, così tanta gioia da volerla
trasmettere e da voler leggere quella degli altri.
Gli articoli che proponiamo in questo numero
sono in buona parte estratti dagli articoli e dai
messaggi che sono stati lasciati sul blog. Come
leggerete, nessuno di essi risulta triste o senza
gioia. Sia essa a caratterizzare il nostro Natale.
Autentico, semplice, cristiano.
Buona caccia, buon volo, buona Strada!
Procione Attento
La B.A. motore del blog
4 In primo piano…
Scout nel terzo millennio...
È ancora possibile essere scout nel 2009 (ormai 2010) senza sembrare anacronistici e senza appa-
rire persone rimaste indietro di 100 anni? Perché continuare a vivere senza tutte quelle comodità
che l’innovazione ci ha messo a disposizione? Cartine logorate anteguerra in bianco e nero, codice
morse, giochi di movimento, vecchi fiammiferi, quaderni ingombranti e disordinati sono ancora
necessari quando abbiamo a disposizione navigatori satellitari, computer, videogiochi, riscalda-
mento e qualsiasi altra “comodità” che usiamo ogni giorno? No, non lo sono: quante sono le per-
sone che vivono senza e non ne sentono proprio la necessità. Ma riescono ad apprezzare veramen-
te il valore di tutta questa tecnologia?
Il bello dello scoutismo è la semplicità e l’universale accessibilità: impegno, buona volontà, inge-
gno, abilità, invettiva...sono le uniche cose necessarie e che ognuno di noi ha a disposizione. Nulla
di più.
Ma lo Scout non è uno sciocco: non ignora ciò che lo circonda, ma lo osserva e lo sfrutta per po-
terlo utilizzare al meglio. Ed è così che si prese la saggia decisione di aprire un sito di gruppo, il
mezzo migliore che la società ci ha dato per permetterci di restare in contatto con noi, aggiornati
di tutte le news e di manifestare concretamente la nostra esistenza ad un grosso pubblico, mostran-
do che non siamo persone del secolo scorso, ma persone normali e comuni che sanno apprezzare
ciò che li circonda e che sanno divertirsi con tutto ciò che il Signore ci ha messo a disposizione.
Insomma, il sito di gruppo è sicuramente il mezzo migliore per dimostrare che noi siamo SCOUT
DEL TERZO MILLENNIO.
Siamo Scout che guardano al futuro senza dimenticare il passato, senza dimenticare le nostre ori-
gini, che troppo spesso vengono ignorate. Ma se il presente è un dono, è anche grazie a ciò che è
stato…
A voi tutti che vi apprestate a sfogliare questo numero cartaceo di Orizzonti, rivolgo i miei miglio-
ri auguri di Natale!
Buona Strada!
Muflone Curioso
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Cari lettori, in questi ultimi anni avete notato l'avvicendarsi di capi che con il loro impegno e il
loro entusiasmo hanno fatto dei nostri gruppi qualcosa di vivo, qualcosa di grande, una fucina di
ragazzi e ragazze, che saranno gli uomini e le donne del domani. Tutto questo però non è inven-
zione nostra, non appartiene a noi, ma ci è stato lasciato in eredità da chi ci ha preceduto e che ha
saputo guardare lontano. Noi abbiamo il diritto di metterci del nostro, migliorando e dando il no-
stro "tocco personale" ove occorra, ma abbiamo anche il dovere di portare avanti i valori e le idee
di chi ci ha preceduto, e che ha deciso di dare una direzione ai nostri gruppi. Facciamo tutti in
modo di "sfruttare" questa nostra preziose eredità, davvero per lasciare il mondo davvero migliore
di come l'abbiamo trovato, aiutando però, con tutte le nostre forze, questa nostra imbarcazione a
proseguire avanti decisa per la sua rotta, anche se spesso "contro corrente"! Buona strada!
