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3.4 progettazionefognatura invasolineare

Date post: 06-Apr-2017
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44
Progettare una fognatura pluviale con l’invaso lineare Riccardo Rigon Lezioni Costruzioni Idrauliche 2009 Danubio a Budapest
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Page 1: 3.4 progettazionefognatura invasolineare

Progettare una fognatura pluviale con l’invaso lineare

Riccardo Rigon Lezioni Costruzioni Idrauliche 2009

Dan

ub

io a

Bu

dap

est

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2

Il problema

Progettare una fognatura pluviale è comunque un problema più

complesso che calcolare la portata massima in un bacino idrografico.

Infatti mentre nel calcolare quest’ultima è nota la geometria della rete

e delle sezioni, nel caso della fognatura si conosce solo la geometria

della rete ma non quella delle sezioni, che anzi costituisce l’incognita

del problema.

R. RigonR. Rigon

Progettare una fognatura bianca con l’invaso lineare

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3

Il problema

E’ nota la distribuzione planimetrica della rete, disegnata lungo le

strade, ma non la sua profondità.

R. Rigon

Progettare una fognatura bianca con l’invaso lineare

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4

Il problema

La progettazione della fognatura pluviale per altro non utilizza tutto

l’idrogramma ma viene fatta in funzione della portata massima

(ovvero della massima portata di picco) con assegnato tempo di

ritorno delle precipitazioni.

R. Rigon

Progettare una fognatura bianca con l’invaso lineare

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5

Se la precipitazione è di intensità costante, p, in un intervallo temporale di

durata tp , allora

R. Rigon

IUH con impulso di precipitazione costante

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6

R. Rigon

IUH con impulso di precipitazione costante

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7

Se l’impulso è costante, allora

R. Rigon

IUH con impulso di precipitazione costante

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8

Se l’impulso è costante, allora

R. Rigon

IUH con impulso di precipitazione costante

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9

Se l’impulso è costante, allora

R. Rigon

IUH con impulso di precipitazione costante

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10

Infine se

R. Rigon

IUH con impulso di precipitazione costante

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Il calcolo con il metodo dell’invaso lineare

Avendo assunto dunque che:

• le precipitazioni siano assegnate con intensità costante in accordo alle

LSPP del luogo in esame;

• la portata di piena sia descritta dal metodo dell’invaso lineare

Allora la portata del bacino corrispondente ad una sola area scolante è data da:

che è detto idrogramma di Clark.

R. Rigon

IUH con impulso di precipitazione costante

Page 12: 3.4 progettazionefognatura invasolineare

12

Se

Una nota

è in ha

in mm h-1

lo S-hydrograph è adimensionale, ma la portata risulta in:

ha mm h-1

ovvero [104 m2 ][10-3 m][3600 -1 s] ovvero bisogna moltiplicare il risultato per

10/3.6 per avere la portata in l s -1 considerando che un m3 contiene 1000 l

R. Rigon

Attenzione alle unità di misura

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13

Esempio

R. Rigon

Attenzione alle unità di misura

Page 14: 3.4 progettazionefognatura invasolineare

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Conversione di Unità

Allora la portata del bacino è data da:

dove b e’ il fattore di conversione delle unita’. Nel caso precedente:

R. Rigon

Attenzione alle unità di misura

Page 15: 3.4 progettazionefognatura invasolineare

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Il modello dell’invaso lineare

Un semplice studio di funzione mostra che la portata di picco si raggiunge

al tempo tp ed è quindi uguale a:

Qp(t;�) = A a(Tr) ⇥ tn�1p (1� e�� tp)

Q(t;�) = A a(Tr) ⇥ tn�1p

�(1� e�� t) 0 < t < tpe�� t(1� e� tp) t ⇥ tp

R. Rigon

Portata di picco nell’invaso lineare

Page 16: 3.4 progettazionefognatura invasolineare

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La portata di picco è una funzione della durata delle pioggia di progetto.

