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2015 catalogo artisti associati

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CESARE MORALI Circolo Artistico Bergamasco Catalogo degli artisti associati anno 2015 1 20 ANNI DALLA FONDAZIONE 1895- 2015
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Cesare Morali

Circolo Artistico Bergamasco

Catalogo degli artisti associatianno 2015

120 anni dalla fondazione1895- 2015

1Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Cesare Morali

Il Circolo Artistico Bergamascoa 120 aNNi Dalla FoNDaZioNe

1895 - 2015

Catalogo degli artisti associatianno 2015

2 Memoria, cultura,sussidiarietà.

Grazie all’intenso legame con il suo territorio,la Fondazione Credito Bergamasco opera

per la promozione e la realizzazione di iniziative finalizzateal progresso culturale, scientifico, etico e sociale.

www.fondazionecreberg.it

DR

IVE

PD

pagina Fcb f.to A4:Layout 1 19/03/15 12:17 Pagina 1

3Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Consiglio direttivo del Circolo Artistico Bergamasco

Presidente Cesare Morali

Vicepresidente Marcello Annoni

Segretaria Katy Pesenti

Consiglieri Fabio Agliardi, Anna Alborghetti, Paolo Bergo, Marcello Bonomi, Dino Fumagalli, Giorgio Giacomini, Carmen Gotti, Luigi Oldani, Maria Cristina Regonesi,

Alberto Riva, Battista Rota, Ombretta Urbani.

Tesoriere Marcello Annoni

Revisori dei conti Laura Milesi, Sergio Navoni, Adriana Rampinelli

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5Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Per parlare delle origini del Circolo Artistico di Bergamo è neces-sario risalire alla riunione che un’eletta rappresentanza di artisti e di appassionati d’arte tenne il 22 febbraio 1895 presso la sede del Casino Operai, Artisti e Professionisti in Piazza Pontida.Alla riunione intervengono il pittore Rinaldo Agazzi, il M° Daniele Biava, il dott. Ciro Caversazzi, il prof. Aristide Dragoni, il pittore Achille Filippini Fantoni, il nobile dott. Francesco Finardi, il pittore Ponziano Loverini, il prof. Giovanni Lucca, il prof. Gian Giorgio Marchesi, il prof. Alessandro Marinelli, il rag. Ottavio Masseroni, il cav. Giovanni Mora, l’arch. Virginio Muzio, l’arch. Giuseppe Odo-ni, il decoratore Giuseppe Rota, il conte dott. Gianforte Suardi, il nobile Alessandro Tacchi, l’ing. Fermo Terzi, il conte Paolino Vimercati Sozzi, lo scultore Giuseppe Zenoni e il pittore Luigi Ze-noni i quali, al termine di appassionanti discussioni, costituiscono un Comitato provvisorio. Questi esponenti della cultura locale sono convocati dal cav. Gio-vanni Mora, proprietario di un rinomato mobilificio, il quale, svi-luppando un’idea diffusa nell’ambiente artistico cittadino, propone di fondare a Bergamo un’associazione che rappresentasse i culto-ri delle belle arti. L’Assemblea Generale, che si svolge presso le Scuole dei “Tre Passi” in data 21 aprile 1895, approva lo Statuto, fissa le quote sociali e nomina una direzione che si compone di dodici consiglieri e di un cassiere/economo.La fondazione del Circolo Artistico risale dunque al 1895, lo stesso anno di nascita della Esposizione Internazionale d’arte di Venezia, la Biennale. E’ importante rimarcare come l’ambiente dove si manifestò l’idea di costituire il Circolo Artistico fosse il Casino Operai, Artisti e Profes-sionisti, un’associazione, sorta nel 1863, che si proclamava “lontana da tutto ciò che è politica1”, e che dimostrava di saper realizzare iniziative di prim’ordine proponendosi obiettivi tra i più disparati. Da una pubblicazione che riassume le iniziative dei primi venticin-que anni d’attività, risulta che, sin dal 1885, questa associazione costituì un Comitato Esecutivo per promuovere una Ferrovia nella Valle Brembana2, si occupò di monumenti ai Caduti, di Società di Previdenza per operai, della Scuola gratuita di scherma, di un Patronato per i liberati dal carcere, dell’apertura di Asili infantili e di provvidenze per i bambini rachitici. Raccolse fondi a favore di alluvionati e di terremotati e perfino delle popolazioni siciliane danneggiate dal brigantaggio.

1 In: Relazione della Direzione fatta nell’Assemblea Generale ordinaria della Società del Casino Operai Artisti e Professionisti di Bergamo il giorno di domenica 7 gennaio 1883, Stabilimento Tipografico F.lli Bolis, Bergamo, 1888.

2 La costruzione della Ferrovia Valle Brembana si concluderà nel 1906.

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Istituì, tra l’altro, l’Esposizione Permanente di Belle Arti, che, nel 1883, si trasformò in quella Società per l’Incoraggiamento delle Belle Arti, che tanti contatti ebbe, a partire dal 1895, con il Circolo Artistico. Solo così si può spiegare il forte impegno che animò i fondatori e le numerose e rilevanti iniziative che essi hanno avuto l’abilità di realizzare in breve tempo, dando prova di eccellente capacità organizzativa.Sulla fine dell’Ottocento, il Circolo Artistico è un sodalizio nuovo nel vario panorama delle associazioni esistenti a Bergamo. Nasce con lo scopo di dare incremento alle arti e si propone di raggiun-gere tale finalità “promuovendo e appoggiando gli atti e le istitu-zioni che mirano al progresso delle arti e all’utile generale degli artisti e dei cultori delle belle arti, facilitando ai soci i mezzi e le occasioni di piacevole ritrovo e di studio”.Per la sede si scelgono gli ambienti a piano terra del prestigioso palazzo di via Pignolo, al n° 68 [poi 72], di proprietà dei conti Luigi e Antonio Maffeis.Giovedì 19 dicembre 1895 un gran numero di artisti, di intellettuali e molte personalità cittadine si danno convegno nel cinquecente-sco palazzo Maffeis per partecipare alla nascita di quest’associa-zione formata da cultori di belle arti.Le diverse sale, impreziosite da fregi e da affreschi appena restau-rati da un gruppo di valenti artisti, ospitano un’interessante e varia mostra d’arte.Ciro Caversazzi, con un discorso chiaro e senza enfasi, spiega le

3 L’ inaugurazione del Circolo Artistico in “L’Unione” 20-21 dicembre 1895.

Aristide DragoniRitratto di Giacomo Bosis 1903

Collezione Scuola d’ Arte “Andrea Fantoni”

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finalità che si prefigge il Circolo Artistico e conclude dicendo: «se lo scopo del Circolo potrà parere troppo ardito per Bergamo, ciò nondimeno resterà il conforto di aver mirato in alto, il che renderà lo stesso scopo non meno nobile»3.Cesare Tallone, “nascosto sotto il cappellone a larghe tese” confi-da al cronista: «Lo crede? Qui, a traverso queste sale, vedo dieci anni del mio lavoro e leggo in ogni quadro le mie lezioni, e ciò mi fa molto piacere».Achille Filippini Fantoni, artista raffinato e giornalista, che si era particolarmente impegnato per costituire il Circolo Artistico, os-serva da un angolo molto compiaciuto. Dopo l’inaugurazione, un gruppo di valenti musicisti esegue un concerto con musiche di Grieg, Rinaldi, Chopin, Piatti, e Beethoven. Così nasce il Circolo Artistico di Bergamo.Il sodalizio, che attrae a sé l’interesse dei migliori pittori e scultori dell’epoca, se da un lato si preoccupa di promuovere la cultura artistica, raccogliendo pubblicazioni specifiche o rare per metterle a disposizione dei soci e di organizzare interessanti conferenze sull’arte, dall’altro offre agli artisti associati l’occasione di effettuare mostre collettive e personali.In questo periodo per gli artisti operanti a Bergamo e provincia le possibilità di esporre le loro opere e far conoscere la propria pro-duzione, sono per lo più limitate alle mostre del Circolo Artistico, a quelle dell’Accademia Carrara o a qualche rassegna isolata.Con una certa frequenza, infatti, il Circolo Artistico ospitava esposizioni collettive di dipinti, di sculture, di bozzetti, di studi, schizzi, disegni, acqueforti e fotografie. Vi erano anche mostre per soli dilettanti.A volte le mostre erano promosse con finalità benefiche, e si alle-stivano anche al di fuori della sede, come nei locali della Scuola d’Arte applicata “Andrea Fantoni”, nel salone del Chiostro di Santa Marta, nelle sale a piano terra dell’Hotel Moderno, nelle Scuole Tecniche di Via Borfuro, ai “Tre Passi” e in altri ambienti.In campo musicale si promuovevano numerosi concerti con inte-ressanti programmi, in prevalenza eseguiti nel salone della sede, ma talvolta organizzati in sale esterne o in teatro. Agli eccellenti esecutori invitati da fuori Bergamo per gli incontri musicali, face-va riscontro un consistente gruppo di concertisti e di compositori bergamaschi di prim’ordine4. All’interno del Circolo si era formata un’orchestrina di dieci elementi diretta dal M° Francesco Manetta.

4 Importante la lunga collaborazione del M° Alessandro Marinelli, eccellente maestro di pianoforte all’Istituto Musicale “G. Donizetti”, valente compositore e critico musicale.

Achille Filippini Fantoni

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Nel 1896 la direzione del Circolo Artistico invitava a Bergamo, per un concerto al Teatro Ricciardi, poi intitolato a Gaetano Donizetti, la Società Orchestrale della Scala diretta da Arturo Toscanini. Il concerto, che la critica definì “avvenimento artistico di prim’ordi-ne”, e che suscitò grande entusiasmo, fu eseguito nel pomeriggio di domenica 17 maggio. La sera gli orchestrali e il loro Direttore fu-rono ospiti del Circolo Artistico per un banchetto all’Albergo Italia. Altra iniziativa musicale d’eccezione fu la “Grande Serata Patriot-tica per la Beneficenza di Guerra”5che si svolse il 23 ottobre 1915 al Teatro Donizetti. Sotto la direzione di Beniamj Moltrasio, si rap-presentò l’opera di Pietro Mascagni Cavalleria Rusticana, alla qua-le seguirono romanze d’opera e cori patriottici. Tra i fondatori del Circolo Artistico bisogna rimarcare la presenza di Ciro Caversazzi, straordinaria figura di uomo di cultura e di intellet-tuale al cui intuito e alla cui sagace lungimiranza si deve l’istituzione di importanti associazioni tra le quali la Lega Bergamasca per l’Edu-cazione del Popolo, la Società di Cultura e la Società del Quartetto.La sera del 28 gennaio 1897 Caversazzi si rivela anche pianista d’eccezione allorché sostituisce il M° Francesco Manetta in un dif-ficilissimo quartetto di Mendelssohn con violino, viola e violoncel-lo. Il critico dell’Unione lo definisce “interprete insuperabilmente fine, non dilettante ma maestro nell’arte”.6Tra i fautori più convinti del Circolo Artistico vi è Aristide Drago-ni7. Per molti anni Dragoni ricopre l’incarico di “soprintendente municipale per le Scuole dell’Alta città e sobborghi uniti”, ed è presidente della Pia Scuola di Musica8 e della Società Filarmonico-Drammatica Simone Mayr in San Cassiano.Nel 1883 fonda la “Scuola gratuita popolare professionale serale e festiva di Bergamo Alta” che annovera quasi quattrocento allievi. Tra i quattordici docenti della scuola vi è il pittore Cesare Tallone, l’ing. Elia Fornoni, e lo stesso Dragoni. Questa Scuola cesserà la sua attività ma l’esperienza compiuta sarà utile ad Aristide Dragoni per impegnarsi attivamente nel pro-getto “grandioso ed ispirato” di istituire la Scuola d’Arte applicata all’Industria, poi intitolata ad Andrea Fantoni.La Scuola d’Arte applicata, che ancora oggi è viva e feconda, nasce dall’esigenza di “impartire insegnamenti artistici con la loro applica-zione alle arti industriali”, e si prefigge lo scopo di fornire un baga-glio tecnico e artistico, con un indirizzo essenzialmente pratico.L’esperienza teorico-pratica serve a preparare i giovani ad affronta-

Ciro Caversazzi

5 Locandina per la grande serata patriottica al Teatro Donizetti,

in “L’Eco di Bergamo”, 22 ottobre 1915, Bergamo.

6 Al Circolo Artistico il concerto di ieri sera, in “L’Unione”

29-30 gennaio 1897.

7 Nasce a Ravenna il 29 febbraio 1832, ma si con-sidera bergamasco a tutti gli

effetti dimostrando una sentita passione per la nostra città e

per le sue tradizioni. Muore a Bergamo l’undici maggio 1910.

8 Si tratta dell’attuale Istituto Superiore di Studi Musicali

“Gaetano Donizetti”.

9Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

re programmi lavorativi in industrie o in laboratori artigianali che, all’utilità pratica del prodotto, uniscono i canoni della bellezza arti-stica. La presidenza onoraria è attribuita all’arch. prof. Camillo Boi-to, fratello di Arrigo, grande esperto delle Scuole d’arte industriale, il quale nella lettera d’accettazione afferma: “E’ certo che se v’ha una città di provincia in Italia che meglio di ogni altra sia indicata per fondarvi una scuola di questo genere, è sicuramente Bergamo”. Tra gli artisti più rinomati che compirono studi alla Scuola Fanto-ni, si possono citare il restauratore Mauro Pellicioli, i pittori Gio-van Battista Galizzi, Severino Belotti, Romualdo Locatelli, Daniele Marchetti, Emilio Nembrini, Giorgio Oprandi, Ernesto Quarti Mar-chiò, gli scultori Elia Aiolfi, Piero Brolis, Edmondo Cattaneo, Nino Galizzi, Ferruccio Guidotti, Giovan Battista Manzoni, Giacomo Manzù, Tobia Vescovi.Alla presidenza del Circolo Artistico, Aristide Dragoni promuove iniziative di prim’ordine, come la manifestazione per celebrare il 1° centenario di fondazione dell’Accademia Carrara, con il conio della medaglia commemorativa e la pubblicazione del volume “L’arte a Bergamo e l’Accademia Carrara”. Nell’ottobre 1899 Dragoni organizza una bicchierata “di lusso” al Circolo Artistico, in onore di Cesare Tallone, nominato professore di figura all’Accademia di Brera e di Ponziano Loverini nominato direttore della Scuola di Pittura dell’Accademia Carrara, ove su-bentra allo stesso Tallone.

Effigie del Conte Giacomo Carrara. Opera dell’incisore Luigi Manfredini

Elia Fornoni: prospetto della Scuola d’Arte applicata all’Industria. Acquerello su carta

Bergomatium artificium sodalitas Anno ab Academia Instituta C

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Sempre nell’anno il Circolo Artistico celebra il ricordo di Vincenzo Petrali, definito “principe degli organisti”, nel decimo anniversario della scomparsa. Al Petrali è dedicato un concerto con l’esecuzio-ne di sue musiche, un numero unico e una lapide sulla facciata della sua casa di abitazione in via Porta Dipinta.Un interessante scritto di Elia Fornoni su “Gandino e la sua valle” e sui celebri artisti gandinesi, Bartolomeo Buono (Bon), scultore e architetto e Gian Battista Castello, pittore, scultore e architetto, ac-compagna la posa di una lapide celebrativa nel loro paese natale di Gandino.Una lapide in via delle Muraine9 commemora il centenario della nascita del poeta Pietro Ruggeri da Stabello.Un numero unico e una lapide, arricchita dall’opera dello scultore Andrea Paleni, collocata in via S. Salvatore, rievocano, nel primo centenario della morte, la poetessa Paolina Grismondi Secco Suar-do, in Arcadia Lesbia Cidonia.L’illustre violoncellista Alfredo Piatti è ricordato con un’iscrizione posta sulla casa natale in via Borgo Canale al n° 6.Artista della parola e abilissimo verseggiatore, Aristide Dragoni è autore dei testi di numerose epigrafi, come quella posta a Parigi sulla casa ove morì Lorenzo Mascheroni e quelle, appena sopra se-gnalate, a ricordo di Alfredo Piatti e della poetessa Lesbia Cidonia.Elia Fornoni, valente architetto e fervente studioso di storia dell’arte e di storia locale, dedica un’appassionante ricerca, con interessanti saggi, il primo dei quali risale al 1886, sulle origini serinesi e sull’o-pera di Giacomo Nigretti detto Palma il Vecchio10. Quando nel 1901 il Circolo Artistico colloca una lapide sulla fac-ciata del Municipio di Serina, Fornoni tiene un vibrante discorso celebrativo. Egli auspica che il grande pittore bergamasco sia ricor-dato degnamente, con un busto da erigersi nella piazza di fronte al palazzo dell’Accademia Carrara che egli definisce “il tempio dell’arte”. Nel 1908 il Consiglio Direttivo decide di intitolare il Cir-colo Artistico al nome di questo celebre artista. Un’iniziativa singolare, molto importante per la divulgazione a Bergamo di un particolare ramo d’arte, è l’istituzione della Società degli Acquafortisti. Nell’aprile del 1913 il nuovo presidente Vittorio Camplani mette a disposizione un ambiente entro il quale siste-mare il torchio a stella Krauss e i dispositivi per l’acidificazione, la tamponatura e la preparazione delle lastre. Giovan Battista Galizzi realizza il logo della Società. Nel corso della mostra di bozzet-

10 Fornoni E. Giacomo Negretti detto Palma il Vecchio in: Circolo

Artistico di Bergamo - un quin-quennio di vita, numero unico, Officine dell’Istituto Italiano di Arti Grafiche, Bergamo,1900.

Una recente ricerca ha stabilito che il vero cognome di

Jacopo Palma é de Lavalle mentre Nigreti sarebbe

il soprannome della famiglia.

Elia FornoniRitratto di Romeo Bonomelli,

1904 – Collezione privata.

9 Ora via Giulio Cesare.

11Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

ti, sculture, acqueforti e disegni allestita al Circolo nel marzo del 1915, Luigi Angelini, Romeo Bonomelli, Camillo, Carlo e Giovan Battista Galizzi, Mauro Pellicioli espongono i loro primi saggi d’in-cisione all’acquaforte nella saletta “del bianco e del nero”.La prima mostra ufficiale della Società, all’interno della quale nel frattempo sono confluiti altri artisti, si tiene alla sede del Circolo nel maggio 1924. Sempre in tema di lapidi, va ricordata quella collocata nel 1921 a Trento per ricordare i patrioti della Guardia Mobile Bergamasca vilmente trucidati dagli Austriaci nell’aprile 1848, alla fossa della Cervara. Il testo dell’epigrafe è di Ciro Caversazzi, come quello in memoria di Cesare Tallone all’Accademia Carrara.Nel 1923 il Circolo Artistico provvede ad organizzare la sezione bergamasca, presente alla prima mostra Biennale delle Arti Deco-rative, allestita alla Villa Reale di Monza.Numerosi sono i personaggi celebri ospitati dal Circolo Artistico. Tra questi si possono ricordare: Francesco Jerace, Marco Enrico Bossi, Ugo Ojetti, Renato Fucini, Luigi Pirandello, E. A. Mario, Tullia Franzi.Nel giugno 1927 i soci del Circolo Artistico, in compagnia dei soci della Famiglia Artistica Milanese e della Società Arte in Famiglia di Brescia, compiono una visita al Vittoriale. Il poeta-eroe dona una sua fotografia con dedica riportata a fianco.Nel novero delle attività svolte dal Circolo Artistico figurano anche vari interventi riguardanti l’urbanistica, particolari opere da ese-guire a Bergamo e osservazioni su alcune istituzioni cittadine. Si allestiscono numerose veglie mangiatorie, bibitorie, saltatorie nel salone della sede che viene addobbato con decorazioni di vario soggetto eseguite dagli artisti per festeggiare il Carnevale in alle-gria. Si svolgono anche cene sociali, passeggiate a scopo culturale e scambi di visite con associazioni di altre provincie come la So-cietà Filodrammatica Cremonese, L’arte in famiglia di Brescia e la Famiglia Artistica Milanese. Il Circolo Artistico, che fin dalle sue origini ha adottato il motto “in arte libertas”, dopo il prof. Aristide Dragoni e il dott. Vittorio Camplani, è stato presieduto, nell’ordine, dall’ing. Elia Fornoni, dal Giudice dott. Luigi Gaetani, dal dott. Ugo Daina e dall’avv. Ermando Invernizzi. Per la loro lunga dedizione al Circolo vanno segnalati in modo particolare il pittore Romeo Bonomelli, per tanti anni attivissimo segretario e vicepresidente, e il poeta ver-nacolo Luigi Citerio, brioso cantore dei fasti del Circolo, al quale

Società degli Acquafortisti

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si devono composizioni poetiche d’occasione molto argute.Nel mese di gennaio 1931 l’Istituto Fascista di Cultura assorbe il Circolo Artistico “Palma il Vecchio”.Il conte Giacomo Suardo, che presiede questo Istituto, afferma: “continueremo la nobile tradizione del Circolo Artistico con mo-stre e manifestazioni d’ogni ramo delle belle arti, dalla pittura alla musica, cercando che esse servano, in modo speciale, ad incorag-giare i giovani nelle loro prime manifestazioni, venendo in soccor-so delle energie più ricche di promesse.”11

L’attività del sodalizio artistico prosegue con varie iniziative tra le quali i vivaci festeggiamenti a Francesco Domenighini che, dopo trentatré anni, lascia l’insegnamento alla Scuola d’Arte applicata “Andrea Fantoni”. Ma, nel corso di un incontro tra i soci del Cir-colo Artistico e quelli dell’Istituto Fascista di Cultura, rappresentati dal prof. Antonio Capuani, l’avv. Ermando Invernizzi afferma che la fusione del Circolo Artistico con l’Istituto Fascista di Cultura non ha dato i risultati sperati in quanto l’Istituto stesso mira all’educa-zione dei giovani e alla cultura politica, mentre il Circolo Artistico tende a divulgare la cultura letteraria, musicale e artistica. Il primo è stato fondato dal regime con finalità analoghe su tutto il territorio nazionale, il Circolo Artistico invece ha origini locali e rispecchia le aspirazioni culturali dei propri soci. Il prof. Capuani condivide questa tesi e così pure il podestà Anto-nio Locatelli, presente alla riunione. Al termine di una votazione, i presenti decidono all’unanimità che il Circolo Artistico riprenda la sua tradizionale autonomia operativa. Il presidente avv. Invernizzi solleva il preoccupante problema del tesseramento, che dovrebbe garantire la copertura delle spese.La prima iniziativa promossa dal Circolo è, nel maggio 1934, la mostra Tripolitania del pittore Luigi Brignoli. Nel mese di agosto, in occasione del 200° anniversario della morte di Andrea Fantoni, molti soci del Circolo Artistico si recano a Rovetta dove, con una solenne cerimonia, viene collocata una lapide. L’anno successivo, nel mese di febbraio, il Circolo Artistico cessa la sua attività. Una lapide è murata sopra la porta d’accesso al salone principale con la seguente epigrafe: Qui il Circolo Artistico nel nome di Palma il Vecchio fu per ben otto lustri tempio, scuola, fucina d’arte e di cultura. 1895/1934. A una piccola folla di associati, che comprende artigiani, artisti, ar-chitetti, professionisti, musicisti, l’avv. Ermando Invernizzi parla della

11 Appello e programma dell’Istituto Fascista di Cultura,

in “La Voce di Bergamo”, 30 aprile 1931.

Giovan Battista Galizzi

13Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

gloria e dei meriti del Circolo Artistico e di tutti i suoi soci che, con passione e abnegazione, hanno dato l’opera loro al raggiungimento delle alte finalità. “Noi tutti continueremo a lavorare per quegli sco-pi nobilissimi che sono stati, sono e saranno di ogni tempo”.Sandro Angelini, che dopo Manzù sarà nominato presidente onora-rio del Circolo Artistico, in un suo scritto, pubblicato nel volumetto “Cronache del Circolo Artistico”9, così afferma: “Io credo che le ragioni vere della decadenza e poi della fine, siano da cercare fra i membri stessi del Circolo Artistico. Da una parte alcuni fondatori erano scomparsi, altri non erano più quei giovani che un tempo si sentivano chiamare “futuristi” solo perché uscivano timidamente dai canoni tradizionali. Ora erano chiamati “passatisti”. Ma erano ancora gli stessi uomini con dietro le grandi maiuscole: Lavoro, Industria, Patria, Famiglia, Religione, Arte, ma senza il calore, l’ar-dore di un tempo, e forse minacciati dallo stesso motto scelto al tempo della fondazione « In arte libertas». E c’erano i soci giovani, le nuove leve. Mentre i Brignoli, gli Oprandi vincevano il premio e andavano a Roma, i Pinetti, i Marchetti, i Visentini andavano a Parigi. Oggi si dovrebbe andare a New York. Ma non è la stessa cosa. Non sono equivalenze proponibili. Fra i vecchi e i nuovi soci si mantenevano rapporti di stima e di reciproco rispetto, ma nell’aria, a prescindere dalla vicenda politica, c’era una nuova si-tuazione. La mutazione era inarrestabile. I giovani pittori avevano imparato a Parigi a trovarsi al caffè e non al Circolo. L’Istituto Arti Grafiche, caduto in mani solo avide di denaro, stampa-va agende e prodotti commerciali mentre l’Emporium era offuscato da nuove riviste d’arte in Italia e in Europa. Ed insieme si spegneva il Circolo Artistico, dopo una lunga, gloriosa, irripetibile stagione. Dopo la chiusura del Circolo Artistico, un avvenimento d’eccezio-ne in campo artistico furono le quattro edizioni del Premio Ber-gamo, dal 1939 al 1942, che tanto interesse suscitarono anche in campo nazionale. Nel fervore del primo dopoguerra, nell’ottobre del 1945, a Bergamo venne indetto il Premio Fra Galgario per il ri-tratto e l’autoritratto. Sulla presentazione del catalogo, il Comitato promotore del Premio, composto da eminenti uomini di cultura e artisti di indiscusso valore, si impegnava a indire, per il mese di ottobre 1946, la quinta edizione del Premio Bergamo, che poi, di fatto, non si terrà. La pubblicazione, fatta in nome del Circo-lo Artistico di Bergamo, annunciava che il Premio Fra Galgario era la prima iniziativa del risorto Circolo Artistico. Componevano

Ritratto del poeta vernacolo Luigi Citerio eseguito da Emilio Nembrini

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il Comitato promotore il dott. Luigi Agliardi, presidente, il pitto-re Daniele Marchetti, segretario, l’ing. Luigi Angelini, gli architetti Sandro Angelini, Luciano Galmozzi e Pino Pizzigoni, i pittori Er-nesto Quarti Marchiò, Giovan Battista Galizzi, Giuseppe Luzzana, Alberto Vitali, Angelo Crespi, Ugo Recchi e lo scultore Giovanni Avogadri, membri.Dovevano invece trascorrere altri otto anni perché si costituisse un Comitato Provvisorio per la riapertura del sodalizio artistico.Individuati i locali della sede in un palazzo di viale Roma (ora via Papa Giovanni XXIII) al n.° 48, il 16 novembre 1953 il Comitato Provvisorio approvava lo Statuto sociale e, pochi giorni dopo, eleg-geva il Consiglio Direttivo. Era presidente l’ing. Giuseppe Golasmi-ci, vicepresidenti il pittore Ernesto Quarti Marchiò e l’arch. Pino Pizzigoni, segretario il pittore Ettore Salvetti; consiglieri il pittore Gabriele Baggi, lo scultore Piero Brolis, il pittore Giovan Battista Galizzi, gli scultori Ferruccio Guidotti e Stefano Locatelli, il pittore Giuseppe Luzzana, gli avvocati Ubaldo Riva e Martino Vitali. L’attività culturale svolta comportava la promozione di manifesta-zioni di varia natura artistica, dalle arti visive alla poesia, alla musi-ca, alle arti impropriamente definite minori, con lo scopo di offrire una panoramica delle espressioni d’arte nei loro aspetti contem-poranei e di favorirne la divulgazione. Per gli associati non manca-vano occasioni di svago come le gite artistiche o le allegre veglie danzanti. Gradualmente in città nascevano numerose associazioni culturali con loro specifiche finalità. Per il Circolo Artistico si poneva dunque l’esigenza di individuare iniziative in alternativa a quelle promosse dagli altri sodalizi, atte a riscuotere l’interesse dei soci rispondendo alle specifiche finalità perseguite dal sodalizio in campo artistico, sia per la tutela e la valorizzazione delle tradizioni artistiche bergamasche, sia per la diffusione della conoscenza dei fenomeni artistici a noi contem-poranei. Con questi presupposti si è svolta l’attività culturale dal 1953 a oggi.Nell’ottobre 1954 la sede si trasferisce in via Pignolo n° 74, dove rimane tre anni. In seguito, nel dicembre 1956 si sposta nel palaz-zo comunale di via Torquato Tasso al n° 4.Qui l’attività si svolgeva nel salone ex consiliare al primo piano e nella sala adiacente dove funzionava anche un vero e proprio bar con annesso un pianoforte a disposizione dei soci. In questo salo-ne a carnevale si tenevano veglie danzanti. Ogni volta, il segretario

Ing. Giuseppe Golasmici

15Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Italo Ghezzi, provvedeva con molto gusto a ricreare un originale scenografia montata sul palco dove c’era l’orchestra.Fruttuosi sono i contatti con il Cenacolo Orobico, un’associazione di poeti nata nel 1955, in collaborazione con la quale si program-mano varie iniziative. Sul finire del 1958 la Commissione Cultu-ra, in concorso con il Cenacolo Orobico, presieduto da Liana De Luca, promuove una mostra di pittura-poesia che accoppia com-ponimenti poetici a dipinti.Su richiesta dei pittori Giulio Masseroni e Italo Ghezzi, il Comune concede un locale a piano terra, dove viene aperta la Galleria “La Garitta”. L’inaugurazione ha luogo il 19 aprile 1958 con una gran-de esposizione collettiva alla quale partecipano i seguenti artisti: Angiolo Alebardi, Emilia Bardi Marigo, Ivan Berlendis, Pino Buelli, Angelo Capelli, Mario Caracuzzo, Carlo Ciocca, Costante, Ernesto e Francesco Coter, Piero Donati, Iby Gavazzeni, Italo Ghezzi, Aldo Grassi, Angelo e Calisto Gritti, Ferruccio Guidotti, Giuseppe Luz-zana, Daniele Marchetti, Giovanni Marini, Giulio Masseroni, Gio-