Vax "Rana assorta e sincera"
« Siamo come nani sulle spalle dei giganti, sì che possiamo vedere più cose di loro e più lontane, non per l'acutezza della nostra vista, ma perché sostenuti e
portati in alto dalla statura dei giganti » Bernardo di Chartres
Un nuovo Lupetto!:
30 Agosto 2009. È nato oggi un nuovo Lupetto, Gabriele! Va a tenere compagnia all’altro gio-
vane lupo della famiglia, Mattia. Il Gruppo Scout tutto fa le felicitazioni a papà Fabrizio (ex CR
del Riparto San Giorgio) e mamma Alessandra (ex CR del Riparto S. Francesco).
Boschi, venti e colline, il Favore della Giungla ti accompagna!!!
Avvoltoio Brevettato!:
CON COMUNICATO DI SCOUT D’EUROM@IL N. 6
TRASMESSO IL 6 NOVEMBRE 2009
SI RENDE PUBBLICO CHE
CON NOMINA DAL 15 OTTOBRE 2009
RAFFAELE BAGNASCO (anche noto come Avvoltoio riflessivo – attuale C.R. del Genova 1)
RICEVE DALL’ASSOCIAZIONE IL BREVETTO DI AIUTO CAPO RIPARTO
UN GRANDE APPLAUSO SCOUT E UNA STRETTA CON LA MANO SINISTRA!
Liete notizie
La Parola al Capo Gruppo
L’eredità
50 anni fa moriva Mario Mazza, ideatore delle
Gioiose, precursore degli Scout
Storia dello Scoutismo
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Riportiamo un interessante articolo uscito su Avvenire lo scorso 18 No-vembre, nell’anniversario della morte di Mario Mazza, precursore dello Scoutismo Cattolico in Italia. Alleghiamo alcune foto d’eccezione, che il nostro Procione Attento è riuscito a “carpire” infiltrandosi nell’ex cappella dei Lanaioli in S. Agostino (chiesa sconsacrata, ora adibita a magazzino del Teatro della Tosse) credendo in questo modo di fare cosa gradita a tutti quelli che sentono in cuore di dovere un “grazie” a Mario Mazza.
50 anni fa moriva Mario Mazza
Italia: scout cattolici nati sotto il giglio Cinquant’anni fa, esattamente il 21 novembre 1959, moriva a Vero-
na Mario Mazza. Era stato l’iniziatore dello scautismo cattolico in
Italia nel secondo decennio del secolo scorso a Genova, dov’era
nato nel 1882. Aveva però iniziato la sua attività di educatore già
nel 1905, quando, ancor studente universitario, aveva convinto gli
amici Min Ratto e Giorgio Paganini della capitale importanza della
questione educativa e insieme con loro aveva fondato la Juventus
Juvat, un movimento giovanile per radunare ed educare i ragazzi
nelle ore libere dalla scuola, nell’intento di aiutarli negli studi, gui-
darli in gite d’istruzione e allenamenti sportivi.
Costituì in tal modo un gruppo di ragazzi che denominò Gioiosa
(derivandone il nome dalla casa di Vittorino da Feltre) e che riunì
nell’ex Oratorio di San Nicolosio a Genova. Distintivo del gruppo
era la foglia di rosa a 5 punte, simbolo dei gruppetti in cui vennero
suddivisi i ragazzi. Il movimento d’idee non uscì dalla cerchia uni-
versitaria, ma vi collaborarono con consigli e aiuti personalità della
cultura e dell’educazione come Edmondo De Amicis, Arrigo Boito
e altri. Il 13 novembre1910 Mazza, insieme col dottor James Ri-
chardson Spensley (1867-1915), incontrò a Genova il baronetto
inglese Francis Patrick Fletcher Vane, che nell’estate aveva pro-
mosso a Bagni di Lucca un primo gruppo scout all’inglese.
Dopo l’incontro, Mazza e Spensley – un medico inglese che a Genova curava i marinai delle navi
britanniche e che fu all’origine anche della squadra calcistica del Genoa – fondarono
Mazza, Spensley e Baden-
Powell hanno lasciato una
traccia indelebile...