La portata massima ottenibile nel bacino che si considera descritto dal

modello dell’invaso lineare si ottiene derivando l’espressione precedente

rispetto a tp e ponendo la derivata a zero

Il modello dell’invaso lineare

d Qp(tp;�)dtp

= 0

Qp(tp;�) = A a(Tr) ⇥ tn�1p (1� e�� tp)

R. Rigon

Portata massima nell’invaso lineare

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Dalla derivazione si ottiene:

Il termine fuori dalla parentesi graffa è sempre non nullo. Pertanto la

condizione di massimo di ottiene annullando l’espressione entro la parentesi

graffa.

Il modello dell’invaso lineare

R. Rigon

Portata massima nell’invaso lineare

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Dalla derivazione si ottiene:

n = 1� r · e�r

(1� e�r)=

1⇥�0

xn

(n+1)!

Dove si è definito:

Il modello dell’invaso lineare

n è l’esponente delle curve di possibilità pluviometrica, ed è sempre inferiore

ad 1.

r := �tp

R. Rigon

Portata massima nell’invaso lineare

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0 2 4 6 8 10

0.0

0.2

0.4

0.6

0.8

x

peak.linear(x)

n = 1� r · e�r

(1� e�r)

Il modello dell’invaso lineare

R. Rigon

Portata massima nell’invaso lineare

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n = 1� r · e�r

(1� e�r)

Il modello dell’invaso lineare

La soluzione dell’equazione e’ un valore di r, r*, ma non identifica

direttamente la durata della precipitazione critica, ma solo il prodotto

r := �tp

La quale sostituita nell’equazione della portata di picco da:

R. Rigon

Portata massima nell’invaso lineare

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Il modello dell’invaso lineare

La quale sostituita nell’equazione della portata di picco da:

La massima portata di picco è dunque funzione del tempo medio di

residenza (l’inverso del parametro del modello dell’invaso lineare)�

Tale parametro potrebbe essere determinato, su base sperimentale,

adattando ad idrogrammi sperimentali gli idrogrammi modellati.

R. Rigon

Portata massima nell’invaso lineare

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Si definisce il coefficiente udometrico come:

u :=Q

max

S

è un’eredità del metodo italiano (!)

R. Rigon

Coefficiente udometrico

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La progettazione di una fognatura pluviale

La formula precedente viene applicata alla progettazione della fognatura

pluviale considerando la struttura a rete del reticolo fognario che si va

costruendo. Consideriamo, ad esempio, la semplice pianta in figura.

A1 A2

A3

R. Rigon

Calcoliamo

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La progettazione di una fognatura pluviale

Per ognuno di questi tre bacini si suppone che la portata sia descritta da un

modello di invaso lineare con i parametri determinati opportunamente.

Consideriamo, per esempio il bacino A1

A1 A2

A3

R. Rigon

Calcoliamo

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25

La progettazione di una fognatura pluviale

La portata usata per la progettazione del tubo è quella

massima, descritta precedentemente.

Assumiamo che tutti i parametri siano stati assegnati e quindi,

di avere questa informazione.

R. Rigon

Calcoliamo

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La progettazione di una fognatura pluviale

La portata massima permette il calcolo delle dimensioni del tubo che la deve

trasportare, assumendo che nel tubo ci siano condizioni moto uniforme.

Allora può essere usata l’equazione di Gauckler-Strickler per la portata

massima:

Q = �i · V = �i · ks · R23H · i

12f

dove �i rappresenta l’area bagnata della tubazione e V la velocita dell’acquaall’interno della stessa, ksla scabrezza, if la pendenza, RH il raggio idraulico.

R. Rigon

Condizioni di moto uniforme

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La progettazione di una fognatura pluviale

Assumendo che il tubo sia di sezione circolare, allora il grado di riempimento

del tubo è definito come:

DY

R. Rigon

Geometria delle condotte

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La progettazione di una fognatura pluviale

L’area bagnata è:

Il perimetro bagnato:

P =� · D

2

� =D2

4· � � sen�

2

DY

R. Rigon

Geometria delle condotte

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La progettazione di una fognatura pluviale

Il raggio idraulico è:

RH =�P

=D4 · ( ��sen�

2 )�·D2

=D

4· (1� sen�

�)