Italo Ghezzi e Alessandro Angelini

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vanni Nespoli, Luigi Paris, Giacomo Piccinini, Guido Poloni, Attilio Rossi, Ettore Salvetti, Pietro Servalli, Piero Urbani, Alberto Vitali.Nel 1958 alla presidenza subentra il dott. Ippolito Pipia, consiglie-re comunale e presidente dell’Accademia Carrara. All’ing. Giusep-pe Golasmici è conferita la presidenza onoraria.Dopo otto anni di permanenza nel salone ex consiliare al primo piano del Palazzo di via Tasso n.°4, nel 1963 la sede si trasferisce nel grande locale comunicante con la Galleria “La Garitta.”L’attività culturale del Circolo Artistico è intensa. Numerose le ini-ziative nel campo delle esposizioni d’arte alle quali, in un primo tempo, provvedono i pittori Giulio Masseroni e Italo Ghezzi. Va ricordata la mostra commemorativa del pittore Giovanni Pezzot-ta, allestita nei locali della Camera di Commercio di Bergamo e la Mostra del Manichino al Palazzo della Ragione in Città alta. Si tengono frequenti concerti di musica classica e lirica.Nel 1964 si forma una vivace Sezione Giovanile che promuove varie iniziative tra le quali una serie di serate sul Teatro contempo-raneo con la partecipazione del prof. Emo Marconi e degli allievi della Scuola di Recitazione del Teatro alle Grazie. Si tengono inol-tre frequenti concerti di musica classica e lirica, ai quali provvede con molta competenza il M° Amleto Mazzoleni, serate di poesia e conferenze. Nel campo poetico-letterario va registrata l’autore-vole partecipazione del prof. Mario Apollonio, con studenti della Scuola Superiore delle Comunicazioni Sociali da lui diretta, e la qualificata presenza, per alcune serate, del prof. Luigi Dal Santo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.Con gran sensibilità per la cultura e per l’arte, nel 1970, il dott. Ippolito Pipia fonda una pubblicazione periodica, aperta a qualifi-cate collaborazioni, che fornisce anche una serie di notizie per gli artisti. Nel marzo 1970 esce il primo numero di “Bergamo Arte” che ha come direttore responsabile lo stesso dott. Pipia e, come redattori, il dott. Giovanni Montemezzi, vicepresidente del Circo-lo Artistico, il giornalista Sandro Vavassori e il poeta avv. Martino Vitali, consigliere. La pubblicazione del periodico, che raccoglie collaborazioni interessanti e vive approvazioni, dopo tre anni è interrotta per ragioni esclusivamente economiche.Con la sistemazione del palazzo di via Torquato Tasso, i locali della Galleria “La Garitta” sono rinnovati, ampliati, dotati di sop-palco e di appropiata illuminazione. La sistemazione della Galleria è curata con vera competenza dal segretario, pittore Italo Ghezzi

Ippolito Pipia

17Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

al cui merito vanno ascritte la scelta degli artisti e l’organizzazione dell’intera attività espositiva. A inaugurare i nuovi locali, nell’aprile 1976, è allestita, con singo-lare successo, la mostra I Maestri della Carrara con catalogo a cura di Giorgio Mascherpa e di Attilio Pizzigoni.Un importante mostra, allestita alla Galleria “La Garitta” nel 1977, è stata la retrospettiva dal titolo “Italo Ghezzi a Parigi”, presentata da Geo Renato Crippa che ne curò l’elegante monografia.Altre due mostre singolari e suggestive organizzate alla Galleria “La Garitta” sono state l’esposizione antologica di Remo Brindisi e la personale di Domenico Purificato.Nel 1978 il nuovo presidente cav. del Lavoro Aldo Cortinovis, per rievocare il 25° dalla rifondazione del Circolo Artistico e, come egli stesso ricorda nella prefazione, gli 80 anni dall’apertura della Scuola d’Arte applicata “Andrea Fantoni”, promuove la pubblica-zione dello scritto di Geo Renato Crippa “Breve storia del Circolo Artistico”. I festeggiamenti si svolgono nel corso di una vivace se-rata all’Hotel San Marco, dove la pubblicazione è presentata dal prof. Luigi Dal Santo.Per l’occasione al pittore Ghezzi è conferita una targa d’oro per i venticinque anni di impegno operativo come segretario.Nell’ottobre 1980 la Galleria ospita la grande e originale esposi-zione “Pastelli e Disegni” di Ernesto Quarti Marchiò, dedicata ai personaggi del Circo.Con il nuovo presidente, l’assicuratore comm. Contardo Sironi, le mostre si susseguono con vivacità così come le altre iniziative cul-turali. Nel 1984 lo scultore Giacomo Manzù accetta la nomina a presidente onorario del Circolo Artistico. Lo stesso anno la “Garit-ta” ospita la mostra “Pietro Annigoni e la sua scuola” e nel 1985 l’esposizione “Guttuso, Migneco, Fiume”.Dopo 28 anni di permanenza nella sede di via Torquato Tasso, il Comune di Bergamo emette un’ordinanza di sfratto. Su iniziativa del presidente Contardo Sironi è possibile riprendere l’attività nella sede storica all’interno del palazzo di via Pignolo al n° 72.Il 24 maggio del 1986 s’inaugura la nuova sede che ospita una vasta e varia serie di iniziative artistico-culturali. Il salone acco-glie le esposizioni personali e collettive degli artisti associati. Di tanto in tanto, compatibilmente con le possibilità economi-che e con qualche contributo, è possibile realizzare mostre com-memorative, come, nel 1986, la mostra retrospettiva del pittore

Aldo Cortinovis

Contardo Sironi

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Daniele Marchetti. Nel giugno 1988 alla presidenza del Circolo Artistico Cesare Morali subentra a Contardo Sironi.Una giornata vissuta con particolare intensità è quella trascorsa il 18 dicembre 1988 in compagnia del presidente onorario Gia-como Manzù. Attorno al celebre scultore bergamasco, reduce dalla grande mo-stra antologica allestita in suo onore dalla Regione Lombardia e dal Comune di Milano al Palazzo Reale di Milano, assieme ai soci del Circolo Artistico Bergamasco si stringono numerosi artisti berga-maschi e molte personalità cittadine.Giacomo Manzù, accompagnato dalla moglie Inge e dai figli Giu-lia e Mileto, è ospite d’onore al pranzo che si svolge in un noto ristorante di Città Alta.C’era molta emozione in ognuno di noi, alla presenza di questo grande artista bergamasco che in gioventù frequentò il vecchio Circolo Artistico. Manzù stesso ne accenna, in modo succinto, con

12 Dopo la scomparsa di Manzù è nominato Presidente onorario del Circolo Artistico.

Il cortile del Circolo Artistico Bergamasco in via Pignolo.

19Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Il presidente onorario Giacomo Manzù al Circolo Artistico Bergamasco per l’incontro con i soci. Da sinistra:Mons. Andrea Spada,Inge Shabel Manzù, Cesare Morali e Sandro Angelini.

qualche ricordo giovanile e, con nostra stupita sorpresa, ci parla dell’ultimo grande lavoro che sta concludendo.Tra gli interventi vanno menzionati quelli dell’arch. Sandro Angeli-ni12 e dell’avv. Giovanni Riva, che esprimono viva ammirazione e formulano fervidi auguri allo scultore che si accomiata con affet-tuosa cordialità. Per commemorare Ponziano Loverini, a 60 anni dalla scomparsa, nel 1989, il salone del Circolo Artistico ospita un’interessante retrospettiva del maestro e presenta un consistente saggio monografico a cura di Fernando Noris e Luciano Doneda. L’anno successivo ha luogo la mostra commemorativa dal titolo La natura dell’arte, dedicata a Giulio Masseroni nel decimo an-niversario della morte. Nel 1990 si tiene la mostra retrospettiva postuma del pittore Severino Annoni.Nel 1991 si pubblica il volume “Cronache del Circolo Artistico” a cura di Sandro Angelini e di Cesare Morali. Poco dopo a Sandro Angelini è conferita la presidenza onoraria del Circolo Artistico Bergamasco. Nel 1992 lo scultore Harry Rosenthal espone le sue opere in sede ed anche all’esterno della sede. Nel 1994 il salone ospita un’originale mostra del pittore russo Lak Buni. Per dare inizio alle celebrazioni del centenario viene organizzata una riuscitissima esposizione di opere del pittore Achille Filippini Fantoni predisposta da Daniele Riva che redige anche un interessante saggio monografico. Nel mese di settem-bre 1995 una grande esposizione dal titolo “Pittura a Bergamo da Tallone a Loverini”, a cura di Fernando Rea si allestisce alla

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ex Chiesa di S. Agostino alla Fara. In esposizione 145 opere di quarantadue artisti. L’allestimento è realizzato dallo Studio asso-ciato di architettura Luciano Doneda, Cristina Paccanelli e Alberto Trussardi. Il consistente volume che accompagna la mostra com-

prende una ricerca storico-documentaria scritta da Cesare Morali, il catalogo dell’esposizione con un saggio di Fernando Rea e l’epi-stolario fra Romeo Bonomelli e Pellizza da Volpedo.Federico Zeri così commenta il volume:Il Vescovo di Bergamo, monsignor Roberto Amadei, fa pervenire una lettera con calorosi apprezzamenti alla mostra e al volu-me, nella quale mette in risalto “la ricchezza della vita artistica bergamasca”. Sempre nell’ambito delle celebrazioni centenarie si conia la medaglia commemorativa eseguita dallo scultore Fer-ruccio Guidotti e si pubblica un volumetto con il saggio di Liana De Luca su “La poesia al Circolo Artistico Bergamasco dal 1955” e di Giovanni Riva su “Ciro Caversazzi uomo di cultura.”L’anno seguente, in occasione del bicentenario di fondazione dell’Accademia Carrara, il salone del Circolo Artistico ospita la

21Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Mostra del centenario ex chiesa di S. Agostino (Foto Sandro Da Re)

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XII sezione della mostra “Maestri e Artisti” riguardante la Società degli Acquafortisti.Nel settore musicale il M° Amleto Mazzoleni ha promosso, con grande impegno e competenza una serie di concerti dedicati ai

1996 Società degli acquafortisti XII sezione mostra “Maestri e

artisti”

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valenti compositori bergamaschi del passato e del presente. Serate difficili da organizzare, ma di particolare rilevanza sotto il profilo rievocativo e divulgativo dei talenti musicali bergamaschi. Sempre in campo musicale i vicepresidenti M° Amleto Mazzole-ni e Lidia Cucciniello danno vita al Concorso pianistico “Città di Bergamo” del quale si svolgono tre importanti edizioni.Gli allievi delle Scuole di Canto dell’Istituto Musicale “Gaetano Donizetti” dirette dalle Maestre Silvia Bianchera e Ida Farina ten-gono concerti e saggi nel salone del Circolo Artistico.Il Concorso “Dipingere la musica” proposto dal M° Mazzoleni e organizzato in collaborazione con il Provveditorato agli Studi di Bergamo, impegna per diversi anni numerosi allievi della Scuola Media di Bergamo e della provincia con risultati molto positivi.Nel corso della sua attività artistico-culturale il salone del Circolo Artistico ha ospitato celebrazioni di personaggi importanti come Ubaldo Riva “alpino, poeta, avvocato” nel centenario della nascita e una straordinaria commemorazione del valente chitarrista berga-masco Benvenuto Terzi.Con discorsi celebrativi sono rievocati il celebre violinista e com-positore Pietro Antonio Locatelli, il M° Daniele Maffeis e il pittore Francesco Domenighini.Una volta l’anno il Circolo Artistico ospita gli allievi della Scuola d’Arte “Andrea Fantoni” per l’esposizione degli elaborati intitola-ta: Gli allievi si mostrano. Nel 1977 si svolgono la mostra di Italo Ghezzi, pittore-poeta del paesaggio, a cura di Lino Lazzari e la retrospettiva “Omaggio a Vincenzo Ghirardelli”. Una delle aspirazioni dei Circoli Artistici, che accolgono pittori, scultori e in genere operatori di arte visiva, musicisti letterati e po-eti, è quella di poter avviare contatti con associazioni artistiche di altre città per utili scambi tra loro nell’interesse dei rispettivi soci. Nel febbraio 1998, su iniziativa del presidente del Circolo Artistico di Venezia Giorgio Paternò, i presidenti dei Circoli Artistici di Ber-gamo, di Bologna, di Firenze, di Torino e di Vetralla sono convenu-ti nel Palazzo delle Prigioni Nuove oltre il Rio13, dove, con il notaio dott. Paolo Chiaruttini, è stata istituita la Federazione Italiana dei Circoli Artistici (FICIART) e redatto il relativo statuto.Il progetto non ha avuto un gran seguito, tuttavia ancora oggi tra queste associazioni intercorrono buoni rapporti.La mostra commemorativa di Giovan Battista Galizzi, pittore sim-bolista, curata, nel maggio 1998, da Fernando Rea ottiene un note-

(13) Ove ha sede il Circolo Artistico di Venezia

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vole successo. Allo scadere del contratto di affitto e precisamente il giorno 27 ottobre 1998, la sede di via Pignolo si chiude.La ricerca dei locali entro i quali sistemare il Circolo Artistico Bergamasco, messa in atto da tempo, non ottiene quei risulta-ti concreti sui quali si faceva affidamento. L’attività espositiva si svolge saltuariamente nei mesi estivi con la rassegna “Settembre orobico” allestita nella sala alla porta di S. Agostino, dove si orga-nizzano anche conferenze e concerti.Alla porta di S. Agostino il prof. Ettore Luigi Albertoni, Assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia tiene una con-versazione su: Il patrimonio culturale oggi. Le numerose ricerche svolte e gli intensi contatti messi in atto per individuare la nuova sede si concludono nel 2002.La nuova sede, ubicata in via Malj Tabajani n° 4, di proprietà dell’Opera Pia Misericordia Maggiore, viene inaugurata il 20 di-cembre 2002 con una ragguardevole esposizione collettiva de-gli artisti associati. Numerosi sono stati concerti tenuti nel salone di via Pignolo e in sedi esterne di prestigio, come il salotto della famiglia Mazza dè Piccioli a Palazzo Stampa o il Salone Alfredo Piatti. Tra i numerosi e valenti protagonisti dei concerti si possono indicare: Paolo Bordoni, Maria Lorena Garolfi, Fabio Bidini, Boris Bechterev, Andrea Cappelletti, Michele Guadalupi, Silvia Bianche-ra, Attilio Bergamelli, Filippo Lama, Silvia Bertoletti, Marco Seraz-zi. Tra i complessi: l’Ottetto di fiati dell’Istituto Musicale “Gaetano Donizetti” e l’Ensemble “Renoir”.

Circolo Artistico di Venezia: a sinistra il notaio Paolo Chiaruttini

a destra Giorgio Paternò.

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Al Circolo Artistico si sono svolte numerose conferenze con la par-tecipazione di autorevoli oratori tra i quali: Vincenzo Buonassisi, Marco Lorandi, Sandro Angelini, Aldo Manetti, Pierluigi Forcella, Erminio Gennaro, Adriano Bassi, Liana De Luca, Anna Cattoretti, Albert Dunning, il Prefetto Nicola Rasola, gli Assessori Regionali alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia Ettore Adalber-to Albertoni e Marzio Tremaglia, i Direttori de L’Eco di Bergamo Sergio Borsi e Ettore Ongis, il Prefetto Annamaria Cancellieri, Clau-dia Bianchini, Attilio Pizzigoni e Pieralberto Cattaneo.La grande retrospettiva Disegni e dipinti di Giulio Masseroni, nel centenario della nascita, è allestita al Teatro Sociale in Città alta nel maggio 2000. La Banca Popolare di Bergamo-Gruppo BPU nell’autunno 2001 mette signorilmente a disposizione del Circo-lo Artistico il Chiostro di Santa Marta. L’allestimento realizzato su progetto di Luciano Doneda, con il concorso di Roberto Colleoni, consente di distribuire con eleganza la mostra commemorativa di Vittorio Manini Il colore dei giorni, curata da Enrico De Pascale.Una manifestazione di considerevole importanza è rappresentata dal Concorso organizzato dal Circolo Artistico, in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera, per un’opera d’arte da collocarsi nell’a-trio del nuovo Dipartimento Cardiovascolare denominato “Casa del cuore”, agli Ospedali Riuniti di Bergamo. La competizione, alla quale prendono parte trenta artisti, si conclude il 30 dicembre 2002 con l’affermazione del pittore Angelo Capelli. Il suo dipinto è realizzato in mosaico. Speciale menzione ottengono Mino Mar-

Ettore Luigi Albertoni

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ra, che si aggiudica la medaglia d’oro, Valeria Pontoglio e Vittorio Bellini, che ottengono la medaglia d’argento.Per proseguire nella difficile ma importante attività tesa a ricordare e valorizzare i grandi esponenti dell’arte a Bergamo, nel settembre 2003, in occasione del 60° anniversario della scomparsa, si orga-nizza l’esposizione del pittore Romualdo Locatelli, curata, come il catalogo, da Fernando Rea. La mostra si svolge nello spazio espositivo della “Sala Camozzi” della Provincia di Bergamo. L’al-lestimento è curato da Fabio Agliardi. L’attività prosegue con le numerose esposizioni personali e collettive dei soci. Tra queste meritano un rilievo particolare la mostra commemorativa del pit-tore Piero Urbani, nell’aprile 2004 e la mostra collettiva “Progetto culturale Italia-Austria”, nel mese di maggio dello stesso anno. Si svolgono anche manifestazioni fuori della sede come la rasse-gna “Artisti al Fontanile.” I soci artisti che prendono parte alla mo-stra estemporanea e ad un’esposizione all’aperto, trascorrono una giornata all’interno dell’azienda vitivinicola Tallarini di Gandosso. Quella del 2005 è la quinta edizione.In collaborazione con il Ducato di Piazza Pontida, con il quale da oltre dieci anni si svolge la rassegna: Una piazza per gli artisti, nel 2004 è organizzata una serata dedicata alla lirica dialettale con cinque poeti. Il Circolo Artistico compartecipa al Concorso Na-zionale di Pittura “Marco e Luca Zanetti” con il Comitato Ecologi-co di Osio Sotto e collabora al Concorso di pittura estemporanea “Luoghi e ricordi di Papa Giovanni XXIII” con la Pro Loco di Sotto il Monte Giovanni XXIII.

Le ultime due esposizioni di associati del Circolo Artistico fuori dalla sede, nel dicembre 2004, si svolgono all’Outlet di Albano S. Alessandro e nel febbraio 2005 sul Sentierone di Bergamo.

Nel pomeriggio di mercoledì 27 ottobre 2004 si è spento il M° Amleto Mazzoleni. I soci e i membri del Consiglio Direttivo del Circolo Artistico Bergamasco lo ricordano come esponente autore-vole del sodalizio del quale è stato per lunghi anni vicepresidente.Per un quarantennio, il M° Amleto Mazzoleni è stato l’intrapren-dente ed esperto responsabile della sezione musicale del Circolo Artistico organizzando svariati concerti con una vasta schiera di ottimi esecutori. Lo scopo che si prefiggeva era quello di valorizzare le composizio-ni dei musicisti bergamaschi, e anche di offrire ai giovani concer-

Romualdo Locatelli con Ernesto Quarti Marchiò a Gabès (Tunisia)

27Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

tisti uno spazio aperto e cordiale entro il quale compiere le prime esperienze. Lungo gran parte del Novecento il M° Amleto Maz-zoleni ha operato, con eccellenti risultati, in diversi settori della musica, dalla direzione d’orchestra all’esecuzione di concerti, dalla direzione di vari cori all’organizzazione di concorsi musicali e di cicli di concerti, all’ideazione di testi didattici, all’insegnamento, alla composizione. Amleto Mazzoleni nasce a Bergamo nel 1912 e compie i suoi studi al cittadino Istituto Musicale “Gaetano Doni-zetti” sotto la guida del M° Alfredo Rossi. A vent’anni, si diploma in pianoforte presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. Dal 1932 al 1975 è docente di Educazione Musicale in varie Scuole statali e private. Accanto all’insegnamento Mazzoleni svolge attività concertistica a Bergamo e in diverse città d’Italia, eseguendo più di 400 esibizioni. Negli anni Quaranta insegna teoria e solfeggio all’Istituto Musicale “Donizetti”, dove ritornerà in veste di vicepresidente negli anni Ot-tanta. Per otto anni è direttore dell’Estudiantina, dove si preparano gruppi musicali con esecutori di soli strumenti a plettro. Come ma-estro del coro, prima della seconda guerra mondiale, dirige, con eccellenti risultati, la corale della Gioventù del Littorio. Guida poi il Coro delle Orfane di Guerra, nel collegio che aveva sede sulle mura, e infine il coro di “Viva la Gente” con esecuzioni tenute in varie città italiane. Esercita l’attività di direttore d’orchestra per l’esecuzione di opere, operette e concerti.Per un lungo periodo svolge la mansione di sostituto maestro del coro al Teatro Donizetti, nel felice periodo del “Teatro delle No-vità” e al Teatro Duse. E’ stato direttore artistico del Conventino e membro dell’Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti. La Carrara Edizio-ni Musicali ha pubblicato varie sue composizioni per pianoforte e or chestra, testi didattici per le scuole medie e un metodo per or-gano elettronico, scritto in collaborazione con il concittadino M° Aldo Sala. La sua validissima direzione del settore musicale del Circolo Artistico Bergamasco, gli permette di realizzare impor-tanti iniziative tra le quali varie edizioni del Concorso Pianistico “Città di Bergamo” e della “Rassegna dei musicisti bergamaschi del passato e del presente”. Questa rassegna, in particolare, ha messo in risalto ottimi giovani esecutori impegnati nell’interpretazione di opere celebri e meno celebri di illustri compositori bergamaschi, poco rappresentate per varie ragioni. Amleto Mazzoleni ha preso parte alla seconda Guer-

Amleto Mazzoleni

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ra mondiale con il 78° Reggimento Fanteria, quello dei “Lupi di Toscana” e si è congedato con il grado di Capitano.Uomo buono e affabile di carattere, dotato di grande umanità, il M° Amleto Mazzoleni era molto conosciuto e stimato in città an-che per la numerosa schiera di giovani, appartenenti a varie gene-razioni, che hanno studiato pianoforte con lui e che egli ha seguito con competenza e affetto. In una dedica “ai miei cari allievi” dice: “mi sono specchiato nella vostra anima”. Tra i suoi allievi più noti si possono menzionare i concertisti Livio Cadè e Paolo Bordoni.La stagione 2005/2006 viene inaugurata, nel settembre 2005, con la mostra commemorativa del pittore Giulio Masseroni, in occasione del 25° anniversario della scomparsa.Le opere esposte appartengono al periodo “Anni Cinquanta-Set-tanta”. Il catalogo è curato dal presidente. Segue una festosa riu-nione conviviale all’Azienda Vitivinicola Tallarini di Gandosso per festeggiare il 110° anniversario di fondazione del Circolo Artistico. Ai numerosi soci intervenuti si aggiungono alcuni importanti ospiti.Quest’anno la novità per Bergamo è rappresentata dal progetto ela-borato per la trasformazione urbana di Bergamo, ad opera di Porta Sud spa. Con il titolo Una città che cambia, nello spazio espositivo della sede sono presentati i prospetti di progettazione architettoni-ca, infrastrutturale e paesaggistica che illustrano il progetto.Per il settore musicale, il concerto “I piccioni di Puccini”, rappre-sentato all’Auditorium del Palazzo della Libertà, è frutto della col-laborazione con Gioventù Musicale, con il Circolo Culturale Grep-pi e con il Ducato di Piazza Pontida. Un gruppo di associati del Circolo Artistico, in concorso con l’Associazione Amici di Caterina Cittadini, compie una gita cul-turale a Brescia per visitare la mostra di Paul Gauguin, Vincent Van Gogh, Jean Francois Millet e Filippo De Pisis al Museo di Santa Giulia. Nel mese di marzo 2006, la sala ex consiliare del Palazzo Comunale di via Tasso, 4 ospita due concerti: uno del Complesso di Ottoni (Corno, Tromba e Trombone) e uno di pia-noforte, ai quali prendono parte gli allievi dell’Istituto Musicale “G. Donizetti” di Bergamo. I concerti sono molto apprezzati dal folto pubblico degli interve-nuti, che comprende i soci del Circolo Artistico e quelli del Circolo Culturale “G. Greppi”. Il consigliere Attilio Pizzigoni, professore associato della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bergamo, presenta in sede il suo

29Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

nuovo volume intitolato Architettura dell’architettura.Oltre alle interessanti mostre presentate dai soci artisti nello spa-zio espositivo della sede, quest’anno, con il patrocinio dell’Asses-sorato alla Cultura del Comune di Treviglio, ottantacinque pittori e scultori associati presentano un’esposizione collettiva a Trevi-glio, nell’edificio che si affaccia alla storica piazza Garibaldi. Nelle conversazioni su argomenti artistici non mancano i risvolti di natura psicologica, come quelli riferiti da Claudia Bianchini nella conferenza su: Felicità e disagio attraverso i disegni.Simone Fappanni tiene in sede un’interessante conferenza su “L’acquerello nella storia dell’arte” con la proiezione di opere all’acquerello di vari maestri di questa disciplina.Nel mese di dicembre 2006, al Club Alpino Italiano di Bergamo s’inaugura la mostra dei quadri realizzati dai pittori del Circolo Artistico Bergamasco e offerti al C.A.I. per la raccolta di un fon-do patrimoniale da utilizzare per migliorare le infrastrutture delle montagne bergamasche. L’iniziativa, denominata “Gente in montagna”, curata nei minimi dettagli dal Presidente del C.A.I. Polo Valoti, ha il patrocinio del-la Regione Lombardia, della Provincia e del Comune di Bergamo e anche della Fondazione della Comunità Bergamasca. L’elegante catalogo realizzato dal CAI comprende la riproduzio-ne delle settantaquattro opere. Nel corso dell’inaugurazione il M° Antonio Barcella dirige il piacevolissimo concerto del Coro

15 settembre 2005Riunione conviviale a Gandosso per il 110° anno di fondazione del Circolo Artistico. A sinistra Liber Prim, Duca di Piazza Pontida, a destra Aldo Monti, presidente del Circolo Culturale “G. Greppi”.

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Gospel Anghelion.Nell’ambito del settore musicale, nel marzo 2007 Cesare Morali parla di: “Un secolo di musica al Circolo Artistico” mentre il M° prof. Pierluigi Forcella tiene una conversazione sul tema: “Dalle lezioni caritatevoli di musica al Civico Istituto Musicale Gaetano Donizetti – dal 1806 al 1958”. Nel mese di maggio Giacomo Pa-rimbelli tiene una conversazione su “Liuto e chitarra a Bergamo nei secoli” ed esegue musiche di vari autori.Un buon numero di pittori e scultori del Circolo Artistico presenta una mostra collettiva all’aperto, all’ombra di eleganti gazebo in Piazza Varsavia, la cui organizzazione è curata dalla Circoscrizio-ne n° 2 del Comune di Bergamo. La giornata è allietata dai musi-cisti del Jazz Club Bergamo.Sempre nel mese di maggio 2007, Stefano Gatti e Matteo Corio eseguono un riuscito concerto di pianoforte nella sala ex consiliare del Palazzo comunale di via Tasso. L’iniziativa vede la collabora-zione del Circolo Culturale “G. Greppi”, del Credito Bergamasco e dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “Gaetano Donizetti”.A inaugurare la stagione sociale 2007/2008, Aldo Bortolotti espo-ne un’interessante sintesi delle sue vignette satiriche dal titolo Ca-ricature si diventa. L’altra rinomata caricaturista bergamasca Silvana Capelli presenta i suoi lavori nel maggio 2008. Su questa fantasiosa arte comico -

Aprile 2006 - Treviglio al centro il giornalista Amanzio Possenti che presenta la mostra

31Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

ironica interviene Paolo Moretti con una stimolante conversazione sul tema: Storia d’Italia nel pennino della satira. Sempre in maggio trentaquattro soci artisti spediscono le loro opere in Francia per partecipare all’esposizione collettiva inter-nazionale allestita al Centre Culturel de Le Raincy, vicino a Parigi. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Comitato Gemel-laggi “Clusone-Le Raincy” del Comune di Clusone.Nel mese di ottobre lo spazio espositivo del Circolo Artistico ospita la mostra benefica “Collettiva della Speranza”, organizzata dal Gruppo Missionario di Boccaleone “Suor Liliana Rivetta”. Alle numerose esposizioni personali che si tengono in sede, fa riscontro la seconda edizione della rassegna Arte & musica in Piazza, in collaborazione con la Circoscrizione n.° 2 del Comune di Bergamo con interventi musicali del Gruppo Ottoni dell’Istitu-to Musicale Donizetti.Il Comune di Brembate invita gli associati del Circolo Artistico Ber-gamasco ad allestire un’esposizione collettiva di dipinti e di scul-ture nel palazzo del garibaldino Vittore Tasca, da poco restaurato. La mostra collettiva, organizzata con il patrocinio del Comune di Brembate e della Pro Loco Brembate-Grignano, che inaugura la stagione 2008/2009, è seguita con interesse da molti visitatori.Per commemorare il cinquantesimo anniversario dell’elevazione al Soglio Pontificio del Beato Angelo Giuseppe Roncalli, Papa Gio-

16 marzo 2007 - Il presidente con il M° Pierluigi Forcella.

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vanni XXIII, un consistente gruppo di artisti associati presenta un buon numero di piacevoli dipinti dedicati al “Papa Buono” che riscuotono un importante successo.L’inaugurazione della mostra è arricchita dal caloroso messaggio inviato dall’Arcivescovo Loris Francesco Capovilla.Con il nobile scopo di aiutare i lavori di restauro alla Chiesa Parrocchiale Santa Maria Annunciata di Gandosso e delle opere d’arte in essa contenute, diversi artisti associati donano i dipin-ti realizzati nel corso della competizione estemporanea “Artisti

33Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

al Fontanile”. L’inaugurazione ufficiale dell’esposizione, allestita elegantemente nel cortile della Casa Parrocchiale, avviene in oc-casione della tradizionale festa locale denominata La tèrsa de utùer. Nel corso della mostra si tiene un’asta che consegue risul-tati assai positivi.Il chitarrista Giacomo Parimbelli presenta la prima ristampa mo-derna del “Dizionario dei chitarristi e liutai italiani” edito nel 1937 dal celebre chitarrista e compositore bergamasco Benvenuto Terzi.Di tanto in tanto alle piacevoli esposizioni di dipinti, di grafica e di sculture si alternano quelle di fotografie come la mostra Square face di Alessandro Villa. Dell’espressionismo si occupa il socio pit-tore Antonio Arciuolo che su questo importante movimento artisti-co e culturale tiene un’interessante conversazione con proiezioni.Con l’esposizione che si inaugura in sede il 22 novembre 2008, il Vicepresidente pittore Maranno giunge quest’anno al trentacin-quesimo anniversario dalla sua prima mostra personale. Per festeggiare la speciale ricorrenza il Consiglio Direttivo concede all’esposizione il patrocinio del Circolo Artistico Bergamasco. In quest’occasione il Consiglio Regionale della Lombardia ha attribu-ito al pittore Maranno la targa alla carriera.L’anno 2009 si inaugura con l’esposizione retrospettiva Omaggio ad Alda Ghisleni (1921/1961) realizzata in collaborazione con la Provincia di Bergamo e allestita nella Sala Manzù. La mostra, sostenuta dalla Fondazione della Comunità Bergama-sca e da altri munifici sponsor, ha richiesto una lunga gestazione ma ha dato buoni frutti. La selezione delle opere e il ricco catalogo sono curati dal pre-sidente Morali, coadiuvato da Marilisa Di Giovanni, docente di Storia dell’arte contemporanea e moderna all’Università di Pavia.L’elegante allestimento è realizzato dal segretario Fabio Agliardi con un intervento della Pubblifaj. Questa esposizione richiama un numero ragguardevole di visitatori da varie località italiane e an-che dall’estero.Nel mese di gennaio merita una particolare menzione la mostra della scultrice Marita Benke Gaida e del pittore Voitec Kovalcic, organizzata dalla Provincia di Bergamo in collaborazione con la Provincia di Cracovia, per l’attiva partecipazione dei due Presiden-ti che ne introducono la presentazione.Un buon collegamento istituito con l’associazione francese Sa-lons Libres Europeennes di Le Raincy ha permesso a una vali-

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da schiera di artisti di prendere parte all’esposizione collettiva internazionale allestita nel Château Seigneurial di Villemomble nell’hinterland parigino. A questa inaugurazione, oltre alle autorità locali, ed esponenti di altri sodalizi artistici di provenienza euro-pea, partecipa un affiatato gruppo di soci del Circolo Artistico i quali compiono una piacevole gita turistica a Parigi nel corso della quale visitano luoghi interessanti come il Louvre e la Reggia di Versailles.