6 7 l’Associazione dei Ragazzi Esploratori Italiani (Rei). La sede messa a disposizione dal Comune
era il chiostro e la trecentesca diruta chiesa di Sant’Agostino, nella quale venne scovato anche il
giglio da adottare come italiani: esso era al sommo dell’arco della Cappella dei Lanaiuoli fiorenti-
ni.
Due anni dopo, nel 1912, sorsero però divergenze con Ottavio Reghini, presidente della sezione
ligure della Rei, che molto abilmente era riuscito a mettere l’associazione sotto l’egida della Mas-
soneria. Mazza e Spensley si ritirarono perciò non potendo tollerare che venisse mutato il carattere
apolitico fissato nello statuto di fondazione. Sempre in col-
laborazione con Spensley, nel 1913 Mazza trasformò il suo
gruppo di esploratori nella seconda Gioiosa, con sede nel
chiostro di Nostra Signora delle Vigne, vicino all’abitazione
paterna, «con ordinamento scout e sotto l’antica bandiera
della Juventus Juvat».
Il gruppo conservava il simbolo del giglio accanto alla fo-
glia di rosa e si dotava di un fazzoletto scout bianco con un
bordo rosso vivo. Dal 29 marzo al 3 aprile 1914 il gruppo
svolse poi il primo campeggio al Deserto (convento) di Varazze (Sv). In aprile Mazza preparò
inoltre il nuovo Statuto che ottenne l’approvazione «ad experimentum» dall’arcivescovo di Geno-
va monsignor Ludovico Gavotti. In tal modo le autorità religiose della diocesi riconoscevano uffi-
cialmente il movimento, che allora prese il nome di Esploratori Cattolici Italiani, dando carattere
ufficiale all’iniziativa e animandosi ad attivare altri gruppi nei vari quartieri cittadini.
Nel 1921 Mario Mazza insieme con la moglie Lisa De Nardo, che aveva sposato nel 1914, si tra-
sferì definitivamente a Roma per meglio seguire l’Associazione Scautistica Cattolica Italiana
(Asci), da lui fondata il 23 gennaio 1916 e in grande espansione in Italia, redigendo pressoché tutti
i manuali dell’associazione.
Quando poi nel 1928 il regime fascista soppresse l’Asci, egli trasferì i princìpi e i metodi dello
scautismo nella scuola, insegnando e collaborando con i maggiori pedagogisti e le più importanti
riviste pedagogiche del tempo. Tra queste I Diritti della Scuola, di cui diresse la parte didattica
fino al 1942, entrando in tal modo a far parte del gruppo pedagogico di Luigi Volpicelli, Giuseppe
Lombardo Radice, Giorgio Gabrielli e Nazzareno Padellaro, e Scuola Italiana Moderna, edita da
La Scuola di Brescia.
Alla fine della seconda guerra mondiale Mario Mazza fu tra i principali promotori della rinascita
dell’Asci, che riavviò insieme con altri importanti personaggi ancora nel settembre 1943. Dopo la
liberazione di Roma da parte degli alleati, avvenuta agli inizi di giugno 1944, partecipò a tutti gli
incontri con le autorità ecclesiastiche vaticane, con Luigi Gedda, allora presidente della Gioventù
Italiana di Azione Cattolica (Giac), per il riavvio dell’associazione scautistica cattolica.
Mazza avrebbe voluto, come del resto auspicava anche l’organizzazione scout internazionale, che
si costituisse in Italia un’unica associazione, ma non vi riuscì: riuscì invece, insieme con gli altri
Traga nel chiostro delle Vigne
8 esponenti scout, a non farla assorbire dalla Giac e a farla rinascere come Asci. Durante questo
periodo tuttavia Mazza non era ben compreso da coloro che, durante il ventennio fascista, avevano
continuato clandestinamente le attività scout giovanili nei boschi e sulle montagne. Il suo ruolo
durante il fascismo fu perciò «molto discusso», ma egli si difese sempre dichiarando di aver conti-
nuato a svolgere attività scout «clandestina» negli ambienti scolastici seppur in forme diverse dal-
le usuali.Quando poi, nell’estate del 1944, venne sospeso dall’incarico di direttore didattico della
Scuola «Franchetti» da parte della Commissione centrale per
l’epurazione del personale dipendente, poté presentare un
lungo memoriale in sua difesa, che convinse la Commissione
al punto da reintegrarlo nei ruoli del Ministero della Pubblica
Istruzione.