R. Rigon

Geometria delle condotte

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La progettazione di una fognatura pluviale

Nelle formule precedenti compaiono due variabili che possono, anzi devono,

essere fissate apriori:

•Il grado di riempimento, G

•La pendenza della tubazione i

R. Rigon

Geometria delle condotte

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La progettazione di una fognatura pluviale

Il dimensionamento della tubazione prosegue allora imponendo

•Il grado di riempimento, G

Questo viene fissato pari a G ~ 0.7-0.8 per consentire il deflusso a gravità

R. Rigon

Geometria delle condotte

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La progettazione di una fognatura pluviale

•La pendenza del tubo, i

viene fissata in modo da consentire l’autopulizia della condotta in condizioni

di progetto, ovvero che l’acqua nel suo movimento comunichi uno sforzo

tangenziale al fondo superiore a 2 Pa.

R. Rigon

Pendenza delle condotte

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La progettazione di una fognatura pluviale

•La pendenza del tubo, i

Poichè:

⇥ = � RH i

Allora

i � 2�RH

R. Rigon

Pendenza delle condotte

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La progettazione di una fognatura pluviale

Dalla formula di Gauckler-Strickler per la portata massima, si ottiene, dopo

aver fatto le opportune sostituzioni:

dove u(1) è nota dall’analisi idrologica, derivandola dalla portata massima.

R. Rigon

Il calcolo dei diametri

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La progettazione di una fognatura pluviale

L’incognita del problema è infatti il diametro del tubo. Ovvero:

che è una stima di primo tentativo del diametro della tubazione

R. Rigon

Il calcolo dei diametri

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Unità di misura

Il denominatore e’ adimensionale. Basta allora considerare le dimensioni del

fattore:

Tutto il resto è adimensionale

R. Rigon

Il calcolo dei diametri

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Il fattore di conversione per ottenere il diametro in [m] è allora:

Per ottenere il diametro in cm basta ovviamente moltiplicare il tutto per 100

Unità di misura

R. Rigon

Il calcolo dei diametri

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La progettazione di una fognatura pluviale

Naturalmente, il valore cosi’ ottenuto del diametro non corrisponde ad un

diametro commerciale. Quindi si userà un tubo del diametro commerciale

immediatamente superiore a quello determinato dalla procedura.

Questo comportera’ che per le portata di progetto il grado di riempimento

sarà leggermente inferiore a quello preventivato.

Inoltre anche lo sforzo tangenziale al fondo dovuto all’acqua sarà inferiore a

quello preventivato.

R. Rigon

Diametri commerciali

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La progettazione di una fognatura pluviale

Le condizioni di autopulizia impongono che tale sia inferiore ai 2 Pa. Se

questa condizione non è verificata, è necessario aumentare la pendenza di

progetto, e ripetere il procedimento di calcolo presentato nelle slides

precedenti.

R. Rigon

Diametri commerciali

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La progettazione di una fognatura pluviale

In modo del tutto analogo si calcola il diametro del secondo tubo.

A1 A2

A3

R. Rigon

Altro tubo … altro calcolo

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La progettazione di una fognatura pluviale

A1 A2

A3

Anche per il terzo tubo si procede in modo analogo. In questo caso, si dovrà

considerare l’area complessiva: e una costante

globale.

R. Rigon

Altro tubo … altro calcolo

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Per si può condsiderare, tra le altre, la formula di

Ciaponi e Papiri (1992)

dove A è l’area del bacino scolante; d la densità di drenaggio (rapporto tra la lunghezza totale della rete e l’area A); s la pendenza media del collettore principale; Im il rapporto tra area impermeabile ed area del bacino; sr la pendenza media percentuale della rete di drenaggio

��1 = 0.5A0.351d0.358

I0.163s0.29r

R. Rigon

Parametri

Formule empiriche

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Desbordes (1975)

��1 = 4.19A0.3

I0.45(100 s)0.38

con A, area del bacino, s pendenza del collettore principale, I rapporto fra l’area impermeabile e l’area totale del bacino

R. Rigon

Parametri

Formule empiriche

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE!


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