12 marzo 2009 - Presentazione della collettiva internazionale

allestita all’interno del Castello Seigneurial di Villemomble.

I soci del Circolo Artistico Ber-gamasco a Parigi davanti alla

Cattedrale di Notre Dame.

35Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

La gita a Parigi ha visto nascere, tra i vari partecipanti, un partico-lare affiatamento che si è sempre più affermato. Nel mese di maggio gli artisti parigini appartenenti all’Associazio-ne Salons Libres Europeennes presentano nella sede del Circolo Artistico Bergamasco una ricca mostra di pitture, sculture e mosai-ci che suscita un’importante ripercussione in città e in Provincia.L’ultima raccolta di liriche di Liana De Luca, dal titolo “Della buo-na ventura”, offre l’occasione alla poetessa di parlare degli stimoli offerti dalle opere pittoriche del Caravaggio all’ideazione dei suoi recenti componimenti poetici. Giovanni Del Covolo con grande fervore illustra criticamente buo-na parte della produzione poetico - letteraria della poetessa.Tra gli incontri sull’arte, molto gradita riesce la conversazione di Simone Fappanni con proiezioni sul tema: Donne d’arte. Artiste italiane dal Cinquecento ad oggi. L’appuntamento fisso degli ultimi anni è rappresentato dalla ras-segna Artisti al Fontanile, dove i pittori, ospiti dell’Azienda viti-vinicola Tallarini, trascorrono una giornata impegnandosi in una vivace estemporanea che ha come tema: Il paesaggio collinare di Gandosso. Nel 2009 la rassegna giunge alla sua nona edizione.Tra le varie esposizioni personali dei soci merita una citazione la mostra intitolata Parkinson in arte, con opere di Roberto Consonni e di Luigi Sigorini, presentati da Marco Guido Salvi.In collaborazione con la Commissione Pari Opportunità della Pro-vincia di Bergamo è organizzata, con particolare risalto, l’esposi-

La poetessa Liana De Luca e il prof. Giovanni Dal Covolo

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zione collettiva dedicata alla Giornata Internazionale della donna. Le immagini riprodotte sul totem, sulle locandine e sugli inviti sono opera del segretario Fabio Agliardi. Un folto pubblico affolla la presentazione ufficiale della mostra, allestita con eleganza allo spazio Viterbi, alla quale partecipano importanti esponenti della Provincia di Bergamo. Oltre novanta sono gli artisti presenti con opere di pittura e di scultura. L’iniziativa ottiene un’affermazione molto lusinghiera.Con il sensibile patrocinio della Provincia di Bergamo, nel mese

Domenica 18 ottobre 2009 Pittori e scultori del Circolo

Artistico alla rassegna “Artisti al Fontanile”.

22 aprile 2010. – Sala Manzù - Presentazione della mostra collettiva Il paesaggio berga-

masco. Da sinistra il Sindaco di Bergamo Franco Tentorio,

Cesare Morali, l’Assessore alla Cultura Giovanni Milesi

e il presidente del Consiglio Comunale Guglielmo Redondi.

37Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

di aprile la Sala Manzù ospita un’altra riuscitissima esposizione ispirata al Paesaggio bergamasco, alla quale prende parte un cen-tinaio di artisti associati. L’originale invito, riprodotto sui totem e sui gonfaloni, è sempre a cura del segretario Fabio Agliardi. All’i-naugurazione di questa mostra, che richiamerà un folto pubblico di visitatori, interviene anche il Sindaco di Bergamo Franco Tentorio.Per il settore musicale, la pianista Luisa Fanti Zurkówskaja, esegue un appassionato concerto nella Sala Marzio Tremaglia del Teatro “Gaetano Donizetti” di Bergamo, con un programma musicale “Da Bach a Gershwin”. La collaborazione con il Circolo Culturale Greppi perfeziona la fase organizzativa del concerto e ne favorisce l’ottima riuscita.Su proposta del segretario Fabio Agliardi, il Consiglio Direttivo indice un concorso di pittura e di scultura rivolto agli allievi dei Licei Artistici Statali “Giacomo e Pio Manzù” di Bergamo, “Simo-ne Weil” di Treviglio, “Giorgio Oprandi” di Lovere e dell’Istituto d’Arte della Scuola d’Arte applicata “Andrea Fantoni” di Bergamo. La competizione è riservata agli studenti delle classi quarte e quin-te, che dispongono di una consistente preparazione nelle materie artistiche, con il compito di realizzare un dipinto o una scultura con qualsiasi tecnica, a colori o in bianco/nero, sul tema: Chiudi gli occhi … cosa non vedi. Impara ad osservare con l’anima.Scopo del Concorso è quello di stimolare la creatività dei giovani studenti e di avvicinarli alla realtà di un’associazione di artisti come il Circolo Artistico Bergamasco che valorizza l’interesse per l’arte nelle sue varie espressioni, promuovendo mostre personali, collettive e commemorative, concerti, conferenze, pubblicazioni.Grazie alla generosità dei consiglieri Gianni Rota e Anna Albor-ghetti e del vicepresidente Donato Losa è stato possibile assegna-re tre premi sostanziosi e riprodurre su di un catalogo gli elabo-rati presentati dagli studenti che sono giunti in finale dopo essere passati al vaglio dei docenti di materie artistiche all’interno delle varie classi. Alla designazione dei primi tre classificati e alle se-gnalazioni ha provveduto la Commissione Arti Visive del Circolo Artistico Bergamasco, presieduta dal pittore Angelo Capelli, co-ordinata dal segretario, pittore Fabio Agliardi, e composta dai pit-tori: Anna Alborghetti, Marcello Annoni, Marcello Bonomi, Katy Pesenti e Ombretta Urbani.Un folto pubblico di visitatori mostra di apprezzare l’esposizione con le opere degli studenti finalisti che riflettono le molteplici

Manifesto del concerto eseguito sabato 13 marzo 2010 da Luisa Fanti Zurkówskaja.

Concerto pianistico di Luisa Fanti Zurkówskaja

programma

J.S.BaCH Suite francese n. 6 in mi maggiore BWV 817 (1685-1750) Allemande, Courante, Sarabande, Gavotte, Polonaise, Bourrée, Menuet, Gigue.

F. CHopIN Ballata n.1 op. 23 in sol minore (1810-1849) Ballata n.4 op. 52 in fa minore

********************

m. CLEmENTI Sonata op. 47 n. 2 (1752-1832) (Sonata composta nel 1781 in occasione del “confronto” con mozart) Allegro con brio, Andante quasi allegretto, Rondò assai allegro.

g. gErSHWIN rapsodia in Blue (1898-1937)

TEaTro DoNIzETTI - SaLa mIrko TrEmagLIaSaBaTo 13 marzo orE 17

INgrESSo LIBEro

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espressioni di una fantasia moderna e di un linguaggio nuovo, frutto di giovani personalità in via di sviluppo ma già in grado di proporsi artisticamente.La premiazione si è svolta il 29 maggio, nel corso dell’inaugu-razione della mostra. Questa originale iniziativa di un Concorso aperto alle Scuole d’Arte e l’interessante e varia mostra collettiva estiva concludono la stagione sociale 2009/2010.Tra le molteplici e pregevoli esposizioni personali e collettive de-gli artisti associati, nel mese di gennaio 2011, va menzionata la personale della pittrice e docente Mara Cannone dal titolo Da cosa nasce cosa, che si svolge nel periodo concesso alla Scuo-la d’Arte “Andrea Fantoni” e, per l’originale provenienza e stile, quella della pittrice tailandese Ngampis Permpunya. Con un notevole riscontro di visitatori il 26 marzo si inaugura

la prima mostra antologica postuma del pittore Filippo La Scola.Una folta partecipazione di artisti prende parte all’esposizione ispirata al tema La natura morta, allestita alla Sala Manzù con il patrocinio della Provincia di Bergamo. L’inaugurazione ha luogo giovedì 14 aprile. La mostra, che ha stimolato lo spirito creativo dei pittori e degli scultori associati, ottiene un risultato significativo. A seguire, molti pittori e scultori partecipano alla mostra dedica-ta all’Arte sacra, predisposta in sede dal 23 apri-le al 5 maggio, che riporta apprezzamenti molto lusinghieri. Nel mese di agosto si svolge il primo Concorso di pittura e acquerello in collaborazione con il Comune di Parre. Il titolo è: Colori, sugge-stioni e tradizioni di Parre. La partecipazione di un consistente numero di artisti, la qualità delle ope-re eseguite e la forte affluenza di pubblico hanno favorito l’ottima riuscita di questo primo concorso di pittura estemporanea nella amena località della Valle Seriana. Nel mese di novembre 2011 si svol-ge la mostra antologica postuma del pittore Seve-rino Annoni presentata dal critico d’arte uff. Don

Lino Lazzari. Un’altra mostra postuma, in occasione del settimo anniversario della scomparsa, è stata quella dedicata alla pittrice Anna Mutti. Per la Scuola Fantoni Linda Grigis e Marco Perico pre-

Concorso di pittura a Parre

39Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

sentano la mostra “Frammenti scritti”. I due docenti tengono anche una interessante conversazione sul tema: L’espressione artistica e l’insegnamento. La mostra è stata caratterizzata dalla partecipa-zione di un vasto pubblico di visitatori. In occasione della giorna-ta internazionale della donna, l’8 marzo 2012, alla Sala Manzù si inaugura la grande esposizione collettiva “Composizioni floreali”, organizzata in collaborazione con la Provincia di Bergamo. I gonfa-loni e il manifesto sono stati progettati dal Segretario Fabio Agliardi.

Veduta del pubblico alla collettiva d’arte Composizioni floreali

I soci del Circolo Artistico Bergamasco a Vienna.

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Nel mese di aprile 2012 si pubblica in gradevole veste tipografica lo Statuto del Circolo Artistico che viene distribuito agli associati.Nel mese di maggio è stata effettuata una interessante gita cultu-rale, durata quattro giorni, a Vienna e Salisburgo. I gitanti hanno potuto visitare le celebri attrazioni artistiche, architettoniche e monumentali della città di Salisburgo e della capitale austriaca.Sempre in tema di mostre, in concorso con il Comune di Rovet-ta, per l’anno della cooperazione proclamato dall’ONU, è stata progettata un’esposizione collettiva dei soci del Circolo Artistico Bergamasco, a tema libero, allestita al Centro Museale di Rovetta.L’iniziativa, che si è svolta dal 30 giugno al 29 luglio 2012, è stata promossa a scopo benefico a favore della Cooperativa Sociale Sot-tosopra di Rovetta, impegnata a costruire una comunità residen-ziale per disabili dell’Alta Val Seriana.Il 10 agosto si inaugura il 2° Concorso estemporaneo di pittura, scultura e acquerello promosso dall’Amministrazione Comunale di Parre in collaborazione con il Circolo Artistico Bergamasco. All’ec-cellente riuscita della competizione artistica hanno dato il loro ef-ficiente contributo il Sindaco Francesco Ferrari e l’Assessore alla cultura Katia Villa con i loro attivi collaboratori.Un’allegra serata, in compagnia dei poeti dialettali del Ducato di Piazza Pontida, ha luogo il 21 novembre. I poeti Gianni Pisoni, Silverio Signorelli e Daniele Trabucco riscuotono un particolare consenso da parte del pubblico degli intervenuti e una critica mol-to favorevole su l’Eco di Bergamo. Nella sala “Tremaglia” del Tea-tro Donizetti di Bergamo il 18 dicembre ha luogo il concerto del violista Ulrich von Wrochem, accompagnato dalla pianista Tatjana

Locandina del 2° Concorso pittura/scultura allievi Scuole

d’Arte di città e Provincia.

41Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Prelevic. La serata è stata programmata in collaborazione con il Circolo Culturale “Giuseppe Greppi”. In apertura il M° Pieralberto Cattaneo tiene un’ interessante conversazione sulla viola e sul suo repertorio solistico. Al termine di un brillante repertorio di musica classica molto apprezzato, il duo esegue un motivo di musica con-temporanea che ha sorpreso per la piacevole originalità.Nel gennaio 2013 il Circolo Artistico Bergamasco, come di con-sueto, ha messo la Galleria a disposizione della Scuola d’Arte applicata “Andrea Fantoni”. I docenti Alessandra Burini, Corrado Spreafico, Michel Poloni e Massimiliano Vario hanno presentato una interessante esposizione artistica. Il 22 marzo 2013 diversi arti-sti associati al Circolo Artistico Bergamasco hanno preso parte con loro opere di grafica, eseguite in omaggio a elaborati di Francisco Goya, Georges Rouault e Marc Chagall esposti in originale, alla mostra Segno che è stata allestita nella Ex Chiesa della Maddalena in via S. Alessandro. Quest’anno “Il Fascino dell’acqua” è il tema della grande mostra presentata alla Sala Manzù il 22 marzo 2013, in concomitanza con la Giornata mondiale dell’acqua. Oltre no-vanta artisti associati hanno partecipato all’esposizione che è stata programmata in collaborazione e con il patrocinio della Provincia di Bergamo. L’eccellente qualità delle opere esposte, che sono sta-te apprezzate da un vasto pubblico di visitatori, ci ha offerto l’oc-casione di considerare che le mostre a tema prefissato impegnano

Trento Longaretti al termine dell’ incontro sul mosaico.

14 Membro del Consiglio Direttivo del Circolo Artistico Bergamasco.

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particolarmente gli artisti nella ricerca tecnica e compositiva. Giovedì 9 maggio la restauratrice Carmen Gotti14, attraverso una esauriente proiezione di immagini, ha illustrato dal punto di vista tecnico e artistico il lavoro compiuto per eseguire lo strappo e il restauro di un interessante mosaico che riproduce Cristo Risorto con Madonna eseguito su disegno del pittore Trento Longaretti. Il pittore Longaretti, Socio “ad honorem” del Circolo Artistico Ber-gamasco, ha tenuto un’esclusiva lectio magistralis sul mosaico e sulle vetrate artistiche.Nel corso della riunione assembleare del 20 maggio, all’unanimi-tà è stato concesso il patrocinio del Circolo Artistico Bergamasco al Vice presidente pittore Maranno per l’esposizione personale al Centro Culturale San Bartolomeo che verrà inaugurata il 9 novem-bre 2013, per celebrare i 40 anni della sua attività pittorica.Il patrocinio è stato conferito anche alla commemorazione uffi-ciale dell’avv. Ubaldo Riva a 50 anni dalla scomparsa. Il logo del Circolo figura sul volume “Ubaldo Riva alpino, poeta, avvocato” scritto dalla vedova Liana De Luca. La cerimonia commemorativa si è svolta, con un folto pubblico, alla Sala Riccardi del Teatro Do-nizetti dove hanno preso la parola numerose personalità con un seguito alla sede dell’Associazione Alpini di Bergamo.L’avv. Ubaldo Riva è stato membro del primo Consiglio Direttivo del Circolo Artistico Bergamasco nominato l’11 aprile 1954 ed è stato poi riconfermato in diverse assemblee elettive fino alla morte verificatasi a seguito di incidente stradale il 5 gennaio 1963.In epoca successiva e per molti anni è stato Consigliere del Circolo Artistico il figlio, l’avv. Giovanni, scomparso lo scorso anno.Dal 4 giugno 2012 l’assemblea elettiva del Circolo ha nominato Con-

Al centro Mario Donizetti, alla sua destra Silvia Lanzani,

Daniela Morandi e Marco Rota, alla sinistra Giorgio Gandola, Giovanni Del Covolo, Cesare

Morali e Aldo Monti

43Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

sigliere l’avv. Alberto Riva, figlio di Giovanni.Il 21 maggio, allo spazio Viterbi della Provincia di Bergamo, con grande affluenza di pubblico è stata presentata l’ultima pubblica-zione del pittore Mario Donizetti dal titolo Il Sacro dell’arte - Let-tera agli artisti. L’iniziativa è stata presa in collaborazione con il Circolo Greppi. Il presidente Morali, intervenuto per presentare il contenuto del libro, ha anche illustrato al pubblico la deliberazio-ne del Consiglio Direttivo di conferire al pittore Mario Donizetti, artista di fama internazionale, il titolo di Socio ad honorem del Circolo Artistico Bergamasco. Ha quindi provveduto alla consegna del relativo attestato.L’Associazione Amici del Museo d’Arte Contemporanea di Luz-zana ha promosso il concorso “Educarte” aperto agli allievi delle Scuole d’Arte per affrontare il grave problema sociale della dro-ga. Il vicepresidente pittore Maranno e la segretaria Katy Pesenti, che hanno partecipato ai lavori della giuria per le selezioni, il 27 maggio 2013, all’Auditorium dell’Istituto Natta di Bergamo, hanno provveduto alla consegna della targa offerta dal Circolo Artistico Bergamasco. In data 31 maggio 2013 si inaugura l’esposizione col-lettiva benefica dei soci del Circolo Artistico Bergamasco allestita in una sala dell’Oratorio San Giovanni Bosco di Longuelo. Il tema della mostra è: Paesaggi, colori, mestieri e tradizioni del quartiere di Longuelo. Organizzata in occasione della 13ª festa di S. Antonio celebrata dall’Oratorio, la mostra persegue la finalità di devolvere il 50% delle opere vendute a favore dei lavori di restauro della Parrocchia di Longuelo.Da molti anni il Circolo Artistico Bergamasco collabora con il Co-mitato Ecologico di Osio Sotto che quest’anno organizza la XIX edizione del Concorso Nazionale di pittura Claudio e Luca Zanet-ti. Il tema proposto ai concorrenti è “Arte e ambiente”. Il catalogo del Concorso riporta lo scritto del presidente. La premiazione dei vincitori ha luogo domenica 30 giugno. La targa offerta dal Circolo Artistico è assegnata al pittore Daniele Trevisan di Vicenza per il dipinto Riflessi. L’opportunità di poter dipingere all’aria aperta è of-ferta venerdì 9 agosto dalla terza edizione del Concorso di pittura estemporanea “Parre in arte” organizzato dal Comune di Parre in collaborazione con il Circolo Artistico Bergamasco. Una folta par-tecipazione di concorrenti, la buona qualità delle opere eseguite e le favorevoli condizioni atmosferiche hanno contribuito all’ottima riuscita della manifestazione.

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Domenica 23 settembre si è svolta la festa del Borgo Palazzo, con musica, danza, gruppi folkloristici, animazione, organizzato dal-la associazione “Le botteghe di Borgo Palazzo”. Per l’esposizione delle loro opere ai pittori e agli scultori del Circolo Artistico Berga-masco è stato riservato uno spazio all’inizio della via. In occasione del centenario della nascita del pittore Piero Urba-ni, la Galleria ospita un’efficace esposizione delle opere di questo valente artista. La presentazione è curata da Don Lino Lazzari e dal presidente. Una folta partecipazione di pubblico ha contrad-distinto l’inaugurazione di questa esposizione, svoltasi sabato 12 ottobre, alla quale, tra gli altri, è intervenuto il presidente del Con-siglio Comunale Guglielmo Redondi in rappresentanza del Sinda-co. L’esposizione antologica postuma di Piero Urbani, per la fama che il pittore ha acquisito in vita, ha destato un rilevante interesse e ha richiamato alla mostra un vasto pubblico.Da sabato 16 novembre giovedì 12 dicembre 2013 un folto grup-po di artisti presenta in Galleria l’esposizione collettiva ispirata al tema: I colori dell’inverno che ottiene una buona affermazione.Su proposta del dirigente del CAI Paolo Valoti, al Palamonti di Bergamo si realizza l’esposizione collettiva dal titolo Alpinismo e altruismo alla quale prendono parte oltre sessanta associati con un’opera. L’iniziativa si prefigge lo scopo di raccogliere fondi a

Mostra ex allievi della Scuola d’arte “Andrea Fantoni”

45Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

favore dell’Ospedale pediatrico di Kathmandu, capitale del Nepal, Repubblica federale democratica dell’Asia meridionale. La mostra, inaugurata il 20 dicembre 2013, ha avuto un esordio molto interes-sante e si è conclusa il 10 gennaio 2014.Sabato 25 gennaio 2014 si è inaugurata l’esposizione collettiva di un gruppo di ex allievi della Scuola d’Arte “Andrea Fantoni” di Bergamo, in carriera nel campo della pittura, della scultura, della grafica e della decorazione pittorica. La mostra è stata visitata da un numeroso pubblico.Anche quest’anno è possibile promuovere una mostra collettiva in collaborazione e con il patrocinio della Provincia di Bergamo, allestita alla Sala Manzù da giovedì 20 marzo a domenica 6 aprile. Il tema della mostra, tratto dal primo verso della poesia-filastrocca Doni di Angiolo Silvio Novaro, è: Primavera vien danzando…Per questa collettiva il Consiglio Direttivo ha pensato di proporre una dimensione unica alle tele per dare migliore eleganza all’alle-stimento, ma anche per stimolare i pittori a elaborare dipinti origi-nali in un formato non del tutto abituale. Le opere di oltre settanta artisti hanno rappresentato un seducente percorso ideale mirato a illustrare le attrattive primaverili e le bellezze del territorio berga-masco nell’interpretazione artistica.Il risultato è stato molto apprezzato. Il Consigliere pittore Fabio

Mostra ex allievi della Scuola d’arte “Andrea Fantoni”

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Agliardi ha tratto l’immagine primaverile effigiata sullo striscione e sugli inviti dal dipinto Mandorlo in fiore di Vincent Van Gogh.Giovedì 10 aprile 2014, in sede, ha luogo l’incontro con i poeti Annita Rota ed Enrico Caglioni dal titolo Le poesie dell’anima. La lettura delle liriche, agevolata da commenti sonori, è affidata a Annita, Barbara, Cristina, Fabrizio, Sevi. La presentazione critica è curata da Severina Stucchi. In occasione della 14ª edizione della manifestazione “La festa è a Longuelo”, all’Oratorio San Giovanni Bosco di Longuelo il 30 maggio si inaugura l’esposizione collettiva benefica del piccolo quadro. La mostra, che si conclude il 13 giu-gno, è ispirata al tema: Paesaggi di Bergamo e della sua provincia. Il 50% delle opere vendute è devoluto a favore dei lavori di re-stauro della Chiesa Parrocchiale. La grande esposizione collettiva annuale, alla quale prendono parte tutti gli artisti associati, termina il 26 giugno. Il 28 giugno il presidente Morali e la Segretaria Katy Pesenti intervengono a Varese per prendere parte ai festeggiamen-ti che il Circolo degli Artisti Varesini ha organizzato in onore del suo presidente avv. Ferruccio Zuccaro per il suo 90° genetliaco. La cerimonia, alla presenza di numerose autorità varesine e degli associati a quel Circolo, si è tenuta con grande sfarzo al Castello di Masnago. Il 28 giugno la Galleria ospita la mostra Papa Giovanni e la cultura orobica organizzata dall’Ente «Bergamaschi nel mondo», con ope-re di Viveka Assembergs, Angelo Capelli, Maranno, Luciana Negri

La segretaria Katy Pesenti e il presidente del Circolo degli

Artisti di Varese

47Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Locatelli e Pieraristide Soregaroli. Alla festosa vernice, con i diri-genti dell’Ente e autorevoli personalità bergamasche intervengono delegazioni di bergamaschi provenienti da diversi stati d’Europa.La stagione 2014/15 si apre il 13 settembre con l’inaugurazione della mostra Collettiva d’autunno, suddivisa in turni. I dipinti ispi-rati al tema autunnale evidenziano le varie interpretazioni e i mol-teplici linguaggi espressivi adottati dagli artisti.Negli spazi riservati al Circolo Artistico Bergamasco un buon nu-mero di pittori e di scultori domenica 6 ottobre prendono parte alla vivace Festa del Borgo Palazzo organizzata dall’Associazione «Le botteghe di Borgo Palazzo». Dal 6 dicembre al 22 gennaio, una folta schiera di pittori e scultori associati si è impegnata nell’interpretare i soggetti, i paesaggi, i colori, le sensazioni e la seducente atmosfera che caratterizza la stagione natalizia, presentando opere molto piacevoli alla Espo-sizione collettiva di Natale, suddivisa necessariamente in tre fasi.Gli allievi del Liceo Artistico “Andrea Fantoni” presentano una se-lezione di elaborati che comprendono tutte e cinque le classi. La mostra, che si inaugura il 24 gennaio, mette in particolare evi-denza studi di nudo, molti disegni, incisioni e anche alcuni esem-plari di gioielli.Roberto Belotti, Silvana Milesi e Cesare Morali tengono una con-versazione su: Elia Fornoni e il Circolo Artistico con riferimenti storico-biografici-artistici sulla figura e l’opera di Palma il Vecchio. Il grande interesse riservato quest’anno al pittore bergamasco Ja-copo Palma, del quale è stata predisposta un’ampia retrospettiva di richiamo internazionale, non poteva che stimolare l’interesse nei confronti di Elia Fornoni che ha compiuto fondamentali ricer-che sulle origini serinesi del pittore, del quale parla Morali. Nei suoi scritti Fornoni fa anche risaltare i valori dell’intera produzione artistica di Palma che colloca “nella triade gloriosa della pittura veneta15”. Per ultimo sembra scontato che Elia Fornoni fosse l’ispi-ratore della intitolazione a Palma il Vecchio del Circolo Artistico di Bergamo. Roberto Belotti ha descritto gli obiettivi della ricerca di carattere storico compiuta sulle fonti documentarie attraverso la quale ha scritto le “Note per una biografia poco o punto conosciu-ta” a corredo del volume: Palma il Vecchio La diligente tenerezza del colore. Silvana Milesi ha commentato con molta competenza un gruppo di opere esibite con il videoproiettore.L’iniziativa rientra nelle celebrazioni previste per la ricorrenza dei 120 anni dalla fondazione del Circolo Artistico.

15 I tre pittori del Rinascimento veneziano sono Giorgione, Tiziano Vecellio e Jacopo Palma.

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Il 26 marzo la sede ha ospitato un’incontro con Emanuele Gam-barini, che ha parlato del faticoso impegno profuso, in collabora-zione con Carmelo Francia, nella redazione dei dizionari in lin-gua bergamasca, editi da Grafital, con il patrocinio dal Ducato di Piazza Pontida. I poeti Giusy Bonacina, Gianni Pisoni, Rita Rossi e il regista e attore di teatro Raffaele Tintori hanno felicemente in-terpretato poesie brillanti di autori del passato e proprie composi-zioni. In Aprile si inaugura l’esposizione collettiva alla Sala Manzù: Il tema della mostra, correlato alla Esposizione Internazionale di Milano Expo 2015, è: L’ambiente, l’alimentazione e la tecnologia.

L’ultima iniziativa in programma è la mostra collettiva a tema libe-ro che sarà allestita nel grande spazio espositivo del Monastero di S. Maria del Lavello a Calolziocorte. Nel corso di questa esposi-zione si terrà anche un concerto di musica classica.E l’attività continua …….

49Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Lo scritto che precede vuole essere una cronaca sintetica, di facile lettura, che permette di passare rapidamente in rassegna le più significative vicende che hanno caratterizzato la vita del Circolo Artistico e di fornire notizie sommarie sull’attività culturale svolta dal sodalizio nei suoi 120 anni di vita.Risponde all’intento di ricordare il lungo periodo entro il quale un gran numero di artisti e di appassionati d’arte si è impegnato nella multiforme attività culturale svolta.Le finalità perseguite in tutti questi anni sono state rivolte alla sal-vaguardia e alla divulgazione dei valori della ricca tradizione arti-stico-culturale della città di Bergamo e della sua Provincia e nello stesso tempo ad affermare lo scopo statutario tendente a conferire dignità e prestigio agli associati, appartenenti a tutte le espressioni artistiche, con la volontà di valorizzare la loro produzione.Importante è anche l’interesse rivolto alla memoria degli artisti del nostro passato, commemorati con mostre celebrative, conferenze, concerti e pubblicazioni.Nonostante le sensibili difficoltà, anche di natura economica, è auspicabile che l’attività prosegua decisamente in questa direzio-ne, con la speranza che non venga mai meno la considerazione e il sostegno morale che la comunità bergamasca ha sempre assicu-rato al Circolo Artistico.Ai festeggiamenti collegati alla rievocazione dell’importante ricor-renza dei 120 anni dalla fondazione si relaziona questa pubbli-cazione che, nella sua seconda parte, raccoglie e illustra in un eccellente catalogo i lavori artistici di un considerevole numero di pittori e di scultori aderenti al Circolo Artistico Bergamasco.Ogni opera è accompagnata da un profilo individuale che spiega l’orientamento della ricerca compiuta, le tecniche uti-lizzate e le soluzioni esecutive adottate per realizzarla. Il cata-logo presenta un ampio panorama dei linguaggi espressivi che caratterizzano la produzione dei nostri artisti, con una ricca varietà di risultati suggestivi.