Negli anni del dopoguerra l’Asci visse anche un periodo di
grande ristrutturazione dei princìpi e del metodo, che portò a
una nuova definizione e organizzazione delle Branche di Lu-
petti, Esploratori e Rover. Ciò accadde particolarmente dopo
la partecipazione al Jamboree de la Paix, un raduno interna-
zionale che si svolse nel 1947 a Moisson (Francia) tra ragazzi
di Paesi che fino a due anni prima erano stati nemici tra loro;
in quell’occasione gli italiani rimasero particolarmente sugge-
stionati dallo scautismo cattolico francese e belga, soprattutto
per la spiritualità e le attività dei gruppi più anziani di rover, scolte e capi. Nel frattempo si costituì
anche l’associazione femminile o Associazione Guide Italiane (Agi); proprio dall’unione tra Asci
e Agi, nel 1974 nacque l’attuale Agesci.
Mazza e gli altri che erano stati scout fin dalla prima ora e che avevano fatto dello scautismo il
loro «sistema di vita» si posero inoltre il problema di come continuare a viverlo anche nell’età
adulta, pur non potendo più svolgere le attività nell’associazione giovanile. Vennero così fondate
dapprima le Compagnie dei Cavalieri di San Giorgio, le quali diedero poi vita, sotto lo sprone
determinante di Mazza, al Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani (Masci): la nuova associazio-
ne fu fondata alla Domus Pacis di Roma nel 1954 ed è tutt’oggi fiorente con oltre 6.000 iscritti.
Nel 1950 Mario Mazza aveva aperto anche un collegio scout sperimentale per ragazzi bisognosi,
dapprima a Cortona e dal 1953 alla periferia di Verona. La morte lo colse mentre affrontava il
problema di dare continuità alla sua opera anche dopo la sua scomparsa.
Seguirono funerali solenni, col cordoglio anche di papa Giovanni XXIII e numerose commemora-
zioni. Il collegio però continuò solo per un altro anno. Oggi, 50 anni dopo, il personaggio merite-
rebbe di essere conosciuto soprattutto per le elaborazioni pedagogico-didattiche e per la spirituali-
tà. Lo scautismo cattolico gli deve, tra l’altro, le prassi religiose tuttora in uso nell’associazione,
come la posizione dell’altare al centro del campeggio, la messa mattutina al campo, la meditazio-
ne serale dopo il fuoco di bivacco.
Pino Agostini (Avvenire)
Cappella dei Lanaioli – ex chie-
sa di S. Agostino- Genova
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Notizie del Riparto S. Francesco
L’alta squadriglia Guide a Varese
Si è tenuto il week-end del 28-29 Novembre 2009 a Varese l’incontro
per tutte le Alte Squadriglie dei Riparti femminili della Regione
Nord-Ovest. Da Genova hanno partecipato Arianna, Corinna e Delia
insieme alla C.R. Veronica.
L’incontro, pur con molta pioggia, è stato vissuto in uno spirito di col-
laborazione molto vivo. Le ragazze presenti, una quarantina in tutto,
sono state divise in 6 squadriglie di formazione e hanno svolto diver-
se attività tutte incentrate sui tre Principi della Guida. E’ in particola-
re piaciuto molto il Grande gioco a tappe sull’Europa e sull’unione
europea.
“Al termine del bivacco – racconta Veronica – le ragazze erano molto
contente e si sono scambiate gli indirizzi. Peccato che Trenitalia abbia ancora una volta fatto la
sua parte: abbiamo fatto una corsa e siamo riuscite a prendere il treno prima ma ci hanno fatto
pagare un supplemento per il cambio di treno, pur trattandosi sempre di un intercity… A parte
questo anche l’Incaricata di Regione Branca Guide, Elisa di Varese, era molto contenta.
Prosegue la bella iniziativa regionale del giornalino di Alta Squadriglia ―Avventura e Libertà―.
Speriamo di poter rendere presto disponibile qualche numero di questo periodico anche sul nostro
blog.
SONO DISPONIBILI SUL BLOG I NUMERI ARRETRATI DEI VECCHI GIORNALINI DI GRUPPO!!!
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Notizie dal Branco Fiore Rosso e dal Clan La Lanterna
Caccia a Campo Ligure con passaggi e cam-
bio d’Akela!
Eccooolo…finalmente sono riuscito a farmi vivo nel blog, per raccontare l’esperienza di do-
menica 4 Ottobre. Vorrei solo dire che tutto è andato bene ma mi sembrerebbe un po’ ridutti-
vo..anche se molto veritiero.
La giornata per me ha inizio alle 6.00 nella tenda di Pinghio in un prato dietro una casa vicino alla
stazione di Campo Ligure, dopo aver spento la sveglia l’unica altra cosa che poteva succedermi
era riaddormentarmi subito. E infatti successe. Quando poi mi risvegliai 20 min dopo, dopo altri
20 per preparare le nostre cose ci accorgemmo che oramai era troppo tardi. Avevamo perso il tre-
no Campo Ligure - Genova delle 6.40! La giornata inizia bene^^
Un lato positivo c’era..avevamo un’oretta per fare colazione. Peccato però che una volta arrivati
Genova col treno dopo delle 8.10, avremmo avuto solo 10 minuti per incontrarci con i genitori
delle rispettive unità e fare i biglietti per poi riprendere lo stesso treno e tornare a Campo Ligure
(quasi ne avessimo sentito la mancanza). E così fu fatto.
Bagheera e Akela: la nuova staff del Branco "Fiore Rosso"
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Le prime attività si svolsero come da programma con un bel rugby lupetto nel prato del castello e
a seguire la messa delle 11.00 nella chiesa della Natività di Maria Vergine, che non ricordavo così
bella.
Dopodiché ci fu la rupe ed il passaggio di Edoardo Valdenassi al riparto (purtroppo solo un
lupetto). Ritornati al castello, cambio di Akela e per la felicità di tutti il pranzo. Al pomeriggio
un kim fatto dal nuovo Akela, una chiacchierata sulle misure del corpo di Fratel Bigio, il cambio
di Mor in Bagheera e una sua attività sui nodi. Dopo aver fatto un gioco per dividere le nuove se-
stiglie, al grande cerchio l’investitura provvisoria dei vice e capi sestiglia! Tornati in stazione
per il treno per Genova delle 16.40 abbiamo incontrato di nuovo un po’ di pioggia che era già
all’ordine del giorno sin dalla prima luce del mattino, capace anche di scoraggiare le famiglie di
due lupetti che non hanno partecipato alla caccia….causa mal tempo@.@..
E’ stata una giornata frizzante e piacevole anche se affrontata con un po’ di stanchezza per l’uscita
di clan del giorno prima. Credo di poter confermare che sia stata una cosa ben fatta!
Buona caccia a tutti!
Colibrì Riservato – Akela Branco “Fiore Rosso”
Notizie dal Branco Arcobaleno
La gioia di un giovane cucciolo Volevo ringraziare della bella giornata trascorsa. Mi sono divertito tanto e sono stato molto fiero di avere ricevuto la PELLICCIA!!!!!! Buona caccia
Nicolò Principiano
Le candele di Natale Akela ha invitato Mysa, un vecchio Lupo che ci ha insegnato a sciogliere la cera, colorar-la per farci delle candele di natale colorate. Akela ci ha detto di fare attenzione all’acqua bollente perché fa male, invece Mysa ci ha detto che la cera non fa male anche se è cal-da. Enrico se ne è versata un po’ addosso ma non gli è successo nulla. E’ stato bello fare le candele colorate, ognuno ha scelto dei colori diversi. Il colore si ottiene sciogliendo un pezzo di pastello a cera colorato nella cera bianca che abbiamo sciolto. Buona caccia!