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51Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Profili e opere degli artisti

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Fabio Agliardi

Nasce a Pontirolo Nuovo - Bergamo - il 12 Novembre 1952. Effettua gli studi presso la Scuola d’Arte Grafica Andrea Fantoni di Bergamo. Negli anni entra in contatto con numerosi artisti. Ricopre a lungo l’in-carico di Segretario del Circolo Artistico Bergamasco. Attualmente membro del Consiglio Direttivo. Nel maggio del 1987 fonda, unita-mente ad altri artisti, il G.P.S.A. (Gruppo Pittori e Scultori Azzanesi).Partecipa a numerosi concorsi di pittura, ottenendo lusinghieri rico-noscimenti. Molte le mostre personali e collettive, anche oltre il territorio provinciale e regionale.Sue opere sono presenti nelle collezioni: Fondazione del Credito Berga-masco, Museo d’Arte e Cultura Sacra di Romano di Lombardia - Berga-mo, numerosi Comuni ed Enti pubblici.Hanno scritto di lui:Gianni Baracchetti, Stefania Barcella, Elisabetta Calcaterra, Antonio De-santis, Maria Guerriero, Lino Lazzari, Cesare Morali, Valeria Moliterno, Elisa Motta, Maria Simona Occioni, Tiziano Piazza, Angelo Piazzoli, Cecco Previtali, Paola Silvia Ubiali.

Studio e abitazione:24060 Brusaporto (Bg) - via Liguria, 33hTel. 035.684313 - Cell. 333.5920395www.agliardifabio.it - [email protected]

53Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Bergamo alta - olio su tavola - cm 59,5x85,5

Maternità - china su cartone - cm 32x24

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Alessandro Amoroso

Sensibile personalità d’artista operoso e riservato, il pittore Alessandro Amoroso vanta una pregevole produzione di opere che rispecchiano una assidua coerenza stilistica ed un’inconfondibile impronta personale. Na-tivo di Barrafranca, in provincia di Enna, si trasferisce a Bergamo in gio-vane età. Compie studi di pittura e di disegno figurato presso la Scuola di pittura dell’Accademia Carrara. Alla sua formazione giovano molto i contatti avuti con Pietro Annigoni, nel laboratorio fiorentino, dove si im-pratichisce anche dei procedimenti pittorici che prevedono la miscelazio-ne dei pigmenti colorati con i solventi. A Bergamo frequenta lo studio del pittore Mario Donizetti. Nelle composizioni, ottenute con segno nitido e incisivo, si apprezza la qualità plastica delle immagini rappresentate, la notevole fantasia creativa, un’indefinibile atmosfera surreale unita a una delicata componente poetica. La sua capacità di interpretare la realtà visiva del soggetto, con la minuziosa resa dei dettagli, con luminose solu-zioni cromatiche e chiaroscuri nitidi, permette di collocarlo nella tenden-za della “pittura della realtà”, che ha, tra i suoi più autorevoli esponenti, Pietro Annigoni e Mario Donizetti. Con apprezzabile capacità interpre-tativa il pittore introduce nella rappresentazione quell’elemento poetico che testimonia l’espressione delle proprie emozioni. Per l’esecuzione dei suoi dipinti su tela o su tavola, Amoroso impiega prevalentemente co-lori a olio. Raramente utilizza la tempera all’uovo. I disegni preparatori sono impostati direttamente sulla tela con il carboncino o con il colore. Il pittore realizza anche disegni a matita, a carboncino e a sanguigna. Rivelando una forte sensibilità cromatica egli procede con pennellate pa-stose e delicate, accostando armonicamente le varie coloriture in una vasta gamma di toni luminosi e vivi. Nascono così composizioni che, pur presentando forme e figure reali, risultano inserite in un atmosfera coin-volgente, vagamente irreale, al di fuori del tempo. Ha presentato i suoi dipinti a numerose esposizioni personali e collettive, a rassegne d’arte e a concorsi di pittura sia in Italia che all’estero.

via XXV Aprile, 7924020 Cene (BG)

55Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Daniela - olio su tela - cm 30x40

Alzatina con frutta - olio su tela - cm 35x45

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Romano Arienti

Romano Arienti è nato a Bergamo nel 1935. Si è dedicato alla pitura fin dall’età giovanile e tra gli anni 1950-1952 è stato allievo della pittrice Alda Ghisleni di Bergamo. Ha frequentato un corso serale di disegno figurativo dell’Accademia Carrara di Bergamo nel 1963-64. Nel febbra-io del 1967 riceve il diploma di merito per la partecipazione alla Mo-stra Mercato Permanente dell’artigianato bergamasco, data che segna il punto di partenza della sua attività artistica fino ad oggi. Dal 1983 al 2015 è socio del Circolo Artistico Bergamasco partecipan-do a diverse mostre collettive in Italia ed Estero.Realtà caleidoscopiche, frammentate da rigorose geometrie e da fasci di luce che tagliano come lame i soggetti, ma che nel complesso si inglo-bano in una composizione unitaria e nitida. Le opere di Romano Arienti sono causa di sconvolgimento sensoriale: i colori, dai toni più freddi ed eterei, fino alle tonalità più calde ed infuocate, si accostano, in un turbinio generale di forme. Le sue tele pullulano di schegge variopinte, di frammenti di universo, che, riuniti e riassettati con rigoroso ordine schematico, ricostruiscono un panorama in subbuglio. Le forze degli ele-menti si scatenano nelle sue esplosioni, nel ribollire di lave vulcaniche pronte a scoppiare e nelle visioni marine, frastagliate dai raggi del sole che penetrano nell’acqua. La natura, nelle opere dell’artista, si mostra al pubblico in maniera inaspettata, ma sempre realistica. Il pittore sem-bra citare il pensiero filosofico antico, per cui “tutto scorre” e grazie al quale ogni cosa intorno a noi continua a mutare, in un eterno rimestarsi di materia. Ed è in questo apparente caos che Arienti, nel suo costante comporre, sminuzzare e riassemblare, trova il punto di equilibrio, in cui i moti dell’universo e dell’anima recuperano stabilità e la capacità di an-dare avanti, qualsiasi cosa accada. Anna Saviori

Abitazione e studio:via del Lo’, 54d - 24020 Rovetta(Bg)Tel. 0346.73189 - Cell. 348.7027260

57Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Marina - olio su pannello telato - cm 50x50

Germoglio Etna - olio su tela - cm 80x60

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Marcello Arzuffi

“Figlio d’arte”, come s’usa affermare di chi cresce in un ambiente fa-miliare dove l’arte è realizzata con serietà e professionalità, è Marcello Arzuffi, figlio di Luigi e nipote di Pasquale, due artisti che hanno lasciato indelebile il ricordo nella storia dell’arte pittorica della nostra terra ber-gamasca.L’opera di Marcello Arzuffi propone all’attenzione degli osservatori la creatività della sua intraprendenza, la sua naturale inclinazione al disegno e alla pittura. Logico, possiamo dire, qualche riferimento alle espressioni specie cromatiche, del padre Luigi, ma tutto ciò non è una remora alle immagini visive che egli realizza con spiccata personalità allo scopo di “crearsi” un suo preciso “modo di dire”. E vi riesce con un “linguaggio” legato alla tradizione figurativa del passato ma pure con accenti rivolti ad uno stilema impressionistico che in tal modo lo caratterizza e lo qualifica.Suggestivi i suoi paesaggi avvolti in atmosfere diversificate e quindi stu-diate con scrupolosa attenzione. Ammirevoli le figure, i ritratti, e gli at-teggiamenti che sanno di profonda spiritualità; ricche di fascino le figure di donne orientali ed africane.Osservando le sue opere balza all’evidenza la preziosità sia estetica che contenutistica di Marcello Arzuffi, al quale va pure l’elogio di saper usare un cromatismo che esalta la luce e che propone visioni di serenità e di quiete, di gioia e di bellezza, senza mai voler strafare ma bensì con l’intento di donare all’arte pittorica il suo contributo in modo elegante. Lino Lazzari

via Papa Ratti, 7/c 24124 [email protected] tel. 035 344851 - 3337490998

59Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

In cortile- olio su tela - cm 150x100

Vita - olio su tela - cm 150x100

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Viveka Assembergs

Viveka Assembergs nasce a Stoccolma ma si trasferisce in Italia durante l’infanzia. Dopo gli studi presso il Liceo Artistico Statale di Bergamo inizia un percorso come grafica, decoratrice e restauratrice. Raggiunge la giusta condizione per esprimersi attraverso la scultura e, nel 2006, partecipa alla mostra tattile “Un senso per l’arte” nella ex Chiesa di Sant’Agostino in Bergamo. La sua prima personale, “Occorrono le ali”, inaugurata nel 2007 presso il Centro Culturale San Bartolomeo di Ber-gamo, viene presentata dal critico Domenico Montalto. “Le sculture della Assembergs condensano, nel loro microcosmo di forme e di co-lori, tutta l’interiorità dell’autrice, offrendo un rifugio alle emozioni, ai ricordi, ai sogni, ai messaggi, alle fragilità dell’io, all’intensità del sen-timento femminile. -Viveka ha trovato il modo di far convivere, nella creatività, le sue due anime, una innata, l’alta acquisita; ma entrambe anime bifronti. L’anima sia malinconica sia razionale del Nord Europa e quella sia passionale sia inventiva del Sud Europa.” Finalista al concorso promosso dalla rivista Arte Mondadori del 2009, espone uno dei suoi lavori al Museo della Permanente di Milano. La sua nuova produzione in raku viene esibita, nel 2012, in una personale, ospitata ancora una volta negli spazi del Centro Culturale San Bartolomeo. A presentarla, in questo nuovo incontro con la sua città, la storica dell’arte Marcella Cattaneo. “Tutta l’opera dell’artista è percorsa da un sentimento di re-missione; i suoi personaggi nell’impossibilità di una reazione si fanno armature - Accovacciati, ripiegati su se stessi nell’unico lembo di spazio rimasto loro vivibile, il dorso si apre in una sorta di corpetto-corazza nello sforzo di resistere alle sferzate esistenziali.- La dimensione spazio-temporale in cui agiscono i personaggi dell’Assembergs è perpetua poi-ché si estraniano dal nostro ordine quotidiano, proponendosi piuttosto come una riflessione emozionale.” Le ultime esposizioni, a Berlino nel 2014 ed in Svezia nel febbraio 2015.

Vive e lavora a Torre Boldone(Bg)www.vivekaassembergs.com

61Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Kerstin (particolare) - ceramica raku e tessuto - cm 160 x 80 x 60

Pag 146 - Bronzo 2010 - cm h 39 x 28 x 33- foto Curt Hallstrand

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Franco Belli

Nativo di Sedrina dove tuttora vive e lavora, Franco Belli fin dalle scuole elementari manifesta una forte attitudine per il disegno e lungo gli anni dedicherà molto spazio a questa sua speciale predilezione. Dopo i quarant’anni inizia la sua formazione artistica frequentando i corsi della Scuola di disegno G. Battista Dell’Era a Treviglio acquisen-do una buona preparazione. Più avanti frequenta corsi di pittura e di acquerello. L’ espressione artistica del pittore, di stile figurativo, si avvale di una stesura cromatica mantenuta entro registri chiari e delicati. Il repertorio della sua produzione comprende paesaggi e nature morte oltre a qual-che ritratto. Partecipa a molteplici esposizioni collettive e a rassegne d’arte. Quando si iscrive al Concorso di pittura di Cusio ottiene il primo premio della Giuria pubblica. Attualmente dedica molto tempo al dise-gno e alla pittura traendone tranquillità e poesia. A proposito della poesia egli ne dedica un breve scritto in stile poetico a tutti i pittori associati al Circolo Artistico Bergamasco.Amore è anche disegno e coloreE’ cosa distensiva, armoniosa e serena quel che si prova componendo una poesia o dipingendo una tela. Oserei dire… segnale di grazia, sol-lievo e fervore, un piacevole invito a cercar la bellezza nelle cose pure. E’ luce che ravviva la gioia e la pace nel cuore, dolcezza che rende all’animo infinito amore.

Via Cà Damiani, 2424010 Sedrina (BG)cellulare 3462244237

63Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Il Castello Reale di Neuschwanstein (Germania) - olio su tela - cm 120x100

“Questo spiraglio su Venezia mi ricorda un canto” - acquerello su carta, cm 40x60

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Luciano Belotti

Nasce in Bergamo alta nel 1937, la sua attività artistica inizia nel 1960, in concorsi di pittura estemporanea, ottenendo premi e riconoscimenti. Queste esperienze furono certamente molto utili per accrescere la pa-dronanza della tavolozza poiché la prerogativa era, dopo la timbratura di un supporto, la rappresentazione di una tematica paesaggistica del posto fino all’opera finita nell’arco della giornata stessa. Questi anni formativi a contatto con altri pittori lo temprarono sicura-mente, quindi, allorché decise di dipingere in studio aveva acquisito la padronanza di varie tecniche e stili, che determinarono, nella scelta ultima, la base scientifica del puntinismo. I suoi modelli pittorici sono situati all’aria aperta con gli sfondi di campagne e di giardini fioriti, con gli orti, le rive, gli alberi, i boschi, le siepi. E’ una splendida dimostrazione compositiva, con rinnovata freschezza nell’applicazione delle leggi antiche di prospettiva e di scansione spa-ziale, il trionfo di un metodo divenuto linguaggio, che felicemente si presta al risultato ottenuto. Belotti si inebria nel sole, pare dipinga con esso, è quel suo impiego di colori puri il modo di elevare il diapason della sua tensione emotiva. Su queste basi nasce l’originaria cromaticità del puntinismo. E l’esigenza del nostro tempo porta alla convinzione che la sincerità sia condizione essenziale per assicurare la validità stessa dell’opera di un pittore. Allora, protagonista una luce raggiante esaltata dalla scomposizione ot-tica del colore, (che scientificamente perfezionato raggiunge alti risulta-ti) è il fremito emanante dalle opere, che riporta nel quadro la magica suggestione dell’arte.

via Puccini, 8924129 BergamoTel. 035.254178

65Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Notte di luna piena - tecnica mista - cm 65x60

Il mio podere - tecnica mista - cm 70x80

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Paolo Bergo

Nato in provincia di Rovigo in una rara limpida giornata di novembre del ‘49 e “tirato su” a nebbia polenta e fagioli. E’ approdato alla pittura in tene-ra età ed incoraggiato dal Maestro Tironi di Calto. I genitori erano troppo occupati per impedirgli di continuare cosicchè continua con lo stesso en-tusiasmo di allora a sperimentare con nuove, per lui, soluzioni, ma sempre convinto che si tratti di attività ludica più che artistica.Si è affidato ai consigli dei soci del CAB che con pazienza e tolleranza hanno migliorato la sua tecnica e il suo disegno. E’ questa l’occasione per ringraziare il Maestro Marcello Bonomi che con tanta pazienza gli ha dedi-cato tante ore ospitandolo nel suo studio.Hanno scritto di lui:”Paolo, realizzato nel suo desiderio di amicizia e amore, ci offre con senpli-cità e pudore, la parte più intima del suo essere; la sua terra di origine, mo-desta e pulia, quel Polesine con le campagne dai colori morbidi e delicati non solo nella memoria, ma così ancora nella realtà. Sempre a caccia di nuovi spunti, continua nella ricerca di un’identità artistica che non si limita alla “mimesisis” (imitazione) bensì all’interpretazione dell’immagine senza alcuna alterazione dovuta all’emozione”. (Prof.ssa Maria Teresa Quarti)“Il pittore serenamente dichiara di avere attinto da varie forme di stesura del colore personalizzando strutture armoniose fuse nel disegno dal tratto ve-loce e deciso. E’ evidente che ami far vedere il progetto di fondo, lo schizzo inserito nella materia del colore pastoso e vivace. E’ il colore spalmato con vigore nelle sue tele che fa emergere quell’avidità di vivere che contraddi-stingue il suo essere”. (B.B.)

via Borgo Santa Caterina, 9824014 BergamoTel. 333.7699340 - mail: [email protected]

67Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Neve a città alta - acrilico su tela - cm 70x50

Venezia - acrilico su tela - cm 60x50

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Luigi Bertuletti

Nato a Sotto il Monte il 6 marzo 1955, Luigi Bertuletti ha sempre mani-festato una forte attrazione per la pittura.Ha compiuto studi frequentando i corsi di disegno e pittura al Centro Pro-fessionale GIEMME di Bergamo. I suoi primi dipinti sono di genere figurati-vo e sono rappresentati da paesaggi e da nature morte. Gradualmente Bertuletti abbandona la resa figurativa dei soggetti per ini-ziare un percorso rivolto alla pittura astratta-informale di gusto materico. Nell’esecuzione di un dipinto e nell’utilizzo dei colori a tecnica mista s’im-pone la gestualità per ottenere un risultato che soddisfa l’esigenza di mate-ricità, molto sentita dal pittore. I materiali impiegati vanno dall’olio agli stuc-chi, alla tempera, ai colori acrilici che si miscelano con procedure a volte faticose. I lavori di Bertuletti non hanno un preciso riferimento con il reale, in loro si può riconoscere solo qualche elemento definito, ma in generale per le sue composizioni egli sceglie le forme che più sente e le rielabora con la propria fantasia e sensibilità cercando di trasferire nell’opera anche un senso di plasticità. Assieme alle tinte smorzate, nelle sue tele brillano sempre varie colorazioni. Luigi Bertuletti ha ottenuto varie segnalazioni a diversi concorsi di pittura estemporanea. C.M.

Via Vittorio Veneto, 4924042 Capriate San Gervasio (BG)tel. 3391820476

69Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Senza titolo - tecnica mista su tela - cm 40x60

Da lassù - tecnica mista su tela - cm 50x60

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Angelo Bonanomi

Angelo Bonanomi nasce a Lecco nel 1951, attualmente risiede nel co-mune di Torre de’ Busi. Da tempo si dedica con molta passione a scol-pire il legno, pur non avendo acquisito alcuna formazione in merito. Da sempre amante dell’arte nelle sue varie espressioni e tecniche, è parti-colarmente interessato ai Maestri del ‘900 dai quali subisce il fascino e trae insegnamento.I lavori plastici di Angelo Bonanomi, scultore per vocazione molto abile nell’uso dei materiali e delle tecniche, appartengono a un procedimento stilistico di espressione figurativa attraverso il quale egli elabora una va-sta serie di soggetti. Alcune sculture, pur avendo precisi riferimenti con la realtà, interpretano significati simbolici. Lo sviluppo dei volumi e la modellazione delle superfici permettono a Bonanomi di raffigurare nella scultura il senso del movimento dando sfogo al suo talento e alla sua fan-tasia creativa. Le numerose opere simmetriche e armoniche, rispecchia-no l’osservazione della realtà, interpretata con piena libertà stilistica. C.M. Ha presentato mostre personali nella Galleria del Circolo Artistico Berga-masco, al Plesso storico di San Michele e nella Vecchia Filanda di Cernu-sco sul Naviglio. Ha partecipato a diverse mostre collettive e a concorsi di scultura riscuotendo apprezzamenti sia di pubblico sia di critica.

Via Favirano, 823806 Torre Dé Busi (LC)[email protected]

71Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Butterfly- scultura in cedro del Libano - cm 75x25x20

Le fasi della vita - scultura in legno di pero - cm 80x25x25

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Marcello Bonomi

Dopo aver avuto l’opportunità, sin da ragazzo, di orientare e valo-rizzare il proprio talento naturale sotto la guida di Giovanni Battista Galizzi (1882/1963), uno dei più eclettici artisti bergamaschi del ‘900 impostosi a livello internazionale anche come illuminato illustratore di famose opere letterarie, Marcello Bonomi, non ancora ventenne, è en-trato nell’équipe del “portentoso guaritore di quadri” Mauro Pellicioli (1887/1974). Nel riportare all’originale splendore molti capolavori di insigni maestri della pittura (da Giotto a Leonardo da Vinci, dal Tiziano al Tintoretto) ha potuto carpirne parecchi segreti. Alternando restauri di affreschi e di pale all’impegno personale al cavalletto, Marcello Bonomi ha trascorso l’intera sua lunga esistenza in un assiduo lavoro mettendo puntualmente a frutto gli insegnamenti ricevuti in gioventù e quelli colti nelle espe-rienze attraversate. Con raffigurazioni coinvolgenti in campiture di volta in volta maggiormente sapienti e con sempre più perspicace uso della tavolozza (dalle pennellate grasse alle stupefacenti sfumature in sugge-stivi giochi cromatici) egli ha coltivato tra intensa passione e coerente evoluzione stilistica, i suoi soggetti preferiti: paesaggi (bergamaschi o dei luoghi dei suoi soggiorni nelle vacanze), nature morte (con cibi, vasellami, strumenti musicali) fiori e ritratti (ne ha fatti un’infinità per persone di ogni età e ceto). Per i suoi meriti artistici, nel 2002 Papa Giovanni Paolo II lo ha nomi-nato commendatore e cavaliere dell’ordine pontificio di San Silvestro.

via Lonzo, 13 - Nembro (Bg)Tel. 035.521379Cell. 338.5489841

73Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Ritratto - olio su tavola - cm 40x30

Ritratto - olio su tavola - cm 44x34

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Lella Buzzacchi

Interprete e traduttrice, dopo aver vissuto e lavorato a Milano, Como, Lugano e Barcellona, Lella Buzzacchi risiede a Torre de’ Roveri dove, tra l’altro, dipinge e scrive poesie. Come lavoratore-studente, ha fre-quentato il Liceo classico G. Carducci, la Scuola superiore per traduttori e interpreti e il corso di pittura del Castello Sforzesco a Milano. Amante dei colori sin da piccola, ha continuato ad applicarsi nei momenti liberi dalla professione e dagli impegni familiari, per dedicarvisi pienamente negli ultimi anni: dal 2000 ha partecipato a molte mostre collettive e personali a Milano, Como, Lecco e Bergamo.Al suo attivo vanta la pubblicazione di numerose raccolte di poesie e di haiku ed è presente in varie antologie. Nella produzione di dipinti, di gene-re figurativo, privilegia olio e acrilico ma usa anche gesso, sabbia, frammen-ti, objéts trouvés, legno e, soprattutto per le sue pubblicazioni, l’acquerello. Predilige colorazioni decise, con toni forti e luminosi. Soggetti principali sono il ciclo delle calle (una sessantina di dipinti in cui studia questo fio-re costituito da un unico petalo ma che prende forma in infinite varianti), dell’acqua, delle case (nato dai molti viaggi compiuti in paesi lontani), degli alberi (i nostri fratelli vegetali, teneri quanto tenaci), delle composizioni li-gnee, dei paesaggi tenebrosi che esplodono in luce.“Pur richiamando cose familiari, i dipinti di L. B. sono spesso onirici, sono un viaggio oltre il reale, alla ricerca di un’immagine che ha sede nella mente, che può essere gioiosa o burrascosa, tra ricerca, gioco e sperimentazione.Lella Buzzacchi propone scene inedite, di tutta serenità, con colori scan-diti, in cui privilegia la natura. Vi è in lei un sentire complesso che tradu-ce in essenzialità, in apparente semplicità. Nelle sue composizioni procede senza scorciatoie, con una sapienza artistica del tutto originale...” Pasquale Emanuele

[email protected]

75Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Marina 6 - Olio e acrilico su cotone - cm 68x35

Marina 7 - Olio e acrilico su cotone - cm 68x35

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Enrico Caglioni

E’ nato a Bergamo nel 1950.Ha esposto in varie Personali e pubblicato libri di poesie.La sua tematica ricompone frammenti di un mondo fiabesco, aggrap-pato al candore dell’infanzia e sfuggito alla logica della ragione, dove creature fatate ed anime amiche interagiscono col pittore e, fidate com-pagne di viaggio, ne diventano complici e ne condividono gioie, paure e solitudini. Tenebre e luce si manifestano con elementi simbolici, evocativi dell’an-cestrale conflitto fra il bene ed il male, nel quale, tuttavia, la speranza trae alimento da alleanze spirituali, si fonde con esse e trova la forza per piegare lo sconforto. Ogni suo dipinto, realizzato con un inconfondibile stile personale, è sempre accompagnato da una poesia, la quale fissa sulla carta intimi contesti emozionali che solo successivamente vengono trasferiti sulla tela, dove trovano collocazione in ambientazioni oniriche e suggestive, immerse in un’atmosfera di magia.“Lontano nel tempo”, dice il pittore, “questo mondo era anche il vostro, prima che si spegnesse, quando avete smesso di crederci”.

Via Divisione Julia, 22/b24044 Dalmine (BG)tel. 3933278707 - [email protected] facebook : Fairies, black holes and other things

77Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

La notte delle stelle cadenti - olio su tela - cm 60x80

Di nuovo primavera - olio su tela - cm 50x50

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Tullia Cagnoni

Nativa di Gazzaniga (BG) solo nella maturità si ritaglia il tempo neces-sario per approfondire la sua naturale predisposizione per la pittura che affina seguendo i corsi del pittore Marcello Arzuffi.

“La sua espressione artistica, di stile figurativo, si avvale di scelte cro-matiche luminose ed intense, ben equilibrate nei toni. I paesaggi sono dipinti in una gamma di colorazioni fresche e chiare. Le nature morte sono graziose composizioni dal colorito seducente nelle quali si ap-prezza la chiarezza minuziosa del disegno. Il ritratto è particolarmente congeniale alla sua sensibilità. Nell’eseguire un ritratto Tullia cerca di entrare nel personaggio per sentire ciò che il soggetto ha nel profondo e con grande abilità di penetrazione psicologica riesce ad aprire un rap-porto stretto con il temperamento della persona raffigurata.....In occa-sione della beatificazione di Karol Wojtyla ( Giovanni Paolo II ) le Poste Italiane hanno chiesto di poter riprodurre il ritratto del Papa polacco, attualmente conservato nella sacrestia della Chiesa parrocchiale di Gor-le, su una cartolina filatelica distribuita in tutta Italia....” Cesare Morali

Tullia “Artista del vero”. Una verità, la sua, elegante, discreta, mai invaden-te ma fedele a se stessa, vibrante. Una verità le cui cromie, le sfumature, le luci sapienti sono intime rivelazioni d’un animo vivace, tenace, appassio-nato. Nelle sue opere si legge un’immagine pensata, scelta, interiorizzata, amata e poi raccontata, restituita alla tela con la delicatezza ed il garbo che esprime il suo femminile. Il ritratto è per l’Artista dialogo silenzioso, fatto d’intensità di sguardi, di inequivocabili espressioni ed attitudini, dove ogni piccola ruga, ogni piccola piega, coinvolta tra luci ed ombre, ha la sua importanza. La pittrice nella sua lunga e pregevole esperienza, nel ritratto racconta non solo la storia del soggetto, ma anche la propria storia di donna moglie e madre, intrisa di luce e di forza si, ma con la lievità della poesia. Susanna Puglisi - Studio d’Arte in Corte Isolani - Bologna

Viale Zavaritt 226/b24020 Gorle (BG)tel. 035.347372 - 339.7306026

79Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Norma Jeane - olio su tavola - cm 35x25

Maura - olio su tela - cm 40x30

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Santo Cambianica

Nato a Berzo San Fermo intraprende sin da giovane il mestiere di mec-canico. Nel 1980 apre un’officina a Casazza dove si stabilisce con la moglie e le figlie.Dopo anni di lavoro inizia a nascere in lui l’interesse per la pittura.Comincia da autodidatta, leggendo libri e frequentando un corso di di-segno e di pittura presso lo studio del pittore bresciano Giovanni Fran-chi. Predilige la pittura a olio figurativo/realistica e i ritratti.Ha presentato sue opere a numerose esposizioni collettive a Borgo di Terzo, Berzo San Fermo, Gorlago, Luzzana, alla Limonaia del Castello presso Limone del Garda e alla Galleria del Circolo Artistico Berga-masco.

Via Suardi, 18Casazza (BG)Tel. 035811522 Cel. [email protected]

81Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Natura e musica - olio su tela - cm 60x110

Nipotino - olio su tela - cm 40x50

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Maria Teresa Campana

Autodidatta, mi sono dedicata per diversi anni al disegno, lavorando a china, matita e pastelli. Nel 1994 ho seguito un corso di acquerello, presso il Gruppo Pittori e Scultori Azzanesi, sotto la guida di Cecco Previtali.In seguito sono entrata a fare parte del Gruppo ed ho esposto i miei dipinti nelle varie collettive allestite dal gruppo stesso.Dal 1997 sono iscritta al Circolo Artistico Bergamasco ed ho partecipa-to a molte iniziative da loro promosse.Anche se la maggior parte dei miei lavori è ad acquerello, mi dedico anche alla pittura ad olio e al disegno grafico.Nel corso di questi anni ho partecipato a vari concorsi di pittura a Ber-gamo e provincia ottenendo numerosi riconoscimenti, tra i quali nel 2006 il 2° premio al concorso nazionale “Agazzi”, sempre nel 2006 il 1° premio al concorso “Colori della Val Cavallina” di Casazza, e nel 2010 il 1° premio al concorso “Michele Agnoletto” del circolo Greppi di Bergamo. La mia grande passione resta comunque l’acquerello, con il quale cerco di trasmettere i miei stati d’animo, catturando l’attimo di un momento, di un paesaggio, di un particolare. Il fascino di questa tecnica e’ la leg-gerezza e la freschezza. Ogni volta che il colore viene a contatto con la carta lascia un tratto che non può più essere modificato, pertanto il risultato é l’espressione più diretta dell’artista. Per questo cerco di dare un contributo per promuovere la diffusione di questa tecnica meno utilizzata e forse non abbastanza apprezzata.

[email protected]

83Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Sorpresi dalla neve - acquerello - cm 36x40

Bimba ucraina - acquerello - cm 24x30

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Marinella Canonico

Artista di Bergamo, Marinella Canonico sin da giovanissima risponde al richiamo dell’arte e, durante gli studi superiori, alimenta il suo interesse con l’esercizio del disegno spontaneo, poi perfezionato quando si avvi-cina alla moderna pittura su porcellana, assistita nell’apprendimento e nell’esercizio professionale da maestri affermati della nobile tradizione Italiana e d’Oltralpe. Ottenendo approvazioni, premi e riconoscimenti, estende il magistero artistico anche a tecniche collaterali, come la cera-mografia a “terzo fuoco” e la ialografia. Sperimenta anche la pittura su seta, lino,cotone e tessuti pregiati. Il passo verso la pittura da cavalletto è consequenziale e spontaneo, con l’uso dei colori acrilici, fino alla fol-gorazione dell’acquerello il più’ difficile tra i procedimenti dell’arte, ma anche l’unico che conferisce competenze e maestria professionali, oltre a consentire la massima espressività. La tecnica dell’acquerello per l’Ar-tista è ormai la via privilegiata per la sua arte, resa attraverso gli accor-gimenti e le tematiche corrispondenti alla sua sensibile personalità. La leggerezza dei volumi, l’effetto diafano, le opposizioni chiaroscurali e cromatiche conferiscono ai dipinti emozionanti suggestioni di compiuto nel non-finito, in virtù di una capacità di sintesi che compendia forme e colori, masse e vaporosità, in una simbiosi compositiva che astrae il soggetto dalla realtà per trasferirlo nelle regioni dell’immaginario e del fiabesco, pur mantenendo precisi e distinguibili rapporti con l’impres-sione del vero e del reale, in equilibrio stabile tra l’immagine iconica e l’espressionismo aniconico.

Via Borgo Palazzo, 18524125 BergamoCell [email protected] - www.marinellacanonico.it

85Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Dopo la tempesta le nuvole sorridono - acquerello su carta - cm 38x56

Arriva l’inverno - acquerello su carta - cm 31x45

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Enza Capocchiani

Enza Capocchiani ha compiuto studi di disegno e di pittura a olio con il pittore Gianmaria Manca, mentre per l’acquerello ha partecipato agli incontri di studio con il pittore Cecco Previtali del Gruppo Pittori Scul-tori Azzanesi. E’ poetessa da oltre 30 anni. Ha pubblicato molteplici sillogi poetiche tra le quali un volumetto di poesie haiku illustrato con suoi dipinti. E’ tra i fondatori del Gruppo Artistico Fara/Stabile di Poesia. Con quest’associazione ha svolto una lunga serie di recital di poesie e ha preso parte con sue opere a numerose esposizioni d’arte in città e in provincia. Pittrice di stile figurativo, per i suoi dipinti utilizza la pittura a olio, l’acquerello e la tecnica mista. L’impianto coloristico dei dipinti a olio o in tecnica mista è vivace, deciso e ottenuto sovente con pennel-late cariche di materia pastosa. Le tonalità cromatiche degli acquerelli sono invece molto attenuate, diafane e trasparenti.La panoramica dei soggetti trattati comprende paesaggi, visi, ritratti e nature morte. L’ispirazione poetica animata da fantasia e sentimento che sostiene Enza Capocchiani nell’elaborazione delle sue liriche è la stessa spinta emotiva che la stimola nell’esecuzione dei dipinti. Per questa ragione i suoi dipinti, come la sua produzione poetica, sono in parte immaginari e risentono dei sentimenti e delle emozioni dell’arti-sta che interpreta le suggestioni della realtà con un personale linguaggio. Ha ottenuto importanti riconoscimenti e segnalazioni a vari concorsi di pittura estemporanea. Abitualmente partecipa alle mostre nella Galleria del Circolo Artistico Bergamasco. Una sua interessante personale è stata allestita qualche anno fa nello spazio espositivo della Biblioteca Comu-nale in piazza Mercato delle Scarpe in città alta. C.M.

Via Meucci, 1024128 Bergamo [email protected] TEL. 035250171

87Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Feeling tra luna e stella - olio - cm 70x100

Una gloria italiana, dedicata ad Olivetti - olio - cm 70x80

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Attilio Carissimi

Figure umane vagolanti in uno spazio atemporale, sagome distese su una sabbia senza confine, coppie che si intrecciano, si confrontano o dibattono fra loro prendono forma da segni appena suggellati e da colori che paiono fatti dalla stessa sostanza della fantasia e del sogno. Questa, al primo im-patto la pittura di Attilio Carissimi, artista dell’interiorità più meditata. Oltre la superficie infatti, una poesia non semplice, stimolante ad una decodifica-zione delle immagini che sfiorano l’enigmaticità, sia che appaiano in una estatica attesa, sia che pulsino di una vitalità ribollente. E’ una poesia che viene dall’aria, e che si trasforma in grandi, inattese, raffinate metafore, per-ché i lavori di Carissimi sembrano spesso composti dalle polveri colorate e sottilissime di certi mandala che richiedono anni di lavoro pazientissimo e destinati, appena terminati, ad essere spazzati via da un soffio. La traccia rimane appena nell’anima: il nostro andare, il nostro impegno quotidiano sono decretati a fissarsi nel futuro in un vuoto… Vera Meneguzzo(VR)2008

Nel 1975 si trasferisce a Malcesine sul lago di Garda, dove tuttora risiede. Come allievo e amico inizia a frequentare l’atelier del noto pittore Ottavio Giacomazzi, artista di cultura mitteleuropea, già allievo a Stoccarda del prof. Manfred Henninger, un seguace di Kokoschka. In quest’ambiente Ca-rissimi instaura nuove amicizie con pittori e scultori affermati sia in Italia sia all’estero. E’ grazie a queste nuove conoscenze che gli è possibile allargare i suoi contatti in campo europeo ed esporre in piazze artistiche importanti come: Monaco di Baviera, Ulm e Dusseldorf in Germania, Avignone e Belfort in Francia e Helsinki in Finlandia. In Italia presenta mostre personali a Milano, Bergamo, Bologna, Genova, Pavia, Mantova, Massa Carrara, Ve-rona. L’ultima a Lussemburgo, la capitale del Granducato, contribuisce alla conoscenza della sua ricca produzione in ambito internazionale. L’indiriz-zo della sua ricerca è rivolto all’analisi delle condizioni difficili in cui si trova oggi l’uomo, all’interno di una società in continuo divenire, che non offre più valori in cui credere. All’Artefiera di Verona nel 2011 ha presentato una serie di sculture che rappresentano il grave malessere sociale della discrimi-nazione, dell’esclusione sociale, presente nella struttura dell’attuale società consumistica. Morali Cesare Bergamo 2013

Vicolo Parrocchia, 11 - 37018 Malcesine (VR)Cell. 347.7064992

89Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Presenze - Tecnica mista su carta - 50x60cm

Installazione in occasione dell’inaugurazione della Art&dil

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Lorenzo Carobbio

Nasce nel 1941 a Pradalunga (Bergamo).

Le sue opere mettono in chiara evidenza le intelligenti capacità creative di un artista che ha ben compreso la necessità di perfezionare sempre più i suoi stilemi e i suoi modi di esprimersi.Fondamentalmente incline al figurativo, Lorenzo Carobbio non disde-gna ”aperture” alle concettualità dell’ arte contemporanea e della pit-tura moderna. Ecco pertanto nei dipinti di Lorenzo Carobbio una figu-razione che si mantiene nell’alveo del tradizionale quando egli ritrae paesaggi o nature morte, e una figurazione maggiormente libera nella stesura compositiva.Nelle opere di stile figurativo tradizionale si può notare la ormai perfetta padronanza del disegno e dell’ impasto cromatico, il quale “gioca” su variegate tonalità armonicamente rapportate ai soggetti presi in esame.Lorenzo Carobbio non è un pittore che si affida all’ improvvisazione ma, al contrario, un artista che vuole rendere “ragione” di ogni ogget-tualità che compare in ogni sua opera. da: “Gli artisti bergamaschi per Nepios, Sesta Edizione”

via Fara, 824020 Pradalunga (BG)Tel. 035 767244

91Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Maschere in piazza - tecnica mista - cm 80x80

Angolo di Venezia - tecnica mista - cm 80x80

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Franca Ceruti

La pittrice bergamasca Franca Ceruti vanta al suo attivo una vasta espe-rienza nel campo dell’arte come pittrice dotata di un linguaggio ricon-ducibile all’estetica postmoderna. Nella sua produzione artistica per molti anni la pittrice ha condotto un originale tipo di sperimentazione utilizzando materiali di semplice uso quotidiano, come stoffe, fili, graf-fette, carte colorate, spille da balia, pezzi di giornale e pellicole foto-grafiche. Congegnando i rapporti dei piani e dei volumi con il vivace utilizzo del colore, nelle sue composizioni dispone questi materiali e li sovrappone definendo, con una serie di strutture ricche di ingegnosa creatività, lo stato d’animo ispiratore dell’opera. La sua ricerca persona-le, sostenuta anche da studi compiuti in un Istituto d’arte, è approdata a una sperimentazione sui molteplici procedimenti tecnici, sulle masse cromatiche, sui vari materiali, sulle forme geometriche, su una vasta gamma di elementi simbolici, con implicazioni di natura psicologica. Diverse sono le mostre personali allestite a Voghera,a Lecco, a Berga-mo e in provincia e numerose sono le sue partecipazioni a esposizioni collettive o a rassegne d’arte. Accanto alla produzione pittorica la Ceruti sviluppa l’esigenza di esprimere l’insieme delle cognizioni accumulate in molti anni dedicati allo studio delle forme espressive che prendono consistenza nei differenti linguaggi della composizione pittorica. Negli anni Novanta la pittrice apre uno spazio formativo con corsi teorico-pratici rivolti all’arte terapia, a Bergamo in via Palma il Vecchio. Negli anni successivi progetta un metodo sperimentale basato sul colore, sul disegno e sulla composizione applicabile alla creatività infantile o alla cura di persone portatrici di problemi, e quello della formulazione di un messaggio comunicativo interpersonale. Nascono così i suoi libri che stimolano l’interesse dei fruitori impegnandoli in una collaborazio-ne pratica che mette in moto la personale creatività e il gusto compo-sitivo. Il suo metodo formativo, intende rappresentare un importante complemento finalizzato ad aprire un canale di comunicazione con i giovani attraverso il quale individuare le loro aspirazioni, i problemi e le inquietudini. C.M.

Via Coghetti, 6 - Bergamo tel. 035.219718

93Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Girasoli - acrilico - cm 70x70

Cambio di stagione - acrilico - cm 70x70

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Giuliana Civera

Giuliana Civera è sempre stata attratta dal fascino delle bellezze natu-rali. Ha compiuto viaggi in numerosi paesi del mondo scoprendo am-bienti e scenari suggestivi che ha interpretato nei suoi dipinti. Dotata di innata attitudine al disegno, esegue opere dedicate alla percezione estetica della natura nelle quali esprime i propri sentimenti emotivi ed interpreta le suggestioni della realtà con un personale linguaggio. La pittrice si avvale di diverse tecniche: dall’ acquerello ai colori acrilici all’olio. A volte nei dipinti utilizza tonalità intensamente vivaci e a volte gradazioni cupe collegando le figurazioni e le sensazioni, che spesso trascendono la realtà, e riuscendo a realizzare opere che pervadono la personale creatività di una particolare atmosfera in grado di trasmettere, a chi le osserva, le medesime emozioni da lei vissute ed i riflessi del suo mondo poetico. Dr. Bruno De RosaDice di lei Marina Maggio Tua “… L’uomo e la donna di oggi sono sem-pre più coinvolti dal mondo che li circonda e li condiziona. I sentimenti cambiano, le emozioni diventano angosce e queste rimangono tali ma, fre-quentemente, si trasformano in nuove emozioni e tutto ricomincia da capo. L’esperienza vissuta di questi stati d’animo hanno spinto Giuliana verso un lavoro nel quale ha trovato una più consistente ragione d’essere”.Una valutazione di Cecilia Paris: “I suoi acquerelli sono di una sensibilità che commuove per il tenue delicato colore sfumato con note pacate di ma-linconia nelle quali si legge la sua anima segreta ed il suo anelito alla luce.”Giuliana vive e lavora a Bergamo; fa parte del Gruppo Pittori e Scultori Azzanesi ed è socia del Circolo Artistico Bergamasco. E’ intervenuta a numerose esposizioni collettive ed ha tenuto mostre personali a Bergamo ed in provincia. Ha partecipato a concorsi di pittura conseguendo segna-lazioni e premi.

Via G. Suardi, 2324124 BergamoTel. 035244452 Cell. 3396645417www.giulianacivera.com - [email protected]

95Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Stridente Contrasto - acrilico - cm 50x50

Angolo magico - acrilico - cm 70x50

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Roberto Consonni

Bergamasco autentico, con una tecnica tutta sua dipinge con la porcel-lana supporti di acciaio che poi cuoce. Nonostante la rudezza dei materiali usati e i lunghissimi procedimenti, riesce a dar vita alle sue figure e ai paesaggi con incredibile padronanza dei colori e delicato sentimento poetico. La pittura lo aiuta nei momen-ti difficili della sua malattia e Lui ci si impegna con passione. Ha insegnato la sua tecnica pittorica in più scuole e ha presentato i suoi lavori in diverse esposizioni a Bergamo, Mozzo, Matera, Melzo, Milano, Treviglio, Monza, Martinengo, Lovere, Gorle, Balatonfured (Ungheria), Murcia Cartaghena (Spagna) e a vari concorsi nonché mostre collettive ricevendone numerosi riconoscimenti.

1942 - 2010

97Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Piazza Vecchia - porcellana su acciaio - cm 30x20

Ritorno alla caccia sul lago di Massaciuccoli - porcellana su acciaio - cm 42x27

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Francesco Coter nato a Bergamo il 15 novembre 1937, già nel 1949 è a Lo-carno nell’atelier dello scultore ticinese Remo Rossi, a contatto con alcune delle più rappresentative personalità dell’arte e della cultura del Novecento. Al termine di questa stimolante esperienza rientra a Bergamo e si affida all’insegnamento del padre Costante. Nello studio di via Torquato Tasso darà, insieme al fratello Ernesto, un contributo alla realizzazione di grandi opere pubbliche di scultura che il noto artista si aggiudicò per concorso. Dopo la breve frequentazione di Trento Longaretti alla Scuola di pittura dell’Accademia Carrara e, in seguito, di Giuseppe Milesi, al quale rimarrà legato da fraterno affetto, affina la conoscenza tecnica del disegno e della pittura sotto la guida di Ernesto Quarti Marchiò. Con le prime partecipa-zioni a rassegne collettive nazionali degli anni Cinquanta, Francesco Coter intraprende il tortuoso cammino dell’artista professionista. Una sua esposizione personale alla Galleria della Torre a Bergamo nel 1961 viene così salutata dal principale quotidiano cittadino: Visitando questa mo-stra sembra di essere ritornati ai tempi più felici della pittura bergamasca. Nel 1965 in una mostra nella stessa Galleria due opere vengono curiosa-mente vietate ai minori. Nello stesso anno è presente con un gruppo di ope-re alla IX Quadriennale d’Arte di Roma. Dopo l’esperienza romana inizia una ricerca che lo porterà oltre la pittura: una sfera esposta alla Rassegna dell’Arte Italiana a Bolzano e a Vienna è segnalata dalla rivista NAC (No-tiziario Arte Contemporanea) fondata da Francesco Vincitorio, come una delle più importanti realizzazioni della MEC-ART nazionale.In opposizione agli sconvolgimenti post-sessantotteschi pubblica una cartel-la di dieci tavole in difesa della natura, firma una serie di documenti contro l’inarrestabile degrado istituzionale e culturale, e parte per un lungo viaggio in oriente fino a raggiungere in solitudine le altezze himalajane.Nel 1973 è invitato a inaugurare l’attività della Galleria Fumagalli, che per oltre trent’anni ha promosso e sostenuto molteplici tendenze d’avanguardia, con una mostra dedicata alla memoria del padre da poco scomparso. La sua ultima esposizione a Bergamo risale al 1982. Nel 1988 trasferisce la sua attività in Germania e in Olanda, dove ottiene significativi riconoscimenti. Nel 1999 rientra a Bergamo e si ritira nel suo studio, nel centro storico della Città Alta, dedito all’approfondimento della sua espressione simbolico - concettuale.

Piazza Terzi 2, 24129 Bergamo, 035.217051

Francesco Coter

99Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

L’eco delle cicale - olio e acrilico su tela, (1981) cm. 104x116

Lo stupore - olio e acrilico su tela, (2011) cm. 30x40

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Giancarlo Cremaschi

Nato a Varese il 28 gennaio 1946, vive e lavora ad Albano San Ales-sandro. Negli anni 1965, 1966 ha frequentato corsi di restauro presso lo studio del prof. Mauro Pellicioli e in seguito lezioni di pittura con il maestro Franz Porta e tecniche di disegno all’ Accademia di Belle Arti Lorenzo Lotto di Bergamo.Ha partecipato a concorsi regionali e nazionali conseguendo vari di-plomi e segnalazioni di merito e vincendo nel 2014 il primo premio al concorso di pittura Don Angelo Foppa.Ha partecipato ancora a diverse mostre collettive riscuotendo sempre molto interesse e riconoscimenti.E’ socio del Circolo Artistico Bergamasco e dell’ associazione ASAV di Seriate. Sue opere sacre sono esposte nella Chiesa della Casa di Riposo ”Filisetti” di Ardesio e all’ Istituto “Piccinelli“ di Scanzorosciate.

via Turati, 24/a - 24061 Albano San Alessandro (BG)Tel. 3470570746 - [email protected]

101Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

In viaggio verso l’ovest - olio su tela - cm 40x50

Addio a Berlino - olio su tela - cm 40x50

102

Immacolata Criscuolo

Ha iniziato il suo percorso artistico dedicandosi alla pittura su ceramica, ha proseguito con l’acquerello, passando poi, con grande entusiasmo, alla pittura ad olio. In questa tecnica ha portato sulla tela la sua spiritua-lità, dando sfogo a fantasia e creatività.Nell’itinerario artistico di Immacolata Criscuolo i protagonisti sono la luce e il colore, dove non è solo il colore in sè stesso ad essere bello, ma sono i vari accostamenti a renderlo tale.Il personale equilibrio di luci e colori consentono all’artista di creare una giusta armonia nei suoi dipinti che le trasmettono non solo piacere, ma anche serenità, tranquillità e spensieratezza.Socia del Circolo Artistico Bergamasco, ha partecipato a varie mostre collettive con opere sempre più espressive e impegnative che attestano il suo percorso di maturazione e la continua ricerca, semplice e genui-na, di libertà artistica.

Via Pacinotti,11624123 BergamoTel. 035346956 - [email protected]

103Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Contemplazione - olio su tela - cm 50x70

Città alta nel colore - olio su tela - cm 120x70

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Mario Donizetti

Ha pubblicato nel 1992 “Perché figurativo” con la presentazione di Emanuele Severino, nel 1995 “Razionalità della fede e della bellezza”, nel 1996 “Lettera a Parmenide”, nel 1997 “Lettera a Platone”, nel 1999 “Argomenti di Estetica”, nel 2000 “Lettera a Hegel”, nel 2005 “Lezioni di Tecnica d’Arte”, nel 2007 “Lettera a Phyllis”, nel 2008 “Nuovo Me-todo di Scrittura Musicale”, nel 2011 “Il Sacro dell’Arte – Lettera agli Artisti”.Giovanissimo ha partecipato alla Quadriennale di Roma, alle Biennali di Arte Sacra di Milano e Bologna, al Premio Suzzara, al Premio Mi-chetti. Nel 1983/84 ha avuto l’onore della sua prima antologica nelle sale della Pinacoteca Ambrosiana di Milano e, nel 1995, l’antologica nelle sale del Museo del Patriarcato di Aquileia. Nel 1999 , a Palazzo della Ragione di Bergamo, ha esposto i “Vizi Capitali” e, alla Biblioteca Sormani di Milano, una antologica di disegni. Nel 1999 e nel 2000 ha partecipato alle mostre per i 75 anni di Time a Washington, New York e Chicago. Nel 2011 ha avuto una antologica alla Rocca San Giorgio di Orzinuovi e, alla 54° Biennale, Padiglione Italia, Venezia Arsenale, ha esposto l’opera “Ha voluto sapere”. Il rigore scientifico nella ricerca tecnica lo ha portato alla rimessa in opera della tempera a tuorlo d’uovo verniciata e velata (perduta da se-coli), all’invenzione di un metodo per pittura a encausto su cavalletto, alla trasformazione radicale del pastello (pastello encaustizzato).Per la diffusione delle sue tecniche ha fondato nel 1977 il Centro di Ricerche Tecniche dell’Arte e, nel 2003, una Accademia di Belle Arti on-line (www.donizetti-museoscuola.it).Alcuni dei suoi ritratti, fra i quali il ritratto di Giovanni Paolo II, sono sta-ti pubblicati in copertina di TIME magazine e sono alla National Portrait Gallery di Washington. Un suo Crocefisso è nel Museo Tesoro della Basilica di San Pietro in Vaticano. Una composizione -“La Commedia dell’Arte”- è nella Raccolta Spajani dell’Accademia Carrara di Berga-mo (GAMEC). L’opera “La Carità” fa parte della Collezione Margherita Cassis-Faraone–Mautner. Una pala d’altare e due affreschi sono nella storica Basilica di Pontida.

105Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

“Greed” - “The Seven Deadly Sins” - pastello encaustizzato - Palazzo della Ragione BERGAMO 1999

Giovanni Paolo II - Time Collection -National Portrait Gallery WASHINGTON

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Bruno Duccoli

Nato a Bergamo nel 1935, autodidatta ,anche se professionalmente ho seguito altre strade,ho sempre conservato la mia passione per l’arte e, ancor oggi, è una gioia uscire con il cavalletto di campagna e, in piena luce, cercare nei paesaggi e nelle piccole cose una poesia, una sfuma-tura di colore, un momento..... Bruno DuccoliBruno Duccoli è in primo luogo un profondo conoscitore del suo terri-torio, delle dolci colline, dei segni che i fiumi della sua terra disegnano con naturale equilibrio. Conosce le montagne e cammina in simbiosi con una natura che fa parte della sua stessa essenza. E di questi splendidi luoghi, in ogni stagione sa cogliere la sfumatura del tempo, l’incantevole attimo che avvolge in un mistero di colori e d’impressioni il suo animo attento e curioso... Franco Roma - documentarista...Bruno rimane legato al suo mondo, alla sua “bergamaschità”, ...la sua anima trasloca dal corpo umano e quindi va in simbiosi con la terra sognando e trasfigurandola; e a lui riesce. Da questo punto di vista posso dire che è bravo; a prescindere dalla piacevolezza estetica che uno può o non può avere o può o non può ricercare, c’è un valore molto approfondito da lunghi anni di esperienza pittorica ...trovo che il suo è un richiamo molto forte e, secondo il valore della sua pittura, quindi l’esperienza, il mestiere pittorico, la pennellata sciolta e sicura l’impasto mai banale ma consistente, con le ombre e le luci, le trasfigurazioni, le trasparenze...Bruno persevera così nel suo lin-guaggio personale del bergamasco un pò chiuso, ma positivo, introverso però concreto... Dott. Pietro Mosca…sempre sui toni del blu, con diverse sfumature, che dall’azzurro chia-ro dell’acqua e del cielo, si fondono fra le barche e gli ormeggi di una Venezia incantata,esaltando le luci e i colori della laguna veneta, opera di Bruno Duccoli che prosegue nel suo discorso figurativo con una bella tela dove si vedono i colori e le sfumature delle montagne orobiche, ter-ritorio natio dell’artista... Dott. sa Enrica Pasqua

Via Crescenzi, 59 - 24123 Bergamo Tel. 035-239302/349 7831165 - [email protected]

107Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Rustico a Longuelo - olio su tavola - cm 60x50

La Presolana - olio su tela - cm 70x56

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Stefano Ferrari

Nato a Bergamo, vive a Dalmine. Dopo aver appreso giovanissimo i primi rudimenti artistici dal pittore Marani, frequenta per dieci anni lo studio di Ferdinando Monzio Com-pagnoni, cui lo ha legato un forte rapporto di amicizia e collaborazione. Dopo la laurea si impiega alla Dalmine dove lavora per oltre trent’anni con funzioni dirigenziali, sospendendo l’attività pittorica, ma coltivan-do la sua grande passione per i viaggi.Giunto alla pensione, riprende a dipingere presso il suo nuovo atelier in via Borgo Canale.

Figure, figure e ancora figure costituiscono la tematica che il pittore Ste-fano Ferrari realizza con i suoi dipinti. Rivivono nelle sue tele i singo-lari momenti trascorsi nelle varie parti del mondo in cui si è recato, in particolare l’Oriente, l’Africa e il Sudamerica, durante i quali è venuto in contatto con la gente, i costumi, le tradizioni locali. Vogliamo qui sottolineare la capacità descrittiva e interpretativa del pittore che, per esperienza, ben conosce le precise regole del ritrattismo, l’impostazione strutturale delle figure, l’armonia del cromatismo: i suoi colori brillanti, ma perfettamente coordinati e senza eccessivi contrasti, ben delineano un disegno che pone le sue fondamenta sullo stile figurativo tradizionale e che, nello stesso tempo, si rivela libero e sicuro in ogni tratto. Lino Lazzari

Fin dall’inizio sono stato attratto dalla rappresentazione della figura umana, e in particolare dal ritratto: riprodurre uno sguardo, un atteggia-mento, un gesto mi dà l’opportunità di far rivivere i numerosi personag-gi conosciuti, o solo incontrati, durante i miei viaggi in ogni angolo del mondo. Viaggi e pittura si fondono così in un’unica grande passione: “Viaggio per conoscere, dipingo per ricordare”. Stefano Ferrari

Cenacolo Artistico - Bergamo - via Borgo Canale, 25www.cenacoloartistico.it - info@ cenacoloartistico.it

109Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

BIRMANIA: sul ponte in tek di Mandalay - olio su tela - cm 70x90

MALI: al mercato di Bamako - olio su tela - cm 100x80

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Silvano Filippini Fantoni

Mi chiamo Silvano Filippini Fantoni e sono pro-nipote del celebre pitto-re del ‘900 Achille Filippini Fantoni, delle cui opere è stata allestita una mostra postuma (più di vent’anni or sono) presso il Circolo Artistico Ber-gamasco, nella sala di via Pignolo. Alcune sue opere si trovano presso la pinacoteca dell’Accademia Carrara ed è stato cofondatore del Circolo Artistico Bergamasco e della Scuola d’arte Fantoni.Alle scuole medie ho avuto come insegnante di disegno lo scultore Piero Brolis e durante le superiori sono stato allievo del pittore Piero Urbani: ho inviato mie opere alle varie mostre studentesche di Bergamo e, a 17 anni, sono stato premiato con il sesto posto alla mostra nazionale studentesca presso la permanente di Milano.A 18 anni ho abbandonato l’arte del dipingere per dedicarmi allo sport e solo dal 2006, in vista della pensione, ho ripreso in mano i pennelli.Nel novembre 2008 ho allestito la mia prima personale presso la galle-ria “Borgo d’oro” in Borgo S.Caterina, dal titolo “Ieri, Oggi e Domani”. Da allora ho organizzato altre quattro “personali” e ho preso parte a numerose collettive del Circolo Artistico.Nel 2009 ho partecipato alla mostra collettiva di Vevey in Svizzera pres-so la Galleria Zabbeni dove un mio quadro ha avuto l’onore di venire esposto tra opere di pittori famosi quali Mirò, Magritte, Warhol, eccNel novembre 2010 ho preso parte alla settima edizione del Trofeo Moroni, concorso pittorico internazionale che ha ricevuto anche il pa-trocinio dell’OPE (Osservatorio Parlamentare Europeo per la crescita culturale), piazzandomi al decimo posto su 120 concorrenti.Nel 2011 mi sono iscritto al Circolo Artistico Bergamasco e ho parteci-pato ai Concorsi pittorici di Pradalunga e Martinengo, oltre alla Prima edizione del concorso estemporaneo di Parre nel quale la mia opera (Parre dall’alto) è rientrata tra le otto segnalate su 47 concorrenti.Nel 2013 e 2014 ho esposto più di 30 opere alla mostra-mercato di be-neficienza per il Bangladech presso la sala Borgo d’oro di Bergamo e ho partecipato alla decima edizione del TROFEO MORONI internazionale in cui mi sono piazzato al SESTO posto della classifica dalla giuria Tec-nica e al SECONDO posto della giuria Popolare con 52 voti (il primo ne ha ricevuti 54). silvano filippini fantoni (Fanfi)

[email protected]

111Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Bellezza africana - olio su tela e materico - cm 50x70

Crepuscolo dalla torre del Gombito - olio su tela e materico - cm 80x80

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Tiziano Fusar Poli

Tiziano Fusar Poli nasce a Cumignano sul Naviglio, (CR) frequenta il Li-ceo Artistico a Crema, dopo la maturità frequenta l’Accademia Carrara di Bergamo dal 1971 al 1975, sotto l’attenta guida del professor Trento Longaretti, autorevole e noto pittore del novecento italiano. Tutte le sue opere sono oli su tela.Principali mostre:1975 - Galleria Graffito – Crema1977 - 2°Premio Concorso città di Castelleone1978 - Galleria Duomo Crema1990 - Galleria il vicolo – Voghera – con Zaccaria Cremaschi2006 - Nodo dei desideri – Crema2009 - Chiesa di Porta Ripalta2010 - Rocca Sforzesca di Soncino2011 - Esegue il ritratto di Benedetto XVI, del Senatore Umberto Bossi e dell’Europarlamentare Matteo Salvini2012 - Espone Pio Palazzo Colleoni con Longaretti-Donizetti-Cremaschi2013 - Esegue il ritratto del Presidente degli Stati Uniti d’America:Barak Obama2013 - Espone nell’Atelier Zumbolo 2013 - Espone nella Galleria Spazio-Arte di Cremona2013 - Fiera Internazionale di Novegro2013 - Segnalato al Premio Greppi di Bergamo2014 - Galleria Mama di New York2014 - Espone negli Emirati Arabi2014 - Fiera di PiacenzaCollezioni private:Banca di Credito CooperativoBanca PopolareStephan di Hong KongIn permanenza:Pinacoteca di Orzinuovi(BS).

viale Lombardia, 1426010 Izano (CR)

113Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Autoritratto - olio su tela - cm 40x30

Girasoli con conchiglia - olio su tela - cm 40x60

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Abele Galbiati

Personaggio molto estroverso, Abele Galbiati dispone di una vasta pro-duzione di opere realizzate in molti anni di attività artistica che richie-derebbero una grande mostra antologica. Nato in Brianza nel 1931, di adozione bergamasca, imprenditore nel settore tessile efficiente e scru-poloso, per molti anni ha frequentato gli atelier di celebri artisti e ha compiuto ricerche sull’arte antica e moderna praticando assiduamente musei e gallerie d’arte. L’articolato e complesso mondo dell’arte lo affascina e lo spinge a spe-rimentare le varie tecniche pittoriche per eseguire opere che risentono dell’espressione usata dalle differenti correnti artistiche. Consegue infi-ne un’efficace esperienza che gli permette di svolgere in piena autono-mia l’attività di pittore anche se in maniera amatoriale. Il repertorio della sua produzione spazia dal ritratto alla natura morta al paesaggio alle composizioni di genere in una vasta gamma di cui di-spone con grande abilità. I suoi dipinti sono eseguiti con colori freschi, rigogliosi e molto luminosi. Le tecniche pittoriche impiegate sono l’olio, gli acquerelli, la tempera, il disegno e il collage. Sostenuto da forte en-tusiasmo e vitalità, Abele Galbiati interpreta i suoi dipinti con grande sensibilità producendo risultati molto attraenti. Tra le numerose tele eseguite con efficace gusto compositivo, una par-ticolare menzione meritano le vedute di Venezia che rivelano un’in-confondibile impronta personale. Ha esposto le sue opere a molteplici mostre in diverse Gallerie a Monza, Erba, Milano, Varese, Como e al Circolo Artistico Bergamasco.Suoi lavori artistici sono presenti in raccolte private sia in Italia che all’e-stero. C.M.