I Lupetti del Consiglio di Akela
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ECCO LE FOTO DELLA CREA-
ZIONE DELLE CANDELE DI NA-
TALE :
← Mysa spiega che si può utilizzare
qualsiasi tipo di cera, anche quella dei
formaggini! Sul fornelletto intanto la
cera viene sciolta a bagno-maria.
↓ Le successive fasi di versamento
della cera trasparente negli stampi con
gli stoppini già preparati, quindi viene
sciolto il colore, quindi si lascia la cera
raffreddare...
È stata una cosa ben fatta!!!
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Notizie dal Cerchio Stella Nascente
Per la specialità di fotografa La Coccinella Giulia invia que-ste foto alla Redazione di Oriz-zonti per la specialità di foto-grafa… Prova superata!!!
← Una delle nostre Gite la Do-
menica (Navebus—Maggio
2009)
↓ Roma - Consiglio nazionale
dell'arcobaleno (marzo 2009):
nella foto ci sono le coccinelle del
cda di Genova con le altre cocci-
nelle della regione.
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Esploratore: illuminatore di uomini
Spiritualità
Figlio mio, tu sei uno scout. Sai cos'è uno scout? - Un Esploratore, Signore. Un Esploratore, cioè una guida. Conosci la storia di quel cieco che voleva guidare un altro cieco? Entrambi caddero nel fossato e morirono. - Signore se tu mi guiderai, questa sventura non mi colpirà. Hai ragione ad invocarmi: io sono la prima guida, il primo esplo-ratore. Io non sono solo l'esploratore, ma la luce. E colui che mi segue non cammina nelle tenebre. Seguimi, e vedrai chiaro. Seguimi, e la tua lanterna illuminerà i tuoi fratelli scout. Seguimi, ed io farò di te uno scout. Cioè un illuminatore di uomini. Come lo sono stati i giovani della Galilea di nome Giovanni, Pietro, Andrea e Filippo e gli altri che furono la mia prima squadriglia.
Sevin,
"Meditazioni scout sul Vangelo".
Nota: Si è reso con il termine italiano di "esploratore" il francese éclaireur, intraducibile e più ricco di significato: "rischiaratore", dunque: "portatore di luce" o
“illuminatore”
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All’inizio dell’avventura degli scout al S. Cuore – nata dal forte desiderio di un gruppetto di ragazzi di seconda media sostenuti da Gianna Garzini – madre Aluffi contattò padre Ruggi d’Aragona a Roma, fondatore del Guidismo in Italia (1943 AGI), che era stato assistente dell’ex gruppo AGI di Madre Aluffi, per avere un consiglio riguardo all’opportunità di realizzare un’esperienza scout indipendente e di fare pronunciare le prime promesse. Padre Ruggi avvallò l’iniziativa, consigliando di fare pure le promesse agganciandosi alla fraternità scout internazionale di BP. In un secondo tempo, leggendo un discorso del Papa agli Scout d’Europa, Madre Aluffi consultò Padre Ruggi su questa nuova associazione: il padre indirizzò a Genova Sergio Sorgato, Padre Lagutaine e un altro Capo trevigiano (?) per un incontro di presentazione della FSE. Da lì nacque la de-cisione di censirsi in FSE.
Si ringrazia per questo contributo Madre Mariella Aluffi
Come è nato il Gruppo Scout FSE Genova 1?
Alle radici...