Via dei Cappuccini, 1324121 Bergamo tel. 035237314

115Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Le gemelline - olio su tela - cm 80x60

Venezia - olio su tela - cm 80x60

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Fely Garofoli

Fely Garofoli si diploma al Liceo Artistico di Bergamo Sezione staccata di Brera. All’Accademia Carrara frequenta corsi di figura e di acquerello con Ajolfi, di incisione e litografia con Arduini, a Venezia i corsi di tec-niche Goetz per stampa a monotipo, presso il gruppo R.A.S.E. e lezioni di restauro con Pellicioli, figura con Marra, corsi di recitazione con La-boratorio Teatro Officina di Urgnano e corsi di ceramica, fotografia e archeologia.Insegnante di Disegno e Storia dell’arte al liceo, ha tenuto con successo parecchi corsi di Disegno per adulti.La sua è un’arte figurativa che predilige la rappresentazione di figure femminili colte in espressioni diverse: sensuali, nostalgiche, aggressive, scanzonate, poetiche, ma sempre molto accattivanti nella loro voluttà.L’abilità nel disegno e l’impasto cromatico evidenziano questa loro ca-ratteristica.Le tecniche adottate sono molto varie: dall’olio al pastello, agli acquerel-li, alle tempere, agli acrilici, al collage e all’incisione.I monocromi rimandano l’idea di donne fragili e visualizzano un senso di solitudine, di vuoto per la perdita di un’identità e di una sicurezza forse mai possedute.

via Monterosso, 224123 BergamoTel. 333.3329635

117Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Laura - olio su tela - cm 140x75

Apocalisse - acrilico su tela - cm 40x40

118

Davide Telesforo Gaspani

Espressione artistica: figurativo contemporaneo.Tecnica adoperata: tecniche varie.Critici: Morali, Catò, Lazzari, De Santis, Martello, Mirarchi.Referenze: “Ritrovo artistico”, via Bergamo 14, Capriate San Gervasio (BG).

Pittore per vocazione familiare e disposizione congeniale, riceve i pri-mi insegnamenti dal padre e da Giuseppe Milesi, un pittore locale. Si diploma in arte applicata personalizzando la sua formazione artistica. Frequenta l’Accademia Carrara seguendo corsi di nudo e incisioni. Nel 1955 tiene la sua prima personale a Trezzo sull’Adda e poi altre in varie città: Vigevano, Varese, Brescia, Milano, Pavia. Presenta diverse esposi-zioni personali a Bergamo. Ha ricevuto il premio “Città di Novara” con l’opera “Serata ecologica” e altri riconoscimenti. Di Gaspani scrive il Mirarchi: “Indagatore spasmodico dei rapporti strut-turali e cromatici che corrono tra la sostanzialità del motivo e l’interpre-tazione di esso, l’artista, in possesso di un’ottima tavolozza, è un uomo che sa creare un paesaggio, impiantare una natura morta, con gusto e risultati pittoricamente validi.”

Domicilio/studio:via M. Buonarroti, 524042 Capriate San Gervasio (BG)Telefono: 02 90964287 - [email protected]

119Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

La cometa - pastello - cm 35x50

Soggetto ecologico - pastello - cm 35x50

120

Giorgio Giacomini

Diplomato al Liceo Artistico di Bergamo, città nella quale da molti anni espone presso le gallerie più accreditate riscuotendo lusinghieri consen-si di critica e di pubblico.

...Pittore di grandi risorse spirituali, dotato di spiccata sensibilità, trova gran parte dell’ispirazione nella sua interiorità.In tal senso può essere definito un pittore d ’istinto e la sua arte, che predilige la figura, trova basi sicure nel disegno.Con il colore s’immerge nello studio del ritratto impegnandosi in una ricerca puntigliosa a cogliere la vera essenza spirituale del soggetto.Nel dipingere un paesaggio ama interpretare la natura piuttosto che ri-produrne fedelmente i contenuti.Nella sua pittura non è l’arte che imita la natura ma l’esatto contrario... S.M.

via Circonvallazione Ovest, 17/a24040 Stezzano(Bg)Tel. 035.4540021 - [email protected]

121Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Ritratto - olio su tela - cm 30x40

Paesaggio - olio su tela - cm 30x40

122

Antonio Giaquinto

La formazione del pittore Antonio Giaquinto va ricondotta agli studi d’arte compiuti in modo autonomo, per assecondare la spontanea incli-nazione avvertita in età giovanile. Per oltre 30 anni egli ha svolto la sua ricerca esprimendosi con uno stile figurativo. Da più di cinque anni sta sviluppando un linguaggio molto personale di genere astratto ma con richiami all’arte informale affidata all’essenzialità del segno. Un particolare silenzio avvolge le colorazioni soffuse che animano le nuove rappresentazioni di Giaquinto. Il pittore, che utilizza l’olio, l’ac-querello, il pastello e le tecniche miste, ha ottenuto consistenti risultati a concorsi di pittura e rassegne d’arte.

via Monte Cornagera, 11/a24125 Bergamo tel. 035 224657 - [email protected]

123Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Rose - olio su tela - cm 70x70

Iseo visto da Gandosso - acquerello - cm 32x45

124

Pierangelo Giavazzi

Hanno scritto

Sergio Tinaglia: Con il suo operare d’artista diventa narratore e storico, fermando per sempre quanto, piano, piano, il passaggio instabile del progresso tende a modificare o a distruggere e, così le vecchie case, l’antico porticato, l’incantata volta, restano fissate sulla tela o in bellissimi guazzi che donano musicalità stupende.

Paolo Di Martino: I suoi dipinti parlano per lui, esprimono i suoi senti-menti e le proprie speranze, tutta la sua voglia di vivere e amare in sin-tonia con ogni creatura. Con i suoi quadri Giavazzi ci mette in contatto con delicate visioni naturali piene di un senso di gioia, di armonia,di equilibrio, di pace e di romanticismo espressi da un cromatismo delicato.

Antonio De Santis: La ragione dell'arte come rapporto con la realtà è resa da Giavazzi con un segno che ripropone all' osservatore una realtà che lo stesso pittore vive nel profondo del proprio spirito. Non vi sono soluzioni o terminologie estetiche che vadano oltre quel confine che la stessa realtà impone, d'altra parte Giavazzi amplia la visione della sua pittura con quel gusto tipico di chi affronta la pittura nell’ambito di una forza, di una passione che muove dal di dentro…

Lino Lazzari: Pittore figurativo…che vuole così riscoprire il modo di vi-vere e la storia superando l'ostacolo della pura e semplice rappresenta-tività, soprattutto nei guazzi, si impegna ad impreziosire le sue immagini con originale interpretazione e impostazione stilistica…il pregio prin-cipale di Giavazzi è quello di rappresentare atmosfere quasi sognate idilliache,…I quadri ad olio riflettono un impegno non indifferente …rapportati ad un attento realismo.

via Galeazzi, 724046 Osio Sotto(Bg)[email protected]

125Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Dopo la tempesta le nuvole sorridono - acquerello su carta - cm 38x56

Arriva l’inverno - acquerello su carta - cm 31x45

126

Carmen Gotti

Nata a Bergamo nel 1970.Diplomata presso la scuola Andrea Fantoni di Bergamo, ora vive ad Almenno San Bartolomeo.Dal 2010 è socia del Circolo Artistico Bergamasco e dell’Unione Catto-lici Artisti Italiani e da alcuni anni anche membro del consiglio direttivo di queste prestigiose associazioni artistiche.Dal 1989 è professionalmente impegnata nella pittura, nella decorazio-ne e nel restauro artistico.La sua pittura è volta verso la riscoperta del figurativo rivisitato in chia-ve personale con ampia concessione all’astrattismo, usando una ricca gamma di intensità cromatiche esaltate dal contrasto delle stesse e arric-chite da inserti in lamina d’oro.Fonte di ispirazione è spesso la donna vissuta in chiave intimista.Negli anni ha partecipato a mostre collettive e personali riscuotendo apprezzamenti.

via Verdi, 3324030 Almenno San Bartolomeo(BG)Cell. 347.9048486 - [email protected]

127Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Cibo, corpo e anima - acrilico su tavola - cm 160x160

Regina di Saba - acrilico con foglia d’oro su tela - cm 80 x100

128

Mario Gotti

Sincera è la pittura di Mario Gotti. I suoi paesaggi ripercorrono gli stessi sentieri, non solo quelli riconoscibili intorno alla sua Sorisole, soprattut-to quelli di una naturale pittura coltivata nell’intimità fra il pittore e la sua tela. Si aprono scorci e vedute, s’allungano e si levano in campiture tonali oltre il limite dell’astrazione, nei piccoli come nei grandi dipinti. A raccontare di un profondo amore del pittore bergamasco per la na-tura, per la sua terra, ripercorsa con toni di verde e marroni per valli, colli, vigneti e orti, con toni di bianco e azzurro oltre aperture di acque e cieli. La riconoscibilità iconografica forse più evidente nelle nature morte composte su di una sintesi tonale di piani e fondali trascorre da una iniziale descrizione in punta di pennello, frutto di una formazione autodidatta e museale, a un sentito approfondimento materico, fino a verticalizzate opere di ricerca. Allora la pittura di Gotti astrae il paesaggio en plein air e ne conserva un ricordo essenzialmente cromatico lungo la mediana del quadro tra ariose campiture. Ad animare le opere di Gotti è un’esperita sensibilità per la materia cromatica che molta parte della tradizione artistica berga-masca soprattutto tra 800 e 900, manifesta di un dipingere che stratifica con rapide pennellate e spatola toni di colore intenso abbassati e accesi, in un segno che si fa profondo nelle incisioni, in un tocco scultoreo che assume spesso l’immediatezza del modellato della creta. Lo studio di Gotti respira fra campi, orto e vasi che fioriscono su tela e si popola anche di ritratti su commissione e di alcune composizioni di figura che, concentrate in piccole tele, scavalcano una formazione non accade-mica. Le sue mostre si svolgono quali coerenti racconti, tono su tono, di case e luoghi di una quotidianità molte volte rivisitata e ancora da riscoprire: le nature morte con pesci e girasoli si richiamano in una sim-bolica dimensione senza spazio-tempo fra telate finestre e paesaggio su di un intreccio di vigneti e una volumetria di case, un filo di sentiero nel verde più folto e un silente velo di neve, un ricorrente motivo d’alberi e un paesaggio d’acqua e nuvole. Elisabetta Calcaterra

via Paganelli, 824010 Sorsisole (BG)tel. 571680 - [email protected]

129Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Paesaggio bergamasco - olio su tavola - cm 60x80

Natura morta - olio su tavola - cm 31x23

130

Tony Guida

Guida Antonio (Tony), nato a Milano 1 luglio 1953, nonostante i suoi sessant’anni, quando dipinge ritorna ragazzino, come ai tempi della scuola dove, con una spiccata dote per il disegno, vedeva esposti alle mostre molti suoi disegni tra i più belli dell’anno.Frequentando per un periodo l’Accademia di Brera a Milano, ha avuto modo di conoscere grandi maestri pittori, ai quali mostra riconoscenza per gli insegnamenti ricevuti.Dedicatosi per anni maggiormente al suo hobby preferito di musicista e compositore di brani, ha ripreso poi a dipingere con rinnovata passione.Con i suoi dipinti ha realizzato anche alcune copertine di libri.Ha partecipato nel novembre 2008 al quinto Concorso di Pittura Trofeo G.B. Moroni aggiudicandosi il diploma di merito.Ha preso parte alla mostra collettiva di Natale 2008 della Galleria New Artemisia di Bergamo. Ha presentato la sua personale al Circolo Arti-stico Bergamasco nel mese di febbraio 2009 e, con alcuni pittori ber-gamaschi del Circolo, ha esposto alcune sue opere al Castello di Ville-momble (Parigi) nel 2009.Mostra personale a Grassobbio - Palazzo Belli, maggio 2009.Mostra personale al Centro cultura Villa delle Rose, Bergamo, marzo 2010.Mostra collettiva Sala Manzù, Bergamo, 2011.Mostra con altri due pittori al Circolo Artistico Bergamasco, novembre 2012.Mostra personale Sala “Borgo d’Oro”, Bergamo, febbraio 2013 e 2014.

Nella pittura, solare e semplice di Guida Antonio (Tony), ritroviamo la nostra infanzia con i colori e l’atmosfera che ci ha accompagnato e che ancora ci accompagna. La sua pittura, fresca e immediata, trasmet-te allo spettatore il messaggio positivo della vita quotidiana. Pittore di buon livello spazia tra le nature morte, i fiori ed i paesaggi, con tratti semplici accompagnati da colori immaginari che continuano il nostro sogno. Aldebaran

Via Piccinelli, 224125 Bergamocell.3348998888 [email protected]

131Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Vacanza a Santorini - olio su tela - cm 40x50

Tramonto sul mare di Sardegna - olio su tela - cm 100x70

132

Laura Gulino

Sono nata nel 1974, disegno fin dalla più tenera età e lavoro come inse-gnante di scuola primaria.Dal 2009 sono iscritta al Circolo Artistico Bergamasco e partecipo a varie mostre collettive dallo stesso organizzate, presentando opere di diverso genere in quanto mi piace sperimentare tecniche, colori e temi.Espongo anche a personali o collettive degli artisti brembani o organiz-zate in Valle Brembana. In passato ho partecipato e vinto alcuni con-corsi di disegno ma il più degno di merito è stato quello che mi ha permesso di dare l’idea per il logo della GMG 2005.Prediligo gli acquarelli, la matita, l’acrilico e il collages di carta, realiz-zando disegni per bambini, nature morte, paesaggi, ritratti a matita e decorazioni. Mi piace ritrarre la natura sia realisticamente che in modo più astratto, cercando di “trasformare” ciò che vedo disegnandone le linee di com-posizione e creando poi giochi di colori e di riflessi come se si vedesse la realtà attraverso lenti speciali.Lascio grande spazio all’arte sacra, interpretando i passi biblici con li-nee essenziali. L’intenzione è quella di trasmettere in modo semplice e immediato il loro messaggio coinvolgendo l’osservatore che è invitato a meditare davanti al quadro.

via Valle, 3 24017 Serina (BG)Tel. 0345 56532 - 3405373319 - [email protected]

133Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Anemoni - acquarello su carta - cm 14x22

Albero, giallo - acrilico su tela - cm 50x70

134

Edda Invernizzi

Attratta dall’arte e dal disegno sin dall’infanzia, Edda Invernizzi, per svolgere la professione preferita ha frequentato i corsi di stilista di moda studiando il disegno, le tecniche di colorazione, il design dei tessuti, le proporzioni, e la storia del costume. Il suo percorso lavora-tivo l’ha portata a collaborare con partner tedeschi e olandesi come art designer nel ricreare dimensioni nuove in progetti di case uffici o locali notturni dimensionando uno stile incisivo e penetrante. Accanto al lavoro di stilista, ha iniziato a perfezionare la sua abilità pittorica di-pingendo elementi di botanica, piante e fiori, dimostrando una delicata sensibilità naturalistica. Proseguendo nell’esperienza Edda ha iniziato a dipingere volti femminili molto espressivi. In questi dipinti si sofferma attentamente sui dettagli dei visi di donne e di ragazze, alla ricerca di atteggiamenti singolari, genuini e pieni di fascino. Edda cerca di co-gliere quell’espressione incisiva ed eloquente che rappresenti in toto il soggetto. Questi dipinti hanno raccolto un vario e vasto interesse tra i suoi collezionisti. Dipinge anche paesaggi e composizioni di figura utilizzando una tavolozza ricca di scelte cromatiche luminose e intense che esaltano il suo linguaggio espressivo. Le sue tele riflettono lo stato d’animo della pittrice e trasmettono elementi che favoriscono il dialo-go con il fruitore, con il desiderio di suscitare emozioni e far vibrare il fremito dell’entusiasmo. Edda Invernizzi ha presentato le sue opere a molteplici esposizioni collettive nella Galleria del Circolo Artistico Bergamasco e nella sala Manzù. C.M.

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135Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

I love you - acrilico su tela - cm 120x90

Unbroken promise - acrilico su tavola - cm 90x90

136

Trento Longaretti

Trento Longaretti è nato a Treviglio nel 1916 e ha studiato all°Accademia di Brera, dove è stato allievo di Carpi e compagno di corso, tra gli altri, di Cassinari, Bergolli, Morlotti, Dobrzensky, Valenti e Kodra. Frequenta l’ambito di “Corrente”, partecipa e assimila esperienze dei protagonisti Guttuso, Morlotti, Birolli, Sassu e Vedova. Conclusi gli studi all’Accademia di Brera nel 1939, anno in cui vince il Premio Mylius e il Premio Stanga, è chiamato alle armi e inviato in Slovenia, Sicilia e Alba-nia. Nel 1942 partecipa alla Biennale di Venezia e nel 1943 esordisce con la sua prima mostra personale in Italia presso la Galleria La Rotonda di Bergamo. Nel 1948, 1950 e 1956 partecipa alla Biennale di Venezia, mentre nel 1952 è invitato alla Quadriennale Nazionale di Roma. Dal 1953 al 1978 è direttore dell’Accademia Carrara di Bergamo dove inse-gna pittura secondo gli antichi metodi della bottega artigianale. Coniuga l’intensita d’impegno nell`attività didattica alla libera professione, realiz-zando importanti opere d’arte sacra conservate in molte chiese e istituti in Italia e all`estero. Nel corso degli anni è inoltre invitato ad allestire mostre personali e antologiche di grande rilievo sia su territorio nazio-nale sia presso sedi estere di importanti musei e istituzioni:Milano, Roma, Venezia, Vienna, Londra, Buenos Aires, Parigi, Montreal, Ginevra, New York...Longaretti, durante i suoi 80 anni di attività pittorica, ha dedicato la sua attenzione al sentimento dell’uomo, alle vicende umane e drammatiche del suo secolo, rimanendo sempre fedele alla pittura figurativa.La sua indagine sull’Uomo lo ha portato a sviluppare nelle sue opere di-verse tematiche: l`amore materno, l’infanzia e la vecchiaia, gli erranti, la famiglia e i musicanti. Nonostante i suoi 98 anni, lavora ancora presso il suo studio di Bergamo.

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137Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Famiglia di fuggiaschi in cammino con sole e luna - tela - cm 55x65

Famiglia del musicante di strada su fondo rosso - tela - cm 50x70

138

Wigler Malvestiti

Wiglier Malvestiti artista bergamasco, nasce a Dalmine nel 1949.Sin dalla tenera età dimostra una grande passione e predisposizione per il disegno e la pittura che continuerà a coltivare fino all’età adulta.È con il dipinto “il Paese dei Balocchi” che all’età di 7 anni gli viene ri-conosciuto il diploma di merito dall’Accademia Carrara di Bergamo per la Sesta mostra di disegno del Fanciullo.Parallelamente alla pittura Wiglier intraprende il linguaggio musicale e come fisarmonicista entra a far parte del Gruppo Primavera di Bg diret-to dal Maestro Luigi Ravasio, occasione che lo portò a tenere concerti all’estero e in Italia, tra cui all’Arena di Verona.Di professione Perito Chimico Industriale mantiene però l’attività di pit-tore, decoratore di elementi d’arredo, scultore, restauratore di tele e musicista poli strumentista.Sedotto dallo spettacolo della natura ritrae con sensibilità ciò che incon-tra cogliendone la luce ed il silenzio.Proprio la natura è l’elemento chiave della sua arte che coglie con gran-de realtà, tanto da sembrare, le sue tele, finestre aperte sul paesaggio.È una mano libera nel disegno e nell’espressione, predilige colori ad olio spaziando tra varie tecniche tra cui l’acquerello e il carboncino.La sua ricerca tende principalmente al tema della vita colta in ogni sua forma.Il rilievo materico, la tridimensionalità e le ampie prospettive caratteriz-zano le sue tele più recenti.

Per continuare a seguirlo: profilo Fb: Wiglier Malvestiti PittoreMail:[email protected]

139Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Porta San Giacomo - olio su tela - cm 100x70

Arlecchino veneziano - olio su tela - cm 40x50

140

Gemma Manzoni

Gemma Manzoni, che alla scultura si dedica con grande passione da tanti anni, vanta al suo attivo anche piacevoli dipinti a olio e disegni, alcuni dei quali descrivono il percorso degli studi sulla figura femminile, studi preparatori alle opere di scultura. E’ nipote di Giacomo Manzù e fin da giovanissima subisce il fascino del grande zio, ma quando comin-cia a modellare la creta, si ingegna a realizzare opere che rispondano alla sua naturale inclinazione e sensibilità, costruendosi un personale linguaggio espressivo. Sviluppa così una coscienziosa e feconda ricer-ca individuale sui valori plastici, favorita dall’intensa vocazione per la scultura. La fantasia e la sensibilità personale, con le quali Gemma elabora le forme e i volumi, le permettono di infondere nella materia fredda e ri-gida del bronzo, i suoi sentimenti spontanei, le sue emozioni, per dare vita a opere intense ed eloquenti. Animate da un soffio di spiritualità, le sue sculture sono dedicate alla figura femminile rappresentata negli atteggiamenti che la donna può assumere nelle diverse età anagrafi-che o come riflesso di differenti stati d’animo. Il suo stile si aggancia alla tradizione figurativa. I suoi personaggi femminili sono raffigurati in posizioni originali, spontanee, libere, talora volutamente casuali, ma sempre espressive ed eleganti. Nel vasto repertorio dei soggetti del-le sue opere troviamo testine di bimbi, adolescenti, figure femminili, immagini di maternità, danzatrici. L’artista ha presentato i suoi lavori in esposizioni personali allestite in Gallerie d’Arte a Madonna di Cam-piglio, a Nizza, a Cap Ferrat, a Milano, a Bergamo e provincia e nella Galleria del Circolo Artistico Bergamasco. Tra le recenti affermazioni conseguite, vanno ricordati i due primi premi per la scultura ottenuti al Concorso del Circolo Culturale “G. Greppi”, il 1° Premio al Concorso del Comune di Martinengo, il 1° premio alla rassegna “Artisti al Fonta-nile” di Gandosso e il trofeo al Concorso “Città di Breno”. Il Comune di Caravaggio ha collocato il suo monumento Allo scolaro nella centrale piazza Michelangelo Merisi. Nell’aprile 2015 ha vinto il primo Premio al 66° Concorso “Don Angelo Foppa” del Circolo Greppi. C.M.

[email protected]. 035 2650994

141Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Eva - scultura in bronzo - cm 20x20x46

142

Maranno

Maranno (Marcello Annoni), Grand’Ufficiale al Merito della Repubbli-ca Italiana, è nato il 18/07/1947 a Bergamo dove vive e lavora in via Mattioli, 29: tel. e fax 035 259306 cell. 3386121305 sito internet: www.maranno.it - e-mail: [email protected].È presidente nazionale e presidente provinciale dell’U.N.C.I. (Unione Nazionale Cavalieri d’Italia), vice presidente e tesoriere del Circolo Ar-tistico Bergamasco, socio dell’UCAI (Unione Cattolica Artisti Italiani), consigliere dei Maestri del Lavoro, consigliere del Lions Club Valseria-na, vice presidente dell’Associazione Arlino, probiviro dell’Associazione Franco Pini, cavaliere Jure Pleno componente nel Senato del Ducato di Piazza Pontida e cavaliere di San Marco.Sabato 9 novembre 2013, presso il Centro Culturale San Bartolomeo, ha presentato il volume “Maranno 1973-2013” pubblicato in occasione del quarantennale di attività artistica. Sue opere si trovano presso numerosi collezionisti in Italia e all’estero. Ha partecipato a diversi concorsi nazionali e internazionali ottenendo notevoli affermazioni e riconoscimenti.

via Mattioli, 2924129 Bergamo Cell. 338.6121305 - Tel. 035.259306www.maranno.it - [email protected]

143Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Lotta tra galli - olio su tela - cm 40x60

Campo di grano - olio su tela - cm 60x40

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Mino Marra

Mino Marra, residente a Mozzo (BG), è pugliese di nascita, ma di fatto è artista bergamasco, tra i più rappresentativi della generazione degli anni Cinquanta e Sessanta. A Bergamo consegue il diploma dell’Accademia Carrara e presso l’Istituto Venturi di Modena si diploma Maestro d’Arte. A Bergamo insegna al corso di nudo presso l’Accademia Carrara, fino al 1990 detiene la cattedra di Discipline Pittoriche presso il Liceo Arti-stico Statale e svolge tutta la sua vita professionale. Moltissime sono le mostre personali realizzate dall’artista. Le sue opere rivelano una ricerca che, silenziosa e caparbia, parte dal reale per raggiungere, attraverso il disegno, la forma, la composizione ed il colore quale completamento, sintesi “metafisica” fortemente mentale. Sintesi che vuole essere capace di rivelare la parte più interiormente nobile e vera delle cose, l’essenza. C’è qui l’adesione alle sorti spirituali dell’umanità nell’unico modo consen-tito ad un artista: quello di portare in luce l’immagine più recondita del mondo, tentando di decifrare l’antico e sempre attuale dilemma della sua essenza e della sua destinazione, oggi ancora divenuto drammatico e pieno d’ombre. Ed è per questo che, nonostante le titolazioni (“Paesaggio umano”, “Colline contigue”, “Nuvole sulle colline contigue”) fermare queste imma-gini nell’ambito di una sola definizione di natura mi pare sia un limitarne la risonanza propria laddove tendono invece a dilatarsi su estensioni di variate emotività: a volte più ansiose nello spazio di una “narrazione” più rapida, a strappi e a folgorazioni, con tagli vivi dentro la materia come se incidessero la carne stessa della natura; altre pausate in più serene figurazioni di “cri-stalli” luminosi, di evocazioni intense di un’ora piena, di evidenze tangibili; altre ancora suggerite da improvvisi affioramenti di intuizioni dai più segreti cunicoli della fantasia. Ne deriva una realtà tanto più viva in questi aspetti rivelati e partecipati dell’emotività di chi la esprime che non nelle pedanti apparenze esteriori dei suoi fenomeni contingenti. Ecco allora queste imma-gini “pulsanti” emergono in una dimensione allusiva, è vero, ma non sono simboli amorfi, perchè c’è in questa chiarezza, in questo ordine, in questa misura nello scandire lo spazio, in questa sostanza tenera di certe plaghe di luce che li rade o li inonda un’aria di elegia, che li lega alla vita da cui sono stati ceduti come un punto di partenza, per arrivare a quella più profonda realtà che è la poesia. Orietta Pinessi, febbraio 2010

tel. 035 614235

145Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Paesaggio umano: colline contigue - grigio - olio su cartoncino - cm 121x64

Paesaggio umano: colline contigue - oro - tempera su cartone - cm 170x105

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Camillo Martinelli

“Pittore eminentemente figurativo di matrice verista, estraneo a movi-menti e correnti, in possesso di notevoli doti tecniche ed espressive affi-nate con un lungo e certosino lavoro di ricerca e perfezionamento, mai pago dei risultati raggiunti, sa trovare nell’estrema sensibilità momenti altamente poetici di rara bravura.Nelle sue opere, paesaggi e figure, permeate di cultura classica, si av-verte la serena tranquillità della natura e dell’artista (l’arte è sempre au-tobiografica) e anche una luce calda che anima e pervade le delicate cromie.C’è dunque nell’arte di Camillo Martinelli un senso arcano di solitaria meditazione che infonde vitalità e fresca poesia.Artista vero, autentico, che trova nella sua sensibilità, nel suo pudore, nelle sue doti tecniche e nella sua limpida coerenza interiore un valido supporto al suo felice lavoro.” Ottorino Pellegri

via Cimarosa, 624044 Dalmine (BG)Tel. 035.501380

147Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Torrente Dezzo - olio su tela - cm 60x70

Concertino - olio su tela - cm 25x30

148

Daniela Martini

Daniela Martini nasce a Ponte San Pietro, Bergamo, nel 1951. Si trasferi-sce a Bologna con la famiglia nel 1962 dove si indirizza al Liceo Artistico e al Corso di Pittura all’Accademia di Belle Arti, diplomandosi nel 1973. Presto si dedica alla pittura e all’insegnamento a Bologna, poi a Lovere presso il Liceo Artistico, quindi a Padova e Bergamo. Rientrata a Lovere dove tuttora risiede con le figlie e dove dipinge e incide. Per lei l’arte è…fulcro tra pensiero, emozioni, sentimenti, che tramite una personale crea-tività si concretizza in immagini dove il colore o il segno, nell’esperienza grafica o calcografica, insieme alla forma, diventano la grammatica del linguaggio artistico e figurativo. Nella pittura, per Daniela Martini, elemento essenziale è … la luce certo. La citazione di tale elemento si trova ricorrente nei brani dei critici che hanno letto le sue opere. Perché elemento presente in modo costante e così significativo da divenire struttura portante delle rappresentazioni. Ma mi pare di dovere subito fare un distinguo, nel senso che qui la luce non è rappresentata per se stessa, come è tipico degli olandesi, ma neppure per dare vivacità agli oggetti, come negli espressionisti, perché la Martini la usa con lo scopo di “costruire un effetto di plasticità”. Per trasportare i suoi piani pittorici in una diversa spazialità ove assume portanza espres-siva la forza plastica. ... Ancora nella natura morta con frutta, boccale e scatola metallica la luce fa lievitare gli oggetti staccandoli gli uni dagli altri. La tavola “galleggia” contro la tenda, il piatto si stacca dalla tovaglia, la frutta è spinta a sporgersi come offrendosi allo sguardo. Ma, importante, la luce nelle acqueforti permette la creazione di effetti di trasparenza fisica nello spazio di grande sapienza pittorica: la continuità del profilo collinare “dietro” il grande noce nel Paesaggio Bossico sono segni di grande sapien-za del mestiere. Gennaio 2006 in Bologna Glauco Gresleri

Via Gramsci 45,24065 Lovere (BG) Tel. 035-962123 - [email protected]

149Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Composizione di frutta con conchiglia e boccale su panno azzurro - olio su tela - cm 50x60

Bossico Il grande noce - acquaforte - cm 16,5x12,5

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Marco Mayer

Scultore, pittore, ritrattista, nasce a Orzinuovi (BS) nel 1972. Si diploma presso il Liceo Artistico Statale di Bergamo, prosegue gli studi presso il Politecnico di Milano Facoltà di Architettura ottenendo la lode di meri-to dal Dipartimento di Progettazione Architettonica. Nel 1995, esordisce con una grande esposizione personale nella galleria del Circolo Artistico Bergamasco. Nel 2015, ricorre il 20° anno di vita artistica coronata da suc-cessi e affermazioni, nelle numerose mostre che ha presentato, su invito.Hanno scritto“L’ippofilia artistica di Marco Mayer trova modo di esprimersi soprattutto con le sculture equestri che danno conto di spumeggianti acrobazie da parte dei cavalli paradossalmente dotati di una sorprendente umanità.Dal trotto fino al rodeo, il “caval” mayeriano è sempre in sintonia con l’essere umano e, di più, sembra voler portare fino in fondo quel proget-to di vita e di amore: anche l’animale che si impenna non assume aria arrogante e ribelle ma esprime un anelito di una più compiuta libertà. Da sottolineare anche la notevole applicazione dello studio zoognomico, che permette al Mayer di rappresentare le più svariate razze equine, in un carosello espressivo che testimonia al tempo stesso l’apertura al mondo.Quanto ai parametri legati al dinamismo scenico e al rapporto spazio-tempo va valutato della tecnica mayeriana soprattutto lo slancio verti-cale, verso l’alto e verso il basso che sembra volta per volta far volare l’animale o schiacciarlo al suolo in una sorta di odissea ippografica di chiaro sapore ariostesco. Negli stessi dipinti a olio, è il gioco dei colori accesi ad ispirazione postdivisionistica a creare un ritmo sincopatico nella corsa, quasi il cavallo segnasse, nel suo procedere o voltarsi, le frazioni inesorabili del tempo cronologico. “ Andrea Rognoni“Nei cavalli Marco Mayer trova la sua massima espressione artistica. Opere nelle quali l’umile argilla è ricerca artistica di un autonomo gesto motorio. Un transfer che dalle mani di Mayer trova uno squarcio per impossibili e dinamiche anatomie per trovare un sentimento creativo. Si apre sulla mostra un’analisi sulle proporzioni usate e sul movimento per arrivare al vero gesto spirituale”. Enrico De Marchi

Vive e lavora:Via Talamone, 7 - 24126 BergamoTel. e Fax 035.312522 - http://digilander.libero.it/marcomayer

151Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Rodeo - tuttotondo - Bronzo policromo - cm 58x61

Cavallo andaluso - altorilievo - Bronzo dorato - cm 30x30

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Alberto Merisio

Nato a Caravaggio, vive ed opera ad Azzano San Paolo. Disegna e di-pinge da sempre ed esegue alcuni suoi lavori con la tecnica da lui stesso definita “scultopittura”... Nel 1987, con alcuni amici artisti, ha fondato il “Gruppo Pittori e Scultori Azzanesi Cecco Previtali” che è tuttora attivo ed opera nell’ambito della Biblioteca Civica di Azzano San Paolo. L’a-more per la pittura ed il piacere di dipingere, per Alberto Merisio non è un demone corrosivo, ma è allegria e godimento, è gioia di vivere... Si guarda intorno e tutto per lui diventa pretesto per un quadro: le forme delle case, i colori dei fiori e delle piante, le cose semplici e gli animali. Con la matita, ma più spesso direttamente con il pennarello, “la sua macchina fotografica”, stende rapidi schizzi per fermare le immagini e poi, con calma, nel tempo ne rielabora le forme e i colori: ad un pavone che irrompe sulla tela e che quasi ne oltrepassa i confini, eseguito nella tecnica tridimensionale della “sculto pittura”, fa eco la profondità pro-spettica dei suoi paesaggi in acquerello o dei suoi schizzi in blu, dove un’onda fatta di schegge d’acqua vibranti e piene di forza, ha la stessa “calligrafia” di un calmo e pacifico tratto di fiume in cui si riflettono, al sole del tramonto, le vegetazioni rivierasche. La facilità nel disegno per Alberto si traduce in un’arte che non mira all’ideale, ma che si indirizza all’uomo ed alla sua quotidianità. Alberto Merisio ha partecipato a nu-merose collettive e allestito personali, tra le più significative si citano: Sede A.C.L.I. di Caravaggio (1963) - Centro Angelo Marchesi di Azzano San Paolo(1995) - Museo Civico di Treviglio(1996) - Palazzo Silva a Tre-viglio (1998) - Scuole Medie di Scanzorosciate(1999) - Centro Civico San Bernardino di Caravaggio(2000) - Cassa Rurale di Treviglio(2000) - Trat-toria Del Cacciatore a Sulzano(2001) - Comune di Calcio(2002) - Circolo Artistico Bergamasco(2004) - Palazzo Belli a Grassobbio(2005) - Centro Socioculturale di Zanica(2005) - Fiera di Bergamo(2006) - Galleria Borgo d’Oro a Bergamo(2006) - Retrospettiva Con...tatto d’Arte a Zanica(2009) - Mostra Espositiva alla Fiera di Bergamo (2009) - Art Gallery/Etnostore.Concept di Bergamo(2009) - Castagneto Carducci e dintorni(2012) - An-tologica per i 50 anni di pittura nell’ex Chiesa di San Giovanni a Cara-vaggio(2013) - Fotoclub “Pentaprisma” a Castagneto Carducci (2014).

Villaggio Sereno, 3 - Azzano San Paolo(Bg)Tel. 035.531154 - www.merisio.caravaggio.it

153Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Frutti mediterranei - scultopittura - cm 50x70

Tranquillità - acquerello - cm 35x24

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Angiolamaria Morandi

Disegna da sempre e dipinge adottando varie tecniche: dall’acquerello al collage all’affresco. Molti suoi lavori sono in Brasile dove ha vissuto una decina di anni e dipinto col pittore grafico Bepi Bosatelli e altri arti-sti latino-americani. Rientrata a Bergamo ha frequentato i corsi liberi di figura presso l’Accademia Carrara con l’insegnante Mino Marra.Ha fatto parte del G.A.P. (Gruppo Artisti di Ponteranica) sotto la guida del pittore Alessandro Allegretti. Ha frequentato il corso di disegno spe-cialistico diretto dalla pittrice naturalista Margherita Leoni presso l’Orto Botanico di Città Alta. Ha dipinto “Il fuoco” con la maestra ceramista Mariella Bulla. Dal 2003 si dedica alla scultura modellando “a tutto ton-do”. Da oltre dieci anni fa parte del Gruppo Pittori e Scultori Azzanesi “Cecco Previtali”.E’ iscritta al Circolo Artistico Bergamasco e al Circolo Culturale “G. Greppi” di Bergamo.

Bruntino, Villa d’Almè (BG)

155Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

La Rocca (Bergamo alta) - acquerello - cm 30x40

Ortensia - olio su tela - cm 50x60

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Tina Moro

Tina Moro, bergamasca, si è diplomata presso la scuola d’Arte di Mo-dena. E’ stata allieva dello scultore Egidio Giaroli e del pittore Giulio Masseroni. Ha poi frequentato a Milano lo studio dell’architetto Gio Ponti, perfezionandosi nel disegno di architettura. Si è dedicata all’in-segnamento del disegno e della storia dell’arte, come ordinaria nella scuola media superiore. Non ha tuttavia mai abbandonato la pittura e la scultura, partecipando a numerose mostre. Nell’ultima mostra per-sonale tenutasi presso il Circolo Artistico Bergamasco, ha privilegiato la tecnica dell’acquarello. Hanno scritto di Lei su “L’Eco di Bergamo” il critico d’arte Lino Lazzari: La pittrice si avvale delle proprie qualità espressive...da qui una serie di dipinti, dove il gioco delle macchie cro-matiche in aspetti sempre nuovi e coerenti rappresenta sentimenti di gioia e serenità... una rassegna che una pittrice brava e seria, sa proporre all’attenzione di tutti. Su Bergamo Oggi il critico d’arte Antonio De Santis: ...La Moro si avva-le delle proprie qualità espressive per trarre dalla “pittura” acquerellata atmosfere e momenti descrittivi della realtà, suggestivi, nei quali è pos-sibile intravedere l’ottica di chi tende a voler porre sulla carta non un racconto semplicistico del reale, quanto l’emozione che la realtà offre a chi la sa osservare attentamente con la propria poesia. Ed è questa la poesia del paesaggio e della natura che Tina Moro riprende nelle sue opere, senza dimenticare l’incanto che la tecnica offre. Non ci sembra che nella pittura della Moro vi siano richiami particolari ad artisti con-temporanei o del passato e ciò dimostra quanto la Moro sia libera nella propria pittura… Se è vero che l’opera d’arte è specchio dell’anima, allora la pittura di Tina ci narra di quella serena visione del mondo che possiede solo chi ha consapevolezza di avere vissuto nel bene, ponendo sempre sopra ad ogni cosa e ad ogni necessità personale, il valore dell’a-more, dell’affetto, della dedizione. Un anonimo recensore dice di Lei: I suoi paesaggi sono a volte un po’ tristi e liquidi, e ti avvolgono allora in una serena melanconia; sono a volte forti ed esplosivi di colori solari e mediterranei e ti trasmettono una sferzante ventata di vitalità.

157Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Autunno lacustre - acquerello su carta - cm 55x30

Macchia mediterranea - acquerello su carta - cm 25x12

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Maria Natali

Fin da piccola Maria Natali manifesta una forte predilezione per il dise-gno. Quando frequenta i corsi per modellista/stilista studia le tecniche del disegno, del colore e della stilizzazione. Più tardi segue i corsi di pittura a olio tenuti dalla pittrice Silvana Negretto.Con un’espressione pittorica di gusto figurativo esegue dipinti di vario genere mostrando una speciale vocazione per il ritratto dove rivela una spontanea abilità di penetrazione psicologica. Si cimenta anche in qua-dri su tela di juta e materiali riciclabili.Circa otto anni fa ha lasciato un po’ da parte la pittura per lasciare il posto ad un’altra passione: la creta. Modella statue, visi di donna, ma-schere, bassorilievi e presepi seguendo gli insegnamenti dello scultore Raffaele Boselli e di suo figlio Cesare nel suo laboratorio/atelier. Alcuni esemplari dei suoi modelli sono realizzati in creta rossa (terra-cotta) e lucidati con cera. Alcune statue, i visi di donna, le maschere, i bassorilievi sono modellati in creta bianca refrattaria. Tutti i lavori sono cotti in forno a 960 gradi. Dopo la cottura vari modelli sono dipinti a freddo con colori acrilici oppure smaltati e cotti una seconda volta (ceramica) Le maschere sono animate dalle sensazioni che provengono dalla sfera emozionale e dagli stati d’animo dell’artista.Ma anche nelle altre sculture Maria Natali riesce a infondere le sue im-pressioni soggettive assieme a un vago sentimento poetico. Maria Natali è iscritta al club Free time for us di Bonate Sopra entro il quale frequenta il gruppo dei “creativi” che tengono periodiche esposi-zioni alla Biblioteca comunale. Per la rassegna “Danze Macabre - La figura della morte nelle arti” nel 2011 ha esposto al centro culturale di Zanica e nella sala di Bonate Sopra due quadri eseguiti con materiale riciclabile e il ritratto di una bambina del Burkina Faso, paese africano afflitto dall’ebola, come ar-tista di arte spontanea. I dipinti e le sculture di Maria Natali sono stati presentati a una mostra allestita a Palazzo Furietti di Presezzo. L’artista partecipa con una certa frequenza alle esposizioni collettive nella Gal-leria del Cirolo Artistico Bergamasco. C.M.

Via Como, 7/a24040 Bonate Sopra (BG)cell. 3473253736 - [email protected]

159Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Primavera vien danzando… - creta refrattaria bianca - cm 45x50

Metamorfosi - creta rossa colorata a freddo - cm 25x30

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Sergio Navoni

Ceramiche e quadri: le due anime di Sergio. Due volti. Due anime. Le puoi scoprire facilmente perché sono lì impresse nelle ceramiche e nei quadri. Tecniche e linguaggi diversi che Navoni mette in campo con agi-lità e sicurezza. Le opere modellate racchiudono una potenza ingoverna-bile, sono un omaggio al vitalismo quasi futurista, alla vita che se non è passione non merita di essere vissuta: ti vengono incontro le pose ribelli di donne giunoniche, dalle forme generose, piccole figure che sembrano strizzare l’occhio alle gigantesche forme di Henry Moore. Tori febbrili sbuffano contro il cielo come treni a vapore in corsa, altri invece sono bestioni dal muso atterrito, feriti nell’orgoglio, e alla fine fragili: ti muove un senso di sincera pietas. Li osservi e la mente corre all’animale simbolo della Wall Street finanziaria messa in ginocchio da una crisi stile Venti-nove. Quelle di Navoni sono piccole ceramiche ma comunicano forza, sono un imperativo d’esistenza, gridano il loro voler respirare la vita a pieni polmoni. Poi lo sguardo è invitato a passeggiare nei mondi paralleli della pittura. Navoni non si fossilizza sullo stesso soggetto, ama sperimen-tare: passa dai grandi ritratti di donne ai piccoli paesaggi, quasi foto istan-tanee, appunti di idee, sensazioni, movimenti del cuore che riempiono le moleskine dei suoi viaggi; racconta le sue escursioni africane e le spiagge liguri; scivola dai profili severi di montagne innevate agli skyline dei paesi di mare. Fa tutto questo con spirito impressionista, dove sono la luce e i colori a comandare e gli occhi sono essi stessi le prime tele sulle quali la realtà si impressiona. Non ama definire, non insegue profili e non met-te forme dentro contorni…Nelle ceramiche modellate Navoni abbozza, lascia segni corposi; nei quadri si affida alle pennellate decise ma libere e comprensive. Le ceramiche ci avvertono che siamo nei paraggi di uno spirito inquieto, i quadri ci consegnano il contro altare della delicatezza, di chi si beve una vita generosa. Chi ha occhi irrequieti e curiosi si troverà a proprio agio nel calembour artistico di Navoni. In questa confusa sta-gione dove l’arte si fa con tutto tranne che con pennelli, colori e creta – la materia – che ci sia un portatore sano di manualità artistica ci sembra un bel segno di speranza. Da incoraggiare. Navoni è un pittore appena nato, ha quattro anni di vita, ma il risultato è già apprezzabilissimo. Massimo Maffioletti

[email protected]

161Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Struttura lignea-grafica - cm 40x170

Ritratto di donna - olio su tela - cm 60x60

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Luciana Negri

Fin da giovanissima ha sempre avuto una speciale attitudine per il di-segno, ha poi affinato la sua preparazione artistica impegnandosi nello studio dell’acquerello. Con validi docenti ha appreso la decorazione ar-tistica a terzo fuoco della ceramica e la modellazione della creta. Per la pittura a olio è stata allieva della pittrice Gabriella Mutti. Senza entrare nei particolari tecnici, la sua produzione artistica comprende piatti, vasi e oggetti vari con molteplici e attraenti decorazioni, figure e composi-zioni modellate in creta come i bassorilievi che riproducono profili di Bergamo Alta e sculture varie. I dipinti a olio di Luciana sono opere stimolanti eseguite con una modulazione cromatica misurata ma viva-ce. I soggetti sono paesaggi, ritratti e nature morte. Nell’acquerello, che richiede sicurezza di tocco e rapidità di esecuzione, Luciana Negri rie-sce a infondere una spontanea freschezza unita a un vago sentimento poetico. Con tonalità chiare e luminose dipinge vedute del paesaggio bergamasco o panorami cittadini. L’intera produzione di dipinti a olio, all’acquerello, di porcellane decorate e di oggetti in creta evidenzia la chiara personalità artisticamente molto dotata di Luciana Negri. Al sen-sibile talento artistico la pittrice aggiunge, con fertile ingegno, l’attività di docente e anche numerosi scritti. Dopo aver raccolto in un elegante vo-lume l’attività svolta in 20 anni dalla famiglia del Lions Club Bergamo Le Mura, è passata ad illustrare, sempre con grande competenza, la storia della Famiglia Negri, la sua grande famiglia. Ma oltre a una ricca silloge di deliziose poesie e altri eccellenti scritti, il più singolare è il volume Costituzione Italiana Diritti e Doveri a firma di Antonio di Pietro, per la cui stesura ha fornito un’ampia collaborazione. Alle varie occasioni nelle quali è stato possibile esporre in Galleria opere di Luciana Negri, come ad esempio la recente mostra dedicata al Santo Papa Giovanni XXIII organizzata dell’Ente Bergamaschi nel Mondo, sarebbe auspicabile si ag-giungesse una mostra antologica che permetta di mostrare al pubblico i suoi molteplici e originali lavori artistici. C.M.

via degli Albani, 824124 [email protected]

163Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Cà dél còl - Miragolo San Marco - acquerello su carta - cm 30,5x45,5

Colline a Ronco - acquerello su carta - cm 30,5x45,5

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Luigi Oldani

Nato a Bergamo, nel 1963, da sempre appassionato all’arte, Luigi Olda-ni si dedica dapprima alla pittura, iscrivendosi alla scuola di Dalmine sotto la guida dei Maestri Carlo Monzio Compagnoni e Antonio Paris.Ha frequentato poi assiduamente lo studio del Paris.Ha iniziato ad esporre poco più che ventenne, in mostre collettive dal 1984. La sua prima personale è del 1989.Contemporaneamente si dedica all’incisione, raccogliendo l’eredità del padre Angelo, iniziando così la collaborazione con la ditta Lorioli (Azienda leader in campo internazionale nella produzione di medaglie artistiche e placchette di qualità) in particolare col Dott. Vittorio Lorioli, vero luminare del settore, scomparso nel gennaio 2012, con il quale si instaura un rapporto di stima e fiducia che porteranno Oldani a per-fezionarsi nella modellazione e nella scultura, ora sua attività artistica preminente, nonché nella coniazione di medaglie.Brevi note:Nel dicembre 1999, è stato ricevuto, con i familiari, presso il Palazzo Apostolico in Vaticano, da Sua Santità Giovanni Paolo II.Il 2 giugno 2008, con decreto del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere onore al me-rito della Repubblica Italiana.Ottobre 2012 La Diocesi di Bergamo e la Fondazione Papa Giovanni XXIII commissionano a Oldani la realizzazione della medaglia dedicata a Giovanni XXIII nel cinquantesimo dell’apertura del Concilio Vaticano II Giugno 2013, incontra il Santo Padre Papa Francesco, a cui vengono donate due opere della collezione” Habemus Papam”, commissionate-gli dalla Diocesi di Bergamo.

Studio:Via Baschenis, - 24044 Dalmine (BG) ItalyTel. 035562711 – Fax 035573071 – cell. [email protected] - Facebook: Luigi Oldani – Luigi Oldani scultore

165Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Papa Francesco - bronzo - cm 20x20

3 giugno 2013 - Doni della Diocesi di Bergamo al Papa

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Francesco Oliva

La Compagnia Teatrale di Francesco Oliva ha iniziato la tournée vent’an-ni orsono. Non percorre le strade di questo mondo e non calpesta più i parquet dei palchi, resta piuttosto ferma nello spazio e la mappa del suo tragitto è il tempo. Quando il viaggio iniziò si era ancora in questo pianeta, ma adesso lo spazio entro cui apparentemente si muovono i protagonisti si è fatto indefinito: nel corso del cammino, lentamente Oliva ha lasciato dietro di sé ogni traccia di naturalismo, ed oggi la sua pittura è un luogo del tutto astratto ed infinito. Ci troviamo ora in loca-lità colorate ed oniriche che appartengono ad un altro sistema stellare, e il pigmento diluito nell’olio brilla dorato per tutta la superficie. Questi luoghi, rinchiusi entro le cornici, talvolta sembrano percorsi dal vento ma probabilmente è l’ennesima finzione. Non ci sono più né Aurora né Crepuscolo; forse resta una traccia della loro antica esistenza nei colori cangianti del rosa, del giallo e di un azzurro saturo che volge all’infini-to. Non sappiamo come si arriva in questi cieli; noi siamo gli spettatori, ma i personaggi che vi irrompono, con il loro protagonismo, sanno di appartenere ad una finzione, di interpretare un ruolo, di essere o non essere. Indossano calzamaglie integrali e hanno il volto coperto da una maschera o da uno spesso strato di cerone da scena. A volte sono soli, altre volte sono in coppia; non sono soggetti alla forza di gravità e quasi sempre sono di profilo; non parlano né tra loro né con noi: rivendi-cano il silenzio come unico linguaggio. Anche gli strumenti musicali sembrano tacere. Possiedono una nutrita biblioteca di autori classici, giganti come Cervantes, Rimbaud, Rostand, i fratelli Grimm, che qual-cosa riguardo ai loro gusti ci dice, e sembrerebbe che le loro avventure oscillino tra sogni sempre di là da venire e speranze che combattono per non tornare illusioni… Claudio Rota

via Bergamo, 1224052 Azzano S. Paolo (BG)tel. 035 531720 - [email protected]

167Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Verso l’Isola - olio su legno - cm 60x60

L’Appendiricordi - olio su legno - cm 48,50x36,50

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Colomba Paris

L’arte è la massima espressione dell’anima e attraverso l’arte Colomba ha scelto di comunicare al mondo. Artista autodidatta ha svilupato la sua vocazione pittorica in chiave individuale, diviene perciò difficile collocarla nel panorama dell’arte contemporanea.I suoi quadri sono figli di una fotografia espressiva che scava nel profon-do dal background dell’artista e che è frutto della sua fantasia.Colomba dà voce al suo desiderio di esprimersi ispirandosi all’impulso creativo che la porta a rappresentare la realtà che la circonda in modo spontaneo.Nei suoi quadri, realizzati con la tecnica olio su tela, è riconoscibile il segno del pennello che evidenzia la corposità della materia.Dotati di un poetico realismo, i suoi soggetti sono caratterizzati da co-lori accesi e forti contrasti cromatici. Giulia Bassis

Piazza Giovanni XXIII24035 Curno (BG)Cell. 340.3957150 - [email protected]

169Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

La beduina - olio su tela - cm 95x65

Autoritratto - olio su tela - cm 60x50

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Sara Pedretti

Nasce a Trescore Balneario (BG) il 12 giugno 1985. Fin da piccola ma-nifesta la passione per il disegno e per i cavalli, che spesso vengono uti-lizzati come soggetti nei suoi dipinti. Il primo approccio con la pittura ad olio avviene durante il terzo anno di scuola media e prosegue presso la pittrice Liudmila Bielkina Ivanova di Trescore Balneario, insieme alla quale dipinge dal vivo tra il settembre 2001 e il dicembre 2002.L’interesse per gli animali, però, ha fatto sì che scegliesse un percorso di formazione nell’ambito delle Scienze Zootecniche pur non abbando-nando la pratica artistica. Esposizioni:29 Agosto 2010. Prima personale d’arte presso la sede della Protezione Civile del Comune di Fonteno (BG) - 2 Giugno 2011. Collettiva d’arte nell’ambito della manifestazione “Riflessi d’arte in un specchio di lago”, presso il Comune di Riva di Solto (BG) - Giugno 2011. “Biennale d’arte a Valmaggiore” (BG), collettiva - 26-28 Agosto 2011. Collettiva d’arte presso la sede della Protezione Civile del Comune di Fonteno (BG) - 31 Agosto-2 Settembre 2012. Collettiva d’arte presso la sede della Prote-zione Civile del Comune di Fonteno (BG) - Gennaio 2013, iscrizione al Circolo degli Artisti Bergamaschi - Collettiva invernale 2013 presso la sede del CAB - 30 Agosto-1 Settembre 2013. Collettiva d’arte presso la sede della Protezione Civile del Comune di Fonteno (BG) - 4 Maggio 2014. Segnalazione ai concorsi di pittura contemporanea ed estempo-ranea a Trescore Balneario (BG).

Via Roma, 7824069 Trescore Balneario (BG)[email protected]

171Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Brezza Marina - olio su tela - cm 40x60

Andaluso al galoppo - sanguigna su carta - cm 30x40

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Ngampis Permpunya

Ngampis Permpunya, in breve Pit, Thailandese, residente a San Giovan-ni Bianco dal 2007, deve la sua formazione agli studi dal 1993 al 2000 in Bangkok presso l’Istituto di Belle Arti Changsin e la facoltà di Belle Arti dell’Università Silpakorn eccellendo in composizione, acquerello e disegno. Successivamente, ha lavorato in centri di design. Spostatasi in Italia, è potuta tornare alla sua intima passione per le arti figurative: pittura e fotografia. Dal 2010 è socio del Circolo Artistico Bergamasco.Ha esordito in pubblico nel giugno 2009 con la prima personale Pal-piti di Vita a S. Pellegrino Terme: acquerelli raffiguranti paesaggi alpini. Altre due personali, sempre a S. Pellegrino Terme, Charme Venezia nel 2010 con acquerelli di vedute di Venezia e nell’estate 2011 Diversi Frut-ti con Coloriti Fiori, acquerelli e tele ad olio raffiguranti ceste di fiori e frutti. Infine una personale presso il Circolo Artistico, Nature, nell’otto-bre 2011, una retrospettiva della produzione dei precedenti tre anni. Si presenta con un realismo accuratissimo, ma non estremo, delicatamen-te idealizzato dalla sensibilità propria dei popoli della calda Asia che ammorbisce ed equilibra, come notiamo nei cromatismi e nelle tonalità, al tempo stesso mostra talento nell’inserire figure solo abbozzate, qua-si astratte, ma capaci di restituire l’impressione che lo sguardo coglie nell’immediatezza di fronte alla realtà.“Piacevolissime composizioni eseguite all’acquerello ed a olio, dove la minuziosa e raffinata attenzione nel disegno si stempera in una tavoloz-za sontuosa e brillante. Anche negli acquerelli l’artista non va tanto alla ricerca di trasparenze ed evanescenze, ma utilizza e dosa con perizia tecnica il pigmento, per restituire la percezione di una materia morbida e succosa, proprio come i frutti che posano in silenzio tra cesti e cine-serie. Dopo il suo arrivo in Italia ha sviluppato la sua innata sensibilità per l’arte visiva iniziando a dipingere, restituendo su tela e su carta visioni fresche e seducenti dei paesaggi dell’Engandina o degli scorci di Venezia, alla ricerca, attraverso l’interazione tra colore e luce, della serenità interiore attraverso un intimo colloquio con le forme ed i colori di madre natura”. da L’Eco di Bergamo, 8/10/2011, Barbara Mazzoleni

Studio: San Giovanni Bianco (BG) - via G. Milesi, 11Tel. 329 6939361 - [email protected]

173Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Venezia - acquerello - cm 40x60

Composizione - acquerello - cm 40x60

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Katy Pesenti

Dotata di notevole fantasia creativa e di particolare sensibilità cromati-ca, la pittrice Katy Pesenti costruisce i suoi “paesaggi bergamaschi” con un accurato e rigoroso impianto compositivo. Le eleganti composizioni, preziosamente distribuite nei piani, sono in-terpretate a olio e tempera e in tecnica mista con delicate modulazio-ni cromatiche. Nella varietà dei toni utilizzati, a volte risaltano intense colorazioni azzurre e ampi verdi. Nel corso dell’esecuzione di un pae-saggio, Katy Pesenti interpreta con fantasia la veduta reale, apportando alcune modifiche di carattere strutturale e anche cromatico, con lumi-nose trasparenze e sfumature che arricchiscono e definiscono il dipin-to in modo originale. La pittrice, che si avvale di uno stile figurativo di espressione moderna, rappresenta una voce schietta dotata di una particolare sensibilità. Una sua caratteristica importante consiste nel-la capacità di osservare, rielaborare e rappresentare un paesaggio con grande scioltezza. Questa naturale abilità le ha permesso di ottenere eccellenti risultati alle competizioni di pittura estemporanea dove ha conseguito numerosi primi premi e importanti segnalazioni. Tra i primi premi si possono menzionare le rassegne di Casazza, di Breno, di Gan-dosso, di Caravaggio e di Martinengo .Da molti anni Katy Pesenti realizza con grande abilità ceramiche e por-cellane decorate con le tecniche tradizionali al terzo fuoco. Tra i sogget-ti dipinti vi sono figure e decori floreali policromi che riflettono visioni del repertorio artistico del 1700 e del 1800. Con speciale fantasia crea-tiva esegue anche decorazioni di gusto moderno su vasi, bomboniere, piatti e oggettistica d’arredo. Alcune sue opere monocromatiche sono eseguite con la tecnica a pennino, e sono ispirate alla pittura su porcel-lana di gusto cinese e giapponese. La pittrice ha presentato numerose esposizioni personali a Gromo, a Schilpario e al Circolo Artistico Bergamasco. Con sue opere ha preso parte a molteplici mostre collettive e a impor-tanti rassegne d’arte. C.M.

Abitazione e studio:Mozzo (BG) - Via Enrico Fermi, 5Tel. 035.613622 - Cell. 320.2165325 - [email protected]

175Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Natura morta con brocca - olio su tela- cm 60x70

Verso sera - tecnica mista su tela - cm 70x80

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Antonella Pezzotta

“ La creatività è espressione dell’anima “La pittrice Antonella Pezzotta ha sempre amato esprimere la propria interiorità attraverso il disegno, la pittura ed il colore.Nata a Leffe (BG), abita a Bergamo dall’adolescenza.Anni fa ha frequentato un gruppo di pittori guidati dal maestro Umberto Valsecchi, allievo di Ponziano Loverini, presso l’Accademia Carrara di Bergamo, approfondendo le cognizioni tecniche per una giusta impo-stazione strutturale del disegno e per l’uso armonico dei colori.La pittura di Antonella Pezzotta esprime sempre sensazioni ed atmo-sfere piacevoli e liete del proprio vissuto. In particolare nelle opere a tempera si coglie l’anima gentile e fiabesca dell’autrice, che in questi dipinti descrive in modo estremamente delicato, con colori vivaci moltogradevoli, temi e situazioni intense e distese. Altre opere, eseguite a car-boncino o con colori ad olio, sono caratterizzate da rappresentazioni di figure dalle linee precise o di ambienti e paesaggi molto tipici.Le opere più recenti ad olio e con colori acrilici sono comunque espres-sione dello spirito sereno della pittrice con immagini e paesaggi di am-bienti caratteristici conosciuti; il disegno è preciso e rispettoso delle tecniche prospettiche e cromatiche. La pittrice prende parte a varie mostre collettive e partecipa all’attività espositiva del Circolo Artistico Bergamasco.