LE DATE DEGLI ALBORI: Settembre 1974 – Nascita del Riparto: Giovanna Garzini e madre
Aluffi, religiosa dell’ Istituto Sacro Cuore, aprono il riparto esplorato-
ri del Sacro Cuore, rifacendosi ai principi dello Scoutismo dell’Asci e
dell’Agi, di cui madre Aluffi aveva fatto parte. Giovanna Garzini è Ca-
po Riparto e Capo Gruppo fino al campo estivo del 1979;
24 Giugno 1975 – Prime Promesse: Madre Aluffi fa pronunciare la
Promessa a Giovanna Garzini. Lo stesso giorno la C.R. Giovanna
Garzini consegna le prime promesse a Besaccia Enrico, Calvi Cristia-
no, Zaina Silvio, Giordani Alfonso
16-26 Giugno 1975 primo campo estivo a Montechiaro Denice (Al): il
campo si svolge in accantonamento in cascina. La mancanza di fondi,
infatti, non permette di poter acquistare nessuna tenda, se non una pic-
cola canadese per le capo. Con i soldi avanzati dal Campo vengono
acquistate le tende per l’anno successivo. Tra i ragazzi del Riparto i più
grandi sono Enrico Besaccia e Cristiano Calvi, quest’ultimo sarà Ca-
po Gruppo dopo Gianna Garzini.
27 luglio-4 Agosto 1976 primo campo in tenda del Riparto: viene
chiamato campo di Sherwood e si svolge a La Costa – Sarissola.
5 Dicembre 1977: il gruppo ha preso da un anno contatti con il gruppo degli Scouts d’Europa che
è nato a Treviso (con Pezzato, Granziero, don Abramo Del Colle), ha fatto domanda per entrare
nell’Associazione Italiana Guide e Scouts d’Europa Cattolici e riceve ora il riconoscimento uffi-
ciale. La data di nascita che viene apposta sugli atti è 24.12.1977 con la dicitura “Gruppo Scout
Genova 1° Sacro Cuore – Riparto San Giorgio”.
Madre Aluffi, co-
fondatrice del Gruppo,
prima C.R. del Ripar-
to femminile (dal 1978
al 1982)
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Direzione di Gruppo FSE Genova 1 e 3
(ovvero: i volti della copertina) I CAPI GRUPPO: Puledro Veloce (Federico) e Rana Assorta e Sincera
(Valerio)
SEGRETARIO DI GRUPPO: Ghiro Caparbio (Paolo)
ASSISTENTI: Don Franco (Parroco di Santa Zita) e don Marco – Falco solitario
(Segretario di S. E. Card. Angelo Bagnasco)
CAPI UNITA’ e R-S IN SERVIZIO FSE GENOVA 1
Procione Attento (Andrea): Akela Branco “Arcobaleno”
Otaria Generosa (Andrea - ―Snaiderman‖): Aiuto Capo Branco
Avvoltoio riflessivo (Raffaele): Capo Riparto ” Riparto S.Giorgio”
Orsetto laborioso (Andrea – ―Uccio‖): Capo Clan “Clan La Lanterna”
Renna Affabile (Patricio): Aiuto Capo Clan
CAPI UNITA’ e R-S IN SERVIZIO FSE GENOVA 3
Colibrì Riservato (Luigi): Akela Branco “Fiore Rosso”
Lupo Instancabile (Luca): Capo Riparto “Riparto Impeesa”
Tricheco impulsivo (Massimiliano – ―Max‖): Aiuto Capo Riparto “Riparto Im-
peesa”
Nibbio Solerte (Fabrizio – ―Pinghio‖): Capo Pattuglia Novizi Clan “La Lanter-
na”
Castoro Sorridente (Elisabetta – ―Betta‖) : Capo Cerchio “Cerchio Stella Na-
scente”
Koala affettuoso (Veronica): Capo Riparto “Riparto S. Francesco”
Procione Paziente (Giuliana): Capo Fuoco “Fuoco Mandorlo Fiorito”
Delfino attento (Sarah): Aiuto Capo Fuoco
Hanno collaborato a questo numero: Muflone Curioso (Rover Clan “La Lanterna”), Gianfranco Taormina
(Seminarista di La Spezia, membro della Direzione), Madre Mariella Aluf-
fi, Nicolò Principiano e i Lupetti del C.d.Ak. (Branco Arcobaleno), Giulia
(Coccinella Cerchio Stella Nascente).