Vive e lavora:via Paglia24122 Bergamo

177Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Particolare del Centro Monumentale di Città Alta - acrilico carboncino e foglia oro su tela - cm 30x30

Paris: Place des Vosges - Acrilico e foglia oro su tela - cm 38x46

178

Olga Pietrosante

Nata a Bergamo, cresce in un ambiente familiare vivace e ricco di sti-moli che sviluppano in lei l’interesse verso l’arte pittorica. La mamma fu un’abile pittrice, perfezionata alla scuola del maestro Trento Longaretti, presso l’Accademia Carrrara di Bergamo.Dopo una vita dedicata al lavoro e alla famiglia, da anni la sua arte si esprime in tutte le forme, prediligendo la tecnica dell’acquerello che ha via via migliorato sotto la guida dei maestri Arnaldo Rovaris, Alessandro Allegretti e Cecco Previtali, e frequentando corsi di perfezionamento presso il Centro Marchesi di Azzano San Paolo. Dipingendo paesaggi e nature morte, buoni d’impianto e di colore, l’artista trasmette la profon-da serenità e dolcezza proprie del suo carattere.Attualmente è membro del Gruppo Pittori e Scultori Azzanesi con il quale ha partecipato a numerose mostre collettive in Bergamo e pro-vincia. Ha preso parte a mostre del Circolo Artistico Bergamasco, del Grup-po Pittori Azzanesi e del Circolo Greppi, ottenendo importanti rico-noscimenti.

via Partigiani, 19Villa d’Almé ( )Tel. 035.542983

179Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Girasoli appassiti - acrilico - cm 40x30

Autunno - acrilico - cm 30x40

180

Ornella Priamo

Nata a Bergamo, ha frequentato il Liceo Artistico a Bergamo, sezione staccata di Brera, quando la sede era in via Salvecchio. Ha avuto inse-gnanti molto validi come Giuseppe Milesi, Francesco Tabusso, Erminio Maffioletti, Mario Benedetti, dai quali ha cercato di assimilare la loro passione per l’arte e i loro modi diversi di esprimerla. Dopo la maturi-tà, ha conseguito l’abilitazione all’insegnamento di Educazione Artistica nella Scuola Media e all’insegnamento di Disegno e Storia dell’Arte nel-le Scuole Superiori.Dopo un breve periodo dedicato all’insegnamento, ha sempre lavorato, con soddisfazione, presso una Casa Editrice di Bergamo come grafica, impaginatrice e illustratrice di testi scolastici.Ha da sempre come hobby il disegno a matita e la pittura, sia ad olio che acquerello, è iscritta al Circolo Artistico Bergamasco dal 1995 e partecipa a esposizioni collettive e a concorsi ricevendo buoni consensi di critica e di pubblico. Preferisce esprimersi con i colori ad olio utilizzando la spatola e mesco-landoli con sabbie diverse per renderli più materici, ma si dedica anche all’acquerello, prediligendo paesaggi e natura, ottenendo critiche positi-ve. La Giuria della 9a Mostra Concorso Acquerello “Michele Agnoletto” così si è espressa assegnando il 2° premio all’opera: Ricordo... un’estate “scena naturalistica che tra realtà ed evocazione, offre prova di raffinata poesia visiva, nel garbo di piani di lavoro disgiunti in cui lo sfumato di fondo condensa padronanza tecnica ed emozionalità.” Sandra Nava, critico d’arte

Vive e lavora:Bergamo, Via G.B. Rampinelli, 92Cell. 333.4114499 - [email protected]

181Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Ascoltando il silenzio - olio su tela - cm 60x60

Cromatismi d’inverno - olio su tela - cm 40x50

182

Adriana Rampinelli

L’artista è nata a Dalmine ove tuttora vive.Percorre la carriera Accademica laureandosi in Economia e Commercio presso la l’Università degli Studi di Bergamo dove ha svolto l’attività di ricerca e successivamente diviene Professore.Percorre la carriera professionale al Ministero del Tesoro dell’Economia e delle Finanze fino a Capo del Dipartimento Provinciale di Pavia. Le vengono affidati incarichi di rilievo come Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti di importanti enti e istituzioni economiche Provincia-li e Regionali. Viene insignita dell’Onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.L’arte è sempre stata la sua passione. Ha seguito corsi di fotografia inte-ressanti e propedeutici per la sua successiva esperienza nel campo del-la pittura. Da oltre quindici anni frequenta scuole di pittura, perfezio-nando il suo stile e affinando la sua tecnica e cercando di trasferire sulla tela le conoscenze e le emozioni di una vita intensa di forti esperienze.Ama dipingere l’entusiasmo, l’amore per la vita, i rapporti umani, fiori, paesaggi, e tutto quello che è la sua ispirazione del momento.Ha partecipato a numerose mostre collettive sia in provincia che all’estero.

Via Monte Grappa, 324044 - Dalmine (BG)Cell. [email protected] - www.circoloartistico.it

183Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Ragazzo con violino - olio su tela - cm 50x60

Lago al tramonto - olio su tela - cm 50x60

184

Maria Cristina Regonesi

Figlia d’arte, Maria Cristina Regonesi possiede una buona preparazione. I suoi dipinti ottenuti con freschezza di toni e fantasia creativa si basano su una stesura cromatica mantenuta entro tonalità chiare e delicate, ben accordate negli accostamenti cromatici. Interpreta liberamente il paesaggio con un’elaborazione personale e piacevole. Dipinge da alcuni anni partecipando a diverse mostre collet-tive. E’ laureata in architettura.

Via Coghetti, 6 - Bergamo tel. 035.219718

185Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Notturno - acrilico su tela - cm 40x50

Piazza Vecchia - acrilico su tela - cm 40x50

186

Bruna Resigotti

Bruna Resigotti nasce a Caravaggio.Trasferitasi a Bergamo in età giovanile frequenta i corsi serali di pittura all’Accademia Carrara.Allieva del pittore Piero Urbani, la personalità di Bruna Resigotti affonda le sue radici in una forte predisposizione naturale e nello studio attento e assiduo delle opere di sommi artisti.Il ritratto e la figura sono soggetti particolarmente cari alla pittrice che ha al suo attivo diverse mostre personali e collettive che hanno riscosso notevole successo di critica. Ottorino Pellegri

via Vittorio Veneto, 8Pedrengo (BG)Cell. 340.4599120

187Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Ritratto di Sara Agazzi - olio su tela - cm 60x80

Ritratto di Lorenzo Agazzi - olio su tela - cm 40x50

188

E’ nato a Chernivtsi in Ucraina. Ha frequentato il Liceo Artistico e la facoltà di restauro della sua città per tre anni. Si esprime in chiave fi-gurativa. Appassionato di pittura, con sensibilità artistica e perspicace osserva-zione del reale dipinge paesaggi, nature morte e ritratti. Le sue opere sono elaborate con varie tecniche: dall’olio, al pastello, dall’acquerello, alla china, alla matita. Nel 2003 si è trasferito in Italia. Attualmente risiede a Clusone. Ha esposto le sue opere oltreché il Italia, in Ucraina e in Portogallo. Alcu-ne si trovano in collezioni private in patria e in diversi Paesi. Dal 2011 è associato al Circolo Artistico Bergamasco.

Clusone (BG)via.Benzoni 4tel. [email protected]

Vasyl Sabadazh

189Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Risveglio(Riva di Solto,Lago Iseo) - olio su tela 50x40

Papa Giovanni Paolo II - olio su cartone 40x50

190

Gianmaria Salvi

Gian Maria Salvi è nato a Mouthe in Francia il 27 giugno 1950. Si de-dica alla pittura fin dalla giovinezza, partecipa a concorsi ed espone in mostre personali in Italia. E’ invitato a rassegne collettive anche all’este-ro. Nel 1994 a Commenda di Rende (CS) vince il primo premio, nel 1996 gli è menzionata la nomina a “Cavaliere dell’Arte” a Sassari, nel 2000 eletto “Miglior autore berbennese”. Sempre nel 2000 Salvi, con il compianto pittore Mario Cornali (1915/2011), realizza un graffito ad affresco nella sala della Pro Loco di Berbenno. Nel 2002 é premiato alla biennale di Riccione, nel 2007 espone in sala “Manzù” a Bergamo, nel 2010 dipinge nel tamburo centrale del Cimitero di Berbenno un’opera dal titolo “Cristo in croce”. Nel 2014 ha tenuto un’importante persona-le nella sede dell’Associazione Artigiani di Bergamo. Salvi ha raccolto affermazioni e riconoscimenti artistici e la critica gli ha riservato contri-buti su cataloghi nazionali: vedi “Bergomatum Ager” dell’ aprile 2009. Gian Maria Salvi è un pittore autodidatta e questo depone a suo favore.La passione per la pittura richiede sacrifici, studio e applicazione e ora si vedono i risultati. Salvi è capace di rinnovarsi continuamente, sempre alla ricerca di nuove sensazioni emotive pittoriche da proporre ai suoi collezionisti ed estimatori d’arte.

Via Vittorio Emanuele, 7324030 Berbenno (BG)Cell. 3475818256 - [email protected]/Artisti

191Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Aperitivo nello spazio - acrilico su tela - cm 80x70

Energia spaziale - acrilico su tela - cm 100x70

192

Giulio Scandella

Dopo una serie di mostre iniziate negli anni 70, nelle quali ha dimostra-to la validità della sua pittura, Giulio Scandella si è preso dopo il 2000, una pausa di riflessione creativa per poi riprendere, utilizzando la sua capacità espressiva, semplice nei contenuti ma complessa nella realizza-zione pittorica, diretta e realistica ma in realtà impregnata di emozioni profonde. Le nuove opere contengono ancora elementi semplici, usuali di un ambito al tempo stesso reale e sognato, fatto di oggetti del passato, di un mondo che non esiste più ma anche di fiori, di spighe, di piante di frumento e di mais che, nelle loro realtà, sono avvolti da una luce parti-colare… Mino ScandellaQueste mie brevi considerazioni sul pittore Giulio Scandella non inten-dono, né potrebbero formulare giudizi critici sulla sua arte: esse vogliono soltanto accompagnare, beneaugurando, l’amico di lontana data. Giulio Scandella, ultimogenito di una numerosa famiglia, è nato nel 1937 a Ron-co Scrivia (GE) da genitori di Fino del Monte, ora risiede a Clusone (BG) ed è un pittore autodidatta. Malgrado sin dall’infanzia dimostrasse una naturale vocazione artistica, non gli è stato possibile proseguire gli studi. Dopo la 5^ elementare, come quasi tutti i suoi coetanei in quegli anni, ha dovuto iniziare a lavorare, emigrando a 13 anni in Svizzera, coltivando però sempre la passione per il disegno e la pittura. La sua innata bontà, la sua docilità e umiltà, doti specifiche e precipue degli spiriti elevati, i quali ignorano di possedere tali virtù, lo hanno reso un po’ schivo e prostrato. Camillo PezzoliIl pittore Giulio Scandella è un attento osservatore della natura, un de-scrittivo diligente anche delle cose più semplici, sempre impegnato a trasmettere sulla tela le impressioni che gli vengono dagli oggetti che lo circondano e che possono suscitare dei sentimenti e delle sensazioni buone. Desideroso di attuare un figurativo vero, Giulio si preoccupa di affiancare i motivi delle sue ispirazioni, cesti, frutta e tegami di cucina. Nature morte quindi composte con giusto equilibrio, realizzate con spi-gliatezza… Maranno

Via Cesare Battisti,1124023 Clusone (BG)tel. 0346 20828

193Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Fino del Monte - olio su tela - cm 40x50

Così sarà il domani - olio su tela - cm 70x80

194

Basilio Sertori

In me è vivo il ricordo della professoressa Nicoletta Piccinelli, che nel lontano 1963 mi guidò la mano nei primi colpi di scalpello.La giovinezza, gli studi, il lavoro hanno assopito la passione che è tor-nata a rifiorire dopo ben lunghi vent’anni.Da allora, pensieri, sentimenti e slanci di fantasia presero forma nel le-gno, nel tufo, nel marmo, e ultimamente nell’argilla, in gessi, acqueforti e silografie.Ringrazio i maestri che hanno saputo con onestà intellettuale trasmette-re il loro sapere, dalla mia professoressa, al maestro Marino Angelo Ros-si scultore ed inventore, ad Antonio Asnaghi scultore in Meda, ad Ange-lo Capelli disegnatore e pittore, ad Antonella Massa pittrice e poetessa, a Gianfranco Melocchi fotografo, ai docenti del corso “Alta Tensione” promosso dalla GAMeC nel 2011, ed infine ai docenti dell’Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo, Francesco Pedrini per il disegno, Gio-vanni De Lazzari per l’anatomia, Gianni Macalli per le tecniche pittori-che, Claudio Sugliani per le tecniche dell’incisore.Esposizioni presso: Ordine Ingegneri Provincia di Bergamo, C.A.B. di Bergamo, A.S.A.V. di Seriate, “Artisti in Piazza” a Seriate, Palazzo della Cultura di Breno, Art house di Bergamo, Atelier Tadini di Lovere.

via Piazzalunga, 2724010 Sorisole (BG)Cell. 333.9260005 - [email protected]

195Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Mia madre Laurina - gessetto su carta da spolvero - cm 39x35

Mio figlio Giulio - acrilico su tela - cm 30x40

196

Davide Spagnolo

Davide Spagnolo nasce a Bergamo nel 1957. La sua manualità lo porta a realizzare sculture utilizzando materiali di recupero, principalmente in legno. Socio del Circolo Artistico Bergamasco, espone alla Sala Manzù di Bergamo. A Rodengo Saiano, in Fanciacorta, ha presentato esposi-zioni personali al Museo dell’Industria e del Lavoro, al Vecchio Frantoio e al Circolo Culturale. A Bergamo ha allestito una mostra alla Galleria del Borgo d’Oro. Le sculture di Davide Spagnolo raccontano lo spirito, il sentimento e l’emozione che unisce l’anima dell’uomo alla donna e a ciò che li circonda. Ha preso parte a diverse rassegne d’arte nelle pro-vincie di Bergamo e di Brescia.

via Ruggero Bonghi, 2524050 Zanica (BG)Tel. 035.670903

197Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

L’ Eden - scultura in legno e terracotta - cm 70x45

La Gioconda - scultura in legno e terracotta - cm 57x98

198

Remo Tironi

Milanese di nascita, da molti anni abita a Dalmine. Attratto dal disegno fin dalla più tenera età, nel 1985 partecipa con la sua Scuola al Concorso Dipingere la musica, organizzato dal Circolo Artistico Bergamasco e vince il primo premio. Galvanizzato da questo successo, ha seguitato a dipingere. Ha quindi frequentato un corso di disegno e pittura tenuto a Dalmine dal Maestro Giovanni Sana. Questi insegnamenti gli hanno fatto acquisire una note-vole sicurezza nel dipingere i vari soggetti. Secondo il suo carattere concreto e positivo, Remo Tironi non rinuncia a fissare sulla tela tutto quello che stimola la sua inventiva.I suoi dipinti sono realizzati a olio e con una particolare tecnica mista con la quale il pittore riveste la superficie della tela con stucchi, gesso acrilico e materiali artificiali per attribuirle un aspetto vagamente tridi-mensionale. Remo Tironi realizza la sua prima esposizione personale presso la Casa di riposo di Brembate Sopra. Ha preso parte a molteplici mostre collettive alla Galleria del Circolo Artistico Bergamasco e sempre con questa associazione ha partecipato alla Collettiva di Villemomble, nell’Hinterland parigino. Qualche anno fa ha ottenuto una segnalazione per un suo dipinto di arte sacra al Premio Agazzi di Mapello. Il pittore Tironi nel rivolgere il suo interesse per la natura e il destino dell’essere umano, rivela un’apertura verso un linguaggio artistico ed estetico di gusto moderno. C.M.

Via Monte Cervino, 12524044 Dalmine (BG)[email protected]

199Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Colti sul fatto - olio su tavola - cm 100x100

Sogna il futuro imparando dal passato - collage e tecnica mista su tavola - cm 100x100

200

Ombretta Urbani

... con tematiche rivolte all’interpretazione della figura, del paesaggio e della natura morta, Ombretta Urbani non tradisce la sua «origine» di «figlia d’arte» avendo ricevuto dal padre Piero, un autentico maestro nel campo pittorico, quella «passione» che le ha permesso di sviluppare le sue innate qualità in rapporto all’arte visiva. Qualità, le sue, che sono an-date affermandosi al nostro liceo artistico e con i corsi serali di disegno all’Accademia Carrara. Ed ecco, pertanto, i dipinti di Ombretta Urbani dotati innanzitutto di una specifica personalità senza reminiscenza alcu-na o pedissequa esecuzione di esempi del passato, nemmeno quelli del padre Piero. Va poi sottolineata la precisione del disegno e il giusto im-pasto cromatico. Infine c’è da apprezzare l’interpretazione dei soggetti raffigurati attraverso uno stile figurativo nei quali Ombretta Urbani riesce ad infondere una vera, intima poesia, riflesso di sentimenti che si fanno immagini ricche di singolare fascino. Lino Lazzari da L’Eco di Begamo 09 gennaio 2006Artista del Mese – Ombretta UrbaniPer tutto il mese di Maggio Holiday Inn Express di Mozzo ospiterà la mostra di Ombretta Urbani. Acqua, trasparente, si prende la luce e la ritorna…acqua ferma e cheta, impetuosa, spumeggiante, acqua che zampilla, che corre e ti porta lontano…è l’acqua di Ombretta. Ombret-ta Urbani, nata a Bergamo, frequenta il Liceo Artistico Statale di Ber-gamo, ma poi i suoi studi subiscono una svolta, frequenta la facoltà di Lingue e Letterature Straniere nella sua città e si laurea presso lo IULM a Milano. Continua la sua pratica pittorica presso lo studio del padre Piero Urbani e segue i corsi serali organizzati dall’Accademia Carrara. Partecipa a svariate collettive fin dall’adolescenza, molte fra le quali a fini di beneficenza e si presenta al pubblico con diverse personali; ultimamente svolge la maggior parte della sua attività nella cerchia del Circolo Artistico Bergamasco dove è stata nominata consigliere, e di un gruppo di artisti che si sono raccolti intorno all’Holiday Inn di Mozzo, dove, fuori dalla mischia, ha trovato un ambiente congeniale nello spi-rito di quel volontariato in cui si è sempre prodigata.

Via Galmozzi, 13 - BergamoTEL [email protected]

201Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Natura morta - olio su tavola - cm 40x25

L’onda - olio su tavola - cm 50x70

202

Nadia Valente

Nadia Valente nata a Bergamo nel 1957, fin da ragazza dimostra par-ticolari attitudini per il disegno formandosi artisticamente nell’ età più matura frequentando i corsi di disegno e pittura presso i maestri: Italo Ghilardi, Attilio Gattafù ed infine per diversi anni sotto la guida attenta di Marcello Arzuffi. Ha frequentato , inoltre, in Bergamo corsi di decora-zione di porcellana presso la maestra Leoni e M.G. Frassetto. Socia dal 2006 del Circolo Artistico Bergamasco, partecipa attivamente a diverse mostre collettive a Bergamo ed in provincia, oltre che in Spagna a Tene-rife. Inoltre numerosi sono i concorsi locali e nazionali fra cui il “Premio Agazzi” di Mapello dai quali ha ricevuto riconoscimenti con segnalazio-ni di critica e di pubblico. Ha presentato le sue opere a mostre personali e collettive presso il Circolo Artistico Bergamasco. Hanno scritto di lei: Nadia Valente è stata alla scuola del pittore Marcello Arzuffi e pure lei è pittrice figurativa seguendo una linea ben precisa con la quale il suo stilema diventa di immediata comunicabilità. Notiamo anche in lei un disegno che non ammette errori e realizzato con scrupoloso impegno. Lo si vede in particolar modo nei dipinti ad ampio respiro, esteticamente avvincenti e convincenti perchè più numerosi, dove lo sguardo dell’os-servatore riesce a “godere” della prospettiva di spaziose campiture in atmosfere di serenità e di quiete. Il cromatismo di Nadia Valente è molto vivace, soprattutto nelle figure dove si potrebbe riscontare una accen-tuazione delle tonalità che sicuramente la pittrice realizza di proposito. L’insieme delle sue opere è comunque un invito ad elevare un “canto” alle bellezze della natura. Don Dino Lazzari Nadia Valente deve la sua formazione artistica ai corsi di disegno e di pittura tenuti dal pittore Marcello Arzuffi. Con una colorazione piace-vole, ben accordata nei rapporti cromatici, che include anche tonalità scure, interpreta la figura femminile, volti di ragazza con espressioni ma-linconiche e sognanti e composizioni paesaggistiche molto luminose, con spaziosi orizzonti. Lo stile figurativo ha una venatura romantica. C.M.

Vive e lavora:Via Celadina, 28 - 24020 Gorle (Bg) - Tel. e fax 035.298851 Edificio Playa Graciosa-Arona Playa de las Americas Tenerife sur (Spagna)

203Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

L’accidia - olio su tela - cm 60x60

La superbia - olio su tela - cm 60x60

204

Vanna Vanni

Vanna Vanni ha ottenuto il diploma d’arte all’Accademia Carrara di Ber-gamo, sotto la guida dei maestri Elia Ajolfi, Erminio Maffioletti, Claudio Sugliani, Calisto Gritti. Nelle sue opere la pittrice interpreta la realtà dei soggetti prescelti con un gusto poetico personale. Lo stile appartiene alla neo-figurazione.Accanto ai dipinti a olio la pittrice ha eseguito disegni, sanguigne e in-cisioni. Di lei hanno scritto vari critici tra i quali Sandra Nava, Romano Leoni, Lino Lazzari, Pasquale Emanuele e Pietro Mosca. In un commento critico Sandra Nava puntualizza: ...Il segno piccolo e raffinato si esalta nelle volute morbide e ricurve che intrecciano rami, giochi d’onde, fruscii di nastri e battiti d’ala: linee di garbo estremo ep-pure ferme e decise, dove il gioco dei contrasti è dettato in trasparenti accensioni di toni caldi, da un sapiente e delicato uso dei bianchi....Su tutto la dolce poesia dei ricordi, di parole non dette, di quel certo sorriso della vita che Vanna Vanni con passione coltiva.Gli studi compiuti con i migliori maestri, giustificano solo in parte un raro equilibrio tecnico e compositivo che nasce da un innato senso dell’armonia. Al suo attivo vi sono diversi premi ottenuti nei concorsi di pittura tra i quali il Premio Acquisto Cassa Rurale di Cologno al Serio (BG) nel 1984 ottenuto con due acquerelli; la Medaglia d’argento del Premio Agazzi di Mapello nel 1989 per il dipinto Statua con natura morta, olio su tela; la Coppa per la Sezione grafica del Gran Premio Torino “Artemisia A. Zerbino” nel 1990 con l’opera Ceppo d’ulivo, acquaforte.

viale Albini, 4/624121 Bergamo [email protected]

205Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Nudo - acquaforte e acquatinta - cm 20x30

Parco Marenzi - olio su tela - cm 80x90

206

Flavia Ventola

Flavia Ventola, pittrice autodidatta, neoinformale, nata ad Alessandria d’Egitto da genitori italiani, ha viaggiato a lungo in Europa, Russia, Ca-nada e negli USA. Ha tenuto molte personali in Italia e all’estero, a To-rino, Helsinki, Trieste, Ottawa, Imola, Bologna, Bergamo (più volte al Circolo Artistico Bergamasco, fino al 2009), Milano (’95 Sala Incontri Artecultura, ’97 Gall. Eustachi), Firenze (’98 Gall. Il Candelaio, ’99 Sala Caffè Giubbe Rosse). Ha partecipato a rassegne in molte città italiane ed estere; fra le tante: 1993, BIDART, Bergamo Internazionale d’Arte; 1996, Orobie Festival / Centro Congressi Hotel Excelsior S. Marco, omag-gio a E. Rastelli, Bergamo; 1997, Palazzo Pretorio di Certaldo; 1999, ex Fornace Pasquinucci, Capraia F. (anche nel 2000); Petrofil Arte, Milano; Hotel Atlantic e Hotel Beau Rivage, Nizza; 2000, Centro Congressi So-fitel di Melbourne (Australia) con l’Acc. Dioscuri; 2002, Arsenali Storici di Amalfi; 2003, Il Ginepro, Cagliari. Fra i premi ricevuti si citano: 1° premio pittura informale al Trofeo Raffaello ’94 / Gall. Modigliani, Mila-no; Premio Città di Firenze ’96 con targa d’argento Gall. Centro Storico; Oscar Int. Città di Bologna; Targa Ass.to alla Cultura al Conc. Naz. Mar-zaroli ’97, Salsomaggiore T.; Premio Italia Arti Visive, Capraia F. ’99; 2° Premio Città di Alassio 2000.Le immagini pittoriche di Flavia Ventola sono tramate in una dimensione stilistica fortemente ritmata di misteriose vibrazioni, che raccolgono ed effondono visibilmente una percezione prettamente emozionale della realtà. Sono opere che esprimono il dinamico confronto fra l’io dell’ar-tista e le cose, la natura, le esperienze dell’esistenza, che trovano nella sintesi estetica autentica sublimazione. “Un quadro, afferma la pittrice, è una finestra aperta sulla fantasia, dove il gioco della luce accende di colore le macchie e le forme che lo compongono…”. La sua sensibilità coloristica, la fantasia, la capacità di recuperare in chiave trasfigurante l’essenza delle cose e le inflessioni della memoria, danno ai suoi dipinti contenuti spirituali e tecnici di grande valenza, configurando un messag-gio con cui è agevole entrare in sintonia.

Via Facheris, 16/c24064 Grumello del Monte (BG) tel. 035 832018

207Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Alberi - acrilico su tela - cm 60x50

Vortice - acrilico su tela - cm 60x50

208

Attilio Viscardi

Nato nel 1971, ha sempre mostrato interesse e capacità per l’arte, ma solo in età adulta ha compiuto studi artistici muovendosi autonoma-mente. Da anni partecipa a collettive e rassegne del Circolo Artistico Bergamasco ed ha organizzato mostre personali con il gruppo artistico “Grumello Arte”.Hanno scritto di lui, Vito Cracas per la selezione artistica internazionale “L’Elite” e Lino Lazzari per il C.A.B.

“emblematica e ricca di risvolti espressivi, la sua pittura è frutto di una meditazione su valori e problematiche di perenne attualità; l’artista inda-ga di preferenza nel microcosmo dell’umano e ci fa percepire i contenuti che lo ispirano attraverso un linguaggio originale … simbolismo ed emo-zionalità in una sintesi significativa di figurazione ed astrazione … Vito Cracas

“Si serve di un cromatismo esplosivo, dove la brillantezza dei colori puri si impreziosiscono dello splendore dell’oro, che simboleggia il compen-dio di una concettualità che va ben oltre la materialità stessa dell’essere umano. A tale scopo il pittore passa dal reale all’irreale con uno stile basato sull’immaginifico in cui è possibile introdurre ogni invenzione di forma e di composizione strutturale … Lino Lazzari

Via Facheris,1624064 Grumello del Monte (BG)[email protected]

209Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Punto di vista - acrilico su tela - cm 70x100

Intensità del giorno - acrilico su tela - due elementi di 50x60 cm

210

Gianpaolo Zanchi

Nasce a Stezzano (Bergamo), il 23 febbraio 1954.Allievo del Maestro Cecco Previtali da lui acquisisce e approfondisce la sua passione per la pittura.Varie sono le tecniche usate nei suoi lavori, siano essi dipinti o disegni.La sua pittura spontanea, a volte vivace a volte pregna di intensa forza espressiva, rispecchia la sua persona.Ogni suo paesaggio, natura morta o figura non manca di esprimere il pensiero e lo stato d’animo dell’artista e questo permette ai suoi lavori una facile lettura.Cercando sempre di perfezionarsi per migliorare e personalizzare que-sta sua immediatezza, nel suo cammino ha ricevuto critiche degne di merito.Il suo percorso artistico racchiude varie mostre personali e collettive sia a Bergamo e Provincia, ma anche a Roma, così come vari sono i premi e i riconoscimenti avuti durante questi anni di cui si menzionano i più recenti: Primo premio a “Premio Arte Martinengo” - 2007 e il Piatto di Cristallo a Breno - 2007.Dal 2005 l’esperienza e la tecnica di Gianpaolo Zanchi approdano alla scuola del Circolo Artistico di Martinengo ”Natale Morzenti” dove è Ma-estro di pittura.

via Morzenti, 30 - Martinengo(BG)Cell. 347.6472217

211Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Belle Epoque - acrilico - cm 60x80

Belle Epoque - acrilico - cm 60x100

212

Giuseppe Zucchinali

Dalmine, 1931. Per hobby inizia frequentando nel tempo libero lo studio di Carlo Vitale, ultimo maestro del Novecento milanese, apprendendo l’arte e le varie tecniche della pittura, e il Circolo Artistico Valbrembo diretto da Cesare Benaglia.Ha partecipato a mostre di una certa rilevanza culturale.1° alla Mostra di Valbrembo, aggiudicandosi l’anno successivo anche il secondo premio. 1° alla Seconda Mostra Pittori Dilettanti di Almenno San Salvatore(1973); premiato alla Mostra Concorso di Città di Abbiategrasso(1972), alla se-conda edizione del Concorso nazionale di Gaggiano(1974) e alla Mostra Concorso di Pittura e Scultura del Circolo Culturale Greppi di Berga-mo(1985/87/89).Si sa che la pittura è un modo completo per esprimere ciò che si vede attraverso la conoscenza del disegno, una profonda conoscenza della cromia, il resto varia a seconda dello spirito dell’artista di esprimere ciò che si vede o si sente a seconda del proprio stato d’animo.Ma la parte più importante di tutti gli artisti che si rispettino è il disegno e le leggi delle proporzioni.E su questo Zucchinali non difetta, sì da creare con molta semplicità e morbidezza di linee, quadri che esprimono i veri valori della natura. Que-sti è un’artista ancora ancorato ai valori della Creazione, e non è poco, é una dimostrazione dell’amore che si ha dentro il proprio spirito verso l’arte e la cultura. Saro Leone

Via Paganini, 424125 BergamoTel. 035.248824

213Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Natura morta sul terrazzo - olio su compensato - cm 50x70

Rose - olio su compensato - cm 70x60

214

215Circolo Artistico Bergamasco / 120o anno di fondazione / Catalogo degli Artisti associati

Elenco degli artisti associati

Fabio Agliardi 52Alessandro Amoroso 54Romano Arienti 56Marcello Arzuffi 58Viveka Assemberg 60Franco Belli 62Luciano Belotti 64Paolo Bergo 66Luigi Bertuletti 68Angelo Bonanomi 70Marcello Bonomi 72Lella Buzzacchi 74Enrico Caglioni 76Tullia Cagnoni 78Santo Cambianica 80Maria Teresa Campana 82Marinella Canonico 84Enza Capocchiani 86Attilio Carissimi 88Lorenzo Carobbio 90Franca Ceruti 92Giuliana Civera 94Roberto Consonni 96Francesco Coter 98Giancarlo Cremaschi 100Immacolata Criscuolo 102Mario Donizetti 104Bruno Duccoli 106Stefano Ferrari 108Silvano Filippini Fantoni 110Tiziano Fusar Poli 112Abele Galbiati 114Fely Garofoli 116Davide Telesforo Gaspani 118Giorgio Giacomini 120Antonio Giaquinto 122Pierangelo Giavazzi 124Carmen Gotti 126Mario Gotti 128Tony Guida 130Laura Gulino 132

Edda Invernizzi 134Trento Longaretti 136Wigler Malvestiti 138Gemma Manzoni 140Maranno 142Mino Marra 144Camillo Martinelli 146Daniela Martini 148Marco Mayer 150Alberto Merisio 152Angiolamaria Morandi 154Tina Moro 156Maria Natali 158 Sergio Navoni 160Luciana Negri 162Luigi Oldani 164Francesco Oliva 166Colomba Paris 168Sara Pedretti 170Ngampis Permpunya 172Katy Pesenti 174Antonella Pezzotta 176Olga Pietrosante 178Ornella Priamo 180Adriana Rampinelli 182Maria Cristina Regonesi 184Bruna Resigotti 186Vasyl Sabadazh 188Gianmaria Salvi 190Giulio Scandella 192Basilio Sertori 194Davide Spagnolo 196Remo Tironi 198Ombretta Urbani 200Nadia Valente 202Vanna Vanni 204Flavia Ventola 206Attilio Viscardi 208Gianpaolo Zanchi 210Giuseppe Zucchinali 212

Elenco degli artisti

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Cesare Morali

Circolo Artistico Bergamasco

Catalogo degli artisti associatianno 2015

120 anni dalla fondazione1895- 2015


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